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Le prime settimane dell`ancora giovane anno nuovo hanno già

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Le prime settimane dell`ancora giovane anno nuovo hanno già
Notenstein
La bussola
Le prime settimane dell’ancora giovane anno
nuovo hanno già dimostrato che l’aria sui
mercati dei capitali si sta facendo sensibilmente più asfittica. Turbolenze monetarie in vari
paesi emergenti, spread creditizi in aumento
e maggiori volatilità hanno spinto numerosi
investitori a mettere al sicuro i guadagni dello
scorso anno. A dispetto della volatilità di inizio anno, a nostro giudizio le azioni rimangono praticamente senza alternative.
Lo scorso anno la necessità strategica, da noi puntualmente
ribadita, di una diversificazione monetaria moderata non ha
premiato. Ad eccezione del renminbi cinese, i contributi alla
performance delle monete alternative come il dollaro australiano, il dollaro canadese e la corona norvegese sono
stati negativi. Occorre forse ripensare l’allocazione monetaria e adeguarla di nuovo? Riteniamo di no. Sebbene l’eurocrisi non sia sostanzialmente più sotto i riflettori, di fatto i
problemi non sono risolti, prova ne è che a tutt’oggi mancano ancora le riforme strutturali per ovviare al sovraindebitamento. Qualora dovesse riaffiorare lo scetticismo verso un
risanamento duraturo dei bilanci pubblici europei, l’euro, e
di riflesso anche il franco svizzero, cadrebbero di nuovo vittime di pressioni. Consigliamo pertanto di mantenere le monete alternative e di effettuare all’occorrenza lievi spostamenti all’interno della quota in valuta estera a favore delle
monete asiatiche.
Febbraio 2014
Pur se i dati congiunturali più aggiornati giunti dagli Stati
Uniti e dalla Cina si sono rivelati un poco deludenti, la dinamica economica positiva dovrebbe confermarsi anche nel
2014. La politica monetaria rimane espansiva e le generose
iniezioni di liquidità suggeriscono di puntare ancora sulle
azioni. Ribadiamo quindi la nostra raccomandazione espressa già alcuni anni or sono di accrescere la quota azionaria
strategica, tenendo opportunamente conto della propria esigenza di liquidità per i prossimi due o tre anni. È anche consigliabile usare una certa prudenza, poiché oggi la valutazione dei mercati azionari non è più conveniente. Siamo certi
che nel prossimo futuro la selezione dei titoli rivestirà ancora più importanza, motivo per cui in questo numero sono proposti alcuni valori azionari attentamente selezionati.
Un tema d’investimento che negli ultimi tempi è balzato sempre più prepotentemente alla ribalta è la tecnologia dell’informazione. La crescita ormai smisurata del volume di dati
richiede tecnologie più efficienti e potenti. Al riguardo si sta
delineando un megatrend e sta sorgendo un mercato in espansione invitante per imprese come ad esempio la tedesca SAP.
Gli investitori dovrebbero mantenere un occhio attento al
mercato dei provider di software con prodotti innovativi per
partecipare agli sviluppi del «big data».
Martin Schenk
Responsabile Clientela
privata svizzera
–1–
Dr. Ivan Adamovich
Responsabile Clientela
privata internazionale
Notenstein – La bussola, febbraio 2014
Congiuntura: più crescita e ancora più liquidità
Da arancione a verde chiaro – ecco come si potrebbe descrivere la variazione del semaforo congiunturale generalmente
attesa nel 2014. Negli ultimi mesi, gli indicatori più significativi nelle principali aree economiche sono sensibilmente migliorati, tant’è vero che in numerose regioni gli indici dei responsabili acquisti hanno ampiamente superato la soglia di
50 punti. Anche se a gennaio il valore negli Stati Uniti ha deluso per fattori meteorologici, l’economia statunitense in
particolare dovrebbe esprimere un ritmo più intenso e, con
un tasso di crescita di circa il tre per cento, porsi alla testa
dei paesi industrializzati. La combinazione di prospettive
economiche migliori e dubbi crescenti sull’efficacia dei continui acquisti di titoli ha spinto a dicembre la banca centrale
statunitense (Fed) a scoprire finalmente le sue carte in tema
di «tapering» e ad annunciare enfaticamente l’abbandono
graduale del «quantitative easing 3». Ciò malgrado, guardando l’evoluzione discordante sul mercato del lavoro – dove
sebbene il tasso di disoccupazione sia intanto sceso al 6,6 per
cento, sotto la superficie non si intravede un autentico miglioramento – la banca centrale non prenderà seriamente in
considerazione una politica monetaria più restrittiva. Più verosimilmente adeguerà le variabili macroeconomiche nell’ambito della sua «forward guidance» affinché i tassi a lungo termine rimangano modesti ancora per lungo (troppo) tempo.
Il semaforo segna «verde chiaro»
Gli indici dei responsabili acquisti mostrano una dinamica economica positiva
Svizzera 52.4 50.3 49.2 49.9 51.6 51.4 55.9 54.7 55.4 55.4 57.5 55.0 56.1
Stati Uniti 52.3 53.1 51.5 50.0 50.0 52.5 54.9 56.3 56.0 56.6 57.0 56.5 51.3
Eurozona 47.9 47.9 46.8 46.7 48.3 48.8 50.3 51.4 51.1 51.3 51.6 52.7 54.0
Gran Bretagna 50.5 47.9 48.6 50.2 51.5 52.9 54.8 57.1 56.3 56.5 58.1 57.2 56.7
Giappone 47.7 48.5 50.4 51.1 51.5 52.3 50.7 52.2 52.5 54.2 55.1 55.2 56.6
Gen. 2014
Dic. 2013
Nov. 2013
Ott. 2013
Sett. 2013
Lug. 2013
Ago. 2013
Giu. 2013
Apr. 2013
Mag. 2013
Feb. 2013
Mar. 2013
Gen. 2013
Cina 50.4 50.1 50.9 50.6 50.8 50.1 50.3 51.0 51.1 51.4 51.4 51.0 50.5
Fonti: Bloomberg, analisi Notenstein
Nel frattempo anche in Giappone, dove quest’anno l’esperimento «Abenomics» entrerà nella sua seconda fase, la liquidità continua a sgorgare copiosamente. Poiché l’obiettivo
d’inflazione previsto del due per cento è un traguardo ancora molto lontano, la Bank of Japan dovrebbe, molto probabilmente già nel primo semestre, allungare nuovamente la
sua lista della spesa e fare ancora più incetta di obbligazioni
statali e altri titoli. Nel girotondo delle grandi banche centra-
li manca ancora la BCE. Dopo essersi mostrata piuttosto reticente dinanzi a nuovi esperimenti di politica monetaria prospettati lo scorso anno, il pericolo inflazionistico che incombe
sulla periferia potrebbe stimolarla ben presto a sfoggiare
una nuova creatività.
Più crescita, ancora più liquidità e per soprammercato un’inflazione modesta: in sintesi la ricetta macroeconomica per
prezzi in continuo rialzo a fronte di investimenti ad alta rischiosità come le obbligazioni high yield e i titoli di partecipazione. Mentre le prime si accingono a entrare in una fase
di esagerazione e il rapporto opportunità/rischio ha ormai
perso decisamente appeal, anche per i secondi sta aumentando il rischio di correzione, ma siccome – complici gli utili societari in progressione – le prospettive a medio termine per
le azioni sono tuttora positive, una tale correzione dei corsi
dovrebbe essere intesa come un’opportunità di accesso.
Monete alternative: fine della correzione?
In gennaio il proverbiale ricorso all’iniezione di denaro si è
reso nuovamente necessario anche in Cina. Come già accaduto a giugno e dicembre dello scorso anno, i tassi interbancari cinesi hanno evidenziato una crescita robusta, tanto da
paventare il rischio di una carenza di liquidità. Dopo le esitazioni iniziali, la banca centrale cinese ha stanziato una volta ancora liquidità a breve termine nell’ordine di miliardi per
evitare che gli attori indeboliti sul mercato finanziario esaurissero il denaro. In prospettiva della prevista liberalizzazione
dei tassi e di una maggiore concorrenza tra gli istituti finanziari, non sono escluse nei prossimi mesi nuove difficoltà nel panorama bancario cinese. Viceversa, non dovrebbe cambiare
nulla in un altro punto importante del programma di riforme
della Cina: la rivalutazione del renminbi proseguirà anche nel
2014, e per noi rimane la moneta di diversificazione attualmente più interessante.
Lo scorso anno altre monete alternative hanno invece procurato minore soddisfazione agli investitori, basti pensare al dollaro australiano, che ha risentito della contrazione dei prezzi
delle materie prime e della debole domanda dalla Cina. Al
conseguente indebolimento economico hanno fatto seguito
interventi ribassisti sui tassi con le rispettive implicazioni negative per la moneta. Il Canada è intanto penalizzato da problemi interni come un mercato immobiliare surriscaldato e un
settore delle esportazioni scarsamente competitivo. A ciò si
aggiunge infine in entrambi i casi la retorica delle banche centrali, che persino dopo i deprezzamenti dello scorso anno giudicano sopravvalutate le monete e vedrebbero di buon grado
corsi più bassi.
La performance talora in territorio decisamente negativo
–2–
Notenstein – La bussola, febbraio 2014
quantità impressionanti di dati. Dal 1980 a questa parte il loro
volume è raddoppiato ogni due anni circa e oggi ammonta
grossomodo a 3 zettabyte, ossia 3’000 miliardi di gigabyte (un
PC tradizionale ha oggi una capacità di memoria che oscilla
tra 500 e 1’000 gigabyte).
Il potenziale economico di queste informazioni ha schiuso
all’informatica un nuovo settore di attività, giacché l’elaborazione di un quantitativo così smisurato di dati esige software
dedicati per la loro analisi. Questi algoritmi analizzano attraverso centinaia di variabili miliardi e miliardi di gigabyte di
dati per identificare modelli e derivarne previsioni. In proposito è fondamentale la velocità di calcolo, che con supercomputer potenti viene progressivamente aumentata fino a compiere analisi in tempo reale.
Le possibilità di applicazione degli algoritmi per il big data
Diversificazione monetaria impegnativa
Nella prospettiva tattica, anche il 2014 dovrebbe essere un anno difficile
Monete alternative rispetto al franco svizzero, indicizzate
110
105
100
95
90
85
80
01/2013
AUD
04/2013
CAD
07/2013
NZD
10/2013
NOK
01/2014
SEK
Fonti: Bloomberg, analisi Notenstein
delle monete alternative è tuttavia imputabile anche alla recuperata forza dell’euro, al quale il franco svizzero è tuttora
strettamente collegato. Nel 2013 la moneta unica europea ha
beneficiato di una nuova attenuazione dell’eurocrisi, di una
BCE dalla politica piuttosto restrittiva e del costante miglioramento della bilancia delle partite correnti.
Come si prefigurano le prospettive per l’anno in corso? Le
valute delle materie prime dovrebbero esprimere ancora un
andamento negativo soprattutto nei confronti del dollaro
USA. Da un lato, i differenziali d’interesse evolveranno piuttosto a favore del biglietto verde, dall’altro gli squilibri macroeconomici sorti negli ultimi anni non sono ancora stati ridotti. Viceversa, rispetto all’euro e al franco buona parte
della correzione dovrebbe ormai appartenere al passato. Invero, anche contro queste due monete principali dovrebbe
spirare prossimamente un vento contrario più sostenuto rispetto al dollaro USA.
sono molteplici: informazioni sugli acquisti di beni possono
essere ad esempio utilizzate per interpretare i desideri dei
consumatori. La combinazione dell’analisi di dati personali e
centinaia di fonti Internet consente anche di valutare l’affidabilità di credito dei privati, senza trascurare che questi programmi sono in grado di fornire un aiuto prezioso anche ai
medici, rilasciando raccomandazioni di trattamento specifiche fondate su una valutazione sistematica di anamnesi e
conoscenze mediche digitali.
L’esplorazione della giungla di dati alla ricerca di interazioni
utilizzabili economicamente è un mercato enorme con tassi di
crescita tuttora apprezzabili. Solo nei prossimi due anni i fatturati mondiali dovrebbero progredire del 60 per cento. Produttori di sistemi di banche dati ad alta capacità di calcolo e
soluzioni di memorizzazione dei dati basate su cloud partecipano al megatrend «big data», tra questi anche il gruppo di
software tedesco SAP.
Quantità impressionante di dati
Zettabyte – una cifra con 21 zeri
Big data: il potere dei dati
Volume globale di dati
Gli Stati Uniti sono oggi all’avanguardia non solo riguardo
all’evoluzione monetaria, bensì anche nell’ambito del big
data, poiché sono soprattutto grandi aziende statunitensi a
guidare questa megatendenza. Ma cosa si intende per big
data? Si tratta in particolare dell’identificazione e della valutazione di modelli e interrelazioni in raccolte gigantesche di
dataset e in ultima analisi del loro utilizzo economico.
Negli ultimi decenni la marcia trionfale di Internet e forme
di comunicazione moderne come Facebook o Twitter, nuove
tecnologie per la registrazione di dati come pure dispositivi
di archiviazione più efficienti hanno fatto rapidamente lievitare il flusso globale di informazioni. Anche i prodotti tecnici
classici come contatori elettrici o motori di automobili forniscono sempre più dati digitali, producendo di conseguenza
Zettabyte
Exabyte
Petabyte
Terabyte
Gigabyte
Megabyte
1900
1920
Fonte: analisi Notenstein
–3–
1940
1960
1980
2000
2020
Notenstein – La bussola, febbraio 2014
Strumenti d’investimento in primo piano
Per gli investitori non esistono alternative alle azioni, anche
se alcuni titoli di partecipazione sono già riusciti a mettere a
segno notevoli plusvalenze. Alla selezione viene quindi dato
maggior spessore. Ecco una scelta di azioni interessanti:
ne di dati del personale e aziendali. Kaba è l’offerente leader nel segmento premium.
Weir Group: il gruppo britannico Weir produce componenti
e apparecchiature per l’estrazione di materie prime. L’impresa è presente in oltre 70 paesi di tutto il mondo. La crescita del fatturato e dell’utile del gruppo è molto solida ed è
integrata da una buona gestione dei costi.
Royal Dutch Shell: il gruppo olandese esplora, estrae e raffina
petrolio e produce sostanze chimiche come pure carburanti e
fluidi operativi. Grazie a nuovi progetti di grande portata, il
quarto gruppo petrolifero integrato del mondo prevede una
crescita della produzione rispetto allo scorso anno.
Technip: il gruppo domiciliato in Francia realizza prevalentemente impianti produttivi per l’industria petrolifera e del
metano e i rispettivi accessori. Technip è inoltre leader mondiale nel settore delle installazioni sottomarine. La società
ha annunciato un portafoglio record di commesse.
Pennon: la società britannica si occupa di approvvigionamento idrico e depurazione delle acque come pure dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti in regioni della Gran Bretagna. Grazie alle nuove capacità nel segmento dell’approvvigionamento, si prospetta un miglioramento dei margini.
Linde: il gruppo tedesco produce gas industriali e medici come
pure impianti a gas naturale, impianti di separazione dell’aria,
impianti per la produzione di idrogeno e di sintesi. Linde è il
secondo offerente al mondo sul mercato dei gas naturali e beneficia della ripresa dell’attività industriale in Europa e in
Asia.
Rio Tinto (plc): il gruppo domiciliato in Gran Bretagna e in Australia figura tra le maggiori società minerarie del mondo ed è
il leader mondiale nella produzione di alluminio. Costi di estrazione in calo e tassi di produzione più elevati lasciano prevedere un aumento degli utili nel settore del minerale di ferro.
Kaba: l’azienda svizzera offre prodotti e servizi nell’ambito
della sicurezza, che comprende in particolare soluzioni per
l’accesso a edifici, locali e impianti nonché per la registrazio-
Adidas: il gruppo tedesco è il secondo produttore di articoli
sportivi del mondo. Oltre ai classici prodotti sportivi, Adidas
si sta addentrando sempre più nell’economicamente attraente mercato della moda. L’azienda beneficerà inoltre delle ricadute degli imminenti Campionati mondiali di calcio.
Michelin: la società con sede in Francia è il secondo produttore mondiale di pneumatici e grazie ai nuovi stabilimenti
produttivi sta inoltre traendo profitto dalla crescita in atto
nei paesi emergenti. Michelin è particolarmente forte nel
settore ad alto margine degli pneumatici speciali (ad es. veicoli di estrazione mineraria).
Ahold: il gruppo olandese opera nel commercio al dettaglio
negli Stati Uniti e in Europa e figura tra le maggiori catene
di supermercati del mondo. Il corso dell’azione sarà sorretto
dalle misure di risparmio previste come pure da un programma di riacquisto azionario e di rimborso.
Drägerwerk: la società tedesca mette a punto e produce apparecchi nei settori della tecnologia medica, della sicurezza e della
tecnica di immersione. Il gruppo è leader mondiale nei sistemi
con tecnologia di ventilazione e anestesiologia e la sua crescita
è alimentata da nuovi prodotti e ordinativi a ciclo continuo.
Telenor: la società di telecomunicazioni attiva soprattutto in
Scandinavia e in Asia ha sede in Norvegia. Telenor è uno dei
principali operatori mondiali di telefonia mobile e presenta
una buona diversificazione regionale con una forte esposizione nei paesi di nuova industrializzazione.
Sigla editoriale
Edizione Notenstein – La bussola, febbraio 2014 Editore Notenstein Banca Privata SA, Bohl 17, casella postale, CH-9004 San Gallo, [email protected], www.notenstein.ch
Redazione Oliver Hackel, responsabile Macro Research e strategia d’investimento; Oliver Forrer, Negoziazione e comunicazione Servizio lettori Feedback e ordinazioni
vanno inoltrati al sito www.notenstein.ch/contatto o per posta. Notenstein – La bussola è pubblicata contestualmente al Dialogo con Notenstein, nel quale gli esperti
di Notenstein discutono, a cadenza bimestrale, con una personalità del mondo economico e scientifico delle tendenze fondamentali in atto nell’economia e nella
società. Il nostro istituto bancario pubblica inoltre il commento giornaliero Notenstein Brunch (in lingua tedesca) e più volte all’anno la rivista d’informazione Focus Asia.
Avvertenza legale Le presenti indicazioni hanno unicamente scopo informativo e, in particolare, non rappresentano un prospetto semplificato ai sensi dell’art. 5 cpv. 2
LICol. Siamo con piacere a vostra disposizione per informazioni al numero +41 (0)71 242 53 53. ISSN 2235-834X
–4–
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