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Tumefazioni cistiche della mano e del polso

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Tumefazioni cistiche della mano e del polso
Tumefazioni cistiche
della mano e del polso
1.
2.
3.
4.
5.
Le cisti dorsali rappresentano la grande maggioranza delle localizzazioni
cistiche al polso e alla mano e, normalmente, sono in rapporto col legamento
scafo-lunato, tra i tendini ELP ed ECD. Clinicamente si ha dolore locale irradiato
prossimo-distalmente, soprattutto durante la flessione del polso. Alla palpazione è
duro-elastica, non mobile con gli estensori e scarsamente dolente alla pressione.
Lo svuotamento e l’infiltrazione con cortisone (“wash out”) danno risultati solo
temporanei e la soluzione chirurgica è riservata al dolore (distensione di ramo
sensitivo del radiale) o all’inestetismo.
La “cisti occulta” di polso è una delle cause più frequenti di dolore non
spiegabile in altri modi.
Le cisti volari si manifestano in corrispondenza della doccia radiale (o più
distalmente), sono duro-elastiche, scarsamente dolenti, di dimensioni variabili e
fisse rispetto a cute e piani profondi. La terapia è, anche qui, chirurgica e non
sempre agevole è il riconoscimento del loro peduncolo o la sua dissezione
dall’arteria radiale.
Le cisti della puleggia sono più frequenti alla A2, sono duro-elastiche, di
dimensioni ridotte, mobili sulla cute ma fisse sui piani profondi e dolenti soprattutto
durante la presa. Anche qui l’indicazione è chirurgica.
Il “carpal boss” è una tumefazione di consistenza ossea che si sviluppa a livello
della seconda e terza articolazione carpo-metacarpale. E’ più frequente nelle
donne e, talvolta, provoca dolore intenso. La soluzione è chirurgica e prevede la
rimozione degli osteofiti e l’osteotomia articolare “inversa” (speculare).
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: il “ganglion”
Il ganglion di polso origina dal
legamento scafo-lunato ed è
alimentato dal liquido
sinoviale articolare
La valutazione radiografica
standard sarà accompagnata
da esame ecografico o da
RMN
Il trattamento chirurgico deve
prevedere la legatura o la
cauterizzazione del
peduncolo e la ricostruzione
del leg. S-L
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: il “ganglion”
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: il “ganglion”
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: il “ganglion”
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: il “ganglion”
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: cisti della puleggia A1
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: cisti della puleggia A2
Le cisti delle pulegge A1
e A2 sono di origine
sinoviale (erniazione del
foglietto viscerale della
guaina tendinea in una
breccia del foglietto
parietale)
Il contenuto è colloidale,
dovuto alla gelificazione
del liquido sinoviale al di
fuori del suo sito
anatomico
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: cisti della puleggia A2
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: il “carpal boss”
La tumefazione nel
carpal boss è più distale
rispetto al ganglion
La valutazione
radiografica deve
comprendere Rx
tangenziali per la
regione carpo-II e III
metacarpale
Il trattamento chirurgico
prevede l’osteotomia
articolare inversa “a V”
ganglion
carpal boss
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: il “carpal boss”
Evidenza clinica
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: il “carpal boss”
Tumefazioni cistiche della mano
e del polso: il “carpal boss”
Linea di osteotomia:
dev’essere intraarticolare e speculare
rispetto alla salienza
ossea
Altre tumefazioni: lo xantoma tendineo
Espressione clinica della xantomatosi
ipercolesterolemica da errore
metabolico, trasmessa con
meccanismo genetico e
contraddistinta da elevati livelli
plasmatici di lipoproteine a bassa
densità (LDL) e di composizione
normale
Lo xantoma tendineo è dovuto alla
deposizione di materiale colesterinico
nel tendine, soprattutto negli
estensori della mano, con tendenza a
“invadere” il tendine e a farlo
irrimediabilmente degenerare
Il trattamento chirurgico deve mirare
all’asportazione della massa
xantomatosa e all’eventuale
sostituzione tendinea con omoinnesti
Altre tumefazioni: il tofo gottoso
All’esordio le articolazioni dell’arto
superiore sono interessate in
percentuale variabile dal 4 al 10% a
seconda dei vari autori, mentre nei
malati cronici la percentuale arriva al
75%
Nella mano colpisce indistintamente
tutte le articolazioni, le guaine
tendinee o i tendini stessi
E’ più frequentemente monoarticolare
a decorso acutissimo e, con il
protrarsi della malattia, compaiono i
tofi articolari e periarticolari
Il tofo è bianco, molle, di dimensioni
variabili, radiotrasparente (a meno di
calcificazioni nel suo contesto)
Se invade l’osso subcondrale crea
delle cavità contenenti una sostanza
bianca, pastosa o cremosa.
Nei casi avanzati il trattamento è
chirurgico
Altre tumefazioni: il tofo gottoso
Altre tumefazioni:il lipoma
Relativamente raro (<5% dei t.
della mano)
Colpisce l’età media
E’ costituito da tessuto adiposo
ben capsulato (tranne le “forme
digitate”) e, spesso, plurilobato
La sintomatologia è in relazione
alla localizzazione
(compressione)
FORME SUPERFICIALI: sono
fluttuanti e molli
FORME PROFONDE: tendono
a insinuarsi tra i piani fasciali
La chirurgia è semplice nelle
forme capsulate e indaginosa
nelle digitate
Altre tumefazioni:il lipoma
Altre tumefazioni:il lipoma
Altre tumefazioni:
il tumore gigantocellulare
Altre tumefazioni:
il tumore gigantocellulare
Altre tumefazioni:
il tumore gigantocellulare
Altre tumefazioni:
il tumore gigantocellulare
Altre tumefazioni:
il tumore gigantocellulare
Altre tumefazioni:
il tumore gigantocellulare
Altre tumefazioni: l’angioleiomioma
Altre tumefazioni: l’angioleiomioma
Altre tumefazioni: l’angioleiomioma
Altre tumefazioni: l’encondroma
Altre tumefazioni: l’encondroma
Altre tumefazioni: l’encondroma
Altre tumefazioni: l’encondroma
Altre tumefazioni: l’encondroma
Altre tumefazioni:
il granuloma da corpo estraneo
Altre tumefazioni:
il granuloma da corpo estraneo
Altre tumefazioni:
il granuloma da corpo estraneo
Altre tumefazioni: la cisti mucoide
Altre tumefazioni: la cisti mucoide
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