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Spettacolo IBI16: non vediamo l`ora
Facili o potenti? Questione di forma Ovale isometrico o anisometrico: la racchetta cambia così LA RIVISTA Anno XII - n.14 - 13 aprile 2016 Pag.24 Spettacolo IBI16: non vediamo l’ora Tutte le novità al Foro Italico. E le promozioni per esserci... Pag.4 e 18 Grinta di Sara, l’Italia ci spera Budge Patty, il dandy del tennis Il vincitore di Roma 1954 era un elegante play-boy... Semifinalista a Charleston: ora c’è la Spagna in Fed Cup Pag.8 Pag.10 e 16 Sfrutta il servizio con l’effetto giusto Lo slice da destra, il kick da sinistra: traiettorie e schemi per fare punto Pag.23 GLI ALTRI CONTENUTI Sfumature d’azzurro Pag.3 - Focus: Gianluca Mager Pag.12 I numeri della settimana Pag.14 - Il tennis in tv Pag.16 Prequalificazioni IBI 16: Triplo bis a Milano Pag.19 Protagonisti: Alberto Brizzi Pag.20 - Circuito Fit-Tpra: e tu, che amatore sei? Pag.22 - La regola del gioco: norma contro norma, quale vince? Pag.26 Sfumature d’azzurro DI ENZO ANDERLONI - FOTO GETTY IMAGES U n grande coach soleva raccontare che, quando gli capitava di prendere in considerazione un giovane talento interessante, teneva soprattutto a conoscere i suoi genitori. E poneva a entrambi, separatamente, la stessa domanda: “per lei è più importante che suo figlio/a vinca il Roland Garros o che diventi una persona?”. E con questo intendeva diventare, attraverso il percorso di crescita con la racchetta, un uomo o una donna nel senso più pieno del termine. Le risposte, raccontava, erano varie. Spesso erano di segno opposto anche all’interno della stessa famiglia. “A me servivano per capire come i genitori interpretavano il rapporto con i fi gli e con il tennis, ma la domanda non presentava una reale alternativa. Se non diventi una persona a tutto tondo, capace di pensare con DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni la tua testa e di prendere decisioni e responsabilità, non puoi vincere il Roland Garros”, concludeva. Questa piccola storia torna in mente tirando le somme della splendida ultima settimana del tennis femminile italiano con Sara Errani semifinalista al Wta Premier di Charleston (Usa, 687.900 dollari il montepremi) e Camila Giorgi finalista al Wta International di Katowice (Polonia, 226.750 dollari). Sara, che pure aveva vissuto un momento difficile in avvio di stagione, ha prima centrato un torneo Premier, sul duro di Dubai, e ora, sulla terra verde di Charleston, ha lottato palla su palla come sempre, dimostrando che su quel genere di superficie è una delle primissime del mondo. Nonostante i suoi limiti tecnici (la ridotta potenza del servizio) e fisici (la statura sotto il metro e 65). Camila, è arrivata per la terza volta consecutiva in finale a Katowice COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, 58 - 00182 Roma [email protected] (l’ambiente evidentemente la ispira) e per la terza volta ha perso. Contro Dominika Cibulkova che è un’ottima giocatrice, intendiamoci. Ora è n.38 del mondo ma due anni orsono era n.10. Ma non è la sconfitta che fa riflettere. È la modalità: 6-4 6-0. Un po’ di brillante pim pum pam e poi, quando le cose cominciano ad andare storte, il vuoto. Vuoto come il cuore di quello zero. Come quelle vicende ripetute in Fed Cup: pim pum pam la prima giornata, contro la n.1 avversaria, e brillante vittoria. Nella seconda, quando era fondamentale portare a casa la partita contro la n.2 avversaria, pim pum pam e alla prima avversità, il vuoto. Non di colpi, vuoto di idee. Assenza di percezione della situazione, del fatto che certe volte, in campo e nella vita, devi provare a cavartela con quello che hai in quel momento. Devi fare quello che serve, non quello che ti piace. Devi farti carico della situazione. E devi farlo tu, da solo e subito. Per riuscirci devi lavorare su te stesso, far crescere ogni giorno la persona esattamente come fai per l’efficacia del diritto o del rovescio. Con la differenza che la persona cresciuta può restare un Top 10 tutta la vita, anche quando la sua racchetta non è più da classifica mondiale. Che razza di giocatrice sarebbe una Errargi, una Giorgiani? Una con il cuore, la testa, la capacità di stare in campo e di gestire il match di Sara Errani e la potenza, la facilità di Camila Giorgi? Probabilmente la n.1 del mondo. Però, senza i colpi di Camila, Sara è già stata n.5 in singolare, n.1 in doppio, ha vinto tre Fed Cup e tutti gli Slam in doppio. E Camila? Senza usare cuore, testa e capacità di gestire il match è n.49 (anche se è già arrivata anche al n.30). Verrebbe da domandare (e non solo a lei) se preferisce diventare una persona o vincere il Roland Garros. REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE GAME Comunicazione & Media S.r.l. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Info: [email protected] Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell’ 8 gennaio 2004 La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e www.supertennis.tv e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected] Bentornati a Roma Un torneo più social e sempre più coperto da media e tv. Scopriamo nel dettaglio l’edizione 73 degli Internazionali Bnl d’Italia e come fare per seguirli. Al Foro Italico, dal divano di casa o dallo smartphone “I o-vita-tennis”, I life tennis. All’insegna di una frase spezzata e tre parole chiave che danno il senso dell’esperienza degli Ibi, è stata presentata la 73a edizione degli Internazionali Bnl d’Italia, in programma dal 2 al 15 maggio al Parco del Foro Italico, un luogo unico al mondo per fascino e bellezza. Il torneo è organizzato in joint-venture da Federazione Italiana Tennis e da Coni Servizi Spa, con BNL Gruppo Bnp Paribas, “title sponsor” per la decima volta consecutiva. Dal palco della Sala della Scherma, affacciata su un campo da tennis in erba, sono intervenuti il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente della Fit Angelo Binaghi e il Presidente di BNL Gruppo BNP Paribas Luigi Abete. Il “quinto” Slam Dal 2011 il torneo si gioca con la formula combined event, in cui le gare del tabellone femminile si alternano con quelle del maschile. Nella stessa giornata, dunque, come nei quattro tornei del Grand Slam, sarà possibile ammirare Nadal, Djokovic, Federer, Murray, Wawrinka, Raonic e gli altri top player, applaudire le protagoniste del circuito femminile e tifare per gli azzurri e le azzurre, da Fabio Fognini ad Andreas Seppi e Simone Bolelli, da Roberta Vinci a Sara Errani, Francesca Schiavone e Karin Knapp. Un appuntamento ormai a pieno titolo tra i più prestigiosi del calendario mondiale: non è azzardato definirlo il “quinto” Slam della stagione. Le prime gare sono previste già sabato 30 aprile con le pre-qualificazioni; sabato 7 e domeni- Giovanni Malagò: “Gli IBI, che traino per Roma 2024” Il presidente del Coni Giovanni Malagò alla presentazione degli IBI16 ha parlato dell’enorme beneficio che il torneo porta alla candidatura olimpica di Roma 2024, “perché questo prodotto noi ce lo vendiamo e lo raccontiamo in giro per il mondo. Sempre di più la Fit grazie agli IBI fa cose che aiutano il suo movimento. Pensiamo anche al case-history del paddle, fra l’altro presente all’interno degli Internazionali stessi”. Angelo Binaghi: “1 milione di utili al giorno” ca 8 le qualificazioni (in programma anche 8 incontri del main draw maschile), domenica 15 maggio le finali. Fino al 3 maggio, l’ingresso al Parco del Foro Italico è gratuito. “Il nostro è il torneo con il maggior numero di partecipanti al mondo - ha detto il presidente FIT Angelo Binaghi alla presentazione degli IBI16 -. Partendo dalle pre-qualificazioni quest’anno saranno quasi 9mila persone: l’anno prossimo supereremo quota 10mila, perché è nostra intenzione portare gli Internazionali in ogni provincia d’Italia. Gli IBI producono un fatturato giornaliero di quasi 4 milioni di euro e un utile di più di 1 milione al giorno. Voglio sottolineare: senza una lira di contributo pubblico. Gli Internazionali sono la manifestazione italiana, gestita dalle Federazioni, di maggiore impatto. Abbiamo commissionato uno studio alla Luiss e alla Ernst & Young per valutare l’indotto generato per la città di Roma: emerge che tale indotto, per il 2016 valutato intorno ai 100 milioni di euro, potrebbe essere ben maggiore se l’Amministrazione Comunale riuscisse a mettere a sistema anche la nostra manifestazione. La biglietteria, che rappresenta l’importanza di una manifestazione, dovrebbe arrivare agli 11 milioni e mezzo di incasso. Al momento +8% rispetto al record assoluto dello scorso anno”. Il programma Gli incontri dei tabelloni principali saranno suddivisi in due sessioni, una mattutina e una serale. L’inizio alle ore 11.00 sul Grand Stand, sul Nicola Pietrangeli e sui campi secondari, alle 12.00 sul Campo Centrale. Sempre sul Centrale, inaugurato nel 2010 e giudicato da tennisti e addetti ai lavori come lo stadio con la miglior visibilità al mondo, è prevista una sessione serale con inizio alle ore 19.30: in campo un incontro maschile e uno femminile. Sul Grand Stand il programma proporrà, invece, una “long session” (cinque match al giorno a partire dalle ore 11.00) che offrirà agli appassionati un “menu” lunghissimo e di prim’ordine. Lo stadio Pietrangeli sarà aperto a tutti i possessori del biglietto ground. Ogni giorno in calendario sono previste quattro partite (due singolari femminili e due maschili) con la possibilità di aggiungere un quinto match a seconda di come si sviluppa la giornata. Gli allenamenti dei campioni In totale il Foro Italico dispone di 14 campi in terra, di cui 8 per gli incontri di singolare e doppio e gli altri 7 per gli allenamenti, sempre più un’attrattiva per il grande pubblico. Da quest’anno l’orario degli allenamenti sarà disponibile sui maxi schermi del Foro - saranno ben due i cubi dove poter seguire i match dei campi principali - e sul sito ufficiale del torneo. Il sorteggio dei tabelloni si terrà venerdì 8 maggio in un luogo ancora da decidere. Al torneo sono iscritti tutti i migliori giocatori e le migliori giocatrici del mondo. Maratona tv senza precedenti: SuperTennis live per 150 ore Sarà maratona, al Foro Italico e in tv. Quest’anno più che mai gli Internazionali BNL d’Italia rappresenteranno uno dei momenti clou della programmazione di SuperTennis: il canale televisivo della Federazione Italiana Tennis è Host Broadcaster del torneo WTA Premier e garantirà una copertura senza precedenti dell’evento, con circa 150 ore di diretta in più di due settimane di collegamenti con il Foro Italico. Quest’anno SuperTennis trasmetterà non soltanto il torneo femminile vero e proprio, quello che inizierà lunedì 9 maggio, ma anche tutta la fase introduttiva, dai match dei tornei di pre-qualificazione maschile e femminile alle qualifiche femminili, anticipando al 30 aprile l’inizio delle dirette. Uno sforzo senza precedenti voluto dalla FIT per dare il giusto risalto a quello che, con quasi 9.000 iscritti, è diventato il torneo più grande del mondo: le pre-qualifiche degli Internazionali Bnl d’Italia. Anche la programmazione della prova WTA sarà poi più ricca che in passato grazie alla copertura di ben 6 campi da parte delle telecamere. In via sperimentale, a Centrale, Grandstand e Pietrangeli si aggiungeranno i cosiddetti “campi secondari”, il che permetterà alla regia del canale della FIT di non far perdere ai telespettatori neppure uno dei momenti salienti del torneo. Dal 9 maggio la diretta dal Foro inizierà ogni giorno alle 10.30 e si concluderà oltre la mezzanotte. Oltre che per le partite, come ormai avviene dal 2009, nelle 14 ore quotidiane di programma ci sarà spazio per l’approfondimento (anche del Masters 1000 maschile), le interviste, le curiosità e l’intrattenimento. SuperTennis mostrerà l’anima e la vita dell’evento, darà voce ai grandi campioni in gara, racconterà il backstage e tutte le attività collaterali. A fare da centro di raccordo saranno il nuovo studio di SuperTennis, posizionato strategicamente a ridosso della tribuna Autorità del Centrale, e il rinnovato stand su viale delle Olimpiadi, che sarà anche il cuore delle attività social degli Internazionali Bnl d’Italia. Il grande lavoro di squadra della redazione e dello staff di SuperTennis si avvarrà del contributo di ex campioni azzurri come Diego Nargiso, Giorgio Galimberti, Silvia Farina e Tathiana Garbin. Il programma quotidiano di intrattenimento, in onda fra la fine del programma pomeridiano e l’inizio di quello serale, sarà condotto da Max Giusti e Massimo Caputi. Come esserci Per gli appassionati che vivono lontano da Roma è stato pensato il pacchetto hotel+biglietto. Basta collegarsi ai siti dedicati (www.federtennis.it e www.internazionalibnlditalia.com) e seguire tutte le istruzioni. Come ogni anno, circa 50 biglietti saranno messi in vendita esclusivamente ai botteghini del Foro Italico la mattina di sabato 14 e domenica 15 maggio. Inoltre, una vera e propria joint venture tra la FIT e Trenitalia quest’anno porterà al Foro Italico gli appassionati da tutta Italia con offerte speciali. Così la nuova postazione di SuperTennis al Foro Italico 2016 Un decennio di Roma e BNL, Abete: “Noi, insieme al tennis da 43 anni” Il presidente di BNL Luigi Abete, nella foto ultimo a destra accanto a Giovanni Malagò e Angelo Binaghi, ha parlato dei 10 anni di partnership con gli IBI: “Siamo stati e siamo vicini alla Fit in questa esperienza e penso che abbiamo portato un valore non solo economico, ma anche nel dare un’entità collettiva allo sviluppo del tennis nella realtà sociale italiana. Non dimentichiamoci che il gruppo BNP Paribas (di cui BNL fa parte a livello internazionale, ndr) ha iniziato a seguire il tennis 43 anni fa, al Roland Garros, e da allora ha sviluppato una presenza molto importante nel mondo del tennis a livello globale”. Novità: Wi-Fi gratis al Foro E con Snapchat IBI sempre più social Il sito web degli internazionali sarà la prima fonte di notizie e informazioni sul torneo, su tutto, dai match al meteo, da come arrivare al Foro Italico alla disponibilità dei biglietti, le curiosità in campo e fuori dal campo. Anche quest’anno il quotidiano degli Internazionali. “Qui al Foro” sarà scaricabile e consultabile dal sito www.internazionalibnlditalia.com ogni mattina a partire dalle ore 11. Un appuntamento fisso che traccerà il filo rosso degli incontri della giornata e terrà aggiornati su tulle le curiosità del giorno. In più il connubio Social Media - Sport sta diventando sempre più importante e dopo il grande successo dell’anno passato, certificato anche da dati Nielsen Italy, l’edizione 2016 si preannuncia ancora più digital grazie anche al Wi-Fi gratuito per tutti, una nuova app innovativa e ricca di sorprese e l’account Snapchat, che si aggiunge a Twitter, Facebook e Instagram. Essere sempre più protagonisti dell’evento: questa la richiesta che arriva dagli appassionati. Agli aggiornamenti in tempo reale sui risultati si uniscono anche le curiosità, i dietro le quinte, le immagini e i video da postare nella community virtuale per condividere emozioni ed esperienze. Per queste ragioni gli Internazionali BNL d’Italia sono diventati uno tra gli appuntamenti sportivi più social del nostro paese e quest’anno saranno a tutti gli effetti una vera e propria esperienza digitale. Sarà possibile seguire il torneo sull’account ufficiale Facebook, Twitter (@lnteBNLdltalia), Instagram (@internazionalibnlditalia), Snapchat (intebnlditalia) e pubblicare video, foto e commenti utilizzando l’hashtag #IBI16. Chi ha viaggiato con le Frecce, potrà beneficiare anche del servizio navetta da Termini al Foro Italico e ritorno (approfondimenti a pagina 18). In tv, anche sulla Rai Il torneo femminile sarà integralmente trasmesso da SuperTennis: gratuitamente sul canale 64 del digitale terrestre, in HD sulla piattaforma satellitare Sky canale 224 e sul numero 30 di Tivùsat, oltre che in simulcast streaming su www.supertennis. tv attraverso l’applicazione ufficiale gratuita per iPhone e iPad. Il Masters 1000 sarà integralmente trasmesso in Hd da SkySport2 e SkySport3. Saranno inoltre visibili per i clienti Sky anche in mobilità su smartphone, tablet e pc grazie a SkyGo. Il grande tennis torna anche sulla Rai: Rai2 trasmetterà almeno una semifinale e la fi nale del torneo maschile. Da quest’anno poi Radio Rai consolida il proprio rapporto con il tennis seguendo l’evento minuto per minuto. Su iPhone e iPad Anche quest’anno gli Internazionali BNL d’Italia mettono a disposizione di pubblico e appassionati, oltre alla versione mobile del sito, un’applicazione specifica per iPhone e iPad, Android, Windows Phone e BlackBerry. Con l’applicazione è possibile avere i risultati del giorno in tempo reale, informazioni sul programma, tabelloni e tutte le news. Inoltre l’applicazione segnala le partite che potrebbero fi nire a breve permettendo al pubblico di pianificare gli spostamenti da campo a campo. Paddle e Wheelchair Sono già 1.735 i tesserati in Italia per il paddle, nuovo sport della racchetta. Una crescita che è più corretto chiamare esplosione. Gli IBI ospiteranno i cugini del paddle con due campi allestiti all’interno del sito del parco del Foro ltalico (sono previsti tornei nazionali e internazionali). E poi ci sono gli Internazionali Bnl d’Italia Wheelchair, la prova per i giocatori in carrozzina del circuito mondiale con categoria ITF2. Al via ci saranno alcuni fra i più forti giocatori del mondo. Il torneo, promosso con il sostegno di BNL, giunto alla settima edizione, si svolgerà dal 13 al 15 maggio e quest’anno sarà anche valido come penultimo appuntamento per la qualificazione ai Giochi Paraolimpici di Rio de Janeiro. Budge Patty, il dandy del tennis Elegante e affascinante vincitore di due Slam nel 1950 e degli Internazionali d’Italia nel 1954, l’americano conquistava tutti dentro e fuori dal campo. Una volta, a Wimbledon, giocò 93 game in un giorno DI ALESSANDRO MASTROLUCA GETTY IMAGES tite rimaste nella storia dei Championships. Quando scendono in campo, alle 5, all’ora del tè, l’incontro è solo un terzo turno, anche se si presenta affascinante. Drobny è un mancino con un ottimo servizio, Patty ha un gran senso dell’anticipo e della geometria, è un attaccante nato che disegna traiettorie angolate da fondo per venirsi a prendere il punto a rete. Manca sei match point quel giorno, e finirà per cedere 12-10 al quinto, alle 21.20 ora di Wimbledon. Hanno giocato 93 game in un giorno solo, un record che durerà fino a oltre gli anni Duemila (la maratona Gonzales-Pasarell del 1969, infatti, è spalmata in due giornate). FOTO Q uando Tom Brown pubblica il libro “As Tom Goes By”, Budge Patty non è contento. Brown è un ex finalista di Wimbledon, e racconta di una serata a Parigi che Patty avrebbe trascorso con lui e due amiche, Yvonne e Suzette. “Capisco che ci si possa confondere con tutte quelle ragazze francesi - dirà -. Quella sera eravamo con Colette e Françoise. Yvonne e Suzette erano la sera dopo”. Budge Patty è così. Elegante, cortese, con le sue giacche su misura e i modi raffinati, è il vero playboy degli anni Cinquanta. Harry Hopman lo chiamava il Beau Brummel del tennis, lo avvicinava al primo dandy della storia, e avrebbe voluto che anche Frank Sedgman si vestisse nella stessa maniera. Magari avrebbe voluto anche che Sedgman lo battesse nella finale di Wimbledon del 1950. È l’anno migliore nella carriera di John Edward, per tutti Budge, Patty. Troppe volte, come nella semifinale di Wimbledon del 1947, ha finito senza energie. “Spesso lasciavo un set al mio avversario per recuperare un po’ e provare a vincere poi il quinto - ha detto -. Sentivo che dovevo cambiare qualcosa. All’inizio del 1950 ho smesso di fumare e ho iniziato a correre ogni giorno”. I risultati si vedono subito. Vince il suo primo Slam, e non può che festeggiare a Parigi, lui che andrà ad abitare in un appartamento con vista sulla Senna a cinque minuti dal Roland Garros. Si è sempre sentito a casa, Budge il dandy, nella capitale delle feste eleganti e delle grandi maison di moda. In quella finale supera il campione esule, Jaroslav Drobny, alla sua terza finale a Parigi. La partita più lunga a Wimbledon Si ritroveranno a Wimbledon, tre anni dopo, e giocheranno una delle par- Con Drobny anche un... pari Vinse a Roma nel 1954 Budge Patty (Usa) Nato a: Fort Smith, l’11 febbraio 1924 Best ranking: n.1 (1950) Titoli Slam 2 in singolare (Roland Garros 1950, Wimbledon 1950); 1 in doppio (Wimbledon 1957); 1 in doppio misto (Roland Garros 1946). Titoli totali: 46 (inclusi gli Internazionali d’Italia 1954) Vittorie-sconfitte: 378-107 C’è sempre Drobny di fronte, il 28 febbraio 1955, nella finale di Lione. È l’anno della morte di James Dean e di “Rock around the clock”. E l’orologio scorre, mentre sul 10 pari nel terzo set Patty si prende qualche minuto di pausa sulla sedia del giudice di linea e Drobny si stende a terra nell’attesa che si accendano le luci. Sul 21 pari, dopo quattro ore di partita, decidono di darsi la mano. Hanno inventato il pareggio nel tennis. Dopo la doppietta Roland Garros-Wimbledon, non giocherà più una sola finale Slam in singolare. Ma in doppio trionferà ancora ai Championships. L’ultima volta, nel 1957, ha scelto come compagno Gardnar Mulloy, che all’epoca ha 43 anni e qualche anno prima aveva conosciuto la regina Elisabetta a una festa. “Perché non eravate nel Royal Box oggi?”, le chiese. “Pensavo non fosse riuscita a trovare i biglietti, avrei potuto procurarli io”. “Oggi ho avuto qualche difficoltà a entrare - gli dirà lei dopo l’inchino poco prima di consegnare la coppa a lui e Patty - non vi siete ricordato di lasciarmi i biglietti”. Un tennis così non tornerà mai più. Sergio Tacchini celebrates its 50th anniversary, five decades of great tennis and successes. The most famous tennis players from these 50 years have worn the brand’s garments and represented Sergio Tacchini on the world’s most important courts, winning the most sought-after trophies. 50 years of victories and also small masterpieces that have surprised the adversary. And Sergio Tacchini plays tribute to these works of art, associating tennis with the techniques of artists who have written the history of art over this fifty-year period. A small collection of art with the players of yesterday and today to celebrate an important milestone. sergiotacchini.com Errani e Stephens, opposti simili A Charleston la nostra Sara ha ritrovato una semifinale importante, e l’americana Sloane ha vinto il titolo: ora sono appaiate al n.20 e 21 al mondo. Le loro storie sono tanto opposte da poter essere paragonate La statunitense Sloane Stephens, 23 anni compiuti in marzo, vincitrice del torneo di Charleston in finale sulla russa Vesnina per 7-6 6-2 DI Le domande su Sara La storia di Sara parla d’Italia, di Romagna, di famiglia. Ventinove anni il prossimo ventinove aprile, Errani ha appena ridato slancio a una carriera reduce da quattro stagioni molto più che impegnative e un inizio di 2016 difficile. La semifinale a Charleston, su quella strana cosa (per noi europei) che è la terra verde, è un risultato positivo senza se e senza ma, che fa il paio con l’exploit di Dubai nel mostrare il ritorno ad alti livelli della nostra. Il rosso europeo, colonna portante del suo ranking, ora mette meno apprensione. Dopo anni in cui ha scritto pagine di storia sportiva azzurra, qualche mese di vistoso appannamento ha fatto sorgere più di qualche domanda. Il suo gioco, così normale e così anomalo al tem- ANDREA NIZZERO GETTY IMAGES FOTO C om’è ovvio, dopo le semifinali i tifosi di Sara Errani hanno guardato il torneo di Charleston con occhi diversi. Un po’ meno coinvolti emotivamente, dopo che la tennista romagnola ha perso una partita lottata contro Elena Vesnina. Un’occasione mancata secondo alcuni, in realtà va semplicemente definita come una buona semifinale persa contro un’ottima avversaria, tornata in sé dopo un 2015 surreale. Dopo la sconfitta di Sara, la vittoria del torneo Premier statunitense da parte di Sloane Stephens a molti dev’essere sembrata una vicenda un po’ distante, con pochi punti di contatto con l’arco narrativo che interessa gli italiani. Eppure Sara e Sloane, lontane in tutto, hanno due storie talmente distanti che possono essere messe in parallelo. La romagnola Sara Errani, 29 anni a fine mese, ha perso in semifinale a Charleston contro la russa Elena Vesnina 6-4 4-6 6-2 po stesso, è ancora in grado di sostenerla ai piani più alti del circuito femminile? La sua tenuta atletica è la stessa? E quella mentale? Storia di famiglia Con l’esclusione di chi queste domande vuole farle pesare sulle spalle del diretto/a interessato/a, chiedersi che fase stia attraversando è lecito. Dubai e Charleston ci hanno risposto in parte: tutte le componenti che l’hanno portata molto in alto sono ancora funzionanti. Richiedono, ovviamente, energia e impegno: da italiana, da figlia di quella Romagna operosa e di successo che ne ha forgiato carattere e grinta, troverà (anche) nella famiglia le certezze e le risposte che cerca. Sara è l’ultima espressione, la più brillante e illustre, di una famiglia italiana che attorno a sé stessa e alla propria unità ha costruito una storia di successo. Papà Giorgio, mamma Fulvia, sono i registi e i produttori del piccolo kolossal “Sarita”. La ditta di famiglia è dietro al successo della ragazzina di talento che, mentre i suoi coetanei frequentavano la scuola media, è volata in Florida per investire su se stessa, sulla sua passione. Ora gestisce i frutti di quel sogno ben coltivato grazie al fratello Davide, manager entusiasta. Una famiglia che è anche la sua squadra, che è con lei anche quando non lo è fisicamente, come a Charleston. Schizofrenia agonistica Il giorno successivo alla sconfitta di Sara, il torneo del South Carolina è andato a Sloane Stephens. L’afroamericana ha interrotto la corsa di Elena Vesnina, partita addirittura dalle qualificazioni (la russa è tornata nelle prime 40 del mondo dopo un 2015 disastroso sul campo ma felice fuori, si è sposata a fine novembre). Anche per Sloane, come per Sara, è stato un 2016 strano: settimane di ottimo tennis alternate a dure sconfitte. Stephens ha rasentato la schizofrenia agonistica: in sei tornei disputati, ha perso tre volte al primo turno e ha vinto tre titoli. “Arrivando qui avevo un sacco d’ansia, entrando in questo torneo, perché non ho mai giocato bene qui. Ho solo pensato, vado e mi diverto”, ha raccontato dopo aver centrato il suo quarto titolo in carriera. “Non ho niente da perdere. La mia vita è fantastica. E questo è ciò che faccio ogni settimana. Ho solo cambiato la mia mentalità, e ha funzionato, quindi lo dovrei fare ogni settimana”: potrebbe realizzare davvero il suo potenziale, riuscisse a farlo. Open del 2009. Sloane l’aveva conosciuto solo tre anni prima, quando lui aveva scoperto di avere un male incurabile e l’aveva cercata per ricucire un rapporto che non aveva mai voluto, dopo essersi allontanato dalla famiglia. E fu solo dopo la sua morte che Sloane scoprì che nel suo passato c’era una condanna per stupro. Una storiaccia difficile da ascoltare e da leggere, una piccola tragedia moderna che non si può ignorare per comprendere un po’ di più anche della giocatrice Sloane. Cresciuta con la madre, atleta formidabile anche lei (nazionale americana di nuoto), a 23 anni Stephens ha un carico di esperienze che in pochi - per fortuna - vivono in una vita intera. La lezione di Sloane Simili e opposte E se c’è qualcuno che può riuscire a farlo, a mettere il tennis in una cornice di serena razionalità, è lei. Perché a Sloane la vita ha impartito severe lezioni, soprattutto su quali siano per davvero le cose che ti cambiano l’esistenza: suo padre, una star del football americano degli anni ‘80, è morto in un incidente d’auto solitario a 43 anni, alla vigilia degli Us Lei e Sara, questa settimana appaiate al n.21 e n.20 del ranking, sono entrambe definibili donne modello. La prima ha saputo sfruttare un patrimonio genetico invidiabile per superare i traumi e le distanze, la seconda ha saputo far fruttare le sue radici solide e unite per arrivare più in alto di quanto fosse immaginabile. Due esempi simili, per quanto opposti. Camila Giorgi (ancora) in finale a Katowice: ma è la 3a persa di fila La terza volta non è stata quella buona. Dal 2014 Camila Giorgi non ha mai mancato la finale del Wta International di Katowice, ma non è riuscita a sfatare la maledizione del torneo polacco. Nel 2015 fu la lettone Anna Karolina Schmiedlova a negarle la vittoria, mentre nel 2014 il famoso match point sprecato in finale contro la francese Alize Cornet le lasciò una ferita che in finale evidentemente torna a fare male. A fermarla questa volta è stata la slovacca Dominika Cibulkova, che torna a vincere un titolo dopo due anni e a occupare un posto tra le Top 40. La settimana trascorsa in Polonia dovrebbe aver fatto comunque bene a Camila, che ha vinto quattro partite consecutive anche contro avversarie quotate come la belga Kirsten Flipkens o la lettone Jelena Ostapenko. (an.ni) Gianluca Mager (con Nargiso) sogna Ha saltato tutta l’attività junior, perché da ragazzino il tennis non era una priorità. Ora con coach Nargiso ha motivazioni e obiettivi. Qualche giorno fa, a Napoli, la vittoria più prestigiosa, contro il n.115 al mondo... Ha vinto 3 Futures Gianluca Mager nato a Sanremo, l’1 dicembre 1994 Coach: Diego Nargiso Ranking: 325 (best ranking 319); Titoli Futures: 3; Miglior vittoria su Jan-Lennard Struff (n.115) DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW P otenza, reattività, esplosività e talento, oltre a un servizio devastante. Gianluca Mager è uno dei volti nuovi del tennis italiano. Classe 1994, il ligure è un caso più unico che raro nel circuito Atp, avendo saltato a piè pari la carriera giovanile. L’incontro con l’ex davisman Diego Nargiso ha sancito la sua maturazione e in tre anni è passato da 2.5 (classifica nazionale) all’attuale n.325 Atp. La storia - Gianluca Mager (si pronuncia Magher) inizia a giocare a tennis a sei anni e intorno ai 12 conquista i primi risultati interessanti. “Nonostante fossi molto esile dal punto di vista fi sico - spiega Mager - riuscivo a tenere testa ai miei coetanei nelle categorie under 12 e under 14”. La carriera giovanile, però, si interrompe prima della trafila un- der 16, sia a causa di problematiche economiche sia per motivi legati alle motivazioni. “Sono sincero, da ragazzo ammetto di aver pensato principalmente a divertirmi. È normale abbandonarsi a un periodo di svago da giovani. Uscivo la sera, trascorrevo tempo con gli amici, avevo messo il tennis in secondo piano”. La racchetta, però, non viene appesa al chiodo e Mager disputa tornei Open in Italia mantenendo una classifica di 2.5. A quel punto, l’incontro con Diego Nargiso cambia tutte le carte in tavola. La rinascita - Due caratteri forti, che sanno scontrarsi ma anche venirsi incontro, Diego Nargiso e Gianluca Mager iniziano a lavorare insieme a Monte-Carlo e poi a Sanremo. “In questi tre anni i risultati sono andati ben oltre le più rosee previsioni - spiega il coach campano - ma è ovvio che il gap da recuperare, dopo aver saltato l’attività giovanile, è ampio. Gianluca sul piano dell’approccio mentale è un po’ indietro rispetto agli altri, ma sta migliorando sotto tutti gli aspetti e non posso che essere molto fiducio so. La Fit, grazie al progetto Over portato avanti da Umberto Rianna e Giorgio Galimberti, è un valore aggiunto molto importante che ci sta dando la possibilità di crescere ancor di più”. Il tennis - Gianluca Mager è un tennista dal grande talento, che sa alternare colpi potenti a palle corte di pregevole fattura. Il servizio è devastante, anche se a volte le percentuali non sono all’altezza. I fondamentali sono potenti e precisi e anche la parte fi sica, peraltro ancora da migliorare, è di valore assoluto. Cosa manca? La “testa”, perché quattro di anni di esperienza non si possono regalare a nessuno. Sempre vicinissimo al campo, sfrutta un timing eccezionale sulla palla e la possibilità di realizzare il punto in ogni modo. Un pregio che, però, a volte si rivela un difetto, creando un po’ di confusione al momento di scegliere il colpo da effettuare. “Siamo ancora ad anni luce dai top players, questo è evidente - spiega Nargiso - ma Gianluca rappresenta per caratteristiche il tennista moderno. È cresciuto sulla terra ma sarà più adatto in futuro ai campi veloci”. “Diego mi ha dato tantissimo in questi anni - chiosa Mager – e la mia stima verso di lui è infinita”. 21 anni, un tennis brillante e una grande voglia di lavorare ed emergere, Gianluca Mager è pronto a stupire, scalando il ranking Atp. Alla Capri Watch Cup di Napoli, solo la scorsa settimana, è giunta la vittoria più importante in carriera contro Jan-Lennard Struff, n.115 Atp. “Spero sia la molla che possa lanciarmi, io ci credo”. Parola di Gianluca Mager. Due italiane da Top 10 I primi 25 del ranking Atp DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTY IMAGES 2 le azzurre presenti nella Top 10 della “Road To Singapore”, la classifica Race che contempla i risultati ottenuti nel 2016: Roberta Vinci (nella foto) è 8a con 1078 punti, seguita da Sara Errani, 10a con 876. 40 le semifinali raggiunte in carriera da Sara Errani, di cui ben 24 sulla terra. La romagnola è la 2a italiana per numero di semifinali Wta, dietro alla sola Flavia Pennetta, semifinalista in ben 50 occasioni. 3 le tenniste in grado di conquistare un titolo Wta nel 2016, annullando un match-point. Sloane Stephens, trionfatrice a Charleston dopo aver salvato 1 matchpoint nei quarti alla russa Kasatkina, si aggiunge ad Angelique Kerber, vittoriosa agli Australian Open (1 mp annullato alla Doi) e a Francesca Schiavone, campionessa a Rio dopo aver salvato 1 match-point alla Burger. 11 le vittorie di Francesca Schiavone su Alize Cornet, su 12 confronti diretti. La tennista nizzarda è di gran lunga la vittima preferita della tennista milanese. Le altre più battute dall’azzurra sono Pennetta, Dementieva, Kuznetsova, Bartoli, Dechy, Sugiyama, Kirilenko, ciascuna sconfitta in 6 occasioni. 65,6 la percentuale di vittorie di Camila Giorgi sul cemento indoor, dove ha colto 4 delle 5 finali giocate in carriera, vincendo 21 match su 32. Si tratta della stessa percentuale di successi ottenuta su erba. Il rendimento cala sul cemento all’aperto (42.6 %) e su terra (39%). Pos. Nome (nazionalità) 1 Novak Djokovic (SRB) 2 Andy Murray (GBR) 3 Roger Federer (SUI) 4 Stan Wawrinka (SUI) 5 Rafael Nadal (ESP) 6 Kei Nishikori (JPN) 7 Tomas Berdych (CZE) 8 David Ferrer (ESP) 9 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 10 Richard Gasquet (FRA) 11 Marin Cilic (CRO) 12 Milos Raonic (CAN) 13 David Goffin (BEL) 14 Dominic Thiem (AUT) 15 John Isner (USA) 16 Gael Monfils (FRA) 17 Roberto Bautista Agut (ESP) 18 Gilles Simon (FRA) 19 Kevin Anderson (RSA) 20 Nick Kyrgios (AUS) 21 Bernard Tomic (AUS) 22 Benoit Paire (FRA) 23 Feliciano Lopez (ESP) 24 Viktor Troicki (SRB) 25 Pablo Cuevas (URU) I primi 25 italiani del ranking Atp Punti 16540 7815 7695 6370 4955 4490 3630 3370 3130 2840 2770 2740 2560 2420 2235 2220 2015 1900 1840 1765 1625 1596 1585 1580 1510 Le prime 25 del ranking Wta Pos. Nome (nazionalità) 1 Serena Williams (USA) 2 Agnieszka Radwanska (POL) 3 Angelique Kerber (GER) 4 Garbine Muguruza (ESP) 5 Victoria Azarenka (BLR) 6 Simona Halep (ROU) 7 Petra Kvitova (CZE) 8 Roberta Vinci (ITA) 9 Maria Sharapova (RUS) 10 Belinda Bencic (SUI) 11 Carla Suarez Navarro (ESP) 12 Flavia Pennetta (ITA) 13 Svetlana Kuznetsova (RUS) 14 Venus Williams (USA) 15 Lucie Safarova (CZE) 16 Elina Svitolina (UKR) 17 Timea Bacsinszky (SUI) 18 Karolina Pliskova (CZE) 19 Ana Ivanovic (SRB) 20 Sara Errani (ITA) 21 Sloane Stephens (USA) 22 Johanna Konta (GBR) 23 Jelena Jankovic (SRB) 24 Caroline Wozniacki (DEN) 25 Madison Keys (USA) Punti 8625 5775 5740 4831 4530 3785 3763 3595 3432 3340 3160 3033 3010 2941 2768 2750 2735 2590 2531 2505 2310 2225 1975 1936 1906 Pos. Rank. 1 31 2 41 3 53 4 84 5 98 6 106 7 141 8 171 9 188 10 205 11 212 12 240 13 242 14 252 15 253 16 275 17 301 18 305 19 310 20 325 21 330 22 354 23 363 24 368 1515 25 376 Nome Fabio Fognini Andreas Seppi Paolo Lorenzi Simone Bolelli Marco Cecchinato Thomas Fabbiano Luca Vanni Andrea Arnaboldi Alessandro Giannessi Filippo Volandri Federico Gaio Gianluca Naso Salvatore Caruso Matteo Donati Lorenzo Giustino Matteo Viola Alessandro Bega Flavio Cipolla Roberto Marcora Gianluca Mager Riccardo Bellotti Lorenzo Sonego Edoardo Eremin Francisco Bahamonde Marco Bortolotti Punti 1240 1015 878 670 575 541 404 318 290 253 243 218 215 210 210 181 162 159 157 146 144 132 129 125 119 Le prime 25 italiane del ranking Wta Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Rank. Nome 8 Roberta Vinci 12 Flavia Pennetta 20 Sara Errani 49 Camila Giorgi 74 Karin Knapp 90 Francesca Schiavone 272 Martina Caregaro 293 Giulia Gatto-Monticone 312 Nastassja Burnett 318 Anastasia Grymalska 330 Alice Matteucci 343 Alberta Brianti 357 Cristiana Ferrando 376 Gioia Barbieri 377 Martina Trevisan 413 Jessica Pieri 417 Georgia Brescia 419 Claudia Giovine 422 Corinna Dentoni 476 Jasmine Paolini 494 Bianca Turati 496 Martina Di Giuseppe 523 Anna Giulia Remondina 525 Alice Balducci 539 Angelica Moratelli Punti 3595 3033 2505 1145 898 750 162 142 126 123 116 109 105 97 97 84 83 82 81 62 57 57 53 52 49 Sara Errani con Vinci, Schiavone e Knapp sarà a Lleida per la sfida contro la Spagna (foto Costantini) Forza ragazze! Lleida con Roberta Vinci, Sara Errani, Francesca Schiavone e Karin Knapp, subentrata dopo il no di Camila Giorgi. Le dirette cominciano a partire da sabato, con SuperTennis che trasmetterà live tutti i match dell’Italtennis. Incontro che saranno anticipati dagli studi di raccordo e approfondimento per non perdersi proprio nulla della sfida. Non solo Italia I n Spagna per rimanere nel World Group. Un team pluri-titolato, che ha dominato la massima competizione internazionale a squadre nell’ultimo decennio, e una “armada” poggiata su due top Wta come Garbine Muguruza (n.4) e Carla Suarez-Navarro (n.11). Spagna-Italia di Fed Cup è molto più di una sfida dentro-fuori, c’è da giocarsi la “salvezza”, e le azzurre di Capitan Barazzutti si presentano a Appuntamento dunque sempre mezz’ora prima dell’inizio degli incontri, 12.30 per il sabato inaugurale e 11.30 per la domenica conclusiva. Per chi si dovesse perdere le dirette, le sfide di Spagna-Italia verranno replicate in seconda serata, dalle 23.30 circa. E una volta che sui campi catalani le bocce si fermeranno, il grande tennis targato Fed Cup proseguirà sugli schermi di SuperTennis (canale 64 del digitale terrestre, numero 224 della piattaforma Sky, numero 30 di TivùSat e web streaming su www.supertennis. tv) con le differite della semifinale tra la Svizzera, padrona di casa, e la Repubblica Ceca (si gioca a Lucerna). Atp e Wta sempre live Chiuso il week-end di Fed Cup, il ruolo dei protagonisti torna ai circuiti pro. I maschi vengono accolti dalla terra rossa europea in quel di Barcellona, dove si gioca un evento Atp 500 di storia e tradizione (questa sarà l’edizione n.64). Tabellone a 48, oltre i 2 milioni di dollari il montepremi e un dominio spagnolo lungo 11 anni interrotto da Kei Nishikori nel 2014. Se il pomeriggio è dedicato all’Atp, ora dell’aperitivo e sera sono per le ragazze, impegnate nel Porsche Grand Prix di Stoccarda. Proprio quello che, oltre ai quasi 700 mila dollari di montepremi, mette in palio anche una Porsche 911 Carrera. Live con le azzurre: sabato all’una, domenica a mezzogiorno Giovedì 14 00:00 - I Miti del Foro - Maria la regina di ghiaccio 00:30 - Reloaded Master 1000 Indian Wells 01:30 - WTA Miami 2016 04:45 - Nadal vs Almagro, ATP 500 Rio de Janeiro 06:15 - Svitolina vs Vinci, WTA India Wells 2016 07:15 - Conferenza Stampa Presentazione IBI 2016 08:30 - Trofeo FIT Kinder + sport Roma 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Magazine ATP 09:30 - Mladenovic vs Errani, Fed Cup 1° turno 11:00 - Djokovic vs Kukushkin Coppa Davis 2016 Serbia vs Kazakistan 14:45 - WTA Premier Charleston (replica) 16:45 - La Voce delle Regioni 17.00 - News 17:05 - Tennis Magazine 17:30 - Finale Doppio Wimbledon 2014 18:45 - Beck vs Bacsinszky, Fed Cup 1° turno (replica) 20:45 - La Voce delle Regioni 21.00 - News 21:05 -Reloaded Master 1000 Miami 22:15 - WTA Miami Finale (replica) Venerdì 15 00:00 - WTA Charleston (replica) 02:00 - Tennis Parade 02:15 - Reloaded Master 1000 Indian Wells 03:15- Magazine ATP 03:45 - Fognini vs Del Bonis, ATP 250 Buenos Aires 2016 06:15 - WTA Miami (replica) 08:15 - I Miti del Foro - Maria la regina di ghiaccio 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Tennis Magazine 09:30 - Garcia vs Giorgi, Fed Cup 1° turno 11:00 - Murray vs Nishikori, Coppa Davis 2016 Gran Bretagna vs Giappone 15:45 -Reloaded Master 1000 Miami 16:45 - La Voce delle Regioni 17.00 - News 17:05 - Federer vs Raonic, ATP 250 Brisbane 2016 Finale 19:00 - Doppio, Fed Cup 1° turno Germania vs Svizzera (replica) 20:45 - La Voce delle Regioni 21.00 - News 21:05 - I Miti del Foro - Maria la regina di ghiaccio 21:30 - WTA Charleston Finale (replica) 23:45 - Trofeo FIT Kinder + sport Roma Sabato 16 00:00 - ATP 250 Marrakech (replica) 02:00 - Djokovic vs Kukushkin Coppa Davis 2016 Serbia vs Kazakistan 06:00 - WTA Charleston (replica) 07:45 -Reloaded Master 1000 Miami 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Tennis Parade 09:30 - WTA Miami 2016 11:30 - Reloaded Fed Cup 1° turno 12:30 - Studio Live 13:00 - LIVE Fed Cup Spagna vs Italia 17:00 - Studio Live 17:15 - Fed Cup Svizzera vs Rep. Ceca (differita) 21:00 - News 21:05 - Road to Foro 21:30 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) 23:00 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) Domenica 17 01:00 - Fed Cup Semifinale (replica) 03:00 - Fed Cup Semifinale (replica) 05:00 -Reloaded Master 1000 Miami 06:00 -I Miti del Foro - Maria la regina di ghiaccio 06:30 - Magazine ATP 07:00 - Tennis Magazine 07:30 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) 09:30 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) 11:15 - Road to Foro 11:30 - Studio Live 12:00 - LIVE Fed Cup Spagna vs Italia 17:30 - Studio Live 17:45 - Fed Cup Svizzera vs Rep. Ceca (differita) 23:00 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) Lunedì 18 01:00 -Reloaded Master 1000 Miami 02:00 - Fed Cup Svizzera vs Rep. Ceca (replica) 04:00 - Fed Cup Svizzera vs Rep. Ceca (replica) 06:00 - Fed Cup Svizzera vs Rep Ceca(replica) 08:15 - Tennis Magazine 08:45 - Tennis Parade 09:00 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) 11:00 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) 13:00 - Road to Foro 13:30 - Live ATP 500 Barcellona 15:15 - La Voce delle Regioni 15:30 - Live ATP 500 Barcellona 17:25 - News 17:30 - Live ATP 500 Barcellona 19:15 - Magazine WTA 19:45 - Reloaded Master 1000 Miami 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - News 21:05 - I Miti del Foro 21:30 - ATP 500 Barcellona (replica) 23:30 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) Martedì 19 01:30 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) 03:30 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) 05:30 - Tennis Magazine 06:00 - Fed Cup Svizzera vs Rep. Ceca (replica) 07:45 - Magazine WTA 08:15 - Road to Foro 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 11:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 13:00 - I Miti del Foro 13:30 - Live ATP 500 Barcellona 15:15 - La Voce delle Regioni 15:30 - Live ATP 500 Barcellona 17:25 - News 17:30 - Live ATP 500 Barcellona 18:30 - Live WTA Stoccarda 20:25 - News 20:30 - Live WTA Stoccarda 22:15 - La Voce delle Regioni 22:30 - ATP 500 Barcellona (replica) NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali Mercoledì 20 00:00 - Road to Foro 00:30 - ATP 500 Barcellona (replica) 02:30 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) 04:30 - Fed Cup Svizzera vs Rep. Ceca (replica) 06:15 - WTA Stoccarda (replica) 08:15 - I Miti del Foro 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 11:00 - WTA Stoccarda (replica) 13:00 - Magazine WTA 13:30 - Live ATP 500 Barcellona 15:15 - La Voce delle Regioni 15:30 - Live ATP 500 Barcellona 17:25 - News 17:30 - Live ATP 500 Barcellona 18:30 - Live WTA Stoccarda 20:25 - News 20:30 - Live WTA Stoccarda 22:15 - Tennis Magazine 22:45 - La Voce delle Regioni 23:00 - Magazine ATP 23:30 - I Miti del Foro 19 Promozioni per Roma? Ancora una settimana Scadono il 20 aprile i termini per sfruttare le offerte riservate alle scuole riconosciute dalla Fit. E fino allo stesso giorno i tesserati Fit possono acquistare un pacchetto biglietto+hotel con il treno gratis S egnatevi questa data: il 20 aprile. Sì, perché è il giorno entro il quale muoversi per approfittare di due grandi promozioni e andare agli Internazionali Bnl d’Italia, che si svolgerà al Foro Italico di Roma dal 2 al 15 maggio 2016, a condizioni vantaggiosissime. Chi può farlo? Le scuole tennis riconosciute dalla Fit e tutti i tesserati Fit. Vediamo come. Per gli Allievi scuole Fit Gli allievi delle Scuole Tennis riconosciute dalla Fit, di categoria non superiore agli under 18, in possesso di tessera Fit 2016, potranno richiedere l’accesso ground a un prezzo simbolico che andrà da 1 a 15 euro. La Federazione ha reso disponibile un servizio per la prenotazione sia di hotel a prezzi convenzionati sia del servizio navetta da e per il Foro Italico (fruibile tramite call center al numero 06/97626248 o via mail all’indirizzo [email protected]) e consentirà alle Scuole Tennis riconosciute dalla Fit che aderiranno al servizio di entrare gratuitamente al campo Centrale con il biglietto Ground, fino a esaurimento dei posti disponibili, nei giorni di domenica 8 e lunedì 9. Tutti i tipi di biglietti promozionali, come ricordato, dovranno essere richiesti entro il giorno 20 aprile 2016, tramite l’apposito modulo, unitamente alla richiesta di eventuali servizi per il trasporto e l’alloggio (dettagli su www. federtennis.it). Dal giorno 14 marzo, per informazioni e conferme, è attivo il numero telefonico 388/4541463 nei giorni di lunedì e giovedì dalle ore 10 alle ore 12 e di martedì e venerdì dalle ore 14 alle 16. Tutte le conferme per la disponibilità dei biglietti richiesti saranno esclusivamente comunicate via e-mail. A seguito dell’eleva- tissimo numero di richieste pervenute nelle più recenti edizioni, saranno garantiti i biglietti promozionali per i giorni di mercoledì 4, giovedì 5, venerdì 6, sabato 7, domenica 8 e lunedì 9 maggio (sarà data priorità ai Circoli i cui allievi hanno partecipato ai Centri Federali Estivi nell’anno 2015). Per i tesserati Fit Anche i tesserati Fit possono approfittare di un’altra grande offerta. Prenotando uno dei pacchetti biglietto+hotel potranno beneficiare del biglietto gratuito (andata e ritorno) per Roma perché ospiti della Federazione Italiana Tennis. L’offerta vale su alcune specifiche Frecce in partenza da Torino, Milano, Bolzano, Trento e Bari, in determinati giorni e prevede un numero di posti limitato. L’offerta comprende anche il servizio navette per il Parco del Foro Italico (e dal Foro alla stazione Termini). C’è già, inoltre, un primo schema di partenze e ritorni disponibili. Facciamo qualche esempio, un tesserato Fit di Milano che acquisti un pacchetto biglietto+hotel può scegliere di partire, gratuitamente, sabato 7 maggio alle 7 del mattino e tornare il giorno dopo con il treno delle 22 da Roma Termini. Un appassionato altoatesino che abbia acquistato la stessa formula, potrebbe prendere il treno delle 5.16 da Bolzano, lunedì 9 maggio, e tornare dopo il soggiorno romano con il treno delle 17.45 di martedì sempre da Roma Termini (tutti i dettagli e gli orari dei treni su www.federtennis.it). Non scordatelo, le offerte scadono il 20 aprile. Triplo bis a Milano Lo concedono Walter Trusendi e Maria Elena Camerin, già vincitori a Firenze e a Torino. E la tappa lombarda fa il record per il secondo anno di fila: 800 tondi tondi gli iscritti, quasi 8.000 il totale... con altri 9 tornei da concludere Le due premiazioni a Milano. Qui sopra, il finalista Alberto Brizzi, il patron del Quanta Club Umberto Quintavalle e il vincitore Walter Trusendi. Più a destra, la vincitrice Maria Elena Camerin, la responsabile tennis del circolo ospitante Manuela Zoni e la finalista Corinna Dentoni O ttocento iscritti tondi tondi, e Milano batte ancora il (suo) record di partecipazioni agli Open Bnl. Che in generale continuano a volare nelle iscrizioni. Già quasi 8.000 in totale con ancora 9 tappe da concludersi. Tappe che andranno a toccare città importanti, come Torino, Brescia, Napoli, Modena, Bologna... Insomma, i numeri sono ancora una volta destinati a crescere, così come ci sono ancora in palio molti pass per i campi del Foro Italico, dove prima degli Internazionali Bnl d’Italia si svolgerà il torneo conclusivo che porterà i qualificati dalle “pre-quali” a contendersi un posto nei tabelloni del Masters 1000 Atp e del Wta Premier romano. In singolare, così come in doppio. pre-qualificazioni dopo il successo di circa un mese fa al Monviso di Torino. Proprio Trusendi, ex n.299 Atp e vincitore in carriera di 6 titoli Itf, ha prevalso sulla terra rossa di via Assietta con il risultato di 6-3 7-5. Vincitrice di prestigio anche nel singolare femminile, giocato invece sul sintetico: il successo è andato a Maria Elena Camerin, pure lei già a segno in queste pre-qualificazioni nella primissima tappa del Match Ball Firenze. Oltre a lei a Roma ci andrà anche la finalista, vale a dire la toscana - ma ormai milanese d’adozione - Corinna Dentoni. Le due hanno dato vita a un match-maratona risoltosi solo con il punteggio di 6-2 6-7 6-3. Fra le molte novità targate 2016, tra le quali spicca l’inserimento del montepremi (complessivamente Milano da record, bis Trusendi e Camerin Dai tabelloni Open agli Nc, tutti i risultati delle finali Oltre al record, anche quest’anno i nomi di chi vince a Milano, sui campi del Quanta Club, sono di prima fascia: tra i maschi a spuntarla è stato il toscano Walter Trusendi, capace di regolare in un bel match il bresciano Alberto Brizzi, da poco rientrato dopo un periodo di stop e comunque già vincitore della tappa di Vicenza. Anche per Trusendi si tratta della seconda vittoria nelle di circa 25 mila euro a Milano), ci sono anche i tabelloni di doppio. Così come per il singolare, anche le gare di specialità (maschile e femminile) mettevano in palio pure un biglietto per Roma: a staccarlo in campo maschile è stato ancora una volta il toscano Trusendi, in coppia con il varesotto Matteo Volante (6-3 6-3 su Brizzi/Bonadio). Tutto brianzolo il duo vittorioso nel femminile, con Martina Colmegna e Georgia Brescia brave a superare Zucchini/Di Sarra per 7-6 6-0. E adesso in Lombardia - unica regione in Italia ad avere un duplice Open Bnl completo di tabelloni maschili e femminili - si prosegue con l’appuntamento bresciano suddiviso tra Tc Brescia e Tennis Forza e Costanza (il via il 14 aprile). QUANTA CLUB (MILANO), LOMBARDIA Finale Open Maschile: Walter Trusendi b. Alberto Brizzi 6-3 7-5. Finale Open Femminile: Maria Elena Camerin b. Corinna Dentoni 6-2 6-7 6-3. Finale 3a Categoria Maschile: Davide Pozzi b. Jacopo Mora 6-4 6-3. Finale 3a Categoria Femminile: Ludovica Infantino b. Greta Medeghini 6-3 7-5. Finale 4a Categoria Maschile: Davide Colombo b. Fabio Ravasio 6-2 3-2 rit. Finale 4a Categoria Femminile: Vittoria Maggi b. Francesca Bolis 6-1 6-3. Finale Tabellone Nc Maschile: Luigi Gianpaolo Bozzer b. Alessandro Balzarotti 6-4 6-3. Finale Tabellone Nc Femminilie: Federica Roveda b. Elisa Belotti 6-1 6-2. Alberto Brizzi: “La mia seconda occasione” Vincitore dell’Open Bnl di Vicenza, finalista a Milano, il bresciano si presenta al Foro Italico per la prima volta dopo una carriera fitta d’infortuni. Che comprende anche un set point con Wawrinka... DI SARA MONTANELLI A lberto Brizzi, ex n.230 Atp, sarà al via alle pre-qualificazioni degli Internazionali Bnl d’Italia. Grazie alla sua vittoria all’Open Bnl del Tennis Comunali Vicenza, Brizzi è pronto per una seconda possibilità che può arrivare proprio dalla terra rossa del Foro Italico. Gran fisico, gran braccio, penalizzato dai molti infortuni che si sono presentati in carriera, c’è ancora un treno da prendere. Per il bresciano non è ancora tempo di smettere e, anzi, sul futuro... Che cosa significa giocare per la prima volta al Foro Italico? “Mi sono iscritto agli Open Bnl proprio perché non sono mai riuscito a giocare agli Internazionali d’Italia, l’intento era quello di creare una prima occasione. Mi fa molto piacere giocare al Foro Italico, dev’essere una bella emozione”. La tua carriera è stata penalizzata da diversi infortuni. Pensi che questa avventura al Foro Italico possa essere una seconda occasione? “Due anni fa mi sono operato al ginocchio e sono stato fermo più di un anno, nel corso della mia carriera ho avuto dei dolori che mi hanno tenuto fermo per vari mesi, non mi permettevano di avere continuità; problemi al ginocchio, ernia inguinale, a 18 anni mi sono operato al polso sinistro e sono passato dal rovescio a due mani a una. Queste sono state le cose più gravi, per il resto ho avuto piccoli infortuni che mi hanno penalizzato, però non voglio sentire frasi come “Se Brizzi non si fosse fatto male sarebbe potuto diventare...”, sono ostacoli che succedono a tutti. Se fai sport a livelli alti e sei costretto a lavorare tutti i giorni sul tuo fisico è normale che ci si possa Alberto Brizzi, ex n.230 Atp, è nato a Breno (BS) il 26 marzo 1984: ha vinto 10 titoli Itf far male. Certo, mi auguro che questa avventura possa darmi una seconda occasione, sono stato fermo tanto, non sono più giovane (32 anni compiuti a fine marzo, ndr), se ho ancora qualcosa da dare, devo darlo ora che sono in ripresa e che sto giocando bene. Di sicuro giocare in Italia, al Foro Italico, potrebbe darmi la giusta carica”. In questi Open Bnl incontri spesso giocatori molto giovani. Che differenze noti rispetto a quando avevi la loro età? “Lì vedo un po’ ‘più giocatori’ di quanto fossimo noi all’epoca. Andando avanti nel tempo escono nuove tecnologie e anche gli allenatori conoscono metodologie di allenamento nuove o comunque capiscono gli errori fatti in passato. Credo siano un po’ più completi rispetto alla mia generazione. Io a quell’età ero un po’ più allo ‘sbando’, loro sono più organizzati”. Se dovessi pensare all’emozione più bella della tua carriera? “Il giocatore più forte che ho incontrato è stato Stan Wawrinka al torneo da 100 mila dollari di Lugano. Ho perso una partita abbastanza lottata per 6-4 7-6, nel secondo set ho avuto anche un set point. È stata una bella emozione anche solo il fatto di giocare contro di lui, che in quel periodo era n.12 al mondo e aveva vinto con Federer due settimane prima a Monte-Carlo. Aver visto che me la sono giocata e che avrei potuto addirittura strappagli un set è sicuramente un ricordo che mi rimarrà”. Credi che il tennis sarà per sempre la tua vita? “Penso proprio di sì e penso anche che sia giusto così. Ho iniziato a 7 anni, tutti i giorni della mia vita ho giocato a tennis, sarebbe stupido buttare via un bagaglio così. Non ho più 20 anni e devo iniziare a capire cosa voglio fare, adesso ancora per uno o due anni continuerò a giocare perché la voglia c’è. Come ho detto prima ho avuto tanti infortuni, quindi l’età tennistica non corrisponde alla mia età. Quando smetterò di giocare vedrò le opportunità che mi capiteranno”. I GIOCATORI PROFESSIONISTI DEL TEAM BABOLAT POSSONO GIOCARE CON UN MODELLO PERSONALIZZATO O DIVERSO DA QUELLO PRESENTATO. * SALVO IN GIAPPONE. ) Rafa Nadal (SPAAY ro PL Ae re Pu t la bo t Racchetta Ba Corde RPM Blas A) (SPA) al (SP Nadal Raf Rafaa Nad et// racket Driveerack proDriv Aeropro PLAYYAero olatPLA Bab Babolat FB.COM/BABOLAT ng string Blasttstri RPM RPMBlas @BABOLAT BABOLAT – RACCHETTE, SCARPE*, BORSE ED ACCESSORI UFFICIALI DEL TORNEO DI WIMBLEDON BABOLAT – RACCHETTE, CORDE, PALLE, BORSE ED ACCESSORI UFFICIALI DEL ROLAND GARROS E tu, che amatore sei? C’è chi non ha mai partecipato a un torneo agonistico, chi gioca soltanto col maestro. Poi ci sono quelli con classifica Fit ma con pochi match alle spalle e quelli che invece non giocavano da un po’. Ecco gli identikit DI MARCELLO SPORTELLI CAROLA CARERA FOTO I l Circuito Amatoriale Fit-Tpra sta rivoluzionando l’attività di molti circoli e di molti giocatori amatoriali. Ora anche gli appassionati che prima si limitavano a una semplice ora con gli amici, o con il maestro, hanno iniziato a fare sul serio. Il che significa che hanno iniziato la loro attività Fit-Tpra (organizzata attraverso il portale Fit www.tpratennis.it), fanno parte del ranking italiano amatoriale e, magari dal pc dell’ufficio, controllano l’andamento della propria classifica che è aggiornata in tempo reale. La vita dell’amatore I circoli che hanno già sposato le logiche del nuovo circuito Fit-Tpra, oltre a ricevere quasi quotidianamente richieste dai propri soci di prenotazioni campi finalizzate all’organizzazione delle sfide autogestite che permettono loro di migliorare i propri punteggi, organizzano anche almeno un torneo al mese, di quelli cosiddetti “One-day” (una sola giornata) oppure classici, con partite a punteggio ridotto che durano un’ora e si giocano solo nelle fasce orarie decise dal circolo stesso. Durante i tornei i giocatori controllano, dal telefonino, sul sito www.tpratennis.it, l’evoluzione della propria classifica e approfittano dell’essere in compagnia di tanti altri amatori per organizzarsi le sfide del periodo successivo. 4 tipo d’amatori C’è un soffio di aria nuova e rinnovato entusiasmo in quel segmento che coinvolge, per livello ed esigenze, il numero più alto di appassionati. Ma vediamo meglio, a quali amatori è dedicato il circuito? Come prima cosa, è importante ricordare che questo circuito non distribuisce alcun tipo di punto per la classifica Fit Agonistica, per cui, tutti coloro che sono interessati a migliorare il proprio punteggio agonistico, devono sapere che il circuito Fit-Tpra non li può aiutare in questo senso. Andando nel dettaglio, i giocatori cui è dedicato il circuito in oggetto sono tutti gli appassionati che: 1) non hanno mai partecipato a un torneo agonistico per mancanza di tempo, allenamento o perché non si sentivano all’altezza; 2) frequentano i corsi adulti organizzati dagli Insegnanti del proprio circolo e magari hanno iniziato da pochi mesi; 3) sono giocatori con classifica Fit uguale o inferiore a 4.2 grazie a risultati raggiunti con la propria squadra di Club durante i campionati oppure grazie a qualche torneo agonistico giocato nel proprio club; 4) non giocano da tempo oppure, anni fa, avevano raggiunto una classifica superiore a 4.2 o C4 e oggi hanno più di 50 anni. Il mondo cambia, il settore dei servizi si evolve, e anche il tennis, grazie anche al circuito Fit-Tpra sta scoprendo un modo tutto nuovo di vedere le cose. Porte aperte a tutti: ecco le fasce d’età per giocare Per offrire la possibilità a tutti gli amanti del tennis di confrontarsi in un torneo o in una sfida ed avere una classifica ufficiale aggiornata in tempo reale, senza tuttavia avere l’allenamento o il tempo per giocare una partita 2 set su 3, viene data la possibilità di partecipare al circuito amatoriale anche a tutti gli over 65 senza limite di classifica; ai tesserati over 50 che - in “carriera” - hanno raggiunto la classifica di 4.1 ma ora hanno classifica, 4.2 o inferiore; ai tesserati over 55 che - in “carriera” - hanno raggiunto la classifica C3 ma ora hanno classifica 4.2 o inferiore; e ai tesserati over 60 che hanno raggiunto la classifica C2, ma ora hanno classifica 4.1 o inferire. In più, solo riservatamente ai tornei di doppio e doppio misto, possono partecipare ai Tornei Fit-Tpra ed al relativo ranking, anche coloro che sono attualmente 4.1. Sfrutta il servizio... con gli effetti speciali Kick e Slice sono due tagli importantissimi al servizio, non solo perché variano il nostro colpo iniziale, ma perché influiscono molto sullo sviluppo del punto. Ecco come sfruttare al meglio queste due rotazioni 1 2 DI ROCCO MARINUZZI, I.S.F. R. LOMBARDI L e statistiche relative al servizio ci indicano che i migliori interpreti del nostro sport variano molto le direzioni prediligendo soprattutto quelle a uscire e alla zona della cosiddetta T (l’intersezione tra le due righe del servizio), sia da destra che da sinistra. Diventa quindi importante allenare le diverse direzioni nel servizio, ma altrettanto importante è la gestione del colpo successivo al servizio. Vediamo ora alcune semplici indicazioni per migliorare l’efficacia di questa azione di gioco. Lo “slice” da destra Il servizio slice da destra è molto utilizzato nel tennis moderno con la finalità principale di andrare a trovare un ace. Un altro vantaggio importante del servizio slice da destra è legato alla gestione del colpo successivo: se il servizio è eseguito in maniera consistente, generando una apertura di campo laterale, quasi sicuramente la risposta avversaria terminerà in una zona di campo che ci consentirà di colpire di diritto, come evidenziato in giallo nell’immagine 1. Per migliorare l’efficacia del servizio slice da destra prendi come riferimento la riga laterale, ti permette di aprire meglio il campo, mandando l’avversario a rispondere con i piedi in corridoio. Il “kick” da sinistra Il servizio in kick da sinistra è molto vantaggioso sulla terra rossa, perché permette di creare aperture di campo laterali. Se eseguito bene, questo taglio nel servizio porta il proprio avversario a colpire con i piedi in corridoio. Un servizio in kick efficace, consente di eseguire il colpo successivo al servizio nella zona di campo evidenziata in giallo nell’immagine 2, sfruttando l’arma del diritto possibile diritto cosiddetto inside-in. L’efficacia del servizio con l’effetto in Kick deriva anche dall’altezza del punto d’impatto cui si costringe l’avversario in fase di risposta. Servendo in questo modo, l’obiettivo è quello di farlo rispondere sopra l’altezza delle spalle visto che l’effetto impresso tenderà a far rimbalzare la palla più in alto del normale. Lo “slice” da sinistra Il servizio slice è molto utilizzato an- che da sinistra con la finalità principale di cercare un ace. La seconda finalità, però, è quella di far rispondere l’avversario in una posizione centrale del campo, il che non gli consentirà di ricercare fin da subito gli angoli. Questa soluzione tattica, offre la possibilità al giocatore al servizio di eseguire il terzo colpo da una posizione centrale del campo, percorrendo meno strada, ma soprattutto gli permette di comandare lo scambio con il diritto. Recuperare velocemente la posizione dopo il servizio è fondamentale per provare a sfruttare al meglio il diritto scegliendo la direzione giusta (come da immagine 3). 3 Facili o potenti? Questione di forma Piatti isometrici, cioè con la maggiore uniformità della lunghezza delle corde, ampliano lo sweet spot e perdonano gli errori. Le soluzioni anisometriche, con corde verticali più lunghe, aumentano la spinta DI RAFFAELLO BARBALONGA C on l’avvento della fibra sintetica, utilizzata per prima da Völkl nel 1971 e il successivo impiego della graphite, introdotta da Kennex, alla fine degli anni ‘70 iniziò una inarrestabile corsa nel segno della tecnologia applicata alle racchette da tennis. La materia ora era divenuta plasmabile, modificabile, componibile e aggiornabile. Gli ingegneri e i designer dell’epoca non impiegarono molto tempo nel capire che finalmente era possibile influenzare rapidamente un mercato che stava esplodendo. I primi anni ‘80 sono quindi un tripudio di sperimentazioni e dopo la rivoluzione di Prince, con l’avvento dell’oversize ad opera di Howard Head, presto, oltre alla dimensione, si mise mano anche alla forma dei telai. Si comincia col pentagono Inizialmente furono le forme pentagonali ad attrarre le fantasie dei tedeschi: Sigfried Kuebler lavorò a progetti di telai pentagonali e Fischer propose la famosa linea pentagonale “Superform”, che come uomo-immagine scelse il campione di Wimbledon 1972 e degli Us 1971, lo statunitense Stan Smith. Kneissl nello stesso periodo invadeva il Racchette anisometriche Racchette isometriche mercato dell’Est con le “World Cup”. Erano tutte evoluzioni della forma, basate su un concetto comune: dare maggiore lunghezza alle corde centrali per incrementare la potenza. La forma pentagonale permetteva quindi di ottenere una potenza simile a quella degli oversize, senza essere gravati dall’enorme piattocorde, che risultava poco maneggevole. in questo modo: “con il ponte inverso integrato le dieci corde hanno tutte la stessa lunghezza. Aumenta così in modo considerevole lo sweet spot e la zona di tolleranza ai colpi decentrati. Inoltre corde, telaio e ponte si deformano in modo coerente. Grazie a questo risulta notevolmente esaltata la potenza di rinvio della palla”. Rossignol F, col ponte inverso Yonex e l’isometria squadrata Parallelamente, in Francia si lavorava ad un progetto opposto. Dare la stessa lunghezza a tutte le corde centrali per ottenere un comportamento uniforme nella centralità del piatto. Rossignol, nel 1981 presentò quindi la famosissima serie “F”, che spopolò in tutto il mondo attraverso il giovane talento di Mats Wilander. L’azienda francese andava a spiegare il vantaggio dell’isometria Il 1982 vide i saloni del Mias e dell’Ispo introdurre gli archetipi delle racchette isometriche in graphite. Il sol levante con Yonex R7 (prima di lei, verso la fine del 1980 aveva proposto la R1 in alluminio, ma R7, un telaio di fibra sintetica, decretò l’affermazione definitiva del concetto), che metteva in evidenza il piattocorde squadrato, presto un segno distintivo di tutta la produzione del famoso brand nipponico, e l’Europa con Snauwaert “Dyno”, che attraverso il genio di Warren Bosworth, proponeva una squadratura del piatto per ottenere l’ottimizzazione del drilling. In buona sostanza, si affermava che un piatto rettangolare permettesse un più logico posizionamento dei grommets al fine di creare un pattern più performante. Tutti gli anni ’80 e ’90, nel tennis furono pervasi da una grande smania sperimentale e queste teorie vennero riprese a turno da diverse aziende nel tentativo di affermarsi sul mercato. Donnay (serie “Graphite Pro” e “Boron”), Yonex (tutte), Maxima (“Evolution Boron” e serie “Graphitech”), Slazenger (serie “Quadro”), Snauwaert (serie “Dyno”), Rossignol (serie “F”), Sergio Tacchini (Cygnus) continuarono a proporre nelle proprie linee telai isometrici, dall’altra parte Sp.in (“G300”), Völkl (serie “V-Engine”), Head (serie ”Genesis” e “Pyramid”), Prince (serie “Extender”), Tretorn (serie “TXT”), Alto (serie “Turbo”) e ancora Snauwaert (“Concorde”), Mizuno (“Nemesis”), Maxima (“Oyster”), Alto (“Mirage”) svilupparono piatti anisometrici. Bizzarre o interessanti? In questo periodo troviamo anche altre soluzioni, bizzarre in alcuni casi e in altri davvero interessanti. Lacoste propose la linea Equijet, dove due evidenti rientranze a ore 3 e 9 promettevano lo sviluppo sul piatto corde di due sweet spots semisovrapposti che, possiamo dire a livello molto teorico, avrebbero in maniera significativa esteso la superficie utile di impatto. Spalding rimescolò le carte che aveva gettato Rossignol e creò una racchetta con due ponti inversi opposti, la “Power Tech”. Alto invece, con la “Top 2000”, sviluppò una racchetta esclusivamente pensata per i grandi colpitori in topspin, per i quali era pensato uno sweet spot più largo che lungo. Bosworth continuò nella ricerca che lo aveva portato a definire la ratio del drilling e, unendosi a Fox, diede vita alle famose racchette decagonali che sono arrivate fino ai giorni nostri. Più potenza o più sweetspot? Ci troviamo quindi ad assistere alla competizione incessante di due teorie opposte che hanno un comune obiettivo: incrementare la performance del telaio. Da una parte esaltandone la potenza, dall’altra amplificandone lo sweet spot. Arrivando ad oggi, possiamo notare una decisa ripresa dello studio delle forme. Se Yonex è rimasta fedele ai concetti espressi nel lontano 1982, possiamo anche dire che in questo modo ha sviluppato la sua coerenza, progettando racchette sempre più moderne e performanti che hanno confermato la bontà di quelle teorie. Pro Kennex invece ha tentato una strada opposta creando “Delta”, un telaio con una evidente anisometria coniugata a una struttura unica sul mercato: un monoshaft massiccio su un telaio da oltre 70 Ra, che fonde anima in legno, graphite spiraltech e kinetic mass. Una serie di telai che sfruttano la extra lunghezza delle corde centrali per ottenere potenza, li ha lanciati, con scarso successo la giapponese Asics qualche anno fa. Si tratta dei modelli 109, 116 e 125. Ponte retto e piatto allungato con chiara destinazione al mercato dei “Veterani”. In questo caso sia la ricerca di potenza che l’isometria sono presenti: corde centrali extralunghe ma contemporaneamente tutte della stessa lunghezza. Il ponte a “V” Völkl dalla scorsa estate ha reintrodotto nel suo listino il concetto V-Engine. Due nuovi telai anisometrici molto agonistici, i “Super-G 10 Mid” 320g e 330g, sono infatti caratterizzati dalla forma particolare del ponte che evidenzia una punta verso il basso. Forma particolare ma non più unica, in quanto nella nuova produzione Wilson sono comparse da poco le “Ultra XP”, dove “XP” sta per quella “extra power” data in parte anche dal ponte a V. Da pochissimo di nuovo sul mercato, anche le redivive Snauwaert, che si presentano con una forma davvero anomala, una testa schiacciata e un ponte a V, che rievocano la famosa linea “Turbo” lanciata nel lontano 1981 dall’azienda tornese Alto. Elementi isometrici e risultati anisometrici quindi per un delle più curiose novità del 2016. Infine, in una panoramica che tratta le teorie delle forme non è possibile non citare un progetto estremo e sconcertante: Toalson “Pandora”. La prima e unica racchetta che per metà è un 46sq.in e per l’altra metà è un 57sq.in. In questo caso isometrie e anisometrie non sono più considerabili, in questo caso ci troviamo di fronte a pure teorizzazioni messe in mano ai tennisti. E a caro prezzo. Qui sopra, le anisometriche Sp.in G300 Guy Forget con la Lacoste Equijet e le sue evidenti rientranze sul piatto, a ore 3 e ore 9 Isometria o tradizione? Da oltre trent’anni il design delle racchette da tennis ha cercato quindi giustificazioni fisiche e ingegneristiche per sviluppare prodotti con forte personalità e appeal. In un mercato come quello italiano, dove gli appassionati sono sempre stati tra i più esigenti e informati, questi progetti non hanno fatto fatica a inserirsi e a radicarsi. Nella diatriba tra un piatto isometrico ed uno tradizionale non c’è mai stato un vero vincitore, ma forse è proprio questa la soluzione. Ad ognuno la propria scelta, in base alle sensazioni ma anche ai gusti, perché, non dimentichiamolo, il nostro è uno sport che intinge l’anima dell’agonismo più sfrenato ma strizza l’occhio ad un edonistico anticonformismo, fatto di stile e fantasia. La Toalson “Pandora”, prima e unica racchetta con ovale per metà 46’ e per l’altra 57’ Norma contro norma, quale vince sull’altra? Ci sono casi, non infrequenti, in cui due aspetti regolamentari vanno in conflitto l’uno con l’altro. Vediamone uno specifico e capiamo quale regola ha la precedenza: qui si parla di invasione di campo e di palla rotta l’importante è che sia individuata con assoluta certezza che la palla in questione sia proprio quella usata nel punto in corso. Precedenza alla palla La situazione Fabio sta giocando una partita di singolare contro Aurelio. Che cosa succede? Durante uno scambio, nel recuperare una palla corta giocata da Aurelio, Fabio tocca con la sua racchetta la rete, commettendo una chiara invasione. Siccome la pallina colpita da Fabio è ancora in gioco, l’arbitro chiama l’invasione e ferma il gioco. Prontamente, però, Fabio recupera la pallina colpita e mostra all’arbitro che questa risulta essere rotta. Come si procede? Come in altri casi pubblicati in queste pagine nel corso dei mesi, questo in particolare presenta due casistiche differenti presenti all’interno della stessa situazione: entra infatti in gioco sia la regola riguardante l’invasione, sia quella circa la pallina rotta. Come sappiamo l’invasione, venendo chiamata in questo caso una volta che la racchetta tocchi la rete, implica la perdita del punto. Al contrario però una palla che si rompe durante lo scambio avrà come conseguenza la ripetizione dell’intero punto (ricordiamo invece che in caso di palla “sgonfia” il punto resta acquisito). Non guasta anche ricordare che nel caso in cui una palla si consideri rotta, non si ha mai la certezza di quando l’effettiva rottura possa essere avvenuta o in conseguenza di che cosa: Può sembrare strano, anche rispetto a un caso simile collegato a un fallo di piede, ma in questo caso ciò che avrà la precedenza sarà la palla rotta. Ma c’è una ragione perché sia così: non potendo stabilire con certezza quando la rottura sia avvenuta, diventa irrilevante se e quando venga commessa un’invasione. Il punto è comunque già iniziato, e qualunque cosa succeda una volta che si è nel mezzo del punto, non può non essere messa in secondo piano rispetto alla rottura della pallina. Non a caso, infatti, anche quando la palla si scopre rotta dopo che è finita in rete nel corso di uno scambio, il punto verrà rigiocato. Inviateci via mail le vostre domande I nostri esperti risolvono i vostri dubbi. Come? Semplicissimo: scriveteci all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e spiegateci i vostri dubbi - o le vostre curiosità - di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti del settore arbitrale della Fit e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica numero per numero. SuperTennis cambia banda. Risintonizza! Supertennis cambia banda digitale terrestre, sempre sul 64! Non perdere l’occasione di vedere il tuo canale preferito sulla nuova banda digitale terrestre nazionale, risintonizza il tuo televisore o il tuo decoder e migliora la tua qualità di visione! Se hai problemi con la risintonizzazione, chiama il numero verde 800.432911 disponibile h24. canale in tutta Italia 64 canale in alta definizione 224 canale 30 In streaming su www.supertennis.tv