Comments
Transcript
Le operazioni di Factoring nel contesto degli IAS
Le operazioni di Factoring nel contesto degli IAS Prof. Alessandro Gaetano Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Facoltà di Economia 1 Struttura dell’intervento 1. Il Factoring: un inquadramento concettuale 2. Lo IAS 39 e le operazioni di factoring 3. Le problematiche connesse alla recognition/derecognition dei crediti oggetto di cessione 4. Il trattamento contabile delle fasi di vita dei crediti oggetto di cessione 2 1. Il Factoring: un inquadramento concettuale IlIl factoring, factoring, come come definizione, definizione, èèun uncontratto contrattoper perililquale quale un'impresa un'impresatrasferisce trasferiscei isuoi suoicrediti crediticommerciali commercialipresenti presentieefuturi, futuri, limitatamente limitatamentenel neltempo tempo eeaatitolo titolooneroso, oneroso,aauna unasocietà società specializzata, specializzata,ottenendone ottenendonein in cambio cambiola lagestione, gestione,l'incasso l'incassoe, e, aa seconda secondadel deltipo tipodi dicontratto, contratto, l'anticipo l'anticipoparziale parzialeoototale. totale. La disciplina delle operazioni di factoring è affidata a: Codice Civile: artt. 1260 – 1267 sulla cessione dei crediti; Legge 21 febbraio 1991 n. 52: relativa alla cessione dei crediti di impresa, integra la normativa civilistica introducendo una disciplina specifica per i soggetti qualificati che svolgono professionalmente tale attività. La Lastruttura strutturacontrattuale contrattualedelle delleoperazioni operazionidi difactoring factoringconsente consentedi di individuare individuarel’effettivo l’effettivotrasferimento trasferimentodei deirischi rischieedei deibenefici beneficiconnessi connessi con il diritto di credito, spesso legato anche al verificarsi di condizioni con il diritto di credito, spesso legato anche al verificarsi di condizioni estranee estraneealle allevicende vicendedel delcredito creditoceduto. ceduto. 3 Struttura dell’intervento 1. Il Factoring: un inquadramento concettuale 2. Lo IAS 39 e le operazioni di factoring 3. Le problematiche connesse alla recognition/derecognition dei crediti oggetto di cessione 4. Il trattamento contabile delle fasi di vita dei crediti oggetto di cessione 4 2. Lo IAS 39 e le operazioni di factoring Lo IAS 39 è il principio di riferimento per il trattamento delle operazioni di factoring anche se il factoring non è esplicitamente contemplato Problematiche IAS Tempistica introduzione a) 2005 Bilancio Consolidato di Gruppo Bancario o Quotato b) 2005 Bilancio Individuale Società di Factoring o Impresa appartenente ad un Gruppo Quotato (IAS) c) 2006 Società di Factoring e Banche 5 2. Lo IAS 39 e le operazioni di factoring Fasi di vita dell’operazione Livello di problematicità Bassa Media Alta Derecognition Classification Measurement Impairment 6 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Ai Aisensi sensidello delloIAS IAS39, 39,la lacancellazione cancellazionedi diun’attività un’attività finanziaria finanziariadal dalbilancio bilanciodel delcedente cedenterichiede richiedeun un processo processovalutativo valutativocomplesso complesso Aspetti rilevanti • Trasferimento al cessionario del diritto ad incassare i flussi finanziari attesi; • Trasferimento dei rischi e dei benefici connessi al diritto di credito • Trasferimento del controllo sull’attività ceduta Aspetti non rilevanti • Effettivo versamento del corrispettivo da parte del cessionario; • Modalità di trasferimento del corrispettivo al cedente (pagamento anticipato o a scadenza, …) Con Conriferimento riferimentospecifico specificoalle alleoperazioni operazionidi difactoring, factoring,la la problematica problematicadella dellacancellazione cancellazionedei deicrediti credititrasferiti trasferitisi sipone pone esclusivamente soluto esclusivamenteper perle lecessioni cessionipro prosoluto. soluto. Cfr. Cfr.OIC-Guida OIC-GuidaOperativa, Operativa,Appendice Appendice55§2 §2 7 IAS 39 §AG36 8 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Dato per scontato il trasferimento del diritto a percepire i flussi di cassa dal cedente al cessionario, occorre accertare le pattuizioni contrattuali in merito ai due successivi criteri richiesti dallo IAS 39: Criterio principale Trasferimento sostanziale della totalità dei rischi/benefici connessi con l’attività trasferita Criterio additivo Mantenimento del controllo sull’attività trasferita Il Ilmantenimento mantenimentodel delcontrollo controlloèèconsiderato consideratocriterio criterioadditivo additivoin inquanto quanto sembra grigi” generati sembradover doverintervenire intervenirenei neicasi casi““grigi” generatidall’applicazione dall’applicazionedel del primo criterio, vale a dire tutti quei casi concreti in cui si realizza un primo criterio, vale a dire tutti quei casi concreti in cui si realizza un trasferimento trasferimentoparziale parzialedei deirischi/benefici rischi/beneficiconnessi connessicon conl’attività l’attività finanziaria finanziariaoggetto oggettodi dicessione. cessione. 9 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Trasferimento dei rischi I principali profili di rischio che caratterizzano i crediti oggetto delle operazioni di factoring possono essere così individuati: • • • • Rischio di credito; credito Rischio di liquidità; Rischio di tasso; tasso Altri rischi (es. rischio cambio) Tali profili di rischio incidono sulla variabilità dei flussi di cassa connessi all’attività ceduta trasferimentodei deirischi, rischi,pertanto, pertanto,sisilega lega IlIltrasferimento allasignificativa significativadiminuzione diminuzionedell’esposizione dell’esposizione alla allavariabilità variabilitàdel delvalore valoreattuale attualedei deiflussi, flussi, flussi alla dovutaai aisuddetti suddettiprofili profilidi dirischio. rischio. dovuta La valutazione di tale cambiamento deve tenere necessariamente conto della dimensione effettiva del profilo di rischio iniziale 10 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Trasferimento del controllo Il trasferimento del controllo dipende dalla concreta capacità del cessionario di vendere l’attività nella sua interezza ad una terza parte non correlata, senza bisogno di porre in essere restrizioni o clausole limitative del trasferimento Cointinuing involvement Il parziale trasferimento da parte dell’entità cedente dei rischi e benefici dell’attività trasferita, unitamente al mantenimento del controllo sull’attività stessa, individuano la fattispecie del Continuing involvement, involvement che, sotto il profilo della rappresentazione contabile, richiede che ciascuna parte rilevi nel proprio bilancio l’attività nei limiti della parte di rischi e benefici che si è effettivamente assunta. Quello descritto è l’unico caso in cui è ammessa una rilevazione parziale degli assets trasferiti. 11 Struttura dell’intervento 1. Il Factoring: un inquadramento concettuale 2. Lo IAS 39 e le operazioni di factoring 3. Le problematiche connesse alla recognition/derecognition dei crediti oggetto di cessione 4. Il trattamento contabile delle fasi di vita dei crediti oggetto di cessione 12 3. Le problematiche connesse alla recognition/derecognition dei crediti oggetto di cessione La verifica delle condizioni per la derecognition dovrebbe essere condotta su ogni attività finanziaria ceduta, ceduta presa singolarmente o aggregata in pool, di cui si possano individuare i corrispondenti cash flow. flow Nel caso specifico dell’attività di factoring, tale verifica può essere condotta in corrispondenza di uno dei seguenti quattro livelli alternativi: • singolo credito, credito fattura o addirittura scadenza, scadenz alla condizione che non vi siano clausole che limitano gli effetti di questo trasferimento in dipendenza, per esempio, dell’andamento complessivo del portafoglio di cui fa parte o per effetto di clausole di first loss protection; protection •insieme dei crediti ceduti da un cedente vantati nei confronti di un debitore specifico in questo caso si dovrà valutare se l’intero stock di crediti facenti parte del medesimo rapporto deve essere trattato come un unico portafoglio o separato in due portafogli distinti, uno contenente i soli crediti garantiti e l’altro quelli non garantiti; 13 3. Le problematiche connesse alla recognition/derecognition dei crediti oggetto di cessione • totalità del portafoglio crediti ceduto dal cedente anche in questo caso si dovrà valutare se sia possibile effettuare la valutazione di recognition sul portafoglio complessivo ovvero disaggregarla nelle sue due componenti, garantita e non garantita; • singola operazione di cessione, laddove non si operi nel quadro di rapporti continuativi, ma con singoli contratti specifici. La Ladefinizione definizionedel dellivello livellodi diaggregazione aggregazionecui cuicondurre condurreililtest testfinalizzato finalizzato alla allaverifica verificadell’esistenza dell’esistenzadelle dellecondizioni condizioniper perla laderecognition derecognition(dal (dal bilancio bilanciodel delcedente) cedente)//recognition recognition(nel (nelbilancio bilanciodel delcessionario) cessionario)dei dei crediti credititrasferiti trasferitidipende dipendedalla dallaeffettiva effettivacapacità capacitàdi diriuscire riuscireaadimostrare dimostrare l’avvenuto l’avvenutotrasferimento trasferimento(sostanziale (sostanzialeooparziale) parziale)dei deirischi rischitra trale leparti parti contrattuali contrattuali 14 3. Le problematiche connesse alla recognition/derecognition dei crediti oggetto di cessione Trasferimento sostanziale dei rischi/benefici Lo IAS 39 non fornisce una soglia di significatività. Necessità di stime puramente qualitative: 1. Individuazione componenti di rischio (cfr. supra) 2. Comparazione estensione dell’esposizione ai profili di rischio individuati tra cedente e cessionario (ruolo (ruolo clausole clausole mitigazione mitigazione delrischio) rischio) del rischio L’analisi necessita spesso di essere integrata ricorrendo a parametri quantitativi (tassi di performance storica) spesso a disposizione negli archivi delle società di factoring: • Tassi di default: default andamento storico delle perdite sulle quantità erogate nei periodi considerati; • Tassi di recovery e tempistica di recovery: recovery importi medi recuperati sulle attività passate in default (punto precedente); • Tassi di delay e tempistica di delay: delay incidenza media dei ritardati pagamenti rispetto agli importi erogati in un dato arco temporale. 15 3. Le problematiche connesse alla recognition/derecognition dei crediti oggetto di cessione Livello di aggregazione dell’attività Ritenzione sostanziale di tutti i rischi e benefici Trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici Né ritenzione, né trasferimento Cessione pro solvendo Cessione pro soluto maturity o, comunque, con un termine di pagamento finale del corrispet-tivo compatibile con un ritardo commercialmente accettabile Cessione pro soluto con un termine di pagamento finale del corrispettivo largamente eccedente il ritardo commercialmente accettabile Rapporto cedente / debitore Rapporto pro solvendo Quota pro solvendo di un rapporto pro soluto con esposizione superiore al plafond Come sopra, nei limiti dell’ammontare del plafond (parte pro soluto) e tenendo conto dell’effetto delle eventuali clausole di mitigazione (al netto dell’eventuale franchigia individuale e sostituendo al plafond eventuali più limitati massimali contrattuali) Come sopra ed inoltre nei casi in cui non sia possibile separare in due parti il portafoglio (garantita e non garantita) o valutare l’impatto delle eventuali clausole di mitigazione Intero portafoglio cedente o singola operazione Contratto pro solvendo Contratto pro soluto, limitatamente alla parte non garantita Contratto pro soluto con franchigia aggregata largamente superiore alla perdita storica o privo di un termine finale di pagamento del corrispettivo dei crediti Contratto pro soluto, limitatamente alla parte garantita e se gli effetti delle eventuali clausole di mitigazione sono evidentemente immateriali rispetto all’esperienza storica Contratto pro soluto in cui non è possibile separare l’eventuale subportafoglio non garantito o con franchigia aggregata sostanzialmente allineata alla perdita storica del portafoglio Singolo credito Fonte: IAS ABI BlueBook n. 32 16 3. Le problematiche connesse alla recognition/derecognition dei crediti oggetto di cessione Trasferimento del controllo La definizione di controllo fornita dallo IAS 39 (cfr. §§ 23 e AG43), fa riferimento alla capacità del cessionario di rivendere liberamente le attività acquistate a) Dimensione contrattuale: non devono riscontrarsi clausole limitative della disponibilità dei crediti acquistati; b) Dimensione di diritto comune: criticità potenziale legata alle operazioni nelle quali è stata omessa la notifica al debitore (eventuale necessità di coinvolgere il cedente al fine di rendere opponibile al debitore il diritto del nuovo cessionario in caso di ulteriore trasferimento dei crediti) In caso di trasferimento parziale dei rischi e benefici: • il cedente deve stornare il credito dal proprio bilancio se il cessionario ne ha acquisito il controllo; • si rende necessaria la misurazione del continuing involvement nel caso in cui il cedente ha mantenuto il controllo dei crediti trasferiti 17 Struttura dell’intervento 1. Il Factoring: un inquadramento concettuale 2. Lo IAS 39 e le operazioni di factoring 3. Le problematiche connesse alla recognition/derecognition dei crediti oggetto di cessione 4. Il trattamento contabile delle fasi di vita dei crediti oggetto di cessione 18 • Loans and Receivables • Held to Maturity Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Portafogli IAS 39 Categoriadi diriferimento riferimento Categoria perle leattività attivitàrelative relativealle alle per operazionidi difactoring factoring operazioni Accoglie Accogliei icrediti creditiacquistati acquistati destinati destinatiaaconfluire confluirein inoperazioni operazioni di dicartolarizzazione cartolarizzazioneooal alservizio serviziodi di operazioni di provvista operazioni di provvista • Held for Trading • Available for sale Ai fini della rappresentazione nel bilancio dell’intermediario (normativa Banca d’Italia) ATTIVO Crediti vs. clienti Accoglie: Crediti acquistati pro soluto Importi erogati al cedente a titolo di anticipo del corrispettivo per acquisto pro solvendo PASSIVO Debiti vs. clienti Accoglie il debito verso il cedente ossia la parte di corrispettivo non anticipata per acquisti pro soluto Iscrizione al Fair Value iniziale Relazioni con il valore nominale 19 Rilevazione della eventuale passività finanziaria associata Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Classificazione dell’attività finanziaria tra i crediti a “breve” oppure a “medio-lungo” termine 18 mesi Il factor deve anche rilevare, al fair value incrementato dei costi di transazione attribuibili, la passività finanziaria collegata ossia il debito nei confronti del cedente per il corrispettivo pattuito. L’eventuale anticipo erogato rappresenta l’acconto del corrispettivo pattuito; 20 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Individuazione e classificazione dei costi/ricavi connessi all’attività finanziaria tra i “costi/ricavi di transazione” oppure tra i “costi/ricavi operativi” Commissioni di Gestione: si configurano come corrispettivo a fronte di una prestazione di una pluralità di servizi Commissioni di Garanzia: si configurano come corrispettivo a fronte dell’assunzione da parte del Factor di parte o di tutta la componente rischio Altre commissioni. In tale categoria sono ricompresse quelle voci di costo/ricavo non rientranti nelle due categorie precedenti (ad esempio le provvigioni verso intermediari, etc.) IAS 18 IAS 39 Singola valutazione per ciascuna voce La criticità si presenta nel caso in cui, le componenti di ricavo/costo citate vengono percepite/pagate in modo indiscriminato in relazione a tutti i crediti acquisiti in cessione dal Factor, indipendentemente dal fatto che essi posseggano i requisiti per l’iscrizione nel bilancio della cessionaria 21 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Valutazione iniziale Valutazione iniziale Pro soluto valore equo dei crediti ceduti Pro solvendo valore equo del pagamento anticipato Fair Value Nell’osservare l’operatività di factoring, alla luce del contenuto dei nuovi principi contabili e secondo le indicazione fornite dall’ABI, non vanno compresi nella determinazione del fair value i recuperi dei costi, quali a titolo esemplificativo: recuperi di spese bancarie, insoluti, bolli, postali, valutazione debitori, tenuta conto, legali, istruttoria, oltre alle commissioni di gestione riferite a recupero di costi amministrativi. Non sono da ricomprendere inoltre i ricavi determinabili in momenti successivi rispetto alla data di acquisizione del credito o di erogazione dell’anticipo quali le commissioni pro mese ed il plus factoring 22 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Valutazione iniziale: operazioni pro soluto Creditiaa Crediti breve breve termine termine Creditiaa Crediti mediolungo lungo medio termine termine l’attualizzazione del cash flow richiesta dal principio può essere irrilevante nel caso dei crediti commerciali a breve termine si può legittimamente assumere che l’iscrizione dei crediti al loro valore nominale approssimi, nella maggior parte dei casi concreti, il fair value dei crediti stessi. il fair value dovrebbe essere stimato già in partenza come il valore attuale di tutti i futuri incassi ed il tasso di interesse da utilizzare per l’attualizzazione (anche laddove l’operazione non si realizzi con contestuale erogazione dell’anticipo al cedente) andrebbe identificato con il tasso pattuito col cedente per l’anticipo, poiché questo è il tasso al quale le parti hanno convenuto di scambiare un credito esigibile ad una certa data con un corrispettivo erogabile in via anticipata rispetto a questa stessa data. La medesima operazione deve essere effettuata anche con riferimento alla passività eventualmente associata al credito iscritto in bilancio. 23 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Valutazione iniziale: operazioni pro solvendo Oggetto di misurazione è il fair value del corrispettivo anticipato al cedente a fronte di crediti acquistati pro solvendo o, comunque, per i quali non si possano considerare verificate le condizioni per la loro iscrizione diretta in bilancio, nonché degli eventuali finanziamenti, a qualsiasi titolo erogati dal factor. Le caratteristiche di questi attivi sono: • le esposizioni sono fruttifere di interessi • le esposizioni hanno natura sostanzialmente revolving, essendo prive di una durata predeterminata e/o di un piano di rimborso, ovvero sono rimborsabili “a vista”, a semplice richiesta del factor; • non sono individuabili costi di transazione relativamente agli anticipi su crediti pro solvendo l’iscrizione di questi attivi al loro valore nominale può costituire una accettabile approssimazione del loro fair value Operazioni di finanziamento puro dovranno essere contabilizzate e valutate in funzione degli specifici parametri di durata e dei costi/ricavi da transazione che andranno a caratterizzarle 24 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Valutazione successiva Creditiaa Crediti breve breve termine termine Creditiaa Crediti mediolungo lungo medio termine termine Il Factor potrà riconoscere il credito al suo valore originario, previa verifica dell’irrilevanza dell’effetto di attualizzazione, “attribuendo in maniera lineare a conto economico e per tutta la durata contrattuale dei finanziamenti i relativi costi di transazione e commissioni direttamente attribuibili” (cfr. OIC-Guida Operativa, Capitolo II §4). Pur non essendo obbligato all’applicazione del costo ammortizzato, qualora il Factor fosse in grado di applicare tale configurazione di costo a tutti i crediti, tale condotta consentirebbe da un lato il recepimento degli effetti di attualizzazione, dall’altro la ripartizione delle commissioni e costi di transazione in relazione al tasso interno di rendimento. Lo IAS 39 definisce che il credito deve essere valutato al costo ammortizzato, qualora il credito sia iscritto nella categoria “Loans and Receivables”, oppure al Fair Value, nel caso in cui il credito sia iscritto nella categoria “Available for sale”. 25 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Impairment Nella determinazione del valore attuale degli strumenti oggetto di valutazione analitica, occorre tener conto dell’orizzonte temporale di recupero, attualizzando i flussi attesi con il tasso interno di rendimento attribuito all’attività impaired Fattori di criticità per il calcolo della perdita durevole di valore del factoring: Cedenti: anticipazioni del corrispettivo Tassodi di Tasso attualizzazione attualizzazione I casi in cui viene operata una valutazione individuale corrispondono a quelli di insolvenza del cedente. In questi casi è teoricamente disponibile l’ultimo tasso applicato prima della classificazione a crediti problematici. Laddove non sia praticamente possibile rinvenire l’informazione si dovrà fare ricorso ad un tasso convenzionale che possa approssimare l’effetto indotto dall’applicazione del principio Orizzonte Orizzonte temporale temporale Debitori: crediti assunti pro soluto Trattandosi di crediti commerciali acquisiti pro soluto, risulta impossibile determinare un tasso di rendimento che abbia una qualche corrispondenza con un’obbligazione positiva del debitore. Si ritiene quindi che si possa anche fare ricorso al parametro meno sbagliato, quello del tasso di interesse legale. deve essere in via di principio operata per ciascuna attività o pool di attività omogenee, ricorrendo eventualmente anche all’esperienza storica rilevata per classi omogenee di esposizioni 26 Im (S pair va lut men az t ion e) Me (V a s u alu re ta me zio nt ne ) C la (C s s if las ica si ti zio fica on ne ) De (C reco an ce gnit lla ion zio ne ) Impairment Gli input del processo di misurazione dell’impairment sono determinati: • per i debitori pro soluto, dal passaggio a sofferenza e dal pagamento sotto garanzia al cedente; • per i cedenti, dal passaggio a incaglio o a sofferenza, in quanto questo è il momento in cui si determina una potenziale riduzione di valore; e, successivamente, dalla movimentazione dell’esposizione in linea capitale o dalla modifica della curva di attualizzazione delle previsioni di recupero (variazione dei tempi stimati per il recupero o dei tassi di attualizzazione). Ai fini del calcolo della curva di attualizzazione del cash flow, è necessario prevedere l’alimentazione di tabelle contenenti i seguenti dati elementari per ogni esposizione a rischio o scadenza di rientro di una parte di essa: • data, vale a dire la scadenza alla quale si presume di incassare l’importo; • importo, espresso in valore numerario che si presume di incassare alla data; • tasso, il tasso d’interesse da utilizzare per attualizzare il valore dell’importo alla data odierna. Per la valutazione collettiva si ritiene che le metodologie attualmente in uso presso ciascun intermediario per la determinazione delle rettifiche di valore forfetarie a fronte delle attività in bonis possano costituire una base di valutazione adeguata, sino alla loro sostituzione con le stime di portafoglio basate sui parametri di Basilea 2. 27 Conclusioni • Le regole IAS 39 non sono state scritte pensando alle operazioni di factoring “all’italiana”. • Le difficoltà di dotarsi ed alimentare moduli quantitativi per la verifica dei rischi e benefici. • I possibili disallineamenti tra cedente e cessionario: la necessità di una coerenza negli approcci. • L’informativa di nota integrativa per le imprese. • Le problematiche fiscali connesse. • Necessità di confronto tecnico e di posizioni condivise. • Le modifiche sulla contrattualistica e sul business. • Il prodotto resta valido e le prospettive sembrano interessanti con miglioramento della qualità dei bilanci. 28