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Omicidio per droga, ascoltato il teste chiave

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Omicidio per droga, ascoltato il teste chiave
34
Giovedì 26
....Maggio 2011
La Voce
MEDIO-ALTO POLESINE
Redazione: piazza Garibaldi, 17 - Rovigo
Tel. 0425.200.282 Fax 0425.422584
e-mail: [email protected]
CENESELLI Il racconto del 20enne, la cui posizione è archiviata: “Fummo noi a essere assaliti”
Omicidio per droga, ascoltato il teste chiave
E intanto si spera nei domiciliari per il 28enne accusato della tragedia
Lorenzo Zoli
CENESELLI - Un lungo racconto, quello che Antonio
Evolo, 20 anni, di Castelmassa, la cui posizione processuale è stata definitivamente archiviata, ha reso di
fronte al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Modena, nell’ambito del procedimento che vede Paolo Caleffi, 28 anni, di
Ceneselli, chiamato a rispondere dell’ipotesi di reato di omicidio volontario, ai
danni di un marocchino di
25 anni, Aissa Nadini.
Un processo che viene celebrato con la formula del rito
abbreviato, che consente all’imputato, in caso di condanna, di usufruire di uno
sconto di pena pari a un
terzo del totale.
I fatti contestati avrebbero
avuto luogo nella notte tra il
6 e il 7 aprile 2010, nelle
campagne tra Modena e Mirandola, nelle quali, secondo la ricostruzione della polizia e della procura emiliana, i due polesani sarebbero
andati per un acquisto di
droga; qualcosa, tuttavia,
sarebbe andato storto e una
colluttazione tra Caleffi e
■ I fatti
risalgono
all’aprile
dell’ann0
2010
La polizia Ha indagato
Nadini, spariti in mezzo ai
campi, si sarebbe conclusa
con la morte del secondo,
poi trovato senza vita in un
fossato l’11 aprile 2010, dopo
che i familiari avevano presentato denuncia di scomparsa.
In un primo tempo, gli inquirenti ritenevano coinvolto anche il 20enne, ma,
evidentemente, in seguito
deve essere emerso che,
quella notte, si era limitato
ad accompagnare il 28enne,
suo conoscente, a quell’appuntamento.
L’unico testimone ammesso nel processo è, appunto,
il 20enne, che, martedì, è
stato ascoltato nell’udienza
■ La difesa: “Anche lui
ha subito colpi e ferite
davvero molto dolorose”
STIENTA Nel pomeriggio
Recuperata nel Po la salma
della 45enne sparita martedì
alla quale farà seguito quella, fissata per discussione e
sentenza, del prossimo settembre.
A quanto si apprende, allora, Evolo avrebbe spiegato
che, quel giorno, all’arrivo
sul luogo fissato per lo
scambio, la loro auto sarebbe arrivata con lui alla guida, mentre Caleffi si trovava steso sul sedile posteriore, addormentato e semicoperto da un panno. I due
marocchini, Nadini e un
connazionale, che pare conoscessero solo Caleffi, sarebbero rimasti - sempre secondo questa versione dell’accaduto - interdetti e si
sarebbero diretti verso l’auto dei due polesani brandendo uno un bastone, l’altro un oggetto non bene
identificato, prelevato dal
bagagliaio della loro vettura.
A quel punto, Evolo sarebbe
sceso e verso di lui si sarebbe
diretto il connazionale di
Nadini che poi, però, avrebbe cambiato idea, forse
“consigliato” dalla mole,
STIENTA - E’ stata recuperata nel primo pomeriggio
di ieri, sulla sponda ferrarese del Po, tra Ro Ferrarese
e Polesella, quasi in corrispondenza del ponte stradale sul Grande Fiume, la salma della donna di 44 anni
di Stienta che risultava scomparsa dalla mattinata di
martedì dalla sua abitazione; qui, a quanto si
apprende, era poi stato trovato un biglietto dal
contenuto niente affatto rassicurante: “Vado a riposarmi sul Po”, infatti, risulta l’ultimo messaggio
affidato dalla donna.
I primi a lanciare l’allarme, secondo questa ricostruzione, erano stati i genitori, dal momento che, come
hanno spiegato gli inquirenti, era consuetudine
che, ogni mattina, la figlia andasse da loro a fare
colazione. Non vedendola e non avendo sue notizie
hanno subito lanciato l’allarme. Dopo il ritrovamento del biglietto, allora, le ricerche erano subito
scattate, con i vigili del fuoco che avevano subito
mobilitato, oltre alle squadre, anche l’elicottero e i
sommozzatori. Una mobilitazione alla quale, chiaramente, hanno preso parte anche i carabinieri, con
le unità cinofile, dispiegate per cercare di fiutare
eventuali tracce della donna. Alla fine, purtroppo,
nella giornata di ieri la ricerca si è conclusa in
maniera tragica. Dell’accaduto è stato avvertito il
sostituto procuratore della Repubblica Ciro Alberto
Savino.
notevole, di Evolo. Tra i
due, quindi, nessuno scontro fisico.
Il 20enne, allora, concentrato su quanto stava accadendo, non avrebbe potuto
notare cosa succedeva, invece, tra Caleffi e Nadini.
Su questo versante, però, la
difesa del 28enne, affidata
all’avvocato Michele Ciolino
del foro di Rovigo e a un
collega di Bologna, pare intenzionata a puntare su una
perizia medico legale che
avrebbe, secondo questa
impostazione, trovato tracce di traumi e lesioni anche
sul corpo del polesano di
Ceneselli, non solo su quello del marocchino morto.
La difesa, in particolare, richiama lesioni al costato,
forse dovute a una bastonata, e tracce di morsi alle
falangi della dita, che devono avere provocato un dolore lancinante al 28enne, secondo quanto rilevato dal
consulente di parte della difesa.
Tutti elementi, questi, che
di certo torneranno in ballo
nell’udienza del prossimo
settembre, quando si dovrebbe anche andare a sentenza.
Intanto, arriva un’altra
buona notizia per la difesa,
sul fronte della misura cautelare alla quale sottoporre
il 28enne, al momento ancora in carcere, dalla primavera del 2010. Dopo la recente sentenza della Corte costituzionale, che ha “annullato” l’obbligatorietà
della custodia cautelare in
carcere come unica misura
consentita nei casi di omicidio, l’avvocato Ciolino ha
chiesto, per il 28enne di Ceneselli, la concessione dei
domiciliari, richiesta alla
quale il pubblico ministero
ha, a quanto si apprende,
dato parere positivo.
Il giudice, come di prassi, si
è riservato, ma la speranza
di fare uscire finalmente il
giovane dal carcere c’è.
CASTELMASSA Conclusa la campagna di prevenzione per la lotta ai tumori
FICAROLO
Progetto tiroide, ben 150 visite gratuite
Giornate Unicef
nel weekend
Silvia Mazzoni
CASTELMASSA - Con ben 150 visite
gratuite, suddivise in cinque giornate
(30 aprile, 6-7 maggio e 20-21 maggio)
si è conclusa la campagna di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori
tiroidei (Progetto tiroide) proposta dalla Fondazione Ant (Associazione nazionale tumori) Italia Onlus, supportata dal comune di Castelmassa, finanziata dall’azienda Cargill, su valutazione del comitato Cargill Cares e
diretta ai cittadini di Castelmassa. Il
Progetto tiroide, che Ant porta avanti
in tutta Italia da circa 4 anni, ha come
obiettivo principale quello di sensibilizzare le persone alla prevenzione e
all’importanza della diagnosi precoce,
che nel caso della tiroide assume ancor
più importanza.
La campagna di sensibilizzazione è
stata eccepita appieno dai cittadini
castelmassesi e in tanti si sono prenotati per farsi visitare, nei giorni prestabiliti, sul bus attrezzato campeggiato
nel parcheggio dell’azienda Cargill.
Alle visite, eseguite da due medici
specializzati, il dottor Domenico Biscotti di Bologna e il dottor Damiano
De Tullio di Ferrara, si sono presentate
in maggioranza donne, circa il 70% di
età compresa tra i dai 20 e gli 80 anni,
dato prevedibile visto che il tumore
tiroideo ha un’incidenza più alta nella
popolazione femminile. Ma non sono
mancati anche gli uomini. Tanti, appena saputo dell’opportunità, si sono
prenotati in coppia, moglie e marito,
come Giulio Marangon e Adriana Mischiatti o Enrico Pavani e Silvana Martello. Per tutti e quattro era la prima
volta che facevano una visita specifica
per la tiroide, prima non ci avevano
mai pensato “Purtroppo di solito si
aspetta di avere dei sintomi” - dice
infatti Adriana. Tutti e quattro, intervistati al termine della visita hanno
espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa e per la grande disponibilità
dimostrata dal dottore di turno. Soddisfatti anche i volontari del comitato
Cargill Cares, che, nei giorni di visita,
a turno hanno assistito l’associazione
Ant “c’è molta soddisfazione per aver
portato avanti questo progetto - dichiara Marcello Masotti - perché la salute è
la cosa più importante”. “Ai volontari
del comitato Cargill Cares va tutto il
nostro grazie da parte di Ant” afferma
in risposta Lucia Montagnana, responsabile Ant per l’Altopolesine.
I risultati percentuali delle indagini
condotte verranno divulgati prossimamente, intanto Marino Piga, dell’Ant
di Bologna rivela che, per il prossimo
anno, c’è già l’intenzione di presentare un altro importante progetto: quello
legato alla prevenzione del tumore al
seno.
TRECENTA L’allarme dell’assessore
Ospedale San Luca, per Brusco
è a rischio anche l’or topedia
TRECENTA - Al San Luca di Trecenta, dopo l’ambulatorio di
oncologia, anche l’ortopedia protesica potrebbe essere a
rischio sospensione.
A lanciare l’allarme è l’assessore alla salute e tutela dei
cittadini della Provincia, Guglielmo Brusco, che chiama a
raccolta i sindaci altopolesani. “La sospensione dell’ambulatorio di oncologia per 4 mesi (a partire da fine maggio, ndr)
è una cosa che non accetto visto che causerà ulteriori gravi
disagi ai malati oncologici e alle loro famiglie già provate”
spiega l’assessore. Per quanto riguarda l’ortopedia protesica, invece, afferma: “Dopo alcuni anni di effettivo ruolo di
eccellenza è passata da 3 sedute settimanali a 2 e ora rischi lo
stop”. Anche il Day Surgery di Trecenta, secondo Brusco,
sembra stia subendo un ridimensionamento con alcuni
infermieri che starebbero per passare al settore chirurgico e
ortopedico, indebolendo il settore che si occupa dei piccoli
interventi di otorinolaringoiatria, ortopedia, acustica, chirurgia e altre specialità.
L’assessore alla Salute torna quindi a suggerire all’Ulss 18
quella che potrebbe essere a suo parere la soluzione per porre
rimedio alle eventuali sospensioni dei servizi: “Si potrebbe
assumere personale in numero adeguato e, se questo non è
momentaneamente concesso dalla Regione, programmare
per tempo di usufruire di personale proveniente da agenzie,
quali Gi.Group, con la quale l’Asl 18 già ha rapporti”.
N. V.
FICAROLO - Anche quest’anno
si ripetono gli avvenimenti delle Giornate Unicef, promosse
dal Comune di Ficarolo e dal
Comitato Unicef di Rovigo in
collaborazione con gli istituti
scolastici e le associazioni del
territorio. Oggi presso il polo
scolastico ci sarà la premiazione del concorso Avis scuola,
mentre in serata alle 21, al palazzetto dello sport esibizione
delle allieve della scuola di
danza Tersicore.
Domenica alle 17 il parco della
Residenza San Salvatore accoglierà i piccoli allievi della
scuola materna con “Scuola all’opera: Il flauto magico”. Mercoledì 1 giugno in Villa Giglioli
saggio di fine anno del Centro
veneto esperienze musicali
mentre venerdì 3, alle 10, “Noi
con voi” camminata e giochi
con gli alunni della scuola primaria di Ficarolo. Sabato 4 giugno alle 15 al palazzetto dello
sport partita di pallavolo organizzata dall’associazione Safy
Volley mentre alle 17, presso il
campetto sportivo del parco di
Villa Giglioli “Basket in compagnia” con i piccoli allievi dell’Eridano Basket.
Ma. Ba.
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