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Scialpinismo a Madonna di Campiglio
Altre guide sullo Scialpinismo Scialpinismo a Madonna di Campiglio Volume 2 Scialpinismo in Alto Adige Alpi Venoste, Gruppo dell’Ortles, Alpi Breonie e Monti Sarentini Alpi Aurine, Dolomiti e Lagorai 140 pagine ISBN 978-88-7073-523-9 144 pagine ISBN 978-88-7073-450-8 Volume 3 Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS Scialpinismo nel Trentino Lagorai Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda Alessandro Beber Ulrich Kössler Volume 1 Scialpinismo in Alto Adige Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei dintorni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraversano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediatamente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento. Scialpinismo d’avventura Lagorai Scialpinismo d’avventura Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, alto Garda I migliori itinerari ad anello e in traversata 144 pagine ISBN 978-88-7073-559-8 196 pagine ISBN 978-88-7073-563-5 Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi Scialpinismo a Madonna di Campiglio Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi nato a Tione di Trento il 12/10/1937 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1974 nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1979 nato a Monza il 09/12/1939 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1977 Autori I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella, Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta. Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presanella. I migliori itinerari ad anello e in traversata Vol. 3 Scialpinismo in Trentino Scialpinismo a Madonna di Campiglio 54 itinerari www.tappeiner.it Altre guide sullo Scialpinismo Scialpinismo a Madonna di Campiglio Volume 2 Scialpinismo in Alto Adige Alpi Venoste, Gruppo dell’Ortles, Alpi Breonie e Monti Sarentini Alpi Aurine, Dolomiti e Lagorai 140 pagine ISBN 978-88-7073-523-9 144 pagine ISBN 978-88-7073-450-8 Volume 3 Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS Scialpinismo nel Trentino Lagorai Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda Alessandro Beber Ulrich Kössler Volume 1 Scialpinismo in Alto Adige Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei dintorni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraversano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediatamente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento. Scialpinismo d’avventura Lagorai Scialpinismo d’avventura Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, alto Garda I migliori itinerari ad anello e in traversata 144 pagine ISBN 978-88-7073-559-8 196 pagine ISBN 978-88-7073-563-5 Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi Scialpinismo a Madonna di Campiglio Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi nato a Tione di Trento il 12/10/1937 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1974 nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1979 nato a Monza il 09/12/1939 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1977 Autori I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella, Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta. Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presanella. I migliori itinerari ad anello e in traversata Vol. 3 Scialpinismo in Trentino Scialpinismo a Madonna di Campiglio 54 itinerari www.tappeiner.it Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi Scialpinismo a Madonna di Campiglio Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella 54 itinerari Indice Introduzione 8 10 Sella di Cima Grosté da est 2850 m42 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante est. Discesa lungo il versante nord 1 Passo di Pra’ Castron 2503 m22 Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Presson Bassa, la Malga Scale e la Val del Vento 11 Sella di Cima Grosté da nord 2850 m44 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord 2 Bocchetta di Mondifra’ 2402 m24 Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada. Discesa lungo la Val Centonia Itinerari nel Gruppo di Brenta 3 Cima Sassara 2894 m28 Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada 4 Bocchetta dei Tre Sassi (Val Gelada) 2613 m30 Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada 5 Rifugio Graffer 2261 m per la Malga Vagliana Da Campo Carlo Magno attraverso Malga Mondifra’, Malga Vaglianella e Malga Vagliana 32 6 Cima Vagliana 2861 m34 Dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté attraverso gli Orti della Regina 7 Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m lungo la Val delle Giare Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso la Val delle Giare. Discesa per la Val Gelada 36 Rifugio Graffer 2261 m attraverso Malga Fevri Da Madonna di Campiglio attraverso Malga Fevri e il Lago Spinale 38 8 9 2 12 Cima Sella da nord 2917 m46 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso i Rifugi Tuckett e Casinei e la Malga Vallesinella Bassa 13 Cima Sella 2917 m (Percorso Ski Alp)48 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso Malga Vallesinella Alta 14 Bocca di Tuckett 2648 m52 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il Rifugio Tuckett. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e Rifugio Vallesinella 15 Cima Brenta 3150 m56 Dal Rifugio Tuckett attraverso la Vedretta di Brenta Superiore. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e la Malga Vallesinella Bassa 16 Bocchetta Molveno 2729 m58 Da Plaza attraverso la Val Brenta, il Rifugio Brentei e il Rifugio Alimonta 17 Bocca di Brenta 2552 m60 Da Plaza attraverso la Val Brenta Cima Roma 2837 m40 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 18 Bocca dei Camosci 2784 m62 Da Plaza attraverso la Val Brenta 19 Rifugio XII Apostoli 2489 m66 Da Plaza attraverso la Val d’Agola e il Lago Asciutto 3 Indice 20 Cima d’Agola 2959 m68 Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val Stretta e la Val d’Agola 30 Monte Serodoli 2708 m92 Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino, Nero e Serodoli 21 Cima di Pratofiorito 2900 m70 Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val di Sacco e la Val d’Agola 31 Monte Nambino da sud-est 2678 m96 Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino 22 Pala dei Mughi 2321 m72 Da Plaza attraverso la Val d’Agola ed il Passo del Bregn de l’Ors 32 Monte Zeledria 2427 m98 Da Madonna di Campiglio attraverso Pradalago Itinerari nel Gruppo della Presanella 23 Cima Presanella 3558 m76 Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón ed il Rifugio Segantini 24 Passo Cornisello 3089 m80 Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello e il Lago Vedretta 25 Cima Scarpacò 3252 m82 Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello 33 Monte Nambino da nord-est 2678 m100 Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette ed il Malghetto Alto 34 Cima Lastè 2770 m102 Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette 35 Cima Schulz 2614 m104 Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette Traversate nel Gruppo di Brenta 36 Da Campiglio alla Val di Tovel Fino all’Albergo Capriolo, attraverso il Passo di Pra’ Castron 2503 m 108 37 Da Campiglio al Lago di Tovel Attraverso la Sella Flavona 2500 m circa 110 38 Da Campiglio al Lago di Tovel Attraverso la Sella del Montoz e la Bocchetta di Val Scura 2376 m 112 28 Monte Nambrón da est 2625 m88 Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e la Pala della Falculotta 39 Da Campiglio a Spormaggiore Attraverso il Passo della Gaiarda 2440 m 114 29 Monte Nambrón da nord 2625 m90 Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino 40 Da Campiglio a Molveno Attraverso il Passo Clamer 2164 m 116 26 Cima Ginèr 2957 m84 Da S. Antonio di Mavignola lungo il versante sud-est 27 Monte Ritòrt 2411 m86 Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e il Passo della Falculotta 4 5 Indice 41 Da Campiglio a Molveno Attraverso Cima Roma 2827 m 42 Da Campiglio a Molveno Attraverso la Bocca di Tuckett 2656 m 118 120 43 Da Campiglio a Molveno Attraverso la Bocchetta Molveno 2729 m 122 44 Da Campiglio a Molveno Attraverso la Bocca di Brenta 2552 m 124 45 Da Campiglio a S. Lorenzo di Banale Attraverso la Bocca d’Ambiez 2849 m 126 Traversate nel Gruppo della Presanella 46 Da Campiglio a Mavignola Attraverso il Passo della Falculotta 2295 m 128 47 Da Campiglio a Mavignola Attraverso il Passo Nambrón 2460 m 130 48 Da Mavignola a Vermiglio Attraverso la Cima Presanella 3558 m 132 49 Da Mavignola a Ossana Attraverso il Passo Scarpacò 2617 m 136 50 Da Campiglio a Pellizzano Attraverso il Passo Valgelada 2515 m 138 6 Concatenamenti nel Gruppo di Brenta 51 Cima della Vallazza – Sella di Cima Grosté Cima della Vallazza, 2810 m – Cima Roma, 2827 m – Sella di Cima Grosté, 2850 m 140 52 Sella di Cima Grosté – Cima Sella Sella di Cima Grosté da nord, 2850 m – Cima Sella da nord, 2917 m – Discesa in Val Brenta (Plaza) 142 Concatenamenti nel Gruppo della Presanella 53 Monte Nambrón – Monte Nambino Monte Nambrón da nord, 2625 m – Monte Serodoli, 2708 m – Monte Nambino da sud-est, 2678 m 144 54 Monte Nambino – Cima Schulz Monte Nambino da nord-est, 2678 m – Cima Lastè, 2770 m – Cima Schulz, 2614 m 146 7 Introduzione Questa Guida presenta cinquantaquattro percorsi scialpinistici, tutti situati nei dintorni di Madonna di Campiglio. Essi sono così suddivisi: INDICAZIONI PER L’UTILIZZO DELLA GUIDA Partenza: è la località dove si lascia l’automobile o dove si arriva utilizzando gli impianti. Itinerari Gruppo di Brenta Itinerari Gruppo Presanella Traversate Gruppo di Brenta Traversate Gruppo Presanella Concatenamenti Gruppo di Brenta Concatenamenti Gruppo Presanella da 01 a 22 da 23 a 35 da 36 a 45 da 46 a 50 da 51 a 52 da 53 a 54 Per i percorsi da 1 a 35 il punto di partenza è in paese o raggiungibile con gli impianti di risalita o con brevi spostamenti in automobile da Madonna di Campiglio (max 10 km). Le traversate da 36 a 50 hanno il punto di partenza in Madonna di Campiglio o dintorni, mentre il punto di arrivo è in valli diverse; in questo caso è necessario predisporre anticipatamente il ritorno con mezzi propri o con servizio taxi. Sia gli itinerari che le traversate sono indicati con un numero progressivo in senso orario partendo da nord a sud nel Gruppo di Brenta e successivamente da sud a nord nel Gruppo della Presanella. I concatenamenti da 51 a 54 sono dei semplici suggerimenti; è ovvio che ogni scialpinista sarà in grado di concatenare nei modi più diversi gli itinerari qui descritti. Tutti i gli itinerari sono stati percorsi personalmente dagli autori, anche più volte; la d escrizione degli stessi è stata fatta in maniera attenta ed accurata ma non è da escludere che non si sia sempre riusciti a farlo in modo sufficientemente rappresentativo ed intuitivo per tutti i lettori. Sarà compito dello scialpinista più esperto e competente del gruppo valutare con attenzione e spirito critico le indicazioni di questa guida per scegliere in assoluta autonomia il tracciato migliore, anche in relazione alle condizioni meteo ed all’innevamento. Alcuni itinerari, specialmente nel Gruppo di Brenta, sono alpinisticamente impegnativi; si raccomanda quindi di valutare attentamente la propria preparazione e le proprie capacità prima di affrontarli. Dislivello: nella descrizione indica la differenza di quota tra il punto di partenza e il punto di arrivo; il dislivello in discesa viene specificato solo quando il percorso di discesa è diverso da quello di salita. Il simbolo grafico sopra l’immagine indica invece il dislivello della sola salita. Se lungo il percorso di salita ci sono significativi tratti di discesa, il dislivello tiene conto di questa perdita di quota; in questo caso la quota o il dislivello sono seguiti dalla parola “circa”. Tempo: è il tempo effettivo di marcia, escluse le soste, riferito ad un medio sciatore alpinista. Nella descrizione abbiamo indicato separatamente i tempi di salita e di discesca. Il simbolo grafico sopra l’immagine indica invece il tempo totale della gita. Difficoltà: abbiamo utilizzato la scala Blachère, ormai universalmente adottata, che si divide in due sezioni: una indica il grado di difficoltà sciistico, ed una indica il grado di difficoltà di itinerari in cui siano presenti tratti di tipo alpinistico: MS: medio sciatore BS: buon sciatore OS: ottimo sciatore MSA: medio sciatore alpinista BSA: buon sciatore alpinista OSA: ottimo sciatore alpinista Esposizione: è un’utile informazione circa l’esposizione dei versanti da percorrere. Essa consente di prevedere, tenuto conto di temperatura, stagione e condizioni atmosferiche, il tipo di neve che incontreremo e valutare il pericolo di valanghe. Attrezzatura: abbiamo indicato solitamente “normale scialpinistica” che si compone di: ARVA, pala, sonda, rampant, carta topografica, altimetro, bussola, materiale di pronto soccorso, nastro adesivo rinforzato per piccole riparazioni, occhiali e crema protettiva. Solo se necessario indicheremo piccozza, ramponi, imbrago e corda. Cartografia: la carta KOMPASS 73 Dolomiti di Brenta copre tutte le gite di questa guida con eccezione della Cima Presanella per la quale serve la carta KOMPASS 71 Adamello Presanella. Altre carte utili: Tabacco foglio D, carte e tavolette IGM, Kompass 070 Adamello Brenta. Consigliamo comunque la Kompass 73 perché è l’unica, al momento, munita di coordinatome- 8 9 Introduzione tro per la determinazione delle coordinate di un punto. Questo consente, se si dispone di un apparecchio GPS, di affrontare percorsi di difficile orientamento anche in presenza di nebbia o scarsa visibilità. Toponomastica e Altimetria: nomi e quote sono quelle riportate sulla Guida dei Monti d’Italia del CAI/TCI, Presanella di Dante Ongari e Dolomiti di Brenta di Buscaini/Castiglioni. Valutazione: è una valutazione globale dell’itinerario, sia per la bellezza che per l’impegno. Vengono indicate le caratteristiche del terreno, le difficoltà d’insieme, l’eventuale pericolo di valanghe e altre informazioni di interesse. Rifugi e bivacchi Indichiamo qui i soli rifugi, aperti o chiusi, che in qualche modo possono essere utili allo svolgimento delle gite, sia per il pernottamento prima delle gite sia come tappa intermedia delle stesse. Poiché l’apertura di alcuni rifugi è soggetta a continue variazioni e poiché anche i locali invernali sono oggetto di frequenti ristrutturazioni e miglioramenti, abbiamo indicato il nome del proprietario o gestore attuale, con relativo numero di telefono, cui è opportuno chiedere informazioni prima di programmare un pernottamento (conferme sull’apertura, il numero di posti letto, coperte ecc.). Gruppo di Brenta Salita: è la relazione tecnica della salita fatta in modo succinto, che lascia lo sciatore alpinista libero di interpretare il percorso in modo autonomo e personale. Vengono date indicazioni su eventuali punti obbligati e naturalmente nomi e quote di punti intermedi di riferimento. Le indicazioni di destra e sinistra sono intese nel senso di marcia sia in salita che in discesa, a meno che non sia specificata l’indicazione orografica, che si determina volgendo le spalle alla sorgente del corso d’acqua. Discesa: è la relazione tecnica della discesa, che viene riportata solo per gli itinerari in traversata o per eventuali percorsi di discesa diversi rispetto alla salita. Bibliografia M. ANDREOLLI-J.CASIRAGHI Scialpinismo nelle Dolomiti di Brenta J. CASIRAGHI-M. ANDREOLLI-R. BAZZI Scialpinismo in Adamello e Presanella G. BUSCAINI-E. CASTIGLIONI Dolomiti di Brenta – Guida dei Monti d’Italia CAI-TCI ONGARI DANTE Presanella – Guida dei Monti d’Italia CAI-TCI M. GNUDI-F. MALNATI Dal Sempione allo Stelvio L. NAVARINI-C. DETASSIS Itinerari di Scialpinismo in Trentino S. ROSI-G. CESTARI Scialpinismo in Brenta F. ALIPRANDI-T. BINI In montagna con gli sci GIONCO FRANCO E LUISA Trentino – Atlante scialpinismo KOESSLER ULRICH Scialpinismo nel Trentino 10 1973 1977 1977 1978 1977 1984 1990 2003 2009 2010 Bivacco C. Costanzi a Pra’ Castron 2365 m Proprietà: SAT Dimaro Sempre aperto, con 8 posti letto Rifugio Giorgio Graffer 2261 m Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Roberto Manni tel. 0465 441358 cell. 348 4105877 www.graffer.com – [email protected] Aperto con servizio di pensione sino alla chiusura degli impianti sciistici Rifugio Stoppani 2437 m Proprietà: Soc. Funivie Madonna di Campiglio – Gestore: Roberto Scalfi tel. 0465 94631 cell. 335 6442690 – [email protected] Aperto con servizio di pensione sino alla chiusura degli impianti sciistici Rifugio Tuckett e Sella 2272 m Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Daniele Angeli tel. 0465 507287 cell. 333 9841966 www.rifugiotuckett.com – [email protected] Locale invernale (Rifugio Sella) aperto con 22 letti con coperte e cuscini e un locale con tavolo e panche Rifugio Maria e Alberto ai Brentei 2182 m Proprietà: CAI Monza – Gestore: Famiglia Leonardi tel. 0465 804457 cell. 328 7571463 www.rifugiobrentei.it – [email protected] Locale invernale aperto con 18 posti letto con coperte 11 Introduzione Rifugio Angelo Alimonta 2580 m Proprietà privata Famiglia Alimonta tel. 0465 801190 cell. 333 6323919 www.rifugioalimonta.it – [email protected] Locale invernale aperto con 6 letti e coperte Rifugio Dodici Apostoli 2489 m Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Aldo Turri tel. 0465 503218 cell. 339 8075756 www.dodiciapostoli.it – [email protected] Locale invernale aperto con 8 letti e coperte Rifugi Pedrotti e Tosa 2491 m e 2439 m Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Franco Nicolini cell. 329 2195167 www.franznicolini.it – [email protected] Rifugio invernale aperto con 35 posti letto e coperte Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m Proprietà privata Famiglia Spellini tel. 0461 585698 cell. 339 7982922 [email protected] Locale invernale aperto con 4 letti con coperte Rifugio Silvio Agostini 2410 m Proprietà: SAT Trento – Gestore: Roberto Cornella tel. 0465 734104 cell. 348 7152589 www.rifugioagostini.com – [email protected] Locale invernale aperto con 8 posti letto e due tavoli Gruppo della Presanella Rifugio Stavel F. Denza 2298 m Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Alpina Mirko Dezulian tel. 0463 758585 www.rifugiodenza.com – [email protected] Ampio locale invernale aperto Rifugio Val d’Amola Giovanni Segantini 2373 m Proprietà: SAT Trento – Gestore: Corrado Valentini cell. 340 5293570 www.rifugiosegantini.com – [email protected] Locale invernale aperto (nel vecchio rifugio) con 6 posti letto e coperte 12 Malga Cornisello 2119 m situata poco a monte del Lago Superiore di Cornisello Proprietà: Comune di Carisolo. Sempre aperta, con 6 posti letto senza coperte Bivacco Orobica 3382 m poco sotto la Cima Presanella – Proprietà: SAT Pinzolo. Sempre aperto con 8 posti letto Rifugio Lago Nambino 1790 m Proprietà privata: Famiglia Serafini tel. 0465 441621 cell. 338 1095570 www.nambino.com – [email protected] Aperto con servizio di pensione Previsioni meteorologiche Consigliamo la consultazione del sito: www.meteotrentino.it, o l’ascolto dei bollettini meteorologici emessi dalle radio o TV locali o leggibili sui quotidiani locali. Sul sito sopra indicato viene emesso giornalmente un bollettino meteorologico per il Trentino con le seguenti indicazioni: Tempo previsto Probabilità precipitazioni Venti Temperatura massima e minima Questi dati vengono forniti per il giorno in cui si effettua la consultazione e i due successivi; viene inoltre indicata la tendenza per gli ulteriori tre giorni successivi. Sempre sullo stesso sito alla voce “Bollettini locali” vengono emessi dei bollettini, tra cui quello di nostro interesse “Val Rendena” che riporta i dati meteo climatici di Pinzolo. Bollettino neve/valanghe Consigliamo la consultazione del sito: www.meteotrentino.it o di altre fonti. Fra i vari strumenti di prevenzione il bollettino nivometeorologico, conosciuto anche con il nome di bollettino valanghe, riveste una particolare importanza. È infatti uno strumento che fornisce un quadro sintetico dell'innevamento e dello stato del manto nevoso, indicandone 13 Introduzione struttura e grado di consolidamento rilevato al momento dell'emissione su di un determinato territorio. In funzione del consolidamento del manto, della probabilità di distacco, del numero e delle dimensioni delle valanghe stesse, il pericolo presente al momento dell'emissione viene descritto con un testo sintetico e un indice numerico crescente da 1 a 5, secondo la “Scala Europea del Pericolo Valanghe”. Ad ogni grado è associata una situazione tipo che facilita la comprensione e la sintesi del bollettino stesso. Ma il bollettino non fornisce solo dati di analisi, cioè rilevati ed osservati; sulla base della previsione meteorologica più aggiornata, esso definisce una possibile evoluzione delle condizioni del manto, fornendo quindi anche una vera e propria previsione del pericolo di valanghe. Sull'arco alpino italiano i bollettini sono redatti e diffusi dalle Regioni e Provincie Autonome aderenti all'A.I.NE.VA., titolari per legge di tale incarico; sul rimanente territorio Nazionale le informazioni possono essere reperite attualmente presso le strutture Meteomont del Corpo Forestale dello Stato e delle Truppe Alpine, mentre all'estero le informazioni sono garantite da organizzazioni a livello nazionale, in alcuni casi molto simili all'A.I.NE.VA. Il bollettino è quindi uno strumento informativo che può dare un valido aiuto nel prendere decisioni riguardanti la propria o altrui incolumità; tuttavia chi decide di affrontare il "terreno innevato" deve avere sufficienti basi conoscitive per muoversi correttamente sul territorio e saper riconoscere i momenti ed i punti particolarmente critici. In particolare il bollettino si rivolge a scialpinisti, alpinisti ed escursionisti, ma anche ad operatori e professionisti della montagna, addetti alla sicurezza, amministratori, organizzazioni di soccorso e protezione civile, forze dell'ordine, gestori della viabilità. L'emissione avviene, durante il periodo invernale, giornalmente o almeno tre volte alla settimana, ed anche se apparentemente i vari bollettini hanno una veste grafica diversa, i contenuti sono i medesimi. Al fine di favorire un quadro generale per l'intero arco alpino italiano, l'A.I.NE.VA redige anche uno speciale bollettino, disponibile in internet sul sito www.aineva.it, che in sintesi raggruppa alcune delle informazioni contenute nei vari bollettini regionali e provinciali; per chi invece dispone solo di un telefono, tutti i bollettini sono reperibili al numero 0461 230030. 14 Scala Europea del Pericolo Valanghe Scala del pericolo 1 2 3 Probabilità di distacco di valanghe Indicazioni per escursionisti, alpinisti e sciatori fuori pista Condizioni generalmente sicure per le gite sciistiche. debole Il distacco è generalmente possibile solo con forte sovraccarico su pochissimi punti sul terreno ripido estremo. Sono possibili solo piccole valanghe spontanee e scaricamenti. moderato Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee. Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose. Il distacco è possibile con debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. In alcune situazioni sono possibili valanghe spontanee di media grandezza e, in singoli casi, anche grandi valanghe. Le possibilità per le gite sciistiche sono limitate ed è richiesta una buona capacità di valutazione locale. Il distacco è probabile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi. In alcune situazioni sono da aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta, anche grandi valanghe. Le possibilità per gite sciistiche sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale. marcato 4 forte 5 Sono da aspettarsi molte grandi vamolto forte langhe spontanee, anche su terreno moderatamente ripido. Le gite sciistiche non sono generalmente possibili. 15 Introduzione Definizioni e basi concettuali della scala Grado di pericolo La scala si compone di 5 gradi di pericolo crescente, individuati con indici numerici da 1 a 5: 1 debole 2 moderato 3 marcato 4 forte 5 molto forte Il termine “estremo“ può essere utilizzato nei bollettini per indicare situazioni valanghive eccezionali. È da sottolineare che la scala non è lineare, in quanto il grado mediano (3 marcato) non rappresenta un pericolo medio, bensì un pericolo superiore. Stabilità del manto nevoso Dal punto di vista fisico non è corretto utilizzare una scala della stabilità, in quanto non è possibile individuare situazioni intermedie tra un pendio nevoso stabile e uno instabile. Nella scala di pericolo unificata viene pertanto utilizzata una scala del consolidamento del manto nevoso, con le seguenti definizioni: ben consolidato moderatamente consolidato da moderatamente a debolmente consolidato debolmente consolidato Solamente per i gradi di pericolo 1 e 5 vengono utilizzate rispettivamente le definizioni “manto nevoso stabile” e “manto nevoso instabile“. Poiché il pericolo da valanghe non è presente in modo uniforme su tutto il territorio, la scala utilizza il concetto di pendii ripidi (con inclinazione pari o superiore a 30 gradi) per localizzare il pericolo secondo i seguenti criteri di estensione: pochissimi, alcuni, molti, maggior parte dei pendii ripidi. Probabilità di distacco valanghe Per ogni grado di pericolo una prima fase indica l’entità del sovraccarico necessario per provocare distacchi; una seconda frase descrive la situazione nei riguardi dei distacchi spontanei previsti (con riferimento al numero ed alle dimensioni delle valanghe). Il tipo di sovraccarico viene così definito: debole (singolo sciatore, escursionista senza sci) forte (gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo) 16 Gradazione del pericolo: colori di riferimento Ciascun grado di pericolo è contraddistinto da un colore: i colori, scelti secondo una scala semaforica, sono: 1 verde 2 giallo 3 arancione 4 rosso 5 rosso a scacchi neri Definizioni importanti per un corretto uso della scala Piccole valanghe: si fermano su un pendio ripido (con inclinazione maggiore di 30°). Possono seppellire, ferire o uccidere una persona. Medie valanghe: su un pendio ripido (più di 30°) raggiungono il fondo del pendio. Possono seppellire e distruggere un'automobile, danneggiare un camion, distruggere una piccola casa o piegare alcuni alberi. Grandi valanghe: percorrono i terreni a ridotta inclinazione (nettamente inferiori a 30°) per una distanza superiore a 50 m e possono raggiungere il fondovalle. Possono seppellire e distruggere il vagone di un treno, un automezzo di grandi dimensioni, vari edifici o una parte di un bosco. Pendii poco ripidi: con inclinazione inferiore a 30°. Pendii ripidi: con inclinazione da 30° a 35°. Pendii molto ripidi: con inclinazione da 35° a 40°. Pendii estremamente ripidi: con inclinazione maggiore di 40°. Sovraccarico debole: snowboarder che effettua curve dolci, sciatore o snowboarder che non cade, gruppo che rispetta le distanze di sicurezza (minimo 10 metri), escursionista con racchette da neve. Sovraccarico forte: due o più sciatori o snowboarder che non rispettano le distanze di sicurezza, mezzo battipista, esplosione, escursionista a piedi. Nota: queste informazioni sono state ricavate e liberamente elaborate dal sito internet della A.I.NE.VA. www.aineva.it che riporta informazioni molto dettagliate su neve e valanghe. Selezionando le voci “Bollettini” e “Pubblicazioni” avrete accesso a precise informazioni e numerosi testi di sicuro interesse, la cui lettura consigliamo vivamente. 17 Introduzione Numeri di interesse generale Carabinieri Comando stazione Madonna di Campiglio, Via Presanella, 38 tel. 0465 443366 APT Azienda Promozione Turistica, Via Pradalago, 2 www.campiglio.to – [email protected] tel. 0465 447501 Gruppo Guide Alpine Via Pradalago, 17 tel. 0465 442634 Funivie Madonna di Campiglio S.p.A. Via Presanella,12 www.funiviecampiglio.it – [email protected] tel. 0465 447744 Pronto intervento – Carabinieri 112 Pubblica Emergenza – Polizia 113 Emergenza Sanitaria 118 18 19 20 21 2503 m Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Presson Bassa, la Malga Scale e Val del Vento Partenza km 8,5 della S.S. 239 Campiglio-Dimaro 1360 m, a 6,5 km dal Passo di Campo Carlo Magno Dislivello salita 1300 m; discesa 1300 m + 160 m di risalita da Malga Presson Tempo salita ore 5,00; discesa ore 1,30 + 0,45 di risalita Difficoltà BS Esposizioneovest Attrezzatura piccozza e ramponi VALUTAZIONE itinerario selvaggio ed impegnativo da compiersi con neve sicura; non semplice l’approccio a Malga Scale, che rappresenta la parte problematica della salita. Salita: dalla statale si imbocca sulla destra una strada forestale (cartello Malga Presson Bassa) che, con due tornanti e media pendenza, scende sul fondo valle alla Malga Presson Bassa 1292 m; si prosegue sino al punto in cui la strada attraversa il fiume Meledrio a quota 1200 m circa in prossimità del Dosso di S. Brigida (ore 0,30), caratteristico promontorio nel mezzo della valle. Dal ponte si prende una traccia di sentiero per pochi metri a destra, quindi a sinistra sino a raggiungere una spalla ove il sentiero prosegue sempre verso sinistra. Salire per il ripido pendio lungo un conoide spesso percorso da valanga, e superare un ripido salto roccioso sopra il quale si incrocia (attenzione a non superarlo) il sentiero proveniente da Dimaro. Lo si segue in leggera salita verso destra per raggiungere la piana di Malga Scale 1563 m (ore 1,30–2,00) dove inizia la Valle del Vento. Ci si tiene sul margine destro del vallone dove la vegetazione è più rada. Ci si innalza sino ad un pianoro sotto ad un salto roccioso; ci si sposta tutto sulla destra e si risale il ripido pendio, passando alla base dello spigolo Nord della anticima di Cima del Tov (ore 1,30–3,30). Si raggiunge a circa quota 2050 m il punto in cui il vallone si dirama; si lascia a destra la vera e propria Val del Vento, e si sale il ramo di sinistra fino a superare alcuni ripidi salti e raggiungere, senza particolari problemi di orientamento, il Passo di Pra’ Castron 2503 m (ore 1,30–5,00), ampia insellatura tra il Sasso Rosso e la Cima Benon. BS 7,15 ore O 1460 Sasso Rosso Itinerari nel Gruppo di Brenta 1 Passo di Pra’ Castron Passo Pra’ Castron Malga Scale Discesa: lungo l’itinerario di salita. Individuare bene il punto in cui abbandonare il sentiero che da Malga Scale prosegue verso Dimaro, per scendere sul fondo valle. Con buone condizioni di neve dal fondo valle si potrà proseguire lungo la strada in leggera discesa per raggiungere la statale Dimaro-Campiglio al primo tornante sopra Dimaro, a quota 750 m circa. 22 23 2402 m Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada. Discesa lungo la Val Centonia Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE OS Cima Sassara 5 ore OS–N 951 Bocchetta dei Tre Sassi Bocchetta Mondifra’ Itinerari nel Gruppo di Brenta 2 Bocchetta di Mondifra’ piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio salita 751 + 200 m circa; discesa 950 m circa salita ore 2,30 (fino alla Bocchetta); discesa ore 1,00+1,30 di leggera salita OS salita ovest e sud; discesa nord normale scialpinistica itinerario interessante che supera in traversata la Bocchetta di Mondifra’, e che riporta con giro circolare al punto di partenza. Relativamente semplice la salita, che si svolge per buona parte lungo il classico percorso della Val Gelada. La discesa, che avviene lungo il selvaggio vallone di Val Centonia, presenta alcuni tratti molto ripidi e richiede neve ben assestata; in caso contrario è consigliabile il ritorno lungo l’itinerario di salita. Salita: da Campo Carlo Magno 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e dopo un tratto più piano si affronta un ripido costone con frequenti zig-zag, tenendosi nel centro o sulla sinistra, a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce imboccando un canalino sulla sinistra sino ad un vasto ripiano (ore 1,30–2,00); da qui senza via obbligata si piega a sinistra risalendo sino alla Bocchetta di Mondifra’ 2402 m, evidente forcella del crestone Mondifra’-Sasso Alto (ore 1,00–3,00). Malga Mondifra’ 24 25 2402 m Da Campo Carlo Magno a Malga Mondifra’ e lungo la Val Gelada. Discesa lungo la Val Centonia OS 5 ore OS–N 951 Bocchetta Mondifra’ Itinerari nel Gruppo di Brenta 2 Bocchetta di Mondifra’ Discesa: dalla bocchetta ci si abbassa in direzione nord lungo un ripido canale (questa convalle è denominata Val Larga), sovente ricoperto da slavine, che porta ad un primo ripiano. Tenendosi a sinistra, vicini alle rocce del Mondifra’ Basso, grazie a un ripido canalino si raggiunge un terreno più aperto che ci inserisce nella Val Centonia; sulla destra incombono la mole poderosa del Cimon della Pozza e la linea slanciata del “Il Pulpito o Frate”. Si prosegue con ripida discesa in una fitta vegetazione di ontani lungo la Val Centonia, tenendosi nel mezzo fino a raggiungere il sentiero che porta a Malga Scale (ore 1,00). Lo si segue verso sinistra, dapprima in discesa, poi, rimesse le pelli, in leggera salita fino a raggiungere il ponte sul fiume Meledrio. Da qui si presentano due possibilità: Variante a): poco prima di raggiungere il ponte imboccare una strada in leggera salita che con dolce progressione ci porta alla Malga Mondifra’ e da qui alla partenza della Cabinovia del Grosté (ore 1,30–2,30) Variante b): attraversare il ponte sul fiume Meledrio e seguire la strada che sul versante opposto porta alla Malga Pra’ dal Mazza a circa 1450 m e conduce in breve alla S.S. Dimaro-Campiglio (ore 1,00–2,00) poco sotto il Ristorante Genzianella; in questo caso dovremo predisporre un mezzo per il ritorno a Campo Carlo Magno. 26 Malga Mondifra’ 27 2894 m Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE OSA Cima Sassara 6,30 ore O 1243 Sasso Alto Itinerari nel Gruppo di Brenta 3 Cima Sassara piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio 1243 m salita ore 4,30; discesa ore 2,00 OSA prevalente ovest piccozza, ramponi, imbrago, corda e due moschettoni grande itinerario, tra i più impegnativi ed entusiasmanti del Brenta. Il tratto chiave è costituito da un canalino di circa 25 m che supera una verticale fascia rocciosa e che, a seconda delle condizioni della neve, deve essere superato con piccozza e ramponi ed in parziale arrampicata (I°/II° grado). Dopo il tratto chiave il pendio è ripido ma praticabile con gli sci ai piedi. Richiede neve ben assestata; consigliabile nei mesi di marzo e aprile. Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e dopo un tratto più pianeggiante si affronta un ripido costone con frequenti inversioni, tenendosi nel centro o sulla sinistra a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce lungo un canalino sulla sinistra sino ad un vasto ripiano (ore 1,30–2,00). Di qui senza via obbligata si piega a sinistra risalendo verso la Bocchetta di Mondifra’; poco prima di raggiungerla si piega a destra e per un ripido pendio ci si porta fin sotto una verticale fascia rocciosa che sembra precludere ogni via di salita. Si traversa a sinistra sotto la parete per cengia sino a raggiungere un canalino che rappresenta il tratto chiave della salita. Lo si supera in arrampicata con ramponi e piccozza (sci nello zaino, chiodo di assicurazione in partenza). Rimessi gli sci si punta con ripida salita alla vetta 2894 m, che con buone condizioni di neve può essere raggiunta con gli sci ai piedi (ore 2,30–4,00). Discesa: lungo l’itinerario di salita. 28 29 2613 m Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada BS Cima Sassara 5 ore Corno di Flavona O 977 Cima Vagliana Bocchetta dei Tre Sassi Partenza piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio Dislivello 977 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30 Difficoltà BS Esposizioneovest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE gita classica, molto frequentata e di grande soddisfazione sia in salita che in discesa. Fare attenzione a possibili valanghe dai pendii del Mondifra’ Alto. Itinerari nel Gruppo di Brenta 4 Bocchetta dei Tre Sassi (Val Gelada) Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e, dopo un tratto più pianeggiante, si affronta un ripido costone con frequenti inversioni, tenendosi nel centro o sulla sinistra a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce lungo un canalino sulla sinistra fino ad un vasto ripiano (ore 1,30–2,00). Si prosegue per l’ampio vallone orientato ad Est tenendosi al centro o sulla destra fino a raggiungere la Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m (ore 1,30–3,30). Variante discesa: la discesa si svolge lungo l’itinerario di salita oppure lungo l’itinerario 7, in senso inverso. Malga Mondifra’ 30 31 Rifugio Graffer 2261 m per la Malga Vagliana Da Campo Carlo Magno attraverso Malga Mondifra’, la Malga Vaglianella e la Malga Vagliana MS 3,30 ore N 610 Cima Pietra Grande Itinerari nel Gruppo di Brenta 5 Partenza piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio Dislivello 610 m Tempo salita ore 3,00; discesa ore 0,30, lungo la pista Difficoltà MS Esposizionenord Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE gita semplice, molto frequentata ad inizio stagione perché può essere effettuata anche con poca neve. La salita si svolge infatti su versanti nord con percorso, nella parte bassa, su strada forestale. La discesa avviene lungo la pista del Grosté, normalmente innevata già a metà novembre. Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente con facile percorso (pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta per breve tratto un comodo valloncello e dove questo si apre individuare un cartello indicatore dei sentieri estivi. Seguire sulla destra un comodo e largo sentiero fino a Malga Vaglianella 1828 m (ore 0,30–1,00). Si prosegue poi per comoda strada forestale sino a Malga Vagliana 1973 m (ore 0,30–1,30). Si procede in direzione est verso il fondo del vallone sino al punto in cui la pendenza si impenna; si sale ora verso destra con ripide inversioni (possibili piccole valanghe) ad una poco marcata bocchetta del crinale che separa la conca della Malga Vagliana dall’ampia spianata del Grostè (ore 0,30–2,00). Si prosegue in diagonale verso destra sotto i fianchi sud-occidentali del massiccio della Pietra Grande (Orti della Regina) raggiungendo senza via obbligata il Rifugio Graffer (ore 1,00–3,00). Rifugio Graffer Malga Vagliana Malga Vaglianella Discesa: la discesa si svolge lungo la pista. Malga Mondifra’ 32 33 6 Cima Vagliana 2861 m Dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté attraverso gli Orti della Regina OSA Cima Vagliana 4,30 ore E 786 Cima Pietra Grande Partenza stazione intermedia della Cabinovia del Grosté 2075 m Dislivello 786 m Tempo salita ore 3,00; discesa ore 1,30 Difficoltà OSA Esposizioneest Attrezzatura piccozza, ramponi, imbrago, corda VALUTAZIONE itinerario impegnativo di grande soddisfazione, soprattutto nella sua parte alpinistica. Nella parte sciistica supera i ripidi pendii degli Orti della Regina, mentre nella parte alta, da compiersi senza sci, percorre la parte terminale della affilata cresta che si lega verso ovest-nord ovest alla Cima Vaglianella. Salita: dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté 2075 m si traversa in lieve pendenza in direzione nord-est puntando a quella di sinistra delle due grandi conche detritiche denominate Orti della Regina, delimitata a sinistra dalla parete Sud della Torre Schober ed a destra da un caratteristico sperone che separa i due Orti. Si rimonta il ripido pendio sino ad una prima conca, indi piegando a sinistra su ripido canale si raggiunge un intaglio della cresta a nord della Torre Schober. Si risale con inversioni il ripido pendio sovrastante sino a raggiungere le rocce del crestone Ovest-Nord Ovest (ore 2,00). Lasciati gli sci e calzati i ramponi ci si innalza per roccette, indi si traversa a destra per cengia, tenendosi sempre al di sotto della cresta sul versante ovest della parete. Per un ripido canalino e per cresta si raggiunge la vetta 2861 m (ore 1,00–3,00). Cabinovia Grosté Discesa: per l’itinerario di salita. 34 35 7 Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m lungo la Val delle Giare BS Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso la Val delle Giare. Discesa per la Val Gelada Cima Pietra Grande 3,30 ore E 430 Bocchetta Tre Sassi Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello 430 m circa Tempo salita ore 2,00; discesa ore 1,30 Difficoltà BS Esposizioneest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE gita classica, con salita non impegnativa anche se piuttosto ripida. Pericolo di valanghe lungo il percorso di salita. Cabinovia Grosté Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si raggiunge rapidamente il Passo del Grosté 2443 m. Ci si dirige verso nord con discesa diagonale lungo i ripidi pendii orientali della Pietra Grande, tenendosi il più in alto possibile per evitare alcuni piccoli avvallamenti e, aggirato lo Sperone Est della Cima Vagliana (ometto quasi sempre visibile, quota 2180 m circa), si entra a sinistra nella Val delle Giare (ore 0,30). La si rimonta tenendosi prima a sinistra e poi nel centro fino a raggiungere, per ripido pendio, la Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m (ore 2,00–2,30). Discesa: dalla Bocchetta si scende senza difficoltà lungo la Val Gelada (itinerario 4) tenendosi prima a destra e poi a sinistra per superare un salto roccioso. Stando sempre sulla sinistra lungo un vallone disboscato da slavine si raggiunge la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 1,00) e da qui per comoda mulattiera (pista da fondo) si giunge al piazzale della stazione di partenza della Cabinovia del Grostè 1651 m (ore 0,30–1,30). 36 37 8 Rifugio Graffer 2261 m attraverso Malga Fevri MS 3,30 ore O 748 Partenza stazione di partenza della Cabinovia dello Spinale 1513 m Dislivello 748 m Tempo salita ore 3,00; discesa ore 0,30 lungo la pista del Grosté Difficoltà MS Esposizioneovest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE gita classica, parzialmente segnalata con paline. Il percorso fino al Monte Spinale è molto frequentato anche come palestra di allenamento da parte degli atleti in preparazione alle gare. Percorribile anche con poca neve, perché consente il ritorno lungo la pista del Grosté. Sconsigliabile in presenza di nebbia fitta. Itinerari nel Gruppo di Brenta Da Madonna di Campiglio attraverso Malga Fevri ed il Lago Spinale Rif. Graffer Rif. Spinale Malga Fevri Salita: dalla stazione di partenza della Cabinovia dello Spinale 1513 m si segue per circa 500 m in direzione nord-est la pista di discesa dello Spinale, tenendosi disciplinatamente sul bordo per non incrociare gli sciatori in discesa. Giunti ad un incrocio di piste, si piega a destra (indicazione Malga Fevri) per la strada forestale che si segue, incrociando la pista Direttissima, sino a raggiungere Malga Fevri 1958 m (ore 1,00). [Da qui, puntando a sinistra, è possibile raggiungere per facili pendii il Monte Spinale 2104 m (ore 0,30–1,30)]. Si prosegue ora in direzione est senza percorso obbligato ma cercando di seguire le paline che, sebbene distanti l’una dall’altra, consentono di compiere una traccia senza troppi saliscendi. Raggiunto il Lago Spinale 2036 m (ore 1,00–2,00), si supera un breve pendio e per pendii inclinati si perviene al Camp Centener, rapidamente raggiungibile dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté. Di qui ci sono due alternative: o si prosegue sulla destra sempre rimanendo il più possibile in quota sino al Rifugio Graffer, oppure si attraversa il Camp Centener verso sinistra sino a portarsi in prossimità della Seggiovia Rododendro; per valloncelli, più o meno sotto la seggiovia, si raggiunge il Rifugio Graffer 2261 m (ore 1,00–3,00). Discesa: lungo la pista del Grosté. 38 Cabinovia Spinale 39 9 Cima Roma 2837 m MS 4 ore N 400 Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté Cima Roma Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello 400 m Tempo salita ore 2,30; discesa ore 1,30 Difficoltà MS Esposizionenord Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE gita facile, senza pericoli e molto frequentata. Ha un lungo tratto di falsopiano ondulato e richiede pertanto di montare le pelli anche lungo il percorso di ritorno. Sconsigliabile in presenza di fitta nebbia. Cima Brenta Sella Flavona Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale al punto di arrivo dell’omonima seggiovia e di qui, dirigendosi verso sud-est, si prosegue su terreno ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, sino ad aggirare lo sperone Nord-Est della Cima Grosté (evitare di tenersi troppo in alto). Ci si abbassa diagonalmente nella conca successiva e puntando in direzione sud-est si raggiunge una selletta con piramide di pietre (da noi denominata Sella Flavona) ai piedi di Cima Roma a quota 2550 m circa (ore 1,30). Una croce in ferro posta a circa 100 m di distanza ne facilita l’individuazione. Da qui si risale il ripido pendio della cima senza difficoltà fino in vetta (ore 1,00–2,30). Discesa: lungo l’itinerario di salita. Seggiovia Grosté Cabinovia Grosté Cima Vallazza Cima Roma Alternativa di salita: giunti alla Sella di Flavona ci si abbassa leggermente nel vallone tra Cima della Vallazza e Cima Roma e lo si risale senza difficoltà fino a poco prima dell'intaglio che separa le due cime. Si piega decisamente a sinistra affrontando il ripido scivolo di Cima della Vallazza; superato tra due rocce il punto più ripido si prosegue a piedi sulle roccette sommitali della punta di destra della Cima della Vallazza 2810 m. Si riscende per la via di salita e dal vallone si risale il pendio Nord di Cima Roma superando alcune fasce rocciose con uno spostamento verso destra che porta a raggiungere la vetta di Cima Roma. Questo itinerario, assai più impegnativo del precedente, richiede l'uso dei ramponi (BSA). 40 41 2850 m Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante est. – Discesa lungo il versante nord Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m 413 m salita ore 2,00; discesa ore 0,30 OS prevalente est normale scialpinistica salita breve ma non banale. Faticoso il canalino intermedio. Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale al punto di arrivo dell’omonima seggiovia e da qui, dirigendosi verso sud, si prosegue su terreno ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, sino ad aggirare lo sperone Nord-Est della Cima Grosté (evitare di tenersi troppo in alto). Ci si abbassa nella conca successiva e, tenendosi ai piedi dei pendii est, si punta ad una fascia nevosa che obliquamente risale il pendio, sino a portarsi in una conca sotto una fascia di rocce tagliate da un ripido canalino. Lo si risale con difficili inversioni e si raggiunge la Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Di qui si traversa a destra e si risale un ripido canale fino a raggiunge la Sella di Cima Grosté 2850 m (ore 2,00), che si affaccia sul versante Nord. [Volendo raggiungere la cima si lasciano gli sci e si risale una fessuretta obliqua da sinistra verso destra, spostata di circa 10 metri a destra rispetto allo spigolo; si perviene così alla vasta piattaforma inclinata di Cima Grosté 2897 m (ore 0,30); variante consigliabile solo ad alpinisti esperti]. OS 2,30 ore E 413 Cima Grosté Itinerari nel Gruppo di Brenta 10 Sella di Cima Grosté da est Bocc. Campaniletto Camosci Cabinovia Grosté Discesa: lungo il ripido versante nord. Si scende in una prima conca e di qui sulla sinistra si affronta un ripido canalino (attenzione a possibili piccole valanghe). Da qui senza via obbligata si punta alla Cabinovia del Grosté. 42 43 2850 m Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord OS 2 ore Sella Cima Grosté N 413 Cima Grosté Itinerari nel Gruppo di Brenta 11 Sella di Cima Grosté da nord Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello 413 m Tempo salita ore 1,30; discesa ore 0,30 Difficoltà OS Esposizionenord Attrezzatura normale scialpinistica; con neve dura possono essere utili i ramponi VALUTAZIONE salita breve ma faticosa, di soddisfazione. Il tratto più ripido può essere superato, a seconda delle condizioni della neve, con o senza gli sci ai piedi. Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale rapidamente al punto di arrivo della omonima seggiovia e da qui, dirigendosi verso sud-est, si prosegue su terreno ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, fin sotto le rocce verticali della Cima Grosté. Ci si innalza in direzione del ripido pendio nevoso con ampi zig-zag, poi si supera direttamente il punto più ripido nel suo centro e si prosegue sino alla Sella che si affaccia sul versante sud 2850 m (ore 1,30). [Volendo raggiungere la cima, si lasciano gli sci e si risale una fessuretta obliqua da sinistra verso destra, spostata di circa 10 m a destra rispetto allo spigolo; si perviene così alla vasta piattaforma inclinata di Cima Grosté 2897 m (ore 0,30); variante consigliabile solo ad alpinisti esperti]. Discesa: per l’itinerario di salita. Possibili piccole valanghe sul tratto ripido. 44 45 12 Cima Sella da nord 2917 m OSA Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso i Rifugi Tuckett e Casinei e la Malga Vallesinella Bassa Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE Cima Grosté 5,30 ore Cima Falkner N–O 600 Cima Sella stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m salita circa 600 m; discesa 1800 m salita ore 3,00; discesa ore 2,30 OSA salita nord; discesa ovest piccozza, ramponi e corda itinerario di grande interesse, che richiede impegno e capacità di valutazione per possibili valanghe nei tratti più ripidi. La parte terminale di Cima Sella può richiedere, a seconda delle condizioni, l’uso di corda, piccozza e ramponi. Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m ci si innalza fino alla stazione di arrivo della seggiovia e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e a sinistra, alcuni salti di roccia e puntando a un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle. Sempre traversando obliquamente si perviene all’ampia conca della Vedretta di Vallesinella Inferiore (ore 0,30), che si risale in direzione sud-est fino alla sua estremità. Un ripido canalino consente di superare la fascia di rocce di sbarramento e di raggiungere così la sella dove si apre la Vedretta di Vallesinella Superiore (ore 1,30–2,00). Di qui ci si dirige alla Cima Sella, si supera un piccolo gradino di roccia e si raggiunge l’intaglio tra le sue due punte. Lasciati gli sci poco sotto l’intaglio, su roccette non sempre facili si raggiunge la vetta 2917 m (ore 1,00–3,00). Cabinovia Grosté Rif. Tuckett Discesa: dalla cima si scende con cautela ai piedi della stessa e ci si abbassa con magnifica discesa nel vallone compreso tra il Castelletto di Mezzo ed il Castelletto Superiore. Nella sua parte terminale il vallone è stretto e ripido e richiede prudenza per la possibilità di piccole valanghe e cadute di sassi. Attraversando in quota sotto la parete del Castelletto Inferiore si discende al Rifugio Tuckett (ore 1,00). Da qui con l’itinerario 14 si raggiunge Plaza (ore 2,30). 46 47 13 Cima Sella 2917 m (percorso Ski Alp) OSA Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso Malga Vallesinella Alta Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita circa 700 m; discesa 1800 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 2,30 Difficoltà OSA Esposizioneovest Attrezzatura piccozza e ramponi; utile la corda VALUTAZIONE itinerario vario ed impegnativo che risale il canale compreso tra il Torrione di Vallesinella (parete Anna) ed il Castelletto Inferiore. Questo canale è stato più volte percorso nella Ski Alp, la gara di scialpinismo che si corre annualmente a Madonna di Campiglio. La parte finale di Cima Sella può richiedere, a seconda delle condizioni della neve, l’uso di corda, piccozza e ramponi. Cima Grosté 6 ore O 700 Cima Sella Seggiovia Grosté Rif. Tuckett Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m ci si innalza fino alla stazione di arrivo della Seggiovia omonima e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e sinistra, alcuni salti di rocce. Di utile orientamento è un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle. Sempre traversando obliquamente si perviene all’ampia conca della Vedretta di Vallesinella Inferiore, poi si scende lungo una piccola conca oppure lungo il crinale fino ad aggirare lo spigolo Ovest del Torrione di Vallesinella (parete Anna) a circa 2200 m (ore 1,00). Di qui, montate le pelli, si risale il ripido pendio sovrastante sino ad un canale che consente di superare, senza sci, una fascia di rocce. Rimessi gli sci si procede sul fondo del vallone che di nuovo si impenna in uno stretto canalino, anch’esso da superare senza sci. Si perviene così ad una stretta bocchetta dalla quale, con un delicato traverso verso sinistra, si raggiunge l’ampia conca della Vedretta di Vallesinella Superiore. Da qui ci si dirige alla Cima Sella e, superato un piccolo gradino roccioso, si raggiunge l’intaglio tra le due punte della cima. Lasciati gli sci pochi metri sotto l’intaglio, su roccette non sempre facili si raggiunge la vetta 2917 m (ore 2,30–3,30). 48 49 2917 m (percorso Ski Alp) Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso Malga Vallesinella Alta Discesa: dalla cima si scende con attenzione fino ai piedi della stessa. Si traversa a destra tenendosi in alto per non perdere quota, sino a raggiungere la sella che si affaccia sul canalino Nord (vedi itinerario 12). Lo si scende con attenzione (possibili piccole valanghe) e con magnifica discesa si raggiunge, ai piedi dello spigolo Ovest del Torrione di Vallesinella, il punto in cui durante la salita si sono applicate le pelli. Ci si abbassa lungo il pendio con discesa entusiasmante e, raggiunto il limite del bosco, facendo attenzione ad alcuni salti di roccia si scende per fasce oblique verso destra fino a giungere a Malga Vallesinella Alta. Imboccare ora la traccia del sentiero estivo (cartelli indicatori) sulla destra del fiume (primo tratto esposto) ed abbassarsi poi, traversando verso destra lungo un pendio tormentato da valanghe. Si giunge così al Rifugio Vallesinella 1513 m (ore 2,00). [Da qui è possibile raggiungere Madonna di Campiglio lungo la comoda strada di Vallesinella, chiusa al traffico durante l’inverno (ore 0,45)]. Poco oltre il rifugio si imbocca sulla sinistra una ripida mulattiera che, passando per le Cascate Basse di Vallesinella, scende a Plaza e alla stazione intermedia della Cabinovia PinzoloCampiglio 1150 m (ore 0,30–2,30). OSA 6 ore O 2500 Cima Sella Itinerari nel Gruppo di Brenta 13 Cima Sella Rif. Tuckett Malga Vallesinella Alta Rif. Vallesinella 50 51 14 Bocca di Tuckett 2648 m BS Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il Rifugio Tuckett. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e il Rifugio Vallesinella Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita circa 450 m; discesa 1800 m Tempo salita ore 2,30; discesa ore 2,00 Difficoltà BS Esposizioneovest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE gita semplice e panoramicamente molto remunerativa. Discesa molto bella e facile sino al Rifugio Casinei, più complessa nel bosco sottostante. In caso di poca neve, da Vallesinella conviene proseguire lungo la strada verso Madonna di Campiglio. 4,30 ore O 450 Bocca di Tuckett Cabinovia Grosté Rif. Tuckett Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si sale alla stazione di arrivo della seggiovia omonima e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e sinistra, alcuni salti di rocce. Di utile orientamento è un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle. Sempre traversando obliquamente si raggiunge la conca della Vedretta di Vallesinella Inferiore, e si scende lungo una piccola conca oppure lungo il crinale fino ad aggirare lo spigolo Ovest del Torrione di Vallesinella (parete Anna) a circa 2200 m (ore 1,00). Di qui, montate le pelli, si traversa sotto il Castelletto Inferiore e, senza salire verso il Rifugio Tuckett, si punta ad una minuscola selletta che consente di calarsi con breve discesa nel vallone sotto il rifugio. Senza via obbligata si risale lungo la facile vedretta sino alla Bocca di Tuckett 2656 m (ore1,30–2,30). 52 53 2648 m Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il Rifugio Tuckett. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e il Rifugio Vallesinella BS 4,30 ore O 450 Bocca di Tucket Itinerari nel Gruppo di Brenta 14 Bocca di Tuckett Discesa: con bella discesa si scende alla selletta o si traversa in quota sotto il Castelletto di Mezzo, fino al Rifugio Tuckett (ore 0,30). Tenendosi sulla sinistra si scende attraverso un labirinto di grossi massi con magnifica discesa, costeggiando il Croz dei Casinei sino a inserirsi sulla traccia del sentiero estivo, che si segue a sinistra senza abbassarsi sino quasi al Rifugio Casinei. Poco prima del rifugio si scende per un ripido canalino (possibili valanghe) tra una fitta vegetazione sino ad incrociare due volte il sentiero estivo. Al secondo incrocio lo si segue verso sinistra sino al Rifugio Vallesinella 1513 m (ore 1,00–1,30). [Da qui si può raggiungere Madonna di Campiglio lungo la strada di Vallesinella (ore 0,45)]. Poco oltre il rifugio si imbocca sulla sinistra una ripida mulattiera che, passando dalle Cascate Basse di Vallesinella, porta a Plaza ed alla stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio 1150 m (ore 0.30–2,00). Rif. Tuckett Rif. Casinei Rif. Vallesinella 54 55 15 Cima Brenta 3150 m OSA Dal Rifugio Tuckett attraverso la Vedretta di Brenta Superiore. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e la Malga Vallesinella Bassa 9,30 ore O 950 Itinerari nel Gruppo di Brenta Cima Brenta Partenza Rifugio Tuckett 2272 m Dislivello salita circa 950 m; discesa 2000 m Tempo salita ore 5,00; discesa ore 4,30 Difficoltà OSA Esposizioneovest Attrezzatura corda, piccozza e ramponi VALUTAZIONE grande itinerario che raggiunge la seconda vetta per altitudine del Gruppo di Brenta. Salita faticosa ed impegnativa, discesa non difficile e molto divertente. Salita: l’itinerario si svolge sul versante nord-ovest lungo la Vedretta di Brenta Superiore, compresa tra la Cima Massari e la Cima Mandron. Dal Rifugio Tuckett, raggiungibile con l’itinerario 14, si scende rapidamente nel vallone alla base della Cima Massari. Da qui ci si innalza verso destra evitando con ampi zig-zag alcuni salti di roccia. Si rimonta tutta la ripida vedretta fino a raggiungere una vasta conca nevosa compresa tra le Torri di Kiene a sinistra e la Cima Mandron a destra. Si attraversa tutta la conca portandosi verso il suo punto estremo a sinistra; qui si abbandonano gli sci (ore 3,00). Si sale lungo facili rocce ad un intaglio della cresta NordOvest e la si percorre sul filo fino alla Cima Brenta Occidentale 3124 m. Si scende per pochi metri nell’intaglio tra le due cime ed evitando sulla sinistra il torrione terminale si raggiunge la vetta di Cima Brenta 3150 m (ore 2,00–5,00). Rif. Tuckett Variante: salendo da Vallesinella e raggiunto il Rifugio Casinei, si prende il percorso del sentiero estivo al Rifugio Brentei e lo si segue fino al ripiano a quota 2048 m, sotto Cima Fridolin, all’incrocio col sentiero che scende dal Rifugio Tuckett. Da qui si sale a sinistra puntando direttamente alla Vedretta di Brenta Superiore che si raggiunge con percorso diretto attraverso larghi pendii in ascesa costante. Discesa: per la via di salita fino al Rifugio Tuckett (ore 2,30). Di qui in Val Brenta con l’itinerario 14 (ore 2,00–4,30). 56 57 16 Bocchetta Molveno 2729 m OS Da Plaza attraverso la Val Brenta, il Rifugio Brentei e il Rifugio Alimonta Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio ( Plaza) 1148 m 1581 m salita ore 6,00; discesa ore 3,30 OS prevalente ovest normale scialpinistica impegnativo itinerario in ambiente grandioso. Importante l’individuazione del punto chiave (La Scala), soprattutto in discesa. Possibili valanghe dai versanti settentrionali dei Fracingli. 58 1581 Bocc. Molveno Rif. Alimonta Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per la strada forestale, passando vicino al vivaio, sino al bivio per Val d’Agola. Si prosegue a sinistra sino alla Malga Brenta Bassa 1268 m e più avanti sino alla teleferica per il Rifugio Brentei. Si piega a destra sotto un salto di rocce e si imbocca (senza sci) una cengia obliqua in salita verso destra (Scala della Val Brenta, punto chiave della salita). Sopra il salto si prosegue a sinistra e poi, senza via obbligata, si sale al pianoro di Malga Brenta Alta 1666 m (ore 2,30). Si punta ad un evidente canale che collega il tratto mediano con quello superiore della Val Brenta, sotto il Crozzon di Brenta, che si supera con stretti zig-zag. Di qui si volge a sinistra e per ripide balze, sempre a sinistra, si raggiunge il Rifugio Brentei 2120 m (ore 1,30–4,00). Si prosegue ora nel vallone che porta alla Vedretta dei Brentei; lo si percorre sul fondo in una stretta gola tra massi e detriti e nel punto in cui si appiana si piega a destra superando un ripido pendio sotto la parete Ovest del Torrione denominato “I Gemelli”. Si raggiunge così la conca della Vedretta degli Sfulmini ove sorge il Rifugio Alimonta 2580 m. Si risale la vedretta in direzione est sino a raggiungere la Bocchetta Molveno 2729 m, stretto varco tra Cima degli Armi e Cima Molveno (ore 2,00–6,00). Discesa: lungo il percorso di salita; dopo la Malga Brenta Alta tenersi a sinistra per andare ad imboccare “La Scala”, il passaggio che dall’alto non è del tutto evidente e che consente di superare senza sci il salto di roccia sottostante. O Itinerari nel Gruppo di Brenta Partenza Cima Brenta 9,30 ore Rif. Brentei Malga Brenta Alta 59 17 Bocca di Brenta 2552 m OS 8 ore O 1404 Da Plaza attraverso la Val di Brenta Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE Bocca di Brenta Cima Tosa Itinerari nel Gruppo di Brenta Cima Brenta stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio ( Plaza) 1148 m 1404 m salita ore 5,00; discesa ore 3,00 OS prevalente ovest normale scialpinistica itinerario impegnativo, salita lunga e faticosa. Importante l’individuazione del punto chiave (La Scala), soprattutto in discesa. Possibili valanghe dai versanti settentrionali dei Fracingli. Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per strada forestale, passando vicino al vivaio forestale, sino al bivio per la Val d’Agola. Si prosegue a sinistra sino alla Malga Brenta Bassa 1268 m, e più avanti fino alla teleferica per il Rifugio Brentei. Si piega a destra sotto un salto di rocce e si imbocca senza sci una cengia obliqua in salita verso destra (Scala della Val Brenta, punto chiave della salita). Sopra il salto si prosegue a sinistra e poi, senza via obbligata, si raggiunge il pianoro di Malga Brenta Alta 1666 m (ore 2,30). Si punta ad un evidente canale che collega il tratto mediano con quello superiore della Val Brenta sotto il Crozzon di Brenta, che si supera con stretti zig-zag. Si prosegue ora sul fondo del vallone, si superano sulla destra alcuni salti di roccia e si perviene alla Bocca di Brenta 2552 m (ore 2,30–5,00). Volendo raggiungere il Rifugio Pedrotti alla Tosa ci si abbassa alcuni metri sul versante sud-est e per cengia verso destra in pochi minuti si perviene al rifugio 2491m. Malga Brenta Alta Discesa: lungo il percorso di salita. Dopo la Malga Brenta Alta tenersi a sinistra per andare ad imboccare “La Scala”, il passaggio che dall’alto non è del tutto evidente e che consente di superare senza sci il salto di roccia sottostante. Malga Brenta Bassa 60 61 18 Bocca dei Camosci 2784 m OS 8,30 ore N–O 1636 Da Plaza attraverso la Val di Brenta e la Vedretta dei Camosci Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE Bocca dei Camosci Itinerari nel Gruppo di Brenta Crozzon di Brenta stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio ( Plaza) 1148 m 1636 m salita ore 5,30; discesa ore 3,00 OS prevalente nord-ovest normale scialpinistica itinerario impegnativo, salita lunga e faticosa. Importante l’individuazione del punto chiave (La Scala), soprattutto in discesa. Possibili valanghe dai versanti settentrionali dei Fracingli. Salita: da Plaza, raggiungibile in macchina, si prosegue per strada forestale, passando vicino al Vivaio Forestale, sino al bivio per la Val d’Agola. Si prosegue a sinistra sino alla Malga Brenta Bassa 1268 m, e più avanti fino alla teleferica per il Rifugio Brentei. Si piega a destra sotto un salto di rocce e si imbocca senza sci una cengia obliqua in salita verso destra (Scala della Val Brenta, punto chiave della salita). Sopra il salto si prende a sinistra, e senza via obbligata si sale al pianoro di Malga Brenta Alta 1666 m (ore 2,30). Si punta al canale che collega il tratto mediano con quello superiore della Val Brenta sotto il Crozzon di Brenta, e lo si supera con stretti zig-zag. Si prosegue sul fondo del vallone, piegando poi a destra per risalire il pendio sotto la parete Nord-Est del Crozzon di Brenta, che nella sua parte alta è caratterizzato da salti verticali separati da cengie scoscese. Ci si porta sulla fascia più alta sotto la parete e si traversa a destra con molta cautela, fino ad oltrepassare lo spigolo Nord del Crozzon (attenzione ad eventuali colate di ghiaccio ed alla possibilità che si stacchi la placca di neve che copre la cengia). Ci si porta ora al centro della Vedretta dei Camosci e la si risale nel suo mezzo puntando infine a destra verso la Bocca dei Camosci 2784 m, che si raggiunge senza particolari difficoltà (ore 3,00–5,30). 62 63 18 Bocca dei Camosci 2784 m OS 8,30 ore N–O 1636 Itinerari nel Gruppo di Brenta Da Plaza attraverso la Val di Brenta e la Vedretta dei Camosci Discesa: dalla Bocca ci si abbassa lungo il ripido pendio iniziale e si scende senza via obbligata lungo la Vedretta dei Camosci. Al suo termine, invece di spostarsi a destra per aggirare lo spigolo del Crozzon (come nella salita), ci si tiene a sinistra sotto le pareti dei Fracingli, fino a raggiungere l’ultimo dei ripidi canali, spesso solcati da valanghe, che senza difficoltà consentono di superare un ripido salto di rocce. Si scende in diagonale verso sinistra, senza perdere molta quota, oltrepassando la lunga piana di Malga Brenta Alta, e ci si abbassa poi fino a raggiungere un fitto bosco. Lo si attraversa verso sinistra fino ad imboccare al suo margine una ripida fascia obliqua (Scala della Val Brenta, punto chiave della discesa) che si scende con cautela verso destra, sino alla base della parete rocciosa. Attraverso un bosco di faggi si arriva alla teleferica e per strada forestale si raggiunge Malga Brenta Bassa e quindi Plaza. Alternativa: discesa a Plaza attraverso il Rifugio XII Apostoli. Dalla Bocca dei Camosci ci si abbassa in direzione sud-ovest lungo la Vedretta di Valagola puntando al Rifugio XII Apostoli; senza raggiungerlo si potrà scendere a Plaza lungo l’itinerario 19 oppure, raggiunto sulla destra il Passo di Valstretta, attraverso l’itinerario 20. “La Scala” 64 65 19 Rifugio XII Apostoli 2489 m BS 6,30 ore N–O–S 1341 Da Plaza attraverso la Val d’Agola e il Lago Asciutto Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio ( Plaza) 1148 m 1341 m salita ore 4,30; discesa ore 2,00 BS nord, ovest e sud normale scialpinistica bell’itinerario, non difficile ma lungo e faticoso. Attenzione a possibili valanghe sul ripido pendio dopo il Lago Asciutto. Cima Pratofiorito Pala dei Mughi Itinerari nel Gruppo di Brenta Cima D’Agola Rif. XII Apostoli Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per strada forestale, passando vicino al Vivaio Forestale, sino al bivio per la Val Brenta. Si prosegue verso destra e si raggiunge, lungo la strada forestale, il Lago d’Agola 1595 m (ore 1,30). Superato il lago sulla destra si sale ora in direzione sud piegando verso sinistra, dapprima tra vegetazione rada poi più fitta, puntando ad una selletta tra la Cima Pra’ dei Camosci e la Pala dei Mughi. La si raggiunge in corrispondenza di un vasto pianoro, il Pian di Nardis detto anche Lago Asciutto (ore 1,00– 2,30). [Qui si può giungere anche partendo da Pinzolo, utilizzando gli impianti del Doss del Sabbion; ci si abbassa lungo la cresta Sud-Est fino al Passo Bregn de l’Ors 1836 m, e si prosegue in direzione della Val Nardis traversando in diagonale un ripido pendio boscoso sulle tracce del sentiero estivo. Questo percorso permette di ridurre il dislivello a circa 700 m ed il tempo di salita a ore 3,00]. Si attraversa il piano in tutta la sua lunghezza in direzione est portandosi fin sotto le rocce della sua estremità; si volge a sinistra salendo un ripido canalone (valanghe) e, superato il salto, ci si riporta a destra al di sopra delle rocce. Si sale ora direttamente in direzione est e piegando a destra si raggiunge il Rifugio XII Apostoli 2489 m (ore 2,00–4,30). Discesa: lungo l’itinerario di salita. Malga Valagola 66 67 2959 m Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val Stretta e la Val d’Agola Partenza Rifugio XII Apostoli 2489 m Dislivello salita 470 m; discesa 1811 m Tempo salita ore 2,00; discesa ore 3,00 Difficoltà OSA Esposizioneovest Attrezzatura piccozza e ramponi VALUTAZIONE Salita alla cima non difficile. Discesa lunga e impegnativa in ambiente selvaggio ed isolato, da effettuarsi con neve sicura. OSA Cima Tosa 5 ore O 470 Cima D’Agola Itinerari nel Gruppo di Brenta 20 Cima d’Agola Passo Val Stretta ) ( Rif. XII Apostoli Salita: dal Rifugio XII Apostoli, raggiungibile con l’itinerario 19, ci si dirige in direzione Est verso la Vedretta di Valagola. Ci si innalza con alcuni zig-zag puntando verso la Bocca d’Agola, marcata selletta che separa la Cima Bassa d’Ambiez e la Cima d’Agola; poco prima di raggiungerla si obliqua a destra e si risale a piedi un ripido canalino. Alla sommità di questo si traversa a destra lungo una fascia inclinata e, portatisi sulla cresta Sud-Ovest, si raggiunge rapidamente la vetta 2959 m (ore 2,00). Discesa: dalla cima ci si abbassa lungo l’itinerario di salita e si punta verso destra al Passo di Valstretta 2618 m, detto anche Passo di Nardis, larga insellatura che si apre nella cresta dei Fracingli. Dal passo si scende spostandosi a destra e si attraversa diagonalmente onde evitare un salto di rocce. Con bella discesa si raggiunge una sottostante conca leggermente verso destra. Qui la valle si restringe e si fa più ripida: si scende con cautela evitando con traversi alcuni salti rocciosi. Si prosegue con discesa entusiasmante, abbassandosi ulteriormente sino a raggiungere una zona con una fitta vegetazione di mughi. Ci si sposta verso sinistra tenendosi sotto le pareti della Cima Pra’ dei Camosci, si scende in un ripido canale e, proseguendo nella fitta vegetazione, si perviene alla strada carrozzabile della Val d’Agola che si segue sino a Plaza. 68 Malga Valagola 69 21 Cima di Pratofiorito 2900 m BS Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val di Sacco e la Val d’Agola Pala dei Mughi 4,30 ore O Spia di Nardis 511 Passo XII Apostoli Partenza Rifugio XII Apostoli 2489 m Dislivello salita 511 m; discesa 1752 m Tempo salita ore 1,30; discesa ore 3,00 Difficoltà BS Esposizioneovest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE salita facile. Discesa non difficile, da compiersi comunque con nevi sicure. Salita: dal Rifugio XII Apostoli (itinerario 19) si risale senza via obbligata la Vedretta di Prato fiorito fino alla selletta posta a sinistra della cima, che si raggiunge senza sci (ore 1,30). Discesa: dalla cima ci si abbassa lungo l’itinerario di salita e si traversa a sinistra verso il Passo dei XII Apostoli 2620 m. Ci si abbassa con magnifica discesa nel vallone della Val di Sacco senza particolari problemi. Giunti circa a quota 2100, si possono seguire due diversi itinerari: a) attraverso la Spia di Nardis 2140 m. Sella detritica che separa a est la Pala dei Mughi dalla Colmalta e mette in comunicazione la Val di Sacco con la Val di Nardis. In questo caso si risale con breve traversata sulla destra alla Spia di Nardis e si scende in direzione nord dapprima dolcemente e poi con ripido pendio in Val di Nardis fino al Lago Asciutto. Da qui si scende inizialmente per un ripido pendio boscoso, indi dopo circa 100 m di dislivello si piega a sinistra cercando di seguire la traccia del sentiero estivo puntando ad un piccolo promontorio appoggiato al ripido pendio. Si prosegue sempre in direzione Ovest sino al Lago d’Agola, che si supera sulla sinistra. Da qui lungo la strada carrozzabile si perviene a Plaza. b) con aggiramento della Pala dei Mughi e attraverso il Passo del Bregn de l’Ors 1836 m. In questo secondo caso si prosegue la discesa in Val di Sacco lungo un ripido stretto canalino, quindi seguendo una traccia di sentiero estivo si attraversa a destra lungo i pendii meridionali della Pala dei Mughi sino a raggiungere il sentiero che da Malga Movlina porta al Baito dei Cacciatori ed al Passo del Bregn de l’Ors. Da qui si scende direttamente al Lago di Val d’Agola e lungo la strada carrozzabile si raggiunge Plaza. 70 21a Malga Valagola 21b Cima D’Agola Rif. XII Apostoli Cima Pratofiorito )( P.sso XII Apostoli 71 22 Pala dei Mughi 2321 m OS 6,30 ore N–E–O 1173 Da Plaza attraverso la Val d’Agola ed il Passo del Bregn de l’Ors Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio ( Plaza) 1148 m 1173 m salita ore 4,30; discesa ore 2,00 OS salita nord e est; discesa ovest normale scialpinistica itinerario interessante che porta su una vetta poco frequentata. Semplice nella prima parte che si svolge lungo la Val d’Agola, richiede invece neve sicura ed abbondante nella sua parte terminale. Itinerari nel Gruppo di Brenta Pala dei Mughi Rif. XII Apostoli Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per la strada forestale, passando vicino al Vivaio Forestale, sino al bivio per la Val Brenta. Si prosegue verso destra e si raggiunge il Lago d’Agola 1595 m (ore 1,30). Superato il lago sulla destra, lungo la ripida traccia del sentiero estivo si raggiunge il Passo del Bregn de l’Ors 1836 m (ore 0,30–2,00). [Qui si può giungere anche da Pinzolo utilizzando gli impianti del Doss del Sabbion; dalla cima del Doss ci si abbassa lungo la cresta sud-est fino a raggiungere il Passo Bregn de l’Ors. In questo caso il dislivello si riduce a 485 m ed il tempo di salita a ore 3,00]. Si segue ora per breve tratto verso est il sentiero che porta al Rifugio XII Apostoli; lo si lascia puntando a destra in direzione sud su ripidi pendii (pericolo valanghe) sino a raggiungere una conca pianeggiante posta tra un caratteristico cocuzzolo a quota 1830 m ed il ripido versante Ovest della Pala dei Mughi. Lo si risale ricercando il percorso tra ripidi canalini ed intrichi di mughi, tenendosi prevalentemente sulla sinistra dell’ampia pala nevosa ove minore è il pericolo di valanghe. Si raggiunge la cresta affilata; si tolgono gli sci ed in breve si raggiunge a piedi la vetta (ore 2,30–4,30). Discesa: lungo il percorso di salita. Si può scendere anche direttamente al Passo del Bregn de l’Ors con magnifica discesa, solo con condizioni di neve estremamente sicura. Malga Valagola 72 73 74 75 3558 m Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón ed il Rifugio Segantini Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE tornante n° 4 (km 25,4 – 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola 1° giorno 1287 m (pernottamento al Rif. Segantini); 2° giorno 1185 m salita 1° giorno ore 4,30; 2° giorno ore 5,30 discesa ore 5,30 OSA prevalente est corda, piccozza e ramponi grande itinerario, lungo e complesso, paesaggisticamente straordinario. OSA Passo Quattro Cantoni 4,30/11 ore Bocchetta Monte Nero E 1287/1185 Cima Presanella Itinerari nel Gruppo della Presanella 23 Cima Presanella )( Rif. Segantini Salita: dal tornante n°4 della strada statale a quota 1086 m si imbocca la strada di Val Nambrón, la si segue fino al Rifugio Nambrón 1355 m (ore 1,00) e, sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio che porta ai Laghi di Cornisello 1920 m (ore 2,00–3,00). Si prende ora a sinistra sino alla piana della Vallina d’Amola, la si percorre per un breve tratto, quindi si affronta il ripido pendio di destra per portarsi su una evidente dorsale che consente di raggiungere agevolmente il Rifugio Segantini 2373 m (ore 1,30–4,30) (pernottamento nel rifugio invernale). [Dalla Vallina d’Amola è anche possibile proseguire direttamente nel vallone senza via obbligata e, raggiunta la quota del rifugio, piegare a destra su un pianoro ondulato sino al rifugio stesso.] Proponiamo ora due alternative di salita: 76 77 3558 m Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón ed il Rifugio Segantini a) attraverso la Bocchetta di Monte Nero. Dal rifugio si imbocca un piccolo ed evidente valloncello in direzione nord-ovest, che consente di raggiungere una conca morenica; da qui un ripido pendio porta sul filo della morena laterale destra (orografica) della Vedretta d’Amola. Si segue la morena fino al punto in cui questa va ad annullarsi nel pendio della Vedretta del Monte Nero. Si sale quindi verso sinistra sino alla Bocchetta del Monte Nero 3078 m (ore 2,30). Dalla bocca si traversa per pochi metri a destra e per mezzo di una scala metallica si scende nel vallone, che si attraversa in direzione ovest puntando ad un ripido canale che incide la quinta rocciosa che sta di fronte alla Bocchetta del Monte Nero. Salito questo canale si perviene su una cresta e poi si scende sul versante opposto sulla Vedretta di Nardis. Si affronta ora il ripido pendio Sud della Presanella, senza via obbligata, per raggiungere la cresta Sud-Est poco a destra della vetta. Continuando poi verso sinistra del filo di cresta si raggiunge la Cima Presanella 3558 m (ore 3,00–5,30). OSA Cima Presanella 4,30/11 ore E 1287/1185 Passo Quattro Cantoni Itinerari nel Gruppo della Presanella 23 Cima Presanella )( b) attraverso il Passo dei Quattro Cantoni. Questo itinerario, ora molto frequentato anche d’estate perché meno soggetto a frane e smottamenti, è sicuramente meno suggestivo del precedente, ma nel contempo più semplice e di più facile orientamento. Dal rifugio si punta ad ovest lungo un ripiano ondulato; ci si innalza poi, sempre in direzione ovest, lungo i pendii della Cima Bifora e si punta ad un ripido canale obliquo (pericolo valanghe) che si sale a zig-zag sino a raggiungere il Passo dei Quattro Cantoni 2781m (ore 2,00), angusto intaglio di roccia che si apre nel costone tra la Cima Bifora ed il Trapezio e stabilisce il collegamento tra la testata della Vallina d’Amola e la Val di Nardis. Da qui ci si abbassa lungo un ripido pendio e si piega poi in direzione nord-ovest senza via obbligata tenendosi su delle fasce non ripide al di sotto della cresta rocciosa, immettendosi poi al centro della Val di Nardis. La si risale senza particolari problemi, cercando di evitare i tratti più ripidi, spostandosi a destra e a sinistra. Giunti sotto il pendio sommitale ci si sposta a destra e si sale il ripido pendio sud-ovest della cima, raggiungendo la cresta Sud-Est a monte del Bivacco Orobica 3382 m. Proseguendo ora a sinistra con percorso diagonale si guadagna la vetta della Cima Presanella 3558 m (ore 3,30–5,30). Discesa: lungo l’itinerario di salita. 78 79 3089 m Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello e il Lago Vedretta Partenza tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S.239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola Dislivello 2003 m Tempo salita ore 8,00; discesa ore 2,30 Difficoltà MS Esposizioneest Attrezzaturaramponi VALUTAZIONE itinerario magnifico in ambiente selvaggio e suggestivo con notevole sviluppo e dislivello. Può essere spezzato in due tappe con pernottamento alla Malga Cornisello 2119 m, dotata di sei posti letto senza coperte e di stufa a legna. Salita: dalla strada statale si imbocca la strada di Val Nambrón e la si percorre fino al rifugio omonimo (ore 1,00). Sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio Segantini-Cornisello 1920 m. Si continua verso destra, si arriva in vista del Rifugio Cornisello e, senza raggiungerlo, si prosegue verso il Lago di Cornisello Inferiore; lo si costeggia sulla destra ed in breve si perviene al Lago di Cornisello Superiore ed alla Malga Cornisello 2119 m (ore 3,30–4,30). Da qui si risale in direzione ovest una valletta che con pendenza uniforme porta ad una conca situata di fronte alla Cima Cornisello. Dalla piana si piega a destra e con faticosa salita si risalgono i ripidi pendii alla cui sommità giace il Lago Vedretta 2612 m (ore 1,30–6,00). Si attraversa il lago in senso longitudinale imboccando al suo termine la conca sovrastante, che si percorre fino ad uscire con ripida salita verso destra su un ampio pendio che, senza percorso obbligato, conduce al Passo Cornisello 3089 m (ore 2,00–8,00). MS Passo Cornisello Cima Scarpacò 10,30 ore E 2003 Cima Giner Itinerari nel Gruppo della Presanella 24 Passo Cornisello )( Malga Cornisello Rif. Cornisello Discesa: lungo l’itinerario di salita. 80 81 25 Cima Scarpacò 3252 m MSA 10,30 ore E 2166 Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello Cima Presanella Cima Scarpacò Passo Scarpacò Partenza tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola Dislivello 2166 m Tempo salita ore 8,00; discesa ore 2,30 Difficoltà MSA Esposizioneest Attrezzaturaramponi VALUTAZIONE grande itinerario, impegnativo per lunghezza e dislivello, senza particolari problemi di orientamento. E’ però consigliabile spezzare la gita in due, dormendo alla Malga Cornisello, dotata di sei posti letto senza coperte e di stufa a legna. )( Salita: dal tornante n° 4 della strada statale a quota 1086 m si imbocca la strada di Val Nambrón, la si segue fino al Rifugio Nambrón 1355 m (ore 1,00) e, sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio Segantini-Cornisello 1920 m (ore 2,00–3,00). Si prende ora a destra ed in breve si giunge in vista del Rifugio Cornisello, che si lascia sulla sinistra proseguendo nel vallone; si costeggia il Lago di Cornisello Inferiore e in breve il Lago di Cornisello Superiore, sino alla Malga di Cornisello 2119 m (ore 1,30-4,30). Si sale ora in direzione nord, tenendosi al centro di un evidente vallone, fino ad un primo pianoro; si prosegue per un ripido e stretto canale che con salita faticosa conduce alla conca glaciale del Laghetto Scarpacò 2557 m (ore 1,30–6,00). Si volge ora a sinistra in direzione est in un vallone che con pendenza progressiva ci porta ai piedi della Cima Scarpacò; si affronta direttamente il ripido pendio terminale sino in vetta 3252 m (ore 2,00–8,00). Dalla Malga Scarpacò è possibile anche un itinerario alternativo: si risale in direzione ovest una valletta che con pendenza uniforme porta ad una conca situata di fronte alla Cima Cornisello. Dalla piana si piega a destra e si risalgono con faticosa salita i ripidi pendii alla cui sommità giace il Lago Vedretta 2612 m. Si attraversa il lago in senso longitudinale imboccando al suo termine la conca sovrastante che con ripida progressione porta al pendio terminale della cima. Malga Cornisello Discesa: lungo l’itinerario di salita. 82 83 26 Cima Ginèr 2957 m BSA 9 ore E–S 1871 Da S. Antonio di Mavignola lungo il versante Sud-Est Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE Passo Scarpacò tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S.239 Pinzolo-Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola 1871 m salita ore 7,00; discesa ore 2,00 BSA est e sud piccozza e ramponi salita lunga e faticosa; cima meritevole di essere salita. Salita: dal tornante della strada statale si imbocca la strada di Val Nambrón, la si segue fino al Rifugio Nambrón 1355 m (ore 1,00) e, sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio SegantiniCornisello 1920 m (ore 2,00–3,00). Si prende ora a destra e, proseguendo lungo la strada, si giunge in vista del Rifugio Cornisello. Lo si lascia a sinistra senza raggiungerlo e si affronta decisamente il ripido pendio Sud della Cima Ginèr per portarsi nell’ampia conca sotto la caratteristica fascia circolare di rocce che cinge il monte nella sua parte alta. Si procede allora verso destra tenendosi sotto la fascia fino a giungere nell’estremo settore destro della parete. S’intravede allora il passaggio breve ma ripido che permette di vincere la fascia. Si arriva ora in una ampia conca al di sotto della cima; si sale un tratto facile un po’ obliquo a destra per prendere il canale assai ripido che sale direttamente alla Cima Ginèr 2957 (ore 4,00–7,00). Cima Giner Itinerari nel Gruppo della Presanella Cima Scarpacò )( Malga Cornisello Discesa: lungo l’itinerario di salita. 84 85 27 Monte Ritòrt 2411 m MS Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e il Passo della Falculotta Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE E–N 1000 Cima Presanella strada forestale al km 21,4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio a 2,5 km da Campiglio; piazzola di sosta con panca su una curva della statale, 1370 m circa 1000 m salita ore 3,30; discesa ore 1,30 MS prevalente est, quindi nord normale scialpinistica gita remunerativa e poco frequentata. Salita: dalla statale si imbocca una strada forestale che, passando dapprima vicino ad alcuni masi, porta verso località Milegna; prima di raggiungerla si piega verso destra (nord-est) e per aperti pendii si raggiunge Malga Ritòrt 1746 m (ore 1,00). Qui si può anche giungere per strada pianeggiante dalla località Patascós. Ci si inoltra verso nord-ovest nella piana cosparsa di grossi mughi (Pian dei Mughi), tenendosi sulla sinistra su una strada che porta in fondo alla piana. Qui, sul fondo della Val Canton, scende l’emissario del Lago Ritòrt, emissario che sarà il nostro riferimento per la salita di un ripido salto con bosco, dapprima fitto poi rado; si giunge così al Lago Ritòrt 2055 m (ore 1,00–2,00). Qui si può giungere anche traversando lungo il sentiero estivo dall’arrivo della Cabinovia 5-Laghi (solo con neve sicura). Si punta ora in direzione sud costeggiando dapprima il lago e, sfruttando un crinale ed alcuni valloncelli, si raggiunge il Passo della Falculotta 2295 m (ore 1,00–3,00). Per cresta, lasciati gli sci, mantenendosi sul lato sud e facendo attenzione alle cornici di neve spesso imponenti, si raggiunge la vetta del Monte Ritòrt 2411m (ore 0,30–3,30). 5 ore Monte Ritòrt Malga Ritòrt Discesa: per l’itinerario di salita. Alternativa n°1: dal passo ci si abbassa in direzione nord-est cercando di tenersi in quota sotto lo spigolo Nord di Cima Ritòrt; aggiratolo, si punta ora in direzione sud-est, evitando di abbassarsi troppo, e con lungo traverso ci si porta sulla dorsale della cresta Est. Qui si entra nel bosco rado che in breve ci porta alla Malga Ritòrt e ci ricollega all’itinerario di salita. Alternativa n° 2: discesa attraverso la Valchestria con l’itinerario 46. 86 87 28 Monte Nambrón da est 2625 m Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e la Pala della Falculotta Partenza strada forestale al km 21,4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio a 2,5 km da Campiglio; piazzola di sosta con panca su una curva della statale, 1370 m circa Dislivello 1220 m Tempo salita ore 4,30; discesa ore 2,00 Difficoltà MSA Esposizioneest Attrezzaturapiccozza VALUTAZIONE itinerario interessante. La salita presenta un breve tratto alpinistico. Pericolo di valanghe nell’attraversamento del pendio tra la Pala della Falculotta e l’inizio della cresta Sud-Est. MSA Passo Falculotta Pala della Falculotta 6,30 ore E 1220 Monte Nambrón )( Salita: dalla statale si imbocca una evidente strada che, passando dapprima vicino ad alcuni masi ristrutturati, porta verso località Milegna; prima di raggiungerla si piega a destra (nordest) e per facili pendii si raggiunge Malga Ritòrt 1746 m (ore 1,00). Qui si può giungere anche per comoda strada pianeggiante da località Patascós. Ci si inoltra nella piana cosparsa di grossi mughi (Pian dei Mughi) in direzione nord-ovest, tenendosi sulla sinistra su una strada che porta in fondo alla piana. Qui sul fondo della Val Canton scende l’emissario del Lago Ritòrt, emissario che rappresenta il nostro riferimento per la salita di un ripido salto con bosco dapprima fitto poi rado; si raggiunge così il Lago Ritòrt 2055 m (ore 1,00–2,00). Al lago si può giungere anche traversando lungo il sentiero estivo dall’arrivo della Cabinovia 5-Laghi, solo se la neve è assestata ed il pendio del Palòn non è troppo carico di neve. Si punta ora in direzione sud costeggiando il lago e, sfruttando poi un crinale ed alcuni valloncelli, si raggiunge il Passo della Falculotta 2295 m (ore 1,00–3,00). Dal passo, mantenendosi sul versante del lago Ritòrt, si risalgono in direzione nord-ovest i pendii ondulati che portano alla Pala della Falculotta 2520 m, senza incontrare difficoltà. Raggiunta la Pala si continua in direzione nord, tenendosi a destra del filo della cresta, fino a giungere al di sotto delle rocce del Monte Nambrón. Lasciati a questo punto gli sci, si risale la bella cresta Sud con brevi tratti di roccia per guadagnare in breve la vetta 2625 m (ore 1,30–4,30). Cabinovia 5 Laghi Discesa: per l’itinerario di salita. 88 89 29 Monte Nambrón da nord 2625 m MS 4,30 ore E–N 991 Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE Itinerari nel Gruppo della Presanella Monte Nambrón Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile. 991 m salita ore 3,00; discesa ore 1,30 MS est e nord normale scialpinistica itinerario interessante, vario e molto diretto, poco frequentato. Attenzione a possibili valanghe nella conca sotto Monte Pancugol. Salita: da La Zangola si percorre la strada fino alla partenza della teleferica per il Rifugio Nambino. Si sale a piedi il ripido sentiero normalmente battuto e si raggiunge il Rifugio 1777 m (ore 0,30) di solito aperto, in riva al lago omonimo. Da qui si piega a sinistra costeggiando sulla destra il torrente sino ad una presa d’acqua; attraversato il torrente verso sinistra, si sale un ripido pendio fino ad un’ampia conca sovrastata a sinistra dal ripido circo roccioso che dal Monte Pancugol si congiunge al Passo Ritòrt. Si sale in direzione sud tenendosi sulla destra e, quando il pendio si impenna, si traversa a destra su esili cornici sopra un salto di rocce e si raggiunge un’ampia conca che si percorre dapprima sul fondo, poi verso sinistra puntando ad un ripido pendio alla base di un grosso contrafforte roccioso, la Torre Oesterreicher, che si aggira a destra attraversando la traccia del sentiero estivo che dal Lago Ritòrt porta al Lago Serodoli (pallina di segnalazione). Si avanza sempre verso destra sino a un dosso pianeggiante dal quale è visibile la cima. Si prosegue in direzione ovest evitando di stare troppo a ridosso della cresta per evitare saliscendi. Si affronta il ripido pendio puntando ad uno stretto canalino che si supera a piedi sino alla cima del Monte Nambrón 2625 m (ore 2,30–3,00). Lago Nambino Discesa: lungo l’itinerario di salita. In alternativa, volendo una discesa più emozionante, dalla cima scendere al Lago Lambin, ben visibile dall’alto. Raggiuntolo, percorrere la forra dell’emissario, dapprima abbastanza larga poi via via più stretta, che con ripida discesa porta nella conca sottostante e ci ricollega all’itinerario di salita. La Zangola 90 91 30 Monte Serodoli 2708 m MS 5 ore E 1074 Monte Nambron Itinerari nel Gruppo della Presanella Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino, Nero e Serodoli Monte Serodoli Partenza Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile. Dislivello 1074 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30 Difficoltà MS Esposizioneest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE itinerario molto vario, una delle gite classiche da Madonna di Campiglio. Salita: da La Zangola si percorre la strada fino al fondo della valle, dove parte la teleferica per il Rifugio Nambino; si sale a piedi il ripido sentiero normalmente battuto e si raggiunge il Rifugio Nambino 1777 m (ore 0,30), in riva al lago omonimo. Da qui si piega a sinistra costeggiando a destra il torrente sino ad una evidente presa d’acqua; si risale poi a destra il ripido pendio boscoso con faticosi zig-zag sino a sbucare in un valloncello con vegetazione più rada. Lo si rimonta in direzione nord-ovest per raggiungere la stretta e profonda forra dell’emissario del Lago Nero. Si piega a destra, tenendo la forra a sinistra, sino ad un dosso pianeggiante; si prosegue a sinistra, seguendo sempre il corso del torrente, inoltrandosi in uno stretto vallone. Sempre lungo il corso del fiume, ora verso destra, si raggiunge il Lago Nero 2241 m, che si supera con traccia diagonale sulla sinistra; si sale sul fondo del vallone fino al Lago Serodoli 2368 m (ore 2,00–2,30). Dal casello in pietra dell’Enel ci si innalza a sinistra lungo il crinale che scende dalla cima; senza via obbligata si raggiunge il ripido pendio terminale che si affronta con un iniziale traverso verso destra; tolti gli sci, se necessario, si raggiunge la vetta del Monte Serodoli 2708 m (ore 1,00–3,30). Rif. Nambino P Madonna di Campiglio 92 93 30 Monte Serodoli 2708 m Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino, Nero e Serodoli MS 5 ore E 1074 Monte Serodoli Alternativa di salita: dalla presa d’acqua attraversare il fiume a sinistra, salire un ripido pendio e traversando a destra costeggiare il fiume sino ad un’ampia conca sotto ripidi canali. Sempre verso destra risalire il pendio con una fitta vegetazione di ontani sino a raggiungere il dosso pianeggiante del percorso sopra descritto; si prosegue a sinistra, seguendo l’alveo del torrente, inoltrandosi in uno stretto vallone. Qui, anziché girare a destra verso il Lago Nero, si volge a sinistra salendo un ripido valloncello e traversando a sinistra su una fascia obliqua sotto delle placche rocciose (traverso da fare solo con neve sicura). Si raggiunge così un altro valloncello; lo si risale raggiungendo l’ampia dorsale Est che scende dalla vetta del Monte Serodoli. La si percorre senza via obbligata raggiungendo il ripido pendio terminale. Discesa: lungo l’itinerario di salita. Alternativa di discesa: volendo una discesa più diretta ed emozionante, dalla cima scendere direttamente lungo il crinale Est al Lago Lambin, seguire l’emissario in una forra dapprima abbastanza larga e poi via via più stretta e ripida sino ad una ampia conca; proseguire tenendosi in quota verso destra e, senza passare dal Rifugio Nambino, scendere nel fitto bosco sulla destra orografica del Sarca. 94 95 31 Monte Nambino da sud-est 2678 m Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino MSA 5 ore E–S 1044 Monte Nambino Itinerari nel Gruppo della Presanella Monte Nambino Partenza Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile. Dislivello 1044 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30 Difficoltà MSA Esposizione est e sud Attrezzaturaramponi VALUTAZIONE itinerario interessante, in parte in comune con quello della vicina Cima Serodoli, ma molto meno frequentato. Fare attenzione alle condizioni della neve sulla ripida pala terminale. Salita: da La Zangola si percorre la strada fino al fondo della valle ove parte la teleferica per il Rifugio Nambino; si sale a piedi il ripido sentiero normalmente battuto e si raggiunge il Lago Nambino 1777 m (ore 0,30), aperto nella stagione invernale, in riva al lago omonimo. Da qui si piega a sinistra costeggiando a destra il torrente sino ad una evidente presa d’acqua; salire ora a destra il ripido pendio boscoso con faticosi zig-zag sino a sbucare in un valloncello con vegetazione più rada. Lo si rimonta in direzione nord-ovest sino a raggiungere la stretta e profonda forra dell’emissario del Lago Nero. Si piega a destra, tenendo la forra a sinistra, sino ad un dosso pianeggiante (ore 1,30–2,00); proseguire ora verso destra per un breve tratto indi risalire un ripido pendio in direzione nord-ovest sopra la Busa dei Cavai, sino a raggiungere una zona pianeggiante. Da qui è ben visibile il percorso per la cima; si traversa a destra sotto i pendii della Cima Nambino (attenzione) puntando ad un evidente pendio obliquo verso destra. Lo si risale con ampi zig-zag, togliendo gli sci se necessario, sino a sbucare sulla cresta e di qui in pochi minuti a sinistra si raggiunge la cima del Monte Nambino 2678 m (ore 1,30–3,30). Lago Nambino Discesa: lungo l’itinerario di salita. La Zangola 96 97 32 Monte Zeledria 2427 m MSA 2,15 ore E 342 Da Madonna di Campiglio attraverso Pradalago Monte Zeledria Partenza stazione di arrivo della Cabinovia Pradalago 2085 m Dislivello salita 342 m; discesa 913 m (fino a Madonna di Campiglio) Tempo salita ore 1,30; discesa ore 0,45 Difficoltà MSA Esposizioneest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE salita molto breve, ma non del tutto banale. L’ultimo tratto infatti, se la neve non è sicura, deve essere percorso a piedi lungo l’affilata cresta Nord-Est. Si può naturalmente partire con gli sci da Madonna di Campiglio salendo lungo il tracciato delle piste di discesa, avendo cura di tenersi prudentemente ai margini delle stesse per non essere investiti dagli sciatori. Salita: dall’arrivo della cabinovia si scende al Rifugio Agostini con brevissima discesa. Dal rifugio s’inizia a risalire il versante Est del Monte Zeledria, che appare come un’ampia pala racchiusa tra la cresta Sud-Est a sinistra e la cresta Nord-Est di Ginevria a destra. Si sale inizialmente senza via obbligata, poi quando il pendio si fa più ripido ci si sposta a destra; se la neve non è sicura conviene a questo punto raggiungere la cresta che, lasciati gli sci, si percorre non sempre facilmente fino in vetta. Se invece la neve è sicura la cima può essere raggiunta con gli sci superando l’ultimo ripido pendio con strette serpentine. Discese: lungo l’itinerario di salita. 98 99 2678 m Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette ed il Malghetto Alto BS Monte Nambino 5 ore E 1122 Cima di Lastè Itinerari nel Gruppo della Presanella 33 Monte Nambino da nord-est Partenza piazzale del Ristorante Genzianella, pochi km dopo il Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-Dimaro 1556 m Dislivello 1122 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30 Difficoltà BS Esposizioneest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE itinerario molto bello, vario e non faticoso. Possibili valanghe nel canalino terminale. Salita: dal Ristorante Genzianella si sale verso ovest lungo una traccia di servizio degli impianti funiviari battuta dal gatto delle nevi. Si raggiunge così la piana di Monte Vigo dove sorgono le stazioni a valle delle Seggiovie Genziana e Malghette 1850 m (ore 0,45). Dalla Seggiovia Malghette si volge a destra e con un traverso ci si innalza sul pendio del Monte Vigo cercando di individuare la traccia del sentiero estivo che è necessario percorrere almeno nell’ultimo tratto orizzontale sino al Lago Malghette 1881 m (ore 0,30–1,15). Si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si sale direttamente un pendio con rada vegetazione e si perviene alla vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si procede per pendii ondulati e canalini raggiungendo il Malghetto Alto 2059 m (ore 1,00–2,15). Si sale a destra al culmine della lunga dorsale che con pendenza moderata, lasciando a destra i Tre Laghi, immette in un bel valloncello; lo si percorre con ripida e uniforme salita ed al suo termine si piega a sinistra puntando a un ripido canale che con alcune strette inversioni porta sulla cresta; da qui, girando a destra, in pochi minuti si giunge sulla vetta del Monte Nambino 2678 m (ore 1,15–3,30). Discesa: lungo l’itinerario di salita. 100 101 34 Cima Lastè 2770 m BSA 6 ore E 1214 Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette Cima Schulz Itinerari nel Gruppo della Presanella Cima Lastè Partenza piazzale del Ristorante Genzianella, pochi km dopo il Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-Dimaro 1556 m Dislivello 1214 m Tempo salita ore 4,00; discesa ore 2,00 Difficoltà BSA Esposizioneest Attrezzatura piccozza e ramponi VALUTAZIONE itinerario molto bello e vario che pemette di raggiungere la Cima Lastè lungo la sua cresta Sud. Nella parte finale prevale l’aspetto alpinistico. Salita: dal Ristorante Genzianella ci si dirige verso ovest lungo una traccia di servizio degli impianti funiviari battuta dal gatto delle nevi. Si raggiunge così la piana di Malga Vigo ove sorgono le stazioni delle Seggiovie Genziana e Malghette 1850 m (ore 0,45). Dalla stazione della Seggiovia Malghette si volge a destra e, con traccia trasversale, ci si innalza sul pendio del Monte Vigo cercando di individuare la traccia del sentiero estivo che è necessario percorrere almeno nell’ul timo tratto orizzontale sino al Lago Malghette 1881 m (ore 0,30–1,15). Si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si risale direttamente un pendio con rada vegetazione e si perviene alla vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si procede per pendii ondulati e canalini raggiungendo il Malghetto Alto 2059 m (ore 1,00–2,15). Si sale a destra al culmine della lunga dorsale che con pendenza moderata, lasciando a destra i Tre Laghi, immette in un bel valloncello; lo si percorre con ripida e uniforme salita ed al suo termine si attraversa in quota verso la Cima Lastè per un centinaio di metri; quindi, risalendo il ripido pendio, ci si porta in cresta in corrispondenza di alcuni evidenti massi. Lasciati gli sci, si risale la cresta non difficile, che richiede però una certa attenzione, e si raggiunge la vetta della Cima Lastè 2770 m (ore 1,45–4,00). Lago Malghette Discesa: lungo l’itinerario di salita. Seggiovie 102 103 35 Cima Schulz 2614 m BSA 5,30 ore E 1058 Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette Cima Schulz Itinerari nel Gruppo della Presanella Cima Lastè Partenza piazzale del Ristorante Genzianella 1556 m, pochi km dopo il Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-Dimaro Dislivello 1058 m Tempo salita ore 4,00; discesa ore 1,30 Difficoltà BSA Esposizione prevalente est Attrezzaturaramponi VALUTAZIONE itinerario interessante, vario e non faticoso. Salita: dal Ristorante Genzianella ci si dirige verso ovest lungo una traccia di servizio degli impianti funiviari, battuta dal gatto delle nevi. Si raggiunge così la piana di Malga Vigo, dove sorgono le stazioni a valle delle Seggiovie Genziana e Malghette 1850 m (ore 0,45). Dalla stazione della Seggiovia Malghette si volge a destra e, con traccia trasversale, ci si innalza sul pendio del Monte Vigo cercando di individuare la traccia del sentiero estivo che è necessario percorrere almeno nell’ultimo tratto orizzontale sino al Lago Malghette 1881 m (ore 0,30– 1,15). Si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si sale direttamente un pendio con rada vegetazione e si perviene alla vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si volge ora a destra e si sale per pendii ondulati e valloncelli il crinale boscoso sino a raggiungere il Malghetto Alto 2059 m (ore 1,00–2,15). Si risale a destra il pendio sovrastante sino a ritornare sul crinale; quando questo si abbassa leggermente, anziché proseguire lungo lo stesso si traversa a destra in leggera discesa sino a portarsi in un ampio vallone dove scorre l’emissario del lago; si risale il vallone sino a raggiungere il primo dei Tre Laghi 2256 m. Si costeggia sulla destra il lago, si raggiunge un secondo laghetto e, proseguendo brevemente verso nord, si arriva alla base della cresta Est della Cima Schulz. Si volge ora a sinistra in direzione ovest risalendo i pendii sotto la rocciosa cresta Est di Cima Schulz sino ad individuare una fascia obliqua verso destra, non visibile inizialmente, che consente di raggiungere la cresta Est, che si risale sino all’anticima Sud. Da questa, superata una facile selletta nevosa, si arriva in breve alla vetta 2614 m (ore 1,45–4,00). Lago Malghette Seggiovie 104 105 35 Cima Schulz 2614 m BSA 5,30 ore E 1058 Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette Cima Schulz Alternativa di salita: dal Lago Malghette si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si sale direttamente un pendio con rada vegetazione e, tenendosi a destra, si perviene alla vasta piana sotto i pendii della cresta che collega Cima Ometto al Passo dell’Ometto ed alla Cima Schulz. Si sale ora a destra il ripido pendio Sud che con faticosa salita in un bosco rado e con grossi massi ci porta ad una selletta allo sbocco dell’emissario del Lago Alto o dell’Omett 2158 m (ore 1,15–2,30). Si risale ora in direzione sud una caratteristica dorsale raggiungendo rapidamente l’ampia conca dei Tre Laghi 2256 m (ore 0,30–3,00). Si prosegue quindi con l’itinerario sopra descritto. Discesa: lungo l’itinerario di salita. Nota: sulle carte Kompass la Cima Schulz è erroneamente indicata com cima Artuìch. 106 107 36 Da Campiglio alla Val di Tovel BS 7 ore O–E 1300 Fino all’Albergo Capriolo, attraverso il Passo di Pra’ Castron 2503 m Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE km 8,5 della S.S. 239 Campiglio-Dimaro 1360 m, a 6,5 km dal Passo di Campo Carlo Magno salita 1300 m; discesa 1678 m salita ore 5,00; discesa ore 2,00 BS salita ovest; discesa est normale scialpinistica itinerario selvaggio ed impegnativo da compiersi con neve sicura. Trasversate nel Gruppo di Brenta Sasso Rosso Passo Pra’ Castron )( Salita: lungo l’itinerario 1. Discese: dal Passo di Pra’ Castron, sovrastato a sinistra dal Sasso Rosso, si scende nell’ampia Val Madris, dapprima verso sinistra, poi superando senza particolari problemi alcuni salti di rocce, quindi di nuovo a sinistra sino sotto le verticali pareti della Cima dell’Uomo. Da qui si scende direttamente lungo ripidi pendii in direzione sud sino alla fine della dorsale rocciosa; si lascia ora la Val Madris piegando a sinistra lungo la traccia del sentiero estivo che porta alla Malga Tuenno 1740 m. Si segue la strada forestale e con lunga discesa si giunge in Val di Tovel all’Albergo Capriolo 825 m. Malga Tuenno 108 109 MS 5 ore Cima Roma Attraverso la Sella Flavona 2500 m circa Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 200 m; discesa 1700 m circa Tempo salita ore 1,30; discesa ore 3,30 Difficoltà MS Esposizionenord Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE itinerario classico e molto frequentato; molto breve la salita, lunga e divertente la discesa. N 200 Passo Grosté Trasversate nel Gruppo di Brenta 37 Da Campiglio al Lago di Tovel )( Malga Flavona Salita: lungo l’itinerario 9 sino alla Sella Flavona. Discesa: dalla Sella Flavona ci si immette nella Valle di Santa Maria Flavona (possibili piccole valanghe all’inizio della discesa). Si scende con magnifica discesa, si costeggia sulla destra il Turrion Alto ed il Turrion Basso e si raggiunge dopo un ripido pendio all’inizio della vegetazione la Malga Flavona 1860 m (ore 1,00). Da qui si prosegue per un ripiano ondulato e, tenendosi sulla destra, si infila un ripido valloncello che porta alla Malga Pozzol di Flavona 1636 m. Giunti al crocefisso, posto all’estremità del ripiano, ci si immette sul tracciato della mulattiera che porta al Lago di Tovel 1178 m (ore 1,30–2,30). Si prosegue per la strada costeggiando il lago fino al suo termine e poi si discende sul fianco orientale della valle e sul fondo fino a raggiungere il Bar-Ristorante Capriolo 825 m (ore 1,00–3,30). Qui giungono normalmente gli automezzi. Alternativa: si può scendere direttamente in Val di Tovel evitando l’uso delle pelli di foca. Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté si raggiunge il punto più basso del Passo del Grosté sotto lo Spigolo Sud della Pietra Grande. Si procede verso est in quota sino ad una valletta, poi ci si abbassa tenendosi sulla sinistra della valletta, si supera un tratto più ripido evitando alcuni salti rocciosi e ci si immette nel vallone ad Ovest del Turrion Alto. Si prosegue nel vallone, si aggira lo spigolo del Turrion Basso sulla destra e si perviene alla Malga Flavona; di qui si prosegue con l’itinerario sopra descritto. 110 Lago di Tovel 111 38 Da Campiglio al Lago di Tovel BS 7,30 ore varia 750 Attraverso la Sella del Montoz e la Bocchetta di Val Scura 2376 m Trasversate nel Gruppo di Brenta Bocc. Val Scura Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 750 m circa; discesa 2200 m circa Tempo totale ore 7,30 Difficoltà BS Esposizionevaria Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE bellissimo itinerario, che richiede capacità di valutazione e senso di orientamento. La discesa per la Val Scura richiede neve sicura. Salita–Discesa: si giunge con l’itinerario 9 alla Sella Flavona 2500 m circa (ore 1,30). Da qui ci si abbassa nel Vallone di Santa Maria Flavona obliquando verso destra sotto la parete del Crozzon dei Mandrini e, cercando di non perdere quota, si punta al Passo della Gaiarda 2242 m. Si scende a sinistra sino ad un canale che con ripida discesa porta alla Malga Spora 1851 m (ore 1,00–2,30). Si attraversa sulla sinistra in leggera salita (mettere le pelli) e per un piano ondulato si perviene a sinistra alla Malga Cavedago e al Rifugio Cacciatori alla Spora 1850 m, allo sbocco della Val dei Cavai. La si percorre sul fondovalle sino alla Sella del Montoz 2327 m. Si scende per circa 100 m verso nord in una valletta sino a portarsi su un caratteristico dosso inclinato che con pendenza uniforme consente di aggirare lo sperone del Cimon della Campa e di raggiungere per dossi e valloncelli la Bocchetta di Val Scura 2376 m (ore 2,30–5,00). Dalla bocchetta ci si abbassa con bellissima discesa e senza particolari problemi nel vallone omonimo evitando i salti più ripidi con spostamenti a destra o a sinistra; giunti ai piedi del vallone si prosegue in direzione ovest attraversando un terrazzo a buche e macigni sino ad immettersi nel bosco piuttosto fitto; il bosco degrada abbastanza dolcemente, lo si scende puntando ora a sinistra sino a raggiungere il fondovalle in prossimità della Malga Pozzol di Flavona 1636 m. Giunti al crocefisso, posto all’estremità del ripiano, ci si immette sul tracciato della mulattiera che porta al Lago di Tovel 1178 m. Si prosegue per la strada costeggiando il lago fino al suo termine e poi si discende sul fianco orientale della valle fino al Bar-Ristorante Capriolo 825 m (ore 2,30–7,30). Verso Malga Pozzol 112 113 39 Da Campiglio a Spormaggiore BS 5,30 ore E 200 Attraverso il Passo della Gaiarda 2440 m Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 200 m circa; discesa 1900 m circa Tempo salita ore 1,30; discesa ore 4,00 Difficoltà BS Esposizioneest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE gita facile con poca salita ed una lunga discesa. Trasversate nel Gruppo di Brenta Passo Gaiarda )( Salita: lungo l’itinerario 9 fino alla Sella Flavona 2550 m circa (ore 1,30). Discesa: dalla Sella Flavona 2500 m circa ci si abbassa nel vallone di Santa Maria Flavona obliquando verso destra sotto la parete del Crozzon dei Mandrini e, cercando di non perdere quota, si punta al Passo della Gaiarda 2242 m. Si scende a sinistra sino ad un canale che con ripida discesa porta a Malga Spora 1851 m. Si risale sulla sinistra la contropendenza che sbarra a valle la piana della malga, si prosegue su terreno ondulato sino all’ imbocco della Val dei Cavai, lasciando sulla sinistra il Rifugio Cacciatori alla Spora. Si inizia la discesa obliquando leggermente a destra fino allo sbocco del canalone che scende da destra. Si volge ora decisamente a sinistra cercando di individuare le tracce del sentiero estivo (cartelli indicatori) fino ad una fascia di rocce; si scende tenendo le rocce a sinistra sino ad incontrare una mulattiera che si segue con lunga discesa fino ad un bivio in località Selvapiana. Da qui a destra si prosegue per Andalo, a sinistra invece lungo la valle dello Sporeggio si perviene alla località Le Seghe 600 m circa (ore 1,30–5,30). Qui giungono le automobili. 114 Malga Spora Rif. Cacciatori 115 40 Da Campiglio a Molveno BS 5,30 ore S 500 Attraverso il Passo Clamer 2164 m Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 500 m circa; discesa 1330 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 2,00 Difficoltà BS Esposizionesud Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE itinerario interessante e vario. La discesa dal Passo Clamer è entusiasmante ma richiede nevi ben assestate. Croz dell’Altissimo Trasversate nel Gruppo di Brenta Passo Clamer )( Salita: lungo l’itinerario 9 fino alla Sella Flavona 2550 m circa (ore 1,30). Discesa: dalla Sella Flavona ci si abbassa nel vallone di Santa Maria Flavona obliquando verso destra sotto la parete del Crozzon dei Mandrini e, cercando di non perdere quota, si raggiunge il Passo della Gaiarda 2242 m. Si scende a sinistra lungo un canale che con ripida discesa porta a Malga Spora 1851 m. Prima di giungere alla malga si devia verso destra e si punta in direzione Sud-Ovest ad una valletta, dapprima stretta poi più ampia, che con pendenza uniforme porta direttamente al Passo Clamer 2164 m (ore 1,00–3,30). Dal passo ci si abbassa nel vallone dapprima molto ripido e poi più ampio e con pendenza più moderata; dove questo accentua la sua pendenza si scende dapprima sulla sinistra indi si traversa verso destra cercando di immettersi in un canalone che consente di superare un salto di rocce ripide. Superato questo salto si prosegue senza via obbligata tenendosi in corrispondenza del solco del fiume o poco a destra o a sinistra dello stesso fino a raggiungere il Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m. Da qui per strada forestale normalmente battuta dal mezzo del rifugio si giunge a Molveno 864 m (ore 2,00–5,30). 116 Rif. Croz Altissimo 117 41 Da Campiglio a Molveno BS 5,30 ore E 400 Attraverso Cima Roma 2827 m Trasversate nel Gruppo di Brenta Busa dell’Acqua Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 400 m circa; discesa 1963 m Tempo salita ore 2,30; discesa ore 3,00 Difficoltà BS Esposizioneest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE bellissima traversata con poca salita e una lunga ed entusiasmante discesa. Salita: lungo l’itinerario 9 fino a Cima Roma (ore 2.30). Discesa: dalla Cima Roma ci si abbassa lungo l’itinerario di salita e poco prima della Sella Flavona si scende a destra nel vallone che separa Cima Roma da Cima della Vallazza. Si supera un restringimento del vallone e ci si affaccia su un ripido pendio largo ed uniforme. Ci si abbassa sino ad un ripiano, la Busa dell’Acqua 2000 m circa, e da qui si imbocca un canalino che con magnifica discesa porta al Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m. Da qui per strada forestale normalmente battuta dal mezzo del rifugio si giunge a Molveno 864 m (ore 2,30–5.30). Nota: volendo si può scendere a Molveno senza raggiungere Cima Roma. Dalla Sella Flavona 2500 m, scendere in direzione est tenendosi circa sul crinale spartiacque che separa la Val di Tovel dalla Busa dell’Acqua fino a raggiungere la Bocca della Vallazza 2453 m, larga sella detritica che si trova tra un basso contrafforte a nord della Cima della Vallazza e la Cima della Gaiarda. Da qui volgendo a sud si scende con entusiasmante discesa il ripido vallone ricollegandosi all’itinerario sopra descritto. Rif. Croz Altissimo verso Molveno 118 119 42 Da Campiglio a Molveno OS 5,30 ore E 450 Attraverso la Bocca di Tuckett 2656 m Bocca di Tuckett Trasversate nel Gruppo di Brenta Cima Brenta Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 450 m circa; discesa 1792 m Tempo salita ore 2,30; discesa ore 3,00 Difficoltà OS Esposizioneest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE bellissima traversata in ambiente selvaggio. Possibili valanghe nella parte alta sotto la Bocca di Tuckett. Salita: lungo l’itinerario 14 fino alla Bocca di Tuckett (ore 2,30). Discesa: dalla Bocca di Tuckett si scende nella Val Perse tenendosi al centro del vallone che, dapprima largo, si restringe poi a canale sempre più ripido e stretto tra le pareti rocciose, sino a sbucare nella Val delle Seghe. Si raggiunge così il Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m. Da qui per strada forestale normalmente battuta dal mezzo del rifugio si giunge a Molveno 864 m (ore 2,30–5,30). Rif. Croz Altissimo 120 121 43 Da Campiglio a Molveno OSA 10 ore E 1581 Attraverso la Bocchetta Molveno 2729 m Bocc. Molveno Trasversate nel Gruppo di Brenta Cima Brenta Alta Partenza stazione intermedia Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza) 1148 m Dislivello salita 1581 m; discesa 1886 m Tempo salita ore 6,00; discesa ore 4,00 Difficoltà OSA Esposizioneest Attrezzatura piccozza e ramponi VALUTAZIONE grande traversata faticosa ed impegnativa. Salita: lungo l’itinerario 16 fino alla Bocchetta Molveno (ore 6,00). Discesa: dalla Bocchetta Molveno 2729 m si scende con cautela a piedi il primo ripido tratto; poi, calzati gli sci, si raggiunge con bella discesa la Busa del Castellaz. Si prosegue in direzione sud-est verso l’estremità della Busa; ci si abbassa direttamente superando un salto roccioso, quindi nuovamente verso destra su una fascia pianeggiante fino ad un grosso masso. Si piega ora a sinistra e per un valloncello si arriva al Baito dei Massodi 1994 m, in prossimità della strapiombante parete del Castelletto dei Massodi. Si scende, cercando di mantenere la direttiva del sentiero estivo, fino al Rifugio della Selvata 1630 m, e da qui, facendo attenzione a possibili valanghe, si prosegue su un difficile tracciato sino al Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m, dove la Val delle Seghe confluisce con la Val Perse. Da qui per strada forestale, normalmente battuta dal mezzo del rifugio, si giunge a Molveno 864 m (ore 6,00–10.00). Conca Massodi Rif. Selvata 122 123 44 Da Campiglio a Molveno OS 9 ore E 1404 Attraverso la Bocca di Brenta 2552 m Trasversate nel Gruppo di Brenta Cima Brenta Alta Bocca Brenta Partenza stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza) 1148 m Dislivello salita 1404 m; discesa 1688 m Tempo salita ore 5,00; discesa ore 4,00 Difficoltà OS Esposizioneest Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE traversata lunga ed impegnativa in ambiente grandioso. Rif. Pedrotti Salita: lungo l’itinerario 17 fino alla Bocca di Brenta (ore 5,00). Discesa: dalla Bocca di Brenta 2552 m ci si abbassa con bella discesa nella conca della Val delle Seghe e si raggiunge la piana del Laghetto dei Massodi 2165 m; da qui si prosegue sino alla conca del Baito dei Massodi 1994 m, in prossimità della parete strapiombante del Castelletto dei Massodi. Sotto questa si obliqua a destra superando un salto di rocce e, cercando di tenere la direttiva del sentiero estivo, si perviene al Rifugio della Selvata 1630 m. Da qui verso sinistra sino ad un canale slavinoso sotto il Campanile Bargossi; lo si scende e si raggiunge il fondovalle ed il Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m, dove la Val delle Seghe confluisce con la Val Perse. Dal canale si può anche proseguire in diagonale lungo la traccia del sentiero (pericolo di valanghe) sino alla confluenza con la Val Perse e di qui al rifugio. Proseguendo per la strada forestale, normalmente battuta dal mezzo del rifugio, si giunge a Molveno 864 m (ore 5,00–9,00). Rif. Selvata Rif. Croz Altissimo 124 125 45 Da Campiglio a S. Lorenzo di Banale BSA 9,30 ore E 1701 Attraverso la Bocca d’Ambiez 2849 m stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza) 1148 m Dislivello salita 1701 m; discesa 2091 m Tempo salita ore 6,00; discesa ore 3,30 Difficoltà BSA Esposizioneest Attrezzatura piccozza e ramponi VALUTAZIONE bella traversata, lunga ed impegnativa. Trasversate nel Gruppo di Brenta Bocca d’Ambiez Partenza Rif. Agostini Salita: si procede lungo l’itinerario 18 sino poco sotto la Bocca dei Camosci; prima di raggiungerla si piega a sinistra e si punta alla Bocca d’Ambiez, che si raggiunge con salita molto ripida, sci in spalla (ore 6,00). Discesa: dalla Bocca d’Ambiez ci si abbassa per alcuni metri con gli sci in spalla; calzati gli sci si inizia la discesa lungo la Vedretta d’Ambiez sino al Rifugio Agostini 2410 m. Da qui si obliqua con bella e ripida discesa verso sinistra onde evitare alcuni salti di roccia. Si raggiunge così il Rifugio al Cacciatore, in prossimità della malga Prato di Sopra 1880 m. Seguendo il tracciato della carrareccia si raggiunge Malga Prato di Sotto 1689 m, e proseguendo sempre per la strada si giunge, dopo aver superato una forra caratteristica, al Ponte di Brocca 1304 m, e quindi a S. Lorenzo di Banale 758 m (ore 6,00–9,30). Rif. Cacciatore 126 127 46 Da Campiglio a Mavignola BS 4,30 ore E–SE 925 Trasversate nel Gruppo della Presanella Attraverso il Passo della Falculotta 2295 m Monte Ritòrt Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE strada forestale che parte al km 21,4 della S.S. 239 PinzoloCampiglio, a 2,5 km da Campiglio; piazzola con panchine su curva della statale, 1370 m circa salita 925 m; discesa 1209 m salita ore 3,00; discesa ore 1,30 BS salita prevalentemente est, discesa sud e est normale scialpinistica itinerario non molto frequentato, ma vario ed interessante. La discesa del ripido canale che scende dal Passo della Falculotta deve essere affrontata con nevi sicure. Il percorso sotto la Malga Valchestria ha vegetazione fitta e pertanto richiede un buon innevamento. )( Passo Falculotta Malga Valchestria Salita: con l’itinerario 27 fino al Passo della Falculotta 2295 m (ore 3,00). Discesa: dal Passo ci si abbassa direttamente in direzione sud lungo un ripido canale, sovente tormentato da valanghe, e si raggiunge velocemente il pianoro di Malga Valchestria 1888 m (ore 0,30–3,30). Dalla malga si scende verso sud attraverso un vallone percorso da un affluente di destra del Sarca di Campiglio, il quale dopo un breve tratto si restringe a forra impraticabile. Allora, dopo essere scesi un poco nel vallone, si deve tagliare a destra e procedere in leggera discesa diagonale sul fianco destro della valle in un bosco molto fitto dove risulta difficile orientarsi, a meno che non si riesca ad individuare la traccia del sentiero estivo. Si sbuca così d’improvviso nella radura di Claemp 1540 m (ore 0,30–4,00). Da qui si scende verso sinistra in una fitta boscaglia di ontani per andare a riprendere il vallone, ora più aperto, che si era prima abbandonato. Si scende sui facili pendii alla destra del torrentello raggiungendo così la S.S. 239 di Madonna di Campiglio al km 22,5 nei pressi del 1° tornante in località La Palù, un paio di km a monte dell’abitato di S. Antonio di Mavignola 1286 m (ore 0,30-4,30). Milegna Radura Claemp Alternativa: dalla Malga Valchestria si può scendere con discesa diagonale in un fitto bosco verso località Milegna e di qui per strada raggiungere il punto di partenza. Consigliabile solo se si riesce ad individuare e seguire il sentiero estivo. 128 129 47 Da Campiglio a Mavignola BS 6 ore S 826 Trasversate nel Gruppo della Presanella Attraverso il Passo Nambrón 2460 m Passo Nambrón Partenza Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile Dislivello salita 826 m; discesa 1374 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 2,30 Difficoltà BS Esposizionesud Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE traversata molto interessante, semplice e non faticosa. Bellissima la parte alta della discesa. )( Salita: lungo l’itinerario 30 fino al Lago Serodoli 2368 m (ore 2,30). Da qui si attraversa in direzione ovest prima il Lago Serodoli e poi il vicino Lago Gelato 2393 m, sormontato dalla cuspide triangolare della Rocca di Nambrón, quindi volgendo a sinistra si affronta il breve ma ripido pendio che porta al Passo Nambrón 2460 m (ore 1,00–3,30). Discesa: dal Passo ci si abbassa con bella discesa nell’ampia Busa degli Spini 2086 m, e proseguendo nel mezzo della valle ci si immette in una seconda conca che con facile discesa conduce alla piana di Malga Vallina 1410 m. Si prosegue fino allo sbocco della piana, si attraversa il Sarca di Nambrón e, tenendosi preferibilmente sulla sinistra, si scende il sottostante pendio incontrando qualche difficoltà per la vegetazione intricata ed i grossi massi. Si giunge così al ponte della strada che porta in piano al Rifugio Nambrón 1355 m. Seguendo la strada si perviene rapidamente al tornante n°4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola 1086 m. Rifugio Nambrón 130 131 48 Da Mavignola a Vermiglio OSA 4,30/9,30 ore N 1287/1185 Cima Presanella Partenza Dislivello Tempo Difficoltà Esposizione Attrezzatura VALUTAZIONE Trasversate nel Gruppo della Presanella Attraverso la Cima Presanella 3558 m Passo Cercen tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola salita 1287 m + 1185 m; discesa 2323 m salita ore 4,30 + 5,30; discesa ore 4,00 OSA prevalente nord corda, piccozza e ramponi grande traversata, lunga ed impegnativa, paesaggisticamente straordinaria. )( Rif. Denza Salita: lungo l’itinerario 23 fino a Cima Presanella (ore 10,00). Discesa: dalla cima della Presanella ci si avvia in direzione ovest, mantenendosi costantemente vicini alla cresta che collega la Cima Presanella alla Cima Vermiglio, sino a raggiungere lo stretto intaglio della Sella di Freshfield 3375 m, fra la Cima Vermiglio e la Cima Gabbiolo. Ci si abbassa lungo la vedretta, facendo attenzione agli evidenti crepacci, e si punta all’ampia sella del Passo Cercen 3022 m; senza raggiungerlo si prosegue ora con bella discesa sempre sulla Vedretta Presanella in direzione nord-ovest, sotto le incombenti pareti della Cima Vermiglio. Giunti su un dosso a quota 2520 m circa ci si abbassa in direzione nord-nord ovest sino a raggiungere il Rifugio Denza 2298 m. Dal rifugio si scende in direzione nord con un lungo traverso su erti pendii sino a raggiungere la traccia del sentiero estivo che proviene dal vecchio Forte Pozzi Alti. La si segue per un breve tratto per poi abbandonarla abbassandosi a destra lungo la traccia del sentiero estivo che sale direttamente dal fondovalle, superando il caratteristico roccione sul quale è scavato il sentiero (passaggio della “Scalazza”); si giunge così ai Masi di Stavèl 1273 m e, proseguendo lungo il sentiero, a Stavèl 1235 m, dove arrivano le automobili (ore 10,00–14,00). 132 133 48 Da Mavignola a Vermiglio OSA 4,30/9,30 ore N 1287/1185 Bocca Amola Cima Presanella Sella Freshfield Passo Cercen Alternativa di discesa: consente di scendere evitando il passaggio della “Scalazza”. Dal dosso a quota 2520 m circa, senza volgere a sinistra verso il Rifugio Denza, si punta in direzione nord-est verso alcune evidenti pareti rocciose; si scende per un canalone percorso da grosse valanghe e si raggiunge una conca nei pressi del Bivacco della Forestale 1883 m. Senza raggiungerlo si prosegue sulla destra del Rio Stavèl sino ad un pianoro, si entra nel bosco e ci si ricongiunge al tracciato sopra descritto che porta ai Masi Stavèl ed a Stavèl. Alternativa di traversata attraverso la Bocca d’Amola 3076 m: dal Rifugio Segantini, raggiungibile con l’itinerario 23, è possibile raggiungere Vermiglio attraverso la Bocca d’Amola senza salire alla vetta della Cima Presanella, con una traversata grandiosa. Dal Rifugio Segantini 2373 m si obliqua leggermente a destra puntando ad un evidente pianoro al termine del vallone che scende dalla Vedretta d’Amola. Si percorre senza via obbligata il vallone che progressivamente aumenta la propria pendenza sino a raggiungere la Bocca d’Amola 3076 m (ore 3,00). Da qui ci si abbassa sulla Vedretta Presanella verso sinistra sotto le impressionanti pareti Nord della Cima Presanella e della Cima di Vermiglio; fare attenzione in questo tratto ai numerosi e profondi crepacci che possono rendere insidiosa la discesa. Ci si ricollega così al dosso di quota circa 2520 m dell’itinerario sopra descritto. 134 48 )( 48 altern. 135 Trasversate nel Gruppo della Presanella Attraverso la Cima Presanella 3558 m 49 Da Mavignola a Ossana BSA 9,30 ore E–N 1531 Cima Ginèr Trasversate nel Gruppo della Presanella Attraverso il Passo Scarpacò 2617 m Cima di Bon Partenza tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola Dislivello salita 1531 m; discesa 1612 m Tempo salita ore 6,30; discesa ore 3,00 Difficoltà BSA Esposizione salita est, discesa nord Attrezzaturaramponi VALUTAZIONE traversata molto consigliabile, di notevole sviluppo. La discesa è bellissima nella prima parte, mentre è un po’ accidentata nella zona boschiva. Salita: lungo l’itinerario 25 sino al Laghetto Scarpacò 2557 m (ore 6,00). Da qui si punta al sovrastante Passo Scarpacò 2617 m, che si può raggiungere con salita obliqua attraverso i pendii di destra, oppure con salita diretta dalla conca lacustre (ore 0,30–6,30). Discesa: dal Passo ci si abbassa con entusiasmante discesa lungo il ripidissimo vallone che porta alla conca del Lago Venezia in Val di Bon 2046 m, e da qui si scende tenendosi al centro della valle fino a raggiungere il ripido pendio boscoso dove si trova il diroccato Baito di Bon 1686 m. Scegliendo preferibilmente i pendii di sinistra si scende sul fondo pianeggiante della valle e si raggiunge un nuovo ripido pendio boscoso che si percorre verso destra fino a portarsi sul fondo della Val Piana. Attraverso un rado bosco si costeggia il torrente Foce fino ai ripiani ondulati di Malga Val Piana 1311 m. Seguendo la strada che percorre il fondo della Val Piana si raggiunge l’abitato di Ossana 1005 m (ore 3,00). 136 137 50 Da Campiglio a Pellizzano BS 6 ore N 881 Cima Lastè Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile Dislivello salita 881 m; discesa 1207 m Tempo salita ore 3,30; discesa ore 2,30 Difficoltà BS Esposizionenord Attrezzatura normale sci alpinistica VALUTAZIONE bella traversata, salita non eccessivamente faticosa, discesa lunga e remunerativa. Trasversate nel Gruppo della Presanella Attraverso il Passo Valgelada 2515 m Passo Valgelada Partenza )( Salita: lungo l’itinerario 30 fino al Lago Serodoli 2368 m (ore 2,30). Da qui si attraversa il Lago in direzione ovest, si raggiunge il Lago Gelato e puntando decisamente a nord si sale senza via obbligata il pendio che porta al Passo Valgelada, che si apre tra la Cima Bellavista a destra e la Cima di Valgelada a sinistra. Discesa: dal Passo ci si abbassa con splendida discesa nel vallone sottostante; dove questo diventa pianeggiante si punta leggermente a sinistra e si superano alcuni ripidi salti con grossi massi di frane. Giunti alla confluenza dell’ampio vallone che scende dalla Sella d’Artuìch, ci si porta sui pendii di destra su un terrazzo alberato e per un ripido pendio si raggiunge un pianoro. Seguendo il percorso del torrente, attraverso piccole forre, si arriva alla vasta piana paludosa del Lago di Stablò 1712 m. Allo sbocco della piana ci si porta a destra penetrando nel fitto bosco e lungo una traccia di sentiero si scende fino a raggiungere la strada che proviene dal Rifugio Artuìch; da qui con veloce discesa seguendo la strada si perviene alla Malga di Sopra 1546 m. Sempre lungo la strada si raggiunge l’incrocio che porta al Lago dei Caprioli ed a Malga Fazzón 1307 m, ove arrivano le automobili. 138 Lago Caprioli 139 51 Cima della Vallazza – Sella di Cima Grosté Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello 800 m circa Tempo ore 6,00 Difficoltà BSA Esposizionevaria Attrezzatura piccozza e ramponi VALUTAZIONE concatenamento di grande interesse, che può essere effettuato anche in stagione molto avanzata, dal momento che si svolge tutto oltre quota 2500 m. Percorso: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté si segue l’itinerario 9 di Cima Roma sino alla Sella Flavona 2500 m. Da qui ci si abbassa leggermente nel vallone tra Cima della Vallazza e Cima Roma e lo si risale senza difficoltà fino a poco prima dell’intaglio che separa le due cime. Si piega quindi decisamente a sinistra affrontando il ripido scivolo di Cima della Vallazza; superato tra due rocce il punto più ripido, si prosegue a piedi sulle roccette sommitali della punta di destra della Cima della Vallazza 2810 m. Si riscende per la via di salita e dal vallone si risale il pendio Nord di Cima Roma superando alcune fasce rocciose con uno spostamento verso destra che porta a raggiungere l’itinerario 9 e la vetta di Cima Roma. Si scende dalla cima in direzione nord-ovest per un tratto con l’itinerario 9, quindi si traversa verso sinistra lungo delle cengie tra fasce rocciose puntando all’evidente ripido canale che scende dalla Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Lo si risale sino alla bocchetta, si volge poi a destra risalendo un altro ripido canalino e si raggiunge la Sella di Cima Grosté 2850 m. Da qui con l’itinerario 11 si scende fino a raggiungere la stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté. 140 Cima Roma Cima Vallazza 6 ore varia 800 Concatenamenti nel Gruppo di Brenta Cima della Vallazza, 2810 m – Cima Roma, 2827 m – Sella di Cima Grosté, 2850 m BSA Sella Grosté Cabinovia Grosté 141 52 Sella di Cima Grosté – Cima Sella OSA Sella di Cima Grosté da nord, 2850 m – Cima Sella da nord, 2917 m – Discesa in Val Brenta (Plaza) Bocc. Campaniletto Camosci Sella Grosté Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello 800 m circa Tempo ore 6,30 Difficoltà OSA Esposizionevaria Attrezzatura corda, piccozza e ramponi VALUTAZIONE bellissimo concatenamento, vario ed impegnativo. Percorso: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté si raggiunge la Sella di Cima Grosté con l’itinerario 11. Si scende sul versante sud lungo un ripido canalino fino alla Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Ci si cala per il ripidissimo canale con cautela ed al suo termine ci si sposta a sinistra cercando di non perdere quota. Ci si collega qui all’itinerario 12 che ci porta dapprima alla Cima Sella e poi, con lunga discesa, a Plaza, alla stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio. 6,30 ore varia 800 Cima Sella Cabinovia Grosté Rif. Tuckett 142 143 Monte Nambrón da nord, 2625 m – Monte Serodoli, 2708 m – Monte Nambino da sud-est, 2678 m MS Monte Nambrón Monte Serodoli 7 ore varia 1500 Monte Nambino Partenza Malga Nambino (dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile Dislivello 1500 m circa Tempo ore 7,00 Difficoltà MS Esposizionevaria Attrezzatura normale scialpinistica VALUTAZIONE interessante concatenamento che si svolge interamente nella conca del Serodoli. Percorso: con l’itinerario 29 si raggiunge Monte Nambrón. Dalla cima si scende lungo l’ultimo pendio obliquando a sinistra e puntando al pendio Est del Monte Serodoli. Lo si risale con un traverso verso destra sino a raggiungere lo spigolo Est, ricollegandoci qui all’itinerario 30 fino in vetta. Si scende al Lago Serodoli e da qui si punta verso nord lungo alcuni dossi, collegandosi all’itinerario 31 che porta in vetta al Monte Nambino, e con lo stesso itinerario si scende a valle alla Malga Nambino. Lago Nambino La Zangola 144 145 Concatenamenti nel Gruppo della Presanella 53 Monte Nambrón – Monte Nambino Monte Nambino da nord-est, 2678 m – Cima Lastè, 2770 m – Cima Schulz, 2614 m MSA Monte Nambino Cima Lastè 8 ore varia 1400 Concatenamenti nel Gruppo della Presanella 54 Monte Nambino – Cima Schulz Cima Schulz Partenza piazzale del Ristorante Genzianella (1556 m), pochi km dopo il Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio- Dimaro Dislivello 1400 m circa Tempo ore 8,00 Difficoltà MSA Esposizionevaria Attrezzatura piccozza e ramponi VALUTAZIONE bel concatenamento, lungo ed impegnativo. Percorso: con l’itinerario 33 si raggiunge il Monte Nambino 2678 m. Si scende brevemente lungo l’ultimo ripido canale e da qui si punta alla Cima Lastè 2770 m, che si raggiunge con l’itinerario 34. Scesi dalla cima ci si ricollega all’itinerario 35 che porta in vetta alla Cima Schulz 2670 m e, con lo stesso itinerario in discesa, si scende a Malga Nambino. Lago Malghette Seggiovie 146 147 Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Madonna di Campiglio, la vicina Pinzolo e la Val Rendena sono un mosaico di bellezze naturalistiche che offre la possibilità di vivere l’esperienza della montagna a 360°: dallo sci alpinismo alle escursioni a piedi o con le racchette da neve, dallo sci allo snowboard, dallo sleddog all’arrampicata su ghiaccio. In questi luoghi il paesaggio alpino condensa il meglio di sé: a est si trovano le Dolomiti di Brenta – Patrimonio Unesco – con guglie e torrioni suggestivi da scoprire anche sotto il manto invernale; a ovest si ammirano i ghiacciai dell’Adamello e della Presanella, ideali per le escursioni primaverili. Tutt’intorno fa da cornice il Parco Naturale Adamello Brenta con la sua straordinaria ricchezza di flora e fauna. Importanti eventi internazionali di sci alpinismo come la International Ski Alp Race Dolomiti di Brenta e la Skialp Val Rendena richiamano ogni anno molti atleti, facendo scoprire loro la bellezza e l’unicità di questo territorio. 148 Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Tel. +39 0465 447501 –+39 0465 501007 www.campigliodolomiti.it [email protected] 149 Un nuovo inverno Dicembre 2011: nasce la nuova skiarea Campiglio Val Rendena Val di Sole Discese emozionanti e impianti di risalita h i-tech collegano Pinzolo, in Val Rendena, alla Val di Sole, con al centro 1 skipass Madonna di Campiglio. 150 km di piste sci ai piedi Rendena Val di Sole, che sciatori e È la nuova skiarea Campiglio Val snowboarder hanno a disposizione 5 snowpark dall’inverno 2011/12. 95% innevamento programmato Disegnata nel cuore delle Dolomiti 62 impianti di risalita con i suoi 150 km di piste per tutti i 95 piste gusti, è la più grande del Trentino. 850–2500 metri altitudine skiarea piglio Express, la più panoramica di Brenta Patrimonio dell’Umanità, La nuova telecabina Pinzolo Camdi tutte, unisce Pinzolo a Madonna di Campiglio, regalando spetta- colari scenari sui paesaggi più belli del Parco Naturale Adamello Brenta. rifugio Giorgio Graffer 2261 m Il rifugio è situato in posizione strategica in prossimità delle classiche cime del Brenta e punto di appoggio per i diversi attraversamenti del gruppo di Brenta. Tutti i letti sono muniti di piumino e il rifugio come anche le stanze sono riscaldati. Il rifugio si trova direttamente lungo le piste del Grostè ed è quindi facilmente raggiungibile, mantenendo comunque una calorosa accoglienza alpinistica. In estate è punto di partenza per innumerevoli vie ferrate facili e medio/difficili attorno alle cime del Brenta e arrampicate classiche sulle pareti e torrioni della Corna Rossa, Cima Grostè e la via normale di Pietragrande. È una tappa ambita del circuito Dolomiti di Brenta Bike e offre solarium e ristorante/self service con piatti tipici trentini da gustare, nei mesi invernali, anche in terrazza. Gestione: G. A. Roberto Manni, Grosté, Loc. Graffer I-38086 Madonna di Campiglio, Dolomiti di Brenta Tel. / Fax rifugio +39 0465 441358 Cell. +39 348 4105877 www.graffer.com, [email protected] Inverno: da Natale a Pasqua, 55 posti in camere da 2-3-4-5 letti e una camerata da 12 Estate: da giugno a settembre, 78 posti totali Mete scialpinistiche nelle vicinanze 2500 m Il rifugio è situato in posizione centrale rispetto alle molteplici escursioni scialpinistiche e attraversamenti del Gruppo di Brenta. Facilmente raggiungibile anche con il bagaglio, perché situato direttamente alla stazione a monte della cabinovia del Grostè. In estate è punto di partenza per innumerevoli vie ferrate e arrampicate sulle classiche cime del Brenta: sentiero Vidi, sentiero Benini, Bocchette Alte, cima Grostè, cima Roma e Pietra Grande. Per coloro che preferiscono facili camminate in ambiente dolomitico segnaliamo il sentiero per il rifugio Tuckett, quello per il lago Spinale o la discesa per Vallesinella. Offre solarium, ristorante e self service con piatti tipici trentini. Gestione: Roberto Scalfi Passo Grosté Tel. / Fax rifugio +39 0465 440115 Cell. +39 335 6442690 www.groste.it, [email protected] Inverno: da fine novembre al 25 aprile, 15 posti in camere da 2 e 3 letti con servizi in stanza e riscaldamento Estate: dal 20 giugno al 20 settembre Mete scialpinistiche nelle vicinanze Cima Grostè (da est e da nord) Rifugio Graffer ( per la malga Vagliana) 2261 m ore 3,30 Rifugio Graffer (per la malga Vagliana) 2261 m ore 3,30 Rifugio Graffer ( attraverso malga Fevri) 2261 m ore 3,30 Rifugio Graffer (attraverso malga Fevri) 2261 m ore 3,30 Cima Vagliana 2861 m ore 4,30 Cima Vagliana 2861 m ore 4,30 Bocchetta dei Tre Sassi (lungo Val delle Giare) 2613 m ore 3,30 Bocchetta dei Tre Sassi (lungo Val delle Giare) 2613 m ore 3,30 Cima Roma 2837 m ore 4 Cima Roma 2837 m ore 4 Sella di Cima Grostè da est 2850 m ore 2,30 Cima Sella (diversi itinerari) 2917 m ore 5,30–6 Cima Sella (diversi itinerari) 2917 m ore 5,30–6 Bocca di Tuckett 2648 m ore 4,30 Bocca di Tuckett 2648 m ore 4,30 Da Campiglio alla Val di Tovel 2503 m ore 7 Da Campiglio alla Val di Tovel 2503 m ore 7 Da Campiglio al Lago di Tovel (due diverse) 2376– 2500 m ore 5–7,30 Da Campiglio al Lago di Tovel (due diverse) 2376– 2500 m ore 5–7,30 Da Campiglio a Spormaggiore 2440 m ore 5,30 Da Campiglio a Spormaggiore 2440 m ore 5,30 ore 5–5,30 Da Campiglio a Molveno (due diverse) 2437 m ore 5–5,30 Trasversate Da Campiglio a Molveno (due diverse) 152 rifugio Stoppani Trasversate 2437 m 153 Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Gruppo Guide Alpine Madonna di Campiglio IL TREKKING Il Trekking è camminare per conoscere e vivere l’ambiente che ci circonda in profonda armonia. È inoltre un’attività alla portata di tutti; si possono infatti scegliere bellissimi itinerari che non presentano difficoltà e sono adatti a chiunque. Le guide alpine organizzano trekking di varia difficoltà nel Gruppo di Brenta e nel Gruppo Adamello/Presanella. In Inverno SCI ALPINISMO Lo sci alpinismo è un’attività entusiasmante per chiunque voglia allontanarsi dall’affollamento delle piste e immergersi in un ambiente silenzioso e incontaminato, gustando incantevoli paesaggi d’alta quota. Salite con pelli di foca e poi... giù nella neve fresca del fuori pista! Con la guida potrete scendere anche dalle cime più impegnative del Gruppo del Brenta, dell’Adamello, della Presanella, dell’Ortles e del Cevedale. ESCURSIONI CON RACCHETTE DA NEVE (Ciaspole) A qualsiasi età e senza specifico allenamento si possono vivere delle emozioni particolari percorrendo in inverno itinerari in un candore da favola.La guida alpina esperta conoscitrice del territorio e delle sue vicende vi accompagnerà in entusiasmanti escursioni mattiniere, pomeridiane e notturne con cena in rifugio. FREE RIDE La massima espressione sciistica in campo libero è lo sci f uoripista. È naturale riscontrare nello sciatore il desiderio di sciare in libertà, in ambienti non delimitati, infatti tutta l’esperienza sciistica precedentemente maturata trova in questi ambienti e in questo modo di sciare ampi spazi di sperimentazione e di soddisfazione. La Guida Alpina vi insegna le nuove tecniche con gli appositi sci da free ride per darvi la possibilità di scoprire sensazioni uniche in neve fresca. 154 In Estate LE VIE FERRATE Il gruppo di Brenta possiede uno dei più completi e articolati sistemi di vie ferrate delle Alpi, che copre tutto il massiccio e permette anche ai non alpinisti di vivere la montagna in modo completo ed entusiasmante. Non è comunque prudente avventurarsi in un ambiente alpinistico senza un supporto tecnico professionale; per questo le guide alpine organizzano escursioni dove insegnano ad utilizzare l’attrezzatura adeguata offrendo indimenticabili emozioni in totale sicurezza. CORSI DI ROCCIA E DI ARRAMPICATA L’arrampicata è un’attività completa, che dà emozioni, richiede concentrazione e fa fare movimento. Per affrontare in sicurezza la montagna proponiamo corsi di roccia di tre o sei giorni, organizzati su due livelli: corso base e corso di perfezionamento. Per imparare i nodi, l’uso della corda,le caratteristiche dei materiali e il loro corretto utilizzo. Minimo 4 persone. Proponiamo inoltre lezioni individuali e collettive di arrampicata su palestra naturale e indoor per imparare le tecniche di salita, l’analisi corretta della conformità della roccia e la conoscenza dell’attrezzatura d’arrampicata. LA MONTAGNA DEI RAGAZZI Per i ragazzi che amano muoversi, giocare e stare insieme, la montagna è un luogo stimolante. Per poterla conoscere in modo facile e sicuro, le guide alpine organizzano molte attività educative e divertenti: l’arrampicata,il tarzaning, il ponte tibetano e le gite per scoprire e osservare gli animali. ARRAMPICATA CLASSICA E SPORTIVA Per chi desidera un rapporto con la montagna totale e profondo, da condividere con il compagno di cordata, la guida alpina è il partner tradizionale e “storico”. Sia per chi ama l’arrampicata sportiva che per chi ama l’arrampicata classica, la guida diventa con naturalezza l’amico ed il maestro, colui che dà tutta la sicurezza necessaria e soprattutto che insegna le tecniche migliori per affrontare le difficoltà. 1911–2011 Centesimo Anniversario Nell´autunno del 1911 a Madonna di Campiglio un gruppo di uomini, guide alpine, unì le proprie forze e le proprie competenze nell´intento di offrire un miglior servizio all´ospite e al viaggiatore. Il 24 ottobre 1911 l´I. R. Luogotenenza di Innsbruck concedeva il nulla osta per la fondazione del sodalizio: nasceva così il Gruppo Guide Alpine di Madonna di Campiglio, a tutt´oggi la prima e più antica associazione della località trentina dedicata alla cura dell´ospite, alla tutela del territorio e alla promozione del paese. In occasione del centesimo anniversario della fondazione della “Società Soccorso tra le guide alpine e portatori” Madonna di Campiglio ricorda i suoi pionieri, che con coraggio e lungimiranza posero le basi della moderna promozione turistica. Inoltre: corsi di ghiaccio, arrampicate su cascate e ghiaccio, escursioni naturalistiche. Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Gruppo Guide Alpine Madonna di Campiglio Via Pradalago 17 Tel./Fax +39 0465 442634 www.guidealpinecampiglio.it, [email protected] 155 controllo in ogni situazione Olimpionico Sport Articoli e attrezzatura da alpinismo-scialpinismofreeride-snowboard athlete Chris Ebenbichler, Daniel Klocker Photo Bernd Ritschel location Aperer Pfaff, 3.353 m con la Tecnologia Smart-Antenna La tecnologia sMart-antenna analizza l’antenna trasmittente sintonizzandosi sulla migliore posizione. risultato: incremento di Portata di oltre il 43% dalla peggiore posizione e senza distinzione di localizzatori a.r.t.va. PriMo localizzatore a.r.t.va. con ricezione a 3 antenne con indicazione della distanza e della posizione relativa dei travolti segnalati. new Personalizzazione scarponi da sci Noleggio sci Noleggio attrezzatura via ferrata Piazza Righi 15 I-38086 Madonna di Campiglio (TN) tel. e fax +39 0465 441259 www.osport.it [email protected] 156 Testato e Raccomandato Fornitore ufficiale ortovox.com Inverno 2011/12 150 km di sci ai piedi, un tuffo nel cuore delle Dolomiti Con noi, nel nuovo paradiso dello sci. Nuova telecabina Pinzolo-Campiglio express. Pista DoloMitica, la pista da incorniciare. tel. 0465 501256 www.funiviepinzolo.it 158 159 Avvertenza la presente opera è stata realizzata con la massima cura. Ciò nonostante tutte le informazioni e i dati in essa contenuti sono da considerarsi meramente indicative: l’Autore e l’Editore pertanto non si assumono alcuna responsabilità per eventuali danni o svantaggi derivanti da un loro eventuale utilizzo. © 2011 by Tappeiner S.p.A., Lana (BZ), Italia © 2011 Cierre Edizioni per l’edizione italiana, Alto Adige escluso Tutti i diritti riservati. Quest’opera è protetta in ogni sua parte da copyright. Al di fuori delle norme sui diritti d’autore, salvo espresso autorizzazione dell’Editore, è vietata e penalmente perseguibile ogni sua utilizzazione totale o parziale, come la riproduzione, la traduzione e l’adattamento, con qualsiasi mezzo, in particolare microfilm e copie fotostatiche, così come la memorizzazione e l’elaborazione in sistemi elettronici. Referenze fotografiche: Airphoto Tappeiner, Roberto Bazzi Foto di copertina: Marcello Andreolli Inserzioni: Tappeiner S.p.A., Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, Parco Naturale Adamello Brenta, Funivie Pinzolo, Trentino Spa, Foto Delio Picciani e altre foto di proprietà privata degli inserzionisti Coordinamento generale: Tappeiner S.p.A., Lana (BZ) www.tappeiner.it Printed in Italy ISBN 978-88-7073-601-4 www.tappeiner.it 160 Altre guide sullo Scialpinismo Scialpinismo a Madonna di Campiglio Volume 2 Scialpinismo in Alto Adige Alpi Venoste, Gruppo dell’Ortles, Alpi Breonie e Monti Sarentini Alpi Aurine, Dolomiti e Lagorai 140 pagine ISBN 978-88-7073-523-9 144 pagine ISBN 978-88-7073-450-8 Volume 3 Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS Scialpinismo nel Trentino Lagorai Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda Alessandro Beber Ulrich Kössler Volume 1 Scialpinismo in Alto Adige Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei dintorni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraversano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediatamente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento. Scialpinismo d’avventura Lagorai Scialpinismo d’avventura Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, alto Garda I migliori itinerari ad anello e in traversata 144 pagine ISBN 978-88-7073-559-8 196 pagine ISBN 978-88-7073-563-5 Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi Scialpinismo a Madonna di Campiglio Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi nato a Tione di Trento il 12/10/1937 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1974 nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1979 nato a Monza il 09/12/1939 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1977 Autori I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella, Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta. Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presanella. I migliori itinerari ad anello e in traversata Vol. 3 Scialpinismo in Trentino Scialpinismo a Madonna di Campiglio 54 itinerari www.tappeiner.it Altre guide sullo Scialpinismo Scialpinismo a Madonna di Campiglio Volume 2 Scialpinismo in Alto Adige Alpi Venoste, Gruppo dell’Ortles, Alpi Breonie e Monti Sarentini Alpi Aurine, Dolomiti e Lagorai 140 pagine ISBN 978-88-7073-523-9 144 pagine ISBN 978-88-7073-450-8 Volume 3 Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS Scialpinismo nel Trentino Lagorai Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda Alessandro Beber Ulrich Kössler Volume 1 Scialpinismo in Alto Adige Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei dintorni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraversano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediatamente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento. Scialpinismo d’avventura Lagorai Scialpinismo d’avventura Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, alto Garda I migliori itinerari ad anello e in traversata 144 pagine ISBN 978-88-7073-559-8 196 pagine ISBN 978-88-7073-563-5 Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi Scialpinismo a Madonna di Campiglio Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi nato a Tione di Trento il 12/10/1937 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1974 nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1979 nato a Monza il 09/12/1939 Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1977 Autori I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella, Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta. Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presanella. I migliori itinerari ad anello e in traversata Vol. 3 Scialpinismo in Trentino Scialpinismo a Madonna di Campiglio 54 itinerari www.tappeiner.it