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Tutta la Scrittura è utile per insegnare, convincere

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Tutta la Scrittura è utile per insegnare, convincere
9.
TUTTA LA SCRITTURA È UTILE PER INSEGNARE,
CONVINCERE, CORREGGERE E FORMARE
ALLA GIUSTIZIA: UNA PAROLA DA CUSTODIRE
PER ESSERE DA ESSA CUSTODITI
2Tim 3,1-5;14-4,4
Occorre essere vigilanti ed imparare a custodire la Parola di Verità, perché è più facile di
ciò che immaginiamo perderci nelle nostre chiacchiere ed i nostri vani ragionamenti. La
Parola custodita nel tempo saprà formare la nostra coscienza, la nostra intelligenza e la
nostra volontà così da essere ben preparati per ogni opera buona.
UNIAMOCI NELLA PREGHIERA
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen!
Raccogliamoci e chiediamo al Signore la Grazia di accogliere la sua Parola con un
cuore umile, docile ed obbediente.
(Si rimane qualche istante in silenzio poi tutti insieme si recita la preghiera)
Signore Gesù le tue parole sono Spirito e Vita.
Tu sei il Verbo incarnato, la parola che salva.
Fa’ che abbeverandoci ogni giorno
alla sorgente della Verità
ci lasciamo convertire dal tuo Vangelo
che ci invita alla comunione con Te
e a seguirti come discepoli.
Illumina le nostre menti con la luce del tuo Spirito,
apri i nostri cuori all’intelligenza delle Scritture.
La tua Parola sia lampada per i nostri Passi
luce per il cammino della nostra Chiesa.
Che la nostra vita diventi grazie alla tua Parola
rivelazione del tuo amore.
Amen.
Gloria al Padre...
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ASCOLTIAMO LA PAROLA
[3:1] Sappi che negli ultimi tempi verranno momenti difficili.
[2] Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli
ai genitori, ingrati, empi,
[3] senza amore, sleali, calunniatori, intemperanti, intrattabili, disumani,
[4] traditori, sfrontati, accecati dall‘orgoglio, amanti del piacere più che di Dio,
[5] gente che ha una religiosità solo apparente, ma ne disprezza la forza interiore.
[14] Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci
coloro da cui lo hai appreso
[15] e conosci le sacre Scritture fin dall‘infanzia: queste possono istruirti per la salvezza,
che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.
[16] Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere
ed educare nella giustizia,
[17] perché l‘uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
[4:1] Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per
la sua manifestazione e il suo regno:
[2] annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
[3] Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci,
[4] rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole.
ATTUALIZIAMO IL MESSAGGIO
TUTTA LA SCRITTURA È UTILE PER
INSEGNARE, CONVINCERE,
CORREGGERE E FORMARE ALLA
GIUSTIZIA: UNA PAROLA DA
CUSTODIRE PER ESSERE DA
ESSA CUSTODITI
Le Scritture debbono essere insieme all’insegnamento cristiano ricevuto, il riferimento costante e sicuro per la formazione di una fede matura capace anche di affrontare ragionamenti,
dottrine contrarie alla fede autentica, quella che noi definiamo “apostolica” proprio perché
è riconducibile agli apostoli ed è custodita e trasmessa fedelmente dalla Chiesa nella sua viva
tradizione, specialmente nel magistero. I maestri e le proposte certamente non sono gli stessi
che minacciano la serenità nelle Comunità dei primi secoli, ma il rischio paventato da Paolo si
è puntualmente realizzato. Gli uomini continuano anche oggi a preferire a volte le favole alla
verità. In questi passaggi della seconda lettera di S. Paolo a Timoteo il richiamo forte alla Parola,
a cui lo stesso Vescovo deve aggrapparsi per mantenersi saldo nella fede e che ha il dovere di
annunciare prontamente, sottolinea dunque essenzialmente due motivi importanti per cui la
Scrittura deve diventare sempre più un riferimento per ciascun fedele e
per le nostre Comunità: il bisogno di avere riferimenti sicuri per la fede
costantemente minacciata da proposte ad essa contrarie, la necessità di
una educazione cristiana ossia di dare gradualmente alla nostra vita in tutti
i suoi aspetti e dimensioni un orientamento cristiano. Evidentemente i due
aspetti sono correlati tra di loro. E’ infatti una fede matura, ben radicata
quella che non si lascia facilmente mettere in discussione da critiche e
proposte alla moda. Il nostro Vescovo nel Piano Pastorale di quest’anno,
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coniugando il tema Bibbia ed educazione ha inteso riproporre alle nostre comunità il valore
educativo proprio della Scrittura. Scrive mons. Merisi: “Educazione” e “Bibbia” sono due aspetti
che si incrociano almeno in due punti decisivi in ordine ad una crescita della vita cristiana. Il primo è
rappresentato dall’impegno nell’educare alla fede, a introdurre fin da piccoli anche in una familiarità
con la Scrittura in quanto rappresenta il documento fondamentale per il nostro cammino spirituale.
(…) Il secondo è rappresentato dal fatto che la Bibbia risulta essere un testo che ha una precisa
valenza educativa come lo stesso Paolo rammenta nella seconda lettera inviata all’amico Timoteo:
“Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare
alla giustizia” (2Tim 3,16). (…) Da qui dunque scaturisce il nostro impegno pastorale volto da una
parte ad “educare all’ascolto della Parola nelle divine Scritture” e, dall’altra, ad “educare attraverso la
Parola” valorizzando il potenziale educativo che la Sacra Scrittura custodisce in sé”. L’atteggiamento
a cui siamo sollecitati è quello della custodia. I testi evangelici a proposito di Maria dicono più
volte che ella “serbava queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19; Lc 2,51). Il riferimento
alla Parola non può essere estemporaneo, non può limitarsi nemmeno alla frequentazione di
un corso biblico o alla partecipazione ad un Gruppo di ascolto della Parola. Solo custodendola,
meditandola costantemente, abitualmente, la Parola ci custodirà da ogni errore e si imprimerà
profondamente in noi diventando realmente un nuovo modo di pensare, di sentire e di essere,
ciò a cui mira precisamente un’autentica educazione. Solo la famigliarità con la Bibbia, il quotidiano riferimento ad essa nella nostra meditazione e nella preghiera potrà sprigionare la sua
potenzialità formativa ossia la sua capacità di dare “forma” cristiana alla nostra esistenza.
SPUNTI PER CONDIVIDERE IN GRUPPO
• Come la Scrittura può contribuire alla proposta educativa che le nostre Comunità
stanno portando avanti nei confronti delle nuove generazioni?
• Quali sono oggi i falsi maestri e le “favole” a cui la gente dà retta?
• In che modo la Scrittura può contribuire a formare Comunità adulte nella fede capaci
di contrastare le critiche, i dubbi, le visioni alternative della vita che mettono a dura
prova oggi chi crede?
• Come garantire un riferimento decisivo, costante, frequente alla Bibbia da parte della
nostra Comunità e di ciascuno di noi?
CONCLUDIAMO L’INCONTRO
Uniamoci alle preghiera sacerdotale di Gesù (Gv 17,14-26):
Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del
mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo,
ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non
sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai
mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io
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consacro me stesso, perché siano anch‘essi consacrati nella verità. Non prego solo per questi, ma
anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa;
come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch‘essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai
mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l‘ho data a loro, perché siano una sola cosa come
noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell‘unità e il mondo conosca
che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio che quelli che mi
hai dato siano anch‘essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi
hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha
conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto
conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l‘amore con il quale mi hai amato sia in
essi e io in loro”.
TUTTA LA SCRITTURA È UTILE PER
INSEGNARE, CONVINCERE,
CORREGGERE E FORMARE ALLA
GIUSTIZIA: UNA PAROLA DA
CUSTODIRE PER ESSERE DA
ESSA CUSTODITI
Gloria al Padre…
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