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manuale della cessione del quinto
ISPF MANUALE DELLA CESSIONE DEL QUINTO Sezione Teorica A cura dell’Ufficio Cessione del Quinto Aggiornato a Dicembre 2013 Indice Introduzione alla Cessione del Quinto dello Stipendio pag.1 Criteri Assuntivi Assicurativi pag.3 Documentazione Pratiche CQS Documentazione cliente: pag.17 Documentazione dell’amministrazione e di reddito: pag.31 L’Estratto Contributivo Inps pag.94 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Introduzione alla Cessione del Quinto dello Stipendio La normativa che regola la cessione del quinto dello stipendio è il Decreto del Presidente della Repubblica n.180 del 5 gennaio 1950 (e relativo Regolamento d’Applicazione) che, risalendo ormai a quasi 60 anni fa, riesce ad essere ancora attuale solo grazie alle correzioni e integrazioni apportate da atti normativi successivi e da sentenze della Corte Costituzionale. Con la legge 311 del 30/12/04 sono state apportate al Testo Unico alcune modifiche di grande rilevanza: il D.P.R., originariamente rivolto esclusivamente ai dipendenti pubblici e statali, è oggi esteso espressamente anche ai dipendenti di aziende private (modifica dell’art.1). Ancora, è venuto meno il monopolio dell’Inpdap sulle cessione ai dipendenti ministeriali, oggi assicurabili anche con compagnie selezionate dall’istituto finanziario (abrogazione dell’art.34). Infine, con il Decreto Competitività del 2005, attuato dal decreto 313 del 27/12/06, è prevista anche la finanziabilità dei pensionati mediante la cessione del quinto. Il principio base della cessione del quinto si ritrova nell'art.1260 Cod. Civile, che prevede che "il creditore può trasferire a titolo oneroso o gratuito il suo credito anche senza il consenso del debitore, purchè il credito non abbia carattere strettamente personale o il trasferimento non sia vietato dalla legge". Ne deriva che il meccanismo della cessione è il seguente: il cessionario (istituto di credito) si impegna ad accordare a titolo di mutuo al cedente (cliente) una determinata somma; a sua volta il cedente si impegna a trasferire al cessionario i diritti su parte della retribuzione dovuta dal datore di lavoro fino alla naturale scadenza del mutuo. Più semplicemente: il cliente viene finanziato ma non provvede direttamente a pagare le rate con rid o bollettini postali, in quanto sarà l’amministrazione per cui lavora a trattenere la quota mensile di cessione dal suo stipendio per versarla alla finanziaria. Questo sistema si perfeziona con la notifica del prospetto finanziario (di seguito denominato “contratto”) di cessione presso il datore di lavoro, il quale così assume il ruolo di terzo debitore ceduto. Effetti della notifica: - verso il cedente: comporta il distacco del credito oggetto di cessione dalla sua diretta disponibilità: egli non potrà più opporre alcuna eccezione in relazione a tale credito. verso l’amministrazione ceduta: la costituisce debitrice del cessionario per le quote oggetto di cessione, fino a rispondere direttamente dei mancati adempimenti. verso il cessionario: acquisisce il diritto a ricevere le quote di stipendio oggetto di cessione che mano a mano maturano. Conseguenze di questo sistema: positive: possono in generale essere finanziati con la cessione i clienti protestati, pignorati, cattivi pagatori segnalati o meno in CTC, in quanto la pratica è pagata dall’azienda; negative: essendo la ditta per cui il cliente lavora a provvedere ai versamenti delle rate, occorre controllare anche le caratteristiche dell’amministrazione, con la conseguenza che anche il migliore dei clienti non potrà ottenere la cessione se l’amministrazione per cui lavora è poco affidabile (protesti, bilancio negativo, piccole dimensioni). Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Le parti che intervengono dunque nell’operazione di cessione sono: - Il Cedente = dipendente di amministrazione Statale, Pubblica o Privata o pensionato; Il Cessionario = Intesa Sanpaolo Personal Finance S.p.A. (in seguito denominata ISPF) L’Amministrazione terza ceduta = amministrazione Statale, Pubblica o Privata o Ente Pensionistico. I requisiti dell’Amministrazione: ISPF valuta le caratteristiche (capitale sociale, numero di dipendenti, ultimo bilancio, soci, tipo di attività) dell’amministrazione da cui dipende il cedente, allo scopo di verificare se la stessa sia o meno idonea ad essere costituita controparte per le operazioni di cessione. La Delegazione di pagamento La delega è una forma di finanziamento con trattenuta sullo stipendio che può essere affiancata alla cessione con limiti e criteri assuntivi diversi. Viene utilizzata quando non è possibile effettuare il rinnovo di cessione, perché la legge non prevede l’affiancamento di cessione a cessione già esistente (art. 39 T.U.180/50). Essendo stata introdotta anni dopo rispetto alla cessione, il Testo Unico non la contempla. In ogni caso, viene regolata applicando gli artt.1269 e 1723 del cc, nonché il D.P.R. 180/50, le cui disposizioni si applicano ove compatibili, oltre che le circolari ministeriali in materia. La delega deve essere accettata dal debitore ceduto (a meno che non sia attiva specifica convenzione), contrariamente alla cessione per la quale è invece sufficiente la notifica. Si specifica che per potere attivare la delega ministeriale deve verificarsi l’esistenza di convenzione attiva tra ISPF e l’Ente dal db Scadenziario Convenzioni di lotus notes. Per le deleghe pubbliche dovrà effettuarsi la medesima verifica sullo Scadenziario, ma si precisa che in assenza di convenzione sarà onere della Filiale/Agenzia accertare se l’amministrazione è interessata a stipularne una. Qualora l’amministrazione pubblica si dichiari disposta a procedere in assenza di convenzione, la stessa dovrà garantire che non avrà nulla a che pretendere in futuro relativamente al versamento di oneri da parte di ISPF (inserire note in pratica al momento del caricamento). Perché si preferisce fare la cessione piuttosto che la delega: Perché, al contrario della delega, la cessione è regolata formalmente dalla legge; Perché, al contrario della delega, la cessione viene subita da tutte le amministrazioni; Perché, al contrario della delega, la cessione è irrevocabile da parte del cliente; Perché in caso di pignoramento l’amministrazione paga ugualmente la cessione, mentre può di fatto bloccare i pagamenti della delega; Perché… la delega è un “accessorio” della cessione, e quindi va di regola proposta solo se non è possibile effettuare o rinnovare una cessione. GLOSSARIO CTC: banca dati nazionale nella quale vengono segnalati i clienti che hanno ritardi superiori a 90 giorni nel pagamento delle rate di finanziamento. NOTIFICA: il contratto firmato dal cliente e da ISPF viene inoltrato in azienda nei modi previsti dalla normativa interna ISPF: l’amministrazione è così informata ufficialmente dell’operazione di prestito al suo dipendente. RINNOVO: estinzione della pratica attualmente in corso con una nuova. 2 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Criteri assuntivi assicurativi LA COPERTURA ASSICURATIVA Il Testo Unico 180/50 prevede che le cessioni del quinto dello stipendio debbano avere la garanzia dell’assicurazione sulla vita e contro i rischi di impiego (art.54). Il provvedimento IVASS (ex ISVAP) 2946 del 06/12/2011, in vigore dal 02 Aprile 2012, ha introdotto in materia di conflitto di interesse, l’espresso obbligo in capo all’intermediario finanziario di astenersi dall’assumere la contemporanea qualifica di intermediario e di beneficiario/vincolatario delle prestazioni assicurative. In considerazione di quanto sopra, ISPF assume direttamente la qualifica di contraente e beneficiario della copertura assicurativa sostenendone interamente il costo. ISPF ha stipulato, a garanzia del credito, con Assicurazioni di proprio gradimento: a) una polizza "ramo vita" a garanzia del rischio di premorienza del Cliente (in merito alla cui conclusione questi ha prestato specifico consenso sottoscrivendo apposito modulo); b) una polizza "ramo credito" a garanzia delle perdite derivanti dal mancato adempimento dell'obbligazione di rimborso del finanziamento a seguito di interruzione del rapporto di lavoro. L’Assicurazione resta surrogata in ogni diritto, ragione privilegio ed azione della Cessionaria nei confronti del Cliente, del datore di lavoro, del fondo pensione e dell'istituto di previdenza obbligatoria. Si precisa peraltro che la Compagnia eserciterà il diritto di surroga nei confronti del Cliente esclusivamente nei casi di interruzione del rapporto di lavoro a seguito di: Dimissioni; Licenziamento per giusta causa; Licenziamento per giustificato motivo soggettivo; Pensionamento per vecchiaia o anzianità. Pertanto, dal mese di aprile 2012, nella gestione del preventivo e nel contratto di quinto non compaiono più i premi relativi alle assicurazioni vita e impiego, in quanto non più a carico del cliente. Tipologia di rischi assicurati: La copertura per il rischio vita è relativa al caso di morte del cliente: l’assicurazione rimborsa il cessionario (l’istituto di credito) senza rifarsi sugli eredi del cliente. La copertura per il rischio impiego è relativa al caso di interruzione del rapporto di lavoro: l’assicurazione rimborsa il cessionario (l’istituto di credito) potendosi rifare sul cliente nei casi sopra indicati. Per quanto riguarda le deleghe, in mancanza di espresso riferimento normativo, ISPF preferisce effettuare operazioni con la massima copertura assicurativa (vita e impiego), in quanto meno rischiose. 3 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Non potendo per legge assumere in proprio i rischi di morte o di impiego del cedente, gli istituti finanziari debbono rivolgersi a compagnie assicuratrici di proprio gradimento (art.54). ISPF ha attualmente rapporti con quattro istituti: INTESA SANPAOLO ASSICURA, ITALIANA ASSICURAZIONI e NET INSURANCE. Ogni compagnia ha propri criteri e offre una particolare serie di prodotti: è quindi importante conoscerli bene, in modo da offrire sempre l’operazione più conveniente al cliente, nel rispetto dei parametri assicurativi. REQUISITI RICHIESTI AL CLIENTE DALLE ASSICURAZIONI I requisiti che l’assicurazione richiede al cliente per effettuare una operazione di cessione del quinto sono riscontrabili nelle norme del Testo Unico (artt. 6, 13, 24). Il prestito può essere concesso esclusivamente a DIPENDENTI e PENSIONATI (per i pensionati vale solo l’ultimo punto): ASSUNTI A TEMPO INDETERMINATO ‐ che siano di ruolo o, se non di ruolo, con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Qualora il contratto di lavoro sia a tempo determinato, la durata dell’operazione non potrà essere superiore al residuo periodo di validità del rapporto di lavoro a tempo determinato. CHE SIANO IN ATTIVITA’ DI SERVIZIO ‐ che non siano soggetti agli obblighi di leva, ‐ che non siano in aspettativa, in Cassa Integrazione Guadagni, in mobilità, ‐ che non siano attualmente sottoposti a provvedimenti e/o sospensioni disciplinari, E CHE ABBIANO SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE FISICA ‐ che non si trovino in malattia o infortunio, ‐ che non siano in stato di gravidanza o maternità. 4 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 LIMITI GENERALI DI ETA’ E ANZIANITA’ LAVORATIVA DEL CLIENTE Ogni assicurazione pone dei limiti di età e anzianità lavorativa che non possono essere raggiunti durante il finanziamento: questo perché l’amministrazione paga le quote di cessione solo fino a quando il cliente è suo dipendente. Quando questi va in pensione, le trattenute non vengono più effettuate dall’azienda in quanto il cliente è gestito da un diverso ente. Sulla base dei parametri fissati dall’attuale legge pensionistica, le assicurazioni consentono di effettuare varie combinazioni di età e anzianità lavorativa (vedi tabelle riassuntive parametri pensionistici). Si specifica che, non dovendo il cliente maturare né l’età né l’anzianità lavorativa massima fissata dall’assicurazione, è necessario che il finanziamento termini entro i parametri suddetti. CASO PARTICOLARE: CESSIONI PUBBLICHE E MINISTERIALI. Si è detto che al pensionamento del dipendente l’azienda cessa di effettuare le trattenute del finanziamento in quanto il cliente sarà gestito da un diverso ente. C’è però un’eccezione. Se il dipendente pubblico o ministeriale con cessione in corso va in pensione, l’amministrazione cessa di effettuare le trattenute ma l’Inpdap le prosegue sulla pensione. Ciò consente all’assicurazione di applicare parametri pensionistici particolarmente elevati per i prodotti di cessione pubblica e ministeriale (N.B. QUALSIASI ALTRO TIPO DI CESSIONE E TUTTI I TIPI DI DELEGA NON POSSONO TRASLARE SULLA PENSIONE: per queste operazioni valgono quindi i normali parametri pensionistici). Per le specifiche operative si rimanda alle schede prodotto dedicate. 5 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 PARAMETRI PENSIONISTICI PRATICHE CQS CESSIONE E DELEGA PUBBLICA, CESSIONE E DELEGA MINISTERIALE CON COPERTURA ASSICURATIVA VITA E IMPIEGO Requisiti di età ed anzianità di servizio che il cliente NON deve maturare a scadenza finanziamento: UOMINI DONNE Età ‐ Anzianità servizio Età – Anzianità servizio 66 anni – 42 anni e 1 mese 66 anni – 41 anni e 1 mese CESSIONE E DELEGA MINISTERIALE CORPI MILITARI E PARAMILITARI Esercito, Marina Militare, Aviazione, Polizia, Guardie Penitenziarie, Guardie Forestali, Guardia Finanza, Carabinieri Requisiti di età ed anzianità di servizio che il dipendente NON deve maturare a scadenza finanziamento: UOMINI E DONNE 60 età – 40 anzianità servizio CESSIONE E DELEGA MEDICI CONVENZIONATI CON COPERTURA ASSICURATIVA VITA E IMPIEGO UOMINI Requisiti di età ed anzianità di servizio che il cliente NON deve maturare a scadenza finanziamento: Età Anzianità di servizio 66 anni 42 anni e 1 mese DONNE Requisiti di età ed anzianità di servizio che la cliente NON deve maturare a scadenza finanziamento: Età * Anzianità di servizio 66 anni 41 anni e 1 mese * la cliente NON deve compiere 60 anni d’età nel corso del 2012 Note operative: Oltre i 58 anni d’età occorre Estratto Contributivo INPS. Il cliente non deve avere in corso provvedimenti e/o sospensioni disciplinari. Cessioni pubbliche e ministeriali: possibile il superamento dei parametri pensionistici fino all’età max di 75anni: ‐ con la riduzione della quota ad un valore inferiore l’80% del quinto dello stipendio netto, ove il cliente maturi i requisiti pensionistici entro il quinto anno del piano di ammortamento del finanziamento; ‐ applicando la quota piena, ove il cliente maturi i requisiti pensionistici oltre il quinto anno del piano di ammortamento del finanziamento. ‐ NON assumibili operazioni fuori parametro/i pensionistico/i prima dell’inizio del finanziamento e operazioni ove risulti espressamente pensionamento a breve del cliente 6 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 PARAMETRI PENSIONISTICI PRATICHE CQS CESSIONE E DELEGA GRANDI AZIENDE AUTORIZZATE, CESSIONE E DELEGA AZIENDE PRIVATE, CON COPERTURA ASSICURATIVA VITA E IMPIEGO UOMINI Requisiti di età ed anzianità di servizio che il cliente NON deve maturare a scadenza finanziamento: Età: 66 anni Anzianità di servizio: 42 anni e 1 mese DONNE Requisiti di età ed anzianità di servizio che la cliente NON deve maturare a scadenza finanziamento: Età: 66 anni Anzianità di servizio: 41 anni e 1 mese Note operative: Oltre i 58 anni d’età occorre Estratto Contributivo INPS. Il cliente non deve avere in corso provvedimenti e/o sospensioni disciplinari. Verificare gli allegati alle schede prodotto prima di procedere con il finanziamento. 7 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 PARAMETRI PENSIONISTICI PRATICHE CQS CESSIONI PENSIONATI CON COPERTURA ASSICURATIVA SOLO VITA CESSIONE PENSIONATI INPS – ex INPDAP – ex ENPALS UOMINI E DONNE ANNO ETÀ MAX A scadenza contratto 85 ANNO ETÀ MAX A scadenza contratto 85 CESSIONE PENSIONATI ALTRI ENTI PENSIONISTICI (no Inps/no Inpdap/no Enpals) UOMINI E DONNE Note operative: In caso di pensione di invalidità e/o inabilità è obbligatoria preaccettazione assicurativa con RVM e specifica documentazione attestante tipologia e motivazioni dell’invalidità/inabilità. 8 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 PERCHE’ CI SONO TANTI PRODOTTI? Perché esistono TRE TIPI di AMMINISTRAZIONE: PUBBLICA, MINISTERIALE e PRIVATA. COSA DISTINGUE LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E MINISTERIALI DALLE PRIVATE? La GESTIONE DEL TFR: per le prime due è ESTERNA, per le private è INTERNA. Nelle aziende private il dipendente accantona il proprio TFR presso l’amministrazione stessa, che ne conosce dunque l’ammontare e lo gestisce, erogando eventuali anticipi e versandolo in caso di morte, licenziamento o pensionamento; le amministrazioni pubbliche e ministeriali invece non conoscono neppure l’entità del TFR maturato dai propri dipendenti, in quanto il TFR, che in questo caso è detto INDENNITA’ DI BUONUSCITA, è gestito a parte da un ente previdenziale, l’INPDAP. MA…COS’E’ IL TFR (TRATTAMENTO di FINE RAPPORTO)? Il TFR è la somma che spetta al dipendente al termine del rapporto di lavoro in una azienda. Questa somma è costituita dal denaro accumulato progressivamente dal lavoratore durante il rapporto di lavoro stesso. Per ogni anno di lavoro presso l’amministrazione, il dipendente accantona infatti una quota di TFR pari all’importo della retribuzione annua divisa per 13,5. Quando cessa il rapporto di lavoro, l’amministrazione versa all’ex dipendente quanto accumulato. COSA CONSEGUE DA TUTTO CIO’? Ne deriva che, mentre per fare una pratica a dipendente di azienda privata si deve considerare tra i dati indispensabili anche il TFR disponibile del cliente, per le operazioni a dipendenti pubblici e ministeriali ciò non occorre, in quanto l’amministrazione non gestisce direttamente il TFR e l’Inpdap non da informazioni in merito, non comunicandone neanche l’ammontare. PERCHE’ IL TFR E’ COSI’ IMPORTANTE PER LE PRATICHE DEI DIPENDENTI PRIVATI? Perché è la garanzia della cessione (o delega). Il TFR maturato e maturando del cliente viene vincolato con apposito atto: da questo momento il dipendente ne perde la disponibilità a favore di ISPF fino alla chiusura del finanziamento. In caso di licenziamento o pensionamento, il TFR viene versato dall’azienda a ISPF per estinguere il residuo debito dell’operazione in corso. In caso di morte, il TFR è vincolato a ISPF in attesa della liquidazione del sinistro da parte dell’assicurazione per un importo pari al debito residuo della pratica. Nel caso in cui il residuo debito sia superiore al TFR accantonato, la differenza verrà coperta dall’assicurazione. I dipendenti privati possono aderire anche ad un FONDO PENSIONE. Il Fondo Pensione è un istituto presso il quale il dipendente può accantonare tutto o parte del TFR che matura di anno in anno, al fine di avere una rendita più elevata al momento della pensione rispetto a quanto guadagnerebbe lasciandolo presso la propria azienda. In presenza di Fondo Pensione, il montante della pratica potrà essere calcolato sommando il TFR accantonato presso l’amministrazione a quello accumulato presso il Fondo, a condizione che sia notificato il contratto di prestito e il vincolo specifico firmato dal cliente al Fondo Pensione. Non occorre alcuna preventiva accettazione espressa da parte del Fondo. Per le aziende private con personale che supera le 50 unità: il dipendente può versare il TFR ad un fondo pensione o accantonarlo presso la Tesoreria dell’Inps. In questo secondo caso è sufficiente utilizzare la documentazione standard con notifica in azienda senza notificare direttamente contratto e dichiarazione di vincolo TFR all’Inps stessa. ATTENZIONE: per le operazioni di cessione e delega assicurate NET INSURANCE, verificare l’escutibilità del fondo pensione dall’allegato “FONDI CHE NON PREVEDONO IL RISCATTO”. 9 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 RIASSUMENDO: Per fare una pratica di cessione del quinto occorre verificare i seguenti parametri: ETA’ DEL CLIENTE ‐ ANZIANITA’ LAVORATIVA DEL CLIENTE ‐ TFR (per i privati). MA NON E’ FINITA QUI!!!! Come si è visto, i controlli sul cliente della cessione o delega sono abbastanza semplici e limitati. Fondamentale risulta invece verificare altri aspetti dell’operazione, e cioè TIPOLOGIA e DIMENSIONI DELL’AMMINISTRAZIONE per la quale il cliente lavora. E’ infatti l’azienda che effettua la trattenuta della rata mensile dallo stipendio del cliente e provvede a versarla a ISPF: se essa non è affidabile, il finanziamento non potrà essere concluso, indipendentemente dalla solvibilità del dipendente. Le amministrazioni PUBBLICHE e MINISTERIALI sono considerate a basso rischio dall’assicurazione, perché in generale non possono fallire, pagano le quote abbastanza regolarmente e solo raramente si registrano licenziamenti e dimissioni. Le amministrazioni PRIVATE, invece, vengono classificate in base alle dimensioni (Capitale Sociale Interamente Versato e numero dei dipendenti) e al bilancio: più sono grandi e solide, meglio è. L’assicurazione consente infatti di fare pratiche ai dipendenti privati anche superando il TFR accantonato: più affidabile risulta l’azienda, più il rapporto TFR / Montante è elevato. Esempi: Azienda “Vittoria Corporation S.p.A.” C.S.I.V. € 1.800.00,00 e N° DIPENDENTI 1500 RAPPORTO TFR / MONTANTE AUTORIZZATO DALL’ASSICURAZIONE: 1 a 6. (Cioè se il cliente ha €10.000,00 di TFR è teoricamente possibile effettuare una pratica con montante massimo di €60.000,00) Azienda “Bernardoskji Sandra e figli S.R.L.” C.S.I.V. € 10.000,00 e N° DIPENDENTI 16 RAPPORTO TFR / MONTANTE AUTORIZZATO: 1 a 2. (Cioè se il cliente ha €10.000,00 di TFR è teoricamente possibile effettuare una pratica con montante massimo di €20.000,00) I dati relativi alle amministrazioni sono indicati dalle aziende stesse sul Certificato Dimostrativo della Retribuzione, e si trovano anche a terminale se la ditta è già stata censita da ISPF. Approfondendo l’argomento, NET INSURANCE si affida ad un proprio archivio, detto G.A.R.F. (Gestione Attiva del Rischio nei Finanziamenti), che le consente di effettuare un aggiornamento continuo dei dati e della situazione dell’amministrazione privata. Per realizzare una cessione ad un dipendente di azienda privata assicurata Net, dunque, non basta controllare i dati inseriti a sistema, ma occorre verificare dal GARF l’attuale rapporto TFR/Montante previsto dall’assicurazione per la specifica azienda. GLOSSARIO Certificato Dimostrativo della Retribuzione: documento in duplice copia emesso da ISPF e da compilare a cura dell’amministrazione del cliente con i dati retributivi del dipendente. 10 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Continua: AMMINISTRAZIONI PRIVATE: LE AZIENDE ESCLUSE Amministrazioni escluse dall’assicurazione ‐ NET INSURANCE – Vi sono tipologie di amministrazioni che, per le loro peculiarità, non vengono considerate affidabili dalle assicurazioni, indipendentemente da capitale sociale e numero di dipendenti: in questi casi non è possibile concludere operazioni di cessione del quinto con i loro dipendenti. L’elenco indicativo delle tipologie di aziende escluse è riportato nell’allegato alle schede prodotto “SETTORI ECONOMICI E MERCEOLOGICI NON GRADITI”. TIPOLOGIE DI AMMINISTRAZIONI ESCLUSE DITTE INDIVIDUALI; SOCIETÀ DI PERSONE (S.D.F., S.N.C., S.A.S.); AZIENDE CON MENO DI 16 DIPENDENTI; TIPOLOGIE DI AMMINISTRAZIONI NON GRADITE (V. ALLEGATI “SETTORI ECONOMICI E MERCEOLOGICI NON GRADITI” E “RISCHI ATIPICI”). SETTORI ECONOMICI E MERCEOLOGICI NON GRADITI AGENZIE E SOCIETA’ IMMOBILIARI AGENZIE DI VIAGGIO / TOUR OPERATOR ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA / ORDINI DEI PROFESSIONISTI ASSOCIAZIONI NAZIONALI, REGIONALI, PROVINCIALI/ CONSORZI ASSOCIAZIONI RICREATIVE E DI PROMOZIONE DEL TEMPO LIBERO, ‘DOPOLAVORO’ BAR / RISTORANTI / SOCIETA’ DI CATERING/ SOCIETA’ DI GESTIONE SERVIZI MENSA CALL CENTER / TELEMARKETING / STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE CASE EDITRICI (DI PICCOLE DIMENSIONI) CASINO’ CENTRI DI FORMAZIONE E DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE COMUNITA’ MONTANE CONCESSIONARI AUTO CONSOLATI CORPORAZIONI DISCOTECHE / NIGHT CLUB ENTI ECCLESIASTICI / RELIGIOSI ENTI MORALI FAST FOOD FEDERAZIONI / CONFEDERAZIONI PARTITI POLITICI PATRONATI RADIO E TV LOCALI SALE BINGO SCUOLE PRIVATE / ISTITUTI PARITARI SOCIETÀ A STATUTO ESTERO SOCIETÀ DI GESTIONE/RECUPERO CREDITI E SOLLECITO DI PAGAMENTO SOCIETÀ DI SERVIZI DI NATURA FISCALE, CONTABILE, LEGALE, DI EROGAZIONE PRESTITI, CREDITI SOCIETA’ GESTIONE SCOMMESSE SOCIETÀ INTERINALI E/O DI SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO Amministrazioni escluse da ISPF: Black List Aziende non gradite a ISPF per vari motivi (mancato pagamento delle quote, mancato versamento del TFR, elevato numero di licenziamenti, etc), indipendentemente dal rating GARF. 11 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Ancora relativamente ai dipendenti privati… Calcolo del MONTANTE MAX in assenza di IMPEGNI da AFFIANCARE per DIPENDENTI PRIVATI Il montante massimo della nuova cessione (da verificare poi alla luce di altri parametri, quali durata e rata massima fattibile) si determina moltiplicando il TFR accantonato dal dipendente per lo specifico rapporto TFR/Montante previsto per quel determinato prodotto. ESEMPIO: Cliente senza impegni in corso in busta paga, con TFR accantonato di €10.000,00. RAPPORTO TFR / MONTANTE previsto dall’assicurazione: 1 a 4 MONTANTE MASSIMO (da verificare) = TFR X 4 = €10.000,00 X 4 = €40.000,00 Calcolo del MONTANTE MAX in presenza di IMPEGNI da AFFIANCARE per DIPENDENTI PRIVATI Nel caso in cui la nostra nuova pratica si affianchi ad un impegno preesistente, si deve procedere in modo differente. Bisogna infatti tenere presente che il montante massimo che calcoleremo dovrà coprire tutti gli impegni che il cliente ha e avrà in busta paga. ESEMPIO: Cliente con cessione non rinnovabile e TFR accantonato di €10.000,00. Non essendo prevista dalla legge la possibilità di affiancare una cessione ad un’altra in corso, verifichiamo la fattibilità di una delega. TFR ACCANTONATO = € 10.000,00 RESIDUO DEBITO CESSIONE IN CORSO DA AFFIANCARE = € 35.000,00 RAPPORTO TFR/MONTANTE = 1 a 4 MONTANTE MASSIMO (da verificare) = TFR X 4 = €10.000,00 X 4 = €40.000,00 Il montante massimo calcolato dovrà quindi coprire sia il residuo debito relativo alla cessione in corso, sia il montante della nostra nuova delega. Toglieremo quindi dal montante massimo il residuo lordo della cessione per definire il disponibile per la delega. (TFR X RAPP. TFR/MONT) – RESIDUO IMPEGNI = MONTANTE MAX MONTANTE MASSIMO FATTIBILE DELEGA = € 40.000,00 – € 35.000,00 = € 5.000,00 GLOSSARIO MONTANTE: importo lordo finanziato al cliente con la cessione o la delega. E’ dato dalla moltiplicazione tra la quota mensile ceduta per la durata del finanziamento. RESIDUO DEBITO: Residuo lordo della pratica in corso. Si ottiene moltiplicando il numero delle rate rimanenti per l’importo della singola rata. 12 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Calcolo del MONTANTE MAX in presenza di PIGNORAMENTI da AFFIANCARE per DIPENDENTI PRIVATI Il PIGNORAMENTO è una trattenuta in busta paga imposta dal tribunale per far sì che il dipendente paghi determinati debiti. Ogni pignoramento notificato o addebitato vincola un quinto del TFR, a norma dell’art.545 CPC confermato da sentenza della Corte Cost. n.438 del 09/12/2005; pertanto: TFR – (1/5 TFR X N° PIGNORAMENTI) = TFR DISPONIBILE Si potrà poi procedere al calcolo del montante massimo della nuova pratica come previsto dal tipo di prodotto da utilizzare. ESEMPIO: Cliente con un pignoramento e TFR accantonato di €10.000,00. Verifichiamo la fattibilità di una cessione. TFR ACCANTONATO = € 10.000,00 1/5 del TFR è vincolato dal pignoramento = € 10.000,00 : 5 = € 2.000,00 TFR disponibile al netto del pignoramento = € 10.000,00 – € 2.000,00 = € 8.000,00 RAPPORTO TFR/MONTANTE = 1 a 4 MONTANTE MASSIMO FATTIBILE CESSIONE = € 8.000,00 X 4 = € 32.000,00 Si precisa ancora che, a norma di legge, la somma delle quote di pignoramento (rata max 1/5 dello stipendio netto calcolato) e cessione (rata max 1/5 dello stipendio netto calcolato) non può superare i 2/5 (cioè 40%) dello stipendio netto calcolato. CONSIGLIO PRATICO: cercare di estinguere sempre, ove possibile, i pignoramenti: ne trarranno vantaggio il cliente, che risparmierà in quanto il conto estintivo è di solito a saldo e stralcio; l’avvocato che segue il pignoramento, che incasserà la cifra subito e non dopo anni; ISPF, perché l’intero TFR sarà disponibile e sarà possibile effettuare una pratica con montante massimo. Si specifica inoltre che, di norma, il pignoramento deve essere estinto direttamente dal cliente per evitare possibili rifiuti o contestazioni da parte dell’ente che cura il pignoramento stesso. N.B: I pignoramenti alimentari non sono estinguibili e possono avere una rata mensile massima pari a 1/3 dello stipendio netto. 13 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 MASSIMI IMPORTI LORDI EROGABILI Ciascuna Filiale/Agenzia ha una determinata autonomia di approvazione delle pratiche di Quinto. In caso di Filiali/Agenzie senza autonomia di approvazione o di pratica fuori autonomia per importi o caratteristiche, l’operazione dovrà essere inoltrata all’ufficio Valutazione Crediti per l’esame e la valutazione della stessa. Ma anche ISPF ha un tetto massimo di approvazione, variabile a seconda dell’assicurazione e del prodotto utilizzato, oltre il quale la pratica va inviata all’assicurazione per l’autorizzazione. INTESA SANPAOLO ASSICURA / ITALIANA ASSICURAZIONI Autonomia di approvazione di ISPF: Montante singola pratica di cessione pubblica e ministeriale inferiore a €80.000,00; Montante delega pubblica e ministeriale inferiore a €80.000,00. Tale limite deve essere inteso quale massimo importo del montante complessivamente assicurabile per tutte le delegazioni di pagamento in capo allo stesso cliente e non per singola pratica; Montante singola pratica di cessione privata e cessione medici convenzionati inferiore a €52.000,00. Montante pratica di delega medici convenzionati inferiore a €40.000,00. Tale limite deve essere inteso quale massimo importo del montante complessivamente assicurabile per tutte le delegazioni di pagamento in capo allo stesso cliente e non per singola pratica; Oltre gli importi sopra indicati la pratica va inviata in preaccettazione all’ass.ne; verificare necessità dell’R.V.M. ITALIANA ASSICURAZIONI Autonomia di approvazione di ISPF: • Montante singola pratica di cessione pensionato inferiore a €75.000,00. Oltre gli importi sopra indicati la pratica va inviata in preaccettazione all’ass.ne; verificare necessità dell’R.V.M. NET INSURANCE Autonomia di approvazione di ISPF: • Montante singola pratica di cessione parapubblica inferiore a €40.000,00 senza rapporto tfr/montante o inferiore a €52.000,00 nel rapporto tfr/montante 1 a 5. Montante pratica di delega parapubblica inferiore a €40.000,00 senza rapporto tfr/montante. Montante massimo complessivo cessione + delega: cumulo montante lordo massimo entro € 92.000,00 CQS e/o DEL in affiancamento garantite o no da NET. • Montante singola pratica di cessione grandi aziende autorizzate inferiore a €52.000,00 nel rapporto tfr/montante 1 a 5. Montante pratica di delega grandi aziende autorizzate inferiore a €15.000,00 senza rapporto tfr/montante. Montante massimo complessivo cessione + delega: cumulo montante lordo massimo entro € 52.000,00 CQS e/o DEL in affiancamento garantite o no da NET. • Montante singola pratica di cessione grandi aziende autorizzate special inferiore a €52.000,00 nel rapporto tfr/montante 1 a 5. Montante massimo complessivo cessione + delega: cumulo montante lordo massimo entro € 52.000,00 CQS e/o DEL in affiancamento garantite o no da NET. • Montante singola pratica di cessione azienda privata inferiore a €52.000,00 nel rapporto tfr/montante previsto dall’indice GARF. Montante pratica di delega azienda privata inferiore a €15.000,00 senza rapporto tfr/montante. Montante massimo complessivo cessione + delega: cumulo montante lordo massimo entro € 52.000,00 CQS e/o DEL in affiancamento garantite o no da NET. Oltre gli importi sopra indicati la pratica va inviata in preaccettazione all’ass.ne; verificare necessità R.V.M. GLOSSARIO RAPPORTO DI VISITA MEDICA (R.V.M.) / CERTIFICATO ANAMNESTICO: Modulo compilato dal medico di famiglia del cliente nel quale è delineato un quadro approfondito dello stato di salute del cliente stesso. 14 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 CITTADINI EXTRACOMUNITARI dipendenti da Amministrazioni Private Per l’assicurazione, l’operazione concessa al cliente non avente cittadinanza italiana è potenzialmente più rischiosa, in quanto potrebbe configurarsi l’eventualità di un ritorno improvviso al paese d’origine, con conseguente interruzione dei versamenti da parte dell’amministrazione. Per questo le assicurazioni pongono limiti più restrittivi. INTESA SANPAOLO ASSICURA / ITALIANA ASSICURAZIONI Sono fattibili operazioni alle seguenti condizioni: MEDICI CONVENZIONATI ‐ CESSIONE E DELEGA: Clienti extracomunitari: non assumibili. NET INSURANCE Sono fattibili operazioni alle seguenti condizioni: DIPENDENTI AZIENDE PARAPUBBLICHE ‐ CESSIONE E DELEGA: Stranieri (Comunitari o Extracomunitari) finanziabili se residenti in Italia da almeno 18 mesi e con 6 mesi di anzianità di servizio minima: stesse condizioni del cittadino italiano. NB: Specificare sempre in note pratica la data di ingresso in Italia del cittadino straniero. DIPENDENTI GRANDI AZIENDE AUTORIZZATE E SPECIAL, AZIENDE PRIVATE ‐ CESSIONE: Stranieri (Comunitari o Extracomunitari) finanziabili se residenti in Italia da almeno 3 anni o con 2 anni di anzianità di servizio nell’amministrazione con rapporto TFR/Montante secondo indice GARF. In mancanza dei citati requisiti il rapporto TFR/Montante massimo sarà di 1 / 2. NB: Specificare sempre in note pratica la data di ingresso in Italia del cittadino straniero. DIPENDENTI GRANDI AZIENDE AUTORIZZATE, AZIENDE PRIVATE ‐ DELEGA: Stranieri (Comunitari o Extracomunitari) finanziabili se residenti in Italia da almeno 3 anni o con 3 anni di anzianità di servizio nell’amministrazione con rapporto TFR/Montante secondo indice GARF. In mancanza dei citati requisiti il rapporto TFR/Montante massimo sarà di 1 / 2. NB: Specificare sempre in note pratica la data di ingresso in Italia del cittadino straniero. DIPENDENTI AZIENDE PRIVATE ‐ DELEGA: Stranieri (Comunitari o Extracom) non assumibili. ALTRE ASSICURAZIONI INPDAP ‐ CESSIONE MINISTERIALE GARANTITA –PRODOTTO SOSPESO‐ Fino alla fine del 2004 l’INPDAP ha avuto il monopolio per la copertura assicurativa delle cessioni ministeriali, mentre oggigiorno l’istituto finanziario è libero di scegliere con che compagnia assicurare questo tipo di operazione. Se si desidera assicurare la cessione ministeriale con l’INPDAP, occorre seguire una specifica procedura e utilizzare l’apposita modulistica. FONDO EX OPAFS – CESSIONE FFSS –PRODOTTO SOSPESO‐ Garantisce le cessioni dei dipendenti della parte ancora pubblica delle ferrovie. Modulistica e procedure sono dettate dall’ente stesso. GLOSSARIO PERMESSO DI SOGGIORNO: Permesso temporaneo e rinnovabile per risiedere in Italia. CARTA DI SOGGIORNO: Permesso a tempo indeterminato per risiedere in Italia. 15 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 PROCEDURA PER EMISSIONE POLIZZA ASSICURATIVA Estratto Circolare Interna n. 42 del 30/03/2012 “Prodotto CQS/CQP: aggiornamenti a seguito del recepimento provvedimento ISVAP 2946” “Note operative: Documentazione assicurativa: nel plico contrattuale non saranno più previsti i seguenti moduli: • questionario per la valutazione dell'adeguatezza_impiego • proposta di assicurazione_impiego • moduli di adesione assicurativa_vita Per tutte le nuove pratiche caricate a far data dal 02 aprile 2012 (…) non sarà più previsto l’inoltro verso le Compagnie Assicurative di alcuna documentazione cartacea. Per quanto concerne la copertura rischio Vita è prevista la sottoscrizione da parte del Cliente/Assicurato di un modulo (distinto per Compagnia come sotto specificato, ma che sostanzialmente assolve alla medesima funzione) con il quale quest’ultimo presta alla Compagnia, ai sensi dell’art. 1919 c.c., il proprio consenso alla copertura assicurativa stipulata da ISPF secondo i termini previsti dalle Condizioni di assicurazione, ed in particolare: • per Italiana Assicurazioni “MODULO COPERTURA ASSICURATIVA VITA”; (…). Tali moduli che dovranno essere compilati in ogni loro parte (n° di pratica – Nome e Cognome), saranno parte integrante della documentazione contrattuale e dovranno, come di consueto, essere archiviati unitamente alla restante documentazione. Sarà comunque obbligatorio consegnare ai clienti i rispettivi Fascicoli Informativi contenenti le “Informative Precontrattuali Assicurative”, le “Note Informative” e le “Condizioni di Assicurazione”. Estratto Circolare Interna n. 94 del 21/09/2012 “Prodotto CQS: Prodotti cessione del quinto dello stipendio e delegazione di pagamento assicurati Net” “Note operative: Emissione polizza assicurativa Necessario raccogliere la Proposta di Assicurazione Net in 4 copie, debitamente compilata e sottoscritta dal cliente. Una copia dovrà essere consegnata al cliente unitamente al Fascicolo Informativo vita; le restanti tre copie andranno conservate in cartellina con la restante documentazione necessaria per la copertura assicurativa da archiviare secondo la normativa vigente”. Estratto Circolare Interna n. 7 del 11/01/2013 “Prodotto CQP: Prodotti cessione del quinto della pensione assicurati Italiana Assicurazioni” “Note operative: Per l’emissione della polizza assicurativa sarà necessario raccogliere il Modulo di Copertura Assicurativa Vita ‐ Italiana Assicurazioni, debitamente compilato e sottoscritto dal cliente. Lo stesso andrà conservato in cartellina secondo la normativa vigente. Inoltre, si ricorda che sarà da consegnare al cliente copia del Fascicolo Informativo – Italiana Assicurazioni. Qualora in fase di notifica l’amministrazione richiedesse la copia conforme della polizza assicurativa, la Filiale/Agenzia potrà scaricarla in autonomia dal GDE collegandosi al sito http://documentale.neosfinance.com/GDERPC una volta rientrato il contratto firmato a sistema. 16 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Documentazione Pratiche CQS Le pratiche di cessione del quinto prevedono un buon numero di documenti, i quali sono elencati in ciascuna scheda prodotto. Per riuscire ad orientarsi in questa selva di moduli, provvederemo a distinguerli ed esaminarli in base al loro scopo. Si possono individuare tre gruppi principali di documenti: documentazione relativa al cliente documentazione relativa all’amministrazione documentazione relativa al reddito DOCUMENTAZIONE CLIENTE a) RICHIESTA DEL DOCUMENTO Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori b) SECCI PRECONTRATTUALE c) CODICE FISCALE d) DOCUMENTO d’IDENTITA’ e) PERMESSO E CARTA DI SOGGIORNO f) DICHIARAZIONE di RESIDENZA g) RECAPITO TELEFONICO h) MODULO ACCONTO / SALDO CON BONIFICO i) MODULI DI CONSENSO ASSICURATIVO E FASCICOLI INFORMATIVI RELATIVI ALLE CONDIZIONI GENERALI DI POLIZZA j) RAPPORTO di VISITA MEDICA (RVM) I documenti sopra indicati ‐ ad eccezione di quelli indicati ai punti c), d), e), g) – sono disponibili nel nuovo repository normativo documentale METIS in sostituzione dell’attuale Lotus Notes DB Documentazione ISPF. La documentazione relativa al cliente è, in generale, fissa, indipendente dal tipo di pratica che si sta lavorando. Fa eccezione alla regola l’RVM, che va richiesto solo in casi specifici (vedi successivo approfondimento). Ogni documento del cliente deve essere sempre fotocopiato da originale da parte dell’operatore di ISPF. Scopo della documentazione del cliente è accertare l’identità effettiva dello stesso (per evitare truffe o contestazioni sulla regolarità del contratto), verificare che abbia le caratteristiche per accedere al finanziamento e permetterne l’elaborazione dei dati sensibili. 17 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 a) RICHIESTA DEL DOCUMENTO Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori Il nuovo modulo “RICHIESTA DEL DOCUMENTO Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori” specifico per la cessione del quinto, sostituisce la RICHIESTA DEL DOCUMENTO Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori anziamento, che pertanto non dovrà più essere utilizzata. La prima e la seconda pagina del modulo, da stampare in duplice copia, dovranno essere compilate e firmate dal cliente. Una copia dovrà essere consegnata al Cliente, l’altra dovrà essere archiviata in cartellina. Le pagine tre e quattro sono da consegnarsi al cliente (trattasi delle informative in materia di protezione dei dati personali e informativa). La RICHIESTA DEL DOCUMENTO Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori dovrà essere correttamente compilato e fatto sottoscrivere al cliente prima del caricamento dell’anagrafica e della pratica a sistema e successivamente archiviato come da procedura. Firmando questo modulo (pag.1), il cliente specifica il tipo di finanziamento al quale è interessato e l’importo che vorrebbe realizzare. Autorizza inoltre ad elaborare i suoi dati anagrafici. Il modulo deve essere sempre compilato in tutte le sue parti e comprensivo della data che deve essere uguale o antecedente alla data di caricamento della pratica. Nel caso si propongano due pratiche contemporaneamente allo stesso cliente, devono firmarsi due distinte Richiesta Del Documento, da conservare nelle rispettive cartelline. RICHIESTA DEL DOCUMENTO Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori Pagg. 1‐2 18 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 19 RICHIESTA DEL DOCUMENTO Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori Pagg. 3‐4 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 b) SECCI PRECONTRATTUALE Estratto da Circolare Interna Nuova disciplina sul credito ai consumatori – Aggiornamenti e nuove indicazioni operative • Modulo SECCI non personalizzato (c.d. SECCI precontrattuale) In sostituzione del modulo “Ipotesi di Finanziamento”, che non dovrà più essere utilizzato, è stato introdotto un modulo “SECCI precontrattuale”, da utilizzarsi in qualità di preventivo che dovrà essere fornito al cliente: tale Modulo (…) dovrà essere compilato manualmente per il prodotto CQ. Il documento non deve contenere i dati del Cliente: per la compilazione di tale modulo non devono essere pertanto richiesti e registrati i suoi dati personali. Si evidenzia inoltre che, qualora il Cliente sottoscriva una Richiesta di Finanziamento dopo aver preso visione del modulo “SECCI precontrattuale”, le condizioni inizialmente proposte al Cliente potrebbero subire modifiche a seguito della verifica del merito di credito. E’ stata pertanto riportata su tale modulo “SECCI precontrattuale” una specifica avvertenza: “Attenzione: Le condizioni di seguito riportate, ivi compreso il TAEG, potranno essere oggetto di modifica a seguito della valutazione del merito creditizio e della consultazione delle banche dati effettuabile solo successivamente alla sottoscrizione della richiesta di finanziamento; il presente modulo non ha valore di proposta contrattuale”. Tale avvertenza dovrà essere accuratamente illustrata al Cliente. SECCI PRECONTRATTUALE PAGG. 1‐2 20 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 c) CODICE FISCALE Il tesserino del codice fiscale è fondamentale in quanto permette di accertare l’identità del cliente, evitando in questo modo eventuali truffe. La fotocopia deve essere fatta dal tesserino originale (di plastica) rilasciato dal Ministero delle Finanze. In alternativa, l’Ispettorato autorizza ad accettare sia la nuova carta d’identità elettronica (che, in quanto emessa dall’Ufficio anagrafe del Comune, costituisce sia documento di riconoscimento che documento sostitutivo del tesserino del codice fiscale) sia la nuova tessera sanitaria (che, in quanto emessa dall’Agenzia delle Entrate, sostituisce a tutti gli effetti il tesserino del codice fiscale, e che è ritenuta accettabile anche qualora scaduta). La veridicità del codice fiscale del cliente deve essere controllata dal sito dell’Agenzia delle Entrate (https://telematici.agenziaentrate.gov.it/VerificaCF/Scegli.jsp): nella colonna dedicata ai servizi senza registrazione scegliere “verifica codice fiscale” quindi selezionare “verifica codice fiscale di persona fisica o di soggetto diverso da persona fisica”. Compilare i campi richiesti e cliccare su “invia”: se l’esito è positivo (“codice fiscale valido”) stampare la schermata e archiviarla in cartellina inserendo apposite note in pratica. La veridicità della tessera sanitaria deve essere effettuata collegandosi al sito del (https://sistemats4.sanita.finanze.it/interrogazioneTSFreeWeb/index.do): compilando i campi richiesti e digitando “conferma”, potranno verificarsi le ultime tre cifre del numero di identificazione della tessera sanitaria del cliente (posti sul retro della stessa). Stampare la schermata e archiviarla in cartellina inserendo apposite note in pratica. TESSERINO CODICE FISCALE NUOVO TESSERINO CODICE FISCALE TESSERA SANITARIA 21 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 d) DOCUMENTO d’IDENTITA’ Come per il codice fiscale, anche il documento d’identità deve essere fotocopiato fronte‐retro sempre da originale. Per i clienti stranieri (nati all’estero o con nome straniero) è preferibile procurarsi la carta d’identità per verificare la cittadinanza. La firma apposta dal cliente sulla documentazione relativa alla pratica deve rispecchiare i dati presenti sul documento (se il richiedente presenta il doppio nome sul documento di identità deve firmare con il doppio nome). La nuova patente di guida in plastica rigida formato “card” (e la nuova carta d’identità elettronica) è accettabile purchè la fotocopia, riportante il fronte e il retro del documento, sia completata con la firma in originale del titolare della patente autenticata con timbro dell’Agenzia/Filiale e firma dell’operatore che raccoglie la documentazione. Sono accettabili solo documenti in corso di validità. CARTA D’IDENTITA’ CARTA D’IDENTITA’ TIPO “CARD” 22 PATENTE DI GUIDA TIPO “CARD” Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 e) PERMESSO E CARTA DI SOGGIORNO Nel caso il cliente sia extracomunitario, oltre al codice fiscale e alla carta d’identità, è necessaria la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno, in quanto di norma il finanziamento deve terminare entro la scadenza del permesso stesso. In caso di permesso/carta di soggiorno formato card, che non riportano la data del primo permesso, occorre certificato di residenza storico. PERMESSO DI SOGGIORNO cartaceo + card 23 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 f) DICHIARAZIONE di RESIDENZA Va sempre fatta compilare e firmare dal cliente, in modo da avere a disposizione sin da subito dati aggiornati e certi circa residenza, domicilio e recapito telefonico dello stesso. Si precisa che l’eventuale domicilio del cliente, valido anche ai fini dell’invio delle comunicazioni periodiche di ISPF, non potrà essere fissato presso Filiale/Agenzia ISPF né presso mediatori creditizi che hanno intermediato l’operazione. g) RECAPITO TELEFONICO Il recapito telefonico del cedente, di rete fissa o mobile, è obbligatorio. Verificare il numero di telefono del cliente con l’apposito programma di AS400 o tramite Telecom. In presenza di solo cellulare è richiesta bolletta intestata e/o certificato di residenza. DICHIARAZIONE DI RESIDENZA 24 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 h) MODULO PER ACCONTO / SALDO CON BONIFICO Il modulo per l’acconto/saldo con bonifico va compilato e firmato dal cliente. E’ consigliabile proporlo al cliente prima dell’inserimento del finanziamento a sistema, in modo da potere immettere i dati bancari nella pratica durante il caricamento. MODULO ACCONTO/SALDO CON BONIFICO 25 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 i) MODULI DI CONSENSO ASSICURATIVO E FASCICOLI INFORMATIVI RELATIVI ALLE CONDIZIONI GENERALI DI POLIZZA A norma della Circolare Interna n. 42 del 30/03/2012 “Prodotto CQS/CQP: aggiornamenti a seguito del recepimento provvedimento ISVAP 2946”, a partire da aprile 2012 nel plico contrattuale non saranno più previsti i seguenti moduli: • questionario per la valutazione dell'adeguatezza_impiego • proposta di assicurazione_impiego • moduli di adesione assicurativa_vita. Ciò perché il provvedimento ISVAP 2946/11 ha introdotto l’espresso obbligo in capo all’intermediario finanziario di astenersi dall’assumere la contemporanea qualifica di intermediario e di beneficiario/vincolatario delle prestazioni assicurative. Di conseguenza, ISPF assume la qualifica di contraente e beneficiario della copertura assicurativa, e provvede a sostenere interamente il pagamento dei relativi premi assicurativi al posto del cliente. Pertanto, per tutte le pratiche caricate a far data dal 02 aprile 2012: Per quanto concerne la copertura rischio Vita (garanzia del rischio di premorienza del Cedente) è prevista la sottoscrizione da parte del Cliente di un modulo di consenso assicurativo (distinto per assicurazione come sotto specificato) con il quale questi presta alla Compagnia il proprio consenso alla copertura assicurativa stipulata da ISPF secondo i termini previsti dalle Condizioni di assicurazione, ed in particolare: per Italiana Assicurazioni “MODULO COPERTURA ASSICURATIVA VITA”; per Net Insurance “PROPOSTA DI ASSICURAZIONE”. Tali moduli, che dovranno essere compilati in ogni loro parte (n° di pratica – Nome e Cognome del cliente), saranno parte integrante della documentazione contrattuale e dovranno essere archiviati unitamente alla restante documentazione. Sarà comunque obbligatorio consegnare ai clienti i rispettivi Fascicoli Informativi contenenti le “Informative Precontrattuali Assicurative”, le “Note Informative” e le “Condizioni di Assicurazione”. Per quanto concerne la copertura rischio Impiego, non è prevista da parte del cliente la sottoscrizione di alcun modulo (il contraente e beneficiario della copertura assicurativa è ISPF). Più precisamente, il finanziamento è coperto da una polizza "ramo credito" a garanzia delle perdite derivanti dal mancato adempimento dell'obbligazione di rimborso del finanziamento a seguito di interruzione del rapporto di lavoro. In caso di sinistro, in virtù delle somme corrisposte alla Cessionaria dalla Compagnia, quest'ultima resta surrogata in ogni diritto, ragione privilegio ed azione della Cessionaria nei confronti del Cedente, del datore di lavoro, del fondo pensione e dell'istituto di previdenza obbligatoria. Si sottolinea che la Compagnia eserciterà il diritto di surroga nei confronti del Cedente esclusivamente nei casi di interruzione del rapporto di lavoro a seguito di Dimissioni; Licenziamento per giusta causa; Licenziamento per giustificato motivo soggettivo; Pensionamento per vecchiaia o anzianità. Tutte le specifiche di cui sopra sono riportate anche nelle clausole contrattuali all’art.10. 26 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 i1) MODULO COPERTURA ASS.VA VITA e FASCICOLO INFORMATIVO CQS E DELEGA DIPENDENTI Italiana Ass. 27 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 i2) MODULO COPERTURA ASSICURATIVA VITA e FASCICOLO INFORMATIVO CQ PENSIONATI Italiana Ass. 28 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 I3) PROPOSTA DI ASSICURAZIONE CQS E DELEGA DIPENDENTI e FASCICOLO INFORMATIVO Net Insurance 29 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 j) RAPPORTO di VISITA MEDICA (R.V.M.) Integra il modulo di Consenso Assicurativo e viene richiesto al cliente solo in particolari casi previsti dalle compagnie d’assicurazione: ‐ quando emerge dalla proposta assicurativa che il cliente è afflitto da una seria patologia, o quando da busta paga o CDR sono presenti lunghi periodi di malattia, infortunio o aspettativa, o ancora quando l’età del cliente è elevata. L’assicurazione vuole accertare le condizioni di salute del cliente prima di dare copertura alla pratica; ‐ quando l’esposizione finanziaria del cliente ISPF supera i limiti imposti dalla compagnia assicurativa. Ogni compagnia d'assicurazione ha uno specifico RVM. Si ricorda che l’RVM deve essere compilato in maniera leggibile in ogni suo punto, firmato e timbrato dal medico di famiglia o curante e firmato dal cliente. Specifiche per Italiana Assicurazioni: ‐ l’RVM di Italiana Assicurazioni ha una validità temporale di 90 giorni; ‐ dipendenti e pensionati: ciascuna categoria prevede uno specifico RVM; ‐ solo per le operazioni di cessione o delega a dipendenti: è necessario allegare all’RVM specifico compilato dal medico anche apposita autocertificazione del cliente. 30 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Documentazione Pratiche CQS DOCUMENTAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE E DI REDDITO j) BUSTA PAGA k) LETTERA RICHIESTA EMISSIONE CERTIFICATO DIM. RETRIBUZIONE l) CERTIFICATO DIMOSTRATIVO della RETRIBUZIONE ISPF (CDR) m) VINCOLO TFR n) VINCOLO FONDO PENSIONE o) ATTESTATO DI SERVIZIO DIVERSO DAL C.D.R. ISPF p) CUD q) DICHIARAZIONE VINCOLO TFR r) DICHIARAZIONI STIPENDIALI MINISTERIALI: MODULISTICA CESSIONI MINISTERIALI ASSICURATE: ‐ ALLEGATI A – A1 – B – B1 MODULISTICA DELEGHE MINISTERIALI IN CONVENZIONE: ‐ ALLEGATI A e B ‐ ALLEGATI 1 – 2 ‐ BUSTE PAGA AUTENTICATE ‐ ALLEGATO C (+ B e B1) s) MEDICI DI BASE: DOCUMENTAZIONE REDDITO t) ALLEGATO A REGIONE SICILIANA u) CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE: MODULISTICA CQP IN CONVENZIONE INPS v) ATTO DI BENESTARE ISPF w) ALTRI ATTI DI BENESTARE: ALLEGATO C POSTE ITALIANE; ATTO DI DELEGA/BENESTARE DELEGHE MINISTERIALI CONVENZIONALI: ‐ ATTO DI DELEGA CON RETRO BENESTARE ‐ ALLEGATO 1 ‐ ATTO DI DELEGA DAP CON POSTILLA BENESTARE ‐ ATTO DI DELEGA PERSOCIV CON POSTILLA BENESTARE ‐ ATTO DI BENESTARE TELEMATICO CQP IN CONVENZIONE INPS x) MODULO S.E.C.C.I. cd. “personalizzato” E S.E.C.C.I. PRECONTRATTUALE y) ALLEGATI PER SERVIZI: LEGALE, MEDICA, SILVER z) QUESTIONARIO AUTOCERTIFICAZIONE CLIENTE (ART.39 + IMPEGNI) α) MANDATO AD ESTINGUERE CON CQ β) MODULO DELEGA SALDO AL CONVENZIONATO µ) SCHEDA AZIENDA δ) SCHEDA CENSIMENTO FONDO PENSIONE / SCHEDA CENS. FINANZIARIA segue: RIEPILOGO DOCUMENTAZIONE DI REDDITO PER AMMINISTRAZIONE La documentazione relativa al reddito e quella relativa all’amministrazione verranno esaminate congiuntamente, perché i dati dell’uno e dell’altra si ricavano dagli stessi moduli. I documenti sopra indicati ‐ ad eccezione di quelli indicati ai punti j), o), p), r6), s), w2) – sono disponibili nel nuovo repository normativo documentale METIS in sostituzione del Lotus Notes DB Documentazione ISPF. 31 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 j) BUSTA PAGA La fotocopia deve essere fatta dalla busta paga originale. Per effettuare il preventivo può utilizzarsi anche una busta paga non recente, da sostituire successivamente con l’ultima; per approvare la pratica deve sempre essere richiesta e può essere accettata solo l’ultima busta paga consegnata al dipendente dall’amministrazione, da confrontare con il certificato di stipendio per verificare i dati lavorativi e retributivi del cliente. Il raffronto con il CDR e/o il CUD è fondamentale, in quanto permette di notare eventuali anomalie di qualsiasi tipologia e di chiarirle quindi con l’amministrazione. Ai fini della realizzazione del preventivo, il calcolo dello stipendio netto da busta paga per dipendenti pubblici e privati si effettua moltiplicando la retribuzione mensile fissa per 13, dividendo il risultato per 12 e sottraendo l’aliquota media del 25% per tasse e imposte. Si rimanda alla Parte Pratica per ulteriori approfondimenti. 32 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 k) LETTERA RICHIESTA EMISSIONE CERTIFICATO DIM. RETRIBUZIONE Questo modulo, compilato e firmato dal cliente, è indispensabile per potere consegnare e ritirare, una volta compilato, il certificato di stipendio in amministrazione per conto del cliente. Ancora, può essere inoltrato all’amministrazione nel caso in cui questa non intenda compilare il certificato di stipendio o rilasciare informazioni telefoniche sulla posizione lavorativa del cliente. Nel caso di cessione a dipendente delle Poste, per l'emissione del certificato di stipendio (emesso in una copia sola e su loro modulistica) occorre presentare la lettera di richiesta emissione CDR, unitamente all'ultima busta paga del richiedente, fotocopia del documento di identità, codice fiscale dello stesso e CDR ISPF. Questa lettera dovrà essere compilata e sottoscritta sia dal cedente che da ISPF in duplice copia (una da archiviare in cartellina). LETTERA DI RICHIESTA EMISSIONE CDR 33 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 l) CERTIFICATO DIMOSTRATIVO della RETRIBUZIONE ISPF (CDR) E’ un modulo specifico di ISPF che viene redatto dall’amministrazione da cui dipende il cliente, e che deve essere sempre compilato in duplice copia e in ogni sua parte. E’ il documento di reddito principale per la cessione del quinto: il rilascio di tale certificato (o similare: vedi punto O) è previsto dal DPR 895/50 (artt. 14 e 57), e i dati forniti dall’amministrazione del cliente, autenticati da timbro dell’ATC e firma del legale rappresentante, sono da considerarsi attendibili per effettuare i calcoli relativi ad età ed anzianità lavorativa del cliente e stipendiali. Pertanto, il calcolo dello stipendio netto effettuato da CDR prevale su analogo conteggio effettuato da busta paga e/o CUD. Tale calcolo si effettua sulla base dei dati riportati al punto 5) “Dati retributivi”, sottraendo dalla retribuzione lorda mensile l’importo relativo a “imposte, tasse, contributi obbligatori”. Per accertare l’esattezza dei dati utilizzati, si richiede di verificare il numero di mensilità conteggiate dall’amministrazione, dividendo la retribuzione annua lorda per la retribuzione mensile lorda. Il risultato deve essere pari a 12, 13 o 14 mensilità: in caso diverso, richiedere spiegazioni all’ATC. Al di là dell’importanza del CDR, è in ogni caso indispensabile effettuare un generale confronto tra questo e l’ultima busta paga e/o il CUD del cliente, in modo da individuare eventuali difformità di qualsiasi tipologia da chiarire poi con l’azienda. In caso di errori nella compilazione del CDR che richiedano rettifiche, ogni correzione deve essere autenticata da timbro e firma dell’amministrazione. Nel caso in cui il cliente sia la stessa persona che compila il CDR, la firma sullo stesso deve essere apposta da un suo superiore, ed in ogni caso bisognerà valutare di volta in volta la pratica come eccezione. La parte posteriore del CDR è riservata al vincolo del TFR del dipendente privato (vedi punto m). VALIDITA' TEMPORALE DEL CERTIFICATO DI STIPENDIO: per dipendenti privati e parapubblici: 60 GIORNI per dipendenti pubblici: 90 GIORNI. Analisi del Certificato Dimostrativo della Retribuzione ISPF: punto 1) Dati anagrafici del cliente comprensivi di data assunzione e qualifica lavorativa; punti 2 / 3 / 4) Condizioni che impediscono il perfezionamento della cessione; punto 5) Dati retributivi: retribuzione lorda annua e mensile, trattenute relative a tasse e imposte e ritenute volontarie (pignoramento, cessione, delega, prestito aziendale, etc); punti 6 / 7 / 8) Specifica ritenute volontarie (pignoramento, cessione, altro); punto 9) TFR accantonato ed eventuali anticipi, con specifica di eventuale adesione a fondo pensionistico – solo per dipendenti di aziende private; A seguire: Dati relativi all’azienda / Accettazione o meno di operazioni di delegazione di pagamento / Data, timbro e firma legale rappresentante dell’amministrazione. ALLEGATO: CERTIFICATO DIMOSTRATIVO DELLA RETRIBUZIONE ISPF 34 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 CERTIFICATO DIMOSTRATIVO DELLA RETRIBUZIONE ISPF 35 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 m) VINCOLO TFR ‐ solo per dipendenti privati Il retro del Certificato Dimostrativo della Retribuzione di ISPF è il Vincolo del TFR. Con questo documento, il cliente dipendente da azienda privata si impegna a vincolare il TFR che ha maturato e che maturerà a favore di ISPF come garanzia della pratica, e a non richiedere anticipi sullo stesso fino alla scadenza del contratto di cessione o delega. In duplice copia, deve essere compilato in ogni sua parte, firmato dal cliente e timbrato e firmato dall’Amministrazione privata, che in questo modo prende atto della volontà del cliente e si impegna formalmente a non versare il TFR al dipendente per nessuna ragione. Ambedue le copie vanno archiviate in cartellina. VINCOLO TFR (RETRO CDR) 36 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 n) VINCOLO FONDO PENSIONE ‐ solo per dipendenti privati Il cliente iscritto a fondo pensionistico può scegliere di garantire la pratica di quinto anche con il tfr accantonato presso il fondo, come confermato dalla circolare Covip del 23‐10‐2009 prot.6526. Quindi, con il Vincolo Fondo Pensione il cliente autorizza il Fondo a mettere a disposizione di ISPF il TFR accantonato presso di esso, a garanzia della cessione o delega. Il Vincolo Fondo Pensione è da emettere in quattro copie, da fare firmare al cedente: una copia deve essere notificata assieme al contratto al Fondo Pensionistico, una deve essere consegnata al cliente e le restanti due copie devono essere archiviate in cartellina. Non occorre la preaccettazione del vincolo da parte del Fondo: è pertanto sufficiente fare firmare il vincolo fondo pensione al cliente e seguire la procedura generale. Nel caso in cui il cliente aderisca ad un fondo non presente in anagrafica, si ricorda che l’istruttoria relativa al censimento del nuovo fondo pensionistico è di esclusiva competenza della Gestione Operativa CQ. I moduli relativi ai vincoli sono disponibili nuovo repository normativo documentale METIS in sostituzione del Lotus Notes DB Documentazione ISPF. Nel caso in cui il Fondo sia il “Fondo di Tesoreria Inps”, sarà sufficiente la notifica del documento “Dichiarazione Vincolo TFR” all’Amministrazione ceduta/delegata. Per le operazioni assicurate NET INSURANCE deve essere verificata la escutibilità del fondo pensione dall’apposito elenco dell’allegato “Fondi che non prevedono il riscatto” disponibili nel repository METIS. Qualora il cliente aderisse ad un fondo escluso, si calcolerà il rapp TFR/Montante contando sul solo TFR in azienda, ma al contempo vincolando anche quanto accantonato presso il fondo. NB: Per prassi si fa firmare e si notifica il Vincolo Fondo Pensione anche quando il TFR accantonato presso l’amministrazione è sufficiente da solo a garantire la pratica. VINCOLO FONDO PENSIONE 37 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 o) ATTESTATO DI SERVIZIO DIVERSO DAL CDR ISPF A norma di legge (DPR 895/50 artt. 14 e 57) l’amministrazione ha l’obbligo di rilasciare una “dichiarazione dimostrativa di stipendio o salario” contente i dati relativi al dipendente e al suo stipendio per la realizzazione dell’operazione di quinto. L’amministrazione pubblica o privata può pertanto sostituire il CDR ISPF con una propria dichiarazione di stipendio, più o meno esauriente. In questo caso è necessario effettuare un’istruttoria telefonica estremamente accurata. Si precisa che in caso di acquisizione di CDR “neutro” (cioè non ISPF né su carta intestata dell’amministrazione), lo stesso potrà di regola essere accettato solo provvisoriamente per essere quindi sostituito con CDR ISPF o attestato di servizio su carta intestata. Qualora l’amministrazione non fosse disponibile a redigere nuovo documento, la pratica dovrà essere inoltrata all’ufficio Valutazione Crediti per la delibera. Calcolo dello stipendio netto: 1) In presenza di attestato di servizio con dati retributivi completi (retribuzione annua lorda o mensile lorda, trattenute per tasse e imposte, etc), si procede con l’ordinario conteggio del netto stipendiale: retribuzione mensile lorda meno tasse e imposte. 2) In presenza di attestato di servizio con dati retributivi incompleti (solo retribuzione annua lorda o solo retribuzione mensile lorda senza specifica di trattenute per tasse e imposte, oppure nessun dato retributivo), dovranno richiedersi le ultime due buste paga del cliente e il modello CUD. Lo stipendio netto andrà calcolato dalle ultime buste paga, mentre da CUD potrà ricavarsi il TFR accantonato (per dipendente privato) e verificarsi i dati relativi all’amministrazione, al cliente, ai mesi lavorati, etc. In caso di perplessità sullo stipendio netto del cliente, potrà effettuarsi anche il calcolo da CUD per avere un ulteriore riscontro. Sarà inoltre opportuno richiedere l’accettazione formale (almeno telefonica, da riportarsi nelle note) della rata proposta all’amministrazione del cliente. Calcolo stipendiale da busta paga: moltiplicare lo stipendio fisso mensile lordo per 13, dividere 12, sottrarre il 25% per tasse e imposte. Calcolo stipendiale da modello CUD: dalla voce “Reddito da lavori assimilati” si sottrae l’importo dato dalla somma della ritenuta Irpef, dell’addizionale Comunale e dell’addizionale Regionale. La differenza deve essere divisa per 13,5. 3) Nel caso in cui l’azienda non rilasci alcuna certificazione o quando nell’attestato di servizio manchino dei dati di essenziale importanza (ad esempio la data di assunzione, il tipo di assunzione – a tempo indeterminato o meno ‐ , etc.), per potere procedere con la pratica occorre richiedere la preventiva autorizzazione all’ufficio Valutazione Crediti. ATTESTATO DI SERVIZIO 38 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 p) CUD Viene richiesto ed impiegato per calcolare lo stipendio netto mensile qualora l’amministrazione non rilasci il certificato di stipendio ma solo attestato di servizio privo dei dati stipendiali. Utile a livello di preventivo, anche in presenza di CDR può richiedersi il CUD per verificare o integrare i dati riportati sullo stesso. Si tratta di un documento in tre pagine riepilogante tutti i dati della posizione lavorativa e retributiva del cedente (pagine uno e due). Da esso si può verificare il TFR del dipendente privato accantonato presso l’amministrazione e/o presso eventuale fondo pensione (aggiornato al 31/12 dell’anno precedente), e controllare la presenza di eventuali anticipi concessi negli anni precedenti. Può utilizzarsi anche a fini di verifica del calcolo dello stipendio netto mensile, qualora vi siano perplessità nel conteggio effettuato da CDR o busta paga. Calcolo stipendiale da modello CUD: dalla voce “Reddito da lavori assimilati” si sottrae l’importo dato dalla somma della ritenuta Irpef, dell’addizionale Comunale e dell’addizionale Regionale. La differenza deve essere divisa per 13,5. CUD – pag.1 39 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 CUD – pag.2 40 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 q) DICHIARAZIONE VINCOLO TFR ‐ solo per dipendenti privati Tale documento viene utilizzato solo per la pratica di cessione o delega privata nel caso in cui l’amministrazione, per dimenticanza o perché ha rilasciato un proprio attestato di servizio, non abbia firmato il vincolo. La Dichiarazione Vincolo TFR deve essere compilata e firmata dal dipendente privato in duplice copia: in questo modo l’interessato vincola a favore di ISPF il TFR che ha maturato e che maturerà fino alla conclusione del finanziamento come garanzia dello stesso. Una copia deve essere conservata in cartellina, mentre l’altra va notificata all’amministrazione unitamente al contratto. Solo in questo modo l’amministrazione prende atto della volontà del cliente e il vincolo sul TFR acquista efficacia legale. Dal momento in cui riceve la notifica della Dichiarazione Vincolo TFR l’Amministrazione non potrà quindi liquidare in tutto o in parte il TFR al proprio dipendente. La differenza tra Vincolo e Dichiarazione Vincolo sta quindi nel fatto che mentre il primo viene subito accettato dall’amministrazione, che lo firma e lo timbra, la seconda è semplicemente presentata all’amministrazione che la subisce passivamente (non c’è infatti lo spazio per un eventuale timbro e firma dell’azienda). Esistono tre modelli di Dichiarazione Vincolo TFR: uno per la cessione, uno per la delega e uno specifico per i dipendenti dell’Enel. La dichiarazione vincolo TFR per i dipendenti dell’ENEL deve essere completata con la seguente dichiarazione del cliente, scritta da questi di proprio pugno: “Le somme maturate e maturande a titolo di TFR sono uscite dalla mia disponibilità ed entrate nella titolarità giuridica di ISPF SpA a far tempo dalla sottoscrizione del contratto. Eventuali richieste di anticipo sul TFR pertanto dovranno essere rivolte a ISPF SpA e sottoposte alla sua autorizzazione”. DICHIARAZIONE VINCOLO TFR DELEGA DICHIARAZIONE VINCOLO TFR CQ ENEL (Segue: DICHIARAZIONE VINCOLO TFR CESSIONE) 41 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 DICHIARAZIONE VINCOLO TFR CESSIONE 42 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 r) DICHIARAZIONI STIPENDIALI MINISTERIALI INTRODUZIONE: LE AMMINISTRAZIONI MINISTERIALI. Le amministrazioni ministeriali non compilano né il CDR ISPF né un attestato di servizio, ma utilizzano una modulistica particolare che varia a seconda del tipo di operazione e di amministrazione. In generale, indipendentemente dal nome attribuito dall’amministrazione alla propria modulistica, ritroveremo sempre due specifici documenti: la DICHIARAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE DI APPARTENENZA, nella quale l’amministrazione presso cui il cliente presta servizio dichiara la mansione, la data di assunzione e la data di pensionamento del cliente; e la DICHIARAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE PAGANTE, nella quale l’amministrazione che cura il pagamento dello stipendio del cliente dichiara le competenze fisse e continuative che compongono la retribuzione del cliente e gli impegni diversi dalle tasse che gravano sullo stipendio. Quindi, nel caso di pratiche a dipendenti ministeriali, si distingue tra due amministrazioni, ognuna con funzioni precise: quella d’Appartenenza, dove lavora il cliente (ad esempio la scuola), e quella Pagante, che versa lo stipendio al cliente (ad esempio la Direzione Provinciale del Tesoro). A volte, le due funzioni sono svolte da un’unica amministrazione, cioè l’amministrazione d’appartenenza provvede anche a gestire il pagamento degli stipendi dei suoi dipendenti (ad esempio la Questura). 43 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 r.1) MODULISTICA CESSIONI MINISTERIALI: ALLEGATI A – A1 / B – B1 Con l’emanazione delle Circolari n° 21 del 03/06/05 e n°554 del 29/07/05 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in seguito integrate dalla n°13 del 13/03/06, la modulistica sopra indicata viene sostituita con una conforme. L'uso della vecchia modulistica e la relativa operatività non sono escluse, salvo il rispetto delle normative di legge, e previo accordo con le amministrazioni (ricordare che l’Arma dei Carabinieri fa in ogni caso eccezione rilasciando solo le ultime due buste paga autenticate). Procedura operativa per la cessioni ministeriali assicurate Intesa Sanpaolo Assicura: 1. La Filiale/Agenzia dovrà compilare le lettere accompagnatorie (una o entrambi, a seconda del caso) e il modello A (in duplice copia, di cui una da archiviare in cartellina) sulla base delle ultime due buste paga autenticate; il modello A/1 deve essere invece compilato dal cedente. Il tutto va inoltrato all’amministrazione d’appartenenza. Il modello A dovrà indicare importo erogato (netto erogato), importo globale ceduto (montante), spese complessive (sommatoria di commissioni, rivalsa e spese di istruttoria), tan (come da sistema AS400), isc/taeg (taeg come da sistema AS400), interessi complessivi (interessi scalari), numero delle rate ed importo mensile, garanzia del prestito (pari ad €0,00 in quanto i costi polizza sono a carico dell’istituto mutuante), ed eventuale estinzione della precedente cessione in corso di ammortamento. 2. Ricevuti gli allegati A e A/1, l’amministrazione d’appartenenza provvede a firmare e timbrare l’allegato A/1 e alla compilazione dei modelli B e B/1 nel caso gestisca anche i pagamenti degli stipendi. In caso contrario, l’allegato B1 va compilato dall’amministrazione che effettua i pagamenti. Nel caso in cui l’amministrazione richieda anche il contratto e/o la polizza assicurativa, dovrà procedersi al caricamento e approvazione della pratica sulla base delle buste paga autenticate, stampare il contratto e scaricare dal sito ISPF la relativa polizza. In ogni caso sarà cura di ciascuna Filiale/Agenzia definire con l’amministrazione se tale documentazione dovrà essere presentata unitamente agli allegati A e A/1 o successivamente. 3. Rientrati i modelli B e B/1, la Filiale/Agenzia dovrà provvedere a verificare l’esattezza dello stipendio netto e della quota ricavata dalle buste paga autenticate. In caso di difformità, qualora si sia già stampato il contratto, si dovrà richiedere l’annullamento della pratica e della polizza assicurativa, con conseguente caricamento, approvazione ed emissione di un nuovo contratto e nuova comunicazione all’amministrazione di appartenenza. Al fine di evitare tali inconvenienti si suggerisce di proporre quote cedibili inferiori di alcuni euro rispetto a quanto ottenuto con il sistema di excel in dotazione. Per le amministrazioni che rilasciano il B1 completo di quota cedibile (MEF‐RTS) va recepita la quota indicata sul B1. 4. Se conforme, il contratto dovrà essere notificato all’amministrazione d’appartenenza del cedente secondo la prassi ordinaria. VALIDITA’ TEMPORALE DEGLI ALLEGATI A‐A1‐B‐B1: 90 GIORNI ALLEGATI: ALLEGATI A, A/1, B, B/1 44 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 ALLEGATI A, A/1, B, B/1 45 Manuale della Cessione del Quinto 46 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 47 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 48 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 r.2) DICHIARAZIONI STIPENDIALI MINISTERIALI MODULISTICA DELEGHE MINISTERIALI IN CONVENZIONE. Le deleghe ministeriali sono fattibili solo previa convenzione tra l’istituto cessionario e l’amministrazione ministeriale da cui dipende il cliente (Circ. Min. Tesoro 16/10/96 n°63, Circ. MEF‐RTS 1 e 30 del 2011). ISPF ha stipulato convenzioni per le deleghe con numerosi enti statali e pubblici: l’elenco completo di tutte le convenzioni attive è a disposizione sullo Scadenziario Convenzioni di lotus notes, ove si possono verificare le particolarità delle singole convenzioni e scaricare il testo integrale delle stesse. La modulistica prevista per le deleghe ministeriali varia a seconda della convenzione: ALLEGATI A e B, sono i più diffusi e vengono utilizzati dalla maggior parte delle amministrazioni. L’all. A è la dichiarazione dell’amministrazione di appartenenza e l’all. B è la dichiarazione dell’amministrazione pagante; ALLEGATI 1 e 2, sono previsti dalla convenzione con il Ministero dell’Interno e la Polizia di Stato. Obbligatori a norma di convenzione pena il respingimento della delega; BUSTE PAGA AUTENTICATE, laddove l’amministrazione non rilasci alcun tipo di dichiarazione; ALLEGATI A – A1 / B – B1, che sarebbero previsti per le cessioni ministeriali assicurate ma vengono utilizzati da alcune amministrazioni anche per le deleghe; ALLEGATI C / B – B1, previsto dalla circolare MEF n.1 del 17/01/2011, che per i clienti pagati dalle varie Ragionerie Territoriali dello Stato sostituisce gli allegati A e A1. ALTRO: alcune amministrazioni rilasciano una documentazione mista (ad esempio: allegato A e busta paga autenticata). In questi casi verificare che nelle note in amministrazione a sistema sia stata registrata questa procedura ed eventualmente contattare l’amministrazione stessa e l’ufficio Valutazione Crediti per richiedere chiarimenti. TUTTA LA MODULISTICA SOPRACITATA HA VALIDITA’ 90 GIORNI 49 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 r.3) ALLEGATI A ‐ B Entrambi devono essere timbrati e firmati dall’amministrazione che li redige. L’allegato A riporta al punto a) la data di assunzione del cliente, al punto b) il ruolo e la data di assegnazione dello stesso e al punto c) la data di pensionamento. Si raccomanda di non confondere la data di assunzione con l’entrata in ruolo. L’allegato B non può essere utilizzato per calcolare lo stipendio netto del cliente, in quanto le voci stipendiali su di esso riportate sono già parzialmente al netto di imposte e tasse. Procedere dunque con il conteggio dalla busta paga ultima del cliente. ALLEGATO A 50 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 ALLEGATO B 51 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 r.4) ALLEGATI 1 e 2 Obbligatori a norma di convenzione con la P.S. pena il respingimento della delega. Devono essere timbrati e firmati dall’amministrazione che li redige. Si specifica che la Questura è sia amministrazione di appartenenza che pagante. L’allegato 1 è la richiesta formale da parte del cliente di delegazione di pagamento. Da notare che questo modulo ha anche valore di benestare (a pag. 4 c’è l’accettazione con timbro e firma dell’amministrazione). Si precisa che qualsiasi modifica eventualmente apportata ai contenuti dell’allegato comporterà la mancata accettazione dell’operazione da parte della PS. L’allegato 2 riporta le voci stipendiali al lordo e gli impegni diversi dalle tasse, la data di assunzione, di pensionamento e la qualifica del cliente. A norma di Convenzione, la delega dovrà terminare, nel rispetto comunque dei parametri pensionistici previsti nella scheda prodotto, entro la data di pensionamento indicata nell’allegato 2. ALLEGATO 1 (pag.4) 52 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 ALLEGATO 2 53 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 r.5) BUSTE PAGA AUTENTICATE Alcune amministrazioni ministeriali (vedi Scadenziario Convenzioni su lotus) non compilano alcun tipo di documentazione, limitandosi ad autenticare con timbro e firma le ultime due buste paga rilasciate al cliente. In questi casi è indispensabile effettuare una accurata istruttoria con l’amministrazione, in modo da ottenere le informazioni necessarie per lavorare la pratica (ad esempio, spesso sulle buste paga ministeriali manca la data di assunzione). BUSTA PAGA MINISTERIALE AUTENTICATA 54 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 r.6) ALLEGATO C Per le deleghe ai dipendenti ministeriali pagati dalle Ragionerie Territoriali dello Stato (che sostituiscono le vecchie D.P.S.V.), le circolari MEF/RGS n.1 e 30 del 2011 prevedono l’utilizzo dell’allegato C in affiancamento agli allegati B – B1 o similari. L’allegato C sostituisce quindi gli allegati A e A1, dovendo essere completato con i dati del cliente e del finanziamento e prevedendo l’autentica della firma del cliente da parte dell’amministrazione. Da stampare in duplice copia. 55 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 s) MEDICI CONVENZIONATI: DOCUMENTAZIONE DI REDDITO I medici convenzionati sono caratterizzati da un rapporto di lavoro particolare con l’A.s.l., in quanto non si tratta di lavoro subordinato vero e proprio ma “in convenzione”. Documentazione: Solitamente l’A.s.l. rilascia a fine febbraio di ogni anno una dichiarazione in merito ai compensi versati al medico convenzionato relativa all’anno precedente, con specifica della tassazione. Quest’ultima è particolare, prevedendo l’Irpef al 20% e un’ulteriore trattenuta per il fondo Enpam pari al 6,125% per i medici addetti all’assistenza primaria, alla continuità assistenziale ed all’emergenza sanitaria territoriale, e pari al 5,625% per i pediatri. L’attuale normativa in materia prevede inoltre la possibilità del medico di elevare la quota contributiva Enpam sopra indicata da 1 a 5 punti percentuali. L’A.s.l., su richiesta del medico, rilascia inoltre un attestato con la data di inizio del rapporto convenzionale, che vale come data di assunzione da inserire a terminale. Calcolo stipendio netto: In presenza o meno della documentazione rilasciata dall’Asl, si procederà come segue: ‐ acquisizione delle ultime tre buste paga del medico convenzionato; ‐ somma dei netti in busta (con aggiunta di eventuali trattenute per quote di cessione e/o delega da estinguere); ‐ media stipendi netti da buste paga (totale diviso 3). Si precisa che lo stipendio così calcolato è da considerarsi quale “netto in busta” da inserire a terminale durante il caricamento della pratica; ‐ quota massima cedibile = stipendio netto medio diviso 6. Quinto cedibile = Media dei netti delle ultime 3 Buste Paga (Somma dei netti / 3) 6 Calcolo stipendio netto ‐ caso particolare: medico convenzionato presso unica ASL retribuito a ore ‐ acquisizione attestato dell’Asl da cui risulti il numero delle ore settimanali da convenzione: il contratto nazionale di categoria prevede un massimo di 38 ore settimanali presso una o più ASL; ‐ acquisizione di CUD e modello Unico per verificare la corrispondenza tra gli importi riportati nella parte B (dati fiscali) del CUD e quelli quadro RC (redditi lavoro dipendente) dell’Unico; ‐ acquisizione delle ultime tre buste paga del medico convenzionato; ‐ Calcolo dello stipendio lordo = ore settimanali da convenzione x 4 settimane x tariffa oraria. Stipendio netto: dallo stipendio lordo calcolato come indicato sottrarre il 33% relativo a tasse e imposte; ‐ Quota massima cedibile = stipendio netto calcolato come sopra diviso 6. N.B: data la particolarità dell’operazione, la delibera è di competenza dell’ufficio Valutazione Crediti. Categorie escluse per elevata rischiosità della pratica: - Medici convenzionati prestanti servizio contemporaneamente presso più ASL; - Medici convenzionati appartenenti alla categoria dei Medici d'Emergenza (118). DICHIARAZIONE A.S.L. COMPENSI MEDICO CONVENZIONATO 56 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 ATTESTATO A.S.L. ASSUNZIONE MEDICO CONVENZIONATO 57 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 BUSTA PAGA MEDICO CONVENZIONATO 58 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 BUSTA PAGA MEDICO CONVENZIONATO A ORE + CUD E UNICO 59 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 t) ALLEGATO A REGIONE SICILIANA (Modello riepilogativo di finanziamento) L’attuale convenzione con la Regione Siciliana per l’effettuazione di cessioni e deleghe ai dipendenti della stessa prevede che i clienti dovranno munirsi di una certificazione dello stato di servizio e dello stipendio percepito, richiedendo inoltre all'ufficio/dipartimento in cui prestano servizio la compilazione dell'allegato A (con autentica di firma). Il contratto si notificherà allegando copia del certificato di stipendio, dell'allegato A e del benestare prodotto da AS400. L’Allegato A Regione Siciliana deve essere compilato precisando l’ammontare lordo del prestito sulla scorta della quota cedibile; il numero e l’importo delle quote mensili di stipendio da cedersi per l’estinzione del prestito; il TAEG; l’ammontare complessivo degli interessi dovuti per l’intera durata della cessione, e le altre spese considerate ai fini del TAEG; deve quindi essere firmato dall’avente procura ISPF e presentare la delega firmata dal dipendente. ALLEGATO A Regione Siciliana – 3 pagine 60 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 u) CESSIONE DEL QUINTO DELLA PENSIONE: MODULISTICA CQP IN CONVENZIONE INPS u.1) DOCUMENTAZIONE DI REDDITO CESSIONE PENSIONATI INPS IN CONVENZIONE Documenti per la cessione a pensionati Inps in convenzione: Consenso al trattamento dati INPS: documento da compilare e fare firmare al cliente al fine di raccogliere il consenso dello stesso a richiedere la quota cedibile in via telematica. Comunicazione di Cedibilità TELEMATICA INPS: l’Inps vi indica la quota massima cedibile relativa alla pensione del cliente. Tale documento verrà richiesto direttamente dall’operatore durante l’inserimento della pratica a sistema. Accompagnatoria Contratto CQP Convenzione INPS: documento da compilare e firmare dall’avente procura per ISPF. Va notificato unitamente al contratto di cessione (e alla quota cedibile) presso l’ente pensionistico. Altri documenti: Comunicazione di Quota Cedibile: quota cedibile emessa dall’Inps su richiesta dal cliente Modello Obis/M emesso ad inizio anno. Lettera di accredito della pensione emessa direttamente da una banca per conto dell'istituto pensionistico. Ricevuta rilasciata dalle poste per conto dell'ente pensionistico (il cliente ha ritirato presso le poste la propria pensione). Stampata rilasciata direttamente dall'ente pensionistico con indicazione mese per mese della competenza netta. Comunicazione di Priorità: comunicazione alla finanziaria con cui l’Inps da priorità al nuovo contratto notificato chiudendo i pagamenti del precedente contratto da estinguere. 61 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 CONSENSO AL TRATTAMENTO DATI INPS 62 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 COMUNICAZIONE DI CEDIBILITÀ TELEMATICA INPS 63 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 ACCOMPAGNATORIA CONTRATTO CQP CONVENZIONE INPS 64 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 COMUNICAZIONE DI QUOTA CEDIBILE INPS 65 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 QUOTA CEDIBILE INPS per rinnovo 66 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 OBIS/M All'inizio di ogni anno, l'Inps spedisce al pensionato, tramite l'ufficio pagatore, questo modulo, dove sono riepilogate tutte le rate di pensione che sono in pagamento. Il modello Obis/M riporta tutte le informazioni relative alla pensione INPS. 67 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 STAMPATA CON RIEPILOGO MENSILE INPS Emessa direttamente dall'Inps, riporta dettagliatamente la competenza netta mese per mese ed è generalmente corredata da un timbro con data di emissione, a comprova dell'effettivo aggiornamento dei dati in essa contenuta. E’ consigliabile utilizzare come pensione netta l’importo più basso dell’anno. 68 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 COMUNICAZIONE DI PRIORITÀ INPS per estinzioni 69 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 u.2) DOCUMENTAZIONE DI REDDITO CESSIONE PENSIONATI INPDAP IN CONVENZIONE Documenti per la cessione a pensionati Inpdap in convenzione Inps: Consenso al trattamento dati INPS: documento da compilare e fare firmare al cliente al fine di raccogliere il consenso dello stesso a richiedere la quota cedibile in via telematica. (vedi u1‐Doc CQP Inps) Comunicazione di Cedibilità TELEMATICA INPDAP: l’Inpdap vi indica la quota massima cedibile relativa alla pensione del cliente. Tale documento verrà richiesto direttamente dall’operatore durante l’inserimento della pratica a sistema. Accompagnatoria Contratto CQP Convenzione INPS: documento da compilare e firmare dall’avente procura per ISPF. Va notificato unitamente al contratto di cessione (e alla quota cedibile) presso l’ente pensionistico. (vedi u1‐Doc CQP Inps) Altri documenti: Prospetto analitico Inprap emesso all'inizio dell’anno corrente. Lettera di accredito della pensione (con specifica delle voci componenti la stessa) emessa direttamente da una banca per conto dell'istituto pensionistico. Ricevuta rilasciata dalle poste per conto dell'ente pensionistico (il cliente ha ritirato presso le poste la propria pensione). Stampata rilasciata direttamente dall'ente pensionistico con indicazione mese per mese della competenza netta. 70 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 DICHIARAZIONE DI QUOTA CEDIBILE INPDAP – modello con specifica voci pensione 71 Manuale della Cessione del Quinto 72 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 PROSPETTO ANALITICO TRATTAMENTO PENSIONISTICO INPDAP In esso sono dettagliati l'importo lordo della pensione, le detrazioni, le ritenute fiscali, le eventuali altre ritenute e l’importo netto ma, i dati che riporta non sono aggiornati in quanto viene normalmente emesso a gennaio di ogni anno. 73 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 LETTERA DI ACCREDITO BANCARIO Viene spedita ogni mese da alcune banche a conferma dell'avvenuto accredito da parte dell'ente erogante. Riporta in maniera aggiornata il dettaglio dell'importo della pensione e la categoria della pensione. 74 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 RICEVUTA POSTALE Viene emessa ogni mese dalle Poste quando il pensionato ritira la propria pensione presso di loro. Riporta in maniera aggiornata il dettaglio dell'importo della pensione e la categoria della pensione. 75 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 STAMPATA CON RIEPILOGO MENSILE INPDAP Stampata emessa direttamente dall'Inpdap, riporta dettagliatamente la competenza netta mese per mese ed è generalmente corredata da un timbro con data di emissione, a comprova dell'effettivo aggiornamento dei dati in essa contenuta. A fine di preventivo è consigliabile utilizzare come pensione netta l’importo più basso dell’anno. Da questo modulo può controllarsi la tipologia della pensione del cliente. 76 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 u.3) DOCUMENTAZIONE DI REDDITO CESSIONE PENSIONATI ENPALS IN CONVENZIONE Si specifica che, pur rientrando l’Enpals nella convenzione ISPF‐INPS, per i primi tempi non sarà possibile richiedere la comunicazione di cedibilità per via telematica. Pertanto il processo rimarrà quello tradizionale con richiesta della quota cedibile da parte del pensionato e notifica ordinaria (non telematica). Dichiarazione di quota cedibile: da richiedere a cura del cliente all’ente pensionistico. Indica il quinto massimo cedibile. La Dichiarazione di quota cedibile è documento indispensabile per effettuare il finanziamento; per eventuali verifiche o per effettuare il preventivo, il calcolo della pensione netta (da verificare successivamente) può essere effettuato utilizzando i seguenti documenti: Ultimo Cedolino pensione. Lettera di accredito della pensione emessa direttamente da una banca per conto dell'istituto pensionistico. Ricevuta rilasciata dalle poste per conto dell'ente pensionistico (il cliente ha ritirato presso le poste la propria pensione). Stampata rilasciata direttamente dall'ente pensionistico con indicazione mese per mese della competenza netta. COMUNICAZIONE QUOTA DI CEDIBILITA’ ENPALS 77 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 u.4) DOCUMENTAZIONE DI REDDITO CESSIONE PENSIONATI ALTRI ENTI PENSIONISTICI Per gli enti pensionistici diversi da Inps‐Inpdap‐Enpals, non essendo ricompresi nella convenzione ISPF‐ INPS, il processo rimarrà quello tradizionale con richiesta della quota cedibile da parte del pensionato e notifica ordinaria (non telematica). Dichiarazione di quota cedibile: nel caso l’ente pensionistico lo rilasci, determina il quinto massimo cedibile. Da richiedere a cura del cliente presso l’ente pensionistico di appartenenza. La Dichiarazione di quota cedibile è documento indispensabile per effettuare il finanziamento; per eventuali verifiche o per effettuare il preventivo, il calcolo della pensione netta (da verificare successivamente) può essere effettuato utilizzando i seguenti documenti: Ultimo Cedolino pensione. Lettera di accredito della pensione emessa direttamente da una banca per conto dell'istituto pensionistico. Ricevuta rilasciata dalle poste per conto dell'ente pensionistico (il cliente ha ritirato presso le poste la propria pensione). Stampata rilasciata direttamente dall'ente pensionistico con indicazione mese per mese della competenza netta. 78 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 v) ATTO di BENESTARE ISPF E’ il documento che riassume i dati del finanziamento (cessioni e deleghe pubbliche e private, cessioni ministeriali assicurate), precisando quando inizieranno le trattenute delle quote della cessione sullo stipendio del cliente. Viene stampato da AS400 in duplice copia: una “da restituire” e una “per il datore di lavoro”. Entrambi devono essere allegate al contratto in notifica. L’ATC provvederà a compilare, timbrare e firmare le due copie, e quindi a rispedirne una alla finanziaria. Il rientro dell’atto di benestare timbrato e firmato conferma l’accettazione da parte dell’amministrazione della cessione a carico del proprio dipendente. Si sottolinea che in presenza di operazioni che prevedono estinzioni/rinnovi sarà obbligatorio acquisire, a cura della Filiale/Agenzia, apposita liberatoria che dovrà essere consegnata all’ATC, rientrata a sistema e inserita in copia in cartellina. Si evidenzia che tale operatività è sempre più frequente ed è pertanto indispensabile prestare la massima attenzione ad eventuali note inserite nel benestare ricevuto e verificare, nel momento del contatto con l’ATC, qual è la prassi adottata. Ancora, sarà opportuno verificare sempre le note presenti nell’anagrafica dell’amministrazione se già censita a sistema e richiedere l’eventuale aggiornamento delle stesse, nel caso si acquisissero informazioni su questa operatività. Qualora le singole amministrazioni adottassero normativamente iter differenti (es. evidenza estinzione debito precedente per rilascio benestare), si potrà procedere con le erogazioni del caso solo previa specifica istruttoria, aggiornando le note pratica ed eventualmente quelle su amministrazione, da cui emerga l’effettiva disponibilità da parte dell’Amministrazione al successivo rilascio del benestare (o atto equipollente). Si ricorda che qualsiasi erogazione è sotto la responsabilità dell’Agenzia a norma delle circolari commerciali 18 e 19 del 12‐03‐08. Non sarà obbligatorio acquisire il documento Liberatoria Debiti Precedenti qualora risulti già in quota la rata relativa al piano finanziario ISPF (da verificarsi nell’ultima busta paga del cliente). Nel caso in cui l’amministrazione non rilasci il benestare, la pratica è liquidabile solo quando risulti la trattenuta a favore di ISPF in busta paga; se però in busta paga non è specificato “cessione/prestito ISPF”, si liquida solamente con l’incasso della rata. L’amministrazione. subisce la cessione (non la delega che deve essere accettata) con la notifica del contratto e se non vuole accettare deve respinge la notifica. ALLEGATO DI BENESTARE ISPF 79 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 w) ALTRI ATTI DI BENESTARE L’amministrazione può rilasciare un benestare proprio al posto di quello proposto da ISPF: in questo caso dovrà verificarsi con gli uffici competenti di Sede contenuto e accettabilità. In presenza di operazioni che prevedono estinzioni/rinnovi vige quanto già scritto al punto precedente. w1) ALLEGATO C ‐ ATTO DI DELEGA PPTT E’ il benestare delle deleghe ai dipendenti delle poste italiane. Nel caso in cui l’amministrazione lo richieda, può essere usato anche come benestare per le cessioni. In duplice copia, deve essere completato con i dati del cliente, dell’amministrazione e del finanziamento, indicando anche eventuali estinzioni, deve essere datato e firmato dal cliente e quindi notificato assieme al contratto. ALLEGATO C ‐ ATTO DI DELEGA PPTT 80 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 w2) ATTO DI DELEGA/BENESTARE DELEGHE MINISTERIALI CONVENZIONALI E’ il benestare delle deleghe ministeriali. In duplice copia, deve essere completato con i dati del cliente, dell’amministrazione e del finanziamento, indicando anche eventuali estinzioni, e deve essere datato e firmato dal cliente. A seconda dell’amministrazione ministeriale, assume diverso nome e aspetto: atto di delega con retro benestare, il più frequente; allegato 1, specifico per le deleghe del Ministero degli Interni e Polizia di Stato (da stampare in 3 copie). Si precisa che qualsiasi modifica eventualmente apportata ai contenuti dell’allegato comporterà la mancata accettazione della pratica da parte della PS. atto di delega DAP, specifico per i dipendenti delle case circondariali; atto di delega PERSOCIV, specifico per le deleghe al personale civile del ministero della Difesa. ATTO DI DELEGA CON RETRO DICHIARAZIONE DI BENESTARE pagg 1 e 2 81 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 ALLEGATO 1 (vedi pag.4) 82 Manuale della Cessione del Quinto 83 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 w2) ATTO DI BENESTARE TELEMATICO CQP IN CONVENZIONE INPS Scaricabile in versione pdf direttamente da as400 una volta che l’Inps/Inpdap ha ricevuto e accettato l’operazione proposta. Per modalità e procedure si rimanda al Manuale CQ Pratico. 84 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 x) MODULO S.E.C.C.I. (“Informazioni Europee di base sul Credito ai Consumatori”) e S.E.C.C.I. PRECONTRATTUALE La Circolare interna n.38 del 09/05/2011 relativa alla “Nuova disciplina sul credito ai consumatori” rende noto che “…il D.Lgs n.141/10, nel recepire la direttiva comunitaria 2008/48/CE sui contratti di “credito ai consumatori” ha introdotto anche importanti modifiche al Testo Unico bancario (D.Lgs 385/93) riguardanti la trasparenza, la disciplina degli intermediari finanziari e la nuova disciplina degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori, riservando al CICR e alla Banca d’Italia l’emanazione delle rispettive disposizioni di attuazione. Con provvedimento del 09/02/11 (“Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari – Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti”) Banca d’Italia ha emanato le disposizioni di attuazione della disciplina in materia di credito ai consumatori, che entra quindi definitivamente in vigore a partire dal 01/06/11. (…) Gli obblighi relativi all’informativa precontrattuale vengono soddisfatti attraverso la consegna di un nuovo documento denominato modulo “S.E.C.C.I.” (acronimo di “Standard European Consumer Credit Informations” ‐ Informazioni Europee di Base sul Credito al Consumo) che contiene le condizioni economiche personalizzate relative allo specifico prodotto offerto al consumatore. Nel caso di conclusione del contratto di credito il Modulo SECCI ne costituisce il frontespizio, sostituendo così i documenti previsti dall' attuale disciplina (foglio informativo; documento sui principali diritti del cliente; documento di sintesi). Tale documento dovrà essere consegnato al consumatore prima che questi sia vincolato da un contratto di credito o da una proposta irrevocabile e dovrà indicare, altresì, a quale titolo opera l’intermediario, i limiti entro i quali questo può operare, ed in particolare la specifica se sia legato da rapporti contrattuali con uno o più finanziatori. (…)”. L’introduzione del modulo S.E.C.C.I. manda di fatto in pensione la tradizionale simulazione finanziaria: sarà possibile quindi continuare ad effettuare la preventivazione da AS400 e simulatore web ma non sarà più possibile stampare la simulazione. La procedura operativa è fissata dalle circolari interne: possono verificarsi due casi possibili. a) Caso in cui il cliente richiedesse un preventivo. Il Modulo "Ipotesi di Finanziamento" viene sostituito da “un modulo “SECCI precontrattuale”, da utilizzarsi in qualità di preventivo che dovrà essere fornito al cliente (…). Il documento non deve contenere i dati del Cliente: per la compilazione di tale modulo non devono essere pertanto richiesti e registrati i suoi dati personali. Si evidenzia inoltre che, qualora il Cliente sottoscriva una Richiesta di Finanziamento dopo aver preso visione del modulo “SECCI precontrattuale”, le condizioni inizialmente proposte al Cliente potrebbero subire modifiche a seguito della verifica del merito di credito. E’ stata pertanto riportata su tale modulo “SECCI precontrattuale” una specifica avvertenza: “Attenzione: Le condizioni di seguito riportate, ivi compreso il TAEG, potranno essere oggetto di modifica a seguito della valutazione del merito creditizio e della consultazione delle banche dati effettuabile solo successivamente alla sottoscrizione della richiesta di finanziamento; il presente modulo non ha valore di proposta contrattuale”. Tale avvertenza dovrà essere accuratamente illustrata al Cliente. (…) Si richiama l’attenzione sull’assenza della durata di validità dell’offerta nel modulo “SECCI precontrattuale” (…). Si evidenzia inoltre che tali moduli non hanno valore di proposta contrattuale: se dunque le condizioni offerte sono oggetto di variazione è necessario consegnare al consumatore un modulo aggiornato, attirando la sua attenzione sulle modifiche apportate”. 85 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 b) Caso in cui il cliente richiedesse il modulo S.E.C.C.I. cd. “personalizzato”/ Caso in cui il cliente fosse interessato al finanziamento. I due casi, una volta separati, vengono in pratica unificati. Procedura: 1. Compilare e sottoscrivere il nuovo modulo “RICHIESTA DEL DOCUMENTO Informazioni Europee di Base sul Credito ai Consumatori” specifico per la cessione del quinto, lasciando al Cliente – come di consueto – le informative privacy. 2. Raccogliere la documentazione del Cliente, caricare la pratica, procedere alla valutazione e delibera. 3. In caso di esito positivo, stampare il solo modulo SECCI. Una copia dovrà essere consegnata al Cliente, mentre sulla seconda dovrà essere acquisita la firma del Cliente che ne attesta l’avvenuta consegna: data di consegna e firma del Cliente per ricevuta. Tale copia dovrà essere archiviata come di consueto. 4. Illustrare al Cliente le condizioni riportate sul modulo SECCI e, solo dopo che il Cliente avrà avuto modo di valutare adeguatamente l’informativa precontrattuale, procedere alla stampa ed alla sottoscrizione del Contratto, che avrà come frontespizio un ulteriore modulo SECCI. Si nota pertanto che la stampa del S.E.C.C.I. è obbligatoria per ogni operazione approvata a sistema; ad essa potrà poi seguire o meno la stampa del contratto, in base a quanto deciderà il cliente. Attenzione: tra il S.E.C.C.I. e il prospetto finanziario il sistema propone anche l’Informativa in materia di protezione dei dati personali e l’Informativa “come utilizziamo i suoi dati” (2 pagine, non richiedono firma del cliente): non costituiscono parte integrante del contratto e vanno consegnate al cliente. N.B: Si precisa che il modulo S.E.C.C.I., così come le due Informative sul trattamento dati, non dovrà essere allegato al contratto di cessione o delega al momento della notifica della pratica di quinto presso azienda o fondo pensione. Circa il modulo S.E.C.C.I. per il Quinto, si segnalano al punto 2.Caratteristiche principali del prodotto di credito le seguenti particolarità: ‐ Importo totale del credito: è la somma tra netto erogato e costo assicurativo. ‐ Garanzie richieste: tale campo sarà compilato dal sistema solo per le pratiche di cessione e delega a dipendenti privati con l’importo del TFR. MODULO S.E.C.C.I. cd. “personalizzato” (2 pagine) 86 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 y) ALLEGATI PER SERVIZI: MEDICA, LEGALE, SILVER Da maggio 2010 è possibile abbinare i Servizi Medica, Legale e Silver ai prodotti CQS/CQP di ISPF. Si tratta di servizi di natura commerciale, non di prodotti assicurativi, pertanto, sono del tutto esenti dal Regolamento dell'ISVAP sull'intermediazione assicurativa. Si specifica che il costo del servizio attivato non incide sul TAEG della pratica di quinto, venendo semplicemente decurtato dal saldo della stessa. Le durate dei Servizi, da 12 a 120 mesi, sono indipendenti dalla durata del Finanziamento abbinato: ad esempio ad una pratica di quinto della durata di 72 mesi può essere abbinato un Servizio della durata di 120 mesi. E’ inoltre possibile inserire più Servizi sulla stessa pratica. Caratteristiche dei Servizi: “Medica” si compone di due servizi, entrambi destinati al Cliente ed ai componenti del suo nucleo familiare: - Second Opinion Telefonica: un parere medico complementare plurispecialistico (cardiologia, ginecologia, pediatria, ortopedia, dermatologia, ecc.) - Consulto Medico Telefonico: in caso di urgenza “Legale” è un servizio che fornisce informazioni su Leggi, Decreti e Regolamenti vigenti in Italia e sugli adempimenti previsti innanzi all'Autorità Giudiziaria Italiana. “Silver” è un servizio dedicato al target “terza età”, che fornisce una serie di concreti servizi di assistenza domiciliare erogati da AXA Assistance. E’ utilizzabile anche da un soggetto diverso dal sottoscrittore: questa caratteristica allarga la possibilità di commercializzazione e rende possibile che un Cliente “giovane” regali/ceda il servizio acquistato ovvero il diritto ad usufruire delle prestazioni ad un familiare anche non convivente. Procedura: Prima del caricamento dell’operazione di quinto, l’operatore presenterà al cliente i servizi correlati. In caso di adesione del cliente a uno o più servizi, provvedere alla compilazione e firma degli specifici moduli in triplice copia. Consegnare al cliente la propria copia, mentre quella per ISPF e quella per Europ Assistance vanno conservate in cartellina. ALLEGATI PER SERVIZI: . LEGALE / MEDICA / SILVER 87 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 z) QUESTIONARIO DI AUTOCERTIFICAZIONE CLIENTE per ART. 39 T.U. 180/50 E IMPEGNI Quando si effettua un’operazione di Quinto, e in particolare qualora il cliente non risulti censito negli archivi ISPF, al fine di verificare se ha estinto pratiche di cessione o delega ante termine negli ultimi 12 mesi o, nel caso si rinnovi ante termine una operazione di 60 mesi di durata con una in 120, che non abbia contratto in precedenza una decennale, deve essere proposto il modulo in questione. Nello stesso modulo, il cliente è tenuto a dichiarare inoltre l’importo totale degli ulteriori finanziamenti in corso diversi da cessioni e deleghe e altri redditi oltre lo stipendio o la pensione. Si tratta di una autocertificazione da fare firmare al cliente e archiviare in cartellina. QUESTIONARIO DI AUTOCERTIFICAZIONE 88 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 α) MANDATO AD ESTINGUERE CON CESSIONE DEL QUINTO Qualora con l’operazione di cessione o delega vengano rinnovati o estinti impegni di qualsiasi tipo, ISPF o della concorrenza, dovrà essere compilato in duplice copia il presente modulo da fare firmare al cliente al fine di raccogliere autorizzazione formale dello stesso ad utilizzare parte del saldo della pratica per l’estinzione. Una copia sarà consegnata al cliente, l’altra archiviata in cartellina. MANDATO AD ESTINGUERE CON CQS 89 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 β) MODULO DELEGA SALDO AL CONVENZIONATO Con questo modulo, il cliente autorizza che una parte della cifra spettantegli dalla liquidazione della pratica sia versato direttamente a favore del convenzionato ISPF presso il quale il cliente stesso deve acquistare un bene. DELEGA SALDO AL CONVENZIONATO 90 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 µ) SCHEDA AZIENDA Deve essere compilata per censire le amministrazioni che non risultano presenti nel database ISPF o aggiornare i dati di quelle già registrate. Per le aziende private occorre la visura camerale completa e l’ultimo bilancio. I nominativi presenti in visura (soci), compresi i direttori del personale e i dirigenti, non sono finanziabili. Per le amministrazioni ministeriali esiste apposita scheda azienda, riportante l'amministrazione di appartenenza e quella pagante. SCHEDA AZIENDA MINISTERIALE SCHEDA AZIENDA PUBBLICA/PRIVATA 91 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 δ) SCHEDA CENSIMENTO FONDO PENSIONE / SCHEDA CENSIMENTO FINANZIARIA Deve essere compilata per censire a sistema le anagrafiche dei fondi pensionistici che non risultano presenti, o per aggiornare i dati di quelle già registrate. Analoga funzione ha la scheda per il censimento delle finanziarie, finalizzata a raccogliere i dati per inserire a sistema o aggiornare l’anagrafica di una finanziaria specifica. Tali schede, debitamente compilate, andranno inoltrati a mezzo fax o email alla casella [email protected] . SCHEDA CENSIMENTO FONDO PENSIONE 92 SCHEDA CENSIMENTO FINANZIARIA Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 RIEPILOGO DOCUMENTAZIONE DI REDDITO PER AMMINISTRAZIONE AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 93 AMMINISTRAZIONE AMMINISTRAZIONE PRIVATA MINISTERIALE Manuale della Cessione del Quinto L’estratto contributivo INPS ‐ 94 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto 95 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto 96 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto 97 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto 98 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto 99 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 GUIDA AL CALCOLO DELL’ANZIANITA’ LAVORATIVA DA ESTRATTO CONTO INPS In presenza di estratto contributivo Inps, per verificare l’anzianità lavorativa pregressa del cliente, si devono sommare i “contributi utili per il diritto alla pensione” indicati nella terza colonna dell’estratto stesso. I contributi possono essere espressi in: G giorni S settimane M mesi A anni Generalmente sono indicati in Settimane. Calcolo: a) Sommare le settimane indicate nell’e/c Inps e dividere l’importo ottenuto per 52 (settimane presenti in un anno): in questo modo si calcola il numero degli anni lavorati dal cliente; b) Il numero degli anni lavorati, senza i decimali, deve essere moltiplicato per 52 (settimane presenti in un anno), al fine di trovare il numero degli anni lavorati espresso in settimane; c) Sottrarre dalle settimane indicate nell’e/c Inps il numero degli anni lavorati espresso in settimane: si trovano così le settimane eccedenti gli anni lavorati (quindi corrispondenti ai decimali della prima operazione); d) La cifra ottenuta va divisa per 4 (settimane presenti in un mese): si ottengono così i mesi lavorati; e) Il numero dei mesi lavorati, senza i decimali, deve essere moltiplicato per 4 (settimane presenti in un mese): in questo modo si trova il numero dei mesi lavorati espresso in settimane; f) Sottrarre dalle le settimane eccedenti gli anni lavorati (corrispondenti ai decimali della prima operazione) il numero dei mesi lavorati espresso in settimane: si ottengono quindi le settimane lavorate eccedenti ai mese lavorati. Esempio: Poniamo il caso che la somma delle settimane lavorate presenti in estratto contributivo sia S 1065: a) S 1065 : S 52 = A 20,48 anni lavorati b) A 20 x S 52 = S 1040 anni lavorati espressi in settimane c) S 1065 – S 1040 = S 25 settimane lavorate eccedenti gli anni lavorati d) S 25 : S 4 = M 6,25 mesi lavorati e) M 6 x S 4 = S 24 mesi lavorati espressi in settimane f) S 25 – S 24 = S 1 settimane lavorate eccedenti i mesi lavorati Nel nostro caso il richiedente ha maturato 20 anni 6 mesi ed 1 settimana di contributi, che si provvederà ad arrotondare per eccesso a 7 mesi per ragioni di comodità e sicurezza. Si rammenta che per il diritto a pensione di vecchiaia sono utili tutti i contributi (obbligatori, volontari, figurativi e da riscatto o ricongiunzione) nel limite delle 52 settimane per ogni anno. 100 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 VERIFICA DELL’ESTRATTO CONTO INPS Quando sia necessario per verificare la fattibilità della pratica, l’estratto conto deve essere visionato molto attentamente, in quanto non sempre di facile lettura e comprensione. E’ necessario in particolare accertare la presenza delle seguenti voci, considerabili quali casi particolari dell’e/c Inps: TRATTAMENTI PENSIONISTICI VARI CONTRIBUTI AGRICOLI DISOCCUPAZIONE RICONGIUNZIONE DEI CONTRIBUTI AD ALTRA GESTIONE Questi casi, infatti, comportano differenze nel calcolo dei contributi ( c) e b)), o la sospensione della polizza assicurativa da parte dell’assicurazione ( d)), o ancora altre problematiche che richiedono una maggiore accuratezza durante l’istruttoria della pratica. a) TRATTAMENTI PENSIONISTICI VARI Esempio 1): Verificare se si tratta di una pensione di invalidità congenita o causata da infortunio. In questi casi nell’estratto Inps compare specifica dicitura prima dell’elenco dei contributi. “Titolare di pensione categoria INF (RENDITA EROGATA DALL’I.N.A.I.L.) Certif. n. 02182425 erogata da I.N.A.I.L. – IST. NAZ. ASS. ED INF. LAV.” Dalla didascalia si deduce che si tratta di una pensione di invalidità per infortunio sul lavoro: occorre quindi avere un quadro completo della situazione del cedente per evitare che in futuro la pratica possa andare in sinistro: - accertando il tipo di incidente che ha causato l’invalidità, - controllando la percentuale d’invalidità del cedente, - procurandosi obbligatoriamente il cedolino della pensione. Esempio 2): “Contitolare di pensione cat. SUP (TRATTAMENTO AI SUPERSTITI) Certif. n. …… erogata da: ….(Inps o altro ente pensionistico)” Tale dicitura indica che il cedente percepisce, oltre alla retribuzione ordinaria, un ulteriore reddito da pensione dovuta al decesso del coniuge (solitamente tale rendita è dovuta, se il reddito è inferiore ad una certa soglia o in caso di figli minorenni o maggiorenni non economicamente indipendenti). 101 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Esempio 1) 102 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Esempio 2) b) CONTRIBUTI AGRICOLI I contributi agricoli hanno una valenza particolare, dunque vanno conteggiati in maniera diversa rispetto alle altre tipologie di contributi: Contributo agricolo totale giorni diviso 2 = settimane lavorate (uomini < 18 anni d’età e donne) Contributo agricolo totale giorni / 3 = settimane lavorate (uomini > 18 anni d’età e donne) Agricolo giornaliero totale giorni / 2 = settimane lavorate Disoccupazione agricola totale giorni / 6 = settimane lavorate Altre tipologie di contributi agricoli (diverse da quelle sopra elencate): totale giorni / 2 = settimane lavorate. 103 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 c) DISOCCUPAZIONE Nel caso figurino periodi di disoccupazione, potendo i relativi contributi essere stati versati direttamente dal cliente, occorre verificare attentamente l’e/c Inps per accertare se siano da sommare o meno al totale della contribuzione (Vedi Esempio 3). N.B: Qualora il cliente abbia raggiunto ad inizio finanziamento o raggiungerà nel corso dello stesso il requisito dei 35 anni di anzianità lavorativa, devono essere considerati anche i contributi figurativi relativi a malattia e disoccupazione presenti nell’estratto conto Inps. d) RICONGIUNZIONE DEI CONTRIBUTI AD ALTRA GESTIONE In caso di ricongiunzione, qualora sia richiesto espressamente dalla compagnia assicurativa, occorre richiedere al cedente, oltre all’estratto contributivo, anche: ‐ copia della domanda di ricongiunzione, se gli anni da riscattare non sono ancora stati ricongiunti, OPPURE ‐ il modulo degli anni ricongiunti (attestato che dichiara gli anni ricongiunti ad altra gestione). Nel caso il cedente non riesca a fornire nessuno dei due documenti, il finanziamento deve terminare tassativamente prima della maturazione dei requisiti pensionistici (58 anni d’età e 35 d’anzianità lavorativa, calcolata da Certificato Dimostrativo della Retribuzione e da estratto Inps). La ricongiunzione dei contributi nell’estratto conto Inps può essere indicata con più diciture. Ad esempio: “I periodi di contribuzione fino al... sono stati ricongiunti ad altra gestione pensionistica (L.29/79 art.2). ” “ In corso ricongiunzione presso altra gestione pensionistica (L.29/79 art.2, domanda del…).” “…Archivi in cui risulta presenza contributiva: - Lavoro dipendente - Lavoro agricolo - Pratiche/ riscatti/ ricongiungimenti/ trasferimenti….” “Pratica di ricongiunzione dei contributi da … ad altra gestione… domanda presentata in data… presso la sede…” Nell’Esempio 3) è presentato un estratto Inps con la dicitura relativa a ricongiunzione e, a seguire, il modulo degli anni ricongiunti. 104 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 Esempio 3) 105 Manuale della Cessione del Quinto Esempio 3: DECRETO DI RICONGIUNZIONE (3 pagg) 106 Sezione Teorica – Dic.13 Manuale della Cessione del Quinto Sezione Teorica – Dic.13 E/C INPS PER INTESA SANPAOLO ASSICURA – ITALIANA ASSICURAZIONI L’estratto conto Inps è obbligatorio nel caso in cui il finanziamento termini oltre i 58 anni d’età del cedente. E/C INPS PER NET INSURANCE L’estratto conto Inps è obbligatorio: Nel caso in cui il finanziamento termini oltre i 58 anni d’età del cedente. Qualora il delta tra l’età e l’anzianità di servizio sia maggiore di 32 anni. 107