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Ipertrofia2.0 - Accademia Italiana della Forza
IPERTROFIA 2.0 di Arnaldo (Ado) Gruzza Foto ©2013 by Luca Anzalone Photography www.anzaloneluca.it ANALISI SCIENTIFICHE ED EVOLUZIONI PRATICHE DEI PROCESSI IPERTROFICI NELLA MODERNA VISIONE DEL NATURAL BODYBUILDING P er chi non mi conoscesse mi chiamo Arnaldo (Ado) Gruzza: sono allenatore della squadra Nazionale Juniores di powerlifting e capo allenatore di una delle squadre più importanti d’Italia, la squadra di Parma, il cui riconoscimento, grazie a tutto il lavoro didattico fatto da corsi, coaching e seminari, ormai è andato decisamente oltre lo specifico campo del powerlifting agonistico. Da quando ho iniziato la mia carriera di allenatore nel powerlifting, nel 2006/2007, ho fatto una scelta ben determinata: quella natural. Non so se l’abbia fatto per motivi etici, per timore, per pigrizia, o per mancata competenza specifica. Non voglio dare vanto di questa scelta come una decisione più morale di altre: lo troverei filosoficamente sbagliato. Semplicemente prendetelo come un dato di fatto scientifico. A Parma ho allenato e alleno solo atleti che fanno la ben precisa scelta di non assumere sostanze dopanti: un giorno potrei cambiare idea (molto difficile; molto, molto difficile…); però adesso questo è quanto. Con mio sommo piacere credo che molti possano dubitare della W W W . O LY M P I A N . I T mie parole: infatti sono così forti che non sembrano natural! E questo sì, che è un vanto. Vi dicevo di ragionare su questo dato come fosse solo una constatazione scientifica perché, oltre a non voler fare la morale a nessuno, vorrei mettervi al corrente di un paio di informazioni fondamentali che in questi anni di lavoro sul campo ho notato. Sapete che il primo problema che incontrereste, allenando un powerlifter natural, sarebbe quello dell’ipertrofia? Nello strutturare i miei programmi di allenamento sono estremamente attento a tutto quanto possa concernere un effettivo sviluppo ipertrofico, perché ritengo che il primissimo tassello per un powerlifter sia proprio questo, affiancato a quello tecnico. Quando si pensa al powerlifting come ad un evento puramente neurale si racconta una mezza verità, o una mezza bugia. Sì, di fatto lo è! Nella sua espressione ultima. Però non lo è da un punto di vista allenante. L’ipertrofia non solo è una delle tre componenti fondamentali che accademicamente sono indicate come Olympian’s News / MIND & BODY 94 IPERTROFIA 2.0 indispensabili per l’aumento della forza, assieme alla coordinazione intra e intermuscolare; l’ipertrofia è un volano delle qualità neurali. Avere più massa permette di lavorare meglio sulle componenti tecniche e di attivazione. Ekkart Arbeit, lo scienziato della forza tedesco, sostenne come ad un aumento di massa corrisponde sempre, in un soggetto ben allenato, un incremento di forza relativa. E questo, posso garantire, è davvero una verità sacrosanta. Ovviamente il lavoro sulla massa non deve essere limitato a quello classico del pompaggio, e neppure quello del tirare carichi “a sciacallo” (così si dice dalle mie parti…) con pochissimo volume. Il lavoro ipertrofico deve permettere parallelamente un perfetto sviluppo della tecnica d’esecuzione. Lo stesso Alexey Medvyedev sostenne come, in assenza di “aiuti chimici”, il piano di lavoro avrebbe dovuto avere una specifica attenzione per le zone di carico ad intensità intermedia, in particolare in quegli esercizi che promuovano un forte stimolo metabolico come lo squat. Tradotto in parole povere: meno lavoro neurale e più lavoro di volume a carichi medi. Al contrario, un atleta non natural può permettersi di lavorare unicamente su un piano neurale utilizzando altissimi carichi per bassissime ripetizioni, senza preoccuparsi tanto della sintesi proteica o del lavoro metabolico in quanto la “chimica” farà prontamente (e con molta efficacia) questa parte. Potete “tirare a tutta” e crescere sia al livello di massa muscolare che di attivazione neurale: comodo, no? Peccato che faccia molto molto male… Ecco: in questi anni di lavoro, durante i quali la parte di “ipertrofia funzionale” è stata centrale, ho notato un sacco di cose davvero interessanti. EKKART ARBEIT, SOSTENNE COME AD UN AUMENTO DI MASSA CORRISPONDE SEMPRE, IN UN SOGGETTO BEN ALLENATO, UN INCREMENTO DI FORZA RELATIVA. E QUESTO, POSSO GARANTIRE, È DAVVERO UNA VERITÀ SACROSANTA. 95 Olympian’s News / MIND & BODY W W W . O LY M P I A N . I T L’IPERTROFIA NON SOLO È UNA DELLE TRE COMPONENTI FONDAMENTALI CHE ACCADEMICAMENTE SONO INDICATE COME INDISPENSABILI PER L’AUMENTO DELLA FORZA, ASSIEME ALLA COORDINAZIONE INTRA E INTERMUSCOLARE; L’IPERTROFIA È UN VOLANO DELLE QUALITÀ NEURALI. Grazie al mio ruolo nella FIPL – Federazione Italiana PowerLifting, che mi rende relativamente conosciuto, ho potuto confrontare le mie esperienze con soggetti di alta competenza in altre realtà sportive, tra le quali alcune appartenenti anche al mondo del bodybuilding natural. Quello vero. Lo scambio ha fatto si che moltissime idee si siano dimostrate comuni (con diverse applicazioni, ovviamente) e come da queste idee e dalle fortissime competenze (spaziali) che ho trovato in alcuni giovanissimi Tecnici natural, sarebbe potuto nascere un seminario di formazione sull’ipertrofia davvero fantastico. Ho capito quanto e quale volume utilizzare; quanto sia importante, anche nel natural, il lavoro di pompaggio (ottimizzato e razionalizzato); quanto lo sviluppo della forza incida sui risultati e quanto anche la frequenza abbia la sua parte. Quanto conti la “freschezza” fisica e mentale e che differenza ci sia tra una ipertrofia qualitativa e una da “gonfiore”. Ormai internet e la conoscenza diretta non permettono più di sparare “balle al cielo” come accedeva qualche anno fa: se vi dico che ho diversi atleti, compresi bodybuilder che frequentano saltuariamente la nostra squa- W W W . O LY M P I A N . I T dra, che hanno incrementato il proprio peso corporeo di più di 20 kg (per lo più di “muscolo vivo”) dall’inizio della loro carriera agonistica, non potete che credermi, visto che sono conosciuti da tutti. Ho pensato quindi di strutturare un evento formativo che fosse tenuto da relatori davvero di primissimo piano: ho selezionato quattro giovani non incancreniti dalle idee della “vecchia guardia”, preparatissimi e, soprattutto, con moltissimi risultati alle proprie spalle, per lo più nel mondo del Bodybuilding. Francesco Paleari, Alfredo Tessitore, Francesco Pelizza, Amerigo Brunetti. Sabato 07 dicembre 2013, in collaborazione con Olympian’s News, presso la palestra A.S.D. Olympian’s Gym di Figline Valdarno (FI) vedrà la luce “Ipertrofia 2.0”: un seminario davvero unico nel suo genere; è stato un piacere personale soltanto partecipare alle riunioni di preparazione didattica. Nella locandina pubblicata sulle pagine seguenti di Olympian’s News e nella pagina dedicata del sito dell’AIF - Accademia Italiana della Forza www.accademiaitalianaforza.it troverete il programma completo della giornata e tutti i dettagli logistici necessario all’iscrizione. SICURAMENTE UN EVENTO DA NON PERDERE. Arnaldo (Ado) Gruzza: il primo a portare al grande pubblico del web le logiche del metodo distribuito; ad espandere ed approfondire l’importanza della cura maniacale dello schema motorio, unitamente a concetti come la gestione dello stress sistemico e l’importanza fondamentale della tecnica d’esecuzione e della velocità nell’uso del bilanciere. Autore della metodologia MAV, una delle logiche di allenamento con sovraccarichi più applicate degli ultimi tempi. Tecnico della Nazionale Juniores di Powerlifting FIPL – Federazione Italiana PowerLifting (www.powerliftingitalia-fipl.it) e allenatore della squadra di Powerlifting di Parma. Responsabile dell’area Tecnica della FIPL - Federazione Italiana Powerlifting e Presidente dell’AIF - Accademia Italiana della Forza (sito di riferimento: www.accademiaitalianaforza.it). Olympian’s News / MIND & BODY 96 97 Olympian’s News / MIND & BODY W W W . O LY M P I A N . I T