Comments
Description
Transcript
PTOF 2016/19 - Russell-Moro
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA P.T.O.F A.S.2016/19 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 INDICE PREMESSA 1. IL CONTESTO E L’ISTITUTO 2. LE FINALITA’ GENERALI E GLI OBIETTIVI PRIORITARI E DI MIGLIORAMENTO 3. L’OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE 1 1 1 4 3.1 QUADRI ORARIO 3.2 CITTADINANZA E COSTITUZIONE 3.3 CLIL (Content and Language Integrated Learning) 3.4 L’ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 3.5 LA FORMAZIONE INTEGRATA - Biennio integrato formazione professionale, istruzione tecnica 3.6 L’ ISTRUZIONE DEGLI ADULTI 3.7 I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 3.8 L’ ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’IRC 4. IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 5. L’OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICOLARE 6. IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ( PNSD) 7. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE 10 13 14 14 7.1 L’ORGANIGRAMMA 7.2 IL FUNZIONIGRAMMA 7.3 LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE 7.4 I RAPPORTI CON GLI ENTI E LE ORGANIZZAZIONI DEL TERRITORIO 7.5 LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO 7.6 IL SISTEMA INTEGRATO QUALITA’/ACCREDITAMENTO 8. LE RISORSE UMANE (ORGANICO AUTONOMIA DOCENTI E ATA) 9. LE RISORSE MATERIALI ED INFRASTRUTTURALI 10. LA VALUTAZIONE 28 30 30 10.1 LA VALUTAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA 10.2 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI 11. IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA ALLEGATO A – PIANO ANNUALE INCLUSIONE (PAI) ALLEGATO B – PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) ALLEGATO C – CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI 32 33 39 47 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 PREMESSA - - Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Tecnico Economico B. Russell – A. Moro è stato redatto ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo del 7/10/2015 prot. n.0004944/C/1A il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 27/10/2015; - il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 9/11/2015; il Piano è soggetto a pubblicazione. - 1 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 1. IL CONTESTO E L’ISTITUTO L’Istituto Tecnico Economico Statale “Bertrand Russell – Aldo Moro” di Torino è nato nel 2000 dall’unione dei due istituti. È frequentato attualmente da circa 900 studenti distribuiti su 40 classi, di cui 31 presso la sede “Bertrand Russell” (nata nel 1984) e nove presso la succursale “Aldo Moro” (istituto nato agli inizi degli anni ’70 come VII Istituto Tecnico Commerciale). Gli allievi provengono per il 60% dal territorio cittadino, per il 30% dai Comuni di Venaria Reale e Druento e per la restante parte da altri Comuni della cintura metropolitana. Gli allievi sono per il 57% femmine; il 16% circa di alunni ha cittadinanza non italiana, ma solo lo 0,3% sull’intero numero di studenti proviene da scuole di Paesi stranieri. L’area territoriale di riferimento comprende le circoscrizioni 5 e 6 di Torino e alcuni comuni della cintura metropolitana. Il territorio della circoscrizione 5 è suddiviso i cinque grandi quartieri ( Borgata Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento, Vallette e Lanzo) molto diversi per composizione demografica e tradizioni sociali economiche e culturali . La Circoscrizione 6 si sviluppa nella zona nord ed è la più estesa e tra le più popolose della città, comprende territorio e popolazione di otto quartieri tra loro, per molti aspetti, disomogenei , ma in genere caratterizzati da una certa marginalità culturale. Sembra significativo, per esempio, che il tasso di laureati nel territorio circoscrizionale , calcolato al 2,3%, si collochi ad un terzo del dato cittadino del 6,9%. Complessivamente il contesto di riferimento è caratterizzato da un livello di scolarizzazione medio-basso ed evidenzia l’esigenza di indirizzare il processo di insegnamento/apprendimento verso un innalzamento del successo formativo e un orientamento consapevole per la prosecuzione degli studi o per le scelte lavorative. A tale proposito il territorio offre numerose opportunità per costruire una rete formativa orizzontale con enti ed organizzazioni indispensabile per fronteggiare le problematiche emergenti e per rendere la Scuola un polo culturale e creativo significativo . 2. LE FINALITÀ GENERALI E GLI OBIETTIVI PRIORITARI E DI MIGLIORAMENTO L’Istituto, tenuto conto delle caratteristiche del territorio e dell’utenza di riferimento, individua nell’ambito degli obiettivi istituzionali dell’istruzione e della formazione generale dell’alunno , come priorità che ne costituisce il carattere fondante la valorizzazione di tutti i suoi alunni e nel definire le proprie azioni strategiche identifica l e s e g u e n t i f i n a l i t à e o b i e t t i v i p r i o r i t a r i . 2 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 FINALITA’ INNALZAMENTO DEI LIVELLI DI ISTRUZIONE E DELLE COMPETENZE RISPETTO DELLA CRONOBIOLOGIA E DEGLI STILI DI APPRENDIMENTO CONTRASTO DELLE DISEGUAGLIANZE SOCIO/CULTURALI TERRITORIALI E DI GENERE RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA (PALESE ED OCCULTA) E DELL’ABBANDONO REALIZZAZIONE DI UNA SCUOLA APERTA QUALE LABORATORIO PERMANENTE DI RICERCA/INNOVAZIONE DIDATTICA / SPERIMENTAZIONE. INCENTIVARE LA PARTECIPAZIONE E LA CITTADINANZA ATTIVA GARANTIRE A CIASCUNO IL DIRITTO ALLO STUDIO E IL SUCCESSO FORMATIVO. SVILUPPO DI COMPORTAMENTI ISPIRATI AD UNO STILE DI VITA SANO. GLI OBIETTIVI PRIORITARI E DI MIGLIORAMENTO Diminuzione delle insufficienze di matematica nella classi del primo biennio (obiettivo di miglioramento) Diminuzione delle insufficienze nelle lingue comunitarie: inglese e francese ( obiettivo di miglioramento) potenziamento delle competenze digitali potenziamento delle competenze linguistiche in italiano Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati anche attraverso la redazione dei PDP Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana. Prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione e del bullismo Costruzione di un percorso di orientamento personalizzato Promozione del successo formativo di ciascuno Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado disviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con gli enti e le organizzazioni del territorio. Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e democratica, attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economicofinanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità; Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti; Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica Potenziamento delle discipline motorie e individuazione di percorsi finalizzati all’educazione alimentare e alla prevenzione delle dipendenze. Percorso di formazione in teme di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro 3 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 3. L’OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (AFM) L'indirizzo ha due articolazioni: RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING (RIM) SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI (SIA) Profilo Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e dei processi aziendali, degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale. Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi. Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. Al termine di questo percorso il/la Diplomato/a avrà accesso a tutti i percorsi universitari, ( particolarmente indicati gli ambiti economico, giuridico, sociologico, informatico e delle lingue straniere)potrà proseguire gli studi nei corsi IFTS, ITS, nei corsi di Formazione Professionale post diploma o iscriversi agli Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. Potrà inserirsi direttamente nel mondo del lavoro e accedere ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. Sbocchi professionali: partecipare ai concorsi pubblici; lavorare come impiegato di concetto presso le aziende di tutti i settori (nell’ambito finanziariocommerciale-amministrativo), le organizzazioni no profit, gli studi professionali. 4 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 3.1 QUADRI ORARIO Biennio comune “Amministrazione, finanza emarketing” Materie Lingua e letteratura italiana Storia Matematica Diritto ed economia Economia aziendale Lingua inglese Seconda lingua comunitaria Scienze della terra e biologia Fisica Chimica Geografia Informatica Scienze motorie e sportive Religione Totale ore settimanali I anno 4 2 4 2 2 3 3 2 2 II anno 4 2 4 2 2 3 3 2 3 2 2 1 32 2 3 2 2 1 32 IV anno 4 2 3 7 3 3 3 2 2 2 1 32 V anno 4 2 3 8 3 3 3 3 2 1 32 Triennio “Amministrazione finanza emarketing” Materie Lingua e letteratura italiana Storia Matematica Economiaaziendale Linguainglese Seconda lingua comunitaria Diritto Economiapolitica Informatica Scienze motorie e sportive Religione Totale ore settimanali III anno 4 2 3 6 3 3 3 3 2 2 1 32 Triennio “Sistemi informativi aziendali” Materie Lingua e letteratura italiana Storia Matematica Economia aziendale Lingua inglese 2^lingua comunitaria Diritto Economia politica Informatica* Scienze motorie e sportive Religione Totale oresettimanali III anno 4 2 3 4 3 3 3 3 4(3) 2 1 32 IV anno 4 2 3 7 3 3 2 5(3) 2 1 32 V anno 4 2 3 7 3 2 3 5(3) 2 1 32 * le ore indicate in parentesi sono riferite alle attività di laboratorio in compresenza con gli insegnanti tecnico-pratici 5 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 Triennio “Relazioni internazionali per il marketing” Materie Lingua e letteratura italiana Storia Matematica Economia aziendale e geopolitica Lingua inglese Seconda lingua comunitaria* Terza lingua comunitaria Diritto Relazioni internazionali* Tecnologie della comunicazione Scienze motorie e sportive Religione Totale ore settimanali III anno 4 2 3 5 3 4 3 2 1 2 2 1 32 IV anno 4 2 3 5 3 4 3 2 1 2 2 1 32 V anno 4 2 3 6 3 4 3 2 2 2 1 32 *Progetto Esabac 6 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 3.2 CITTADINANZA E COSTITUZIONE Nelle Linee Guida per il passaggio a ordinamento degli istituti tecnici (DPR 15.3.2010, n.88), Orientamenti per l’organizzazione del curricolo, si precisa che: «Le attività e gli insegnamenti relativi a Cittadinanza e Costituzione coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari dell’istruzione tecnica e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-giuridico e giuridico-economico; interessano però anche le esperienze di vita e, nel triennio, le attività di alternanza scuola-lavoro, con la conseguente valorizzazione dell’etica del lavoro». L’Istituto è impegnato a sviluppare comportamenti corretti di cittadinanza consapevole e di conoscenza e approfondimento della Costituzione, sia attraverso il normale lavoro didattico, sia attraverso progetti curricolari ad hoc. Obiettivo di tali lavori è far riflettere gli studenti sul significato di cittadinanza attivia, di protagonismo giovanile e di conoscenza e difesa dei valori costituzionali. Altresì è curata la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un'etica della responsabilità. Si intende quindi promuovere nei ragazzi la capacità di scegliere e agire in modo consapevole nel contesto classe e nella vita quotidiana. Si coglieranno dunque le esperienze più significative, personali e di gruppo, senza trascurare eventi della contemporaneità, allo scopo di consolidare la conoscenza di se stessi, degli altri e dell'ambiente, e di sviluppare forme di collaborazione e di solidarietà. L’Istituto aderisce da alcuni anni al progetto Diderot, e ha progettato azioni sinergiche tra le classi per percorsi di conoscenza e approfondimento delle Ricorrenze civili, talora anche con l’ausilio di protagonisti della cultura della Legalità che operano in ambito torinese. A tale proposito fruttuosa si rivela anche la collaborazione con l’Associazione Acmos che da anni collabora con il nostro Istituto per incrementare l’esercizio di un corretto protagonismo nei giovani. All’interno del Progetto di Alternanza scuola/mondo del lavoro (“ Orienta Mente on the job ”) per le classi terze è previsto un progetto a titolo” Piccolo Atlante della corruzione “ che si svolgerà in rete con altre scuole torinesi. Due classi dell’istituto da due anni partecipano al progetto “Il quotidiano in classe” , orientato a diffondere buone pratiche di lettura e di analisi degli articoli giornalistici delle principali testate italiane, secondo l’idea di conoscere per scegliere . 3.3 CLIL (Content and Language Integrated Learning) La Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado prevede l'insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in una lingua straniera nell'ultimo anno degli Istituti Tecnici secondo la metodologia CLIL. Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è un approccio didattico di tipo immersivo che punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari. L'approccio CLIL ha l'obiettivo di focalizzarsi sia sulla disciplina insegnata sia sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera che fa da veicolo. Il CLIL potenzia nello studente una maggiore fiducia nella proprie capacità comunicative nella lingua straniera; consente una maggiore spendibilità delle competenze linguistiche acquisite; stimola apertura e disponibilità alla mobilità nell'istruzione e nel lavoro. Nelle articolazioni AFM e SIA le discipline non linguistiche coinvolte nell’insegnamento in lingua inglese nella sono: informatica, diritto, economia politica ed economia aziendale. Nell’ articolazione RIM con progetto Esabac la disciplina coinvolta nell’insegnamento in lingua francese è la storia. 7 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 3.4 L’ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO L’Alternanza Scuola Lavoro, già normata dal D.Lgs. n. 77/2005 è stata recentemente regolamentata dalla legge 107/2015. La norma stabilisce che ciascun allievo svolga nel secondo biennio e nell’ultimo anno un percorso di alternanza scuola-lavoro in ragione almeno di complessive 400 ore L’ alternanza , consolidata nell’istituto da diversi anni, oltre ad avere una valenza orientativa, è una metodologia didattica, progettata, attuata e valutata dall’istituzione scolastica in collaborazione con le imprese. Caratteristica comune alle esperienze di stage e alternanza scuola-lavoro è la concezione dell’impresa come luogo di apprendimento, l’azienda ospitante è ambiente educativo complementare a quello dell’aula e del laboratorio. La proposta progettuale dell’Istituto prevede la seguente articolazione: 150 ore classi terze ( sensibilizzazione e orientamento al mondo del lavoro sul territorio – 40 oredidattica formativa su paghe e contributi – 40 ore - stage in azienda – 60 ore- Monitoraggio e valutazione – 10 ore-) 200 ore classi quarte 50 ore classi quinte Tutti i percorsi sono progettati e realizzati attraverso apposite convenzioni, protocolli e accordi con le imprese, con le Camere di Commercio, con Enti pubblici e privati, con ordini professionali, e con alter organizzazioni del territorio. Le esperienze vengono formalmente certificate e valutate. Per gli allievi disabili, con valutazione differenziata, è previsto un progetto di alternanza denominato “Facty” che consente agli allievi di operare nella scuola come se fossero in azienda, riproducendo un “laboratorio di simulazione”. 3.5 LA FORMAZIONE INTEGRATA - Biennio integrato formazione professionale – istruzione tecnica Le esperienze dei percorsi integrati hanno origine dall’Accordo tra Ufficio Scolastico Regionale, Regione Piemonte e Città Metropolitana sulla base della Legge Delega 53/2003, art.2, che recita: “è assicurata e assistita la possibilità di cambiare indirizzo […] di passare dal sistema della formazione professionale all’istruzione e viceversa mediante apposite iniziative didattiche”. Gli obiettivi prioritari del biennio integrato tra istruzione e formazione professionale sono: contribuire ad innalzare il tasso di successo scolastico del maggior numero possibile di studenti dell’ Istituto; permettere la sperimentazione di metodologie didattiche attive che puntino a coinvolgere e motivare gli studenti, anche innalzando l’autostima, in modo da favorire sia un approfondimento-consolidamento della vocazione verso le attività professionalizzanti, sia un rinforzo dell’interesse verso lo studio in generale; stimolare la produzione di esperienze di valutazione formativa e orientativa che integrino la tradizionale valutazione accertativa delle conoscenze acquisite. Il percorso si articola nel biennio comune per una durata di 200 ore annue, svolte durante l’orario curricolare. Nel secondo anno si realizza uno stage simulato di 60 ore che comprende visite aziendali, testimonianze dal mondo del lavoro e attività di simulazione d’impresa in laboratori attrezzati. . 8 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 3.6 L’ ISTRUZIONE DEGLI ADULTI A partire dall’a.s. 2015/16 è istituito un percorso di secondo livello di istruzione tecnica articolato, come previsto dal DPR 263/12, in tre periodi didattici, così strutturati: a) primo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione al secondo biennio; b) secondo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione all’ultimo anno; c) terzo periodo didattico finalizzato all’acquisizione del diploma. Nell’a.s. in corso I percorsi di studio personalizzati del primo periodo didattico ( primo biennio) e del secondo periodo didattico ( secondo biennio) sono articolati con riferimento al monte ore complessivo sottratta la quota oraria per le attività di accoglienza e orientamento ( 10%del monte ore complessivo) e quella derivante dal riconoscimento dei crediti ( non superiore alla misura stabilita dalla Commissione). Per ciascun studente viene definito un quadro orario relativo alle quote orarie, comprensive della formazione a distanza ( non superiore al 20% del monte ore complessivo) destinate a ciascuna competenza da acquisire. La progettazione didattica si rivolge a gruppi di livello e si articola in unità di apprendimento. Pertanto, ciascun allievo deve svolgere un monte ore complessivo di 1518 ore (di cui 150 ore di accoglienza, orientamento, 300 ore di formazione a distanza) al quale va detratta la quota oraria derivante dal riconoscimento dei crediti. L’organizzazione modulare delle lezioni è su cinque giorni alla settimana. L’Istituto è dotato di FAD ( formazione a distanza). Possono iscriversi ai corsi gli adulti, anche stranieri, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, nonché coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che, già in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dimostrano di non poter frequentare il corso diurno. 3.7 I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI I bisogni educativi speciali riguardano alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: • quella della disabilità; • quella dei disturbi evolutivi specifici; • quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono , oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti problematiche non vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno. I Disturbi specifici di apprendimento, normati dalla L. 170/2010, riguardano la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia. Al fine di garantire a tutti gli studenti la piena realizzazione del diritto allo studio e del successo formativo la programmazione educativa e formativa prevede specifici progetti mirati al recupero, al sostegno e all'inserimento educativo degli allievi con bisogni educativi speciali anche al fine di garantire un adeguato supporto sotto il profilo assistenziale e specialistico. Il documento che contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno” è il Piano Annuale per l’ Inclusione.( cfr. All.A) 9 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 3.8 L’ ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’IRC La definizione delle attività didattiche e formative alternative all’IRC spetta al Collegio dei Docenti, quale organo responsabile dell’azione didattica. Questo impegno è obbligatorio per il Collegio dei Docenti, come emerge chiaramente da varie disposizioni, come la C.M. n. 302 del 1986, la C.M. n.. 316 del 1987, l’art. 28 del CCNL del 2007, la sentenza del Consiglio di Stato n. 2749 del 7 maggio 2010. La C.M. 368/85 precisa poi che i contenuti di queste attività non devono costituire un’opportunità educativa discriminante e in quanto tale non devono appartenere a programmi curricolari, poiché in tal modo avvantaggerebbero i non avvalentesi all’IRC. La scelta relativa alle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica trova concreta attuazione attraverso le diverse opzioni possibili: attività didattiche e formative; attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente; libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale docente (per studenti delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado); non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica. La scuola è dunque chiamata a predisporre un proprio progetto di attività didattica e formativa da proporre a coloro che non si avvalgono dell’IRC. Già la C.M. n. 316 del lontano 1987 indicava come una possibile risposta alle esigenze di individuare un quadro di riferimento per i contenuti delle attività formative, da prevedere in alternativa all'IRC, potrebbe essere offerta dallo studio dei "diritti dell'uomo", a partire dalle Dichiarazioni maturate soprattutto negli ultimi quarant'anni a livello internazionale. La proposta che viene elaborata ogni anno nel nostro Istituto si collega proprio a queste indicazioni ministeriali. 4. IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DEL PROGETTO LIVELLI DI PARTENZA OBIETTIVI INDICATORI RISULTATI ATTESI MatematicaMente Percorso didattico per classi parallele aperte per gruppi di livello, centrato sulla motivazione sul recupero e su un apprendimento graduale e guidato Percentuale di allievi insufficienti di matematica nel primo biennio nei cdc di novembre Percentuale allievi insufficienti di matematica classi primo biennio Classi aperte per gruppi di livello di francese Percorso didattico per classi parallele aperte per gruppi di livello, centrato sulla motivazione sul recupero e su un apprendimento graduale e guidato Percentuale di allievi insufficienti di francese nel primo biennio nei cdc di novembre Percentuale allievi insufficienti di matematica ≤ 20 % nelle classi del primo biennio in scrutinio finale Percentuale allievi insufficienti di francese ≤ 20 % nelle classi del primo biennio in scrutinio finale Classi aperte per gruppi di livello di inglese Percorso didattico per classi parallele aperte per gruppi di livello, centrato sulla motivazione sul recupero e su un apprendimento graduale e guidato Percentuale di allievi insufficienti di inglese nel primo biennio nei cdc di novembre Riduzione percentuale allievi insufficienti di matematica nelle classi del primo biennio in scrutinio finale Riduzione percentuale allievi insufficienti di francese nelle classi del primo biennio in scrutinio finale Riduzione percentuale allievi insufficienti di inglese nelle classi del primo biennio in scrutinio finale Classi aperte per gruppi di livello di matematica. 10 Percentuale allievi insufficienti di francese classi primo biennio Percentuale allievi insufficienti di inglese classi primo biennio Percentuale allievi insufficienti di inglese ≤ 20 % nelle classi del primo biennio in scrutinio finale I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DEL PROGETTO LIVELLI DI PARTENZA OBIETTIVI INDICATORI RISULTATI ATTESI ESABAC “Esame di Stato” e “Baccalauréat”. classi 3^-4^-5^ RIM Percorso formativo che prevede per 3 anni lo studio della Lingua e della letteratura francese (4 ore a settimana) e della Storia veicolata in lingua francese, disciplina non linguistica, (2 ore a settimana). Al termine, previo superamento dell’esame, si può conseguire il duplice diploma italiano di Esame di Stato e del Baccalauréat francese. Assenza diploma italiano di Esame di Stato e del Baccalauréat francese. Conseguimento diploma italiano di Esame di Stato e del Baccalauréat francese. Percentuale candidati con diploma italiano di Esame di Stato e del Baccalauréat francese. Diploma italiano di Esame di Stato e del Baccalauréat francese 100% candidati Certificazione EUCIP Core (AICA) classi 3^-4^-5^ SIA Il Sillabo di EUCIP Core, è articolato in tre “knowledge area” che coprono tutti gli ambiti fondamentali del ciclo di vita dei sistemi ICT e precisamente: Area "Pianificazione" (Plan) - Area "Realizzazione" Area"Esercizio" (Operate) Assenza certificazione EUCIP Core (AICA) Conseguimento certificazione EUCIP Core (AICA) Percentuale allievi con certificazione EUCIP Core (AICA) al termine classe quinta 70% allievi con certificazione EUCIP Core (AICA) al termine classe quinta Fasce deboli Percorsi di recupero allievi con profitto insuff. in discipline matematiche e linguistiche classi terze Percentuale allievi con profitto insuff. in discipline matematiche e linguistiche classi terze nei cdc di novembre Riduzione percentuale allievi con profitto insuff. in discipline matematiche e linguistiche classi terze in scrutinio finale. Percentuale allievi con insuff. in discipline matematiche e linguistiche classi terze in scrutinio finale. Diminuzione Percentuale allievi con insufficienze nelle classi terze nelle materie coinvolte Corso italiano L2 Delineare un percorso d’inserimento scolastico centrato sull’apprendimento dell’italiano L2, destinato ad alunni non italofoni neo arrivati o di recente immigrazione provenienti dalla scuola sec. di primo grado. Alunni non italofoni neo arrivati o di recente immigrazione provenienti dalla scuola secondaria di primo grado Alunni neoarrivati: acquisizione repertorio linguistico di base Allievi di recente immigrazione provenienti da scuola sec. di primo grado: acquisizione di un repertorio linguistico necessario per affrontare lo studio disciplinare Alunni neo arrivati: esito positivo test repertorio linguistico di base Allievi di recente immigrazione provenienti da scuola sec. di primo grado: esito positivo test repertorio linguistico necessario per affrontare lo studio disciplinare Alunni neo arrivati: l’alunno dispone di un repertorio linguistico di base Allievi di recente immigrazione provenienti da scuola sec. di primo grado: L’alunno è in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti disciplinari 11 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DEL PROGETTO LIVELLI DI PARTENZA OBIETTIVI INDICATORI RISULTATI ATTESI Programmazione organizzazione e realizzazione di eventi che sensibilizzino gli studenti a temi di rilevanza storico sociale Programmazione, organizzazione e realizzazione di percorsi educativi formativi/informativi che attraverso la conoscenza inducano a comportamenti coerenti con un modello di vita improntato al benessere globale della persona Programmazione ed organizzazione degli eventi da realizzare nel corso dell’a.s. Realizzazione degli eventi nel corso dell’a.s. Numero di eventi realizzati nel corso dell’a.s. Numero di eventi realizzati nel corso dell’a.s. ≥ sei Programmazione ed organizzazione dei percorsi educativi da realizzare nel corso dell’a.s. Realizzazione dei percorsi educativi nel corso dell’a.s. per tutte le classi Percentuale classi coinvolte Percentuale classi coinvolte 90%-100% Educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità Programmazione, organizzazione e realizzazione di percorsi educativi formativi/informativi che attraverso la conoscenza inducano a comportamenti coerenti con un modello di vita improntato alla cittadinanza attiva e alla legalità Programmazione e organizzazione dei percorsi educativi da realizzare nel corso dell’a.s. Realizzazione dei percorsi educativi nel corso dell’a.s. per tutte le classi Percentuale classi coinvolte Percentuale classi coinvolte 90% -100% Il quotidiano in classe Si articola in un incontro settimanale della redazione per la scelta degli articoli da pubblicare Individuazione allievi del triennio con sufficienti livelli linguistici Produzione articoli Diffusione lettura quotidiani Numero e tipologia articoli scritti settimanalme nte Tecniche di primo soccorso Programmazione, organizzazione e realizzazione di percorsi formativi obbligatori sulle nozioni base di primo soccorso, necessarie per saper affrontare situazioni come un arresto cardiaco e ostruzione delle vie respiratorie. Programmazione, organizzazione e realizzazione di percorsi informativi/formativi in tema di salute e sicurezza negli ambienti di lavori per allievi classi prime Nozioni base di tecniche di primo soccorso assenti Acquisizione nozioni di base tecniche di primo soccorso Percentuale studenti con esito positivo test su nozioni di base tecniche di primo soccorso Raggiungimento di punteggio medio nei tre concorsi annuali collegato al numero e tipo di articolo 90%-100% studenti con esito positivo test su nozioni di base tecniche di primo soccorso Nozioni base in tema di salute e sicurezza sul lavoro assenti Acquisizione nozioni di base in tema di salute e sicurezza sul lavoro Percorso di potenziamento dell’inglese con inserimento in stage post diploma in azienda in Gran Bretagna o Irlanda rivolto a studenti selezionati dall’Istituto Allievi classi quinte (articolazioni RIM e SIA) Adesione degli studenti selezionati Percentuale studenti con esito positivo test su nozioni di base in tema di salute e sicurezza sul lavoro Percentuale adesione studenti Ricorrenze civili Educazione salute alla Formazione salute e sicurezza sul lavoro classi prime Building Up 12 90%-100% studenti con esito positivo test su nozioni di base in tema di salute e sicurezza sul lavoro Adesione 100% studenti selezionati I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DEL PROGETTO Viaggi di istruzione/visite guidate Selezione di mete e per viaggi di istruzione e visite guidate a cura della commissione viaggi d’Istituto. Settimana di corso linguistico in Francia per le classi del triennio RIM/AFM Tutte le classi Progetto di inserimento dei ragazzi con autismo nelle scuole secondarie di II grado. Allievi disabili con autismo Soggiorno linguistico D’AIL CAP Superiamoci LIVELLI DI PARTENZA Allievi classi terze articolazione RIM/AFM OBIETTIVI INDICATORI RISULTATI ATTESI Partecipazione estesa di un congruo di allievi per ciascuna classe Partecipazione estesa di un congruo allievi per ciascuna classe Dare l’opportunità agli studenti con autismo di continuare il loro percorso di studi ed acquisire una competenza per una futura attività lavorativa che valorizzi le loro capacità. Numero allievi per ciascuna classe In ciascuna classe partecipazione di almeno i due terzi degli allievi In ciascuna classe partecipazione di almeno i due terzi degli allievi Incremento di azioni educative inclusive e reti sociali Numero allievi per ciascuna classe Azioni educative inclusive e reti sociali 5. L’OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICOLARE TITOLO PROGETTO Certificazioni linguistiche DELF FIRST PET TRANSALP DESCRIZIONE DEL PROGETTO Conseguimento certificazioni linguistiche LIVELLI DI PARTENZA Livello linguistico immediatamente inferiore a quello di certificazione OBIETTIVI INDICATORI Raggiungimento livello a2 –b1 (DELF) e B1_ B2 QCER (First) Numero di esami sostenuti con successo Scambio con allievi francesi 8 ragazze (di cui 4 italiane e 4 francesi) Perfezionament o della conoscenza della lingua francese e esperienza diretta nell’uso della lingua Superamento selezione del CEFPPA Migliorament o dell’uso della lingua “sociale” STRASBURGO Inserimento post diploma in strutture ricettive in Strasburgo Allievi selezionati dall’istituto classi V ECDL Conseguimento patente europea del computer Allievi senza ECDL Conseguimento ECDL Classi quinte allievi in stage post diploma di 12 settimane in Irlanda/Regno Unito Numero esami sostenuti con successo Numero partecipanti Master dei talenti ( Progetto Fondazione Unicredit) Stage post diploma in Irlanda/ Regno Unito 13 Percentuale allievi superamento selezione RISULTATI ATTESI 100% esami superati ampliamento numero partecipanti coinvolgimento di almeno 6 alunni del triennio RIM 100% Percentuale allievi superamento selezione 100% di successo negli esami Almeno quattro allievi per a.s. I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 TITOLO PROGETTO Lingua madre DESCRIZIONE DEL PROGETTO Preparazione per allieve straniere al concorso omonimo LIVELLI DI PARTENZA Preparazione degli allieve straniere al concorso. Centro d’ascolto ( in collaborazione con ASL2) Il “Centro di Ascolto” è un servizio di supporto psicologico gestito da uno psicologo agli studenti che vi possono accedere in orario curricolare per esplicitare problematiche di varia natura. Atletica leggera/corsa campestre, calcio A5, danze sportive, ginnastica. Studenti che necessitano di consulenza psicologica Gruppo sportivo Tutte le classi OBIETTIVI INDICATORI RISULTATI ATTESI Vittorie dei partecipanti. Capacità di scrivere un testo narrativo corretto ed emotivamente coinvolgente. Offrire un servizio di supporto psicologico a tutti gli allievi dell’istituto Numero di allieve partecipanti. Numero medio di passaggi settimanali nel corso dell’a.s. In media almeno quattro passaggi settimanali ( sede e succ) Promuovere la partecipazione degli studenti ai diversi giochi sportivi studenteschi Numero studenti partecipanti Numero partecipanti necessario per la realizzazione dell’attività proposta 6. IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ( PNSD) AMBITI AZIONI PROGRAMMATE Cablaggio interno di tutti gli spazi Lim e pc in tutte le aule/classi – aule classi/laboratorio aumentate con postazioni per la fruizione individuale e collettiva del web e dei contenuti Digitalizzazione amministrativa Sito web Sviluppo e potenziamento delle competenze digitali degli studenti. Alternanza scuola lavoro per l’impresa digitale. Didattica laboratoriale. Biblioteca scolastica come ambiente di alfabetizzazione all’uso delle risorse informative digitali. Formazione ITC , piattaforma FAD, registro elettronico personale e di classe. Digitalizzazione segreteria STRUMENTI COMPETENZE FORMAZIONE PERSONALE 7. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE La struttura organizzativa dell’ Istituto riguarda l'insieme delle modalità di suddivisione e di coordinamento delle attività che vengono svolte dagli organi, e dalle persone ad essi afferenti, che fanno parte dell’organizzazione. La struttura organizzativa è descritta in due documenti: l’organigramma e il funzionigramma L' organigramma è la rappresentazione grafica della struttura organizzati ed è soggetto ad aggiornamenti annuali. Il funzionigramma è un documento il cui scopo è quello di ufficializzare ed evidenziare in forma scritta le funzioni e i compiti degli organi presenti nell’organizzazione. 14 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 7.1 L’ ORGANIGRAMMA CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLEGIO DOCENTI DIRIGENTE SCOLASTICO GIUNTA ESECUTIVA DIRETTORE S.G.A R.S.U 1°COLLABORATORE D.S. R.L.S. 2°COLLABORATORE D.S. A.S.P.P. COORDINATORI SUCCURSALE AUSILIARI – ASS. TECNICI ASS. AMMINISTRATIVI COORDINATORE CORSO I.D.A MEDICO COMPETENTE -------------------------COMITATO DI VALUTAZIONE R.S.P.P -------------------------- COMMISSIONE ELETTORALE ORGANO DI GARANZIA DOCENTI GRUPPO SPORTIVO CONSIGLI DI CLASSE DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E DI SOSTEGNO REFERENTI DI PROGETTO GRUPPI DI LAVORO COMMISSIONI G.L.I. FUNZIONI STRUMENTALI DIDATTICA E AUTOVALUTAZIONE EDUCAZIONE ALLA SALUTE NECESSITA’ EDUCATIVE SPECIALI ORIENTAMENTO IN ENTRATA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 15 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 7.2 Il FUNZIONIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO II Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica predisponendo gli strumenti attuativi del Piano dell'Offerta Formativa, promuove sviluppa l’autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. Ha la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, ha autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane. In particolare, organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. I compiti del Dirigente Scolastico sono determinati dalle leggi e dai regolamenti - in particolare: Legge 537/1993, DM 292/1996, Legge 59/1997, DLgs. 59/1998, D.I. 44/2001, DLgs. 165/2001, D.lgs 81/08 Tra i principali: Il dirigente scolastico quale datore di lavoro è garante della salute e della sicurezza dei lavoratori in servizio presso il proprio Istituto. Assicura la gestione unitaria dell’Istituto e ne è il legale rappresentante. Cura la gestione delle risorse finanziarie e strumentali. E’ responsabile della qualità del servizio. Esercita le sue funzioni nel rispetto delle competenze degli organi collegiali. Esegue e fa eseguire le disposizioni delle leggi, dei regolamenti e gli ordini delle autorità superiori. Attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio per la predisposizione del Piano dell'Offerta Formativa. Stabilisce, sentito il Collegio dei docenti, il calendario degli scrutini, delle valutazioni periodiche e finali. Presiede il Collegio dei docenti, il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, i Consigli di classe, la Giunta esecutiva. Procede alla formazione delle classi sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e delle proposte del Collegio dei docenti. Assegna alle classi i singoli docenti. Promuove e coordina, nel rispetto della libertà d'insegnamento, insieme con il Collegio dei docenti, le attività didattiche, di sperimentazione e di aggiornamento nell'ambito della scuola. Adotta o propone i provvedimenti resi necessari da inadempienze o carenze del personale docente o A.T.A. Coordina il calendario delle assemblee d’Istituto. Adotta i provvedimenti di urgenza strettamente necessari e quelli richiesti per garantire la sicurezza della scuola. Nomina il personale docente ed A.T.A. supplente temporaneo. Sceglie i docenti con funzioni di Primo Collaboratore e di Secondo Collaboratore. Delega ai docenti specifici compiti. Indice le elezioni dei rappresentanti degli studenti, dei genitori degli alunni, del personale docente e del personale A.T.A. negli organi collegiali di istituto. Cura la convocazione dei Consigli di classe, del Collegio dei docenti, del Comitato di Valutazione per il servizio degli insegnanti, nonché la prima convocazione del Consiglio di Istituto. Cura la buona conservazione dell'edificio, del suo arredamento, del materiale didattico e scientifico. Conserva personalmente i documenti aventi carattere riservato. Regola e vigila i lavori dell'ufficio di segreteria e ne firma gli atti e certificati di sua competenza. Vigila sull'esatto adempimento dei propri doveri da parte di tutto il personale, al fine di garantire la 16 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 migliore qualità del servizio. Impartisce direttive per l'organizzazione ed il funzionamento dei servizi amministrativi di competenza della segreteria della scuola e fissa i turni di servizio del personale A.T.A. Partecipa alle assemblee dei genitori. Comunica alle famiglie degli alunni le modalità di funzionamento o la sospensione del servizio scolastico in occasione degli scioperi. Denuncia all'INAIL, entro 48 ore dall'evento o dal momento in cui sia venuto a conoscenza, gli infortuni degli alunni e del personale. Consulta il Direttore dei Servizi Amministrativi (D.S.G.A.) e informa il personale A.T.A. prima dell'inizio dell'anno scolastico sugli specifici aspetti di carattere generale ed organizzativo inerenti al piano attuativo dell'offerta formativa. Richiede tempestivamente agli enti locali l'adempimento degli interventi strutturali e di manutenzione necessari per garantire la sicurezza dei locali e degli edifìci scolastici e designa il responsabile e gli addetti del servizio di protezione e prevenzione. Assicura ai docenti, nelle forme ed in misura compatibile con la qualità del servizio scolastico, un'articolazione flessibile dell'orario di lavoro per consentire la partecipazione a iniziative di formazione riconosciute dall'amministrazione. Predispone, al termine di ogni anno scolastico, una relazione sull'andamento didattico e disciplinare della scuola e la illustra al Consiglio di Istituto. In materia amministrativo-contabile, il Dirigente Scolastico: Impegna e ordina, nei limiti degli stanziamenti di bilancio, le spese deliberate dal Consiglio di Istituto. Firma, unitamente al D.S.G.A., gli ordini di incasso e di pagamento e qualsiasi altro atto contabile che comporti un impegno di spesa. Prende in consegna i beni immobili ed i beni mobili infruttiferi in uso e di proprietà della scuola. Effettua direttamente le spese nei limiti di somma autorizzati dal Consiglio di Istituto. CONSIGLIO D’ISTITUTO Mansioni, poteri e composizione dei Consiglio di Istituto, sono indicati nel Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 e s.m.i , altre norme sono contenute nel Regolamento relativo alla gestione amministrativo – contabile delle istituzioni scolastiche (D.I n. 44/2001), nell’O.M n. 215/1991, sulle elezioni degli Organi Collegiali e in altre norme riguardanti il loro funzionamento. E’ un organo di rappresentanza costituito da membri eletti dalle varie componenti della scuola ed è presieduto da un genitore eletto al suo interno dallo stesso Consiglio. Ad esso sono attribuibili le seguenti funzioni: definisce gli obiettivi ed i programmi da attuare, e verifica la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti ; definisce gli orientamenti generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione; delibera il Piano dell’offerta formativa e ne verifica la coerenza con gli indirizzi impartiti all'inizio del percorso; adotta il regolamento d’istituto; adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali e territoriali; determina i criteri generali per la programmazione educativa; definisce i criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività extrascolastiche delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione; delibera la costituzione di reti e la stipula di convenzioni e accordi ; delibera la partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; 17 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 delibera le forme e le modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte dall’istituto; indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione a esse dei singoli docenti, all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe; delibera , verifica, modifica il Programma Annuale ; delibera l’approvazione del Conto consuntivo. elegge tre membri del comitato di valutazione ( 1 docente, 1 genitore, 1 allievo) Nell’ambito dell’attività negoziale delibera in ordine: a. alla accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni; b. alla costituzione o compartecipazione a fondazioni; all'istituzione o compartecipazione a borse di studio; c. all'accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale; d. ai contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene; e. all'adesione a reti di scuole e consorzi; f. all'utilizzazione economica delle opere dell'ingegno; g. alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti pubblici o privati; h. all'eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all'art. 34, comma 1; i. all'acquisto di immobili. Delibera in ordine ai criteri e limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività negoziali: contratti di sponsorizzazione; contratti di locazione di immobili; utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti terzi; convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi; alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi; acquisto ed alienazione di titoli di Stato; contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti; partecipazione a progetti internazionali. . COLLEGIO DEI DOCENTI I compiti e le funzioni del Collegio dei docenti sono indicati nel Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, e in altre norme di successiva emanazione. Il collegio dei docenti è composto da tutti i docenti in servizio nell’istituto ed è presieduto dal dirigente scolastico. Il collegio dei docenti, tra gli organi collegiali della scuola, è quello che ha la responsabilità dell’impostazione didattico-educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell’istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del consiglio di istituto. Esso mantiene competenza esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all’organizzazione didattica e, concorre, comunque, con autonome deliberazione alle attività di progettazione a livello d’istituto e di programmazione educativa e didattica, Il collegio ha potere deliberante in ordine alla didattica e particolarmente su: 18 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 a) l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa (art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275); b) l’adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a) T.U.); c) l’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni disabili e di figli di lavoratori stranieri(art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.) e delle innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell’organizzazione scolastica(art. 2, comma 1 DM 29.05.1999 n. 251, come modificato dal DM. 19.07.1999 n. 178); d) la redazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione (art. 13 del CCNI 31.08.1999); e) la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri, ai fini della valutazione degli alunni (art. 7 comma 2 lett. c T.U., art. 2 OM 134/2000); f) l’adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di classe, e la scelta dei sussidi didattici (art. 7 comma 2 lett. e T.U.); g) l’approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (art. 7 comma 2 D.P.R. 08.03.1999 n. 275); h) la valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica (art. 7 comma 2 lett. d T.U.); i) lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.); j) la valutazione dello stato di attuazione dei progetti per le scuole situate nelle zone a rischio (art. 4 comma 12 CCNI 31.08.1999); k) l’identificazione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi; l) la delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all’insegnamento (art. 25 CCNL). Formula inoltre proposte e/o pareri: a) sui criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni (art. 7 comma 2 lett. b T.U.); b) su iniziative per l’educazione alla salute e contro le tossicodipendenze (art. 7 comma 2 lett. q T.U.); c) sulla sospensione dal servizio di docenti quando ricorrano particolari motivi di urgenza (art. 7 comma 2 lett. p T.U.). Il collegio elegge infine nel suo seno due docenti che fanno parte del comitato di valutazione del servizio del personale docente e, come corpo elettorale, i suoi rappresentanti nel consigli di istituto. GIUNTA ESECUTIVA Della giunta esecutiva fanno parte il Dirigente Scolastico, che la presiede, il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) che svolge anche funzioni di segretario, un docente, un genitore, uno studente un operatore amministrativo o ausiliario , individuati dal Consiglio d’Istituto tra i suoi componenti. Trasmette al Consiglio d’istituto il Programma Annuale e le sue periodiche variazioni predisposte dal DS SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ( RSPP-ASPP) Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede: a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della 19 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 specifica conoscenza dell’organizzazione; b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28, c. 2 d.lgs.81/08, e i sistemi di controllo di tali misure; c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività; d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35 d.lgs.81/08; f) fornire formazione e informazione ai lavoratori. RAPPRESENTANTE LAVORATORI PER LA SICUREZZA ( RLS) Il/la RLS è l’unico, tra tutti i soggetti protagonisti della salute e sicurezza in azienda, che può interagire con tutti gli altri come fiduciario dei lavoratori e per loro conto: sorveglia la qualità dell’ambiente di lavoro (igiene); partecipa a tutte le fasi del processo di prevenzione dei rischi lavorativi (dall’individuazione del pericolo fino alla progettazione e applicazione delle misure di prevenzione e protezione); agisce da punto di riferimento tra datore di lavoro, lavoratori, sindacato ed istituzioni. RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE ( RSU ) La rappresentanza sindacale nella scuola è composta da tre docenti e si deve occupare dei criteri con cui i lavoratori della scuola vengono utilizzati dal D. S. per realizzare il P.O.F.; ha il compito di adoperarsi perché le esigenze dei lavoratori si concilino con gli obiettivi formativi della scuola, in modo che si realizzi nel modo più ampio il P.O.F. Le Loro competenze sono disciplinate dal CCNL/2007 art 6. PRIMO COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Il primo collaboratore svolge le seguenti funzioni: sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi; sostituzione dei docenti assenti ; controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni ( disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc); contatti con le famiglie; partecipazione alle riunioni periodiche di staff; partecipazione alle attività di presentazione della scuola; contabilizzazione, in collaborazione con la segreteria, per ciascun docente delle ore di permessi brevi e recupero delle stesse – delle ore eccedenti; supporto al lavoro del DS. SECONDO COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Il secondo collaboratore, in concorso con il primo collaboratore, svolge le seguenti funzioni: sostituzione del Dirigente Scolastico assente per impegni istituzionali, malattia, ferie o permessi, in caso di assenza del Primo collaboratore. redazione del verbale del collegio dei docenti ; controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni ( disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc); contatti con le famiglie; partecipazione alle riunioni periodiche di staff; partecipazione alle attività di presentazione della scuola; predisposizione calendari consigli di classe corsi diurni; 20 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 supporto al lavoro del DS. COORDINATORE CORSO IDA Redazione dell’orario dei corsi IDA e collocazione funzionale delle ore di disponibilità dei docenti partecipazione alle riunioni periodiche di staff e a quelle di coordinamento corsi IDA; gestione dei rapporti con gli studenti con segnalazione al DS di casi particolarmente problematici ; supporto alla segreteria per le iscrizioni; controllo e gestione del flusso informativo interno ed esterno ; sostituzione dei docenti assenti; controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli studenti ( disciplina, ritardi, uscite anticipate, divieto di fumo ecc); predisposizione calendari consigli di classe corsi IDA COORDINATORI DI SUCCURSALE I coordinatori di succursale svolgono le seguenti funzioni: vigilanza e supervisione generale della succursale per quanto riguarda la gestione ordinaria (gestione orario, sostituzione colleghi assenti, applicazione del piano di lavoro dei collaboratori scolastici.); collaborazione con il D.S. e partecipazione alle riunioni periodiche di staff ; controllo e gestione del flusso informativo interno ed esterno; controllo del rispetto del regolamento d'Istituto da parte degli alunni ( disciplina, ritardi, uscite anticipate, divieto di fumo, ecc). raccolta e segnalazione al DS e/o DSGA dei bisogni relativi a materiali, attrezzature, manutenzione ordinaria e straordinaria ecc..; partecipazione alle attività di presentazione della scuola; gestione dei rapporti con gli allievi e le loro famiglie con segnalazione al DS di casi particolarmente problematici ; supporto alla segreteria per le iscrizioni; COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI Il Comitato per la valutazione dei docenti” ex art.11 del D.Lgs. 297 del 1994 è stato novellato dal comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015 dura in carica tre anni scolastici ed è composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da tre docenti di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori scelti dal consiglio di istituto; un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. I compiti del comitato sono: individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base di quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11; esprimere il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria; 21 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 valutare il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di istituto. DOCENTI Il profilo professionale del docente è «costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico - didattiche, organizzativo- relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica». (CCNL 7-10-2007, art. 27) La funzione docente è declinabile nelle seguenti attività: di insegnamento (CCNL 7-10-2007, art. 28) funzionali all’insegnamento (CCNL 7-10-2007, art. 29) aggiuntive di insegnamento e aggiuntive funzionali all’insegnamento (CCNL 7-10-2007, art. 30) Il docente nello svolgimento della propria attività è tenuto al rispetto delle disposizioni generali di servizio dettate dal Dirigente Scolastico. DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E DI SOSTEGNO Sono articolazioni del Collegio dei Docenti . Ciascun docente opera all’interno dei Dipartimenti rispetto alla specificità della disciplina insegnata ed anche nell’ottica dell’insegnamento interdisciplinare e pluridisciplinare. I Dipartimenti assicurano il coordinamento disciplinare attraverso la fissazione degli obiettivi didattici, la determinazione dei criteri di valutazione, il confronto delle metodologie e la scelta dei contenuti disciplinari. CONSIGLIO DI CLASSE E' l'Organo Collegiale che controlla e coordina l'attività e la vita scolastica della classe, nel suo insieme e nei singoli alunni. Sono membri del Consiglio di Classe tutti i docenti che, a qualsiasi titolo, insegnano nella classe: sono altresì membri due rappresentanti eletti dei genitori e due rappresentanti eletti degli alunni. E' presieduto dal DS o da un docente delegato. Si riunisce in ore non coincidenti con le lezioni e dura in carica un anno scolastico. Formula al Collegio Docenti proposte in ordine: all'azione educativa e didattica; ad eventuali iniziative per attività parascolastiche ed extrascolastiche (visite, gite, attività pomeridiane, ecc.); alla sperimentazione (innovazioni sul piano del metodo didattico, che devono essere deliberate dal Collegio Docenti e Consiglio d'Istituto); agevola ed estende i rapporti reciproci fra docenti, genitori ed alunni; verifica l'andamento complessivo dell'attività didattica della classe; delibera gli eventuali provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, che prevedono la sospensione dalle lezioni. Con la sola presenza dei docenti: realizza il coordinamento didattico; si occupa dei rapporti interdisciplinari; delibera sulla valutazione intermedia e finale degli alunni; discute e delibera sui singoli alunni. 22 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Coordinare un CdC è una forma di delega delle competenze proprie del dirigente che può essere da lui conferita a uno dei docenti del CdC. Tale delega è di solito valida per l’intero anno scolastico. I principali compiti del coordinatore sono: tenersi regolarmente informato sul profitto e il comportamento della classe tramite frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio; essere il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe; informare il dirigente sugli avvenimenti più significativi della classe facendo presente eventuali problemi emersi; mantenere, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la rappresentanza dei genitori e degli studenti. controllare regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare frequenza ed inadeguato rendimento. presiedere le sedute del CdC, quando ad esse non intervenga il dirigente. coordinare le riunioni del C.d.C., eventualmente anche integrando l’ordine del giorno secondo le specifiche esigenze del singolo consiglio ed in coerenza con quanto disposto dalla Dirigenza. predisporre il materiale necessario per facilitare il lavoro del C.d.C. redigere la relazione finale di classe su proposta del C.d.C., richiedere alla Dirigenza la convocazione di un Consiglio Straordinario. verificare che al termine degli scrutini ogni operazione sia stata espletata in modo completo e che i documenti valutativi siano pronti per la consegna. favorire la lettura, da parte di tutti i componenti del Consiglio, dei documenti relativi alle programmazioni educative (PEI, PDP…) I SEGRETARIO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il segretario del CdC è una figura istituzionalmente prevista dalla norma (art. 5/5 del D.Lgs. n. 297/1994) ed essenziale ai fini della validità delle sedute del CdC. È designato dal Dirigente Scolastico di volta in volta in occasione delle singole riunioni, oppure l’incarico può essere attribuito per l’intero anno scolastico. È una figura obbligatoria perché la verbalizzazione della seduta è attività indispensabile (documenta e descrive l’iter attraverso il quale si è formata la volontà del consiglio) e la deve svolgere un docente facente parte del CdC, individuato dal dirigente. Il docente individuato, a meno di motivate eccezioni, non è legittimato ad astenersi dal compito. FUNZIONI STRUMENTALI I docenti “funzioni strumentali “ sono identificati con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. Svolgono, nei rispettivi ambiti, un’azione di supporto al Dirigente Scolastico nella realizzazione e gestione del piano dell’offerta formativa e nell’attuazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola . COMMISSIONI /GRUPPI DI LAVORO/REFERENTI DI PROGETTO Sono responsabili dell’attuazione dei Progetti del Piano dell’Offerta Formativa, ne curano la progettazione, con la compilazione dell’ apposita scheda POF ,definendone le risorse umane e strumentali necessarie, ne coordinano le attività e il monitoraggio. Relazionano al DS e al Collegio dei docenti sui risultati. 23 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 COMMISSIONE ELETTORALE Coordina l’elezione dei rappresentanti dei docenti, dei genitori e degli studenti negli organi collegiali. CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO/GRUPPO SPORTIVO Nell’ambito del Centro Sportivo Scolastico il Gruppo sportivo ha come finalità il potenziamento della proposta curricolare di Educazione Fisica. Sensibilizza i ragazzi alla pratica dell’attività sportiva ed in particolare di Atletica leggera, corsa campestre, calcio A5, danze sportive, ginnastica. GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE DI ISTITUTO Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ha come compito, oltre a quello di collaborare all’interno dell’istituto alle iniziative educative e d’integrazione che riguardano studenti con disabilità, di occuparsi delle problematiche relative gli alunni con disturbi evolutivi specifici e dell’area dello svantaggio. E’ coordinato dal Dirigente Scolastico ed è composto da docenti curricolari, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti dei genitori, dai rappresentanti dei servizi sociali, e dai rappresentanti dell’ASL. L'azione del GLI a livello di istituto può essere riassunta in competenze di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, e consultivo. In particolare: - monitora i BES presenti nell'Istituto; - individua dei criteri per l'utilizzo delle risorse finanziarie destinate all'Integrazione degli alunni diversamente abili; - elabora il Piano Annuale per l'Inclusività (PAI); - valuta l'efficacia degli strumenti di documentazione e programmazione utilizzati per gli alunni che necessitano di percorsi didattici ed educativi personalizzati; - promuovere una didattica e una cultura dell'inclusività. Si riunisce almeno due volte l’anno. DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis D. L.vo 29/93 e s.m.i, il Direttore dei servizi generali e amministrativi ( DSGA ) coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative. Nel CCNL 29/11/2007 viene delineato il profilo del DSGA prevedendo lo svolgimento delle seguenti attività: - svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. - sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo - contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale Ata, posto alle sue dirette dipendenze (come previsto dall’art. 25 comma 6 DLgs 165/2001). - formula, all'inizio dell'anno scolastico una proposta di piano dell'attività inerente le modalità di svolgimento delle prestazioni del personale Ata. Il dirigente scolastico, verificatane la congruenza rispetto al POF adotta il piano delle attività. - previa definizione del Piano annuale delle attività del personale Ata, organizza autonomamente le attività, nell’ambito delle direttive del dirigente scolastico, e attribuisce al personale Ata, , incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario. - svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. 24 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Nell’ambito della contrattazione interna d’istituto il D.S.G.A. effettua il controllo sul contratto d’istituto predisponendo una relazione tecnico finanziaria sulla compatibilità finanziaria. Secondo il D.I. 44/2001 Regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche i compiti previsti per il Direttore sono i seguenti: - redige le schede illustrative finanziarie di ogni singolo progetto compreso nel Programma annuale; - predispone apposita relazione ai fini della verifica che entro il 30/6 il Consiglio di istituto esegue; - aggiorna costantemente le schede illustrative finanziarie dei singoli progetti, con riferimento alle spese sostenute (articolo 7, comma 2); - firma, congiuntamente al Dirigente, le Reversali di incasso (articolo 10) ed i mandati di pagamento (art. 12); - provvede alla liquidazione delle spese, previo accertamento della regolarità della fornitura dei beni o dell'esecuzione dei servizi, sulla base di titoli e dei documenti giustificativi comprovanti il diritto dei creditori (articolo 11, comma 4); - provvede alla gestione del fondo delle minute spese (articolo 17, comma 1); - predispone il Conto Consuntivo entro il 15/3 (articolo 18, comma 5); - tiene e cura l'inventario assumendo le responsabilità di Consegnatario, fatto salvo quanto previsto all'articolo 27 (articolo 24, comma 7); - è responsabile della tenuta della contabilità, delle registrazioni e degli adempimenti fiscali (articolo 29, comma 5); - svolge le attività negoziali eventualmente delegate dal Dirigente Scolastico(articolo 32, comma 2); - svolge l'attività istruttoria necessaria al Dirigente Scolastico per espletare l'attività negoziale (articolo 32, comma 3); - espleta le funzioni di ufficiale rogante per la stipula di atti che richiedono la forma pubblica. Può delegare tale attività (articolo 34, comma 6); - provvede alla tenuta della documentazione inerente l'attività negoziale (articolo 35, comma 4); - redige, per i contratti inerenti la fornitura di servizi periodici, apposito certificato di regolare prestazione (articolo 36, comma 3); - ha la custodia del registro dei verbali dei Revisori dei conti. Può delegare tale funzione (articolo 60, comma 1). - AUSILIARIO - COLLABORATORE SCOLASTICO I collaboratori scolastici, secondo la tabella A prevista dall’articolo 47, comma 1 del CCNL 2006/09 del 29/11/2007, sono inquadrati nell’”area A”. L’area A della tabella A del CCNL 2006/09 del 29/11/2007 stabilisce che il collaboratore scolastico “Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all'orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l'ordinaria vigilanza e l'assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i 25 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all'interno e nell'uscita da esse, nonché nell'uso dei servizi igienici e nella cura dell'igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art. 46”. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Le mansioni dell’assistente amministrativo sono quelle indicate nello specifico profilo professionale ( area B) riportato nella tabella A allegata al CCNL del 2007. Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure anche con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione. Ha competenza diretta nella tenuta dell’archivio e del protocolli. ASSISTENTI TECNICI Le mansioni dell’assistente tecnico sono quelle indicate nello specifico profilo professionale ( area B) riportato nella tabella A allegata al CCNL del 2007. Conduzione tecnica dei laboratori, officine e reparti di lavorazione, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche. Guida degli autoveicoli e loro manutenzione ordinaria. Assolve i servizi esterni connessi con il proprio lavoro. 7.3 LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE La realizzazione delle attività di informazione e comunicazione dell’Istituto si ispira ai principi generali enunciati nella L. 150/2000 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni “ all’art.1 comma 5. In particolare la comunicazione istituzionale è finalizzata a : assicurare la realizzazione della trasparenza; favorire il processo interno di semplificazione e di modernizzazione delle procedure; promuovere l’immagine della scuola, illustrarne l’attività e il funzionamento; illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l'applicazione; promuovere lo sviluppo del senso di appartenenza del personale scolastico e degli allievi all’identità culturale e progettuale della scuola; favorire l’efficacia delle interazioni e delle sinergie con gli stakeholder e con i partner. Le aree di intervento interessate sono: Il Piano dell’offerta formativa Un modello organizzativo interno in cui siano chiaramente definiti ruoli, funzioni, responsabilità del personale di segreteria e dei docenti appositamente individuati finalizzato a garantire la diffusione delle informazioni e la comunicazione con particolare riferimento a quella digitale. L’allestimento delle attrezzature tecnologiche e multimediali in funzione della fruibilità delle informazioni e del miglioramento dell’efficienza organizzativa della comunicazione, al fine di favorire la diffusione più ampia della digitalizzazione. La formazione dei docenti, del direttore dei servizi generali e amministrativi e del personale ATA per diffondere pratiche condivise di comunicazione istituzionale con particolare riferimento all’uso delle tecnologie, al CAD, e al codice della privacy La valutazione dei costi richiesti dall’implementazione di un sistema efficace di comunicazione istituzionale al fine di pianificarne la sostenibilità delle fasi e dei tempi di realizzazione. Il monitoraggio e la valutazione dei processi e degli esiti della comunicazione la fine di migliorarne continuamente la qualità delle interazioni e delle sinergie. 26 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 7.4 I RAPPORTI CON GLI ENTI E LE ORGANIZZAZIONI DEL TERRITORIO ( RETI, CONVENZIONI ECC.) La realizzazione del Piano dell’offerta formativa è strettamente collegata ai rapporti di collaborazione fra la scuola e gli enti ed organizzazioni che operano sul territorio di riferimento: le collaborazioni, costituiscono una rete di risorse indispensabili per fronteggiare le problematiche emergenti e per rendere la Scuola un polo culturale e creativo significativo . Fra le principali si citano : le scuole secondarie di primo grado, le Università, le Agenzie Formative, gli ITS nell’ambito dell’attività di orientamento; L’accordo di rete con il CPIA 1 per l’ organizzazione e la realizzazione dei corsi di Istruzione degli Adulti; le aziende gli studi professionali gli enti pubblici e no profit dell’area torinese per la realizzazione di stage destinati agli studenti del triennio; l’Agenzia Formativa Casa di Carità di Venaria per la realizzazione del Biennio integrato; La ECOSAFE Srl per la consulenza in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs.81/08; l’ICM per la certificazione qualità ISO 9001 2008 I Centri linguistici Universitari per la realizzazione di soggiorni all’Estero; il CESEDI per la realizzazione di attività di ampliamento dell’offerta formativa; La cooperativa Cogart CNA Piemonte per attività di approfondimento disciplinare; l’Associazione Acmos, la Guardia di Finanza, l’Arma dei Carabinieri, l’Agenzia delle Entrate per la realizzazione di attività inerenti l’educazione alla legalità; L’ ASL TO 2 per la realizzazione delle attività di educazione alla salute; L’AICA per la realizzazione dei progetti ECDL e EUCIP CORE. L’ accordo di rete con la IGS Lipa per l’alternanza scuola lavoro L’accordo di rete con l’ associazione ACMOS per il progetto “ Sostegno fasce deboli” L’accordo di rete ONG con la fondazione CRT per l’ alternanza scuola lavoro L’accordo di rete con l’ ITIS Peano per il progetto “ Piccolo atlante della corruzione” L’accordo di rete “Necessità Educative Speciali “ 7.5 LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO L’Istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro in particolare secondo i dettami del D.L gs. 81/08 e del D.M. 26 agosto 1992 relativi alla prevenzione incendi negli edifici scolastici. Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro, individuato nel Dirigente Scolastico ai sensi del D .M. 21 giugno 1996 n.292. La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è curato periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di Lavoro, dal Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). L’incarico di RSPP è svolto da consulente esterno i n possesso dei requisiti di qualificazione e formazione previsti dal D.Lgs. 195/03. Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, Addetto Antincendio e Addetto al Primo Soccorso come previsto dal D.Lgs. 81/08 Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione con individuazione degli incarichi previsti e vengono effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l’intera utenza. Ciascuno è informato dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso di emergenza. Il Dirigente Scolastico applica le disposizioni contenute nell’art. 37, comma2 del d.lgs 81/2008 e smi e 27 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 degli accordi tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011, in tema di formazione dei lavoratori, dei preposti e dei dirigenti della scuola. 7.6 IL SISTEMA INTEGRATO QUALITA’/ACCREDITAMENTO L’Istituto Russell-Moro ha realizzato, a partire dal 2003, un Sistema di gestione della Qualità (SGQ), ovvero uno strumento di gestione dei complessi processi in atto nella scuola in vista di un loro continuo miglioramento. Il Istituto considera la Qualità del servizio un elemento fondamentale della propria strategia nell’ambito dell’autonomia scolastica e impegnandosi in tale direzione intende dimostrare la sua capacità di fornire servizi extrascolastici in grado di soddisfare le esigenze dei propri utenti. L’Istituto ha adottato l’ SGQ certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 allo scopo di prevenire ogni eventuale non conformità del servizio extrascolastico della scuola, garantendo un costante controllo dei processi e delle azioni connesse con la Qualità del servizio stesso. L’attività di gestione dell’ SGQ viene svolta dalla Commissione Sistema Qualità, coordinata dal Responsabile sistema gestione per la qualità (RSGQ) e composta da docenti. Il Sistema di Gestione della Qualità attua opportune strategie atte ad assicurare: La massima attenzione alle esigenze presenti e future degli utenti; Il miglioramento continuo dei servizi extrascolastici erogati; Il coinvolgimento, la motivazione e la crescita professionale delle risorse umane a tutti i livelli. Il sistema di accreditamento presso la Regione Piemonte richiede che l’organizzazione accreditata applichi ai propri processi le disposizioni contenute del Manuale Operativo Sinottico ( MOS ) della R.P. La verifica ispettiva di mantenimento dell’accreditamento è annuale e per superarla occorre che si dimostri al valutatore, incaricato dalla Regione Piemonte, di aver rispettato il contenuto dei parametri indicati nel manuale di riferimento. 8. LE RISORSE UMANE (ORGANICO AUTONOMIA DOCENTI E ATA) DOCENTI Codice TOTD290508 CLASSE DI CONCORSO 17/A 19/A 38/A 42/A 46/A francese 46/A inglese 48/A 50/A 60/A 75/A TOT. ORE ( ORGANICO DI FATTO 2015 ) – N.1 PRIMO SEGMENTO – N.1 SECONDO SEGMENTO ( AFM) 8 8 2 6 6 7 12 7 2 TOT. ORE PREVISIONE A.S 2016/17 – N.2 PRIMO SEGMENTO – N.2 SECONDO SEGMENTO – N. 2 CLASSE QUINTA ( AFM) 32 28 4 4 18 18 20 36 10 4 TOT. ORE PREVISIONE A.S 2017/18 – N.2 PRIMO SEGMENTO- N.2 SECONDO SEGMENTO – N.2 CLASSE QUINTA (AFM) 32 28 4 4 18 18 20 36 10 4 28 TOT. ORE PREVISIONE A.S 2017/18 – N.2 PRIMO SEGMENTO- N.2 SECONDO SEGMENTO – N.2 CLASSE QUINTA (AFM) 32 28 4 4 18 18 20 36 10 4 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 DOCENTI Codice TOTD290002 CLASSE DI CONCORSO TOT. ORE ( ORGANICO DI FATTO 2015) CLASSI : 10 PRIME – 8 SECONDE – 6 TERZE + 1 ART.- 7 QUARTE – 7 QUINTE = TOT. 38 ( 39 PER DISCIPLINE D’INDIRIZZO CLASSE TERZA ART.) 17/A 19/A 38/A 39/A 42/A 46/A francese 46/A inglese 46/A spagnolo 46/A tedesco 48/A 50/A 60/A 75/A 30/C 29/A Posti di sostegno PERSONALE ATA ATA TOT. ORE PREVISIONE A.S 2016/17 CLASSI: 9 PRIME – 9 SECONDE – 7 TERZE – 7 QUARTE - 7 QUINTE = TOT. 39 172 136 20 21 41 105 114 9 9 134 228 85 36 12 76 14 TOT. ORE PREVISIONE A.S 2017/18 CLASSI : 9 PRIME – 8 SECONDE – 8 TERZE – 7 QUARTE – 7 QUINTE =TOT.39 176 145 18 54 45 111 117 9 9 135 234 54 36 12 78 14 TOT. ORE PREVISIONE A.S 2018/19 CLASSI : 9 PRIME – 8 SECONDE – 8 TERZE – 7 QUARTE – 7 QUINTE =TOT.39 182 151 18 51 40 114 117 9 9 134 234 50 34 9 78 14 174 150 18 51 40 111 117 9 9 134 234 50 34 9 78 14 N. POSTI ORGANICO DI FATTO 2015 14 PREVISIONE 2016/17 PREVISIONE 2017/18 PREVISIONE 2018/19 13 13 13 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 8 7 7 7 ASSISTENTI TECNICI 7 6 6 6 DSGA 1 1 1 1 COLLABORATORI SCOLASTICI 29 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO PER IL TRIENNIO Unità di personale in organico di potenziamento: 8 CLASSE DI CONCORSO ORE DA PRESTARE A048 A048 A246 A346 A050 A075 A017 A019 TOTALE 594 594 594 594 594 594 594 594 4752 ESONERO VICARIO 264 264 SUPPLENZE BREVI CLASSI APERTE PER GRUPPI DI LIVELLO RECUPERO/ APPROFONDIMENTO IN ITINERE 132 132 132 132 132 132 132 132 1056 165 165 330 330 297 297 132 132 429 396 396 2079 990 ALTRI PROGETTI ORE DI UTILIZZO 33 198 66 66 363 594 594 594 594 594 594 594 594 4752 9. LE RISORSE MATERIALI ED INFRASTRUTTURALI ESISTENTE B. RUSSELL AULE /CLASSI 32 AULE/LAB. 6 A.MORO 28 10 LABORATORI INFORMATICA LABORATORI VIDEOPROIEZIONI LABORATORI LINGUISTICI LABORATORI AUDIUOVISIVI 4 1 1 1 2 1 1 B. RUSSELL A.MORO ALTRI LOCALI PALESTRE Aula polifunzionale 1 DOPPIA con 200 posti Aula polifunzionale 1 con 100 posti BIBLIOTECA 1 1 LABORATORI FISICA CHIMICA 2 1 FABBISOGNO N. 10 PC PER AULE /CLASSI PRIME N. 20 LIM PER AULE /CLASSI PRIME N. 10 TABLET AD USO INTERNO PER DSA DOTAZIONE LIBRARIA PER AGGIORNAMENTO BIBLIOTECA D’ISTITUTO 10. LA VALUTAZIONE 10.1 LA VALUTAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA Il processo di valutazione delle istituzioni scolastiche è delineato dall’art. 6 del D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80 “ Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione “ attraverso l’elencazione delle fasi del suo sviluppo: autovalutazione, elaborazione di un rapporto di autovalutazione e formulazione di un piano di miglioramento, valutazione esterna, visite dei nuclei di 30 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 valutazione esterni, ridefinizione del piano di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei di valutazione, azioni di miglioramento, definizione e attuazione degli interventi migliorativi, rendicontazione sociale, pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti Il processo di valutazione dell’Istituto Russell - Moro si è articolato in tre fasi: processo di autovalutazione , stesura del rapporto di autovalutazione e formulazione del piano di miglioramento. Il processo di autovalutazione, indirizzato verso tre ambiti: il contesto e le risorse, gli esiti e i processi è stato condotto dal Nucleo di valutazione interno attraverso l’analisi delle evidenze e dei dati quantitativi e qualitativi desunti dalla restituzione delle prove Invalsi, dal Fascicolo Scuola in Chiaro, dal Questionario Scuola e dagli strumenti di valutazione interna autonomamente definiti dalla scuola, ed ha evidenziato due priorità relative agli esiti per le quali sono stati individuati gli obiettivi di processo su cui orientare le azioni di miglioramento.( cfr. all.B Piano di Miglioramento) L’attività di autovalutazione , seppur per sua natura continuativa, è stata cristallizzata nel Rapporto di autovalutazione (RA), un format che costituisce la chiave di lettura attraverso cui portare a sintesi il processo e sviluppare il piano di miglioramento. 10. 2 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI La valutazione degli alunni, normata dal DPR 122/2009 concerne “il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo” . L’apprendimento è riferibile alle conoscenze e alle competenze riconducibili ai fondamenti delle discipline, il comportamento definito attraverso indicatori, riguarda la qualità degli atteggiamenti e delle relazioni, il rendimento complessivo attiene alle competenze personali, disciplinari e trasversali che l’alunno acquisisce tramite un percorso di apprendimento personalizzato. La valutazione, espressa in decimi, deve essere trasparente, tempestiva e deve concorrere al processo di autovalutazione degli alunni al miglioramento dei loro livelli di conoscenza e al loro successo formativo. le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell’offerta formativa. Nel nostro Istituto il processo di valutazione degli alunni accompagna la programmazione didattica e si articola in tre fasi: 1) nella fase iniziale, come valutazione diagnostica, definisce, anche attraverso test d’ingresso, il livello di partenza per avviare il processo formativo del singolo allievo ; 2) nella fase intermedia, come valutazione formativa, indica il grado di assimilazione delle conoscenze e registra il ritmo dell’apprendimento e permette di apportare le dovute modifiche all’azione didattica; 3)nella fase finale, come valutazione sommativa, si colloca al termine del processo di apprendimento, ed evidenziando gli effettivi risultati conseguiti dallo studente esprime un giudizio complessivo sulla qualità delle conoscenze, competenze ed abilità fungendo da verifica dell’efficacia dell’azione didattica Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali, il Collegio dei docenti delibera annualmente motivate deroghe al suddetto limite. Per quanto riguarda la promozione alla classe successiva o l’ammissione all'esame gli alunni devono conseguire la sufficienza in ogni disciplina, nonché nel comportamento. Per gli studenti che non abbiano raggiunto la sufficienza in una o più discipline è prevista la sospensione del giudizio e la contestuale programmazione e attuazione di interventi didattici estivi per il recupero delle carenze rilevate. Lo svolgimento, entro la conclusione dell’anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, di prove di verifica del recupero delle carenze propedeutiche alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla classe successiva. In ottemperanza all’art. 1, c. 5 del DPR 122/2009 il momento della valutazione viene attivato dal Collegio dei Docenti nella globalità dei suoi aspetti, cognitivo e comportamentale. ( cfr. criteri di valutazione del profitto e del comportamento degli alunni all.C) 31 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato. Per gli alunni disabili l'art 15 dell'O M n.90/01 sono possibili due percorsi formativi distinti: uno curriculare, o per obiettivi minimi, che porta al conseguimento di un regolare titolo di studio; uno differenziato che consente solo la frequenza nella scuola e porta, alla fine, al rilascio di un attestato, non del diploma. 11. IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA PERSONALE DOCENTI PERSONALE ATA OBIETTIVI SVILUPPARE IL CAPITALE UMANOPROMUOVERE UN AMBIENTE DI LAVORO SICURO E SERENO ACCRESCERE LA MOTIVAZIONE E IL SENSO DI APPARTENENZA AUMENTARE LA CAPACITÀ DEI DOCENTI DI LEGGERE LE DI DINAMICHE EMOTIVE DELLE CLASSI E LE E LE RELAZIONI TRA GLI ALLIEVI, CON ATTENZIONE AL CONTRASTO DELLA VIOLENZA DI GENERE E AL CYBERBULLISMO. AMBITI -METODOLOGIE DIDATTICHE ATTIVE - UTILIZZO DELLA FAD -SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D.LGS 81/08 - TIC - LETTURA/OSSERVAZIONEDINAMICHE RELAZIONALI DELLE CLASSI - ALTERNANZA SCUOLA –LAVORO SVILUPPARE IL CAPITALE UMANO PROMUOVERE UN AMBIENTE DI LAVORO SICURO E SERENO ACCRESCERE LA MOTIVAZIONE E IL SENSO DI APPARTENENZA - SANIFICAZIONE AMBIENTI ( ATA) - PSICOLOGIA DEL LAVORO (ATA) - SOFTWARE APPLICATIVI SEGRETERIA DIGITALE 32 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 ALLEGATO A PIANO ANNUALE INCLUSIONE ( PAI) - A.S 2015/16 A. Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro 4. stranieri o di altra cultura n° / 1 24 25 / 1 3 Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno con 18 ore Insegnanti di sostegno con 9 ore Assistenza specialistica Assistenti alla comunicazione Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni ASL TO2 centro d’ascolto C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Coordinatori di classe e simili Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Docenti con specifica formazione Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Altri docenti Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Coinvolgimento in progetti di inclusione D. Coinvolgimento personale Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Accordi di programma / protocolli di intesa 33 / 2 2 10 158 185 20 25 12 / n. 14 0 1 1 1 1 2 Sì / No si si si si si si si si si si si si si si si si si I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 E. F. Rapporti con privato sociale e volontariato Formazione docenti formalizzati su disagio e simili Protocollo d’istituto per l’integrazione degli allievi stranieri Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola biennio integrato con AF Casa di carità di Venaria Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Corso per utilizzo defibrillatore, tenuto dall’Associazione “Piemonte Cuore” FASI DEL PIANO DI INCLUSIONE si si si si si si si si si si si si 1. Analisi della scuola Il gruppo di coordinamento (GLI) individua le criticità ed i punti di forza del proprio istituto. Punti di forza: Progettualità finalizzata alla scoperta delle risorse economiche e culturali del nostro territorio. Gli obiettivi del progetto sono i seguenti: Sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente e conoscenza del proprio territorio. Conoscenza delle principali aziende del territorio tramite visite guidate Conoscenza di alcuni prodotti tipici della tradizione locale e del loro inserimento nel mercato Sviluppare le capacità di orientamento nel territorio Migliorare la manualità Potenziare le capacità di comunicazione Potenziare il rispetto per gli altri e per l’ambiente Potenziare le capacità creative Favorire i processi di apprendimento, sviluppo e integrazione scolastica degli studenti in condizione di disabilità. Creare uno spazio per l’espressione individuale. Sviluppare la capacità di agire attraverso il portato espressivo delle immagini. Osservare il linguaggio visivo e i suoi elementi Conoscere tecniche di progettazione ed espressione. Attivare la conoscenza reciproca e individuare le abilità e le competenze dei partecipanti. Condividere finalità educative e obiettivi didattici specifici sia in riferimento ai singoli sia al gruppo di lavoro. Comunicare la genesi del progetto collettivo. Progetto “Pensami Adulto”. Il progetto prevede interventi rivolti a studenti maggiorenni con disabilità, al fine di attivare un percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo o universitario al termine del percorso scolastico nel nostro istituto. Il progetto è rivolto a tutti gli allievi in uscita. Progetto “Integrazione e sport”. Il progetto si prefigge l’obiettivo di integrare tutti gli allievi disabili dell’istituto attraverso la partecipazione a eventi sportivi sul territorio. Progetto “Inserimento dei ragazzi con autismo nelle scuole secondarie di secondo grado”. Il progetto fornisce ai docenti: informazioni teorico-pratiche sulle principali problematiche legate all’autismo, con relativi aspetti clinici ed educativi; strategie pratiche per l’insegnamento di abilità funzionali oltre che cognitive, all’interno del contesto scuola. Coinvolgere gli insegnanti in un progetto di rete, per la creazione di un percorso didattico 34 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 individualizzato adeguato alla necessità dello studente. OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivi generali: L’operatore specializzato svolgerà un ruolo di supporto al team docenti, per: favorire l’individualizzazione e applicazione di strategie educative specifiche adatte a ragazzi con Disturbo dello Spettro Autistico; prevenire/gestire comportamenti problematici; migliorare la comprensione di situazioni sociali; migliorare la relazione con i compagni; favorire la condivisione di: strategie visive per la strutturazione di tempo e spazio a scuola; strategie visive per la strutturazione delle attività scolastiche; adattamento delle attività didattiche secondo il funzionamento del singolo studente; realizzazione di storie sociali. Obiettivi specifici: Realizzazione di supporti visivi per: esplicitare regole (es. come comportarsi in classe); organizzare un compito per svolgerlo in autonomia; preparare il ragazzo a nuove attività, situazioni ed esperienze; facilitare gli apprendimenti (realizzazione di materiale cartaceo e informatico sotto forma di lezione semplificata e strutturata con schema a colori, mappa concettuale, ecc.); chiedere pause quando necessario; la gestione delle emozioni (come mi sono sentito/quali soluzioni posso adottare). Per tale stesura dei PDP si ritiene opportuno monitorare le varie situazioni con un periodo di osservazione, soprattutto per le classi prime. Inoltre è importante prestare particolare attenzione ad eventuali casi con difficoltà di tipo psicologico e sociale ed agli allievi affetti da patologie croniche che comportano bisogni speciali di salute in orario scolastico (Nota MIUR n. 5455 del 25/06/2014). 2. Definire i punti di criticità e le priorità a breve/lungo termine I Punti di criticità individuati sono: Tempi lunghi di consegna delle documentazioni e/o certificazioni da parte delle famiglie. Ciò ostacola sia la conoscenza della situazione da parte del Consiglio di Classe sia l’immediato impianto valutativo personalizzato con misure compensative - dispensative. La mancata predisposizione di un corso di formazione per tutti i docenti sulle disabilità e loro ripercussioni sulla didattica. Delineate le criticità e i punti di forza, si individuano gli obiettivi generali e le priorità a breve termine sui cui lavorare. Le priorità debbono avere carattere pragmatico ed essere ben definite e circoscritte. 3. Attivare azioni di miglioramento: a) Per il gruppo docenti: lavoro di progettazione e ri-progettazione a livello di pratiche didattiche, o di gestione delle risorse interne. b) Per i genitori: definizione di proposte o pratiche fattibili all’interno dei Consigli di classe e sul territorio, c) Riflessione/sensibilizzazione degli studenti in tutte quelle forme e attività che il CdC ritiene opportuno individuare e attivare. 4. Revisione del processo Modalità di verifica delle azioni progettuali. Analisi del percorso e valutazione dei risultati conseguiti. OBIETTIVI GENERALI DEL PIANO D’INCLUSIONE Definire le pratiche condivise fra tutto il personale all’interno dell’Istituto. Agevolare l’ingresso nella scuola secondaria, supportando e sostenendo lo studente nella fase di adattamento al nuovo ambiente. Realizzare l’integrazione e l’inclusione, consentire la piena partecipazione alle attività educative, favorire un clima di accoglienza sviluppando in particolare le abilità sociali e comunicative dello studente. Concorrere ad un equilibrato sviluppo emotivo ed affettivo. Collaborare alla realizzazione del progetto di vita. Promuovere iniziative di collaborazione tra scuola, comuni, Enti territoriali, ASL, servizi sul territorio. 35 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 OBIETTIVI SPECIFICI DEL PIANO D’INCLUSIONE Per gli allievi a rischio di dispersione e/o di insuccesso scolastico gli obiettivi saranno i seguenti: Potenziamento dei tempi di attenzione e concentrazione Miglioramento delle capacità di organizzazione del lavoro e dello studio Aumento dell’autostima e dell’autocontrollo per inserimento fattivo nel gruppo classe Acquisizione di capacità di autoregolazione comportamentale Acquisizione di sicurezza nelle diverse situazioni comunicative Potenziamento delle capacità logiche Miglioramento delle competenze relative all’italiano scritto e parlato che consentano di partecipare alle lezioni e capire in modo autonomo i libri di testo Acquisizione di competenze relative ai linguaggi disciplinari specifici Acquisizione delle competenze di base delle materie d’indirizzo Per gli allievi stranieri gli obiettivi saranno i seguenti: Inserimento fattivo nel gruppo classe Acquisizione di sicurezza nelle diverse situazioni comunicative Miglioramento/ acquisizione delle competenze relative all’italiano scritto e parlato che consentano di partecipare alle lezioni e, in seguito, di studiare con la guida dell’insegnante. Per gli allievi in situazione di DSA gli obiettivi saranno i seguenti: Inserimento fattivo nel gruppo classe Acquisizione di sicurezza nelle diverse situazioni comunicative Predisposizione di materiali specifici che abbiano punti di contatto con il programma della classe Aiuto nello studio e nell’elaborazione di lavori scritti PRIORITA’ INDIVIDUATE PER INCREMENTO DELL’INCLUSIVITA’ PROPOSTE PER L’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Per i docenti tutti i membri della comunità scolastica si assumono la responsabilità di rendere la scuola più inclusiva impegno dei docenti a formarsi ai temi dell’inclusione chiarezza nella politica del sostegno e nella distribuzione delle risorse valorizzazione delle diversità e condivisione delle vari esperienze tra gli studenti Per le famiglie possibilità di analizzare e confrontare con altri genitori (focus group) tematiche relative all’adolescenza maggior coinvolgimento degli alunni con sostegno nelle attività del gruppo classe non strettamente didattiche favorire la partecipazione ed i progressi più che i risultati metodologie che coinvolgano di più gli studenti (uso LIM e strumenti informatici in classe) diffondere strategie per la gestione del gruppo classe maggior attenzione agli studenti con bisogni educativi speciali Per gli studenti poter contare sui compagni di classe il clima di accoglienza l’atteggiamento di rispetto verso gli studenti disabili l’apertura della scuola a tutte le ore le attività nei laboratori lo spazio bar/ristoro le attività informatiche la disponibilità all’ascolto dei docenti metodologie che coinvolgano di più gli studenti (uso LIM e strumenti informatici in classe) diffondere strategie per la gestione del gruppo classe maggior attenzione agli studenti con bisogni educativi speciali AZIONI PROGETTUALI Per allievi con disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) Il primo momento di inserimento consiste nell’accogliere l’allievo, l’insegnante di sostegno e la famiglia nel momento di passaggio dalla scuola media inferiore alla scuola superiore. Viene fatta visitare la scuola e vengono date tutte le 36 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 informazioni necessarie. Successivamente, con l’iscrizione, è raccolta tutta la documentazione utile per la stesura del Piano Educativo Individualizzato. In questo documento vengono descritti gli interventi predisposti per l’alunno, ed esso mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie. Deve essere valutato in itinere ed eventualmente modificato. Dalla prima settimana di scuola, per circa un mese, vengono predisposte una serie di attività rivolte a tutte le classi prime, finalizzate all’inserimento dello studente nel nuovo istituto. Successivamente, il consiglio di classe, incontra gli specialisti dell’ASL per analizzare gli ambiti di ricaduta pedagogica della Diagnosi Funzionale ,per condividere il PDF e per individuare i bisogni prioritari e gli obiettivi per la successiva stesura del PEI. Periodicamente si effettuano incontri del gruppo integrato per ogni allievo con certificazione. Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, valuterà i risultati raggiunti dall’alunno in riferimento al PEI e prendendo in considerazione soprattutto i miglioramenti ed i progressi. Per allievi con disturbi evolutivi specifici Frequentano il nostro Istituto anche diversi studenti con disturbi di apprendimento e di attenzione certificati che necessitano di misure compensative e dispensative. Con l’iscrizione, è raccolta tutta la documentazione utile per la stesura del Piano Didattico Personalizzato. Questo documento di progettazione condiviso serve a: creare una personalizzazione “su misura” del percorso formativo dell’alunno; monitorarne l’andamento e, al bisogno, di adattare l’ipotesi di lavoro iniziale; facilita il reperimento delle modalità didattiche attivate (IL COME); favorisce il lavoro collegiale perché va redatto dall’intero C.d.C., in presenza del Dirigente scolastico quindi deve basarsi sulla condivisione nel programmare, nel processo di insegnamento/apprendimento, nel valutare…); facilita il passaggio di notizie al cambio di docente e –se esplicitamente autorizzato dalla famiglia- al cambio di ciclo scolastico (non c’è, infatti, a differenza dell’handicap, passaggio obbligato della documentazione tra livelli scolastici). Dal momento in cui il PDP è stato redatto (e la famiglia ne ha avuto copia) è obbligatorio adottare sempre per l’alunno tutti quegli strumenti compensativi e dispensativi che gli sono utili e i criteri di verifica e valutazione fissati come idonei per lui. Per allievi con svantaggio e in condizioni di disagio non certificato All’inizio di novembre, soprattutto nelle classi del biennio, ma anche in alcune classi terze delle due sedi dell’Istituto, attraverso uno scheda di rilevazione del rischio educativo, si evidenziano i casi di allievi in difficoltà di tipo sociale, cognitivo, relazionale, emotivo- comportamentale, dovute anche al contesto familiare e sociale di provenienza Si tratta di allievi fortemente demotivati all’inserimento scolastico, che partecipano con fatica alla vita della classe, non hanno un corretto metodo di studio e sono carenti nell’organizzazione del lavoro a casa e a scuola. Alcuni di essi mancano delle abilità di base in Lingua Italiana e Matematica, ragione per la quale non riescono a raggiungere obiettivi di apprendimento nelle altre discipline, soprattutto in quelle specialistiche. In queste situazioni problematiche sovente si osserva la carenza educativa delle figure genitoriali, perciò al rischio di dispersione scolastica, palese ed occulta, si unisce un rischio educativo che rende gli allievi disorientati fuori e dentro la scuola, maggiormente esposti a comportamenti sociali dannosi per sé e per gli altri. Il Consiglio di classe, una volta rilevato l’esistenza di situazioni di disagio, programma ed attua un progetto educativo per la costruzione di una rete di intervento, che coinvolga i docenti, la famiglia (ove possibile), la psicologa dello spazio d’ascolto e le risorse presenti sul territorio. Per tali allievi si intende inoltre realizzare un’attività di sostegno allo studio pomeridiano, con l’aiuto e la consulenza di docenti delle principali materie d’indirizzo e delle discipline trasversali (Italiano, Matematica) per il biennio e di quelle professionalizzanti per il triennio. Altri interventi, che possono coinvolgere allievi a rischio educativo , riguarderanno lavori di riflessione guidata, per aiutare i ragazzi a migliorare le capacità di organizzazione dello studio e per potenziare la concentrazione e la motivazione. Attività specifiche sono anche previste per riorientare/rimotivare gli studenti che, nel biennio,devono comprendere e articolare meglio il loro personale progetto di apprendimento e di studio. Per allievi stranieri o di altra cultura L’istituto ritiene che sia importante valorizzare le diversità di culture ed incentivare i momenti di incontro ed integrazione. Così, viste le numerose iscrizioni di alunni stranieri, la scuola si avvale di un protocollo deliberato dal Collegio Docenti per la gestione delle azioni per l’integrazione degli alunni stranieri, che prevede: 37 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 l’ istituzione di una commissione di accoglienza prassi condivise relative al momento dell’iscrizione (compiti, tempi e ruoli della segreteria) prassi condivise per la raccolta delle prime informazioni (primo colloquio con la famiglia, biografia dell’allievo) prassi condivise di assegnazione alla classe - art. 45 DPR 31/8/99 n. 394- (accertamento competenze dell’alunno) prassi per l’inserimento nella classe(integrazione, semplificazione e facilitazione linguistica. Percorsi didattici di L2) prassi in condivisione con il territorio (enti, associazioni, ecc) prassi condivise di valutazione relative ai risultati del singolo allievo e delle azioni nel loro complesso Una volta analizzate le problematiche e le difficoltà dello studente,l’istituto propone corsi didattici e percorsi formativi di vario genere: lezioni del laboratorio di L2, corsi di lingua italiana sia di alfabetizzazione sia di rinforzo delle competenze linguistiche generali e specifiche delle discipline; ore di studio assistito pomeridiano; tutoring: si proporranno agli studenti delle forme di tutoraggio tra pari. STRUMENTI UTILIZZATI indagine sulla disfrequenza (assenze e ritardi, uscite anticipate..); dati sui comportamenti disciplinari (annotazioni e richiami presenti a registro), osservazioni dei consigli di classe (scheda di rilevazione del rischio educativo predisposta dall’Osservatorio di Istituto per la promozione del successo formativo e la prevenzione della dispersione scolastica e redatta da ogni consiglio di classe); esiti in itinere del rendimento scolastico; dati numerici degli studenti frequentanti i corsi di studio assistito e di recupero , gli sportelli di consulenza disciplinare e del centro di ascolto. VERIFICA DELLE AZIONI PROGETTUALI Miglioramento della comunicazione tra i docenti attraverso corsi di formazione mirati Attivazione di momenti di programmazione/progettazione sul tema dell’inclusione Attivazione di una didattica per moduli, superando la logica restrittiva della classe Condivisione nei consigli di classe delle varie situazioni degli studenti con BES SPECIFICA FUNZIONE DELLE RETI DI SCUOLA E/O INTERISTITUZIONALI Accordo con Dip. Salute Mentale ASL 2 Torino per attivazione di sportello di sostegno psicologico a fasce deboli e progetti per la prevenzione del disagio giovanile; Accordo con Associazione ACMOS (educatori) per l’accompagnamento di situazioni personali che necessitano di sostegno e per la promozione del protagonismo collettivo; Accordo con CFP Casa di Carità per attuazione progetto di Biennio integrato (integrazione scuolaformazione) allo scopo di permettere almeno il conseguimento di una qualifica professionale; Accordo con la Città Metropolitana di Torino nell’ambito del Piano provinciale di orientamento per obbligo di istruzione; Progetto Pensami Adulto, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino ed il Centro per l’impiego per la predispostone del progetto di vita per allievi certificati in uscita post- diploma; Progetto Lingua madre; Progetto Quotidiano in classe; Progetto italiano per stranieri; Formazione specifica DSA in collaborazione con AID Torino; Corso LIS in collaborazione con Istituto dei sordi di Pianezza (per tutto il personale della scuola e per studenti). 38 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 ALLEGATO B PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015/18 39 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 INDICE 1 PREMESSA 41 2 COMPOSIZIONE DEL NUCLEO INTERNO DI AUTOVALUTAZIONE E DEL NUCLEO DI MONITORAGGIO PDM 41 3 PRIORITÀ, TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO E MONITORAGGIO DEI RISULTATI 41 4 RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITÀ DI MIGLIORAMENTO 41 5 CRONOPROGRAMMA A.S. 2015/16 42 6 MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ 42 7 PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI 42 8 AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 46 9 RISORSE UMANE INTERNE E RELATIVI COSTI AGGIUNTIVI 46 40 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 1. PREMESSA IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE, CON RIFERIMENTO ALL'ANALISI DEGLI ESITI , EVIDENZIA CHE UNA DELLE PRINCIPALI CRITICITA’ RIGUARDA I RISULTATI SCOLASTICI NEL PRIMO BIENNIO IN MATEMATICA E NELLE LINGUE COMUNITARIE. SI RITIENE CHE L'INTRODUZIONE DELLA METODOLOGIA DIDATTICA DELLE CLASSI APERTE PER GRUPPI DI LIVELLO, ACCOMPAGNATA DA UNA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CONDIVISA E DA UN'AZIONE FORMATIVA IN CAMPO METODOLOGICO DOVREBBERO CONSENTIRE, NEL MEDIO TERMINE,UN MIGLIORAMENTO DELLE CONOSCENZE E DELLE ABILITÀ DEGLI STUDENTI E 1. ORGANIZZAZIONE MONITORAGGI E DEI CONTROLLI CONSEGUENTEMENTE DEI LORODEI RISULTATI SCOLASTICI. 2. COMPOSIZIONE DEL NUCLEO INTERNO DI AUTOVALUTAZIONE E DEL NUCLEO DI MONITORAGGIO PDM NOME RUOLO Marina Maifredi Dirigente Scolastico Elisabetta Federica Coletti Moglia Collaboratore Dirigente Scolastico Carla Marchi Funzione strumentale Didattica Autovalutazione Patrizia Leccese Funzione strumentale Piano Offerta Formativa Walter Micheli Docente 3. PRIORITÀ, TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO ( 2015/2018) ESITI DEGLI STUDENTI RISULTATI SCOLASTICI ESITI DEGLI STUDENTI RISULTATI SCOLASTICI PRIORITÀ 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA PRIORITÀ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE TRAGUARDI DIMINUIRE LA PERCENTUALE DI INSUFFICIENZE DI MATEMATICA NELLE CLASSI DEL PRIMO BIENNIO TRAGUARDI DIMINUIRE LA PERCENTUALE DI INSUFFICIENZE DI FRANCESE E INGLESE NELLE CLASSI DEL PRIMO BIENNIO RISULTATI PRIMO ANNO INSUFF. DI MATEMATICA NELLE CLASSI PRIME NON SUPERIORI AL 22% RISULTATI SECONDO ANNO INSUFF. DI MATEMATICA NEL PRIMO BIENNIO NON SUPERIORI AL 21% RISULTATI TERZO ANNO INSUFF. DI MATEMATICA NEL PRIMO BIENNIO NON SUPERIORI AL 20% RISULTATI PRIMO ANNO INSUFF. DI FRANCESE INGLESE NELLE CLASSI PRIME NON SUPERIORI AL 22% RISULTATI SECONDO ANNO INSUFF. DI FRANCESE INGLESE NEL PRIMO BIENNIO NON SUPERIORI AL 21% RISULTATI TERZO ANNO INSUFF. DI FRANCESE INGLESE NEL PRIMO BIENNIO NON SUPERIORI AL 20% 4. RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITÀ DI MIGLIORAMENTO PRIORITÀ AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO 1 2 CURRICULO, 1.INCREMENTO NEL PRIMO BIENNIO DI PRODUZIONE DI X X PROGETTAZIONE E MATERIALI DIDATTICI CONDIVISI VALUTAZIONE 2.INCREMENTO NEL PRIMO BIENNIO DI PROVE PER CLASSI X X PARALLELE AMBIENTE DI 1.INTRODUZIONE NEL PRIMO BIENNIO DELLA METODOLOGIA APPRENDIMENTO DIDATTICA DELLE CLASSI APERTE PER GRUPPI DI LIVELLO DI X X MATEMATICA E LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE) INCLUSIONE E 1.RECUPERO IN ITINERE ATTRAVERSO LE CLASSI APERTE PER X X DIFFERENZIAZIONE GRUPPI DI LIVELLO SVILUPPO E 1.FORMAZIONE METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE X X VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE 2.SVILUPPO USO FAD X X UMANE PRIORITÀ N. 1 INDICATORI UTILIZZATI MODALITÀ OPERATIVE DI RACCOLTA RESPONSABILITÀ TEMPI % insufficienze di matematica primo biennio Esiti scrutini 1°e 2°quadrimestre Commissione didattica e valutazione Febbraio - giugno 41 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 PRIORITÀ N.2 INDICATORI UTILIZZATI MODALITÀ OPERATIVE DI RACCOLTA RESPONSABILITÀ TEMPI 5. CRONOPROGRAMMA ANNUALE ATTIVITÀ DELLA OTT COMMISSIONE Attribuzione compiti % insufficienze di francese e inglese primo biennio Esiti scrutini 1°e 2°quadrimestre Commissione didattica e autovalutazione Febbraio - giugno NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU x Pianificazione attività x Riunione con coordinatori dei dipartimento x Raccolta dati x x Analisi dei dati X x Presentazione al DS per riesame x x Valutazione del lavoro svolto e proposte di miglioramento x x 6. MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ NOMI RESPONSABILI RACCOLTA DATI COLETTI MARCHI MICHELI LECCESE ATTIVITA’ ANALISI DATI X X X X X X X X PRESENTAZIONE AL DS PER IL RIESAME X X X X 7. PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE AREA DI PROCESSO CURRICULO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE OBIETTIVO DI PROCESSO PRODUZIONE DI MATERIALI DIDATTICI CONDIVISI Azioni previste Soggetti responsabili Termine previsto di conclusione Risultati attesi per ogni azione A.S. 2015/16 Referenti di dipartimento di matematica –inglese - francese 30/05 Sviluppo della comunicazione, del confronto e della collaborazione tra i docenti del Dipartimento Referenti di dipartimento di matematica –inglese - francese 30/05 Potenziamento della comunicazione, del confronto e della collaborazione tra i Condivisione materiale classi prime attraverso la FAD d’istituto A.S. 2016/17 Condivisione materiale classi prime e seconde 42 Adeguamenti effettuati in itinere (eventuali) Azione realizzata entro il termine stabilito Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 attraverso la FAD d’istituto A.S. 2017/18 Condivisione materiale classi prime e seconde attraverso la FAD d’istituto Referenti di dipartimento di matematica –inglese - francese 30/05 docenti del Dipartimento Organizzazione sistematica dei materiali e delle risorse. Consolidamento della comunicazione, del confronto e della collaborazione già tra i docenti del Dipartimento Organizzazione sistematica dei materiali e delle risorse PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE AREA DI PROCESSO CURRICULO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE: VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI OBIETTIVO DI PROCESSO INCREMENTO PROVE PARALLELE Azioni previste Soggetti responsabili Termine previsto di conclusione Risultati attesi per ogni azione A.S. 2015/16 Due prove parallele classi prime e seconde dicembre - aprile Referenti di dipartimento di matematica –inglese francese 30/04 Definire in modo puntuale i contenuti irrinunciabili di ciascuna disciplina Verificare i livelli raggiunti al fine di: - organizzare attività di recupero in itinere - effettuare adeguamenti in itinere relativamente ai Progetti per classi parallele A.S. 2016/17 Due prove parallele classi prime e seconde dicembre - aprile Referenti di dipartimento di matematica –inglese francese 30/04 Definire in modo puntuale i contenuti irrinunciabili di ciascuna disciplina Verificare i livelli raggiunti al fine di: - organizzare attività di recupero in itinere - effettuare adeguamenti in itinere relativamente ai Progetti per classi parallele A.S. 2017/18 Due prove parallele classi prime e seconde dicembre - aprile Referenti di dipartimento di matematica –inglese francese 30/04 Definire in modo puntuale i contenuti irrinunciabili di ciascuna disciplina Verificare i livelli raggiunti al fine di: - organizzare attività di recupero in itinere - effettuare 43 Adegua menti effettuati in itinere (eventuali) Azione realizzata entro il termine stabilito Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 adeguamenti in itinere relativamente ai Progetti per classi parallele PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE AREA DI PROCESSO AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: DIMENSIONE METODOLOGICA OBIETTIVO DI PROCESSO SVILUPPARE LA METODOLOGIA DELLE CLASSI APERTE PER GRUPPI DI LIVELLO Azioni previste Soggetti responsa bili Termine previsto di conclusione A.S. 2015/16 Classi prime aperte per gruppi di livello/abilità Docenti di matematica- franceseinglese – sostegno – potenziamento classi prime 30/5 Risultati attesi per ogni azione Adegua menti effettuati in itinere (eventuali) Azione realizzata entro il termine stabilito Incremento della motivazione e dello spirito collaborativo tra gli allievi; Consolidamento delle abilità, delle competenze e delle conoscenze sia per gli allievi in difficoltà, sia per gli allievi che hanno già raggiunto gli obiettivi prefissati A.S. 2016/17 Docenti di 30/5 Incremento della Classi prime e matematica- francesemotivazione e dello seconde aperte inglese –sostegno – spirito collaborativo per gruppi di potenziamento classi tra gli allievi; livello/abilità prime e seconde Consolidamento delle abilità, delle competenze e delle conoscenze sia per gli allievi in difficoltà, sia per gli allievi che hanno già raggiunto gli obiettivi prefissati A.S. 2017/18 Docenti di 30/5 Incremento della Classi prime e matematica- francesemotivazione e dello seconde aperte inglese –sostegno – spirito collaborativo per gruppi di potenziamento classi tra gli allievi; livello/abilità prime e seconde Consolidamento delle abilità, delle competenze e delle conoscenze sia per gli allievi in difficoltà, sia per gli allievi che hanno già raggiunto gli obiettivi prefissati PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE AREA DI PROCESSO INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE: ATTIVITA’ DI RECUPERO OBIETTIVO DI PROCESSO ATTIVITA’ DI RECUPERO ATTRAVERSO LE CLASSI APERTE PER GRUPPI DI LIVELLO Azioni previste Soggetti responsabili Termine Risultati attesi per ogni Adegua Azione previsto di azione menti realizzata conclusione effettuati in entro il itinere termine (eventuali) stabilito A.S. 2015/16 Docenti di 30/5 Progressione Classi prime matematica- francesenell'apprendimento e aperte per inglese –sostegno – raggiungimento degli gruppi di potenziamento classi obiettivi disciplinari livello/abilità prime essenziali attraverso un maggior numero di attività graduate e 44 Risultati effettivamente raggiunti Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 A.S. 2016/17 Classi prime e seconde aperte per gruppi di livello/abilità Docenti di matematica- franceseinglese –sostegno – potenziamento classi prime e seconde 30/5 A.S. 2017/18 Classi prime e seconde aperte per gruppi di livello/abilità Docenti di matematica- franceseinglese –sostegno – potenziamento classi prime e seconde 30/5 guidate e grazie a metodologie didattiche mirate. Progressione nell'apprendimento e raggiungimento degli obiettivi disciplinari essenziali attraverso un maggior numero di attività graduate e guidate e grazie a metodologie didattiche mirate. Progressione nell'apprendimento e raggiungimento degli obiettivi disciplinari essenziali attraverso un maggior numero di attività graduate e guidate e grazie a metodologie didattiche mirate. PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE AREA DI PROCESSO SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE OBIETTIVO DI PROCESSO CORSO DI FORMAZIONE SULLE METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE Azioni previste Soggetti responsabili Termine previsto di conclusione Risultati attesi per ogni azione A.S. 2015/16 Organizzazione e realizzazione corso di formazione Dirigente Scolastico 30/5 A.S. 2016/17 Organizzazione e realizzazione corso di formazione Dirigente Scolastico 30/5 A.S. 2017/18 Organizzazione e realizzazione corso di formazione Dirigente Scolastico 30/5 Applicare metodologie educativo-didattiche valide ed efficaci nel promuovere da una parte l’apprendimento degli alunni e, dall’altra, il loro benessere emotivo-motivazionale nello stare insieme a scuola. Applicare metodologie educativo-didattiche valide ed efficaci nel promuovere da una parte l’apprendimento degli alunni e, dall’altra, il loro benessere emotivo-motivazionale nello stare insieme a scuola. Applicare metodologie educativo-didattiche valide ed efficaci nel promuovere da una parte l’apprendimento degli alunni e, dall’altra, il loro benessere emotivo-motivazionale nello stare insieme a scuola. 45 Adegua menti effettuati in itinere (eventuali) Azione realizzata entro il termine stabilito Risultati effettivamente raggiunti per ciascuna azione I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE AREA DI PROCESSO SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE OBIETTIVO DI PROCESSO SVILUPPO USO FAD Azioni previste Soggetti responsabili Termine previsto di conclusione Risultati attesi per ogni azione A.S. 2015/16 Organizzazione e realizzazione corso di formazione Dirigente Scolastico 30/5 A.S. 2016/17 Organizzazione e realizzazione corso di formazione Dirigente Scolastico 30/5 2017/18 Organizzazione e realizzazione corso di formazione Dirigente Scolastico 30/5 Potenziare una strategia formativa che consente una modalità di apprendimento autonomo e personalizzato, discontinuo nel tempo e nello spazio. Potenziare una strategia formativa che consente una modalità di apprendimento autonomo e personalizzato, discontinuo nel tempo e nello spazio. Potenziare una strategia formativa che consente una modalità di apprendimento autonomo e personalizzato, discontinuo nel tempo e nello spazio. Adegua menti effettuati in itinere (eventuali) Azione realizzata entro il termine stabilito 8. AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE Attribuzione compiti nucleo di monitoraggio Redazione del documento Condivisione del documento con gli OO.CC Riesame della direzione Valutazione del lavoro svolto e proposte di miglioramento Gestione risorse strumentali e finanziarie 9. RISORSE UMANE INTERNE/ESTERNE E RELATIVI COSTI AGGIUNTIVI ( A.S. 2015/18) Risorse umane interne alla scuola Tipologia di attività Dirigente scolastico Nucleo autovalutazione-monitoraggio Cfr.punto 8 autovalutazionemonitoraggio Attività aggiuntive funzionali all’insegnamento Formazione FAD Dipartimenti di matematica – francese inglese Docenti interni Formatori esterni Docenti interni Formatori esterni Formazione met. didattiche innovative Torino, 27/10/2015 Numero di ore aggiuntive previste Spesa prevista Fonte finanziaria 186 4.371,00 FIS 450 10.575,00 FIS 12 558,00 15 697,50 FIS – ALTRI FONDI FIS – ALTRI FONDI Il Dirigente Scolastico Marina Maifredi (Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, c.2, D.lgs n. 39 del 1993) 46 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 Allegato C - CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI Criteri di valutazione del profitto degli alunni Collegio Docenti del 27/10/2015 - Delibera n. 29 Allocazione delle discipline specifiche negli assi culturali: 1. dei linguaggi: lingua e letteratura italiana, lingue straniere, religione cattolica, informatica 2. matematico: matematica, economia aziendale 3. scientifico/tecnologico: scienze motorie, scienze integrate 4. storico/sociale:storia, geografia, diritto ed economia Criteri di valutazione degli alunni In riferimento all’assegnazione del giudizio finale, il Consiglio di Classe tiene conto di quanto previsto dalla L 122/09 artt. 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10. e dello Schema di Regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia ai sensi degli art. 2 e 3 del D.L. 1/09/08 n 137 convertito in L. 169/08”, artt. 1, 4, 5, 6,7, 8, 9, 10. “La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione” adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa”. In riferimento all’assegnazione del giudizio finale, il Consiglio di Classe delle classi quinte tiene conto di quanto previsto dall’OM 13/2012 art .8 in riferimento all’attribuzione del credito scolastico. Biennio Criteri relativi alla valutazione degli studenti del biennio a conclusione del primo anno Nel caso in cui l’alunno abbia una o più insufficienze al termine dell’anno scolastico, la decisione per l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato è assunta a maggioranza in considerazione del raggiungimento globale delle competenze previste dal Documento tecnico allegato al Regolamento in materia di obbligo scolastico di cui al DM Istruzione del 22/08/07 (Competenze chiave di cittadinanza) così come declinate da ciascun Dipartimento e valutate mediante le relative griglie di valutazione deliberate dal Collegio dei Docenti. Riferimento Documento sull’Obbligo 2007 e Linee guida scuola secondaria primo biennio e secondo biennio e quinto anno. Per ogni singolo asse deve essere raggiunta la stessa tipologia di competenze, pertanto il voto può essere riferito al grado di raggiungimento delle competenze, intese come saper fare e saper essere, di ogni singola materia nell’ambito di quelle richieste dall’asse. Se la maggioranza delle competenze di un asse è raggiunta si può deliberare per la promozione. Se su 4 assi, 3 sono complessivamente sufficienti e 1 no, si può deliberare per la non bocciatura con assegnazione del debito nelle discipline in cui le competenze non sono state raggiunte. Si propone di considerare a fine anno possibile l’accesso alla classe successiva, con attribuzione del debito, quando, nell’asse, l’alunno abbia raggiunto un livello adeguato, anche se in una singola disciplina abbia un voto finale insufficiente. Triennio Criteri relativi alla valutazione degli studenti del triennio a conclusione dell’anno scolastico Di norma: con 3 o 4 insufficienze gravi bocciatura con 2 o 3 insufficienze gravi e debito non saldato bocciatura In ogni caso verifica puntuale delle situazioni personali e deroga motivata secondo parere del consiglio di classe riguardo alle reali possibilità di recupero. E’ beninteso che all’inizio dello scrutinio si dovrà validare l’anno scolastico (regolarità della frequenza). Criteri attribuzione del voto nelle singole materie 2 Rifiuto di interrogazione 3 Conoscenza nulla 4 Conoscenza decisamente lacunosa, gravi difficoltà espositive e lessicali, gravi errori 47 I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 5 Conoscenza superficiale e frammentaria, presenza di errori in situazioni semplici e ripetitive, esposizione imprecisa 6 Conoscenza dei contenuti minimi essenziali, non errori in situazioni semplici, esposizione comprensibile 7 Conoscenza adeguata, lievi errori in situazioni complesse, esposizione corretta 8 Conoscenza completa, non errori in situazioni complesse, esposizione chiara, precisa ed essenziale 9-10 Conoscenza completa ed approfondita, capacità di rielaborazione personale, esposizione chiara, precisa ed articolata, rapidità nell’individuazione delle strategie più adatte Griglia di valutazione del comportamento degli alunni Collegio Docenti del 27/10/2015 - Delibera n. 30 VOTO 10 DESCRITTORI DI COMPORTAMENTO DELL’ALLIEVO È assiduo nella presenza, puntuale nell’orario e nella presentazione della giustificazione, partecipa attivamente alle attività didattiche, rispetta le consegne e ha sempre il materiale scolastico X NOTE Si assegna in presenza di tutti gli indicatori Rispetta le regole, le persone e le opinioni degli altri; assume un ruolo propositivo nella classe Mostra un alto senso di responsabilità Si è distinto nelle attività curriculari ed extracurriculari 9 È assiduo nella presenza, puntuale nell’orario e nella presentazione della giustificazione, partecipa attivamente alle attività didattiche, rispetta le consegne e ha sempre il materiale scolastico Si assegna in presenza di tutti gli indicatori Rispetta le regole, le persone e le opinioni degli altri; assume un ruolo propositivo nella classe Mostra un alto senso di responsabilità 8 È, di norma, regolare nella presenza, puntuale nell’orario e nella presentazione della giustificazione La partecipazione alle attività didattiche e il rispetto delle consegne è buono Si assegna in presenza di tutti gli indicatori Rispetta solitamente le persone e le opinioni degli altri; può essere incorso in sanzioni disciplinari di primo/secondo livello non gravi Rispetta le strutture e le attrezzature e le utilizza con le dovute cautele Ha un comportamento responsabile 7 Non sempre rispetta il regolamento d’istituto; è incorso in sanzioni disciplinari di secondo livello gravi e/o di terzo Non sempre è regolare nella presenza, né puntuale nell’orario e nella presentazione della giustificazione Si assegna in presenza anche del solo primo indicatore La partecipazione alle attività didattiche e il rispetto delle consegne è più che sufficiente Ha un comportamento abbastanza responsabile 6 Comportamento complessivamente accettabile anche in presenza di ammonimenti disciplinari scritti del dirigente con una sospensione inferiore a 5 giorni e/o di note di docenti sul registro di classe Partecipazione al dialogo educativo saltuaria e/o superficiale Frequenza discontinua 48 Si assegna in presenza anche del solo primo indicatore I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19 5 È incorso in sanzioni disciplinari di quarto livello con allontanamento dalle lezioni per periodi significativi Non è regolare nella presenza, né puntuale nell’orario e nella presentazione della giustificazione Si assegna in presenza anche del solo primo indicatore La partecipazione alle attività didattiche e il rispetto delle consegne è inesistente Non rispetta le persone e le opinioni degli altri, compie atti di bullismo Non rispetta le strutture e le attrezzature, commette atti di vandalismo Il suo comportamento irresponsabile può portare a conseguenze per l’incolumità delle persone e della scuola. Si dovrà tenere conto dei seguenti elementi: Aggravanti: la reiterazione dei comportamenti e la mancata percezione dell’errore commesso. Attenuanti: la presa di coscienza e il comportamento conseguente. Il Consiglio di Classe è tenuto a motivare adeguatamente eventuali spostamenti di fascia. Indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del D.L. 137/2008, convertito dalla Legge 169/2008, la valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. In base all’articolo art. 4 del D.M. 5/2009, “[…] la valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti d’istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello st studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto)”. 49