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CONVEGNO APPELLO 08_03_2016_Latrofa
Civitavecchia,08Marzo2016 L’Appellonelprocessotributario:profiligenerali,strategieenovità(primaparte) Avv.NunzioDarioLatrofa Taranto-Roma-Milano e–mail:[email protected]:www.studiolatrofa.com 1 Lagiurisdizionetributaria Definizione La “giurisdizione” è l’a(vità dello Stato dire2a all’a2uazione della norma giuridica nel caso concreto e l’insiemedegliorganicuièdemandatatalefunzione. La giurisdizione civile e penale è demandata agli organi della giurisdizione ordinaria: giudici di pace, tribunaliincomposizionemonocra@ca(giudiceunico)ocollegiale(tregiudici),cor@d'assise(solopenale), cor@ d'appello, cor@ d'assise d'appello (solo penale) e Corte di cassazione. Giudici speciali sono i tribunali militare e la Corte militare d'appello, in ambito penale, e i Tribunali Regionali delle acque pubbliche, in ambito civile; non sono, invece, giudici speciali ma specializza@ i tribunali dei minori, che uniscono competenzeciviliepenali. LagiurisdizioneamministraQvaèdemandataagiudicispeciali:itribunaliamministra@viregionali(TAR)eil Consiglio di Stato. Sono giudici speciali anche le commissioni tributarie provinciali e regionali, che esercitanolagiurisdizionetributaria,elaCortedeicon@,cheesercitalagiurisdizionecontabile. LagiurisdizionecosQtuzionaleèesercitatadallaCorteCosQtuzionale,chiamataancheadirimereiconfli( dia2ribuzionitraipoteridelloStato. Art.1-D.Lgs.n.546/92 «La giurisdizione tributaria è esercitata dalle commissioni tributarie provinciali e dalle commissioni tributarieregionali...» 2 L’oggeVodelprocessotributario OGGETTO:art.2-D.Lgs.n.546/92-(Invigoredal1gennaio2016) 1.Appartengonoallagiurisdizionetributariatu0elecontroversieaven2adogge0oitribu2di ognigenereespeciecomunquedenomina2,compresiquelliregionali,provincialiecomunalie il contributo per il Servizio sanitario nazionale, le sovrimposte e le addizionali, le rela<ve sanzioni nonché́ gli interessi e ogni altro accessorio. Restano escluse dalla giurisdizione tributaria soltanto le controversie riguardan2 gli a8 della esecuzione forzata tributaria successiviallano2ficadellacartelladipagamentoe,oveprevisto,dell’avvisodicuiall’ar<colo 50 del decreto del Presidente della Repubblica 29 seGembre 1973, n. 602, per le quali con<nuanoadapplicarsiledisposizionidelmedesimodecretodelPresidentedellaRepubblica. 2. Appartengono altresì̀ alla giurisdizione tributaria le controversie promosse dai singoli possessori concernen< l’intestazione, la delimitazione, la figura, l’estensione, il classamento dei terreni e la ripar2zione dell’es2mo fra i compossessori a 2tolo di promiscuità̀ di una stessa par2cella, nonché́ le controversie concernen2 la consistenza, il classamento delle singoleunitàimmobiliariurbaneel’a0ribuzionedellarenditacatastale.Appartengonoalla giurisdizione tributaria anche le controversie a8nen2 l’imposta o il canone comunale sulla pubblicità̀eildiri0osullepubblicheaffissioni. 3.Ilgiudicetributariorisolveinviaincidentaleogniques<onedacuidipendeladecisionedelle controversierientran<nellapropriagiurisdizione,fa0aeccezioneperleques2oniinmateria diquereladifalsoesullostatoolacapacitàdellepersone,diversadallacapacitàdistarein giudizio. 3 Ilprocessotributario ATTIIMPUGNABILI CortediCassazione,sent.28luglio2015,n.15957 <<QuestaCortehainfaRpiùvolteaffermato,apar<redallasentenzadelleSezioniUniten. 16293/07 che, in tema di contenzioso tributario, sono qualificabili come avvisi di accertamentoodiliquidazione,impugnabiliaisensidelD.Lgs.31dicembre1992,n.546,art. 19, tu8 quegli a8 con cui l'Amministrazione comunica al contribuente una pretesa tributaria ormai definita, ancorché tale comunicazione non si concluda con una formale in<mazionedipagamento,sorreGadallaprospeGazioneinterminibrevidell'aRvitàesecu<va, bensì con un invito bonario a versare quanto dovuto, non assumendo alcun rilievo la mancanzadellaformaledizioneavvisodiliquidazioneoavvisodipagamentoolamancata indicazionedeltermineodelleformedaosservareperl'impugnazioneodellacommissione tributaria competente. SoGo altro aspeGo, si è chiarito (sent. nn. 17010/12, 10987/2011 e 25297/14)chel’elencazionedeglia8impugnabilicontenutanelD.Lgs.31dicembre1992,n. 546,art.19,hanaturatassa2va,manonprecludelafacoltà̀ diimpugnareanchealtria8, oveconglistessil'Amministrazionepor2aconoscenzadelcontribuenteunabenindividuata pretesa tributaria, esplicitandone le ragioni fa0uali e giuridiche, siccome è possibile un'interpretazioneestensivadelledisposizioniinmateriainossequioallenormecos<tuzionali dituteladelcontribuente(arG.24e53Cost.)edibuonandamentodell'amministrazione(art. 97Cost.),edinconsiderazionedell'allargamentodellagiurisdizionetributariaoperatoconlaL. 28dicembre2001,n.448».ID.:Cass.,sent.11febbraio2015,n.2616 4 Ilprocessotributario GLIATTIPRODROMICI CortediCassazione,SS.UU.,sent.n.16412/2007 <<Inriferimentoalterzocommadell’art.19citatochelimital’impugnabilità̀ degli aR diversi da quelli indica< al comma 1 solo per vizi propri o per la mancata no<ficazionedegliaRautonomamenteimpugnabiliiSupremigiudicihannostatuito che la disposizione in esame innanzitu0o non impone al contribuente, come emerge con chiarezza dall’uso del verbo “consen2re”, alcun onere di impugnare cumula2vamentel’a0osuccessivoel’a0opresuppostodelqualesiastataomessa la no2ficazione e nemmeno suggerisce un simile percorso di contestazione: una siffaGa interpretazione sarebbe in patente contraddizione con la ra<o del nuovo processo tributario, che è ispirato alla tutela dei diriR del contribuente (e in par<colare dell’inalienabile diriGo di difesa), nel quadro di una assimilazione ai cara0eridelprocessocivile,nonché́ coniprincipi“for2”che,allaluceL.n.212del 2000, caraGerizzano l’aGuale sistema nella direzione di un “riequilibrio” delle posizionidellepar<incontraddiGorio>>. 5 Ilprocessotributario GLIATTORI Ad avviso di Allorio, la Pubblica Amministrazione non può emanare alcun a2o senza essersi primaprocuratalaprovadeifa`cosQtuQvidiquell’aVo. Quindi speVa all’Amministrazione Finanziaria dimostrare la legi`mità e la fondatezza dell‘aVo amministraQvo (avviso di accertamento, ruolo, cartella ecc.) e solo dopo che tale provasaràstatafornitaincomberàsulcontribuentel‘oneredidimostrarel’esistenzadeifa` esQnQvi,modificaQviodimpediQvi. ATTOREINSENSOSOSTANZIALE ATTOREINSENSOFORMALE SOGGETTO CHE NOTIFICANDO L’ATTO TRIBUTARIOFASCATURIRELALITE SOGGETTO CHE ATTRAVERSO L ’ A C T I O A D O P P O N E N D U M IMPUGNA L’ATTO TRIBUTARIO E D E F I N I S C E I M O T I V I E L A DOMANDADELRICORSO. 6 Ilprocessotributario LANATURADISPOSITIVAEL’ONEREDELLAPROVA Art.2697c.c. Chi vuol far valere un diri2o in giudizio deve provare i fa` che ne cosQtuiscono il fondamento. Chi eccepisce l’inefficacia di tali fa( ovvero contesta che il diri2o si è modificato o es@ntodeveprovareifa`sucuil’eccezionesifonda. Nelprocessotributario: ü èilricorrentechefissal’ogge2odelprocesso(Principiodelladomanda); ü i fa( che il giudice può conoscere sono fissa@ dalle par@ (art. 7, 1° comma, D.Lgs. 546/92); il giudice tributario - ex art. 115 c.p.c. – “deve porre a fondamento della decisioneleprovepropostedallepar2”; ü ipoteridiacquisizioneprobatoriasonocircoscri(; ü compitodelgiudicenelcorsodelprocessoèquellodivagliare(neilimi@edell’ogge2o edeimo@videlricorso)leproveposteabasedelprovvedimentoimpugnato; ü l’art. 24 Cost. impedisce di addossare a chi esercita il diriVo di difesa (il contribuente)ilrischiodellamancataprovadelfa2ocos@tu@vodellapretesafiscale. 7 Ilprocessotributario LANATURADISPOSITIVAEL’ONEREDELLAPROVA CORTECOSTITUZIONALE,sent.19marzo2007,n.109 <<...ciò̀ chelagiurisprudenzadilegiRmità̀,defini2vamenteripudiandol'ideache la cosidde0a presunzione di legi8mità̀ del provvedimento amministra2vo possa intendersi in senso tecnico e, quindi, come inversione dell'onere della prova, ha riconosciuto statuendo che l'onere della prova grava sull'Amministrazione finanziaria, in qualità di a0rice in senso sostanziale, e si trasferisce a carico del contribuentesoltantoquandol'Ufficioabbiafornitoindizisufficien2peraffermare lasussistenzadell'obbligazionetributaria>>. Spe2adunqueall’Amministrazionefinanziariafornirelaprovadelfa2o cos@tu@vodellasuapretesa,mentre,aprovafornita,spe2eràal des@natarioprovarecheilfa2oèinefficaceocheildiri2o dell’Amministrazionefinanziariasièmodificatoodes@nto. 8 Ilprocessotributario IPOTERIISTRUTTORIDELLECOMMISSIONITRIBUTARE Ai sensi dell’art. 7, del D.Lgs. 546/92 le commissioni tributarie sostanzialmente possono: ü disporreaccessieispezioni; ü richiedereda@,informazioniechiarimen@; ü richiedererelazionitecnicheadorganidelloStato; ü disporrelosvolgimentodiunaconsulenzatecnica. Inoltre,anormadell’art.210c.p.c.,ilgiudice(anchequellotributario),<<suistanza di parte, può ordinare all’altra parte o ad un terzo di esibire in giudizio un documentooaltracosadicuiritenganecessarial’acquisizionealprocesso>>. I poteri della commissione, pur se modella@ su quelli degli uffici, non possono averefinalità̀esploraQve,madevonoessereesercitaQ<<neilimi2deifa8dedo8 dalle par2 >> (art. 7, 1° comma). Ciò vale sia per i fa( primari (cioè per i fa( cos@tu@videllafa(specieimponibile)siaperifa(secondari(ossiaperifa(che fornisconolaprovadeifa(primari). 9 Ilprocessotributario IPOTERIISTRUTTORIDELLECOMMISSIONITRIBUTARE(SEGUE) IpoteridiiniziaQvaprobatoriadelgiudicetributariosonosvolQ,comeprecisal’art. 7, 1° comma, “ai fini istruVori”, non a fini decisori. Il giudice tributario non può svolgere indagini al fine di “scoprire”, a sostegno dell’aVo imposiQvo, fa` non dedo`dall’enteimpositore. SecondolaCortedicassazioneleCommissionipossonoacquisired’ufficioleprove, a fronte del mancato assolvimento dell’onere probatorio da parte del contribuenteodell’amministrazione,soloqualora: ü sia impossibile o sommamente difficile fornire, da parte di chi vi è onerato, le proverichieste; ü pertutelareildiri2odidifesadellapartechesitrovinell’impossibilitàdiesibire documen@risolu@viinpossessodell’altraparte. L’onere della prova dell’ufficio può essere integrato, non sosQtuito, sicché́ il giudice non deve u@lizzare i propri poteri istru2ori per sopperire all’inerzia di una [email protected](va,nonpareammissibilechelacommissionetributaria ordiniall’AgenziadelleEntratedidepositareilP.V.C.nonversatoincausa. 10 Leimpugnazioni 11 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI D.Lgs.n.546/92 CAPOIII-LEIMPUGNAZIONISEZIONEI-LEIMPUGNAZIONIINGENERALE ART.50-Imezzidiimpugnazione 1.Imezziperimpugnarelesentenzedellecommissionitributariesonol'appello,il ricorsopercassazioneelarevocazione. APPELLO REVOCAZIONE RICORSOPER CASSAZIONE 12 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI(segue) I mezzi di impugnazione, in a2uazione del diri2o di difesa di cui all’art. 24 della Cos@tuzione, che prevede la possibilità di o2enere un riesame del provvedimento giurisdizionale ritenuto ingiusto, sono rimedi processuali che l’ordinamento prevede onde consenQre la verifica del fondamento e della legi`mità delle sentenze. Conilricorsodiprimogradoin CommissioneTributaria Provinciale Conilricorsodisecondogradoin CommissioneTributariaRegionale siImpugnano siImpugnano Glia(imposi@vi (art.19D.lgs.546/92) Lesentenzedella CommissioneTributaria Provinciale 13 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:LEVARIECLASSIFICAZIONI Imezzidiimpugnazionepossonoessereclassifica@secondovaricriteri: a) con riguardo alla ragione dell’impugnazione si suole dis@nguere tra mezzi a cri2cavincolataemezziacri2calibera: i. con i primi si fanno valere esclusivamente i vizi del provvedimento impugnato, cioè la violazione di norme processuali (errores in procedendo)osostanziali(erroresinjudicando):neèun@picoesempioil ricorsopercassazione; ii. con i secondi, invece, è possibile lamentare anche la semplice ingiusQzia delprovvedimento,ovequestosiaimmunedavizi(es.:appello); b) con riguardo alla idoneità del mezzo di impugnazione a determinare la cosa giudicataformale,sidis@nguetramezziordinariemezzistraordinari: i. i primi sono quelli la cui mancata proposizione nei termini perentori stabili@dallaleggecomportailpassaggioingiudicatodelprovvedimentoe la decadenza dal potere di impugnazione (es.: appello, ricorso per cassazione,revocazioneordinaria). ii. i secondi, invece, sono esperibili indipendentemente dal passaggio in giudicatodellapronuncia(es.:revocazionestraordinaria);-segue- 14 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:LEVARIECLASSIFICAZIONI(segue) -segue-… c) con riguardo alla struVura del giudizio di impugnazione va rilevato che la fase tendente alla caducazione ed annullamento del provvedimento impugnato (cd. giudizio rescindente) di solito si svolge anteriormente ed in maniera autonoma rispe2oaquelladellaemissionediunnuovoprovvedimentodesQnatoasosQtuirsi alprimo(cd.giudiziorescissorio). [NB:Mentreinalcunigiudizil’autonomiatrale due fasi è tale che esse si svolgono presso giudici diversi (es. nel giudizio in Cassazione,ovedopolacassazionedellasentenzapuòseguire,pressoaltrogiudice il giudizio di rinvio), in altri rescindente e rescissorio si svolgono presso lo stesso giudice,ancheseinmomen@logicamentedis@n@(es.revocazione)]; d)conriguardoalgiudicedell’impugnazione,infine,bisognadis@nguereaseconda che il giudizio si svolga innanzi ad un giudice diverso da quello che ha emesso la pronuncia impugnata (es. nell’appello) o innanzi allo stesso giudice (es. nella revocazione). 15 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:IMEZZIDIIMPUGNAZIONE D.Lgs.n.546/92 CAPOIII–LEIMPUGNAZIONISEZIONEI-LEIMPUGNAZIONIINGENERALE ART.49-Disposizionigeneraliapplicabili-Invigoredal1gennaio2016– 1. Alle impugnazioni delle sentenze delle commissioni tributarie si applicano le disposizioni del Qtolo III, capo I, del libro II del c.p.c., [escluso l'art. 337*] e faVosalvoquantodispostonelpresentedecreto. *Art.337C.p.c.-Sospensionedell’esecuzioneedeiprocessi. L'esecuzione della sentenza non è sospesa per effe2o dell'impugnazione di essa, salveledisposizionidegliar@coli283,373,401e407. 16 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:LANORMATIVA–TraD.Lgs.546/92ec.p.c. Nelcontenziosotributario,invirtùdelrichiamoespressofa2odall’art.1,comma2 del D.Lgs. 564/92, si applicano le disposizioni generali del c.p.c. in tema di impugnazioni, ossia gli ar2. dal 323 al 338. Il D.Lgs. 546/92 disciplina solo le disposizionigeneraliapplicabili(art.49),imezzi(art.50)eitermini(art.51). IncasodiimpugnazionedisentenzadiC.T.P.inC.T.R.,lenormedelD.Lgs.546/92, per il principio di specialità, prevalgono rispeVo alle norme del c.p.c., invece il ricorso per Cassazione è regolato in via esclusiva dalle norme processual - civilisQche(Cass.9.3.2007n.5504). N.B.:NelprocessotributariorilevanosopraVuVo: ü gliar2.331e332c.p.c.(integrazionedelcontraddi2orio); ü l’art.333c.p.c.(impugnazioniincidentali); ü l’art.334c.p.c.(impugnazioniincidentalitardive); ü l’art.325c.p.c.(riunionediimpugnazioniseparate); ü l’art.338c.p.c.(es@nzionedelprocedimentodiappelloodirevocazione). 17 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:LANORMATIVA–TraD.Lgs.546/92ec.p.c.(segue) Occorretenerpresenteancheche: ü postochenelprocessotributariosonoappositamentedisciplinaQiterminiei luoghidinoQfica,nonsonoapplicabililedisposizionicivilisQche,apartel’art. 330c.p.c.,cheimponechesenell’a2odino@ficazionedellasentenzalaparteha dichiarato la sua residenza o ha ele2o domicilio nella circoscrizione del giudice chel’hapronunciata,l’impugnazionedeveesserenoQficatanelluogoindicato, altrimenQ si noQfica presso il procuratore cosQtuito o nella residenza dichiarataoneldomicilioeleVoperilgiudizio(Cass.Ord.13.1.2014n.460); ü inmateriaditerminebrevenonsiapplicanogliar2.325e326c.p.c.perchéil termine è autonomamente disciplinato dall’art. 51 del D.Lgs. 546/92. Però si applicano l’art. 327 c.p.c. (Termine semestrale) e l’art. 328 c.p.c. (Eredi della partedefunta); ü in tema di acquiescenza l’art. 329 c.p.c. opera anche nei confronQ dell’Amministrazionefinanziaria(Cass.26.2.1998n.2047); ü nelprocessotributariorilevaancheilprincipiodicapoautonomodellasentenza dicuiall’art.329,comma2°c.p.c. 18 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:L’INTERESSEADIMPUGNARE Per proporre domanda o per contraddire alla stessa è necessario avervi interesse (art.100c.p.c.). Neigiudizidiimpugnazionel’interesseadimpugnareèunamanifestazionederivata dell’interesse ad agire che va valutato rispeVo alla reale uQlità che deriverebbe dall’accoglimento dell’impugnazione, con l’esclusione di ogni interesse astraVo finalizzatoadoVenerelasoluzionediunaquesQonegiuridica(Cass.21.12.2007n. 27006;Cass.19.5.2006n.11844;Cass.27.1.2006n.1755;Cass.8.9.2003n.13901). Ad esempio, per la giurisprudenza manca l’interesse ad impugnare nei seguen@ casi: ü l’ufficiononhainteresseadappellareunasentenzasoloperfarvalerel’erroneità delleaffermazioniivicontenute(C.T.II°grado,Ferrara,22.6.78n.42); ü impugnazione da parte dell’ufficio di sentenza che dichiara l’es@nzione del giudizio(Cass.8.2.2008n.3040); ü impugnazione di una sentenza per omessa pronuncia su eccezioni proposte da controparte(C.T.C.16.10.1991n.6917). 19 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:L’ACQUIESCENZA ConiltermineacquiescenzasiindicanodeterminaQeffe`chelaleggericollegaa cer@comportamenQumani,incompaQbiliconlavolontàdiavvalersidelsistema di impugnazioni previsto dall'ordinamento giuridico, in ordine ad a(, provvedimen@odecisionigiurisdizionali. In par@colare l’acquiescenza è l ' a c c e 2 a z i o n e s p o n t a n e a e volontariadapartedichipotrebbe i m p u g n a r e l ’ a 2 o , d e l l e conseguenze dell’a2o stesso e, quindi, della situazione (favorevole o sfavorevole che sia) da esso determinata. Si perfeziona prima dellaproposizionedelgravame. La rinuncia è l’a2o volontario e successivo alla lesione della situazione giuridica prote2a, con il quale il sogge2o (@tolare del potere di azione) manifesta una volontà contraria alla proposizione del ricorso. Si perfeziona dopo la proposizionedelgravame. 20 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:L’ACQUIESCENZA(segue) L’ acquiescenza può essere espressa (ad es. dichiarazione di acce2azione della sentenza)otacita(comportamentoincompa@bileconlavolontàdiimpugnare). PerlagiurisprudenzacosQtuisceacquiescenza: ü la comunicazione dell’ufficio di aver fa2o acquiescenza alla sentenza e di voler considerarechiusalavertenza(Cass.8.5.2003n.7012); ü la comunicazione dell’Avvocatura dello Stato all’Intendenza di Finanza con la quale è stato specificato che la sentenza non sarebbe stata impugnata, e l’ulteriore comunicazione di quest’ul@mo alla società rela@vamente all’imminenzadelrimborsodellesomme(Cass.27.5.1989,n.2568). PerlagiurisprudenzanoncosQtuisceacquiescenza: ü il provvedimento di sgravio totale delle somme (Cass. 21.1.2008 n. 1156; Cass. 10.2.2012n.1963); ü la disposizione di rimborso delle somme, se nonostante la riserva di impugnazionenonsiastataresanotaalcontribuente(Cass.20.8.2004n.16460); ü losgraviodegliimpor@aseguitodell’annullamentodell’a2odapartedelgiudice diprimogrado(Cass.5.2.2007n.2406). 21 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:LITISCONSORZIO Il processo tributario di primo grado può svolgersi con la presenza di più parQ,c.d.liQsconsorQ. Iltermineli@sconsorzio,daunlato,indicalasituazionedicomunanzadella liteadaltrisogge`,oltreallapartechel’hapromossaecontrolaqualeè stata iniziata, dall’altro, la necessità o possibilità̀ che alla lite partecipino anchetalialtrisogge`. 22 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOCIVILE IlliQsconsorzionelprocessocivileèdisciplinatodagliarV.102ess.c.p.c.: ü L’art. 102 del c.p.c. regola il liQsconsorzio necessario affermando che << Se la decisionenonpuòpronunciarsicheinconfrontodipiùpar<,questedebbonoagireo essere convenute nello stesso processo. Se questo è promosso da alcune o contro alcune soltanto di esse, il giudice ordina l’integrazione del contraddi0orio in un termineperentoriodaluistabilito>>. ü IlliQsconsorziofacoltaQvoinizialeèprevistodall’art.103delc.p.c.ilqualeafferma che<<Più̀par<possonoagireoessereconvenutenellostessoprocesso,quandotrale cause che si propongono esiste connessione per l’ogge0o o per il 2tolo dal quale dipendono, oppure quando la decisione dipende, totalmente o parzialmente, dalla risoluzionediiden2cheques2oni>>. ü IlliQsconsorziofacoltaQvosuccessivoointerventovolontarioèdisciplinatodall’art. 105 del c.p.c. il quale dispone che << Ciascuno può intervenire in un processo tra altrepersoneperfarvalere,inconfrontoditu0elapar2(interventoprincipalead excludendum)odialcunediesse(interventoli@sconsor@leoadesivoautonomo)un diri0orela<voall’oggeGoodipendentedal<tolodedoGonelprocessomedesimo.>>. 23 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOCIVILE(segue) Lado2rinaprocessualcivilis@cahaindividuatotreQpidiliQsconsorzionecessario: ü a)IlliQsconsorzionecessariopermoQvisostanzialichesirealizzanelleipotesiin cui venga dedo2o in giudizio un rapporto plurisogge(vo unitario per cui la pronuncia necessariamente deve produrre effe( nella sfera giuridica di tu( i sogge(delrapporto; ü b)IlliQsconsorzionecessariopermoQviprocessualichesiverificaneicasiincui, puressendoogge2odelgiudiziounrapportobilaterale,l’azionevengapromossa da un terzo sogge2o, eccezionalmente legi(mato ad agire per far valere un diri2oaltrui; ü c) Il liQsconsorzio necessario propter opportunitatem o contra tenorem ra2onis, che si ha in quei casi, diversi dai preceden@, in cui il legislatore, per mo@vi di opportunità̀, impone la integrazione del contraddi2orio con un sogge2oestraneoalrapportocontroverso. 24 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO Primadellariformadelprocessotributariodel1992(D.lgs.546/92)alli@sconsorzio nel processo tributario si faceva cenno in una sola norma ossia l’art 30 del D.P.R. 636/72, la quale, nel disciplinare la rappresentanza e difesa in giudizio del contribuente,siriferiva,oltrecheallostessoricorrente,ancheall’intervenienteeal chiamato in giudizio. Il D.P.R. 636/72 non conteneva, però, alcuna disciplina dell’intervento, volontario o coaVo, nel processo tributario, per cui, per la regolamentazione dello stesso bisognava rifarsi, integralmente, alle norme del c.p.c.(anchesullabasedelrinvioadessooperatodall’art.39del636/72). Laleggedelegasullariformadelprocessotributario,legge413/91,art.30,primo comma, le2. g), n.2, ha invece previsto l’introduzione e la disciplina, nel processo tributario,<<…dell'interventoedellachiamataingiudiziodisogge8chehanno interesse allo stesso in quanto, insieme al ricorrente, des2natari dell'a0o impugnatopar2delrapportotributariocontroverso>>. Conseguenzaditaledelegaèstatalaemanazione,dapartedellegislatoredelegato, dellanormadicuiall’art.14delD.LGS.546/92. 25 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue) L’art.14delD.LGS.546/92disciplinaiseguen@@pidili@sconsorzio: ü liQsconsorzio necessario: (comma 1°) << Se l’oggeGo del ricorso riguarda inscindibilmente più̀ soggeR, ques< devono essere tuR parte nello stesso processo e la controversia non può essere decisa limitatamente ad alcuni di essi>>; ² li@sconsorzio necessario può essere iniziale, quando tu( i sogge( che devonoesserepar@necessariedelprocessovipartecipinofindall’inizioo ² successivo, quando nella fase introdu(va del giudizio manchi una parte necessariadiesso(comma2°)<<Seilricorsononèstatopropostodaonei confron< di tuR i soggeR indica< nel comma 1 è ordinata l’integrazione del contraddi0orio mediante la loro chiamata un causa entro un termine stabilitoapenadidecadenza>>; ü liQsconsorzioeventualesuccessivo,facoltaQvoocoaVo(comma3°)<<Possono intervenirevolontariamenteoesserechiama<ingiudizioisogge8che,insieme al ricorrente, sono des2natari dell’a0o impugnato “o” par2 del rapporto tributariocontroverso>>(N.B.:Nellaleggedeleganonvierala“o”). 26 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue) La Circolare Ministeriale n. 291/E del 18.12.1996 fa rientrare nei casi di liQsconsorzio necessarioancheleseguen@fa(specie: ü Art. 43 bis, comma 2°, del D.P.R. 602/73 che is@tuisce una responsabilità̀ solidale del cessionariodelcreditodiimpostaconilcontribuente,finoallaconcorrenzadellesomme indebitamenterimborsate(responsabilità̀solidaledipendente); ü Art. 43 ter, del D.P.R. 602/73 (cessione delle eccedenze nell’ambito del gruppo). Le eccedenzediimpostasulredditodellepersonegiuridiche ...risultan@dalladichiarazione deireddi@dellesocietà̀oen@appartenen@adungruppopossonoesserecedute,intu2oo in parte, a una o più̀ società̀ o all’ente dello stesso gruppo .... . 5. Si applicano le disposizionidelcomma2,dell’art43bis.(responsabilità̀solidaledipendente); ü Art.73,comma3°,delD.P.R.633/72cheintroduceunaformadiresponsabilità̀solidaletra società̀eden@appartenen@allostessogruppo,rela@vamenteallecessionidelleeccedenze (responsabilitàsolidaledipendente); ü Art.6,comma2°,D.M.13.12.1979cheindividuauncasodiresponsabilità̀ solidalefrala società̀ controllanteelesocietà̀ ol’entecontrollatoperlesommeoleimposterisultan@ dalledichiarazionideisecondinonversatedallaprima(responsabilità̀solidaledipendente). 27 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue) IlliQsconsorziofacoltaQvosuccessivo,nelleipotesidisogge(des@nataridell’a2oimpugnatoopar@ del rapporto tributario controverso è ammesso dall’art. 14, comma 3° del D.LGS. 546/92. Tale li@sconsorziopuòrealizzarsi:(i)coninterventovolontarioo(ii)permezzodichiamata. L’art.105C.P.C.dis@nguetre@pidiintervento: ü quelloprincipaleoadexcludendum:sihaquandol’intervenientefavalereingiudiziounproprio diri2oneiconfron@[email protected]; ü quelloliQsconsorQleoadesivoautonomo:coluicheintervienefavalereundiri2oconnessoper ogge2ooper@toloaquellodedo2oingiudizio,neiconfron@diunaoalcunepar@soltanto; ü l’intervento adesivo dipendente o tuot court o ad adiuvandum: colui che interviene non fa valereundiri2oproprio,masos@enelacausadiunadellepar@perché@tolarediunrapporto dipendentedaquelloogge2odigiudizio. ü In do2rina sussistono for@ dubbi in ordine all’intervento principale, almeno per quel che riguarda il giudiziotributarioimpugnatorio;dovrebbe,invece,ritenersiammissibilenelgiudiziodirimborso. ü L’intervento liQsconsorQle o adesivo autonomo è ammesso in tu` i casi di obbligazioni solidali pariteQche,maseall’epocadell’interventoiltermineperimpugnareèdecorso,l’impugnazionedell’a2o èpreclusa(sestocomma,dell’art.14). ü Con l’intervento adesivo dipendente, la cui ammissibilità nel processo tributario è dubbia (la giur. maggioritarialoescluderitenendoloincompa@bileconlanaturaimpugnatoriadelproc.trib.:Cass.nn. 675/2010,22690/2009,16937/2007,24604/2006,contraCass.2013/20803),l’interventoreconservala sua posizione processuale secondaria e subordinata, non avendo autonoma facoltà̀ di proporre impugnazione, ma potendo soltanto aderire all’impugnazione della parte adiuvata (Cass. 2011/5744; 2007/17644). 28 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue) MODALITA’ETERMINIPERL’ITERVENTODELTERZO L’intervenutodevemunirsididifensorechedevesoVoscrivereunappositoaVodi interventocontenentel’enunciazionedellesuerichiesteedellerelaQveragionidi faVoediriVoasostegnodellapropriapretesa. L’aVo di intervento deve essere noQficato a tuVe le parQ cosQtuite e successivamente l’interventore deve cosQtuirsi in giudizio con le modalità e i terminiprevis@perlaparteresistente. Suitermini,inassenzadinorma@vaspecifica,lado2rinari@eneche: ü ol’interventodeveavvenireprimachesiafissatal’udienzaditraVazionedella controversiaexart.30D.Lgs.546/92; ü oppure, il termine ul@mo è quello dei 20 giorni liberi prima della udienza di traVazione ai sensi dell’art. 32, c. 1 del D.Lgs. 546/92 (così Circ. Min. 98/E del 23.04.1996); ü ovvero,iltermineul@moèlaprimaudienzaditraVazione. 29 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue) Seppur non espressamente previsto dal D.LGS. 546/92 (vedasi la sen. Cass 21955/2010), il liQsconsorzio facoltaQvo iniziale è ammesso nel processo tributario;eciò̀perdueordinidiragioni: ü ilrinviodicuiall’art.1,comma2°delD.LGS.546/92alC.P.C.e,dunque,anche all’art. 103 di de2o codice (più̀ par< possono agire o essere convenute nello stessoprocesso,quandotralecausechesipropongonoesisteconnessioneper l’ogge0o o per il 2tolo dal quale dipendono, oppure, quando la decisione dipende,totalmenteoparzialmentedallarisoluzionediiden2cheques2oni); ü l’art.29,delD.LGS.546/92consentelariunionedeiricorsichehannolostesso ogge2oosonofraloroconnessi. 30 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIONELPROCESSOTRIBUTARIO(segue) Cass.civ.Sez.Unite,25-07-2007,n.16412 << La corre0ezza del procedimento di formazione della pretesa tributaria è assicurata medianteilrispe0odiunasequenzaordinatasecondounaprogressionedidetermina2a8, conlerela2veno2ficazioni,des2na2,condiversaespecificafunzione,afarlaemergereea portarla nella sfera di conoscenza dei des2natari, allo scopo, sopra0u0o, di rendere possibileperques2ul2miunefficaceeserciziodeldiri0odidifesa.NellapredeGasequenza, l'omissione della no2ficazione di un a0o presupposto cos2tuisce vizio procedurale che comportalanullità̀ dell'a0oconsequenzialeno2ficatoetalenullità̀ puòesserefa0avalere dal contribuente mediante la scelta o di impugnare, per tale semplice vizio, l'a0o consequenziale no2ficatogli - rimanendo esposto all'eventuale successiva azione dell'amministrazione,esercitabilesoltantosesianoancoraaper<iterminiperl'emanazionee lano<ficazionedell'aGopresupposto-odiimpugnarecumula2vamenteanchequest'ul2mo (non no2ficato) per contestare radicalmente la pretesa tributaria: con la conseguenza che spe0aalGiudicedimerito-lacuivalutazionesecongruamentemo<vatanonsarà̀censurabile insededilegiRmità̀-interpretareladomandapropostadalcontribuentealfinediverificare se egli abbia inteso far valere la nullità̀ dell'a0o consequenziale in base all'una o all'altra opzione. L'azione può essere svolta dal contribuente indifferentemente nei confron2 dell'ente creditore o del concessionario e senza che tra costoro si realizzi una ipotesi di li2sconsorzio necessario, essendo rimessa alla sola volontà̀ del concessionario, evocato in giudizio,lafacoltà̀dichiamareincausal'entecreditore.>>. 31 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI D.Lgs.n.546/92 CAPOIII-LEIMPUGNAZIONI SEZIONEII-ILGIUDIZIODIAPPELLODAVANTIALLACOMMISSIONETRIBUTARIA REGIONALE ART.53-Formadell’appello (….) Co.2-Ilricorsoinappelloèpropostonelleformedicuiall'art.20,commi1e2,nei confronQdituVeleparQchehannopartecipatoalgiudiziodiprimogradoedeve esseredepositatoanormadell’art.22,commi1,2e3. CONSEGUENZE L’inscindibilitàdellaposizionegiuridicasogge(va comportalasussistenzadelliQsconsorzionecessario:sela litenonsisvolgeconlapresenzaditu(ili@sconsor@si potrebbeaverelanullitàinteroprocesso 32 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue) LECAUSEINSCINDIBILI Nelle cause “inscindibili” o tra loro “dipendenQ” il processo di impugnazione deve necessariamente svolgersi in maniera liQsconsorQle!!! Sel’appellononèstatono@ficatoatu2elepar@delprimogrado,soccorre laprevisionedell’[email protected].,cheèritenuto“applicabilenelgiudizio tributarioperilrichiamodicuialD.Lgs.n.546del1992,art.49...”(Cass., sent.n.24089/2012),equindi:“Selasentenzapronunciatatrapiù̀ par<in causainscindibileoincausetralorodipenden<nonèstataimpugnatanei confron< di tuGe, il giudice ordina l’integrazione del contraddi0orio fissandoilterminenelqualelano2ficazionedeveesserefa0a...”. 33 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue) CASS.,sent.2seVembre2015,n.17497 NOTIFICADELL’APPELLOATUTTELEPARTIDELGIUDIZIO << In tema di contenzioso tributario, in caso di li2sconsorzio processuale, che determina l'inscindibilità̀ delle cause anche ove non sussisterebbe il li<sconsorzio necessario di natura sostanziale, l'omessa impugnazione della sentenza nei confron2 di tu0e le par2 non determina l'inammissibilità del gravame, ma la necessità per il giudice d'ordinare l'integrazione del contraddi0orio, ai sensi dell'art. 331 c.p.c., nei confron2 della parte pretermessa, pena la nullità̀ del procedimento di secondo grado e della sentenza che l'ha concluso, rilevabile d'ufficioancheinsededilegi8mità̀>>. ID.: Cass., sent. 10934/2015; Cass., sentenze n. 445/2013, n. 14423/2010, n. 9381/2007en.14904/2002. 34 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue) CASS.,sent.27maggio2015,n.10934 LITISCONSORZIOPROCESSUALE << Come affermato da questa Corte, in analoga faRspecie in cui, impugnata da parte del contribuente la cartella esa0oriale nei confron2 dell'ente impositore e delconcessionarioperlariscossione,l'appelloerastatopropostodalcontribuente nei confron2 della sola Agenzia delle Entrate, "il giudice di appello avrebbe dovutodisporrel'integrazionedelcontraddi0orioneiconfron2delconcessionario che era stato parte del giudizio di primo grado, ricorrendo un'ipotesi di li2sconsorzionecessarioprocessuale.Invero,ilconce0odicausa"inscindibile"(di cui all'art. 331 c.p.c.) va riferito non solo alle ipotesi di li2sconsorzio necessario sostanziale, ma anche alle ipotesi di li2sconsorzio necessario processuale, che si verificano quando la presenza di più par2 nel giudizio di primo grado debba necessariamente persistere in sede di impugnazione, al fine di evitare possibili giudica2contrastan2inordineallastessamateriaeneiconfron<diqueisoggeR chesianosta<par<delgiudizio(Cass.22gennaio1998n.567).-SEGUE- 35 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue) -SEGUE- TuGavia, come chiaramente risulta dalla leGura dell'art. 331 c.p.c., la mancata impugnazionedellasentenza-pronunciatatrapiùpar2incausainscindibile-nei confron2nonditu0elepar2,masoloneiconfron2diuna(opiù̀),nondetermina l'inammissibilità del gravame, bensì l'ordine del giudice d'integrazione del contraddi0orio nei confron2 della parte pretermessa - in quanto il ricorso in appelloerastatopropostosoloneiconfron<dell'Ufficiofinanziarioelamancanzadi tale ordine non comporta l'inammissibilità del gravame (allorché̀ la parte pretermessa non si sia comunque cos<tuita nel rela<vo giudizio), dato che la mancataintegrazionedelcontraddi0orionelgiudiziodiappello-perilmancato ordine di cui sopra - determina la nullità dell'intero procedimento di secondo grado e della sentenza che lo ha concluso, rilevabile d'ufficio anche in sede di legi8mità (v., tra le molte, Cass. 8854/07, 1789/04, 11154/03, 13695/01, 5568/97)"(Cass.21gennaio2009,n.1462).ConstatatoquindiildifeGod'integrità delcontraddiGorioinnanziallaCTR,elamancataapplicazionedell'art.331c.p.c.,va dispostalacassazionedellasentenzaimpugnataconrinviopernuovoesameprevia integrazionedelcontraddiGorio.>>. 36 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue) Interventoadesivoin C.T.P. Causeinscindibili Solidarietàtributaria Li@sconsorzionecessario Laparteadempieeil processocon@nua Ilgiudiceordina l’integrazione Lapartenonadempie: l’impugnazioneè inammissibile Ilprocessodi appellodeve svolgersiconla partecipazionedi tu2elepar@ presen@nelprimo grado Sela sentenzanon èimpugnata neiconfron@ ditu2ee par@ 37 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue) CAUSESCINDIBILI Nellecause“scindibili”vièsìunapluralitàdirapporQ,maancheseconnessitra lorosonocomunqueseparabiliedisQnguibili. Sono scindibili, ad es., il li@sconsorzio facolta@vo, le cause connesse per riunione (Cass.n.27712/2013),lecauserela@veadobbligazionisolidalinoninterdipenden@ (Cass.n.3028/2005). Nelle ipotesi di cause scindibili l’impugnazione può (ma non deve) svolgersi in maniera liQsconsorQle; se l’impugnazione di una sentenza pronunciata in cause scindibilièstatapropostasolodaalcunedellepar@osoloneiconfron@dialcunedi esse, il giudice ne ordina la no@ficazione alle par@ escluse. Se la no@ficazione ordinatadalgiudicenonavvieneilprocessorimanesospesofinoachenonsiano decorsiiterminiperl’impugnazione. N.B.:LamancataintegrazionedelcontraddiVorioèimprodu`vadieffe`giuridici (Cass.nn.27712/2013e2785/2006). 38 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ILLITISCONSORZIOELEIMPUGNAZIONI(segue) CauseriuniteinC.T.P. Causescindibili Li@diriscossione Li@sconsorziofacolta@vo Lano@ficaavvieneeilprocesso con@nua Lano@ficanonavvieneeil processoèsospesofinoa quandononèdecorsoil termineperimpugnare Ilgiudiceordinalano@fica dell’impugnazione Ilprocessodi appellopuò svolgersiconla partecipazionedi tu2elepar@ presen@nelprimo grado Sela sentenzanon èimpugnata neiconfron@ ditu2ee par@ 39 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE Nelprocessotributariovigeil“doppiotermine”perimpugnare: ü Terminebreve:sessantagiornidallano@ficadellasentenzaadistanzadiparte; ü Terminelungo:inassenzadino@fica,seimesidalladatadipubblicazionedella sentenza. N.B.: Per la revocazione straordinaria il termine è di sessanta giorni dal giorno in cui è stato scoperto il dolo o sono state dichiarate false le prove o è stato recuperatoildocumentooèpassataingiudicatolasentenzacheaccertaildolodel giudice. 40 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) D.Lgs.n.546/92 CAPOIII–LEIMPUGNAZIONISEZIONEI-LEIMPUGNAZIONIINGENERALE ART.51-Terminid’impugnazione 1. Selaleggenondisponediversamenteiltermineperimpugnarelasentenzadella commissione tributaria è di sessanta giorni, decorrente dalla sua no<ficazione ad istanza di parte, salvo quanto disposto dall'art. 38, comma 3. [TERMINE BREVE] ART.327c.p.c.-Decadenzadall’impugnazione Indipendentemente dalla no<ficazione, l'appello, il ricorso per Cassazione e la revocazione per i mo<vi indica< nei numeri 4 e 5 dell'ar<colo 395, non possono proporsi dopo decorsi sei mesi dalla pubblicazione della sentenza. [TERMINE LUNGO] 41 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) TERMINEBREVE Computodeitermini Nelcomputodeiterminiagiornioadore,siescludonoilgiornoel’orainiziali. Sospensioneferialedeitermini Anche nel processo tributario vige la sospensione feriale dei termini di cui alla L. 742/1969, ragion per cui il termine breve rimane sospeso di diri2o dal 01.08 al 31.08. DecreQdiirregolarefunzionamento Lasospensionedeltermineperimpugnarepuòesseredispostaperdecretoincaso diirregolarefunzionamentodell’Ufficiotributario(art.1D.L.498/1961). 42 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) TERMINEBREVE–segue– ModalitàdinoQficadellasentenza Oltrechea2raversol’Ufficialegiudiziario,lano@ficadellasentenzapuòavvenire: ü seilnoQficanteèilContribuente: ² mediantespedizioneamezzopostainplicoraccomandatasenzabustacon avvisodiricevimento; ² tramiteconsegnadire2a; ü seilnoQficanteèl’AgenziaounEntelocale: ² permezzodelserviziopostaleconraccomandataa.r.; ² a2raversoimessicomunali; ² permezzodimessispecialiautorizza@dall’A.f.. 43 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) TERMINEBREVE–segue– IlperfezionamentodellanoQfica Per la circolare n. 37 del 21.06.2010 dell’Agenzia delle entrate il termine breve decorre: ü dalla data della relata di noQfica apposta dall’Ufficiale giudiziario o dal messo comunaleospecialesull’originaleocopiaauten@cadell’originaledellasentenza no@ficata; ü dalla data della ricevuta rilasciata dall’Ufficio al quale la sentenza è stata consegnata; ü dalla data risultante dall’avviso di ricevimento secondo cui il des@natario ha ricevutoilplico. 44 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) TERMINEBREVE–segue– IldesQnatarioeilluogodellanoQficazione Lasentenzadeveessereno@ficatapressoilsoggeVochehaacquisitolaqualitàdi partenelprocessodiprimogrado. L’indicazionedellaresidenzaodellasedeel’elezionedidomiciliohannoeffe2oper isuccessivigradidelprocessoiviinclusoancheilluogooveno@ficarelasentenza. IlsoggeVolegi`matoarichiederelanoQfica. Lalegi(mazionearichiederelano@ficaspeVaallapartesiapersonalmentecheper mezzodidifensoreabilitatomunitodiprocura.Seperòildifensorenonèabilitato la no@fica è affe2a da nullità sanabile per raggiungimento dello scopo (Cass. 19976/2005). LaprovadellanoQfica La prova è cos@tuita dalla relata di no@fica che deve essere apposta in calce all’originale(PerlaCass.n.6749/2007,qualoralarelatanonsiaappostaincalcela no@ficanonpuòessereidoneaaldecorsodelterminebreve). 45 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) LANOTIFICADELLASENTENZAEMESSADALLAC.T.R. La no2fica della sentenza della Commissione tributaria regionale può comportare problema@che rela@vealluogooveeseguirla,qualoralacontropartesiaun’Agenziafiscale. Conlasentenza14.2.2006n.3116,laCortediCassazioneaSezioniUnitehasancitoche: ü l’is@tuzionedelleAgenziefiscalihaimplicitamenteabrogatol’art.21dellaL.133/99; ü perleAmministrazioninonpatrocinatedall’AvvocaturadelloStato,l’art.144c.p.c.prevedeche lenoQficazionidevonoessereeseguitedireVamentepressol’AmministrazionedesQnataria; ü incasodipatrociniodapartedell’Avvocaturalano@ficavafa2apressol’AvvocaturadelloStato territorialmentecompetente. Tu2avia, tale disposizione deve essere coordinata con l’art.10 del D.Lgs. 546/92, secondo cui la legi`mazione processuale compete anche agli uffici periferici dell’Agenzia fiscale. Pertanto, la no2ficadellasentenzadellaCommissionetributariaregionalepuòavvenire,alterna@vamente,nei confron@: ² dell’Agenzia delle Entrate presso la sua sede centrale in Roma in persona del dire2ore generaleprotempore; ² dell’ufficioperifericodell’AgenziadelleEntrate(Cass.n.4608/2014en.5358/2014). L’AgenziadelleEntrate,haspecificatoche,afinidieconomiaprocessuale,sarebbeopportunochele no@ficheavvenganoneiconfron@dellastru2uraterritorialechehaemanatol’a2o(circ.28.5.2010n. 27). 46 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) EFFETTOBILATERALEDELLANOTIFICA N.B.:NELCASOINCUILEPARTISIANOENTRAMBESOCCOMBENTI,LANOTIFICA DELLASENTENZAHAEFFETTO“BILATERALE”EITERMINIPERIMPUGNARE DECORRONOSIAPERILNOTIFICANTECHEPERILNOTIFICATARIO(CASS. 13732/2007) SEL’APPELLOINCIDENTALEE’PROPOSTOOLTREITERMINIDALSOGGETTO NOTIFICANTELASENTENZA,LOSTESSODEVECONSIDERARSITARDIVO 47 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) TERMINELUNGO La mancata no@ficazione della sentenza comporta il decorrere del c.d. “termine lungo” di impugnazione che è di sei mesi dalla data di deposito della sentenza in segreteria. La comunicazionedeldisposi@voèirrilevanteaifinidecorsodeltermine. Prorogadelterminelungo Seentroiseimesidallapubblicazione/depositodellasentenzasiverificalamorteolaperdita dellacapacitàdistareingiudiziodiunaparte,ilteminelungoèprorogatopertu2elepar@di seimesidalgiornodell’evento. Sospensioneferialedeitermini La sospensione feriale dei termini dal 1.08 al 31.08 è applicabile anche con riferimento al “terminelungo”(Cass.14496/2002en.15527/2002). Concorsodelterminebreveedelterminelungo La Cassazione (n. 8191/2000) ha precisato che il termine lungo è un termine invalicabile, sicché, ove nell’imminenza del suo spirare venga effe2uata la no@ficazione, il termine breve cessaconloscaderedelterminelungoenonlopuòprolungareulteriormente. ImpugnazionedellaparteignaranoncosQtuita La parte non cos@tuita che non ha avuto conoscenza del processo per nullità della no@ficazione del ricorso e della comunicazione dell’avviso di udienza, può proporre appello oltreil“terminelungo”. 48 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) Cass.,sent.1agosto2012,n.13794 TEMPIDIIMPUGNAZIONE-SCISSIONETEMPORALEFRADATADEPOSITOEDATA PUBBLICAZIONE-PUBBLICITÀSENTENZACONFIRMAEDATACANCELLIERECOINCIDENTE COLDEPOSITO << Il procedimento di pubblicazione di una sentenza, coincidente con il suo deposito, è unitario nonostante vi concorrano sia l'a8vità del giudice (di deposito in cancelleria del documento), sia quella del cancelliere (di pubblicazione mediante il compimento di determinate formalità̀ che rendono "cer<ficato" tale deposito), e garan2sce, quale effe0o legale, la conoscibilità̀ del provvedimento giurisdizionale erga omnes anche ai fini della decorrenza del termine di impugnazione. L'aRvità del cancelliere è, quindi, solo ricogni<va dellacompletezzadeldocumento,oltrechevincolatanelquomodo–medianteapposizionedi dataefirmaincalce–enelquando,dovendodareaGodeldeposito,nelluogoenelladatain cuiavvienelaconsegna(aGestazioneassis<tadallapresunzionediveridicità̀ finoaquereladi falso: art. 2700 c.c). Nel processo tributario il meccanismo è iden2co: in caso di omessa no2ficadellasentenzaaistanzadiparte,ilterminelungoperimpugnarladecorredallasua pubblicazione(arG.38e51,D.Lgs.n.546/1992)cheavvienemediantedepositoinsegreteria, a0estato dalla firma e dalla data apposte sulla sentenza dal segretario (art. 37, D.Lgs. n. 546/1992)>>. 49 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) Cass.,sent.4maggio2012,n.6728 TERMINIPROCESSUALI-COMPUTO-TERMINEPERLAPROPOSIZIONE DELL'APPELLO-SCADENZADISABATO-PROROGADIDIRITTOALPRIMOGIORNO SEGUENTENONFESTIVO << Il termine per proporre appello deve essere qualificato come termine a decorrenza successiva, con la conseguenza che, ove il "dies ad quem" del medesimo vada a scadere nella giornata di sabato, esso è prorogato al primo giorno seguente non fes2vo, ai sensi dell'art. 155, quarto comma, cod. proc. civ., nella nuova formulazione introdoGa dall'art. 2, leG. f), legge 28 dicembre 2005, n. 263, applicabile ai procedimen< instaura< successivamente alla data del 1 marzo 2005>>. 50 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) Cass.,sent.26marzo2014,n.7059 NOTIFICADELLASENTENZAAMANIDELCONTRIBUENTEINLUOGODELDIFENSORE DOMICILIATARIO MASSIMA 1 << La no2fica della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale a mani proprie della parte (specificamente del legale rappresentante della società̀), è valida ed idonea a far decorrere il termine breve per l'impugnazione, previsto dall'art. 51, comma 1, D.Lgs.n.546del1992,quand'anchenelgiudizioaquolapartesisiacos2tuitaamezzodiun difensore>>. MASSIMA 2 – << La no2ficazione della sentenza della commissione tributaria provinciale effe0uata a mani proprie della parte, sebbene la stessa fosse cos2tuita a mezzo di un difensore nel giudizio "a quo", è valida ed idonea a far decorrere il termine breve di impugnazione previsto dall'art. 51, comma 1, del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, in quanto l'art.17,comma1,delmedesimod.lgs.facomunquesalvalaconsegnainmaniproprie,acui, dunque, resta sempre possibile ricorrere a0esa la prevalenza delle disposizioni processuali tributariesuquelleprocessualiciviliexart.1,comma2,deld.lgs.n.546del1992,operandoil richiamo di cui all'art. 49 del d.lgs. 546 cit. solo ad alcune del codice di rito in tema di impugnazioniingenerale.(Inapplicazionedell'anzide0oprincipio,laS.C.haesclusol'idoneità̀ afardecorrereilterminebreveperl'impugnazioneallano2ficadiunasentenzaeseguita,nei confron2diunasocietà̀,medianteconsegnanonalsuolegalerappresentantedellasocietà̀, maalpor2erepressolasededellastessa).>>. 51 Leimpugnazioni PRINCIPIGENERALI:ITERMINIPERIMPUGNARE(segue) Cass.,sent.7marzo2014,n.5358 NOTIFICADELLASENTENZA <<… in tema di contenzioso tributario, qualora l'Agenzia delle Entrate abbia partecipato al giudizio d'appello, instaurato successivamente al 1 gennaio 2001, senza il patrocinio dell'Avvocatura dello Stato, la no2fica della sentenza impugnata va effe0uata, ai fini della decorrenza del termine breve, non nei confron2 dell'Avvocatura distre0uale, ma nei confron2 della sede centrale dell'Agenzia o alterna2vamente nei confron2 degli uffici periferici della stessa, esclusivamente u<lizzando le modalità previste, per la no<fica delle sentenze delle Commissionitributarie,dall'art.38deld.lgs.n.546del1992"(Sentenzan.8507del 09/04/2010;Sentenzan.9401del20/04/2007;id.n.5871del13/04/2012)>> 52 ILGIUDICATO 53 Leimpugnazioni ILGIUDICATO:DEFINIZIONI E’ definito GIUDICATO INTERNO la res iudicata che si è formata nell’ambito del medesimogiudizio. IlGIUDICATOESTERNO,invece,invecerappresentalaresiudicatachesièformata inunaltrogiudizio. Il GIUDICATO FORMALE fa riferimento alla definiQvità̀ della sentenza, come impossibilità di proporre avverso essa i mezzi ordinari di impugnazione per intervenutadecadenza(mancatorispe2odeitermini)exart.324C.p.c. ConilGIUDICATOSOSTANZIALElasentenzaacquisital’autoritàdicosagiudicatae deVainmanieradefiniQvalaregoladelcasoconcretoalvagliodelgiudice,inaltre parole,l’acquisitadefini@vità̀ dellaregoladelcasoconcretostatuitainsentenzaha valorevincolantealparideglia(norma@vi,exart.2909C.c. 54 Leimpugnazioni ILGIUDICATO:DEFINIZIONI(segue) IlGIUDICATOESPLICITOcopretu2ociòcheèstatofa2ovalereinmanieraesplicita IlGIUDICATOIMPLICITOcopreimplicitamenteciòcheavrebbepotutoesserefa2o valereechesuccessivamenteinsededigravamenonèstatoopposto,(es.dife2odi giurisdizione:ilgiudicediprimecurenonsipronunciainmeritoalpropriodife2odi giurisdizione, che peraltro nessuna delle par@ ha sollevato, implicitamente riconosce,dunque,lapropriagiurisdizione.Insededigravamesel’appellantenon rilevaildife2odigiurisdizionesiformaungiudicatoimplicitoe,quindi,insededi eventualericorsoperCassazionenonpuòpiùesserefa2ovalere.(Cfr.Cass.,SS.UU., sent. 9/10/2008, n. 24883. ID. Cass., 4/04/2012, n. 5375). E’ un principio di economiaprocessualedeigiudiziedilogicagiuridica.Seilgiudiceaddivienealla decisione della quesQone logicamente successiva vuol dire che ha risolto quella precedente. N.B.: Per la Cassazione però traVasi di una ipotesi eccezionale relaQva solo alla quesQonedigiurisdizione(Cass.20259/2013). 55 Leimpugnazioni ILGIUDICATO:DEFINIZIONI(segue) CASS.,sent.5dicembre2014,n.25762 EFFETTIDELGIUDICATO(PRECLUSIONI)-GIUDICATOESTERNO-EFFICACIAESTERNA DELLASENTENZADELGIUDICETRIBUTARIO-ESTENSIONE-DIVERSIPERIODI D'IMPOSTA-OBBLIGAZIONESANZIONATORIA-POSSIBILITÀ-LIMITI–FATTISPECIE << In materia tributaria, l'efficacia espansiva del giudicato esterno non incontra ostacolo-nonsoloperl'obbligazione,maancheperl'illecitotributario-nell'autonomia deiperiodidiimpostaallorché,assumendounelementodellafa8specieuncara0ere tendenzialmentepermanente,sussistaquelpresuppostodella"invarianzaneltempo", chenecos2tuisceilmomentocondizionante.(Nell'enunciareilsuddeGoprincipio,laS.C. haritenutochelaqualificazionegiuridicadelcontraGoedilconseguenteaccertamento della non imponibilità, ai fini I.V.A., delle rela<ve prestazioni, compiuto con sentenza passata in giudicato per un determinato periodo d'imposta, nel giudizio avente ad oggeGo il tributo, esplichi i suoi effeR anche nel giudizio avente ad oggeGo l'illecito tributario,consistentenell'omessopagamento,perpetratoinaltroperiodod'imposta,in quanto la qualificazione giuridica del contraGo, da cui dipende la configurabilità dell'illecito, integra un elemento invariabile del rapporto). (RigeGa, Comm. Trib. Reg. Lombardia,13/12/2007)>>. 56 Leimpugnazioni ILGIUDICATO:DEFINIZIONI(segue) CASS.sent.15febbraio2013,n.3750 <<Ilrilievoèinfondato,inquanto,secondoilconsolidatoorientamentodi questaCorte,“lasentenzadelgiudicetributarioconlaqualesiaccertail contenuto e l’en2tà degli obblighi del contribuente per un determinato anno d’imposta può fare stato anche con riferimento alle imposte dello stesso 2po dovute per gli anni successivi solo per quanto a8ene le qualificazioni giuridiche o altri elemen2 preliminari correla< ad un interesse proteGo avente il caraGere della durevolezza, mentre non può avere alcuna efficacia vincolante quando l’accertamento rela2vo ai diversi anni d’imposta debba fondarsi su da2 e ricostruzioni contabili diversi”(Cass.n.11226del2007,n.18907del2011)>>. 57 L’APPELLO 58 L’APPELLO PRINCIPIGENERALI Conl’AppellosipossonosindacarelesentenzeemessedallaCommissioniTributarie Provinciali. Tra2asidiunmessodigravame: ü ordinario, nel senso che condiziona il giudicato e ne è condizionato e deve esserepropostoentroterminiperentori; ü sosQtuQvo,nelsensochelapronunciadelgiudicedisecondogradosisos@tuisce integralmenteaquelladiprimogrado(salviicasidirimessioneallaC.T.P.); ü a“criQcalibera”nelsensochel’appellantepuòfarvalereognipotenzialevizio dellasentenzaimpugnata,iviinclusalasostanzialeingius@zia. Le decisioni del giudice di appello sos@tuiscono quelle di primo grado, sia quandoaccolgono(confermanolaprimadecisione)siaquandorespingono l’appello(riformanolaprimadecisione). 59 L’APPELLO ILDIVIETODIREFORMATIOINPEIUS In osservanza al principio della “corrispondenza tra il chiesto e pronunciato” (art. 112 c.p.c.) i poteri del giudice di appello sono determina@inrelazioneall’inizia@vadellepar@. Nel caso in cui non sia stato presentato appello incidentale, la sentenza emessa in appello non può essere più sfavorevole per l’appellante e più favorevole all’appellato di quanto non lo sia stata la sentenza impugnata (Cass.n.14063/2006). 60 L’APPELLO L’EFFETTODEVOLUTIVO Inbasealprincipio“tantumdevolutumquantumappellatum”ilgiudicediappello èinves@todellacausaneilimiQdeimoQvidiappelloedella riproposizionedelle quesQonirigeVateononesaminatedallaCommissioneTributariaProvinciale.Con la devoluzione le deduzioni e i materiali acquisi@ in primo grado passano automa@camenteall’esamedelsecondogiudice. Inassenzadiciò,suicapidellasentenzanonspecificatamenteappellaQ/devoluQ/ riproposQsiformailc.d.giudicatointerno. N.B.: La giurisprudenza considera rispe2oso del principio “tantum devolutum quantum appellatum” il fa2o che il giudice d’appello possa fondare la propria decisionesuelemen@chenonsonosta@specificatamenteavanza@dall’appellante, a condizione, che tali ragioni si possano considerare dire2amente connesse con i mo@videdo(nell’impugnazionecos@tuendoneilnecessarioantecedentelogicoe giuridico(Cass.ord.26162/2013). 61 L’APPELLO LADEVOLUZIONEEIMOTIVIDIAPPELLO A2raverso la formulazione di moQvi specifici di impugnazione, l’appellante individua le quesQoni che formano l’ogge2o e l’ambito del riesame chiesto al giudice di seconde cure, denunciando gli errori in procedendo e in giudicando commessi dal primo giudice e precisando le ragioni concrete per cui invoca la riformadellasentenzaimpugnata(Cass.n.23719/2013). N.B.: I mo@vi di appello riguardano la sentenza impugnata, i mo@vi di ricorso riguardanol’aVoimposiQvoimpugnato. Non essendo l’Appello un gravame automa@camente devolu@vo, il giudice di appello non è legi`mato a riesaminare l’intera causa. Se il giudice di appello considera ques@oni non devolute, viola il giudicato interno e la sentenza emessa puòesserecassatasenzarinviosulcaposulqualesièformatode2ogiudicato(Cass. n.7088/2001) Il ricorso senza formulazione dei moQvi è inammissibile, proprio perché i mo@vi sono strumentali all’individuazione dei limi@ della devoluzione e degli errori commessidalgiudicediprimecure. 62 L’APPELLO IMOTIVISPECIFICIDIAPPELLO La Corte di Cassazione ha precisato che l’indicazione dei moQvi non deve necessariamente consistere in una rigorosa e formalisQca enunciazione delle ragioni invocate a sostegno dell’impugnazione. Ri@ene, invece, sufficiente una esposizionechiaraeunivocadeldevolutum. PerlaCassazionel’inammissibilitàvadichiaratasolonelcasoincuil’enunciazione deimoQvimanchiosiaassolutamenteincerta,ovveroquandoessachepurepuò esseresommariasipresentataledanonconsen@rel’individuazionedelnucleodella censurarivoltacontroladecisioneimpugnata(Cass.nn.23179/2013,24454/2010). Sonosta@dichiaraQinammissibilia(diappelloicuimo@vi: ü consistevano in un richiamo ad altri a( di appello stesi dalla parte appellante (Cass.n.18006/2006); ü richiamavano genericamente le conclusioni formulate in seno al processo di primogrado(Cass.nn.21816/2006e8640/2009); ü avevanocontenutoassertorioeripe@@vodelleragioniposteallabasedelricorso introdu(voederanoprividicri@cadellasentenza(CTRPotenza15/2001). 63 L’APPELLO LEQUESTIONIEDECCEZIONINONRIPROPOSTE ART.56-D.Lgs.n.546/92 QUESTIONIEDECCEZIONINONRIPROPOSTE << Le ques2oni ed eccezioni non accolte nella sentenza della commissione provinciale, che non sono specificamente riproposte in appello, s'intendono rinunciate>>. Per quesQoni “non accolte” si devono intendere sole le quesQoni che non siano stateoggeVodireiezioneespressaperchérimasteassorbite. LEQUESTIONIRESPINTEDEVONO ESSEREOGGETTODI IMPUGNAZIONE LEQUESTIONIASSORBITEOSSIA NONACCOLTE VANNORIPROPOSTE 64 L’APPELLO LEQUESTIONIEDECCEZIONINONRIPROPOSTE(segue) CASS.,sent.13novembre2015,n.23228 ECCEZIONEESPRESSAMENTERIGETTATAINPRIMOGRADO-ONERE D'IMPUGNAZIONE << Nel processo tributario, la parte rimasta soccombente sull'eccezione preliminare di decadenza, onde evitare la formazione del giudicato interno, deve necessariamente proporre impugnazione - principale o incidentale - sul punto, non essendo sufficiente la mera riproposizione della ques2one in appello, ai sensi dell'art. 56 del d.lgs. n. 546 del 1992, poiché́ ladizione"nonaccolte"iviu2lizzatariguardalesoledomandeed eccezionisucuiilgiudicenonsisiaespressamentepronunciato>>. 65 L’APPELLO LEARGOMENTAZIONIGIURIDICHE Ai sensi e per gli effe( dell’art. 113 c.p.c., il giudice deve applicare le norme di diriVo al fine di decidere la controversia, salvo i casi in cui la legge consente la decisionesecondoequità. IURANOVITCURIA <<ILTRIBUNALE CONOSCELELEGGI>> L’onere di riproposizione riguarda i fa`, cioè i profili so2ostan@ ai mo@vi e non comprendeleargomentazionigiuridicheposteallabasedeimo@vidiricorso(Cass. n.3653/2001) IPROFILIDIFATTOSONOTUTTOCI0’ CHECONCERNEL’ACCADUTO IPROFILIDIDIRITTORIGUARDANOLE DISPOSIZIONIDILEGGECHESI APPLICANOALFATTO 66 L’APPELLO LEQUESTIONIRILEVABILID’UFFICIO LadevoluzionenonoperaperlequesQonirilevabilid’ufficio. L’unicolimitealleques@onirilevabilid’ufficioèdatodal“giudicatointerno” odal “giudicatoimplicito”. Una ques@one è rilevabile d’ufficio dal Giudice quando a`ene ad interessi pubblici o è dichiaratataledallaleggeodallagiurisprudenza;ades.: ü lecausediinammissibilitàdelricorso(art.22D.Lgs.546/92); ü latardivaproposizionedelricorso(art.21D.Lgs.546/92); ü ildife2odigiurisdizione(art.3D.Lgs.546/92); ü l’incompetenzaterritoriale(art.5D.Lgs.546/92); ü laproposizionedidomandenuoveinappello(art.57D.Lgs.546/92); ü ilgiudicatoesterno(Cass.SS.UU.13916/2006); ü ilviziodiincompetenzaterritorialedegliUffici(C.T.P.Treviso,n.99/2010); ü l’omessoinviodellacomunicazionebonarianellaliquidazioneautoma@ca(C.T.R.Napolin. 52/2008). Nonsonorilevabilid’ufficio: ü laprescrizione(art.2938c.c.); ü lanullitàdellano@ficadell’a2odiaccertamento(Cass.n.10477/2008); ü ladecadenzaafavoredelcontribuente(Cass.4152/2014). 67 L’APPELLO ILDIVIETODIIUSNOVORUM Art.57-<<1.Nelgiudiziod’appellononpossonoproporsidomandenuovee(...) 2.Nonpossonoproporsinuoveeccezionichenonsianorilevabilianched’ufficio>>. Ilprincipioèstatoso2olineatodallasentenzadellaCortediCassazionen.9754del 2003,secondocui<<Ilgiudiziotributario,ancheinbasealladisciplinadeGatadagli ar<coli 18, comma secondo, 19 e 24, comma secondo, D.Lgs. n. 546/1992, è sostanzialmente caraGerizzato da un meccanismo d'instaurazione di 2po impugnatorio, circoscri0o alla verifica della legi8mità̀ della pretesa effe8vamente avanzata con l'a0o impugnato, alla stregua dei presuppos2 di fa0oedidiri0oinessoa0oindica2,ehaunogge0origidamentedelimitatodalle contestazioni mosse dal contribuente con i mo2vi specificamente dedo8 nel ricorsointrodu8vo,inprimogrado,ondedelimitaresindallanascitadelrapporto processuale tributario le domande e le eccezioni proposte dalle par2. Da ciò̀ conseguechenuovecensuredelcontribuente,introdo0einappelloconmemoria aggiun2va, sono inammissibili perché́ comportano l'esame di una nuova causa petendi>>. 68 L’APPELLO ILDIVIETODIIUSNOVORUM(segue) La filosofia dell’ar@colo 57 risponde all’esigenza di evitare un indebito ampliamento del thema decidendum nel processo di seconda istanza, che si configura come mera ripeQzione del giudizio di primo grado, come una revisio priorisistan2aeenoncomeunnovumiudicium. L'unica eccezione prevista è quella relaQva alla richiesta di interessi maturaQ in seguitoallasentenzaimpugnata(c.1secondaparte). IdivieQcontemplaQnell’art.57hannocaraVereassolutoepossonoessererilevaQ d’ufficio anche in caso d’acce2azione del nuovo contraddi2orio da parte dell’avversario.Inoltre,selaviolazioneèstataintegratadall’organogiudicantepuò essere rilevata anche d’ufficio in sede di giudizio di legi`mità (Cass. Sent. 23 giugno1998,n.6207). 69 L’APPELLO ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:ISOGGETTI Siha“domandanuova”esipuòincorrereneldivietodiultrape@zione,dicuiall’art. 57, nel caso si verifichi un mutamento in appello anche di solo uno dei seguen@ elemen@:(i)ilsoggeVo,(ii)lacausapetendio(iii)ilpe2tum. Perciòcheconcerneisogge`sirichiedechenonmuQnonél’aVoresostanziale, (cioè il contribuente), né la controparte resistente (ossia il sogge2o a(vo del rapporto giuridico tributario, l’Ufficio che ha ado2ato un provvedimento di imposizioneohaado2atouncomportamentodidiniegodiunapretesaalrimborso delcontribuente). ü LasuccessioneaQtolouniversalenoncosQtuiscedomandanuova:ilricorsoin appello che sia proposto dagli eredi del ricorrente originario, o dal rappresentantelegaledellapersonagiuridica,nominatoinsos@tuzionediquello precedentechesiadeceduto,èpienamenteammissibile. ü Nella successione a Qtolo parQcolare nel diriVo controverso, l’appello che sia propostodalsuccessoreèinammissibileperché́ ladomandaènuovae,aisensi dell’art.111c.p.c.,ilprocessodeveproseguiretralepar@originarie. 70 L’APPELLO ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:ILPETITUM Il pe2tum dell’azione è il provvedimento giurisdizionale che si invoca dal giudice in quella dichiarazione finale dell’a2o introdu(vo del giudizio, che è cos@tuita dalle cosidde2econclusionidelricorso. N.B.:SonodomandanuovasiaimutamenQqualitaQvisiaimutamenQquanQtaQvidel pe2tum, in quanto nel primo caso viene meno la coincidenza tra il bene invocato in prima e in seconda istanza, mentre nel secondo caso sussiste un ampliamento della pronunciapurrimanendoinvariatoil@podiprovvedimentorichiestoalgiudice. Sihamutamentoqualita@vo,ades.: nelcasoincuiilcontribuentechiedain primogradol’accertamentodelvaloredi unbeneeinappellolanullità̀dell’avviso diaccertamento. Sihamutamentoquan@ta@vo,ades.: nelcasoincuiinprimogradovenga richiestoilrimborsodisommeversate senza@toloeinappellosivogliano aumentaretalisomme. Nonsiincorrerebbeneldivietodiultrape@zioneladdoveladomandapropostainappello fossequan@[email protected],infa(, diun’acquiescenzaparzialedell’appellanteallasentenzadiprimogrado. 71 L’APPELLO ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:LACAUSAPETENDI Lacausapetendiè[email protected] quest’o(ca viene a configurarsi una domanda nuova, con indebito ampliamento delthemadecidendum,quandoinappellosianointrodo`moQviulterioriediversi rispeVoalprimogrado. LaCorte di Cassazione sièespressapiù̀ voltesull’argomento,chiarendochesiha domandanuovaallorchéilcontribuente,nell'aVodiappello,introduceunacausa petendi diversa fondata su situazioni giuridiche non prospeVate in primo grado (Cass.n.4335/2002). Ladeduzionediunanuovacausapetendiintroducenelprocessoundiversotema d'indagineedidecisione,chealteral'oggeVosostanzialedell'azioneeditermini della controversia, andando oltre i limi@ di una (consen@ta) emenda<o libelli, quandol'impugnazionenonsialimitataadunadiversaprospe2azionegiuridicadel medesimo pe<tum, ma, consista in una nuova pretesa, fondata su differenQ presupposQ di faVo e di diriVo, non eccepiQ in sede di opposizione (Cass. nn. 12258/2002,10737/2001,7736/2001,5120/2001). 72 L’APPELLO ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:LACAUSAPETENDI(segue) AQtoloesemplificaQvo,sonostateconsiderateDOMANDENUOVE: ü la richiesta di annullamento dell'a2o per mancanza di mo@vazione, qualora in primogradosiastatasollevatal'illiceitàdellostessoinquantocontrastantecon l'asse2o contabile del contribuente regolarmente tenuto (Cass. 4.9.2001 n. 11369); ü la contestazione circa la sussistenza della responsabilità solidale dei coniugi ex art.14dellaL.114/77(Cass.18.6.2008n.16453); ü la censura di non debenza dell'IRAP per dife2o di autonoma organizzazione, nell'ipotesi in cui in primo grado il ricorso sia stato basato sull'incompa@bilità̀ dell'impostaconl'ordinamentocomunitario(Cass.9.9.2008n.23305); ü la contestazione circa la validità di documen@ prodo( in primo grado in fotocopia(C.T.C.9.12.96n.6140); ü inunaliteinerentel'impostadiregistro,ladeduzionedelcara2erecondizionato della sentenza di esecuzione in forma specifica di cui all'art. 2932 c.c. (Cass. 30.7.2007n.16829)olare(ficadelvalorediavviamentodell'aziendasullabase di coefficien@ di reddi@vità diversi da quelli recepi@ nell'a2o imposi@vo e menziona@esclusivamentenell'a2odiappello(Cass.7.5.2014n.9810). 73 L’APPELLO ILDIVIETODIDOMANDENUOVE:LACAUSAPETENDI(segue) AQtoloesemplificaQvo,NONsonostateconsiderateDOMANDENUOVE: ü la difesa dell'ufficio fondata sulla mancata presentazione della denuncia di a(vità ai fini TARSU, in quanto semplice contestazione della pretesa del contribuente(Cass.23.4.2002n.5895) ü l'eccezionediinapplicabilità̀ deiparametricontabili(C.T.Reg.Venezia23.1.2008 n.22); ü lapretesanullità̀ dellacartelladipagamentopermancatorispe2odeiterminidi iscrizionearuolodellesomme,qualora,inprimogrado,ladifesasiastatabasata sul mancato rispe2o dei termini previs@ per l'esecuzione della liquidazione automa@ca(Cass.23.5.2005n.10864); ü la mera variazione quan@ta@va del "pe@tum" da parte dell'Amministrazione Finanziaria dipendente da una norma@va sopravvenuta o da un evento, parimen@sopravvenuto,necessariamentecollegatoaquelloiniziale(intemadi sanzionitributarie,Cass.23.5.2014n.11470haritenutoammissibilelarichiesta di riduzione della misura della sanzione tributaria in conseguenza dello "ius superveniens"[email protected] 2005). 74 L’APPELLO ILDIVIETODIDOMANDENUOVE(segue) Cass.,Sez.5,n.9810/2014,Rv.630680,est.Terrusi <<Ildivietodidomandenuoveprevistodall’art.57,comma1,deld.lgs.n. 546 del 1992, si applica anche all’Ufficio, che non può, quindi, avanzare davan2 al giudice di appello pretese diverse, so0o il profilo della gius2ficazione delle stesse e, quindi, della causa petendi, da quelle che figuranonell’a0oimposi2vo,venendolesa,incasocontrario,lapossibilità̀ per il contribuente di esercitare il proprio diriGo di difesa aGraverso l’ar<colazione dei mo<vi di ricorso, i quali, di necessità, devono essere rapporta<aciò̀ cheèespostonell’aGo.Inapplicazioneditaleprincipio,la Corte ha cassato la sentenza impugnata che, con riguardo ad un aGo di reRficaeliquidazionediunamaggioreimpostadiregistroinrelazionead uncontraGodicessionediazienda,avevaritenutocorreGamenteeffeGuata lareRficadelvaloredell’avviamentodell’aziendasullabasedicoefficien< direddi<vità̀ diversidaquelliespos<nell’aGoimposi<voemenziona<solo nell’aGodiappello>>. 75 L’APPELLO ILDIVIETODIDOMANDENUOVE(segue) ConlasentenzaSez.5,n.11470/2014,Rv.630980,est.Bo2a,laCorteha precisato che << non cos2tuisce domanda nuova, ed è pertanto proponibile in sede di appello, la richiesta di mera variazione, da parte dell’ufficio, della quan2tà della pretesa tributaria, in dipendenza di una norma2va sopravvenuta o di un evento parimen2 sopravvenuto e necessariamente collegato a quello iniziale. Nella faRspecie, rela<va ad un giudizio di impugnazione di un aGo di irrogazione di sanzioni amministra<ve,laCortehaesclusochedovessequalificarsicomenovumin appello la richiesta dell’Ufficio di riduzione della misura della sanzione tributaria in conseguenza della sopravvenuta sentenza della Corte cos<tuzionalen.144del2005.>>. 76 L’APPELLO ILDIVIETODIDOMANDENUOVE(segue) Cass.,Sez.5,n.20928/2014,Rv.632515,est.Olivieri << È inammissibile, la formulazione in sede di gravame dell’eccezione di nullitàdell’avvisodiaccertamentoperomessaallegazionedeidocumen2 in esso richiama2 per rela2onem qualora con il ricorso introdu8vo sia stata eccepita la nullità per carenza di mo2vazione per l’inadeguata rappresentazionedeifa8edelleragionifondan2lapretesa,nonessendo consen<to, nel giudizio tributario di secondo grado, il mutamento delle deduzioniol’inserimentoditemid’indaginenuovirispeGoaquellicompresi neimo<vidiimpugnazionededoRconilricorsointroduRvo.>> 77 L’APPELLO ILDIVIETODINUOVEECCEZIONI Le eccezioni, in senso tecnico, sono lo strumento processuale con cui il contribuente, in qualità di convenuto in senso sostanziale, fa valere un faVo giuridico avente efficacia modificaQva o esQnQva della pretesa fiscale. Il divieto si riferisce solo alle eccezioni in senso streVo o proprio, rappresentate da quelle ragioni delle par@ sulle quali il giudice non può esprimersi se ne manchi l’allegazione ad opera delle stesse (Cass. 17645/2014). Non sono tali le semplici argomentazioni difensive poste a fondamento delladomandaoleprospe2azionidire2eacontestarelafondatezzadiuna eccezione(Cass.466/2003). 78 L’APPELLO ILDIVIETODINUOVEECCEZIONI(segue) Possono,quindi,definirsieccezioniinsenso“proprio”,ades: ü l’eccezionediprescrizionees@n@va; ü l’eccezionedisussistenzadia(interru(videllaprescrizione; ü l’eccezionedigiudicatointerno; ü l’eccezionedicompensazione; ü l’eccezionedirinunciaaldiri2o; ü l’eccezionedidife2odi@tolarità̀passivadeldiri2ofa2ovalereingiudizio; ü l’eccezionedidisconoscimentodiscri2uraprivataauten@cataprodo2aC.T.P.; ü l’eccezionediincompetenzaterritoriale; ü l’eccezioned’inadempimento; ü lanullitàdell’avvisodiaccertamento. NoncosQtuisconoeccezioniinsensoproprio,mamereargomentazionidifensive,ades:: ü qualsivogliaques@onediinterpretazionenorma@va; ü laques@onedilegi(mitàcos@tuzionalediunanorma; ü ladeduzionediadempimentodell’obbligazione; ü lacontestazionedelvaloreprobatoriodeimezziistru2oriu@lizza@inprimogrado; ü lacri@caalrisultatodiconsulenzatecnicaesperitainprimogrado; ü lacontestazionedeglielemen@cos@tu@videlladomandaedeirequisi@difondatezza. 79 L’APPELLO ILDIVIETODINUOVEECCEZIONI(segue) CASS.,sent.16dicembre2015,n.25331 NUOVEECCEZIONI << Tenuto conto della natura impugnatoria del sistema processuale tributario,nonèpossibile,infasediappello,proporreeccezioni"nuove" chesirisolvanoinunmutamentodell'originariaimpostazionedelricorso. Deve, tuGavia, precisarsi che eventuali "falle" del ricorso introdu8vo possono essere eccepite in appello dall'Amministrazione finanziaria a prescindere dalla preclusione contenuta nell'art. 57 del D.Lgs. n. 546 del 1992,inquanto,comunque,a0engonoall'originariothemadecidendum, conilsololimitedelgiudicato>>. 80 L’APPELLO ILDIVIETODINUOVEECCEZIONI(segue) CASS.,sent.21luglio2015,n.15291 NUOVEECCEZIONI << Il divieto di introdurre domande nuove, di cui all'art. 57, comma 1, D.Lgs.n.546del1992,nonconsentediporreabasedellapretesa,dinanzi al giudice di appello, norme non invocate nella fase di proposizione del ricorso, da cui derivi la necessità di svolgere dis2n2 apprezzamen2 in punto di fa0o. Al contrario opinando, ne verrebbe vulnerata la concreta possibilità,perlacontroparte,diesercitareildiriGodidifesaamezzodelle eccezioni, che vanno necessariamente rapportate a ciò che risulta contestatonell'aGointroduRvodelgiudizio.>>. 81 L’APPELLO NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI ART.58-D.LGS.n.546/92-NUOVEPROVEINAPPELLO <<1-Ilgiudiced'appellononpuòdisporrenuoveprove,salvochenonleritenga necessarieaifinidelladecisioneochelapartedimostridinonaverlepotutefornire nelprecedentegradodigiudiziopercausaadessanonimputabile. 2-E'faGasalvalafacoltàdellepar<diprodurrenuovidocumen2>>. NUOVIDOCUMENTI: ü Nell’ambito della materia del NUOVEPROVE: contendere che si è definita in I° grado; ü Necessarieaifinidelladecisione; ü Che non amplino la materia del contendere e, dunque, non diano ü Che la parte dimostri di non aver luogo all’esigenza di consenQre fornitoinIgradopercausaadessa moQvi aggiunQ (Cass., sent. n. nonimputabile(art.345c.p.c.). 9224/2007); ü Neiterminidicuiall’art.32-D.Lgs. n.546/92. 82 L’APPELLO NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue) Seildepositodeidocumen@deveavvenireentrovenQgiorniliberiprimadell’udienza, occorredomandarsiselaparteche,inprimogrado,abbiadepositatotardivamenteun documento(oloabbiaomesso)possa,inappello,provvederealsuodeposito. Perlagiurisprudenza: ü la tardività della produzione di un documento in primo grado non si traduce nell’impossibilità di esaminare quello stesso documento in appello (Cass. n. 16003/2000eCass.n.6921/2011); ü in appello è fa2a salva la possibilità di produrre nuovi documen@, ancorché preesisten@alprimogrado(Cass.n.232/2009); ü il documento deve ritenersi “nuovo” quando viene per la prima volta prodo2o in gradodiappellooallorchélaproduzionenelgiudiziodiI°gradodebbaritenersiper qualunqueragioneirrituale(Cass.n.9604/2000eCass.n.2027/2003); ü puòesserevalidamenteprodo2oinappelloancheundocumentoogge2odiirrituale produzioneinprimogrado,acondizionechetaledocumentocos@tuiscaunaprovadi un’argomentazione difensiva già espressa e non della formulazione di un nuovo mo@voodiunanuovaeccezione(Cass.Ord.17.10.2013n.23618); ü Equitalia può produrre per la prima volta in appello la prova circa la no@fica della cartelladipagamento(Cass.25.6.2012n.10567). 83 L’APPELLO NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue) CASS.,sent.24febbraio2015,n.3661 APPELLO-PRODUZIONEDIDOCUMENTIIRRITUALMENTEDEPOSITATIINPRIMO GRADO–LICEITÀ << Il termine previsto dall'art. 32 del D.Lgs. 31.12.1992, n. 546 per il deposito di memorie e documen2 deve ritenersi perentorio, pur non essendo dichiarato tale dalla legge, in quanto direGo a tutelare il diriGo di difesa della controparte ed a realizzareilnecessariocontraddiGoriotralepar<etraquesteedilgiudice(cfr.Cass. 30maggio2011,n.11929,Cass.30gennaio2004,n.1771). Ne consegue che la mancata osservanza del de0o termine determina la preclusionediogniulteriorea8vitàprocessuale,senzacheassumaalcunrilievo, in contrario, la circostanza che la controparte si sia cos2tuita in giudizio senza nullaeccepirealriguardo. Lapossibilitàdisanatoriaaseguitodiacquiescenzaèammessa,difa8,soltanto con riferimento alla forma degli a8 processuali, e non anche rela2vamente all'inosservanzadeiterminiperentori,comeprevistodall'art.153delcodicedirito. (Cass.30maggio2011,n.11929,Cass.30gennaio2004,n.1771).-SEGUE- 84 L’APPELLO NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue) CASS.,sent.24febbraio2015,n.3661 APPELLO-PRODUZIONEDIDOCUMENTIIRRITUALMENTEDEPOSITATIINPRIMO GRADO–LICEITÀ (segue) <<…Tu0avianelgiudiziodiappellodavan2allecommissionitributarieregionali le par2 hanno facoltà̀, ai sensi dell’art. 58, 2° comma, d.leg. 31 dicembre 1992 n. 546,didepositarenuovidocumen2,anullarilevandolaeventualeirritualità̀ della loro produzione in primo grado. (Cass. 13 maggio 2003, n. 7329). Conseguentemente i documen2 irritualmente prodo8 in primo grado devono, comunque, ritenersi ritualmente prodo8 nel giudizio di secondo grado. Va osservato che viene contestata dal ricorrente solamente la tardiva e irrituale produzionedocumentale,manonlalororilevanzaprobatoriaaifinidellasufficienza dellamo<vazionedell’aGoimposi<vo.>>. 85 L’APPELLO NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue) CASS.,sent.18dicembre2015,n.25465 PROVADOCUMENTALE <<Intemadicontenziosotributario,aseguitodell'abrogazionedell'art.7,comma3, del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, al giudice di appello non è più consen2to ordinareildepositodidocumen2,nonpotendoilgiudicesopperireconlapropria inizia2va officiosa all'inerzia delle par2. Non possono dunque considerarsi "indispensabili", secondo la formulazione dell'art. 58, comma 1, D.Lgs. n. 546/1992, quelle prove che non sono state ritualmente prodo0e in giudizio per inadempienza delle par2, non potendo tale lacuna essere colmata dall'esercizio dell'indicatopoteregiudiziale.(Nelcasodispecie,l'eccezionerela<vaallamancata no<fica della cartella esaGoriale, aGo presupposto dell'avviso di mora impugnato, risultavaritualmentepropostadallacontribuentesindalricorsointroduRvo,e,non avendol'Ufficioadempiutoalrela<voonereprobatoriodiproduzioneditaleaGoe dellarelatadino<ficanèinprimogrado,nè,aisensidell'art.58,comma2,insede di cos<tuzione nel giudizio di appello, il Giudice tributario correGamente ha dichiarato la nullità della sentenza per violazione del disposto degli arG. 58 del D.Lgs.n.546/1992e117c.p.c.)>>. 86 L’APPELLO NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue) CASS.,sent.17giugno2011,n.13317 << I ricorren2 denunciano l'erroneo operato dei Giudici di appello, per avere ritenuto ed affermato che la documentazione probatoria u2lizzata dai Giudici di primogrado,erastataintrodo0atardivamente.Ri<eneilCollegiocheladoglianza sia infondata e che la decisione impugnata vada confermata, sia pur emendata nella mo2vazione, sulla base del condiviso principio secondo cui "In tema di contenziosotributario,nelgiudiziodiappellodavan2allecommissionitributarie regionali le par2 hanno facoltà̀, ai sensi del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, art. 58, comma 2, di depositare nuovi documen2, a nulla rilevando la eventuale irritualità̀ dellaloroproduzioneinprimogrado"(Cass.n.7329/2003).Allastregua di tale principio, posta la pacifica circostanza fa0uale che la produzione documentale, effe0uata in prime cure era tardiva ed inammissibile, essendo avvenutasoloqua0rogiorniprimadell'udienzaditra0azione,deveritenersiche lacensuradell'Agenziasiainfondata,so0oundupliceprofilo….>>. -segue- 87 L’APPELLO NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue) CASS.,sent.17giugno2011,n.13317 - segue– <<…AnzituGo,perchè̀ l'art.58citatoamme0elaproduzioneinappellodi"nuovi documen2" e, quindi, non riferisce a quelli già, inammissibilmente, prodo8 in primogrado;èevidentecheunale0uradelladisposizionecheritenesse"nuovi",i documen2già̀ irritualmenteprodo8,vanificherebbeglieffe8delterminefissato dal D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 32, comma 1, in relazione agli arG. 23 e 24 del medesimodecreto.Altresì,perchèl'Agenzianonrisultaavereprodo0oinappelloi documen2inques2one,...InfaR,ancheadipo<zzareche,nelgiudiziodiappello, vadanoqualifica<"nuovi",idocumen<,già̀irritualmente,prodoRinprimogrado,e che quindi ne sia consen<to il deposito con l'impugnazione, nel caso, tale facoltà nonrisultaesserestataesercitata>>. 88 L’APPELLO NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue) CASS.,sent.9gennaio2009,n.232 << Ritenuto altresì̀ che, secondo la giurisprudenza di questa Corte, in tema di contenzioso tributario, il D.Lgs. n. 546 del 1992, art. 58, comma 2, ha espressamenteprevistoeconsen2tolaproduzionedinuovidocumen2inappello, conlaconseguenzache,nelprocessotributario,mentreproveulteriori,rispe0oa quelle già̀ acquisite nel giudizio di primo grado, non possono essere disposte in appello, salvo che la parte dimostri di non averle potute fornire nel precedente gradodigiudizio,idocumen2possonoessereliberamenteprodo8ancheinsede di gravame, ancorché́ preesisten2 al giudizio svoltosi in primo grado (v. Cass. n. 16916del2005).>>. 89 L’APPELLO NUOVEPROVEENUOVIDOCUMENTI(segue) CASS.,sent.18aprile2007,n.9224 “In tema di contenzioso tributario, il principio secondo cui, nel giudizio di merito a seguitodicassazioneconrinvio,ildivietodiprodurrenuoveproveodepositarenuovi documen2nonoperaqualorasitra8didocumen2chesiastatoimpossibileprodurre in precedenza per causa di forza maggiore, incontra un limite nel caso in cui le par2 venganorimessedinanzialgiudicediappello:nelgiudiziodisecondogrado,infaR,la facoltà̀ di produrre nuovi documen2, prevista in via generale dall'art. 58 del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, non può essere esercitata in contrasto con l'art. 57, il quale, escludendol'introduzionedieccezioniotema2chenuove,nonconsentel'ampliamento della materia del contendere neppure a0raverso la produzione di documen2, con la conseguenza che la stessa deve ritenersi ammessa soltanto a supporto di pretese e considerazioni già̀ svolte, e non anche qualora determini la necessità di ulteriori contestazioniededuzioni...ÈCONSENTITALAPRODUZIONEINGRADOD'APPELLOSOLO DIDOCUMENTICHEABBIANOUNAMERAFUNZIONEDISUPPORTOPROBATORIODELLE PRETESEEDELLECONSIDERAZIONIGIÀSVOLTEDAUNADELLEPARTI,ENONINVECEDI DOCUMENTI CHE DETERMININO LA NECESSITÀ DI ULTERIORI CONTESTAZIONI O DEDUZIONI. E COMUNQUE LA AVVENUTA PRODUZIONE NON DETERMINA UN AMPLIAMENTODELLAMATERIADEICONTENDERE”.CosiCass.sent.21.01.2009,n.1464. 90 L’APPELLO ILPRINCIPIODICONSUMAZIONEDELL’IMPUGNAZIONE ART.60-D.Lgs.n.546/92 NONRIPROPONIBILITÀDELL'APPELLODICHIARATOINAMMISSIBILE <<L'appellodichiaratoinammissibilenonpuòessereripropostoanchese nonèdecorsoilterminestabilitodallalegge>>. Il principio di consumazione dell’impugnazione non consente a chi abbia già̀ proposto una rituale impugnazione di proporne, anche se ancora in termini,unasecondadicontenutodiverso. Il principio non esclude però che chi abbia proposto un’impugnazione viziatapossaproporneunasecondaimmunedaviziedes@nataasos@tuire laprimasemprecheitermini(brevi,aparQredall’impugnazioneviziata) nonsianoscaduQechelaprimaimpugnazionenonsiagià̀statadichiarata inammissibile. 91 LATUTELACAUTELAREINAPPELLO 92 L’APPELLO LATUTELACAUTELARE ART.52-D.Lgs.n.546/92-GIUDICECOMPETENTEEPROVVEDIMENTI SULL'ESECUZIONEPROVVISORIAINAPPELLO Invigoredal1gennaio2016 Testorisultantedopolemodificheapportatedall'art.art.9,comma1,le2. v),D.Lgs.24se2embre2015,n.156 (…...) CO.2-L'appellantepuòchiedereallacommissioneregionaledisospendere in tuVo o in parte l'esecuQvità̀ della sentenza impugnata, se sussistono gravi e fondaQ moQvi. Il contribuente può comunque chiedere la sospensionedell'esecuzionedell'aVosedaquestapuòderivargliundanno graveeirreparabile. -segue- 93 L’APPELLO LATUTELACAUTELARE(segue) ART.52-SEGUE- CO. 3 - Il presidente fissa con decreto la tra2azione della istanza di sospensione per la prima camera di consiglio u@le disponendo che ne sia datacomunicazioneallepar@almenodiecigiorniliberiprima. CO.4-Incasodieccezionaleurgenzailpresidente,previadelibazionedel merito, può disporre con decreto mo@vato la sospensione dell'esecu@vità̀ dellasentenzafinoallapronunciadelcollegio. CO.5-Ilcollegio,sen@telepar@incameradiconsiglioedelibatoilmerito, provvedeconordinanzamoQvatanonimpugnabile. CO. 6 - La sospensione può essere subordinata alla prestazione della garanzia di cui all'ar@colo 69 comma 2. Si applica la disposizione dell'ar@colo47,comma8-bis. 94 L’APPELLO LATUTELACAUTELARE(segue)–Circolare38/Edel31.12.2015 Alcontribuenteèaccordatalapossibilità̀ dichiedereinognicasolasospensione dell’esecuzione dell’aVo “se da questa può derivargli un danno grave e irreparabile”, sulla base “degli stessi presuppos2 previs2 dall’art. 47 per la sospensioneinprimogrado”(relazioneillustra@vaaldecretodiriforma). Alcontribuenteè,quindi,consenQtooVenerelasospensionedeglieffe`dell’aVo impugnatoanchequandoquestosiaconfermatodaunasentenzadimerito. L’appellante può presentare l’istanza di sospensione (della sentenza o dell’a2o), tanto unitamente allo stesso ricorso ex ar@colo 53 o al ricorso incidentale ex ar@colo54,quantoconaVoseparato. L’accoglimento dell’istanza di sospensione di una sentenza sfavorevole al contribuente preclude l’applicazione degli arQcoli 68 del decreto n. 546 e 19 del D.Lgs. n. 472 del 1997 (concernen@ la riscossione in pendenza di giudizio rispe(vamente dell’imposta e delle sanzioni), fino alla conclusione del giudizio di impugnazione. 95 L’APPELLO LATUTELACAUTELARE(segue) SOSPENSIONESENTENZAIMPUGNATA SOSPENSIONEATTO GRAVIEFONDATIMOTIVI DANNOGRAVEEIRREPARABILE Exart.283c.p.c.vièlanecessitàdellasussistenzadi entrambiirequisiQdelfumusedelpericulum,conla conseguenza che si dovrà valutare sia la fondatezza dell’impugnazione sia il pregiudizio patrimoniale che il soccombente potrebbe subire dall’esecuzione della sentenza(vedasiades.revocafidibancari). L’art. 283 c.p.c., nella sua formulazione le2erale, prescinde dalla valutazione del danno. Esso, invece, collima con quanto previsto dall’art. 431 c.p.c., in punto di sospensione dell’efficacia della sentenza di primo grado pronunciata nel processo del lavoro in favoredeldatoredilavorocheloprevede. Vièmaggiordiscrezionalitàdelgiudice. La valutazione del pregiudizio patrimoniale deve essere effe2uata dal giudice anche in relazione alla difficoltà di oVenere eventualmente la resQtuzione diquantopagato. La sospensione dell'aVo impugnato, invece, resta subordinata all'esistenza di un danno grave e irreparabile, cioè agli stessi presupposQ previsQ dall'art.47perlasospensioneinprimogrado. La sussistenza del presupposto del danno grave ed irreparabilevaverificatopiu2ostocheconriferimento all’obbligazionefiscaleinsé,allesituazionisogge`ve del ricorrente, che possono rimanere pregiudicate dall’esecuzionedelprovvedimento(diri2oallasalute, all’integrità fisica o morale, all’esercizio dell’a(vità professionale o d’impresa). La lesione, che si determinanellemoredelgiudizio,investenontanto l’obbligazionefiscalequantoildiriVoallapersona. L’altrorequisitodelfumusboniiurissiconcretainuna valutazione di Qpo probabilisQco a(nente alla fondatezza dell’impugnazione che deve ritenersi compresa tra una soglia minima di non manifesta infondatezzadelricorsoedunasogliamassimadinon accertamentopienodelleragionidelricorrente 96 L’APPELLO LATUTELACAUTELARE(segue) N.B.: A seguito dell’eliminazione dallo schema di decreto delegato del comma 7 dell’art. 52, (in base al quale in caso di vi2oria del contribuente era comunque consen@taall’A.F.laRiscossionedellesommeesigibilinellapendenzadelgiudiziodi primo grado) secondo a2enta e autorevole do2rina, la corre2a interpretazione dellenormesullasospensionecautelarein2°gradosarebbelaseguente: ü Nelprimoperiododelcomma2dell’art.52,l’espressione“appellante”sideve riferire solo alla parte pubblica (così genericamente individuata perché può tra2arsidiAgenziadelleentrate,Agentediriscossione,Comuneecc.); ü mentre il secondo periodo del comma 2 dell’art. 52, sarebbe specificatamente riferitoalsoloappellodelcontribuente. In questo modo se in primo grado dovesse soccombere l’Ufficio, ques@ con l’appellopotràchiederelasospensionedell’esecuQvitàdellasentenzaimpugnata per impedire gli effe( dell’art. 68, c. 2°, del D.Lgs. 546/92 o se si tra2a di lite da rimborso,perimpedirel’immediataesecuzionedelrimborso. Se,invece,inprimogradodovessesoccombereilcontribuente,ques@invirtùdel secondo periodo del comma 2° dell’art. 52, potrà chiedere la sospensione “dell’esecuQvitàdell’aVo”. 97 L’APPELLO LATUTELACAUTELARE(segue)–Circolare38/Edel31.12.2015 Nelcasoincuisiaconcessa,arichiestadell’ufficio,lasospensionediuna sentenzafavorevolealcontribuente,vieneinibital’opera@vità̀dellenuove normechenedisciplinanol’immediataesecu@vità. Laddove soccombente fosse l’Amministrazione, il pregiudizio patrimoniale che questa potrebbe prospe2are a sostegno della propria istanza di sospensione ben potrebbe consistere nella difficoltà di oVenere eventualmentelaresQtuzionediquantopagato. L’Ufficio, quindi, sarebbe legi`mato a non effeVuare lo sgravio o il rimborso delle somme riconosciute non dovute, in forza della stessa sentenza. 98 L’APPELLO LATUTELACAUTELARE(segue) ART.15-Spesedelgiudizio- (….) 2-quater.Conl’ordinanzachedecidesulleistanzecautelarilacommissione provvedesullespesedellarelaQvafase.Lapronunciasullespeseconserva efficacia anche dopo il provvedimento che definisce il giudizio, salvo diversastatuizioneespressanellasentenzadimerito. 99 L’APPELLO LATUTELACAUTELARE(segue) ART.47-D.Lgs.n.546/92-SOSPENSIONEDELL'ATTOIMPUGNATO Invigoredal1gennaio2016 Testorisultantedopolemodificheapportatedall'art.9,comma1,le2.r), D.Lgs.24se2embre2015,n.156 CO. 8/bis - Durante il periodo di sospensione cautelare si applicano gli interessialtassoprevistoperlasospensioneamministra@va. 100 LACONCILIAZIONEGIUDIZIALEINAPPELLO 101 L’APPELLO LACONCILIAZIONEGIUDIZIALE ArQcolo48Conciliazionefuoriudienza 1. Se in pendenza del giudizio le parQ raggiungono un accordo conciliaQvo, presentanoistanzacongiuntaso2oscri2apersonalmenteodaidifensoriperla definizionetotaleoparzialedellacontroversia. 2. Seladataditra2azioneègiàfissataesussistonolecondizionidiammissibilità̀, la commissione pronuncia sentenza di cessazione della materia del contendere. Se l’accordo concilia@vo è parziale, la commissione dichiara con ordinanza la cessazione parziale della materia del contendere e procede alla ulterioretra2azionedellacausa. 3. Seladataditra2azionenonèfissata,provvedecondecretoilpresidentedella sezione. 4. La conciliazione si perfeziona con la soVoscrizione dell’accordo di cui al comma1,nelqualesonoindicatelesommedovuteconiterminielemodalità di pagamento. L’accordo cosQtuisce Qtolo per la riscossione delle somme dovute all’ente impositore e per il pagamento delle somme dovute al contribuente. 102 L’APPELLO LACONCILIAZIONEGIUDIZIALE(segue) ArQcolo48-bisConciliazioneinudienza 1. Ciascuna parte entro il termine di cui all’ar@colo 32, comma 2, può presentare istanza per la conciliazione totale o parziale della controversia. 2. All’udienza la commissione, se sussistono le condizioni di ammissibilità̀ , invita le parQ alla conciliazione rinviando eventualmente la causa alla successiva udienza per il perfezionamentodell’accordoconciliaQvo. 3. La conciliazione si perfeziona con la redazione del processo verbale nelqualesonoindicatelesommedovuteconiterminielemodalità di pagamento. Il processo verbale cos@tuisce @tolo per la riscossione delle somme dovute all’ente impositore e per il pagamento delle sommedovutealcontribuente. 4. La commissione dichiara con sentenza l’es@nzione del giudizio per cessazionedellamateriadelcontendere. 103 L’APPELLO LACONCILIAZIONEGIUDIZIALE(segue) ArQcolo48-terDefinizioneepagamentodellesommedovute 1. Le sanzioni amministraQve si applicano nella misura del quaranta per cento del minimo previsto dalla legge, in caso di perfezionamento della conciliazione nel corso del primo grado di giudizio e nella misura del cinquanta per cento del minimo previsto dalla legge, in caso di perfezionamento nel corso del secondo gradodigiudizio. 2. Il versamento delle somme dovute ovvero, in caso di rateizzazione, della prima rata deve essere effe2uato entro venQ giorni dalla data di soVoscrizione dell’accordoconciliaQvodicuiall’ar@colo48odiredazionedelprocessoverbaledi cuiall’ar@colo48-bis. 3. Incasodimancatopagamentodellesommedovuteodiunadellerate,compresa laprima,entroilterminedipagamentodellaratasuccessiva,ilcompetenteufficio provvede all’iscrizione a ruolo delle residue somme dovute a @tolo di imposta, interessi e sanzioni, nonché́ della sanzione di cui all’ar@colo 13 del decreto legisla@vo18dicembre1997,n.471,aumentatadellametàeapplicatasulresiduo importodovutoaQtolodiimposta. 4. Perilversamentoratealedellesommedovutesiapplicano,inquantocompa@bili,le disposizioni previste per l’accertamento con adesione dall’ar@colo 8 del decreto legisla@vo19giugno1997,n.218. 104 105