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2010 Gennaio Marzonovità! - Evangelici Sesto San Giovanni

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2010 Gennaio Marzonovità! - Evangelici Sesto San Giovanni
in
6
Evangelici
Numero 29 Anno 11
Distribuzione Gratuita
Chiesa Cristiana Evangelica
20099 Sesto San Giovanni MI
via Carlo Marx 605
cell.: 348.82.08.926
[email protected]
www.evangeliciinsesto.org
Direttore Responsabile
Pasquale Di Nunzio
Gianmarco Tozzi
Coordinatori
Stefano Milone
Marco Nasuti
Emanuele Labranca
Collaboratori
Gruppo Giovanile
della Chiesa Evangelica
di Sesto San Giovanni
Revisione Testi
Sara Di Nunzio
Impaginazione e
Grafica
Stefano Milone
Marco Nasuti
Emanuele Labranca
in questo numero:
questonumero:
numero:
ininquesto
EDITORIALE
pag. 3
Due uomini incappucciati e armati
entrano nella grande sala dove erano
radunati 2000 membri di una comunità
cristiana. Uno di questi due uomini disse..
NOTIZIE
DALL’ESTERO
pag. 7
Ciao a tutti! Qui a Madrid le cose vanno
bene, cosí come da voi. Durante il
periodo delle feste abbiamo avuto
diverse attivitá in chiesa e fuori..
Se anche tu
hai un articolo,una testimonianza,
un’idea, una riflessione,
una domanda
o hai letto un libro e vuoi
condividere alcuni
aspetti del testo con tutti noi,
allora
invia subito una e.mail alla redazione,
al seguente indirizzo:
[email protected]
BREVI
CHIESA
pag. 8
Dal 5 all’8 dicembre si è svolto il
convegno per giovani e famiglie,
organizzato dalla nostra chiesa presso il
centro vacanze di Castione della...
pag. 11
pag.12
VITA
PRATICA
Mettere in pratica ciò che si conosce è la
migliore dimostrazione della vera fede.
C'è stato un episodio della vita di Gesù che
mi ha sempre fatto riflettere. Si tratta...
Trova il contrario delle seguenti parole (ad
esempio: debole = forte) e disponi sulle
righe sottostanti le iniziali delle parole
individuate per ottenere la risposta...
?
??
?
DOMANDE
& RISPOSTE
pag. 10
In 1° Corinzi, al cap. 5, l’apostolo Paolo
sgrida i Corinzi a proposito di uno
scandalo. Al versetto 5 dello stesso
capitolo, è scritto: "Ho deciso che...
SOLO PAROLE
O ANCHE
FATTI?
pag. 13
Cari amici, anche in questo numero,
come potete vedere, la redazione ha
deciso di toccare un tema, per molti versi
analogo a quello della tipa, molto...
MISSIONI
BREVI
BAMBINI
pag. 15
pag. 16-17
iVi racconto brevemente come è nata
l'associazione cristiana dei Gedeoni.
Nell'autunno dell'anno 1898, John
Nicolson si fermò al Central Hotel...
Cari bambini,voglio presentarvi due vostri
“colleghi”, che ho conosciuto nei giorni
trascorsi a L’aquila per la distribuzione dei
calendari agli abitanti della città...
TESTIMONIANZA
SITO WEB
TESTIMONIANZA
TESTIMONIANZA
pag. 18
pag. 19
pag.
pag. 20
16-17
Dal 29 dicembre 2009 al 4 marzo 2010
abbiamo ricevuto circa 1700 visite con
5500 pagine visitate e un tempo medio
sul sito di 3 minuti. Praticamente...
Prima di partire per l’Aquila, abbiamo
chiesto in preghiera al nostro Signore Gesù
di proteggerci durante il viaggio, di
preparare i nostri cuori...
oppure
consegna ai coordinatori
il testo da pubblicare nel prossimo
numero del giornalino
EVANGELICI in 6°
pag. 6 e 9
pag. 4-5
Desidero ricordare, in modo schematico,
alcuni risultati di una fede operante che
troviamo in Romani 12 vv. 9-21.
Dottrina e pratica devono procedere....
GIOCHI PER
I PIU’ PICCOLI
George Müller nacque a Kroppenstadt, in
Germania, il 27 settembre 1805. Era figlio
di un impiegato prussiano. A dieci anni,
iniziò a studiare per diventare...
GIOCHI
ADULTI
Una fede operante
nell’amore
BIOGRAFIE
pag. 14
...SCRIVICI!!!
STUDIO Biblico
PERLE
pag. 21
RECENSIONI
pag. 22
In ogni parte del globo i Carismatici
attraggono sempre più convertiti e cristiani
di altre denominazioni. C’è qualcosa di
speciale nella loro dottrina?
Sono Giovanna Ciuffreda e scrivo questi
piccoli pensieri di incoraggiamento per noi
anziani, che viviamo sulla soglia della
vecchiaia. Il Signore ci ricorda...
?
EDITORIALE
Pasquale Di Nunzio
Apparenza
o realtà?
Apparenza
o realtà
?
D
ue uomini incappucciati e armati entrarono nella grande sala, dove erano radunati duemila
membri di una comunità cristiana. Uno di questi due uomini disse con gran voce: ”Chi è un vero
cristiano ed è disposto a morire per Cristo, resti dov’è; gli altri possono uscire”. Delle duemila
persone presenti, ne restarono solo una ventina, le altre scapparono.
L’uomo incappucciato, che aveva parlato, disse al predicatore: ”Ora che questo luogo si è liberato di tutti
gli ipocriti, può iniziare la riunione”.
La maggioranza di quelle persone erano ipocrite, apparivano dei cristiani, ma in realtà non lo erano.
Purtroppo, questa è la realtà oggi di molte chiese cristiane. Il Signore soltanto conosce quelli che sono Suoi
(2 Timoteo 2:19), ma gli uomini possono vedere la realtà della nostra fede dalle opere e dai frutti che
mostriamo.
Giacomo afferma: “A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere la fede, ma non ha opere? Infatti, come il
corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta” (Giacomo 2: 14,26).
Quanti credenti oggi frequentano gli incontri domenicali, partecipano alla Cena del Signore, pregano,
leggono la Bibbia, ma non mostrano i segni di una reale conversione?
Quante persone oggi dicono di essere dei credenti, hanno l’apparenza della pietà, ma non hanno la
sostanza, ossia la vera fede che salva e trasforma la vita? (2 Timoteo 3:5).
Le dieci vergini della parabola raccontata da Gesù avevano tutte le lampade, ma solo cinque avevano l’olio.
Quando lo sposo tornò, tutte le vergini si svegliarono e preparano le lampade per andargli incontro allo
sposo; ma solo le cinque vergini che avevano l’olio poterono entrare nella sala delle nozze e poi la porta fu
chiusa. Alle altre cinque, che trovarono la porta chiusa, lo sposo disse; ” Io vi dico in verità: non vi conosco”
(Matteo 25:1-13).
Possiamo avere la lampada, ossia l’apparenza, ma senza l’olio, senza la vera fede che salva, senza lo Spirito
Santo che il Signore accorda a tutti quelli che credono in Lui con tutto il cuore.
Possiedi la fede che salva? Stai mostrando i segni di una vera conversione? Stai manifestando i frutti di un
vero credente? Oppure hai solo una fede superficiale che non salva e non ha nessun valore davanti a Dio?
L’apostolo Giovanni nella sua prima lettera ci mostra i segni caratteristici di un vero credente. Voglio
ricordarne solo alcuni.
1. L’ubbidienza ai Suoi comandamenti e un cammino degno del Signore
“ Da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i Suoi comandamenti. Chi dice: io l’ho
conosciuto e non osserva i Suoi comandamenti è un bugiardo” (1 Giovanni 2:3-6).
2.La separazione dal mondo
“ Non amate il mondo, né le cose che sono nel modo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui”
(1 Giovanni 2:15).
3.La liberazione dalla potenza del peccato
“Chiunque rimane in Lui, non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare, non l’ha visto, né
conosciuto” (1 Giovanni 3:6).
4.L’amore per i fratelli e una vita comunitaria
“Da questo sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane
nella morte” (1 Giovanni 3:14).
Sei salvato o perduto? Hai una fede operante o morta? Stai mostrando il frutto dello Spirito Santo nella tua
vita? Stai vivendo per Cristo? Stai ubbidendo ai Suoi comandamenti ad ogni costo? Hai la vittoria sul
peccato, sul mondo e su Satana? Stai mostrando un profondo amore verso i fratelli e stai vivendo una
intensa vita comunitaria? Stai coltivando la tua relazione con Dio? Lo stai servendo con gioia? Hai stabilito
le giuste priorità nella tua vita?
3
STUDIO BIBLICO
Pasquale Di Nunzio
Una fede operante nell’amore
La vera fede implica un vero
cambiamento!
Desidero ricordare, in modo schematico, alcuni
risultati di una fede operante che troviamo in
Romani 12 vv. 9-21.
Dottrina e pratica devono procedere insieme.
Fede e opere devono andare di pari passo. La
fede senza le opere è morta (Giacomo 2;14-26).
Gesù, dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli,
disse:
“Se sapete queste cose, siete beati se le fate”
(Giovanni 13:17).
Giacomo scrive: “Mettete in pratica la Parola e non
ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi”(
Giacomo 1:21-23).
- Essere pieni di affetto fraterno
“Quanto all'amore fraterno, siate pieni di
affetto gli uni verso gli altri” -v. 10L'amore è il legame che tieni uniti i membri
della stessa famiglia.
- Mostrare onore e stima verso gli altri
“Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo
reciprocamente” -v. 10bDobbiamo, con umiltà, stimare gli altri superiori
a noi stessi, onorare i fratelli e promuovere una
buona reputazione per loro.
2. Il nostro impegno
Risultati di una fede operante
Dobbiamo impegnarci nella chiesa con serietà.
1. Il nostro amore
ALCUNE MANIFESTAZIONI DEL NOSTRO
IMPEGNO
“L'amore sia senza ipocrisia” -v. 9L'amore è il segno distintivo del credente.
“Da questo conosceranno tutti che siete miei
discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”
(Giovanni 13:35).
- Essere zelanti
“ Quanto allo zelo, non siate pigri”- v. 11Dobbiamo essere zelanti e dare a Dio la priorità
assoluta.
- Essere ferventi nello spirito
C A R AT T E R I S T I C H E E M A N I F E S TA Z I O N I “ Siate ferventi nello spirito” -v. 11DELL'AMORE
Dobbiamo guardarci dalla tiepidezza e ardere
di amore per il Signore .
- Amare senza ipocrisia
Il Signore rimproverò la chiesa di Laodicea:
L'amore vero è sincero, senza maschera e “ Io conosco le tue opere; tu non sei né freddo,
apparenze.
né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente!
Così, poiché sei tiepido e non sei né freddo né
- Aborrire il male e attenersi al bene
fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca”
L'imperativo di Dio: “Aborrite il male e attenetevi (Apocalisse 3:15-16).
fermamente al bene” -v. 9bIl vero amore si dona, si sacrifica per l'altro, fa il - Servire il Signore
bene e non chiede nulla in cambio.
“ Servite il Signore” -v. 11Non c'è amore senza servizio e non c'è servizio
senza sacrificio. Servire costa!
4
STUDIO BIBLICO
- Essere allegri nella speranza
“Siate allegri nella speranza” -v. 12aIl ritorno di Cristo è la beata speranza della
Chiesa.
La speranza del cristiano non delude, poiché
poggia sull'amore di Dio, che è sparso nei nostri
cuori mediante lo Spirito Santo.
- Essere pazienti nella tribolazione
“Siate pazienti nella tribolazione” -12bLa sofferenza e le prove fanno parte della vita
cristiana. Esse servono a rafforzare e purificare la
nostra fede.
Non c’è amore
senza servizio,
e non c’è servizio
senza sacrificio!
- Essere perseveranti nella preghiera
“Siate perseveranti nella preghiera” -v. 12cDobbiamo riscoprire la potenza della preghiera. Non vi stimate saggi da voi stessi ” -v. 16bDobbiamo pregare con perseveranza, senza L'orgoglio divide, l'umiltà unisce. Vi è una
sapienza umana, terrena, che non ha valore.
stancarci.
Abbiamo bisogno della sapienza divina, che è
pura, pacifica, mite, piena di misericordia e di
3. La nostra disponibilità verso tutti
buoni frutti, imparziale e senza ipocrisia .
(Giacomo 3:13-16).
- Provvedere alle necessità dei santi
“ Provvedendo alle necessità dei santi” -v13a- Fare il bene
Siamo chiamati a fare del bene a tutti, “Non rendete a nessuno male per male.
specialmente ai fratelli in fede (Galati 6:10).
Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli
uomini” -v.17- Esercitare l'ospitalità
“Esercitando con premura l'ospitalità”- v. 13b- Essere in pace con tutti
“Se è possibile, per quanto dipende da voi,
- Benedire e non maledire
vivete in pace con tutti gli uomini” -v. 18“Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e
non maledite”-v. 14- Non fare le vendette
“Non fate le vostre vendette, miei cari, ma
- Essere allegri con quelli che sono allegri,
cedete il posto all'ira di Dio, poiché sta scritto:
piangere con quelli che piangono
a me, la vendetta; io darò la retribuzione, dice
“Siate allegri con quelli che sono allegri,
il Signore” -v 19piangete con quelli che piangono” -v. 15Agendo così, dimostreremo al malvagio un
Dobbiamo mostrare simpatia e sensibilità verso
amore profondo, che sarà come un fuoco
tutti.
(carboni accesi sul suo capo), che consumerà
la sua malvagità ed il suo odio e lo indurrà al
- Avere uno stesso sentimento
ravvedimento.
“Abbiate tra di voi un medesimo sentimento”
-v. 16a- Vincere il male con il bene
“Non lasciarti vincere dal male; ma vinci il
- Essere umili e saggi
male con il bene” -v. 21“Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi
attirare dalle umili.
5
?!
GIOCHI PER I PIU’ GRANDI
Associa le seguenti
frasi - azioni - caratteristiche
ai vari personaggi
1
(PER CONOSCERE LA SOLUZIONE CONTROLLARE LA TABELLA IN FONDO ALLA PAGINA)
A
Gesù
1
prigioniero di Cristo
B
Mosè
2
Maria Maddalena
C
Paolo
3
costruì il tempio
D
Lazzaro
4
percosse una pietra
E
Eva
5
uomo secondo il cuore di Dio
F
Davide
6
crocifissione
G
Salomone
7
albero della conoscenza del bene e del male
H
Giosuè
8
caduta delle mura di Gerico
I
Pietro
9
primo assassino della storia umana
L
Caino
10
rinnegò Gesù
M
Ester
11
capo dei pubblicani
N
Rut
12
fariseo, capo dei Giudei
O
Anna
13
moglie di Boaz
P
Apollo
14
abitò e morì in Egitto
Q
Zaccheo
15
Assuero, re di Persia
R
Giuseppe
16
viveva nel paese di Uz
S
Nabonide
17
discepolo di Giovanni Battista
T
Giobbe
18
ingannò gli apostoli sull’importo della vendita di un campo
U
Nicodemo
19
madre del profeta Samuele
V
Anania
20
ultimo re di Babilonia
SOLUZIONE:
A
6
6
B
4
C
1
D
2
E
7
F
5
G
3
H
8
I
10
L
9
M
15
N
13
O
19
P
17
Q
11
R
14
S
20
T
16
U
12
V
18
NOTIZIE DALL’ESTERO
C
iao a tutti! Qui a Madrid le cose vanno
bene, cosí come da voi. Durante il periodo
delle feste abbiamo avuto diverse attivitá in
chiesa e fuori da essa. E’ stato un bel tempo da
trascorrere con i fratelli e le sorelle in Cristo, e per
poter riflettere sul nuovo anno che é appena
cominciato.
Nella comunità non ci annoiamo mai, c'é sempre
qualcosa di nuovo che succede. Il fatto piú
eclatante dell'ultimo periodo é stato l'arresto di
uno dei giovani della chiesa, poiché non possiede
il permesso di soggiorno. Quando é arrivato in
Spagna, non era credente, poi si é convertito ma,
dato che non ha trovato lavoro, non é riuscito a
mettersi in regola. Nel frattempo é cresciuto molto
spiritualmente e, adesso che si trova in carcere, si
vedono i frutti.
Sí, perché si nota che é sereno: potrebbe essere
rimandato in Bolivia, ma lui é tranquillo e confida
nella volontá di Dio.
Non sta lí ad aspettare che passino le ore! E’
incredibile sapere che si é proposto di evangelizzare gli altri detenuti, quattordici persone hanno ricevuto Gesú
come loro personale Salvatore e con due di loro ha cominciato un corso di discepolato! Dio é grande e
quando confidiamo in Lui le cose le vediamo da un altro punto di vista!
Domani andró a trovare la gente della chiesa, che stiamo aiutando. Cominceremo a lavorare di piú con loro.
Questa chiesa ha un bel gruppo di giovani, ma i responsabili non sono molto ferrati nelle Scritture. Viviamo in
un mondo dove l'amore per Dio si vive solo come un sentimento e non c'é nessun tipo di impegno o sacrificio,
neanche per conoscerlo di piú.
In chiesa c'é gente che va e gente che viene, per diversi motivi (alcuni devono viaggiare, altri non sono cosí
saldi nel Signore come dovrebbero), peró c'é un gruppetto di persone che ama Dio e si sforza di servirlo e
imparare di piú su di Lui, e questo ci incoraggia.
Alexis, il ragazzo che sto discepolando, sta crescendo nel Signore, vedo che sta cominciando a prendere
decisioni piú serie in merito alla propria vita e, inoltre, sta invitando i suoi amici in chiesa e parla loro di Dio.
Uno di loro, Jonhatan, ha cominciato ad assistere agli studi sulla Parola di Dio, ma quando parlo con lui mi
rendo conto che non é ancora salvato, perció vi chiedo di pregare per la sua salvezza.
A livello personale, ringrazio Dio perché sto crescendo molto; Dio mi sta formando tanto spiritualmente e
anche caratterialmente. Il fatto di avere piú responsabilitá in chiesa é una sfida che mi aiuta a crescere e
ringrazio Dio per le opportunitá che mi dà.
Guardando al futuro, se Dio vuole, quest'estate mi sposeró con Belén, adesso stiamo valutando alcune cose e
poi vi faró sapere meglio. Ci saranno sempre piú responsabilitá in futuro e vi chiedo di pregare per me, per le
decisioni che dovró prendere e anche per il sostegno. Come sapete, una cosa é vivere da solo, un'altra é vivere
in due, ma sono sicuro che Dio provvederá. Lui mi ha chiamato per servirlo e fino ad ora non mi ha mai fatto
mancare nulla, e cosí sará per il futuro, ma pregate per me per questo.
Un abbraccio e un saluto a tutti.
Michele
7
TESTIMONIANZA
Gina Tancredi
CONVEGNO A CASTIONE DELLA PRESOLANA
D
al 5 all'8 dicembre si è svolto il
convegno per giovani e famiglie,
organizzato dalla nostra chiesa, presso
il Centro Vacanze di Castione della Presolana
(BG).
I partecipanti erano circa 180 persone,
provenienti da diverse località italiane.
Abbiamo goduto della comunione fraterna, del
tempo libero e, nello stesso tempo, è stato
bello e interessante trascorrere questi giorni
all'ascolto della Parola di Dio; il Signore ha
parlato ai nostri cuori attraverso i messaggi
esposti dai fratelli Andrea Belli, dell'assemblea
di Fontanellato, e Graziano Riccioni,
dell'assemblea di San Severo.
Il fratello Andrea Belli ha parlato del
fidanzamento, del matrimonio e della famiglia
analizzando i ruoli del marito, della moglie e dei
figli alla luce della Parola di Dio.
Il fratello Graziano Riccioni, in qualità di
medico, ha affrontato dei temi molto
interessanti e di grande attualità, come la
contraccezione, l'aborto e il controllo delle
nascite; ha parlato anche dell'ansia, della
depressione e delle medicine alternative.
Tutti gli studi hanno messo in evidenza che la
Parola di Dio ha dei principi validi per tutti i
tempi e per tutte le culture, che si applicano a
tutti gli aspetti della nostra vita e noi, come
credenti, siamo chiamati ad avere un'etica
biblica e una condotta basata sugli
insegnamenti della Parola di Dio.
Molto interessante è stato anche l'incontro che
abbiamo avuto durante l'ultimo giorno del
convegno, in cui gli oratori hanno risposto alle
domande che sono state rivolte loro dai
partecipanti.
A conclusione del convegno, abbiamo avuto
un tempo dedicato alle testimonianze, che
incoraggiato a proseguire il nostro cammino
con il Signore, anche in mezzo alle difficoltà,
guardando con fiducia a Colui che può fare al di
là di quello che domandiamo o pensiamo.
Durante i quattro giorni trascorsi a Castione,
abbiamo avuto modo anche di divertirci con le
attività sportive e con i giochi organizzati la sera
da Fabio, Marco e Paolo, e con la serata dei
talenti.
Ringraziamo tutti i partecipanti e un grazie
particolare al gruppo cucina per il lavoro svolto;
ai fratelli che si sono occupati del servizio
accoglienza e registrazione dei partecipanti; a
quelli che di sono occupati della musica, della
conduzione del periodo di canto e di preghiera
prima degli studi; alle sorelle che hanno
organizzato il programma per i bambini
durante gli incontri e a tutti i credenti hanno
lavorato, in modo visibile e dietro le quinte, nei
vari servizi per la buona riuscita del convegno.
Siamo grati al Signore con tutto il cuore per
questo tempo prezioso trascorso insieme e
per come ha guidato e benedetto ogni
aspetto del Convegno. A Lui sia tutta la
gloria!
Breve testimonianza di Andrea Belli
Siamo veramente grati al Signore per la bella
esperienza che ci ha concesso di avere in questo
bellissimo posto, che è Castione della
Presolana.
Infatti, dal 5 fino all’ 8 dicembre abbiamo
partecipato a questo convegno organizzato
dalla Chiesa di Sesto San Giovanni.
Per me è stata una bellissima esperienza poter
servire il Signore mediante la predicazione,
insieme al mio fratello Graziano Riccioni,
anziano della chiesa di San Severo.
Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato,
dal personale della cucina, che con zelo
instancabile ci ha preparato dei meravigliosi
manicaretti, all’organizzazione logistica, ai
giovani che hanno partecipato. Ho anche
apprezzato le belle conversazioni che abbiamo
potuto avere.
Grazie al Signore e grazie a tutti voi, davvero!!!
8
GIOCHI PER I PIU’ GRANDI
QUIZ BIBLICO
Prova a rispondere alle seguenti domande..
(PER CONOSCERE LA SOLUZIONE, CONTROLLARE IN FONDO ALLA PAGINA)
1
Chi fu uno dei più malvagi re d’Israele, al tempo del profeta Elia, che prese in moglie
una donna pagana di nome Izebel e che, alla fine dei suoi giorni, perì miseramente?
2
Come si chiamava il fratello di Pietro, che prima di diventare apostolo di Gesù Cristo
era discepolo di Giovanni Battista?
3
Quali sono i tre oggetti che si trovavano all’interno dell’arca del patto?
4
Qual è il nome della città che è anche conosciuta come “La città di Davide”?
5
In quale libro della Parola di Dio la lingua viene definita come “una parte delle nostre
membra, che nessun uomo può domare, un male continuo e pieno di veleno mortale”?
6
Quali furono i peccati commessi da Davide, per i quali stava chiedendo perdono nel
cosiddetto “Salmo di pentimento”?
7
Chi fu la persona alla quale Gesù chiese per ben tre volte: “Mi ami tu”?
SOLUZIONE:
1
ACAB
2
AN DR EA
3
T A V O LE DE LLA LE GG E
M A N NA
V E R GA D I A RO N N E
4
S IO N
5
G IAC O M O
6
A D U L T E R IO
O M IC ID IO
7
P IE TR O
9
DOMANDE E RISPOSTE
?
In 1° Corinzi, al cap. 5, l’apostolo Paolo sgrida i Corinzi a
proposito di uno scandalo.
Al versetto 5 dello stesso capitolo, è scritto:
"Ho deciso che quel tale sia consegnato a Satana, per la rovina
della carne, affinchè lo Spirito sia salvo nel giorno del Signore".
Cosa significa e che cosa comporta “consegnare qualcuno in man di Satana"
Risposta
- L'importanza della disciplina
- L'abbandono nelle mani di Satana
(1 Corinzi 5:5)
Non bisogna solo prevenire il male, ma anche,
se necessario, correggere, curare, ammonire, Si tratta di una disciplina estrema prevista nei
disciplinare.
casi di grave immoralità, come l'incesto di
Corinto (1°Corinzi 5:5) e di una grave
Lo scopo della disciplina è l'onore e la santità deviazione dottrinale, come nel caso di
di Dio nella chiesa locale (Salmo 93:5; 1° Pietro Imeneo e Alessandro ( 1° Timoteo 1: 19-20).
1:15-16) e la riabilitazione del colpevole
(Galati 6:1, 2° Tessalonicesi 3:14-15).
L'espressione “consegnare qualcuno a
Satana, per la rovina della carne, affinchè lo
spirito sia salvo nel giorno del Signore Gesù”
può significare che quel tale entra nella sfera
- Motivi di disciplina
di Satana, dove riceverà una punizione fisica.
1. Conflitti personali (Matteo 18:15-20)
Quando si persiste nel peccato, il Signore può
2. Vita disordinata e ribellione
intervenire
drasticamente per porre fine allo
(2 Tessalonicesi 3:6, 14; 1 Tessalonicesi 5:14:
stesso.
Ebrei 13:17).
3. Maldicenze e divisioni (Romani 16:17)
4. Falsa dottrina (2° Giovanni 9-11; Galati 1:9) Anania e Saffica morirono all'istante per la
5. Immoralità (1° Corinzi 5:1-12; Efesini 5:3-4) loro menzogna (Atti 5:1-10). Paolo afferma
che a Corinto molti erano infermi e malati e
parecchi morivano (1°Corinzi 11:30-31),
perché partecipavano indegnamente alla
- Vari gradi di disciplina
Cena del Signore e avevano una vita
disordinata.
1. La riprensione privata (Matteo 18:15)
2. La riprensione pubblica (1 Timoteo 5:20;
La disciplina nella chiesa, in tutte le sue forme,
Matteo 18:15-17)
3. L'esclusione dalla comunione della chiesa e è voluta da Cristo, il Capo della chiesa, perché
il corpo possa mantenersi sano e vigoroso.
dalla Cena del Signore (Matteo18:17;
1°Corinzi 5:11-13; 2°Tessalonicesi 3: 6,14).
Pasquale Di Nunzio
10
SERVITORI DI DIO
Fabio Milone
GEORGE MULLER: la storia del più grande uomo di preghiera
G
eorge Müller nacque a Kroppenstadt, in
Germania, il 27 settembre 1805. Era figlio di un
impiegato prussiano. A dieci anni, iniziò a
studiare per diventare pastore luterano, ruolo molto
ambito nella società del tempo. A quattordici anni,
morta sua madre, fu costretto per un anno a studiare
da privatista con un insegnante nei pressi di
Magdeburgo, dove, nel frattempo, si trasferì con il
padre. Dopo due anni e mezzo di ginnasio presso la
scuola di Nordhausen, fu ammesso all'università di
Halle. Ma la sua vocazione per gli studi teologici fu
contrastata con dalla sua condotta deplorevole:
mentiva, rubava dove e quando poteva, si ubriacava,
frequentava prostitute, accumulava debiti ovunque e
finì anche in prigione per vagabondaggio.
Storia tratta dal libro “Potenza in Prigione”, Porte Aperte 2006
Fu liberato dopo un mese, ma non migliorò affatto la
propria condotta.
Questo atteggiamento perdurò fino al 1825, anno in
cui si verificò una trasformazione nel cuore a causa
della grazia di Dio in Cristo Gesù, che segnò per
sempre la sua vita.
Müller tornò agli studi teologici, come un uomo
radicalmente cambiato e, dopo soli due mesi, sentì la
chiamata del Signore per la missione; ciò provocò una
re a z i o n e i n f e l i c e n e l p a d re .
Per questo, Müller fu costretto a lasciare il tetto
pater no e rifiutò ogni aiuto finanziario.
Immediatamente, trovò il modo di guadagnarsi da
vivere dando lezioni private di tedesco.
Queste lezioni gli permisero di recarsi a Londra per
prepararsi per la missione.
Müller giunse a Londra, ma, pochi mesi dopo, una
gravissima malattia interruppe i suoi studi. Durante
questo periodo, iniziò la sua attività di predicatore.
Il 5 marzo 1834, Müller fondò la S.K.I. (Scripture
Knowledge Institution), organo necessario per
promuovere la conoscenza delle Sacre Scritture nelle
scuole per bambini e adulti, fornendo insegnanti e libri
di testo adatti, assistendo finanziariamente bambini,
troppo poveri per frequentare queste scuole, e
aiutando missionari e scuole missionarie in tutti i Paesi
del mondo. Molte somme di denaro vennero date per
la S.K.I e distribuite a missionari in molte parti del
mondo, fra cui anche in Italia. L'inizio dell'aiuto al
nostro paese avvenne nel 1861, anno durante il quale
vennero aperte alcune scuole evangeliche in Piemonte
(a Rivalta Bormida, Casorzo Monferrato, Castino
d'Alba, Spinetta Marengo), istituzioni poi cessate
all'epoca del fascismo.
Due anni dopo la fondazione della S.K.I, Müller iniziò
un'altra opera, per la quale, forse, divenne ancora più
famoso: la cura degli orfani.
Un'epidemia di colera abbattutasi sulla città di Bristol
colpì soprattutto i giovani fra i venti e i trent'anni.
Questi, morendo, lasciavano numerosi bambini orfani
in tenera età, senza tetto, senza cibo e senza cura
alcuna.
George Müller pregò che Dio provvedesse ai mezzi, a
case e al personale per ricoverare gli orfani in
condizioni disperate.
Dio provvide, con la somma di circa diecimila sterline,
per l'acquisto di un vasto terreno dove fabbricare la
prima costruzione che avrebbe ospitato fino a duemila
bambini.
A Bristol esiste ancora la "Müller House"(Casa Müller).
Gli orfani non furono più alloggiati in vaste case, ma in
piccole "case famiglia", curate da coppie di credenti
preparati a svolgere questo compito.
Nel corso della sua vita George Müller ha istruito e
aiutato non meno di 123.000 bambini, ha fatto
circolare qualcosa come 275.000 Bibbie in varie lingue,
ha aiutato le missioni nel mondo, sostenendo 189
missionari e 112 assistenti.
Ma tutto questo non sarebbe stato possibile se George
Müller non fosse stato un uomo di preghiera. Egli
confidava e pregava regolarmente Dio per le necessità
quotidiane e ogni giorno la sua fede in Dio cresceva
anche grazie alle prove.
Che ognuno di noi possa prendere esempio da
quest'uomo di fede, considerando ciò che Dio può fare
di una persona che si consacra totalmente a Lui!
11
GIOCHI PER I PIU’PICCOLI
Il contrario!
1
TROVA IL CONTRARIO DELLE SEGUENTI PAROLE (AD ESEMPIO :
DEBOLE = FORTE) DISPONI SULLE RIGHE SOTTOSTANTI
LE INIZIALI DELLE PAROLE INDIVIDUATE PER OTTENERE LA RISPOSTA.
DOVE SI TROVAVA L’ARCA DELL’ALLEANZA?
POCO =
BASSO =
BELLO =
USCIRE =
POVERO =
GIORNO =
CHIUSO =
FREDDO =
LIBERO =
BUIO =
AMORE =
?!
LA SOLUZIONE E’: TABERNACOLO
12
NEL………
L
t
solo poRo
e?!?
o
Onche fat i?!?
C
Luca Ciuffreda, Nico Di Nunzio
ari amici, anche in questo numero, come potete vedere, la redazione ha deciso di toccare un tema, per molti versi analogo a
quello della tipa, molto difficile, dove spesso alle parole non seguono fatti. Quante volte hai alzato la mano, prospero di
promesse, quando la domenica mattina, alle h: 11,45 – orario in cui ci siamo impegnati come assemblea a terminare il culto di
lode e adorazione- è stato fatto un appello per montare i tavoli al giovedì successivo dopo la riunione (in un momento di euforia, con
gia' la testa al ricco pranzo domenicale) e poi, invece, non ti sei presentato neanche alla riunione, perché pensi di saperne già
abbastanza sul libro degli Atti e sulla chiesa primitiva?
Vi starete chiedendo cosa c'entra tutto questo. Ma smettila di giustificarti, lo sai benissimo, la fede in modo pratico significa anche
servizio.
Va bene! Buon per voi, perché stavolta con l'articolo ci fermiamo qua. Continuiamo invece con la rubrica “SOS predica la notizia”, che
abbiamo inaugurato qualche numero fa.Sentite questa segnalazione che ci è pervenuta.
“Cari fratelli e coordinatori di Predica la notizia,
Non so se avete notato che, in queste ultimi tempi, girano in chiesa delle copie del giornalino EVANGELICI IN 6°!
Ora, io vorrei capire, se sono copie vecchie o nuove! Nel caso fossero nuove, sorgebbe un gran problema.
Vedo fratelli e sorelle che non si limitano a prenderne una o due copie, ma ne prelevano cinque o sei, anche se il loro nucleo
familiare è composto da meno persone.
Vista la vostra saggezza, dato che in casa siamo rimasti solo io e mio marito, cosa mi consigliate? Per l'abbonamento del Cristiano
devo chiedere di farmi arrivare cinque o sei copie anche se siamo in due? Eh sì, perchè almeno non si litiga per leggere!!! (Ognuno
ha la sua copia e avanzano pure).
Aspetto con ansia una vostra risposta sapendo che mi risponderete nel miglior modo possibile.
Sappiate però che, se il problema persiste, sarò costretta, appena finisce la riunione a correre lungo il corridoio della sala, per
prendere i giornalini, non salutando i credenti, per la paura che finiscano (cio' non sarebbe giusto).
Un caro saluto e abbraccio. Una vostra lettrice”.
C
ara sorella e lettrice, grazie per la fiducia data al nostro programma. E’ proprio questa fiducia che ci incoraggia e ci spinge a
lavorare sempre con più serietà all'interno dell'assemblea per scardinare quei problemi e quegli intoppi, che ci impediscono di
godere appieno della comunione fraterna cui siamo chiamati gli uni verso gli altri.
Dato però che siamo abituati a dire le cose come stanno, cara sorella, dopo una prima lettura della tua lettera, abbiamo notato due
elementi che cozzano tra di loro. Il primo è il fatto che tu sei una veterana della nostra assemblea. Il secondo è che nonostante cio'
non ti sei resa conto che il giornalino “Evangelici in sesto”, anche se inizialmente sotto altro nome, gira in chiesa da anni, e non solo
ultimamente, come hai scritto. Questo ci fa riflettere: dove sei stata in tutti questi anni? C'eri o hai vissuto ai margini
dell'assemblea? Hai partecipato attivamente alla vita comunitaria o sei stata una credente della domenica?
Dopo questa osservazione (scusaci, ma ci è uscito dal cuore!!!), addentriamoci nel problema da te segnalatoci.
Si sa che il giornalino viene dato ai membri effettivi dell'assemblea, di regola uno a famiglia, e per i giovani o per le persone singole,
uno a testa. Il fatto che una persona singola o un nucleo familiare ne prenda più di una copia può portare a varie deduzioni.
Che vada a ruba è un indice positivo per l'assemblea, che dimostra in modo effettivo l' interesse della fratellanza verso la chiesa,
tranne per quelle eccezioni in cui, dato che per una volta avevi scritto due righe di testimonianze o di perle, a fine riunione ti sei
scagliato su quel giornale, come un giocatore di rugby, per sbandierare a destra e sinistra quello che avevi scritto.
È anche vero, però, che per essere edificati ne basta una copia! Del “Cristiano”, “Voce del Vangelo” e quant'altro, dove devi sganciare
soldazzi, non ne prenoti più di una copia.
Concludendo, cara sorella, l'unica spiegazione è che le copie prese in più vadano a finire in manacce estranee all'assemblea. I
motivi??? A chi vanno queste copie??? Sorella… sorella... se hai scritto questa lettera immagina più di noi dove vadano a finire. Ma
certe dichiarazioni non siamo autorizzati a farle. L'unico consiglio, che possiamo darti e dare a tutti i membri dell'assemblea
interessati a questo problema, è questo: a fine riunione vigiliamo insieme e se notiamo qualcosa di anomalo possiamo chiedere alla
persona che sta prendendo più copie il perché di questo gesto… se poi preferisci, puoi sempre chiamare noi del cast di “PLN” e saremo
pronti col nostro staff e riprendere in diretta la scena e a seguire il tragitto del giornalino preso in più, anche se lo dovessimo
seguire in capo al mondo.
Grazie per averci scelto
I direttori di Predica la Notizia
13
VITA PRATICA
Gianmarco Tozzi
Mettere in pratica ciò
che si conosce
M
ettere in pratica ciò che si conosce è la
migliore dimostrazione della vera fede.
C'è stato un episodio della vita di Gesù che mi ha
sempre fatto riflettere.
Si tratta del lavaggio dei piedi ai discepoli, descritto nel
capitolo 13 del vangelo di Giovanni.
In quella circostanza, poche ore prima di essere
arrestato e tradito da Giuda nel giardino del
Getsemani, il maestro insegnò ai suoi discepoli con un
gesto sublime, lavare i piedi a tutti loro, cosa volesse
dire “mettere in pratica il vangelo “.
I discepoli, che spesso litigavano per sapere chi di loro
fosse il “maggiore”, non avevano ancora capito che,
per essere grandi agli occhi di Dio, occorre essere dei
servi che mettono in pratica ciò che conoscono.
Occorreva applicare, nella vita quotidiana,
l'insegnamento di Cristo.
Non basta sapere, ma occorre mettere in pratica. Infatti
il Signore conclude il suo dire dopo aver lavato i piedi ai
discepoli con le famose parole: “Se sapete queste cose,
siete beati se le fate” (Giovanni 13:17).
Gesù voleva insegnare ai suoi la necessità di rendere
pratica la fede con gesti quotidiani.
La vera fede è una fede visibile anche attraverso
piccoli gesti quotidiani, che magari solo alcuni vedono
o che solo Dio vede.
“Una fede pratica è la
migliore testimonianza
che possiamo
dare al mondo!”
Anche noi oggi possiamo mostrare la nostra fede in
modo pratico “lavando i piedi” al nostro prossimo e
soprattutto ai nostri fratelli.
Non si tratta di un lavaggio fisico ovviamente, ma si
tratta di compiere praticamente delle gesta in
favore del nostro prossimo e dei nostri fratelli, che
conosciamo e che hanno bisogno di qualcosa che
noi siamo in grado di fare.
Non sempre chi ha bisogno di essere aiutato ci
chiederà di aiutarlo, ma dobbiamo essere noi a
prendere l’iniziativa di servirlo. Questo è ciò che ha
fatto il maestro con i suoi discepoli.
Ha lavato loro i piedi senza che nessuno glielo
chiedesse, senza essere obbligato a farlo.
Una fede praticante è la migliore testimonianza che
possiamo dare al mondo. Senza le opere il mondo
difficilmente potrà vedere in noi l'immagine di
Cristo e rimanere attratta dal vangelo.
A volte le persone che si dichiarano non credenti o,
comunque, non praticanti mostrano uno zelo nelle
opere pietose e misericordiose, che dovrebbe farci
riflettere.
Dobbiamo credere con fede e vivere per fede, ma
dobbiamo anche sforzarci di praticare le opere che
Dio ha precedentemente preparate, affinchè le
pratichiamo (Efesini 2:8-10).
Praticare la fede non significa che dobbiamo compiere
per forza grandi gesta che tutti possono vedere , come
quello di partire in missione o morire per Cristo come
un martire, ma significa in primo luogo vivere
quotidianamente in modo concreto e pratico gli
insegnamenti del maestro.
Occuparsi di chi è bisognoso, pregare e visitare chi è
ammalato, portare una parola di conforto a chi è nel
bisogno, evangelizzare il nostro vicino di casa o collega
di lavoro, aiutare praticamente chi ci chiede una mano
ed altro sono tutte manifestazioni concrete di una
fede operante.
Ricordiamoci che davanti al tribunale di Cristo ogni
Suo figlio dovrà rendere conto di come è stato il suo
operato, per ricevere i premi oppure i rimproveri del
maestro (1° Corinzi 3:14-15).
La vera fede è necessariamente visibile attraverso le
opere. Esse però non danno la salvezza, ma sono la
naturale manifestazione della vera fede salvifica, che
ha rigenerato il cuore umano.
Impegnamoci perciò a praticare le opere buone che
Dio ci mette davanti come frutto di una fede viva e
sincera, sapendo che ognuno di noi dovrà
comparire davanti al tribunale di Cristo.
14
..e riempiranno di frutti la
superficie della terra..
MISSIONI
Tonino Stelluti
Storia della nascita dei GEDEONI
V
i racconto brevemente come è nata
l'associazione cristiana dei Gedeoni.
Nell'autunno dell'anno 1898, John
Nicolson si fermò al Central Hotel Usa per
trascorrervi la notte.
A causa del sovraffollamento dell'albergo, gli
venne offerto di dividere una camera doppia con
Samuel. Nicolson, all'età di 13 anni, aveva
promesso alla madre morente che avrebbe letto
la Bibbia e pregato tutti i giorni.
Anche Samuel aveva l’abitudine di leggere la
Parola e pregare prima di andare a dormire.
Così, i due scoprirono subito di essere entrambi
cristiani, lesserò la Bibbia insieme, pregarono e
quella sera stessa ebbero l'idea di collocare la
Parola negli alberghi.
Il 31 maggio del 1899 Nicolson, Samuel e il
fratello Will si incontrarono e costituirono
l'Associazione Cristiana Gedeoni (il nome
Gedeone non fu casuale ma fu scelto come
esempio di fedeltà al Signore – vedi Giudici 6-78).
Oggi i Gedeoni distribuiscono gratuitamente il
Nuovo Testamento e i Salmi in 190 nazioni, nelle
scuole, nelle carceri, negli alberghi, negli
ospedali e nelle caserme di polizia, dei
carabinieri e dei vigili del fuoco.
IL PERIODICO DEI GEDEONI
I membri iscritti all'associazione nel mondo sono
200.000 e distribuiscono 70/80 milioni di copie
all'anno di Bibbie.
In Italia siamo presenti, dal 1965, in circa 100
campi e distribuiamo 400.000 copie all'anno di
vangeli di cui 5.000 solo a Milano.
Il nostro responsabile, a Milano, organizza
mensilmente incontri per pregare , leggere la
Parola e fare il programma mensile di
distribuzione. Due volte al mese si va nelle scuole
a distribuire.
Preghiamo per questa opera, che dà la
possibilità di conoscere Cristo a milioni di
persone.
15
BREVI BAMBINI
Due piccoli servitori del Signore
Cari bambini,
voglio presentarvi due vostri “colleghi”, che ho conosciuto
1 distribuzione dei
nei giorni trascorsi a L’aquila per la
calendari agli abitanti della città: Stachi, che frequenta la
2
scuola primaria, e Perside che frequenta
la scuola media. Vi
parlerò di due bambini, proprio come voi!!!
Vi state chiedendo:” Cosa c’ entrano loro nell’articolo del
giornalino”?
Leggete e poi capirete!!
Stachi e Perside sono i figli della coppia di missionari
Corrado e Lidia Camagna; questa famiglia si è trasferita a
L’aquila dopo il terremoto per servire Dio in questa città.
Ora vi racconto com’è andata.
Al termine di un lungo viaggio in treno, io, Lea e Maria P.
eravamo finalmente arrivate, pronte per una nuova
esperienza. Stachi e Perside ci hanno accolte con un grande
sorriso e, durante i giorni che abbiamo trascorso insieme, i
loro visi erano sempre gioiosi e solari, anche se noi avevamo
invaso la loro privacy, occupando le loro camerette e
“rubando” loro il turno per andare in bagno a fare la
doccia!
Al mattino, dopo colazione, ci riunivamo tutti
insieme per fare la meditazione e pregare; solitamente ci disponevamo in cerchio e ognuno pregava
per il lavoro da compiere durante la giornata e per la persona che sedeva alla nostra destra. Anche
Stachi e Perside pregavano sempre con noi più grandi, senza vergognarsi e senza essere bloccati dal
fatto che non ci conoscevano bene. Nelle loro preghiere chiedevano a Dio di benedire la
distribuzione dei calendari per quella giornata e di guidare noi ragazzi che saremmo andati per le
strade. Avevano un grande desiderio di venire con noi a consegnarli, ma durante la giornata
dovevano andare a scuola. Parlando con i loro genitori abbiamo saputo che loro si impegnano
sempre nel distribuire i volantini durante le evangelizzazioni.
Corrado, inoltre, ci ha raccontato alcuni aneddoti sul figlio. Quando dovevano lasciare Agerola per
trasferirsi a L’aquila, Stachi ha scritto una lettera di addio alla sua classe; nella conclusione scrisse più
o meno così: “Se mi volete veramente bene, aprite tutti il vostro cuore a Gesù»! Un giorno, un
compagno gli ha chiesto cosa fosse quel libro che portava con sé; sapete cosa gli ha risposto Stachi?
«Questa è l’arma più potente che esista”!
Ovviamente il libro in questione era la Bibbia.
16
BREVI BAMBINI
Dopo il forte terremoto del 6 aprile 2009, ci sono state altre scosse a L’aquila. Un giorno, mentre
Stachi era in classe, la terra ha iniziato a tremare; di corsa le maestre hanno portato fuori tutti i
bambini, ma dopo essere usciti, lui si era accorto di aver dimenticato dentro la Bibbia, così è rientrato
per prenderla, incurante del terremoto.
Da questo gesto anche le insegnanti hanno iniziato a porsi delle domande sulla fede che vedono in
Stachi. Per loro è strano che un bambino, durante la ricreazione della mensa, legga la Bibbia o che il
suo interesse durante le scosse sia stato1 quello di tornare in classe per recuperarla.
La mattina del nostro ritorno a2 Milano, abbiamo ricevuto una brutta notizia: i padroni di casa
avevano cacciato Corrado e la sua famiglia dall’appartamento; proprio ora che erano riusciti a
trovarne uno in affitto, dopo tanti mesi di ricerca. Purtroppo dovevano già lasciarlo! Corrado ci ha
anche detto che avevano solo una settimana di tempo per liberare la casa, così, in fretta e furia.Solo
pochi giorni per prendere l’essenziale e trasferirsi nel camper.
Nonostante la circostanza avversa, i due bambini non sono andati in crisi.
Per molti sarebbe stata una situazione di panico,ma per Perside e Stachi no. I bambini non si sono
preoccupati per il fatto che da quel momento non avrebbero più avuto delle mura calde in cui stare,
e nemmeno si sono angustiati per i loro giocattoli:probabilmente nella fretta di andare ne avrebbero
dimenticato o perso qualcuno…Anzi, sapete una cosa? L’espressione di gioia non è sparita dai loro
volti. Nei momenti di preghiera, prima di partire, li ho sentiti pregare per i padroni della casa, affinché
anche loro potessero conoscere Gesù.
La storia di Stachi e Perside ci dimostra che, anche se si è piccoli, è possibile servire Dio; vi starete
chiedendo:”Come?”.
- Pregando per ogni cosa che vi sta a cuore, per gli impegni evangelistici della chiesa
(concerti, distribuzione di volantini ecc.).
- Impegnandovi, sia distribuendo, sia cantando nel coro dei bambini con impegno.
- Testimoniando di Gesù a tutte le persone con cui venite in contatto: a scuola, a calcio, in piscina, a
scuola di musica…
- Confidando in Dio in ogni occasione della vita.
Se imparerete da piccoli a servire Dio, diventerete dei Suoi grandi e fedeli servitori.
P.S Non dimenticatevi di pregare per Stachi, Perside e i loro genitori, che possano trovare una casa e
che Dio possa benedirli nel lavoro che svolgono in questa città.
Sarah Di Vito
17
Dal 29 dicembre 2009 al 4 marzo 2010
abbiamo ricevuto circa 1700 visite con
5500 pagine visitate e un tempo medio sul
sito di 3 minuti.
Praticamente abbiamo una media di
20 visitatori al giorno.
Credo sia un buon risultato per il sito di una
chiesa locale.
Alcuni contatti sono avvenuti tramite web.
Lo strumento più gettonato con cui
poter ascoltare, scaricare, condividere i
sermoni della domenica.
Ottimo per un ripasso e quindi per
poter meditare in modo più
approfondito il sermone.
18
TESTIMONIANZE
Abele Tozzi
I QUATTRO DELL’AQUILA
P
rima di partire per l’Aquila, abbiamo chiesto in preghiera al nostro Signore Gesù di proteggerci
durante il viaggio, di preparare i nostri cuori e le nostre menti a compiere l’opera che Lui aveva
messo davanti a noi.
Siamo partiti ben equipaggiati, sicuri che Dio ci avrebbe usati per la Sua gloria; sentivamo forte il
sostegno della nostra chiesa e dei nostri fratelli, grazie a tutte le loro preghiere per noi.
Sia nel viaggio di andata che in quello di ritorno, la protezione di Dio non si è fatta attendere e mentre
lavoravamo abbiamo sperimentato che Lui è buono con quelli che confidano nel suo aiuto.
Durante questa esperienza di servizio, Dio ci ha mostrato le sue benedizioni: ha rafforzato la nostra
comunione, ci ha resi pronti a pregare e meditare la Sua Parola, ci ha spinti a lodarlo con gioia e
mostrare amore gli uni verso gli altri.
Inoltre, ci ha permesso, mentre lavoravamo tra i terremotati, di testimoniare della nostra fede per
Gesu’,cercando di portare conforto e di consolare le persone che erano lì.
Quando compiamo l’opera Sua, Dio rende i nostri cuori e le nostre menti sensibili ai bisogni degli altri.
Ringraziato sia l’Iddio della nostra salvezza, per quanto fa nella vita di ognuno di noi.
Con amore fraterno
Abele, Vincenzo, Domenico e NIcola
19
TESTIMONIANZA
Giovanna Ciuffreda
ECCHIAIA
A NELLA V
Z
N
E
R
E
F
F
O
S
E
E
IN
SOLITUD
Sono Giovanna Ciuffreda e scrivo questi piccoli
pensieri di incoraggiamento per noi anziani,
che viviamo sulla soglia della vecchiaia.
Il Signore, ci ricorda attraverso la sua Parola,
questi versetti che dicono:
“L'Eterno lo sosterrà quando sarà a letto
ammalato; Tu lo consolerai nella sua malattia”
(Salmo 41:3).
“Tu non temere, perché Io sono con te; non ti
smarrire, perché Io sono il tuo Dio; Io ti fortifico,
Io ti sostengo, Io ti soccorro” (Isaia 41:1).
“Poiché Dio è il nostro Dio, sarà la nostra guida
fino alla morte” (Salmo 48:14).
Penso sia comune a tutti noi anziani, che
abbiamo raggiunto l'età matura, cominciare a
pensare alla vecchiaia con un po' di
preoccupazione. “Che ne sarà di me quando
rimarrò solo e non sarò più in grado di
provvedere alle mie necessità?
Sarò ancora autosufficiente? Saranno la
tristezza e la solitudine le mie compagne
quotidiane?”.
Per molti anziani, penso sia così.
L'isolamento di un malato è spesso una realtà
dolorosa. In una camera di ospedale, anche con
più letti, l'anziano soffre da solo. Le visite che
riceve lo confortano per un po' di tempo, ma le
ore di solitudine sono molte, e quelle della
notte sono ancora più lunghe. Anche se ha il
privilegio di essere a casa, la solitudine c'è
sempre, perché i membri della famiglia hanno i
loro impegni di lavoro e non possono stare
vicini ai propri cari. Questa solitudine pesa e
accresce la sofferenza. Ma per noi credenti non
dovrebbe essere così, perché abbiamo il
Signore che ci incoraggia e ci consola.
Attraverso la Sua Parola ci aiuta a superare quei
momenti. “In Dio solo trova riposo l'anima
mia, da Lui proviene la mia salvezza”.
20
“Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto
sempre pronto nelle difficoltà” (Salmo 46:1).
“Il Dio Eterno è il tuo rifugio; e sotto di te stanno
le Sue braccia eterne” (Deut. 33:27).
L'esperienza fatta da tanti credenti, che hanno
attraversato questi periodi così difficili, ha
potuto dimostrare che la presenza del Signore
ha prodotto in loro un grande conforto e una
pace profonda; tali credenti hanno potuto
essere di incoraggiamento agli altri. Il Suo
amore e le sue promesse non vengono mai
meno. Dio non ci trascura quando non
possiamo essere più attivi. “Vi sosterrò e vi
aiuterò!”
Conserviamo nel cuore queste promesse
quando ci sentiremo soli e inutili, perché non lo
saremo!
“Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta,
perché io sappia aiutare con la parola chi è
stanco” (Isaia 50:4).
Possiamo servire il Signore e gli altri con la
preghiera e con la lettura della Sua Parola; Essa
è cibo che sazia e acqua che disseta.
Affrontiamo la solitudine, la malattia e la
vecchiaia con la forza che Dio ci dà.
Signore, dammi di aspettare non la morte per
essere liberato dai miei problemi, ma il
momento gioioso in cui Ti vedrò e potrò essere
con Te per tutta l'eternità.
Alleluia, lode al Suo nome glorioso!
PERLE
Marco 7:14:23
“Poi, chiamata la folla a sé, diceva loro:
«Ascoltatemi tutti e intendete: non c'è nulla fuori dell'uomo
che entrando in lui possa contaminarlo; sono le cose che escono
dall'uomo quelle che contaminano l'uomo. [Se uno ha orecchi per udire
oda.]» Quando lasciò la folla ed entrò in casa, i suoi discepoli gli
chiesero di spiegare questa parabola.
Egli disse loro: «Neanche voi siete capaci di comprendere?
Non capite che tutto ciò che dal di fuori entra nell'uomo non lo può
contaminare, perché non gli entra nel cuore, ma nel ventre e se ne va
nella latrina?»
Così dicendo, dichiarava puri tutti i cibi. Diceva inoltre:
«E’ quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; perché è dal di
dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni,
furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo
maligno, calunnia, superbia, stoltezza.
Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo».”
I destinatari a cui Dio rivolge tali parole sono soprattutto i farisei.
I farisei erano le guide spirituali e religiose del tempo, ma come
sappiamo tutti bene, curavano molto l'apparenza, ma non il cuore.
Ecco che in questa breve parabola Gesù vuole mostrare, soprattutto a
loro, che ciò che contamina l'uomo è tutto ciò che esce dal cuore.
Ciò che mi contamina è il mio cuore, perché è da esso che escono
pensieri cattivi, furti, sguardi maligni, superbia, calunnia, stoltezza…..
Tante volte mi preoccupo anche io, come i farisei, di curare soprattutto
l'aspetto esteriore, quindi curo il mio atteggiamento, il mio modo di
vestire, faccio ripetutamente cose che so essere buone, frequento alcuni
posti ed altri no …..ma Dio non guarda cosa facciamo, ma guarda i
sentimenti che riempiono il nostro cuore.
ACCANTO AL SIGNORE
- Quando sei spaventato, stai vicino al Signore.
- Quando sei arrabbiato, stai vicino al Signore.
- Quando sei spaventato, stai vicino al Signore.
- Quando vieni ferito da qualcuno che ami, stai vicino al Signore.
- Quando capisci che da solo non puoi uscire dal tuo problema, stai
vicino al Signore.
Ho capito che la cosa che più di qualunque altra necessita di cura non è
l'esteriorità, ma il mio cuore!
Quante volte dal mio e dal nostro cuore sono usciti pensieri cattivi,
bugie, sguardi maligni, superbia, ecc.?
Geremia 4:14
“Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché tu sia
salvata. Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui?”
Da lì a poco Giuda sarebbe stata distrutta. Geremia aveva capito che il
loro cuore si era ormai allontanato da Dio e tutto ciò che usciva dal di
dentro li aveva contaminati a tal punto da far
muovere la mano di Dio contro di loro.
Fratelli, facciamo attenzione al nostro cuore!!!!
- Quando perdi il senso della vita, stai vicino al Signore.
Impariamo, come Davide, a dire:
- Quando ti sei sentito ingannato e scandalizzato, stai vicino al Signore.
- Quando non riesci a trovare un lavoro, stai vicino al Signore.
Salmi 26:2
“Scrutami, o SIGNORE, e mettimi alla prova; purifica i miei reni e il mio
cuore.”
- Quando sei davanti alla tomba di una persona che amavi molto, stai
vicino al Signore.
E' da più di un anno che ho imparato a fare mia questa preghiera.
Quando ci accorgiamo che dal nostro cuore è uscito un pensiero cattivo
In qualsiasi circostanza, sia di gioia sia di dolore, la tua mente sia vicina contro un nostro fratello o una nostra sorella, quando ci accorgiamo
che un comportamento sbagliato di un fratello ci sta portando ad
al Signore. Lui ci ha promesso che sarà sempre al nostro fianco, ci
ospitare nel nostro cuore sentimenti di rabbia,
abbonderà della Sua grazia e della Sua pace in ogni situazione.
invidia, gelosia, pregiudizio, chiediamo subito perdono a Dio e
Con queste parole voglio incoraggiare tutte quelle persone che sono in preghiamolo di purificare e scacciare tutti questi brutti sentimenti dal
difficoltà, voglio dire che il nostro Signore e Salvatore è sempre pronto a nostro cuore. Io sto facendo così, cari fratelli.
Che il Signore mi e ci aiuti a comprendere fino in fondo quanto
donarci amore. Coloro che hanno un cuore rotto e stanco devono
importante sia agli occhi di Dio avere un cuore puro, perché ciò che ci
arrendersi al Signore, Lui provvederà ad asciugare ogni loro lacrima.
condanna sono tutti i sentimenti e i pensieri che si annidano in esso.
Matteo 6:25, 33-34
Dio vi benedica. Con affetto Mariel Sinani ( in arte MARIO )
Sara Castellano
21
RECENSIONI
Paolo Di Nunzio
I carismatici
imento carismatico
del mov
prospettiva dottrinale
John F. MacArthur
I CARISMATICI – Prospettiva dottrinale del movimento
carismatico.
Autore: John F. MacArthur Jr.
Editore: Edizioni Centro Biblico
Pagg. 254
In ogni parte del globo i Carismatici attraggono
sempre più convertiti e cristiani di altre
denominazioni. C’è qualcosa di speciale nella loro
dottrina?
Cos’è il battesimo dello Spirito Santo?
È necessaria un’esperienza successiva alla salvezza
per essere ripieni dello Spirito Santo?
Le esperienze e le visioni sono sicure?
Qual è il ruolo della Bibbia oggi?
Le guarigioni e il dono delle lingue che i Carismatici
professano di esercitare sono eccezioni che Dio ha
loro riservato o dovrebbero essere una realtà per tutti i cristiani di oggi?
L’autore, in modo chiaro, ordinato e semplice, spiegando i passi della Scrittura oggetto di
confusione su tali argomenti, offre risposte che lascio al lettore scoprire.
La ricchezza del libro poggia sul fatto che la posizione teologica dell’autore non è frutto di
convinzioni o pensieri personali, ma scaturisce dallo studio accurato della Parola di Dio.
Consiglio questo libro in particolare ai giovani e a tutti coloro che non hanno ancora una
posizione biblica sull’argomento.Il detto “prevenire è meglio che curare” è quanto mai
attuale.
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LO 1
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TITO
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