Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II
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Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II
Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Giugno 2013 SVILUPPARE CAPACITÀ COINVOLGERE GLI STAKEHOLDERS TRARRE IL MASSIMO VANTAGGIO DALLO SCAMBIO TRANSNAZIONALE PIANO D'AZIONE PARTECIPATIVO LAVORARE CON GLI ATTORI LOCALI 1 Pubblicato da URBACT 5, Rue Pleyel, 93283 Saint-Denis, Francia Tel. +33 1 49 17 46 08 Fax: +33 1 49 17 45 55 [email protected] www.urbact.eu Responsabile della pubblicazione: Melody Houk Autori: Eddy Adams, Raffaele Barbato, Melody Houk, Sally Kneeshaw, Simina Lazar Design: Martyn Allen Stampa: Bialec, Nancy (Francia) 2013 © URBACT Tutti i diritti riservati. Ringraziamenti: Daniel Garnier, Jenny Koutsomarkou, Alberto Merolla, Alison Partridge, Peter Ramsden e Willem Van Winden Fotografia: András Ekés e Sally Kneeshaw 3 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Giugno 2013 SOMMARIO 4 Sommario 4 PREMESSA 6 Introduzione al Programma URBACT 8 Parte 1 Gruppi di Supporto Locale URBACT e 1.1 – Gruppi di Supporto Locale e Piani d’Azione Locale 14 1.2 – Coinvolgimento degli stakeholders locali 22 1.3 – Lavorare con gli stakeholders nel proprio Gruppo di Supporto Locale 30 1.4 – Pianificazione 40 1.5 – Sfruttare al meglio lo scambio transnazionale 52 1.6 – Sviluppo delle Competenze 58 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 5 Parte 2 Strumenti e riferimenti utili 2.1 – Il modello ciclico di pianificazione 62 2.2 – Analisi degli stakeholders 64 2.3 – Matrice dell’Importanza / Influenza degli stakeholders 66 2.4 – Strumento di autovalutazione della performance dei Gruppi di Supporto Locale 68 2.5 – Grafico “albero dei problemi“ 70 2.6 – Tavola delle azioni 72 2.7 – Strumento di autovalutazione dei Piani d'Azione Locale 76 2.8 – Riferimenti utili 78 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II PREMESSA “Innanzitutto, dobbiamo liberarci dalla tendenza ad identificare le città con i loro edifici e ricordare che la città reale è fatta di esseri viventi, non di cemento.” Edward Glaeser1 6 1 URBACT lavora con le città e le persone. La nostra missione consiste nel promuovere uno sviluppo urbano sostenibile e in quest’ottica è fondamentale coltivare i talenti degli stakeholders delle città in tutta l’Unione Europea. Sviluppando le nostre capacità, possiamo rendere le città europee più forti, più eque e più pulite. Al centrodell’attività URBACT vi sono due approcci principali: lo sviluppo urbano integrato e i piani d’azione partecipativi. Queste iniziative sono basate su un approccio olistico che tiene conto delle dimensioni fisiche, economiche e sociali dello sviluppo urbano, in una prospettiva sostenibile. L’approccio partecipativo - lo sviluppo di forti partnership fra organismi pubblici, settore privato e società civile (compresi cittadini e abitanti)- viene riconosciuto come una pietra miliare delle politiche per uno sviluppo urbano efficiente. crete che mirano a incoraggiare la proprietà condivisa dei processi di pianificazione urbana e a rafforzare le capacità degli attori locali. Gli strumenti URBACT sono ideati per gli stakeholders coinvolti nelle reti URBACT e che ricopriranno un ruolo attivo nell’impegnativo processo di definizione e di implementazione partecipata di politiche pubbliche. Tali strumenti sono stati aggiornati con le esperienze delle reti tematiche approvate negli ultimi anni per aiutare le città partner a condurre Gruppi di Supporto Locale URBACT efficienti e a sviluppare Piani d’Azione Locale (PAL). Oltre al Programma Nazionale di Formazione, l’Università estiva e la formazione per i rappresentanti politici sono elementi chiave del nostro repertorio di attività di supporto alla comunità di città. I Gruppi di Supporto Locale URBACT traducono questi principi in dinamiche locali con1 Glaeser Edward, Il Trionfo della città, Bompiani 2013, pagina 15 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 7 Nelle seguenti sezioni presentiamo le linee guida e gli strumenti che si sono rivelati utili nel riunire gli stakeholders delle città, nel facilitare la collaborazione nell’analisi delle problematiche urbane e la creazione collaborativa di soluzioni. La guida degli strumenti URBACT viene proposta come fonte d’ispirazione e orientamento e non intende essere prescrittiva o restrittiva. Siamo consapevoli dell’esistenza di numerose culture di lavoro e di una varietà di approcci diversi all’interno dell’Europa. Ciascun GSL URBACT lavora su di problematiche diverse, pertanto gli strumenti e i metodi di lavoro dovranno essere adattati alle circostanze specifiche. Il Segretariato URBACT sarà lieto di ricevere i vostri commenti sulla presente guida, unitamente a nuove idee ed esempi di coproduzione per proseguire nell’evoluzione dei GSL URBACT e per ispirare i responsabili per le politiche urbane. Auguriamo buon lavoro a tutti gli attori locali URBACT impegnati nel creare città sostenibili e piene di vitalità. Il Segretariato URBACT Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Introduzione al Programma URBACT 8 Come ulteriore sviluppo del programma URBACT I (2002-2006), URBACT II (2007-2013) è un programma europeo di apprendimento e di scambio che promuove lo sviluppo urbano integrato e sostenibile in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020. Cofinanziato dalla Commissione Europea, dai 28 Stati Membri e da 2 Stati Partner (Norvegia e Svizzera), URBACT consente alle città europee di lavorare insieme e di sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili per le principali problematiche urbane. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 9 Nello specifico, URBACT ha l’obiettivo di incoraggiare lo sviluppo urbano integrato e sostenibile attraverso le seguenti azioni: • Facilitando lo scambio e l'apprendimento di esperienze fra i responsabili delle politiche urbane, i decisori ed i tecnici; • Divulgando le buone pratiche e gli insegnamenti tratti dagli scambi e assicurando il trasferimento delle conoscenze; • Aiutando i responsabili delle politiche urbane e i tecnici (compresi i responsabili dei Programmi Operativi) a definire e mettere in pratica i Piani d’Azione per uno sviluppo urbano sostenibile. Per conseguire tali obiettivi, il Programma permette la creazione di Reti Tematiche relative a alle diverse problematiche urbane. Approvate tramite bandi pubblici, ogni rete coinvolge da 8 a 10 partner di almeno 3 diversi Stati Membri o Stati Partner. I partner possono essere città, autorità regionali, autorità nazionali e centri di ricerca. Ogni rete tematica ha un Lead Partner e un Lead Expert. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II URBACT II - Fatti salienti (Aggiornamento giugno 2013) • 3 Bandi • 45 Reti tematiche • 7 Gruppi di lavoro URBACT II - Tempistiche del programma q Bando q Invio di proposte progettuali, ecc. q Partner del progetto: 10 Fase di sviluppo q • 445 Città partner • 27 Organismi pubblici equivalenti • 14 Autorità regionali • 13 Università e Centri di ricerca Ciascuna rete tematica ha un budget di 800.000€ URBACT II - Temi Asse prioritario 1 – Città, Motori di Crescita e Occupazione • • • • Innovazione ed economia della conoscenza Innovazione sociale Occupazione e mobilità dei lavoratori Imprenditorialità Asse prioritario 2 – Città attrattive e coesive • Sviluppo integrato di aree degradate e di aree a rischio • Inclusione attiva • Sviluppo di economie urbane ad alta efficienza energetica e a bassa emissione di CO2 • Miglioramento della pianificazione urbana Invio dei Formulari Finali, ecc. Fase di implementazione Bandi Invio di proposte progettuali, valutazione da parte di un panel di esperti esterni e approvazione da parte del Comitato di Monitoraggio URBACT per accedere alla fase di Sviluppo Fase di Sviluppo (6 mesi) • Sviluppo del progetto • Finalizzazione del partenariato • Elaborazione dello studio preliminare • Avvio dei Gruppi di Supporto Locale • Preparazione dei Formulari Finali e dei documenti amministrativi • I progetti approvati ricevono il supporto dei responsabili dei Poli Tematici e del Segretariato URBACT Invio dei Formulari Finali, valutazione da parte di un panel esterno di esperti e approvazione da parte del Comitato di Monitoraggio URBACT per entrare nella fase di implementazione Fase di implementazione (27 mesi) • Scambio transnazionale e attività di apprendimento • Gruppi di supporto locale attivi a livello locale • Attività di sviluppo delle capacità (capacity building) • Elaborazione e realizzazione dei Piani d’Azione Locale • Coordinamento da parte dei Poli Tematici per la capitalizzazione dei risultati dei progetti URBACT II - Partner (aggiornamento giugno 2013) Lead Partners Partners 11 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 12 PARTE PRIMA 13 Gruppi di Supporto Locale URBACT e piani d’azione partecipativi Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 1.1 Gruppi di Supporto Locale e Piani d’Azione Locale 14 Che cos’è un Gruppo di Supporto Locale URBACT? I Gruppi di Supporto Locale URBACT sono un elemento basilare del programma URBACT. Ad ogni città partner all’interno di una rete URBACT viene richiesto di costituire un GSL URBACT per riunire tutti gli stakeholders locali pertinenti rispetto alle tematiche da affrontare (ad esempio la disoccupazione giovanile o la riqualificazione di aree degradate). Tali attori locali sono coinvolti nel processo di sviluppo ed implementazione di politiche locali di definizione urbano . I Gruppi di Supporto Locale URBACT sono il veicolo attraverso si concretizza l’approccio integrato e partecipativo alle politiche urbane. Riunendo insieme partner diversi per collaborare su una problematica specifica e beneficiare dello scambio di esperienze a livello transnazionale, il Gruppo di Supporto Locale garantisce un risultato più rigoroso e più innovativo, che conduce alla co-produzione di un Piano d’Azione Locale. L’esperienza inoltre rafforza le capacità degli operatori e degli stakeholders locali a progettare e implementare soluzioni più sostenibili per affrontare le problematiche future. Che cos’è un Piano d’Azione Locale? Un Piano d’Azione Locale (PAL) è un documento strategico che definisce bisogni identificati, analizza problemi e opportunità e propone soluzioni fattibili e sostenibili. Tutte le città partner della rete URBACT devono creare un PAL che può essere redatto in una varietà di formati. Per la città, il Piano d’Azione Locale è innanzitutto e soprattutto uno strumento utile e concreto per risolvere un problema locale e/o migliorare una specifica situazione locale. Nel programma URBACT, il Piano d’Azione Locale è il risultato del processo partecipativo del Gruppo di Supporto Locale. Il PAL contiene una tabella di marcia e un piano dettagliato (con le tempistiche e le informazioni sui finanziamenti) che definisce soluzioni per le politiche urbane della città partner rispetto a temi individuati in ciascuna rete URBACT. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 15 Che cosa fanno i Gruppi di Supporto Locale URBACT? • il contributo allo scambio transnazionale e al processo di apprendimento a livello di rete I principali obiettivi di un Gruppo di Supporto Locale URBACT consistono nell’utilizzare il quadro e i metodi URBACT per progettare Piani d’Azione Locale per uno sviluppo urbano sostenibile e per rafforzare negli stakeholders locali la capacità di sviluppare politiche efficienti. • la comunicazione dei risultati a livello locale e la divulgazione, ad una comunità più ampia, degli insegnamenti appresi Le attività del Gruppo di Supporto Locale URBACT comprendono: • la partecipazione ai corsi di formazione organizzati a livello europeo e nazionale nell’ambito del programma URBACT al fine di sviluppare le capacità degli stakeholders locali locali • l’analisi delle problematiche locali, la ricerca di soluzioni e infine lo sviluppo di un Piano d’Azione Locale per risolvere tali problematiche • il consolidamento delle conoscenze derivate dallo scambio transnazionale (knowhow, buone pratiche, valutazione peer review ecc. provenienti da altre città, interne alla propria rete o esterne) nel processo di definizione delle politiche pubbliche Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Co nd ivi de re l se lez ion arl i 16 •C on tat tar li e rte Pa ers hold • li take gli s enta are ondam f zion Sele i• ion e ss se ion lle az e a rm ar i fo cip d • Ide ntif fond icare gli amen stake tali holde rs Il seguente schema fornisce una panoramica delle principali attività svolte dai Gruppi di Supporto Locale URBACT durante il ciclo di vita del progetto. ec on os ce nz e• •O o il f re ini f e d ato rm el p up gr o COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS e i • Gestione ministrativ compiti am • TRARRE IL MASSIMO VANTAGGIO DALLO SCAMBIO TRANSNAZIONALE LAVORARE CON GLI STAKEHOLDERS rritorial Ren der lo s ost eni bil e Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II i ativ istr ee ion mmin e st a • G mp it i co te pertura ire la co Utilizz are la m (Proje ct Cyc etodologia P le Man ageme CM nt) • PIANO D’AZIONE PARTECIPATIVO • Defin i inent pert o anti t tecip gomen r • a p rio ei ar ionar cun semina cias Selez per ciascun • di to en im olg v ni • in co sio io lil lu nar e c r i n za co sem niz lle l ga Or su de i rs sa Ba e• Preparare inputs adeguati • e ar zz •D SVILUPPO DELLE CAPACITÀ Coinvolg ere i mem bri del GS L i an rg rs de ol h ke ta is gl • Organizzare riu nioni • Ga ra com ntire un unic a azio buona ne o •D n lin e ivu lga re i ri •V sul tat al i ut ar e l’e ff ica cia Ciascuna rete URBACT definisce i propri termini di riferimento per i Gruppi di Supporto Locale URBACT adatti alle problematiche che si intendono affrontare, ad esempio l’utilizzo degli spazi pubblici o la creazione di nuovi posti di lavoro. Questi termini di riferimento vengono concordati all’inizio della fase d’implementazione e identificano: Quali sono gli attori coinvolti nei Gruppi di Supporto Locale URBACT? Ogni città si distingue per un mix diverso di stakeholders coinvolti nel Gruppo di Supporto Locale URBACT. Nella fase iniziale, le città devono identificare gli stakeholders che hanno un interesse per le questioni politiche individuate. • le principali categorie di stakeholders da coinvolgere nei Gruppi di Supporto Locale URBACT all’interno della rete, I Gruppi dovrebbero includere rappresentanti di: • il numero medio di riunioni da organizzare a livello locale, • Dipartimenti diversi all’interno dell’amministrazione locale, • le modalità di partecipazione dei membri dei GSL URBACT alle attività transnazionali, • Politici, responsabili delle diverse politiche settoriali connesse alla tematica da affrontare, • le modalità con cui i membri dei GSL URBACT condivideranno a livello locale ciò che avranno appreso dalle attività transnazionali, • i contributi attesi dal Gruppo di Supporto Locale URBACT a livello di rete, • i membri fondamentali che beneficeranno delle iniziative di capacity-building. Una volta concordati da tutti i partner, i termini di riferimento costituiranno poi la base su cui ciascuna città partner stabilisce la tabella di marcia del proprio Gruppo di Supporto Locale URBACT, definendone l’impostazione e le modalità di funzionamento. 17 • Beneficiari finali, ad es. giovani, anziani, migranti, ecc., utenti finali, cittadini, • Terzo settore, ONG, imprese sociali, in particolare chi rappresenta gli interessi di gruppi specifici o fornisce servizi pubblici, • Diversi livelli di governo in relazione alle politiche settoriali pertinenti (quartiere, città, autorità metropolitana, regione), • Settore privato, business community, datori di lavoro, fornitori di servizi pubblici, • Autorità di Gestione di Programmi Operativi (FESR o FSE). I seguenti capitoli sul coinvolgimento e la partecipazione degli stakeholders all’interno di un GSL forniscono maggiori informazioni su come determinare e modificare la composizione del gruppo. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Che cosa fare se già esistono un Gruppo o un Piano d’Azione locali? In alcune città coinvolte nelle reti URBACT, esiste già un gruppo locale e/o una politica locale sulla tematica scelta. In questi casi non occorre duplicare o creare un gruppo aggiuntivo, ma i partner possono esaminare la struttura esistente ed eventualmente modificarla se necessario. Il Gruppo di Supporto Locale URBACT potrebbe essere un sottogruppo di un forum esistente, oppure un’attività URBACT potrebbe entrare a far parte del programma di talegruppo. 18 Si tratta di un obiettivo fondamentale del programma URBACT per garantire che l’impatto del Gruppo di Supporto Locale URBACT e del Piano d’Azione Locale sulle pratiche e politiche locali sia sostenibile. Lo sviluppo di approcci partecipativi è impegnativo e richiede tempo ed energia. Questo investimento dovrebbe essere sostenibile affinché la città possa beneficiarne nel lungo termine. In base allo stesso principio, la partecipazione ad una rete URBACT e ad uno scambio transnazionale possono contribuire a riesaminare, valutare e migliorare i piani esistenti. Se già esiste un piano d’azione a livello locale, la città potrà utilizzare la sua esperienza di networking per rivedere il piano esistente o per completarlo, specialmente se un aspetto della problematica non è stato precedentemente considerato (ad es. dimensione sociale, fisica, economica, ambientale). Il Piano d’Azione Locale URBACT costituirà dunque un documento che valuterà l’avanzamento del piano esistente, determinerà degli aggiustamenti in linea con gli insegnamenti appresi dalle altre città URBACT e svilupperà azioni nuove o rielaborate al fine di risolvere meglio le problematiche urbane identificate. Qual è il calendario? I Gruppi di Supporto Locale URBACT vengono costituiti ed operano nei limiti della durata di vita delle reti URBACT, normalmente per un periodo di due anni. Il Piano d’Azione Locale viene definito entro 12-14 mesi dall’inizio della rete URBACT cosi’ da poter disporre del tempo necessario per comunicare i risultati e implementare le prime azioni. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Come possono essere finanziate le attività incluse nei Piani d’Azione Locale? Se da un lato il Programma supporta lo scambio transnazionale e le attività di apprendimento e di sviluppo dei piani d’azione integrati a livello locale attraverso il supporto di esperti, formazioni, ecc., URBACT non offre finanziamenti per l’implementazione dei Piani d’Azione Locale. Tuttavia, uno dei vantaggi principali della partecipazione ad una rete URBACT è l’opportunità di identificare risorse potenziali di finanziamento e di investimento durante il processo di pianificazione delle azioni. Queste riunioni portano ad una migliore comprensione delle tematiche concrete delle città da parte delle agenzie che gestiscono i fondi europei attraverso uno scambio diretto di opinioni e di conoscenze. Diverse città URBACT hanno presentato con successo domande di finanziamento sulla base dei loro Piani d’Azione Locale ad altri programmi nazionali ed europei, come i programmi di ricerca o di inclusione sociale. Le Autorità di Gestione sono le istituzioni responsabili in ciascun Stato Membro per l'erogazione dei Fondi Strutturali europei. Il programma URBACT incoraggia fortemente le reti a costruire una stretta collaborazione con le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi, sia del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) che del Fondo Sociale Europeo (FSE). L’obiettivo è di incrementare la capacità delle città di garantire il finanziamento di attività incluse nei Piani d’Azione Locale. I Gruppi di Supporto Locale URBACT sono pertanto incoraggiati ad invitare le Autorità di Gestione a partecipare pienamente tanto alle attività locali quanto alle attività transnazionali di una rete. Questo aiuta ad allineare le esigenze e le priorità reali alle potenziali fonti di finanziamento. Alcune reti URBACT hanno riunito con successo i rappresentanti delle Autorità di Gestione di diverse Regioni in riunioni appositamente organizzate per consentire la loro partecipazione allo scambio transnazionale sul tema del progetto. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 19 Quale supporto è messo a disposizione dal Programma URBACT? URBACT fornisce ai partner numerose risorse per aiutarli a trarre il massimo vantaggio dalla loro partecipazione alle reti e a sviluppare Piani d’Azione Locale solidi ed integrati. 20 Finanziamento Ciascuna rete dispone di un budget massimo di 800.000€. Una parte di questi fondi possono essere utilizzati direttamente per le attività del Gruppo di Supporto Locale per la logistica, il pagamento di servizi di assistenza esterni, le spese di viaggio sostenute dai membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT per partecipare alle riunioni transnazionali, alle iniziative di capacity building o ad altri eventi del programma. Supporto degli Esperti Ciascuna rete dispone di un pacchetto di 166 giorni per l’accompagnamento di esperti, in aggiunta al budget di rete. Tali risorse possono essere suddivise fra il Lead Expert nominato e un numero limitato di Esperti Tematici. Il loro ruolo è quello di accompagnare ciascuna rete durante lo sviluppo e l’implementazione della tabella di marcia e nella produzione di risultati. Mentre il Lead Expert è la figura principale che fornirà esperienza, metodologia e supporto generale al Lead Partner e a tutti i partner del progetto, gli esperti tematici forniscono assistenza ad hoc su problematiche specifiche correlate al tema di ciascuna rete. Coordinatori del Gruppo di Supporto Locale A livello locale, ciascun project partner è responsabile della designazione di un coordinatore2del Gruppo di Supporto Locale URBACT, incaricato di guidare il GSL e di garantire la sua coerenza con il piano. Il coordinatore del Gruppo di Supporto Locale URBACT agisce inoltre come un ponte fra le attività di networking transnazionale e il GSL. Il loro compito è di: • organizzare le riunioni del Gruppo di Supporto Locale URBACT, • supervisionare la produzione del Piano d’Azione Locale, • relazionare sulle attività del Gruppo di Supporto Locale URBACT a livello di rete, • organizzare il contributo del Gruppo di Supporto Locale URBACT alle attività transnazionali, • partecipare alle riunioni di rete transnazionali e ai seminari di capacity building, • riferire ai membri del GSL URBACT. 2 Il Coordinatore GSL URBACT può essere scelto all’interno dell’amministrazione dell’ente locale oppure può essere un consulente esterno. Vi sono inoltre casi in cui il partner del progetto agisce come Coordinatore del GSL , permettendo così una connessione più forte fra le attività transnazionali e le attività locali del progetto. Considerando l’aumento di budget per il Terzo Bandoi, i partner sono invitati, se ritenuto necessario, a ricorrere ad esperti esterni per l’animazione e la definizione della composizione del Gruppo. . Tutti gli aspetti di budget dovrebbero essere discussi e concordati fra i partner. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Strumenti Il Segretariato URBACT, responsabile dell’implementazione generale del Programma, fornisce supporto alle reti su tutti gli aspetti del ciclo di vita del progetto. La presente guida , così come altri documenti e linee guida, forniscono esempi e strumenti su come affrontare al meglio alcuni aspetti. Le seguenti cinque sezioni guideranno le città URBACT attraverso le fasi necessarie per costruire un Gruppo di Supporto Locale URBACT e coprodurre un Piano d’Azione Locale. Una serie di strumenti, documenti e risorse utili sono forniti nella Parte 2. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 21 1.2 Coinvolgimento degli stakeholders locali 22 Coinvolgere le persone giuste nel proprio Gruppo di Supporto Locale URBACT è un compito impegnativo. Far lavorare insieme gli stakeholders pertinenti è il modo migliore di fornire solide fondamenta alla pianificazione dell’azione e alla coproduzione del Piano d’Azione Locale. La presente sezione costituisce una guida alle diverse fasi della costituzione del Gruppo di Supporto Locale URBACT: 1.2.1 Definizione del Gruppo di Supporto Locale URBACT - a livello di rete 1.2.2 Costruzione del Gruppo di Supporto Locale URBACT a livello locale In tutti i casi, tanto il gruppo quanto i suoi risultati dovrebbero rappresentare l’intera comunità di beneficiari. È essenziale identificare gli stakeholders giusti, selezionarli e invitarli a partecipare. Un processo di mappatura condiviso fra i partner del progetto è un buon modo per stabilire chi deve essere invitato a partecipare e perché, quale contributo ci si attende da ogni stakeholder e come deve essere ricercato quel contributo. Le indicazioni della presente guida e gli strumenti forniti nella Parte 2 aiutano ad intraprendere un’efficace analisi degli attori locali, a identificare la natura e gli interessi degli stakeholders da coinvolgere, a considerarne l’influenza e l’interesse potenziali relativamente alle attività del Gruppo di Supporto Locale URBACT. La struttura di ciascun Gruppo di Supporto Locale URBACT viene definita in relazione ad un particolare contesto ed a circostanze specifiche non esistendo una soluzione di tipo universale. Gli obiettivi, le attività e la composizione di ogni singolo Gruppo di Supporto Locale URBACT dipendono dall’argomento, dalla natura del progetto, dalle attività proposte, dalle esigenze locali e dall’esperienza nello sviluppo degli approcci partecipativi. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 23 1.2.1 Definizione del Gruppo di Supporto Locale URBACT - a livello di rete Ciascuna rete URBACT concorda i termini di riferimento definendo i principi basilari di creazione e funzionamento dei Gruppi di Supporto Locale URBACT. Questo esercizio avviene nella fase di avvio della rete e fornisce un quadro coerente per tutte le città all’interno della rete. La definizione dei termini di riferimento potrebbe essere l’oggetto di una sessione di lavoro durante uno dei primi seminari della fase d’implementazione, insieme all’individuazione degli stakeholders fondamentali e alla decisione di come i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT saranno coinvolti nelle varie attività della rete transnazionale,del loro contributo e del vantaggio che potranno trarne. Lo scambio fra città partner sugli approcci partecipativi è inoltre una grande opportunità di apprendimento indipendentemente dall’esperienza dei diversi partner in questo ambito. Suggerimenti e consigli I termini di riferimento dovrebbero includere: • Composizione - Categorie principali di attori locali da coinvolgere nei Gruppi di Supporto Locale URBACT, inclusa l’identificazione di dipartimenti pertinenti all’interno delle amministrazioni locali, rappresentanti politici, beneficiari o utenti finali, settore privato, Autorità di Gestione dei Programmi Operativi o altri potenziali finanziatori. • Approccio iniziale - Possibili modalità di selezione, approccio e motivazione degli stakeholders per il loro coinvolgimento nei GSL URBACT. • Struttura - Idee per l’organizzazione del gruppo, come il numero approssimativo dei membri, definizione di un gruppo ristretto ed gruppo allargato, ecc. • Reporting – Modo in cui i partner del progetto riferiranno sulle attività del proprio Gruppo di Supporto Locale agli altri partner della rete. • Ruolo del Gruppo di Supporto Locale nelle attività di rete, –ad es. ospitare seminari, produzione di casi studioi, ecc. • Calendario dell’attività - obiettivi delle prime riunioni, frequenza delle riunioni e bozza di calendario Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II ✓ Buona Pratica Esempio della rete OP-ACT: Il Lead Partner e il Lead Expert hanno fornito alla rete uno schema generale degli stakeholders da contattare sulla base degli obiettivi generali del progetto. Lo schema comprendeva alcune domande da rivolgere agli stakeholders per sondare il loro potenziale contributo e i loro suggerimenti su come mobilitare i diversi attori. 24 È possibile trovare maggiori informazioni a riguardo nel secondo numero della Newsletter OP-ACT. 1.2.2 Costruzione del Gruppo di Supporto Locale URBACT - a livello locale Nella valutazione di quali stakeholders coinvolgere nel Gruppo di Supporto Locale URBACT il primo passo è quello di identificare strutture simili che già operano a livello locale Se nella propria città esiste già un gruppo che si occupa di un tema simile, sarebbe opportuno puntare ad una sinergia piuttosto che iniziare tutto da zero. In questo modo si eviterebbe una ridondanza e una reazione potenzialmente negativa da parte degli stakeholders coinvolti nelle strutture esistenti. Esistono diversi esempi di Gruppi di Supporto Locale URBACT che hanno lavorato in questo modo, compreso il caso di Liverpool descritto di seguito. È importante che i tutti i Gruppi di Supporto Locale URBACT valutino come possono coinvolgere i rappresentanti eletti locali e le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi sin dalla fase iniziale al fine di garantire che la dinamica del Gruppo di Supporto Locale URBACT, la problematica affrontata e il futuro Piano d’Azione Locale siano tenuti presenti dai decisori strategici e dai potenziali finanziatori. In quest’ottica le reti URBACT possono produrre un breve presentazione del Programma e della propria rete (obiettivi, tematiche identificate, risultati attesi) come uno strumento per incentivare gli stakeholders a partecipare. Tale documento dovrebbe essere tradotto nelle lingue locali e utilizzato da tutti i partner nella presentazione a livello locale del progetto e del Gruppo di Supporto Locale URBACT e nella fase di coinvolgimento dei potenziali stakeholders. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II ✓ a) Effettuare una mappatura iniziale degli stakeholders potenziali Buona Pratica Esempio di Liverpool World Heritage Site (Liverpool Patrimonio Mondiale dell’UNESCO), rete HerO: Il Gruppo di Supporto Locale URBACT è stato costruito sulla struttura esistente del Gruppo direttivo “Liverpool World Heritage Site (WHS)” creato nel 2001, quando la città ha iniziato il suo processo di candidatura per il label “World Heritage Site”. Dopo essere entrato nella rete HerO, il ruolo dei membri al gruppo è stata riesaminata. In primo luogo, tutti i membri hanno riaffermato il proprio impegno di supporto e partecipazione alla gestione e alla prosecuzione del Gruppo direttivo World Heritage Site. In secondo luogo, il consiglio municipale ha effettuato un riesame dell’idoneità dei membri coinvolti. Gli stakeholders sono stati analizzati e classificati in base al loro livello d’interesse e del loro livello d’influenza. L’obiettivo era di evitare l’inclusione di stakeholders passivi o negativi e di creare un gruppo di stakeholders primari che avessero un interesse positivo e un’influenza significativa. Si è infine giunti alla conclusione che tutti i membri già presenti erano effettivamente stakeholders primari, pertanto a nessuno di loro è stato chiesto di lasciare il GSL URBACT. Tuttavia, l’operazione ha consentito di rilevare la mancanza di alcune voci fondamentali. Dopo le indagini svolte, un rappresentante di ciascuna delle due agenzie assenti è entrato a far parte del Gruppo (cfr. elaborazione del Piano d’Azione Locale di Liverpool). Il seguente processo in 3 fasi è utile quando si considera il coinvolgimento degli stakeholders: Utilizzando i termini di riferimento della rete, ciascuna città, collettivamente, insieme ai colleghi della municipalità e ad altri partner coinvolti, identifica gli stakeholders locali. Successivamente queste prime idee sulla composizione del gruppo possono essere condivise con il Lead Partner e il Lead Expert, i quali potrebbero fornire un parere su eventuali lacune o possibili soggetti da aggiungere. Nella sezione Strumenti (Parte 2) sono presentati due strumenti che possono aiutare ad identificare gli stakeholders pertinenti da coinvolgere e che possono essere utilizzati a diversi stadi del ciclo di pianificazione: la griglia dell’analisi degli stakeholder e la matrice d’influenza/interesse. Questi strumenti possono essere utilizzati per effettuare la mappatura degli stakeholders locali con un primo gruppo ristretto di attori, ad esempio provenienti dall’amministrazione locale, poi con un gruppo allargato di membri potenziali del Gruppo di Supporto Locale URBACT. Ripetere l’esercizio in gruppi di lavoro aiuta a controllare la validità della panoramica iniziale di stakeholders e il punto di vista dei membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT può aggiungere pertinenza e consistenza alla struttura del gruppo. Raccomandiamo di ripetere questo esercizio più volte durante il ciclo di vita del progetto per procedere, se necessario, ad adattamenti della composizione del gruppo. La griglia è particolarmente utile per migliorare la comprensione della differenza fra gli stakeholders potenziali ‘primari’ e ‘secondari’ e può quindi essere utilizzata per assegnare i ruoli e le responsabilità di ciascun attore all’interno del Gruppo di Supporto Locale URBACT. a) Effettuare una mappatura iniziale degli stakeholders potenziali b) Motivare gli stakeholders potenziali a diventare membri del GSL URBACT c) Strutturare il GSL URBACT Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 25 b) Motivare gli stakeholders potenziali a diventare membri del GSL URBACT 26 Una volta identificati gli stakeholders, il loro coinvolgimento può essere impegnativo, in particolare quando non esiste una collaborazione preesistente da cui partire. Il modo in cui si effettuano i primi contatti è importante per suscitare interesse e motivare una partecipazione di lungo termine. Il primo approccio potrebbe essere effettuato attraverso inviti individuali, telefonate, riunioni bilaterali o in piccoli gruppi. Si potrebbe anche prendere in considerazione un invito a aperto ai tutti gli attori potenzialmente interessati per suscitare interesse e ampliare la partecipazione. Questa soluzione può essere utile per attrarre categorie specifiche di stakeholders, come i rappresentanti della società civile o gruppi normalmente difficili da raggiungere. E' possibile effettuare annunci in occasione di conferenze, conferenze stampa e nei media per generare interesse ed attirare nuovi stakeholders. ✓ Buona Pratica Il coinvolgimento di stakeholders a Riga, partner nella rete My Generation: La città non aveva avuto contatti precedenti con associazioni giovanili prima di entrare nella rete URBACT ed ha quindi lanciato un invito aperto rivolto alle ONG. In questo modo la città è entrata in contatto con 60 ONG attive localmente e alcune di esse si sono impegnate a lavorare con il GSL URBACT. Questo metodo si è dimostrato efficace. Al termine del progetto URBACT, Il Gruppo di Supporto Locale URBACT è diventato una piattaforma per lo sviluppo di nuove modalità di comunicazione e di collaborazione con le ONG sulla base di un dibattito aperto e di iniziative congiunte. Questo tipo di approccio multi-stakeholder è stato applicato anche da altri progetti. 8 organizzazioni giovanili su 10 rappresentate nel Gruppo di Supporto Locale URBACT hanno sostenuto una stretta collaborazione con la municipalità partecipando a progetti INTERREG e Democracy. Per maggiori informazioni, consultare il Rapporto Finale della Città di Riga. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Motivare gli attori locali e mantenere il loro impegno attivo per un periodo di due anni può essere un compito impegnativo. Per riuscire nell’intento, occorre pensare ai benefici che gli stakeholders possono trarre dalla loro partecipazione e comunicarli in modo chiaro e persuasivo. È importante che sia chiaro sin dall’inizio che ci si aspetta dai membri che partecipino con regolarità alle riunioni del Gruppo di Supporto Locale URBACT e che forniscano attivamente degli inputs al processo di scambio transnazionale e al Piano d’Azione Locale. Che cosa ci guadagnano? Denaro? Capacità di influenzare? Ispirazione? Apprendimento? Riconoscimento professionale? Networking? Migliori soluzioni ai loro problemi? Divertimento? Far parte del Gruppo di Supporto Locale URBACT può garantire: • un piano d’azione che ha pienamente considerato le reali esigenze di ciascuna organizzazione, • reti locali migliori che possono condurre al una collaborazione futura di lungo termine, • relazioni lavorative più strette che forniscono una migliore conoscenza della visione a lungo termine e degli obiettivi di ciascuna agenzia partner, • un più alto livello di responsabilità verso stakeholders diversi, • un processo efficace ed efficiente in termini di costi per sviluppare o valutare un piano, • un’esperienza professionale gratificante ed arricchente, Suggerimenti e consigli È bene ricordare che non si ha una seconda opportunità per fare una buona prima impressione! Quando si contattano i potenziali stakeholders occorre essere convincenti e realistici al tempo stesso. Non ci si deve focalizzare solo sulle responsabilità, ma anche sui vantaggi che derivano dall’essere coinvolti. Poiché lo scopo del Gruppo di Supporto Locale URBACT è anche quello di partecipare ad una coproduzione del Piano d’Azione Locale, gli attori coinvolti dovrebbero essere nella posizione di poter contribuire attivamente alla sua progettazione e implementazione. Un approccio esclusivamente top-down nella selezione dei membri e nella costruzione di un Gruppo di Supporto Locale URBACT può compromettere la credibilità del gruppo e i suoi risultati. Occorre pensare in maniera alternativa e ampliare la partecipazione. • una prospettiva più ampia del tema affrontato e del lavoro della propria agenzia, • un’opportunità di approfondire il tema identificato grazie al confronto con altre città e di costruire reti internazionali (cfr. sezione 1.5), • miglioramento delle competenze di partecipazione, pianificazione urbana, approcci integrati e gestione di progetti (cfr. sezione 1.6), • potenziale finanziamento del Piano d’Azione Locale Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 27 c) Strutturare il GSL URBACT Analogamente al processo di definizione dei membri, non esiste una sola composizione per un Gruppo di Supporto Locale URBACT. Dall’osservazione dei progetti URBACT già conclusi, è possibile identificare diverse tipologie di strutture organizzative: 28 Struttura aperta: permette di adattare la struttura del Gruppo di Supporto Locale URBACT strada facendo. In base alle esigenze, la struttura aperta consente di incrementare la partecipazione con nuovi stakeholders pertinenti che possono effettuare interventi ad hoc su un argomento specifico o su attività del GSL URBACT in qualsiasi momento del ciclo di vita del progetto. Struttura chiusa: un gruppo più ristretto, composto da un massimo di 10 persone, che rimane stabile per tutta la durata di vita del progetto e che consente di mantenere il controllo del gruppo, di assegnare chiaramente le responsabilità e di concentrarsi sul completamento dei compiti. Se questo tipo di struttura non raggiunge automaticamente la massa critica che alcuni processi possono richiedere, ha tuttavia il vantaggio di permettere ai membri di conoscersi bene e di stabilire relazioni solide. Sottogruppi tematici: molti progetti URBACT vengono definiti sulla base di un tema principale e di diversi temi secondari. Questo tipo di struttura può essere applicato anche al Gruppo di Supporto Locale URBACT. Se ad esempio il progetto identifica 4 tematiche secondarie, i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT possono scegliere di partecipare a 2 o 3 dei 4 gruppi. Questa organizzazione basata su sottogruppi tematici può risultare più interessante per i membri e permette un controllo dell’evoluzione di ciascun gruppo. Se si sviluppano più gruppi focalizzati è necessario mettere a punto un meccanismo di condivisione dei risultati. Strutture a più livelli: un’altra possibilità è un misto di strutture aperte e chiuse. Un gruppo ristretto di 6 - 8 partner con una conoscenza approfondita del tema del progetto potrebbe essere affiancato da una rete locale più ampia che rappresenta il target delle attività locali sviluppate. Queste attività possono ad esempio includere eventi di comunicazione e consultazione. Creando un nucleo centrale ristretto è possibile mantenere l'attenzione sullo sviluppo del Piano d’Azione Locale e al tempo stesso usufruire del vantaggio che una ampia partnership puo’ offrire in termini di divulgazione e disseminazione Per saperne di più URBACT - Guida alla Rete Tematica URBACT 2012 “GSL, una vera sfida ma...ne vale la pena!” The URBACT Tribune, Agosto 2011 HerO network – Piano d’Azione Locale delle città di Liverpool OP-ACT network – Newsletter, N. 2 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Coinvolgimento degli stakeholder – Elenco di verifica Fasi principali: Lead Expert/ Lead Partner Definire i termini di riferimento a livello di rete riguardo alla composizione e alle attività del GSL URBACT Discutere i termini di riferimento del GSL URBACT nell’ambito di una riunione di rete a livello transnazionale ✓ ✓ ✓ Adattare la lista degli stakeholders al contesto locale e identificare le persone da contattare ✓ Consultare il proprio Lead Expert / Lead Partner sulla lista degli stakeholders locali ✓ Selezionare il tipo di approccio da adottare con i membri potenziali ✓ ✓ Contattare i membri potenziali del GSL URBACT Discutere dei vantaggi e delle responsabilità legati alla partecipazione ad un GSL URBACT ✓ Organizzare la prima riunione con i membri iniziali durante la quale effettuare un’analisi degli stakeholders e completare la griglia di importanza/influenza ✓ Continuare a sviluppare le adesioni al GSL URBACT Monitoraggio del processo di selezione e primi risultati Utilizzare periodicamente gli strumenti e adattare la composizione del gruppo di conseguenza ✓ ✓ Verificare se esiste un gruppo simile già attivo nella propria città Scegliere il formato del gruppo Coordinatore del GSL URBACT ✓ ✓ ✓ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 29 1.3 Lavorare con gli stakeholders nel proprio Gruppo di Supporto Locale 30 La costruzione di un Gruppo di Supporto Locale URBACT coeso e di successo richiede energia, impegno e coinvolgimento da parte di tutti gli attori che partecipano stabilmente al progetto. Questa sezione intende fornire una guida sugli aspetti chiave del lavoro con gli stakeholders nell’ambito di un Gruppo di Supporto Locale URBACT: 1.3.1 Sostegno alle attività del Gruppo di Supporto Locale URBACT - a livello di rete transnazionale 1.3.2 Condurre le attività del Gruppo di Supporto Locale URBACT - a livello locale Gestire un Gruppo di Supporto Locale URBACT può essere gratificante ma anche impegnativo in termini di tempo e di energie. Un Gruppo di Supporto Locale URBACT di successo è un gruppo che riesce a co-produrre e concordare un Piano d’Azione Locale, a gestire diversi temi, a creare coesione e una buona dinamica di gruppo fra persone con traiettorie ed aspettative diverse. Importanti fattori per il successo sono la leadership, la fiducia, la chiarezza dell’informazione, una tabella di marcia concordata, una comunicazione regolare e riunioni ben gestite. 1.3.1 Sostegno al Gruppo di Supporto Locale URBACT - a livello di rete transnazionale Il Lead Partner e il Lead Expert assistono ciascuna città affinché il Gruppo di Supporto Locale URBACT funzioni coerentemente con i termini di riferimento concordati a livello di rete. Ad ogni Gruppo di Supporto Locale URBACT viene richiesto di effettuare un report regolare delle riunioni e dei progressi al Lead Partner, ad esempio fornendo una pagina di riepilogo in inglese dopo ciascuna riunione. Oltre al report si possono fornire aggiornamenti telefonicamente o tramite posta elettronica. Il Lead Expert e il Lead Partner facilitano lo scambio di informazioni fra partner in merito all’avanzamento dei lavori del Gruppo di Supporto Locale URBACT, ad esempio attraverso sondaggi, report e sessioni dedicate durante le riunioni transnazionali. Il Lead Partner e il Lead Expert aiutano inoltre a facilitare l’ apprendimento reciproco e lo scambio fra il Gruppo di Supporto Locale URBACT e le attività transnazionali. Alle riunioni transnazionali partecipano membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT delle diverse città, selezionati per il loro ruolo potenziale di contributori o fruitori dell’apprendimento relativamente ad uno specifico tema del progetto. Quando si ospita un’attività di rete, il Gruppo di Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 31 Supporto Locale URBACT della città è attivamente coinvolto nell’accoglienza degli ospiti, nell’organizzazione di gruppi di lavoro paralleli, nella definizione visite del luogo, di conferenze stampa, e di una rete informale di disseminazione. Il sostegno fornito dal Lead Expert e dal Lead Partner comprende: • il supporto per la definizione dei termini di riferimento comuni a livello di rete transnazionale • il supporto fornito ai Coordinatori del Gruppo di Supporto Locale URBACT telefonicamente o tramite posta elettronica, oppure attraverso la partecipazione diretta alle riunioni laddove sia necessario per garantire la corretta implementazione di azioni correlate al Piano d’Azione Locale • il suggerimento di idee e tecniche di animazione per le riunioni del Gruppo di Supporto Locale URBACT • l’analisi dei report delle riunioni del Gruppo di Supporto Locale URBACT • la creazione di opportunità affinché, nelle riunioni transnazionali, i partner possano condividere esperienze, problemi, soluzioni o buone pratiche correlate ai Gruppi di Supporto Locale • valorizzazione delle idee del Gruppo di Sup- porto Locale URBACT nell’ambito delle riunioni transnazionali (ad es. Partecipazione all’organizzazione di seminari a livello di rete, presentazione di un caso pratico, condivisione di problematiche urbane specifiche, discussione sullo stato d’avanzamento dei Piani d’Azione Locale, ecc.) ✓ Buona Pratica Rete EVUE - La competizione a premi! Sin dall’inizio del progetto il Lead Expert e il Lead Partner decidono di lanciare dei sondaggi on-line per raccogliere maggiori informazioni sulle attività del Gruppo di Supporto Locale e sull’avanzamento del Piano d’Azione Locale. Questi sondaggi coincidevano con la scadenza semestrale di presentazione del report e avevano lo scopo di aiutare il Lead Partner a compilare la relazione di avanzamento in modo più snello per tutti i partner. I sondaggi, attraverso le domande poste, avevano anche una funzione di promemoria per i partner, i quali erano invitati a fare il punto sulle attività per le quali erano responsabili. Durante le riunioni il Lead Expert presentava i principali risultati del sondaggio come modo di condivisione delle informazioni e per aiutare i partner a capire meglio come le altre città stavano affrontando gli aspetti operativi dei Piani d’Azione Locale e dei Gruppi di Supporto Locale. Alle risposte più complete e più veloci sono stati assegnati dei premi! 1.3.2 Gestire il Gruppo di Supporto Locale URBACT - a livello locale a) Il coordinatore del Gruppo di Supporto Locale URBACT Il coordinatore del Gruppo di Supporto Locale URBACT è un nuovo attore fondamentale nelle reti URBACT del Terzo Bando. Ciascun partner designa una persona responsabile per la gestioneil Gruppo di Supporto Locale URBACT. Questa persona può essere lo stesso coordinatore locale del progetto URBACT, un rappresentante della municipalità oppure un esperto esterno selezionato per questo compito specifico. 32 Il coordinatore del Gruppo di Supporto Locale URBACT è la “persona di riferimento” del gruppo, a livello locale, a livello di rete e per il Segretariato URBACT: ciascun coordinatore di Gruppo di Supporto Locale URBACT ha un suo omologo nelle altre città partner. È la persona a cui fanno riferimento il Lead Partner e il Lead Expert per tutte le questioni del Gruppo di Supporto Locale URBACT. Il coordinatore del Gruppo di Supporto Locale è responsabile del funzionamento del gruppo a livello locale e della gestione dei processi in corso. Inoltre garantisce il collegamento bilaterale fra il Gruppo di Supporto Locale URBACT e le attività della rete transnazionale, e fornisce un output concreto per la definizione del Piano d’Azione Locale. I coordinatori sono responsabili della creazione di un contesto accogliente e del mantenimento del Gruppo di Supporto Locale sul giusto binario. Alcuni stakeholders potrebbero non avere esperienze precedenti di processi partecipativi e il coordinatore dovrebbe quindi verificare che tutti i membri si sentano a loro agio e che le loro opinioni siano valide e rispettate. Inoltre un compito fondamentale dei coordinatori dei Gruppo di Supporto Locale è quello di verbalizzare le riunioni e predisporne la relativa documentazione per i processi di reporting e auditing. Il Lead Partner sosterrà ciascun partner nello sviluppo di sistemi appropriati per le seguenti attività : • suggerimento di idee e tecniche di animazione per le riunioni del Gruppo di Supporto Locale URBACT • analisi dei report delle riunioni del Gruppo di Supporto Locale URBACT • creazione di opportunità affinché, nelle riunioni transnazionali, i partner possano condividere esperienze, problemi, soluzioni o buone pratiche correlate ai Gruppi di Supporto Locale • valorizzazione dei contributi dei Gruppi di Supporto Locale URBACT durante le riunioni transnazionali (ad es. partecipazione ai seminari della rete, presentazione di casi pratici, condivisione di problematiche urbane specifiche, lo stato d’avanzamento deiPiani d’Azione Locale, ecc.). Suggerimenti e consigli Alcune domande da porsi quando si pensa al ruolo di coordinatore del Gruppo di Supporto Locale: • Quali sono le capacità essenziali per gestire un Gruppo di Supporto Locale URBACT? Si pensa di possederle tutte? In caso contrario, come si possono acquisire o come si possono compensare? • Se si immagina di essere membri di un Gruppo di Supporto Locale URBACT, cosa ci si aspetterebbe dal proprio coordinatore? • Qual è la più grande opportunità e qual è il rischio più grande per il Gruppo di Supporto Locale URBACT? Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II b)La tabella di marciad el Gruppo di Supporto Locale URBACT Si raccomanda fortemente che ciascun Gruppo di Supporto Locale URBACT definisca una tabella di marcia locale, basata sui termini di riferimento concordati a livello di rete. La tabella di marcia è uno strumento utile per portare tutti gli attori allo stesso livello sin dall'avvio del progetto, motivarli a partecipare e fornire una chiara visione dell’avanzamento del processo. La tabella di marcia dovrebbe precisare gli obiettivi, i risultati attesi, le risorse disponibili e pianificare tutte le attività di rete locali e transnazionali. Dovrebbe contenere una bozza di ordine del giorno di tutte le riunioni e una tempistica per la produzione dei diversi elaborati previsti. Dovrebbe esplicitare i vantaggi della partecipazione al progetto per i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT ed essere convalidata dall’intero gruppo. Suggerimenti e consigli Una tabella di marcia condivisa permetterà ai membri del Gruppo di Supporto Locale URBAC di sapere in qualsiasi momento a quale stadio si trovano, migliorando la loro padronanza del progetto e permettendo loro di pianificare il tempo necessario per eseguire i compiti specifici. Un tabella di marcia potrebbe, ad esempio, comprendere: • Una breve introduzione del programma URBACT e della rete • Gli obiettivi del Gruppo di Supporto Locale URBACT e i risultati/outputs attesi • definizione delle politiche urbane affrontate dal Gruppo di Supporto Locale URBACT / nel Piano d’Azione Locale • definizione delle date delle riunioni • temi e date degli scambi transnazionali, e inputs forniti dal Gruppo di Supporto Locale URBACT • delineare il piano di lavoro per lo sviluppo del Piano d’Azione Locale • definizione del processo di consultazione e approvazione del Piano d’Azione Locale e dela sua presentazione ufficiale Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 33 c) Organizzare le riunioni del Gruppo di Supporto Locale URBACT 34 Riunioni ben organizzate, ben gestite e con obiettivi chiari sono elementi indispensabili al buon funzionamento del Gruppo di Supporto Locale URBACT e motiveranno gli stakeholders a tornare per le riunioni successive e a partecipare pienamente. Informare della data della riunione con almeno una settimana di anticipo. Prevedere uno spazio all’interno della riunione per la comunicazione di informazioni e un’abbondante quantità di tempo per gli interventi degli stakeholders e lo scambio di opinioni. Per il comfort dei partecipanti, pensare agli aspetti logistici della sede, come l’illuminazione, gli spazi all’aperto, la pausa caffè, il rinfresco. Pensare ad organizzare le riunioni in località diverse, in modo tale che gli attori coinvolti rivestano a turno il ruolo di istituzione ospitante. Richiedere un feedback ai partecipanti delle riunioni e accertarsi che l’ ordine del giorno della riunione successiva tenga conto dei commenti dei membri. La buona organizzazione delle riunioni e degli eventi aiuta a creare le condizioni necessarie per l’effettiva partecipazione e collaborazione. Coinvolgeri esperti dell’animazione e dei processi partecipativi può' fare la differenza nella qualità e nei risultati delle riunioni. URBACT ha sviluppato diversi strumenti e indicazioni per la gestione creativa delle riunioni. Suggerimenti e consigli I gruppi di lavoro nei quali i partecipanti dialogano fra di loro o sono coinvolti in un’attività pratica anziché assistere passivamente alle presentazioni da parte di esperti generano più facilmente idee ed apportano un contributo maggiore ai risultati finali. Il successo del GSL URBACT dipenderà da numerosi fattori, ma è fondamentale che le riunioni vengano condotte correttamente. È bene approfondire e discutere con tutti i membri sul modo in cui le riunioni stesse saranno organizzate. Ricorrere a metodi tradizionali è certamente un’opzione, ma perché non approfittare della partecipazione al programma URBACT per tentare nuovi approcci? Le riunioni del Gruppo di Supporto Locale URBACT possono avere diversi tipi di formato in base allo scopo prefisso. Ecco alcuni esempi. Eventi di pianificazione partecipata - Eventi collaborativi attentamente strutturati nei quali tutti gli stakeholders, compresi i rappresentanti della comunità locale, lavorano a stretto contatto con gli specialisti di diverse discipline per creare piani per il futuro della comunità o per trattare alcuni aspetti della stessa. Pianificazione pratica – Metodo di coinvolgimento della comunità locale nel quale piccoli gruppi creano piani per il futuro utilizzando mappe o modelli flessibili di cartone. Visualizzazioni interattive - Presentazioni visive che consentono alle persone di partecipare con contributi e/o cambiamenti. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Suggerimenti e consigli Avvaletevi dell’esperienza e della conoscenza accumulata dal Programma URBACT: - Leggete il documento prodotto dal Segretariato URBACT sulle tecniche di animazione. Riflettete su quelle che meglio si adattano agli obiettivi del vostro gruppo e cercate di applicarle. Ricordate che una delle maggiori opportunità offerte dal Programma URBACT è quella di poter sperimentare. Approfittatene! - Leggete le Newsletter prodotte dalla rete SURE. Contengono informazioni interessanti sui metodi e strumenti per la pianificazione partecipativa applicabili in un contesto cittadino per migliorare l’innovazione sociale e la partecipazione degli stakeholders. Propongono strumenti per un ampio ventaglio di situazioni, come l’organizzazione di gruppi di lavoro, l’avvio della partecipazione, la raccolta di informazioni dal pubblico e così via. d) Mantenere aperte le linee di comunicazione all’interno del Gruppo di Supporto Locale URBACT Mantenere lo slancio nella costruzione del Piano d’Azione Locale e sostenere la motivazione di tutti gli stakeholders durante l’intero percorso richiede una buona comunicazione, sia quando il gruppo è riunito sia nell’intervallo fra le riunioni. Mantenere costantemente aperti i canali di comunicazione permette agli stakeholder di fornire inputs in modo formale ed informale. Nella maggior parte dei casi i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT proverranno dalla stessa città partner, ma potranno usufruire , in aggiunta alle riunioni tradizionali , anche dell’enorme potenziale offerto dalle innovazioni per una collaborazione online e remota. I contatti bilaterali diretti aiutano a tenere le persone informate. Qui di seguito vi forniamo una lista non esaustiva di strumenti di comunicazione, da quelli tradizionali a quelli più recenti. Teleconferenza: Vantaggiosa da un punto di vista dei costi e del risparmio di tempo, è un modo efficiente per mantenere il gruppo in contatto negli intervalli fra una riunione e l’altra e consente di prendere decisioni temporanee. Email: È una buona pratica quella di inviare email strutturate, riunendo informazioni importanti all’interno di una singola e-mail, ad esempio inviando regolarmente una newsletter o aggiornamenti, evitando di bombardare gli stakeholders con un numero eccessivo di messaggi specifici. Condivisione dei file online: Creare una libreria online di documenti condivisi ai quali le persone possono accedere (ad es. Huddle, Google Groups o Yahoo Groups sono versioni gratuite e facili da utilizzare). Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 35 Suggerimenti e consigli Suggerimenti e consigli per l’organizzazione di una teleconferenza: - Nominare un moderatore / facilitatore. - Cercare il servizio migliore (ne esistono molti on-line, la maggior parte consentono prove gratuite). 36 Strumenti web 2.0: Nuovi strumenti per condividere materiali e collaborare online sono costantemente sviluppati. I partner non devono avere il timore di sperimentare, ma può essere saggio fare affidamento a strumenti già familiari in vista di scadenze imminenti. • Forum online e siti di networking come Facebook o LinkedIn consentono ai singoli di creare gruppi, di condividere informazioni e messaggi - Assicurarsi che i partecipanti abbiano le capacità tecniche necessarie - in caso di dubbio, effettuare delle prove bilaterali prima della riunione di gruppo. • Delicious per la condivisione di segnalibri - Programmare attentamente la teleconferenza, per assicurarsi che le persone siano disponibili nell’orario designato. • Crowdvine per appuntamenti ed ordini del giorno delle riunioni - Preparare e distribuire preventivamente l’ordine del giorno via e-mail, indicando eventuali siti web o documenti di cui deve essere presa visione in anticipo. • Twitter per la condivisione di brevi messaggi e delle ultime notizie - Inviare un messaggio di promemoria un’e-mail 1 giorno e 1 ora prima dell’inizio dell’evento. • Slideshare per la condivisione di slides PowerPoint - Attendere 5-10 minuti all’inizio per permettere alle persone di collegarsi - Evitare sessioni troppo lunghe (1 ora massimo) - Registrare la sessione per un ulteriore uso in futuro (servizio che spesso viene offerto dal provider). Software per la gestione di progetti: Tali software possono ridurre il traffico e-mail fornendo uno spazio per il forum, salvando i documenti su un server centrale e favorendo la gestione delle diverse azioni di ogni utilizzatore (ad esempio Zoho projects, favorendo la Basecamp, Project Pier). Skype / ooVoo e altri: Chiamate gratuite o economiche per teleconferenze su internet. Il programma deve essere installato su tutti i computer, il che non è sempre possibile e dipende dalle regole organizzative e dai firewall, e può richiedere un po’ di pratica. • Doodle per effettuare sondaggi sulla programmazione delle riunioni • Flickr per la condivisione di fotografie • Youtube per la pubblicazione e la condivisione di video • Blog, piattaforme digitali per la pubblicazione di contenuti multimediali • Wikis, siti web per la creazione di contenuti in modo collaborativo da parte di molteplici utenti e) Comunicare verso un pubblico esterno Le città URBACT hanno diverse conoscenze ed esperienze interessanti da condividere con gli altri, sia a livello locale che a livello europeo. La comunicazione e la divulgazione dei risultati sono un aspetto importante delle reti URBACT, e i Gruppi di Supporto Locale URBACT sono incoraggiati a cogliere ogni opportunità per rendere visibile il loro lavoro. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Questo può avvenire sin dal lancio di un Gruppo di Supporto Locale URBACT e continuare attraverso il processo di partecipazione alla pubblicazione finale e al lancio del Piano d’Azione Locale. Comunicare verso un pubblico esterno può contribuire a costruire un supporto politico e popolare intorno al Piano d’Azione Locale, in particolare avvalendosi della legittimazione che un programma europeo può conferire al progetto (in alcuni paesi). La partecipazione ad eventi transnazionali così come l’organizzazione di tali eventi nella propria città sono informazioni che possono essere comunicate attraverso i media locali. Un’attività di comunicazione ben pianificata può rappresentare un valore aggiunto nelle seguenti attività: • Conferma della partecipazione degli stakeholders e promozione del loro lavoro; • Presentazione dei risultati ai potenziali finanziatori (Autorità di Gestione o altro); • Pubblicizzazione di buoni esempi a destinazione di tecnici e politici che lavorano su argomenti simili; ✓ Buona Pratica La rete MY GENERATION utilizza i video – ed ottiene 9000 visualizzazioni! Utilizzando dei video come strumenti principali per la comunicazione e la divulgazione, la rete MY GENERATION ha creato un canale specifico, My Generation TV su YouTube. Ciascun Gruppo di Supporto Locale URBACT ha creato dei video, principalmente realizzati dai giovani della città partner. In totale sono stati realizzati 65 video che hanno totalizzato 9.000 visualizzazioni mostrando come i Gruppi di Supporto Locale URBACT hanno affrontato il tema della promozione dei giovani nelle città. Social Media – Fate uso di Facebook, Twitter, Linkedin, blog per aumentare la visibilità della rete, del tema e del GSL URBACT. Ricordate di utilizzare le linee guida e i loghi URBACT per tutte le attività di comunicazione. • Costruzione di un senso di comunità guadagnando interesse e fiducia da parte degli abitanti. Elenchiamo qui di seguito diversi strumenti: Mini sito web del progetto URBACT – Utilizzate lo spazio personalizzato sul portale URBACT per mettere in rilievo le attività e gli obiettivi di ciascun progetto. I Gruppi di Supporto Locale URBACT possono aggiungere link ai siti web municipali e di altre istituzioni coinvolte; Newsletter – Contribuite con articoli e informazioni riguardanti la rete URBACT e il Gruppo di Supporto Locale URBACT nelle newsletter distribuite dalle istituzioni coinvolte; Eventi – Partecipate agli eventi della comunità con uno stand informativo, oppure organizzate eventi del Gruppo di Supporto Locale URBACT, come open days, fiere, conferenze. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 37 ✓ 38 Buona Pratica Per saperne di più Il formato del BarCamp a Reggio Emilia, partner nella rete Creative Clusters: Rete EVUE – Sondaggio online per il GSL URBACT Il Gruppo di Supporto Locale URBACT ha lavorato su due livelli: un gruppo ristretto chiuso, istituzionale e altamente tecnico, e un secondo gruppo aperto, sotto forma di BarCamp. Il BarCamp è una rete internazionale di conferenze generate dagli utenti. Si tratta di eventi aperti, nella forma di workshop partecipativi, il cui contenuto è fornito dai partecipanti. Il formato è utilizzato per una grande varietà di argomenti: programmazione di software, trasporti pubblici, sanità, istruzione, organizzazioni politiche. Ottenere risultati attraverso riunioni interattive: Seven Top Tips, URBACT - 2012 Rete SURE – Newsletter Rete Creative Clusters - Reggio Emilia BarCamp – video Mentre il gruppo ristretto aveva la funzione di comitato direttivo, i BarCamps hanno sviluppato idee e buone pratiche. Essendo eventi aperti, i BarCamps hanno attirato professionisti di background diverso, studenti e ricercatori che hanno potuto condividere le loro idee. Il BarCamp ha avuto anche la funzione di tecnica di divulgazione in quanto ha reso gli eventi aperti e ha presentato i risultati del progetto ad un pubblico più ampio. La città ha realizzato un video di una delle riunioni organizzate in base al formato BarCamp. Suggerimenti e consigli Le Newsletter SURE forniscono strumenti utili per i processi di pianificazione partecipativa. In particolare, la newsletter n. 5 fornisce suggerimenti interessanti su come fare arrivare le informazioni al pubblico. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Lavorare con gli stakeholders – Elenco di Verifica Fasi principali: Lead Expert/ Lead Partner Fornire ai coordinatori del GSL URBACT i termini di riferimento per le principali attività del gruppo Supportare i coordinatori del GSL URBACT nell’utilizzare i termini di riferimento e nel progettare la tabella di marcia del gruppo ✓ ✓ Monitorare la frequenza e la qualità delle attività del GSL URBACT ✓ Fornire supporto continuo ai coordinatori del GSL URBACT nello svolgimento delle attività ✓ Comunicare le attività del Gruppo di Supporto Locale a livello di rete (ad esempio nella Newsletter della rete, sul mini sito del progetto URBACT, ecc.) Completare la tabella di marcia del GSL URBACT con le attività locali (riunioni, eventi divulgativi, ecc.) e discuterla con i membri Coinvolgere i membri del gruppo ristretto del GSL URBACT nello svolgimento dei compiti e nella produzione di risultati Fare in modo che i report siano brevi e interessanti Scegliere un formato della riunione adatto agli obiettivi che si vogliono raggiungere Pianificare accuratamente tutti i momenti della riunione e scegliere le tecniche di animazione adeguate Cercare di organizzare, partecipandovi personalmente, eventi memorabili che consentano scambi e sviluppo di idee nuove ed utili Discutere le questioni di qualità del processo al termine di ciascuna riunione (contenuti, formato, metodo utilizzato) Adattare gli strumenti di comunicazione interna a ciascun membro del GSL URBACT Sviluppare un piano di comunicazione e divulgazione da implementare a livello locale Convalidare le fasi di avanzamento attraverso eventi per un gruppo più ampio di stakeholders Valutare con i membri del GSL URBACT la possibilità di proseguire le attività di gruppo anche dopo la conclusione del progetto Coordinatore del GSL URBACT ✓ 39 ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 1.4 Creare un Piano d’Azione 40 Ciascun partner URBACT si impegna a produrre un Piano d’Azione Locale durante il ciclo di vita del progetto, come risultato degli scambi e delle attività di apprendimento che hanno avuto luogo sia a livello locale che transnazionale. Ciascun Piano d’Azione Locale è unico, in termini di contesto locale, di tema trattato e di copertura (tematica e territoriale). Non esiste un modello predefinito. Nell’ottica del metodo URBACT, il processo in sé è importante quanto il risultato. Per rispettare questa filosofia, il vostro Piano d’Azione Locale URBACT dovrebbe essere sviluppato in base ai seguenti principi chiave: • il vostro Piano d’Azione Locale è uno strumento politico, non si tratta di una formalità amministrativa da assolvere per URBACT. Si tratta di uno strumento concreto ed utile per le autorità locali, per fornire una risposta alle problematiche urbane che avete deciso di affrontare entrando nella rete URBACT • il vostro Piano d’Azione Locale è un piano d’azione integrato: dovrebbe affrontare le diverse dimensioni del problema, ad es. le dimensioni ambientali, fisiche, economiche e sociali considerando i vari livelli territoriali pertinenti rispetto alle soluzioni da implementare • il vostro Piano d’Azione Locale viene sviluppato nel quadro di una rete URBACT transnazionale: dovrebbe strutturarsi integrando la conoscenza generata attraverso le attività di scambio transnazionale della rete. • il vostro Piano d’Azione Locale è il risultato di un processo partecipativo: viene sviluppato con gli stakeholders coinvolti nel vostro Gruppo di Supporto Locale URBACT. • il vostro Piano d’Azione Locale non è un punto d’arrivo di per sé né un risultato finale: dovrebbe essere sviluppato 12-14 mesi dopo la fase iniziale d’implementazione in modo da consentirvi di lavorare all’interno della partnership alla sua attuazione. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 41 Questa sezione vi guiderà attraverso gli elementi principali, in termini di contenuto e di elaborazione, per lo sviluppo di un buon Piano d’Azione Locale: di partenza identificata dalla città partner. L’area target può essere un quartiere, l’intera città, l’area metropolitana, la città e i suoi dintorni, ecc. 1.4.1 Punto di partenza Nella città in cui è già in vigore un piano strategico, un Piano d’Azione Locale può definire alcune azioni più specifiche o progetti su piccola scala all’interno di un più ampio piano strategico. Se esiste già un piano d’azione, la partecipazione ad una rete URBACT ed il processo di scambio transnazionale possono aiutare a riesaminare, valutare e migliorare il piano esistente. URBACT fornisce inoltre un’opportunità di completare l’approccio integrato di un piano esistente se, ad esempio, una specifica dimensione del problema non è stata sufficientemente affrontata (sociale, fisica, economica, ambientale). Il piano d’azione sarà poi un documento che valuta i progressi del piano esistente, effettua adeguamenti in linea con gli insegnamenti appresi dalle altre città URBACT e porta verso azioni nuove o modificate per affrontare meglio la problematica identificata. 1.4.2 Coproduzione di un piano d’azione 1.4.3 Elementi principali di un Piano d’Azione Locale 1.4.4 Supporto per lo sviluppo di Piani d’Azione Locale 1.4.5 Consulenza e lancio di un Piano d’ Azione Locale 1.4.1 Punto di partenza Il Piano d’Azione Locale è in primo luogo un documento da utilizzare per una pianificazione di azioni concrete al fine di attrarre finanziamenti che consentano l'implementazione delle azioni previste. Il pubblico target ed il contesto dei Piani d’Azione Locale variano da città a città. Benché si chiami Piano d’Azione Locale, il termine ‘locale’ si riferisce a vari livelli territoriali, in base al tipo di politiche urbane e alla situazione Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Suggeriamo ai Gruppi di Supporto Locale URBACT di iniziare a lavorare ai loro Piani d’Azione Locale non appena la fase d’implementazione è avviata, utilizzando le informazioni dello Stdio Preliminare (Baseline Study) in termini di analisi della tematica, quadro delle politiche europee e contesto della città. 42 I Piani d’Azione Locale dovrebbero essere prodotti con l’esplicito obiettivo di attirare finanziamenti per l’implementazione delle azioni. Alcune città possono scegliere di produrre il piano in base ad un modello specifico richiesto da un’Autorità di Gestione o altro organismo di finanziamento. I Gruppi di Supporto Locale URBACT che hanno coinvolto le Autorità di Gestione e altri potenziali finanziatori nel processo partecipativo di sviluppo del piano dovrebbero trovarsi in una posizione migliore per garantire i finanziamenti necessari all'implementazione. Data l'ampia varietà di destinatari, potrebbe essere necessario avere diverse versioni del Piano d’Azione Locale. Ad esempio potrebbe essere una buona idea quella di disporre di un documento di sintesi per i destinatari secondari da poter far circolare su una base più ampia. Queste sintesi del Piano d’Azione Locale dovrebbero essere tradotte in inglese in modo tale che siano accessibili per gli altri partner del progetto URBACT e alle potenziali fonti internazionali di finanziamento. I migliori Piani d’Azione Locale riflettono e integrano tutta la conoscenza dei membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT nonché le prospettive e le conoscenze generate dallo scambio con altre città URBACT. I Piani d’Azione Locale di reti precedenti sono disponibili sul sito web URBACT e possono fornire modelli per il contenuto, la struttura e il formato. 1.4.2 Coproduzione di un piano d’azione Il Piano d’Azione Locale URBACT è il risultato di un processo integrato di coproduzione. I membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT sono coinvolti in questo processo sin dalla fase iniziale e il documento finale dovrebbe essere l’espressione coerente di una pluralità di voci. Lo sviluppo e la convalida di ciascun piano dovrebbe essere un’attività collettiva, progettata per rafforzare l’impegno dei partner e per incrementare la prospettiva di un risultato sostenibile. Il processo di coproduzione è la migliore garanzia per un approccio integrato e aumenta le possibilità di una positiva implementazione Il formato del Piano d’Azione Locale varia in base ai diversi destinatari. Quando il Piano d’Azione Locale deve essere presentato a stakeholders particolari, come politici, cittadini o aziende, è possibile essere più creativi, ad esempio utilizzando opuscoli o presentazioni audiovisive. Le sintesi del Piano d’Azione Locale possono anche avere la forma di brochures pieghevoli e video. Il coordinatore del Gruppo di Supporto Locale URBACT guida normalmente il processo della produzione del Piano d’Azione e in alcuni casi i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT si assumono la responsabilità della stesura e della revisione del documento o di parte di esso. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Alcune città già probabilmente conoscono della Scala la partecipazione di Arnstein3, presentata qui di seguito. Questa scala mostra che il termine «partecipazione» comprende un ampio ventaglio di azioni, con diversi gradi di coinvolgimento, dall’informazione, alla consultazione, alla coproduzione. I partner URBACT dovrebbero mirare al livello più alto. Si tratta di un compito impegnativo e i partner dovrebbero trarre il massimo vantaggio dal supporto che possono ottenere dalla rete URBACT e dal programma nel suo insieme (supporto degli esperti, sessioni di formazione, condivisione di esperienze, valutazione peer review, ecc.) 43 Scala della partecipazione secondo Arnstein 8 Controllo da parte dei cittadini 7 Delega dei poteri 6 Partnership 5 Conciliazione con i cittadini 4 3 2 Consultazione dei cittadini Informazione ai cittadini Terapia Manipolazione 1 } } } Livelli di potere dei cittadini Parvenza di partecipazione (tokenism) Non partecipazione 3 Arnstein Sherry 1969, A Ladder of Participation Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II La Scala di 7 livelli del coinvolgimento dei cittadini sviluppata dal progetto TOGETHER La rete TOGETHER si è focalizzata su nuovi modi di coinvolgimento dei cittadini da parte di enti pubblici. Alla base di questa rete c’è un principio semplice: è meglio coinvolgere le persone nello sviluppo della città piuttosto che informarle semplicemente delle decisioni già prese. Questo è un concetto di cittadinanza attiva, oppure, come è stato definito nel progetto, di corresponsabilità. In questo quadro, la rete ha sviluppato una scala di 7 gradi di coinvolgimento dei cittadini, presentata di seguito. 1 Coinvolgimento minimo La Municipalità consulta i cittadini oppure le organizzazioni volontarie su alcuni argomenti in un sondaggio occasionale, ma sembra riservare una scarsa attenzione ai risultati. Questo atteggiamento è definito negativamente come «tokenism», ossia una parvenza di partecipazione. 44 2 Partnership formale Viene stabilita una relazione formale con un certo numero di organizzazioni al di fuori della municipalità. Questi partner siedono intorno al tavolo, ma l’autorità locale o l’agenzia governativa presiede la riunione e prende tutte le decisioni principali 3 Partnership partecipativa Questo metodo si avvicina di più ad un accordo fra pari poiché i partner o le organizzazioni volontarie hanno una reale influenza sull’ordine del giorno e sul processo decisionale. Tuttavia, la Municipalità si riserva il potere di decisione finale 4 Co-governance Questo concetto implica la pianificazione strategica di un servizio, di un progetto o di un programma. Attori di diverse organizzazioni e settori determinano le priorità delle politiche condivise e possono tradurle in piani strategici. 5 Co-gestione Questo concetto si riferisce ad una situazione in cui diverse organizzazioni lavorano fianco a fianco per coordinare l’implementazione di un servizio o di un progetto. Attori di diversi settori e organizzazioni utilizzano le loro risorse rispettive per contribuire direttamente e concretamente all’implementazione di un servizio e di un progetto specifico. 6 Co-produzione. Questo concetto si riferisce ad un accordo in cui i cittadini producono, almeno in parte, i servizi che loro stessi utilizzano. 7 Corresponsabilità Questo è il concetto in cui si combinano gli elementi definiti nei punti 4-6 all’interno di un intero settore, ad esempio all’interno del sistema educativo di una città, oppure la sua rigenerazione economica. L’obiettivo ultimo sarebbe quello di raggiungere questo livello in tutto il territorio, ossia, in altre parole in tutti i servizi all’interno di un quartiere o di un distretto. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 1.4.3 Principali componenti di un Piano d’Azione Locale • Informazioni ricavate dalle ricerche preliminari e dell’analisi dei punti di forza, punti di debolezza, opportunità e rischi (SWOT) I principali componenti di un Piano d’Azione Locale URBACT sono elencati qui di seguito. Non si tratta di un elenco esaustivo, bensì di un’indicazione di quali elementi dovrebbero essere inclusi: • Presentazione e analisi di problemi ed opzioni di soluzioni a) Contesto locale e definizione della problematica /azione politica iniziale b) Definizione dello scopo e degli obiettivi Possibile contenuto: • Descrizione dello scopo del Piano d’Azione Locale e analisi delle motivazioni che hanno portato alla sua selezione b) Definizione dello scopo e degli obiettivi c) Azioni / calendario d) Schema di finanziamento • Riepilogo di altre opzioni considerate e delle motivazioni per le quali sono state escluse e) Quadro di implementazione f) Descrizione del processo • Informazioni sul perché questa è una priorità chiave, laddove possibile fare riferimento ai contributi dei membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT / degli attori esterni coinvolti nel processo g) Analisi dei rischi a) Contesto locale e definizione della problematica /azione politica iniziale Possibile contenuto: • Informazioni statistiche e comprovate per dimostrare e definire il contesto locale e le relative problematiche, quali, ad esempio: - Demografia e statistiche della popolazione - Ubicazione della città - Statistiche sull’occupazione e sulla disoccupazione - Tessuto occupazionale / industriale - Riepilogo dei Programmi Operativi pertinenti (FESR e FSE) • Situazione attuale relativamente al tema affrontato dal Piano d’Azione Locale, ad esempio: - Riepilogo del contesto istituzionale – ruoli e responsabilità delle diverse agenzie coinvolte - Riepilogo delle strategie esistenti e politiche pertinenti all’ambito specifico del Piano(locale, regionale e nazionale) • Riepilogo dei principali obiettivi del Piano d’Azione Locale • Riepilogo di come il PAL si collega alla rete nel suo insieme e se / come le conoscenze sviluppate attraverso gli scambi transnazionali ha contribuito alla scelta dell’obiettivo strategico • Informazioni su qualsiasi altro elemento di apprendimento derivato da qualsiasi fonte che abbia contribuito alla scelta dell’obiettivo strategico • Presentazione dell’obiettivo strategico o della visione strategica • Elenco delle priorità generali del Piano d’Azione Locale • Elenco degli obiettivi chiave – che si vuole raggiungere – accertandosi che siano Specifici, Misurabili, Attuabili e Tempisticamente determinati (SMART) Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 45 c) Azioni / programmazione f) Descrizione del processo Possibile contenuto: Possibile contenuto: • Ripartizione delle attività / azioni / progetti previsti che saranno sviluppati per realizzare gli obiettivi e raggiungere i risultati (potete scegliere di presentare diverse attività “sotto” i vari obiettivi) • Composizione e ruolo del Gruppo di Supporto Locale URBACT • Informazione su quando queste attività verranno implementate • Diagramma di Gantt con informazioni relative alle azioni ed al calendario 46 d) Schema di finanziamento Possibile contenuto: • Riepilogo delle risorse che saranno necessarie per l’attuazione del piano • Riepilogo di potenziali fondi di finanziamento (compresi, ma non esclusivamente, FESR e FSE) • Presentazione di come queste attività sono correlate alle priorità dei Programmi Operativi FESR e FSE per il periodo 2014 - 2020 (compresa l’iniziativa Horizon 2020) e) Quadro di implementazione Possibile contenuto: • Informazioni su chi implementerà le azioni– con definizione dei ruoli e responsabilità degli stakeholders • Informazioni sulla governance durante e dopo il progetto URBACT • Riepilogo degli indicatori che saranno utilizzati per monitorare i progressi • Ruolo / impatto dello scambio e dell’apprendimento transnazionale (ad es. valutazione peer review, possibile trasferimento di “buone pratiche” ecc.) g) Analisi dei rischi Possibile contenuto: • Descrizione del tipo di rischi (es. operativo, finanziario, legale, risorse umane, tecnico, comportamentale) • Categorizzazione in rischio basso, medio, alto • Schema degli eventuali passi da compiere per mitigare i rischi probabili e l’impatto In base alla situazione e alle esigenze locali, questi elementi possono essere combinati in modi diversi. È opportuno considerare il fatto di poter presentare il proprio Piano d’Azione Locale in diversi formati, al fine di adattarli a diversi destinatari. Questo si riferisce alle modalità di stesura del Piano d’Azione Locale in generale, nella prospettiva di presentare domande di finanziamento, di discutere con rappresentanti politici e decisori, oppure di condividere i contenuti con il mondo esterno, cittadini, media, ecc. 1.4.4 Supporto per lo sviluppo di Piani d’Azione Locale Il maggiore valore aggiunto dello sviluppo di un piano d’azione all’interno di una rete transnazionale URBACT è di poter trarre facilmente vantaggio dal supporto fornito dal Programma da un lato, e dall'altro lato dai partner coinvolti nella rete. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Piano d’Azione Locale in termini di contenuto, governance, approccio integrato, finanziamenti, pianificazione e valore aggiunto. Lo strumento può essere utilizzato per controllare la coerenza del Piano d’Azione Locale e l’efficacia del Gruppo di Supporto Locale URBACT. Si tratta di un foglio elettronico Excel che, una volta completato, fornisce un diagramma a ragnatela che identifica i punti di forza e i punti di debolezza. Partendo da questo risultato il gruppo può modificare il piano e i metodi d’azione. È un esercizio utile per tutti i Gruppi di Supporto Locale di una rete quello di procedere a l’autovalutazione ad intervalli regolari, confrontare i risultati e condividere le esperienze del livello locale con altri partner a livello della rete. URBACT dispone di una serie di strumenti che possono essere utilizzati nello sviluppo del Piano d’Azione Locale: • Un grafico ad albero del problema può permettere agli stakeholders di lavorare insieme per individuare cause ed effetti. • Una tabella d’azione può essere utilizzata per sviluppare una panoramica degli output attesi, di azioni, prodotti, indicatori e risorse. • Una tabella dei problemi e delle soluzioni può essere utilizzata per analizzare e confrontare idee sulle possibili soluzioni. Questi suggerimenti sono inclusi nella Parte 2 – Strumenti utili, insieme con alcune brevi informazioni relative al Modello Ciclico di Pianificazione, anch’esso utile in questo contesto. Fra questi strumenti, lo “Strumento di autovalutazione dei Piani d’Azione Locale” aiuterà il Gruppo di Supporto Locale a valutare il proprio Diagramma a ragnatela del Piano d’Azione Locale Processo e governance 1 0,8 0,6 Valore aggiunto UE e URBACT 0,4 0,2 Contenuto del piano d’azione 0 Finanziamento e pianificazione del progetto Approccio integrato Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 47 ✓ Buona Pratica I “Laboratori d’implementazione” organizzati dalla rete REDIS Durante le riunioni transnazionali il progetto REDIS ha adottato un tipo specifico di metodo peer review di valutazione, chiamato “laboratori d’implementazione”. In REDIS, il Laboratorio d’Implementazione si è concretizzato in un workshop di due giorni e mezzo in cui gli stakeholders locali (membri del Gruppo di Supporto Locale), i partner del progetto e gli esperti hanno delineato le raccomandazioni per la città ospite. Il metodo potrebbe essere applicato a qualsiasi tipo di processo di sviluppo urbano o di definizione di politiche urbane. 48 L’intento della sessione è di far sì che i partecipanti e gli ospiti condividano le esperienze e ottengano nuove conoscenze. Al termine, i “pari” hanno fornito alla città ospitante suggerimenti utili e raccomandazioni pratiche per il nuovo quartiere scientifico (argomento centrale della rete REDIS). In REDIS, questo tipo di workshop è stato impostato in questo modo: 1 Preparazione: Il Lead Partner, la città ospitante (compreso il Gruppo di Supporto Locale) e il Lead Expert preparano il seminario. La città ospitante dirige le attività sulla base delle informazioni fornite all’atto di adesione alla rete. Il Lead Expert ha un ruolo consultivo. I visitatori ricevono le informazioni necessarie (compreso il capitolo dello studio preliminare sulla città ospitante) prima della riunione. 2 Primo giorno: Il primo giorno è dedicato all’analisi della situazione locale della città ospitante. La prima parte è tipicamente dedicata alle visite del sito e alle presentazioni generali (preferibilmente da parte dei membri del Gruppo di Supporto Locale), e al resoconto sull’avanzamento del Piano d’Azione Locale. In questa fase gli esperti forniscono 1 o 2 presentazioni fondamentali sul tema specifico trattato, ispirati ad esempi di ‘best practices’ in Europa non presenti nella partnership. 3 Secondo giorno: I partecipanti analizzano (in 2 o più sottogruppi, di 15 persone ciascuno al massimo) una serie di aspetti tematici del quartiere scientifico: branding/marketing, cooperazione a triplice dimensione “Triple Helix” (autorità pubbliche, università, imprese), integrazione nel tessuto urbano, progettualità di ‘lungo termine’, creazione di interazioni e flussi nei quartieri scientifici, coinvolgimento degli stakeholders riluttanti, definizione di modelli di gestione ed identificazione di dinamiche regionali più ampie. Il caso pratico definito nello Studio Preliminare viene utilizzato come documento di riferimento. I sottogruppi esaminano l’analisi e sviluppano ‘raccomandazioni politiche strategiche’ per la città ospitante. 4 Terzo giorno: Il moderatore prepara una presentazione delle prospettive, suggerimenti e passi concreti. Il risultato finale viene presentato in una conferenza stampa ai responsabili politici locali e alla stampa regionale. I risultati del seminario determinano la direzione del Piano d’Azione Locale della città ospitante. 5 Dopo la riunione: A tutti i partner è distribuito un report da condividere a livello locale per trarre ispirazione. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Il programma URBACT richiede inoltre che si effettui una valutazione di medio periodo dopo 12-14 mesi dall’inizio della fase d’implementazione. Questa operazione include la revisione della bozza dei Piani d’Azione Locale e identifica azioni da intraprendere per garantire la buona qualità di tutti i Piani d’Azione Locale (ad es. un supporto aggiuntivo per alcuni partner). I Responsabili dei Poli Tematici saranno inoltre in grado di fornire una guida sui Piani d’Azione Locale, esempi di PAL precedenti di altre reti, collegamenti ad iniziative simili e d informazioni su iniziative di sviluppo urbano in Europa. A livello di rete, il Lead Partner e il Lead Expert forniscono indicazioni, strumenti e competenze, sia sul contenuto che sulla metodologia. Nella maggior parte delle reti precedenti, le indicazioni e i modelli per i Piani d’Azione Locale erano definiti dal Lead Partner e dal Lead Expert (in collaborazione e in accordo con tutti i partner). È di fondamentale importanza organizzare sessioni specifiche nelle riunioni di rete transnazionali per discutere lo sviluppo del Piano d’Azione Locale, condividere idee fra partner e trovare soluzioni comuni. All’interno di ciascun progetto, i partner possono sostenersi reciprocamente nello sviluppo dei Piani d’Azione Locale condividendo i progressi e intraprendendo valutazioni inter pares (peer review). I progetti URBACT hanno utilizzato le riunioni transnazionali come opportunità per raccogliere feedback dagli altri altri partner relativamente ai piani. Per questo scopo esistono modi creativi, come l’utilizzo di poster, modalità di narrazione (storytelling) e l’uso di tecniche specifiche come il fishbowl. È un compito principale del Lead Expert quello di garantire che il programma dei seminari transnazionali conceda spazio sufficiente a questo tipo di attività, utilizzando una metodologia appropriata, garantendo a tutti di beneficiare dell’esperienza e della competenza dei partner. 1.4.5 Consultare e lanciare un Piano d’Azione Locale Una volta che il Piano d’Azione Locale è redatto sotto forma di bozza, un processo di consultazione garantisce che gli stakeholders ne supportino pienamente il contenuto e abbiano l’opportunità di effettuare modifiche finali prima della pubblicazione. Esiste, a tale scopo, un ampio ventaglio di metodi, come ad esempio le “Giornate Porte Aperte”, la circolazione della bozza del documento seguita da una tavola rotonda, l’editing partecipativo, l’opportunità per le persone di interagire online. Anche se lo sviluppo del Piano d’Azione Locale ha tenuto conto degli input dei gruppi locali, il Gruppo di Supporto Locale URBACT dovrebbe effettuare un doppio controllo della bozza finale del piano prima di considerarlo definitivo e di divulgarlo pubblicamente. Questa precauzione contribuisce a garantire che il piano non sia dominato da interessi particolari e permetterà di identificare problemi potenziali di soggetti non consultati che potrebbero perturbare il lancio e l’implementazione. Laddove possibile, lungo l’intero processo di sviluppo, il Piano d’Azione Locale dovrebbe essere mantenuto flessibile per consentire aggiornamenti e modifiche. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 49 50 Una volta che il Piano d’Azione Locale è pronto, un evento pubblico segnala al mondo esterno che il piano è stato concordato ad alto livello e dai suoi stakeholders. Spesso, la fase finale è rappresentata dalla firma del Piano d’Azione Locale da parte di un rappresentante appropriato, idealmente un rappresentante politico o un’autorità di alto livello, il cui supporto può essere utilizzato per avallare i contenuti. Non dimenticate di festeggiare il vostro traguardo – e di mobilitare i media in modo che tutti possano condividere questo successo. Il team di Comunicazione URBACT può offrire una guida sul branding URBACT, sulle tecniche di divulgazione e sulle strategie di comunicazione efficaci. La realizzazione di un piano ben pensato che ha ottenuto l’approvazione degli stakeholders e il supporto politico e finanziario è un traguardo notevole. Congratulazioni! Alcuni Piani d’Azione potrebbero non trarre vantaggio dall’essere pubblicizzati. Essenzialmente sarà importante che il piano completato sia firmato al livello più alto dai partner coinvolti, con un evento per sancire sia questo accordo che la stesura del piano. URBACT - Strumento di autovalutazione del PAL (sotto la voce “Assess your Local Action Plan”) Per saperne di più Rete TOGETHER - The 7 Point Scale of Citizen Engagement Rete REDIS – Report dei Laboratori di Implementazione Potrebbe essere utile collegare l'evento di lancio con altre attività o iniziative politiche. Un progetto URBACT potrebbe, ad esempio, rendere pubblici simultaneamente diversi PAL di diversi partner, oppure organizzare un evento di presentazione durante una visita transnazionale. Durante la fase di lancio, tutti gli stakeholders possono essere incoraggiati ad avere un ruolo attivo, con le loro reti, per la massima diffusione. Comunicati stampa, inviti alla TV o alla radio possono essere veicoli efficaci di divulgazione. È necessario seguire le linee guida URBACT per la comunicazione. La pianificazione di un evento di presentazione di un piano d’azione è anch’essa una buona opportunità per fissare i dettagli dell’implementazione, gli indicatori per misurare i progressi, per il monitoraggio e la valutazione. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Pianificazione dell’azione – Elenco di Verifica Fasi principali: Lead Expert/ Lead Partner Fornire ai partner del progetto solide linee guida e strumenti per lo sviluppo del PAL Fornire consigli sulla struttura e sul formato per armonizzare i PAL a livello di rete Tenere conto del contesto locale e dello studio preliminare (Baseline study) quando si definisce l’ambito del PAL Discutere la copertura territoriale del PAL a livello di rete ✓ ✓ ✓ Discutere la copertura territoriale del PAL a livello locale Decidere il formato del PAL Decidere rapidamente quali saranno le responsabilità nella stesura del PAL Coinvolgere le Autorità di Gestione e i decisori più importanti nel processo Costruire un processo di co-creazione che permetta una partecipazione attiva e in cui tutti i punti d vista siano espressi Accertarsi che il PAL sia visto come parte di un processo ciclico / iterativo piuttosto che un fine in sé Esaminare periodicamente i progressi del PAL con i partner Approfittare delle riunioni transnazionali per esaminare i progressi del PAL Organizzare una valutazione inter pares (peer review) del PAL fra i partner del progetto Produrre un PAL che sia coerente con il target in termini di contenuto e formato Consultare la comunità nel suo insieme e presentare l’avanzamento del PAL quanto lo si ritiene necessario Comunicare i messaggi chiave del PAL Utilizzare gli ultimi 12 mesi del Periodo di Implementazione per trovare fonti di finanziamento per il PAL Considerare un evento pubblico di lancio Partner Progetto / Coordinatore GSL URBACT ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 51 1.5 Sfruttare al meglio lo scambio transnazionale 52 Le riunioni transnazionali sono un’attività fondamentale nei progetti URBACT. Esse sono lo spazio in cui si crea valore aggiunto attraverso lo scambio di conoscenza e di buone pratiche fra città. Questa sezione fornisce materiale utile sulla partecipazione del Gruppo di Supporto Locale URBACT alle riunioni transnazionali, come: 1.5.1 Inquadramento dell’attività transnazionale - a livello di rete 1.5.2 Garantire uno scambio di alta qualità fra il livello locale e il livello transnazionale Lo scambio all’interno delle reti URBACT equivale ad un ponte che favorisce l’interazione fra il livello locale e quello transnazionale. Ciascun Gruppo di Supporto Locale URBACT fornisce un input pertinente e di qualità per gli eventi transnazionali. In cambio si acquisiscono le conoscenze prodotte durante le riunioni transnazionali, le quali vanno ad arricchire la discussione a livello locale, migliorando le capacità degli stakeholders e garantendo la produzione di un migliore Piano d’Azione Locale. maggior parte delle città partner, se non tutte, avranno l’opportunità di ospitare un evento transnazionale. Tale evento potrebbe avere la forma di un seminario, di una conferenza, di una visita bilaterale, di una valutazione inter pares (peer review), di una masterclass o di una visita di studio. Ospitare colleghi ed esperti provenienti dalle città partner permette al Gruppo di Supporto Locale URBACT di condividere le esperienze locali e i progressi compiuti sul tema affrontato dal progetto. I membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT hanno l’opportunità di presentarsi agli omologhi di altre città per mostrare le soluzioni trovate e i risultati conseguiti. I membri del GSL URBACT hanno inoltre la possibilità di partecipare ad eventi organizzati da altre città partner, per vedere come sono affrontati problemi simili, trovare soluzioni specifiche, discutere in modo approfondito e adattare le esperienze altrui al proprio contesto locale. Il programma degli eventi transnazionali viene pianificato all’inizio di ogni rete URBACT. La Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 53 ciascuna città. Suggerimenti e consigli Esiste un video che presenta il metodo URBACT, disponibile in tutte le lingue. Mostrare questo video durante una delle prime riunioni del GSL URBACT per assicurare una maggiore comprensione degli obiettivi delle riunioni di scambio transnazionali e il ruolo che i rappresentanti dei GSL URBACT possono ricoprire. Il video fornisce una visione completa delle attività transnazionali svolte nell’ambito del Programma URBACT e di come i diversi livelli interagiscono. Il video è disponibile all’indirizzo: http://youtube.com/watch?v=LikKBwzPa98 1.5.1 Inquadramento degli eventi transnazionali - a livello di rete Il programma degli eventi transnazionali a livello di rete viene pianificato e approvato nel Formulario Finale del Progetto. I membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT sono i partecipanti chiave di questa attività e il programma delle riunioni deve essere definito in modo da prevedere lo scambio e l’apprendimento, in base alle esigenze e al contesto di Presentare sin dall’inizio le linee principali del programma ai membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT. Essi fanno parte di una rete transnazionale, che si occupa di problematiche urbane similari in diverse città europee. A sua volta, questa rete fa parte della comunità URBACT formata da molte altre reti e città, le quali affrontano problematiche diverse relative alla pianificazione urbana integrata, con lo scopo di raggiungere gli obiettivi fissati dalla strategia Europa 2020. Assicurarsi che tutti i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT si siano abbonati alla newsletter URBACT e siano consapevoli di tutte le opportunità disponibili attraverso il programma URBACT, come le riunioni transnazionali e le attività di capacity building (cfr. sezione 1.6). Una buona progettazione e animazione di ciascuna riunione transnazionale è fondamentale per massimizzare la partecipazione attiva dei membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT e per garantire che ciascuna città ottenga la conoscenza necessaria per migliorare le capacità di elaborazione di politiche urbane integrate e per il Piano d’Azione Locale. Il Lead Partner e il Lead Expert lavorano con i coordinatori di ciascun Gruppo di Supporto Locale URBACT per preparare le riunioni. Per facilitare questo processo, sono disponibili un certo numero di linee guida su come organizzare eventi transnazionali nel- Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Suggerimenti e consigli per gli eventi transnazionali • Create un ordine del giorno per ciascuna riunione che abbia un buon mix di attività tra cui, ad esempio, visite dei siti, discussioni interattive, presentazioni di esperti, ospiti politici o della società civile. • Siate chiari circa gli obiettivi e lo scopo di ciascuna riunione, in modo tale che i membri dei GSL URBACT partecipino. • Valutate con cura la tematica centrale della visita dei siti. 54 • Accertatevi che i membri del GSL URBACT ricevano tutte le informazioni necessarie prima della riunione, che abbiano compreso che cosa ci si aspetta da loro, compresa la necessità di riferire, al rientro, gli insegnamenti appresi. • Prendete in considerazione una riunione preparatoria ‘virtuale’ per i coordinatori dei GSL URBACT 4-6 settimane prima della riunione per istruirli o per pianificare i contenuti e discutere dei potenziali partecipanti di ciascun GSL URBACT. • Cercate di raggiungere un equilibrio e un’alternanza in termini di partecipazione dei membri dei GSL URBACT agli eventi transnazionali. • Coinvolgete i membri dei GSL URBACT nell’organizzazione, nella preparazione e nello svolgimento della riunione. • Assegnate ruoli e responsabilità ai partecipanti delle riunioni transnazionali, ad esempio assegnate loro dei ‘compiti a casa’ nella fase che precede la riunione. • Date istruzioni scritte e orali ad ogni esperto che presenzierà alla riunione, in modo tale che gli inputs siano concisi e pertinenti. • Fate in modo che nell’ordine del giorno ci sia spazio sufficiente affinché tutti i partecipanti siano attivi, possano parlare, dare un contributo, sia in piccoli gruppi, bilateralmente, sia in seduta plenaria. • Pensate ad eventuali esigenze di assistenza dei membri dei GSL URBACT, in particolare se questa è la loro prima esperienza di riunioni internazionali. In caso di necessità può essere fornito un servizio di traduzione • Organizzate una riunione per tutti i membri dei GSL URBACT all’interno dell’evento transnazionale. Suddivisi in gruppi di lavoro, tutti i membri dei GSL URBACT potrebbero affrontare un argomento trasversale correlato al tema del progetto e presentare i loro risultati nella riunione plenaria. Questo tipo di evento potrebbe aiutare i membri a sentirsi parte di una dinamica più ampia e permetterebbe loro di effettuare un utile scambio di idee e di pareri. • Ricordate che la lingua può costituire un serio ostacolo ad un’interazione efficace fra i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT e gli altri partner. Mentre alcuni eventi dispongono di una traduzione simultanea, alcune attività, come per esempio le visite dei siti, potrebbero svolgersi esclusivamente in inglese (la lingua ufficiale del Programma URBACT). Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione nella selezione dei partecipanti e nell’organizzazione delle riunioni. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II ✓ prima, durante e dopo le attività transnazionali affinché questo accada. Buona Pratica Future City Game a Gheorgheni, partner della rete SURE: Il Gruppo di Supporto Locale URBACT è stato coinvolto in un processo di costruzione di scenario, basato sulla metodologia Future City Game, parallelamente a una riunione transnazionale della rete SURE a Gheorgheni, Romania, ad ottobre 2010. Questo approccio ha permesso ai membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT della città ospitante e della città in visita di partecipare ad una discussione congiunta sulle proposte strategiche sviluppate dai residenti locali. Il workshop ha generato numerosi vantaggi sia per il Gruppo di Supporto Locale URBACT che per la municipalità. Ad esempio ha aumentato la visibilità del lavoro del GSL URBACT e ha attirato l’attenzione sulle opportunità offerte dai finanziamenti EU. In generale la metodologia Future City Game è stata considerata di grande successo. Attraverso di essa, gli attori locali hanno presentato un ampio ventaglio di concetti e di idee pratiche che sono diventati parte del Piano d’Azione Locale. 1.5.2 Garantire uno scambio di alta qualità fra il livello locale e il livello transnazionale In ciascuna città partner, è responsabilità del coordinatore del Gruppo di Supporto Locale URBACT collegare il livello transnazionale del progetto con il livello locale, con un forte e continuo flusso di conoscenze e informazioni. Questo è fondamentale affinché il Gruppo di Supporto Locale URBACT possa trarre vantaggio dall’esperienza sviluppata da altre città europee e possa utilizzarla per informare e aggiungere valore all’implementazione locale. I Lead partner, i lead expert e i coordinatori GSL URBACT sono incoraggiati ad essere attivi Per la preparazione delle attività di scambio transnazionali è utile effettuare le azioni seguenti: • Condividere il programma e gli obiettivi dello scambio transnazionale con i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT il più presto possibile nella Fase d’Implementazione. • Iniziare a identificare chi potrebbe contribuire e partecipare a ciascun evento. • Una volta disponibile l’ordine del giorno della riunione farlo circolare e chiedere ai membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT di dare un feedback e possibilmente un loro input. • Istruire i membri del GSL URBACT sullo scopo e gli obiettivi della riunione transnazionale. • Spiegare quale sarà il loro ruolo generale e attribuire insieme i compiti di ognuno, sulla base delle proprie abilità e capacità. • La maggior parte delle riunioni transnazionali ha uno focus tematico. Tenere in considerazione questo dato quando si selezionano i membri che parteciperanno alle riunioni. • Concordare la partecipazione con il Gruppo di Supporto Locale URBACT con il maggior anticipo possibile, al fine di poter permettere le prenotazioni dei viaggi a prezzi ragionevoli. • Quando le organizzazioni sono impossibilitate a viaggiare, accertarsi che quegli stakeholders non perdano l’opportunità di apprendimento dagli eventi transnazionali, fornendo una presentazione completa dei risultati delle riunioni a tutti i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT dopo ogni evento. • Tenere in considerazione le possibilità di webinar, presentazioni e riunioni virtuali per andare incontro alle persone impossibilitate a partecipare di persona. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 55 Durante i seminari transnazionali, tutte le attività dovrebbero essere imperniate sullo scambio e sull’apprendimento degli argomenti della rete. È cruciale che alcune sessioni siano dedicate alla produzione dei piani d’azione da parte dei partner così da permettere la valutazione inter pares e assicurare ai partner il vantaggio della conoscenza e dell’esperienza del gruppo nella fase di sviluppo dei piani (riferirsi anche ai Laboratori d’Implementazione nella sezione 1.4.4) 56 ✓ Buona Pratica Lavoro di gruppo nella rete ESIMeC: Il tema generale del progetto della rete ESIMeC era “Una forza lavoro adattabile per uno sviluppo economico locale flessibile”. Ciascuna città della rete ha sviluppato un approccio specifico alla tematica, dai servizi di supporto alle aziende ,allo sviluppo di un parco industriale o il cambiamento di approccio nei processi di formazione, solo per citare alcuni esempi. Ciascuna riunione transnazionale ESIMeC prevedeva una riunione del Gruppo di Supporto Locale URBACT. Durante tale riunione i membri del Gruppo di Supporto Locale hanno avuto la possibilità di presentare le problematiche specifiche della città e il focus del loro Piano d’Azione Locale. Hanno poi posto alcune domande chiave relative a particolari problematiche o ostacoli incontrati durante il processo. Le città in visita (compresi i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT) hanno poi lavorato in piccoli gruppi per discutere di queste questioni chiave e trovare possibili soluzioni sulla base della loro esperienza. Queste soluzioni sono poi state Dopo ciascun evento transnazionale è una buona idea effettuare una riunione di sintesi con tutti i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT per trasferire le conoscenze acquisite durante la riunione, per riflettere insieme sul processo e sui suoi risultati e per identificare quali punti specifici possono essere integrati e utilizzati nel Piano d’Azione Locale. Chiedere ai membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT che hanno partecipato alla riunione di presentare le loro impressioni e conclusioni. Accertarsi che i messaggi principali siano ben compresi e assorbiti. Per saperne di più URBACT - Guida alla Rete Tematica URBACT 2012 Strategia Europa 2020 – Obiettivi Video del Metodo URBACT, 2011 Rete SURE - Caso pratico di pianificazione partecipativa utilizzando la metodologia Future Dialogue 2010 riportate alla città ospitante per aiutarla a superare gli ostacoli e a sviluppare un migliore Piano d’Azione Locale. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Sfruttare al meglio lo scambio transnazionale – Elenco di Verifica Fasi principali: Lead Expert/ Lead Partner Cercare di organizzare un evento di rete nel maggior numero di città partecipanti al progetto Quando si organizza un evento, considerare la Metodologia URBACT. Utilizzarlo come esempio e obiettivo per la rete Decidere dall’inizio il tipo di ruolo che i GSL URBACT avranno nella dinamica transnazionale Accertarsi che i GSL URBACT abbiano uno spazio appropriato all’interno dell’ordine del giorno Accertarsi che tutti i partner portino un numero appropriato di membri dei GSL URBACT all’evento e che la loro esperienza sia pertinente Organizzare riunioni, eventi, visite che valorizzino le esperienze dei membri del proprio GSL URBACT Preparare il proprio GSL URBACT riunendo gli input disponibili Partner Progetto / Coordinatore GSL URBACT ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ ✓ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 57 1.6 Sviluppo delle Capacità 58 URBACT dispone di numerose azioni destinate allo sviluppo delle capacità degli attori dello sviluppo urbano affinché possano attuare gli obiettivi della strategia Europa 2020 nelle città. L’obiettivo è di migliorare le capacità di pianificazione partecipativa e di definizione di strategie integrate per lo sviluppo urbano. Le esperienze delle reti URBACT approvate in passato confermano che i responsabili locali devono possedere delle capacità specifiche per gestire le attività relative ai Gruppi di Supporto Locale URBACT, come la capacità ad organizzare processi partecipativi, di animazione e costruzione di piani integrati di sviluppo urbano. I partecipanti alle reti hanno apprezzato le opportunità offerte dal Programma di migliorare tali capacità e riconosciuto il valore aggiunto che esse possono rappresentare nel creare delle migliori condizioni nel processo di produzione dei PAL. I Rapporti Tematici URBACT pubblicati nel 2012 hanno analizzato alcune delle migliori esperienze nell’affrontare le problematiche urbane in Europa e hanno concluso che uno dei fattori chiave di successo per le città è rappresentato dalla presenza di un gruppo di stakeholders locali capaci e disposti a lavorare insieme al di là dei confini, aperti a nuove idee, ai processi innovativi, capaci di comunicare e implementare in modo efficace. Il rafforzamento di queste capacità è in linea con i principi URBACT di incoraggiare dal basso le iniziative della comunità. Degli attori locali più competenti possono garantire outputs di migliore qualità e portare a risultati sostenibili in termini di Gruppo di Supporto Locale URBACT e di Piano d’Azione Locale una volta che il finanziamento dela rete URBACT è concluso. I progetti URBACT approvati nell’ambito del Terzo Bando beneficiano di numerosi iniziative di formazione come i seminari di livello nazionale organizzati nelle lingue nazionali per i membri del Gruppo di Supporto Locale URBACT. La formazione ha come obiettivo uno sviluppo efficace di Piani d’Azione Locale attraverso i Gruppi di Supporto Locale URBACT e viene a completare le indicazioni e gli strumenti qui presentati. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 59 La seconda Università Estiva URBACT (2013) ha riunito rappresentanti provenienti da tutte le città partner dei progetti del Terzo Bando per lavorare su problematiche concrete correlate ai temi della strategia Europa 2020, utilizzando i metodi e gli strumenti URBACT. È inoltre in corso un programma di capacity building sulla pianificazione urbana integrata, rivolto ai politici locali (sindaci, assessori, consiglieri comunali). Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 60 1 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II PARTE SECONDA 61 1 Strumenti e riferimenti utili Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Strumenti utili 62 2.1 Il modello ciclico di pianificazione La seconda parte di questa guida introduce alcuni strumenti che potreste utilizzare nello sviluppo e nella gestione del vostro Gruppo di Supporto Locale URBACT per creare il vostro Piano d’Azione Locale, in particolare se partite da zero e desiderate creare un piano completo. Nel caso esistesse già un piano avanzato nella vostra città, potrebbe invece essere più utile valutare e proporre correzioni al piano esistente. Può essere utile pensare al processo come ciclico o circolare affinché ciò che si apprende lungo il percorso e gli insegnamenti tratti da altri piani possano essere continuamente integrati. Ecco un esempio di “Modello Ciclico di Pianificazione”: Stakeholders Il modello ciclico di pianificazione Evidenza Problemi Lancio Risultati Consultare i cittadini Idee Controllo Azioni Risorse Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 63 Il Modello Ciclico di Pianificazione è una rappresentazione della pianificazione come processo ciclico, senza inizio né fine. Tale ciclo riunisce tutti gli aspetti di un processo di pianificazione coerente ed unitario, aiutando ad assicurare che il piano sia considerato nel suo insieme, ben focalizzato, adattabile, pratico e vantaggioso in termini di costi. Può inoltre aiutare a garantire che gli insegnamenti di esperienze precedenti siano tenuti in considerazione nella pianificazione e nelle decisioni future. Inoltre, può essere molto utile valutare la logica interna del piano stesso, per esempio verificando le probabilità che le attività proposte raggiungano gli output desiderati. In questo modo si eviterà che il piano sia solo una “lista di desideri”, ci si assicurerà che la soluzione prescelta sia all’altezza del problema e che siano disponibili dei metodi per valutarne l’avanzamento. Molti degli strumenti proposti in questa sezione sono stati adattati dal Modello Ciclico di Gestione (Project Cycle Management). Si tratta di un metodo largamente riconosciuto di progettazione e implementazione dei progetti utilizzato dalla Commissione Europea a da altre agenzie internazionali. Esistono comunque molti altri strumenti ugualmente validi. • Tabella di analisi degli stakeholders Ecco gli strumenti inclusi in questa sezione: • Matrice dell’Importanza / Influenza degli stakeholder • Strumento di autovalutazione delle performance del Gruppo di Supporto Locale • Tabella Azioni • Strumento di autovalutazione dei Piani d’Azione Locale Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 2.2 Analisi degli stakeholder La tabella di analisi degli stakeholders può essere utilizzata per identificare gli interessi e le motivazioni degli stakeholders, così come possibili azioni coerenti con i diversi interessi espressi dal gruppo. 64 La prima colonna sulla sinistra elenca tutte le categorie di attori che possono avere un interesse (o ‘stake’) nel Piano d’Azione Locale. Questa colonna comprende i beneficiari, gli intermediari, i vincitori e i perdenti e coloro che sono coinvolti nel processo decisionale o ne sono esclusi. Può essere divisa in due gruppi: 1 Stakeholder principali – coloro che sono direttamente interessati al tema discusso, positivamente o negativamente, 2 Stakeholder secondari – soggetti con un ruolo da intermediario, fra cui le agenzie di distribuzione e i rappresentanti politici locali, nonché agenzie di supporto come gli operatori sociali. Le seguenti tre colonne della tabella4 descrivono il ruolo e il coinvolgimento degli stakeholders. La prima colonna dovrebbe riassumere la situazione attuale e come ciascun stakeholder sia interessato dal problema da affrontare. La seconda dovrebbe annotare il loro ruolo potenziale e il desiderio di cambiamento, mentre la terza dovrebbe focalizzarsi su come il progetto può soddisfare le richieste. Una volta che la tabella è stata accuratamente completata, riflettere su ciò che deve essere fatto per accogliere al meglio gli interessi degli stakeholders o contrastarli. In particolare, pensate a cosa può essere fatto per massimizzare il coinvolgimento di coloro che sono suscettibili di supportare il piano e per minimizzare / comprendere la resistenza di coloro che potrebbero invece bloccarlo. Inoltre è importante valutare e, se necessario, sviluppare o adattare la capacità di diversi stakeholder per coinvolgerli pienamente nel processo. (cfr. Matrice dell’Importanza / Influenza degli stakeholder 2.3. per approfondire questo aspetto) L’analisi degli stakeholders è una tecnica semplice che può essere utilizzata per garantire che nel Gruppo di Supporto Locale e nel Piano d’Azione Locale siano coinvolti gli stakeholders giusti. Come documentato nella Parte 1, la maggior parte dei partner effettuerà un lavoro di analisi degli stakeholders durante la fase di creazione del Gruppo di Supporto Locale. Tuttavia può essere utile un’ulteriore analisi durante lo sviluppo del piano d’azione, man mano che il focus del piano evolve, per includere gli stakeholders mancanti e controllare la pertinenza delle persone coinvolte. 4 Un modellodi tabella può essere scaricato dal sito web URBACT al seguente indirizzo: http://urbact.eu/en/get-involved/local-support-groups/ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Analisi degli interessi degli stakeholder Per capire le varie parti interessate Argomento: Stakeholder Marketing Urbano: Il branding come strumento di crescita economica Interessi e come vengono influenzati dall’argomento Capacità e motivazione che spingono al cambiamento Possibili azioni per andare incontro agli interessi degli stakeholders Stakeholders principali 1 Dipartimenti chiave dell’autorità locale: Sviluppo economico, Comunicazioni, Turismo Crescita economica Attrarre investimenti, turisti, studenti Sostenere le imprese locali Controllo del budget Creare una città in cui le persone vogliano vivere e lavorare, visitare Ridurre la povertà Approccio collaborativo Coinvolgere gli stakeholders Fare rete per identificarele persone giuste 2 Università Crescita economica Attrazione / permanenza di studenti di talento Attrarre partner per i finanziamenti, es. UE Esigenze degli studenti Finanziamenti necessari Definizione di un'identità particolare Coinvolgimento nella definizione del brand cittadino Coinvolgimento nel definizione dei profili di stakeholders 3 Imprese locali per settore: turismo, scienze biologiche Innalzamento del livello di branding territoriale Attrazione di talenti Permanenza dei talenti Attrarre visitatori Supporto per la sensibilizzazione Crescita dell’attività economica Forza lavoro appropriata Economie di scala Facilitare il commercio/ utilizzare il marchio Dare loro accesso alle risorsedi marketing territoriale esistenti, non dover creare nuovi strumenti, immagini, ecc. Stakeholders secondari Consultazione e coinvolgimento Opportunità di partecipare alla definizione dell'immagine della città Veicolare i messaggi principali 4 Comunità locale Orgoglio civico Aumentare la fiducia Creare lavoro e attrarre investimenti 6 Comunità creativa Attrarre talenti Costruire un’economia di scala Migliorare la reputazione culturale Trattenere / attrarre talenti Innalzare il profilo come città culturale Orgoglio per i traguardi raggiunti dalla città Networking Usare la creatività per dare input e supporto al marchio 6 Media locali Diffusione crescente Esigenza di informazioni Far crescere la città Motivazione al cambiamento spesso limitata/offuscata Evitare opposizione al progetto Lavorare in collaborazione Utilizzare come risorsa per creare una situazione “win-win” 7 Nuova Galleria d’Arte Nazionale Innalzare il profilo di apertura Coinvolgere il marchio Integrarsi con il marchio Creare una nuova struttura Innalzare il profilo di una nuova galleria Essere fieri della città Ricerca di opportunità di impiego Ridurre la povertà Partnership Discussioni sul brand urbano e integrazione Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 65 2.3 Matrice dell’Importanza / Influenza degli stakeholder Oltre all’analisi degli stakeholders, un altro importante strumento che è possibile utilizzare è la matrice dell’Importanza/Influenza5. Il suo scopo principale è di definire la priorità degli stakeholders, nonché di pensare al giusto approccio da avere con ciascuno di essi. Questa matrice può essere utilizzata sotto forma di workshop, come gioco di ruolo o come semplice strumento da compilare da parte dei partecipanti. 66 Una volta definiti gli stakeholders (nella tabella di analisi) è possibile collocarli nella griglia seguente in base a due criteri: Influenza - quanto potere ha lo stakeholder per facilitare o impedire l'implementazione del PAL e dei suoi obiettivi? Importanza - quanta importanza dovrebbe dare il GSL URBACT al soddisfacimento delle esigenze e gli interessi degli stakeholders? A) Alta importanza, bassa influenza Si tratta di stakeholders molto importanti in relazione ai problemi identificati ma con bassa influenza nel processo. Tuttavia, se contrariati possono acquisire influenza e cercare di resistere al cambiamento. Richiedono un’attenzione speciale qualora i loro interessi vadano tutelati. B) Alta importanza, alta influenza Questi stakeholders possono subire un impatto significativo dal cambiamento proposto ed essere in grado di dare un contributo, sia supportando che contrastando le azioni proposte. È particolarmente importante coinvolgere queste persone, assicurandosi che comprendano che cosa sta succedendo e anche creando un senso di appartenenza rispetto a ciò che si sta facendo. Il team di progetto dovrà sviluppare buone relazioni di lavoro con questi stakeholders per garantire un supporto efficace all’attività. C) Bassa importanza, bassa influenza Questi sono stakeholders a cui riservare una priorità relativa che possono tuttavia richiedere un monitoraggio limitato o almeno essere tenuti informati nel corso del processo poiché il loro status potrebbe evolvere nel tempo. D) Bassa importanza, alta influenza Questi sono gli stakeholders con un’alta influenza che possono incidere sul risultato delle azioni proposte, ma i cui interessi non rientrano nel target delle azioni. Questi stakeholders possono essere “demolitori” e costituire un serio rischio se non considerati correttamente. 5 Un modello della matrice può essere scaricato dal sito web URBACT all’indirizzo: http://urbact.eu/en/get-involved/local-support-groups/ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Matrice d’Importanza / Influenza Alta importanza / Alta influenza Alta importanza / Bassa influenza B Livello di importanza A 67 C D Bassa importanza / Alta influenza Bassa importanza / Bassa influenza Livello di influenza NB: La posizione degli stakeholders sulla matrice può evolvere nel tempo, per diversi fattori più o meno direttamente connessi con le azioni / tematiche che si stanno sviluppando (elezioni, agitazioni sociali, ecc.). Pertanto è importante ricordare che la matrice fornisce un quadro valido in un momento storico preciso. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 2.4 Strumento di autovalutazione della performance del Gruppo di Supporto Locale Questo può essere un esercizio molto utile da intraprendere con i membri più importanti del Gruppo di Supporto Locale. Cercare di ottenere la loro onesta opinione sulle problematiche definite in precedenzae, soprattutto, su come possono essere affrontate. Ripetere questo esercizio un paio di volte durante il ciclo progettuale del GSL URBACT, quando si ha ancora tempo per cambiare le cose che non stanno andando come il loro potenziale vorrebbe. Utilizzando questo strumento di autovalutazione6, il Gruppo di Supporto Locale può assegnare un punteggio alla propria performance su numerose dimensioni: • Frequenza delle riunioni • Organizzazione del GSL URBACT • Diversità dei membri che compongono il gruppo • Partecipazione di residenti, utenti di servizi o imprese 68 Lo strumento di autovalutazione è sotto forma di foglio elettronico Excel. Una volta compilato, fornisce un diagramma a ragnatela che delinea i punti di forza e i punti di debolezza della performance del vostro Gruppo di Supporto Locale riguardo agli aspetti sopra elencati. Creando questo diagramma, il gruppo può poi esplorare modi per migliorare i punti deboli e trarre beneficio da quelli forti. • Responsabilizzazione di cittadini, residenti, ecc. • Altre voci :– Quali tentativi sono stati fatti per sapere che cosa vogliono i partner meno fiduciosi? • Coinvolgimento delle Autorità di Gestione nelle riunioni del GSL URBACT • Leadership del gruppo • Animazione e struttura delle riunioni Diagramma a ragnatela risultante dall’autovalutazione Frequenza delle riunioni 5 Animazione e struttura delle riunioni 4 4 3 Organizzazione del GSL 3 2 Leadership del gruppo 5 2 1 4 Diversità dei membri appartenenti al GSL 0 1 1 2 5 Coinvolgimento dell’Autorità di Gestione nelle riunioni GSL Altre voci - sono stati effettuati tentativi per determinare che cosa desidera il partner meno sicuro di sé? Partecipazione di residenti, utenti di servizi o aziende Responsabilizzazione di cittadini, residenti, ecc. 6 Un modello dello strumento di –autovalutazione può essere scaricato dal sito web URBACT all’indirizzo: http://urbact.eu/en/get-involved/local-support-groups/ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Strumento di autovalutazione per i Gruppi di Supporto Locale URBACT 69 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 2.5 Albero dei problemi “Problem Tree” L’analisi dei problemi è necessaria per accertarsi che il Gruppo di Supporto Locale stia affrontando il problema giusto, quello discusso e concordato con tutti gli stakeholders. Le persone spesso tendono a cercare “soluzioni rapide” laddove l’esperienza dei precedenti progetti URBACT suggerisce che è utile condurre un’analisi dettagliata dei problemi, concedendosi il tempo per la discussione e la riflessione. Ciò che inizialmente sembra essere la problematica principale potrebbe diventare, dopo attenta analisi, una questione secondaria. 70 Ci sono molti modi diversi di vedere lo stesso problema e, in base alla prospettiva, vengono messe in atto diverse soluzioni. L’idea è quella di delineare ed elaborare possibili scelte fra diverse opzioni. Una tecnica consolidata per lavorare sui problemi in gruppo è l’Albero dei Problmi “Problem Tree”7. Si tratta di una semplice rappresentazione grafica dei problemi, delle loro cause e dei loro effetti. Albero dei Problemi “Problem Tree” Il piano d’azione locale dovrebbe includere una chiara definizione della natura e della scala dei problemi. Una comprensione completa e attuale della situazione e dei problemi esistenti è essenziale per trovare le soluzioni giuste. Il coinvolgimento degli stakeholders in questo processo arricchirà il modo in cui il problema viene percepito e garantirà che i problemi non sono semplici interpretazioni istituzionali’. È particolarmente importante coinvolgere gli utenti o i beneficiari (gli stakeholders principali) nell’analisi del problema. Effetti Problema Il Piano d’Azione Locale deve riconoscere che i problemi affrontati dalle città sono complessi, spinosi e interconnessi. È poco probabile che le soluzioni semplici funzionino e gli approcci delle istituzioni esistenti, che non prevedono cambiamenti nel modo di agire, devono essere rifiutati. L’evidenza aiuta le persone a capire i problemi. Questa consapevolezza può essere raggiunta grazie alle statistiche e agli studi già disponibili, attraverso ricerche appositamente commissionate e attraverso discussioni all’interno del Gruppo di Supporto Locale. Cause 7 Un modello dell’ Albero dei Problmipuò essere scarica dal sito web URBACT al seguente indirizzo: http://urbact.eu/en/get-involved/local-support-groups/ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Ecco come utilizzarlo: 2. Identificare un ‘Problema fondamentale’ (che sarà annotato sul tronco dell’albero). Può essere necessario qualche tentativo non esente da errori prima di concentrarsi sul problema giusto. 1. Elencare tutti i problemi che vengono in mente correlati al tema principale. (es. disoccupazione giovanile o mancanza di fondi pubblici) I problemi devono essere chiaramente identificati: devono essere problemi attuali e non problemi possibili, immaginati o futuri. Il problema è una situazione negativa esistente, non l’assenza di una soluzione. La tabella dei problemi e delle soluzioni presentata nella sezione successiva può aiutare in questo esercizio. 3. Definire quali problemi sono ‘Cause’ (le radici dell’albero) e quali sono ‘Effetti’ (i rami). 4. Organizzare in modo gerarchico sia le Cause che gli Effetti, cioè come le cause sono collegate le une alle altre – relazioni causa/effetto, ecc. Illustrazione - Grafico ad albero della disoccupazione giovanile Criminalizzazione dei giovani È un mercato dei datori di lavoro. Possono selezionare e scegliere competenze più elevate a costi più bassi Percezione che i lavori locali siano presi dagli ultimi arrivati nella zona I laureati prendono lavori di basso livello Un’aspettativa di vita più lunga equivale ad una vita lavorativa più lunga Posti maggiormente disponibili in alcuni settori che non vengono ricoperti a causa delle preferenze dei giovani Percezione che la gente del posto non possegga le competenze giuste Nell’ambito della formazione, mancanza di coinvolgimento di datori di lavoro che possano delineare i contenuti dei corsi Assenza di sensibilizzazione degli ambienti professionali che provoca ad una impreparazione per il lavoro La vecchia forza lavoro non lascia spazio a nuovi talenti Sono disposto ad accettare un lavoro poco retribuito I datori di lavoro non investono in formazione, mentoring e supporto del personale inesperto Il problema è la disoccupazione in giovane età nella municipalità Mancanza di qualifiche e di competenze per l’occupabilità Mancanza di accesso ad esperienze lavorative, tirocini, lavori temporanei L’offerta supera la domanda Gravidanza delle teenager Aspettative irrealistiche da parte dei datori di lavoro e dei giovani Numero ridotto di possibilitàche permettano un primo accesso al mercato del lavoro Le competenze non corrispondono, ad es. le competenze non rispondono alle esigenze dei datori di lavoro locali Salario minimo Trappola dei benefit Mancanza di un orientamento appropriato sulle carriere possibili Stereotipi e amicizie La mancanza di lavoro intergenerazionale conduce a basse aspirazioni, mancanza di modelli positivi I datori di lavoro sono contrari ai rischi e guidati dal profitto Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 71 5. Una volta completato l’Albero dei Problemi è possibile utilizzare un altro modello vuoto di albero per passare dai problemi alle soluzioni. Seguendo lo stesso principio, riformulare tutti gli elementi in affermazioni positive, trasformando il problema in soluzione (il tronco), gli effetti in cambiamenti / risultati attesi (i rami), e le cause in azioni (le radici). Se avete lavorato con un poster e dei post-it per elencare gli effetti sui rami, può essere efficace capovolgerli e trasformarli in risultati attesi. 72 Alcuni partner hanno effettuato questo esercizio utilizzando una tabella detta “dai problemi alle soluzioni”, come indicata nell’esempio della pagina accanto. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Illustrazione - Esempio di Disoccupazione giovanile Tabella dei problemi e delle soluzioni Per l’analisi delle problematiche e il brainstorming di possibili soluzioni Esempio utilizzato: Disoccupazione giovanile Problemi Soluzioni Risorse Mancanza di esperienza professionale tirocini, stage o opportunità di lavoro temporaneo che conducono ad una conoscenza limitata del mondo del lavoro e all’impreparazione per il lavoro. Aumentare l’esposizione dei giovani al mondo del lavoro: - Motivare i datori di lavoro locali a promuovere il valore e i vantaggi dei tirocini - Aumentare l’interazione fra il mondo dell’istruzione e le aziende attraverso visite delle scuole ed eventi congiunti (es. fiera delle carriere) - Utilizzare modelli di riferimento(giovane o datore di lavoro) con un’esperienza positiva di tirocinio/stage per promuovere i vantaggi dei tirocini Collaborazione fra agenzie locali, istituti di istruzione, comunità imprenditoriale, intermediari dell’istruzione e del mondo aziendale Nessuna risorsa specifica richiesta a parte il tempo del personale del partner Mancanza di competenze per l’inserimento professionale dei giovani Innalzare il livello delle competenze per l’inserimento professionale dei giovani: - identificare le competenze per l’inserimento professionale richieste dai datori di lavoro attraverso sondaggi e interazioni diretta - stilare una mappa della disponibilità di formazioni per lo sviluppo di competenze necessarie all’inserimento professionale e identificare le lacune di questa disponibilità - Esplorare la possibilità di creare programmi di formazione su misura per lo sviluppo di competenze per l’inserimento professionale basate sui risultati dei sondaggi presso i datori di lavoro e sulla mappatura delle formazioni disponibili - coinvolgere i datori di lavoro nel dispensare formazioni sull’inserimento professionale - incrementare le esperienze del mondo del lavoro “reale” (visite alle aziende, concorsi scolastici (es. la creazione di un proprio business project) - Supportare i giovani nell’identificazione e nello valorizzazione delle proprie competenze (acquisite grazie alla scuola/all’università o al di fuori delle attività scolastiche) Assegnazione del budget per il sondaggio presso i datori di lavoro Assegnazione del budget per la mappatura delle competenze disponibili Finanziamento di partnership per supportare la formazione relativa all’inserimento professionale. Alcune risorse esistenti potrebbero essere reindirizzate Tempo di lavoro del personale (organizzazioni partner) Un’aspettativa di vita più lunga comporta una vita lavorativa più lunga e limita le opportunità per i nuovi talenti di entrare nel mercato del lavoro Promuovere il coinvolgimento dei lavoratori anziani nei confronti dei giovani: - Sviluppare gli schemi di mentoring laddove i lavoratori anziani formanogli studenti o i lavoratori giovani - Supportare i datori di lavoro nello sviluppo dei piani di transizione intergenerazionale Assegnazione del budget allo sviluppo di sessioni di formazione per i datori di lavoro (pianificazione della transizione intergenerazionale) Tempo di lavoro del personale (organizzazioni partner) Non corrispondenza fra offerta e domanda sul mercato del lavoro. - Costruire dati condivisi e fondati per acquisire un’informazione completa sull’attuale stato del mercato del lavoro - Identificare le competenze attuali e future (previsione delle competenze) - Stilare una mappa delle disponibilità in materia di formazione e di istruzione - Identificare le lacune fra le competenze necessarie e quelle disponibili - Sviluppare formazioni guidate dalla domanda in cui i datori di lavoro sono al centro del processo di sviluppo dei contenuti della formazione Assegnazione di un budget per considerare lo strumento di previsione delle competenze (acquisto di set di dati) Finanziamento della partnership per supportare lo sviluppo di formazioni su misura Tempo di lavoro del personale (organizzazioni partner) Posti disponibili non ricoperti poiché non rispondenti alle preferenze dei giovani a causa di una mancanza di un appropriato orientamento sulle carriere Sviluppare un programma efficace di orientamento sulle carriere - Aumentare la consapevolezza fra i giovani sui possibili percorsi professionali per influenzare le scelte - Stilare una mappa delle formazioni e delle vie di progressione che tengono conto delle lacune del mercato del lavoro Finanziamento della partnership (reindirizzamento delle risorse esistenti assegnate all’orientamento sulle carriere) o nuove assegnazioni di budget per supportare i programmi di orientamentosui percorsi professionali. Possibile utilizzo di volontari per fornire l’orientamentosui percorsi professionali. Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 73 2.6 Tabella d’azione 74 Risultati/cambiamenti attesi, obiettivi, azioni, output e indicatori sono elementi centrali di un piano d’azione e raggiungere un consenso su questi elementi è una parte cruciale del processo di pianificazione dell’azione. Sono normalmente necessari tre importanti passaggi e la Tabella delle Attività può essere utilizzata per fornire una visione complessiva. I primi due passaggi possono essere completati con risultati del lavoro svolto sulla definizione dei problemi, i risultati attesi e le possibili soluzioni come delineato nella precedente sezione (2.5Albero dei Problemi). a) Definire i risultati attesi e gli obiettivi A partire dai problemi, dovrete definire i risultati attesi (cambiamenti) a cui mirate. Un risultato è l’impatto iniziale di un intervento. A partire dai risultati attesi, potete poi lavorare sugli obiettivi. Queste sono visualizzazioni programmatiche iniziali, chiare ed esplicite sugli effetti da raggiungere attraverso un intervento pubblico. Ciascun obiettivo specifico in un programma deve avere un indicatore di risultato corrispondente. Rendete i vostri obiettivi SMART : Specifici, Misurabili, Attuabili e Tempisticamente determinati. b) Definite le azioni Definite quali azioni sono necessarie per raggiungere i risultati attesi. La tabella dovrebbe inoltre includere il calendario e le risorse necessarie. c) Definire gli output Gli output sono il prodotto tangibile e misurabile di un’azione (es. metri quadrati di spazio di lavoro condiviso sviluppato). Tabella d’Azione Tabella d’Azione Risultato atteso Titolo dell’azione & Descrizione breve Agenzia o Attore Leader Partner chiave Output desiderati Calendario Risorse 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 Questo è un momento in cui l’incoerenza potrebbe manifestarsi nei piani poiché gli stakeholders talvolta cercano di assicurare che i loro progetti siano inclusi come azioni indipendentemente dal fatto che possano o meno contribuire ai risultati attesi. Ciò che occorre è un processo iterativo talvolta negoziato che porti le attività appropriate nella tabella d’azione escludendo quelle che non contribuiscono significativamente al raggiungimento degli obiettivi. 8 Un modello dellatabella può essere scaricato dal sito web URBACT all’indirizzo seguente: http://urbact.eu/en/get-involved/local-support-groups/ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Illustrazione - Estratto del piano d’azione Suceava - rete EVUE Azione 7.2 Creare ed aggiornareun sistema di monitoraggio dell’elettricità venduta / consumata dai veicoli elettrici e dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili nella città di Suceava, per garantire un equilibrio favorevole all’energia pulita Responsabile principale Municipalità di Suceava Tipo di organizzazione Ente pubblico locale Partner principali Agenzia di Tutela Ambientale di Suceava, Autorità Ambientale di Suceava, fornitore di energia locale - E.On Moldova Distributie SA Suceava, fornitori di energia alternativa inseriti nel Sistema di Energia Nazionale Risultati attesi Garantire almeno il 5% di energia pulita nel consumo di energia totale per il funzionamento dei Veicoli Elettrici Monitoraggio continuo dell’energia consumata nell’infrastruttura di carico Output stimati 1 sistema di gestione dell’energia e un team di formazione specifico per l’elaborazione dei dati registrati Periodo Fonti 2019-2020 Borse di studio da fondi di coesione Budget locale Il mercato IT ha sviluppato sistemi informativi per la gestione dell’energia attraverso la registrazione centralizzata del consumo di elettricità di un vasto numero di consumatori dotati di contatore, sparsi geograficamente, attraverso il monitoraggio della qualità dell’energia fornita ai consumatori, l’identificazione delle sezioni di rete difettose e la connessione automatica di sezioni sane, la diagnosi, la gestione dell’energia e dei clienti Le emissioni totali di CO2 dei veicoli elettrici deve essere vista globalmente, dal punto di vista “well-to-wheel energy” e non solo come emissioni da un tubo di scarico. Se per la produzione dell’energia elettrica per i Veicoli Elettrici vengono utilizzati carburanti convenzionali (petrolio, gas, carbone), la riduzione delle emissioni di CO2 potrebbe essere insignificanti e l’investimento in ricerca e innovazione risulterebbe inefficiente. In questo caso la sola fonte di CO2 viene trasferita dal veicolo alle tecnologie di produzione dell’energia, e l’Europa non sarà in grado di raggiungere i suoi target di riduzione del consumo di energia ricavata da fonti convenzionali e di riduzione delle emissioni. Per rimuovere il pericolo della crescente impronta di CO2 dovuta ad un aumento della domanda di elettricità per il funzionamento dei Veicoli Elettrici, dobbiamo considerareche la parte di energia rinnovabile (in questa regione principalmente il vento) nel consumo totale di energia dovrebbe essere significativa. Riguardo a questo tema, dobbiamo cercare soluzioni intelligenti per il monitoraggio e l’analisi del consumo di energia nei sistemi di tariffazione e negli impianti di produzione di energia rinnovabile della regione. 25.000 euro Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 75 2.7 Strumento di autovalutazione dei Piani d’Azione Locale URBACT ha sviluppato un altro utile strumento che consente ai Gruppi di Supporto Locale di controllare i propri progressi con il Piano d’Azione Locale. Una volta creato un quadro di bozza per il piano d’azione, può essere utile controllare il contenuto e il processo di produzione in corso. Questo strumento vi aiuterà ad aggiungere elementi utili al vostro piano ed a colmare le lacune. 76 Lo Strumento di autovalutazione per il Piano d’Azione Locale è disponibile sotto forma di foglio elettronico Excel9. Calcolerà i vostri punteggi e mostrerà le aree di miglioramento del PAL. È uno strumento simile allo “Strumento di autovalutazione della performance dei Gruppi di Supporto Locale presentato nella sezione 2.3. La valutazione richiede ad ogni città di fornire un punteggio su diversi indicatori e di dare un riscontro del punteggio totale. Gli indicatori vengono raggruppati nelle seguenti categorie principali: Una volta compilata la tabella, lo strumento elabora un diagramma a ragnatela che delinea i punti di forza e le aree da migliorare. La condivisione dei risultati dell’esercizio di autovalutazione con i partner della rete nelle riunioni transnazionali può fornire un utile apprendimento e supporto per altre città nello sviluppo di piani d’azione su temi similari. Diagramma a ragnatela risultante dall’autovalutazione 1 Elaborazione del Piano d’Azione 4 2 5 URBACT & UE Valore aggiunto 2 Contenuto del Piano d’Azione 0 4 Finanziamento e Pianificazione - Elaborazione del piano d’azione (descrizione del metodo e del processo di consultazione) 3 Approccio integrato - Contenuto del piano d’azione (organizzazione del documento, strategia, obiettivi, analisi del problema, descrizione di azioni, indicatori) - Approccio integrato (equilibrio dal punto di vista economico, sociale e ambientale, partnership verticali e orizzontali) - Finanziamento e pianificazione (utilizzo di strumenti finanziari, relazione con Programmi Operativi e altri strumenti finanziari) - Valore aggiunto URBACT e UE (collegamento alle attività di scambio e di apprendimento, utilizzo delle buone pratiche apprese dalle altre città, utilizzo della valutazione peer review per il PAL). 9 Lo strumento di autovalutazione per il Piano d’Azione Locale può essere scaricato dal sito web URBACT all’indirizzo: http://urbact.eu/en/get-involved/local-support-groups/ Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Strumento di autovalutazione dei Piani d’azione locali 77 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 2.8 Riferimenti utili 78 Documenti URBACT Progetto SURE - Newsletter; Dal Programma: Progetto My Generation, canale Youtube MyGenerationTV; Guida alla Rete Tematica URBACT 2012; La Tribuna URBACT 2011; Risultati dei Progetti URBACT, 2011; CASH – strumenti PAL, Modello; Progetto SURE - Caso pratico di pianificazione partecipativa, 2010; Ottenere Risultati attraverso riunioni interattive: Seven Top Tips, 2012 Terzo Bando per la creazione di Reti Tematiche 2011; Pianificazione progettuale e Gestione del Ciclo Progettuale Manuale del Programma 2008; Associazione Internazionale di Facilitatori Organizzazione dedicata ai mediatori, che incoraggia all’utilizzo di metodologie partecipative su scala mondiale www.iaf-world.org Video del Metodo URBACT, 2011; Linee guida: Cities and Managing Authorities Working Together, 2013 Produzione di progetti: Progetto My Generation – Report finale città di Riga; Progetto HerO – PAL Liverpool Progetto OP-ACT – Newsletter, N. 2; Progetto Creative Clusters, Reggio Emilia BarCamp – video; Rachel Blackman, Project Cycle Management, Tearfund, 2003, disponibile all’indirizzo: http://tilz.tearfund.org/webdocs/Tilz/Roots/ English/PCM/ROOTS_5_E_Full.pdf Freer Spreckley, A Project Cycle Management and Logical Framework Toolkit, 2005, disponibile all’indirizzo: http://portals.wi.wur.nl/files/docs/ppme/gpg_ pcm_toolkit%5B1%5D.pdf Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 79 European Commission, Project Cycle Management Guidelines, Volume 1 of Aid Delivery Methods, 2004, disponibile all’indirizzo: http://soundplanning.esflive.eu/files/pcm_guidelines_2004_en_0.pdf INTERACT, Territorial Cooperation Project Management Handbook, 2007, disponibile all’indirizzo: http://www.interact-eu.net/downloads/135 /INTERACT_Handbook___Territorial_Cooperation_Project_Management___03.2007.pdf Department for International Development (DFID), Tools for Development, 2003, disponibile all’indirizzo: http://webarchive.nationalarchives.gov.uk/+/http://www.dfid.gov.u k/Documents/publications/toolsfordevelopment.pdf Forester John, The Deliberative Practitioner, Encouraging Participatory Planning Processes, MIT Press, 1999 Dobson Charles, The Citizen’s Handbook, Vancouver Citizen’s Committee,2006, disponibile all’indirizzo: www.vcn.bc.ca/citizens-handbook Wilcox, David, The Guide to Effective Participation, Partnership Books, 1994, disponibile all’indirizzo: http://www.partnerships.org.uk/guide/index.h tm Il sito web per la Pianificazione Comunitaria. Una risorsa globale sul modo in cui i cittadini locali possono essere coinvolti nella pianificazione e nella progettazione urbana. Dettagli su molti metodi pertinenti www.communityplanning.net Partecipazione e Consultazione Glaeser Edward, Il Trionfo della città, Bompiani 2013, pagina 15 Wates Nick, The Community Planning Handbook, Earthscan, 2006 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II I VOSTRI APPUNTI 80 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II 81 Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II Guida degli strumenti per i Gruppi di Supporto Locale URBACT II URBACT è un programma europeo di apprendimento e di scambio che promuove lo sviluppo urbano integrato. Esso consente alle città europee di lavorare insieme per sviluppare soluzioni efficaci di fronte alle principali problematiche urbane, riaffermando il ruolo chiave che esse ricoprono nell’affrontare i cambiamenti sempre più complessi della società. URBACT aiuta le città a sviluppare soluzioni pragmatiche nuove e sostenibili, che integrino dimensioni ambientali, economiche e sociali. Permette alle città di condividere le buone pratiche e gli insegnamenti appresi insieme ai professionisti coinvolti nelle politiche urbane di tutta Europa. URBACT II comprende 400 città di dimensioni diverse e i loro Gruppi di Supporto Locale, 52 progetti, 29 paesi, e 7.000 stakeholder attivi provenienti tanto dalle aree di Convergenza quanto di Concorrenza. URBACT è finanziato congiuntamente dal FESR e dagli Stati Membri. www.urbact.eu PROGRAMMA EUROPEO PER LO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE