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Nota informativa della Corte dei conti europea

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Nota informativa della Corte dei conti europea
ЕВРОПЕЙСКА СМЕТНА ПАЛАТА
EURÓPAI SZÁMVEVŐSZÉK
TRIBUNAL DE CUENTAS EUROPEO
IL-QORTI EWROPEA TA’ L-AWDITURI
EVROPSKÝ ÚČETNÍ DVŮR
EUROPESE REKENKAMER
DEN EUROPÆISKE REVISIONSRET
EUROPEJSKI TRYBUNAŁ OBRACHUNKOWY
EUROPÄISCHER RECHNUNGSHOF
TRIBUNAL DE CONTAS EUROPEU
EUROOPA KONTROLLIKODA
CURTEA DE CONTURI EUROPEANĂ
EURÓPSKY DVOR AUDÍTOROV
ΕΥΡΩΠΑΪΚΟ ΕΛΕΓΚΤΙΚΟ ΣΥΝΕ∆ΡΙO
EUROPEAN COURT OF AUDITORS
CORTE DEI CONTI EUROPEA
EVROPSKO RAČUNSKO SODIŠČE
COUR DES COMPTES EUROPÉENNE
EIROPAS REVĪZIJAS PALĀTA
EUROOPAN TILINTARKASTUSTUOMIOISTUIN
CÚIRT INIÚCHÓIRÍ NA HEORPA
EUROPOS AUDITO RŪMAI
EUROPEISKA REVISIONSRÄTTEN
ECA/08/13
Lussemburgo, 2008/07/10
Nota informativa della Corte dei conti europea riguardante la
relazione speciale n. 6/2008 concernente le azioni di risanamento
finanziate dalla Commissione europea a seguito dello tsunami e
dell'uragano Mitch 1
Lo tsunami che ha investito l'Oceano Indiano il 26 dicembre 2004 ha mietuto oltre 200 000 vittime
e causato danni per circa 10 miliardi di euro. All'aiuto umanitario inizialmente fornito dalla
Commissione e inteso a salvare vite umane e a provvedere ai bisogni immediati, ha fatto seguito un
aiuto al risanamento a più lungo termine, per un importo di circa 300 milioni di euro volto a
ricostruire le infrastrutture primarie e a fornire una base per lo sviluppo sostenibile. Nella relazione
n. 3/2006 la Corte aveva esaminato l'aiuto umanitario della Commissione europea in risposta allo
tsunami, mentre il presente audit riguarda la successiva fase di risanamento. L’estensione dell'audit
è stata ampliata per includere anche i 250 milioni di euro erogati dalla Commissione per azioni di
risanamento a seguito dell'uragano Mitch, che ha colpito l'America centrale nell'ottobre 1998.
La Corte ha effettuato visite presso partner e progetti in Nicaragua, Honduras, Indonesia e Sri
Lanka, al fine di valutare se la Commissione abbia individuato adeguatamente i bisogni, in termini
di risanamento, delle popolazioni colpite da calamità e se gli aiuti siano stati attuati in maniera
efficiente e tempestiva. L'audit ha inoltre valutato se i progetti abbiano raggiunto i risultati attesi,
garantendo anche collegamenti soddisfacenti tra i soccorsi umanitari a breve termine prestati in
precedenza e il successivo sviluppo a più lungo termine.
Per quanto riguarda l'identificazione dei bisogni, la Corte ha rilevato che dopo entrambe le
catastrofi la Commissione ha elaborato una strategia di risanamento in meno di sei mesi. Tuttavia,
in seguito all'uragano Mitch, il processo di progettazione, che ha in seguito tradotto la strategia di
risanamento in progetti specifici, si è protratto sino all'ottobre 2002, quattro anni dopo la catastrofe.
Corte dei conti europea
Comunicazione e relazioni − Ufficio Stampa
12, rue Alcide De Gasperi − L - 1615 Lussemburgo
Tel.: (+352) 4398 45224 − Fax: (+352) 4398 46233 − Cell.: (+352) 621 55 22 24
e-mail: [email protected]
IT
A seguito dello tsunami, la fase di progettazione è stata più rapida e ha incluso un coordinamento e
una consultazione più appropriati con i paesi beneficiari, sia a livello nazionale che locale.
Per quanto riguarda l'attuazione dell’aiuto, la risposta più rapida si è verificata in Indonesia,
dove nei due anni che hanno seguito lo tsunami sono state svolte molte attività finanziate dal fondo
fiduciario multidonatori della Banca mondiale, cui la Commissione ha contribuito in ragione di
circa 200 milioni di euro. Successivamente a entrambe le calamità, la Commissione non ha
assicurato che venissero definiti obiettivi di realizzazione chiaramente quantificati per tutti i progetti
e che i sistemi generassero informazioni sufficienti per dimostrare l'efficienza della loro attuazione.
Tuttavia, in Indonesia, la Commissione era riuscita a migliorare la qualità delle informazioni fornite
dal fondo fiduciario multidonatori. Nello Sri Lanka, dove gli aiuti forniti dalla Commissione per un
importo di 95 milioni di euro sono stati convogliati tramite organizzazioni internazionali, non sono
state istituite procedure di monitoraggio e supervisione adeguate per tutti i progetti.
Per quanto riguarda il conseguimento di risultati, sono state conseguite numerose realizzazioni
utili; tuttavia, l'aumento dei prezzi verificatosi dopo entrambe le calamità ne ha limitato il numero e,
nello Sri Lanka, sono stati finora attuati pochi interventi a causa della ripresa del conflitto. In
Indonesia, la visibilità dell'Unione Europea agli occhi dei beneficiari e dei donatori è stata ridotta,
perché i finanziamenti sono stati erogati tramite il fondo fiduciario multidonatori. Il collegamento
con i precedenti aiuti umanitari è stato più forte dopo lo tsunami che non dopo l'uragano Mitch.
Dopo entrambi i disastri il collegamento con il successivo sviluppo più a lungo termine è stato
rilevante, in quanto i progetti consistevano, in generale, in attività di sviluppo e non di risanamento,
incrementando le prospettive di sostenibilità. Tuttavia, i progetti non hanno sufficientemente
identificato misure che garantissero il proseguimento delle attività anche una volta che fosse giunto
a termine il finanziamento del progetto.
Sulla base delle proprie osservazioni la Corte raccomanda che:
-
la Commissione continui a sviluppare l'approccio adottato dopo lo tsunami, che consente una
rapida concezione dei progetti di risanamento e coinvolge i beneficiari in modo da rafforzare
la titolarità e la sostenibilità;
-
al fine di migliorare la supervisione dei finanziamenti, la Commissione, cooperando appieno
con gli altri donatori, prosegua gli sforzi intrapresi per migliorare la trasparenza dei resoconti
del fondo fiduciario multidonatori in Indonesia, prevedendo inoltre l'esame indipendente della
qualità di ideazione dei progetti e il collaudo delle opere terminate da parte delle
organizzazioni delle Nazioni Unite che gestiscono i finanziamenti comunitari nello Sri Lanka;
-
la Commissione assicuri la disponibilità delle informazioni comparative sui costi, per poter
monitorare e dimostrare l'efficienza dell'attuazione del progetto, e che vengano definiti
obiettivi precisi, onde poter valutare se il progetto abbia conseguito le realizzazioni previste;
-
la Commissione anticipi meglio gli aumenti di prezzo significativi a seguito di calamità
naturali, per poterli gestire;
Corte dei conti europea
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-
essa garantisca un'adeguata visibilità ai finanziamenti comunitari, in particolare quando i
progetti vengono attuati tramite organizzazioni internazionali;
-
a partire dalla fase di concezione dei progetti, la Commissione intraprenda misure adeguate e
tempestive, per garantirne la sostenibilità.
Relazione speciale n. 6/2008
http://eca.europa.eu/portal/pls/portal/docs/1/1237537.PDF
1
La presente nota informativa ha unicamente lo scopo di presentare una sintesi. La relazione speciale adottata dalla
Corte dei conti è disponibile sul sito internet della Corte (http://www.eca.europa.eu) e sarà pubblicata a breve
nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, serie C.
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