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SITUAZIONE ED EVOLUZIONE SITUAZIONE ED EVOLUZIONE DELLLA BATTERIOSI DELLLA BATTERIOSI DELL’ACTINIDIA ( PSA ) DELLACTINIDIA ( PSA ) IN PIEMONTE IN PIEMONTE Graziano Vittone – CReSO Graziano Vittone – Chiara Morone Chiara Morone –– SFR Manta 29 aprile 2011 CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI DA PSA IN PIEMONTE APRILE 2010: APRILE 2010: Il primo dubbio…. Il primo dubbio… Il primo dubbio . “quell’essudato quell essudato rosso, non sarà lo rosso non sarà lo stesso sintomo segnalato a Latina?” g “CANCRO CANCRO BATTERICO BATTERICO” DEL KIWI DEL KIWI Graziano Vittone Graziano Vittone Manta 30 aprile 2010 Manta 30 aprile 2010 DIFFUSIONE P.s. pv. viridiflava e P.s. pv. syringae sono segnalati in tutte le aree p la nostra. di coltivazione del kiwi centro settentrionali compresa P.s. pv. actinidiae: qualche segnalazione in Veneto, Emilia Romagna e Piemonte da verificare. LAZIO: PROBLEMI GRAVI E IN PIEMONTE????? (aprile 2010) CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI DA PSA IN PIEMONTE MAGGIO 2010 La conferma: Primi risultati positivi sulla presenza di PSA alle analisi con PCR di PSA ll li i PCR “ma, ma, saranno solo casi isolati ? saranno solo casi isolati ?” I Risultati dell’indagine nel Cuneese I Risultati dell’indagine (al 15‐06‐2010):* Casi Accertati nell cuneese Impianti in allevamento ll t Impianti p adulti 48 23 25 *Ad opera di: CReSO tecnici coordinamento S. Fitosanitario A i Agrinnova Elaborazioni cartografiche: Settore Fitosanitario ‐ Regione Piemonte CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI DA PSA IN PIEMONTE LUGLIO 2010: INCREDULITA’ LUGLIO 2010: INCREDULITA’…… …… “questi sintomi li abbiamo sempre visti…si “questi sintomi li abbiamo sempre visti…si sta sollevando sollevando un polverone esagerato…da sollevando un polverone un polverone esagerato…da noi noi c’è un altro clima..le piante si stanno riprendendo” i d d ” CANCRO BATTERICO DELL’ACTINIDIA Graziano Vittone, Luca Nari Chiara Morone Manta 01 luglio 2010 Strategia di difesa in impianti colpiti o adiacenti a quelli colpiti Periodo A: Dalla ripresa vegetativa alla raccolta Si consiglia, g , al fine di ridurre al minimo l’inoculo sulle foglie, g , di effettuare prima della fioritura ancora un trattamento rameico e successivamente utilizzare induttori di resistenza e/o disinfettanti (2 – 3 interventi). In caso di grandinate intervenire con prodotti rameici. Periodo B: Da dopo la raccolta a fine inverno Si consiglia, consiglia al fine di proteggere la pianta dalla penetrazione del batterio batterio, di intervenire con prodotti rameici (125 g/hl di rame metallo) dopo lo stacco dei frutti a metà caduta foglie foglie, a caduta foglie completa e prima della rottura gemme. Strategia di difesa in impianti non colpiti Periodo A: Dalla ripresa vegetativa alla raccolta Si consiglia consiglia, al fine di ridurre al minimo l’inoculo l inoculo sulle foglie foglie, di effettuare prima della fioritura ancora un trattamento rameico e di interrompere successivamente i t la l dif difesa se non per iintervenire t i con rame in i occasione i di eventi grandinigeni. Periodo B: Dopo la raccolta a fine inverno Si consiglia, al fine di proteggere la pianta dalla penetrazione del batterio, di intervenire con prodotti rameici ((125 g/hl g di rame metallo)) dopo lo stacco dei frutti, a caduta foglie completa e prima della rottura gemme. CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI DA PSA IN PIEMONTE NOVEMBRE 2010: ANCORA MOLTA INCREDULITA’…… MOLTA INCREDULITA’…… “ si è fatto un buon “ si è fatto un buon raccolto…forse raccolto…forse i ti timori erano esagerati… timori erano i esagerati… ti “ Il cancro batterico dell’actinidia in Piemonte: LE MISURE DI Piemonte: LE MISURE DI PROFILASSI IN AUTUNNO Graziano Vittone G Graziano Vittone – i Vitt – CReSO CR SO Chiara Morone Chiara Morone –– SFR Luca Nari Luca Nari ‐‐ CReSO Manta 10 novembre 2010 I Risultati dell’indagine nel I Risultati dell’indagine nel Cuneese Cuneese (novembre 2010) Casi Accertati nel cuneese Impianti in allevamento Impianti adulti 56 31 25 Su 56 appezzamenti colpiti Elaborazioni cartografiche: Settore Fitosanitario ‐ Regione Piemonte Kiwi a polpa polpa verde Kiwi a polpa polpa gialla CASI POSITIVI 54 2 SUP nella PROVINCIA DI CUNEO Circa 5000 h 5000 ha 9 ha Interventi autunno Interventi autunno –– invernali da realizzare SU TUTTI GLI IMPIANTI da realizzare SU TUTTI GLI IMPIANTI 1. INTERVENTO RAMEICO DOPO LA RACCOLTA 2. INTERVENTO RAMEICO DURANTE LA CADUTA DELLE FOGLIE 3 INTERVENTO RAMEICO A COMPLETA CADUTA FOGLIE (SE POSSIBILE) 3. INTERVENTO RAMEICO A COMPLETA CADUTA FOGLIE (SE POSSIBILE) PERIODO DI APPLICAZIONE PRODOTTO DOPO LA RACCOLTA Idrossido di Rame o Ossicloruro Rame o Chelati di Rame META’ CADUTA FOGLIE Solfato di Rame + O minerale Olio COMPLETA CADUTA FOGLIE Solfato di Rame + Olio minerale DOSE G/HL RAME METALLO 80 g/hl (Es. Ossicloruro al 25 %: 320 g/hl) 120 - 200 g/hl (Es. Poltiglia Bordolese 20 %: 600 – 1000 g/hl) + 1000 ml/hl l/hl NOTE - Trattamento necessario se la caduta delle foglie risulta prolungata altrimenti è evitabile 200 g/hl (Es. Poltiglia Bordolese 20 %:1000 g/hl) + 1000 ml/hl - Il Coordinamento Tecnico Frutticolo del CReSO SOLO SU IMPIANTI COLPITI • Iniziare Iniziare la potatura dalle piante non infette (quando esiste Iniziare la potatura dalle piante non infette la potatura dalle piante non infette (quando esiste ancora una porzione dell’impianto sana) evitando l’operazione in condizione di elevata umidità o pioggia lasciando per ultime in condizione di elevata umidità o pioggia lasciando per ultime le piante malate adottando su queste le precauzioni sotto riportate • Durante la potatura nella porzione infetta del frutteto provvedere alla disinfezione provvedere alla disinfezione degli strumenti di potatura con disinfezione degli strumenti di potatura con degli strumenti di potatura con Benzalconio cloruro • Nel Nel caso di piante severamente compromesse programmare la aso di piante severamente compromesse programmare la piante se eramente ompromesse pro rammare la capitozzatura dopo la ripresa vegetativa capitozzatura dopo la ripresa vegetativa (dopo la fase di pianto) praticando un’accurata praticando un accurata protezione nella zona di taglio protezione nella zona di taglio • Asportare e bruciare i residui di potatura Il Coordinamento Tecnico Frutticolo del CReSO INTERVENTI PREVENTIVI DURANTE O DOPO LA POTATURA Su impianti colpiti e quelli confinanti: • Durante la potatura intervenire entro 24/36 ore dal taglio con rameici (Es. Poltiglia Bordolese 20 %: 1000 g/hl) o disinfettanti: nel caso s’intervenga prima dell’inizio dell’operazione utilizzare solo i prodotti disinfettanti Su impianti non infetti: • Effettuare un unico intervento rameico a fine potatura ff f (Es. Poltiglia Bordolese 20 %: 1000 g/hl) Il Coordinamento Tecnico Frutticolo del CReSO LA DIVERSA SENSIBILITÀ DELLE PIANTE AL PATOGENO (NOVEMBRE 2011): Impianti p g giovani ++++++++++ Impianti p adulti +++ Maschi ++++++++++ Femmine +++++ CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI DA PSA IN PIEMONTE GENNAIO 2011: Nuovi casi anche su impianti asintomatici nel 2010… Batteriosi dell’actinidia: aggiornamento gg fase invernale 2010/11 fase invernale 2010/11 Graziano Vittone Graziano Graziano Vittone – Vittone – CReSO Luca Nari –– CReSO Luca Nari L Luca Giordani ‐ Luca Giordani Gi d i ‐ CReSO CR SO Manta, 2 febbraio 2011 SINTOMI GENNAIO 2011 (solo maschi colpiti) Necrosi della pianta, nella maggior parte dei casi solo nella parte alta Tessuto necrotico Tessuto sano ATTENZIONE AL TIPO DI ATTENZIONE AL TIPO DI ESSUDATO!!!! ROSSO BIANCO COSA FARE IN QUESTO COSA FARE IN QUESTO MOMENTO (febbraio 2011) MOMENTO (febbraio 2011)!!! LA POTATURA NEGLI IMPIANTI COLPITI • Prima di iniziare le operazioni di taglio eseguire, se le Prima di iniziare le operazioni di taglio eseguire, se le condizioni ambientali lo consentono, condizioni ambientali lo consentono, un trattamento con , un trattamento con prodotti igienizzanti aventi lo scopo si ridurre la carica prodotti igienizzanti aventi lo scopo si ridurre la carica batterica nell’appezzamento. pp • Iniziare la potatura dalle piante non infette evitando Iniziare la potatura dalle piante non infette l’operazione in condizione di elevata umidità o pioggia p p gg lasciando per ultime le piante malate • Durante la potatura nella porzione infetta del frutteto p p provvedere alla disinfezione degli strumenti di potatura disinfezione degli strumenti di potatura con Benzalconio cloruro ((Bakterio o Lysoform con Benzalconio cloruro (Bakterio o Lysoform) y ) LA POTATURA NEGLI IMPIANTI COLPITI • Nel Nel caso di piante severamente compromesse caso di piante severamente compromesse piante severamente compromesse (con evidenti essudati) programmare la capitozzatura appena possibile praticando capitozzatura appena possibile p g un’accurata protezione nella zona di taglio con mastici LA POTATURA NEGLI IMPIANTI COLPITI LA POTATURA NEGLI IMPIANTI COLPITI • terminate le operazioni di taglio procedere p g p con la bruciatura del materiale infetto rispettando le norme vigenti in materia rispettando le norme vigenti in materia • successivamente alla bruciatura intervenire con rameici (Es. Poltiglia Bordolese 20 %: 1000 1000 g/hl) entro le 24 – 1000 g/hl) entro le 24 g/hl) entro le 24 – 36 ore 36 ore dall’ultimazione della potatura LA POTATURA NEGLI IMPIANTI SANI A termine delle operazioni di potatura A termine delle operazioni di potatura con rameici (Es. Poltiglia Bordolese 20 %: 1000 g/hl) entro le 24 – 36 ore dall entro le 24 – 36 ore dall’ultimazione ultimazione della potatura CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI DA PSA IN PIEMONTE FEBBRAIO/MARZO 2011: Preoccupazione e … molta confusione ….. f i “sto sto ripulendo i rami infetti ma ne compaiono ripulendo i rami infetti ma ne compaiono di nuovi … ho sentito che a Latina con quel prodotto le piante si sono salvate … d l i i l EMISSIONE DI ESSUDATO DALLE GEMME COLATURE SUL TRONCO ecc…. CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI CRONISTORIA DELLA BATTERIOSI DA PSA IN PIEMONTE MARZO/APRILE 2011: / LL’ESTIRPO ESTIRPO DEGLI IMPIANTI DEGLI IMPIANTI COLPITI… ESTIRPO E BRUCIATURA DEL MATERIALE INFETTO LA LA SITUAZIONE AD OGGI: SITUAZIONE AD OGGI: gli impianti colpiti in gli impianti colpiti in Provincia di Cuneo Provincia di Cuneo 62 appezzamenti colpiti Kiwi a polpa verde Kiwi a p p g polpa gialla CASI POSITIVI 58 2 Casi Accertati nel CUNEESE l CUNEESE Impianti in allevamento ll t Impianti adulti d lti 60 37 23 2010 Circa 600 appezzamenti colpiti CASI POSITIVI 2010 2011 TOTALE 60 600 670 2011 GLI IMPIANTI COLPITI COMUNI CASI POSITIVI RILEVATI PROVINCIA DOMANDE DI CONTRIBUTO 2010 2011 2010+2011 1 50 51 13 - 3 3 3 1 40 41 12 ‐ 1 1 1 CASTELLAR 2 10 12 2 CARAGLIO - 10 10 3 CENTALLO ‐ 3 3 3 COSTIGLIOLE COS G O SALUZZO S U O 3 50 53 23 CUNEO - 10 10 4 DRONERO - 13 13 13 ENVIE 2 20 20 12 FOSSANO 1 11 12 5 LAGNASCO - 25 25 12 MANTA 9 30 30 9 BARGE BAGNOLO PIEMONTE CUNEO BUSCA CAMPIGLIONE FENILE TORINO CUNEO GLI IMPIANTI COLPITI CASI RILEVATI COMUNI DOMANDE DI CONTRIBUTO PROVINCIA 2010 2011 2010+2011 PIASCO 4 40 44 13 REVELLO 10 80 90 28 SALUZZO 2 15 17 11 SAVIGLIANO 2 12 14 10 ‐ 5 5 2 VERZUOLO 23 150 173 51 VILLAFALLETTO - 10 10 6 VALGRANA ‐ 15 15 1 60 Circa 600 Circa 660 TARANTASCA TOTALE CUNEO 236 (280 ettari/ 4700 ettari coltivati) DALL’INCREDULITA’ DALL INCREDULITA DEL DEL 2010 ALLA NECESSITA’ DI 2010 ALLA NECESSITA DI RISOLVERE IL PROBLEMA RISOLVERE IL PROBLEMA IN TEMPO REALE: LE IN TEMPO REALE: LE PROPOSTE PROPOSTE DEL MERCATO DEL MERCATO RAMEICI IGIENIZZANTI G I PRODOTTI A DISPOSIZIONE INDUTTORI DI RESISTENZA MICRORGANISMI MICRORGANISMI ANTAGONISTI PRODOTTI A DISPOSIZIONE TIPOLOGIA DEI PRODOTTI TIPOLOGIA DEI PRODOTTI RAMEICI FORMULATO AGROFARMACI Idrossidi di Cu (Airone ecc) Ossicloruri di Cu (vari) Solfati di Cu ((Selecta disperss p ecc) Ossidi di Cu (Cobre Nordox ecc) MECCANISMO D’ AZIONE MECCANISMO D AZIONE AGROFARMACI ( l i di (alcuni di questi già ti ià autorizzati in verde) BATTERIOSTATICO CONCIMI FOGLIARI Chelati di Cu (Chelal Kubig ecc) Complessati (Oligal, Minus rame ecc)) INDUTTORI DI RESISTENZA Fosfiti (di K, Ca, ecc) Estratti naturali della chitina (Chitoplant) T i Tannino Composti dell’ acido salicilico (Biophyt, V ‐ Plaask) CLASSIFICAZIONE FERITLIZZANTI ATTIVATORI DELLE DIFESE NATURALI DELLA PIANTA (fitoalessine) FERITLIZZANTI PRODOTTI A DISPOSIZIONE TIPOLOGIA DEI PRODOTTI FORMULATO MECCANISMO D’ AZIONE CLASSIFICAZIONE IGIENIZZANTI Pronti all’uso (Acido peracetico + perossido d’idrogeno d idrogeno + cloro derivati) (Biobacter,Bioprotek, Jetfive,ecc ) Da preparare (Verdeviva) RIDUZIONE DELLA CARICA BATTERICA ESTERNA ALLA PIANTA ALCUNI ANNOVERATI FRA I CONCIMI FOGLIARI, ALTRI NON IMPIEGABILI SU PIANTA ORGANISMI ANTAGONISTI Colture miceliale (Micosat) COMPETIZIONE BIOLOGICA CON Colture batteriche (Serenade) PSA O PER AZIONE DIRETTA O Concimi con microrganismi aggiunti PER OCCUPAZIONE DEL SITO PER OCCUPAZIONE DEL SITO (Ekovit) FERTILIZZANTI Ricerca applicata pp 2010 2010 nella lotta al Psa nella lotta al Psa d ll' ti idi dell'actinidia VERIFICA SUGLI EFFETTI DI ALCUNI FORMULATI RAMEICI SULL'ACTINIDIA Tesi Composizione Concentr Cu [%] Dose d’impiego A3 Rame Chelato (concime fogliare) 8 1 5 lt/ha 1.5 lt/h B1 Rame chelato con EDTA (concime fogliare) 5 120 cc/hl C1 Rame da Solfato neutralizzato con idrossido di calce 20 200 cc/hl D1 Concime a base di rame 33 0.3 lt/ha E1 Rame da Solfato neutralizzato con idrossido di calce 20 150 cc/hl F1 Ossido di Rame 75 0.3 kg/ha K1 TESTIMONE - - DISEGNO SPERIMENTALE Ex di TESI Femmina Maschio Femmina VERIFICA SUGLI EFFETTI DI ALCUNI FORMULATI RAMEICI SULL'ACTINIDIA TIMING D’APPLICAZIONE VERIFICA SUGLI EFFETTI DI ALCUNI FORMULATI RAMEICI SULL'ACTINIDIA RISULTATI • DOPO I PRIMI 3° TRATTAMENTI NON SONO STATI EVIDENZIATI FENOMENI DI FITOTOSSICITA’ FITOTOSSICITA SIA SU PIANTE MASCHILE SIA SU PIANTE FEMMINILI A CARICO DELL’APPARATO FOGLIARE • DAL 4° TRATTAMENTO E’ STATO POSSIBILE OSSERVARE UNA LEGGERA FITOTOSSICITA’ SULLE PIANTE STAMINIFERE (maschi) MENTRE SULLE PISTILLIFERE (femmine) IL FENOMENO E’ STATO IRRILEVANTE VERIFICA SUGLI EFFETTI DI ALCUNI FORMULATI RAMEICI SULL'ACTINIDIA Rilievi alla raccolta PESO MEDIO (g) 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 K4 A3 D1 TEST C1 K3 E1 G2 B1 VERIFICA SUGLI EFFETTI DI ALCUNI FORMULATI RAMEICI SULL'ACTINIDIA SENSIBILITA’ MAGGIORE DELLA PIANTE MASCHILI VERIFICA SUGLI EFFETTI DI ALCUNI FORMULATI RAMEICI SULL'ACTINIDIA ATTENZIONI AI DOSAGGI !!!!!! I RESIDUI ALLA RACCOLTA Tesi Composizione Cu [%] ppm A3 Ch l t di Chelato di rame 8 3 99 3.99 B1 Rame chelato con EDTA ( (concime fogliare) i f li ) 5 4.85 C1 Rame da Solfato neutralizzato con idrossido di calce id id di l 20 1.98 K3 Concime a base di rame 33 1.18 E1 Rame da Solfato neutralizzato con idrossido di calce 20 1.58 K4 Ossido di rame 75 1.32 TEST TESTIMONE ‐ 1.20 Residuo max. ammesso 20.00 Ricerca applicata 2011 nella Ricerca applicata nella lotta al Psa dell lotta al Psa dell'actinidia actinidia 1. VERIFICA A BLOCCHI RANDOMIZZATI (PROVA REGIONALE + CRT): 25 TESI CON APPLICAZIONE RIPETUTA DELLO STESSO PRODOTTO (400 ( piante: nuovo impianto con materiale indenne) 2 PROVA DI STRATEGIE DI DIFESA (CReSO 2. (CReSO): ): 3 PROVE A PARCELLONI (nuovi impianti con materiale indenne) 3. PROVE DI STRATEGIA CONCORDATE CON I TECNICI DEL COORDINAMENTO (prove a parcelloni su impianti esistenti)