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Melissa Moore - Comune di Modena

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Melissa Moore - Comune di Modena
Melissa Moore
Il mio lavoro è incentrato sull’esplorazione di vari luoghi attraverso
performances svolte in relazione alla macchina fotografica. In questi
esperimenti giocosi, tramite l’uso di scenografie, costumi e comunicazione
fotografica, la mia tendenza è quella di andare contro o sfidare l’uso prescritto
dello spazio. La parodia, l’uso contrario e l’esagerazione delle immagini
allegoriche sono spesso utilizzati come strumenti di resistenza al
conformismo.
Alcune tracce dell’apparecchio fotografico sono visibili, segnalando la
presenza della macchina come collaboratrice alla realizzazione dell’opera.
Nonostante nelle mie opere mi affidi in gran parte all’intuizione, esigo che la
macchina fotografica respinga la sua storica funzione di regolare e specificare
la sua struttura. Questa messa in scena non determina armonia tra il corpo e
la struttura stessa.
Questi scatti sono stati presi dalla serie Plasmic, e sono stati realizzati in uno
straordinario palazzo giacobino, il Plas Teg. Strani eventi caratterizzano la
storia dell’edificio che per questo attira abitualmente gruppi di fanatici del
paranormale, che svolgono le loro proprie indagini andando alla ricerca di
ectoplasmi o di qualche indizio di presenze occulte. Ho scelto di non farne
una casa infestata dai fantasmi mostrando tracce spettrali o indistinte;
ciononostante, la figura non viene presentata nella sua totalità. Il corpo esiste
più come idea che come realtà anatomica, un isterico vagabondo plasmabile,
senza un ordine o un posizionamento fisso nella narrazione, fluttuante e
aperto a numerosi possibili significati.
Plas Teg si caratterizza per un evidente accumulo di oggetti suggestivi e
anche i riferimenti letterari vengono chiamati in causa nel contribuire a
mantenere la varietà dell’opera. Per esempio, un bagno con un memento mori
in stile vittoriano (un delicato disegno fatto di capelli umani, una sorta di atto
nostalgico pre-fotografico), e una serie di farfalle conservate, ricordano il
romanzo The Collector, di John Fowels, nel quale il solitario protagonista,
oltre alle farfalle, segretamente “colleziona” anche una giovane artista, che
detiene nella sua cantina. Nel mio dittico, si cerca di creare un’equivalenza tra
i capelli dei viventi e quelli incorniciati, sebbene l’inquadratura e la
proporzione della collezione siano stravolte dal riposizionamento
dell’apparecchio fotografico, che allo stesso tempo effettua una specie di
“imbalsamazione” della scena.
Il fasto degli interni mi ha ricordato un romanzo di Vladimir Nabokov, Ada,
ambientato intorno a un maniero decadente. Ada ha la passione degli insetti, i
suoi “amici svolazzanti”, e un intenso amore per suo fratello. La figura alla
pianola è invece solitaria, e sembra quasi cercare come alternativa alla
solitudine un’incestuosa relazione con gli oggetti di arredo, tentando di
stabilire una connessione tra corpo e oggetti, e realizzare un passo verso il
possesso. Divisa tra il desiderio di sollecitare curiosità e cercare di
nascondersi, la figura appare auto-referenziale e forse in metamorfosi,
tentando di sfuggire alla precisione e rigidità della fotografia per mezzo
dell’enigma.
Melissa Moore
Melissa Moore
didascalie immagini / caption notes
Tutte le opere hanno questa didascalia / all the pictures have this caption
Melissa Moore, Plasmic, 2007, 76,2 x 76,2 cm, colour C-type prints
Melissa Moore
1996 – Art Foundation, Cheltenham
2000 – Master Class of Experimental Visual Design, Linz, Austria
2001 – Graduated at Manchester Metropolitan University, BA (hons) Photography,
First Class Honours
2002 -Video Work shown in group show ‘Flicker’, Light House Gallery,
Wolverhampton, Curated by Dr. Christopher Townsend
Group Show ‘Loose Ends’ at International Gallery, Manchester
2003 – work shown as slides at Folkwang Gallery, Essen, Germany during a festival
of photography
2004 – Graduated at Royal College of Art, MA Photography. Distinction for
dissertation ‘Labyrinth, space/vision’
Work featured in Guardian Supplement ‘Contemporary Photography’
Published in HotShoe magazine issue 130
Group Show, awarded ‘Summer Show’ prize at Hoopers Gallery, Clerkenwell
Publishes in Portfolio Magazine issue 30
Featured in ‘Ryuko-Tsushin’ magazine as ‘Gallery Project’ linked to Museum of
Modern Art Japan.
2005- Group Show ‘Slick’, Agallery, Wimbeldon, London
2006 – Group Show ‘Albertine Goes South’ curated by Rut Blees Luxemburg,
Pimlico, London
2007- Work Published in ‘Fotograf’ magazine, ‘New Installation/ New Staging, with
essay by Dr. Christopher Townsend
Artist’s Talks at Manchester Metropolitan University and London College of Fashion
Currently associate lecturer at University of the Arts London
Video interview featured on www.flasher.com
Upcoming in Spring 2008: Solo show at Nepente, Milan, and Group show in
Düsseldorf.
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