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1 Una parete larga l = 5 m e alta h = 3 m separa una massa d`acqua

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1 Una parete larga l = 5 m e alta h = 3 m separa una massa d`acqua
1
Esercizio
(tratto dall’Esempio 9.8 del Mazzoldi 2)
Una parete larga l = 5 m e alta h = 3 m separa una massa d’acqua dall’ambiente.
1. Calcolare a quale forza è sottoposta la parete.
2. Le condizioni da applicare affinché la parte rimanga ferma
h
l
Fabrizio Dolcini (http://staff.polito.it/fabrizio.dolcini/)
Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino - Esercitazioni di Fisica I
2
SOLUZIONE
1. Consideriamo le forze
• Forza esercitata dall’acqua
F
acqua
Z
Z
=
l
Z
h
dz p(z)
dx
p(z) dS =
(1)
0
0
Dalla legge di Stevino abbiamo che (se scegliamo l’asse z diretto verso il basso, con z = 0
corrispondente al pelo dell’acqua)
p(z) = p0 + ρgz
(2)
Pertanto
F
acqua
l
Z
=
Z
dx
0
h
dz (p0 + ρgz) =
0
Z
h
dz (p0 + ρgz) =
h2
= l p0 h + ρg
2
= l
0
ossia
F acqua = p0 lh + ρgl
• Forza esercitata dall’aria
Z
Z l Z
aria
F
= p0 dS =
dx
0
h2
2
(diretta verso destra)
(3)
h
dz p0 = p0 lh
(diretta verso sinistra)
(4)
0
• La forza totale esercitata sulla diga è a somma (algebrica) delle due componenti
F tot = F acqua − F aria = ρg l
h2
2
(5)
Nota bene:
la forza dipende in maniera quadratica dall’altezza h del volume d’acqua.
Sostituendo i dati, e ricordando che la densità dell’acqua è
ρ = 103
Kg
m3
,
(6)
si ottiene
m
9m2
Kg
·
9.81
5m
·
=
m3
s2
2
Kg m
= 221 · 103 2 =
s
= 221 kN
F tot = 103
(7)
Fabrizio Dolcini (http://staff.polito.it/fabrizio.dolcini/)
Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino - Esercitazioni di Fisica I
3
h
dx
z=0
profondità
dz
dS
x
l
O
z
2. Affinché la parete rimanga fissa occorre esercitare una forza F ext ed un momento M ext totali
esterni in modo che le conditioni di statica del corpo rigido siano soddisfatti, ossia
 ext
 ext
= 0
= −F tot
 F + F tot
 F
→
(8)


M ext + M tot = 0
M ext = −M tot
Mentre al punto precedente abbiamo determinato F tot , dobbiamo ora determinare il momento
total esercitato sulla parete dall’acqua e dall’aria.
Consideriamo il momento rispetto al fondale come polo (non importa a quale posizione x si ponga
il polo O perché il problema è invariante lungo x e, siccome la forza netta è perpendicolare alla
parete, fissato un qualunque polo O lungo la lunghezza l, l’unica cosa che conta è la distanza
verticale da O e non quella orizzontale). Anche qui dobbiamo valutare un integrale
Z
Z
M tot = dM (z) = (h − z) dF (z)
(9)
| {z }
braccio
Su ogni elementino dS la forza dF (z) netta è data dalla differenza tra la forza dell’acqua e quella
dell’aria
dF (z) = (p0 + ρgz)dS − p0 dS = ρgz dS = ρgz dx dz
(10)
Inserendo (10) in (9) otteniamo
M tot =
Z
dM (z) =
Z l Z h
=
dx
dz (h − z) ρgz =
0
0
Z h
= lρg
dz (h − z) z =
0
2
h3
h
= lρg h −
2
3
(11)
Fabrizio Dolcini (http://staff.polito.it/fabrizio.dolcini/)
Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino - Esercitazioni di Fisica I
4
ossia
h3
(12)
6
Nota bene: A differenza della forza dF (z) che cresce linearmente al crescere della profondità
z, il momento dM (z) non ha un andamento monotono con z: infatti per z piccoli (=vicino alla
superficie) il braccio è grande ma la forza è piccola, mentre per z . h (=vicino al fondo) il braccio
è piccolo ma la forza è grande. Infatti il massimo valore del momento dM (z) = (h − z) ρg z si
ha a metà della diga, dove si ha un giusto compromesso tra intensità della forza e braccio.
M tot = lρg
Pertanto dalla seconda delle equazioni cardinali (8), il momento esterno da applicare è
M ext = −M tot
(13)
Dal momento che, per la prima delle equazioni (8) dobbiamo anche applicare una forza F ext =
−F tot , possiamo realizzare un momento −M tot applicando −F tot ad un braccio d dato da
M tot = F tot d
(14)
ossia
d =
=
=
M tot
=
F tot
3
lρg h6
2
ρg l h2
h
3
(rispetto al polo)
(15)
Pertanto per evitare che la parete si muova, occorre applicare una forza uguale ed opposta −F tot ,
ed occorre applicarla ad un’altezza di h/3 dal fondale, in modo che anche il momento si annulli.
Fabrizio Dolcini (http://staff.polito.it/fabrizio.dolcini/)
Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino - Esercitazioni di Fisica I
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