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Pubblicazioni Keller > Vibrocompattazione profonda
? I procedimenti di vibrocompattazione profonda dei terreni Prospetto 10 - 02 I ? Esistono diversi procedimenti di vibrocompattazione profonda per il miglioramento dei terreni: essi trovano applicazione sopratutto per la fondazione di manufatti su terreni dotati di capacitá portante insufficiente. Keller ha sviluppato il primo utensile vibro di profonditá – Brevetto 1934 –, utilizzandolo inizialmente per il solo vibrotrattamento di sabbie e ghiaie, ossia per la compattazione profonda di terreni incoerenti. Oggi Keller é in grado di migliorare, attraverso l’utilizzo di numerosi e diversi tipi di utensile vibro, nonché attraverso molteplici sistemi di vibrotrattamento, pressoché qualsiasi tipo di terreno sciolto. Indice 3 Uno sguardo d’insieme sui procedimenti di vibrocompattazione profonda 4 Vibroflottazione 6 Colonne in ghiaia vibrocompattata 8 Colonne/pali vibrati di fondazione 10 Varianti dei procedimenti di vibrocompattazione 11 Controlli 12 Indirizzi ? Uno sguardo d’insieme sui procedimenti di vibrocompattazione profonda Il terreno Se la relazione geologico-tecnica individua un terreno non in grado di sopportare i carichi e le sollecitazioni progettuali, allora puó essere conveniente migliorare il terreno stesso per mezzo dei procedimenti di vibrocompattazione profonda. Essi vengono applicati nei terreni piú diversi e per le profonditá necessarie. L’utensile vibro La forma degli utensili vibro é approssimativamente cilindrica, la loro lunghezza é compresa fra 3 e 5 m, il loro peso varia a partire da ca. 2 t. L’elemento caratterizzante il vibro é la presenza di un eccentrico, alloggiato all’estremitá inferiore dell’utensile e mosso da un motore elettrico. Le vibrazioni trasmesse al terreno hanno una prevalente componente orizzontale. La batteria di vibrocompattazione é poi completata da appositi profilati sagomati in acciaio, utilizzati per raggiungere le profonditá volute. Come macchine operatrici vengono utilizzati sia escavatori a fune, sia carri cingolati appositamente progettati (Torre-guida). I procedimenti I procedimenti di vibrocompattazione si suddividono in tre categorie: discriminanti sono la reazione del terreno alla vibrazione ed il modello fondazionale prescelto. Il concetto fondazionale definitivo viene pertanto sviluppato da Keller, in stretta collaborazione con il Geologo e con l’Ingegnere Strutturista. Con la Vibroflottazione vengono trattati terreni granulari in grado di autoaddensarsi quando sottoposti a vibrazione. Le Colonne in Ghiaia Vibrocompattate vengono utilizzate in terreni a prevalente componente coesiva, ossia caratterizzati da comportamento non auto-addensante, per formare nel terreno elementi portanti in ghiaia ottimamente addensata. Il principio della Vibrocompattazione Il terzo procedimento, Colonne/pali vibrati, consente, pur in presenza di terreni dotati di scadenti caratteristiche geo-meccaniche, di prendere in carico elevate sollecitazioni in fondazione. L’esecuzione L’utensile vibro viene affondato nel terreno fino alla profonditá voluta; a seconda del procedimento applicato viene poi, sempre dal basso verso l’alto, o addensato il terreno, o vibrocompattata una colonna in ghiaia, o, infine, formato un elemento colonnare cementato. I vantaggi I vari sistemi di vibrocompattazione sono molto adattabili alle diverse condizioni; i tempi di esecuzione delle opere sono sempre ottimizzati. I successivi lavori di scavo e getto delle fondazioni dirette su terreno migliorato possono seguire a breve distanza, sia temporale, sia spaziale: da tutto ció deriva l’elevata economicitá dei sistemi vibro. Un ulteriore vantaggio é dato dall’utilizzo di soli materiali naturali, di marcata compatibilità ambientale. L’estrazione di terreno durante la lavorazione è, di norma, limitata o assente. Campi di applicazione dei procedimenti di vibrocompattazione Argilla Limo Sabbia Zona di transizione Ghiaia Ciottoli 100 100 80 80 60 60 Vibrocompattazione Passante [Peso %] Vibroflottazione 40 40 20 20 0 0,002 0,006 0,02 0,06 0,2 0,6 2,0 6,0 20 60 Granulometria [mm] 0 3 ? La vibroflottazione (VF): in terreni incoerenti Prolunga cava Giunto elastico Adduzione acqua o Attrezzature ed aspetti esecutivi La compattazione di terreni sabbioso-ghiaiosi richiede l’utilizzo di utensili vibro a bassa frequenza, la cui azione induce il miglior grado possibile di autoaddensamento. Il vibro puó essere sospeso ad un escavatore a fune o condotto lungo un mast (torre-guida). Sia l’infissione, sia la compattazione del terreno, vengono favorite da getti di acqua a portata e pressione regolabile. Il ciclo dell’acqua viene gestito attraverso pompe e linee dedicate all’interno del vibro. La compattazione viene eseguita dal basso verso l’alto, con intervalli di risalita e tempi di trattamento fissati. Il risultato finale del trattamento é funzione della giusta scelta dell’utensile vibro, adattato al tipo di terreno in posto. aria Eccentrico Punta Maglia di trattamento sotto carichi distribuiti Grado di addensamento del terreno prima dopo h Maglia di trattamento sotto plinto 4 Il concetto fondazionale Il grado di addensamento raggiungibile dipende da molti fattori: Keller dispone della piú vasta esperienza per poter sviluppare il concetto fondazionale piú adatto alle richieste progettuali. Spesso l’ottimizzazione del vibrotrattamento viene raggiunta attraverso un campo prove, atto a testare sia la maglia esecutiva, sia l’intensitá di trattamento necessaria. In terreni adatti possono essere ripresi carichi uniformemente distribuiti fino a 1 MN/m² (10 Kg/cm²). 1 Infissione Il procedimento Motore elettrico Aspetti geomeccanici La vibrazione induce un assestamento dei granuli componenti il terreno: questi si dispongono in uno stato piú denso. Il raggio di vibrocompattazione raggiungibile a partire dall’asse di trattamento dipende dal terreno, dall’utensile vibro utilizzato e dal procedimento scelto. In alcuni tipi di terreno e per elevata intensitá di trattamento si possono constatare riduzioni di volume dell’ammasso fino al 10%. L’utensile vibro viene affondato nel terreno con l’ausilio di getti d’acqua in pressione. La frazione fine del terreno viene contestualmente dilavata e portata in superficie. Al raggiungimento della profonditá di progetto la quantità di acqua viene ridotta. Le verticali di vibroflottazione vengono distribuite in modo da adattarsi a quasiasi forma della fondazione. Il collaudo puó avvenire in modo semplice ed economico attraverso prove penetrometriche. ? Le sabbie e le ghiaie, sia naturali, sia sotto forma di ripiene artificiali sono spesso sciolte e dotate di grado di addensamento variabile; ció le rende talvolta inadatte a sopportare i carichi di un manufatto. Gli utensili vibro Keller aumentano ed omogeneizzano il grado di addensamento del terreno, indipendentemente dalla presenza o meno di falda acquifera. Profonditá A B 0 B -1 -2 -3 -4 -5 -6 -7 -8 ... -9 3 Riempimento 4 Rifilatura Il trattamento viene eseguito per gradini di risalita successivi dal basso verso l’alto. Si compatta un volume di terreno di forma cilindrica con diametro fino a 5 m. Il crescente grado di addensamento si manifesta con l’incremento di assorbimento di energia (amperaggio) richiesto dal motore del vibro. Intorno al vibro si forma un cono di materiale decompresso e trascinato verso il basso. Questo viene riempito con inerte riportato (A), o con materiale in posto (B). La volumetria da aggiungere puó valere fino al 10% del volume di terreno trattato. Alla conclusione della vibroflottazione il piano di imposta va rifilato e compattato superficialmente con rullo o piastra vibrante. Giá nel 1939 vennero raggiunti a Berlino i 35 m di profonditá di trattamento. Attualmente le profonditá massime si attestano ad oltre 50 m. ... 2 Compattazione -31 -32 -33 -34 -35 Utensile vibro con cono di decompressione ... Applicazioni particolari Elementi in acciaio sottili come palancole o tiranti monobarra possono essere infissi e bloccati nel terreno sabbioso con l’ausilio di utensili vibro. -48 -49 Un’ulteriore applicazione riguarda la riduzione della permeabilitá del terreno sia lateralmente, sia al fondo di scavi. -50 5 ? Le colonne in ghiaia vibrocompattata (CGV): nei terreni coesivi e misti Giunto elastico Motore elettrico Camera di emissione ghiaia Eccentrico Luce fuoriuscita ghiaia Aspetti geomeccanici Nel caso che nei terreni coesivi e misti sia ottenibile, attraverso le vibrazioni orizzontali e lo schiacciamento laterale del terreno, un effetto di addensamento del terreno, quest’ ultimo vá valutato secondo i criteri tipici della vibroflottazione. Tale effetto é legato comunque, in primo luogo, alla presenza di acqua nel terreno. Le colonne in ghiaia vibrocompattata, nella loro forma tipica, partono invece dal presupposto che il terreno non sia disposto ad autoaddensarsi per vibrazione. Il miglioramento consiste perció nella maggiore rigidezza, nella maggiore resistenza al taglio e nell’effetto favorevole per la consolidazione fornito dalle colonne stesse. Abaco di dimensionamento per colonne in ghiaia vibrocompattata jS = 45.0˚ 7 jS = 42.5˚ 6 mB = 1/3 1 Preparazione 2 Riempimento La torre guida posiziona il vibro sul punto di trattamento ed aziona gli stabilizzatori. Una pala gommata carica la ghiaia in tramoggia. La tramoggia viene sollevata lungo il mast, il suo contenuto scaricato nel valvolone pneumatico. Dopo la chiusura del valvolone il sistema viene messo sotto pressione pneumatica per spingere la ghiaia fino alla luce di fuoriuscita alla punta del vibro. jS = 40.0˚ 5 jS = 37.5˚ 4 jS = 35.0˚ 3 2 1 Il procedimento Profilati cavi di prolunga vibro e tubo di precarica ghiaia Fattore di miglioramento Valvolone pneumatico Attrezzature ed aspetti esecutivi Viene prevalentemente utilizzato il vibro a carica pneumatica, dove il materiale ghiaioso di apporto fuoriesce, sotto pressione d’aria, alla punta dell’utensile (Bottom Feed Vibro). Per consentire l’infissione a secco sono state sviluppate le torriguida, dove la batteria vibro viene guidata lungo il mast ed infissa in profonditá con l’ausilio di un tirabasso. L’azione del tirabasso comporta una ottimale compattazione della colonna in ghiaia (attivazione) ed una estensione in profonditá dell’addensamento oltre la massima profonditá ragiiunta. La colonna viene formata per passi successivi di estrazione, fuoriuscita e schiacciamento della ghiaia sia verso il basso, sia lateralmente nel terreno. In questo modo si ottengono elementi colonnari che, interagendo con il terreno, sostengono i carichi. 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Indice di superficie A / A S La tipologia fondazionale al di sopra di un terreno cosí migliorato, é quella classica della fondazione diretta, con capacitá portanti ammissibili fra 150 e 400 kN/m² (1,5 e 4 Kg/cm²). 1 0,8 1600 900 400 0,6 225 100 64 36 16 9 4 0,4 0,2 1 0 4 8 12 16 24 28 Rapporto di profonditá t/d * s ¥ = Cedimento di una platea infinita 6 20 Numero colonne in ghiaia Indice di cedimento s/s ¥ * Abaco dei cedimenti per plinto isolato Il concetto fondazionale Mentre l’autoaddensamento del terreno puó essere indagato facilmente per mezzo di prove penetrometriche, l’effetto delle colonne in ghiaia vibrocompattata si lascia determinare in situ solo per mezzo di prove di carico. Per questa ragione Keller ha sviluppato sistemi di calcolo, riconosciuti a livello internazionale, basati sui parametri geometrici e geomeccanici del terreno e della ghiaia vibrocompattata. ? I terreni coesivi e misti hanno di norma caratteristiche di portanza insufficienti. Inoltre, se la frazione fine eccede il 10–15%, il terreno non é in grado di autoaddensarsi. In questi casi puó essere applicabile il procedimento delle colonne in ghiaia vibrocompattata. Il sistema é adatto anche per il miglioramento di terreni di riporto sia grossolani, sia fini o artificiali. Profonditá 0 -1 -2 -3 -4 -5 -6 -7 -8 ... -9 3 Infissione 4 Compattazione 5 Rifilatura Il vibro schiaccia lateralmente il terreno fino al raggiungimento della profonditá di progetto; l’infissione avviene grazie alla spinta del tirabasso, attivazione, ed alla fuoriuscita di aria in pressione. Al raggiungimento della profonditá finale il vibro viene estratto in modo da consentire la contemporanea fuoriuscita della ghiaia. Il successivo affondamento dell’utensile produce lo schiacciamento della ghiaia nel terreno e la sua compattazione. La colonna viene formata per passi successivi di estrazione ed affondamento. Il piano di imposta delle fondazioni verrá poi perfezionato con un compattatore superficiale ed uno strato di ripartizione. Piano di imposta rilevato trattato con CGV Le colonne in ghiaia vibrocompattate, a secco, vennero sviluppate alla fine degli anni Cinquanta. Attualmente, con la torreguida standard e senza particolari apprestamenti tecnici, é possibile lavorare fino a 20 m di profonditá. ... Vantaggi della lavorazione con vibro a carica pneumatica: • L’inerte fuoriesce alla punta dell’utensile: il terreno lateralmente rimane sempre sostenuto e la colonna risulta continua su tutta la lunghezza. • E’escluso il rifluimento di terreni, anche pessimi e sotto falda, all’interno del perforo. • L’infissione avviene in un’unica fase continua. • L’utilizzo di mast e slitta-guida della batteria impedisce le deviazioni dalla verticale. • Non viene utilizzata acqua, non si origina quindi fango o rammollimento dei piani di lavoro. -14 -15 -16 -17 -18 -19 -20 7 ? Colonne in ghiaia vibrocompattate cementate (CGVC) Esecuzione di CGVC con iniezione di miscela cementizia Attrezzature ed aspetti esecutivi Questi elementi fondazionali vengono eseguiti con la medesima tecnologia a secco, vibro a carica pneumatica, come per le CGV. La cementazione dell’elemento avviene constestualmente alla messa in opera della ghiaia: o attraverso l’iniezione di miscela cementizia all’interno del vibro, o utilizzando un premiscelato, dove all’inerte viene aggiunta la quantitá di cemento necessaria per rendere un prodotto finito di classe 10–15 N/mm². In ambedue i casi, la vibrazione indotta e l’immissione forzata di inerte senza asportazione di terreno, conducono al medesimo effetto di compattazione finale del terreno. Aspetti geomeccanici L’azione esplicata dalle CGVC é assimilabile a quella di un palo. Il concetto fondazionale Le colonne in ghiaia vibrocompattate cementate, sono un sistema certificato ufficialmente secondo la normativa DIN. In sede di dimensionamento progettuale viene assunta la capacitá portante verfificata sulla base di numerosissime prove di carico da noi eseguite seconda la norma DIN 1054. A seconda del terreno e delle caratteristiche del legante utilizzato, si raggiungono valori ammissibili fino a 600 kN/CGVC. Per necessitá particolari, sia la rigidezza, sia la permeabilitá delle CGVC possono essere regolate, combinando porzioni di colonna ce- mentata – al piede o alla testa della colonna – con porzioni non cementate. In questo caso la definizione é: Colonne in Ghiaia Vibrocompattate parzialmente Cementate (CGVpC). Sbulbatura al piede Infissione Torre-guida CGVC scavata Spinta con tirabasso attivazione Miscela cementizia da impianto Vibro con tubo di carica e linea miscela cementizia Terreno non portante Terreno portante 8 Carica inerte Luce fuoriuscita miscela Piede sbulbato Formazione del fusto cementato e vibrocompattato ? Vengono utilizzate quando i terreni non garantiscono un’adeguato confinamento laterale alla ghiaia: terreni fini molli o plastici, frazioni organiche sottoposte a perdite di volume o di consistenza nel tempo. Quando vengono richieste elevate capacitá portanti ammissibili. Colonne vibrate in calcestruzzo (CVC) Attrezzature ed aspetti esecutivi Le CVC vengono messe in opera pompando, su tutta la lunghezza, calcestruzzo di categoria 25 N/mm². Anche in questo caso si opera sbulbando dapprima, con ripetuti cicli di affondamento – estrazione, il piede della colonna in modo da elevarne la portanza; il fusto viene poi formato risalendo in modo controllato e continuo. Aspetti geomeccanici Il modello statico delle CVC rinuncia all’addensamento del terreno circostante la colonna ma, cosí come per le CGVC, tiene conto del raggiungimento di un elevato miglioramento del terreno al piede dell’elemento. In questo modo si possono ammettere elevate capacitá portanti, con ridotti livelli di deformazione. Esecuzione delle CVC Il concetto fondazionale Anche le colonne vibrate in calcestruzzo, sono un sistema certificato ufficialmente secondo la normativa DIN. Il fusto delle CVC é di dimensioni piú ridotte – diametro compreso fra 40 e 60 cm – rispetto alle altre tipologie di palo vibrato. Il carico ammissibile,fino a 800 kN, dipende dal terreno e, sopratutto, dalle caratteristiche dell’immorsamento (sbulbatura al piede). CVC scavata CVC in sezione Infissione e sbulbatura al piede Preparazione all’infissione Formazione del fusto Spinta con tirabasso attivazione Torre-guida Pompa calcestruzzo Vibro con tubo getto coassiale Terreno non portante Terreno portante Betoniera Luce fuoriuscita cls Piede 9 ? Varianti dei sistemi di vibrocompattazione Vibro multiplo e compattazione subacquea Miglioramenti del terreno con vibroflottazione su grande scala, sia a terra che offshore, possono essere eseguiti con utensili vibro multipli. Prescavo e ripiena con sabbia Argilla, limi Arenaria La vibrocompattazione subacquea con colonne in ghiaia, per esempio per la fondazione di banchine portuali o pile di ponti, viene di norma eseguita stendendo uno strato di ghiaia sul fondo e vibrandolo in profonditá nel fondale. Ghiaia/Frantumato Fango Sabbia Colonne in ghiaia vibrocompattate senza vibro a carica pneumatica In terreni adatti le CGV possono essere eseguite a secco o con acqua, senza utilizzare il vibro a carica pneumatica. Nei paesi anglosassoni tale procedura é conosciuta anche come “vibroreplacement”. L’acqua o l’aria compressa servono a mantenere aperto il cavo, ad ottenere un maggiore diametro della colonna ed a velocizzare l’infissione. 10 ? Controlli in corso d’opera Tutti i procedimenti di vibrocompattazione possono essere tenuti sotto controllo strumentale per garantirne e documentarne l’omogenea ed accurata esecuzione. Terminale ed unitá centrale dell’attrezzatura M4 L’attrezzatura di misura I parametri di vibrotrattamento possono essere registrati, salvati elettronicamente e stampati, anche in tempo reale, per ogni singola colonna; ció consente: una appropriata gestione del processo produttivo ed una corretta quantificazione dell’eseguito. L’attrezzatura di misura si compone di: • terminale all’interno della cabina operatore, • unitá centrale con disco rigido e • PC con stampante in ufficio di cantiere. Programma: Matricola: 9130517 Lotto costr.: 0 Data: 15.09.96 Massa vol.: 1.5 kN/m³ Legenda: 0 Sett.: Ricerca e sviluppo 400 0 0 50 100 150 [A] 200 Energia [bar] -40 -20 0 20 40 Spinta [m/min] 10 Avanzamento [m ] 15 Profonditá 0 [s] 5 Tempo Vibrotrattamento profondo (3.0.0) Cantiere: 1234173 Punto: 241 Nr.: 15 Tempo: 05:10:47 Intervallo misura: 4 sek 1 Le prove di carico a scala reale sono il sistema principale per verificare il miglioramento del terreno 500 1000 1500 2000 2 Fase Nr. Tipo Definizione Ora Pro- Energia Consumo fonditá elettrica miscela hh:mm:ss [m] [kVAh] [m³] Peso netto [t] Peso totale [t] 01 09 02 10 Inizio tratt. Fine tratt. 05:10:47 05:45:08 2.98 2.79 2.98 5.77 Durata punto: 34.33 min 0.1 0.1 0.00 21.03 0.00 0.00 Prof. max.: 10.00 m Inclinazione Inclinaz. dx/sx ant/post [°] [°] -0.2 -0.4 +0.3 +0.2 Massa rel.: 0.58 t/m I parametri Durante la vibrocompattazione vengono registrati in automatico diversi parametri. I valori di tempo, profonditá, avanzamento, spinta e assorbimento di energia (amperaggio) possono inoltre essere stampati in forma di grafico. Se necessario puó essere registrato anche il consumo generale di energia. 11 ? Keller Fondazioni S.r.l. Verona - Sede centrale Via della Siderurgia, 10 I- 37139 Verona Tel. +39 045 8186811 Fax +39 045 8186818 E-mail: [email protected] www.keller-fondazioni.com Regione Nord-Ovest Via Lombardia, 11 I-10071 Borgaro Torinese (TO) Tel. +39 011 4702621 Fax +39 011 4503242 E-mail: [email protected] Alto Adige / Südtirol Löwecenter Via Isarco, 1 / Eisackstraße, 1 I-39040 Varna / Bressanone (BZ) I-39040 Vahrn / Brixen (BZ) Tel. +39 0472 201909 Fax +39 0472 201914 E-mail: [email protected] Certificato di Qualità DIN EN ISO 9001 : 2000 DQS-No : 5388 Arabia Saudita · Austria · Bahrain · Croazia · Egitto · Emirati Arabi Uniti · Filippine · Francia · Germania · Gran Bretagna · Indonesia · Malesia · Messico · Paesi Bassi · Polonia · Portogallo · Repubblica Ceca · Repubblica Slovacca · Singapore · Slovenia · Spagna · Svezia · Svizzera · Ungheria · USA Keller Fondazioni è una società del Gruppo Keller plc