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Spettacolo IBI16: non vediamo l`ora

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Spettacolo IBI16: non vediamo l`ora
Facili o potenti?
Questione di forma
Ovale isometrico o anisometrico:
la racchetta cambia così
LA RIVISTA
Anno XII - n.14 - 13 aprile 2016
Pag.24
Spettacolo IBI16: non vediamo l’ora
Tutte le novità
al Foro Italico.
E le promozioni
per esserci...
Pag.4 e 18
Grinta di Sara,
l’Italia ci spera
Budge Patty,
il dandy del tennis
Il vincitore di Roma 1954
era un elegante play-boy...
Semifinalista a Charleston:
ora c’è la Spagna in Fed Cup
Pag.8
Pag.10 e 16
Sfrutta il servizio
con l’effetto giusto
Lo slice da destra, il kick da sinistra:
traiettorie e schemi per fare punto
Pag.23
GLI ALTRI CONTENUTI
Sfumature d’azzurro Pag.3 - Focus: Gianluca Mager Pag.12
I numeri della settimana Pag.14 - Il tennis in tv Pag.16
Prequalificazioni IBI 16: Triplo bis a Milano Pag.19
Protagonisti: Alberto Brizzi Pag.20 - Circuito Fit-Tpra: e
tu, che amatore sei? Pag.22 - La regola del gioco: norma
contro norma, quale vince? Pag.26
Sfumature d’azzurro
DI ENZO ANDERLONI - FOTO GETTY IMAGES
U
n grande coach soleva raccontare che, quando gli capitava di prendere in considerazione un giovane talento interessante, teneva soprattutto a
conoscere i suoi genitori. E poneva a
entrambi, separatamente, la stessa
domanda: “per lei è più importante
che suo figlio/a vinca il Roland Garros o che diventi una persona?”. E
con questo intendeva diventare, attraverso il percorso di crescita con
la racchetta, un uomo o una donna
nel senso più pieno del termine. Le
risposte, raccontava, erano varie.
Spesso erano di segno opposto anche all’interno della stessa famiglia.
“A me servivano per capire come i
genitori interpretavano il rapporto
con i fi gli e con il tennis, ma la domanda non presentava una reale alternativa. Se non diventi una persona
a tutto tondo, capace di pensare con
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
la tua testa e di prendere decisioni
e responsabilità, non puoi vincere il
Roland Garros”, concludeva.
Questa piccola storia torna in mente tirando le somme della splendida
ultima settimana del tennis femminile italiano con Sara Errani semifinalista al Wta Premier di Charleston
(Usa, 687.900 dollari il montepremi) e Camila Giorgi finalista al Wta
International di Katowice (Polonia,
226.750 dollari).
Sara, che pure aveva vissuto un momento difficile in avvio di stagione,
ha prima centrato un torneo Premier,
sul duro di Dubai, e ora, sulla terra
verde di Charleston, ha lottato palla
su palla come sempre, dimostrando che su quel genere di superficie
è una delle primissime del mondo.
Nonostante i suoi limiti tecnici (la
ridotta potenza del servizio) e fisici
(la statura sotto il metro e 65).
Camila, è arrivata per la terza volta consecutiva in finale a Katowice
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
Giovanni Di Natale, Max Fogazzi,
Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
Piero Valesio
A CURA DI
Sportcast srl
Via Cesena, 58 - 00182 Roma
[email protected]
(l’ambiente evidentemente la ispira)
e per la terza volta ha perso. Contro
Dominika Cibulkova che è un’ottima giocatrice, intendiamoci. Ora è
n.38 del mondo ma due anni orsono
era n.10. Ma non è la sconfitta che
fa riflettere. È la modalità: 6-4 6-0.
Un po’ di brillante pim pum pam e
poi, quando le cose cominciano ad
andare storte, il vuoto. Vuoto come
il cuore di quello zero. Come quelle vicende ripetute in Fed Cup: pim
pum pam la prima giornata, contro
la n.1 avversaria, e brillante vittoria. Nella seconda, quando era fondamentale portare a casa la partita
contro la n.2 avversaria, pim pum
pam e alla prima avversità, il vuoto.
Non di colpi, vuoto di idee. Assenza
di percezione della situazione, del
fatto che certe volte, in campo e nella vita, devi provare a cavartela con
quello che hai in quel momento. Devi fare quello che serve, non quello
che ti piace. Devi farti carico della
situazione. E devi farlo tu, da solo
e subito. Per riuscirci devi lavorare
su te stesso, far crescere ogni giorno
la persona esattamente come fai per
l’efficacia del diritto o del rovescio.
Con la differenza che la persona cresciuta può restare un Top 10 tutta la
vita, anche quando la sua racchetta
non è più da classifica mondiale.
Che razza di giocatrice sarebbe una
Errargi, una Giorgiani? Una con il
cuore, la testa, la capacità di stare
in campo e di gestire il match di Sara Errani e la potenza, la facilità di
Camila Giorgi? Probabilmente la n.1
del mondo. Però, senza i colpi di Camila, Sara è già stata n.5 in singolare,
n.1 in doppio, ha vinto tre Fed Cup
e tutti gli Slam in doppio. E Camila?
Senza usare cuore, testa e capacità
di gestire il match è n.49 (anche se è
già arrivata anche al n.30). Verrebbe
da domandare (e non solo a lei) se
preferisce diventare una persona o
vincere il Roland Garros.
REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE
GAME Comunicazione & Media S.r.l.
Manoscritti e fotografie, anche se non
pubblicati, non si restituiscono.
REDAZIONE E SEGRETERIA
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G
00135 Roma
Info: [email protected]
Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004
dell’ 8 gennaio 2004
La rivista è disponibile
in formato digitale sui siti www.
federtennis.it e www.supertennis.tv
e spedita via newsletter. Per riceverla
scrivere a [email protected]
Bentornati a Roma
Un torneo più social e sempre più coperto da media e tv. Scopriamo
nel dettaglio l’edizione 73 degli Internazionali Bnl d’Italia e come fare
per seguirli. Al Foro Italico, dal divano di casa o dallo smartphone
“I
o-vita-tennis”, I life tennis.
All’insegna di una frase
spezzata e tre parole chiave
che danno il senso dell’esperienza degli Ibi, è stata presentata la
73a edizione degli Internazionali Bnl
d’Italia, in programma dal 2 al 15
maggio al Parco del Foro Italico, un
luogo unico al mondo per fascino e
bellezza. Il torneo è organizzato in
joint-venture da Federazione Italiana
Tennis e da Coni Servizi Spa, con BNL
Gruppo Bnp Paribas, “title sponsor”
per la decima volta consecutiva.
Dal palco della Sala della Scherma,
affacciata su un campo da tennis in
erba, sono intervenuti il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente della Fit Angelo Binaghi e il
Presidente di BNL Gruppo BNP Paribas Luigi Abete.
Il “quinto” Slam
Dal 2011 il torneo si gioca con la formula combined event, in cui le gare
del tabellone femminile si alternano
con quelle del maschile. Nella stessa
giornata, dunque, come nei quattro
tornei del Grand Slam, sarà possibile
ammirare Nadal, Djokovic, Federer,
Murray, Wawrinka, Raonic e gli altri
top player, applaudire le protagoniste
del circuito femminile e tifare per gli
azzurri e le azzurre, da Fabio Fognini
ad Andreas Seppi e Simone Bolelli, da
Roberta Vinci a Sara Errani, Francesca
Schiavone e Karin Knapp. Un appuntamento ormai a pieno titolo tra i più
prestigiosi del calendario mondiale:
non è azzardato definirlo il “quinto”
Slam della stagione. Le prime gare sono previste già sabato 30 aprile con le
pre-qualificazioni; sabato 7 e domeni-
Giovanni Malagò:
“Gli IBI, che traino
per Roma 2024”
Il presidente del Coni Giovanni Malagò alla presentazione degli IBI16 ha parlato dell’enorme
beneficio che il torneo porta alla candidatura
olimpica di Roma 2024, “perché questo prodotto noi ce lo vendiamo e lo raccontiamo in giro
per il mondo. Sempre di più la Fit grazie agli IBI
fa cose che aiutano il suo movimento. Pensiamo anche al case-history del paddle, fra l’altro
presente all’interno degli Internazionali stessi”.
Angelo Binaghi: “1 milione
di utili al giorno”
ca 8 le qualificazioni (in programma
anche 8 incontri del main draw maschile), domenica 15 maggio le finali.
Fino al 3 maggio, l’ingresso al Parco
del Foro Italico è gratuito.
“Il nostro è il torneo con il maggior numero di partecipanti al mondo - ha
detto il presidente FIT Angelo Binaghi alla presentazione degli IBI16 -.
Partendo dalle pre-qualificazioni quest’anno saranno quasi 9mila persone:
l’anno prossimo supereremo quota 10mila, perché è nostra intenzione portare gli Internazionali in ogni provincia d’Italia. Gli IBI producono un fatturato
giornaliero di quasi 4 milioni di euro e un utile di più di 1 milione al giorno.
Voglio sottolineare: senza una lira di contributo pubblico. Gli Internazionali
sono la manifestazione italiana, gestita dalle Federazioni, di maggiore impatto. Abbiamo commissionato uno studio alla Luiss e alla Ernst & Young per
valutare l’indotto generato per la città di Roma: emerge che tale indotto, per
il 2016 valutato intorno ai 100 milioni di euro, potrebbe essere ben maggiore se l’Amministrazione Comunale riuscisse a mettere a sistema anche
la nostra manifestazione. La biglietteria, che rappresenta l’importanza di
una manifestazione, dovrebbe arrivare agli 11 milioni e mezzo di incasso. Al
momento +8% rispetto al record assoluto dello scorso anno”.
Il programma
Gli incontri dei tabelloni principali saranno suddivisi in due sessioni, una
mattutina e una serale. L’inizio alle
ore 11.00 sul Grand Stand, sul Nicola
Pietrangeli e sui campi secondari, alle
12.00 sul Campo Centrale. Sempre sul
Centrale, inaugurato nel 2010 e giudicato da tennisti e addetti ai lavori come lo stadio con la miglior visibilità al
mondo, è prevista una sessione serale
con inizio alle ore 19.30: in campo un
incontro maschile e uno femminile.
Sul Grand Stand il programma proporrà, invece, una “long session” (cinque match al giorno a partire dalle ore
11.00) che offrirà agli appassionati un
“menu” lunghissimo e di prim’ordine.
Lo stadio Pietrangeli sarà aperto a tutti
i possessori del biglietto ground. Ogni
giorno in calendario sono previste
quattro partite (due singolari femminili e due maschili) con la possibilità di
aggiungere un quinto match a seconda
di come si sviluppa la giornata.
Gli allenamenti dei campioni
In totale il Foro Italico dispone di 14
campi in terra, di cui 8 per gli incontri
di singolare e doppio e gli altri 7 per gli
allenamenti, sempre più un’attrattiva
per il grande pubblico. Da quest’anno
l’orario degli allenamenti sarà disponibile sui maxi schermi del Foro - saranno ben due i cubi dove poter seguire i
match dei campi principali - e sul sito
ufficiale del torneo. Il sorteggio dei tabelloni si terrà venerdì 8 maggio in un
luogo ancora da decidere. Al torneo
sono iscritti tutti i migliori giocatori e
le migliori giocatrici del mondo.
Maratona tv senza precedenti:
SuperTennis live per 150 ore
Sarà maratona, al Foro Italico e in tv. Quest’anno più che mai gli Internazionali BNL d’Italia rappresenteranno uno dei momenti clou della programmazione di SuperTennis: il canale televisivo della Federazione Italiana Tennis è Host Broadcaster del torneo WTA Premier e garantirà una copertura senza
precedenti dell’evento, con circa 150 ore di diretta in più di due settimane di collegamenti con il Foro
Italico. Quest’anno SuperTennis trasmetterà non soltanto il torneo femminile vero e proprio, quello che
inizierà lunedì 9 maggio, ma anche tutta la fase introduttiva, dai match dei tornei di pre-qualificazione
maschile e femminile alle qualifiche femminili, anticipando al 30 aprile l’inizio delle dirette. Uno sforzo senza precedenti voluto dalla FIT per dare il giusto risalto a quello che, con quasi 9.000 iscritti, è
diventato il torneo più grande del mondo: le pre-qualifiche degli Internazionali Bnl d’Italia. Anche la
programmazione della prova WTA sarà poi più ricca che in passato grazie alla copertura di ben 6 campi
da parte delle telecamere. In via sperimentale, a Centrale, Grandstand e Pietrangeli si aggiungeranno
i cosiddetti “campi secondari”, il che permetterà alla regia del canale della FIT di non far perdere ai
telespettatori neppure uno dei momenti salienti del torneo.
Dal 9 maggio la diretta dal Foro inizierà ogni giorno alle 10.30 e si concluderà oltre la mezzanotte. Oltre
che per le partite, come ormai avviene dal 2009, nelle 14 ore quotidiane di programma ci sarà spazio
per l’approfondimento (anche del Masters 1000 maschile), le interviste, le curiosità e l’intrattenimento.
SuperTennis mostrerà l’anima e la vita dell’evento, darà voce ai grandi campioni in gara, racconterà il
backstage e tutte le attività collaterali. A fare da centro di raccordo saranno il nuovo studio di SuperTennis, posizionato strategicamente a ridosso della tribuna Autorità del Centrale, e il rinnovato stand
su viale delle Olimpiadi, che sarà anche il cuore delle attività social degli Internazionali Bnl d’Italia. Il
grande lavoro di squadra della redazione e dello staff di SuperTennis si avvarrà del contributo di ex campioni azzurri come Diego Nargiso, Giorgio Galimberti, Silvia Farina e Tathiana Garbin. Il programma
quotidiano di intrattenimento, in onda fra la fine del programma pomeridiano e l’inizio di quello serale,
sarà condotto da Max Giusti e Massimo Caputi.
Come esserci
Per gli appassionati che vivono lontano da Roma è stato pensato il pacchetto hotel+biglietto. Basta collegarsi ai siti dedicati (www.federtennis.it
e www.internazionalibnlditalia.com)
e seguire tutte le istruzioni. Come
ogni anno, circa 50 biglietti saranno
messi in vendita esclusivamente ai
botteghini del Foro Italico la mattina
di sabato 14 e domenica 15 maggio.
Inoltre, una vera e propria joint venture tra la FIT e Trenitalia quest’anno
porterà al Foro Italico gli appassionati da tutta Italia con offerte speciali.
Così la nuova
postazione di
SuperTennis
al Foro Italico 2016
Un decennio di Roma e BNL, Abete:
“Noi, insieme al tennis da 43 anni”
Il presidente di BNL Luigi Abete, nella foto ultimo a destra accanto a Giovanni Malagò e Angelo Binaghi, ha parlato dei 10 anni di partnership con gli IBI: “Siamo stati e siamo vicini alla Fit in questa esperienza e penso che abbiamo portato un valore non solo economico, ma anche nel dare un’entità collettiva
allo sviluppo del tennis nella realtà sociale italiana. Non dimentichiamoci che il gruppo BNP Paribas
(di cui BNL fa parte a livello internazionale, ndr) ha iniziato a seguire il tennis 43 anni fa, al Roland
Garros, e da allora ha sviluppato una presenza molto importante nel mondo del tennis a livello globale”.
Novità: Wi-Fi gratis al Foro
E con Snapchat IBI sempre più social
Il sito web degli internazionali sarà la prima fonte di notizie e informazioni sul torneo, su tutto,
dai match al meteo, da come arrivare al Foro Italico alla disponibilità dei biglietti, le curiosità
in campo e fuori dal campo. Anche quest’anno il quotidiano degli Internazionali. “Qui al Foro”
sarà scaricabile e consultabile dal sito www.internazionalibnlditalia.com ogni mattina a partire dalle ore 11. Un appuntamento fisso che traccerà il filo rosso degli incontri della giornata
e terrà aggiornati su tulle le curiosità del giorno. In più il connubio Social Media - Sport sta
diventando sempre più importante e dopo il grande successo dell’anno passato, certificato
anche da dati Nielsen Italy, l’edizione 2016 si preannuncia ancora più digital grazie anche al
Wi-Fi gratuito per tutti, una nuova app innovativa e ricca di sorprese e l’account Snapchat, che
si aggiunge a Twitter, Facebook e Instagram. Essere sempre più protagonisti dell’evento: questa la richiesta che arriva dagli appassionati. Agli aggiornamenti in tempo reale sui risultati si
uniscono anche le curiosità, i dietro le quinte, le immagini e i video da postare nella community
virtuale per condividere emozioni ed esperienze. Per queste ragioni gli Internazionali BNL d’Italia sono diventati uno tra gli appuntamenti sportivi più social del nostro paese e quest’anno
saranno a tutti gli effetti una vera e propria esperienza digitale.
Sarà possibile seguire il torneo sull’account ufficiale Facebook, Twitter (@lnteBNLdltalia), Instagram (@internazionalibnlditalia), Snapchat (intebnlditalia) e pubblicare video, foto e
commenti utilizzando l’hashtag #IBI16.
Chi ha viaggiato con le Frecce, potrà
beneficiare anche del servizio navetta da Termini al Foro Italico e ritorno
(approfondimenti a pagina 18).
In tv, anche sulla Rai
Il torneo femminile sarà integralmente trasmesso da SuperTennis: gratuitamente sul canale 64 del digitale
terrestre, in HD sulla piattaforma satellitare Sky canale 224 e sul numero 30 di Tivùsat, oltre che in simulcast streaming su www.supertennis.
tv attraverso l’applicazione ufficiale
gratuita per iPhone e iPad. Il Masters
1000 sarà integralmente trasmesso
in Hd da SkySport2 e SkySport3. Saranno inoltre visibili per i clienti Sky
anche in mobilità su smartphone,
tablet e pc grazie a SkyGo. Il grande tennis torna anche sulla Rai: Rai2
trasmetterà almeno una semifinale
e la fi nale del torneo maschile. Da
quest’anno poi Radio Rai consolida
il proprio rapporto con il tennis seguendo l’evento minuto per minuto.
Su iPhone e iPad
Anche quest’anno gli Internazionali
BNL d’Italia mettono a disposizione
di pubblico e appassionati, oltre alla
versione mobile del sito, un’applicazione specifica per iPhone e iPad, Android, Windows Phone e BlackBerry.
Con l’applicazione è possibile avere i
risultati del giorno in tempo reale, informazioni sul programma, tabelloni
e tutte le news. Inoltre l’applicazione
segnala le partite che potrebbero fi nire a breve permettendo al pubblico
di pianificare gli spostamenti da campo a campo.
Paddle e Wheelchair
Sono già 1.735 i tesserati in Italia per
il paddle, nuovo sport della racchetta.
Una crescita che è più corretto chiamare esplosione. Gli IBI ospiteranno i cugini del paddle con due campi allestiti
all’interno del sito del parco del Foro
ltalico (sono previsti tornei nazionali
e internazionali). E poi ci sono gli Internazionali Bnl d’Italia Wheelchair, la
prova per i giocatori in carrozzina del
circuito mondiale con categoria ITF2.
Al via ci saranno alcuni fra i più forti
giocatori del mondo. Il torneo, promosso con il sostegno di BNL, giunto
alla settima edizione, si svolgerà dal
13 al 15 maggio e quest’anno sarà anche valido come penultimo appuntamento per la qualificazione ai Giochi
Paraolimpici di Rio de Janeiro.
Budge Patty,
il dandy del tennis
Elegante e affascinante vincitore di due Slam nel 1950 e degli
Internazionali d’Italia nel 1954, l’americano conquistava tutti dentro
e fuori dal campo. Una volta, a Wimbledon, giocò 93 game in un giorno
DI
ALESSANDRO MASTROLUCA
GETTY IMAGES
tite rimaste nella storia dei Championships. Quando scendono in campo, alle 5, all’ora del tè, l’incontro è solo un terzo turno, anche se si presenta
affascinante. Drobny è un mancino con
un ottimo servizio, Patty ha un gran
senso dell’anticipo e della geometria,
è un attaccante nato che disegna traiettorie angolate da fondo per venirsi
a prendere il punto a rete. Manca sei
match point quel giorno, e finirà per
cedere 12-10 al quinto, alle 21.20 ora
di Wimbledon. Hanno giocato 93 game
in un giorno solo, un record che durerà
fino a oltre gli anni Duemila (la maratona Gonzales-Pasarell del 1969, infatti,
è spalmata in due giornate).
FOTO
Q
uando Tom Brown pubblica il
libro “As Tom Goes By”, Budge
Patty non è contento. Brown è
un ex finalista di Wimbledon,
e racconta di una serata a Parigi che
Patty avrebbe trascorso con lui e due
amiche, Yvonne e Suzette. “Capisco
che ci si possa confondere con tutte
quelle ragazze francesi - dirà -. Quella
sera eravamo con Colette e Françoise.
Yvonne e Suzette erano la sera dopo”.
Budge Patty è così. Elegante, cortese,
con le sue giacche su misura e i modi
raffinati, è il vero playboy degli anni
Cinquanta. Harry Hopman lo chiamava
il Beau Brummel del tennis, lo avvicinava al primo dandy della storia, e avrebbe voluto che anche Frank Sedgman si
vestisse nella stessa maniera. Magari
avrebbe voluto anche che Sedgman lo
battesse nella finale di Wimbledon del
1950. È l’anno migliore nella carriera
di John Edward, per tutti Budge, Patty.
Troppe volte, come nella semifinale di
Wimbledon del 1947, ha finito senza
energie. “Spesso lasciavo un set al mio
avversario per recuperare un po’ e provare a vincere poi il quinto - ha detto -.
Sentivo che dovevo cambiare qualcosa.
All’inizio del 1950 ho smesso di fumare e ho iniziato a correre ogni giorno”.
I risultati si vedono subito. Vince il suo
primo Slam, e non può che festeggiare
a Parigi, lui che andrà ad abitare in un
appartamento con vista sulla Senna a
cinque minuti dal Roland Garros. Si è
sempre sentito a casa, Budge il dandy,
nella capitale delle feste eleganti e delle grandi maison di moda. In quella finale supera il campione esule, Jaroslav
Drobny, alla sua terza finale a Parigi.
La partita più lunga
a Wimbledon
Si ritroveranno a Wimbledon, tre anni
dopo, e giocheranno una delle par-
Con Drobny anche un... pari
Vinse a Roma
nel 1954
Budge Patty (Usa)
Nato a: Fort Smith, l’11 febbraio 1924
Best ranking: n.1 (1950)
Titoli Slam
2 in singolare (Roland Garros 1950,
Wimbledon 1950);
1 in doppio (Wimbledon 1957);
1 in doppio misto (Roland Garros 1946).
Titoli totali: 46 (inclusi gli Internazionali
d’Italia 1954)
Vittorie-sconfitte: 378-107
C’è sempre Drobny di fronte, il 28
febbraio 1955, nella finale di Lione. È
l’anno della morte di James Dean e di
“Rock around the clock”. E l’orologio
scorre, mentre sul 10 pari nel terzo
set Patty si prende qualche minuto di
pausa sulla sedia del giudice di linea e
Drobny si stende a terra nell’attesa che
si accendano le luci. Sul 21 pari, dopo
quattro ore di partita, decidono di darsi la mano. Hanno inventato il pareggio
nel tennis. Dopo la doppietta Roland
Garros-Wimbledon, non giocherà più
una sola finale Slam in singolare. Ma
in doppio trionferà ancora ai Championships. L’ultima volta, nel 1957, ha
scelto come compagno Gardnar Mulloy, che all’epoca ha 43 anni e qualche
anno prima aveva conosciuto la regina
Elisabetta a una festa. “Perché non eravate nel Royal Box oggi?”, le chiese.
“Pensavo non fosse riuscita a trovare i biglietti, avrei potuto procurarli
io”. “Oggi ho avuto qualche difficoltà
a entrare - gli dirà lei dopo l’inchino
poco prima di consegnare la coppa a
lui e Patty - non vi siete ricordato di
lasciarmi i biglietti”. Un tennis così
non tornerà mai più.
Sergio Tacchini celebrates its 50th anniversary, five
decades of great tennis and successes. The most famous
tennis players from these 50 years have worn the brand’s
garments and represented Sergio Tacchini on the world’s
most important courts, winning the most sought-after
trophies. 50 years of victories and also small masterpieces
that have surprised the adversary. And Sergio Tacchini
plays tribute to these works of art, associating tennis with
the techniques of artists who have written the history of art
over this fifty-year period. A small collection of art with the
players of yesterday and today to celebrate an important
milestone.
sergiotacchini.com
Errani e Stephens,
opposti simili
A Charleston la nostra Sara ha ritrovato una semifinale importante,
e l’americana Sloane ha vinto il titolo: ora sono appaiate al n.20 e 21
al mondo. Le loro storie sono tanto opposte da poter essere paragonate
La statunitense Sloane
Stephens, 23 anni compiuti
in marzo, vincitrice
del torneo di Charleston
in finale sulla russa Vesnina
per 7-6 6-2
DI
Le domande su Sara
La storia di Sara parla d’Italia, di Romagna, di famiglia. Ventinove anni il
prossimo ventinove aprile, Errani ha
appena ridato slancio a una carriera
reduce da quattro stagioni molto più
che impegnative e un inizio di 2016
difficile. La semifinale a Charleston,
su quella strana cosa (per noi europei) che è la terra verde, è un risultato positivo senza se e senza ma, che
fa il paio con l’exploit di Dubai nel
mostrare il ritorno ad alti livelli della nostra. Il rosso europeo, colonna
portante del suo ranking, ora mette
meno apprensione. Dopo anni in cui
ha scritto pagine di storia sportiva
azzurra, qualche mese di vistoso
appannamento ha fatto sorgere più
di qualche domanda. Il suo gioco,
così normale e così anomalo al tem-
ANDREA NIZZERO
GETTY IMAGES
FOTO
C
om’è ovvio, dopo le semifinali i tifosi di Sara Errani hanno
guardato il torneo di Charleston con occhi diversi. Un po’
meno coinvolti emotivamente, dopo
che la tennista romagnola ha perso
una partita lottata contro Elena Vesnina. Un’occasione mancata secondo alcuni, in realtà va semplicemente definita come una buona semifinale persa
contro un’ottima avversaria, tornata
in sé dopo un 2015 surreale. Dopo la
sconfitta di Sara, la vittoria del torneo
Premier statunitense da parte di Sloane
Stephens a molti dev’essere sembrata
una vicenda un po’ distante, con pochi
punti di contatto con l’arco narrativo
che interessa gli italiani. Eppure Sara
e Sloane, lontane in tutto, hanno due
storie talmente distanti che possono
essere messe in parallelo.
La romagnola Sara Errani,
29 anni a fine mese, ha
perso in semifinale a Charleston contro la russa Elena
Vesnina 6-4 4-6 6-2
po stesso, è ancora in grado di sostenerla ai piani più alti del circuito
femminile? La sua tenuta atletica è la
stessa? E quella mentale?
Storia di famiglia
Con l’esclusione di chi queste domande vuole farle pesare sulle spalle del diretto/a interessato/a, chiedersi che fase stia attraversando è
lecito. Dubai e Charleston ci hanno
risposto in parte: tutte le componenti che l’hanno portata molto in alto
sono ancora funzionanti. Richiedono, ovviamente, energia e impegno:
da italiana, da figlia di quella Romagna operosa e di successo che ne ha
forgiato carattere e grinta, troverà
(anche) nella famiglia le certezze e
le risposte che cerca. Sara è l’ultima
espressione, la più brillante e illustre, di una famiglia italiana che attorno a sé stessa e alla propria unità
ha costruito una storia di successo.
Papà Giorgio, mamma Fulvia, sono i
registi e i produttori del piccolo kolossal “Sarita”. La ditta di famiglia è
dietro al successo della ragazzina
di talento che, mentre i suoi coetanei frequentavano la scuola media, è
volata in Florida per investire su se
stessa, sulla sua passione. Ora gestisce i frutti di quel sogno ben coltivato grazie al fratello Davide, manager
entusiasta. Una famiglia che è anche
la sua squadra, che è con lei anche
quando non lo è fisicamente, come a
Charleston.
Schizofrenia agonistica
Il giorno successivo alla sconfitta
di Sara, il torneo del South Carolina
è andato a Sloane Stephens. L’afroamericana ha interrotto la corsa di
Elena Vesnina, partita addirittura
dalle qualificazioni (la russa è tornata nelle prime 40 del mondo dopo un 2015 disastroso sul campo
ma felice fuori, si è sposata a fine
novembre). Anche per Sloane, come
per Sara, è stato un 2016 strano:
settimane di ottimo tennis alternate a dure sconfitte. Stephens ha rasentato la schizofrenia agonistica:
in sei tornei disputati, ha perso tre
volte al primo turno e ha vinto tre
titoli. “Arrivando qui avevo un sacco
d’ansia, entrando in questo torneo,
perché non ho mai giocato bene qui.
Ho solo pensato, vado e mi diverto”,
ha raccontato dopo aver centrato il
suo quarto titolo in carriera. “Non
ho niente da perdere. La mia vita è
fantastica. E questo è ciò che faccio
ogni settimana. Ho solo cambiato
la mia mentalità, e ha funzionato,
quindi lo dovrei fare ogni settimana”: potrebbe realizzare davvero il
suo potenziale, riuscisse a farlo.
Open del 2009. Sloane l’aveva conosciuto solo tre anni prima, quando
lui aveva scoperto di avere un male
incurabile e l’aveva cercata per ricucire un rapporto che non aveva
mai voluto, dopo essersi allontanato
dalla famiglia. E fu solo dopo la sua
morte che Sloane scoprì che nel suo
passato c’era una condanna per stupro. Una storiaccia difficile da ascoltare e da leggere, una piccola tragedia moderna che non si può ignorare
per comprendere un po’ di più anche
della giocatrice Sloane. Cresciuta con
la madre, atleta formidabile anche lei
(nazionale americana di nuoto), a 23
anni Stephens ha un carico di esperienze che in pochi - per fortuna - vivono in una vita intera.
La lezione di Sloane
Simili e opposte
E se c’è qualcuno che può riuscire a
farlo, a mettere il tennis in una cornice di serena razionalità, è lei. Perché
a Sloane la vita ha impartito severe
lezioni, soprattutto su quali siano
per davvero le cose che ti cambiano
l’esistenza: suo padre, una star del
football americano degli anni ‘80,
è morto in un incidente d’auto solitario a 43 anni, alla vigilia degli Us
Lei e Sara, questa settimana appaiate
al n.21 e n.20 del ranking, sono entrambe definibili donne modello. La
prima ha saputo sfruttare un patrimonio genetico invidiabile per superare i traumi e le distanze, la seconda ha saputo far fruttare le sue radici
solide e unite per arrivare più in alto
di quanto fosse immaginabile. Due
esempi simili, per quanto opposti.
Camila Giorgi (ancora) in finale
a Katowice: ma è la 3a persa di fila
La terza volta non è stata quella buona. Dal 2014 Camila Giorgi non ha mai mancato la finale del Wta International di Katowice, ma non è riuscita a sfatare la maledizione del torneo
polacco. Nel 2015 fu la lettone Anna Karolina Schmiedlova a negarle la vittoria, mentre
nel 2014 il famoso match point sprecato in finale contro la francese Alize Cornet le lasciò
una ferita che in finale evidentemente torna a fare male. A fermarla questa volta è stata la
slovacca Dominika Cibulkova, che torna a vincere un titolo dopo due anni e a occupare un
posto tra le Top 40. La settimana trascorsa in Polonia dovrebbe aver fatto comunque bene
a Camila, che ha vinto quattro partite consecutive anche contro avversarie quotate come la
belga Kirsten Flipkens o la lettone Jelena Ostapenko. (an.ni)
Gianluca Mager
(con Nargiso) sogna
Ha saltato tutta l’attività junior, perché da ragazzino il tennis non era
una priorità. Ora con coach Nargiso ha motivazioni e obiettivi. Qualche
giorno fa, a Napoli, la vittoria più prestigiosa, contro il n.115 al mondo...
Ha vinto
3 Futures
Gianluca Mager
nato a Sanremo,
l’1 dicembre 1994
Coach: Diego Nargiso
Ranking: 325
(best ranking 319);
Titoli Futures: 3;
Miglior vittoria su
Jan-Lennard Struff (n.115)
DI
ALESSANDRO NIZEGORODCEW
P
otenza, reattività, esplosività
e talento, oltre a un servizio
devastante. Gianluca Mager è
uno dei volti nuovi del tennis
italiano. Classe 1994, il ligure è un
caso più unico che raro nel circuito Atp, avendo saltato a piè pari la
carriera giovanile. L’incontro con l’ex
davisman Diego Nargiso ha sancito
la sua maturazione e in tre anni è
passato da 2.5 (classifica nazionale)
all’attuale n.325 Atp.
La storia - Gianluca Mager (si pronuncia Magher) inizia a giocare a
tennis a sei anni e intorno ai 12 conquista i primi risultati interessanti.
“Nonostante fossi molto esile dal
punto di vista fi sico - spiega Mager
- riuscivo a tenere testa ai miei coetanei nelle categorie under 12 e under 14”. La carriera giovanile, però,
si interrompe prima della trafila un-
der 16, sia a causa di problematiche
economiche sia per motivi legati alle
motivazioni. “Sono sincero, da ragazzo ammetto di aver pensato principalmente a divertirmi. È normale abbandonarsi a un periodo di svago da
giovani. Uscivo la sera, trascorrevo
tempo con gli amici, avevo messo il
tennis in secondo piano”. La racchetta, però, non viene appesa al chiodo
e Mager disputa tornei Open in Italia
mantenendo una classifica di 2.5. A
quel punto, l’incontro con Diego Nargiso cambia tutte le carte in tavola.
La rinascita - Due caratteri forti,
che sanno scontrarsi ma anche venirsi incontro, Diego Nargiso e Gianluca
Mager iniziano a lavorare insieme a
Monte-Carlo e poi a Sanremo. “In questi tre anni i risultati sono andati ben
oltre le più rosee previsioni - spiega
il coach campano - ma è ovvio che il
gap da recuperare, dopo aver saltato
l’attività giovanile, è ampio. Gianluca
sul piano dell’approccio mentale è un
po’ indietro rispetto agli altri, ma sta
migliorando sotto tutti gli aspetti e
non posso che essere molto fiducio so. La Fit, grazie al progetto Over portato avanti da Umberto Rianna e Giorgio Galimberti, è un valore aggiunto
molto importante che ci sta dando la
possibilità di crescere ancor di più”.
Il tennis - Gianluca Mager è un
tennista dal grande talento, che sa
alternare colpi potenti a palle corte di pregevole fattura. Il servizio è
devastante, anche se a volte le percentuali non sono all’altezza. I fondamentali sono potenti e precisi e
anche la parte fi sica, peraltro ancora da migliorare, è di valore assoluto. Cosa manca? La “testa”, perché
quattro di anni di esperienza non si
possono regalare a nessuno. Sempre
vicinissimo al campo, sfrutta un timing eccezionale sulla palla e la possibilità di realizzare il punto in ogni
modo. Un pregio che, però, a volte si
rivela un difetto, creando un po’ di
confusione al momento di scegliere
il colpo da effettuare. “Siamo ancora
ad anni luce dai top players, questo è
evidente - spiega Nargiso - ma Gianluca rappresenta per caratteristiche
il tennista moderno. È cresciuto sulla terra ma sarà più adatto in futuro
ai campi veloci”. “Diego mi ha dato
tantissimo in questi anni - chiosa
Mager – e la mia stima verso di lui è
infinita”. 21 anni, un tennis brillante e una grande voglia di lavorare ed
emergere, Gianluca Mager è pronto a
stupire, scalando il ranking Atp. Alla Capri Watch Cup di Napoli, solo la
scorsa settimana, è giunta la vittoria più importante in carriera contro
Jan-Lennard Struff, n.115 Atp. “Spero
sia la molla che possa lanciarmi, io ci
credo”. Parola di Gianluca Mager.
Due italiane da Top 10
I primi 25 del ranking Atp
DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTY IMAGES
2
le azzurre presenti nella Top 10 della
“Road To Singapore”, la classifica Race
che contempla i risultati ottenuti nel
2016: Roberta Vinci (nella foto) è 8a con
1078 punti, seguita da Sara Errani, 10a
con 876.
40 le semifinali raggiunte in carriera
da Sara Errani, di cui ben 24 sulla terra.
La romagnola è la 2a italiana
per numero di semifinali Wta, dietro
alla sola Flavia Pennetta, semifinalista
in ben 50 occasioni.
3
le tenniste in grado di conquistare
un titolo Wta nel 2016, annullando un
match-point. Sloane Stephens, trionfatrice
a Charleston dopo aver salvato 1 matchpoint nei quarti alla russa Kasatkina, si
aggiunge ad Angelique Kerber, vittoriosa
agli Australian Open (1 mp annullato
alla Doi) e a Francesca Schiavone,
campionessa a Rio dopo aver salvato
1 match-point alla Burger.
11 le vittorie di Francesca Schiavone
su Alize Cornet, su 12 confronti diretti.
La tennista nizzarda è di gran lunga la
vittima preferita della tennista milanese.
Le altre più battute dall’azzurra sono
Pennetta, Dementieva, Kuznetsova,
Bartoli, Dechy, Sugiyama, Kirilenko,
ciascuna sconfitta in 6 occasioni.
65,6 la percentuale di vittorie di
Camila Giorgi sul cemento indoor, dove ha
colto 4 delle 5 finali giocate in carriera,
vincendo 21 match su 32. Si tratta della
stessa percentuale di successi ottenuta
su erba. Il rendimento cala sul cemento
all’aperto (42.6 %) e su terra (39%).
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Novak Djokovic (SRB)
2
Andy Murray (GBR)
3
Roger Federer (SUI)
4
Stan Wawrinka (SUI)
5
Rafael Nadal (ESP)
6
Kei Nishikori (JPN)
7
Tomas Berdych (CZE)
8
David Ferrer (ESP)
9
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
10
Richard Gasquet (FRA)
11
Marin Cilic (CRO)
12
Milos Raonic (CAN)
13
David Goffin (BEL)
14
Dominic Thiem (AUT)
15
John Isner (USA)
16
Gael Monfils (FRA)
17 Roberto Bautista Agut (ESP)
18
Gilles Simon (FRA)
19
Kevin Anderson (RSA)
20
Nick Kyrgios (AUS)
21
Bernard Tomic (AUS)
22
Benoit Paire (FRA)
23
Feliciano Lopez (ESP)
24
Viktor Troicki (SRB)
25
Pablo Cuevas (URU)
I primi 25 italiani del ranking Atp
Punti
16540
7815
7695
6370
4955
4490
3630
3370
3130
2840
2770
2740
2560
2420
2235
2220
2015
1900
1840
1765
1625
1596
1585
1580
1510
Le prime 25 del ranking Wta
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Serena Williams (USA)
2
Agnieszka Radwanska (POL)
3
Angelique Kerber (GER)
4
Garbine Muguruza (ESP)
5
Victoria Azarenka (BLR)
6
Simona Halep (ROU)
7
Petra Kvitova (CZE)
8
Roberta Vinci (ITA)
9
Maria Sharapova (RUS)
10
Belinda Bencic (SUI)
11 Carla Suarez Navarro (ESP)
12
Flavia Pennetta (ITA)
13
Svetlana Kuznetsova (RUS)
14
Venus Williams (USA)
15
Lucie Safarova (CZE)
16
Elina Svitolina (UKR)
17
Timea Bacsinszky (SUI)
18
Karolina Pliskova (CZE)
19
Ana Ivanovic (SRB)
20
Sara Errani (ITA)
21
Sloane Stephens (USA)
22
Johanna Konta (GBR)
23
Jelena Jankovic (SRB)
24
Caroline Wozniacki (DEN)
25
Madison Keys (USA)
Punti
8625
5775
5740
4831
4530
3785
3763
3595
3432
3340
3160
3033
3010
2941
2768
2750
2735
2590
2531
2505
2310
2225
1975
1936
1906
Pos. Rank.
1
31
2
41
3
53
4
84
5
98
6
106
7
141
8
171
9
188
10 205
11 212
12 240
13 242
14 252
15 253
16 275
17 301
18 305
19 310
20 325
21 330
22 354
23 363
24 368
1515
25 376
Nome
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Paolo Lorenzi
Simone Bolelli
Marco Cecchinato
Thomas Fabbiano
Luca Vanni
Andrea Arnaboldi
Alessandro Giannessi
Filippo Volandri
Federico Gaio
Gianluca Naso
Salvatore Caruso
Matteo Donati
Lorenzo Giustino
Matteo Viola
Alessandro Bega
Flavio Cipolla
Roberto Marcora
Gianluca Mager
Riccardo Bellotti
Lorenzo Sonego
Edoardo Eremin
Francisco Bahamonde
Marco Bortolotti
Punti
1240
1015
878
670
575
541
404
318
290
253
243
218
215
210
210
181
162
159
157
146
144
132
129
125
119
Le prime 25 italiane del ranking Wta
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
Nome
8
Roberta Vinci
12
Flavia Pennetta
20
Sara Errani
49
Camila Giorgi
74
Karin Knapp
90
Francesca Schiavone
272
Martina Caregaro
293 Giulia Gatto-Monticone
312
Nastassja Burnett
318
Anastasia Grymalska
330
Alice Matteucci
343
Alberta Brianti
357
Cristiana Ferrando
376
Gioia Barbieri
377
Martina Trevisan
413
Jessica Pieri
417
Georgia Brescia
419
Claudia Giovine
422
Corinna Dentoni
476
Jasmine Paolini
494
Bianca Turati
496
Martina Di Giuseppe
523 Anna Giulia Remondina
525
Alice Balducci
539
Angelica Moratelli
Punti
3595
3033
2505
1145
898
750
162
142
126
123
116
109
105
97
97
84
83
82
81
62
57
57
53
52
49
Sara Errani con
Vinci, Schiavone
e Knapp sarà a
Lleida per la sfida
contro la Spagna
(foto Costantini)
Forza ragazze!
Lleida con Roberta Vinci, Sara Errani,
Francesca Schiavone e Karin Knapp,
subentrata dopo il no di Camila Giorgi.
Le dirette cominciano a partire da sabato, con SuperTennis che trasmetterà
live tutti i match dell’Italtennis. Incontro che saranno anticipati dagli studi
di raccordo e approfondimento per
non perdersi proprio nulla della sfida.
Non solo Italia
I
n Spagna per rimanere nel World
Group. Un team pluri-titolato, che
ha dominato la massima competizione internazionale a squadre
nell’ultimo decennio, e una “armada”
poggiata su due top Wta come Garbine
Muguruza (n.4) e Carla Suarez-Navarro
(n.11). Spagna-Italia di Fed Cup è molto più di una sfida dentro-fuori, c’è
da giocarsi la “salvezza”, e le azzurre
di Capitan Barazzutti si presentano a
Appuntamento
dunque
sempre
mezz’ora prima dell’inizio degli incontri, 12.30 per il sabato inaugurale
e 11.30 per la domenica conclusiva.
Per chi si dovesse perdere le dirette, le
sfide di Spagna-Italia verranno replicate in seconda serata, dalle 23.30 circa.
E una volta che sui campi catalani le
bocce si fermeranno, il grande tennis targato Fed Cup proseguirà sugli
schermi di SuperTennis (canale 64 del
digitale terrestre, numero 224 della
piattaforma Sky, numero 30 di TivùSat
e web streaming su www.supertennis.
tv) con le differite della semifinale tra
la Svizzera, padrona di casa, e la Repubblica Ceca (si gioca a Lucerna).
Atp e Wta
sempre live
Chiuso il week-end di Fed Cup, il ruolo dei protagonisti torna ai circuiti pro. I maschi vengono accolti
dalla terra rossa europea in quel di Barcellona, dove
si gioca un evento Atp 500 di storia e tradizione
(questa sarà l’edizione n.64). Tabellone a 48, oltre
i 2 milioni di dollari il montepremi e un dominio
spagnolo lungo 11 anni interrotto da Kei Nishikori
nel 2014. Se il pomeriggio è dedicato all’Atp, ora
dell’aperitivo e sera sono per le ragazze, impegnate
nel Porsche Grand Prix di Stoccarda. Proprio quello
che, oltre ai quasi 700 mila dollari di montepremi,
mette in palio anche una Porsche 911 Carrera.
Live con le azzurre: sabato all’una, domenica a mezzogiorno
Giovedì 14
00:00 - I Miti del Foro
- Maria la regina di
ghiaccio
00:30 - Reloaded
Master 1000 Indian
Wells
01:30 - WTA Miami
2016
04:45 - Nadal vs
Almagro, ATP 500 Rio
de Janeiro
06:15 - Svitolina vs
Vinci, WTA India Wells
2016
07:15 - Conferenza
Stampa Presentazione
IBI 2016
08:30 - Trofeo FIT
Kinder + sport Roma
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - Magazine ATP
09:30 - Mladenovic
vs Errani, Fed Cup 1°
turno
11:00 - Djokovic vs
Kukushkin Coppa
Davis 2016 Serbia vs
Kazakistan
14:45 - WTA Premier
Charleston (replica)
16:45 - La Voce delle
Regioni
17.00 - News
17:05 - Tennis
Magazine
17:30 - Finale Doppio
Wimbledon 2014
18:45 - Beck vs
Bacsinszky, Fed Cup 1°
turno (replica)
20:45 - La Voce delle
Regioni
21.00 - News
21:05 -Reloaded
Master 1000 Miami
22:15 - WTA Miami
Finale (replica)
Venerdì 15
00:00 - WTA Charleston
(replica)
02:00 - Tennis Parade
02:15 - Reloaded
Master 1000 Indian
Wells
03:15- Magazine ATP
03:45 - Fognini vs Del
Bonis, ATP 250 Buenos
Aires 2016
06:15 - WTA Miami
(replica)
08:15 - I Miti del Foro
- Maria la regina di
ghiaccio
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - Tennis
Magazine
09:30 - Garcia vs
Giorgi, Fed Cup 1° turno
11:00 - Murray vs
Nishikori, Coppa Davis
2016 Gran Bretagna vs
Giappone
15:45 -Reloaded
Master 1000 Miami
16:45 - La Voce delle
Regioni
17.00 - News
17:05 - Federer vs
Raonic, ATP 250
Brisbane 2016 Finale
19:00 - Doppio, Fed Cup
1° turno Germania vs
Svizzera (replica)
20:45 - La Voce delle
Regioni
21.00 - News
21:05 - I Miti del Foro
- Maria la regina di
ghiaccio
21:30 - WTA Charleston
Finale (replica)
23:45 - Trofeo FIT
Kinder + sport Roma
Sabato 16
00:00 - ATP 250
Marrakech (replica)
02:00 - Djokovic vs
Kukushkin Coppa
Davis 2016 Serbia vs
Kazakistan
06:00 - WTA
Charleston (replica)
07:45 -Reloaded
Master 1000 Miami
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - Tennis Parade
09:30 - WTA Miami
2016
11:30 - Reloaded Fed
Cup 1° turno
12:30 - Studio Live
13:00 - LIVE Fed
Cup Spagna vs Italia
17:00 - Studio Live
17:15 - Fed Cup
Svizzera vs Rep. Ceca
(differita)
21:00 - News
21:05 - Road to Foro
21:30 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
23:00 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
Domenica 17
01:00 - Fed Cup
Semifinale (replica)
03:00 - Fed Cup
Semifinale (replica)
05:00 -Reloaded
Master 1000 Miami
06:00 -I Miti del Foro
- Maria la regina di
ghiaccio
06:30 - Magazine
ATP
07:00 - Tennis
Magazine
07:30 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
09:30 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
11:15 - Road to Foro
11:30 - Studio Live
12:00 - LIVE Fed
Cup Spagna vs Italia
17:30 - Studio Live
17:45 - Fed Cup
Svizzera vs Rep. Ceca
(differita)
23:00 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
Lunedì 18
01:00 -Reloaded
Master 1000 Miami
02:00 - Fed Cup
Svizzera vs Rep. Ceca
(replica)
04:00 - Fed Cup
Svizzera vs Rep. Ceca
(replica)
06:00 - Fed Cup
Svizzera vs Rep
Ceca(replica)
08:15 - Tennis
Magazine
08:45 - Tennis Parade
09:00 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
11:00 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
13:00 - Road to Foro
13:30 - Live ATP 500
Barcellona
15:15 - La Voce delle
Regioni
15:30 - Live ATP 500
Barcellona
17:25 - News
17:30 - Live ATP 500
Barcellona
19:15 - Magazine
WTA
19:45 - Reloaded
Master 1000 Miami
20:45 - La Voce delle
Regioni
21:00 - News
21:05 - I Miti del
Foro
21:30 - ATP 500
Barcellona (replica)
23:30 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
Martedì 19
01:30 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
03:30 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
05:30 - Tennis
Magazine
06:00 - Fed Cup
Svizzera vs Rep. Ceca
(replica)
07:45 - Magazine
WTA
08:15 - Road to Foro
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - ATP 500
Barcellona (replica)
11:00 - ATP 500
Barcellona (replica)
13:00 - I Miti del Foro
13:30 - Live ATP 500
Barcellona
15:15 - La Voce delle
Regioni
15:30 - Live ATP 500
Barcellona
17:25 - News
17:30 - Live ATP 500
Barcellona
18:30 - Live WTA
Stoccarda
20:25 - News
20:30 - Live WTA
Stoccarda
22:15 - La Voce delle
Regioni
22:30 - ATP 500
Barcellona (replica)
NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali
Mercoledì 20
00:00 - Road to Foro
00:30 - ATP 500
Barcellona (replica)
02:30 - Fed Cup
Spagna vs Italia
(replica)
04:30 - Fed Cup
Svizzera vs Rep.
Ceca (replica)
06:15 - WTA
Stoccarda (replica)
08:15 - I Miti del
Foro
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - ATP 500
Barcellona (replica)
11:00 - WTA
Stoccarda (replica)
13:00 - Magazine
WTA
13:30 - Live ATP
500 Barcellona
15:15 - La Voce
delle Regioni
15:30 - Live ATP
500 Barcellona
17:25 - News
17:30 - Live ATP
500 Barcellona
18:30 - Live WTA
Stoccarda
20:25 - News
20:30 - Live WTA
Stoccarda
22:15 - Tennis
Magazine
22:45 - La Voce
delle Regioni
23:00 - Magazine
ATP
23:30 - I Miti del
Foro
19
Promozioni per Roma?
Ancora una settimana
Scadono il 20 aprile i termini per sfruttare le offerte riservate alle
scuole riconosciute dalla Fit. E fino allo stesso giorno i tesserati Fit
possono acquistare un pacchetto biglietto+hotel con il treno gratis
S
egnatevi questa data: il 20 aprile. Sì, perché è il giorno entro il
quale muoversi per approfittare di due grandi promozioni e
andare agli Internazionali Bnl d’Italia,
che si svolgerà al Foro Italico di Roma
dal 2 al 15 maggio 2016, a condizioni
vantaggiosissime. Chi può farlo? Le
scuole tennis riconosciute dalla Fit e
tutti i tesserati Fit. Vediamo come.
Per gli Allievi scuole Fit
Gli allievi delle Scuole Tennis riconosciute dalla Fit, di categoria non superiore agli under 18, in possesso di
tessera Fit 2016, potranno richiedere
l’accesso ground a un prezzo simbolico che andrà da 1 a 15 euro. La
Federazione ha reso disponibile un
servizio per la prenotazione sia di hotel a prezzi convenzionati sia del servizio navetta da e per il Foro Italico
(fruibile tramite call center al numero
06/97626248 o via mail all’indirizzo
[email protected]) e consentirà
alle Scuole Tennis riconosciute dalla
Fit che aderiranno al servizio di entrare gratuitamente al campo Centrale con il biglietto Ground, fino a
esaurimento dei posti disponibili, nei
giorni di domenica 8 e lunedì 9. Tutti
i tipi di biglietti promozionali, come
ricordato, dovranno essere richiesti
entro il giorno 20 aprile 2016, tramite
l’apposito modulo, unitamente alla richiesta di eventuali servizi per il trasporto e l’alloggio (dettagli su www.
federtennis.it). Dal giorno 14 marzo,
per informazioni e conferme, è attivo il numero telefonico 388/4541463
nei giorni di lunedì e giovedì dalle ore
10 alle ore 12 e di martedì e venerdì
dalle ore 14 alle 16. Tutte le conferme
per la disponibilità dei biglietti richiesti saranno esclusivamente comunicate via e-mail. A seguito dell’eleva-
tissimo numero di richieste pervenute nelle più recenti edizioni, saranno
garantiti i biglietti promozionali per
i giorni di mercoledì 4, giovedì 5, venerdì 6, sabato 7, domenica 8 e lunedì
9 maggio (sarà data priorità ai Circoli
i cui allievi hanno partecipato ai Centri Federali Estivi nell’anno 2015).
Per i tesserati Fit
Anche i tesserati Fit possono approfittare di un’altra grande offerta. Prenotando uno dei pacchetti
biglietto+hotel potranno beneficiare
del biglietto gratuito (andata e ritorno) per Roma perché ospiti della
Federazione Italiana Tennis. L’offerta
vale su alcune specifiche Frecce in
partenza da Torino, Milano, Bolzano,
Trento e Bari, in determinati giorni e
prevede un numero di posti limitato.
L’offerta comprende anche il servizio
navette per il Parco del Foro Italico
(e dal Foro alla stazione Termini).
C’è già, inoltre, un primo schema di
partenze e ritorni disponibili. Facciamo qualche esempio, un tesserato Fit di Milano che acquisti un pacchetto biglietto+hotel può scegliere
di partire, gratuitamente, sabato 7
maggio alle 7 del mattino e tornare
il giorno dopo con il treno delle 22
da Roma Termini. Un appassionato
altoatesino che abbia acquistato la
stessa formula, potrebbe prendere il
treno delle 5.16 da Bolzano, lunedì
9 maggio, e tornare dopo il soggiorno romano con il treno delle 17.45
di martedì sempre da Roma Termini
(tutti i dettagli e gli orari dei treni su
www.federtennis.it). Non scordatelo,
le offerte scadono il 20 aprile.
Triplo bis a Milano
Lo concedono Walter Trusendi e Maria Elena Camerin, già vincitori a Firenze
e a Torino. E la tappa lombarda fa il record per il secondo anno di fila: 800
tondi tondi gli iscritti, quasi 8.000 il totale... con altri 9 tornei da concludere
Le due premiazioni a Milano. Qui sopra, il finalista Alberto Brizzi, il patron del Quanta Club Umberto Quintavalle e il vincitore Walter Trusendi.
Più a destra, la vincitrice Maria Elena Camerin, la responsabile tennis del circolo ospitante Manuela Zoni e la finalista Corinna Dentoni
O
ttocento iscritti tondi tondi,
e Milano batte ancora il (suo)
record di partecipazioni agli
Open Bnl. Che in generale
continuano a volare nelle iscrizioni.
Già quasi 8.000 in totale con ancora
9 tappe da concludersi. Tappe che andranno a toccare città importanti, come Torino, Brescia, Napoli, Modena,
Bologna... Insomma, i numeri sono
ancora una volta destinati a crescere, così come ci sono ancora in palio
molti pass per i campi del Foro Italico, dove prima degli Internazionali
Bnl d’Italia si svolgerà il torneo conclusivo che porterà i qualificati dalle
“pre-quali” a contendersi un posto nei
tabelloni del Masters 1000 Atp e del
Wta Premier romano. In singolare, così come in doppio.
pre-qualificazioni dopo il successo di
circa un mese fa al Monviso di Torino.
Proprio Trusendi, ex n.299 Atp e vincitore in carriera di 6 titoli Itf, ha prevalso sulla terra rossa di via Assietta
con il risultato di 6-3 7-5. Vincitrice
di prestigio anche nel singolare femminile, giocato invece sul sintetico: il
successo è andato a Maria Elena Camerin, pure lei già a segno in queste
pre-qualificazioni nella primissima
tappa del Match Ball Firenze. Oltre a
lei a Roma ci andrà anche la finalista,
vale a dire la toscana - ma ormai milanese d’adozione - Corinna Dentoni. Le
due hanno dato vita a un match-maratona risoltosi solo con il punteggio di
6-2 6-7 6-3. Fra le molte novità targate
2016, tra le quali spicca l’inserimento
del montepremi (complessivamente
Milano da record,
bis Trusendi e Camerin
Dai tabelloni Open agli Nc,
tutti i risultati delle finali
Oltre al record, anche quest’anno i nomi di chi vince a Milano, sui campi del
Quanta Club, sono di prima fascia: tra
i maschi a spuntarla è stato il toscano
Walter Trusendi, capace di regolare in
un bel match il bresciano Alberto Brizzi, da poco rientrato dopo un periodo
di stop e comunque già vincitore della
tappa di Vicenza. Anche per Trusendi
si tratta della seconda vittoria nelle
di circa 25 mila euro a Milano), ci sono anche i tabelloni di doppio. Così
come per il singolare, anche le gare di
specialità (maschile e femminile) mettevano in palio pure un biglietto per
Roma: a staccarlo in campo maschile è stato ancora una volta il toscano
Trusendi, in coppia con il varesotto
Matteo Volante (6-3 6-3 su Brizzi/Bonadio). Tutto brianzolo il duo vittorioso nel femminile, con Martina Colmegna e Georgia Brescia brave a superare Zucchini/Di Sarra per 7-6 6-0.
E adesso in Lombardia - unica regione
in Italia ad avere un duplice Open
Bnl completo di tabelloni maschili e
femminili - si prosegue con l’appuntamento bresciano suddiviso tra Tc
Brescia e Tennis Forza e Costanza (il
via il 14 aprile).
QUANTA CLUB (MILANO), LOMBARDIA
Finale Open Maschile: Walter Trusendi b. Alberto Brizzi 6-3 7-5.
Finale Open Femminile: Maria Elena Camerin b. Corinna Dentoni 6-2 6-7 6-3.
Finale 3a Categoria Maschile: Davide Pozzi b. Jacopo Mora 6-4 6-3.
Finale 3a Categoria Femminile: Ludovica Infantino b. Greta Medeghini 6-3 7-5.
Finale 4a Categoria Maschile: Davide Colombo b. Fabio Ravasio 6-2 3-2 rit.
Finale 4a Categoria Femminile: Vittoria Maggi b. Francesca Bolis 6-1 6-3.
Finale Tabellone Nc Maschile: Luigi Gianpaolo Bozzer b. Alessandro Balzarotti 6-4 6-3.
Finale Tabellone Nc Femminilie: Federica Roveda b. Elisa Belotti 6-1 6-2.
Alberto Brizzi: “La mia
seconda occasione”
Vincitore dell’Open Bnl di Vicenza, finalista a Milano, il bresciano
si presenta al Foro Italico per la prima volta dopo una carriera fitta
d’infortuni. Che comprende anche un set point con Wawrinka...
DI
SARA MONTANELLI
A
lberto Brizzi, ex n.230 Atp,
sarà al via alle pre-qualificazioni degli Internazionali
Bnl d’Italia. Grazie alla sua
vittoria all’Open Bnl del Tennis Comunali Vicenza, Brizzi è pronto per
una seconda possibilità che può arrivare proprio dalla terra rossa del
Foro Italico. Gran fisico, gran braccio,
penalizzato dai molti infortuni che si
sono presentati in carriera, c’è ancora
un treno da prendere. Per il bresciano
non è ancora tempo di smettere e, anzi, sul futuro...
Che cosa significa giocare per la
prima volta al Foro Italico?
“Mi sono iscritto agli Open Bnl proprio
perché non sono mai riuscito a giocare
agli Internazionali d’Italia, l’intento era
quello di creare una prima occasione.
Mi fa molto piacere giocare al Foro Italico, dev’essere una bella emozione”.
La tua carriera è stata penalizzata
da diversi infortuni. Pensi che questa avventura al Foro Italico possa
essere una seconda occasione?
“Due anni fa mi sono operato al ginocchio e sono stato fermo più di un anno,
nel corso della mia carriera ho avuto
dei dolori che mi hanno tenuto fermo
per vari mesi, non mi permettevano
di avere continuità; problemi al ginocchio, ernia inguinale, a 18 anni mi
sono operato al polso sinistro e sono
passato dal rovescio a due mani a una.
Queste sono state le cose più gravi,
per il resto ho avuto piccoli infortuni
che mi hanno penalizzato, però non
voglio sentire frasi come “Se Brizzi
non si fosse fatto male sarebbe potuto
diventare...”, sono ostacoli che succedono a tutti. Se fai sport a livelli alti
e sei costretto a lavorare tutti i giorni
sul tuo fisico è normale che ci si possa
Alberto Brizzi, ex n.230 Atp, è nato a Breno (BS) il 26 marzo 1984: ha vinto 10 titoli Itf
far male. Certo, mi auguro che questa
avventura possa darmi una seconda
occasione, sono stato fermo tanto, non
sono più giovane (32 anni compiuti a
fine marzo, ndr), se ho ancora qualcosa da dare, devo darlo ora che sono
in ripresa e che sto giocando bene. Di
sicuro giocare in Italia, al Foro Italico,
potrebbe darmi la giusta carica”.
In questi Open Bnl incontri spesso
giocatori molto giovani. Che differenze noti rispetto a quando avevi
la loro età?
“Lì vedo un po’ ‘più giocatori’ di quanto
fossimo noi all’epoca. Andando avanti nel tempo escono nuove tecnologie
e anche gli allenatori conoscono metodologie di allenamento nuove o comunque capiscono gli errori fatti in
passato. Credo siano un po’ più completi rispetto alla mia generazione. Io
a quell’età ero un po’ più allo ‘sbando’,
loro sono più organizzati”.
Se dovessi pensare all’emozione
più bella della tua carriera?
“Il giocatore più forte che ho incontrato
è stato Stan Wawrinka al torneo da 100
mila dollari di Lugano. Ho perso una
partita abbastanza lottata per 6-4 7-6,
nel secondo set ho avuto anche un set
point. È stata una bella emozione anche solo il fatto di giocare contro di lui,
che in quel periodo era n.12 al mondo e
aveva vinto con Federer due settimane
prima a Monte-Carlo. Aver visto che me
la sono giocata e che avrei potuto addirittura strappagli un set è sicuramente
un ricordo che mi rimarrà”.
Credi che il tennis sarà per sempre la tua vita?
“Penso proprio di sì e penso anche che
sia giusto così. Ho iniziato a 7 anni,
tutti i giorni della mia vita ho giocato
a tennis, sarebbe stupido buttare via
un bagaglio così. Non ho più 20 anni
e devo iniziare a capire cosa voglio fare, adesso ancora per uno o due anni
continuerò a giocare perché la voglia
c’è. Come ho detto prima ho avuto
tanti infortuni, quindi l’età tennistica
non corrisponde alla mia età. Quando
smetterò di giocare vedrò le opportunità che mi capiteranno”.
I GIOCATORI PROFESSIONISTI DEL TEAM BABOLAT POSSONO GIOCARE CON UN MODELLO PERSONALIZZATO O DIVERSO DA QUELLO PRESENTATO. * SALVO IN GIAPPONE.
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BABOLAT – RACCHETTE, SCARPE*, BORSE
ED ACCESSORI UFFICIALI DEL TORNEO DI WIMBLEDON
BABOLAT – RACCHETTE, CORDE, PALLE, BORSE
ED ACCESSORI UFFICIALI DEL ROLAND GARROS
E tu, che amatore sei?
C’è chi non ha mai partecipato a un torneo agonistico, chi gioca soltanto
col maestro. Poi ci sono quelli con classifica Fit ma con pochi match
alle spalle e quelli che invece non giocavano da un po’. Ecco gli identikit
DI
MARCELLO SPORTELLI
CAROLA CARERA
FOTO
I
l Circuito Amatoriale Fit-Tpra sta
rivoluzionando l’attività di molti
circoli e di molti giocatori amatoriali. Ora anche gli appassionati
che prima si limitavano a una semplice ora con gli amici, o con il maestro,
hanno iniziato a fare sul serio. Il che
significa che hanno iniziato la loro attività Fit-Tpra (organizzata attraverso
il portale Fit www.tpratennis.it), fanno
parte del ranking italiano amatoriale e,
magari dal pc dell’ufficio, controllano
l’andamento della propria classifica
che è aggiornata in tempo reale.
La vita dell’amatore
I circoli che hanno già sposato le logiche del nuovo circuito Fit-Tpra, oltre
a ricevere quasi quotidianamente richieste dai propri soci di prenotazioni
campi finalizzate all’organizzazione
delle sfide autogestite che permettono
loro di migliorare i propri punteggi,
organizzano anche almeno un torneo
al mese, di quelli cosiddetti “One-day”
(una sola giornata) oppure classici, con
partite a punteggio ridotto che durano un’ora e si giocano solo nelle fasce
orarie decise dal circolo stesso. Durante i tornei i giocatori controllano, dal
telefonino, sul sito www.tpratennis.it,
l’evoluzione della propria classifica e
approfittano dell’essere in compagnia
di tanti altri amatori per organizzarsi
le sfide del periodo successivo.
4 tipo d’amatori
C’è un soffio di aria nuova e rinnovato entusiasmo in quel segmento che
coinvolge, per livello ed esigenze, il
numero più alto di appassionati. Ma
vediamo meglio, a quali amatori è dedicato il circuito? Come prima cosa, è
importante ricordare che questo circuito non distribuisce alcun tipo di punto per la classifica Fit Agonistica, per
cui, tutti coloro che sono interessati
a migliorare il proprio punteggio agonistico, devono sapere che il circuito
Fit-Tpra non li può aiutare in questo
senso. Andando nel dettaglio, i giocatori cui è dedicato il circuito in oggetto
sono tutti gli appassionati che:
1) non hanno mai partecipato a un
torneo agonistico per mancanza di
tempo, allenamento o perché non si
sentivano all’altezza;
2) frequentano i corsi adulti organizzati dagli Insegnanti del proprio circolo
e magari hanno iniziato da pochi mesi;
3) sono giocatori con classifica Fit
uguale o inferiore a 4.2 grazie a risultati raggiunti con la propria squadra
di Club durante i campionati oppure
grazie a qualche torneo agonistico giocato nel proprio club;
4) non giocano da tempo oppure, anni fa, avevano raggiunto una classifica
superiore a 4.2 o C4 e oggi hanno più
di 50 anni. Il mondo cambia, il settore
dei servizi si evolve, e anche il tennis,
grazie anche al circuito Fit-Tpra sta
scoprendo un modo tutto nuovo di
vedere le cose.
Porte aperte
a tutti: ecco
le fasce d’età
per giocare
Per offrire la possibilità a tutti gli amanti
del tennis di confrontarsi in un torneo o in
una sfida ed avere una classifica ufficiale
aggiornata in tempo reale, senza tuttavia
avere l’allenamento o il tempo per giocare
una partita 2 set su 3, viene data la possibilità
di partecipare al circuito amatoriale anche a
tutti gli over 65 senza limite di classifica; ai
tesserati over 50 che - in “carriera” - hanno
raggiunto la classifica di 4.1 ma ora hanno
classifica, 4.2 o inferiore; ai tesserati over
55 che - in “carriera” - hanno raggiunto
la classifica C3 ma ora hanno classifica
4.2 o inferiore; e ai tesserati over 60 che
hanno raggiunto la classifica C2, ma ora
hanno classifica 4.1 o inferire. In più, solo
riservatamente ai tornei di doppio e doppio
misto, possono partecipare ai Tornei Fit-Tpra
ed al relativo ranking, anche coloro che sono
attualmente 4.1.
Sfrutta il servizio...
con gli effetti speciali
Kick e Slice sono due tagli importantissimi al servizio, non solo perché
variano il nostro colpo iniziale, ma perché influiscono molto sullo
sviluppo del punto. Ecco come sfruttare al meglio queste due rotazioni
1
2
DI ROCCO MARINUZZI, I.S.F. R. LOMBARDI
L
e statistiche relative al servizio
ci indicano che i migliori interpreti del nostro sport variano
molto le direzioni prediligendo
soprattutto quelle a uscire e alla zona
della cosiddetta T (l’intersezione tra le
due righe del servizio), sia da destra
che da sinistra. Diventa quindi importante allenare le diverse direzioni nel
servizio, ma altrettanto importante
è la gestione del colpo successivo al
servizio. Vediamo ora alcune semplici
indicazioni per migliorare l’efficacia di
questa azione di gioco.
Lo “slice” da destra
Il servizio slice da destra è molto utilizzato nel tennis moderno con la finalità
principale di andrare a trovare un ace.
Un altro vantaggio importante del servizio slice da destra è legato alla gestione del colpo successivo: se il servizio è
eseguito in maniera consistente, generando una apertura di campo laterale,
quasi sicuramente la risposta avversaria terminerà in una zona di campo che
ci consentirà di colpire di diritto, come
evidenziato in giallo nell’immagine 1.
Per migliorare l’efficacia del servizio
slice da destra prendi come riferimento
la riga laterale, ti permette di aprire meglio il campo, mandando l’avversario a
rispondere con i piedi in corridoio.
Il “kick” da sinistra
Il servizio in kick da sinistra è molto
vantaggioso sulla terra rossa, perché
permette di creare aperture di campo
laterali. Se eseguito bene, questo taglio
nel servizio porta il proprio avversario a
colpire con i piedi in corridoio. Un servizio in kick efficace, consente di eseguire
il colpo successivo al servizio nella zona
di campo evidenziata in giallo nell’immagine 2, sfruttando l’arma del diritto
possibile diritto cosiddetto inside-in.
L’efficacia del servizio con l’effetto in
Kick deriva anche dall’altezza del punto
d’impatto cui si costringe l’avversario in
fase di risposta. Servendo in questo modo, l’obiettivo è quello di farlo rispondere sopra l’altezza delle spalle visto che
l’effetto impresso tenderà a far rimbalzare la palla più in alto del normale.
Lo “slice” da sinistra
Il servizio slice è molto utilizzato an-
che da sinistra con la finalità principale
di cercare un ace. La seconda finalità,
però, è quella di far rispondere l’avversario in una posizione centrale del
campo, il che non gli consentirà di ricercare fin da subito gli angoli. Questa
soluzione tattica, offre la possibilità al
giocatore al servizio di eseguire il terzo colpo da una posizione centrale del
campo, percorrendo meno strada, ma
soprattutto gli permette di comandare
lo scambio con il diritto. Recuperare
velocemente la posizione dopo il servizio è fondamentale per provare a sfruttare al meglio il diritto scegliendo la
direzione giusta (come da immagine 3).
3
Facili o potenti?
Questione di forma
Piatti isometrici, cioè con la maggiore uniformità della lunghezza
delle corde, ampliano lo sweet spot e perdonano gli errori. Le soluzioni
anisometriche, con corde verticali più lunghe, aumentano la spinta
DI
RAFFAELLO BARBALONGA
C
on l’avvento della fibra sintetica, utilizzata per prima da
Völkl nel 1971 e il successivo
impiego della graphite, introdotta da Kennex, alla fine degli anni ‘70
iniziò una inarrestabile corsa nel segno
della tecnologia applicata alle racchette
da tennis. La materia ora era divenuta
plasmabile, modificabile, componibile e
aggiornabile. Gli ingegneri e i designer
dell’epoca non impiegarono molto tempo nel capire che finalmente era possibile influenzare rapidamente un mercato che stava esplodendo.
I primi anni ‘80 sono quindi un tripudio
di sperimentazioni e dopo la rivoluzione di Prince, con l’avvento dell’oversize
ad opera di Howard Head, presto, oltre
alla dimensione, si mise mano anche alla forma dei telai. Si comincia col pentagono Inizialmente furono le forme pentagonali ad attrarre le fantasie dei tedeschi: Sigfried Kuebler lavorò a progetti
di telai pentagonali e Fischer propose
la famosa linea pentagonale “Superform”, che come uomo-immagine scelse il campione di Wimbledon 1972 e degli Us 1971, lo statunitense Stan Smith.
Kneissl nello stesso periodo invadeva il
Racchette anisometriche
Racchette isometriche
mercato dell’Est con le “World Cup”. Erano tutte evoluzioni della forma, basate
su un concetto comune: dare maggiore
lunghezza alle corde centrali per incrementare la potenza. La forma pentagonale permetteva quindi di ottenere una
potenza simile a quella degli oversize,
senza essere gravati dall’enorme piattocorde, che risultava poco maneggevole.
in questo modo: “con il ponte inverso
integrato le dieci corde hanno tutte la
stessa lunghezza. Aumenta così in modo considerevole lo sweet spot e la zona
di tolleranza ai colpi decentrati. Inoltre
corde, telaio e ponte si deformano in
modo coerente. Grazie a questo risulta
notevolmente esaltata la potenza di rinvio della palla”.
Rossignol F, col ponte inverso
Yonex e l’isometria squadrata
Parallelamente, in Francia si lavorava
ad un progetto opposto. Dare la stessa
lunghezza a tutte le corde centrali per
ottenere un comportamento uniforme
nella centralità del piatto. Rossignol,
nel 1981 presentò quindi la famosissima serie “F”, che spopolò in tutto il
mondo attraverso il giovane talento di
Mats Wilander. L’azienda francese andava a spiegare il vantaggio dell’isometria
Il 1982 vide i saloni del Mias e dell’Ispo
introdurre gli archetipi delle racchette
isometriche in graphite. Il sol levante con Yonex R7 (prima di lei, verso la
fine del 1980 aveva proposto la R1 in
alluminio, ma R7, un telaio di fibra sintetica, decretò l’affermazione definitiva
del concetto), che metteva in evidenza
il piattocorde squadrato, presto un segno distintivo di tutta la produzione
del famoso brand nipponico, e l’Europa
con Snauwaert “Dyno”, che attraverso il
genio di Warren Bosworth, proponeva
una squadratura del piatto per ottenere l’ottimizzazione del drilling. In buona sostanza, si affermava che un piatto
rettangolare permettesse un più logico
posizionamento dei grommets al fine di
creare un pattern più performante.
Tutti gli anni ’80 e ’90, nel tennis furono pervasi da una grande smania sperimentale e queste teorie vennero riprese
a turno da diverse aziende nel tentativo di affermarsi sul mercato. Donnay
(serie “Graphite Pro” e “Boron”), Yonex
(tutte), Maxima (“Evolution Boron” e serie “Graphitech”), Slazenger (serie “Quadro”), Snauwaert (serie “Dyno”), Rossignol (serie “F”), Sergio Tacchini (Cygnus)
continuarono a proporre nelle proprie linee telai isometrici, dall’altra parte Sp.in
(“G300”), Völkl (serie “V-Engine”), Head
(serie ”Genesis” e “Pyramid”), Prince
(serie “Extender”), Tretorn (serie “TXT”),
Alto (serie “Turbo”) e ancora Snauwaert
(“Concorde”), Mizuno (“Nemesis”), Maxima (“Oyster”), Alto (“Mirage”) svilupparono piatti anisometrici.
Bizzarre o interessanti?
In questo periodo troviamo anche altre
soluzioni, bizzarre in alcuni casi e in
altri davvero interessanti. Lacoste propose la linea Equijet, dove due evidenti rientranze a ore 3 e 9 promettevano lo
sviluppo sul piatto corde di due sweet
spots semisovrapposti che, possiamo
dire a livello molto teorico, avrebbero
in maniera significativa esteso la superficie utile di impatto. Spalding rimescolò
le carte che aveva gettato Rossignol e
creò una racchetta con due ponti inversi opposti, la “Power Tech”. Alto invece,
con la “Top 2000”, sviluppò una racchetta esclusivamente pensata per i grandi
colpitori in topspin, per i quali era pensato uno sweet spot più largo che lungo. Bosworth continuò nella ricerca che
lo aveva portato a definire la ratio del
drilling e, unendosi a Fox, diede vita alle
famose racchette decagonali che sono
arrivate fino ai giorni nostri.
Più potenza o più sweetspot?
Ci troviamo quindi ad assistere alla competizione incessante di due teorie opposte che hanno un comune obiettivo:
incrementare la performance del telaio.
Da una parte esaltandone la potenza,
dall’altra amplificandone lo sweet spot.
Arrivando ad oggi, possiamo notare una
decisa ripresa dello studio delle forme.
Se Yonex è rimasta fedele ai concetti
espressi nel lontano 1982, possiamo anche dire che in questo modo ha sviluppato la sua coerenza, progettando racchette sempre più moderne e performanti
che hanno confermato la bontà di quelle
teorie. Pro Kennex invece ha tentato una
strada opposta creando “Delta”, un telaio con una evidente anisometria coniugata a una struttura unica sul mercato:
un monoshaft massiccio su un telaio da
oltre 70 Ra, che fonde anima in legno,
graphite spiraltech e kinetic mass. Una
serie di telai che sfruttano la extra lunghezza delle corde centrali per ottenere
potenza, li ha lanciati, con scarso successo la giapponese Asics qualche anno
fa. Si tratta dei modelli 109, 116 e 125.
Ponte retto e piatto allungato con chiara
destinazione al mercato dei “Veterani”. In
questo caso sia la ricerca di potenza che
l’isometria sono presenti: corde centrali
extralunghe ma contemporaneamente
tutte della stessa lunghezza.
Il ponte a “V”
Völkl dalla scorsa estate ha reintrodotto
nel suo listino il concetto V-Engine. Due
nuovi telai anisometrici molto agonistici, i “Super-G 10 Mid” 320g e 330g, sono
infatti caratterizzati dalla forma particolare del ponte che evidenzia una punta
verso il basso. Forma particolare ma non
più unica, in quanto nella nuova produzione Wilson sono comparse da poco le
“Ultra XP”, dove “XP” sta per quella “extra
power” data in parte anche dal ponte a V.
Da pochissimo di nuovo sul mercato, anche le redivive Snauwaert, che si presentano con una forma davvero anomala,
una testa schiacciata e un ponte a V, che
rievocano la famosa linea “Turbo” lanciata nel lontano 1981 dall’azienda tornese
Alto. Elementi isometrici e risultati anisometrici quindi per un delle più curiose
novità del 2016.
Infine, in una panoramica che tratta le
teorie delle forme non è possibile non citare un progetto estremo e sconcertante:
Toalson “Pandora”. La prima e unica
racchetta che per metà è un 46sq.in e per
l’altra metà è un 57sq.in. In questo caso
isometrie e anisometrie non sono più
considerabili, in questo caso ci troviamo
di fronte a pure teorizzazioni messe in
mano ai tennisti. E a caro prezzo.
Qui sopra, le anisometriche Sp.in G300
Guy Forget con la Lacoste Equijet e le sue
evidenti rientranze sul piatto, a ore 3 e ore 9
Isometria o tradizione?
Da oltre trent’anni il design delle racchette da tennis ha cercato quindi giustificazioni fisiche e ingegneristiche per
sviluppare prodotti con forte personalità
e appeal. In un mercato come quello italiano, dove gli appassionati sono sempre
stati tra i più esigenti e informati, questi
progetti non hanno fatto fatica a inserirsi
e a radicarsi. Nella diatriba tra un piatto
isometrico ed uno tradizionale non c’è
mai stato un vero vincitore, ma forse è
proprio questa la soluzione. Ad ognuno
la propria scelta, in base alle sensazioni
ma anche ai gusti, perché, non dimentichiamolo, il nostro è uno sport che intinge l’anima dell’agonismo più sfrenato ma
strizza l’occhio ad un edonistico anticonformismo, fatto di stile e fantasia.
La Toalson “Pandora”, prima e unica racchetta con ovale per metà 46’ e per l’altra 57’
Norma contro norma,
quale vince sull’altra?
Ci sono casi, non infrequenti, in cui due aspetti regolamentari vanno
in conflitto l’uno con l’altro. Vediamone uno specifico e capiamo quale
regola ha la precedenza: qui si parla di invasione di campo e di palla rotta
l’importante è che sia individuata
con assoluta certezza che la palla in
questione sia proprio quella usata
nel punto in corso.
Precedenza alla palla
La situazione
Fabio sta giocando una partita di singolare contro Aurelio.
Che cosa succede?
Durante uno scambio, nel recuperare una palla corta giocata da Aurelio, Fabio tocca con la sua racchetta
la rete, commettendo una chiara invasione. Siccome la pallina colpita
da Fabio è ancora in gioco, l’arbitro
chiama l’invasione e ferma il gioco.
Prontamente, però, Fabio recupera
la pallina colpita e mostra all’arbitro
che questa risulta essere rotta.
Come si procede?
Come in altri casi pubblicati in queste pagine nel corso dei mesi, questo
in particolare presenta due casistiche
differenti presenti all’interno della
stessa situazione: entra infatti in gioco sia la regola riguardante l’invasione, sia quella circa la pallina rotta.
Come sappiamo l’invasione, venendo chiamata in questo caso una volta
che la racchetta tocchi la rete, implica la perdita del punto. Al contrario
però una palla che si rompe durante
lo scambio avrà come conseguenza
la ripetizione dell’intero punto (ricordiamo invece che in caso di palla “sgonfia” il punto resta acquisito).
Non guasta anche ricordare che nel
caso in cui una palla si consideri rotta, non si ha mai la certezza di quando l’effettiva rottura possa essere avvenuta o in conseguenza di che cosa:
Può sembrare strano, anche rispetto
a un caso simile collegato a un fallo
di piede, ma in questo caso ciò che
avrà la precedenza sarà la palla rotta. Ma c’è una ragione perché sia così: non potendo stabilire con certezza quando la rottura sia avvenuta,
diventa irrilevante se e quando venga commessa un’invasione. Il punto
è comunque già iniziato, e qualunque cosa succeda una volta che si è
nel mezzo del punto, non può non
essere messa in secondo piano rispetto alla rottura della pallina. Non
a caso, infatti, anche quando la palla si scopre rotta dopo che è finita
in rete nel corso di uno scambio, il
punto verrà rigiocato.
Inviateci via mail
le vostre domande
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Come? Semplicissimo: scriveteci all’indirizzo di posta elettronica
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e spiegateci i vostri dubbi - o le vostre curiosità - di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti
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