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Lite nel cortile del ramadan Dalle offese si passa ai pugni

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Lite nel cortile del ramadan Dalle offese si passa ai pugni
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42 .Novara e provincia
STAMPA
.LA
GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2016
In breve
Tensione in via della Riotta a Novara, i feriti medicati al pronto soccorso
Lite nel cortile del ramadan
Dalle offese si passa ai pugni
Vigile del fuoco denuncia il presidente del centro culturale islamico
ROBERTO LODIGIANI
NOVARA
L’aggressione ieri attorno
alle 10,30 in via della Riotta
10, all’ingresso del centro
culturale islamico «Al
Amal» di Novara: un vigile
del fuoco in servizio al comando provinciale di via
Generali, Emiliano Navarra, e il presidente del centro
culturale, Ahmed Ouda, sono finiti entrambi al pronto
soccorso del Maggiore per
curare le ferite rimediate
nel violento alterco.
«Lei ci fotografava»
La versione del presidente
Ouda: «Quando abbiamo
visto la donna che martedì
sera ci fotografava dal balcone, l’abbiamo invitata a
scendere per cenare con
noi, ottenendo però come
risposta dei gestacci con le
mani. La mattina di mercoledì mi sono casualmente
incontrato con il marito
che abita lì vicino. Senza
tentare di dialogare mi ha
subito dato un pugno. A un
amico che mi accompagnava ha strappato il cellulare
1 Entrano
nella palestra
comunale da una porta di sicurezza della balconata ma si
trovano di fronte il custode
che, cintura nera di Muay
Thai (boxe), li costringe a
fuggire. Due individui sono
riusciti a scassinare la porta
laterale dell’edificio per rubare. Il custode, che quella
sera dormiva in ufficio, sentiti i rumori è sceso. Li ha invitati ad andarsene e loro hanno detto: «Siamo in due».
Hanno desistito sotto i colpi
di box thailandese.
[M. BEN.]
Furto nella piscina
dello Sporting
1 Nella
Collarino per il trauma
Nel cortile di via della Riotta 10
c’è il centro «Al Amal»
Sopra Emiliano Navarra
che ha sporto denuncia
e glielo ha buttato a terra.
Dopo la lotta mi sono recato
al pronto soccorso e ho incontrato ancora Navarra.
C’è mancato poco che scoppiasse un’altra zuffa. Ho 90
giorni per presentare denuncia e ottenere l’allontanamento dalla zona del centro culturale di quell’uomo».
Situazione difficile
Navarra ha già presentato
denuncia: «La situazione in
via della Riotta 10 da un anno
non è idilliaca. Tutti i discorsi
sull’integrazione tra culture
diverse vanno in corto circuito quando degli estranei si
permettono di insultare, oltraggiare e alzare le mani su
una donna indifesa di 32 anni.
Spero che le indagini chiariscano tutto per definire le responsabilità e impedire che
fatti così gravi possano ripetersi. Oltre alle botte mi hanno danneggiato l’auto e sfasciato lo specchio retrovisore
sul lato del passeggero».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Già condannata per i falsi permessi di soggiorno
Ancora a processo la commercialista oleggese
L’accusa:appropriazione indebita ai danni di imprese
1 Sono passati sei anni - era il maggio
2010 - da quando il suo studio in centro a
Novara fu invaso da decine di immigrati
che reclamavano i soldi a lei dati per pratiche del permesso di soggiorno, risultate
poi false o irregolari. Già condannata per
quei fatti a 3 anni in primo grado, ieri Simona Bovio, 52 anni, sedicente commercialista oleggese, è comparsa in tribunale
per lo stesso reato, appropriazione indebita, nella tranche marginale e residua della
più vasta inchiesta della Finanza.Vittime
tre clienti per i quali non aveva versato redditi o compiuto adempimenti fiscali. Ieri
hanno testimoniato confermando la ricostruzione degli investigatori. A un imprenditore di Malesco, per l’accusa, la professionista - titolare di un centro di elaborazione dati in via Ferrari e difesa dall’avvocato Davide Occhipinti - non aveva pagato
All’ospedale Maggiore
Primo intervento al fegato
con bisturi a ultrasuoni
S’investe sulla chirurgia
d’avanguardia. Alternati a
interventi più complessi,
d’alta specializzazione, al
Maggiore di Novara ne vengono eseguiti anche altri nelle premesse meno complessi
e comunque risolutivi per patologie o situazioni che condizionano la qualità della vita
e la condizione futura dei pazienti. Un innovativo intervento è stato eseguito nella
struttura complessa di Chirurgia generale 1 diretta dal
professor Sergio Gentilli: «E’
una resezione in laparoscopia sul fegato, effettuata per
la prima volta nella nostra
azienda ospedaliero-univer-
Ladri messi in fuga
da custode boxer
Novara
«Alzavano le tuniche»
Il ricorso alle mani ha interrotto ogni possibilità di dialogo: tutto a causa di un episodio accaduto la sera precedente. «Mia moglie si è affacciata sul balcone di casa
per osservare il forte temporale - racconta Emiliano
Navarra - e dal cortile sottostante, in cui si teneva una
cena di fine digiuno del centro islamico, sono giunti degli “inviti” poco educati a
rincasare. Alcuni hanno pure alzato la tunica per mostrare le parti intime. La
mattina dopo, uscendo, ho
incontrato il presidente Ahmed. Gli ho fatto presente
che lui o i suoi amici non dovevano più permettersi di
obbligare mia moglie a rincasare, tanto più con toni e
modi offensivi. A quel punto
mi sono trovato con un pugno in faccia e un altro uomo che mi malmenava. Mia
moglie è stata spinta e fatta
cadere a terra».
Galliate
Sergio
Santilli
È il primario
della
Struttura
complessa
di Chirurgia
generale
al Maggiore
sitaria - sottolineano dalla direzione del Maggiore -. L’intervento è stato eseguito su un
paziente di 34 anni, con angioma cavernoso di 5 centimetri
di diametro a livello epatico».
I vantaggi della tecnica
«Questa patologia, seppur benigna, trova indicazione chi-
l’Ici, pur percependo 800 euro annui per la
prestazione, né compilato gli studi di settore 2004-2006, con tanto di multa da 64
mila euro dall’Erario al cliente. «E’ stato costretto a presentare denuncia – ha spiegato un finanziere – perché così ha provato
che non c’era stato dolo, sgravandosi della
multa da 30 mila euro». Somme per imposte e contributi sarebbero state ottenute e
non versati da Bovio anche da una società
di intermediazione commerciale (circa 3
mila euro) e una ditta di pulizie di Invorio:
qui avrebbe omesso di presentare dichiarazioni dei redditi e molto altro. La società
era risultata inattiva alla Camera di commercio e di conseguenza le titolari non erano neanche iscritte alla gestione artigiani
Inps e Inail, nonostante ogni tre mesi versassero. Il 5 ottobre la sentenza. Potrebbe
anche parlare l’imputata.
[M. BEN.]
rurgica quando provoca molto
dolore, come del caso in questione, o quando per la posizione o dimensioni diventa alto il
rischio di sanguinamento – aggiunge il professor Gentilli -.
L’intervento, proprio per la natura stessa della lesione, cioè
un tumore vascolare, può creare dei problemi anche molto
seri di sanguinamento intraoperatorio». In questo caso la
lesione si presentava in una
posizione abbastanza favorevole per poter essere affrontata in laparoscopia: «Con tutti i
vantaggi per il paziente che si
possono facilmente intuire»
quanto a riduzione di vari disagi, tempo di dimissione, ripresa e monitoraggio post operatorio. «L’intervento è stato
condotto con successo anche
grazie alle nuove tecnologie di
cui è in possesso la struttura
come il bisturi a ultrasuoni»
conclude Gentilli. Il paziente è
già tornato a casa.
[M. P. A.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
notte i ladri sono
entrati alla piscina scoperta
dello Sporting in corso Trieste a Novara e hanno rubato
ombrelloni e altro materiale
che veniva utilizzato per opere di manutenzione. Sono entrati tagliando la rete di una
recinzione. Sono intervenuti
i carabinieri.
[M. BEN.]
Novara
Agenti alla sbarra
Slittta l’udienza
1 Un
problema di notifica
fa slittare al 2017 l’udienza
preliminare per la seconda
tranche
dell’«inchiesta
Polstrada» per corruzione e
concussione nei controlli e
interventi di soccorso sull’A4
Torino Milano. L’ha sollevata
ieri il difensore dell’imputato
principale, Valerio Cuppone,
34 anni, poliziotto di Galliate
ora sospeso. Il pm Silvia Baglivo chiede il giudizio anche
per gli imprenditori Alessio
Finotti, Massimiliano Grossi,
Diego e Zelio Salerno, Antonino Cirrincione e Archimede Crisafulli, il dipendente di
quest’ultimo Omar Spagnuolo, e due vigili urbani di Galliate (che probabilmente patteggeranno) Roberto Giannì
e Alberto Banda. Si torna in
aula il 14 febbraio.
[M. BEN.]
Trecate
In aula per resistenza
a pubblico ufficiale
1 Un
inseguimento avvenuto il 4 luglio 2009 e le reazioni successive hanno portato in aula, per resistenza a
pubblico ufficiale, il cittadino
romeno Kastriot Kolaj, 30
anni. Dopo aver quasi travolto un vigile, aveva dato filo da
torcere. Erano anche accorsi
i carabinieri.
[M. BEN.]
L’istituto tecnico Fauser
Dalla Provincia
Nuovo bando
sulla palestra
del Fauser
Il rifacimento del parquet
della palestra dell’istituto
Fauser in cambio della gestione dell’impianto in orari
extrascolastici non più per
cinque anni, come previsto
da due gare deserte a novembre e gennaio, ma per dieci.
La Provincia ci riprova: il
bando scade il 18 luglio. Possono partecipare società
sportive, associazioni dilettantistiche, discipline, enti di
promozione sportiva e federazioni. Il soggetto aggiudicatario dovrà completare i
lavori entro il 12 settembre:
prima dell’inizio dell’anno
scolastico. La soluzione della
concessione è stata adottata
perché l’attuale fondo in parquet è in pessimo stato, nonostante lavori di manutenzione straordinaria nel 2014,
costati 40 mila euro e rivelatisi fallimentari, mentre la
Provincia non ha le risorse
per provvedere direttamente al rifacimento.
Rispetto al precedente
progetto, che prevedeva un
manto in materiale sintetico,
si torna al parquet, «in listoni
di legno massello di faggio
pressevaporato», conforme
alle disposizioni Coni e di federazioni nazionali. E infatti
anche la spesa prevista aumenta da 56 a 75 mila euro.
Ma il valore della concessione è più alto, 210 mila euro:
comprende anche 125 mila
euro di oneri di gestione (custodia, pulizie, manutenzioni) più 10 mila, soggetti a rialzo in sede di gara, di «lavori
aggiuntivi» che il concessionario si impegnerà a svolgere nel decennio. La concessione comprende la palestra
principale con tribunette, la
palestrina di riscaldamento,
spogliatoi e servizi e l’area
verde di pertinenza.
[C. B.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
I «colpi» da Gozzano al Vco
Ordinano merce e fuggono
“Truffa da 100 mila euro”
Convincono una giovane
coppia a lavorare per loro,
facendola in realtà diventare «testa di legno» della società (il tutto grazie a copie
di documenti e codici fiscali
dei due fidanzati cui avevano intestato auto e locali),
poi fanno ordini di merce alimentare, biscotti, vini, formaggi, e infine spariscono
senza lasciare traccia. Uno
dei due, alle spalle, ha condanne per truffe simili commesse un po’ ovunque nel
Nord, da Milano a Ferrara,
da Voghera a Poggibonsi.
Quelle per cui sono finiti a
processo ieri Rodolfo Felice
Martignoni e Pietro Giusep-
pe Caputo, residenti nel Vercellese anche se non più rintracciati (il secondo sarebbe
fuggito all’estero), risalgono al
2009 e 2010. In aula sono state
ascoltate le vittime. Un imprenditore vinicolo di Valstrona: «Si erano presentati come
amministratori di un pastificio
di nuova apertura a Gozzano e
avevano ordinato cinque partite di vino: 15 mila euro. Hanno
pagato con assegni che si riferivano a un conto estinto. Non
sono più riuscito a contattarli». Lo stesso ai danni di un biscottificio di Stresa: partite di
merce per oltre 6.400 euro. E
una ditta di formaggi di Pettenasco: persi 24 mila euro. Tra i
L'udienza in tribunale a Novara
testimoni anche la coppia di fidanzati: «Solo in un secondo
tempo abbiamo capito che
qualcosa non andava. Un totale di 100 mila euro di ordini. A
nostro nome era anche intestata un’auto di cui non sapevamo nulla, con tanto di multe
prese ovunque».
[M. BEN.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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