2010 Gennaio Marzonovità! - Evangelici Sesto San Giovanni
by user
Comments
Transcript
2010 Gennaio Marzonovità! - Evangelici Sesto San Giovanni
in 6 Evangelici Numero 29 Anno 11 Distribuzione Gratuita Chiesa Cristiana Evangelica 20099 Sesto San Giovanni MI via Carlo Marx 605 cell.: 348.82.08.926 [email protected] www.evangeliciinsesto.org Direttore Responsabile Pasquale Di Nunzio Gianmarco Tozzi Coordinatori Stefano Milone Marco Nasuti Emanuele Labranca Collaboratori Gruppo Giovanile della Chiesa Evangelica di Sesto San Giovanni Revisione Testi Sara Di Nunzio Impaginazione e Grafica Stefano Milone Marco Nasuti Emanuele Labranca in questo numero: questonumero: numero: ininquesto EDITORIALE pag. 3 Due uomini incappucciati e armati entrano nella grande sala dove erano radunati 2000 membri di una comunità cristiana. Uno di questi due uomini disse.. NOTIZIE DALL’ESTERO pag. 7 Ciao a tutti! Qui a Madrid le cose vanno bene, cosí come da voi. Durante il periodo delle feste abbiamo avuto diverse attivitá in chiesa e fuori.. Se anche tu hai un articolo,una testimonianza, un’idea, una riflessione, una domanda o hai letto un libro e vuoi condividere alcuni aspetti del testo con tutti noi, allora invia subito una e.mail alla redazione, al seguente indirizzo: [email protected] BREVI CHIESA pag. 8 Dal 5 all’8 dicembre si è svolto il convegno per giovani e famiglie, organizzato dalla nostra chiesa presso il centro vacanze di Castione della... pag. 11 pag.12 VITA PRATICA Mettere in pratica ciò che si conosce è la migliore dimostrazione della vera fede. C'è stato un episodio della vita di Gesù che mi ha sempre fatto riflettere. Si tratta... Trova il contrario delle seguenti parole (ad esempio: debole = forte) e disponi sulle righe sottostanti le iniziali delle parole individuate per ottenere la risposta... ? ?? ? DOMANDE & RISPOSTE pag. 10 In 1° Corinzi, al cap. 5, l’apostolo Paolo sgrida i Corinzi a proposito di uno scandalo. Al versetto 5 dello stesso capitolo, è scritto: "Ho deciso che... SOLO PAROLE O ANCHE FATTI? pag. 13 Cari amici, anche in questo numero, come potete vedere, la redazione ha deciso di toccare un tema, per molti versi analogo a quello della tipa, molto... MISSIONI BREVI BAMBINI pag. 15 pag. 16-17 iVi racconto brevemente come è nata l'associazione cristiana dei Gedeoni. Nell'autunno dell'anno 1898, John Nicolson si fermò al Central Hotel... Cari bambini,voglio presentarvi due vostri “colleghi”, che ho conosciuto nei giorni trascorsi a L’aquila per la distribuzione dei calendari agli abitanti della città... TESTIMONIANZA SITO WEB TESTIMONIANZA TESTIMONIANZA pag. 18 pag. 19 pag. pag. 20 16-17 Dal 29 dicembre 2009 al 4 marzo 2010 abbiamo ricevuto circa 1700 visite con 5500 pagine visitate e un tempo medio sul sito di 3 minuti. Praticamente... Prima di partire per l’Aquila, abbiamo chiesto in preghiera al nostro Signore Gesù di proteggerci durante il viaggio, di preparare i nostri cuori... oppure consegna ai coordinatori il testo da pubblicare nel prossimo numero del giornalino EVANGELICI in 6° pag. 6 e 9 pag. 4-5 Desidero ricordare, in modo schematico, alcuni risultati di una fede operante che troviamo in Romani 12 vv. 9-21. Dottrina e pratica devono procedere.... GIOCHI PER I PIU’ PICCOLI George Müller nacque a Kroppenstadt, in Germania, il 27 settembre 1805. Era figlio di un impiegato prussiano. A dieci anni, iniziò a studiare per diventare... GIOCHI ADULTI Una fede operante nell’amore BIOGRAFIE pag. 14 ...SCRIVICI!!! STUDIO Biblico PERLE pag. 21 RECENSIONI pag. 22 In ogni parte del globo i Carismatici attraggono sempre più convertiti e cristiani di altre denominazioni. C’è qualcosa di speciale nella loro dottrina? Sono Giovanna Ciuffreda e scrivo questi piccoli pensieri di incoraggiamento per noi anziani, che viviamo sulla soglia della vecchiaia. Il Signore ci ricorda... ? EDITORIALE Pasquale Di Nunzio Apparenza o realtà? Apparenza o realtà ? D ue uomini incappucciati e armati entrarono nella grande sala, dove erano radunati duemila membri di una comunità cristiana. Uno di questi due uomini disse con gran voce: ”Chi è un vero cristiano ed è disposto a morire per Cristo, resti dov’è; gli altri possono uscire”. Delle duemila persone presenti, ne restarono solo una ventina, le altre scapparono. L’uomo incappucciato, che aveva parlato, disse al predicatore: ”Ora che questo luogo si è liberato di tutti gli ipocriti, può iniziare la riunione”. La maggioranza di quelle persone erano ipocrite, apparivano dei cristiani, ma in realtà non lo erano. Purtroppo, questa è la realtà oggi di molte chiese cristiane. Il Signore soltanto conosce quelli che sono Suoi (2 Timoteo 2:19), ma gli uomini possono vedere la realtà della nostra fede dalle opere e dai frutti che mostriamo. Giacomo afferma: “A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere la fede, ma non ha opere? Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta” (Giacomo 2: 14,26). Quanti credenti oggi frequentano gli incontri domenicali, partecipano alla Cena del Signore, pregano, leggono la Bibbia, ma non mostrano i segni di una reale conversione? Quante persone oggi dicono di essere dei credenti, hanno l’apparenza della pietà, ma non hanno la sostanza, ossia la vera fede che salva e trasforma la vita? (2 Timoteo 3:5). Le dieci vergini della parabola raccontata da Gesù avevano tutte le lampade, ma solo cinque avevano l’olio. Quando lo sposo tornò, tutte le vergini si svegliarono e preparano le lampade per andargli incontro allo sposo; ma solo le cinque vergini che avevano l’olio poterono entrare nella sala delle nozze e poi la porta fu chiusa. Alle altre cinque, che trovarono la porta chiusa, lo sposo disse; ” Io vi dico in verità: non vi conosco” (Matteo 25:1-13). Possiamo avere la lampada, ossia l’apparenza, ma senza l’olio, senza la vera fede che salva, senza lo Spirito Santo che il Signore accorda a tutti quelli che credono in Lui con tutto il cuore. Possiedi la fede che salva? Stai mostrando i segni di una vera conversione? Stai manifestando i frutti di un vero credente? Oppure hai solo una fede superficiale che non salva e non ha nessun valore davanti a Dio? L’apostolo Giovanni nella sua prima lettera ci mostra i segni caratteristici di un vero credente. Voglio ricordarne solo alcuni. 1. L’ubbidienza ai Suoi comandamenti e un cammino degno del Signore “ Da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i Suoi comandamenti. Chi dice: io l’ho conosciuto e non osserva i Suoi comandamenti è un bugiardo” (1 Giovanni 2:3-6). 2.La separazione dal mondo “ Non amate il mondo, né le cose che sono nel modo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui” (1 Giovanni 2:15). 3.La liberazione dalla potenza del peccato “Chiunque rimane in Lui, non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare, non l’ha visto, né conosciuto” (1 Giovanni 3:6). 4.L’amore per i fratelli e una vita comunitaria “Da questo sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte” (1 Giovanni 3:14). Sei salvato o perduto? Hai una fede operante o morta? Stai mostrando il frutto dello Spirito Santo nella tua vita? Stai vivendo per Cristo? Stai ubbidendo ai Suoi comandamenti ad ogni costo? Hai la vittoria sul peccato, sul mondo e su Satana? Stai mostrando un profondo amore verso i fratelli e stai vivendo una intensa vita comunitaria? Stai coltivando la tua relazione con Dio? Lo stai servendo con gioia? Hai stabilito le giuste priorità nella tua vita? 3 STUDIO BIBLICO Pasquale Di Nunzio Una fede operante nell’amore La vera fede implica un vero cambiamento! Desidero ricordare, in modo schematico, alcuni risultati di una fede operante che troviamo in Romani 12 vv. 9-21. Dottrina e pratica devono procedere insieme. Fede e opere devono andare di pari passo. La fede senza le opere è morta (Giacomo 2;14-26). Gesù, dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli, disse: “Se sapete queste cose, siete beati se le fate” (Giovanni 13:17). Giacomo scrive: “Mettete in pratica la Parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi”( Giacomo 1:21-23). - Essere pieni di affetto fraterno “Quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni verso gli altri” -v. 10L'amore è il legame che tieni uniti i membri della stessa famiglia. - Mostrare onore e stima verso gli altri “Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente” -v. 10bDobbiamo, con umiltà, stimare gli altri superiori a noi stessi, onorare i fratelli e promuovere una buona reputazione per loro. 2. Il nostro impegno Risultati di una fede operante Dobbiamo impegnarci nella chiesa con serietà. 1. Il nostro amore ALCUNE MANIFESTAZIONI DEL NOSTRO IMPEGNO “L'amore sia senza ipocrisia” -v. 9L'amore è il segno distintivo del credente. “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:35). - Essere zelanti “ Quanto allo zelo, non siate pigri”- v. 11Dobbiamo essere zelanti e dare a Dio la priorità assoluta. - Essere ferventi nello spirito C A R AT T E R I S T I C H E E M A N I F E S TA Z I O N I “ Siate ferventi nello spirito” -v. 11DELL'AMORE Dobbiamo guardarci dalla tiepidezza e ardere di amore per il Signore . - Amare senza ipocrisia Il Signore rimproverò la chiesa di Laodicea: L'amore vero è sincero, senza maschera e “ Io conosco le tue opere; tu non sei né freddo, apparenze. né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Così, poiché sei tiepido e non sei né freddo né - Aborrire il male e attenersi al bene fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca” L'imperativo di Dio: “Aborrite il male e attenetevi (Apocalisse 3:15-16). fermamente al bene” -v. 9bIl vero amore si dona, si sacrifica per l'altro, fa il - Servire il Signore bene e non chiede nulla in cambio. “ Servite il Signore” -v. 11Non c'è amore senza servizio e non c'è servizio senza sacrificio. Servire costa! 4 STUDIO BIBLICO - Essere allegri nella speranza “Siate allegri nella speranza” -v. 12aIl ritorno di Cristo è la beata speranza della Chiesa. La speranza del cristiano non delude, poiché poggia sull'amore di Dio, che è sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo. - Essere pazienti nella tribolazione “Siate pazienti nella tribolazione” -12bLa sofferenza e le prove fanno parte della vita cristiana. Esse servono a rafforzare e purificare la nostra fede. Non c’è amore senza servizio, e non c’è servizio senza sacrificio! - Essere perseveranti nella preghiera “Siate perseveranti nella preghiera” -v. 12cDobbiamo riscoprire la potenza della preghiera. Non vi stimate saggi da voi stessi ” -v. 16bDobbiamo pregare con perseveranza, senza L'orgoglio divide, l'umiltà unisce. Vi è una sapienza umana, terrena, che non ha valore. stancarci. Abbiamo bisogno della sapienza divina, che è pura, pacifica, mite, piena di misericordia e di 3. La nostra disponibilità verso tutti buoni frutti, imparziale e senza ipocrisia . (Giacomo 3:13-16). - Provvedere alle necessità dei santi “ Provvedendo alle necessità dei santi” -v13a- Fare il bene Siamo chiamati a fare del bene a tutti, “Non rendete a nessuno male per male. specialmente ai fratelli in fede (Galati 6:10). Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini” -v.17- Esercitare l'ospitalità “Esercitando con premura l'ospitalità”- v. 13b- Essere in pace con tutti “Se è possibile, per quanto dipende da voi, - Benedire e non maledire vivete in pace con tutti gli uomini” -v. 18“Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite”-v. 14- Non fare le vendette “Non fate le vostre vendette, miei cari, ma - Essere allegri con quelli che sono allegri, cedete il posto all'ira di Dio, poiché sta scritto: piangere con quelli che piangono a me, la vendetta; io darò la retribuzione, dice “Siate allegri con quelli che sono allegri, il Signore” -v 19piangete con quelli che piangono” -v. 15Agendo così, dimostreremo al malvagio un Dobbiamo mostrare simpatia e sensibilità verso amore profondo, che sarà come un fuoco tutti. (carboni accesi sul suo capo), che consumerà la sua malvagità ed il suo odio e lo indurrà al - Avere uno stesso sentimento ravvedimento. “Abbiate tra di voi un medesimo sentimento” -v. 16a- Vincere il male con il bene “Non lasciarti vincere dal male; ma vinci il - Essere umili e saggi male con il bene” -v. 21“Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attirare dalle umili. 5 ?! GIOCHI PER I PIU’ GRANDI Associa le seguenti frasi - azioni - caratteristiche ai vari personaggi 1 (PER CONOSCERE LA SOLUZIONE CONTROLLARE LA TABELLA IN FONDO ALLA PAGINA) A Gesù 1 prigioniero di Cristo B Mosè 2 Maria Maddalena C Paolo 3 costruì il tempio D Lazzaro 4 percosse una pietra E Eva 5 uomo secondo il cuore di Dio F Davide 6 crocifissione G Salomone 7 albero della conoscenza del bene e del male H Giosuè 8 caduta delle mura di Gerico I Pietro 9 primo assassino della storia umana L Caino 10 rinnegò Gesù M Ester 11 capo dei pubblicani N Rut 12 fariseo, capo dei Giudei O Anna 13 moglie di Boaz P Apollo 14 abitò e morì in Egitto Q Zaccheo 15 Assuero, re di Persia R Giuseppe 16 viveva nel paese di Uz S Nabonide 17 discepolo di Giovanni Battista T Giobbe 18 ingannò gli apostoli sull’importo della vendita di un campo U Nicodemo 19 madre del profeta Samuele V Anania 20 ultimo re di Babilonia SOLUZIONE: A 6 6 B 4 C 1 D 2 E 7 F 5 G 3 H 8 I 10 L 9 M 15 N 13 O 19 P 17 Q 11 R 14 S 20 T 16 U 12 V 18 NOTIZIE DALL’ESTERO C iao a tutti! Qui a Madrid le cose vanno bene, cosí come da voi. Durante il periodo delle feste abbiamo avuto diverse attivitá in chiesa e fuori da essa. E’ stato un bel tempo da trascorrere con i fratelli e le sorelle in Cristo, e per poter riflettere sul nuovo anno che é appena cominciato. Nella comunità non ci annoiamo mai, c'é sempre qualcosa di nuovo che succede. Il fatto piú eclatante dell'ultimo periodo é stato l'arresto di uno dei giovani della chiesa, poiché non possiede il permesso di soggiorno. Quando é arrivato in Spagna, non era credente, poi si é convertito ma, dato che non ha trovato lavoro, non é riuscito a mettersi in regola. Nel frattempo é cresciuto molto spiritualmente e, adesso che si trova in carcere, si vedono i frutti. Sí, perché si nota che é sereno: potrebbe essere rimandato in Bolivia, ma lui é tranquillo e confida nella volontá di Dio. Non sta lí ad aspettare che passino le ore! E’ incredibile sapere che si é proposto di evangelizzare gli altri detenuti, quattordici persone hanno ricevuto Gesú come loro personale Salvatore e con due di loro ha cominciato un corso di discepolato! Dio é grande e quando confidiamo in Lui le cose le vediamo da un altro punto di vista! Domani andró a trovare la gente della chiesa, che stiamo aiutando. Cominceremo a lavorare di piú con loro. Questa chiesa ha un bel gruppo di giovani, ma i responsabili non sono molto ferrati nelle Scritture. Viviamo in un mondo dove l'amore per Dio si vive solo come un sentimento e non c'é nessun tipo di impegno o sacrificio, neanche per conoscerlo di piú. In chiesa c'é gente che va e gente che viene, per diversi motivi (alcuni devono viaggiare, altri non sono cosí saldi nel Signore come dovrebbero), peró c'é un gruppetto di persone che ama Dio e si sforza di servirlo e imparare di piú su di Lui, e questo ci incoraggia. Alexis, il ragazzo che sto discepolando, sta crescendo nel Signore, vedo che sta cominciando a prendere decisioni piú serie in merito alla propria vita e, inoltre, sta invitando i suoi amici in chiesa e parla loro di Dio. Uno di loro, Jonhatan, ha cominciato ad assistere agli studi sulla Parola di Dio, ma quando parlo con lui mi rendo conto che non é ancora salvato, perció vi chiedo di pregare per la sua salvezza. A livello personale, ringrazio Dio perché sto crescendo molto; Dio mi sta formando tanto spiritualmente e anche caratterialmente. Il fatto di avere piú responsabilitá in chiesa é una sfida che mi aiuta a crescere e ringrazio Dio per le opportunitá che mi dà. Guardando al futuro, se Dio vuole, quest'estate mi sposeró con Belén, adesso stiamo valutando alcune cose e poi vi faró sapere meglio. Ci saranno sempre piú responsabilitá in futuro e vi chiedo di pregare per me, per le decisioni che dovró prendere e anche per il sostegno. Come sapete, una cosa é vivere da solo, un'altra é vivere in due, ma sono sicuro che Dio provvederá. Lui mi ha chiamato per servirlo e fino ad ora non mi ha mai fatto mancare nulla, e cosí sará per il futuro, ma pregate per me per questo. Un abbraccio e un saluto a tutti. Michele 7 TESTIMONIANZA Gina Tancredi CONVEGNO A CASTIONE DELLA PRESOLANA D al 5 all'8 dicembre si è svolto il convegno per giovani e famiglie, organizzato dalla nostra chiesa, presso il Centro Vacanze di Castione della Presolana (BG). I partecipanti erano circa 180 persone, provenienti da diverse località italiane. Abbiamo goduto della comunione fraterna, del tempo libero e, nello stesso tempo, è stato bello e interessante trascorrere questi giorni all'ascolto della Parola di Dio; il Signore ha parlato ai nostri cuori attraverso i messaggi esposti dai fratelli Andrea Belli, dell'assemblea di Fontanellato, e Graziano Riccioni, dell'assemblea di San Severo. Il fratello Andrea Belli ha parlato del fidanzamento, del matrimonio e della famiglia analizzando i ruoli del marito, della moglie e dei figli alla luce della Parola di Dio. Il fratello Graziano Riccioni, in qualità di medico, ha affrontato dei temi molto interessanti e di grande attualità, come la contraccezione, l'aborto e il controllo delle nascite; ha parlato anche dell'ansia, della depressione e delle medicine alternative. Tutti gli studi hanno messo in evidenza che la Parola di Dio ha dei principi validi per tutti i tempi e per tutte le culture, che si applicano a tutti gli aspetti della nostra vita e noi, come credenti, siamo chiamati ad avere un'etica biblica e una condotta basata sugli insegnamenti della Parola di Dio. Molto interessante è stato anche l'incontro che abbiamo avuto durante l'ultimo giorno del convegno, in cui gli oratori hanno risposto alle domande che sono state rivolte loro dai partecipanti. A conclusione del convegno, abbiamo avuto un tempo dedicato alle testimonianze, che incoraggiato a proseguire il nostro cammino con il Signore, anche in mezzo alle difficoltà, guardando con fiducia a Colui che può fare al di là di quello che domandiamo o pensiamo. Durante i quattro giorni trascorsi a Castione, abbiamo avuto modo anche di divertirci con le attività sportive e con i giochi organizzati la sera da Fabio, Marco e Paolo, e con la serata dei talenti. Ringraziamo tutti i partecipanti e un grazie particolare al gruppo cucina per il lavoro svolto; ai fratelli che si sono occupati del servizio accoglienza e registrazione dei partecipanti; a quelli che di sono occupati della musica, della conduzione del periodo di canto e di preghiera prima degli studi; alle sorelle che hanno organizzato il programma per i bambini durante gli incontri e a tutti i credenti hanno lavorato, in modo visibile e dietro le quinte, nei vari servizi per la buona riuscita del convegno. Siamo grati al Signore con tutto il cuore per questo tempo prezioso trascorso insieme e per come ha guidato e benedetto ogni aspetto del Convegno. A Lui sia tutta la gloria! Breve testimonianza di Andrea Belli Siamo veramente grati al Signore per la bella esperienza che ci ha concesso di avere in questo bellissimo posto, che è Castione della Presolana. Infatti, dal 5 fino all’ 8 dicembre abbiamo partecipato a questo convegno organizzato dalla Chiesa di Sesto San Giovanni. Per me è stata una bellissima esperienza poter servire il Signore mediante la predicazione, insieme al mio fratello Graziano Riccioni, anziano della chiesa di San Severo. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato, dal personale della cucina, che con zelo instancabile ci ha preparato dei meravigliosi manicaretti, all’organizzazione logistica, ai giovani che hanno partecipato. Ho anche apprezzato le belle conversazioni che abbiamo potuto avere. Grazie al Signore e grazie a tutti voi, davvero!!! 8 GIOCHI PER I PIU’ GRANDI QUIZ BIBLICO Prova a rispondere alle seguenti domande.. (PER CONOSCERE LA SOLUZIONE, CONTROLLARE IN FONDO ALLA PAGINA) 1 Chi fu uno dei più malvagi re d’Israele, al tempo del profeta Elia, che prese in moglie una donna pagana di nome Izebel e che, alla fine dei suoi giorni, perì miseramente? 2 Come si chiamava il fratello di Pietro, che prima di diventare apostolo di Gesù Cristo era discepolo di Giovanni Battista? 3 Quali sono i tre oggetti che si trovavano all’interno dell’arca del patto? 4 Qual è il nome della città che è anche conosciuta come “La città di Davide”? 5 In quale libro della Parola di Dio la lingua viene definita come “una parte delle nostre membra, che nessun uomo può domare, un male continuo e pieno di veleno mortale”? 6 Quali furono i peccati commessi da Davide, per i quali stava chiedendo perdono nel cosiddetto “Salmo di pentimento”? 7 Chi fu la persona alla quale Gesù chiese per ben tre volte: “Mi ami tu”? SOLUZIONE: 1 ACAB 2 AN DR EA 3 T A V O LE DE LLA LE GG E M A N NA V E R GA D I A RO N N E 4 S IO N 5 G IAC O M O 6 A D U L T E R IO O M IC ID IO 7 P IE TR O 9 DOMANDE E RISPOSTE ? In 1° Corinzi, al cap. 5, l’apostolo Paolo sgrida i Corinzi a proposito di uno scandalo. Al versetto 5 dello stesso capitolo, è scritto: "Ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina della carne, affinchè lo Spirito sia salvo nel giorno del Signore". Cosa significa e che cosa comporta “consegnare qualcuno in man di Satana" Risposta - L'importanza della disciplina - L'abbandono nelle mani di Satana (1 Corinzi 5:5) Non bisogna solo prevenire il male, ma anche, se necessario, correggere, curare, ammonire, Si tratta di una disciplina estrema prevista nei disciplinare. casi di grave immoralità, come l'incesto di Corinto (1°Corinzi 5:5) e di una grave Lo scopo della disciplina è l'onore e la santità deviazione dottrinale, come nel caso di di Dio nella chiesa locale (Salmo 93:5; 1° Pietro Imeneo e Alessandro ( 1° Timoteo 1: 19-20). 1:15-16) e la riabilitazione del colpevole (Galati 6:1, 2° Tessalonicesi 3:14-15). L'espressione “consegnare qualcuno a Satana, per la rovina della carne, affinchè lo spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù” può significare che quel tale entra nella sfera - Motivi di disciplina di Satana, dove riceverà una punizione fisica. 1. Conflitti personali (Matteo 18:15-20) Quando si persiste nel peccato, il Signore può 2. Vita disordinata e ribellione intervenire drasticamente per porre fine allo (2 Tessalonicesi 3:6, 14; 1 Tessalonicesi 5:14: stesso. Ebrei 13:17). 3. Maldicenze e divisioni (Romani 16:17) 4. Falsa dottrina (2° Giovanni 9-11; Galati 1:9) Anania e Saffica morirono all'istante per la 5. Immoralità (1° Corinzi 5:1-12; Efesini 5:3-4) loro menzogna (Atti 5:1-10). Paolo afferma che a Corinto molti erano infermi e malati e parecchi morivano (1°Corinzi 11:30-31), perché partecipavano indegnamente alla - Vari gradi di disciplina Cena del Signore e avevano una vita disordinata. 1. La riprensione privata (Matteo 18:15) 2. La riprensione pubblica (1 Timoteo 5:20; La disciplina nella chiesa, in tutte le sue forme, Matteo 18:15-17) 3. L'esclusione dalla comunione della chiesa e è voluta da Cristo, il Capo della chiesa, perché il corpo possa mantenersi sano e vigoroso. dalla Cena del Signore (Matteo18:17; 1°Corinzi 5:11-13; 2°Tessalonicesi 3: 6,14). Pasquale Di Nunzio 10 SERVITORI DI DIO Fabio Milone GEORGE MULLER: la storia del più grande uomo di preghiera G eorge Müller nacque a Kroppenstadt, in Germania, il 27 settembre 1805. Era figlio di un impiegato prussiano. A dieci anni, iniziò a studiare per diventare pastore luterano, ruolo molto ambito nella società del tempo. A quattordici anni, morta sua madre, fu costretto per un anno a studiare da privatista con un insegnante nei pressi di Magdeburgo, dove, nel frattempo, si trasferì con il padre. Dopo due anni e mezzo di ginnasio presso la scuola di Nordhausen, fu ammesso all'università di Halle. Ma la sua vocazione per gli studi teologici fu contrastata con dalla sua condotta deplorevole: mentiva, rubava dove e quando poteva, si ubriacava, frequentava prostitute, accumulava debiti ovunque e finì anche in prigione per vagabondaggio. Storia tratta dal libro “Potenza in Prigione”, Porte Aperte 2006 Fu liberato dopo un mese, ma non migliorò affatto la propria condotta. Questo atteggiamento perdurò fino al 1825, anno in cui si verificò una trasformazione nel cuore a causa della grazia di Dio in Cristo Gesù, che segnò per sempre la sua vita. Müller tornò agli studi teologici, come un uomo radicalmente cambiato e, dopo soli due mesi, sentì la chiamata del Signore per la missione; ciò provocò una re a z i o n e i n f e l i c e n e l p a d re . Per questo, Müller fu costretto a lasciare il tetto pater no e rifiutò ogni aiuto finanziario. Immediatamente, trovò il modo di guadagnarsi da vivere dando lezioni private di tedesco. Queste lezioni gli permisero di recarsi a Londra per prepararsi per la missione. Müller giunse a Londra, ma, pochi mesi dopo, una gravissima malattia interruppe i suoi studi. Durante questo periodo, iniziò la sua attività di predicatore. Il 5 marzo 1834, Müller fondò la S.K.I. (Scripture Knowledge Institution), organo necessario per promuovere la conoscenza delle Sacre Scritture nelle scuole per bambini e adulti, fornendo insegnanti e libri di testo adatti, assistendo finanziariamente bambini, troppo poveri per frequentare queste scuole, e aiutando missionari e scuole missionarie in tutti i Paesi del mondo. Molte somme di denaro vennero date per la S.K.I e distribuite a missionari in molte parti del mondo, fra cui anche in Italia. L'inizio dell'aiuto al nostro paese avvenne nel 1861, anno durante il quale vennero aperte alcune scuole evangeliche in Piemonte (a Rivalta Bormida, Casorzo Monferrato, Castino d'Alba, Spinetta Marengo), istituzioni poi cessate all'epoca del fascismo. Due anni dopo la fondazione della S.K.I, Müller iniziò un'altra opera, per la quale, forse, divenne ancora più famoso: la cura degli orfani. Un'epidemia di colera abbattutasi sulla città di Bristol colpì soprattutto i giovani fra i venti e i trent'anni. Questi, morendo, lasciavano numerosi bambini orfani in tenera età, senza tetto, senza cibo e senza cura alcuna. George Müller pregò che Dio provvedesse ai mezzi, a case e al personale per ricoverare gli orfani in condizioni disperate. Dio provvide, con la somma di circa diecimila sterline, per l'acquisto di un vasto terreno dove fabbricare la prima costruzione che avrebbe ospitato fino a duemila bambini. A Bristol esiste ancora la "Müller House"(Casa Müller). Gli orfani non furono più alloggiati in vaste case, ma in piccole "case famiglia", curate da coppie di credenti preparati a svolgere questo compito. Nel corso della sua vita George Müller ha istruito e aiutato non meno di 123.000 bambini, ha fatto circolare qualcosa come 275.000 Bibbie in varie lingue, ha aiutato le missioni nel mondo, sostenendo 189 missionari e 112 assistenti. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile se George Müller non fosse stato un uomo di preghiera. Egli confidava e pregava regolarmente Dio per le necessità quotidiane e ogni giorno la sua fede in Dio cresceva anche grazie alle prove. Che ognuno di noi possa prendere esempio da quest'uomo di fede, considerando ciò che Dio può fare di una persona che si consacra totalmente a Lui! 11 GIOCHI PER I PIU’PICCOLI Il contrario! 1 TROVA IL CONTRARIO DELLE SEGUENTI PAROLE (AD ESEMPIO : DEBOLE = FORTE) DISPONI SULLE RIGHE SOTTOSTANTI LE INIZIALI DELLE PAROLE INDIVIDUATE PER OTTENERE LA RISPOSTA. DOVE SI TROVAVA L’ARCA DELL’ALLEANZA? POCO = BASSO = BELLO = USCIRE = POVERO = GIORNO = CHIUSO = FREDDO = LIBERO = BUIO = AMORE = ?! LA SOLUZIONE E’: TABERNACOLO 12 NEL……… L t solo poRo e?!? o Onche fat i?!? C Luca Ciuffreda, Nico Di Nunzio ari amici, anche in questo numero, come potete vedere, la redazione ha deciso di toccare un tema, per molti versi analogo a quello della tipa, molto difficile, dove spesso alle parole non seguono fatti. Quante volte hai alzato la mano, prospero di promesse, quando la domenica mattina, alle h: 11,45 – orario in cui ci siamo impegnati come assemblea a terminare il culto di lode e adorazione- è stato fatto un appello per montare i tavoli al giovedì successivo dopo la riunione (in un momento di euforia, con gia' la testa al ricco pranzo domenicale) e poi, invece, non ti sei presentato neanche alla riunione, perché pensi di saperne già abbastanza sul libro degli Atti e sulla chiesa primitiva? Vi starete chiedendo cosa c'entra tutto questo. Ma smettila di giustificarti, lo sai benissimo, la fede in modo pratico significa anche servizio. Va bene! Buon per voi, perché stavolta con l'articolo ci fermiamo qua. Continuiamo invece con la rubrica “SOS predica la notizia”, che abbiamo inaugurato qualche numero fa.Sentite questa segnalazione che ci è pervenuta. “Cari fratelli e coordinatori di Predica la notizia, Non so se avete notato che, in queste ultimi tempi, girano in chiesa delle copie del giornalino EVANGELICI IN 6°! Ora, io vorrei capire, se sono copie vecchie o nuove! Nel caso fossero nuove, sorgebbe un gran problema. Vedo fratelli e sorelle che non si limitano a prenderne una o due copie, ma ne prelevano cinque o sei, anche se il loro nucleo familiare è composto da meno persone. Vista la vostra saggezza, dato che in casa siamo rimasti solo io e mio marito, cosa mi consigliate? Per l'abbonamento del Cristiano devo chiedere di farmi arrivare cinque o sei copie anche se siamo in due? Eh sì, perchè almeno non si litiga per leggere!!! (Ognuno ha la sua copia e avanzano pure). Aspetto con ansia una vostra risposta sapendo che mi risponderete nel miglior modo possibile. Sappiate però che, se il problema persiste, sarò costretta, appena finisce la riunione a correre lungo il corridoio della sala, per prendere i giornalini, non salutando i credenti, per la paura che finiscano (cio' non sarebbe giusto). Un caro saluto e abbraccio. Una vostra lettrice”. C ara sorella e lettrice, grazie per la fiducia data al nostro programma. E’ proprio questa fiducia che ci incoraggia e ci spinge a lavorare sempre con più serietà all'interno dell'assemblea per scardinare quei problemi e quegli intoppi, che ci impediscono di godere appieno della comunione fraterna cui siamo chiamati gli uni verso gli altri. Dato però che siamo abituati a dire le cose come stanno, cara sorella, dopo una prima lettura della tua lettera, abbiamo notato due elementi che cozzano tra di loro. Il primo è il fatto che tu sei una veterana della nostra assemblea. Il secondo è che nonostante cio' non ti sei resa conto che il giornalino “Evangelici in sesto”, anche se inizialmente sotto altro nome, gira in chiesa da anni, e non solo ultimamente, come hai scritto. Questo ci fa riflettere: dove sei stata in tutti questi anni? C'eri o hai vissuto ai margini dell'assemblea? Hai partecipato attivamente alla vita comunitaria o sei stata una credente della domenica? Dopo questa osservazione (scusaci, ma ci è uscito dal cuore!!!), addentriamoci nel problema da te segnalatoci. Si sa che il giornalino viene dato ai membri effettivi dell'assemblea, di regola uno a famiglia, e per i giovani o per le persone singole, uno a testa. Il fatto che una persona singola o un nucleo familiare ne prenda più di una copia può portare a varie deduzioni. Che vada a ruba è un indice positivo per l'assemblea, che dimostra in modo effettivo l' interesse della fratellanza verso la chiesa, tranne per quelle eccezioni in cui, dato che per una volta avevi scritto due righe di testimonianze o di perle, a fine riunione ti sei scagliato su quel giornale, come un giocatore di rugby, per sbandierare a destra e sinistra quello che avevi scritto. È anche vero, però, che per essere edificati ne basta una copia! Del “Cristiano”, “Voce del Vangelo” e quant'altro, dove devi sganciare soldazzi, non ne prenoti più di una copia. Concludendo, cara sorella, l'unica spiegazione è che le copie prese in più vadano a finire in manacce estranee all'assemblea. I motivi??? A chi vanno queste copie??? Sorella… sorella... se hai scritto questa lettera immagina più di noi dove vadano a finire. Ma certe dichiarazioni non siamo autorizzati a farle. L'unico consiglio, che possiamo darti e dare a tutti i membri dell'assemblea interessati a questo problema, è questo: a fine riunione vigiliamo insieme e se notiamo qualcosa di anomalo possiamo chiedere alla persona che sta prendendo più copie il perché di questo gesto… se poi preferisci, puoi sempre chiamare noi del cast di “PLN” e saremo pronti col nostro staff e riprendere in diretta la scena e a seguire il tragitto del giornalino preso in più, anche se lo dovessimo seguire in capo al mondo. Grazie per averci scelto I direttori di Predica la Notizia 13 VITA PRATICA Gianmarco Tozzi Mettere in pratica ciò che si conosce M ettere in pratica ciò che si conosce è la migliore dimostrazione della vera fede. C'è stato un episodio della vita di Gesù che mi ha sempre fatto riflettere. Si tratta del lavaggio dei piedi ai discepoli, descritto nel capitolo 13 del vangelo di Giovanni. In quella circostanza, poche ore prima di essere arrestato e tradito da Giuda nel giardino del Getsemani, il maestro insegnò ai suoi discepoli con un gesto sublime, lavare i piedi a tutti loro, cosa volesse dire “mettere in pratica il vangelo “. I discepoli, che spesso litigavano per sapere chi di loro fosse il “maggiore”, non avevano ancora capito che, per essere grandi agli occhi di Dio, occorre essere dei servi che mettono in pratica ciò che conoscono. Occorreva applicare, nella vita quotidiana, l'insegnamento di Cristo. Non basta sapere, ma occorre mettere in pratica. Infatti il Signore conclude il suo dire dopo aver lavato i piedi ai discepoli con le famose parole: “Se sapete queste cose, siete beati se le fate” (Giovanni 13:17). Gesù voleva insegnare ai suoi la necessità di rendere pratica la fede con gesti quotidiani. La vera fede è una fede visibile anche attraverso piccoli gesti quotidiani, che magari solo alcuni vedono o che solo Dio vede. “Una fede pratica è la migliore testimonianza che possiamo dare al mondo!” Anche noi oggi possiamo mostrare la nostra fede in modo pratico “lavando i piedi” al nostro prossimo e soprattutto ai nostri fratelli. Non si tratta di un lavaggio fisico ovviamente, ma si tratta di compiere praticamente delle gesta in favore del nostro prossimo e dei nostri fratelli, che conosciamo e che hanno bisogno di qualcosa che noi siamo in grado di fare. Non sempre chi ha bisogno di essere aiutato ci chiederà di aiutarlo, ma dobbiamo essere noi a prendere l’iniziativa di servirlo. Questo è ciò che ha fatto il maestro con i suoi discepoli. Ha lavato loro i piedi senza che nessuno glielo chiedesse, senza essere obbligato a farlo. Una fede praticante è la migliore testimonianza che possiamo dare al mondo. Senza le opere il mondo difficilmente potrà vedere in noi l'immagine di Cristo e rimanere attratta dal vangelo. A volte le persone che si dichiarano non credenti o, comunque, non praticanti mostrano uno zelo nelle opere pietose e misericordiose, che dovrebbe farci riflettere. Dobbiamo credere con fede e vivere per fede, ma dobbiamo anche sforzarci di praticare le opere che Dio ha precedentemente preparate, affinchè le pratichiamo (Efesini 2:8-10). Praticare la fede non significa che dobbiamo compiere per forza grandi gesta che tutti possono vedere , come quello di partire in missione o morire per Cristo come un martire, ma significa in primo luogo vivere quotidianamente in modo concreto e pratico gli insegnamenti del maestro. Occuparsi di chi è bisognoso, pregare e visitare chi è ammalato, portare una parola di conforto a chi è nel bisogno, evangelizzare il nostro vicino di casa o collega di lavoro, aiutare praticamente chi ci chiede una mano ed altro sono tutte manifestazioni concrete di una fede operante. Ricordiamoci che davanti al tribunale di Cristo ogni Suo figlio dovrà rendere conto di come è stato il suo operato, per ricevere i premi oppure i rimproveri del maestro (1° Corinzi 3:14-15). La vera fede è necessariamente visibile attraverso le opere. Esse però non danno la salvezza, ma sono la naturale manifestazione della vera fede salvifica, che ha rigenerato il cuore umano. Impegnamoci perciò a praticare le opere buone che Dio ci mette davanti come frutto di una fede viva e sincera, sapendo che ognuno di noi dovrà comparire davanti al tribunale di Cristo. 14 ..e riempiranno di frutti la superficie della terra.. MISSIONI Tonino Stelluti Storia della nascita dei GEDEONI V i racconto brevemente come è nata l'associazione cristiana dei Gedeoni. Nell'autunno dell'anno 1898, John Nicolson si fermò al Central Hotel Usa per trascorrervi la notte. A causa del sovraffollamento dell'albergo, gli venne offerto di dividere una camera doppia con Samuel. Nicolson, all'età di 13 anni, aveva promesso alla madre morente che avrebbe letto la Bibbia e pregato tutti i giorni. Anche Samuel aveva l’abitudine di leggere la Parola e pregare prima di andare a dormire. Così, i due scoprirono subito di essere entrambi cristiani, lesserò la Bibbia insieme, pregarono e quella sera stessa ebbero l'idea di collocare la Parola negli alberghi. Il 31 maggio del 1899 Nicolson, Samuel e il fratello Will si incontrarono e costituirono l'Associazione Cristiana Gedeoni (il nome Gedeone non fu casuale ma fu scelto come esempio di fedeltà al Signore – vedi Giudici 6-78). Oggi i Gedeoni distribuiscono gratuitamente il Nuovo Testamento e i Salmi in 190 nazioni, nelle scuole, nelle carceri, negli alberghi, negli ospedali e nelle caserme di polizia, dei carabinieri e dei vigili del fuoco. IL PERIODICO DEI GEDEONI I membri iscritti all'associazione nel mondo sono 200.000 e distribuiscono 70/80 milioni di copie all'anno di Bibbie. In Italia siamo presenti, dal 1965, in circa 100 campi e distribuiamo 400.000 copie all'anno di vangeli di cui 5.000 solo a Milano. Il nostro responsabile, a Milano, organizza mensilmente incontri per pregare , leggere la Parola e fare il programma mensile di distribuzione. Due volte al mese si va nelle scuole a distribuire. Preghiamo per questa opera, che dà la possibilità di conoscere Cristo a milioni di persone. 15 BREVI BAMBINI Due piccoli servitori del Signore Cari bambini, voglio presentarvi due vostri “colleghi”, che ho conosciuto 1 distribuzione dei nei giorni trascorsi a L’aquila per la calendari agli abitanti della città: Stachi, che frequenta la 2 scuola primaria, e Perside che frequenta la scuola media. Vi parlerò di due bambini, proprio come voi!!! Vi state chiedendo:” Cosa c’ entrano loro nell’articolo del giornalino”? Leggete e poi capirete!! Stachi e Perside sono i figli della coppia di missionari Corrado e Lidia Camagna; questa famiglia si è trasferita a L’aquila dopo il terremoto per servire Dio in questa città. Ora vi racconto com’è andata. Al termine di un lungo viaggio in treno, io, Lea e Maria P. eravamo finalmente arrivate, pronte per una nuova esperienza. Stachi e Perside ci hanno accolte con un grande sorriso e, durante i giorni che abbiamo trascorso insieme, i loro visi erano sempre gioiosi e solari, anche se noi avevamo invaso la loro privacy, occupando le loro camerette e “rubando” loro il turno per andare in bagno a fare la doccia! Al mattino, dopo colazione, ci riunivamo tutti insieme per fare la meditazione e pregare; solitamente ci disponevamo in cerchio e ognuno pregava per il lavoro da compiere durante la giornata e per la persona che sedeva alla nostra destra. Anche Stachi e Perside pregavano sempre con noi più grandi, senza vergognarsi e senza essere bloccati dal fatto che non ci conoscevano bene. Nelle loro preghiere chiedevano a Dio di benedire la distribuzione dei calendari per quella giornata e di guidare noi ragazzi che saremmo andati per le strade. Avevano un grande desiderio di venire con noi a consegnarli, ma durante la giornata dovevano andare a scuola. Parlando con i loro genitori abbiamo saputo che loro si impegnano sempre nel distribuire i volantini durante le evangelizzazioni. Corrado, inoltre, ci ha raccontato alcuni aneddoti sul figlio. Quando dovevano lasciare Agerola per trasferirsi a L’aquila, Stachi ha scritto una lettera di addio alla sua classe; nella conclusione scrisse più o meno così: “Se mi volete veramente bene, aprite tutti il vostro cuore a Gesù»! Un giorno, un compagno gli ha chiesto cosa fosse quel libro che portava con sé; sapete cosa gli ha risposto Stachi? «Questa è l’arma più potente che esista”! Ovviamente il libro in questione era la Bibbia. 16 BREVI BAMBINI Dopo il forte terremoto del 6 aprile 2009, ci sono state altre scosse a L’aquila. Un giorno, mentre Stachi era in classe, la terra ha iniziato a tremare; di corsa le maestre hanno portato fuori tutti i bambini, ma dopo essere usciti, lui si era accorto di aver dimenticato dentro la Bibbia, così è rientrato per prenderla, incurante del terremoto. Da questo gesto anche le insegnanti hanno iniziato a porsi delle domande sulla fede che vedono in Stachi. Per loro è strano che un bambino, durante la ricreazione della mensa, legga la Bibbia o che il suo interesse durante le scosse sia stato1 quello di tornare in classe per recuperarla. La mattina del nostro ritorno a2 Milano, abbiamo ricevuto una brutta notizia: i padroni di casa avevano cacciato Corrado e la sua famiglia dall’appartamento; proprio ora che erano riusciti a trovarne uno in affitto, dopo tanti mesi di ricerca. Purtroppo dovevano già lasciarlo! Corrado ci ha anche detto che avevano solo una settimana di tempo per liberare la casa, così, in fretta e furia.Solo pochi giorni per prendere l’essenziale e trasferirsi nel camper. Nonostante la circostanza avversa, i due bambini non sono andati in crisi. Per molti sarebbe stata una situazione di panico,ma per Perside e Stachi no. I bambini non si sono preoccupati per il fatto che da quel momento non avrebbero più avuto delle mura calde in cui stare, e nemmeno si sono angustiati per i loro giocattoli:probabilmente nella fretta di andare ne avrebbero dimenticato o perso qualcuno…Anzi, sapete una cosa? L’espressione di gioia non è sparita dai loro volti. Nei momenti di preghiera, prima di partire, li ho sentiti pregare per i padroni della casa, affinché anche loro potessero conoscere Gesù. La storia di Stachi e Perside ci dimostra che, anche se si è piccoli, è possibile servire Dio; vi starete chiedendo:”Come?”. - Pregando per ogni cosa che vi sta a cuore, per gli impegni evangelistici della chiesa (concerti, distribuzione di volantini ecc.). - Impegnandovi, sia distribuendo, sia cantando nel coro dei bambini con impegno. - Testimoniando di Gesù a tutte le persone con cui venite in contatto: a scuola, a calcio, in piscina, a scuola di musica… - Confidando in Dio in ogni occasione della vita. Se imparerete da piccoli a servire Dio, diventerete dei Suoi grandi e fedeli servitori. P.S Non dimenticatevi di pregare per Stachi, Perside e i loro genitori, che possano trovare una casa e che Dio possa benedirli nel lavoro che svolgono in questa città. Sarah Di Vito 17 Dal 29 dicembre 2009 al 4 marzo 2010 abbiamo ricevuto circa 1700 visite con 5500 pagine visitate e un tempo medio sul sito di 3 minuti. Praticamente abbiamo una media di 20 visitatori al giorno. Credo sia un buon risultato per il sito di una chiesa locale. Alcuni contatti sono avvenuti tramite web. Lo strumento più gettonato con cui poter ascoltare, scaricare, condividere i sermoni della domenica. Ottimo per un ripasso e quindi per poter meditare in modo più approfondito il sermone. 18 TESTIMONIANZE Abele Tozzi I QUATTRO DELL’AQUILA P rima di partire per l’Aquila, abbiamo chiesto in preghiera al nostro Signore Gesù di proteggerci durante il viaggio, di preparare i nostri cuori e le nostre menti a compiere l’opera che Lui aveva messo davanti a noi. Siamo partiti ben equipaggiati, sicuri che Dio ci avrebbe usati per la Sua gloria; sentivamo forte il sostegno della nostra chiesa e dei nostri fratelli, grazie a tutte le loro preghiere per noi. Sia nel viaggio di andata che in quello di ritorno, la protezione di Dio non si è fatta attendere e mentre lavoravamo abbiamo sperimentato che Lui è buono con quelli che confidano nel suo aiuto. Durante questa esperienza di servizio, Dio ci ha mostrato le sue benedizioni: ha rafforzato la nostra comunione, ci ha resi pronti a pregare e meditare la Sua Parola, ci ha spinti a lodarlo con gioia e mostrare amore gli uni verso gli altri. Inoltre, ci ha permesso, mentre lavoravamo tra i terremotati, di testimoniare della nostra fede per Gesu’,cercando di portare conforto e di consolare le persone che erano lì. Quando compiamo l’opera Sua, Dio rende i nostri cuori e le nostre menti sensibili ai bisogni degli altri. Ringraziato sia l’Iddio della nostra salvezza, per quanto fa nella vita di ognuno di noi. Con amore fraterno Abele, Vincenzo, Domenico e NIcola 19 TESTIMONIANZA Giovanna Ciuffreda ECCHIAIA A NELLA V Z N E R E F F O S E E IN SOLITUD Sono Giovanna Ciuffreda e scrivo questi piccoli pensieri di incoraggiamento per noi anziani, che viviamo sulla soglia della vecchiaia. Il Signore, ci ricorda attraverso la sua Parola, questi versetti che dicono: “L'Eterno lo sosterrà quando sarà a letto ammalato; Tu lo consolerai nella sua malattia” (Salmo 41:3). “Tu non temere, perché Io sono con te; non ti smarrire, perché Io sono il tuo Dio; Io ti fortifico, Io ti sostengo, Io ti soccorro” (Isaia 41:1). “Poiché Dio è il nostro Dio, sarà la nostra guida fino alla morte” (Salmo 48:14). Penso sia comune a tutti noi anziani, che abbiamo raggiunto l'età matura, cominciare a pensare alla vecchiaia con un po' di preoccupazione. “Che ne sarà di me quando rimarrò solo e non sarò più in grado di provvedere alle mie necessità? Sarò ancora autosufficiente? Saranno la tristezza e la solitudine le mie compagne quotidiane?”. Per molti anziani, penso sia così. L'isolamento di un malato è spesso una realtà dolorosa. In una camera di ospedale, anche con più letti, l'anziano soffre da solo. Le visite che riceve lo confortano per un po' di tempo, ma le ore di solitudine sono molte, e quelle della notte sono ancora più lunghe. Anche se ha il privilegio di essere a casa, la solitudine c'è sempre, perché i membri della famiglia hanno i loro impegni di lavoro e non possono stare vicini ai propri cari. Questa solitudine pesa e accresce la sofferenza. Ma per noi credenti non dovrebbe essere così, perché abbiamo il Signore che ci incoraggia e ci consola. Attraverso la Sua Parola ci aiuta a superare quei momenti. “In Dio solo trova riposo l'anima mia, da Lui proviene la mia salvezza”. 20 “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà” (Salmo 46:1). “Il Dio Eterno è il tuo rifugio; e sotto di te stanno le Sue braccia eterne” (Deut. 33:27). L'esperienza fatta da tanti credenti, che hanno attraversato questi periodi così difficili, ha potuto dimostrare che la presenza del Signore ha prodotto in loro un grande conforto e una pace profonda; tali credenti hanno potuto essere di incoraggiamento agli altri. Il Suo amore e le sue promesse non vengono mai meno. Dio non ci trascura quando non possiamo essere più attivi. “Vi sosterrò e vi aiuterò!” Conserviamo nel cuore queste promesse quando ci sentiremo soli e inutili, perché non lo saremo! “Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta, perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco” (Isaia 50:4). Possiamo servire il Signore e gli altri con la preghiera e con la lettura della Sua Parola; Essa è cibo che sazia e acqua che disseta. Affrontiamo la solitudine, la malattia e la vecchiaia con la forza che Dio ci dà. Signore, dammi di aspettare non la morte per essere liberato dai miei problemi, ma il momento gioioso in cui Ti vedrò e potrò essere con Te per tutta l'eternità. Alleluia, lode al Suo nome glorioso! PERLE Marco 7:14:23 “Poi, chiamata la folla a sé, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete: non c'è nulla fuori dell'uomo che entrando in lui possa contaminarlo; sono le cose che escono dall'uomo quelle che contaminano l'uomo. [Se uno ha orecchi per udire oda.]» Quando lasciò la folla ed entrò in casa, i suoi discepoli gli chiesero di spiegare questa parabola. Egli disse loro: «Neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può contaminare, perché non gli entra nel cuore, ma nel ventre e se ne va nella latrina?» Così dicendo, dichiarava puri tutti i cibi. Diceva inoltre: «E’ quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo».” I destinatari a cui Dio rivolge tali parole sono soprattutto i farisei. I farisei erano le guide spirituali e religiose del tempo, ma come sappiamo tutti bene, curavano molto l'apparenza, ma non il cuore. Ecco che in questa breve parabola Gesù vuole mostrare, soprattutto a loro, che ciò che contamina l'uomo è tutto ciò che esce dal cuore. Ciò che mi contamina è il mio cuore, perché è da esso che escono pensieri cattivi, furti, sguardi maligni, superbia, calunnia, stoltezza….. Tante volte mi preoccupo anche io, come i farisei, di curare soprattutto l'aspetto esteriore, quindi curo il mio atteggiamento, il mio modo di vestire, faccio ripetutamente cose che so essere buone, frequento alcuni posti ed altri no …..ma Dio non guarda cosa facciamo, ma guarda i sentimenti che riempiono il nostro cuore. ACCANTO AL SIGNORE - Quando sei spaventato, stai vicino al Signore. - Quando sei arrabbiato, stai vicino al Signore. - Quando sei spaventato, stai vicino al Signore. - Quando vieni ferito da qualcuno che ami, stai vicino al Signore. - Quando capisci che da solo non puoi uscire dal tuo problema, stai vicino al Signore. Ho capito che la cosa che più di qualunque altra necessita di cura non è l'esteriorità, ma il mio cuore! Quante volte dal mio e dal nostro cuore sono usciti pensieri cattivi, bugie, sguardi maligni, superbia, ecc.? Geremia 4:14 “Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché tu sia salvata. Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui?” Da lì a poco Giuda sarebbe stata distrutta. Geremia aveva capito che il loro cuore si era ormai allontanato da Dio e tutto ciò che usciva dal di dentro li aveva contaminati a tal punto da far muovere la mano di Dio contro di loro. Fratelli, facciamo attenzione al nostro cuore!!!! - Quando perdi il senso della vita, stai vicino al Signore. Impariamo, come Davide, a dire: - Quando ti sei sentito ingannato e scandalizzato, stai vicino al Signore. - Quando non riesci a trovare un lavoro, stai vicino al Signore. Salmi 26:2 “Scrutami, o SIGNORE, e mettimi alla prova; purifica i miei reni e il mio cuore.” - Quando sei davanti alla tomba di una persona che amavi molto, stai vicino al Signore. E' da più di un anno che ho imparato a fare mia questa preghiera. Quando ci accorgiamo che dal nostro cuore è uscito un pensiero cattivo In qualsiasi circostanza, sia di gioia sia di dolore, la tua mente sia vicina contro un nostro fratello o una nostra sorella, quando ci accorgiamo che un comportamento sbagliato di un fratello ci sta portando ad al Signore. Lui ci ha promesso che sarà sempre al nostro fianco, ci ospitare nel nostro cuore sentimenti di rabbia, abbonderà della Sua grazia e della Sua pace in ogni situazione. invidia, gelosia, pregiudizio, chiediamo subito perdono a Dio e Con queste parole voglio incoraggiare tutte quelle persone che sono in preghiamolo di purificare e scacciare tutti questi brutti sentimenti dal difficoltà, voglio dire che il nostro Signore e Salvatore è sempre pronto a nostro cuore. Io sto facendo così, cari fratelli. Che il Signore mi e ci aiuti a comprendere fino in fondo quanto donarci amore. Coloro che hanno un cuore rotto e stanco devono importante sia agli occhi di Dio avere un cuore puro, perché ciò che ci arrendersi al Signore, Lui provvederà ad asciugare ogni loro lacrima. condanna sono tutti i sentimenti e i pensieri che si annidano in esso. Matteo 6:25, 33-34 Dio vi benedica. Con affetto Mariel Sinani ( in arte MARIO ) Sara Castellano 21 RECENSIONI Paolo Di Nunzio I carismatici imento carismatico del mov prospettiva dottrinale John F. MacArthur I CARISMATICI – Prospettiva dottrinale del movimento carismatico. Autore: John F. MacArthur Jr. Editore: Edizioni Centro Biblico Pagg. 254 In ogni parte del globo i Carismatici attraggono sempre più convertiti e cristiani di altre denominazioni. C’è qualcosa di speciale nella loro dottrina? Cos’è il battesimo dello Spirito Santo? È necessaria un’esperienza successiva alla salvezza per essere ripieni dello Spirito Santo? Le esperienze e le visioni sono sicure? Qual è il ruolo della Bibbia oggi? Le guarigioni e il dono delle lingue che i Carismatici professano di esercitare sono eccezioni che Dio ha loro riservato o dovrebbero essere una realtà per tutti i cristiani di oggi? L’autore, in modo chiaro, ordinato e semplice, spiegando i passi della Scrittura oggetto di confusione su tali argomenti, offre risposte che lascio al lettore scoprire. La ricchezza del libro poggia sul fatto che la posizione teologica dell’autore non è frutto di convinzioni o pensieri personali, ma scaturisce dallo studio accurato della Parola di Dio. Consiglio questo libro in particolare ai giovani e a tutti coloro che non hanno ancora una posizione biblica sull’argomento.Il detto “prevenire è meglio che curare” è quanto mai attuale. 22 LO 1 O T I T testo testo TITO LO 1 testo testo