...

Regime alimentare della vacca nutrice

by user

on
Category: Documents
13

views

Report

Comments

Transcript

Regime alimentare della vacca nutrice
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA
DIPARTIMENTO DI MORFOFISIOLOGIA
VETERINARIA E PRODUZIONI ANIMALI
SEZIONE ZOOTECNIA, NUTRIZIONE
E ALIMENTI
REGIMI ALIMENTARI DELLA VACCA NUTRICE
MARCO TASSINARI
RAGUSA, 1 OTTOBRE 2010
Alimentare la vacca nutrice ed il vitello
ALIMENTAZIONE BOVINO DA CARNE
L’alimentazione è di fondamentale importanza
per la sanità dell’animale e non solo per la
crescita
Alimentazione corretta significa
PREVENIRE
molte
patologie
(ed
ottenere
migliori
performance e buona qualità della carne)
L’allevamento della vacca nutrice ha come obiettivo
la produzione di un vitello all’anno
(interparto ottimale circa 365 giorni)
Fondamentale uno stato nutrizionale ottimale
Corretta gestione alimentare!!!!!
Bovine che presentino problemi di parto o
difficoltà a ripristinare l’attività riproduttiva nel
periodo successivo al parto tendono ad allungare
significativamente la durata dell'interparto e quindi
a ridurre la redditività potenziale dell'allevamento.
Una delle cause principali della comparsa di
problemi di fertilità nelle bovine da carne è
l’inadeguata gestione alimentare, che determina
uno stato di nutrizione non ottimale per affrontare
nei tempi opportuni i processi fisiologici
riproduttivi
La condizione corporea, e di conseguenza la
quantità di sostanze nutrizionali di riserva
disponibili, influenza molti aspetti della sfera
riproduttiva animale.
Numerose ricerche hanno evidenziato che la ripresa
dell'attività ovarica risulta ritardata in bovine con
condizione corporea scarsa al momento del parto.
Longevità vacca nutrice
Per essere redditizia una vacca deve essere
longeva.
Obiettivo principale è tenere sempre la vacca in
buono stato di salute (e buone condizioni
corporee).
Corretta gestione alimentare delle vitelle, delle
manze e delle manze gravide è di
fondamentale importanza per la longevità
delle vacche.
Scarsa condizione corporea al parto
Ritardata ripresa attività ovarica
Difficoltà instaurazione gravidanza
Prolungamento interparto
Riduzione redditività potenziale dell’allevamento


1.
2.
Fabbisogni energetici e proteici delle vacche
nutrici sono abbastanza modesti
Invece nell’ultimo mese di gravidanza e in
allattamento regime alimentare sostenuto al fine
di garantire:
Buona produzione lattea
Ritorno ottimale in ciclo per la gravidanza
successiva



In stabulazione libera vi sono bovine in diversi
stati fisiologici (gravidanza, prossime al parto,
lattazione), con esigenze alimentare diverse.
Il solo pascolo (se di buona-discreta qualità) non
consente un idoneo mantenimento della
condizione corporea dell’animale in lattazione (va
bene per gravidanza).
Integrazione necessaria prima del parto (circa 4050 gg prima) e nei primi mesi di lattazione
(fabbisogni elevati per mantenere vitello e
condizione corporea ottimale).

I fabbisogni di lattazione, pur in presenza di una
produzione di latte modesta, sono superiori a quelli
necessari per la gestazione ad eccezione dell'ultimo
mese di gravidanza.

Se il razionamento è adeguato alle necessità della
parte centrale della gestazione e non viene adattato
alle mutate condizioni fisiologiche, le bovine
possono trovarsi in condizioni di deficit energetico
già nell'ultimissima fase di gravidanza ed ancor più
ad inizio lattazione.

In queste condizioni esse attingono alle proprie
riserve corporee per la produzione dell'energia di cui
necessitano, conseguentemente la loro condizione
corporea ne risente ed il BCS tende ad abbassarsi.

La valutazione del BCS effettuata prima del parto ha
mostrato una relazione con l'esito del parto stesso: le
bovine con elevati depositi adiposi tendono a
partorire con maggiore difficoltà.
Vediamo uno studio su razza Piemontese

Confronto BCS pre e post parto a fronte di
un mancato adeguamento della razione
Confronto tra BCS medio nelle bovine valutate prima e dopo il parto
Relazione fra BCS e difficoltà al parto
Effetto del BCS prima del parto sulle difficoltà di parto
variabile da 1 per il parto spontaneo a 4 per il taglio cesareo
Relazione tra BCS e fertilità
Effetto del BCS dopo il parto sugli intervalli
parto-1°salto e parto-concepimento


Le bovine con BCS inferiore a 2.75 presentano un
intervallo tra il parto e la prima inseminazione di
86 giorni che è di 14 giorni superiore rispetto a
quelle con BCS compreso tra 2.75 e 3.25 e di 23
giorni maggiore rispetto a quelle con BCS
maggiore di 3.25 (Albera, ANABORAPI - 2009).
In pratica, le bovine troppo magre dopo il parto
impiegano un tempo superiore per manifestare
nuovamente il calore rispetto alle bovine in
condizione corporea più elevata..


Lo stesso andamento si ritrova anche per l'intervallo
tra il parto ed il concepimento con le bovine in
scarsa condizione corporea che impiegano oltre 20
giorni in più di quelle in condizione per instaurare
una nuova gravidanza (126 giorni in media invece
di 102), perdendo in pratica un calore.
Non si tratta quindi solamente di un ritardo nella
ripresa
dell'attività
ovarica
delle
bovine
eccessivamente magre, ma a questo si aggiunge anche
una minore probabilità di successo delle
inseminazioni praticate che determina una
dilatazione dei tempi necessari per ottenere una nuova
gravidanza.


Dal punto di vista della gestione alimentare occorrono
interventi di integrazione energetica limitati al
periodo immediatamente successivo al parto,
mantenendo invece una disponibilità energetica
moderata durante il resto della gestazione.
Sarebbe opportuna quindi una gestione della mandria
in gruppi formati da bovine nelle medesime
condizioni fisiologiche (separando come minimo le
vacche gravide dalle altre). Questo aspetto pare ad
oggi poco considerato al pascolo, dove spesso la
razione è comune per tutte le bovine a prescindere dal
loro stato fisiologico.
Bovine di 600 kg (vitelli di 43 kg, produzione massima di latte: 7-7,5 kg/giorno)
Parto a fine inverno/inizio primavera
UFL
PDI
SS
Metà gestazione (6°-7° mese)
4.9
410
12.4
Fine gestazione (8°-9° mese)
6.1
520
12.1
Prossimità al parto
6.8
630
13.2
Inizio della lattazione
7.3
685
14.3
Apporti raccomandati di Ca: 54 g; P: 33 g; Mg: 12 g in gestazione; Ca: 66g, P: 39 g e Mg: 12 g in lattazione.
Stabulazione libera senza paglia: + 0.5 UFL; Al pascolo: + 1 UFL
Bovine di 700 kg (vitelli di 48 kg, produzione massima di latte: 8-8,5 kg/giorno)
Parto a fine inverno/inizio primavera
UFL
PDI
SS
Metà gestazione (6°-7° mese)
5.4
455
13.7
Fine gestazione (8°-9° mese)
6.8
575
13.4
Prossimità al parto
7.8
720
14.6
Inizio della lattazione
8.3
780
15.9
Apporti raccomandati di Ca: 63 g; P: 38,5 g; Mg: 14 g in gestazione; Ca: 77 g, P: 45 g e Mg: 14 g in lattazione.
Stabulazione libera senza paglia: + 0.5 UFL. Al pascolo: + 1 UFL
PRINCIPI NUTRITIVI INDISPENSABILI
PER VACCA NUTRICE (E VITELLI)
SOSTANZE MIRATE PER
IL RUMINE (DIGERENTE)
SOSTANZE MIRATE PER
L’IMMUNITA’
Lieviti vivi
Vitamina PP
Potassio
1,2 propandiolo
Zeoliti (clinoptilolite)
Vit. C
Vit. gruppo B
Vit. E (e selenio)
Zinco
AZIONI ESERCITATE DAI LIEVITI

Stimolano assunzione alimenti
Facilitano ripristino attività ruminale
(stimolazione batteri cellulosolitici, ↑ pH)


Dotati di proprietà detossificanti

Migliorano ecosistema ruminale
STIMOLAZIONE
DELLA DEGRADAZIONE DELLA FIBRA
Lieviti vivi
si sviluppano in ambienti aerobici,
captano l’ossigeno apportato con le particelle alimentari,
stimolano così i batteri.
Influenze dei lieviti vivi
o spenti sui batteri del rumine
Controllo
Lieviti spenti
Lieviti vivi
4
2
x 11
X 38
0
popolazione totale
x 109 CFU/mL
batteri cellulosolitici
x 108 MPN/mL
Effetto dei lieviti sull’ utilizzo del lattato
da parte dei LACTATE USERS
Controllo
+LIEVITI VIVI
+ LIEVITI SPENTI
LATTATO nel
rumine (Mm)
20,0
15,0
10,0
5,0
2 h
5 h
Tempo trascorso dal pasto (ore)
Fonte : CHAUCHERAS et al , 1996
Effetto dei lieviti vivi sul pH del rumine
6,8
6,6
6,4
6,2
6,0
5,8
0
1
2
Lieviti vivi
3
4
5
6
7
8
Tempo trascorso dal pasto (ore)
Controllo
FONTE: JOUANY et al., 1999
INTEGRAZIONI CONSIGLIATE PER
LE VACCHE NUTRICI (capo/giorno)
 Lieviti:
5 - 30 g
 Vit. E: 500 - 1500 mg
 Vit. C: 2 - 4 g
 Vit. PP: 5 - 12 g
 Zinco: 250 - 500 mg
 Selenio: 1 - 3 mg
 Zeoliti: 100 - 150 g
 Rame: 50 - 100 mg
Alimento solidi in “blocchi”



Stimolatore della flora microbica del rumine,
migliora l’utilizzazione del pascolo e dei
foraggi con apporto di energia, proteine, minerali
e vitamine per tutti i ruminanti
Riequilibratore
delle
carenze
nutritive
normalmente presenti con l’utilizzo del pascolo
E’ specifico per ogni specie animale, bilanciato
per l’apporto proteico, energetico, minerale e
vitaminico
Blocchi alimentari
Sono lasciati a libera disposizione degli
animali che lo utilizzano in piccole quantità
più volte durante il giorno in associazione
all’erba del pascolo. La costante disponibilità
del prodotto consente anche ai soggetti più
piccoli e più timidi di accedere al prodotto ed
assumerne la quantità necessaria senza i
problemi delle gerarchie fra animali.
MANTENERE LA VACCA IN FORMA

Prassi corretta è il monitoraggio del BCS prima del
parto e nei mesi successivi ad esso per valutare lo
stato di ingrassamento e individuare la gestione
alimentare ottimale delle bovine.

Il BCS si effettua tramite la valutazione di regioni
anatomiche specifiche
BCS - Descrizione
---
Estremamente
Magra
Magra
In forma
Tendenzialme
nte Grassa
Grassa
BCS
Aspetto
Muscolatura
Processi spinosi e
trasversidelle
vertebre toraciche
e lombari
1
Dorso
Ingobbito
Petto stretto e
piedi
ravvicinati
DEBOLE
Pronunciata perdita di
struttura muscolare.
Coscia scarna (coxale
visibile), Spalla e braccio
scarni (articolazioni
visibili)
Processi trasversi
lombari
estremamente
sporgenti ed
evidenti (denti di
sega)
Aguzza e ben
distinguibile
per assenza di
qualsiasi
copertura
adiposa
Profonda depressione,
Legamento
sacro ischiatico
Evidente, Ossa del
bacino in evidenza
Molto incavata
e di forma
triangolare
2
Animale
Magro ma
normale
Modesta perdita di
struttura muscolare,
Garrese con cartilagini
della scapola evidenti,
Lombi spioventi, Coscia
con profilo natica
rettilineo
Procesi trasversi
lombari evidenti e
ben distinguibili,
ma non a dente di
sega
Sporgenti e ben
visibili
Depressione a U legamento
sacro ischiatico evidente,
Ossa del bacino arrotondate
Tendenzialmente
incavata e di
forma
triancolare
3
Animale in
normali
condizioni
Normale struttura
muscolare, Dorso
spiovente, Lombi quasi
piani, Profilo della natica
leggermente convesso
Processi trasversi
non più distinguibili
Processi spinosi
appena distinguibili
Lisce
Depressione appena
marcata
Appena incavata,
di forma non
triangolare, ma
allungata in senso
antero-posteriore
4
Animale
prospero e
fiorente
Notevole sviluppo della
muscolatura,
Garrese piatto, Dorso e
lombi piatti, Profilo natica
convesso
Dorso liscio, piatto
Arrotondate
Cavita' arrotondata per
sviluppo di tessuto
muscolare e adiposo
Fossa appena
pronunciata
5
Animale
prospero e
fiorente con
evidenti
depositi di
grasso
Eccezionale sviluppo
muscolare, Garrese piatto
e largo, Dorso e lombi
doppi, Profilo natica
convesso
Dorso arrotondato
e convesso
Arrotondate e
coperte di
tessuto
muscolare e
adiposo
Cavità completamente piena
e depositi di grasso evidenti
(cuscinetti su punta
dell'ischio)
Fossa inesistente e
fianco arrotondato
Punta Anca
Fossa della coda
Fossa del Fianco
(vista da destra)
In conclusione…



Negli ultimi due mesi di gestazione: BCS non > di
3-3.25
Dopo il parto: > fabbisogni energetici
adeguamento della razione
BCS > di 3.25
(favorita più celere ripresa attività ovarica)
A gravidanza instaurata diminuire nuovamente
l’apporto energetico per riportare le bovine ad un
BCS di 3-3.25 a fine gestazione
CONCLUDENDO



Negli ultimi due mesi di gestazione adeguare
alimentazione ai fabbisogni crescenti
Dopo il parto: adeguamento della razione dal punto
di vista energetico ed integrazione nutrienti
essenziali per migliorare “lo stato” della vacca
A gravidanza instaurata diminuire nuovamente
l’apporto energetico mantenendo però una buona
concentrazione nutrienti (oligoelementi e vitamine)
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Fly UP