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«Stipendi arretrati, si muova l`Isa »
•Pi La Provincia ai lavoratori Gustosi: vicino lo sblocco del contributo «Stipendi arretrati, si muova l'Isa » TRENTO - La via maestra perché i 18 dipendenti della Gustosi di Baitoni del Bondone possano avere gli stipendi arretrati è sempre quella: lo sblocco del contributo provinciale da 173 mila euro, fermo per inadempienze dell'azienda nel portare la documentazione necessaria. Ma i lavoratori dell'azienda giudicariese ricordano anche un altro aspetto della questione. Socia di Gustosi con il 5,77% è l'Isa, la finanziaria controllata dagli enti ecclesiastici trentini. L'Isa, a dispetto della piccola quota, è il socio di maggior peso, quello che dà garanzie che l'impresa possa ancora andare avanti nonostante le difficoltà di questi anni. E allora perché non interviene per garantire gli stipendi a 18 famiglie che da otto mesi fanno i salti mortali per vivere? Ieri mattina i lavoratori Gustosi, insieme a Franco Zancanella della Fai Cisl, si sono presentati all'assessorato all'industria e si sono incontrati con il capo dipartimento industria e artigianato Paolo Spagni, il direttore dell'Apiae, l'Agenzia degli incentivi, Claudio Moser, e il funzionario Roberto Dal Bosco (nella foto il presidio fuori dagli uffici). I dirigenti provinciali hanno confermato che a giorni dovrebbe sbloccarsi il contributo che consentirà alla Gustosi di pagare gli arretrati. «Con gli elementi che ci hanno spiegato afferma Zancanella - si intravede la luce». I lavoratori, tuttavia, restano in sciopero finché non vedranno partire i bonifici. Quanto al futuro dell'azienda, il titolare Marco Bertani, che possiede il 50,23% delle quote (il 31,876% è della Trestar di Milano, il 12,124% della Smc Technology di Treviso) continua ad annunciare prossime commesse. Intanto però i dipendenti - «con grande dignità» sottolinea Zancanella - si sono dovuti arrangiare contando sulla famiglia e, magari, sul riscaldamento a legna invece che a gas. F. Ter.