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Omicidio di Francesco Bara, la verità dall`autopsia

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Omicidio di Francesco Bara, la verità dall`autopsia
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Venerdì 4 Gennaio 2013
L’INCIDENTE
E LE INDAGINI
CRONACHE di NAPOLI
Napoli
Un 61enne di Cavalleggeri è stato fermato dai finanzieri ad un posto di controllo in provincia di Bari
Una telecamera a circuito chiuso
potrebbe aver filmato la sequenza
dello schianto. La polizia ora cerca
un Piaggio Beverly di colore grigio
Preso con 2 quintali di sigarette di contrabbando nell’auto
NAPOLI (giule) - Arrestato dai
militari della guardia di finanza di
Bari con quasi duecento chilogrammi di sigarette di contrabbando nell’auto. Pasquale
Grassi, 61 anni, abita a Cavalleggeri, al confine con Bagnoli.
L’auto è stata sottoposta a sequestro: una Renault Clio di colore
grigio. L’altro ieri pomeriggio è
stato bloccato sulla statale 16, in
provincia di Bari. I militari stavano effettuando un posto di controllo, quando hanno deciso di
fermare la Renault per un accerta-
mento. Hannon intimato l’alt al
conducente, che ha rallentato
dopo qualche secondo di esitazione. La macchina si è fermata su
un lato della carreggiata. L’automobilista ha mostrato segni di
insofferenza. I finanzieri hanno
chiesto i documenti del veicolo e
del conducente. Ma l’atteggiamento del guidatore li ha spinti ad
approfondire le verifiche. L’automobilista era visibilmente agitato.
Lo hanno fatto scendere dall’abitacolo e hanno perquisito la
Renault. Quando i finanzieri
hanno chiesto di aprire il cofano,
il sessantunenne ha esitato di
nuovo, ha tentennato più volte. A
quel punto i militari hanno capito
che nascondeva qualcosa. Nel
portabagagli hanno trovato quasi
due quintali di sigarette di contrabbando. Gli investigatori ipotizzano la provenienza estera: le
marche dei pacchetti sono sconosciute. I finanzieri del comando
provinciale di Bari e della tenenza di Mola di Bari hanno controllato ai terminali i dati dell’automobilista: Pasquale Grassi, 61
anni, residente a Napoli. A chi era
destinato il carico di sigarette? Da
dove proviene? Sono le domande
che i militari hanno posto al guidatore della Renault Clio. Sono in
corso indagini specifiche per
accertare i dettagli della vicenda.
Hanno operato i militari del
comando provinciale della guardia di finanza di Bari (gruppo
Bari), nel corso di un servizio di
controllo del territorio, in località
Mola di Bari (frazione Cozze),
lungo il tratto della strada statale16: qui mercoledì pomeriggio
hanno intercettato l’autovettura con
quasi 200
chilogrammi
di tabacchi
lavorati esteri di contrabbando. Al termine dell’intervento
i finanzieri hanno sequestrato
l’auto e le sigarette di contrabbando. Il 61enne è stato arrestato e
condotto presso la casa circondariale di Bari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Investita da scooter ‘pirata’ davanti casa
Lucia Cinquegrana è morta all’ospedale Loreto Mare. Abitava in Salita Santa Caterina. Centauro fuggito
di Giuseppe Letizia
NAPOLI - Investita da uno scooter mentre torna a casa dopo aver
fatto la spesa. Lucia Cinquegrana è stata travolta da un Piaggio
Beverly a pochi metri da casa, in
Salita Santa Caterina, vicino via
Toledo. La sera del 27 dicembre
è stata trasportata con una ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Loreto Mare, dove è
morta pochi minuti più tardi.
Alcuni testimoni avrebbero visto
lo scooter seguire l’ambulanza
fino all’ospedale. Poi il centauro
si sarebbe allontanato, prima di
essere identificato. Lucia Cinquegrana era professoressa di matematica in pensione. Settantanove
anni. Era tornata di recente da un
viaggio all’estero. La sera del 27
dicembre era uscita a piedi per
fare la spesa al supermercato
vicino casa in Salita Santa Caterina, nei pressi di via Toledo. In
pieno centro. Un Piaggio Beverly
di colore grigio l’ha sbalzata sull’altro lato della carreggiata,
mentre attraversava la strada. Un
impatto violentissimo, raccontano le persone che le hanno prestato soccorso. Dopo pochi minuti è giunta sul posto una ambulanza del 118, che la ha trasportata d’urgenza all’ospedale Loreto
Mare con fratture multiple e in
stato di shock. Qui i medici
hanno constatato lo stato di gravità della donna. In nottata è
deceduta. Da informazioni assun-
Il motorino avrebbe seguito
l’ambulanza fino al pronto
soccorso dell’ospedale
Poi ha fatto perdere
le tracce in pochi minuti
te sul posto, il motociclista le
avrebbe prestato un primo soccorso, ma nessuno dei presenti ha
fornito indicazioni per identificarlo. Ora i familiari chiedono
aiuto a chiunque possa avere
assistito all’incidente, per risalire
al responsabile: un omicidio colposo ad opera di un ‘pirata’ della
strada. Le prime indagini sono
state svolte dagli agenti della
polizia di Stato: la donna è stata
investita vicino all’ingresso di un
garage. Qui i poliziotti hanno
chiesto informazioni, particolari
per individuare il centauro. Pochi
metri più avanti c’è una telecamera a circuito chiuso, che
inquadra la carreggiata: potrebbe
aver ripreso le fasi dello schianto,
o il passaggio dello scooter (le
immagini sono al vaglio degli
investigatori). Intanto il magistrato di turno ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia. Le
indagini puntano sui rilievi effettuato dopo l’incidente in Salita
Santa Caterina. Il centauro è
caduto e potrebbe essere rimasto
ferito. Di certo il Beverly ha
riportato conseguenze, “non è
integra”, secondo alcune persone
che erano sul posto. Da qui parte
l’attività investigativa della polizia per risalire alla persona che la
sera del 27 dicembre ha investito
Lucia Cinquegrana mentre attraversava la strada dopo aver fatto
la spesa al supermercato vicino
casa.
DECEDUTO SUL COLPO ALL’ANGOLO TRA VIA GIANTURCO E VIA FERRARIS
Sbanda con il motorino: tranciato dalle catene di un distributore
L’IMPATTO
Un ragazzo moldavo è morto
la sera del 30 dicembre in un
incidente all’angolo tra via
Gianturco e via Ferraris
NAPOLI (giule) - Centauro
sbanda ed entra in un distributore
di benzina a folle velocità all’angolo tra via Gianturco e via Galileo Ferraris: il conducente dello
scooter non vede le catene all’ingresso della stazione di servizio e
viene sbalzato dal sellino. Un
ragazzo moldavo è morto sul
colpo la sera del 30 dicembre. Il
decesso è avvenuto in pochi
minuti per le gravissime ferite al
collo: ha urtato le catene all’ingresso del distributore senza frenare. L’impatto è stato devastante. Sul posto sono giunti gli agenti
della sezione Infortunistica stradale e i medici del 118, che non
hanno potuto fare altro che constatare il decesso. I poliziotti della
municipale hanno effettuato un
sopralluogo per ricostruire la
dinamica. Nell’impatto con le
catene del distributore di benzina,
il centauro è stato disarcionato dal
sellino. La stazione di servizio era
chiusa ed erano state apposte
delle catene davanti al viale di
accesso. Il ragazzo è stato soccorso da alcuni automobilisti di passaggio, che hanno allertato con i
cellulari le forze dell’ordine e il
soccorso sanitario. Per il ragazzo
moldavo non c’è stato nulla da
fare. Poche ore prima la polizia
municipale era intervenuta per un
altro grave incidente in via Consalvo: qui un automobilista ha
sbandato e ha urtato diversi veicoli, prima di finire la corsa fuori
dalla carreggiata. Morto prima
dell’arrivo dei soccorsi. Secondo
una prima ricostruzione delle
forze dell’ordine, l’incidente
sarebbe stato causato da un arresto cardiocircolatorio, con ogni
probabilità per infarto. La vettura
in corsa ha sbandato e ha investito
altre macchine, prima di finire
fuori strada. I medici del 118
hanno constatato il decesso del
conducente, che non aveva riportato gravi ferite esterne. Ma la
polizia municipale sta effettuando
ulteriori indagini per chiarire le
cause del decesso dell’automobilista e dell’incidente in via Consalvo. Il 27 febbraio del 2012 si
verificò un altro grave incidente
in via Galileo Ferraris: all’angolo
con via Francesco Sponsilli un
uomo di 73 anni fu travolto da un
autocarro portacontainer di 18
metri, mentre viaggiava a bordo
di un motorino. Dopo l’urto il
motoveicolo terminò la sua corsa
contro un muro perimetrale di via
Sponsilli: il centauro morì sul
colpo dopo aver battuto la testa.
Anche in quella circostanza sul
posto intervenne il personale dell’Infortunistica stradale della polizia municipale. La tragedia a
pochi metri dalla stazione centrale
in piazza Garibaldi: lo schianto
tra via Galileo Ferraris e via Francesco Sponsilli. Il conducente del
mezzo pesante si allontanò senza
prestare soccorso sul posto. Scattarono le indagini della polizia
municipale per identificarlo, attraverso le dichiarazioni dei testimoni e delle persone che avevano
prestato soccorso all’anziano
dopo l’impatto.
Ieri la perizia sul corpo del 35enne ucciso in un agguato alla Sanità il 30 dicembre
Omicidio di Francesco Bara, la verità dall’autopsia
NAPOLI (giule) - Ieri mattina
si è svolta l’autopsia sul corpo di
Francesco Bara, ucciso in un
agguato alla Sanità il 30 dicembre. Nella sparatoria rimase ferito Ciro Staderini, 28 anni, ora
ricoverato nel reparto di terapia
intensiva all’ospeale Cardarelli
in condizioni stazionarie. L’esame autoptico sul corpo di Bara è
stato effettuato ieri mattina. Nel
pomeriggio il magistrato ha concesso il nulla osta per la liberazione della salma e il trasporto
al cimitero con esequie in forma
privata. Intanto c’è attesa per la
relazione del medico legale che
ha effettuato l’autopsia, l’esito
ell’esame si conoscerà tra una
settimana. Poco dopo le venti di
domenica scorsa, i killer sparano
in vico San Vincenzo alla
Sanità: mirano alla testa per
uccidere. I corpi di Francesco
Bara 35 anni e Ciro Staderini, 28
anni vengono scaricati da un’auto davanti al pronto soccorso
dell’ospedale San Gennaro dei
Poveri alle 20 e 30. Le ferite
sono gravissime e vengono trasferiti d’urgenza al Cardarelli,
dove entrano in sala operatoria.
Qui i medici constatano il decesso di Bara pochi minuti prima
della mezzanotte. Intanto i carabinieri raccolgono elementi per
ricostruire i fatti: dalle prime
dichiarazioni, i due sarebbero
stati feriti in un agguato in vico
San Vincenzo, una traversa di
Salita Scudillo. Qui giungono
due ‘gazzelle’ dell’Arma dieci
minuti più tardi per i rilievi. Staderini è incensurato, un volto
sconosciuto per le forze dell’ordine. Francesco Bara era residente a Miano. Quando nella
primavera del 2011 i killer feri-
rono Bara, i carabinieri - anche
in quella circostanza titolari
delle indagini - ipotizzarono
una imboscata. Potrebbe rientrare in una feroce strategia di conquista, l’agguato del 30 dicembre costato la vita a Francesco
Bara. Il trentacinquenne è stato
colpito con due proiettili alla
testa, forse esplosi da un’arma a
tamburo, mentre - in compagnia
di Ciro Staderini, classe 1984 si trovava in vico San Vincenzo, rione Sanità. Ed è proprio il
luogo del raid a fornire i primi
dettagli per una lettura investigativa del delitto. Qui sono in
corso degli scontri, forti attriti
‘registrati’ dalle forze dell’ordine nelle ultime ore.
Due napoletani feriti nel centro di Firenze
Aggrediti davanti ad una discoteca
Francesco Bara
NAPOLI (giule) - Aggrediti con calci e
pugni da un gruppo di cinque persone
fuori da una discoteca nel centro di
Firenze. Protagonisti, la scorsa notte, due
18enni napoletani che si trovavano nel
capoluogo toscano per trascorrere le
vacanze. Soccorsi da personale del 118,
hanno riportato ferite e contusioni
dichiarate guaribili in 10 giorni. Gli
aggressori sono stati identificati: un lucchese di 17 anni e 4 marocchini di età
compresa fra i 18 e i 23 anni, che sono
stati denunciati per lesioni aggravate.
Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, l’aggressione è scaturita a seguito
di una lite iniziata all’interno della discoteca in via dei Sassetti, forse per delle
ragazze. La lite all’interno del locale è
stata sedata dai buttafuori ma è ripresa
all’esterno, dove i due napoletani sono
stati accerchiati dai 5 e picchiati. Uno
degli aggressori è stato denunciato anche
per possesso di strumento atto ad offendere: avrebbe estratto dalla tasca un
taglierino, ferendo uno dei 18enni all’altezza del sopracciglio.
LE INDAGINI DOPO IL RAID IN CORSO FERROVIA
Bomba contro negozio a Ponticelli, ripresi da una telecamera
NAPOLI (giule) - Gli inquirenti
esaminano le immagini registrate da
una telecamera a curcuito chiuso per
identificare le tre persone che hanno
fatto saltare un ordigno davanti al
negozio della presidente dei commercianti di Ponticelli nella notte di
Capodanno. Nei filmati si vedono
tre uomini incappucciate fare un
sopralluogo, poi tornare, accendere
una minaccia e lanciare la bomba
davanti alla serranda della cartoleria
‘Mondo Scuola’ in corso Ferrovia.
La deflagrazione ha distrutto l’insegna. La titolare è Anna Ferrara,
presidente dell’associazione dei
commercianti di Ponticelli. “I tre
uomini avevano i volti parzialmente
coperti, indossavano tute e felpe con
i cappucci - spiega Anna Ferrara - ce
ne siamo accorti quando siamo passati per il negozio”. E dopo una
lunga pausa: “In passato abbiamo
subito episodi simili. Da un anno
abbiamo cominciato una attività
contro il racket, l’usura e gli abusivi. Deve aver dato fastidio a qualcuno. Nella notte del 31 dicembre del
2011 spararono con una mitraglietta contro un caseificio di un nostro
associato. Non è possibile che chi
lotta contro la illegalità debba subire questi attentati. Ora bisogna individuare i responsabili”. “Si tratta di
un segnale intimidatorio preciso esordisce il coordinatore regionale
di Sos Impresa Luigi Cuomo - l’Assocommercianti di Ponticelli da
mesi è impegnata in una battaglia di
legalità in questo quartiere”.
Anna Ferrara
Luigi Cuomo
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