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Sposarsi nella Chiesa - La Parrocchia di Rovellasca

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Sposarsi nella Chiesa - La Parrocchia di Rovellasca
Che significato ha per noi sposarci in Chiesa/nella
Chiesa?
Che cosa siamo disposti a mettere in gioco di nostro
per la comunità?
Abbiamo affrontato questo argomento nel quotidiano? Ci poniamo questi dubbi?
Il Nostro Amore è così forte che per stare bene dobbiamo darne agli altri?
PARROCCHIA DI ROVELLASCA
Chi siamo:
Don Roberto Pandolfi
Anna e Paolo Bucciarelli
Benedetta e Alessandro Carbone
Gianni Casetto
Nicoletta e Maurizio Dell’Acqua
Elena e Gianenrico Giobbio
Paola e Marcello Mannino
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4° Incontro
Ci interroghiamo
Parrocchia di Rovellasca
INCONTRI DI PREPARAZIONE
AL MATRIMONIO 2008
18 Ottobre
Sposarsi nella Chiesa
La parola di Dio
Dalla Prima Lettera di S. Paolo ai Corinzi [1, 12-27]
Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra,
pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti
siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o
Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito. Ora il
corpo non risulta di un membro solo, ma di molte membra. Se il piede
dicesse: “Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo”, non per questo
non farebbe più parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: “Poiché io non sono
occhio, non appartengo al corpo”, non per questo non farebbe più parte del
corpo. Se il corpo fosse tutto occhio, dove sarebbe l’udito? Se fosse tutto
udito, dove l’odorato? Ora, invece, Dio ha disposto le membra in modo
distinto nel corpo, come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo,
dove sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo.
Non può l’occhio dire alla mano: “Non ho bisogno di te”; né la testa ai piedi
“Non ho bisogno di voi”. Anzi quelle membra del corpo che sembrano più
deboli sono più necessarie; e quelle parti del corpo che riteniamo meno
onorevoli le circondiamo di maggior rispetto, e quelle indecorose sono
trattate con maggior decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno.
Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne
mancava, perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra
avessero cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra
soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con
lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.
L’appartenenza
L’appartenenza
non è lo sforzo di un civile stare insieme
non è il conforto di un normale voler bene
…
L’appartenenza
è assai di più della salvezza personale
…
l’appartenenza
è avere gli altri dentro di sé.
...
Sarei certo di cambiare la mia vita
se potessi cominciare
a dire noi.
[Giorgio Gaber]
Dal Vangelo secondo Matteo [13, 47-50]
Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie
ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi,
sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così
sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
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Non dobbiamo avere paura di esporci, di buttare il sasso:
dobbiamo essere coerenti con le nostre scelte. Quando
scegliamo di sposarci “nella Chiesa” dobbiamo essere
consapevoli che la nostra vita è parte integrante di una
comunità che ha bisogno di noi e della quale noi abbiamo
bisogno.
Come possiamo fare e che cosa possiamo fare per “farci
notare”? molto poco: semplicemente renderci disponibili ad
ascoltare il nostro cuore.
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Per riflettere
Perché ci sposiamo in Chiesa?
Nella domanda di due fidanzati che chiedono di sposarsi in Chiesa
vi è, spesso e in qualche modo, il desiderio di continuare una
tradizione familiare e di conformarsi agli usi del proprio ambiente,
evitando così di deludere le aspettative di genitori o parenti. Molti
fidanzati, poi, intendono solennizzare, attraverso la celebrazione
religiosa del matrimonio, un passaggio decisivo della propria
esistenza.
Sposarsi in Chiesa può esprimere anche la
condiscendenza nei confronti di un desiderio del o della partner.
Molti fidanzati, di fronte alla domanda sul perché si sposino in
Chiesa, rispondono facendo appello alla fede: “mi sposo in Chiesa
perché credo”. Nessuno può mettere in dubbio la sincerità di una
tale risposta; cercando però di scavare in queste affermazioni, si
ha, spesso, l’impressione che ciò che questi giovani intendono
nell'affermazione "per fede” sia piuttosto vago e generico: “Credo
in Qualcuno più grande di noi e voglio la sua benedizione in
occasione dei mio matrimonio”. “Credo, ma a modo mio. In
Chiesa normalmente non vado; però, adesso che mi sposo, penso
che sia giusto farlo davanti a Dio”.
E’ importante allora cercare di approfondire alcuni aspetti a
riguardo della scelta di fede.
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Testimoni di Cristo sposo nella Chiesa sposa
Sposarsi nella Chiesa
Noi avvertiamo che la nostra vita non è salvata, la nostra
ricerca non è appagata, se non modifichiamo i nostri
rapporti con gli altri: star bene non basta, se non è uno star
bene insieme. L'esperienza di fede matura sempre dentro
una comunità e conduce a vivere inseriti in una comunità
rinnovata nei suoi rapporti. La fraternità nella ricerca porta
alla fraternità nell'esperienza dello stare con Gesù. Gesù
stesso conduce a poco a poco, a una duplice comunione:
quella con gli altri discepoli, pur così diversi per estrazione
e temperamento, e, più oltre, alla comunione stessa con
Dio, Padre, Figlio e Spirito santo. Si scopre che la
comunione con Dio fonda la possibilità di vivere da fratelli.
Questa fraternità si sviluppa nella Chiesa. In essa ogni
persona giunge a Cristo, lo incontra e rivive l’esperienza di
comunione con Dio e con i fratelli. Questa è la risposta alla
domanda di vita piena di coloro che si preparano ad
un’intima comunione di vita e di amore.
E’ diverso dallo sposarsi in Chiesa, atto legittimo ma a volte
contraddittorio se non esiste seguito e consapevolezza della
scelta di Fede. A volte, sposarsi in Chiesa si esaurisce
prevalentemente (o esclusivamente) in tradizione,
convenzione, nel desiderio di compiacere ai parenti o di
solennizzare un passaggio decisivo della vita.
Sposarsi nella Chiesa, al contrario, significa sentirsi coinvolti
in un contesto sociale fatto di persone che condividono la
stessa Fede e rendere partecipe l’intera comunità
dell’esigenza che una coppia ha di solennizzare con un gesto
il loro desiderio di appartenenza e di servizio. Sposarsi nella
Chiesa è abbracciare a tutto tondo uno stile di vita, sentirsi
coinvolti e partecipi alla vita cristiana comunitaria, condividere
i momenti gioiosi e tristi che ci accompagnano durante tutta la
nostra esistenza.
Capire e vivere la differenza tra i due concetti caratterizza
profondità e l’autenticità della nostra Fede. Troppo spesso
“fede” si risolve in un concetto vago e infondato: “Credo
Qualcuno più grande di noi e voglio la sua benedizione
occasione del mio matrimonio”, “Credo, ma a modo mio”…
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