Dispensa gestione rifiuti - Centro Studi e Ricerche Sprint

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
CORSO «LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO»
Modulo BASE
dott. Deborah GORI
SERVIZI INTEGRATI
DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE
D6/2015
DISPENSE
Servizi Integrati di Prevenzione e Protezione
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
Corso “La Gestione dei Rifiuti in Ateneo” – Modulo BASE
Università degli Studi di Udine
Programma formativo «ABC-Ambiente»
LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO
Modulo Base
Deborah Gori
Servizi Integrati di Prevenzione e Protezione
Servizio di Tutela Ambientale
SERVIZIO DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE D’ATENEO
21 maggio 2015 - Università degli Studi di Udine
Il programma del corso
Modulo BASE
2
CORSO: «la GESTIONE dei RIFIUTI SPECIALI»
Organizzato in 3 moduli da 3 ore ciascuno
• Modulo BASE
• Modulo SPECIALISTICO I
• Modulo SPECIALISTICO II
Modulo BASE
• Destinatari: tutti gli Addetti Locali + Addetti SPEP
• Argomenti principali:
•
•
•
•
•
Cenni sulla normativa vigente
Titolarità dei rifiuti e obblighi del produttore
Il Sistema di gestione ambientale UNIUD
Raccolta differenziata di Ateneo
Gestione di particolari tipologie di rifiuti speciali
Corso «La Gestione dei Rifiuti in Ateneo»
© dott. Deborah Gori – Università degli Studi di Udine
Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori © Servizi Integrati di Prevenzione e Protezione
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Corso “La Gestione dei Rifiuti in Ateneo” – Modulo BASE
Università degli Studi di Udine
Significato di «gestione dei rifiuti»
Modulo BASE
3
PREMESSA: «la GESTIONE dei RIFIUTI»
Per la NORMATIVA RIFIUTI significa
• la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti,
compresi il controllo di tali operazioni e gli interventi successivi
alla chiusura dei siti di smaltimento (…)
Dal NOSTRO PUNTO DI VISTA (PRODUTTORE)
intendiamo per «gestione» quanto avviene prima:
• Intercettazione e raggruppamento dei rifiuti
• Preparazione e «confezionamento»
• Eventuale deposito temporaneo
• Conferimento allo smaltitore autorizzato
• Adempimenti correlati
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Normativa di riferimento
Modulo BASE
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D.Lgs 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.
c.d. ”TESTO UNICO AMBIENTALE”
PARTE QUARTA: Norme in materia di gestione dei rifiuti
e di bonifica dei siti inquinati (artt. 177÷266)
DPR 15 luglio 2003, n. 254
Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari
in cui si definiscono le differenti tipologie di rifiuto sanitario e le modalità di
gestione, con un esplicito raccordo con la normativa rifiuti.
DM 18 febbraio 2011, n. 52
Istituzione del SIStema di controllo della Tracciabilità dei RIfiuti (SISTRI)
Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014 (RAEE)
D.M. 145/98 → modello del formulario di identificazione dei rifiuti trasportati
D.M. 148/98 → modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti
Circolare 4 agosto 1998, n. GAB/DEC/812/98 (compilazione registri e formulari)
ACCORDO ADR (trasporto su strada di rifiuti pericolosi)
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Corso “La Gestione dei Rifiuti in Ateneo” – Modulo BASE
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Normativa di riferimento
Modulo BASE
5
NORME SPECIFICHE per il nostro Ateneo
Disposizione n. 1/2009 del 07/12/2009
Disposizioni per la gestione dei rifiuti speciali pericolosi
e non pericolosi prodotti nell’Università di Udine
definisce le attribuzioni, le competenze e le responsabilità
relative alla gestione rifiuti nel nostro Ateneo.
Per le sedi di Udine
Regolamento per la disciplina del servizio di gestione
dei rifiuti solidi urbani ed assimilati
www.comune.udine.it
Il comune
Regolamenti comunali
Rifiuti solidi urbani
Norme e procedure di conferimento
del gestore del servizio pubblico di raccolta
www.netaziendapulita.it
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Definizione di rifiuto
Modulo BASE
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Articolo 183 - comma 1
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
«RIFIUTO»
qualsiasi sostanza od oggetto
di cui il detentore si disfi
o abbia l’intenzione
o abbia l'obbligo di disfarsi
N.B. la norma specifica le esclusioni dal campo di applicazione (rifiuti radioattivi,
scarichi, sottoprodotti animali…) e individua le condizioni che determinano l’esclusione di
alcuni materiali dal novero dei «rifiuti» (sottoprodotti, terre e rocce da scavo…).
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Classificazione dei rifiuti
Modulo BASE
7
Articolo 184 - comma 1
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
I rifiuti sono classificati:
Secondo
l’ORIGINE
Secondo le
CARATTERISTICHE
DI PERICOLOSITÀ
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•RIFIUTI URBANI
•RIFIUTI SPECIALI
•RIFIUTI PERICOLOSI
•RIFIUTI NON PERICOLOSI
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Classificazione dei rifiuti
Modulo BASE
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Articolo 184 – commi 2 e 3
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
RIFIUTI
URBANI
• rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da
abitazioni civili; rifiuti speciali non pericolosi
assimilati agli urbani, per quantità/qualità;
comma 2
• rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
rifiuti giacenti su strade o aree pubbliche;
Regolamento
Comunale gestione
dei rifiuti urbani
RIFIUTI
SPECIALI
comma 3
Corso «La Gestione dei Rifiuti in Ateneo»
• rifiuti vegetali da aree verdi;
• rifiuti da attività cimiteriale, esumazioni,
estumulazioni.
rifiuti da attività agricole e agro-industriali,
di demolizione e costruzione, industriali,
artigianali, commerciali, di servizio, sanitarie, di
recupero e smaltimento rifiuti, di trattamento acque
reflue, di abbattimento fumi;
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I rifiuti prodotti dal nostro Ateneo
Rifiuti
radioattivi
Rifiuti urbani
non recuperabili
(INDIFFERENZIATO)
Modulo BASE
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Scarti origine
animale
Rifiuti speciali
PERICOLOSI
Rifiuti urbani
recuperabili
(RACCOLTA DIFFERENZIATA)
Rifiuti speciali
non pericolosi
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Il produttore del rifiuto
Modulo BASE
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Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
Il PRODUTTORE è il soggetto la cui attività
ha generato il rifiuto.
Sul produttore ricadono gli oneri - economici e
amministrativi - e la responsabilità del corretto
smaltimento dei propri rifiuti.
Università: ai fini degli adempimenti di legge il produttore
è il legale rappresentante dell’Ente, cioè il Rettore.
Disposizione Rettorale 1/2009:
compiti e responsabilità dei vari soggetti coinvolti nelle fasi di
produzione e gestione dei rifiuti UNIUD.
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Il produttore del rifiuto
Modulo BASE
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Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
Il PRODUTTORE deve classificare il rifiuto
e avviarlo alla corretta gestione:
RIFIUTO URBANO
SERVIZIO PUBBLICO
DI RACCOLTA
NO
FIR
RIFIUTO SPECIALE
FIR
TRASPORTATORE
ISCRITTO ALL’ALBO
GESTORI AMBIENTALI
+ REGISTRO
MUD e SISTRI
se il rifiuto è
pericoloso
R
DESTINATARIO
AUTORIZZATO
FIR = Formulario di Identificazione Rifiuto
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Il FORMULARIO di Identificazione del Rifiuto
R
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DA RICORDARE:
• FIR = Rifiuto Speciale
• Possibili adempimenti
• Contattare il Servizio!
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Il FORMULARIO di Identificazione del Rifiuto
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Il FORMULARIO di Identificazione del Rifiuto
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Il produttore del rifiuto
Modulo BASE
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Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152
Il PRODUTTORE è responsabile del rifiuto:
RIFIUTO URBANO
RIFIUTO SPECIALE
FIR
Fino al ricevimento
della «4a copia» del FIR
Fino al conferimento
al servizio pubblico
di raccolta
controfirmata dal destinatario
N.B.: VERIFICA AUTORIZZAZIONI
→ Responsabilità del Produttore
FIR = Formulario di Identificazione Rifiuto
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Il produttore del rifiuto
Modulo BASE
RIFIUTI
SPECIALI
Finalità degli
adempimenti:
PRODUTTORE: OBBLIGHI DI LEGGE
garantire la
TRACCIABILITÀ DEL
RIFIUTO
• Deposito temporaneo
- limiti di legge: tempo/quantità
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• Classificazione e codifica CER
• Etichettatura contenitori
- norme sicurezza sostanze pericolose
• Tenuta Registro di Carico e Scarico
e Iscrizione SISTRI per ogni unità locale
• Conferimento esclusivo a soggetti
autorizzati al trasporto/smaltimento
• Formulario di Identificazione Rifiuto
gestione 1a e 4a copia
• Documento di Trasporto ADR
• Dichiarazione annuale MUD
• Adempimenti SISTRI
•
•
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registro cronologico
schede SISTRI area movimentazione
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Obblighi produttore del rifiuto: criticità UNIUD
Modulo BASE
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1. Complessità
molteplici attività, complesse ed eterogenee: didattica, ricerca,
servizi, manutenzioni...
unica attività ↔ diverse tipologie di rifiuti
stesse tipologie di rifiuti ↔ attività diverse (
coordinamento)
peculiarità dell’attività universitaria: autonomia, libertà di ricerca
2. Definizione delle responsabilità
molteplicità delle strutture ↔ unico legale rappresentante
Rettore: titolare unico degli obblighi di legge previsti per il
“Produttore” e lo “Speditore” (trasporto rifiuti in ADR)
Università: struttura “policentrica”, i rapporti gerarchici non sono
sempre chiari ed univoci
attuazione D.R. 1/2009 (disposizione per la gestione dei rifiuti)
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Obblighi produttore del rifiuto: criticità UNIUD
Modulo BASE
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3. Moltiplicazione e dispersione delle sedi sul territorio:
difficoltà gestionali
per ogni unità locale: registro rifiuti, iscrizione
SISTRI, sito di deposito, denuncia MUD ecc.
incremento dei costi di gestione
4. Personale non strutturato
la formazione e l’informazione ambientali sono difficoltose a causa
del frequente avvicendamento di studenti, borsisti, frequentatori ecc.
5. Normativa ambientale
“Testo Unico” ambientale: D.Lgs 152/2006 + norme specifiche
evoluzione normativa continua: necessità di costante aggiornamento
difficoltà di applicazione nella realtà universitaria: le norme
ambientali sono tipicamente concepite per gli impianti produttivi…
orientamenti futuri: «nuovo SISTRI» ?
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Gestione rifiuti UNIUD: superare le criticità
Modulo BASE
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SISTEMA DI GESTIONE: caratteristiche essenziali
1. CAPILLARITÀ: il sistema deve raggiungere tutte le strutture
periferiche e tutte le attività, intercettando tutti i rifiuti
2. SPECIFICITÀ: il sistema deve gestire le diverse tipologie di rifiuti
prodotti in modo specifico e appropriato
3. AGILITÀ: le procedure devono essere efficaci senza appesantire le
attività didattiche e di ricerca
4. UNIFORMITÀ: le procedure devono essere uniformi per tutto l’Ateneo,
anche per facilitare i controlli interni.
5. FLESSIBILITÀ: il sistema deve adattarsi ai continui mutamenti
(normativi, di attività ecc.) aggiornando tempestivamente le
procedure operative.
6. CONDIVISIONE: ruoli e responsabilità devono essere chiari a tutti i
soggetti coinvolti; gli obiettivi devono essere noti e condivisi a tutti i
livelli, dai vertici dell’Ateneo al singolo lavoratore e studente.
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Sistema di Gestione Rifiuti UNIUD
R
Dipartimento AL
Dipartimento
R
Servizio
Tutela
Ambientale
AL
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ADEMPIMENTI:
• SISTRI
• Presentazione MUD
• Rapporti con autorità
di controllo, enti
gestori ecc.
strutture
UNIUD
R
Modulo BASE
(SPEP)
AL
Rapporti contrattuali con
• Smaltitori autorizzati
• Servizio pubblico di raccolta
• Fornitori
R
Dipartimento
AL
Laboratorio
didattico
R
R = Responsabile
AL = Addetto locale
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Attività di
• Formazione
• Aggiornamento
• Consulenza
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Sistema di Gestione Rifiuti UNIUD
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SISTEMA DI GESTIONE: flusso attività RIFIUTI URBANI e assimilati
SERVIZIO TUTELA
AMBIENTALE
STRUTTURA
(personale, studenti,
utenti)
Addetto Locale:
informazione e
controllo
ANALISI ESIGENZE
ACCORDI CON GESTORE
SERVIZIO PUBBLICO DI
RACCOLTA
SERVIZIO
DI
ASPORTO
PRODUTTORE
(ALOG ecc.)
PRODUZIONE RIFIUTO
URBANO
ATTIVAZIONE SERVIZIO
e PUNTI DI RACCOLTA
ISTRUZIONI OPERATIVE
AL PERSONALE ADDETTO
AL TRASPORTO AL
PUNTO DI PRELIEVO NET
PERSONALE
ADDETTO AL
CONFERIMENTO
(Ditta Pulizie)
CONFERIMENTO AL
PUNTO INTERNO DI
RACCOLTA
TRASPORTO
RIFIUTO AL
PUNTO DI
PRELIEVO NET
PUNTO DI
PRELIEVO
MONITORAGGIO e
RACCOLTA SEGNALAZIONI
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SISTEMA DI GESTIONE: flusso attività RIFIUTI SPECIALI
DIPARTIMENTO con laboratori
Addetto Locale
(funzioni operative)
SERVIZIO TUTELA
AMBIENTALE
CARICHI DB e SISTRI
PRODUZIONE RIFIUTO
GESTIONE LIMITI e SCADENZE DEP.
RACCOLTA FINALIZZATA
ETICHETTATURA
DEPOSITO
TEMPORANEO
SMALTIMENTI:
• Modulistica smaltitore
• Schede SISTRI
• Redazione FIR ed eventuale DdT
• Supervisione operazioni asporto
TRASPORTO AL DEPOSITO
SCARICHI DB e SISTRI
REGISTRAZIONE
INVIO DATI al SERVIZIO
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DEPOSITO RIFIUTI
GESTIONE QUARTE COPIE FIR
PRESENTAZIONE ANNUALE MUD
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
Formalizzazione del sistema già operativo
RUOLI, COMPITI, RESPONSABILITÀ
Dalle PREMESSE:
(...) VISTO il regolamento interno in materia di sicurezza e protezione che
istituisce un sistema di prevenzione d'Ateneo per la gestione integrata degli
aspetti connessi alla sicurezza e prevenzione;
TENUTO CONTO dell'attuale organizzazione finalizzata alla gestione della
produzione, raccolta, deposito e smaltimento dei rifiuti prodotti nell'università di
Udine;
RAVVISATA la necessità di formalizzare con apposito atto organizzativo le norme
di funzionamento della gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi
prodotti nell'Università di Udine;
Il Rettore, in qualità di datore di lavoro, ai fini dell'applicazione delle norme in
materia di sicurezza e prevenzione, e titolare della gestione dei rifiuti
dell’Università degli Studi di Udine ai fini dell'applicazione delle norme in materia
ambientale
DISPONE…
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
OGGETTO E FINALITÀ (art. 1)
1. Le presenti disposizioni sono emanate in applicazione della parte quarta
del D.Lgs. 152/2006 "Norme in materia ambientale" e successive
modifiche ed integrazioni, in relazione alla produzione, alla raccolta, al
deposito ed allo smaltimento dei rifiuti prodotti nell'università di Udine.
2. Le presenti disposizioni definiscono le attribuzioni di competenze e le
modalità per la gestione dei rifiuti prodotti nell’Università degli Studi di
Udine.
3. La puntuale applicazione delle disposizioni consente che:
i rifiuti prodotti non vengano dispersi nell'ambiente;
le modalità della loro gestione siano omogenee in tutto l'Ateneo;
i rifiuti vengano conferiti in modo sostanzialmente e formalmente
corretto ai Gestori della raccolta urbana e alle imprese che
effettuano il trasporto e lo smaltimento;
la gestione dei rifiuti sia effettuata in un'ottica integrata AmbienteSicurezza.
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
AMBITO DI APPLICAZIONE (art. 2)
1. 1. Le presenti disposizioni si applicano in tutte le strutture
dell’Università degli Studi di Udine nonché alle seguenti categorie di
personale:
a) personale docente, ricercatore, tecnico amministrativo dipendente
dall’Università;
b) studenti di corsi universitari, dottorandi, specializzandi, tirocinanti,
titolari di assegni di ricerca nonché altri soggetti, quando
frequentino laboratori didattici di ricerca o di servizio;
c) lavoratori non organicamente strutturati ma dei quali l'università si
avvale in virtù di appositi e regolari contratti;
d) personale appartenente ad altri enti, sia pubblici che privati, che,
in forza di convenzione o di altra forma contrattuale, operi in
luoghi di pertinenza dell’Università;
2. Il personale che opera presso enti esterni, sia pubblici che privati, è
soggetto alla disciplina dell'ente ospitante, salvo diversa pattuizione
prevista in specifici accordi.
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
ESCLUSIONI (art. 3)
1. In accordo con i limiti al campo di applicazione di cui all'art. 185 del
D.Lgs 152/2006, sono esclusi dalle presenti disposizioni:
a) le emissioni costituite da effluenti gassosi emessi nell'atmosfera;
b) le acque di scarico, eccettuati i rifiuti allo stato liquido;
c) i rifiuti radioattivi (D.Lgs 230/95 e succ.);
d) i sottoprodotti di origine animale (Reg. 1774/2002 e succ.)*.
SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI (art. 4)
1. Il Sistema di Gestione dei Rifiuti è costituito dalla struttura organizzativa,
dalle attività di pianificazione, dalla definizione di responsabilità, prassi,
procedure, processi e risorse per elaborare, mettere in atto e conseguire
le finalità della presente disposizione.
2. Le attività del Sistema di gestione dei rifiuti sono gestite in modo
integrato e congruente con il Sistema di prevenzione d’Ateneo. Al fine di
garantire il necessario raccordo, il Servizio di gestione ambientale, di cui
al successivo art. 7, si coordina con il Servizio di prevenzione e
protezione d’Ateneo.
* Attualmente sostituito dai Regolamenti 1069/2009/CE e 142/2011/CE e s.m.i.
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
DEFINIZIONI (art. 5)
1. Ai fini della presente disposizione, in conformità al D.Lgs. 152/06, si
intende per:
(…)
c) raccolta finalizzata: l'insieme delle operazioni volte a identificare,
classificare e raccogliere i rifiuti speciali pericolosi e non nel luogo di
produzione, nonché a confezionarli correttamente per il successivo
deposito temporaneo
d) raccolta differenziata: l'insieme delle operazioni volte a
raccogliere i rifiuti assimilabili agli urbani e a raggrupparli in frazioni
merceologiche idonee all'asporto differenziato da parte del gestore
del servizio pubblico di raccolta;
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
RETTORE (art. 6)
1. Ai fini degli adempimenti di legge, il Rettore, in qualità di legale
rappresentante è il titolare della gestione dei rifiuti dell’Università degli
Studi di Udine.
2. Sono compiti del Rettore:
a) adempiere, con il supporto del Servizio di Gestione Ambientale di cui
al successivo art. 7, agli obblighi di legge posti in capo al
produttore/titolare della gestione dei rifiuti
b) vigilare sulla corretta gestione dei rifiuti;
c) emanare le informative ritenute necessarie ai fini della corretta
gestione dei rifiuti;
d) promuovere l'aggiornamento tecnico-normativo dei soggetti coinvolti
nella gestione dei rifiuti.
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
SERVIZIO DI GESTIONE AMBIENTALE (art. 7)
1. Al Servizio di Gestione Ambientale sono attribuiti i seguenti compiti:
a) assistenza alla compilazione dei registri, di carico e scarico dei rifiuti effettuata
dagli addetti locali;
b) compilazione e gestione dei formulari di identificazione dei rifiuti;
c) redazione della documentazione di legge per l'effettuazione degli smaltimenti;
d) presentazione annuale del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD);
e) controllo delle operazioni di stoccaggio provvisorio e verifica delle scadenze
del deposito temporaneo;
f) pianificazione ed organizzazione degli interventi di smaltimento dei rifiuti
effettuati da ditte specializzate;
g) emanazione delle specifiche procedure necessarie alla corretta gestione dei
rifiuti;
h) redazione della documentazione tecnica contrattuale per l'affidamento a ditte
specializzate degli incarichi di asporto e smaltimento dei rifiuti speciali;
i)
gestione dei rapporti con enti gestori ed enti di controllo;
j) formazione e aggiornamento degli addetti locali e di tutto il personale
universitario interessato.
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
RESPONSABILE DI STRUTTURA (art. 8)
1. Al Responsabile di Struttura, di cui all'art. 22 dello Statuto, spettano,
nell'ambito della propria Struttura, i compiti di direttiva e vigilanza su:
a) identificazione e codifica dei rifiuti secondo quanto previsto dalle
procedure interne
b) raccolta finalizzata dei rifiuti
c) corretta etichettatura, imballaggio o confezione dei rifiuti
d) movimentazione dei rifiuti dal luogo di produzione
al sito di stoccaggio provvisorio
e) raccolta differenziata di Ateneo
2. Il Responsabile di Struttura, inoltre, nomina gli Addetti locali al servizio
dandone formale comunicazione al Rettore per tramite del Servizio di
Gestione Ambientale.
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RESPONSABILE DELL’ATTIVITÀ (art. 9)
1. Il Responsabile dell'attività, in attuazione di specifiche
procedure interne, è tenuto ad assolvere i seguenti compiti:
a) identificazione e codifica dei rifiuti speciali prodotti nel corso della
propria attività;
b) attuazione della corretta raccolta finalizzata dei rifiuti;
c) confezionamento ed etichettatura dei rifiuti;
d) collaborazione alla raccolta differenziata di Ateneo
2. Il Responsabile dell'attività è tenuto inoltre a:
a) informare i propri collaboratori e gli studenti interessati sulle corrette
procedure da adottare per la gestione dei rifiuti;
b) vigilare sulla corretta gestione dei rifiuti da parte dei propri
collaboratori e degli studenti interessati anche in relazione alla salute
ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
3. Nello svolgimento dei propri compiti, il Responsabile dell'attività si coordina
preventivamente con il Responsabile della struttura di afferenza e con
l'Addetto locale per la gestione dei rifiuti.
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
ADDETTO LOCALE (art. 10)
1. L'Addetto locale per la gestione dei rifiuti è formalmente nominato
dal Responsabile di Struttura per lo svolgimento dei seguenti compiti:
a) coordinamento con il Servizio di Gestione Ambientale;
b) informazione a tutto il personale interessato sulle corrette
modalità di gestione dei rifiuti;
c) fornitura al personale di laboratorio di idonei contenitori per la
raccolta dei rifiuti;
d) collaborazione e supporto operativo per l'etichettatura dei
contenitori e il trasporto al sito di deposito;
e) controllo del sito di deposito temporaneo dei rifiuti;
f) compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti secondo
le indicazioni fornite dal servizio di gestione ambientale;
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Modulo BASE
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
ADDETTO LOCALE (art. 10)
(segue)
g) custodia della documentazione relativa alla gestione dei rifiuti;
h) collaborazione e supporto operativo al Responsabile di Struttura nel
controllo della corretta gestione dei rifiuti da parte del personale
afferente alla struttura;
i) collaborazione con il personale del Servizio di Gestione Ambientale
nell'esecuzione delle operazioni di smaltimento;
j) sottoscrizione, in qualità di referente per conto della Struttura, della
documentazione di trasporto dei rifiuti, fatte salve le responsabilità del
Responsabile dell'attività in merito alla composizione e al
confezionamento del rifiuto stesso.
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
COMUNICAZIONE NUOVE ATTIVITÀ (art. 11)
1. I Responsabili di strutture esistenti o di nuova istituzione,
nelle quali si dovessero porre in atto nuove attività ovvero modifica delle
attività in essere comportanti la produzione di rifiuti di nuova tipologia,
debbono darne preventiva comunicazione al Servizio di Gestione Ambientale
conformandosi agli obblighi di legge ed alle disposizioni della presente
disposizione.
PREVENZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI (art. 12)
1. Chiunque, nell'ambito della propria attività, ha l'obbligo di adottare
preventivamente tutte le iniziative dirette a favorire in via prioritaria la
riduzione della produzione di rifiuti ed in via subordinata la riduzione della
pericolosità dei rifiuti prodotti.
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
RIFIUTI DERIVANTI DA LAVORI, SERVIZI E FORNITURE
AFFIDATI A TERZI (art. 11)
1. Nell'affidamento a terzi di lavori, servizi e forniture che comportano la
produzione di rifiuti, la struttura committente, sentito preventivamente il
Servizio di Gestione Ambientale, definisce opportune clausole contrattuali in
merito alla titolarità, gli oneri e le modalità di gestione dei rifiuti.
2. La gestione dei rifiuti derivanti dagli interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria sugli impianti tecnologici e sugli edifici dell'Ateneo, sono di
norma competenza della ditta incaricata della conduzione e gestione degli
impianti medesimi, nonché dell'esecuzione degli interventi, salvo diverso
accordo espressamente formalizzato nel contratto sottoscritto.
3. La struttura committente dei lavori o servizi dovrà accertarsi della corretta
gestione dei rifiuti da parte della ditta appaltatrice facendosi consegnare la
documentazione amministrativa di legge secondo le modalità definite dal
Servizio di Gestione Ambientale
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Rifiuti prodotti da terzi presso UNIUD
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RIFIUTI PRODOTTI DA ATTIVITÀ AFFIDATE A TERZI
CHI È IL PRODUTTORE?
Attività:
Attività:
• affidate a Ditta esterna
• affidate a Ditta esterna
• che comportano produzione
di rifiuti (es. lavori edili, pitturazioni,
• UNIUD indica nell’affidamento di
incarico cosa vuole eliminare
potatura piante, lavaggio reti fognarie
ecc.)
• che implicano la sostituzione
periodica di materiali di
consumo (es. lampade al neon,
batterie, filtri cappe, filtri aria)
Il PRODUTTORE
è la DITTA
DITTA → Intestazione FIR + Tenuta registro c/s e
adempimenti SISTRI in caso di rifiuti pericolosi
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esempi:
– singole apparecchiature o
componenti di un impianto;
– fanghi da fossa settica, liquido
contenuto in una cisterna prima del
lavaggio;
– auto di servizio da rottamare
Il PRODUTTORE
è UNIUD
UNIUD→ Intestazione FIR + Tenuta registro c/s e
adempimenti SISTRI in caso di rifiuti pericolosi
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Rifiuti prodotti da terzi presso UNIUD
Modulo BASE
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RIFIUTI PRODOTTI DA ATTIVITÀ AFFIDATE A TERZI
CORRETTE PROCEDURE
Fase di AFFIDAMENTO INCARICO
• contattare il Servizio prima di avviare le procedure di affidamento, per definire i
contenuti relativi alla gestione rifiuti da inserire nel bando;
• nel bando e nell’atto di affidamento specificare la titolarità e le modalità
operative della gestione dei rifiuti che verranno prodotti.
Fase di ESECUZIONE DEI LAVORI
• concordare con la Ditta affidataria i dettagli operativi relativi alla gestione dei
rifiuti, in base alla titolarità individuata
es. modalità di tenuta registri, deposito temporaneo, scelta smaltitori,
compilazione FIR;
• effettuare gli opportuni controlli durante l’attività;
N.B: per i soli rifiuti assimilabili agli urbani la Ditta può utilizzare il sistema di raccolta
differenziata di Ateneo, rispettandone le modalità
• verificare che alla chiusura dei lavori la Ditta non abbia
lasciato in carico all’Ateneo rifiuti di alcun genere.
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Rifiuti prodotti da terzi presso UNIUD
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RIFIUTI PRODOTTI DA ATTIVITÀ AFFIDATE A TERZI
I CONTROLLI SONO FONDAMENTALI… per evitare sgradite sorprese!
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Sistema di Gestione UNIUD
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DISPOSIZIONE RETTORALE n. 01/2009 del 07/12/2009
ONERI ECONOMICI (art. 17)
Gli oneri economici derivanti dalle attività connesse alla gestione rifiuti,
in particolare:
- costo degli smaltimenti effettuati da ditte specializzate;
- acquisto contenitori e altro materiale di consumo;
- acquisto e vidimazione di registri e formulari.
sono a carico dell'Amministrazione Centrale dell’Università.
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Raccolta Differenziata di Ateneo
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La Raccolta Differenziata di Ateneo
Gestione dei rifiuti recuperabili
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Raccolta Differenziata di Ateneo
Nel nostro Ateneo da molti anni, presso tutte le sedi,
è attivo un sistema di raccolta differenziata delle
principali tipologie di rifiuti recuperabili.
Modulo BASE
41
Un po’ di
storia…
1995: era già attiva una «informale» raccolta
della carta da macero e del cartone, gestita dalla ditta delle pulizie.
I punti di raccolta consistevano in contenitori «fai-da-te», allestiti
in autonomia dal personale universitario.
2000: viene attivata la raccolta delle cartucce toner e ink-jet
presso tutte le sedi, effettuata da una ditta autorizzata al recupero.
2002: il gestore del servizio pubblico di raccolta (NET) fornisce
all’Ateneo, in comodato gratuito, i cassonetti per le varie tipologie
di rifiuto recuperabile.
Inizialmente la raccolta interessa solo la carta (cassonetti verdi da
240 litri, distribuiti in tutte le sedi) poi verrà estesa alla plastica e
all’alluminio, quindi al vetro e ai rifiuti ferrosi (escluse le sedi del
centro città).
2011: NET fornisce gratuitamente all’Ateneo i cestini «da ufficio» in
cartone per carta e plastica. Il Servizio provvede alla distribuzione
a tutti gli utenti.
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Raccolta Differenziata di Ateneo
Modulo BASE
42
Attualmente la raccolta differenziata è attiva in tutte le sedi per le
seguenti tipologie di rifiuti:
• Carta e Cartone
• Plastica recuperabile
• Vetro (escluse sedi centro)
• Alluminio
• Cartucce toner e ink-jet (smaltitore autorizzato)
Per alcune tipologie di rifiuto abbiamo organizzato una raccolta
centralizzata, che fa capo a singoli punti di prelievo:
• Batterie esaurite
• Ingombranti
• Legno
• Rifiuti ferrosi
• Rifiuti inerti
• Verde da sfalcio, ramaglie
• Olio vegetale esausto
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Raccolta Differenziata di Ateneo: CARTA
Modulo BASE
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CARTA: modalità di conferimento
• carta non imbrattata, separata
da altri materiali (metalli, plastiche)
• nel cestino arancione “da ufficio”
• direttamente nel cassonetto verde
o nel cartonato arancione
ATTENZIONE AL PESO
• carta sfusa riconoscibile da indicazione
“recupero carta”,“carta da macero”...
sì
CATALOGHI,
RISME, VOLUMI
QUI
giornali, riviste, libri, quaderni, fotocopie e fogli vari (togliendo
copertine plastificate, parti in plastica o metallo ecc.),
poliaccoppiati (“Tetrapak”), tabulati, cartoncini, carta da pacco
polistirolo, carta oleata, carta chimica, carta plastificata, carta
cerata, carta unta o sporca, fazzoletti e tovaglioli usati (tutti
NO questi rifiuti vanno gettati nel normale cestino della spazzatura).
CARTA CONTAMINATA
Rifiuti speciali pericolosi
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Raccolta Differenziata di Ateneo: CARTA
Modulo BASE
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UNIUD: ecco cosa possiamo
trovare aprendo a caso due
nostri cassonetti per la carta…
COSÌ VA BENE!
COSÌ NON VA BENE…
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Raccolta Differenziata di Ateneo: CARTONE
Modulo BASE
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CARTONE DA IMBALLAGGIO
Modalità di conferimento
• separare le parti dell’imballaggio
diverse dal cartone e conferirle
opportunamente:
plastica
raccolta differenziata
polistirolo
ved. slide successiva
• appiattire bene il cartone per ridurne il volume
• depositarlo vicino (ma non dentro)
i cassonetti verdi con ruote da 240 litri
distribuiti all’interno della sede.
Il personale delle pulizie provvederà
a portarlo nel cassonetto esterno.
• …oppure conferirlo direttamente nei cassonetti esterni tipo
«stradale» da 1100 litri posti nell’area esterna delle sedi.
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Raccolta Differenziata di Ateneo: POLISTIROLO
Modulo BASE
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POLISTIROLO
Modalità di conferimento
(indicazioni NET)
• VASCHETTE PER ALIMENTI
raccolta plastica
• «PATATINE» antiurto
raccolta plastica
• IMBALLI SAGOMATI per grandi elettrodomestici
(pezzi di grandi dimensioni)
indifferenziato/ingombranti
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Raccolta Differenziata di Ateneo: PLASTICA
Modulo BASE
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RIFIUTI IN PLASTICA
Punti di raccolta interni in tutte le sedi
RACCOLTA DIFFERENZIATA = SOLO IMBALLAGGI
Per ogni imballaggio prodotto e immesso sul mercato, i
produttori versano il Contributo Ambientale CONAI,
che viene (in parte) trasferito ai Comuni quando
l’imballaggio, tramite la raccolta differenziata, viene
riconsegnato ai consorzi, nelle piattaforme di conferimento.
Contributo imballaggi plastica: 188,00 euro/ton
(maggiori info su www.conai.org o www.corepla.it)
N.B.: dal 2012 possono essere conferiti nella
raccolta plastica anche bicchieri e piatti in
plastica monouso (in Italia 140.000 tonn/anno).
Tutti i tipi di IMBALLAGGI in plastica, film di
imballaggio, sacchi e sacchetti, purché
NON CONTAMINATI da sostanze pericolose.
Plastica che NON è IMBALLAGGIO
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Raccolta Differenziata di Ateneo: ALLUMINIO
Modulo BASE
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RIFIUTI IN ALLUMINIO
Punti di raccolta interni in tutte le sedi
INSIEME ALLA PLASTICA se manca il contenitore dedicato
RACCOLTA DIFFERENZIATA = SOLO IMBALLAGGI
Per ogni imballaggio prodotto e immesso sul mercato,
i produttori versano il Contributo Ambientale CONAI,
che viene (in parte) trasferito ai Comuni quando l’imballaggio,
tramite la raccolta differenziata, viene riconsegnato ai consorzi,
nelle piattaforme di conferimento.
Contributo imballaggi alluminio: 45,00 euro/ton
(maggiori info su www.conai.org o www.cial.it)
CONFERIMENTO ALLUMINIO (non contaminato)
• se presente, nel contenitore dedicato
• assieme alla plastica
Verificare la composizione del rifiuto:
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Raccolta Differenziata di Ateneo: VETRO
Modulo BASE
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RIFIUTI IN VETRO
Modalità di conferimento
Il vetro deve essere conferito direttamente nel
cassonetto esterno di colore azzurro, a cura del
personale di laboratorio e/o del personale interessato.
Le sedi dove è attiva la raccolta sono tutte quelle dotate di
laboratori chimici (Rizzi, Chimica, Cotonificio, Kolbe,
Azienda Agraria). Sono escluse le sedi del centro città.
In via Tomadini è attivo il conferimento porta-a-porta a cura del
personale di pulizia, secondo necessità (lauree…).
Rifiuti di vetro NON CONTAMINATI
da sostanze pericolose: bottiglie,
vasi, bicchieri, contenitori vari
Contenitori contaminati da sostanze
pericolose, non bonificabili
Tutto quello che… non è vetro (→ prossima slide)
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Raccolta Differenziata di Ateneo: VETRO
Modulo BASE
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COSA NON CONFERIRE NEL VETRO (dal sito del Co.Re.Ve):
Rifiuti Pericolosi
…e in Ateneo: segui le indicazioni del Servizio!
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Raccolta Differenziata di Ateneo: TONER
Modulo BASE
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CARTUCCE TONER e INCHIOSTRO ESAURITE
Conferimento: direttamente nell’ECOBOX arancione
presente in tutte le sedi dell’Ateneo.
Asporto: quando l’EcoBox è pieno un incaricato avvisa il
Servizio, che attiva la Ditta autorizzata
RIFIUTO SPECIALE
Adempimenti per il produttore
IMPORTANTE:
• conferire le cartucce nel loro imballo originale
compresa la scatola di cartone, per evitare di rovinarle
• chiudere le cartucce in un sacchetto di plastica
(di solito in dotazione con la cartuccia) per evitare la
dispersione dell'eventuale polvere residua
materiali di consumo esauriti:
• cartucce di toner per fotocopiatrice e stampanti laser
• tutte le cartucce a getto d'inchiostro
• altro (v. slide successiva)
toner sfuso in polvere
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Raccolta Differenziata di Ateneo: TONER
Modulo BASE
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CARTUCCE TONER
E quello che non è «cartuccia»?
Esempio:
• nastri inchiostrati per stampanti ad aghi
• tamburi/fusori
• vaschette di recupero toner piene
Trattandosi di produzioni occasionali (singoli pezzi
derivanti dalla sostituzione periodica) possono
essere conferiti nell’ECOBOX arancione.
In particolare vanno conferite nell’ecobox
– BEN CHIUSE – le vaschette di recupero toner.
Non disperdere il toner nell’ambiente!
Attenzione: la foto che segue potrebbe urtare la vostra sensibilità ☺
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Corso “La Gestione dei Rifiuti in Ateneo” – Modulo BASE
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Raccolta Differenziata di Ateneo: TONER
Modulo BASE
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VASCHETTE RECUPERO TONER: COSÌ NON VA BENE!!!
Sede Rizzi - luglio 2013
In un bagno del primo piano…
• Rischi per la salute
• Aggravio servizio di pulizia
• Intasamento scarichi fognari
Non gettare i
rifiuti qui,
GRAZIE!
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Raccolta Differenziata di Ateneo: SICUREZZA
Modulo BASE
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RACCOLTA DIFFERENZIATA: sicurezza degli ambienti di lavoro
Differenziare va bene, ma… dove depositare i materiali prima del loro
allontanamento?
Ricordare sempre che i punti di raccolta/raduno del materiale:
• NON devono INGOMBRARE LE VIE DI FUGA
• NON devono aumentare il CARICO DI INCENDIO di un locale
• NON devono «dare nell’occhio» ☺
• NON devono essere… ‘ETERNI’!
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Corso “La Gestione dei Rifiuti in Ateneo” – Modulo BASE
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Raccolta Differenziata di Ateneo: SICUREZZA
Modulo BASE
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RACCOLTA DIFFERENZIATA: sicurezza degli operatori
Effettuare correttamente la raccolta differenziata
è anche un gesto di rispetto e responsabilità nei confronti
di chi dovrà radunare i sacchi e portarli al punto esterno
di raccolta (personale ditta pulizie).
Movimentare i sacchi dei rifiuti può essere rischioso:
• SACCHI TROPPO PESANTI (es. ‘cartonato’ con volumi e cataloghi)
• OGGETTI APPUNTITI/TAGLIENTI non visibili (es. siringhe, chiodi,
lame, pezzi di vetro rotto ecc.)
• SOSTANZE PERICOLOSE gettate per sbaglio in mezzo ai rifiuti o
disperse nell’ambiente (v. toner…)
I RIFIUTI che potrebbero diventare pericolosi se spostati all’interno di
un sottile sacco di plastica (oggetti pesanti, troppo voluminosi,
taglienti o acuminati) vanno conferiti direttamente dall’interessato
non nel cestino o nel cartonato, ma all’interno del cassonetto rigido
con ruote da 240 litri o del tipo stradale (svuotamento meccanico NET).
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Altri rifiuti recuperabili
Modulo BASE
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RIFIUTI FERROSI
Punti di raccolta:
• Area attrezzata «Ecopiazzola» Moduli/Chimica: navetta da 6 mc
• Cassonetti da 1100 litri per «Ferrosi» sedi Rizzi e Cotonificio
Possono essere conferiti tutti i rifiuti di ferro, acciaio e banda stagnata (fusti
metallici, «barattolame») purché non contaminati da sostanze pericolose.
LEGNO
Punto di raccolta: «Ecopiazzola» Moduli/Chimica: navetta da 6 mc
Possono essere conferiti tutti i rifiuti di legno: mobili e loro parti, assi, bancali
rotti, cassette ecc.
INGOMBRANTI
FERROSI
INERTI
LEGNO
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Altri rifiuti recuperabili
Modulo BASE
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INERTI
Punto di raccolta: Area attrezzata ‘Ecopiazzola’ Md/Ch
Cassone scarrabile da 10 mc
sono RIFIUTI SPECIALI
adempimenti per il produttore.
Il conferimento è riservato al personale universitario AUTORIZZATO.
È vietato lo scarico a terzi.
Possono esservi conferiti solo i rifiuti inerti: provini calcestruzzo (Lab.
Prove Materiali), residui da costruzione/demolizione effettuata da ALOG
(calcinacci, mattoni), campioni di ghiaia, terreno, rocce ecc.
NO materiali isolanti, lana di vetro, amianto!
«VERDE»
Punto di raccolta:
Area esterna Chimica: scarrabile da 30 mc
Conferimento riservato al personale
universitario autorizzato. Possono esservi
conferiti solo i rifiuti da sfalcio e potatura (erba, ramaglie)
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Altri rifiuti recuperabili
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NEON – TUBI FLUORESCENTI – TERMOMETRI ROTTI
Il punto di raccolta per il Polo Rizzi è la capannina situata nei pressi
del varco Nord di accesso alla sede (vani lato strada).
Prima del conferimento è necessario
contattare il Servizio per comunicare
tipologia e quantitativi dei materiali
da eliminare.
Le chiavi sono disponibili in portineria.
È preferibile farsi accompagnare dal
personale di presidio.
TIPOLOGIE DI RIFIUTI CONFERIBILI:
• Neon
• Lampade a basso consumo
• Lampade a vapori di mercurio
• Termometri a mercurio
Attenzione: sono classificati come RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI!
Ci sono obblighi di legge per il produttore - CONTATTARE IL SERVIZIO
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Altri rifiuti recuperabili
Modulo BASE
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BATTERIE ESAURITE
Rifiuto recuperabile – Filiera gestita dal
Batterie alcaline, NiCd, NiMH, ricaricabili al litio
In alcuni laboratori e presso le portinerie di tutte le sedi
è possibile depositare le proprie batterie esaurite
all’interno di appositi contenitori.
(I contenitori pieni vengono poi radunati in sede Rizzi)
Accumulatori al piombo
Il punto di raccolta è la capannina del Polo Rizzi situata nei pressi
del varco Nord di accesso alla sede (vani lato strada).
Prima del conferimento è necessario contattare
il Servizio per comunicare tipologia e quantitativi
dei materiali da eliminare.
Le chiavi sono disponibili in portineria.
È preferibile farsi accompagnare dal personale di presidio.
Attenzione: sono classificati come RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI!
Ci sono obblighi di legge per il produttore - CONTATTARE IL SERVIZIO
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Altri rifiuti recuperabili
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OLIO MINERALE ESAUSTO
Rifiuto recuperabile – Filiera gestita dal
Si tratta di un rifiuto altamente inquinante,
da non disperdere assolutamente nell’ambiente.
L’olio esausto va raccolto in un contenitore idoneo per robustezza e
capienza presso la sede di utilizzo. È preferibile un fusto a bocca larga,
per facilitare il prelievo (aspirazione) da parte dello smaltitore.
Nel nostro Ateneo sono attive le raccolte in diverse sedi:
– Azienda Agraria Servadei
– Polo Rizzi
– Laboratori Chimica
– Moduli
– Polo Kolbe.
Il riempimento del contenitore va segnalato al Servizio, che
provvederà a richiedere un giro di asporto – gratuito - al mandatario
di zona del consorzio (NEDA Ambiente FVG, ex Carbocoke).
Attenzione: è classificato come RIFIUTO SPECIALE PERICOLOSO!
Ci sono obblighi di legge per il produttore - CONTATTARE IL SERVIZIO
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Altri rifiuti recuperabili
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OLIO VEGETALE ESAUSTO
Rifiuto recuperabile – Filiera gestita dal
Si tratta di un rifiuto inquinante,
da non disperdere nell’ambiente.
La raccolta dell’olio vegetale esausto
è attiva presso la sede di
Via Sondrio, 2/A (DIAL)
dove è stato predisposto un fusto di raccolta
che viene svuotato su richiesta dal
mandatario di zona del consorzio (SAPI SpA).
È possibile conferire: oli e grassi vegetali e animali esausti
Il conferimento è riservato al personale universitario autorizzato
(contattare il Servizio).
Si tratta di un RIFIUTO SPECIALE
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adempimenti per il produttore
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Altri rifiuti recuperabili
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Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)
Tipologie : monitor, PC, stampanti, cellulari, strumentazione di
laboratorio e tutte le altre apparecchiature elettriche ed elettroniche
fuori uso (UNIUD: RAEE professionali).
La gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
(RAEE) è oggi disciplinata a livello europeo dalla Direttiva 2012/19/EU,
che ha sostituito le precedenti del 2002-2003, e che in Italia è stata
recepita dal D.Lgs 49 del 14/03/2014.
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AEE nuove
Corso «La Gestione dei Rifiuti in Ateneo»
RITIRO GRATUITO
RAEE corrispondenti
© dott. Deborah Gori – Università degli Studi di Udine
Dispense ad uso didattico interno - a cura di Deborah Gori © Servizi Integrati di Prevenzione e Protezione
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Corso “La Gestione dei Rifiuti in Ateneo” – Modulo BASE
Università degli Studi di Udine
Altri rifiuti recuperabili
Modulo BASE
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Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)
PROCEDURA UNIUD per AEE NON INVENTARIATE:
•
concordare direttamente con il fornitore dell’apparecchiatura nuova il
ritiro gratuito del corrispondente RAEE (N.B.: contattare il Servizio per
verificare gli eventuali adempimenti: FIR, registro c/s, SISTRI ecc.);
•
oppure procedere come per le AEE inventariate (v. sotto).
PROCEDURA UNIUD per AEE INVENTARIATE:
•
effettuare lo scarico inventariale del bene da eliminare;
•
appiccicare sul bene, in modo che sia facilmente visibile, una fotocopia del
buono di scarico;
•
contattare i Servizi Logistici ALOG, meglio se via e-mail, e segnalare la
necessità di eliminare il bene, specificandone le caratteristiche.
N.B.: se il bene è molto ingombrante, indicare le dimensioni e il peso
approssimativo, in modo da facilitare l'organizzazione dell’asporto.
ALOG provvederà al prelievo del bene e al suo deposito nel magazzino
centralizzato. Il rifiuto verrà quindi avviato al corretto smaltimento tramite
ditta autorizzata, in collaborazione con il Servizio di tutela Ambientale SPEP.
Si tratta di un RIFIUTO SPECIALE
adempimenti per il produttore
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Altre categorie di rifiuti
Modulo BASE
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RIFIUTI INGOMBRANTI – BENI DUREVOLI
Tipologie : arredi fuori uso, materiale di scarto
di grosse dimensioni; frigoriferi, congelatori (non
contaminati da sostanze pericolose!).
PROCEDURA:
•
effettuare lo scarico inventariale del bene da eliminare;
•
incollare sul bene, in modo che sia facilmente visibile, una fotocopia
del buono di scarico;
•
contattare i Servizi Logistici ALOG, meglio se via e-mail, e
segnalare la necessità di eliminare il bene, specificandone le
caratteristiche. Se il bene è molto ingombrante, indicare le
dimensioni e il peso approssimativo, in modo da facilitare
l'organizzazione dell’asporto.
ALOG provvederà al prelievo del bene e, in base alla tipologia, il rifiuto
verrà avviato al corretto smaltimento, tramite ditta autorizzata o
conferimento al servizio pubblico di raccolta, in collaborazione con il
Servizio di Tutela Ambientale SPEP.
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Corso “La Gestione dei Rifiuti in Ateneo” – Modulo BASE
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Alla fine… cosa ci rimane?
Modulo BASE
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RIFIUTO INDIFFERENZIATO
Se tutti i rifiuti recuperabili sono stati correttamente
conferiti, ciò che rimane è il rifiuto «da sacco nero»,
per il nostro Ateneo costituito dal secco non
riciclabile e dall’umido.
I sacchi neri sono portati dal personale delle pulizie
al punto di raccolta NET (asporto 3 volte alla settimana)
ESEMPI DI RIFIUTI NON RECUPERABILI:
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•
•
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•
•
•
•
Carta oleata o plastificata
Carta/plastica molto sporca, imbrattata
CD/DVD/floppy disk
Penne, pennarelli, piccoli oggetti di cancelleria
Pezzi di gomma, cuoio, tessuti
Ceramica
Lampadine a incandescenza e alogene
Polistirolo (imballi per elettrodomestici)
Posate monouso
Umido (RD: solo DIAL + cassonetto Rizzi)
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Concludendo…
Modulo BASE
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I nostri recapiti
Servizi Integrati di Prevenzione e Protezione
SERVIZIO DI TUTELA AMBIENTALE
via del Cotonificio, 114 – 33100 Udine
[email protected]
Deborah Gori
tel. 0432.494003 -- 335.1367912 (breve 5004)
Massimo Pedretti
tel. 0432-494002 -- 335.1020594 (breve 5011)
GRAZIE per l’attenzione
e la disponibilità
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