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Mio papà è un tipo tranquillo
Ci sono papà che capaci di far volare i figli nel mondo della fantasia. Mio papà è un tipo tranquillo Il mio papà è un tipo tranquillo. Gli piacciono i ravioli con la ricotta e dopo cena, a volte, si addormenta alla televisione. Ma quando viene la domenica, usciamo dalla porta di dietro, quella che dà sulla tundra gelata. C'è sempre una slitta pronta lì con i cani. Ci infiliamo subito pantaloni imbottiti, pellicce, stivali. Il mio papà fa schioccare la frusta e partiamo a rotta di collo, mentre intorno tutto è bianco e scintilla di luce. Il mio papà mi insegna a fiutare il vento per sentire l'odore dei caribù e ad aguzzare l'orecchio per cogliere da lontano il passo silenzioso dei lupi. Mi insegna a guardare il cielo senza provare paura per quanto è grande e mi insegna a riconoscere tra le nuvole quella che porta la tempesta. Mi insegna a spaccare il ghiaccio per pescare nell'acqua aringhe e merluzzi. Mi insegna a costruire col ghiaccio un igloo. E dopo ci infiliamo nell'igloo tutti e due, ci sdraiamo sulle morbide, bianche pellicce e lui mi racconta una storia di quelle antiche, di animali e giganti... Ma con le prime stelle bisogna tornare. Lasciamo la nostra slitta lì, davanti alla porta di dietro e ci spogliamo dei nostri vestiti eschimesi. Dalla porta di dietro rientriamo nel calduccio di casa nostra. Io tengo la mia mano nella sua. © DeAgostini Scuola S.p.A, Novara Cecco Mariniello, Il mio papà è un tipo tranquillo, Giunti