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ablativo assoluto 1

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ablativo assoluto 1
Prof.ssa Rossella D'Alfonso – ablativo assoluto /1
L’ablativo assoluto
A) Struttura
L’ablativo assoluto è una proposizione subordinata implicita che può assumere valore temporale e
causale (molto frequenti), ipotetico e concessivo (più rari), costituita da
• un nome in ablativo in funzione di soggetto (sostantivo o pronome), concordato con
• un predicato, generalmente costituito da un participio (presente o perfetto; raramente,
solo nella prosa postclassica, futuro).
Il soggetto di tale proposizione è sempre espresso all’ablativo.
Esempi:
− Captā Galliā, Caesar Romam rediit.
Conquistata la Gallia, Cesare tornò a Roma
− Galli consilium ceperunt ex oppido profugere hortante Vercingetorige.
I Galli presero la decisione di fuggire dalla città fortificata esortandoli Vercingetorige / poiché
Vercingetorige li esortava.
“Assoluto” vuol dire “sciolto”, cioè svincolato da legami sintattici con la reggente (sovraordinate).
In particolare, il soggetto dell’ablativo assoluto non può mai coincidere con il soggetto della sovraordinata, e difficilmente viene ripreso da un pronome nella sovraordinata.
B) Tempi e diatesi:
• il participio presente è attivo ed esprime una relazione di contemporaneità
• il participio perfetto dei verbi transitivi è passivo ed esprime una relazione di anteriorità
Esempio: Victo Hannibale, Romani Africam et Hispaniam in potestatem habuerunt.
“Vinto Annibale i Romani ebbero in loro potere Africa e Spagna”
“Vinto Annibale” (traduzione a calco, analoga al latino)/ “Essendo stato vinto Annibale”, cioè, con
valore temporale, “Dopo che Annibale (soggetto espresso in ablativo) fu vinto (verbo al participio, indicante in questo caso, visto che è perfetto, una relazione di anteriorità e una diatesi passiva)”.
C) I valori logici
L’ablativo assoluto ha gli stessi valori logici del participio congiunto. Oltre a quello temporale, che
abbiamo già visto sopra, esso può assumere i seguenti valori:
• Causale:
Appropinquantibus hostibus, dux castra munit.
“Poiché i nemici si avvicinano, il comandante fortifica l'accampamento”. N.B. Se traduci con il gerundio, metti prima il verbo poi il soggetto: “Avvicinandosi i nemici, ...”
• Concessivo:
Victis hostibus, dux laetus non erat: nam multi milites mortui erant.
“Pur essendo stati vinti /Benché fossero stati vinti i nemici, il comandante non era contento: infatti, molti soldati erano morti”.
• Ipotetico:
Virtutes iacent, voluptate dominante.
"Le virtù vengono meno, se domina il piacere"
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Prof.ssa Rossella D'Alfonso – ablativo assoluto /1
D) Suggerimenti per la traduzione1
La procedura si diversifica se il participio è al presente o al passato.
1) Participio passato → rapporto di anteriorità
• In genere puoi tradurre a calco (come il participio passato congiunto):
Cognita militum voluntate, Caesar Ariminum cum ea legione proficiscitur.
“Conosciuto il volere dei soldati, Cesare parte con quella legione per Rimini”.
Profecto consule, legatus exercitum in hiberna duxit.
"Partito il console, il legato condusse l'esercito nell'accampamento invernale"
• L’unica eccezione è costituita dai casi, peraltro piuttosto rari, in cui si trova un participio di verbo deponente transitivo: allora è necessario sciogliere il costrutto, e tradurre col gerundio o con
una frase esplicita, per mantenere il valore attivo del verbo:
Consulibus sortitis provincias, extemplo et pretores sortiti sunt. (Liv.)
"Avendo i consoli sorteggiato (sortitus, da sortior è deponente e transitivo) le province,
subito le sorteggiarono anche i pretori"
2) Participio presente → rapporto di contemporaneità
• Giacché in italiano, come sappiamo, il participio presente non è quasi mai usato come verbo, dovrai o tradurre col gerundio presente attivo (facendo attenzione a posporre il soggetto, che sicuramente non è lo stesso della sovraordinata) oppure rendere esplicita la frase, dopo averne compreso il
valore. In questo caso la subordinata indica sempre un rapporto di contemporaneità rispetto alla sovraordinata:
- Consul domum rediit, comitante Fabiorum agmine.
“Il console tornò a casa, accompagnandolo la schiera dei Fabii”. La traduzione è accettabile, ma
poco scorrevole. Ora cerchiamo di renderlo meglio: dal senso complessivo della frase comprendiamo che in questo caso il valore dell’ablativo assoluto è sicuramente temporale: possiamo allora rendere esplicita la proposizione:
“Il console tornò a casa, mentre lo accompagnava la schiera dei Fabii”.
Esercizio 1
(ablativi assoluti con participio passato di verbo non deponente, da rendere a calco).
1. Hostes re cognita Luteciam incendunt pontesque eius oppidi rescindunt. (da Caes.) 2. Consul
dicavit se consulatu rebusque suis Lavinium
translatis civitati cessit. (Liv.) 3. Ego tamen, Philotimi litteris lectis, mutavi consilium de mulieribus. (Cic.) 4. Caesar, una aestate duobus maximis
bellis confectis, in hiberna in Sequanos exercitum
deduxit. (Caes.) 5. Tali cohortatione militum
facta, classis in proelium deducitur. (Nep.)
1 Il punto D è liberamente tratto da Azzoni, Nanni e altri autori, op. cit.
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Prof.ssa Rossella D'Alfonso – ablativo assoluto /1
Esercizio 2
(ablativi assoluti con participio passato di verbi deponenti, da rendere a calco solo se intransitivi).
1. M. Claudius Marcellus, coorta tempestate,
fluctibus obrutus est. (Per. L.) 2. Orta luce sub sinistra Britanniam relictam Caesar conspexit.
(Caes.) 3. Mortuo Numa, Tullus Hostilius rex
creatus est. (Eutr.) 4. Circa Capuam, transgresso
Volturnum Fabio, ambo consules res gerebant.
(Liv.) 5. In Macedonia Philippus, mortuo Antigono, regnum suscepit et in Asia, interfecto Seleuco, rex Antiochus constitutus est. (Iust) 6. Filium
Suillii Nerullinum adgressis accusatoribus per invidiam patris, intercessit Nero. (Tac.) 7. Subsecutis cohortibus, primus Vibius Acceus impetum fecit (Caes.)
Esercizio 3 (ablativi assoluti con participio presente)
1. Brutus prior, concedente collega, fasces habuit.
(Liv.) 2. His nuntiis litterisque commotus, Caesar
duas legiones in Citeriore Gallia novas conscripsit et ineunte aestate in ulteriorem Galliam Quintum Pedium legatum misit. (Caes.) 3. Nudari litora pelago in se recedente eademque intra exiguum
tempus aperiri solent. (Sen.) 4. Principatu commutante saepe nihil praeter domini nomen mutant
pauperes. (Phaedr.) 5. Orator, multitudine non audiente, eloquens esse non potest. 6. Inter bonos
viros ac deos amicitia est conciliante virtute.
(Sen.) 7. Fortuna suffragante res maximas consecutus est. (Cic.) 8. Galli consilium ceperunt ex
oppido profugere hortante Vercingetorige. (Caes.)
9. Contra importunissimos latrones arma cepi te
hortante. (Cic.) 10. Iter mihi socii tutum, multis
minitantibus, magno cum suo metu praestiterunt.
(Cic.)
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