Il figlio saluta l`ingegner Ferrari “Sei sempre stato il nostro faro”
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Il figlio saluta l`ingegner Ferrari “Sei sempre stato il nostro faro”
12345 40 .Novara e provincia STAMPA .LA GIOVEDÌ 21 APRILE 2016 In breve NOVARA, IERI A SAN MARTINO IL FUNERALE DELL’IMPRENDITORE Il figlio saluta l’ingegner Ferrari “Sei sempre stato il nostro faro” Giampaolo Ferrari ha voluto essere presente almeno «via cavo», in collegamento video con l’assemblea. MARCELLO GIORDANI NOVARA «Eri il mio eroe, la nostra luce. Hai lottato come un leone per due anni contro la malattia, senza mai arrenderti. Non solo a me, mancherà il tuo sguardo, che per me eri come un faro». Paolo Ferrari ha ricordato così, con parole piene di commozione, il papà Giampaolo nella chiesa di San Martino, che non è riuscita a contenere tutte le persone che hanno partecipato al funerale dell’ingegnere. Paolo Ferrari ha ricordato anche il ruolo di Maria Teresa, la moglie dell’imprenditore, che lo ha assistito con grande affetto. Il ricordo dei dipendenti Il cordoglio Vicino all’azienda Una bara semplice, con dei fiori bianchi, e la presenza di tutte le maestranze. Molti sono venuti da ogni parte d’Italia, dirigenti e collaboratori dei 112 punti vendita della Comoli e Ferrari. Non hanno voluto perdere l’occasione di porgere l’ultimo saluto a un imprenditore che sino alla fine ha voluto essere vicino all’azienda, l’ultima volta pochi giorni fa, in occasione dell’inaugurazione di «Elettrica», la fiera creata dall’ingegnere, quando Sopra le persone che ieri hanno seguito il funerale fuori dalla chiesa di San Martino. Qui accanto la famiglia dell’ingegner Giampaolo Ferrari «È stato un personaggio eccezionale - dicono i dipendenti che ha portato l’azienda a un’espansione e a un successo straordinari e l’ha fatta diventare leader in Italia. E comunque ha sempre avuto grande attenzione per noi, ha sempre pensato ai dipendenti, li ha valorizzati. Non ha mai smesso di lottare contro la malattia, l’ha affrontata con coraggio». In chiesa c’erano moltissimi imprenditori del settore elettrico e non solo, e tutte le autorità cittadine, a testimoniare l’impronta che Ferrari ha lasciato a Novara. Oltre al figlio Paolo ieri lo ha ricordato don Clemente De Medici, parroco di San Martino e amico di famiglia, che ha rammentato il battesimo, avvenuto pochi mesi fa, del nipote Leonardo Paolo. «In quell’occasione - ha detto il parroco - ho chiesto a Giampaolo come andava: mi ha risposto con un’espressione del viso, eloquente; stava combattendo una battaglia difficile, non aveva perso le speranze ma sapeva quello che poteva accadere». 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Novara Botte ai genitori per comprare la droga 1 Un calvario di otto anni per i due genitori. Il giovane chiedeva soldi per la droga e, in caso di rifiuto, non esitava ad alzare le mani e mettere a soqquadro l’appartamento: «Spacco tutto» diceva. Nemmeno l’arresto e i sei mesi in comunità sono serviti: una volta uscito, ha ricominciato a chiedere denaro. L’ultima volta l’altro giorno, la mattina dell’udienza. Così hanno detto gli anziani genitori al processo che vede imputato M.D., 35 anni, di estorsione e maltrattamenti. Per lui è stato chiesto l’allontanamento dalla casa familiare. [M. BEN.] Novara Trovata morta in bagno La nuova super perizia 1 Il giudice entra in camera di consiglio ma, anziché emettere la sentenza, ordina una nuova super perizia. Materiale troppo confuso e incompleto, secondo il Tribunale, quello del processo per la morte di Giuseppina Lo Pizzo, 76 anni di Oleggio, trovata priva di vita nel suo bagno il 30 dicembre 2010, a causa dei fumi della caldaia. Il pm ha chiesto cinque condanne per omicidio colposo, fra i 4 e gli 8 mesi, a carico di imprenditori e tecnici a vario titolo legati all’installazione e alla manutenzione dell’impianto. Il giudice, però, vuole vederci chiaro: il nuovo perito giurerà il 5 maggio. [M. BEN.] Novara PRIMO TRA SEIMILA CANDIDATI ALL’ESAME DI STATO L’avvocato novarese De Rosa conquista il Foro di Napoli MARCO BENVENUTI NOVARA Un avvocato novarese alla conquista delle aule di giustizia napoletane. Emmanuele De Rosa, 29 anni, è stato insignito della «toga d’onore» nel corso di una cerimonia svoltasi al Gran salone dei busti della Corte di Giustizia in Castel Capuano a Napoli: è risultato miglior classificato, primo fra 6 mila partecipanti, all’esame di Stato del 2013 per l’abilitazione alla professione forense. Emmanuele si trova a Napoli da cinque anni. Dopo aver frequentato il liceo classico a Novara ed essersi laureato in giurisprudenza alla Statale di Milano, ha scelto il trasferimento al Sud per la pratica: l’ha fatta nello studio legale di famiglia aperto dal nonno Ivan Montone, mancato nel 2013, e ora condotto dallo zio Stefano, fratello della giornalista novarese Iole. Racconta De Rosa: «Napoli era una meta cui ambisco fin da piccolo. Quando una persona non ricorda il momento in cui ha fatto una scelta, vuol dire che quella scelta è nella sua natura. Così è stata per me la Emmanuele De Rosa decisione di diventare avvocato: lo voglio da sempre. Ho sempre detto a papà Aldo e mamma Iole: “Da grande farò legge e andrò a lavorare nello studio del nonno”». Un sogno diventato realtà: «Negli anni dell’università a Milano facevo il pendolare. La mia vita era sempre a Novara; non assaporavo nulla di quello che vuol dire fare l’avvocato in una grande città. Ora, invece, Napoli sta diventando una vera e propria esperienza di vita. E’ una città bella, solare, ospitale, che mi ha accolto facendosi sentire come a casa. E qui ho trovato anche l’amore». Professionalmente parlando, se non altro per dimensioni e statistiche alla mano, «è una città che per un penalista offre casi interessanti». Il premio di sabato è stata una grande soddisfazione: «Viene assegnato dal Consiglio dell’Ordine a distanza di alcuni anni dall’esame di Stato». Fra i dieci finalisti, Emmanuele De Rosa è arrivato primo. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Addio al farmacista Galli Scomparso a 92 anni 1 E’ morto a 92 anni nella sua abitazione di Novara il farmacista Giuseppe Galli: dal 1952 era titolare della farmacia di via Pietro Micca. Il funerale verrà celebrato oggi alle 15,30 nella chiesa di San Martino. Lascia le figlie Elena (farmacista come lui) e Maria Rosa. [R.L.] Novara Oggi i controlli contro la velocità 1 Anche la provincia di No- vara oggi sarà interessata dalla «Speed Marathon», iniziativa europea contro l’eccesso di velocità a cui ha aderito la polizia stradale. Sono previsti controlli a tappeto su strade e autostrade per ridurre il numero di vittime da incidente. [M. BEN.] ORA È A PROCESSO Commando per il genero manesco Poteva essere una strage: erano pronti a tutto, anche a sparare. Nel loro blitz a Borgo Ticino, la scorsa estate, si sono presentati in gruppo e armati: pistole e mitragliette. Volevano riportare a casa la figlia e salvarla dai presunti maltrattamenti ad opera del marito. Ora pendono su di loro le accuse di sequestro di persona e lesioni. Accuse per cui ieri sono comparsi in tribunale Davide Gianni Hudorovich, 45 anni, la moglie Natascia Braidich, 41, e il figlio Saron Hudorovich, di 19 anni, arrestati il 10 luglio dai carabinieri dopo un inseguimento tra Castelletto, Sesto Calende fino al campo nomadi di Gornate. Assieme a due persone non identificate, gli Hudorovich avevano fatto irruzione a casa della sposa, l’avevano rapita e costretta a salire in auto con la sua bam[M. BEN.] bina. Poi la fuga. 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI CASTELLETTO TICINO Prostitute dall’estetista Patteggiano Aveva trasformato il centro estetico in una casa di prostituzione: assieme a massaggi, lampade e cerette si potevano consumare rapporti sessuali. Due patteggiamenti e due rinvii a giudizio, ieri per lo sfruttamento e il favoreggiamento al negozio «Coka 23» sulla statale del Sempione a Castelletto, chiuso dai carabinieri a ottobre. Emanuela Cecchetto, 57 anni, di Arona, ha patteggiato 1 anno e 10 mesi di reclusione (sospesa) per esercizio di casa di prostituzione e sfruttamento. Garibaldi Fede, 55 anni, di Novara, ha patteggiato 7 mesi per favoreggiamento. Rinvio a giudizio, con processo il 22 dicembre, per Roxana Nicoleta Brinni, 26 anni, romena di Borgo Ticino che lavorava al «Coka 23», e Fabio Camerone, 49 anni, di Trecate, accusati di favoreggiamento. [M. BEN.] 12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI