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Fratellino e Sorellina - Nuova Informazione Cardiologica

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Fratellino e Sorellina - Nuova Informazione Cardiologica
Volume V n. 31
L’amore autentico è quello che vuole solo la felicità
della persona amata e non chiede nulla per sé
Gennaio 2014
IL NOSTRO MOTTO: COME ESSERE MIGLIORI OGNI GIORNO
Fratellino e Sorellina
(1)
C’era un a volta una capanna in mezzo al bosco,
dove vivevano due bambini, fratello e sorella, con il babbo, perché la
mamma era morta.
Si sentivano abbastanza soli
e furono contenti quando il babbo decise di risposarsi. Speravano che la
matrigna avrebbe fatto loro da mamma, che fosse una donna buona, che
li amasse e, li consolasse quando si sentivano tristi.
Ma la matrigna era una strega astuta e cattiva, che
detestava i due bambini. Sgridava e picchiava
Fratellino e Sorellina
per qualsiasi inezia, e
teva in castigo senza
spesso li metragione.
I bambini erano molto infelici, pensavano sempre con nostalgia alla
loro mamma, e sapevano che sarebbe stata triste nel vederli soffrire così.
Decisero allora di andarsene da quella casa.
(2) le parole evidenziate in blu sono spiegate a pag. 12
(1) di Jakob e Wilhelm Grimm
.
Pag. 1
La sorellina disse:
- Andiamo, Fratellino. Ci faremo compagnia e non ci lasceremo mai.
Approfittarono di un momento in cui la matrigna si
era addormentata e fuggirono nel bosco. Corsero
quanto più poterono per non essere ritrovati. Dormirono nel bosco e il mattino dopo, sentendo il rumore
di un ruscello, vi si diressero per bere almeno un po’
d’acqua.
Fratellino stava per bere, ma la sorella lo fermò. Aveva udito la sorgente
mormorare:Chi mi beve diventa una tigre! Chi mi beve diventa una tigre!
Fratellino, non bere! - supplicò - Altrimenti diventerai una tigre e mi
sbranerai.


-Va bene, - sospirò - andiamo a cercare un'altra sorgente.

Poco dopo trovarono un ruscelletto, ma anche questo mormorava:
- Chi mi beve diventa un lupo! Chi mi beve diventa un lupo!


- Oh, Fratellino mio, non bere! Altrimenti diventerai un lupo e mi mangerai.
Il fratellino borbottò: - Va bene, cerchiamo un'altra sorgente; ma non resisto più.
Era opera della matrigna, che aveva stregato tutte le fonti del bosco.
Anche la terza fonte mormorava:
- Chi mi beve diventa un capriolo! Chi mi beve diventa un capriolo !

Fratellino mio, non bere! Altrimenti diventerai un capriolo e fuggirai.
Ma Fratellino non l'ascoltò e bevve a sazietà. Subito si trasformò in un grazioso capriolo dal pelo macchiato di bianco.
Sorellina, vedendolo, scoppiò a piangere disperata: - Non so come faremo, ma abbiamo giurato di
non lasciarci mai, perciò ti terrò con me e continueremo la strada insieme.
Alla ricerca di amore
I bambini vivono fin dalla nascita dell’amore della mamma e del babbo che li fa
crescere come un nutrimento per la loro anima. L’amore della mamma è molto
diverso da quello del babbo e questi due modi di amare si completano l’uno con
l’altro e per questo non si possono sostituire tra di loro. Ai bambini sono necessari entrambi l’amore di mamma e papà che vivono insieme come marito e moglie.
Dopo la morte della mamma, fratellino e sorellina si sentivano soli e il babbo
non aveva molto tempo da dedicare ai due figli. Quando il babbo decise di risposarsi, la seconda
moglie sarebbe diventata la matrigna di fratellino e sorellina. Le speranze su una seconda mamma
buona e affettuosa furono presto deluse da una matrigna che si è rivelata una strega malvagia. La
sofferenze inflitte loro dalla cattiva matrigna li spinse ad abbandonare di nascosto la casa paterna.
In questa fuga possiamo riconoscere ognuno di noi, grandi e piccini, che scappiamo da tutto quello
ci provoca dolore.
Sorellina è più giudiziosa di fratellino e prende l’iniziativa della fuga nel bosco con una grande promessa: “non ci lasceremo mai”; un impegno che farà da guida e aiuterà sorellina e fratellino a superare tutti gli ostacoli che la matrigna farà comparire. Sorellina è attenta e riflessiva.
Pag. 2
Invece fratellino è impulsivo ed egoista, cioè cerca solo di soddisfare i propri desideri senza preoccuparsi delle conseguenze, nonostante i consigli di sorellina.
L’egoismo delle persone è la causa principale dei nostri guai.
Sorellina è così attenta che sa ascoltare cosa dicono le sorgenti di acqua
stregate dalla matrigna, riesce a frenare l’impulsività di fratellino che vuole
saziare la sua sete alle prime due sorgenti, ma non può trattenerlo alla terza sorgente. Fratellino è avido incapace frenare la sete come faceva sorellina, beve e diventa un capriolo.
Sorellina piange disperata, ma rivela la bellezza e il grande valore
dell’amore fraterno.
Fratellino e Sorellina
Dopo un pò trovarono una casetta solitaria.
Ci fermeremo qui. - disse la sorellina - Ti preparerò un bel giaciglio, e ogni giorno
andrò a cercare da mangiare per me e per te.
La sera Sorellina chiudeva gli occhi con la testa appoggiata al
dorso di Fratellino.
La vita scorreva così, abbastanza tranquilla, anche perché il capriolo poteva parlare e i due fratelli potevano ancora chiacchierare tra loro.
Ma un mattino nel bosco risuonò l'abbaiare di cani e uno squillare di corni. Era il giovane re del paese che aveva organizzato una battuta di caccia.
Il capriolo fu preso dalla smania di uscire..... Oh, Sorellina mia! - supplicò. - Lasciami andare ad
assistere alla caccia, ti prego. La sorellina non voleva e cercò sulle prime di opporsi, ma tanto il
fratellino nelle spoglie del capriolo insistette che alla fine dovette cedere.Quando tornerai – raccomandò – dovrai dire: «Sorellina, fammi entrare», così io
potrò riconoscerti. Altrimenti non aprirò a nessuno perché
ho paura dei cacciatori.
Fratellino promise e in un momento scomparve nel bosco.
Quel giorno si divertì moltissimo: facendosi vedere dai cacciatori ed eludendo ogni volta il loro inseguimento.
Verso sera ritornò: - Sorellina fammi entrare! La sorellina aprì subito.
Pag. 3
Il giovane re intanto decise che doveva proprio catturare, ma vivo, quel dispettoso capriolo che per tutto il giorno li aveva fatti correre beffandosi di
loro.
E all'alba la caccia ricominciò. Fratellino volle uscire, e per la
seconda volta si fece beffe di tutti, cacciatori e cani, apparendo e sparendo come il lampo.
Uno dei cacciatori però riuscì a seguirlo fino alla casetta e lo
sentì dire:- Sorellina, fammi entrare! - e vide anche una
bella fanciulla che apriva la porta e accoglieva fra le braccia il capriolo. Il
cacciatore ritornò dal re e gli narrò ogni cosa.
Il re desiderò ancora di più catturare vivo quel capriolo. - Non devi uscire
più, Fratellino, – diceva intanto Sorellina - altrimenti i cacciatori ti uccideranno, e io resterò sola in questo bosco!
Ma l’istinto di capriolo era forte e il mattino dopo ricominciò a supplicare:- Sorellina, lasciami andare! - Va
bene: ma ti prego, torna presto, altrimenti morirò io! Il
capriolo spiccò un balzo e dileguò fra i cespugli. Il re e i
suoi cavalieri erano già pronti e inseguirono il capriolo fino a sera, senza
però riuscire a prenderlo.
Alla fine il re diede ordine di lasciarlo in pace, poi andò alla capanna,
bussò e disse: - Sorellina, fammi entrare!
La fanciulla aprì, ma restò di stucco
vedendo davanti a sé non il fratellino in forma di
capriolo ma un giovane con un manto di porpora
e di ermellino e una corona d'oro sulla testa.


Dov'è il mio fratellino? È morto? - chiese Sorellina singhiozzando
disperatamente.
Il giovane re tentò di tranquillizzarla.
- Com’è possibile che siate sorella di un capriolo! Certamente si tratta
di un incantesimo! Sorellina raccontò le sue sventure e quelle di Fratellino.
Il re, incantato dalla bellezza della fanciulla, decise di aiutarla, e di condurre con sé i due fratelli al suo palazzo, dove sarebbero stati al sicuro: Farò immediatamente arrestare la vostra matrigna e la obbligherò a togliere l'incantesimo.
In quel momento rientrò anche il capriolo, che andò ad accucciarsi ai piedi
di Sorellina.
Poi, tutti insieme, partirono alla volta del palazzo.
Pag. 4
Là il re chiese la mano di Sorellina, che acconsentì,
felicissima, perché già si era innamorata del re, che
era bello e coraggioso.
Si fece una grande festa per festeggiare le nozze.
Poi furono mandate delle guardie ad arrestare la matrigna. Ma lei rifiutò
di liberare Fratellino dall'incantesimo. Allora il re la condannò al rogo.
Non appena fu bruciata, il capriolo si accasciò a terra,
e Fratellino ritornò a vivere con il proprio aspetto: nel frattempo anche
lui era diventato un bellissimo giovane.
Fratello e sorella, promettendo in cuor loro che mai si sarebbero lasciati, si abbracciarono
e abbracciarono anche il re; poi tutti vissero insieme felici e contenti.
La vittoria dell’amore sulle violenze del male
Fratellino nelle spoglie del capriolo è cresciuto, è diventato astuto, veloce e audace; sfrutta queste sue capacità per attirare su di sé l’attenzione dei cacciatori e impedisce loro di
uccidere altri animali; già questa possiamo ritenerla una piccola vittoria del bene. Molto
tempo fa, anticamente, gli uomini uscivano a caccia perché avevano bisogno di cibo per
nutrire la moglie e i figli. Certamente oggi questo non è più necessario e lo sport della
caccia è una forma crudele di divertimento e non dovrebbe essere più praticato.
Sorellina è sempre molto ansiosa e preoccupata del rischio che corre fratellino, anche se
poi cede sempre alle sue richieste. La conservata capacità di parlare di sorellina con il fratellino-capriolo possiamo interpretarla come una vittoria dell’amore fraterno sulle cattiverie della strega matrigna. Scoperto il segreto del capriolo, il giovane re può vedere sorellina che rimane sconvolta al solo sospetto che fratellino-capriolo sia morto.
Il dolore di sorellina è fortissimo come quello di una mamma che ha perso il figlio amatissimo; è un dolore che solo una mamma può provare; è un dolore capace di riscattare, liberare e redimere il male del mondo. Fra i tanti che conosciamo, l’esempio più grande è
quello della Vergine Maria che ha seguito Gesù fino alla morte sulla Croce, è risuscitato
dopo 3 giorni liberando gli uomini dalla schiavitù del peccato e aprendo le vie del Paradiso.
Pag. 5
La bellezza che si unisce all’amore
Il giovane re è incantato dalla bellezza di sorellina. Dopo avere conosciuto le loro peripezie e sventure, il giovane re conduce sorellina e fratellino-capriolo alla reggia per liberarli
dalle magie della strega-matrigna.
Prima però il bellissimo matrimonio tra il giovane re e sorellina, molto belli e innamorati,
vuole dirci che la bellezza unita all’amore è capace di vincere il male del mondo. Il vero
significato della bellezza non è tanto in quella del viso e del corpo, certamente anche importanti, ma riguarda soprattutto la bellezza dell’anima che si rivela quando una persona
è buona, gentile, generosa e aiuta chi è nel bisogno. Il giovane re usa tutta la sua autorità per aiutare sorellina e fratellino-capriolo. Sorellina assiste e aiuta fratellino-capriolo
con tanto amore.
Il rifiuto della strega-matrigna di togliere l’incantesimo dal fratellino-capriolo, non sorprende e ripete quello che accade anche oggi, gli uomini cattivi sono molto tenaci nel
perseguire i loro propositi disonesti o crudeli. A scuola o nei campi di gioco spesso ci sono litigi tra i compagni: c’è il tipo invidioso perché l’altro è più bravo, oppure c’è quello
orgoglioso che non vuole mai perdere, oppure c’è il tipo geloso che scarica il suo risentimento sul fratello o sulla sorella. Grandi e piccini sembrano aver perduto la capacità di
amare.
La morte sul rogo è una forma di condanna a morte, utilizzata nei secoli passati in tutto
il mondo e applicata soprattutto ai condannati per stregoneria ed eresia. La morte sul
rogo della strega-matrigna scaccia ogni cattiva magia e sorellina
e fratellino possono finalmente riabbracciarsi.
Pag. 6
Pillole di Saggezza
Un giorno un'insegnante chiese ai suoi studenti di
fare una lista dei nomi degli altri studenti nella stanza su dei fogli di carta, lasciando un po' di spazio
sotto ogni nome.
Poi disse loro di pensare la cosa più bella che potevano dire su ciascuno dei loro compagni di classe e
scriverla.
Ci volle tutto il resto dell'ora per finire il lavoro, ma
all'uscita ciascuno degli studenti consegnò il suo foglio.
Quel sabato l'insegnante scrisse il nome di ognuno su
un foglio separato, e vi aggiunse la lista di tutto ciò
che gli altri avevano detto su di
lui/lei.
Il lunedì successivo diede ad ogni studente la propria
lista.
Poco dopo, l'intera classe stava sorridendo.
Davvero?' sentì sussurrare.
Non sapevo di contare così tanto per qualcuno!' e
'Non pensavo di piacere tanto agl'altri erano le frasi
più pronunciate.
Nessuno parlò più di quei fogli in classe, e la prof
non seppe se i ragazzi l'avessero discussa dopo le
lezioni o con i genitori, ma non aveva
importanza: l'esercizio era servito al suo scopo.
Gli studenti erano felici di se stessi e divennero
sempre più uniti.
Molti anni più tardi, uno degli studenti venne ucciso in Vietnam e la sua insegnante partecipò al funerale.
Non aveva mai visto un soldato nella bara prima di
quel momento: sembrava così bello e così maturo... La chiesa era riempita dai suoi amici.
Uno ad uno quelli che lo amavano si avvicinarono
alla bara, e l'insegnante fu l'ultima a salutare la salma.
Mentre stava lì, uno dei soldati presenti le domandò
'Lei era l'insegnante di matematica di Mark?'. Lei
annuì, dopo di ché lui le disse 'Mark parlava di lei
spessissimo.
Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe di
Mark andarono insieme al rinfresco.
I genitori di Mark stavano lì, ovviamente in attesa di
parlare con la sua insegnante.
Vogliamo mostrarle una cosa, disse il padre, estraendo un portafoglio dalla sua tasca.
Pag. 7
Pensiamo che possa riconoscerlo.
Aprendo il portafoglio, estrasse con attenzione due pezzi di carta che erano stati ovviamente piegati, aperti e ripiegati molte volte.
L'insegnante seppe ancora prima di guardare
che quei fogli erano quelli in cui lei
aveva scritto tutti i complimenti che i
compagni di classe di Mark
avevano scritto su di lui.
Grazie mille per averlo fatto, disse la madre di Mark.
Come può vedere, Mark lo conservò come
un tesoro.
Tutti gli ex compagni di classe di Mark iniziarono ad avvicinarsi.
Charli sorrise timidamente e disse:"Io ho ancora la
mia lista.
E' nel primo cassetto della mia scrivania a
casa."
La moglie di Chuck disse che il marito le
aveva chiesto di metterla nell'album di
nozze, e Marilyn aggiunse che la sua era
conservata nel suo diario.
Poi Vicki, un'altra compagna, aprì la sua
agenda e tirò fuori la sua lista un po'
consumata, mostrandola al gruppo.
La porto sempre con me, penso che tutti
l'abbiamo conservata.
In quel momento l'insegnante si sedette
e pianse.
Pianse per Mark e per tutti i suoi amici
che non l'avrebbero più rivisto.
Ci sono così tante persone al mondo che
spesso dimentichiamo che la vita finirà un giorno
o l'altro.
E non sappiamo quando accadrà.
Perciò dite alle persone che le amate e
che vi importa di loro, che sono speciali e
importanti.
Diteglielo prima che sia troppo tardi.
Ricorda, chi semina raccoglie.
Quello che metti nella vita degl'altri tornerà a riempire la tua...
Pag. 8
Per ridere
Mal comune
Pag. 9
Chi tempo ha e tempo aspetta, tempo perde.
Chi ha tempo non aspetti tempo.
Col tempo e con la paglia si maturan le sorbe.
Faccia chi può, prima che il tempo mute; chè tutte le lasciate son perdute.
Il tempo consuma ogni cosa.
Rode il tempo ogni cosa e non si sente.
Il tempo dà consiglio.
Il tempo è denaro.
Il tempo è come il denaro: non ne dissipate e ne avrete sempre d'avanzo.
Il tempo mitiga ogni gran piaga.
Il tempo suol far lieto ogni dolore
Il tempo scorre incessantemente come l'acqua.
Vassene il tempo e l'uom non se n'avvede.
Ogni cosa ha il suo tempo.
Barzellette
In manicomio
Al manicomio, due signori passeggiano al bordo della piscina; uno dei signori si butta e l’altro
signore lo va a riprendere. Il direttore del manicomio gli dice: “ci sono una notizia buona ed
una cattiva per te: quella buona è che potrai essere dimesso dal manicomio e quella cattiva è
che l’uomo che hai salvato ieri si è impiccato”. Lui, allora risponde: “no! L’ho messo io ad asciugare!”.
I viveri
Durante una cena tra amici, il papà di Topolino interrompe la cena: “Topolino se ti comporti
male con Pluto, io ti taglio i viveri” e Minnie risponde: “meglio per te Topolino te li taglia non te
li toglie”.
Tra pesci
Ti svelo un segreto, ma mi raccomando: acqua in bocca!
Al cimitero
“Ciao Nonna!”, dice Pierino.
“Ciao Pierino! Torno proprio adesso dal cimitero!”, dice la nonna.
“Anche papà è andato al cimitero, l’hai visto?” dice Pierino.
“No, non c’era un’anima viva!”
Pag. 11
Filastrocche
Diritto alla famiglia
Se foste uccelli, amerei le vostre ali
Se foste cervi coi musi giocherei
Dite che gli uomini non sono tutti uguali
è proprio vero, perché voi siete i miei
E non m’importa se siete dieci o tre
Se siete ricchi o furbi o neri o strani
Quello che conta è che siete qui per me
E che svegliandomi, vi trovo anche
Di Bruno Tognolini
Indovinelli
1) 100 piani
100 piani li può fare, la corsa gli ostacoli nemmeno sognare. Cos’è?
2) Il piccolo vulcano
Cosa dice un vulcano appena nato?
3) Ha la bocca…
Ha la bocca ma non parla.
Che cos’è?
Soluzioni a pag. 12
.
Pag. 12
Oggi abbiamo imparato qualche cosa di
nuovo
Matrigna: Nuova moglie del padre rispetto ai figli avuti dalla moglie precedente; madre
ostile, non amorevole
Anima: è la parte vitale e spirituale di un essere vivente Le religioni rivelate affermano
che sia Dio a creare o generare le anime.
Speranza: è lo stato d'animo di chi è fiducioso negli avvenimenti futuri rappresenta
una delle tre virtù teologali, insieme a fede e carità
Strega: chi pratica la magia, qualcuno che opera nell'oscurità e compie azioni cattive
Impulsivo: Che agisce d'istinto, senza riflettere
Egoista: Che persegue solo il proprio benessere, il proprio vantaggio senza curarsi degli
altri
Avido: Che ha smodato desiderio d’una cosa (in genere, di beni e piaceri materiali), ingordo
Giaciglio: Lettuccio povero, spec. se formato di un saccone o strato di paglia, o improvvisato con un cumulo di cenci, di foglie secche
Dorso: la regione posteriore del torace, compresa tra la nuca e la regione lombare (nel
linguaggio comune è detta schiena)
Corni: è uno strumento musicale a fiato; In principio, lo strumento si ricavava dalle
corna del bestiame, come, per esempio, dalle mucche o dai tori più tardi apparvero
i corni naturali, detti abitualmente corni da caccia, strumenti che appunto venivano suonati durante le battute di caccia.
Smania: inquietudine, stato di agitazione, avere la smania addosso,desiderio, brama, voglia intensa
Eludere: Evitare, schivare con astuzia qualcuono o qualcosa
Beffa: Scherzo ordito ai danni di qualcuno o burla,gesto o parola di derisione
Istinto: Comportamento innato proprio di una specie animale ed è sempre rivolto a una
precisa finalità; provoca negli animali e nell’uomo risposte o reazioni caratteristiche, sostanzialmente fisse e immediate, a determinate situazioni.
Accucciarsi: accovacciarsi a terra, per i cani andare nella cuccia, per le persone, sedersi a terra rannicchiati
Soluzione Indovinelli
1. l’ascensore
2. Magma magma!
3. il serpente
Hanno collaborato a
questo numero:
Matilde Rossi
Paolo Rossi
Pag. 13
NUMERI
E TUTTI I
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cardiologica
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