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FRECCE TRICOLORI - Aeronautica Militare Italiana
FRECCE TRICOLORI - Aeronautica Militare Italiana La Pattuglia Acrobatica Nazionale ( P.A.N. ) dell’Aeronautica Militare Italiana, più conosciuta come Frecce Tricolori, costituisce il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico con sede presso l’aeroporto militare di Rivolto ( UD ) . La P.A.N. nasce ufficialmente nel 1961 in seguito alla decisione dell’Aeronautica Militare di creare un gruppo permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti, erede della tradizione italiana dell’acrobazia aerea di gruppo iniziata fin dai primi anni ’30 del secolo scorso. Con dieci aerei, di cui nove in formazione e un solista, le Frecce Tricolori sono da sempre la pattuglia acrobatica su aviogetti più numerosa al mondo. Attualmente il programma di volo comprende diciotto figure e ha una durata di circa trenta minuti, durante i quali i velivoli rimangono costantemente di fronte al pubblico con un sapiente gioco di prospettive. Il programma è variabile ( alto, basso, piatto ) in funzione delle condizioni meteorologiche. Dal 1982 il velivolo utilizzato dalle Frecce Tricolori è il celeberrimo Aermacchi MB-339 P.A.N. ; la transizione sul nuovo aviogetto, di realizzazione interamente nazionale e particolarmente adatto al volo acrobatico, ha coinciso con la definitiva consacrazione del Gruppo quale una delle migliori Pattuglie Acrobatiche militari al mondo. La selezione per entrare a far parte delle Frecce Tricolori è durissima. Soltanto i migliori piloti per ciascun Reparto Caccia, con almeno 1.000 ore di volo e una particolare attitudine all’acrobazia, possono aspirare ad essere presi in considerazione. Questo non basta; fondamentale è anche la loro capacità di operare costantemente in gruppo, di saper lavorare all’interno di un Team. Questo aspetto è ritenuto essenziale ai fini della selezione e del successivo inserimento. L’addestramento dei piloti in previsione della stagione acrobatica estiva, avviene nel periodo invernale. Questo serve ai nuovi piloti che devono integrarsi alla perfezione prima di poter essere inseriti a pieno titolo in Pattuglia. Sono necessarie mediamente 200 ore di volo per prepararsi a volare in formazione e poter quindi eseguire tutte le figure previste dall’impegnativo programma volato. Volare con le Frecce Tricolori , in sintesi, significa semplicemente entrare a far parte di quella che ad oggi è unanimemente riconosciuta come la più famosa Pattuglia Acrobatica militare al mondo, un vero e proprio “volare in coro”. Eurofighter 2000 – Reparto Sperimentale Volo – L’Eurofighter 2000 è un caccia di ultima generazione; il più avanzato aereo da combattimento mai sviluppato in Europa, in grado di offrire capacità operative di ampio respiro e un’efficacia impareggiabile nel settore della Difesa Aerea.Concentrato di tecnologia e sapienza ingegneristica, l’Eurofighter assicura maggiore efficacia e credibilità. L’inserimento di questi velivoli nel servizio d’allarme nazionale, garantito dai reparti dell’Aeronautica Militare per la Difesa Aerea 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, permette di fornire una maggiore capacità a quel complesso dispositivo che, in pochi minuti, assicura il decollo dei caccia per intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata dai radar. Frutto della collaborazione industriale di Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna, l’Eurofighter è stato anche acquistato dall’Austria, Arabia Saudita e Oman. I caccia, in servizio presso il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari) ed il 37° Stormo di Trapani, vengono impiegati oltre che nelle attività di Difesa Aerea, anche nell’air policing sull’Albania, Slovenia e Islanda.Per quest’ultima, gli Eurofighter del 4° e 36° Stormo hanno operato dal 7 giugno all’8 luglio 2013 nell’operazione “Cieli Ghiacciati” con il compito di assicurare il servizio di sorveglianza dello spazio aereo islandese e di svolgere attività addestrativa. Il Typhoon ha un impianto propulsivo costituito da 2 turbofan Eurojet EJ200 con postbruciatore che assicurano una velocità massima di mach 2. M-346 – Reparto Sperimentale Volo – L’M-346 è il velivolo da addestramento più avanzato oggi disponibile sul mercato, l’unico appositamente studiato per formare i piloti destinati ai velivoli militari ad alte prestazioni di nuova generazione. L’ampio inviluppo di volo, l’elevato rapporto spinta/peso e l’estrema manovrabilità, rendono l’M346 in grado di offrire condizioni di volo simili a quelle dei velivoli da combattimento di ultima generazione. Questo massimizza l’efficacia dell’addestramento e riduce la necessità di effettuare missioni sulle varianti biposto dei più complessi assetti operativi attualmente in servizio. L’Embedded Tactical Training Simulation (Simulazione a bordo di addestramento tattico, ETTS) permette all’M-346 di emulare sensori, contromisure e armamenti, ma anche di interagire in tempo reale con uno scenario tattico virtuale. In servizio con le forze aere di Italia, Singapore e Israele, il velivolo è stato ordinato dalla Polonia ed è stato selezionato dagli Emirati Arabi Uniti. HH-139 15° STORMO – AERONAUTICA MILITARE ITALIANA – L’AgustaWestland HH/AW139 (Hospital Helicopter) è un elicottero medio, biturbina, polivalente a 15 posti. Utilizza due turbine Pratt & Whitney PT6C-67C. L’elicottero è stato presentato al mercato in diverse configurazioni incluse polizia, eliambulanza, trasporto VIP, Search and Rescue, supporto alle piattaforme petrolifere offshore. L’Aeronautica Militare italiana ha ricevuto il primo di dieci esemplari dell’AW139 l’8 marzo 2012, esso è stato preso in consegna presso il 15º Stormo di Cervia. Presso la forza aerea l’elicottero è stato designato HH-139A. L’acquisto di questa macchina presso l’Aeronautica Militare fa parte del programma di ammodernamento degli assetti ad ala rotante impiegati per la ricerca e il soccorso nazionale (SAR – Search and Rescue). L’AW-139, nella versione per l’A.M. prende appunto la denominazione HH (Hospital Helicopter), ed è stato scelto per affiancare e gradualmente sostituire le attuali linee HH-3F e HH-212, in servizio da oltre 30 anni presso la forza armata italiana. La strumentazione avanzata (Glass Cockpit) consente all’HH-139A di operare in qualsiasi ambiente, marino o montano che sia, anche condizioni ambientali avverse, sia di giorno che di notte grazie all’utilizzo di visori notturni (NVG – Night Vision Goggles). In questo modo l’HH-139A è in grado di assicurare con efficacia il servizio di ricerca e soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività in caso di voli sanitari di urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali. L’aeronautica Militare assicura questi interventi durante tutto l’anno, 24 ore su 24 con equipaggi ed elicotteri pronti al decollo in brevissimo tempo. HH-149 – Reparto Sperimentale Volo – L’AgustaWestland AW149 è un elicottero medio della AgustaWestland. Rientra nella classe delle 7-8 tonnellate al decollo ed è destinato esclusivamente al mercato militare. Inizialmente indicato dalla stampa come versione militarizzata del AW139, in realtà è di dimensioni e prestazioni superiori, come confermato dal fatto che la versione militare dell’AW139 è stata in seguito designata AW139M. L’AW149 utilizza due turbine General Electric CT7-2E1 prodotte dall’italiana Avio almeno per le macchine italiane. L’elicottero si colloca nella categoria delle otto tonnellate, con capacità di trasporto di fino a 18 soldati con protezione in caso di atterraggio forzato[2] ed una vocazione multiruolo sul campo di battaglia, grazie alla rapida riconfigurabilità, all’architettura aperta e alla completa dotazione di sensori, sistemi di comunicazione e di condivisione dati necessari per operare in un ambiente network-centrico. Per l’armamento si parte da semplici mitragliatrici laterali brandeggiabili a mano per arrivare a missili controcarro e razzi montate su appositi supporti. Al momento molti dati sono ipotetici dato il massimo riserbo che avvolge tutte le macchine militari in sviluppo da parte di Agusta.