CARLA CANTONE SALUTA LO SPI-CGIL La newsletter dello Spi di
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CARLA CANTONE SALUTA LO SPI-CGIL La newsletter dello Spi di
La newsletter dello Spi di Mantova n.° 2 21/1/2 016 Redazione: Via Altobelli, 5 46100-Mantova . Responsabile Salvatore Altabella del Direttivo provinciale Spi Cgil Mantova. Tel. 0376/ 2021/ 202221, fax 0376-320453 , e-mail [email protected] - sito nazionale http://www.spi.cgil.it/ sito regionale www.spicgillombardia.it Questa newsletter viene trasmessa per posta elettronica , di norma, il 21 di ogni mese. Viene pubblicata anche sul sito provinciale www.cgil.mantova.it\SPI\ CARLA CANTONE SALUTA LO SPI-CGIL "Grazie a tutti per questi anni meravigliosi. I migliori anni della nostra vita. Non mi dimenticherò mai di voi. Abbiamo fatto molte battaglie insieme. Non rinunciamo a combattere ancora per cambiare le cose". Con queste parole Carla Cantone ha annunciato oggi che lascerà la guida dello Spi-Cgil per dedicarsi completamente al suo nuovo ruolo di Segretario generale della Ferpa, i pensionati europei. Carla Cantone è arrivata allo Spi-Cgil 7 anni e mezzo fa. Anni belli ed intensi ma anche difficilissimi. Per il paese, attraversato e sconvolto da una profonda crisi economica, sociale e politica; per i pensionati e gli anziani, che sono stati fortemente penalizzati dalle scelte sbagliate dei vari governi che si sono succeduti; per i giovani e per tutti quelli che hanno perso il lavoro; per il sindacato, che ha dovuto fronteggiare il costante attacco ai diritti. Con Carla Cantone alla guida lo Spi è stato sempre protagonista, dentro e fuori la Cgil. Un vero e proprio sindacato generale e confederale che ha sempre messo al centro l’interesse generale e che ha dato rappresentanza ai pensionati e agli anziani, che sono una parte molto consistente e fondamentale del nostro paese. A Carla Cantone va il ringraziamento di tutto lo Spi-Cgil per quello che ha fatto in questi anni ma anche e soprattutto un grande in bocca al lupo per il lavoro che la attende in Europa alla guida della Ferpa. L’Assemblea generale dello Spi-Cgil che dovrà eleggere il nuovo Segretario generale è stata convocata per il prossimo 3 febbraio a Roma. Ascolta l'intervento di Carla Cantone Guarda la fotogallery (Roma, 12 gennaio 2016) http://www.spi.cgil.it/In_primo_piano 1 "NOI, SPI” Una ricerca per capire quale strada deve prendere il sindacato È stata presentata oggi 12 gennaio 2016 all‟Assemblea generale dello Spi-Cgil la ricerca “Noi, Spi” curata dal sociologo Fausto Anderlini e coordinata dal Segretario organizzativo dello Spi-Cgil Attilio Arseni e da Maurizio Fabbri. Si tratta di un‟analisi approfondita e dettagliata realizzata su un campione di 2.450 membri dei direttivi di Lega con l‟obiettivo di mettere in luce lo stato di salute del sindacato e del paese, il rapporto dello Spi con i propri iscritti e con il governo. Disoccupazione, corruzione e giovani: le emergenze da risolvere Tra i principali risultati emersi quelli che riguardano l‟agenda dei problemi del paese da risolvere. In cima alle priorità dei militanti e degli attivisti dello Spi c‟è la questione occupazionale, indicata dal 69% degli intervistati. Il 32% ha invece indicato la corruzione politica e la prospettiva futura dei giovani. Luci ed ombre sul futuro Agli intervistati è stato chiesto un giudizio sul futuro del paese e sulla possibilità che esso possa uscire in tempi brevi dalla situazione di crisi nella quale si trova. Il 30% ha detto di essere fiducioso e il 29% di esserlo anche se poco. E‟ scettico invece il 18% e pessimista l‟11%. Solo il 10% si dice ottimista. L’azione del sindacato: positiva ma con qualche critica Sull‟azione del sindacato è emerso un giudizio complessivamente positivo. Nel caso della Cgil tale giudizio è positivo per il 26% degli intervistati, abbastanza positivo per il 44% ma anche poco positivo per il 26%. Nel caso dello Spi invece il giudizio è positivo per il 46%, abbastanza positivo per il 38%. Poco positivo per il 13%. Sulla contrattazione sociale bisogna fare di più Molto articolato è il giudizio dei militanti e degli attivisti dello Spi sulla contrattazione sociale. Secondo il 51% degli intervistati infatti questa è ancora troppo inascoltata, per il 14% è ininfluente e per l‟11% è recepita con ostilità. Il 18% pensa invece che incontri l‟interesse delle istituzioni. Un governo poco amato con cui comunque dover fare i conti La ricerca ha affrontato anche lo spinoso tema del rapporto con il governo Renzi e ha dato preziose indicazioni sull‟atteggiamento che il sindacato deve assumere nei suoi confronti. Un giudizio positivo sull‟esecutivo viene dato solo dal 7% degli intervistati mentre ben il 40% boccia completamente la sua azione. Il 22% esprime invece un giudizio abbastanza positivo e il 25% abbastanza negativo. Le critiche rivolte al governo riguardano in particolare il Jobs Act, la mancata riforma delle pensioni, quella fiscale e quelle istituzionali. Ben l‟80% dei militanti e degli attivisti dello Spi ritiene però che occorra avere una interlocuzione con il governo e che il sindacato debba in tutti i modi cercare di farsi ascoltare. Il 15% ritiene invece che occorra assumere un atteggiamento duro e oppositivo. (Roma, 12 gennaio 2016) http://www.spi.cgil.it/In_primo_piano 2 Primo Piano Marianetti: Cgil, profondo cordoglio per improvvisa scomparsa 22/01/2016 Il segretario generale e la segreteria nazionale della Cgil, a nome di tutta l‟organizzazione, esprimono profondo cordoglio per l‟improvvisa scomparsa di Agostino Marianetti, ricordano la prestigiosa figura di dirigente sindacale e si stringono intorno alla famiglia dell‟ex segretario generale aggiunto del sindacato di corso d‟Italia. Dino, così lo chiamavano affettuosamente gli amici e i compagni, ricoprì in Cgil numerosi e prestigiosi ruoli. Nel 1977, al Congresso di Rimini, venne eletto segretario generale aggiunto, al fianco di Luciano Lama, carica che mantenne fino al 1983 quando fu eletto deputato. LA SCOMPARSA DI MARIANETTI. OGGI IL RICORDO DI SUSANNA CAMUSSO Agostino Marianetti si è spento ieri all'età di 75 anni dopo una lunga malattia. Consigliere comunale a Roma dal 1966 al 1969, sindacalista, fu segretario generale aggiunto della Cgil e deputato socialista alla Camera dal 1983 per tre legislature. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso e i componenti della segreteria nazionale della Cgil, a nome di tutta l‟organizzazione, esprimono profondo cordoglio per l‟improvvisa scomparsa di Agostino Marianetti, ricordando la prestigiosa figura di dirigente sindacale e si stringono intorno alla famiglia dell‟ex segretario generale aggiunto. “Dino, così lo chiamavano affettuosamente gli amici e i compagni – si legge nella nota dalla Cgil - ricoprì numerosi e prestigiosi ruoli. Nel 1977, al Congresso di Rimini, venne eletto segretario generale aggiunto, al fianco di Luciano Lama, carica che mantenne fino al 1983 quando fu eletto deputato. Nato a Tripoli nel 1940, Marianetti proveniva da una famiglia operaia. Il padre, operaio socialista alla Bombrini Parodi Delfino (B.P.D.) di Colleferro, venne licenziato per aver occupato la fabbrica con altri lavoratori negli anni Cinquanta. Agostino a 16 anni andrà poi a lavorare nella stessa fabbrica e a 18 anni entrò nella Cgil, ricoprendo molti incarichi fino a diventare, nel 1971 all‟età di 32 anni, segretario generale aggiunto accanto a Luciano Lama. Eletto deputato nel gruppo socialista, si dedicò ai temi dell'uguaglianza, delle riforme, dell'etica pubblica. Dalla sua esperienza trae spunto il libro “Io c‟ero” che verrà presentato oggi a Milano, nonostante la triste notizia della sua scomparsa, dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, presso la Camera del Lavoro (alle 17). Sul sito di Rassegna Sindacale una ricostruzione della biografia del sindacalista a cura di Ilaria Romeo, responsabile degli archivi storici Cgil. http://www.rassegna.it/articoli/agostino-marianetti-dalla-fabbrica-al-parlamento. 3 Inail: il 1° Febbraio scade termine per pagare l’assicurazione contro gli infortuni domestici gravi. Il prossimo primo febbraio scade il termine per rinnovare l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici gravi. Lo ricorda l'Inail in una nota. Sono interessati uomini e donne, tra i 18 e i 65 anni, che si occupano della cura della casa e del nucleo familiare in via esclusiva, gratuitamente e senza un rapporto di lavoro subordinato. Da quest'anno, annuncia l'Istituto, il pagamento elettronico del premio potrà essere effettuato esclusivamente tramite il servizio 'pagoPA'. Il premio assicurativo contro gli infortuni domestici è di 12,91 euro all'anno ed è deducibile ai fini fiscali. Sono esentati dal pagamento chi ha un reddito personale fino a 4.648,11 e coloro i quali abbiano un reddito familiare che non superi i 9.296,22 euro. In questi casi, ricorda ancora l'Inail, basta una semplice autocertificazione e il costo dell'assicurazione è interamente a carico dello Stato. Per il rinnovo dell'assicurazione, il pagamento del premio entro il primo febbraio garantisce la copertura degli infortuni domestici che si verificano dal primo gennaio al 31 dicembre 2016. Il versamento può essere effettuato anche successivamente ma, dal 2 febbraio in poi, la copertura è attiva a partire dal giorno successivo a quello del pagamento E' inoltre prevista l'applicazione di una sanzione per il ritardato o mancato pagamento. Si tratta di una forma assicurativa resta resa obbligatoria dalla legge n. 493/99, in considerazione del fatto che il fenomeno degli infortuni domestici è tutt‟altro che marginale. Nonostante l‟obbligatorietà però le sottoscrizioni diminuiscono. Erano 2,2 milioni nel 2008: scese a 1,6 milioni nel 2012, sono state poco più di 1,2 milioni nel 2014, con gli uomini in netta minoranza: circa 12.500. Cifre che comunque sono basse in partenza: perché gli italiani interessati sarebbero stimati tra i 5 e i 6 milioni. Il calo è così verticale da preoccupare l‟Inail che chiede una revisione dell‟assicurazione, troppo restrittiva nel riconoscere gli indennizzi e, dunque, vissuta come una tassa a cui non corrisponde quasi nulla. L‟assicurazione, infatti, copre gli infortuni, ma per accedere alla rendita minima l‟invalidità deve essere almeno del 27%. Una soglia troppo alta l‟Inail. Qualche esempio: per la perdita totale del pollice o della facoltà visiva di un occhio e dell‟avampiede, l‟indennizzo mensile è di appena 186,17 euro. Nei casi più gravi con un riconoscimento del 100 per cento di invalidità si può arrivare a un massimo di 1.292,90 euro. A scoraggiare la sottoscrizione della polizza è anche il numero delle rendite totali riconosciute: circa mille dal 2001 al 2014, su una platea di oltre 1 milione. Dal 2008 al 2012 le denunce per incidenti domestici sono scese da 1.700 l‟anno a poco meno di mille, di cui solo il 7,5% di casi indennizzati. L‟Inail è consapevole di quanto sia poco appetibile la sottoscrizione della polizza. Proprio recentemente, il direttore centrale dell‟Istituto assicuratore, Agatino Cariola, in un‟audizione presso la Commissione Lavoro della Camera ha avuto modo di affermare che “gli iscritti all‟assicurazione obbligatoria per il lavoro domestico, che vede nella sua platea soprattutto donne diminuiscono ogni anno, sebbene il premio assicurativo sia molto basso. Credo che un‟iniziativa legislativa possa superare le difficoltà e andare incontro all‟attesa dell‟utenza stessa. Per Cariola bisogna rivedere le regole restrittive di riconoscimento degli indennizzi. Troppo alta dunque la soglia del 27 per cento di invalidità, perché sfugge la miriade di infortuni domestici con conseguenze basse dal punto di vista del danno, per la quale non è riconosciuto alcunché. http://www.inca.it/Archivionews/DettaglioNotizia.aspx?guid={990838B9-4585-43AC-B219949C298FF13D}&parentId=831 4 CONFERENZE, MOSTRE, DIBATTITI, FILM E INIZIATIVE VARIE PROGRAMMATE A MANTOVA E PROVINCIA Nei prossimi giorni avranno luogo le prime iniziative organizzate in occasione del Giorno della Memoria 2016 Mantova DAL MEDZ YEGHERN ALLA SHOAH: le tappe per la definizione di genocidio Venerdì 22 gennaio 2016 | ore 10.00 Aula Magna Liceo “Isabella d‟Este” - via Rippa, 1 Mantova INIZIATIVA DIDATTICA RISERVATA AGLI ALLIEVI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO Venerdì 22 gennaio 2016 | ore 18.00 Auditorium “Claudio Monteverdi” Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” - via della Conciliazione, 33 Mantova INIZIATIVA APERTA AL PUBBLICO Conferenza-Concerto. Lo storico Marcello Flores (Università degli Studi di Siena) e il docente di diritto internazionale Gabriele della Morte (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) discutono, a partire dal Processo di Norimberga e dal Processo Eichmann, di come si è venuto a costituire l‟attuale concetto di crimine di genocidio. Proiezione di parti del documentario originale del Processo di Norimberga restaurato da Sandra Schulberg. Presenta il prof. Andrea Ranzato (Liceo Musicale “Isabella d‟Este”, Mantova) Al termine della conferenza verranno eseguite composizioni di Padre Komitas, musicista ed etnomusicologo armeno, testimone del genocidio del suo popolo. Federico Genna, pianoforte (classe del prof. Salvatore Spanò); Elena Guerreschi, soprano L'incontro è organizzato dal Conservatorio di Musica "Lucio Campiani" in collaborazione con l'IMSC e le Librerie Coop Nautilus di Mantova, e fa parte di una serie dal medesimo Conservatorio programmata tra il 22 ed il 28 gennaio. Suzzara venerdì 22 gennaio e martedì 26 gennaio presso il Centro Piazzalunga a partire dalle ore 8,30 Essere bambini e adolescenti durante la persecuzione e la distruzione degli Ebrei d'Europa Maria Bacchi e Nella Roveri dell'IMSC parlano agli studenti delle classi intorno all'Essere bambini e adolescenti durante la persecuzione e la distruzione degli Ebrei d'Europa. Racconti di dolore e di resistenza delle ragazze e dei ragazzi ebrei durante la Shoah. Suzzara, Giorno della Memoria 2016 5 Acquanegra sul Chiese, sabato 23 gennaio alle ore 18 presso la Biblioteca Comunale Storia di Luisa, una bambina ebrea di Mantova La Biblioteca in collaborazione con l'IMSC organizza una riunione, aperta a tutti, con Maria Bacchi e Fernanda Goffetti dell'IMSC, curatrici del volume Storia di Luisa. Una bambina ebrea di Mantova. La riunione segue ad un incontro di formazione con gli insegnanti e ad un laboratorio didattico con gli studenti. Il volume venne edito nel 2011 a Mantova dall'editore Arcari per conto dell'Archivio di Stato, dell'IMSC e dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Raccoglie saggi di vari autori ed uno schedario che ricostruisce la vicenda di Luisa Levi, la più giovane deportata di Mantova. Mantova UNA GOCCIA NEL MARE Sabato 23 gennaio 2016 | ore 10.15 Auditorium “Claudio Monteverdi” Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” - via della Conciliazione, 33 Mantova ANTEPRIMA RISERVATA AGLI ALLIEVI DEL LICEO MUSICALE "ISABELLA D'ESTE" Domenica 24 gennaio 2016 | ore 21.00 Teatro Accademico del Bibiena - Mantova EVENTO APERTO AL PUBBLICO INGRESSO GRATUITO - PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: tel. 0376 324636 - [email protected] Rappresentazione. Montaggio documentario/concerto attorno alla figura di Otto Adolf Eichmann, gerarca nazista processato nel 1961 a Gerusalemme, cui fanno da contraddittorio le pagine di diario di Etty Hillesum, giovane scrittrice olandese morta ad Auschwitz nel 1943. Musiche della tradizione religiosa ebraica, composizioni di Alban Berg, Ernest Bloch, Maurice Ravel eseguite da allievi e docenti del Conservatorio Lucio Campiani e del Liceo Musicale Isabella D'Este; coro di voci bianche del Conservatorio (dir. Francesco Loregian) e del Liceo Muiscale (dir. Romano Adami e Daniele Braghini). Regia: Giovanna Maresta; Direzione musicale: Luca Colombarolli - Scarica la brochure Mantova Commemorazioni e incontri. La città di Virgilio, rende la memoria un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo. Scrisse Salvatore Quasimodo: "Da quell'inferno aperto da una scritta bianca: 'Il lavoro vi renderà liberi „ uscì continuo il fumo”. In quel fumo era stata trasformata l'esistenza di una moltitudine di donne, uomini, bambini. Mai più. Tutto questo mai più. Per far sì che questa barbaria non si ripeta occorre conoscere, capire e sentire; studiare e vedere i luoghi della memoria. Storia e memoria sono risorse fondamentali per l'umanità, permettono di utilizzare il passato per capire il presente. La memoria è l'esperienza del vissuto, porta il passato nel presente, impedisce l'oblio. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. (legge 20 luglio 2000, n. 211) Per saperne di più (programma completo) http://www.giornodellamemoria.mantova.it/ 6 7 Giorno della Memoria 2016 Mantova 27 gennaio Commemorazioni e incontri ore 9 Liceo Scientifico “Belfiore” (via Tione 2) Profughi: l'esperienza del Saint Louis come emblema della politica dei respingimenti Esposizione aperta al pubblico fino al 3 febbraio ore 9 Multisala Ariston (via Principe Amedeo 20) Proiezione di Una volta nella vita per le classi dell'Istituto Tecnico “Mantegna” ore 10,30 Sinagoga (via Govi 13) Ricordo dei deportati ebrei Momento di raccoglimento per ricordare le vittime della Shoah Emanuele Colorni, presidente della Comunità Ebraica, ricorda i deportati mantovani Il cantore Angel Harkatz recita un salmo e una breve preghiera in ricordo dei deportati. ore 15 Stazione ferroviaria, binario 1 (piazza don Leoni) Porrajmos Momento di raccoglimento e preghiera per ricordare la persecuzione razziale di Rom e Sinti Intervengono Yuri Del Bar, vicepresidente dell'Associazione Sucar Drom, ed il pastore evangelico Manuel Gabrieli ore 15,30 Istituto per Geometri “Carlo d'Arco” (via Tasso 1) Emanuele Colorni incontra gli studenti dell'Istituto “Carlo d'Arco” e del Liceo delle Scienze Umane “Isabella d'Este” autori dell'installazione Memoriale della Shoah mantovana (visitabile dal 25 gennaio al 6 febbraio) ore 17,30 Libreria Di Pellegrini (via Marangoni 16) Lo scaffale di storia e cultura ebraica Esposizione di libri nuovi, d'occasione e rari ore 18 Teatro Accademico del Bibiena (via Accademia 47) Seduta congiunta del Consiglio Provinciale e del Consiglio Comunale Intervengono Alessandro Pastacci presidente della Provincia di Mantova e Mattia Palazzi sindaco del Comune di Mantova Prolusione: Carlo Benfatti Giusti fra le Nazioni: i mantovani Marida Brignani Fabio Norsa testimone a Mantova della cultura ebraica e della Shoah Presiedono Simone Pistoni presidente del Consiglio della Provincia di Mantova e Massimo Allegretti presidente del Consiglio del Comune di Mantova ore 21 Teatrino “D'Arco” (piazza D'Arco 2) Se questo è un uomo Lettura drammatizzata della riduzione radiofonica dell'opera di Primo Levi con attori dell'Accademia Teatrale “Campogalliani” ore 21 Teatro Accademico del Bibiena (via Accademia 47) Sentire la memoria. Un concerto per ricordare Quartetto dell’Accademia (Paolo Ghidoni primo violino) in collaborazione con NED Ensemble e Gruppo teatrale “Bagatta” (Desenzano) Direttore Andrea Mannucci Musiche di P. Hindemith, A. Mannucci, G. Mahler Introducono gli accademici Paola Besutti e Maurizio Bertolotti Associazione Sucar Drom La rubrica dell’Inca: I diritti che non sai Le tue domande, le nostre risposte http://www.inca.it/IDirittiCheNonSai.aspx Domanda Sono un cittadino del Marocco e frequento l‟università. Ho un permesso per studio e una volta laureato vorrei trovare un lavoro in Italia. Cosa devo fare? Risposta Se hai un permesso per studio puoi lavorare part-time o per un massimo di 1040 ore all‟anno. Qualora tu trovassi un datore di lavoro che ti assume e in quel periodo viene emanato un Decreto Flussi che prevede delle quote di conversione da studio a lavoro, puoi chiedere di convertire il permesso in lavoro subordinato. Inoltre gli studenti stranieri che si laureano in Italia (laurea triennale o specialistica, o master, ecc.), qualora abbiano un datore di lavoro che intende assumerli, possono ottenere un permesso per lavoro subordinato in qualsiasi momento dell‟anno a prescindere dall‟emanazione di un Decreto Flussi. È importante sapere che lo studente che si laurea nel nostro Paese, può ottenere un permesso per attesa occupazione qualora alla scadenza del permesso per studio non abbia una proposta di lavoro. Domanda Sono un cittadino italiano ed ho sposato una cittadina Equadoregna da un anno. Sua mamma è venuta a trovarci il mese scorso, ma ora vorremmo che lei rimanesse qui, anche perché mia moglie aspetta un bambino. Cosa occorre fare? Risposta I genitori di un cittadino comunitario e quelli del coniuge hanno diritto a rimanere nel nostro Paese qualora si dimostri, oltre ovviamente al rapporto di parentela, che sono a carico. Questo si può provare ad esempio esibendo documentazione relativa alle rimesse bancarie fatte in favore della mamma quando era nel Paese di origine, oppure esibendo il modello 730 dove risulti come familiare a carico. Con la certificazione (tradotta e legalizzata) che prova il rapporto di parentela e la documentazione che attesta che la mamma è a vostro carico, occorre recarsi nel periodo di validità del visto di ingresso (3 mesi) alla questura locale per richiedere la “Carta di soggiorno di familiare di cittadino dell‟unione”. Questo titolo di soggiorno avrà una durata di 5 anni e sarà in formato cartaceo. Cogliamo l‟occasione per ricordarle che qualora sua moglie voglia diventare cittadina italiana, può presentare domanda di cittadinanza dopo due anni dal matrimonio, o dopo 1 anno nel caso in cui sono nati dei figli. 9 La Camera del Lavoro di Mantova (come ha fatto anche la CGIL nazionale) aderisce alla manifestazione di sabato 23 gennaio alle ore 17 a Mantova in piazza Mantegna. La manifestazione promossa dalle associazioni LGBT si colloca in una mobilitazione a livello nazionale che coinvolgerà oltre 70 città a sostegno dell'approvazione del disegno di legge Cirinnà (meglio conosciuto come legge per il riconoscimento delle Unioni Civili ). 10 Pubblico impiego Furbetti del cartellino, l'ennesimo annuncio 21 gennaio 2016 ore 16.35 "Il decreto delegato avrà un iter lungo: prima di tre o quattro mesi non vedrà alla luce”, spiega Michele Gentile, coordinatore Cgil per i Settori pubblici, ai microfoni di RadioArticolo1: "Attendiamo i testi, ma per adesso i licenziamenti non ci sono" “Stupisce la superficialità dell'ennesimo intervento legislativo. Anziché fare un atto di indirizzo, il governo ha fatto un decreto delegato che inevitabilmente avrà un iter lungo e complesso. Prima di tre o quattro mesi non vedrà la luce, per adesso quindi è solo un annuncio che per non produrrà grandi effetti”. A dirlo è il coordinatore dei Settori pubblici della Cgil nazionale, Michele Gentile, intervistato da RadioArticolo1 per commentare il cosiddetto 'decreto antifannulloni' licenziato dal Consiglio dei ministri (qui il podcast). "La campagna mediatica parla di licenziamenti entro 48 ore, ma in realtà i licenziamenti non ci sono, perché si parla di sospensione cautelare. Vedremo il testo finale – aggiunge il sindacalista –, ma se dovesse essere quello di cui si parla in queste ore, ci sono forti dubbi di sostenibilità giuridica: non si può sospendere un lavoratore senza contestargli il motivo”. "Come Cgil – conclude Gentile – abbiamo sempre detto che chi sbaglia deve pagare, specie chi fornisce servizi ai cittadini. Il punto, dunque, non è la sanzionabilità”. http://www.rassegna.it/articoli/furbetti-del-cartellino-dal-governo-lennesimo-annuncio » Video: conferenza stampa Susanna Camusso - FOTO 11 LA CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI. NE PARLA CLAUDIO TREVES (NIDIL) La Carta dei diritti universali del Lavoro è "una proposta di straordinario valore innovativo: è la prima volta che un sindacato prova a rimettere al centro il tema del lavoro, dei suoi diritti, in una logica universale rispetto a un quindicennio nel quale l'ideologia dominante ha messo al centro l'impresa". Lo afferma il segretario generale del Nidil Cgil, Claudio Treves, ai microfoni di Radio Articolo 1 nel corso della trasmissione "Italia Parla". La sintesi su Rassegna Sindacale: http://www.rassegna.it/articoli/la-carta-dei-diritti-una-proposta-innovativa-per-i-precari. "Dalla Costituzione in poi - riflette Treves - il rapporto di lavoro è una relazione diseguale tra due soggetti diseguali: il compito del diritto della legislazione è quello di tutelare il contraente debole, ovvero il lavoratore". I risultati delle politiche di questi anni, che hanno agito in senso contrario "li vediamo sotto gli occhi proprio in questi giorni". Il testo della Cgil dunque "ha lo straordinario coraggio di provare a ribaltare questa impostazione, attraverso una Carta che dice che bisogna riconoscere i diritti di tutti, a prescindere dal lavoro svolto, dalle dimensioni dell'impresa e dalle caratteristiche del lavoro. Una grande novità che è il cuore della Carta". Il segretario del sindacato degli atipici ha spiegato la composizione della Carta. "E' un lungo documento di 64 pagine e 97 articoli - spiega -, è fatto sinteticamente di tre parti: la prima di rango costituzionale, che prevede il riconoscimento dei diritti a prescindere dalla modalità con la quale la prestazione lavorativa viene svolta. Si afferma il diritto al lavoro, al lavoro dignitoso, il divieto di discriminazione, il riconoscimento in caso di malattia, maternità, infortunio, e il diritto all'aggiornamento che è nuovo rispetto ai diritti 'storici'". Per ascoltare tutta l‟intervista è disponibile il podcast sul sito della radio: http://www.radioarticolo1.it/audio/2016/01/21/26886/diritti-uguali-per-tutti-instudio-claudio-treves-nidil-cgil 12 Comunicato sui fatti di Colonia approvato dal Comitato nazionale ANPI nella seduta del 21 gennaio 2016 (su proposta del Presidente Carlo Smuraglia e della Vicepresidente Marisa Ombra) L‟incredibile e drammatica vicenda di Colonia suscita orrore e preoccupazione diffusa. La condanna degli atti di violenza e degli abusi sessuali compiuti in quella drammatica serata, non può che essere ferma ed unanime. Non si deve avere paura, reagendo alla vicenda, di essere allineati a quanti rifiutano l‟accoglimento degli immigrati. Il punto è quanto e cosa si fa per rendere diffusa questa cultura – che dovrebbe essere diffusa almeno a tutta l‟Europa, che considera le donne cittadine, al pari degli uomini. L‟integrazione parte da questo punto. Ma si impone anche una riflessione approfondita. Se perfino in un Paese dell‟Europa possono verificarsi episodi gravissimi di sessismo, oltretutto realizzati con violenza e su numerose donne inermi e se nel contempo sintomi evidenti di sessismo possono riscontrarsi nell‟atteggiamento distaccato e sostanzialmente indifferente, degli organi preposti non solo alla tutela dell‟ordine pubblico, ma anche delle persone (si è parlato anche di “impotenza”, ma quando mai, in qualsiasi Paese d‟Europa, gli organi di polizia hanno mostrato segni di “impotenza” di fronte a manifestazioni popolari, di lavoratori e di cittadini che uscissero dalle regole?), significa che le contraddizioni di sempre sono ancora in atto, significa che il percorso dell‟emancipazione femminile e della realizzazione dell‟indissolubile binomio libertà-uguaglianza è tuttora tortuoso ed esposto a seri pericoli. Non si può restare inerti e silenziosi a fronte di un così disastroso inizio dell‟anno nuovo, con tutto ciò che la vicenda richiama e significa. Occorre reagire con forza, respingendo qualsiasi forma di strumentalizzazione e richiamando cittadini e istituzioni alle responsabilità che ognuno deve assumersi, perché il percorso indicato nella Costituzione italiana, ma anche nella Convenzione europea dei diritti dell‟uomo, vada avanti, senza intralci, in tutti i Paesi che fanno parte dell‟Unione europea, così come in ogni parte del mondo. Non è in gioco soltanto la tutela delle donne (che pur dovrebbe impegnarci, tutti, fino in fondo), ma anche la salvaguardia e il rispetto della persona umana. In questo senso, l‟ANPI si considera impegnata ad accentuare le sue iniziative, in sede nazionale e in sede locale, per valorizzare il ruolo delle donne nella società e ribadire l‟assoluta esigenza di assicurare parità di diritti e pari opportunità, così come vuole il secondo comma dell‟art. 3 della Costituzione; ma al tempo stesso riafferma il più netto rifiuto contro ogni atto di violenza, con particolare e specifico riferimento al diritto delle donne ad essere libere ed eguali, nel pieno rispetto della persona e della sua dignità. Occorre, in Italia e in Europa, un salto di qualità, per abbattere ogni forma di pregiudizio ed ogni tipo di sopraffazione, in nome della libertà, dell‟uguaglianza e della dignità. Su questo terreno, l‟ANPI sarà in prima linea, anche per contribuire alla creazione di una cultura diffusa del rispetto dei diritti umani e dei valori proclamati dalla Costituzione. Roma, 21 gennaio 2016 Carlo Smuraglia Presidente Nazionale ANPI Marisa Ombra Vicepresidente nazionale ANPI 13 NEWS LETTER 22 Gennaio 2016 In questo numero: Libro della memoria 2015:È complicato fare il sindacalista oggi – Generazioni a confronto nella storia della Cgil Valle Camonica-Sebino Per la prima volta la Giunta Regionale introduce importanti obiettivi a tutela e per lo sviluppo delle politiche sanitarie di genere Speciale legge di stabilità 2016 Pensioni: Inps, quando e come la cumulabilità dei periodi assicurativi. Dai territori: Brescia:Raccolta cibo per le famiglie in difficoltà MANTOVA:Le liberalizzazioni che effetto hanno avuto sui pensionati e sulle famiglie Ricordo che sulla nostra pagina facebook potete trovare le immagini delle iniziative, che si sono tenute in questo periodo nei nostri comprensori. Vai alla pagina cordiali saluti Beppe Cremonesi. [1]