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edgar caracristi - Art Multiservizi di Warin Dusatti
EDGAR CARACRISTI opere 1996 - 2007 a cura di MAURIZIO SCUDIERO Rovereto, Galleria d’Arte Dusatti 17 marzo - 7 aprile 2007 EDGAR CARACRISTI LO SLANCIO UTOPICO NELLA TERRA DI MEZZO Sul primo argomento dobbiamo ricordare, appunto con Rudolph Arnheim, che i “segni” di Maurizio Scudiero tinua interazione psicologica, se non psicosomatica. Non si tratta solo di “nude e fredde che l’uomo ha lasciato sulla terra, i suoi manufatti architettonici, hanno con noi una con- pietre”. Provate a camminare nel cerchio di Stonehenge, o nella navata centrale della «... da bambino sognavo di una vecchia, tetra, città, con una tale precisione e vivezza, che col tempo mi fu possibile peregrinarvi... tanto da non poter dire di aver solo sognato... » da “L’angelo della finestra d’occidente” di Gustav Meyrink cattedrale di Chartres. Le “pietre cantano”, ha scritto il musicologo Marius Schneider, proprio perché queste architetture racchiudono un universo simbolico, un corpus di “significati” che comunicano all’uomo, gli recepisca o no, un insieme di “valori”. Ma se all’uo- «... coraggio cittadini, il futuro è radioso...» da “1984” di George Orwell mo odierno manca l’intelligenza per capirli (da “intus” e “legere”, leggere all’interno, cioè “penetrare” il significato) allora sì, ci fa capire Caracristi, quelle architetture diverranno delle masse congelate, fredde e mute. Che cos’è, si chiedeva un filosofo, la cosiddetta “terra di mezzo”. E’ il luogo dove non vi è Il rapporto tra uomo e mondo è ben simboleggiato dal concetto del “viaggio”, dell’esplora- più vita, ma non ancora la morte? Oppure è il luogo dove il flusso temporale è sospeso e zione della scoperta. Il “viaggio iniziatico”, ad esempio, è stato un leit motiv di tanta lette- non scorre più? O, infine, è piuttosto un “non-luogo”, cioè la negazione del divenire e ratura alchemica e non: il compiere un certo percorso ed il superare una serie di prove è dell’essere, ovvero la “fissità” vitale che può essere anche intesa in forma di un divenuta anche recentemente la trama privilegiata di molti romanzi per adulti e ragazzi. “congelamento” esistenziale? Versione un po’ volgarizzata di una prassi basilare nell’evoluzione del pensiero umano. Quale che sia, parlando dell’arte di Edgar Caracristi, dobbiamo immergerci in questa Infine, l’uomo e la sua caducità: l’uomo di fronte alla vita ed alla morte. Il patto di Faust ha “terra di mezzo”, e intraprendere un viaggio concettuale che simbolicamente ci richiama cercato di aggirare questo ostacolo. Ed il preambolo a questo “rito di passaggio” è appun- alle atmosfere di un Meyrink della “Notte di Valpurga” (come appunto era titolata una sua to fatto di atmosfere crepuscolari e luciferine. Del resto la ricerca dell’immortalità è solo opera di giusto dieci anni fa). Fiorenzo Degasperi nel 2000 parlava propriamente di “mito- l’ultima scorciatoia che l’uomo cerca solo alla fine del suo percorso di “abbruttimento” logie e climi nordici”, e di un’attitudine meditativa che aveva intrigato artisti romantici esistenziale, e la cui metamorfosi da farfalla a bruco viene “fissata” sulla tela, ad esem- come David Caspar Friedrich e William Turner, sebbene in Caracristi quello slancio alla pio, nel “Ritratto di Dorian Grey”, di Oscar Wilde. E tutto ciò, certo “a modo suo”, è dentro Sturm und Drang e quell’esaltazione delle forze naturali, tipica del romanticismo e del l’arte di Caracristi: dosato e centellinato e mescolato ai segni della modernità: come le romanzo gotico sia più pacata e soffusa, meno dirompente. fabbriche, le periferie, gli scali merci ferroviari, i porti mercantili. Il tutto avvolto in una La sua è, in sostanza, una lenta marcia di avvicinamento e di conoscenza al lato “oscuro” tormenta, in un vorticoso infuriare di elementi come quello dal quale “usciva” il famoso della natura umana, che Caracristi ha percorso muovendo da posizioni proto-astratte per treno di Turner. Si tratta di luoghi di lavoro, di luoghi di solitudine, di luoghi di abbruttimento, giungere ad esiti sempre più figurativi, proprio perché più funzionali a questo suo percor- quando sono dismessi, e proprio per questo di luoghi di pensiero, perché “pregni” di tutti so concettuale. “quei” pensieri che generazioni di uomini vi hanno lasciato. Che la sua si possa definire una “pittura concettuale” mi sembra un dato assodato, evi- E’ il “retrogusto” delle esistenze, le lontane ombre di quelle esistenze, che Caracristi dente, ineccepibile. Proprio a smentire che un lavoro di natura concettuale debba per cerca di percepire e, a sua volta, di fissare sulla tela. Sono “congelate” e avvolte in questa forza essere astratto. “bruma del Tempo” proprio perché sono morte, ma di esse rimangono ancora delle “trac- E invece no. Il “dato” figurativo di Caracristi è la risultante di un lungo, e profondo, proces- ce” che cercano di restituircene una “forma ideale”. Così facendo, ci riappropriamo della so concettuale, vale a dire di un percorso meditativo che ha portato ad un “pensiero loro e della nostra memoria, e ci arricchiamo di esperienze che vanno oltre la nostra forte”, cioè ad una “sua” posizione nei confronti di alcune problematiche del tutto contem- esistenza. poranee, seppure vecchie come il mondo: il rapporto del tutto esistenziale tra uomo e In quest’ottica, come si può capire, i paesaggi e le figure di Caracristi sono dunque un l’architettura; poi il rapporto del tutto esistenziale tra l’uomo ed il mondo; e infine il rappor- pretesto formale, un velo che c’invita ad andare oltre, a superare la soglia dell’apparenza to del tutto esistenziale tra l’uomo e la sua caducità. e giungere al “Pensiero” che la sottende. Senza titolo 1996 tecnica mista su tavola 84 x 78 cm Tradotta in inverno 1997 tecnica mista su tavola 58 x 55 cm Primavera continentale 1 1997 olio e pellicola su tavola 27 x 29 cm Primavera continentale 2 1997 olio e pellicola su tavola 39,5 x 27 cm Stessa spiaggia, stesso mare 1998 olio su tela 210 x 152 cm Prua 1999 tecnica mista su tavola 80 x 80 cm Snake 1999 tecnica mista su quattro tele assemblate 40 x 40 cm cadauna L'inserto rosso 2000 tecnica mista su due tele assemblate 113 x 82 cm Invenzione a due voci 2001 tecnica mista su cartone vegetale 28 x 23,5 cm Varco nel vivo 2001 tecnica mista su cartone vegetale 39 x 24,7 cm Coro silenzioso 2002 olio su tavola 50 x 35 cm Folla 2002 tecnica mista su tavola 50 x 35 cm Affioramento 2002 olio su tavola 25 x 30 cm Duetto 2002 olio su tavola 40 x 30 cm Frammenti intimi 1-2-3 2002 tecnica mista su tre tavole 24 x 64 cm Frammenti intimi 4-5-6 2002 tecnica mista su tre tavole 24 x 64 cm Frammenti intimi 7-8-9 2002 tecnica mista su tre tavole 24 x 64 cm Gelo 2002 tecnica mista su tavola 33 x 22 cm Ingressi 2002 tecnica mista su tavola 60 x 80 cm La porta 2002 tecnica mista su tavola 80 x 60 cm Il vagone blu 2002 tecnica mista su tavola 42 x 72 cm Prua 2002 tecnica mista su tavola 42 x 72 cm Sacra famiglia 2002 tecnica mista su tavola 60 x 40 cm Maestri cantori 2003 tecnica mista su tavola 52 x 60 cm Panorama 2003 tecnica mista e collage su carta 31 x 20 cm Il bambino e la protesi 2003 tecnica mista su tre tavole da sinistra: 34 x 27 cm. 45 x 21 cm. 26 x 17,5 cm La grande riserva 2004 olio su tela 150 x 120 cm Scoglio romantico 2004 tecnica mista su tela 43 x 53 cm Estate a Rudensdorff 2004 olio su tavola 63 x 95 cm Disatesa di sera 2004 olio e collage su tavola 30 x 50 cm Senza titolo 2004 tecnica mista su tavola 58 x 50 cm La galleria 2004 olio su tavola 41 x 58 cm Navata 2004 tecnica mista su tavola 83 x 56 cm Sala d'aspetto 2004 olio su tavola 46,5 x 58,5 cm Cuore a sei valvole 2004 olio e grafite su tavola 72 x 52 cm Traiettorie 1 2004 olio su tavola 60,5 x 43,5 cm Traiettorie 2 2004 olio su tavola 60,5 x 43,5 cm Cubi 2005 tecnica mista su due cubi in legno 27 x 27 x 27 cm cadauno Alba sul ponte di ferro 2005 olio su tavola 68 x 81 cm Città 2005 olio su tavola 22 x 84 cm Inverno a Limone 2005 olio su tavola 36 x 51 cm Berlino (il solco) 2005 olio su tavola 79 x 50 cm La nave di Brahms 1 2005 tecnica mista su tavola 150 x 150 cm La nave di Brahms 2 2005 tecnica mista su tavola 150 x 150 cm La nave di Brahms 3 2005 olio su tavola 150 x 150 cm La nave di Brahms 4 2006 olio su tavola 150 x 150 cm Sala d'attesa 2005 olio su tavola 38,5 x 64,5 cm La salina 2005 olio su cartone 43,5 x 59,5 cm Mattino bianco 2005 olio su tavola 34 x 54 cm Pontile a Grado 2005 olio su tavola 34,5 x 50 cm San Sabba in fiamme 2005 olio su tavola 40 x 46 cm La risiera di San Sabba 2005 olio su tavola 36 x 45,5 cm Tramonto d'oro nero 2005 acrilico su tela incollata su tavola 44,5 x 58 cm Ansa 2006 olio su tavola 62,5 x 88 cm Facciate assolate 2006 olio su tavola 62 x 72 cm Il vento del Pireo 2006 olio su tavola 65 x 72 cm Momenti d'Arcadia 1 2006 olio su tavola 19 x 31 cm Momenti d'Arcadia 2 2006 olio su tavola 19 x 31 cm Ponte sulla marea 2006 olio su tavola 74 x 84 cm Rotterdam 1 2006 olio su tavola 74 x 50 cm Rotterdam 2 2006 olio su tavola 74 x 34 cm Trieste vista da Muggia 2006 olio su tavola 65 x 62 cm Zona d'imbarco 2006 olio su tela 150 x 206 cm Cargo sull' Egeo 2006 olio su tavola 50 x 50 cm Città melica 2006 olio su tavola 50 x 50 cm Qualcosa da ricostruire 2006 olio su tavola 50 x 50 cm Ricordo di Mani 2006 olio su tavola 50 x 50 cm La casa dei doganieri 2006 olio su tavola 50 x 50 cm L'altro cimitero 2006 olio su tavola 73 x 73 cm Ai tempi della scuola 2006 olio su tavola 50 x 50 cm Atene dal terrazzo di Mimis 2006 olio su tavola 50 x 50 cm Neve al confine 2006 olio su tavola 50 x 50 cm Lo studente polacco 2006 olio su tavola 100 x 70 cm Intermezzo 1 2007 olio su tavola 45 x 45 cm Intermezzo 2 2007 olio su tavola 45 x 45 cm Edgar Caracristi è nato a Parma il 18/12/1972. Vive e lavora a Rovereto (Tn). Ha frequentato l'Istituto Statale d'Arte A. Vittoria di Trento. Nel '93 intraprende gli studi di musicologia all'Univeristà di Cremona. Si è laureato all'Accademia Cignaroli di Verona nel 2005. Esposizioni personali e collettive: 1995 - “Dinamismo, tenebre, sacralità”, Sala espositiva provinciale, Trento, collettiva. - Tenda della convivenza, P.zza Cesare Battisti - Trento, personale. - “Doppiozero-Zero”, Sala Mimismagia, Rovereto (Tn), collettiva. 1996 - “Z1-Berlino”- Dipinti e installazioni nell’area di archeologia industriale della ex DDR, Berlino, Germania. - Sala Senesi, Pergine Valsugana - Trento, personale. - “Biennale Premio Volano”, Parco Legat, Volano (Tn), collettiva. - “I colori, l’inizio, lo spazio”, Sala espositiva provinciale – Trento, collettiva. - “Sentiero delle sensazioni”, installazioni sonore nel bosco della città, Rovereto (Tn). 1997 - “Premio Estate Novara”, Casaleggio – Novara, collettiva. - Palazzo d’Adda, Varallo Sesia – Milano, collettiva. - Casa Giacobbe di Magenta – Milano, collettiva. - Sala Senesi, Pergine Valsugana (Tn), personale. - “Il Mulino di Amleto”, Giovani artisti trentini, Sala espositiva provinciale – Trento, collettiva. - “Reazione”, Castello di Drena (Tn), collettiva. - “Dolce Natale”, Sala Maier, Pergine Valsugana (Tn), collettiva. 1998 - “Labirinto II”, S.Angelo di Treviso (Tv), collettiva. - “Seinsettembre”, Centro Culturale “Don Vogt”, Lasino (Tn), collettiva. - “Premio Italia per le arti visive”, Certaldo (Fi), collettiva. - Palazzo Balista, Rovereto (Tn), personale. - “Giovanni Segantini: l’opera interpretata”. Mosta itinerante di giovani artisti europei. 1999 - Secondo premio al concorso di pittura “Mondo contadino e paure”, Nogaredo (Tn). - “Premio Segantini”, Arco (Tn). - Nogaredo, Palazzo del Municipio (Tn), collettiva. 2000 - “Expò Cafè”, Accademia Cignaroli – Verona, collettiva. 2001 - “Salone della tecnologia di Tokyo”, Realizzazione di una scultura per lo stand dell’I.R.S.T. di Trento, Tokyo, Giappone. 2002 - “Azione sospesa”- Installazione ambientale (in collaborazione con Emergency) Teatro Nuovo, Verona. - “Panorami”, Presentazione dell’omonimo catalogo e mostra personale, Shoroom-Infoshop, via Suffragio Trento. - “La danza delle ombre”, Galleria d’Arte “Tre Castelli”, Roncegno (Tn), personale. - “Arte a Sant’Agata”, Sant’Agata Bolognese (Bo), collettiva. 2003 - “Old Bar Expò I”, Trento, personale. - “Trenta X Trenta”, Omaggio a Roberto Sanesi, Accademia delle Belle Arti di Verona. - “Mano alla mente”, Interzona – Verona, collettiva. - “Tra un tempo che si sfalda e uno che nasce”, M.A.R.T., Rovereto (Tn), collettiva. 2003 - “Energia creativa”, Salone AGSM – Verona, collettiva. - “Essere o Avere”, Brescia, Borgo Valsugana, Nago di Torbole, Riva del Garda, (collett.itinerante ARCI Tn). - “Old Bar Expò II”, via della Roggia Grande – Trento, personale. - “Arte trentina del ‘900”, Palazzo Trentini – Trento, collettiva. 2004 - “Alla scaletta”, via S. M. Maddalena 7 – Trento, personale. - “Retroguardia”, Artisti europei riflettono sul tema della Resistenza, collettiva itinerante. - “Resistenza e nuovi valori”, Ex forte austriaco di Nago-Torbole (Tn), collettiva. - “Varco nel vivo”, Galleria d’Arte Dusatti, Rovereto (Tn), personale. - “Fuori registro”, Palazzo della Gran Guardia – Verona. - “Frammenti intimi”, Galleria “Spazio 27”- Trento, personale. - “Idea del Nord: cinque frammenti”, Old Bar, via della Roggia Grande – Trento, personale. - “Più unione in Europa tra fertili utopie e realtà”, Sarajevo – Bosnia Erzegovina, collettiva. 2005 - “Artisti per l’utopia europea”, Palazzo Thun, sede del comune di Trento, collettiva. - “Traiettorie”, percorso espositivo in due sedi, Galleria d’Arte Dusatti - Biblioteca civica G. Tartarotti, Rovereto (Tn), personale. - “Arte per la Vita”, Arsenale di Verona, Prima rassegna internazionale di arti visive, Verona, collettiva. - “Sognando Limone”, IV ed., Limone sul Garda (Bs), collettiva. - “XI Mostra internazionale di Numismatica”, MART – Auditorium Melotti e Biblioteca Civica, Rovereto (Tn), esposizione dell’opera “La campana”, personale. 2006 - Biblioteca Civica, MART, Rovereto (Tn), personale - “Solchi”, Galleria d’Arte Dusatti, Rovereto (Tn), personale. - “Alveari”, Circolo culturale c.i.c.u.t.a., Trento, personale. - “In the Old style”, New Old Bar expo’, via della Roggia Grande (Tn), personale. - “Primavera 2006”, Galleria d’Arte Dusatti, Rovereto (Tn), collettiva. - “Trasparenze”, Chiesa della S.S.Trinità, Borgo Sacco (Tn), collettiva. - “Premio Aletti”, Artefiera – Verona. Esposizioni permanenti: - Nogaredo, Palazzo comunale (Tn). - Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, Rovereto (Tn). - Museo “Cà la Ghironda”, Fondazione F. Martani, Bologna. Cataloghi: - Premio Estate Novara, P&C arti grafiche Novara, 1997. Il mulino di Amleto: Giovani artisti trentini, Edizioni U.C.T., Trento, 1997 Premio Italia per le arti visive, Il Candelaio Edizioni, Firenze, 1998. Labirinto II noi: immagini e suoni inediti, Treviso, 1998. Giovanni Segantini: L’opera interpretata da artisti italiani ed europei nel centenario della morte, Regione autonoma Trentino-Alto Adige, Trento, 1999. - Fiori di canto, Coro Marinella di Serrada, Rovereto, 1999. - Eco d’arte moderna: magicamente oltre, Bottega 2000, Firenze, 1999. - Edgar Caracristi: Panorami, Trento, 2001. - Tra un tempo che si sfalda e uno che nasce, Edizioni Stella, Rovereto, Trento, 2003. - Essere o avere? Dio, offeso, rifiuta di manifestarsi?, L’Arcilettore Edizioni, Brescia, 2003. - Fuori registro, Accademia di Belle Arti “G.B.Cignaroli” di Verona, Verona, 2004. - Più unione in Europa tra fertili utopie e realtà, L’Arcilettore Edizioni, Brescia, 2004. - Arsenale di Verona: Prima rassegna internazionale “Arte per la vita”, Grafiche S.Zeno, Verona, 2005. Di lui hanno scritto: Sara Albertini, Davide Bozzato, Mario Cossali, Fiorenzo Degasperi, Giorgia Floriani, Remo Forchini, Marina Mojana, Cristina Martinelli, Giovanna Nicoletti, Corona Perer, Nicoletta Redolfi, Luigi Serravalli, Alvaro Spagnesi, Riccarda Turrina.