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PTOF 2016/19 - Russell-Moro

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PTOF 2016/19 - Russell-Moro
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
P.T.O.F
A.S.2016/19
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
INDICE
PREMESSA
1. IL CONTESTO E L’ISTITUTO
2. LE FINALITA’ GENERALI E GLI OBIETTIVI PRIORITARI E DI MIGLIORAMENTO
3. L’OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE
1
1
1
4
3.1 QUADRI ORARIO
3.2 CITTADINANZA E COSTITUZIONE
3.3 CLIL (Content and Language Integrated Learning)
3.4 L’ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
3.5 LA FORMAZIONE INTEGRATA - Biennio integrato formazione professionale, istruzione
tecnica
3.6 L’ ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
3.7 I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
3.8 L’ ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’IRC
4. IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
5. L’OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICOLARE
6. IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ( PNSD)
7. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE
10
13
14
14
7.1 L’ORGANIGRAMMA
7.2 IL FUNZIONIGRAMMA
7.3 LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
7.4 I RAPPORTI CON GLI ENTI E LE ORGANIZZAZIONI DEL TERRITORIO
7.5 LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO
7.6 IL SISTEMA INTEGRATO QUALITA’/ACCREDITAMENTO
8. LE RISORSE UMANE (ORGANICO AUTONOMIA DOCENTI E ATA)
9. LE RISORSE MATERIALI ED INFRASTRUTTURALI
10. LA VALUTAZIONE
28
30
30
10.1 LA VALUTAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
10.2 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
11. IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
ALLEGATO A – PIANO ANNUALE INCLUSIONE (PAI)
ALLEGATO B – PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)
ALLEGATO C – CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO E DEL COMPORTAMENTO
DEGLI ALUNNI
32
33
39
47
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
PREMESSA
-
-
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Tecnico Economico B. Russell – A. Moro è
stato redatto ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo del
7/10/2015 prot. n.0004944/C/1A
il Piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 27/10/2015;
-
il Piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 9/11/2015;
il Piano è soggetto a pubblicazione.
-
1
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
1. IL CONTESTO E L’ISTITUTO
L’Istituto Tecnico Economico Statale “Bertrand Russell – Aldo Moro” di Torino è nato nel 2000
dall’unione dei due istituti. È frequentato attualmente da circa 900 studenti distribuiti su 40 classi,
di cui 31 presso la sede “Bertrand Russell” (nata nel 1984) e nove presso la succursale “Aldo Moro”
(istituto nato agli inizi degli anni ’70 come VII Istituto Tecnico Commerciale).
Gli allievi provengono per il 60% dal territorio cittadino, per il 30% dai Comuni di Venaria Reale e
Druento e per la restante parte da altri Comuni della cintura metropolitana.
Gli allievi sono per il 57% femmine; il 16% circa di alunni ha cittadinanza non italiana, ma solo lo
0,3% sull’intero numero di studenti proviene da scuole di Paesi stranieri.
L’area territoriale di riferimento comprende le circoscrizioni 5 e 6 di Torino e alcuni comuni della
cintura metropolitana.
Il territorio della circoscrizione 5 è suddiviso i cinque grandi quartieri ( Borgata Vittoria, Madonna di
Campagna, Lucento, Vallette e Lanzo) molto diversi per composizione demografica e tradizioni sociali
economiche e culturali .
La Circoscrizione 6 si sviluppa nella zona nord ed è la più estesa e tra le più popolose della città,
comprende territorio e popolazione di otto quartieri tra loro, per molti aspetti, disomogenei , ma in
genere caratterizzati da una certa marginalità culturale. Sembra significativo, per esempio, che il tasso di
laureati nel territorio circoscrizionale , calcolato al 2,3%, si collochi ad un terzo del dato cittadino del 6,9%.
Complessivamente il contesto di riferimento è caratterizzato da un livello di scolarizzazione medio-basso
ed evidenzia l’esigenza di indirizzare il processo di insegnamento/apprendimento verso un innalzamento
del successo formativo e un orientamento consapevole per la prosecuzione degli studi o per le scelte
lavorative. A tale proposito il territorio offre numerose opportunità per costruire una rete formativa
orizzontale con enti ed organizzazioni indispensabile per fronteggiare le problematiche emergenti e per
rendere la Scuola un polo culturale e creativo significativo .
2. LE FINALITÀ GENERALI E GLI OBIETTIVI PRIORITARI E DI MIGLIORAMENTO
L’Istituto, tenuto conto delle caratteristiche del territorio e dell’utenza di riferimento, individua
nell’ambito degli obiettivi istituzionali dell’istruzione e della formazione generale dell’alunno , come
priorità che ne costituisce il carattere fondante la valorizzazione di tutti i suoi alunni e nel definire le
proprie azioni strategiche identifica l e s e g u e n t i f i n a l i t à e o b i e t t i v i p r i o r i t a r i .
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I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
FINALITA’
INNALZAMENTO DEI
LIVELLI DI
ISTRUZIONE E DELLE COMPETENZE
RISPETTO DELLA CRONOBIOLOGIA E
DEGLI STILI DI APPRENDIMENTO
CONTRASTO DELLE DISEGUAGLIANZE
SOCIO/CULTURALI TERRITORIALI E DI
GENERE
RECUPERO
DELLA
DISPERSIONE
SCOLASTICA (PALESE ED OCCULTA) E
DELL’ABBANDONO
REALIZZAZIONE DI UNA SCUOLA
APERTA QUALE LABORATORIO
PERMANENTE DI
RICERCA/INNOVAZIONE DIDATTICA /
SPERIMENTAZIONE.
INCENTIVARE LA PARTECIPAZIONE E
LA CITTADINANZA ATTIVA
GARANTIRE A CIASCUNO IL DIRITTO
ALLO STUDIO E IL SUCCESSO
FORMATIVO.
SVILUPPO DI COMPORTAMENTI
ISPIRATI AD UNO STILE DI VITA SANO.
GLI OBIETTIVI
PRIORITARI E DI MIGLIORAMENTO
Diminuzione delle insufficienze di matematica nella classi del primo biennio
(obiettivo di miglioramento)
Diminuzione delle insufficienze nelle lingue comunitarie: inglese e francese
( obiettivo di miglioramento)
potenziamento delle competenze digitali
potenziamento delle competenze linguistiche in italiano
Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati anche attraverso la redazione
dei PDP
Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso
percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana.
Prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione e del bullismo
Costruzione di un percorso di orientamento personalizzato
Promozione del successo formativo di ciascuno
Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in
grado disviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con gli enti e le
organizzazioni del territorio.
Sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e democratica, attraverso la
valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze
e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché
della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e
dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economicofinanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;
Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli studenti;
Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali
tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica
Potenziamento delle discipline motorie e individuazione di percorsi finalizzati
all’educazione alimentare e alla prevenzione delle dipendenze.
Percorso di formazione in teme di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro
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I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
3. L’OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE
Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing (AFM)
L'indirizzo ha due articolazioni:
 RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING (RIM)
 SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI (SIA)
Profilo
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e dei
processi aziendali, degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia
sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche
per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento
organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia
all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti
tecnologici sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali
riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi.
Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito
della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di
software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di
nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della
comunicazione in rete e alla sicurezza informatica.
Al termine di questo percorso il/la Diplomato/a avrà accesso a tutti i percorsi universitari, (
particolarmente indicati gli ambiti economico, giuridico, sociologico, informatico e delle lingue
straniere)potrà proseguire gli studi nei corsi IFTS, ITS, nei corsi di Formazione Professionale post diploma
o iscriversi agli Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica.
Potrà inserirsi direttamente nel mondo del lavoro e accedere ai percorsi di studio e di lavoro previsti per
l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
Sbocchi professionali:
 partecipare ai concorsi pubblici;
 lavorare come impiegato di concetto presso le aziende di tutti i settori (nell’ambito finanziariocommerciale-amministrativo), le organizzazioni no profit, gli studi professionali.
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I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
3.1 QUADRI ORARIO
Biennio comune “Amministrazione, finanza emarketing”
Materie
Lingua e letteratura italiana
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Economia aziendale
Lingua inglese
Seconda lingua comunitaria
Scienze della terra e biologia
Fisica
Chimica
Geografia
Informatica
Scienze motorie e sportive
Religione
Totale ore settimanali
I anno
4
2
4
2
2
3
3
2
2
II anno
4
2
4
2
2
3
3
2
3
2
2
1
32
2
3
2
2
1
32
IV anno
4
2
3
7
3
3
3
2
2
2
1
32
V anno
4
2
3
8
3
3
3
3
2
1
32
Triennio “Amministrazione finanza emarketing”
Materie
Lingua e letteratura italiana
Storia
Matematica
Economiaaziendale
Linguainglese
Seconda lingua comunitaria
Diritto
Economiapolitica
Informatica
Scienze motorie e sportive
Religione
Totale ore settimanali
III anno
4
2
3
6
3
3
3
3
2
2
1
32
Triennio “Sistemi informativi aziendali”
Materie
Lingua e letteratura italiana
Storia
Matematica
Economia aziendale
Lingua inglese
2^lingua comunitaria
Diritto
Economia politica
Informatica*
Scienze motorie e sportive
Religione
Totale oresettimanali
III anno
4
2
3
4
3
3
3
3
4(3)
2
1
32
IV anno
4
2
3
7
3
3
2
5(3)
2
1
32
V anno
4
2
3
7
3
2
3
5(3)
2
1
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* le ore indicate in parentesi sono riferite alle attività di laboratorio in compresenza con gli insegnanti tecnico-pratici
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Triennio “Relazioni internazionali per il marketing”
Materie
Lingua e letteratura italiana
Storia
Matematica
Economia aziendale e geopolitica
Lingua inglese
Seconda lingua comunitaria*
Terza lingua comunitaria
Diritto
Relazioni internazionali*
Tecnologie della comunicazione
Scienze motorie e sportive
Religione
Totale ore settimanali
III anno
4
2
3
5
3
4
3
2
1
2
2
1
32
IV anno
4
2
3
5
3
4
3
2
1
2
2
1
32
V anno
4
2
3
6
3
4
3
2
2
2
1
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*Progetto Esabac
6
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3.2 CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Nelle Linee Guida per il passaggio a ordinamento degli istituti tecnici (DPR 15.3.2010, n.88), Orientamenti per
l’organizzazione del curricolo, si precisa che: «Le attività e gli insegnamenti relativi a Cittadinanza e Costituzione
coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari dell’istruzione tecnica e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse
storico-giuridico e giuridico-economico; interessano però anche le esperienze di vita e, nel triennio, le attività di
alternanza scuola-lavoro, con la conseguente valorizzazione dell’etica del lavoro».
L’Istituto è impegnato a sviluppare comportamenti corretti di cittadinanza consapevole e di
conoscenza e approfondimento della Costituzione, sia attraverso il normale lavoro didattico, sia
attraverso progetti curricolari ad hoc.
Obiettivo di tali lavori è far riflettere gli studenti sul significato di cittadinanza attivia, di protagonismo
giovanile e di conoscenza e difesa dei valori costituzionali. Altresì è curata la costruzione del senso di
legalità e lo sviluppo di un'etica della responsabilità. Si intende quindi promuovere nei ragazzi la
capacità di scegliere e agire in modo consapevole nel contesto classe e nella vita quotidiana. Si
coglieranno dunque le esperienze più significative, personali e di gruppo, senza trascurare eventi della
contemporaneità, allo scopo di consolidare la conoscenza di se stessi, degli altri e dell'ambiente, e di
sviluppare forme di collaborazione e di solidarietà.
L’Istituto aderisce da alcuni anni al progetto Diderot, e ha progettato azioni sinergiche tra le classi per
percorsi di conoscenza e approfondimento delle Ricorrenze civili, talora anche con l’ausilio di
protagonisti della cultura della Legalità che operano in ambito torinese.
A tale proposito fruttuosa si rivela anche la collaborazione con l’Associazione Acmos che da anni
collabora con il nostro Istituto per incrementare l’esercizio di un corretto protagonismo nei giovani.
All’interno del Progetto di Alternanza scuola/mondo del lavoro (“ Orienta Mente on the job ”) per le
classi terze è previsto un progetto a titolo” Piccolo Atlante della corruzione “ che si svolgerà in rete
con altre scuole torinesi.
Due classi dell’istituto da due anni partecipano al progetto “Il quotidiano in classe” , orientato a
diffondere buone pratiche di lettura e di analisi degli articoli giornalistici delle principali testate
italiane, secondo l’idea di conoscere per scegliere .
3.3 CLIL (Content and Language Integrated Learning)
La Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado prevede l'insegnamento di una disciplina non
linguistica (DNL) in una lingua straniera nell'ultimo anno degli Istituti Tecnici secondo la metodologia
CLIL.
Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è un approccio didattico di tipo immersivo che
punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo
sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari.
L'approccio CLIL ha l'obiettivo di focalizzarsi sia sulla disciplina insegnata sia sugli aspetti grammaticali,
fonetici e comunicativi della lingua straniera che fa da veicolo.
Il CLIL potenzia nello studente una maggiore fiducia nella proprie capacità comunicative nella lingua
straniera; consente una maggiore spendibilità delle competenze linguistiche acquisite; stimola
apertura e disponibilità alla mobilità nell'istruzione e nel lavoro.
Nelle articolazioni AFM e SIA le discipline non linguistiche coinvolte nell’insegnamento in lingua
inglese nella sono: informatica, diritto, economia politica ed economia aziendale.
Nell’ articolazione RIM con progetto Esabac la disciplina coinvolta nell’insegnamento in lingua francese
è la storia.
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I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
3.4 L’ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
L’Alternanza Scuola Lavoro, già normata dal D.Lgs. n. 77/2005 è stata recentemente regolamentata
dalla legge 107/2015. La norma stabilisce che ciascun allievo svolga nel secondo biennio e nell’ultimo
anno un percorso di alternanza scuola-lavoro in ragione almeno di complessive 400 ore
L’ alternanza , consolidata nell’istituto da diversi anni, oltre ad avere una valenza orientativa, è una
metodologia didattica, progettata, attuata e valutata dall’istituzione scolastica in collaborazione con le
imprese. Caratteristica comune alle esperienze di stage e alternanza scuola-lavoro è la concezione
dell’impresa come luogo di apprendimento, l’azienda ospitante è ambiente educativo complementare
a quello dell’aula e del laboratorio. La proposta progettuale dell’Istituto prevede la seguente
articolazione:
150 ore classi terze ( sensibilizzazione e orientamento al mondo del lavoro sul territorio – 40 oredidattica formativa su paghe e contributi – 40 ore - stage in azienda – 60 ore- Monitoraggio e
valutazione – 10 ore-)
200 ore classi quarte
50 ore classi quinte
Tutti i percorsi sono progettati e realizzati attraverso apposite convenzioni, protocolli e accordi con le
imprese, con le Camere di Commercio, con Enti pubblici e privati, con ordini professionali, e con alter
organizzazioni del territorio.
Le esperienze vengono formalmente certificate e valutate.
Per gli allievi disabili, con valutazione differenziata, è previsto un progetto di alternanza denominato
“Facty” che consente agli allievi di operare nella scuola come se fossero in azienda, riproducendo un
“laboratorio di simulazione”.
3.5 LA FORMAZIONE INTEGRATA - Biennio integrato formazione professionale – istruzione
tecnica
Le esperienze dei percorsi integrati hanno origine dall’Accordo tra Ufficio Scolastico Regionale,
Regione Piemonte e Città Metropolitana sulla base della Legge Delega 53/2003, art.2, che recita:
“è assicurata e assistita la possibilità di cambiare indirizzo […] di passare dal sistema della
formazione professionale all’istruzione e viceversa mediante apposite iniziative didattiche”.
Gli obiettivi prioritari del biennio integrato tra istruzione e formazione professionale sono:
 contribuire ad innalzare il tasso di successo scolastico del maggior numero possibile di
studenti dell’ Istituto;
 permettere la sperimentazione di metodologie didattiche attive che puntino a
coinvolgere e motivare gli studenti, anche innalzando l’autostima, in modo da favorire sia
un approfondimento-consolidamento della vocazione verso le attività
professionalizzanti, sia un rinforzo dell’interesse verso lo studio in generale;
 stimolare la produzione di esperienze di valutazione formativa e orientativa che integrino
la tradizionale valutazione accertativa delle conoscenze acquisite.
Il percorso si articola nel biennio comune per una durata di 200 ore annue, svolte durante
l’orario curricolare. Nel secondo anno si realizza uno stage simulato di 60 ore che comprende
visite aziendali, testimonianze dal mondo del lavoro e attività di simulazione d’impresa in
laboratori attrezzati.
.
8
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
3.6 L’ ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
A partire dall’a.s. 2015/16 è istituito un percorso di secondo livello di istruzione tecnica articolato,
come previsto dal DPR 263/12, in tre periodi didattici, così strutturati: a) primo periodo didattico,
finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione al secondo biennio; b)
secondo periodo didattico, finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione
all’ultimo anno; c) terzo periodo didattico finalizzato all’acquisizione del diploma. Nell’a.s. in corso I
percorsi di studio personalizzati del primo periodo didattico ( primo biennio) e del secondo periodo
didattico ( secondo biennio) sono articolati con riferimento al monte ore complessivo sottratta la
quota oraria per le attività di accoglienza e orientamento ( 10%del monte ore complessivo) e quella
derivante dal riconoscimento dei crediti ( non superiore alla misura stabilita dalla Commissione). Per
ciascun studente viene definito un quadro orario relativo alle quote orarie, comprensive della
formazione a distanza ( non superiore al 20% del monte ore complessivo) destinate a ciascuna
competenza da acquisire. La progettazione didattica si rivolge a gruppi di livello e si articola in unità di
apprendimento. Pertanto, ciascun allievo deve svolgere un monte ore complessivo di 1518 ore (di cui
150 ore di accoglienza, orientamento, 300 ore di formazione a distanza) al quale va detratta la quota
oraria derivante dal riconoscimento dei crediti. L’organizzazione modulare delle lezioni è su cinque
giorni alla settimana. L’Istituto è dotato di FAD ( formazione a distanza). Possono iscriversi ai corsi gli
adulti, anche stranieri, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione,
nonché coloro che hanno compiuto il sedicesimo anno
di età e che, già in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dimostrano di
non poter frequentare il corso diurno.
3.7 I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
I bisogni educativi speciali riguardano alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per
una varietà di ragioni. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:
• quella della disabilità;
• quella dei disturbi evolutivi specifici;
• quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono , oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i
deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la
comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il
funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo
specifico. Tutte queste differenti problematiche non vengono o possono non venir certificate ai sensi
della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla
stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno. I Disturbi specifici di apprendimento,
normati dalla L. 170/2010, riguardano la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia.
Al fine di garantire a tutti gli studenti la piena realizzazione del diritto allo studio e del successo
formativo la programmazione educativa e formativa prevede specifici progetti mirati al recupero, al
sostegno e all'inserimento educativo degli allievi con bisogni educativi speciali anche al fine di garantire
un adeguato supporto sotto il profilo assistenziale e specialistico.
Il documento che contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla
centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per
creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno” è il
Piano Annuale per l’ Inclusione.( cfr. All.A)
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I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
3.8 L’ ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’IRC
La definizione delle attività didattiche e formative alternative all’IRC spetta al Collegio dei Docenti,
quale organo responsabile dell’azione didattica. Questo impegno è obbligatorio per il Collegio dei
Docenti, come emerge chiaramente da varie disposizioni, come la C.M. n. 302 del 1986, la C.M. n.. 316
del 1987, l’art. 28 del CCNL del 2007, la sentenza del Consiglio di Stato n. 2749 del 7 maggio 2010. La
C.M. 368/85 precisa poi che i contenuti di queste attività non devono costituire un’opportunità
educativa discriminante e in quanto tale non devono appartenere a programmi curricolari, poiché in tal
modo avvantaggerebbero i non avvalentesi all’IRC. La scelta relativa alle attività alternative
all'insegnamento della religione cattolica trova concreta attuazione attraverso le diverse opzioni
possibili: attività didattiche e formative; attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di
personale docente; libera attività di studio e/o di ricerca individuale senza assistenza di personale
docente (per studenti delle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di secondo grado); non
frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica.
La scuola è dunque chiamata a predisporre un proprio progetto di attività didattica e formativa da
proporre a coloro che non si avvalgono dell’IRC. Già la C.M. n. 316 del lontano 1987 indicava come una
possibile risposta alle esigenze di individuare un quadro di riferimento per i contenuti delle attività
formative, da prevedere in alternativa all'IRC, potrebbe essere offerta dallo studio dei "diritti
dell'uomo", a partire dalle Dichiarazioni maturate soprattutto negli ultimi quarant'anni a livello
internazionale.
La proposta che viene elaborata ogni anno nel nostro Istituto si collega proprio a queste indicazioni
ministeriali.
4. IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
TITOLO
PROGETTO
DESCRIZIONE
DEL PROGETTO
LIVELLI DI
PARTENZA
OBIETTIVI
INDICATORI
RISULTATI
ATTESI
MatematicaMente
Percorso didattico per
classi parallele aperte per
gruppi di livello, centrato
sulla motivazione sul
recupero e su un
apprendimento graduale e
guidato
Percentuale di
allievi insufficienti
di matematica nel
primo biennio nei
cdc di novembre
Percentuale
allievi
insufficienti di
matematica
classi primo
biennio
Classi aperte per
gruppi di livello di
francese
Percorso didattico per
classi parallele aperte per
gruppi di livello, centrato
sulla motivazione sul
recupero e su un
apprendimento graduale e
guidato
Percentuale di
allievi insufficienti
di francese nel
primo biennio nei
cdc di novembre
Percentuale
allievi
insufficienti di
matematica ≤
20 % nelle classi
del primo
biennio in
scrutinio finale
Percentuale
allievi
insufficienti di
francese ≤ 20 %
nelle classi del
primo biennio in
scrutinio finale
Classi aperte per
gruppi di livello di
inglese
Percorso didattico per
classi parallele aperte per
gruppi di livello, centrato
sulla motivazione sul
recupero e su un
apprendimento graduale e
guidato
Percentuale di
allievi insufficienti
di inglese nel
primo biennio nei
cdc di novembre
Riduzione
percentuale
allievi
insufficienti di
matematica
nelle classi del
primo biennio in
scrutinio finale
Riduzione
percentuale
allievi
insufficienti di
francese nelle
classi del primo
biennio in
scrutinio finale
Riduzione
percentuale
allievi
insufficienti di
inglese nelle
classi del primo
biennio in
scrutinio finale
Classi aperte per
gruppi di livello di
matematica.
10
Percentuale
allievi
insufficienti di
francese
classi primo
biennio
Percentuale
allievi
insufficienti di
inglese
classi primo
biennio
Percentuale
allievi
insufficienti di
inglese ≤ 20 %
nelle classi del
primo biennio in
scrutinio finale
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
TITOLO
PROGETTO
DESCRIZIONE
DEL PROGETTO
LIVELLI DI
PARTENZA
OBIETTIVI
INDICATORI
RISULTATI
ATTESI
ESABAC
“Esame di Stato”
e “Baccalauréat”.
classi 3^-4^-5^
RIM
Percorso formativo che
prevede per 3 anni lo
studio della Lingua e della
letteratura francese (4
ore a settimana) e della
Storia veicolata in lingua
francese, disciplina non
linguistica, (2 ore a
settimana). Al termine,
previo superamento
dell’esame, si può
conseguire il duplice
diploma italiano di Esame
di Stato e del
Baccalauréat francese.
Assenza diploma
italiano di Esame
di Stato e del
Baccalauréat
francese.
Conseguimento
diploma
italiano di
Esame di Stato
e del
Baccalauréat
francese.
Percentuale
candidati con
diploma
italiano di
Esame di
Stato e del
Baccalauréat
francese.
Diploma
italiano di
Esame di Stato
e del
Baccalauréat
francese 100%
candidati
Certificazione
EUCIP Core
(AICA)
classi 3^-4^-5^
SIA
Il Sillabo di EUCIP Core, è
articolato in tre “knowledge
area” che coprono tutti gli ambiti
fondamentali del ciclo di vita dei
sistemi ICT e precisamente: Area
"Pianificazione" (Plan) - Area
"Realizzazione" Area"Esercizio"
(Operate)
Assenza
certificazione
EUCIP Core (AICA)
Conseguimento
certificazione
EUCIP Core
(AICA)
Percentuale
allievi con
certificazione
EUCIP Core
(AICA) al
termine classe
quinta
70% allievi con
certificazione
EUCIP Core
(AICA) al
termine classe
quinta
Fasce deboli
Percorsi
di
recupero
allievi con profitto insuff.
in discipline matematiche
e linguistiche classi terze
Percentuale
allievi con profitto
insuff. in
discipline
matematiche e
linguistiche classi
terze nei cdc di
novembre
Riduzione
percentuale
allievi con
profitto insuff.
in discipline
matematiche e
linguistiche
classi terze in
scrutinio finale.
Percentuale
allievi con
insuff. in
discipline
matematiche
e linguistiche
classi terze in
scrutinio
finale.
Diminuzione
Percentuale
allievi
con
insufficienze
nelle classi terze
nelle
materie
coinvolte
Corso italiano L2
Delineare un percorso
d’inserimento scolastico
centrato
sull’apprendimento
dell’italiano L2, destinato
ad alunni non italofoni neo
arrivati o di recente
immigrazione provenienti
dalla scuola sec. di primo
grado.
Alunni non
italofoni neo
arrivati o di
recente
immigrazione
provenienti dalla
scuola secondaria
di primo grado
Alunni
neoarrivati:
acquisizione
repertorio
linguistico di
base
Allievi di
recente
immigrazione
provenienti da
scuola sec. di
primo grado:
acquisizione di
un repertorio
linguistico
necessario per
affrontare lo
studio
disciplinare
Alunni
neo
arrivati: esito
positivo test
repertorio
linguistico di
base
Allievi di
recente
immigrazione
provenienti da
scuola sec. di
primo grado:
esito positivo
test repertorio
linguistico
necessario per
affrontare lo
studio
disciplinare
Alunni neo
arrivati: l’alunno
dispone di un
repertorio
linguistico di
base
Allievi di
recente
immigrazione
provenienti da
scuola sec. di
primo grado:
L’alunno è in
grado di
comprendere i
punti essenziali
di messaggi
chiari in lingua
standard su
argomenti
disciplinari
11
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
TITOLO
PROGETTO
DESCRIZIONE
DEL PROGETTO
LIVELLI DI
PARTENZA
OBIETTIVI
INDICATORI
RISULTATI
ATTESI
Programmazione
organizzazione e
realizzazione di eventi che
sensibilizzino gli studenti a
temi di rilevanza storico
sociale
Programmazione,
organizzazione e
realizzazione di percorsi
educativi
formativi/informativi che
attraverso la conoscenza
inducano a
comportamenti coerenti
con un modello di vita
improntato al benessere
globale della persona
Programmazione
ed organizzazione
degli eventi da
realizzare nel
corso dell’a.s.
Realizzazione
degli eventi nel
corso dell’a.s.
Numero di
eventi
realizzati nel
corso dell’a.s.
Numero di
eventi realizzati
nel corso
dell’a.s. ≥ sei
Programmazione
ed organizzazione
dei
percorsi
educativi
da
realizzare
nel
corso dell’a.s.
Realizzazione
dei
percorsi
educativi
nel
corso dell’a.s.
per tutte le
classi
Percentuale
classi
coinvolte
Percentuale
classi coinvolte
90%-100%
Educazione alla
cittadinanza
attiva
e
alla
legalità
Programmazione,
organizzazione e realizzazione
di percorsi educativi
formativi/informativi che
attraverso la conoscenza
inducano a comportamenti
coerenti con un modello di vita
improntato alla cittadinanza
attiva e alla legalità
Programmazione
e organizzazione
dei percorsi
educativi da
realizzare nel
corso dell’a.s.
Realizzazione
dei percorsi
educativi nel
corso dell’a.s.
per tutte le
classi
Percentuale
classi
coinvolte
Percentuale
classi coinvolte
90% -100%
Il quotidiano in
classe
Si articola in un incontro
settimanale
della
redazione per la scelta
degli articoli da pubblicare
Individuazione
allievi del triennio
con
sufficienti
livelli linguistici
Produzione
articoli
Diffusione
lettura
quotidiani
Numero
e
tipologia
articoli scritti
settimanalme
nte
Tecniche di primo
soccorso
Programmazione,
organizzazione e
realizzazione di percorsi
formativi obbligatori sulle
nozioni base di primo
soccorso, necessarie per
saper affrontare situazioni
come un arresto cardiaco
e ostruzione delle vie
respiratorie.
Programmazione,
organizzazione
e
realizzazione di percorsi
informativi/formativi
in
tema di salute e sicurezza
negli ambienti di lavori per
allievi classi prime
Nozioni base di
tecniche di primo
soccorso assenti
Acquisizione
nozioni di base
tecniche
di
primo soccorso
Percentuale
studenti con
esito positivo
test su nozioni
di
base
tecniche
di
primo
soccorso
Raggiungimento
di
punteggio
medio nei tre
concorsi annuali
collegato
al
numero e tipo
di articolo
90%-100%
studenti
con
esito
positivo
test su nozioni
di base tecniche
di
primo
soccorso
Nozioni base in
tema di salute e
sicurezza
sul
lavoro assenti
Acquisizione
nozioni di base
in
tema
di
salute
e
sicurezza
sul
lavoro
Percorso di potenziamento
dell’inglese con inserimento
in stage post diploma in
azienda in Gran Bretagna o
Irlanda rivolto a studenti
selezionati dall’Istituto
Allievi classi quinte
(articolazioni RIM e
SIA)
Adesione degli
studenti
selezionati
Percentuale
studenti con
esito positivo
test su nozioni
di base in
tema di salute
e sicurezza sul
lavoro
Percentuale
adesione
studenti
Ricorrenze civili
Educazione
salute
alla
Formazione
salute e sicurezza
sul lavoro classi
prime
Building Up
12
90%-100%
studenti
con
esito
positivo
test su nozioni
di base in tema
di salute
e
sicurezza
sul
lavoro
Adesione 100%
studenti
selezionati
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
TITOLO
PROGETTO
DESCRIZIONE
DEL PROGETTO
Viaggi
di
istruzione/visite
guidate
Selezione di mete e per
viaggi di istruzione e visite
guidate
a cura della
commissione
viaggi
d’Istituto.
Settimana
di
corso
linguistico in Francia per le
classi
del
triennio
RIM/AFM
Tutte le classi
Progetto di inserimento
dei ragazzi con autismo
nelle scuole secondarie di
II grado.
Allievi disabili con
autismo
Soggiorno
linguistico
D’AIL
CAP
Superiamoci
LIVELLI DI
PARTENZA
Allievi classi terze
articolazione
RIM/AFM
OBIETTIVI
INDICATORI
RISULTATI
ATTESI
Partecipazione
estesa di un
congruo
di
allievi
per
ciascuna classe
Partecipazione
estesa di un
congruo allievi
per
ciascuna
classe
Dare
l’opportunità
agli studenti con
autismo di
continuare il
loro percorso di
studi ed
acquisire una
competenza per
una futura
attività
lavorativa che
valorizzi le loro
capacità.
Numero allievi
per ciascuna
classe
In
ciascuna
classe
partecipazione
di almeno i due
terzi degli allievi
In
ciascuna
classe
partecipazione
di almeno i due
terzi degli allievi
Incremento di
azioni educative
inclusive e reti
sociali
Numero allievi
per ciascuna
classe
Azioni
educative
inclusive e reti
sociali
5. L’OFFERTA FORMATIVA EXTRACURRICOLARE
TITOLO
PROGETTO
Certificazioni
linguistiche
DELF
FIRST
PET
TRANSALP
DESCRIZIONE
DEL PROGETTO
Conseguimento
certificazioni linguistiche
LIVELLI DI
PARTENZA
Livello linguistico
immediatamente
inferiore a quello
di certificazione
OBIETTIVI
INDICATORI
Raggiungimento
livello a2 –b1
(DELF) e B1_ B2
QCER (First)
Numero
di
esami
sostenuti con
successo
Scambio con allievi francesi
8 ragazze (di cui 4
italiane
e
4
francesi)
Perfezionament
o
della
conoscenza
della
lingua
francese
e
esperienza
diretta nell’uso
della lingua
Superamento
selezione
del
CEFPPA
Migliorament
o
dell’uso
della
lingua
“sociale”
STRASBURGO
Inserimento post diploma in
strutture
ricettive
in
Strasburgo
Allievi selezionati
dall’istituto classi
V
ECDL
Conseguimento
patente
europea del computer
Allievi senza ECDL
Conseguimento
ECDL
Classi quinte
allievi in stage
post diploma di
12 settimane in
Irlanda/Regno
Unito
Numero esami
sostenuti con
successo
Numero
partecipanti
Master dei talenti
( Progetto
Fondazione
Unicredit)
Stage post diploma in Irlanda/
Regno Unito
13
Percentuale
allievi
superamento
selezione
RISULTATI
ATTESI
100%
esami
superati
ampliamento
numero
partecipanti
coinvolgimento
di almeno
6
alunni
del
triennio RIM
100%
Percentuale
allievi
superamento
selezione
100%
di
successo negli
esami
Almeno quattro
allievi per a.s.
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
TITOLO
PROGETTO
Lingua madre
DESCRIZIONE
DEL PROGETTO
Preparazione per allieve
straniere
al
concorso
omonimo
LIVELLI DI
PARTENZA
Preparazione
degli
allieve
straniere
al
concorso.
Centro
d’ascolto
( in
collaborazione
con ASL2)
Il “Centro di Ascolto” è un
servizio di supporto
psicologico gestito da uno
psicologo agli studenti che vi
possono accedere in orario
curricolare per esplicitare
problematiche di varia
natura.
Atletica leggera/corsa
campestre, calcio A5, danze
sportive, ginnastica.
Studenti che
necessitano di
consulenza
psicologica
Gruppo
sportivo
Tutte le classi
OBIETTIVI
INDICATORI
RISULTATI
ATTESI
Vittorie
dei
partecipanti.
Capacità
di
scrivere
un
testo narrativo
corretto
ed
emotivamente
coinvolgente.
Offrire un
servizio di
supporto
psicologico a
tutti gli allievi
dell’istituto
Numero
di
allieve
partecipanti.
Numero
medio di
passaggi
settimanali
nel corso
dell’a.s.
In media
almeno quattro
passaggi
settimanali
( sede e succ)
Promuovere la
partecipazione
degli studenti ai
diversi giochi
sportivi
studenteschi
Numero
studenti
partecipanti
Numero
partecipanti
necessario per
la realizzazione
dell’attività
proposta
6. IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ( PNSD)
AMBITI
AZIONI PROGRAMMATE
Cablaggio interno di tutti gli spazi
Lim e pc in tutte le aule/classi – aule
classi/laboratorio aumentate con postazioni per la
fruizione individuale e collettiva del web e dei
contenuti
Digitalizzazione amministrativa
Sito web
Sviluppo e potenziamento delle competenze digitali
degli studenti.
Alternanza scuola lavoro per l’impresa digitale.
Didattica laboratoriale.
Biblioteca
scolastica
come
ambiente
di
alfabetizzazione all’uso delle risorse informative
digitali.
Formazione ITC , piattaforma FAD,
registro
elettronico personale e di classe.
Digitalizzazione segreteria
STRUMENTI
COMPETENZE
FORMAZIONE PERSONALE
7. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE
La struttura organizzativa dell’ Istituto riguarda l'insieme delle modalità di suddivisione e di coordinamento
delle attività che vengono svolte dagli organi, e dalle persone ad essi afferenti, che fanno parte
dell’organizzazione.
La struttura organizzativa è descritta in due documenti: l’organigramma e il funzionigramma
L' organigramma è la rappresentazione grafica della struttura organizzati ed è soggetto ad aggiornamenti
annuali. Il funzionigramma è un documento il cui scopo è quello di ufficializzare ed evidenziare in forma
scritta le funzioni e i compiti degli organi presenti nell’organizzazione.
14
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
7.1 L’ ORGANIGRAMMA
CONSIGLIO DI ISTITUTO
COLLEGIO DOCENTI
DIRIGENTE SCOLASTICO
GIUNTA ESECUTIVA
DIRETTORE S.G.A
R.S.U
1°COLLABORATORE D.S.
R.L.S.
2°COLLABORATORE D.S.
A.S.P.P.
COORDINATORI SUCCURSALE
AUSILIARI – ASS. TECNICI
ASS. AMMINISTRATIVI
COORDINATORE CORSO I.D.A
MEDICO COMPETENTE
-------------------------COMITATO DI VALUTAZIONE
R.S.P.P
--------------------------
COMMISSIONE ELETTORALE
ORGANO DI GARANZIA
DOCENTI
GRUPPO
SPORTIVO
CONSIGLI DI
CLASSE
DIPARTIMENTI
DISCIPLINARI
E DI SOSTEGNO
REFERENTI DI
PROGETTO
GRUPPI DI
LAVORO
COMMISSIONI
G.L.I.
FUNZIONI
STRUMENTALI
DIDATTICA E
AUTOVALUTAZIONE
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
NECESSITA’ EDUCATIVE
SPECIALI
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
15
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
7.2 Il FUNZIONIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
II Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica predisponendo gli
strumenti attuativi del Piano dell'Offerta Formativa, promuove sviluppa l’autonomia sul piano
gestionale e didattico, promuove l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto
all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa
da parte delle famiglie. Ha la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica, è responsabile della
gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle
competenze degli organi collegiali scolastici, ha autonomi poteri di direzione, coordinamento e
valorizzazione delle risorse umane. In particolare, organizza l’attività scolastica secondo criteri di
efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali.
I compiti del Dirigente Scolastico sono determinati dalle leggi e dai regolamenti - in particolare: Legge
537/1993, DM 292/1996, Legge 59/1997, DLgs. 59/1998, D.I. 44/2001, DLgs. 165/2001, D.lgs 81/08
Tra i principali:
Il dirigente scolastico quale datore di lavoro è garante della salute e della sicurezza dei lavoratori in
servizio presso il proprio Istituto.
Assicura la gestione unitaria dell’Istituto e ne è il legale rappresentante.
Cura la gestione delle risorse finanziarie e strumentali.
E’ responsabile della qualità del servizio.
Esercita le sue funzioni nel rispetto delle competenze degli organi collegiali.
Esegue e fa eseguire le disposizioni delle leggi, dei regolamenti e gli ordini delle autorità superiori.
Attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed
economiche operanti nel territorio per la predisposizione del Piano dell'Offerta Formativa.
Stabilisce, sentito il Collegio dei docenti, il calendario degli scrutini, delle valutazioni periodiche e finali.
Presiede il Collegio dei docenti, il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, i Consigli di
classe, la Giunta esecutiva.
Procede alla formazione delle classi sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e delle
proposte del Collegio dei docenti.
Assegna alle classi i singoli docenti.
Promuove e coordina, nel rispetto della libertà d'insegnamento, insieme con il Collegio dei docenti, le
attività didattiche, di sperimentazione e di aggiornamento nell'ambito della scuola.
Adotta o propone i provvedimenti resi necessari da inadempienze o carenze del personale docente o
A.T.A.
Coordina il calendario delle assemblee d’Istituto.
Adotta i provvedimenti di urgenza strettamente necessari e quelli richiesti per garantire la sicurezza
della scuola.
Nomina il personale docente ed A.T.A. supplente temporaneo.
Sceglie i docenti con funzioni di Primo Collaboratore e di Secondo Collaboratore.
Delega ai docenti specifici compiti.
Indice le elezioni dei rappresentanti degli studenti, dei genitori degli alunni, del personale docente e
del personale A.T.A. negli organi collegiali di istituto.
Cura la convocazione dei Consigli di classe, del Collegio dei docenti, del Comitato di Valutazione per il
servizio degli insegnanti, nonché la prima convocazione del Consiglio di Istituto.
Cura la buona conservazione dell'edificio, del suo arredamento, del materiale didattico e scientifico.
Conserva personalmente i documenti aventi carattere riservato.
Regola e vigila i lavori dell'ufficio di segreteria e ne firma gli atti e certificati di sua competenza.
Vigila sull'esatto adempimento dei propri doveri da parte di tutto il personale, al fine di garantire la
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I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
migliore qualità del servizio.
Impartisce direttive per l'organizzazione ed il funzionamento dei servizi amministrativi di competenza
della segreteria della scuola e fissa i turni di servizio del personale A.T.A.
Partecipa alle assemblee dei genitori.
Comunica alle famiglie degli alunni le modalità di funzionamento o la sospensione del servizio
scolastico in occasione degli scioperi.
Denuncia all'INAIL, entro 48 ore dall'evento o dal momento in cui sia venuto a conoscenza, gli infortuni
degli alunni e del personale.
Consulta il Direttore dei Servizi Amministrativi (D.S.G.A.) e informa il personale A.T.A. prima dell'inizio
dell'anno scolastico sugli specifici aspetti di carattere generale ed organizzativo inerenti al piano
attuativo dell'offerta formativa.
Richiede tempestivamente agli enti locali l'adempimento degli interventi strutturali e di manutenzione
necessari per garantire la sicurezza dei locali e degli edifìci scolastici e designa il responsabile e gli
addetti del servizio di protezione e prevenzione.
Assicura ai docenti, nelle forme ed in misura compatibile con la qualità del servizio scolastico,
un'articolazione flessibile dell'orario di lavoro per consentire la partecipazione a iniziative di
formazione riconosciute dall'amministrazione.
Predispone, al termine di ogni anno scolastico, una relazione sull'andamento didattico e disciplinare
della scuola e la illustra al Consiglio di Istituto.
In materia amministrativo-contabile, il Dirigente Scolastico:
Impegna e ordina, nei limiti degli stanziamenti di bilancio, le spese deliberate dal Consiglio di Istituto.
Firma, unitamente al D.S.G.A., gli ordini di incasso e di pagamento e qualsiasi altro atto contabile che
comporti un impegno di spesa.
Prende in consegna i beni immobili ed i beni mobili infruttiferi in uso e di proprietà della scuola.
Effettua direttamente le spese nei limiti di somma autorizzati dal Consiglio di Istituto.
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Mansioni, poteri e composizione dei Consiglio di Istituto, sono indicati nel Decreto Legislativo n. 297
del 16 aprile 1994 e s.m.i , altre norme sono contenute nel Regolamento relativo alla gestione
amministrativo – contabile delle istituzioni scolastiche (D.I n. 44/2001), nell’O.M n. 215/1991, sulle
elezioni degli Organi Collegiali e in altre norme riguardanti il loro funzionamento.
E’ un organo di rappresentanza costituito da membri eletti dalle varie componenti della scuola ed è
presieduto da un genitore eletto al suo interno dallo stesso Consiglio.
Ad esso sono attribuibili le seguenti funzioni:
definisce gli obiettivi ed i programmi da attuare, e verifica la rispondenza dei risultati dell'attività
amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti ;
definisce gli orientamenti generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di
amministrazione;
delibera il Piano dell’offerta formativa e ne verifica la coerenza con gli indirizzi impartiti all'inizio del
percorso;
adotta il regolamento d’istituto;
adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali e territoriali;
determina i criteri generali per la programmazione educativa;
definisce i criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività extrascolastiche delle uscite
didattiche e dei viaggi di istruzione;
delibera la costituzione di reti e la stipula di convenzioni e accordi ;
delibera la partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse
educativo;
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I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
delibera le forme e le modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte
dall’istituto;
indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione a esse dei singoli docenti,
all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al
coordinamento organizzativo dei consigli di classe;
delibera , verifica, modifica il Programma Annuale ;
delibera l’approvazione del Conto consuntivo.
elegge tre membri del comitato di valutazione ( 1 docente, 1 genitore, 1 allievo)
Nell’ambito dell’attività negoziale delibera in ordine:
a. alla accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni;
b. alla costituzione o compartecipazione a fondazioni; all'istituzione o compartecipazione a borse di
studio;
c. all'accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale;
d. ai contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni
immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti
per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o
disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene;
e. all'adesione a reti di scuole e consorzi;
f. all'utilizzazione economica delle opere dell'ingegno;
g. alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti,
università, soggetti pubblici o privati;
h. all'eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all'art. 34, comma 1;
i. all'acquisto di immobili.
Delibera in ordine ai criteri e limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività
negoziali:
contratti di sponsorizzazione;
contratti di locazione di immobili;
utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti
terzi;
convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi;
alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didattiche o programmate a favore di
terzi;
acquisto ed alienazione di titoli di Stato;
contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
partecipazione a progetti internazionali.
.
COLLEGIO DEI DOCENTI
I compiti e le funzioni del Collegio dei docenti sono indicati nel Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile
1994, e in altre norme di successiva emanazione.
Il collegio dei docenti è composto da tutti i docenti in servizio nell’istituto ed è presieduto dal dirigente
scolastico.
Il collegio dei docenti, tra gli organi collegiali della scuola, è quello che ha la responsabilità
dell’impostazione didattico-educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell’istituzione scolastica e
in armonia con le decisioni del consiglio di istituto. Esso mantiene competenza esclusiva per quanto
attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all’organizzazione didattica e, concorre, comunque, con
autonome deliberazione alle attività di progettazione a livello d’istituto e di programmazione educativa
e didattica,
Il collegio ha potere deliberante in ordine alla didattica e particolarmente su:
18
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
a) l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa (art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275);
b) l’adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del
coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a) T.U.);
c) l’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni disabili e di figli di lavoratori stranieri(art. 7
comma 2 lett. m e n T.U.) e delle innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici
dell’organizzazione scolastica(art. 2, comma 1 DM 29.05.1999 n. 251, come modificato dal DM.
19.07.1999 n. 178);
d) la redazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione (art. 13 del CCNI
31.08.1999);
e) la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri, ai fini della valutazione degli alunni
(art. 7 comma 2 lett. c T.U., art. 2 OM 134/2000);
f) l’adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di classe, e la scelta dei sussidi didattici (art. 7
comma 2 lett. e T.U.);
g) l’approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (art. 7 comma 2 D.P.R.
08.03.1999 n. 275);
h) la valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica (art. 7 comma 2
lett. d T.U.);
i) lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su
iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2
lett. o T.U.);
j) la valutazione dello stato di attuazione dei progetti per le scuole situate nelle zone a rischio (art. 4
comma 12 CCNI 31.08.1999);
k) l’identificazione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 e art. 37 del CCNI
31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei
parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi;
l) la delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie, sulle attività
aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all’insegnamento (art. 25 CCNL).
Formula inoltre proposte e/o pareri:
a) sui criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni (art. 7
comma 2 lett. b T.U.);
b) su iniziative per l’educazione alla salute e contro le tossicodipendenze (art. 7 comma 2 lett. q T.U.);
c) sulla sospensione dal servizio di docenti quando ricorrano particolari motivi di urgenza (art. 7
comma 2 lett. p T.U.).
Il collegio elegge infine nel suo seno due docenti che fanno parte del comitato di valutazione del
servizio del personale docente e, come corpo elettorale, i suoi rappresentanti nel consigli di istituto.
GIUNTA ESECUTIVA
Della giunta esecutiva fanno parte il Dirigente Scolastico, che la presiede, il Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi (DSGA) che svolge anche funzioni di segretario, un docente, un genitore,
uno studente un operatore amministrativo o ausiliario , individuati dal Consiglio d’Istituto tra i suoi
componenti.
Trasmette al Consiglio d’istituto il Programma Annuale e le sue periodiche variazioni predisposte dal
DS
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ( RSPP-ASPP)
Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede:
a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per
la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della
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I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
specifica conoscenza dell’organizzazione;
b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’articolo 28,
c. 2 d.lgs.81/08, e i sistemi di controllo di tali misure;
c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività;
d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla
riunione periodica di cui all’articolo 35 d.lgs.81/08;
f) fornire formazione e informazione ai lavoratori.
RAPPRESENTANTE LAVORATORI PER LA SICUREZZA ( RLS)
Il/la RLS è l’unico, tra tutti i soggetti protagonisti della salute e sicurezza in azienda, che può interagire
con tutti gli altri come fiduciario dei lavoratori e per loro conto:
sorveglia la qualità dell’ambiente di lavoro (igiene);
partecipa a tutte le fasi del processo di prevenzione dei rischi lavorativi (dall’individuazione del pericolo
fino alla progettazione e applicazione delle misure di prevenzione e protezione);
agisce da punto di riferimento tra datore di lavoro, lavoratori, sindacato ed istituzioni.
RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE ( RSU )
La rappresentanza sindacale nella scuola è composta da tre docenti e si deve occupare dei criteri con
cui i lavoratori della scuola vengono utilizzati dal D. S. per realizzare il P.O.F.; ha il compito di
adoperarsi perché le esigenze dei lavoratori si concilino con gli obiettivi formativi della scuola, in modo
che si realizzi nel modo più ampio il P.O.F. Le Loro competenze sono disciplinate dal CCNL/2007 art 6.
PRIMO COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il primo collaboratore svolge le seguenti funzioni:
 sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie,
permessi;
 sostituzione dei docenti assenti ;
 controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni ( disciplina, ritardi, uscite
anticipate, ecc);
 contatti con le famiglie;
 partecipazione alle riunioni periodiche di staff;
 partecipazione alle attività di presentazione della scuola;
 contabilizzazione, in collaborazione con la segreteria, per ciascun docente delle ore di permessi
brevi e recupero delle stesse – delle ore eccedenti;
 supporto al lavoro del DS.
SECONDO COLLABORATORE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Il secondo collaboratore, in concorso con il primo collaboratore, svolge le seguenti funzioni:
 sostituzione del Dirigente Scolastico assente per impegni istituzionali, malattia, ferie o
permessi, in caso di assenza del Primo collaboratore.
 redazione del verbale del collegio dei docenti ;
 controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni ( disciplina, ritardi, uscite
anticipate, ecc);
 contatti con le famiglie;
 partecipazione alle riunioni periodiche di staff;
 partecipazione alle attività di presentazione della scuola;
 predisposizione calendari consigli di classe corsi diurni;
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
supporto al lavoro del DS.
COORDINATORE CORSO IDA
 Redazione dell’orario dei corsi IDA e collocazione funzionale delle ore di disponibilità dei
docenti
 partecipazione alle riunioni periodiche di staff e a quelle di coordinamento corsi IDA;
 gestione dei rapporti con gli studenti con segnalazione al DS di casi particolarmente
problematici ;
 supporto alla segreteria per le iscrizioni;
 controllo e gestione del flusso informativo interno ed esterno ;
 sostituzione dei docenti assenti;
 controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli studenti ( disciplina, ritardi,
uscite anticipate, divieto di fumo ecc);
 predisposizione calendari consigli di classe corsi IDA
COORDINATORI DI SUCCURSALE
I coordinatori di succursale svolgono le seguenti funzioni:
 vigilanza e supervisione generale della succursale per quanto riguarda la gestione ordinaria
(gestione orario, sostituzione colleghi assenti, applicazione del piano di lavoro dei collaboratori
scolastici.);
 collaborazione con il D.S. e partecipazione alle riunioni periodiche di staff ;
 controllo e gestione del flusso informativo interno ed esterno;
 controllo del rispetto del regolamento d'Istituto da parte degli alunni ( disciplina, ritardi, uscite
anticipate, divieto di fumo, ecc).
 raccolta e segnalazione al DS e/o DSGA dei bisogni relativi a materiali, attrezzature,
manutenzione ordinaria e straordinaria ecc..;
 partecipazione alle attività di presentazione della scuola;
 gestione dei rapporti con gli allievi e le loro famiglie con segnalazione al DS di casi
particolarmente problematici ;
 supporto alla segreteria per le iscrizioni;
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI
Il Comitato per la valutazione dei docenti” ex art.11 del D.Lgs. 297 del 1994 è stato novellato dal
comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015 dura in carica tre anni scolastici ed è
composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da tre docenti di cui due scelti dal collegio dei
docenti e uno dal consiglio di istituto; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei
genitori scelti dal consiglio di istituto;
un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e
dirigenti tecnici.
I compiti del comitato sono:
 individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base
di quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11;
 esprimere il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il
personale docente. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal dirigente
scolastico, che lo presiede, dai docenti e si integra con la partecipazione del docente cui sono
affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria;
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
valutare il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta
dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la
riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie
il comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del
docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di istituto.
DOCENTI
Il profilo professionale del docente è «costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche,
metodologico - didattiche, organizzativo- relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro
correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e
di sistematizzazione della pratica didattica». (CCNL 7-10-2007, art. 27)
La funzione docente è declinabile nelle seguenti attività:
di insegnamento (CCNL 7-10-2007, art. 28)
funzionali all’insegnamento (CCNL 7-10-2007, art. 29)
aggiuntive di insegnamento e aggiuntive funzionali all’insegnamento (CCNL 7-10-2007, art. 30)
Il docente nello svolgimento della propria attività è tenuto al rispetto delle disposizioni generali di
servizio dettate dal Dirigente Scolastico.
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E DI SOSTEGNO
Sono articolazioni del Collegio dei Docenti .
Ciascun docente opera all’interno dei Dipartimenti rispetto alla specificità della disciplina insegnata ed
anche nell’ottica dell’insegnamento interdisciplinare e pluridisciplinare.
I Dipartimenti assicurano il coordinamento disciplinare attraverso la fissazione degli obiettivi didattici,
la determinazione dei criteri di valutazione, il confronto delle metodologie e la scelta dei contenuti
disciplinari.
CONSIGLIO DI CLASSE
E' l'Organo Collegiale che controlla e coordina l'attività e la vita scolastica della classe, nel suo insieme
e nei singoli alunni.
Sono membri del Consiglio di Classe tutti i docenti che, a qualsiasi titolo, insegnano nella classe: sono
altresì membri due rappresentanti eletti dei genitori e due rappresentanti eletti degli alunni.
E' presieduto dal DS o da un docente delegato.
Si riunisce in ore non coincidenti con le lezioni e dura in carica un anno scolastico.
Formula al Collegio Docenti proposte in ordine:
 all'azione educativa e didattica;
 ad eventuali iniziative per attività parascolastiche ed extrascolastiche (visite, gite, attività
pomeridiane, ecc.);
 alla sperimentazione (innovazioni sul piano del metodo didattico, che devono essere deliberate
dal Collegio Docenti e Consiglio d'Istituto);
 agevola ed estende i rapporti reciproci fra docenti, genitori ed alunni;
 verifica l'andamento complessivo dell'attività didattica della classe;
 delibera gli eventuali provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, che prevedono la
sospensione dalle lezioni.
Con la sola presenza dei docenti:
 realizza il coordinamento didattico;
 si occupa dei rapporti interdisciplinari;
 delibera sulla valutazione intermedia e finale degli alunni;
 discute e delibera sui singoli alunni.
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COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Coordinare un CdC è una forma di delega delle competenze proprie del dirigente che può essere da lui
conferita a uno dei docenti del CdC. Tale delega è di solito valida per l’intero anno scolastico.
I principali compiti del coordinatore sono:
tenersi regolarmente informato sul profitto e il comportamento della classe tramite frequenti contatti
con gli altri docenti del consiglio;
essere il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe;
informare il dirigente sugli avvenimenti più significativi della classe facendo presente eventuali
problemi emersi;
mantenere, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la rappresentanza dei
genitori e degli studenti.
controllare regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di irregolare
frequenza ed inadeguato rendimento.
presiedere le sedute del CdC, quando ad esse non intervenga il dirigente.
coordinare le riunioni del C.d.C., eventualmente anche integrando l’ordine del giorno secondo le
specifiche esigenze del singolo consiglio ed in coerenza con quanto disposto dalla Dirigenza.
predisporre il materiale necessario per facilitare il lavoro del C.d.C.
redigere la relazione finale di classe
su proposta del C.d.C., richiedere alla Dirigenza la convocazione di un Consiglio Straordinario.
verificare che al termine degli scrutini ogni operazione sia stata espletata in modo completo e che i
documenti valutativi siano pronti per la consegna.
favorire la lettura, da parte di tutti i componenti del Consiglio, dei documenti relativi alle
programmazioni educative (PEI, PDP…) I
SEGRETARIO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il segretario del CdC è una figura istituzionalmente prevista dalla norma (art. 5/5 del D.Lgs. n.
297/1994) ed essenziale ai fini della validità delle sedute del CdC.
È designato dal Dirigente Scolastico di volta in volta in occasione delle singole riunioni, oppure
l’incarico può essere attribuito per l’intero anno scolastico.
È una figura obbligatoria perché la verbalizzazione della seduta è attività indispensabile (documenta e
descrive l’iter attraverso il quale si è formata la volontà del consiglio) e la deve svolgere un docente
facente parte del CdC, individuato dal dirigente.
Il docente individuato, a meno di motivate eccezioni, non è legittimato ad astenersi dal compito.
FUNZIONI STRUMENTALI
I docenti “funzioni strumentali “ sono identificati con delibera del collegio dei docenti in coerenza con il
Piano dell’Offerta Formativa che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e
destinatari. Svolgono, nei rispettivi ambiti, un’azione di supporto al Dirigente Scolastico nella
realizzazione e gestione del piano dell’offerta formativa e nell’attuazione di progetti formativi d’intesa
con enti ed istituzioni esterni alla scuola
.
COMMISSIONI /GRUPPI DI LAVORO/REFERENTI DI PROGETTO
Sono responsabili dell’attuazione dei Progetti del Piano dell’Offerta Formativa, ne curano la
progettazione, con la compilazione dell’ apposita scheda POF ,definendone le risorse umane e
strumentali necessarie, ne coordinano le attività e il monitoraggio.
Relazionano al DS e al Collegio dei docenti sui risultati.
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COMMISSIONE ELETTORALE
Coordina l’elezione dei rappresentanti dei docenti, dei genitori e degli studenti negli organi collegiali.
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO/GRUPPO SPORTIVO
Nell’ambito del Centro Sportivo Scolastico il Gruppo sportivo ha come finalità il potenziamento della
proposta curricolare di Educazione Fisica. Sensibilizza i ragazzi alla pratica dell’attività sportiva ed in
particolare di Atletica leggera, corsa campestre, calcio A5, danze sportive, ginnastica.
GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE DI ISTITUTO
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ha come compito, oltre a quello di collaborare all’interno
dell’istituto alle iniziative educative e d’integrazione che riguardano studenti con disabilità, di
occuparsi delle problematiche relative gli alunni con disturbi evolutivi specifici e dell’area dello
svantaggio.
E’ coordinato dal Dirigente Scolastico ed è composto da docenti curricolari, dai docenti di sostegno, dai
rappresentanti dei genitori, dai rappresentanti dei servizi sociali, e dai rappresentanti dell’ASL.
L'azione del GLI a livello di istituto può essere riassunta in competenze di tipo organizzativo,
progettuale e valutativo, e consultivo.
In particolare:
- monitora i BES presenti nell'Istituto;
- individua dei criteri per l'utilizzo delle risorse finanziarie destinate all'Integrazione degli
alunni diversamente abili;
- elabora il Piano Annuale per l'Inclusività (PAI);
- valuta l'efficacia degli strumenti di documentazione e programmazione utilizzati per gli
alunni che necessitano di percorsi didattici ed educativi personalizzati;
- promuovere una didattica e una cultura dell'inclusività.
Si riunisce almeno due volte l’anno.
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis D. L.vo 29/93 e s.m.i, il Direttore dei servizi generali e
amministrativi ( DSGA ) coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative.
Nel CCNL 29/11/2007 viene delineato il profilo del DSGA prevedendo lo svolgimento delle seguenti
attività:
- svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna.
- sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo - contabili e ne cura
l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei
risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale Ata,
posto alle sue dirette dipendenze (come previsto dall’art. 25 comma 6 DLgs 165/2001).
- formula, all'inizio dell'anno scolastico una proposta di piano dell'attività inerente le modalità di
svolgimento delle prestazioni del personale Ata. Il dirigente scolastico, verificatane la congruenza
rispetto al POF adotta il piano delle attività.
- previa definizione del Piano annuale delle attività del personale Ata, organizza autonomamente
le attività, nell’ambito delle direttive del dirigente scolastico, e attribuisce al personale Ata, ,
incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario.
- svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e
formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e
consegnatario dei beni mobili.
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può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica
specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi.
Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del
personale. Nell’ambito della contrattazione interna d’istituto il D.S.G.A. effettua il controllo sul
contratto d’istituto predisponendo una relazione tecnico finanziaria sulla compatibilità
finanziaria.
Secondo il D.I. 44/2001 Regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche i compiti previsti per il
Direttore sono i seguenti:
- redige le schede illustrative finanziarie di ogni singolo progetto compreso nel Programma
annuale;
- predispone apposita relazione ai fini della verifica che entro il 30/6 il Consiglio di istituto esegue;
- aggiorna costantemente le schede illustrative finanziarie dei singoli progetti, con riferimento alle
spese sostenute (articolo 7, comma 2);
- firma, congiuntamente al Dirigente, le Reversali di incasso (articolo 10) ed i mandati di
pagamento (art. 12);
- provvede alla liquidazione delle spese, previo accertamento della regolarità della fornitura dei
beni o dell'esecuzione dei servizi, sulla base di titoli e dei documenti giustificativi comprovanti il
diritto dei creditori (articolo 11, comma 4);
- provvede alla gestione del fondo delle minute spese (articolo 17, comma 1);
- predispone il Conto Consuntivo entro il 15/3 (articolo 18, comma 5);
- tiene e cura l'inventario assumendo le responsabilità di Consegnatario, fatto salvo quanto
previsto all'articolo 27 (articolo 24, comma 7);
- è responsabile della tenuta della contabilità, delle registrazioni e degli adempimenti fiscali
(articolo 29, comma 5);
- svolge le attività negoziali eventualmente delegate dal Dirigente Scolastico(articolo 32, comma
2);
- svolge l'attività istruttoria necessaria al Dirigente Scolastico per espletare l'attività negoziale
(articolo 32, comma 3);
- espleta le funzioni di ufficiale rogante per la stipula di atti che richiedono la forma pubblica. Può
delegare tale attività (articolo 34, comma 6);
- provvede alla tenuta della documentazione inerente l'attività negoziale (articolo 35, comma 4);
- redige, per i contratti inerenti la fornitura di servizi periodici, apposito certificato di regolare
prestazione (articolo 36, comma 3);
- ha la custodia del registro dei verbali dei Revisori dei conti. Può delegare tale funzione (articolo
60, comma 1).
-
AUSILIARIO - COLLABORATORE SCOLASTICO
I collaboratori scolastici, secondo la tabella A prevista dall’articolo 47, comma 1 del CCNL 2006/09 del
29/11/2007, sono inquadrati nell’”area A”. L’area A della tabella A del CCNL 2006/09 del 29/11/2007
stabilisce che il collaboratore scolastico
“Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del
proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non
specialistica.
E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli
alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all'orario delle attività didattiche e
durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di
vigilanza sugli alunni, compresa l'ordinaria vigilanza e l'assistenza necessaria durante il pasto nelle
mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i
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docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle
strutture scolastiche, all'interno e nell'uscita da esse, nonché nell'uso dei servizi igienici e nella cura
dell'igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art. 46”.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Le mansioni dell’assistente amministrativo sono quelle indicate nello specifico profilo professionale (
area B) riportato nella tabella A allegata al CCNL del 2007.
Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione
delle procedure anche con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di
catalogazione. Ha competenza diretta nella tenuta dell’archivio e del protocolli.
ASSISTENTI TECNICI
Le mansioni dell’assistente tecnico sono quelle indicate nello specifico profilo professionale ( area B)
riportato nella tabella A allegata al CCNL del 2007.
Conduzione tecnica dei laboratori, officine e reparti di lavorazione, garantendone l’efficienza e la
funzionalità. Supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche. Guida degli autoveicoli e loro
manutenzione ordinaria. Assolve i servizi esterni connessi con il proprio lavoro.
7.3 LA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
La realizzazione delle attività di informazione e comunicazione dell’Istituto si ispira ai principi generali
enunciati nella L. 150/2000 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche
amministrazioni “ all’art.1 comma 5. In particolare la comunicazione istituzionale è finalizzata a :
 assicurare la realizzazione della trasparenza;
 favorire il processo interno di semplificazione e di modernizzazione delle procedure;
 promuovere l’immagine della scuola, illustrarne l’attività e il funzionamento;
 illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne
l'applicazione;
 promuovere lo sviluppo del senso di appartenenza del personale scolastico e degli allievi
all’identità culturale e progettuale della scuola;
 favorire l’efficacia delle interazioni e delle sinergie con gli stakeholder e con i partner.
Le aree di intervento interessate sono:
Il Piano dell’offerta formativa
Un modello organizzativo interno in cui siano chiaramente definiti ruoli, funzioni, responsabilità del
personale di segreteria e dei docenti appositamente individuati finalizzato a garantire la diffusione
delle informazioni e la comunicazione con particolare riferimento a quella digitale.
L’allestimento delle attrezzature tecnologiche e multimediali in funzione della fruibilità delle
informazioni e del miglioramento dell’efficienza organizzativa della comunicazione, al fine di favorire la
diffusione più ampia della digitalizzazione.
La formazione dei docenti, del direttore dei servizi generali e amministrativi e del personale ATA per
diffondere pratiche condivise di comunicazione istituzionale con particolare riferimento all’uso delle
tecnologie, al CAD, e al codice della privacy
La valutazione dei costi richiesti dall’implementazione di un sistema efficace di comunicazione
istituzionale al fine di pianificarne la sostenibilità delle fasi e dei tempi di realizzazione.
Il monitoraggio e la valutazione dei processi e degli esiti della comunicazione la fine di migliorarne
continuamente la qualità delle interazioni e delle sinergie.
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7.4 I RAPPORTI CON GLI ENTI E LE ORGANIZZAZIONI DEL TERRITORIO ( RETI, CONVENZIONI ECC.)
La realizzazione del Piano dell’offerta formativa è strettamente collegata ai rapporti di collaborazione
fra la scuola e gli enti ed organizzazioni che operano sul territorio di riferimento: le collaborazioni,
costituiscono una rete di risorse indispensabili per fronteggiare le problematiche emergenti e per
rendere la Scuola un polo culturale e creativo significativo . Fra le principali si citano :
le scuole secondarie di primo grado, le Università, le Agenzie Formative, gli ITS nell’ambito
dell’attività di orientamento;
L’accordo di rete con il CPIA 1 per l’ organizzazione e la realizzazione dei corsi di Istruzione
degli Adulti;
le aziende gli studi professionali gli enti pubblici e no profit dell’area torinese per la
realizzazione di stage destinati agli studenti del triennio;
l’Agenzia Formativa Casa di Carità di Venaria per la realizzazione del Biennio integrato;
La ECOSAFE Srl per la consulenza in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del
D.Lgs.81/08;
l’ICM per la certificazione qualità ISO 9001 2008
I Centri linguistici Universitari per la realizzazione di soggiorni all’Estero;
il CESEDI per la realizzazione di attività di ampliamento dell’offerta formativa;
La cooperativa Cogart CNA Piemonte per attività di approfondimento disciplinare;
l’Associazione Acmos, la Guardia di Finanza, l’Arma dei Carabinieri, l’Agenzia delle Entrate
per la realizzazione di attività inerenti l’educazione alla legalità;
L’ ASL TO 2 per la realizzazione delle attività di educazione alla salute;
L’AICA per la realizzazione dei progetti ECDL e EUCIP CORE.
L’ accordo di rete con la IGS Lipa per l’alternanza scuola lavoro
L’accordo di rete con l’ associazione ACMOS per il progetto “ Sostegno fasce deboli”
L’accordo di rete ONG con la fondazione CRT per l’ alternanza scuola lavoro
L’accordo di rete con l’ ITIS Peano per il progetto “ Piccolo atlante della corruzione”
L’accordo di rete “Necessità Educative Speciali “
7.5 LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO
L’Istituto svolge i compiti previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro in
particolare secondo i dettami del D.L gs. 81/08 e del D.M. 26 agosto 1992 relativi alla prevenzione
incendi negli edifici scolastici.
Le responsabilità riguardanti la sicurezza sono in capo al Datore di Lavoro, individuato nel Dirigente
Scolastico ai sensi del D .M. 21 giugno 1996 n.292.
La scuola è dotata del Documento di Valutazione del Rischio il cui aggiornamento è curato
periodicamente dal Servizio di Prevenzione e Protezione composto dal Datore di Lavoro, dal
Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e dal Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza (RLS).
L’incarico di RSPP è svolto da consulente esterno i n possesso dei requisiti di qualificazione e
formazione previsti dal D.Lgs. 195/03.
Il Dirigente Scolastico ha nominato le figure di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, Addetto
Antincendio e Addetto al Primo Soccorso come previsto dal D.Lgs. 81/08
Ogni edificio è dotato di piano di evacuazione con individuazione degli incarichi previsti e vengono
effettuate almeno due prove di evacuazione ogni anno che coinvolgono l’intera utenza.
Ciascuno è informato dei propri compiti e del comportamento da tenere in caso di emergenza.
Il Dirigente Scolastico applica le disposizioni contenute nell’art. 37, comma2 del d.lgs 81/2008 e smi e
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degli accordi tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011,
in tema di formazione dei lavoratori, dei preposti e dei dirigenti della scuola.
7.6 IL SISTEMA INTEGRATO QUALITA’/ACCREDITAMENTO
L’Istituto Russell-Moro ha realizzato, a partire dal 2003, un Sistema di gestione della Qualità (SGQ),
ovvero uno strumento di gestione dei complessi processi in atto nella scuola in vista di un loro
continuo miglioramento.
Il Istituto considera la Qualità del servizio un elemento fondamentale della propria strategia
nell’ambito dell’autonomia scolastica e impegnandosi in tale direzione intende dimostrare la sua
capacità di fornire servizi extrascolastici in grado di soddisfare le esigenze dei propri utenti. L’Istituto
ha adottato l’ SGQ certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 allo scopo di prevenire ogni
eventuale non conformità del servizio extrascolastico della scuola, garantendo un costante controllo
dei processi e delle azioni connesse con la Qualità del servizio stesso. L’attività di gestione dell’ SGQ
viene svolta dalla Commissione Sistema Qualità, coordinata dal Responsabile sistema gestione per la
qualità (RSGQ) e composta da docenti. Il Sistema di Gestione della Qualità attua opportune strategie
atte ad assicurare:
 La massima attenzione alle esigenze presenti e future degli utenti;
 Il miglioramento continuo dei servizi extrascolastici erogati;
 Il coinvolgimento, la motivazione e la crescita professionale delle risorse umane a tutti i livelli.
Il sistema di accreditamento presso la Regione Piemonte richiede che l’organizzazione accreditata
applichi ai propri processi le disposizioni contenute del Manuale Operativo Sinottico ( MOS ) della
R.P.
La verifica ispettiva di mantenimento dell’accreditamento è annuale e per superarla occorre che si
dimostri al valutatore, incaricato dalla Regione Piemonte, di aver rispettato il contenuto dei parametri
indicati nel manuale di riferimento.
8. LE RISORSE UMANE (ORGANICO AUTONOMIA DOCENTI E ATA)
DOCENTI
Codice TOTD290508
CLASSE DI
CONCORSO
17/A
19/A
38/A
42/A
46/A francese
46/A inglese
48/A
50/A
60/A
75/A
TOT. ORE ( ORGANICO DI
FATTO 2015 ) – N.1 PRIMO
SEGMENTO – N.1 SECONDO
SEGMENTO ( AFM)
8
8
2
6
6
7
12
7
2
TOT. ORE PREVISIONE A.S
2016/17 – N.2 PRIMO
SEGMENTO – N.2 SECONDO
SEGMENTO – N. 2 CLASSE
QUINTA ( AFM)
32
28
4
4
18
18
20
36
10
4
TOT. ORE PREVISIONE A.S
2017/18 – N.2 PRIMO
SEGMENTO- N.2 SECONDO
SEGMENTO – N.2 CLASSE
QUINTA (AFM)
32
28
4
4
18
18
20
36
10
4
28
TOT. ORE PREVISIONE A.S
2017/18 – N.2 PRIMO
SEGMENTO- N.2 SECONDO
SEGMENTO – N.2 CLASSE
QUINTA (AFM)
32
28
4
4
18
18
20
36
10
4
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
DOCENTI
Codice TOTD290002
CLASSE DI
CONCORSO
TOT. ORE ( ORGANICO DI
FATTO 2015) CLASSI : 10
PRIME – 8 SECONDE – 6
TERZE + 1 ART.- 7 QUARTE –
7 QUINTE = TOT. 38 ( 39
PER DISCIPLINE D’INDIRIZZO
CLASSE TERZA ART.)
17/A
19/A
38/A
39/A
42/A
46/A francese
46/A inglese
46/A spagnolo
46/A tedesco
48/A
50/A
60/A
75/A
30/C
29/A
Posti di sostegno
PERSONALE ATA
ATA
TOT. ORE PREVISIONE A.S
2016/17
CLASSI: 9 PRIME – 9
SECONDE – 7 TERZE – 7
QUARTE - 7 QUINTE = TOT.
39
172
136
20
21
41
105
114
9
9
134
228
85
36
12
76
14
TOT. ORE PREVISIONE A.S
2017/18
CLASSI : 9 PRIME – 8 SECONDE
– 8 TERZE – 7 QUARTE – 7
QUINTE =TOT.39
176
145
18
54
45
111
117
9
9
135
234
54
36
12
78
14
TOT. ORE PREVISIONE A.S
2018/19
CLASSI : 9 PRIME – 8
SECONDE – 8 TERZE – 7
QUARTE – 7 QUINTE
=TOT.39
182
151
18
51
40
114
117
9
9
134
234
50
34
9
78
14
174
150
18
51
40
111
117
9
9
134
234
50
34
9
78
14
N. POSTI
ORGANICO DI
FATTO 2015
14
PREVISIONE
2016/17
PREVISIONE
2017/18
PREVISIONE
2018/19
13
13
13
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
8
7
7
7
ASSISTENTI TECNICI
7
6
6
6
DSGA
1
1
1
1
COLLABORATORI
SCOLASTICI
29
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO PER IL TRIENNIO
Unità di personale in organico di potenziamento: 8
CLASSE DI
CONCORSO
ORE DA
PRESTARE
A048
A048
A246
A346
A050
A075
A017
A019
TOTALE
594
594
594
594
594
594
594
594
4752
ESONERO
VICARIO
264
264
SUPPLENZE
BREVI
CLASSI
APERTE PER
GRUPPI DI
LIVELLO
RECUPERO/
APPROFONDIMENTO
IN ITINERE
132
132
132
132
132
132
132
132
1056
165
165
330
330
297
297
132
132
429
396
396
2079
990
ALTRI
PROGETTI
ORE DI
UTILIZZO
33
198
66
66
363
594
594
594
594
594
594
594
594
4752
9. LE RISORSE MATERIALI ED INFRASTRUTTURALI
ESISTENTE
B. RUSSELL
AULE /CLASSI
32
AULE/LAB.
6
A.MORO
28
10
LABORATORI
INFORMATICA
LABORATORI
VIDEOPROIEZIONI
LABORATORI
LINGUISTICI
LABORATORI
AUDIUOVISIVI
4
1
1
1
2
1
1
B. RUSSELL
A.MORO
ALTRI LOCALI
PALESTRE
Aula polifunzionale 1 DOPPIA
con 200 posti
Aula polifunzionale 1
con 100 posti
BIBLIOTECA
1
1
LABORATORI
FISICA
CHIMICA
2
1
FABBISOGNO
N. 10 PC PER AULE /CLASSI PRIME
N. 20 LIM PER AULE /CLASSI PRIME
N. 10 TABLET AD USO INTERNO PER DSA
DOTAZIONE LIBRARIA PER AGGIORNAMENTO BIBLIOTECA D’ISTITUTO
10. LA VALUTAZIONE
10.1 LA VALUTAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
Il processo di valutazione delle istituzioni scolastiche è delineato dall’art. 6 del D.P.R. 28 marzo 2013,
n. 80 “ Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione “
attraverso l’elencazione delle fasi del suo sviluppo: autovalutazione, elaborazione di un rapporto di
autovalutazione e formulazione di un piano di miglioramento, valutazione esterna, visite dei nuclei di
30
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
valutazione esterni, ridefinizione del piano di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai
nuclei di valutazione, azioni di miglioramento, definizione e attuazione degli interventi migliorativi,
rendicontazione sociale, pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti
Il processo di valutazione dell’Istituto Russell - Moro si è articolato in tre fasi: processo di
autovalutazione , stesura del rapporto di autovalutazione e formulazione del piano di miglioramento.
Il processo di autovalutazione, indirizzato verso tre ambiti: il contesto e le risorse, gli esiti e i processi è
stato condotto dal Nucleo di valutazione interno attraverso l’analisi delle evidenze e dei dati
quantitativi e qualitativi desunti dalla restituzione delle prove Invalsi, dal Fascicolo Scuola in Chiaro, dal
Questionario Scuola e dagli strumenti di valutazione interna autonomamente definiti dalla scuola, ed
ha evidenziato due priorità relative agli esiti per le quali sono stati individuati gli obiettivi di processo
su cui orientare le azioni di miglioramento.( cfr. all.B Piano di Miglioramento)
L’attività di autovalutazione , seppur per sua natura continuativa, è stata cristallizzata nel Rapporto di
autovalutazione (RA), un format che costituisce la chiave di lettura attraverso cui portare a sintesi il
processo e sviluppare il piano di miglioramento.
10. 2 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione degli alunni, normata dal DPR 122/2009 concerne “il processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento scolastico complessivo” .
L’apprendimento è riferibile alle conoscenze e alle competenze riconducibili ai fondamenti delle
discipline, il comportamento definito attraverso indicatori, riguarda la qualità degli atteggiamenti e
delle relazioni, il rendimento complessivo attiene alle competenze personali, disciplinari e trasversali
che l’alunno acquisisce tramite un percorso di apprendimento personalizzato. La valutazione, espressa
in decimi, deve essere trasparente, tempestiva e deve concorrere al processo di autovalutazione degli
alunni al miglioramento dei loro livelli di conoscenza e al loro successo formativo. le verifiche
intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi di
apprendimento previsti dal Piano dell’offerta formativa.
Nel nostro Istituto il processo di valutazione degli alunni accompagna la programmazione didattica e si
articola in tre fasi:
1) nella fase iniziale, come valutazione diagnostica, definisce, anche attraverso test d’ingresso,
il livello di partenza per avviare il processo formativo del singolo allievo ;
2) nella fase intermedia, come valutazione formativa, indica il grado di assimilazione delle conoscenze
e registra il ritmo dell’apprendimento e permette di apportare le dovute modifiche all’azione didattica;
3)nella fase finale, come valutazione sommativa, si colloca al termine del processo di apprendimento,
ed evidenziando gli effettivi risultati conseguiti dallo studente esprime un giudizio complessivo sulla
qualità delle conoscenze, competenze ed abilità fungendo da verifica dell’efficacia dell’azione didattica
Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario
annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali, il Collegio dei docenti delibera
annualmente motivate deroghe al suddetto limite. Per quanto riguarda la promozione alla classe
successiva o l’ammissione all'esame gli alunni devono conseguire la sufficienza in ogni disciplina,
nonché nel comportamento. Per gli studenti che non abbiano raggiunto la sufficienza in una o più
discipline è prevista la sospensione del giudizio e la contestuale programmazione e attuazione di
interventi didattici estivi per il recupero delle carenze rilevate. Lo svolgimento, entro la conclusione
dell’anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo,
di prove di verifica del recupero delle carenze propedeutiche alla formulazione del giudizio finale che,
in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla classe successiva.
In ottemperanza all’art. 1, c. 5 del DPR 122/2009 il momento della valutazione viene attivato dal
Collegio dei Docenti nella globalità dei suoi aspetti, cognitivo e comportamentale. ( cfr. criteri di
valutazione del profitto e del comportamento degli alunni all.C)
31
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato.
Per gli alunni disabili l'art 15 dell'O M n.90/01 sono possibili due percorsi formativi distinti:
 uno curriculare, o per obiettivi minimi, che porta al conseguimento di un regolare titolo di
studio;
 uno differenziato che consente solo la frequenza nella scuola e porta, alla fine, al rilascio di un
attestato, non del diploma.
11. IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
PERSONALE
DOCENTI
PERSONALE ATA
OBIETTIVI
SVILUPPARE IL CAPITALE UMANOPROMUOVERE UN AMBIENTE DI
LAVORO SICURO E SERENO
ACCRESCERE LA MOTIVAZIONE E IL
SENSO DI APPARTENENZA
AUMENTARE LA CAPACITÀ DEI
DOCENTI DI LEGGERE LE DI
DINAMICHE EMOTIVE DELLE CLASSI E
LE E LE RELAZIONI TRA GLI ALLIEVI,
CON ATTENZIONE AL CONTRASTO
DELLA VIOLENZA DI GENERE E AL
CYBERBULLISMO.
AMBITI
-METODOLOGIE DIDATTICHE ATTIVE
- UTILIZZO DELLA FAD
-SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
D.LGS 81/08
- TIC
- LETTURA/OSSERVAZIONEDINAMICHE
RELAZIONALI DELLE CLASSI
- ALTERNANZA SCUOLA –LAVORO
SVILUPPARE IL CAPITALE UMANO
PROMUOVERE UN AMBIENTE DI
LAVORO SICURO E SERENO
ACCRESCERE LA MOTIVAZIONE E IL
SENSO DI APPARTENENZA
- SANIFICAZIONE AMBIENTI ( ATA)
- PSICOLOGIA DEL LAVORO (ATA)
- SOFTWARE APPLICATIVI SEGRETERIA
DIGITALE
32
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
ALLEGATO A
PIANO ANNUALE INCLUSIONE ( PAI) - A.S 2015/16
A. Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
 minorati vista
 minorati udito
 Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
 DSA
 ADHD/DOP
 Borderline cognitivo
 Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
 Disagio comportamentale/relazionale
 Altro
4. stranieri o di altra cultura
n°
/
1
24
25
/
1
3
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno con 18 ore
Insegnanti di sostegno con 9 ore
Assistenza specialistica
Assistenti alla comunicazione
Funzioni strumentali / coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni ASL TO2 centro d’ascolto
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Coordinatori di classe e simili Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Docenti con specifica formazione Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Altri docenti Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati
Coinvolgimento in progetti di inclusione
D. Coinvolgimento personale
Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante
Accordi di programma / protocolli di intesa
33
/
2
2
10
158
185
20
25
12
/
n.
14
0
1
1
1
1
2
Sì / No
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
E.
F.
Rapporti con privato sociale e
volontariato
Formazione docenti
formalizzati su disagio e simili
Protocollo d’istituto per l’integrazione degli allievi
stranieri
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola biennio
integrato con AF Casa di carità di Venaria
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativo-didattiche /
gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a
prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
Corso per utilizzo defibrillatore, tenuto
dall’Associazione “Piemonte Cuore”
FASI DEL PIANO DI INCLUSIONE
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
1. Analisi della scuola
Il gruppo di coordinamento (GLI) individua le criticità ed i punti di forza del proprio istituto.
Punti di forza:
Progettualità finalizzata alla scoperta delle risorse economiche e culturali del nostro territorio.
Gli obiettivi del progetto sono i seguenti:
 Sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente e conoscenza del proprio territorio.
 Conoscenza delle principali aziende del territorio tramite visite guidate
 Conoscenza di alcuni prodotti tipici della tradizione locale e del loro inserimento nel mercato
 Sviluppare le capacità di orientamento nel territorio
 Migliorare la manualità
 Potenziare le capacità di comunicazione
 Potenziare il rispetto per gli altri e per l’ambiente
 Potenziare le capacità creative
 Favorire i processi di apprendimento, sviluppo e integrazione scolastica degli studenti in condizione di
disabilità.
 Creare uno spazio per l’espressione individuale.
 Sviluppare la capacità di agire attraverso il portato espressivo delle immagini.
 Osservare il linguaggio visivo e i suoi elementi
 Conoscere tecniche di progettazione ed espressione.
 Attivare la conoscenza reciproca e individuare le abilità e le competenze dei partecipanti.
 Condividere finalità educative e obiettivi didattici specifici sia in riferimento ai singoli sia al gruppo di
lavoro.
 Comunicare la genesi del progetto collettivo.
Progetto “Pensami Adulto”. Il progetto prevede interventi rivolti a studenti maggiorenni con disabilità, al fine di
attivare un percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo o universitario al termine del percorso
scolastico nel nostro istituto. Il progetto è rivolto a tutti gli allievi in uscita.
Progetto “Integrazione e sport”. Il progetto si prefigge l’obiettivo di integrare tutti gli allievi disabili dell’istituto
attraverso la partecipazione a eventi sportivi sul territorio.
Progetto “Inserimento dei ragazzi con autismo nelle scuole secondarie di secondo grado”. Il progetto fornisce ai
docenti:
 informazioni teorico-pratiche sulle principali problematiche legate all’autismo, con relativi aspetti clinici
ed educativi;
 strategie pratiche per l’insegnamento di abilità funzionali oltre che cognitive, all’interno del contesto
scuola.
 Coinvolgere gli insegnanti in un progetto di rete, per la creazione di un percorso didattico
34
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
individualizzato adeguato alla necessità dello studente.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Obiettivi generali:
 L’operatore specializzato svolgerà un ruolo di supporto al team docenti, per:
 favorire l’individualizzazione e applicazione di strategie educative specifiche adatte a ragazzi con
Disturbo dello Spettro Autistico;
 prevenire/gestire comportamenti problematici;
 migliorare la comprensione di situazioni sociali;
 migliorare la relazione con i compagni;
 favorire la condivisione di:
 strategie visive per la strutturazione di tempo e spazio a scuola;
 strategie visive per la strutturazione delle attività scolastiche;
 adattamento delle attività didattiche secondo il funzionamento del singolo studente;
 realizzazione di storie sociali.
Obiettivi specifici:
 Realizzazione di supporti visivi per:
 esplicitare regole (es. come comportarsi in classe);
 organizzare un compito per svolgerlo in autonomia;
 preparare il ragazzo a nuove attività, situazioni ed esperienze;
 facilitare gli apprendimenti (realizzazione di materiale cartaceo e informatico sotto forma di lezione
semplificata e strutturata con schema a colori, mappa concettuale, ecc.);
 chiedere pause quando necessario;
 la gestione delle emozioni (come mi sono sentito/quali soluzioni posso adottare).
Per tale stesura dei PDP si ritiene opportuno monitorare le varie situazioni con un periodo di osservazione,
soprattutto per le classi prime. Inoltre è importante prestare particolare attenzione ad eventuali casi con difficoltà di
tipo psicologico e sociale ed agli allievi affetti da patologie croniche che comportano bisogni speciali di salute in
orario scolastico (Nota MIUR n. 5455 del 25/06/2014).
2. Definire i punti di criticità e le priorità a breve/lungo termine
I Punti di criticità individuati sono:
Tempi lunghi di consegna delle documentazioni e/o certificazioni da parte delle famiglie. Ciò ostacola sia la
conoscenza della situazione da parte del Consiglio di Classe sia l’immediato impianto valutativo
personalizzato con misure compensative - dispensative.
La mancata predisposizione di un corso di formazione per tutti i docenti sulle disabilità e loro ripercussioni
sulla didattica.
Delineate le criticità e i punti di forza, si individuano gli obiettivi generali e le priorità a breve termine sui cui
lavorare.
Le priorità debbono avere carattere pragmatico ed essere ben definite e circoscritte.
3. Attivare azioni di miglioramento:
a) Per il gruppo docenti: lavoro di progettazione e ri-progettazione a livello di pratiche didattiche, o di gestione delle
risorse interne.
b) Per i genitori: definizione di proposte o pratiche fattibili all’interno dei Consigli di classe e sul territorio,
c) Riflessione/sensibilizzazione degli studenti in tutte quelle forme e attività che il CdC ritiene opportuno individuare
e attivare.
4. Revisione del processo
Modalità di verifica delle azioni progettuali.
Analisi del percorso e valutazione dei risultati conseguiti.






OBIETTIVI GENERALI DEL PIANO D’INCLUSIONE
Definire le pratiche condivise fra tutto il personale all’interno dell’Istituto.
Agevolare l’ingresso nella scuola secondaria, supportando e sostenendo lo studente nella fase di
adattamento al nuovo ambiente.
Realizzare l’integrazione e l’inclusione, consentire la piena partecipazione alle attività educative, favorire un
clima di accoglienza sviluppando in particolare le abilità sociali e comunicative dello studente.
Concorrere ad un equilibrato sviluppo emotivo ed affettivo.
Collaborare alla realizzazione del progetto di vita.
Promuovere iniziative di collaborazione tra scuola, comuni, Enti territoriali, ASL, servizi sul territorio.
35
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
OBIETTIVI SPECIFICI DEL PIANO D’INCLUSIONE
Per gli allievi a rischio di dispersione e/o di insuccesso scolastico gli obiettivi saranno i seguenti:
 Potenziamento dei tempi di attenzione e concentrazione
 Miglioramento delle capacità di organizzazione del lavoro e dello studio
 Aumento dell’autostima e dell’autocontrollo per inserimento fattivo nel gruppo classe
 Acquisizione di capacità di autoregolazione comportamentale
 Acquisizione di sicurezza nelle diverse situazioni comunicative
 Potenziamento delle capacità logiche
 Miglioramento delle competenze relative all’italiano scritto e parlato che consentano di
partecipare alle lezioni e capire in modo autonomo i libri di testo
 Acquisizione di competenze relative ai linguaggi disciplinari specifici
 Acquisizione delle competenze di base delle materie d’indirizzo
Per gli allievi stranieri gli obiettivi saranno i seguenti:
 Inserimento fattivo nel gruppo classe
 Acquisizione di sicurezza nelle diverse situazioni comunicative
 Miglioramento/ acquisizione delle competenze relative all’italiano scritto e parlato che consentano
di partecipare alle lezioni e, in seguito, di studiare con la guida dell’insegnante.
Per gli allievi in situazione di DSA gli obiettivi saranno i seguenti:
 Inserimento fattivo nel gruppo classe
 Acquisizione di sicurezza nelle diverse situazioni comunicative
 Predisposizione di materiali specifici che abbiano punti di contatto con il programma della classe
 Aiuto nello studio e nell’elaborazione di lavori scritti
PRIORITA’ INDIVIDUATE PER INCREMENTO DELL’INCLUSIVITA’ PROPOSTE PER L’ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Per i docenti
 tutti i membri della comunità scolastica si assumono la responsabilità di rendere la scuola
più inclusiva
 impegno dei docenti a formarsi ai temi dell’inclusione
 chiarezza nella politica del sostegno e nella distribuzione delle risorse
 valorizzazione delle diversità e condivisione delle vari esperienze tra gli studenti
Per le famiglie
 possibilità di analizzare e confrontare con altri genitori (focus group) tematiche relative all’adolescenza
 maggior coinvolgimento degli alunni con sostegno nelle attività del gruppo classe non strettamente
didattiche
 favorire la partecipazione ed i progressi più che i risultati
 metodologie che coinvolgano di più gli studenti (uso LIM e strumenti informatici in classe)
 diffondere strategie per la gestione del gruppo classe
 maggior attenzione agli studenti con bisogni educativi speciali
Per gli studenti
 poter contare sui compagni di classe
 il clima di accoglienza
 l’atteggiamento di rispetto verso gli studenti disabili
 l’apertura della scuola a tutte le ore
 le attività nei laboratori
 lo spazio bar/ristoro
 le attività informatiche
 la disponibilità all’ascolto dei docenti
 metodologie che coinvolgano di più gli studenti (uso LIM e strumenti informatici in classe)
 diffondere strategie per la gestione del gruppo classe
 maggior attenzione agli studenti con bisogni educativi speciali
AZIONI PROGETTUALI
Per allievi con disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
Il primo momento di inserimento consiste nell’accogliere l’allievo, l’insegnante di sostegno e la famiglia nel momento
di passaggio dalla scuola media inferiore alla scuola superiore. Viene fatta visitare la scuola e vengono date tutte le
36
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
informazioni necessarie.
Successivamente, con l’iscrizione, è raccolta tutta la documentazione utile per la stesura del Piano Educativo
Individualizzato. In questo documento vengono descritti gli interventi predisposti per l’alunno, ed esso mira ad
evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l’assunzione concreta
di responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie. Deve essere valutato in itinere ed eventualmente
modificato.
Dalla prima settimana di scuola, per circa un mese, vengono predisposte una serie di attività rivolte a tutte le classi
prime, finalizzate all’inserimento dello studente nel nuovo istituto.
Successivamente, il consiglio di classe, incontra gli specialisti dell’ASL per analizzare gli ambiti di ricaduta pedagogica
della Diagnosi Funzionale ,per condividere il PDF e per individuare i bisogni prioritari e gli obiettivi per la successiva
stesura del PEI.
Periodicamente si effettuano incontri del gruppo integrato per ogni allievo con certificazione.
Il consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, valuterà i risultati raggiunti dall’alunno in riferimento al PEI e
prendendo in considerazione soprattutto i miglioramenti ed i progressi.
Per allievi con disturbi evolutivi specifici
Frequentano il nostro Istituto anche diversi studenti con disturbi di apprendimento e di attenzione certificati che
necessitano di misure compensative e dispensative.
Con l’iscrizione, è raccolta tutta la documentazione utile per la stesura del Piano Didattico Personalizzato. Questo
documento di progettazione condiviso serve a:
 creare una personalizzazione “su misura” del percorso formativo dell’alunno;
 monitorarne l’andamento e, al bisogno, di adattare l’ipotesi di lavoro iniziale;
 facilita il reperimento delle modalità didattiche attivate (IL COME);
 favorisce il lavoro collegiale perché va redatto dall’intero C.d.C., in presenza del Dirigente scolastico quindi
deve basarsi sulla condivisione nel programmare, nel processo di insegnamento/apprendimento, nel
valutare…);
 facilita il passaggio di notizie al cambio di docente e –se esplicitamente autorizzato dalla famiglia- al cambio
di ciclo scolastico (non c’è, infatti, a differenza dell’handicap, passaggio obbligato della documentazione tra
livelli scolastici).
Dal momento in cui il PDP è stato redatto (e la famiglia ne ha avuto copia) è obbligatorio adottare sempre per
l’alunno tutti quegli strumenti compensativi e dispensativi che gli sono utili e i criteri di verifica e valutazione fissati
come idonei per lui.
Per allievi con svantaggio e in condizioni di disagio non certificato
All’inizio di novembre, soprattutto nelle classi del biennio, ma anche in alcune classi terze delle due sedi dell’Istituto,
attraverso uno scheda di rilevazione del rischio educativo, si evidenziano i casi di allievi in difficoltà di tipo sociale,
cognitivo, relazionale, emotivo- comportamentale, dovute anche al contesto familiare e sociale di provenienza
Si tratta di allievi fortemente demotivati all’inserimento scolastico, che partecipano con fatica alla vita della classe,
non hanno un corretto metodo di studio e sono carenti nell’organizzazione del lavoro a casa e a scuola.
Alcuni di essi mancano delle abilità di base in Lingua Italiana e Matematica, ragione per la quale non riescono a
raggiungere obiettivi di apprendimento nelle altre discipline, soprattutto in quelle specialistiche.
In queste situazioni problematiche sovente si osserva la carenza educativa delle figure genitoriali, perciò al rischio di
dispersione scolastica, palese ed occulta, si unisce un rischio educativo che rende gli allievi disorientati fuori e dentro
la scuola, maggiormente esposti a comportamenti sociali dannosi per sé e per gli altri.
Il Consiglio di classe, una volta rilevato l’esistenza di situazioni di disagio, programma ed attua un progetto educativo
per la costruzione di una rete di intervento, che coinvolga i docenti, la famiglia (ove possibile), la psicologa dello
spazio d’ascolto e le risorse presenti sul territorio.
Per tali allievi si intende inoltre realizzare un’attività di sostegno allo studio pomeridiano, con l’aiuto e la consulenza
di docenti delle principali materie d’indirizzo e delle discipline trasversali (Italiano, Matematica) per il biennio e di
quelle professionalizzanti per il triennio.
Altri interventi, che possono coinvolgere allievi a rischio educativo , riguarderanno lavori di riflessione guidata, per
aiutare i ragazzi a migliorare le capacità di organizzazione dello studio e per potenziare la concentrazione e la
motivazione.
Attività specifiche sono anche previste per riorientare/rimotivare gli studenti che, nel biennio,devono comprendere e
articolare meglio il loro personale progetto di apprendimento e di studio.
Per allievi stranieri o di altra cultura
L’istituto ritiene che sia importante valorizzare le diversità di culture ed incentivare i momenti di incontro ed
integrazione. Così, viste le numerose iscrizioni di alunni stranieri, la scuola si avvale di un protocollo deliberato dal
Collegio Docenti per la gestione delle azioni per l’integrazione degli alunni stranieri, che prevede:
37
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19



l’ istituzione di una commissione di accoglienza
prassi condivise relative al momento dell’iscrizione (compiti, tempi e ruoli della segreteria)
prassi condivise per la raccolta delle prime informazioni (primo colloquio con la famiglia, biografia
dell’allievo)
 prassi condivise di assegnazione alla classe - art. 45 DPR 31/8/99 n. 394- (accertamento competenze
dell’alunno)
 prassi per l’inserimento nella classe(integrazione, semplificazione e facilitazione linguistica. Percorsi didattici
di L2)
 prassi in condivisione con il territorio (enti, associazioni, ecc) prassi condivise di valutazione relative ai
risultati del singolo allievo e delle azioni nel loro complesso
Una volta analizzate le problematiche e le difficoltà dello studente,l’istituto propone corsi didattici e percorsi
formativi di vario genere:
 lezioni del laboratorio di L2, corsi di lingua italiana sia di alfabetizzazione sia di rinforzo delle
competenze linguistiche generali e specifiche delle discipline;
 ore di studio assistito pomeridiano;
 tutoring: si proporranno agli studenti delle forme di tutoraggio tra pari.
STRUMENTI UTILIZZATI
indagine sulla disfrequenza (assenze e ritardi, uscite anticipate..);
dati sui comportamenti disciplinari (annotazioni e richiami presenti a registro), osservazioni dei consigli di
classe (scheda di rilevazione del rischio educativo predisposta dall’Osservatorio di Istituto per la promozione
del successo formativo e la prevenzione della dispersione scolastica e redatta da ogni consiglio di classe);
 esiti in itinere del rendimento scolastico;
 dati numerici degli studenti frequentanti i corsi di studio assistito e di recupero , gli sportelli di consulenza
disciplinare e del centro di ascolto.
VERIFICA DELLE AZIONI PROGETTUALI
 Miglioramento della comunicazione tra i docenti attraverso corsi di formazione mirati
 Attivazione di momenti di programmazione/progettazione sul tema dell’inclusione
 Attivazione di una didattica per moduli, superando la logica restrittiva della classe
 Condivisione nei consigli di classe delle varie situazioni degli studenti con BES












SPECIFICA FUNZIONE DELLE RETI DI SCUOLA E/O INTERISTITUZIONALI
Accordo con Dip. Salute Mentale ASL 2 Torino per attivazione di sportello di sostegno psicologico a fasce
deboli e progetti per la prevenzione del disagio giovanile;
Accordo con Associazione ACMOS (educatori) per l’accompagnamento di situazioni personali che
necessitano di sostegno e per la promozione del protagonismo collettivo;
Accordo con CFP Casa di Carità per attuazione progetto di Biennio integrato (integrazione scuolaformazione) allo scopo di permettere almeno il conseguimento di una qualifica professionale;
Accordo con la Città Metropolitana di Torino nell’ambito del Piano provinciale di orientamento per obbligo
di istruzione;
Progetto Pensami Adulto, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino ed il Centro per l’impiego
per la predispostone del progetto di vita per allievi certificati in uscita post- diploma;
Progetto Lingua madre;
Progetto Quotidiano in classe;
Progetto italiano per stranieri;
Formazione specifica DSA in collaborazione con AID Torino;
Corso LIS in collaborazione con Istituto dei sordi di Pianezza (per tutto il personale della scuola e per
studenti).
38
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
ALLEGATO B
PIANO DI MIGLIORAMENTO
2015/18
39
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
INDICE
1 PREMESSA
41
2 COMPOSIZIONE DEL NUCLEO INTERNO DI AUTOVALUTAZIONE E DEL NUCLEO DI MONITORAGGIO PDM
41
3 PRIORITÀ, TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO E MONITORAGGIO DEI RISULTATI
41
4 RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITÀ DI MIGLIORAMENTO
41
5 CRONOPROGRAMMA A.S. 2015/16
42
6 MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ
42
7 PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI
42
8 AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
46
9 RISORSE UMANE INTERNE E RELATIVI COSTI AGGIUNTIVI
46
40
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
1. PREMESSA
IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE, CON RIFERIMENTO ALL'ANALISI DEGLI ESITI , EVIDENZIA CHE UNA DELLE
PRINCIPALI CRITICITA’ RIGUARDA I RISULTATI SCOLASTICI NEL PRIMO BIENNIO IN MATEMATICA E NELLE
LINGUE COMUNITARIE. SI RITIENE CHE L'INTRODUZIONE DELLA METODOLOGIA DIDATTICA DELLE CLASSI
APERTE PER GRUPPI DI LIVELLO, ACCOMPAGNATA DA UNA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CONDIVISA E DA
UN'AZIONE FORMATIVA IN CAMPO METODOLOGICO DOVREBBERO CONSENTIRE, NEL
MEDIO TERMINE,UN MIGLIORAMENTO DELLE CONOSCENZE E DELLE ABILITÀ DEGLI STUDENTI E
1. ORGANIZZAZIONE
MONITORAGGI
E DEI CONTROLLI
CONSEGUENTEMENTE
DEI LORODEI
RISULTATI
SCOLASTICI.
2. COMPOSIZIONE DEL NUCLEO INTERNO DI AUTOVALUTAZIONE E DEL NUCLEO DI MONITORAGGIO PDM
NOME
RUOLO
Marina Maifredi
Dirigente Scolastico
Elisabetta Federica Coletti Moglia
Collaboratore Dirigente Scolastico
Carla Marchi
Funzione strumentale Didattica Autovalutazione
Patrizia Leccese
Funzione strumentale Piano Offerta Formativa
Walter Micheli
Docente
3. PRIORITÀ, TRAGUARDI DI LUNGO PERIODO ( 2015/2018)
ESITI DEGLI
STUDENTI
RISULTATI
SCOLASTICI
ESITI DEGLI
STUDENTI
RISULTATI
SCOLASTICI
PRIORITÀ 1
MIGLIORARE I
RISULTATI NEL
PRIMO BIENNIO
DI MATEMATICA
PRIORITÀ 2
MIGLIORARE I
RISULTATI NEL
PRIMO BIENNIO
DI FRANCESE E
INGLESE
TRAGUARDI
DIMINUIRE LA
PERCENTUALE DI
INSUFFICIENZE DI
MATEMATICA
NELLE CLASSI DEL
PRIMO BIENNIO
TRAGUARDI
DIMINUIRE LA
PERCENTUALE DI
INSUFFICIENZE DI
FRANCESE E
INGLESE NELLE
CLASSI DEL PRIMO
BIENNIO
RISULTATI PRIMO
ANNO
INSUFF. DI
MATEMATICA NELLE
CLASSI PRIME NON
SUPERIORI AL 22%
RISULTATI SECONDO
ANNO
INSUFF. DI
MATEMATICA NEL
PRIMO BIENNIO NON
SUPERIORI AL 21%
RISULTATI TERZO
ANNO
INSUFF. DI
MATEMATICA NEL
PRIMO BIENNIO NON
SUPERIORI AL 20%
RISULTATI PRIMO
ANNO
INSUFF. DI FRANCESE
INGLESE NELLE CLASSI
PRIME NON SUPERIORI
AL 22%
RISULTATI SECONDO
ANNO
INSUFF. DI FRANCESE
INGLESE NEL PRIMO
BIENNIO NON
SUPERIORI AL 21%
RISULTATI TERZO
ANNO
INSUFF. DI
FRANCESE
INGLESE NEL PRIMO
BIENNIO NON
SUPERIORI AL 20%
4. RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITÀ DI MIGLIORAMENTO
PRIORITÀ
AREA DI PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO
1
2
CURRICULO,
1.INCREMENTO NEL PRIMO BIENNIO DI PRODUZIONE DI
X
X
PROGETTAZIONE E
MATERIALI DIDATTICI CONDIVISI
VALUTAZIONE
2.INCREMENTO NEL PRIMO BIENNIO DI PROVE PER CLASSI
X
X
PARALLELE
AMBIENTE DI
1.INTRODUZIONE NEL PRIMO BIENNIO DELLA METODOLOGIA
APPRENDIMENTO
DIDATTICA DELLE CLASSI APERTE PER GRUPPI DI LIVELLO DI
X
X
MATEMATICA E LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE)
INCLUSIONE E
1.RECUPERO IN ITINERE ATTRAVERSO LE CLASSI APERTE PER
X
X
DIFFERENZIAZIONE
GRUPPI DI LIVELLO
SVILUPPO E
1.FORMAZIONE METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE
X
X
VALORIZZAZIONE
DELLE RISORSE
2.SVILUPPO USO FAD
X
X
UMANE
PRIORITÀ N. 1
INDICATORI UTILIZZATI
MODALITÀ OPERATIVE DI RACCOLTA
RESPONSABILITÀ
TEMPI
% insufficienze di matematica primo biennio
Esiti scrutini 1°e 2°quadrimestre
Commissione didattica e valutazione
Febbraio - giugno
41
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
PRIORITÀ N.2
INDICATORI UTILIZZATI
MODALITÀ OPERATIVE DI RACCOLTA
RESPONSABILITÀ
TEMPI
5. CRONOPROGRAMMA ANNUALE
ATTIVITÀ DELLA
OTT
COMMISSIONE
Attribuzione compiti
% insufficienze di francese e inglese primo biennio
Esiti scrutini 1°e 2°quadrimestre
Commissione didattica e autovalutazione
Febbraio - giugno
NOV
DIC
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
x
Pianificazione attività
x
Riunione con coordinatori
dei dipartimento
x
Raccolta dati
x
x
Analisi dei dati
X
x
Presentazione al DS per
riesame
x
x
Valutazione del lavoro
svolto e proposte di
miglioramento
x
x
6. MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ
NOMI RESPONSABILI
RACCOLTA DATI
COLETTI
MARCHI
MICHELI
LECCESE
ATTIVITA’
ANALISI DATI
X
X
X
X
X
X
X
X
PRESENTAZIONE AL DS PER IL
RIESAME
X
X
X
X
7. PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI
PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA
PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE
AREA DI PROCESSO
CURRICULO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
OBIETTIVO DI PROCESSO PRODUZIONE DI MATERIALI DIDATTICI CONDIVISI
Azioni previste
Soggetti responsabili
Termine
previsto di
conclusione
Risultati attesi per
ogni azione
A.S. 2015/16
Referenti di
dipartimento di
matematica –inglese
- francese
30/05
Sviluppo della
comunicazione, del
confronto e della
collaborazione tra i
docenti del
Dipartimento
Referenti di
dipartimento di
matematica –inglese
- francese
30/05
Potenziamento della
comunicazione, del
confronto e della
collaborazione tra i
Condivisione
materiale classi
prime attraverso la
FAD d’istituto
A.S. 2016/17
Condivisione
materiale classi
prime e seconde
42
Adeguamenti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione realizzata
entro il termine
stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti
per ciascuna
azione
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
attraverso la FAD
d’istituto
A.S. 2017/18
Condivisione
materiale classi
prime e seconde
attraverso la FAD
d’istituto
Referenti di
dipartimento di
matematica –inglese
- francese
30/05
docenti del
Dipartimento
Organizzazione
sistematica dei
materiali e delle
risorse.
Consolidamento
della comunicazione,
del confronto e
della collaborazione
già tra i docenti del
Dipartimento
Organizzazione
sistematica dei
materiali e delle
risorse
PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA
PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE
AREA DI PROCESSO
CURRICULO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE: VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI
OBIETTIVO DI PROCESSO INCREMENTO PROVE PARALLELE
Azioni previste
Soggetti responsabili
Termine
previsto di
conclusione
Risultati attesi per
ogni azione
A.S. 2015/16
Due prove
parallele classi
prime e seconde
dicembre - aprile
Referenti di
dipartimento di
matematica –inglese francese
30/04
Definire in modo
puntuale
i contenuti
irrinunciabili di
ciascuna disciplina
Verificare i livelli
raggiunti al fine di:
- organizzare attività
di recupero in itinere
- effettuare
adeguamenti in
itinere relativamente
ai Progetti per classi
parallele
A.S. 2016/17
Due prove
parallele classi
prime e seconde
dicembre - aprile
Referenti di
dipartimento di
matematica –inglese francese
30/04
Definire in modo
puntuale
i contenuti
irrinunciabili di
ciascuna disciplina
Verificare i livelli
raggiunti al fine di:
- organizzare attività
di recupero in itinere
- effettuare
adeguamenti in
itinere relativamente
ai Progetti per classi
parallele
A.S. 2017/18
Due prove
parallele classi
prime e seconde
dicembre - aprile
Referenti di
dipartimento di
matematica –inglese francese
30/04
Definire in modo
puntuale
i contenuti
irrinunciabili di
ciascuna disciplina
Verificare i livelli
raggiunti al fine di:
- organizzare attività
di recupero in itinere
- effettuare
43
Adegua
menti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione realizzata
entro il termine
stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti
per ciascuna
azione
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
adeguamenti in
itinere relativamente
ai Progetti per classi
parallele
PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA
PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE
AREA DI PROCESSO
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: DIMENSIONE METODOLOGICA
OBIETTIVO DI PROCESSO SVILUPPARE LA METODOLOGIA DELLE CLASSI APERTE PER GRUPPI DI
LIVELLO
Azioni previste
Soggetti
responsa
bili
Termine
previsto di
conclusione
A.S. 2015/16
Classi prime
aperte per
gruppi di
livello/abilità
Docenti di
matematica- franceseinglese – sostegno –
potenziamento classi
prime
30/5
Risultati attesi per
ogni azione
Adegua
menti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione realizzata
entro il termine
stabilito
Incremento della
motivazione e dello
spirito collaborativo
tra gli allievi;
Consolidamento
delle abilità, delle
competenze e delle
conoscenze sia per
gli allievi in difficoltà,
sia per gli allievi che
hanno già raggiunto
gli obiettivi prefissati
A.S. 2016/17
Docenti di
30/5
Incremento della
Classi prime e
matematica- francesemotivazione e dello
seconde aperte
inglese –sostegno –
spirito collaborativo
per gruppi di
potenziamento classi
tra gli allievi;
livello/abilità
prime e seconde
Consolidamento
delle abilità, delle
competenze e delle
conoscenze sia per
gli allievi in difficoltà,
sia per gli allievi che
hanno già raggiunto
gli obiettivi prefissati
A.S. 2017/18
Docenti di
30/5
Incremento della
Classi prime e
matematica- francesemotivazione e dello
seconde aperte
inglese –sostegno –
spirito collaborativo
per gruppi di
potenziamento classi
tra gli allievi;
livello/abilità
prime e seconde
Consolidamento
delle abilità, delle
competenze e delle
conoscenze sia per
gli allievi in difficoltà,
sia per gli allievi che
hanno già raggiunto
gli obiettivi prefissati
PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA
PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE
AREA DI PROCESSO
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE: ATTIVITA’ DI RECUPERO
OBIETTIVO DI PROCESSO ATTIVITA’ DI RECUPERO ATTRAVERSO LE CLASSI APERTE PER GRUPPI DI LIVELLO
Azioni previste
Soggetti responsabili
Termine
Risultati attesi per ogni
Adegua
Azione
previsto di
azione
menti
realizzata
conclusione
effettuati in
entro il
itinere
termine
(eventuali)
stabilito
A.S. 2015/16
Docenti di
30/5
Progressione
Classi prime
matematica- francesenell'apprendimento e
aperte per
inglese –sostegno –
raggiungimento degli
gruppi di
potenziamento classi
obiettivi disciplinari
livello/abilità
prime
essenziali attraverso un
maggior numero di
attività graduate e
44
Risultati
effettivamente
raggiunti
Risultati
effettivamente
raggiunti
per ciascuna
azione
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
A.S. 2016/17
Classi prime e
seconde aperte
per gruppi di
livello/abilità
Docenti di
matematica- franceseinglese –sostegno –
potenziamento classi
prime e seconde
30/5
A.S. 2017/18
Classi prime e
seconde aperte
per gruppi di
livello/abilità
Docenti di
matematica- franceseinglese –sostegno –
potenziamento classi
prime e seconde
30/5
guidate e grazie a
metodologie didattiche
mirate.
Progressione
nell'apprendimento e
raggiungimento degli
obiettivi disciplinari
essenziali attraverso un
maggior numero di
attività graduate e
guidate e grazie a
metodologie didattiche
mirate.
Progressione
nell'apprendimento e
raggiungimento degli
obiettivi disciplinari
essenziali attraverso un
maggior numero di
attività graduate e
guidate e grazie a
metodologie didattiche
mirate.
PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA
PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE
AREA DI PROCESSO
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
OBIETTIVO DI PROCESSO CORSO DI FORMAZIONE SULLE METODOLOGIE DIDATTICHE INNOVATIVE
Azioni previste
Soggetti responsabili
Termine
previsto di
conclusione
Risultati attesi per ogni
azione
A.S. 2015/16
Organizzazione e
realizzazione
corso di
formazione
Dirigente Scolastico
30/5
A.S. 2016/17
Organizzazione e
realizzazione
corso di
formazione
Dirigente Scolastico
30/5
A.S. 2017/18
Organizzazione e
realizzazione
corso di
formazione
Dirigente Scolastico
30/5
Applicare metodologie
educativo-didattiche
valide ed efficaci nel
promuovere da una
parte l’apprendimento
degli alunni e, dall’altra,
il loro benessere
emotivo-motivazionale
nello stare insieme a
scuola.
Applicare metodologie
educativo-didattiche
valide ed efficaci nel
promuovere da una
parte l’apprendimento
degli alunni e, dall’altra,
il loro benessere
emotivo-motivazionale
nello stare insieme a
scuola.
Applicare metodologie
educativo-didattiche
valide ed efficaci nel
promuovere da una
parte l’apprendimento
degli alunni e, dall’altra,
il loro benessere
emotivo-motivazionale
nello stare insieme a
scuola.
45
Adegua
menti
effettuati in
itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivamente
raggiunti
per ciascuna
azione
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
PRIORITA' 1 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI MATEMATICA
PRIORITA’ 2 MIGLIORARE I RISULTATI NEL PRIMO BIENNIO DI FRANCESE E INGLESE
AREA DI PROCESSO SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
OBIETTIVO DI PROCESSO SVILUPPO USO FAD
Azioni previste
Soggetti responsabili
Termine
previsto di
conclusione
Risultati attesi per ogni
azione
A.S. 2015/16
Organizzazione e
realizzazione
corso di
formazione
Dirigente Scolastico
30/5
A.S. 2016/17
Organizzazione e
realizzazione
corso di
formazione
Dirigente Scolastico
30/5
2017/18
Organizzazione e
realizzazione
corso di
formazione
Dirigente Scolastico
30/5
Potenziare una
strategia formativa
che consente una
modalità di
apprendimento
autonomo e
personalizzato,
discontinuo nel tempo
e nello spazio.
Potenziare una
strategia formativa
che consente una
modalità di
apprendimento
autonomo e
personalizzato,
discontinuo nel tempo
e nello spazio.
Potenziare una
strategia formativa
che consente una
modalità di
apprendimento
autonomo e
personalizzato,
discontinuo nel tempo
e nello spazio.
Adegua
menti effettuati
in itinere
(eventuali)
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
8. AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE
Attribuzione compiti nucleo di monitoraggio
Redazione del documento
Condivisione del documento con gli OO.CC
Riesame della direzione
Valutazione del lavoro svolto e proposte di miglioramento
Gestione risorse strumentali e finanziarie
9. RISORSE UMANE INTERNE/ESTERNE E RELATIVI COSTI AGGIUNTIVI ( A.S. 2015/18)
Risorse umane interne alla scuola
Tipologia di attività
Dirigente scolastico
Nucleo autovalutazione-monitoraggio
Cfr.punto 8
autovalutazionemonitoraggio
Attività aggiuntive
funzionali all’insegnamento
Formazione FAD
Dipartimenti di matematica – francese inglese
Docenti interni
Formatori esterni
Docenti interni
Formatori esterni
Formazione met. didattiche
innovative
Torino, 27/10/2015
Numero di ore
aggiuntive previste
Spesa
prevista
Fonte
finanziaria
186
4.371,00
FIS
450
10.575,00
FIS
12
558,00
15
697,50
FIS –
ALTRI
FONDI
FIS –
ALTRI
FONDI
Il Dirigente Scolastico
Marina Maifredi
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
dell’art. 3, c.2, D.lgs n. 39 del 1993)
46
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
Allegato C - CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
Criteri di valutazione del profitto degli alunni
Collegio Docenti del 27/10/2015 - Delibera n. 29
Allocazione delle discipline specifiche negli assi culturali:
1. dei linguaggi: lingua e letteratura italiana, lingue straniere, religione cattolica, informatica
2. matematico: matematica, economia aziendale
3. scientifico/tecnologico: scienze motorie, scienze integrate
4. storico/sociale:storia, geografia, diritto ed economia
Criteri di valutazione degli alunni
In riferimento all’assegnazione del giudizio finale, il Consiglio di Classe tiene conto di quanto previsto dalla L 122/09 artt. 4,
5, 6, 7, 8, 9 e 10. e dello Schema di Regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli
alunni e ulteriori modalità applicative in materia ai sensi degli art. 2 e 3 del D.L. 1/09/08 n 137 convertito in L. 169/08”,
artt. 1, 4, 5, 6,7, 8, 9, 10.
“La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli
alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle
carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e
al successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di cui alla “Strategia di Lisbona nel
settore dell’istruzione e della formazione” adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di
apprendimento previsti dal piano dell’offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del
decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.
Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel
rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta
formativa”.
In riferimento all’assegnazione del giudizio finale, il Consiglio di Classe delle classi quinte tiene conto di quanto previsto
dall’OM 13/2012 art .8 in riferimento all’attribuzione del credito scolastico.
Biennio
Criteri relativi alla valutazione degli studenti del biennio a conclusione del primo anno
Nel caso in cui l’alunno abbia una o più insufficienze al termine dell’anno scolastico, la decisione per l’ammissione alla
classe successiva o all’esame di Stato è assunta a maggioranza in considerazione del raggiungimento globale delle
competenze previste dal Documento tecnico allegato al Regolamento in materia di obbligo scolastico di cui al DM Istruzione
del 22/08/07 (Competenze chiave di cittadinanza) così come declinate da ciascun Dipartimento e valutate mediante le
relative griglie di valutazione deliberate dal Collegio dei Docenti.
Riferimento Documento sull’Obbligo 2007 e Linee guida scuola secondaria primo biennio e secondo biennio e quinto anno.
Per ogni singolo asse deve essere raggiunta la stessa tipologia di competenze, pertanto il voto può essere riferito al grado di
raggiungimento delle competenze, intese come saper fare e saper essere, di ogni singola materia nell’ambito di quelle
richieste dall’asse. Se la maggioranza delle competenze di un asse è raggiunta si può deliberare per la promozione. Se su 4
assi, 3 sono complessivamente sufficienti e 1 no, si può deliberare per la non bocciatura con assegnazione del debito nelle
discipline in cui le competenze non sono state raggiunte.
Si propone di considerare a fine anno possibile l’accesso alla classe successiva, con attribuzione del debito, quando,
nell’asse, l’alunno abbia raggiunto un livello adeguato, anche se in una singola disciplina abbia un voto finale insufficiente.
Triennio
Criteri relativi alla valutazione degli studenti del triennio a conclusione dell’anno scolastico
Di norma:
con 3 o 4 insufficienze gravi bocciatura
con 2 o 3 insufficienze gravi e debito non saldato bocciatura
In ogni caso verifica puntuale delle situazioni personali e deroga motivata secondo parere del consiglio di classe riguardo
alle reali possibilità di recupero.
E’ beninteso che all’inizio dello scrutinio si dovrà validare l’anno scolastico (regolarità della frequenza).
Criteri attribuzione del voto nelle singole materie
2
Rifiuto di interrogazione
3
Conoscenza nulla
4
Conoscenza decisamente lacunosa, gravi difficoltà espositive e lessicali, gravi errori
47
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
5
Conoscenza superficiale e frammentaria, presenza di errori in situazioni semplici e ripetitive, esposizione
imprecisa
6
Conoscenza dei contenuti minimi essenziali, non errori in situazioni semplici, esposizione comprensibile
7
Conoscenza adeguata, lievi errori in situazioni complesse, esposizione corretta
8
Conoscenza completa, non errori in situazioni complesse, esposizione chiara, precisa ed essenziale
9-10
Conoscenza completa ed approfondita, capacità di rielaborazione personale, esposizione chiara, precisa ed
articolata, rapidità nell’individuazione delle strategie più adatte
Griglia di valutazione del comportamento degli alunni
Collegio Docenti del 27/10/2015 - Delibera n. 30
VOTO
10
DESCRITTORI DI COMPORTAMENTO DELL’ALLIEVO
È assiduo nella presenza, puntuale nell’orario e nella presentazione della
giustificazione, partecipa attivamente alle attività didattiche, rispetta le
consegne e ha sempre il materiale scolastico
X NOTE
Si assegna in
presenza di tutti gli
indicatori
Rispetta le regole, le persone e le opinioni degli altri; assume un ruolo
propositivo nella classe
Mostra un alto senso di responsabilità
Si è distinto nelle attività curriculari ed extracurriculari
9
È assiduo nella presenza, puntuale nell’orario e nella presentazione della
giustificazione, partecipa attivamente alle attività didattiche, rispetta le
consegne e ha sempre il materiale scolastico
Si assegna in
presenza di tutti gli
indicatori
Rispetta le regole, le persone e le opinioni degli altri; assume un ruolo
propositivo nella classe
Mostra un alto senso di responsabilità
8
È, di norma, regolare nella presenza, puntuale nell’orario e nella presentazione
della giustificazione
La partecipazione alle attività didattiche e il rispetto delle consegne è buono
Si assegna in
presenza di tutti gli
indicatori
Rispetta solitamente le persone e le opinioni degli altri; può essere incorso in
sanzioni disciplinari di primo/secondo livello non gravi
Rispetta le strutture e le attrezzature e le utilizza con le dovute cautele
Ha un comportamento responsabile
7
Non sempre rispetta il regolamento d’istituto; è incorso in sanzioni disciplinari di
secondo livello gravi e/o di terzo
Non sempre è regolare nella presenza, né puntuale nell’orario e nella
presentazione della giustificazione
Si assegna in
presenza anche
del solo primo
indicatore
La partecipazione alle attività didattiche e il rispetto delle consegne è più che
sufficiente
Ha un comportamento abbastanza responsabile
6
Comportamento complessivamente accettabile anche in presenza di
ammonimenti disciplinari scritti del dirigente con una sospensione inferiore a 5
giorni e/o di note di docenti sul registro di classe
Partecipazione al dialogo educativo saltuaria e/o superficiale
Frequenza discontinua
48
Si assegna in
presenza anche
del solo primo
indicatore
I.T.E.S. B.RUSSELL- A.MORO P.T.O.F 2016/19
5
È incorso in sanzioni disciplinari di quarto livello con allontanamento dalle lezioni
per periodi significativi
Non è regolare nella presenza, né puntuale nell’orario e nella presentazione della
giustificazione
Si assegna in
presenza anche
del solo primo
indicatore
La partecipazione alle attività didattiche e il rispetto delle consegne è inesistente
Non rispetta le persone e le opinioni degli altri, compie atti di bullismo
Non rispetta le strutture e le attrezzature, commette atti di vandalismo
Il suo comportamento irresponsabile può portare a conseguenze per l’incolumità
delle persone e della scuola.
Si dovrà tenere conto dei seguenti elementi:
Aggravanti: la reiterazione dei comportamenti e la mancata percezione dell’errore commesso.
Attenuanti: la presa di coscienza e il comportamento conseguente.
Il Consiglio di Classe è tenuto a motivare adeguatamente eventuali spostamenti di fascia.
Indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente
In attuazione di quanto disposto dall’art. 2 comma 3 del D.L. 137/2008, convertito dalla Legge 169/2008, la valutazione del
comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la
non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. In base all’articolo art.
4 del D.M. 5/2009, “[…] la valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve
scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di
particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti - D.P.R. 249/1998,
come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 - nonché i regolamenti d’istituto
prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello st studente dalla
comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto)”.
49
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