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Scialpinismo a Madonna di Campiglio

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Scialpinismo a Madonna di Campiglio
Altre guide sullo Scialpinismo
Scialpinismo a Madonna di Campiglio
Volume 2
Scialpinismo in Alto Adige
Alpi Venoste, Gruppo
dell’Ortles, Alpi Breonie e
Monti Sarentini
Alpi Aurine, Dolomiti
e Lagorai
140 pagine
ISBN 978-88-7073-523-9
144 pagine
ISBN 978-88-7073-450-8
Volume 3
Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS
Scialpinismo
nel Trentino
Lagorai
Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda
Alessandro Beber
Ulrich Kössler
Volume 1
Scialpinismo in Alto Adige
Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei dintorni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta
e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna
di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraversano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto
di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti
dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di
salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche
e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediatamente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una
evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento.
Scialpinismo d’avventura
Lagorai
Scialpinismo d’avventura
Adamello, Presanella,
Brenta, Ortles, Dolomiti,
Lagorai, alto Garda
I migliori itinerari ad
anello e in traversata
144 pagine
ISBN 978-88-7073-559-8
196 pagine
ISBN 978-88-7073-563-5
Marcello Andreolli
Roberto Bazzi
Jacques Casiraghi
Scialpinismo a
Madonna di Campiglio
Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella
Marcello Andreolli
Roberto Bazzi
Jacques Casiraghi
nato a Tione di Trento
il 12/10/1937
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1974
nato a Varese
il 05/04/1942
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1979
nato a Monza
il 09/12/1939
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1977
Autori
I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica
e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella,
Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta.
Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli
Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide
Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presanella.
I migliori itinerari ad anello e in traversata
Vol. 3
Scialpinismo in Trentino
Scialpinismo a Madonna di Campiglio
54 itinerari
www.tappeiner.it
Altre guide sullo Scialpinismo
Scialpinismo a Madonna di Campiglio
Volume 2
Scialpinismo in Alto Adige
Alpi Venoste, Gruppo
dell’Ortles, Alpi Breonie e
Monti Sarentini
Alpi Aurine, Dolomiti
e Lagorai
140 pagine
ISBN 978-88-7073-523-9
144 pagine
ISBN 978-88-7073-450-8
Volume 3
Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS
Scialpinismo
nel Trentino
Lagorai
Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda
Alessandro Beber
Ulrich Kössler
Volume 1
Scialpinismo in Alto Adige
Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei dintorni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta
e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna
di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraversano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto
di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti
dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di
salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche
e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediatamente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una
evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento.
Scialpinismo d’avventura
Lagorai
Scialpinismo d’avventura
Adamello, Presanella,
Brenta, Ortles, Dolomiti,
Lagorai, alto Garda
I migliori itinerari ad
anello e in traversata
144 pagine
ISBN 978-88-7073-559-8
196 pagine
ISBN 978-88-7073-563-5
Marcello Andreolli
Roberto Bazzi
Jacques Casiraghi
Scialpinismo a
Madonna di Campiglio
Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella
Marcello Andreolli
Roberto Bazzi
Jacques Casiraghi
nato a Tione di Trento
il 12/10/1937
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1974
nato a Varese
il 05/04/1942
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1979
nato a Monza
il 09/12/1939
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1977
Autori
I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica
e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella,
Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta.
Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli
Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide
Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presanella.
I migliori itinerari ad anello e in traversata
Vol. 3
Scialpinismo in Trentino
Scialpinismo a Madonna di Campiglio
54 itinerari
www.tappeiner.it
Marcello Andreolli
Roberto Bazzi
Jacques Casiraghi
Scialpinismo a
Madonna di Campiglio
Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella
54 itinerari
Indice
Introduzione
8
10 Sella di Cima Grosté da est 2850 m42
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante est.
Discesa lungo il versante nord
1
Passo di Pra’ Castron 2503 m22
Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Presson Bassa,
la Malga Scale e la Val del Vento
11 Sella di Cima Grosté da nord 2850 m44
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord
2
Bocchetta di Mondifra’ 2402 m24
Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada.
Discesa lungo la Val Centonia
Itinerari nel Gruppo di Brenta
3
Cima Sassara 2894 m28
Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada
4
Bocchetta dei Tre Sassi (Val Gelada) 2613 m30
Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada
5
Rifugio Graffer 2261 m per la Malga Vagliana
Da Campo Carlo Magno attraverso Malga Mondifra’, Malga Vaglianella e
Malga Vagliana
32
6
Cima Vagliana 2861 m34
Dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté attraverso gli Orti della Regina
7
Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m lungo la Val delle Giare
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso la Val delle Giare.
Discesa per la Val Gelada
36
Rifugio Graffer 2261 m attraverso Malga Fevri
Da Madonna di Campiglio attraverso Malga Fevri e il Lago Spinale
38
8
9
2
12 Cima Sella da nord 2917 m46
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord. Discesa in
Val Brenta (Plaza) attraverso i Rifugi Tuckett e Casinei e la Malga Vallesinella Bassa
13 Cima Sella 2917 m (Percorso Ski Alp)48
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo
il canalino Ski Alp.
Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso Malga Vallesinella Alta
14 Bocca di Tuckett 2648 m52
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il Rifugio Tuckett.
Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e Rifugio Vallesinella
15 Cima Brenta 3150 m56
Dal Rifugio Tuckett attraverso la Vedretta di Brenta Superiore.
Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e la Malga Vallesinella Bassa
16 Bocchetta Molveno 2729 m58
Da Plaza attraverso la Val Brenta, il Rifugio Brentei e il Rifugio Alimonta
17 Bocca di Brenta 2552 m60
Da Plaza attraverso la Val Brenta
Cima Roma 2837 m40
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté
18 Bocca dei Camosci 2784 m62
Da Plaza attraverso la Val Brenta
19 Rifugio XII Apostoli 2489 m66
Da Plaza attraverso la Val d’Agola e il Lago Asciutto
3
Indice
20 Cima d’Agola 2959 m68
Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val Stretta e la Val d’Agola
30 Monte Serodoli 2708 m92
Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino, Nero e Serodoli
21 Cima di Pratofiorito 2900 m70
Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val di Sacco e la Val d’Agola
31 Monte Nambino da sud-est 2678 m96
Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino
22 Pala dei Mughi 2321 m72
Da Plaza attraverso la Val d’Agola ed il Passo del Bregn de l’Ors
32 Monte Zeledria 2427 m98
Da Madonna di Campiglio attraverso Pradalago
Itinerari nel Gruppo della Presanella
23 Cima Presanella 3558 m76
Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón
ed il Rifugio Segantini
24 Passo Cornisello 3089 m80
Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello e il Lago Vedretta
25 Cima Scarpacò 3252 m82
Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello
33 Monte Nambino da nord-est 2678 m100
Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette ed il Malghetto Alto
34 Cima Lastè 2770 m102
Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette
35 Cima Schulz 2614 m104
Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette
Traversate nel Gruppo di Brenta
36 Da Campiglio alla Val di Tovel Fino all’Albergo Capriolo, attraverso il Passo di Pra’ Castron 2503 m
108
37 Da Campiglio al Lago di Tovel Attraverso la Sella Flavona 2500 m circa
110
38 Da Campiglio al Lago di Tovel Attraverso la Sella del Montoz e la Bocchetta di Val Scura 2376 m
112
28 Monte Nambrón da est 2625 m88
Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt
e la Pala della Falculotta
39 Da Campiglio a Spormaggiore Attraverso il Passo della Gaiarda 2440 m
114
29 Monte Nambrón da nord 2625 m90
Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino
40 Da Campiglio a Molveno Attraverso il Passo Clamer 2164 m
116
26 Cima Ginèr 2957 m84
Da S. Antonio di Mavignola lungo il versante sud-est
27 Monte Ritòrt 2411 m86
Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt
e il Passo della Falculotta
4
5
Indice
41 Da Campiglio a Molveno Attraverso Cima Roma 2827 m
42 Da Campiglio a Molveno Attraverso la Bocca di Tuckett 2656 m
118
120
43 Da Campiglio a Molveno Attraverso la Bocchetta Molveno 2729 m
122
44 Da Campiglio a Molveno Attraverso la Bocca di Brenta 2552 m
124
45 Da Campiglio a S. Lorenzo di Banale Attraverso la Bocca d’Ambiez 2849 m
126
Traversate nel Gruppo della Presanella
46 Da Campiglio a Mavignola Attraverso il Passo della Falculotta 2295 m
128
47 Da Campiglio a Mavignola Attraverso il Passo Nambrón 2460 m
130
48 Da Mavignola a Vermiglio Attraverso la Cima Presanella 3558 m
132
49 Da Mavignola a Ossana Attraverso il Passo Scarpacò 2617 m
136
50 Da Campiglio a Pellizzano Attraverso il Passo Valgelada 2515 m
138
6
Concatenamenti nel Gruppo di Brenta
51 Cima della Vallazza – Sella di Cima Grosté
Cima della Vallazza, 2810 m – Cima Roma, 2827 m – Sella di Cima Grosté, 2850 m
140
52 Sella di Cima Grosté – Cima Sella
Sella di Cima Grosté da nord, 2850 m – Cima Sella da nord, 2917 m –
Discesa in Val Brenta (Plaza)
142
Concatenamenti nel Gruppo della Presanella
53 Monte Nambrón – Monte Nambino Monte Nambrón da nord, 2625 m – Monte Serodoli, 2708 m – Monte Nambino
da sud-est, 2678 m
144
54 Monte Nambino – Cima Schulz
Monte Nambino da nord-est, 2678 m – Cima Lastè, 2770 m – Cima Schulz, 2614 m
146
7
Introduzione
Questa Guida presenta cinquantaquattro percorsi scialpinistici, tutti situati nei dintorni di
Madonna di Campiglio. Essi sono così suddivisi:
INDICAZIONI PER L’UTILIZZO DELLA GUIDA
Partenza: è la località dove si lascia l’automobile o dove si arriva utilizzando gli impianti.
Itinerari Gruppo di Brenta Itinerari Gruppo Presanella
Traversate Gruppo di Brenta
Traversate Gruppo Presanella
Concatenamenti Gruppo di Brenta
Concatenamenti Gruppo Presanella
da 01 a 22
da 23 a 35
da 36 a 45
da 46 a 50
da 51 a 52
da 53 a 54
Per i percorsi da 1 a 35 il punto di partenza è in paese o raggiungibile con gli impianti di risalita o con brevi spostamenti in automobile da Madonna di Campiglio (max 10 km).
Le traversate da 36 a 50 hanno il punto di partenza in Madonna di Campiglio o dintorni, mentre il punto di arrivo è in valli diverse; in questo caso è necessario predisporre anticipatamente
il ritorno con mezzi propri o con servizio taxi.
Sia gli itinerari che le traversate sono indicati con un numero progressivo in senso orario
partendo da nord a sud nel Gruppo di Brenta e successivamente da sud a nord nel Gruppo
della Presanella. I concatenamenti da 51 a 54 sono dei semplici suggerimenti; è ovvio che ogni
scialpinista sarà in grado di concatenare nei modi più diversi gli itinerari qui descritti.
Tutti i gli itinerari sono stati percorsi personalmente dagli autori, anche più volte; la d
­ escrizione
degli stessi è stata fatta in maniera attenta ed accurata ma non è da escludere che non si sia
sempre riusciti a farlo in modo sufficientemente rappresentativo ed intuitivo per tutti i lettori.
Sarà compito dello scialpinista più esperto e competente del gruppo valutare con attenzione
e spirito critico le indicazioni di questa guida per scegliere in assoluta autonomia il tracciato
migliore, anche in relazione alle condizioni meteo ed all’innevamento. Alcuni itinerari, specialmente nel Gruppo di Brenta, sono alpinisticamente impegnativi; si raccomanda quindi di
valutare attentamente la propria preparazione e le proprie capacità prima di affrontarli.
Dislivello: nella descrizione indica la differenza di quota tra il punto di partenza e il punto di
arrivo; il dislivello in discesa viene specificato solo quando il percorso di discesa è diverso da
quello di salita.
Il simbolo grafico sopra l’immagine indica invece il dislivello della sola salita.
Se lungo il percorso di salita ci sono significativi tratti di discesa, il dislivello tiene conto di questa perdita di quota; in questo caso la quota o il dislivello sono seguiti dalla parola “circa”.
Tempo: è il tempo effettivo di marcia, escluse le soste, riferito ad un medio sciatore alpinista.
Nella descrizione abbiamo indicato separatamente i tempi di salita e di discesca.
Il simbolo grafico sopra l’immagine indica invece il tempo totale della gita.
Difficoltà: abbiamo utilizzato la scala Blachère, ormai universalmente adottata, che si divide
in due sezioni: una indica il grado di difficoltà sciistico, ed una indica il grado di difficoltà di
itinerari in cui siano presenti tratti di tipo alpinistico:
MS: medio sciatore
BS: buon sciatore
OS: ottimo sciatore
MSA: medio sciatore alpinista
BSA: buon sciatore alpinista
OSA: ottimo sciatore alpinista
Esposizione: è un’utile informazione circa l’esposizione dei versanti da percorrere. Essa consente di prevedere, tenuto conto di temperatura, stagione e condizioni atmosferiche, il tipo di
neve che incontreremo e valutare il pericolo di valanghe.
Attrezzatura: abbiamo indicato solitamente “normale scialpinistica” che si compone di: ARVA,
pala, sonda, rampant, carta topografica, altimetro, bussola, materiale di pronto soccorso,
nastro adesivo rinforzato per piccole riparazioni, occhiali e crema protettiva. Solo se necessario
indicheremo piccozza, ramponi, imbrago e corda.
Cartografia: la carta KOMPASS 73 Dolomiti di Brenta copre tutte le gite di questa guida con
eccezione della Cima Presanella per la quale serve la carta KOMPASS 71 Adamello Presanella. Altre carte utili: Tabacco foglio D, carte e tavolette IGM, Kompass 070 Adamello Brenta.
­Consigliamo comunque la Kompass 73 perché è l’unica, al momento, munita di coordinatome-
8
9
Introduzione
tro per la determinazione delle coordinate di un punto. Questo consente, se si dispone di un
apparecchio GPS, di affrontare percorsi di difficile orientamento anche in presenza di nebbia o
scarsa visibilità.
Toponomastica e Altimetria: nomi e quote sono quelle riportate sulla Guida dei Monti d’Italia del CAI/TCI, Presanella di Dante Ongari e Dolomiti di Brenta di Buscaini/Castiglioni.
Valutazione: è una valutazione globale dell’itinerario, sia per la bellezza che per l’impegno.
Vengono indicate le caratteristiche del terreno, le difficoltà d’insieme, l’eventuale pericolo di
valanghe e altre informazioni di interesse.
Rifugi e bivacchi
Indichiamo qui i soli rifugi, aperti o chiusi, che in qualche modo possono essere utili allo svolgimento delle gite, sia per il pernottamento prima delle gite sia come tappa intermedia delle
stesse. Poiché l’apertura di alcuni rifugi è soggetta a continue variazioni e poiché anche i locali
invernali sono oggetto di frequenti ristrutturazioni e miglioramenti, abbiamo indicato il nome
del proprietario o gestore attuale, con relativo numero di telefono, cui è opportuno chiedere
informazioni prima di programmare un pernottamento (conferme sull’apertura, il numero di
posti letto, coperte ecc.).
Gruppo di Brenta
Salita: è la relazione tecnica della salita fatta in modo succinto, che lascia lo sciatore alpinista
libero di interpretare il percorso in modo autonomo e personale. Vengono date indicazioni
su eventuali punti obbligati e naturalmente nomi e quote di punti intermedi di riferimento.
Le indicazioni di destra e sinistra sono intese nel senso di marcia sia in salita che in discesa, a
meno che non sia specificata l’indicazione orografica, che si determina volgendo le spalle alla
sorgente del corso d’acqua.
Discesa: è la relazione tecnica della discesa, che viene riportata solo per gli itinerari in traversata o per eventuali percorsi di discesa diversi rispetto alla salita.
Bibliografia
M. ANDREOLLI-J.CASIRAGHI
Scialpinismo nelle Dolomiti di Brenta
J. CASIRAGHI-M. ANDREOLLI-R. BAZZI Scialpinismo in Adamello e Presanella
G. BUSCAINI-E. CASTIGLIONI
Dolomiti di Brenta – Guida dei Monti d’Italia
CAI-TCI
ONGARI DANTE Presanella – Guida dei Monti d’Italia CAI-TCI M. GNUDI-F. MALNATI
Dal Sempione allo Stelvio L. NAVARINI-C. DETASSIS
Itinerari di Scialpinismo in Trentino S. ROSI-G. CESTARI
Scialpinismo in Brenta F. ALIPRANDI-T. BINI
In montagna con gli sci GIONCO FRANCO E LUISA Trentino – Atlante scialpinismo KOESSLER ULRICH Scialpinismo nel Trentino
10
1973
1977
1977
1978
1977
1984
1990
2003
2009
2010
Bivacco C. Costanzi a Pra’ Castron 2365 m
Proprietà: SAT Dimaro
Sempre aperto, con 8 posti letto
Rifugio Giorgio Graffer 2261 m
Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Roberto Manni tel. 0465 441358 cell. 348 4105877
www.graffer.com – [email protected]
Aperto con servizio di pensione sino alla chiusura degli impianti sciistici
Rifugio Stoppani 2437 m
Proprietà: Soc. Funivie Madonna di Campiglio – Gestore: Roberto Scalfi
tel. 0465 94631 cell. 335 6442690 – [email protected]
Aperto con servizio di pensione sino alla chiusura degli impianti sciistici
Rifugio Tuckett e Sella 2272 m
Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Daniele Angeli tel. 0465 507287 cell. 333 9841966
www.rifugiotuckett.com – [email protected]
Locale invernale (Rifugio Sella) aperto con 22 letti con coperte e cuscini e un locale con tavolo
e panche
Rifugio Maria e Alberto ai Brentei 2182 m
Proprietà: CAI Monza – Gestore: Famiglia Leonardi tel. 0465 804457 cell. 328 7571463
www.rifugiobrentei.it – [email protected]
Locale invernale aperto con 18 posti letto con coperte
11
Introduzione
Rifugio Angelo Alimonta 2580 m
Proprietà privata Famiglia Alimonta tel. 0465 801190 cell. 333 6323919
www.rifugioalimonta.it – [email protected]
Locale invernale aperto con 6 letti e coperte
Rifugio Dodici Apostoli 2489 m
Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Aldo Turri tel. 0465 503218 cell. 339 8075756
www.dodiciapostoli.it – [email protected]
Locale invernale aperto con 8 letti e coperte
Rifugi Pedrotti e Tosa 2491 m e 2439 m
Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Franco Nicolini cell. 329 2195167
www.franznicolini.it – [email protected]
Rifugio invernale aperto con 35 posti letto e coperte
Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m
Proprietà privata Famiglia Spellini tel. 0461 585698 cell. 339 7982922
[email protected]
Locale invernale aperto con 4 letti con coperte
Rifugio Silvio Agostini 2410 m
Proprietà: SAT Trento – Gestore: Roberto Cornella tel. 0465 734104 cell. 348 7152589
www.rifugioagostini.com – [email protected]
Locale invernale aperto con 8 posti letto e due tavoli
Gruppo della Presanella
Rifugio Stavel F. Denza 2298 m
Proprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Alpina Mirko Dezulian tel. 0463 758585
www.rifugiodenza.com – [email protected]
Ampio locale invernale aperto
Rifugio Val d’Amola Giovanni Segantini 2373 m
Proprietà: SAT Trento – Gestore: Corrado Valentini cell. 340 5293570
www.rifugiosegantini.com – [email protected]
Locale invernale aperto (nel vecchio rifugio) con 6 posti letto e coperte
12
Malga Cornisello 2119 m
situata poco a monte del Lago Superiore di Cornisello
Proprietà: Comune di Carisolo. Sempre aperta, con 6 posti letto senza coperte
Bivacco Orobica 3382 m
poco sotto la Cima Presanella – Proprietà: SAT Pinzolo. Sempre aperto con 8 posti letto
Rifugio Lago Nambino 1790 m
Proprietà privata: Famiglia Serafini tel. 0465 441621 cell. 338 1095570
www.nambino.com – [email protected]
Aperto con servizio di pensione
Previsioni meteorologiche
Consigliamo la consultazione del sito: www.meteotrentino.it, o l’ascolto dei bollettini meteorologici emessi dalle radio o TV locali o leggibili sui quotidiani locali.
Sul sito sopra indicato viene emesso giornalmente un bollettino meteorologico per il Trentino
con le seguenti indicazioni:
Tempo previsto
Probabilità precipitazioni
Venti
Temperatura massima e minima
Questi dati vengono forniti per il giorno in cui si effettua la consultazione e i due successivi;
viene inoltre indicata la tendenza per gli ulteriori tre giorni successivi.
Sempre sullo stesso sito alla voce “Bollettini locali” vengono emessi dei bollettini, tra cui quello
di nostro interesse “Val Rendena” che riporta i dati meteo climatici di Pinzolo.
Bollettino neve/valanghe
Consigliamo la consultazione del sito: www.meteotrentino.it o di altre fonti.
Fra i vari strumenti di prevenzione il bollettino nivometeorologico, conosciuto anche con il
nome di bollettino valanghe, riveste una particolare importanza. È infatti uno strumento che
fornisce un quadro sintetico dell'innevamento e dello stato del manto nevoso, indicandone
13
Introduzione
struttura e grado di consolidamento rilevato al momento dell'emissione su di un determinato
territorio. In funzione del consolidamento del manto, della probabilità di distacco, del numero
e delle dimensioni delle valanghe stesse, il pericolo presente al momento dell'emissione viene
descritto con un testo sintetico e un indice numerico crescente da 1 a 5, secondo la “Scala
Europea del Pericolo Valanghe”.
Ad ogni grado è associata una situazione tipo che facilita la comprensione e la sintesi del bollettino
stesso. Ma il bollettino non fornisce solo dati di analisi, cioè rilevati ed osservati; sulla base della previsione meteorologica più aggiornata, esso definisce una possibile evoluzione delle condizioni del
manto, fornendo quindi anche una vera e propria previsione del pericolo di valanghe.
Sull'arco alpino italiano i bollettini sono redatti e diffusi dalle Regioni e Provincie Autonome
aderenti all'A.I.NE.VA., titolari per legge di tale incarico; sul rimanente territorio Nazionale le
informazioni possono essere reperite attualmente presso le strutture Meteomont del Corpo
Forestale dello Stato e delle Truppe Alpine, mentre all'estero le informazioni sono garantite da
organizzazioni a livello nazionale, in alcuni casi molto simili all'A.I.NE.VA.
Il bollettino è quindi uno strumento informativo che può dare un valido aiuto nel prendere
decisioni riguardanti la propria o altrui incolumità; tuttavia chi decide di affrontare il "terreno
innevato" deve avere sufficienti basi conoscitive per muoversi correttamente sul territorio e
saper riconoscere i momenti ed i punti particolarmente critici.
In particolare il bollettino si rivolge a scialpinisti, alpinisti ed escursionisti, ma anche ad operatori e professionisti della montagna, addetti alla sicurezza, amministratori, organizzazioni di
soccorso e protezione civile, forze dell'ordine, gestori della viabilità.
L'emissione avviene, durante il periodo invernale, giornalmente o almeno tre volte alla settimana, ed anche se apparentemente i vari bollettini hanno una veste grafica diversa, i contenuti
sono i medesimi. Al fine di favorire un quadro generale per l'intero arco alpino italiano, l'A.I.NE.VA
redige anche uno speciale bollettino, disponibile in internet sul sito www.aineva.it, che in sintesi
raggruppa alcune delle informazioni contenute nei vari bollettini regionali e provinciali; per chi
invece dispone solo di un telefono, tutti i bollettini sono reperibili al numero 0461 230030.
14
Scala Europea del Pericolo Valanghe
Scala del
pericolo
1
2
3
Probabilità di
distacco di valanghe
Indicazioni per escursionisti,
alpinisti e sciatori fuori pista
Condizioni generalmente sicure per
le gite sciistiche.
debole
Il distacco è generalmente possibile solo con forte sovraccarico su
pochissimi punti sul terreno ripido
estremo. Sono possibili solo piccole
valanghe spontanee e scaricamenti.
moderato
Il distacco è possibile soprattutto
con un forte sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. Non
sono da aspettarsi grandi valanghe
spontanee.
Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose.
Il distacco è possibile con debole
sovraccarico soprattutto sui pendii
ripidi indicati. In alcune situazioni
sono possibili valanghe spontanee
di media grandezza e, in singoli casi,
anche grandi valanghe.
Le possibilità per le gite sciistiche
sono limitate ed è richiesta una buona
capacità di valutazione locale.
Il distacco è probabile già con un
debole sovraccarico su molti pendii
ripidi. In alcune situazioni sono da
aspettarsi molte valanghe spontanee di media grandezza e, talvolta,
anche grandi valanghe.
Le possibilità per gite sciistiche sono
fortemente limitate ed è richiesta una
grande capacità di valutazione locale.
marcato
4
forte
5
Sono da aspettarsi molte grandi vamolto forte langhe spontanee, anche su terreno
moderatamente ripido.
Le gite sciistiche non sono generalmente possibili.
15
Introduzione
Definizioni e basi concettuali della scala
Grado di pericolo
La scala si compone di 5 gradi di pericolo crescente, individuati con indici numerici da 1 a 5:
1 debole
2 moderato
3 marcato
4 forte
5 molto forte
Il termine “estremo“ può essere utilizzato nei bollettini per indicare situazioni valanghive eccezionali. È da sottolineare che la scala non è lineare, in quanto il grado mediano (3 marcato) non
rappresenta un pericolo medio, bensì un pericolo superiore.
Stabilità del manto nevoso
Dal punto di vista fisico non è corretto utilizzare una scala della stabilità, in quanto non è
possibile individuare situazioni intermedie tra un pendio nevoso stabile e uno instabile. Nella
scala di pericolo unificata viene pertanto utilizzata una scala del consolidamento del manto
nevoso, con le seguenti definizioni:
ben consolidato
moderatamente consolidato
da moderatamente a debolmente consolidato
debolmente consolidato
Solamente per i gradi di pericolo 1 e 5 vengono utilizzate rispettivamente le definizioni “manto
nevoso stabile” e “manto nevoso instabile“. Poiché il pericolo da valanghe non è presente in
modo uniforme su tutto il territorio, la scala utilizza il concetto di pendii ripidi (con inclinazione pari o superiore a 30 gradi) per localizzare il pericolo secondo i seguenti criteri di estensione: pochissimi, alcuni, molti, maggior parte dei pendii ripidi.
Probabilità di distacco valanghe
Per ogni grado di pericolo una prima fase indica l’entità del sovraccarico necessario per provocare
distacchi; una seconda frase descrive la situazione nei riguardi dei distacchi spontanei previsti (con
riferimento al numero ed alle dimensioni delle valanghe). Il tipo di sovraccarico viene così definito:
debole (singolo sciatore, escursionista senza sci)
forte (gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo)
16
Gradazione del pericolo: colori di riferimento
Ciascun grado di pericolo è contraddistinto da un colore: i colori, scelti secondo una scala
semaforica, sono:
1 verde
2 giallo
3 arancione
4 rosso
5 rosso a scacchi neri
Definizioni importanti per un corretto uso della scala
Piccole valanghe: si fermano su un pendio ripido (con inclinazione maggiore di 30°). Possono
seppellire, ferire o uccidere una persona.
Medie valanghe: su un pendio ripido (più di 30°) raggiungono il fondo del pendio. Possono
seppellire e distruggere un'automobile, danneggiare un camion, distruggere una piccola casa
o piegare alcuni alberi.
Grandi valanghe: percorrono i terreni a ridotta inclinazione (nettamente inferiori a 30°) per una
distanza superiore a 50 m e possono raggiungere il fondovalle. Possono seppellire e distruggere il
vagone di un treno, un automezzo di grandi dimensioni, vari edifici o una parte di un bosco.
Pendii poco ripidi: con inclinazione inferiore a 30°.
Pendii ripidi: con inclinazione da 30° a 35°.
Pendii molto ripidi: con inclinazione da 35° a 40°.
Pendii estremamente ripidi: con inclinazione maggiore di 40°.
Sovraccarico debole: snowboarder che effettua curve dolci, sciatore o snowboarder che non
cade, gruppo che rispetta le distanze di sicurezza (minimo 10 metri), escursionista con racchette da neve.
Sovraccarico forte: due o più sciatori o snowboarder che non rispettano le distanze di sicurezza, mezzo battipista, esplosione, escursionista a piedi.
Nota: queste informazioni sono state ricavate e liberamente elaborate dal sito internet della
A.I.NE.VA. www.aineva.it che riporta informazioni molto dettagliate su neve e valanghe.
Selezionando le voci “Bollettini” e “Pubblicazioni” avrete accesso a precise informazioni e numerosi testi di sicuro interesse, la cui lettura consigliamo vivamente.
17
Introduzione
Numeri di interesse generale
Carabinieri
Comando stazione Madonna di Campiglio, Via Presanella, 38
tel. 0465 443366
APT Azienda Promozione Turistica, Via Pradalago, 2
www.campiglio.to – [email protected]
tel. 0465 447501
Gruppo Guide Alpine Via Pradalago, 17
tel. 0465 442634
Funivie Madonna di Campiglio S.p.A.
Via Presanella,12
www.funiviecampiglio.it – [email protected]
tel. 0465 447744
Pronto intervento – Carabinieri
112
Pubblica Emergenza – Polizia 113
Emergenza Sanitaria
118
18
19
20
21
2503 m
Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Presson Bassa,
la Malga Scale e Val del Vento
Partenza
km 8,5 della S.S. 239 Campiglio-Dimaro 1360 m, a 6,5 km dal
Passo di Campo Carlo Magno
Dislivello
salita 1300 m; discesa 1300 m + 160 m di risalita da Malga Presson
Tempo
salita ore 5,00; discesa ore 1,30 + 0,45 di risalita
Difficoltà BS
Esposizioneovest
Attrezzatura
piccozza e ramponi
VALUTAZIONE itinerario selvaggio ed impegnativo da compiersi con neve sicura; non semplice l’approccio a Malga Scale, che rappresenta
la parte problematica della salita.
Salita: dalla statale si imbocca sulla destra una strada forestale (cartello Malga Presson Bassa)
che, con due tornanti e media pendenza, scende sul fondo valle alla Malga Presson Bassa
1292 m; si prosegue sino al punto in cui la strada attraversa il fiume Meledrio a quota 1200 m
circa in prossimità del Dosso di S. Brigida (ore 0,30), caratteristico promontorio nel mezzo della
valle. Dal ponte si prende una traccia di sentiero per pochi metri a destra, quindi a sinistra sino
a raggiungere una spalla ove il sentiero prosegue sempre verso sinistra. Salire per il ripido pendio lungo un conoide spesso percorso da valanga, e superare un ripido salto roccioso sopra
il quale si incrocia (attenzione a non superarlo) il sentiero proveniente da Dimaro. Lo si segue
in leggera salita verso destra per raggiungere la piana di Malga Scale 1563 m (ore 1,30–2,00)
dove inizia la Valle del Vento. Ci si tiene sul margine destro del vallone dove la vegetazione
è più rada. Ci si innalza sino ad un pianoro sotto ad un salto roccioso; ci si sposta tutto sulla
destra e si risale il ripido pendio, passando alla base dello spigolo Nord della anticima di Cima
del Tov (ore 1,30–3,30). Si raggiunge a circa quota 2050 m il punto in cui il vallone si dirama; si
lascia a destra la vera e propria Val del Vento, e si sale il ramo di sinistra fino a superare alcuni
ripidi salti e raggiungere, senza particolari problemi di orientamento, il Passo di Pra’ Castron
2503 m (ore 1,30–5,00), ampia insellatura tra il Sasso Rosso e la Cima Benon.
BS
7,15 ore
O
1460
Sasso Rosso
Itinerari nel Gruppo di Brenta
1 Passo di Pra’ Castron
Passo Pra’ Castron
Malga Scale
Discesa: lungo l’itinerario di salita. Individuare bene il punto in cui abbandonare il sentiero
che da Malga Scale prosegue verso Dimaro, per scendere sul fondo valle. Con buone condizioni di neve dal fondo valle si potrà proseguire lungo la strada in leggera discesa per raggiungere la statale Dimaro-Campiglio al primo tornante sopra Dimaro, a quota 750 m circa.
22
23
2402 m
Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val
Gelada. Discesa lungo la Val Centonia
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE OS
Cima Sassara
5 ore
OS–N
951
Bocchetta dei Tre Sassi
Bocchetta Mondifra’
Itinerari nel Gruppo di Brenta
2 Bocchetta di Mondifra’
piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m,
­ampio parcheggio
salita 751 + 200 m circa; discesa 950 m circa
salita ore 2,30 (fino alla Bocchetta); discesa ore 1,00+1,30 di
leggera salita
OS
salita ovest e sud; discesa nord
normale scialpinistica
itinerario interessante che supera in traversata la Bocchetta di
Mondifra’, e che riporta con giro circolare al punto di partenza. Relativamente semplice la salita, che si svolge per buona
parte lungo il classico percorso della Val Gelada. La discesa,
che avviene lungo il selvaggio vallone di Val Centonia, presenta alcuni tratti molto ripidi e richiede neve ben assestata;
in caso contrario è consigliabile il ritorno lungo l’itinerario di
salita.
Salita: da Campo Carlo Magno 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da
fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando
la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e dopo un tratto più piano si affronta un ripido
costone con frequenti zig-zag, tenendosi nel centro o sulla sinistra, a seconda delle condizioni
della neve. Si evita un salto di rocce imboccando un canalino sulla sinistra sino ad un vasto
ripiano (ore 1,30–2,00); da qui senza via obbligata si piega a sinistra risalendo sino alla Bocchetta di Mondifra’ 2402 m, evidente forcella del crestone Mondifra’-Sasso Alto (ore 1,00–3,00).
Malga Mondifra’
24
25
2402 m
Da Campo Carlo Magno a Malga Mondifra’ e lungo la Val Gelada.
Discesa lungo la Val Centonia
OS
5 ore
OS–N
951
Bocchetta Mondifra’
Itinerari nel Gruppo di Brenta
2 Bocchetta di Mondifra’
Discesa: dalla bocchetta ci si abbassa in direzione nord lungo un ripido canale (questa convalle è denominata Val Larga), sovente ricoperto da slavine, che porta ad un primo ripiano.
Tenendosi a sinistra, vicini alle rocce del Mondifra’ Basso, grazie a un ripido canalino si raggiunge un terreno più aperto che ci inserisce nella Val Centonia; sulla destra incombono la mole
poderosa del Cimon della Pozza e la linea slanciata del “Il Pulpito o Frate”. Si prosegue con ripida discesa in una fitta vegetazione di ontani lungo la Val Centonia, tenendosi nel mezzo fino a
raggiungere il sentiero che porta a Malga Scale (ore 1,00). Lo si segue verso sinistra, dapprima
in discesa, poi, rimesse le pelli, in leggera salita fino a raggiungere il ponte sul fiume Meledrio.
Da qui si presentano due possibilità:
Variante a): poco prima di raggiungere il ponte imboccare una strada in leggera salita che
con dolce progressione ci porta alla Malga Mondifra’ e da qui alla partenza della Cabinovia del
Grosté (ore 1,30–2,30)
Variante b): attraversare il ponte sul fiume Meledrio e seguire la strada che sul versante opposto porta alla Malga Pra’ dal Mazza a circa 1450 m e conduce in breve alla S.S. Dimaro-Campiglio (ore 1,00–2,00) poco sotto il Ristorante Genzianella; in questo caso dovremo predisporre
un mezzo per il ritorno a Campo Carlo Magno.
26
Malga Mondifra’
27
2894 m
Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e
la Val Gelada
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE
OSA
Cima Sassara
6,30 ore
O
1243
Sasso Alto
Itinerari nel Gruppo di Brenta
3 Cima Sassara
piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m,
­ampio parcheggio
1243 m
salita ore 4,30; discesa ore 2,00
OSA
prevalente ovest
piccozza, ramponi, imbrago, corda e due moschettoni
grande itinerario, tra i più impegnativi ed entusiasmanti del
Brenta.
Il tratto chiave è costituito da un canalino di circa 25 m che
supera una verticale fascia rocciosa e che, a seconda delle
condizioni della neve, deve essere superato con piccozza e
ramponi ed in parziale arrampicata (I°/II° grado). Dopo il tratto
chiave il pendio è ripido ma praticabile con gli sci ai piedi.
Richiede neve ben assestata; consigliabile nei mesi di marzo
e aprile.
Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia
(pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra
imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e dopo un tratto più pianeggiante si affronta un ripido costone con frequenti inversioni, tenendosi nel centro o sulla
sinistra a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce lungo un canalino sulla
sinistra sino ad un vasto ripiano (ore 1,30–2,00). Di qui senza via obbligata si piega a sinistra
risalendo verso la Bocchetta di Mondifra’; poco prima di raggiungerla si piega a destra e per
un ripido pendio ci si porta fin sotto una verticale fascia rocciosa che sembra precludere ogni
via di salita. Si traversa a sinistra sotto la parete per cengia sino a raggiungere un canalino che
rappresenta il tratto chiave della salita. Lo si supera in arrampicata con ramponi e piccozza (sci
nello zaino, chiodo di assicurazione in partenza). Rimessi gli sci si punta con ripida salita alla
vetta 2894 m, che con buone condizioni di neve può essere raggiunta con gli sci ai piedi (ore
2,30–4,00).
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
28
29
2613 m
Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e
la Val Gelada
BS
Cima Sassara
5 ore
Corno di Flavona
O
977
Cima Vagliana
Bocchetta dei Tre Sassi
Partenza
piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m,
­ampio parcheggio
Dislivello
977 m
Tempo
salita ore 3,30; discesa ore 1,30
Difficoltà BS
Esposizioneovest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE gita classica, molto frequentata e di grande soddisfazione sia
in salita che in discesa. Fare attenzione a possibili valanghe
dai pendii del Mondifra’ Alto.
Itinerari nel Gruppo di Brenta
4 Bocchetta dei Tre Sassi (Val Gelada)
Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia
(pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e, dopo un tratto più pianeggiante,
si affronta un ripido costone con frequenti inversioni, tenendosi nel centro o sulla sinistra a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce lungo un canalino sulla sinistra fino
ad un vasto ripiano (ore 1,30–2,00). Si prosegue per l’ampio vallone orientato ad Est tenendosi
al centro o sulla destra fino a raggiungere la Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m (ore 1,30–3,30).
Variante discesa: la discesa si svolge lungo l’itinerario di salita oppure lungo l’itinerario 7, in
senso inverso.
Malga Mondifra’
30
31
Rifugio Graffer 2261 m
per la Malga Vagliana
Da Campo Carlo Magno attraverso Malga Mondifra’,
la Malga Vaglianella e la Malga Vagliana
MS
3,30 ore
N
610
Cima Pietra Grande
Itinerari nel Gruppo di Brenta
5
Partenza
piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m,
­ampio parcheggio
Dislivello
610 m
Tempo
salita ore 3,00; discesa ore 0,30, lungo la pista
Difficoltà MS
Esposizionenord
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE gita semplice, molto frequentata ad inizio stagione perché
può essere effettuata anche con poca neve. La salita si svolge
infatti su versanti nord con percorso, nella parte bassa, su
strada forestale. La discesa avviene lungo la pista del Grosté,
normalmente innevata già a metà novembre.
Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente con facile percorso
(pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra
imboccando la Val Gelada; si rimonta per breve tratto un comodo valloncello e dove questo
si apre individuare un cartello indicatore dei sentieri estivi. Seguire sulla destra un comodo e
largo sentiero fino a Malga Vaglianella 1828 m (ore 0,30–1,00). Si prosegue poi per comoda
strada forestale sino a Malga Vagliana 1973 m (ore 0,30–1,30). Si procede in direzione est verso
il fondo del vallone sino al punto in cui la pendenza si impenna; si sale ora verso destra con
ripide inversioni (possibili piccole valanghe) ad una poco marcata bocchetta del crinale che separa la conca della Malga Vagliana dall’ampia spianata del Grostè (ore 0,30–2,00). Si prosegue
in diagonale verso destra sotto i fianchi sud-occidentali del massiccio della Pietra Grande (Orti
della Regina) raggiungendo senza via obbligata il Rifugio Graffer (ore 1,00–3,00).
Rifugio Graffer
Malga Vagliana
Malga Vaglianella
Discesa: la discesa si svolge lungo la pista.
Malga Mondifra’
32
33
6 Cima Vagliana
2861 m
Dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté
attraverso gli Orti della Regina
OSA
Cima Vagliana
4,30 ore
E
786
Cima Pietra Grande
Partenza
stazione intermedia della Cabinovia del Grosté 2075 m
Dislivello
786 m
Tempo
salita ore 3,00; discesa ore 1,30
Difficoltà OSA
Esposizioneest
Attrezzatura
piccozza, ramponi, imbrago, corda
VALUTAZIONE itinerario impegnativo di grande soddisfazione, ­soprattutto
nella sua parte alpinistica. Nella parte sciistica supera i ripidi
pendii degli Orti della Regina, mentre nella parte alta, da
compiersi senza sci, percorre la parte terminale della affilata
cresta che si lega verso ovest-nord ovest alla Cima ­Vaglianella.
Salita: dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté 2075 m si traversa in lieve pendenza in direzione nord-est puntando a quella di sinistra delle due grandi conche detritiche
denominate Orti della Regina, delimitata a sinistra dalla parete Sud della Torre Schober ed a
destra da un caratteristico sperone che separa i due Orti. Si rimonta il ripido pendio sino ad
una prima conca, indi piegando a sinistra su ripido canale si raggiunge un intaglio della cresta
a nord della Torre Schober. Si risale con inversioni il ripido pendio sovrastante sino a raggiungere le rocce del crestone Ovest-Nord Ovest (ore 2,00). Lasciati gli sci e calzati i ramponi ci si
innalza per roccette, indi si traversa a destra per cengia, tenendosi sempre al di sotto della
cresta sul versante ovest della parete. Per un ripido canalino e per cresta si raggiunge la vetta
2861 m (ore 1,00–3,00).
Cabinovia Grosté
Discesa: per l’itinerario di salita.
34
35
7
Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m
lungo la Val delle Giare
BS
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso
la Val delle Giare. Discesa per la Val Gelada
Cima Pietra Grande
3,30 ore
E
430
Bocchetta Tre Sassi
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
430 m circa
Tempo
salita ore 2,00; discesa ore 1,30
Difficoltà BS
Esposizioneest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE gita classica, con salita non impegnativa anche se piuttosto
ripida. Pericolo di valanghe lungo il percorso di salita.
Cabinovia Grosté
Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si raggiunge rapidamente
il Passo del Grosté 2443 m. Ci si dirige verso nord con discesa diagonale lungo i ripidi pendii
orientali della Pietra Grande, tenendosi il più in alto possibile per evitare alcuni piccoli avvallamenti e, aggirato lo Sperone Est della Cima Vagliana (ometto quasi sempre visibile, quota
2180 m circa), si entra a sinistra nella Val delle Giare (ore 0,30). La si rimonta tenendosi prima
a sinistra e poi nel centro fino a raggiungere, per ripido pendio, la Bocchetta dei Tre Sassi
2613 m (ore 2,00–2,30).
Discesa: dalla Bocchetta si scende senza difficoltà lungo la Val Gelada (itinerario 4) tenendosi
prima a destra e poi a sinistra per superare un salto roccioso. Stando sempre sulla sinistra lungo un vallone disboscato da slavine si raggiunge la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 1,00) e da qui
per comoda mulattiera (pista da fondo) si giunge al piazzale della stazione di partenza della
Cabinovia del Grostè 1651 m (ore 0,30–1,30).
36
37
8
Rifugio Graffer 2261 m
attraverso Malga Fevri
MS
3,30 ore
O
748
Partenza
stazione di partenza della Cabinovia dello Spinale 1513 m
Dislivello
748 m
Tempo
salita ore 3,00; discesa ore 0,30 lungo la pista del Grosté
Difficoltà MS
Esposizioneovest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE gita classica, parzialmente segnalata con paline. Il percorso
fino al Monte Spinale è molto frequentato anche come palestra di allenamento da parte degli atleti in preparazione alle
gare. Percorribile anche con poca neve, perché consente il
ritorno lungo la pista del Grosté. Sconsigliabile in presenza di
nebbia fitta.
Itinerari nel Gruppo di Brenta
Da Madonna di Campiglio attraverso Malga Fevri ed il Lago Spinale
Rif. Graffer
Rif. Spinale
Malga Fevri
Salita: dalla stazione di partenza della Cabinovia dello Spinale 1513 m si segue per circa
500 m in direzione nord-est la pista di discesa dello Spinale, tenendosi disciplinatamente sul
bordo per non incrociare gli sciatori in discesa. Giunti ad un incrocio di piste, si piega a destra
(indicazione Malga Fevri) per la strada forestale che si segue, incrociando la pista Direttissima,
sino a raggiungere Malga Fevri 1958 m (ore 1,00). [Da qui, puntando a sinistra, è possibile
raggiungere per facili pendii il Monte Spinale 2104 m (ore 0,30–1,30)]. Si prosegue ora in
direzione est senza percorso obbligato ma cercando di seguire le paline che, sebbene distanti
l’una dall’altra, consentono di compiere una traccia senza troppi saliscendi. Raggiunto il Lago
Spinale 2036 m (ore 1,00–2,00), si supera un breve pendio e per pendii inclinati si perviene al
Camp Centener, rapidamente raggiungibile dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté. Di qui ci sono due alternative: o si prosegue sulla destra sempre rimanendo il più possibile
in quota sino al Rifugio Graffer, oppure si attraversa il Camp Centener verso sinistra sino a portarsi in prossimità della Seggiovia Rododendro; per valloncelli, più o meno sotto la seggiovia,
si raggiunge il Rifugio Graffer 2261 m (ore 1,00–3,00).
Discesa: lungo la pista del Grosté.
38
Cabinovia Spinale
39
9 Cima Roma
2837 m
MS
4 ore
N
400
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté
Cima Roma
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
400 m
Tempo
salita ore 2,30; discesa ore 1,30
Difficoltà MS
Esposizionenord
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE gita facile, senza pericoli e molto frequentata. Ha un lungo
tratto di falsopiano ondulato e richiede pertanto di montare
le pelli anche lungo il percorso di ritorno. Sconsigliabile in
presenza di fitta nebbia.
Cima Brenta
Sella
Flavona
Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale al punto di arrivo
dell’omonima seggiovia e di qui, dirigendosi verso sud-est, si prosegue su terreno ondulato,
dapprima in salita e poi in leggera discesa, sino ad aggirare lo sperone Nord-Est della Cima Grosté
(evitare di tenersi troppo in alto). Ci si abbassa diagonalmente nella conca successiva e puntando
in direzione sud-est si raggiunge una selletta con piramide di pietre (da noi denominata Sella
­Flavona) ai piedi di Cima Roma a quota 2550 m circa (ore 1,30). Una croce in ferro posta a circa
100 m di distanza ne facilita l’individuazione. Da qui si risale il ripido pendio della cima senza
­difficoltà fino in vetta (ore 1,00–2,30).
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
Seggiovia Grosté
Cabinovia Grosté
Cima Vallazza
Cima Roma
Alternativa di salita: giunti alla Sella di Flavona ci si abbassa leggermente nel vallone tra Cima
della Vallazza e Cima Roma e lo si risale senza difficoltà fino a poco prima dell'intaglio che separa
le due cime. Si piega decisamente a sinistra affrontando il ripido scivolo di Cima della Vallazza;
superato tra due rocce il punto più ripido si prosegue a piedi sulle roccette sommitali della punta
di destra della Cima della Vallazza 2810 m. Si riscende per la via di salita e dal vallone si risale il
pendio Nord di Cima Roma superando alcune fasce rocciose con uno spostamento verso destra
che porta a raggiungere la vetta di Cima Roma.
Questo itinerario, assai più impegnativo del precedente, richiede l'uso dei ramponi (BSA).
40
41
2850 m
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il
­versante est. – Discesa lungo il versante nord
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
413 m
salita ore 2,00; discesa ore 0,30
OS
prevalente est
normale scialpinistica
salita breve ma non banale. Faticoso il canalino intermedio.
Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale al punto di arrivo
dell’omonima seggiovia e da qui, dirigendosi verso sud, si prosegue su terreno ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, sino ad aggirare lo sperone Nord-Est della Cima Grosté
(evitare di tenersi troppo in alto). Ci si abbassa nella conca successiva e, tenendosi ai piedi dei
pendii est, si punta ad una fascia nevosa che obliquamente risale il pendio, sino a portarsi in
una conca sotto una fascia di rocce tagliate da un ripido canalino. Lo si risale con difficili inversioni e si raggiunge la Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Di qui si traversa a destra e si
risale un ripido canale fino a raggiunge la Sella di Cima Grosté 2850 m (ore 2,00), che si affaccia
sul versante Nord. [Volendo raggiungere la cima si lasciano gli sci e si risale una fessuretta obliqua da sinistra verso destra, spostata di circa 10 metri a destra rispetto allo spigolo; si perviene
così alla vasta piattaforma inclinata di Cima Grosté 2897 m (ore 0,30); variante consigliabile
solo ad alpinisti esperti].
OS
2,30 ore
E
413
Cima Grosté
Itinerari nel Gruppo di Brenta
10 Sella di Cima Grosté da est
Bocc.
Campaniletto
Camosci
Cabinovia
Grosté
Discesa: lungo il ripido versante nord. Si scende in una prima conca e di qui sulla sinistra si
affronta un ripido canalino (attenzione a possibili piccole valanghe). Da qui senza via obbligata si punta alla Cabinovia del Grosté.
42
43
2850 m
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté
lungo il versante nord
OS
2 ore
Sella Cima Grosté
N
413
Cima Grosté
Itinerari nel Gruppo di Brenta
11 Sella di Cima Grosté da nord
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
413 m
Tempo
salita ore 1,30; discesa ore 0,30
Difficoltà OS
Esposizionenord
Attrezzatura
normale scialpinistica; con neve dura possono essere utili i
ramponi
VALUTAZIONE salita breve ma faticosa, di soddisfazione. Il tratto più ripido
può essere superato, a seconda delle condizioni della neve,
con o senza gli sci ai piedi.
Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale rapidamente al punto
di arrivo della omonima seggiovia e da qui, dirigendosi verso sud-est, si prosegue su terreno
ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, fin sotto le rocce verticali della Cima Grosté. Ci si innalza in direzione del ripido pendio nevoso con ampi zig-zag, poi si supera direttamente il punto più ripido nel suo centro e si prosegue sino alla Sella che si affaccia sul versante
sud 2850 m (ore 1,30). [Volendo raggiungere la cima, si lasciano gli sci e si risale una fessuretta
obliqua da sinistra verso destra, spostata di circa 10 m a destra rispetto allo spigolo; si perviene così alla vasta piattaforma inclinata di Cima Grosté 2897 m (ore 0,30); variante consigliabile
solo ad alpinisti esperti].
Discesa: per l’itinerario di salita. Possibili piccole valanghe sul tratto ripido.
44
45
12 Cima Sella da nord
2917 m
OSA
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il
­versante nord. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso i Rifugi
Tuckett e Casinei e la Malga Vallesinella Bassa
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE Cima Grosté
5,30 ore
Cima Falkner
N–O
600
Cima Sella
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
salita circa 600 m; discesa 1800 m
salita ore 3,00; discesa ore 2,30
OSA
salita nord; discesa ovest
piccozza, ramponi e corda
itinerario di grande interesse, che richiede impegno e capacità di valutazione per possibili valanghe nei tratti più ripidi. La
parte terminale di Cima Sella può richiedere, a seconda delle
condizioni, l’uso di corda, piccozza e ramponi.
Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m ci si innalza fino alla stazione
di arrivo della seggiovia e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e a sinistra, alcuni salti
di roccia e puntando a un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle. Sempre traversando obliquamente si perviene all’ampia conca della Vedretta di Vallesinella Inferiore (ore
0,30), che si risale in direzione sud-est fino alla sua estremità. Un ripido canalino consente di
superare la fascia di rocce di sbarramento e di raggiungere così la sella dove si apre la Vedretta
di Vallesinella Superiore (ore 1,30–2,00). Di qui ci si dirige alla Cima Sella, si supera un piccolo
gradino di roccia e si raggiunge l’intaglio tra le sue due punte. Lasciati gli sci poco sotto l’intaglio, su roccette non sempre facili si raggiunge la vetta 2917 m (ore 1,00–3,00).
Cabinovia Grosté
Rif. Tuckett
Discesa: dalla cima si scende con cautela ai piedi della stessa e ci si abbassa con magnifica
discesa nel vallone compreso tra il Castelletto di Mezzo ed il Castelletto Superiore. Nella sua
parte terminale il vallone è stretto e ripido e richiede prudenza per la possibilità di piccole
valanghe e cadute di sassi. Attraversando in quota sotto la parete del Castelletto Inferiore si
discende al Rifugio Tuckett (ore 1,00). Da qui con l’itinerario 14 si raggiunge Plaza (ore 2,30).
46
47
13 Cima Sella
2917 m (percorso Ski Alp)
OSA
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo
il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso
Malga Vallesinella Alta
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
salita circa 700 m; discesa 1800 m
Tempo
salita ore 3,30; discesa ore 2,30
Difficoltà OSA
Esposizioneovest
Attrezzatura
piccozza e ramponi; utile la corda
VALUTAZIONE itinerario vario ed impegnativo che risale il canale compreso
tra il Torrione di Vallesinella (parete Anna) ed il Castelletto Inferiore. Questo canale è stato più volte percorso nella Ski Alp,
la gara di scialpinismo che si corre annualmente a Madonna
di Campiglio. La parte finale di Cima Sella può richiedere, a
seconda delle condizioni della neve, l’uso di corda, piccozza e
ramponi.
Cima Grosté
6 ore
O
700
Cima Sella
Seggiovia Grosté
Rif. Tuckett
Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m ci si innalza fino alla stazione
di arrivo della Seggiovia omonima e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e sinistra,
alcuni salti di rocce. Di utile orientamento è un caratteristico masso piramidale che va aggirato
a valle. Sempre traversando obliquamente si perviene all’ampia conca della Vedretta di Vallesinella Inferiore, poi si scende lungo una piccola conca oppure lungo il crinale fino ad aggirare
lo spigolo Ovest del Torrione di Vallesinella (parete Anna) a circa 2200 m (ore 1,00). Di qui,
montate le pelli, si risale il ripido pendio sovrastante sino ad un canale che consente di superare, senza sci, una fascia di rocce. Rimessi gli sci si procede sul fondo del vallone che di nuovo si
impenna in uno stretto canalino, anch’esso da superare senza sci. Si perviene così ad una stretta bocchetta dalla quale, con un delicato traverso verso sinistra, si raggiunge l’ampia conca
della Vedretta di Vallesinella Superiore. Da qui ci si dirige alla Cima Sella e, superato un piccolo
gradino roccioso, si raggiunge l’intaglio tra le due punte della cima. Lasciati gli sci pochi metri
sotto l’intaglio, su roccette non sempre facili si raggiunge la vetta 2917 m (ore 2,30–3,30).
48
49
2917 m (percorso Ski Alp)
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo
il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso
Malga Vallesinella Alta
Discesa: dalla cima si scende con attenzione fino ai piedi della stessa. Si traversa a destra
tenendosi in alto per non perdere quota, sino a raggiungere la sella che si affaccia sul canalino
Nord (vedi itinerario 12). Lo si scende con attenzione (possibili piccole valanghe) e con magnifica discesa si raggiunge, ai piedi dello spigolo Ovest del Torrione di Vallesinella, il punto
in cui durante la salita si sono applicate le pelli. Ci si abbassa lungo il pendio con discesa
entusiasmante e, raggiunto il limite del bosco, facendo attenzione ad alcuni salti di roccia si
scende per fasce oblique verso destra fino a giungere a Malga Vallesinella Alta. Imboccare
ora la traccia del sentiero estivo (cartelli indicatori) sulla destra del fiume (primo tratto esposto) ed abbassarsi poi, traversando verso destra lungo un pendio tormentato da valanghe. Si
giunge così al Rifugio Vallesinella 1513 m (ore 2,00). [Da qui è possibile raggiungere Madonna
di Campiglio lungo la comoda strada di Vallesinella, chiusa al traffico durante l’inverno (ore
0,45)]. Poco oltre il rifugio si imbocca sulla sinistra una ripida mulattiera che, passando per le
Cascate Basse di Vallesinella, scende a Plaza e alla stazione intermedia della Cabinovia PinzoloCampiglio 1150 m (ore 0,30–2,30).
OSA
6 ore
O
2500
Cima Sella
Itinerari nel Gruppo di Brenta
13 Cima Sella
Rif. Tuckett
Malga Vallesinella Alta
Rif. Vallesinella
50
51
14 Bocca di Tuckett
2648 m
BS
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il
Rifugio Tuckett. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio
Casinei e il Rifugio Vallesinella
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
salita circa 450 m; discesa 1800 m
Tempo
salita ore 2,30; discesa ore 2,00
Difficoltà BS
Esposizioneovest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE gita semplice e panoramicamente molto remunerativa.
Discesa molto bella e facile sino al Rifugio Casinei, più complessa nel bosco sottostante. In caso di poca neve, da Vallesinella conviene proseguire lungo la strada verso Madonna di
­Campiglio.
4,30 ore
O
450
Bocca di Tuckett
Cabinovia Grosté
Rif. Tuckett
Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si sale alla stazione di arrivo
della seggiovia omonima e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e sinistra, alcuni salti
di rocce. Di utile orientamento è un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle.
Sempre traversando obliquamente si raggiunge la conca della Vedretta di Vallesinella Inferiore, e si scende lungo una piccola conca oppure lungo il crinale fino ad aggirare lo spigolo
Ovest del Torrione di Vallesinella (parete Anna) a circa 2200 m (ore 1,00). Di qui, montate le pelli, si traversa sotto il Castelletto Inferiore e, senza salire verso il Rifugio Tuckett, si punta ad una
minuscola selletta che consente di calarsi con breve discesa nel vallone sotto il rifugio. Senza
via obbligata si risale lungo la facile vedretta sino alla Bocca di Tuckett 2656 m (ore1,30–2,30).
52
53
2648 m
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il
Rifugio Tuckett. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio
Casinei e il Rifugio Vallesinella
BS
4,30 ore
O
450
Bocca di Tucket
Itinerari nel Gruppo di Brenta
14 Bocca di Tuckett
Discesa: con bella discesa si scende alla selletta o si traversa in quota sotto il Castelletto
di Mezzo, fino al Rifugio Tuckett (ore 0,30). Tenendosi sulla sinistra si scende attraverso un
­labirinto di grossi massi con magnifica discesa, costeggiando il Croz dei Casinei sino a inserirsi
sulla traccia del sentiero estivo, che si segue a sinistra senza abbassarsi sino quasi al Rifugio
Casinei. Poco prima del rifugio si scende per un ripido canalino (possibili valanghe) tra una
fitta vegetazione sino ad incrociare due volte il sentiero estivo. Al secondo incrocio lo si segue
verso sinistra sino al Rifugio Vallesinella 1513 m (ore 1,00–1,30). [Da qui si può raggiungere
Madonna di Campiglio lungo la strada di Vallesinella (ore 0,45)]. Poco oltre il rifugio si imbocca
sulla sinistra una ripida mulattiera che, passando dalle Cascate Basse di Vallesinella, porta a
Plaza ed alla stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio 1150 m (ore 0.30–2,00).
Rif. Tuckett
Rif. Casinei
Rif. Vallesinella
54
55
15 Cima Brenta
3150 m
OSA
Dal Rifugio Tuckett attraverso la Vedretta di Brenta ­Superiore.
Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e la
­Malga ­Vallesinella Bassa
9,30 ore
O
950
Itinerari nel Gruppo di Brenta
Cima Brenta
Partenza
Rifugio Tuckett 2272 m
Dislivello
salita circa 950 m; discesa 2000 m
Tempo
salita ore 5,00; discesa ore 4,30
Difficoltà OSA
Esposizioneovest
Attrezzatura
corda, piccozza e ramponi
VALUTAZIONE grande itinerario che raggiunge la seconda vetta per altitudine del Gruppo di Brenta. Salita faticosa ed impegnativa,
discesa non difficile e molto divertente.
Salita: l’itinerario si svolge sul versante nord-ovest lungo la Vedretta di Brenta Superiore, compresa tra la Cima Massari e la Cima Mandron. Dal Rifugio Tuckett, raggiungibile con l’itinerario
14, si scende rapidamente nel vallone alla base della Cima Massari. Da qui ci si innalza verso
destra evitando con ampi zig-zag alcuni salti di roccia. Si rimonta tutta la ripida vedretta fino a
raggiungere una vasta conca nevosa compresa tra le Torri di Kiene a sinistra e la Cima Mandron a destra. Si attraversa tutta la conca portandosi verso il suo punto estremo a sinistra; qui
si abbandonano gli sci (ore 3,00). Si sale lungo facili rocce ad un intaglio della cresta NordOvest e la si percorre sul filo fino alla Cima Brenta Occidentale 3124 m. Si scende per pochi
metri nell’intaglio tra le due cime ed evitando sulla sinistra il torrione terminale si raggiunge la
vetta di Cima Brenta 3150 m (ore 2,00–5,00).
Rif. Tuckett
Variante: salendo da Vallesinella e raggiunto il Rifugio Casinei, si prende il percorso del sentiero estivo al Rifugio Brentei e lo si segue fino al ripiano a quota 2048 m, sotto Cima Fridolin,
all’incrocio col sentiero che scende dal Rifugio Tuckett. Da qui si sale a sinistra puntando direttamente alla Vedretta di Brenta Superiore che si raggiunge con percorso diretto attraverso
larghi pendii in ascesa costante.
Discesa: per la via di salita fino al Rifugio Tuckett (ore 2,30). Di qui in Val Brenta con l’itinerario
14 (ore 2,00–4,30).
56
57
16 Bocchetta Molveno
2729 m
OS
Da Plaza attraverso la Val Brenta, il Rifugio Brentei e il
Rifugio Alimonta
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (­ Plaza)
1148 m
1581 m
salita ore 6,00; discesa ore 3,30
OS
prevalente ovest
normale scialpinistica
impegnativo itinerario in ambiente grandioso. Importante
l’individuazione del punto chiave (La Scala), soprattutto in
discesa. Possibili valanghe dai versanti settentrionali dei
­Fracingli.
58
1581
Bocc. Molveno
Rif. Alimonta
Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per la strada forestale, passando
vicino al vivaio, sino al bivio per Val d’Agola. Si prosegue a sinistra sino alla Malga Brenta Bassa
1268 m e più avanti sino alla teleferica per il Rifugio Brentei. Si piega a destra sotto un salto di
rocce e si imbocca (senza sci) una cengia obliqua in salita verso destra (Scala della Val Brenta,
punto chiave della salita). Sopra il salto si prosegue a sinistra e poi, senza via obbligata, si sale
al pianoro di Malga Brenta Alta 1666 m (ore 2,30). Si punta ad un evidente canale che collega
il tratto mediano con quello superiore della Val Brenta, sotto il Crozzon di Brenta, che si supera
con stretti zig-zag. Di qui si volge a sinistra e per ripide balze, sempre a sinistra, si raggiunge
il Rifugio Brentei 2120 m (ore 1,30–4,00). Si prosegue ora nel vallone che porta alla Vedretta
dei Brentei; lo si percorre sul fondo in una stretta gola tra massi e detriti e nel punto in cui si
appiana si piega a destra superando un ripido pendio sotto la parete Ovest del Torrione denominato “I Gemelli”. Si raggiunge così la conca della Vedretta degli Sfulmini ove sorge il Rifugio
Alimonta 2580 m. Si risale la vedretta in direzione est sino a raggiungere la Bocchetta Molveno
2729 m, stretto varco tra Cima degli Armi e Cima Molveno (ore 2,00–6,00).
Discesa: lungo il percorso di salita; dopo la Malga Brenta Alta tenersi a sinistra per andare
ad imboccare “La Scala”, il passaggio che dall’alto non è del tutto evidente e che consente di
superare senza sci il salto di roccia sottostante.
O
Itinerari nel Gruppo di Brenta
Partenza
Cima Brenta
9,30 ore
Rif. Brentei
Malga Brenta Alta
59
17 Bocca di Brenta
2552 m
OS
8 ore
O
1404
Da Plaza attraverso la Val di Brenta
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE Bocca di Brenta
Cima Tosa
Itinerari nel Gruppo di Brenta
Cima Brenta
stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (­ Plaza)
1148 m
1404 m
salita ore 5,00; discesa ore 3,00
OS
prevalente ovest
normale scialpinistica
itinerario impegnativo, salita lunga e faticosa. Importante
l’individuazione del punto chiave (La Scala), soprattutto in
discesa. Possibili valanghe dai versanti settentrionali dei
­Fracingli.
Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per strada forestale, passando
vicino al vivaio forestale, sino al bivio per la Val d’Agola. Si prosegue a sinistra sino alla Malga
Brenta Bassa 1268 m, e più avanti fino alla teleferica per il Rifugio Brentei. Si piega a destra sotto un salto di rocce e si imbocca senza sci una cengia obliqua in salita verso destra (Scala della
Val Brenta, punto chiave della salita). Sopra il salto si prosegue a sinistra e poi, senza via obbligata, si raggiunge il pianoro di Malga Brenta Alta 1666 m (ore 2,30). Si punta ad un evidente
canale che collega il tratto mediano con quello superiore della Val Brenta sotto il Crozzon di
Brenta, che si supera con stretti zig-zag. Si prosegue ora sul fondo del vallone, si superano sulla
destra alcuni salti di roccia e si perviene alla Bocca di Brenta 2552 m (ore 2,30–5,00). Volendo
raggiungere il Rifugio Pedrotti alla Tosa ci si abbassa alcuni metri sul versante sud-est e per
cengia verso destra in pochi minuti si perviene al rifugio 2491m.
Malga Brenta Alta
Discesa: lungo il percorso di salita. Dopo la Malga Brenta Alta tenersi a sinistra per andare ad
imboccare “La Scala”, il passaggio che dall’alto non è del tutto evidente e che consente di superare
senza sci il salto di roccia sottostante.
Malga Brenta Bassa
60
61
18 Bocca dei Camosci
2784 m
OS
8,30 ore
N–O
1636
Da Plaza attraverso la Val di Brenta e la Vedretta dei Camosci
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE Bocca dei Camosci
Itinerari nel Gruppo di Brenta
Crozzon di Brenta
stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (­ Plaza)
1148 m
1636 m
salita ore 5,30; discesa ore 3,00
OS
prevalente nord-ovest
normale scialpinistica
itinerario impegnativo, salita lunga e faticosa. Importante
l’individuazione del punto chiave (La Scala), soprattutto in
discesa. Possibili valanghe dai versanti settentrionali dei
­Fracingli.
Salita: da Plaza, raggiungibile in macchina, si prosegue per strada forestale, passando vicino
al Vivaio Forestale, sino al bivio per la Val d’Agola. Si prosegue a sinistra sino alla Malga Brenta
Bassa 1268 m, e più avanti fino alla teleferica per il Rifugio Brentei. Si piega a destra sotto un
salto di rocce e si imbocca senza sci una cengia obliqua in salita verso destra (Scala della Val
Brenta, punto chiave della salita). Sopra il salto si prende a sinistra, e senza via obbligata si sale
al pianoro di Malga Brenta Alta 1666 m (ore 2,30). Si punta al canale che collega il tratto mediano con quello superiore della Val Brenta sotto il Crozzon di Brenta, e lo si supera con stretti
zig-zag. Si prosegue sul fondo del vallone, piegando poi a destra per risalire il pendio sotto la
parete Nord-Est del Crozzon di Brenta, che nella sua parte alta è caratterizzato da salti verticali
separati da cengie scoscese. Ci si porta sulla fascia più alta sotto la parete e si traversa a destra
con molta cautela, fino ad oltrepassare lo spigolo Nord del Crozzon (attenzione ad eventuali
colate di ghiaccio ed alla possibilità che si stacchi la placca di neve che copre la cengia). Ci si
porta ora al centro della Vedretta dei Camosci e la si risale nel suo mezzo puntando infine a
destra verso la Bocca dei Camosci 2784 m, che si raggiunge senza particolari difficoltà (ore
3,00–5,30).
62
63
18 Bocca dei Camosci
2784 m
OS
8,30 ore
N–O
1636
Itinerari nel Gruppo di Brenta
Da Plaza attraverso la Val di Brenta e la Vedretta dei Camosci
Discesa: dalla Bocca ci si abbassa lungo il ripido pendio iniziale e si scende senza via obbligata
lungo la Vedretta dei Camosci. Al suo termine, invece di spostarsi a destra per aggirare lo spigolo del Crozzon (come nella salita), ci si tiene a sinistra sotto le pareti dei Fracingli, fino a raggiungere l’ultimo dei ripidi canali, spesso solcati da valanghe, che senza difficoltà consentono
di superare un ripido salto di rocce. Si scende in diagonale verso sinistra, senza perdere molta
quota, oltrepassando la lunga piana di Malga Brenta Alta, e ci si abbassa poi fino a raggiungere
un fitto bosco. Lo si attraversa verso sinistra fino ad imboccare al suo margine una ripida fascia
obliqua (Scala della Val Brenta, punto chiave della discesa) che si scende con cautela verso
destra, sino alla base della parete rocciosa. Attraverso un bosco di faggi si arriva alla teleferica
e per strada forestale si raggiunge Malga Brenta Bassa e quindi Plaza.
Alternativa: discesa a Plaza attraverso il Rifugio XII Apostoli.
Dalla Bocca dei Camosci ci si abbassa in direzione sud-ovest lungo la Vedretta di Valagola puntando al Rifugio XII Apostoli; senza raggiungerlo si potrà scendere a Plaza lungo l’itinerario 19
oppure, raggiunto sulla destra il Passo di Valstretta, attraverso l’itinerario 20.
“La Scala”
64
65
19 Rifugio XII Apostoli
2489 m
BS
6,30 ore
N–O–S
1341
Da Plaza attraverso la Val d’Agola e il Lago Asciutto
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (­ Plaza)
1148 m
1341 m
salita ore 4,30; discesa ore 2,00
BS
nord, ovest e sud
normale scialpinistica
bell’itinerario, non difficile ma lungo e faticoso. Attenzione a
possibili valanghe sul ripido pendio dopo il Lago Asciutto.
Cima
Pratofiorito
Pala dei Mughi
Itinerari nel Gruppo di Brenta
Cima D’Agola
Rif. XII Apostoli
Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per strada forestale, passando
vicino al Vivaio Forestale, sino al bivio per la Val Brenta. Si prosegue verso destra e si raggiunge, lungo la strada forestale, il Lago d’Agola 1595 m (ore 1,30). Superato il lago sulla destra si
sale ora in direzione sud piegando verso sinistra, dapprima tra vegetazione rada poi più fitta,
puntando ad una selletta tra la Cima Pra’ dei Camosci e la Pala dei Mughi. La si raggiunge in
corrispondenza di un vasto pianoro, il Pian di Nardis detto anche Lago Asciutto (ore 1,00–
2,30). [Qui si può giungere anche partendo da Pinzolo, utilizzando gli impianti del Doss del
Sabbion; ci si abbassa lungo la cresta Sud-Est fino al Passo Bregn de l’Ors 1836 m, e si prosegue
in direzione della Val Nardis traversando in diagonale un ripido pendio boscoso sulle tracce
del sentiero estivo. Questo percorso permette di ridurre il dislivello a circa 700 m ed il tempo di
salita a ore 3,00]. Si attraversa il piano in tutta la sua lunghezza in direzione est portandosi fin
sotto le rocce della sua estremità; si volge a sinistra salendo un ripido canalone (valanghe) e,
superato il salto, ci si riporta a destra al di sopra delle rocce. Si sale ora direttamente in direzione est e piegando a destra si raggiunge il Rifugio XII Apostoli 2489 m (ore 2,00–4,30).
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
Malga Valagola
66
67
2959 m
Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val Stretta e
la Val d’Agola
Partenza
Rifugio XII Apostoli 2489 m
Dislivello
salita 470 m; discesa 1811 m
Tempo
salita ore 2,00; discesa ore 3,00
Difficoltà OSA
Esposizioneovest
Attrezzatura
piccozza e ramponi
VALUTAZIONE Salita alla cima non difficile. Discesa lunga e impegnativa in
ambiente selvaggio ed isolato, da effettuarsi con neve sicura.
OSA
Cima Tosa
5 ore
O
470
Cima D’Agola
Itinerari nel Gruppo di Brenta
20 Cima d’Agola
Passo Val Stretta ) (
Rif. XII Apostoli
Salita: dal Rifugio XII Apostoli, raggiungibile con l’itinerario 19, ci si dirige in direzione Est
verso la Vedretta di Valagola. Ci si innalza con alcuni zig-zag puntando verso la Bocca d’Agola,
marcata selletta che separa la Cima Bassa d’Ambiez e la Cima d’Agola; poco prima di raggiungerla si obliqua a destra e si risale a piedi un ripido canalino. Alla sommità di questo si traversa
a destra lungo una fascia inclinata e, portatisi sulla cresta Sud-Ovest, si raggiunge rapidamente
la vetta 2959 m (ore 2,00).
Discesa: dalla cima ci si abbassa lungo l’itinerario di salita e si punta verso destra al Passo di
Valstretta 2618 m, detto anche Passo di Nardis, larga insellatura che si apre nella cresta dei Fracingli. Dal passo si scende spostandosi a destra e si attraversa diagonalmente onde evitare un
salto di rocce. Con bella discesa si raggiunge una sottostante conca leggermente verso destra.
Qui la valle si restringe e si fa più ripida: si scende con cautela evitando con traversi alcuni salti
rocciosi. Si prosegue con discesa entusiasmante, abbassandosi ulteriormente sino a raggiungere una zona con una fitta vegetazione di mughi. Ci si sposta verso sinistra tenendosi sotto
le pareti della Cima Pra’ dei Camosci, si scende in un ripido canale e, proseguendo nella fitta
vegetazione, si perviene alla strada carrozzabile della Val d’Agola che si segue sino a Plaza.
68
Malga Valagola
69
21 Cima di Pratofiorito
2900 m
BS
Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val di Sacco
e la Val d’Agola
Pala dei Mughi
4,30 ore
O
Spia di Nardis
511
Passo XII Apostoli
Partenza
Rifugio XII Apostoli 2489 m
Dislivello
salita 511 m; discesa 1752 m
Tempo
salita ore 1,30; discesa ore 3,00
Difficoltà BS
Esposizioneovest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE salita facile. Discesa non difficile, da compiersi comunque con
nevi sicure.
Salita: dal Rifugio XII Apostoli (itinerario 19) si risale senza via obbligata la Vedretta di Prato­
fiorito fino alla selletta posta a sinistra della cima, che si raggiunge senza sci (ore 1,30).
Discesa: dalla cima ci si abbassa lungo l’itinerario di salita e si traversa a sinistra verso il Passo
dei XII Apostoli 2620 m. Ci si abbassa con magnifica discesa nel vallone della Val di Sacco senza
particolari problemi. Giunti circa a quota 2100, si possono seguire due diversi itinerari:
a) attraverso la Spia di Nardis 2140 m. Sella detritica che separa a est la Pala dei Mughi dalla
Colmalta e mette in comunicazione la Val di Sacco con la Val di Nardis. In questo caso si risale
con breve traversata sulla destra alla Spia di Nardis e si scende in direzione nord dapprima
dolcemente e poi con ripido pendio in Val di Nardis fino al Lago Asciutto. Da qui si scende
inizialmente per un ripido pendio boscoso, indi dopo circa 100 m di dislivello si piega a sinistra
cercando di seguire la traccia del sentiero estivo puntando ad un piccolo promontorio appoggiato al ripido pendio. Si prosegue sempre in direzione Ovest sino al Lago d’Agola, che si
supera sulla sinistra. Da qui lungo la strada carrozzabile si perviene a Plaza.
b) con aggiramento della Pala dei Mughi e attraverso il Passo del Bregn de l’Ors 1836 m.
In questo secondo caso si prosegue la discesa in Val di Sacco lungo un ripido stretto canalino,
quindi seguendo una traccia di sentiero estivo si attraversa a destra lungo i pendii meridionali
della Pala dei Mughi sino a raggiungere il sentiero che da Malga Movlina porta al Baito dei
Cacciatori ed al Passo del Bregn de l’Ors. Da qui si scende direttamente al Lago di Val d’Agola e
lungo la strada carrozzabile si raggiunge Plaza.
70
21a
Malga Valagola
21b
Cima D’Agola
Rif. XII Apostoli
Cima
Pratofiorito
)(
P.sso XII Apostoli
71
22 Pala dei Mughi
2321 m
OS
6,30 ore
N–E–O
1173
Da Plaza attraverso la Val d’Agola ed il Passo del Bregn de l’Ors
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (­ Plaza)
1148 m
1173 m
salita ore 4,30; discesa ore 2,00
OS
salita nord e est; discesa ovest
normale scialpinistica
itinerario interessante che porta su una vetta poco frequentata. Semplice nella prima parte che si svolge lungo la Val
d’Agola, richiede invece neve sicura ed abbondante nella sua
parte terminale.
Itinerari nel Gruppo di Brenta
Pala dei Mughi
Rif. XII Apostoli
Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per la strada forestale, passando
vicino al Vivaio Forestale, sino al bivio per la Val Brenta. Si prosegue verso destra e si raggiunge il Lago d’Agola 1595 m (ore 1,30). Superato il lago sulla destra, lungo la ripida traccia del
sentiero estivo si raggiunge il Passo del Bregn de l’Ors 1836 m (ore 0,30–2,00). [Qui si può
giungere anche da Pinzolo utilizzando gli impianti del Doss del Sabbion; dalla cima del Doss
ci si abbassa lungo la cresta sud-est fino a raggiungere il Passo Bregn de l’Ors. In questo caso il
dislivello si riduce a 485 m ed il tempo di salita a ore 3,00]. Si segue ora per breve tratto verso
est il sentiero che porta al Rifugio XII Apostoli; lo si lascia puntando a destra in direzione sud
su ripidi pendii (pericolo valanghe) sino a raggiungere una conca pianeggiante posta tra un
caratteristico cocuzzolo a quota 1830 m ed il ripido versante Ovest della Pala dei Mughi. Lo si
risale ricercando il percorso tra ripidi canalini ed intrichi di mughi, tenendosi prevalentemente
sulla sinistra dell’ampia pala nevosa ove minore è il pericolo di valanghe. Si raggiunge la cresta
affilata; si tolgono gli sci ed in breve si raggiunge a piedi la vetta (ore 2,30–4,30).
Discesa: lungo il percorso di salita. Si può scendere anche direttamente al Passo del Bregn de
l’Ors con magnifica discesa, solo con condizioni di neve estremamente sicura.
Malga Valagola
72
73
74
75
3558 m
Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón
ed il Rifugio Segantini
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE tornante n° 4 (km 25,4 – 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo-­
Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola
1° giorno 1287 m (pernottamento al Rif. Segantini);
2° giorno 1185 m
salita 1° giorno ore 4,30; 2° giorno ore 5,30
discesa ore 5,30
OSA
prevalente est
corda, piccozza e ramponi
grande itinerario, lungo e complesso, paesaggisticamente
straordinario.
OSA
Passo
Quattro Cantoni
4,30/11 ore
Bocchetta
Monte Nero
E
1287/1185
Cima Presanella
Itinerari nel Gruppo della Presanella
23 Cima Presanella
)(
Rif. Segantini
Salita: dal tornante n°4 della strada statale a quota 1086 m si imbocca la strada di Val
­Nambrón, la si segue fino al Rifugio Nambrón 1355 m (ore 1,00) e, sempre lungo la stessa,
si raggiunge il bivio che porta ai Laghi di Cornisello 1920 m (ore 2,00–3,00). Si prende ora a
sinistra sino alla piana della Vallina d’Amola, la si percorre per un breve tratto, quindi si affronta
il ripido pendio di destra per portarsi su una evidente dorsale che consente di raggiungere
agevolmente il Rifugio Segantini 2373 m (ore 1,30–4,30) (pernottamento nel rifugio invernale).
[Dalla Vallina d’Amola è anche possibile proseguire direttamente nel vallone senza via obbligata e, raggiunta la quota del rifugio, piegare a destra su un pianoro ondulato sino al rifugio
stesso.]
Proponiamo ora due alternative di salita:
76
77
3558 m
Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón
ed il Rifugio Segantini
a) attraverso la Bocchetta di Monte Nero. Dal rifugio si imbocca un piccolo ed evidente
valloncello in direzione nord-ovest, che consente di raggiungere una conca morenica; da qui
un ripido pendio porta sul filo della morena laterale destra (orografica) della Vedretta d’Amola.
Si segue la morena fino al punto in cui questa va ad annullarsi nel pendio della Vedretta del
Monte Nero. Si sale quindi verso sinistra sino alla Bocchetta del Monte Nero 3078 m (ore 2,30).
Dalla bocca si traversa per pochi metri a destra e per mezzo di una scala metallica si scende nel
vallone, che si attraversa in direzione ovest puntando ad un ripido canale che incide la quinta
rocciosa che sta di fronte alla Bocchetta del Monte Nero. Salito questo canale si perviene su
una cresta e poi si scende sul versante opposto sulla Vedretta di Nardis. Si affronta ora il ripido
pendio Sud della Presanella, senza via obbligata, per raggiungere la cresta Sud-Est poco a destra della vetta. Continuando poi verso sinistra del filo di cresta si raggiunge la Cima Presanella
3558 m (ore 3,00–5,30).
OSA
Cima Presanella
4,30/11 ore
E
1287/1185
Passo
Quattro Cantoni
Itinerari nel Gruppo della Presanella
23 Cima Presanella
)(
b) attraverso il Passo dei Quattro Cantoni. Questo itinerario, ora molto frequentato anche
d’estate perché meno soggetto a frane e smottamenti, è sicuramente meno suggestivo del
precedente, ma nel contempo più semplice e di più facile orientamento. Dal rifugio si punta
ad ovest lungo un ripiano ondulato; ci si innalza poi, sempre in direzione ovest, lungo i pendii
della Cima Bifora e si punta ad un ripido canale obliquo (pericolo valanghe) che si sale a
zig-zag sino a raggiungere il Passo dei Quattro Cantoni 2781m (ore 2,00), angusto intaglio di
roccia che si apre nel costone tra la Cima Bifora ed il Trapezio e stabilisce il collegamento tra la
testata della Vallina d’Amola e la Val di Nardis. Da qui ci si abbassa lungo un ripido pendio e si
piega poi in direzione nord-ovest senza via obbligata tenendosi su delle fasce non ripide al di
sotto della cresta rocciosa, immettendosi poi al centro della Val di Nardis.
La si risale senza particolari problemi, cercando di evitare i tratti più ripidi, spostandosi a
destra e a sinistra. Giunti sotto il pendio sommitale ci si sposta a destra e si sale il ripido pendio
sud-ovest della cima, raggiungendo la cresta Sud-Est a monte del Bivacco Orobica 3382 m.
Proseguendo ora a sinistra con percorso diagonale si guadagna la vetta della Cima Presanella
3558 m (ore 3,30–5,30).
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
78
79
3089 m
Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello
e il Lago Vedretta
Partenza
tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S.239 Pinzolo-­
Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola
Dislivello
2003 m
Tempo
salita ore 8,00; discesa ore 2,30
Difficoltà MS
Esposizioneest
Attrezzaturaramponi
VALUTAZIONE itinerario magnifico in ambiente selvaggio e suggestivo con
notevole sviluppo e dislivello. Può essere spezzato in due
­tappe con pernottamento alla Malga Cornisello 2119 m, dotata di sei posti letto senza coperte e di stufa a legna.
Salita: dalla strada statale si imbocca la strada di Val Nambrón e la si percorre fino al rifugio
omonimo (ore 1,00). Sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio Segantini-Cornisello 1920 m.
Si continua verso destra, si arriva in vista del Rifugio Cornisello e, senza raggiungerlo, si prosegue verso il Lago di Cornisello Inferiore; lo si costeggia sulla destra ed in breve si perviene al
Lago di Cornisello Superiore ed alla Malga Cornisello 2119 m (ore 3,30–4,30). Da qui si risale in
direzione ovest una valletta che con pendenza uniforme porta ad una conca situata di fronte
alla Cima Cornisello. Dalla piana si piega a destra e con faticosa salita si risalgono i ripidi pendii
alla cui sommità giace il Lago Vedretta 2612 m (ore 1,30–6,00). Si attraversa il lago in senso
longitudinale imboccando al suo termine la conca sovrastante, che si percorre fino ad uscire
con ripida salita verso destra su un ampio pendio che, senza percorso obbligato, conduce al
Passo Cornisello 3089 m (ore 2,00–8,00).
MS
Passo
Cornisello
Cima Scarpacò
10,30 ore
E
2003
Cima Giner
Itinerari nel Gruppo della Presanella
24 Passo Cornisello
)(
Malga Cornisello
Rif. Cornisello
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
80
81
25 Cima Scarpacò
3252 m
MSA
10,30 ore
E
2166
Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello
Cima Presanella
Cima Scarpacò
Passo Scarpacò
Partenza
tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo-­
Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola
Dislivello
2166 m
Tempo
salita ore 8,00; discesa ore 2,30
Difficoltà MSA
Esposizioneest
Attrezzaturaramponi
VALUTAZIONE grande itinerario, impegnativo per lunghezza e dislivello,
senza particolari problemi di orientamento. E’ però consigliabile spezzare la gita in due, dormendo alla Malga Cornisello,
dotata di sei posti letto senza coperte e di stufa a legna.
)(
Salita: dal tornante n° 4 della strada statale a quota 1086 m si imbocca la strada di Val
­Nambrón, la si segue fino al Rifugio Nambrón 1355 m (ore 1,00) e, sempre lungo la stessa,
si raggiunge il bivio Segantini-Cornisello 1920 m (ore 2,00–3,00). Si prende ora a destra ed
in breve si giunge in vista del Rifugio Cornisello, che si lascia sulla sinistra proseguendo nel
vallone; si costeggia il Lago di Cornisello Inferiore e in breve il Lago di Cornisello Superiore,
sino alla Malga di Cornisello 2119 m (ore 1,30-4,30). Si sale ora in direzione nord, tenendosi al
centro di un evidente vallone, fino ad un primo pianoro; si prosegue per un ripido e stretto
canale che con salita faticosa conduce alla conca glaciale del Laghetto Scarpacò 2557 m (ore
1,30–6,00). Si volge ora a sinistra in direzione est in un vallone che con pendenza progressiva
ci porta ai piedi della Cima Scarpacò; si affronta direttamente il ripido pendio terminale sino in
vetta 3252 m (ore 2,00–8,00). Dalla Malga Scarpacò è possibile anche un itinerario alternativo:
si risale in direzione ovest una valletta che con pendenza uniforme porta ad una conca situata
di fronte alla Cima Cornisello. Dalla piana si piega a destra e si risalgono con faticosa salita i
ripidi pendii alla cui sommità giace il Lago Vedretta 2612 m. Si attraversa il lago in senso longitudinale imboccando al suo termine la conca sovrastante che con ripida progressione porta al
pendio terminale della cima.
Malga Cornisello
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
82
83
26 Cima Ginèr
2957 m
BSA
9 ore
E–S
1871
Da S. Antonio di Mavignola lungo il versante Sud-Est
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE Passo
Scarpacò
tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S.239 Pinzolo-Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola
1871 m
salita ore 7,00; discesa ore 2,00
BSA
est e sud
piccozza e ramponi
salita lunga e faticosa; cima meritevole di essere salita.
Salita: dal tornante della strada statale si imbocca la strada di Val Nambrón, la si segue fino al
Rifugio Nambrón 1355 m (ore 1,00) e, sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio SegantiniCornisello 1920 m (ore 2,00–3,00). Si prende ora a destra e, proseguendo lungo la strada, si
giunge in vista del Rifugio Cornisello. Lo si lascia a sinistra senza raggiungerlo e si affronta
decisamente il ripido pendio Sud della Cima Ginèr per portarsi nell’ampia conca sotto la caratteristica fascia circolare di rocce che cinge il monte nella sua parte alta. Si procede allora verso
destra tenendosi sotto la fascia fino a giungere nell’estremo settore destro della parete. S’intravede allora il passaggio breve ma ripido che permette di vincere la fascia. Si arriva ora in una
ampia conca al di sotto della cima; si sale un tratto facile un po’ obliquo a destra per prendere
il canale assai ripido che sale direttamente alla Cima Ginèr 2957 (ore 4,00–7,00).
Cima Giner
Itinerari nel Gruppo della Presanella
Cima Scarpacò
)(
Malga Cornisello
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
84
85
27 Monte Ritòrt
2411 m
MS
Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt,
il Lago Ritòrt e il Passo della Falculotta
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE E–N
1000
Cima Presanella
strada forestale al km 21,4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio
a 2,5 km da Campiglio; piazzola di sosta con panca su una
curva della statale, 1370 m circa
1000 m
salita ore 3,30; discesa ore 1,30
MS
prevalente est, quindi nord
normale scialpinistica
gita remunerativa e poco frequentata.
Salita: dalla statale si imbocca una strada forestale che, passando dapprima vicino ad alcuni
masi, porta verso località Milegna; prima di raggiungerla si piega verso destra (nord-est) e
per aperti pendii si raggiunge Malga Ritòrt 1746 m (ore 1,00). Qui si può anche giungere per
strada pianeggiante dalla località Patascós. Ci si inoltra verso nord-ovest nella piana cosparsa
di grossi mughi (Pian dei Mughi), tenendosi sulla sinistra su una strada che porta in fondo alla
piana. Qui, sul fondo della Val Canton, scende l’emissario del Lago Ritòrt, emissario che sarà il
nostro riferimento per la salita di un ripido salto con bosco, dapprima fitto poi rado; si giunge
così al Lago Ritòrt 2055 m (ore 1,00–2,00). Qui si può giungere anche traversando lungo il sentiero estivo dall’arrivo della Cabinovia 5-Laghi (solo con neve sicura). Si punta ora in direzione
sud costeggiando dapprima il lago e, sfruttando un crinale ed alcuni valloncelli, si raggiunge
il Passo della Falculotta 2295 m (ore 1,00–3,00). Per cresta, lasciati gli sci, mantenendosi sul
lato sud e facendo attenzione alle cornici di neve spesso imponenti, si raggiunge la vetta del
Monte Ritòrt 2411m (ore 0,30–3,30).
5 ore
Monte Ritòrt
Malga Ritòrt
Discesa: per l’itinerario di salita.
Alternativa n°1: dal passo ci si abbassa in direzione nord-est cercando di tenersi in quota
sotto lo spigolo Nord di Cima Ritòrt; aggiratolo, si punta ora in direzione sud-est, evitando di
abbassarsi troppo, e con lungo traverso ci si porta sulla dorsale della cresta Est. Qui si entra nel
bosco rado che in breve ci porta alla Malga Ritòrt e ci ricollega all’itinerario di salita.
Alternativa n° 2: discesa attraverso la Valchestria con l’itinerario 46.
86
87
28 Monte Nambrón da est
2625 m
Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt,
il Lago Ritòrt e la Pala della Falculotta
Partenza
strada forestale al km 21,4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio
a 2,5 km da Campiglio; piazzola di sosta con panca su una
curva della statale, 1370 m circa
Dislivello
1220 m
Tempo
salita ore 4,30; discesa ore 2,00
Difficoltà MSA
Esposizioneest
Attrezzaturapiccozza
VALUTAZIONE itinerario interessante. La salita presenta un breve tratto alpinistico. Pericolo di valanghe nell’attraversamento del pendio
tra la Pala della Falculotta e l’inizio della cresta Sud-Est.
MSA
Passo
Falculotta
Pala della Falculotta
6,30 ore
E
1220
Monte Nambrón
)(
Salita: dalla statale si imbocca una evidente strada che, passando dapprima vicino ad alcuni
masi ristrutturati, porta verso località Milegna; prima di raggiungerla si piega a destra (nordest) e per facili pendii si raggiunge Malga Ritòrt 1746 m (ore 1,00). Qui si può giungere anche
per comoda strada pianeggiante da località Patascós. Ci si inoltra nella piana cosparsa di
grossi mughi (Pian dei Mughi) in direzione nord-ovest, tenendosi sulla sinistra su una strada che porta in fondo alla piana. Qui sul fondo della Val Canton scende l’emissario del Lago
Ritòrt, emissario che rappresenta il nostro riferimento per la salita di un ripido salto con bosco
dapprima fitto poi rado; si raggiunge così il Lago Ritòrt 2055 m (ore 1,00–2,00). Al lago si può
giungere anche traversando lungo il sentiero estivo dall’arrivo della Cabinovia 5-Laghi, solo se
la neve è assestata ed il pendio del Palòn non è troppo carico di neve. Si punta ora in direzione
sud costeggiando il lago e, sfruttando poi un crinale ed alcuni valloncelli, si raggiunge il Passo
della Falculotta 2295 m (ore 1,00–3,00). Dal passo, mantenendosi sul versante del lago Ritòrt,
si risalgono in direzione nord-ovest i pendii ondulati che portano alla Pala della Falculotta
2520 m, senza incontrare difficoltà. Raggiunta la Pala si continua in direzione nord, tenendosi
a destra del filo della cresta, fino a giungere al di sotto delle rocce del Monte Nambrón. Lasciati
a questo punto gli sci, si risale la bella cresta Sud con brevi tratti di roccia per guadagnare in
breve la vetta 2625 m (ore 1,30–4,30).
Cabinovia 5 Laghi
Discesa: per l’itinerario di salita.
88
89
29 Monte Nambrón da nord
2625 m
MS
4,30 ore
E–N
991
Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE Itinerari nel Gruppo della Presanella
Monte Nambrón
Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile
da Campiglio per strada carrozzabile.
991 m
salita ore 3,00; discesa ore 1,30
MS
est e nord
normale scialpinistica
itinerario interessante, vario e molto diretto, poco frequentato. Attenzione a possibili valanghe nella conca sotto Monte
Pancugol.
Salita: da La Zangola si percorre la strada fino alla partenza della teleferica per il Rifugio Nambino. Si sale a piedi il ripido sentiero normalmente battuto e si raggiunge il Rifugio 1777 m
(ore 0,30) di solito aperto, in riva al lago omonimo. Da qui si piega a sinistra costeggiando
sulla destra il torrente sino ad una presa d’acqua; attraversato il torrente verso sinistra, si sale
un ripido pendio fino ad un’ampia conca sovrastata a sinistra dal ripido circo roccioso che dal
Monte Pancugol si congiunge al Passo Ritòrt. Si sale in direzione sud tenendosi sulla destra
e, quando il pendio si impenna, si traversa a destra su esili cornici sopra un salto di rocce e si
raggiunge un’ampia conca che si percorre dapprima sul fondo, poi verso sinistra puntando
ad un ripido pendio alla base di un grosso contrafforte roccioso, la Torre Oesterreicher, che si
aggira a destra attraversando la traccia del sentiero estivo che dal Lago Ritòrt porta al Lago
Serodoli (pallina di segnalazione). Si avanza sempre verso destra sino a un dosso pianeggiante
dal quale è visibile la cima. Si prosegue in direzione ovest evitando di stare troppo a ridosso
della cresta per evitare saliscendi. Si affronta il ripido pendio puntando ad uno stretto canalino
che si supera a piedi sino alla cima del Monte Nambrón 2625 m (ore 2,30–3,00).
Lago
Nambino
Discesa: lungo l’itinerario di salita. In alternativa, volendo una discesa più emozionante, dalla
cima scendere al Lago Lambin, ben visibile dall’alto. Raggiuntolo, percorrere la forra dell’emissario, dapprima abbastanza larga poi via via più stretta, che con ripida discesa porta nella
conca sottostante e ci ricollega all’itinerario di salita.
La Zangola
90
91
30 Monte Serodoli
2708 m
MS
5 ore
E
1074
Monte Nambron
Itinerari nel Gruppo della Presanella
Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino,
Nero e Serodoli
Monte Serodoli
Partenza
Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile
da Campiglio per strada carrozzabile.
Dislivello
1074 m
Tempo
salita ore 3,30; discesa ore 1,30
Difficoltà MS
Esposizioneest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE itinerario molto vario, una delle gite classiche da Madonna di
Campiglio.
Salita: da La Zangola si percorre la strada fino al fondo della valle, dove parte la teleferica
per il Rifugio Nambino; si sale a piedi il ripido sentiero normalmente battuto e si raggiunge il
Rifugio Nambino 1777 m (ore 0,30), in riva al lago omonimo. Da qui si piega a sinistra costeggiando a destra il torrente sino ad una evidente presa d’acqua; si risale poi a destra il ripido
pendio boscoso con faticosi zig-zag sino a sbucare in un valloncello con vegetazione più rada.
Lo si rimonta in direzione nord-ovest per raggiungere la stretta e profonda forra dell’emissario
del Lago Nero. Si piega a destra, tenendo la forra a sinistra, sino ad un dosso pianeggiante; si
prosegue a sinistra, seguendo sempre il corso del torrente, inoltrandosi in uno stretto vallone.
Sempre lungo il corso del fiume, ora verso destra, si raggiunge il Lago Nero 2241 m, che si
supera con traccia diagonale sulla sinistra; si sale sul fondo del vallone fino al Lago Serodoli
2368 m (ore 2,00–2,30). Dal casello in pietra dell’Enel ci si innalza a sinistra lungo il crinale che
scende dalla cima; senza via obbligata si raggiunge il ripido pendio terminale che si affronta
con un iniziale traverso verso destra; tolti gli sci, se necessario, si raggiunge la vetta del Monte
Serodoli 2708 m (ore 1,00–3,30).
Rif. Nambino
P
Madonna di Campiglio
92
93
30 Monte Serodoli
2708 m
Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino,
Nero e Serodoli
MS
5 ore
E
1074
Monte Serodoli
Alternativa di salita: dalla presa d’acqua attraversare il fiume a sinistra, salire un ripido
pendio e traversando a destra costeggiare il fiume sino ad un’ampia conca sotto ripidi canali.
Sempre verso destra risalire il pendio con una fitta vegetazione di ontani sino a raggiungere il
dosso pianeggiante del percorso sopra descritto; si prosegue a sinistra, seguendo l’alveo del
torrente, inoltrandosi in uno stretto vallone. Qui, anziché girare a destra verso il Lago Nero,
si volge a sinistra salendo un ripido valloncello e traversando a sinistra su una fascia obliqua
sotto delle placche rocciose (traverso da fare solo con neve sicura). Si raggiunge così un altro
valloncello; lo si risale raggiungendo l’ampia dorsale Est che scende dalla vetta del Monte
Serodoli. La si percorre senza via obbligata raggiungendo il ripido pendio terminale.
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
Alternativa di discesa: volendo una discesa più diretta ed emozionante, dalla cima scendere
direttamente lungo il crinale Est al Lago Lambin, seguire l’emissario in una forra dapprima
abbastanza larga e poi via via più stretta e ripida sino ad una ampia conca; proseguire tenendosi in quota verso destra e, senza passare dal Rifugio Nambino, scendere nel fitto bosco sulla
destra orografica del Sarca.
94
95
31 Monte Nambino da sud-est
2678 m
Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino
MSA
5 ore
E–S
1044
Monte Nambino
Itinerari nel Gruppo della Presanella
Monte Nambino
Partenza
Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile
da Campiglio per strada carrozzabile.
Dislivello
1044 m
Tempo
salita ore 3,30; discesa ore 1,30
Difficoltà MSA
Esposizione
est e sud
Attrezzaturaramponi
VALUTAZIONE itinerario interessante, in parte in comune con quello della
vicina Cima Serodoli, ma molto meno frequentato. Fare attenzione alle condizioni della neve sulla ripida pala terminale.
Salita: da La Zangola si percorre la strada fino al fondo della valle ove parte la teleferica per il
Rifugio Nambino; si sale a piedi il ripido sentiero normalmente battuto e si raggiunge il Lago
Nambino 1777 m (ore 0,30), aperto nella stagione invernale, in riva al lago omonimo. Da qui si
piega a sinistra costeggiando a destra il torrente sino ad una evidente presa d’acqua; salire ora
a destra il ripido pendio boscoso con faticosi zig-zag sino a sbucare in un valloncello con vegetazione più rada. Lo si rimonta in direzione nord-ovest sino a raggiungere la stretta e profonda forra dell’emissario del Lago Nero. Si piega a destra, tenendo la forra a sinistra, sino ad un
dosso pianeggiante (ore 1,30–2,00); proseguire ora verso destra per un breve tratto indi risalire
un ripido pendio in direzione nord-ovest sopra la Busa dei Cavai, sino a raggiungere una zona
pianeggiante. Da qui è ben visibile il percorso per la cima; si traversa a destra sotto i pendii
della Cima Nambino (attenzione) puntando ad un evidente pendio obliquo verso destra. Lo
si risale con ampi zig-zag, togliendo gli sci se necessario, sino a sbucare sulla cresta e di qui in
pochi minuti a sinistra si raggiunge la cima del Monte Nambino 2678 m (ore 1,30–3,30).
Lago
Nambino
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
La Zangola
96
97
32 Monte Zeledria
2427 m
MSA
2,15 ore
E
342
Da Madonna di Campiglio attraverso Pradalago
Monte Zeledria
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia Pradalago 2085 m
Dislivello
salita 342 m; discesa 913 m (fino a Madonna di Campiglio)
Tempo
salita ore 1,30; discesa ore 0,45
Difficoltà MSA
Esposizioneest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE salita molto breve, ma non del tutto banale. L’ultimo tratto
­infatti, se la neve non è sicura, deve essere percorso a piedi
lungo l’affilata cresta Nord-Est. Si può naturalmente partire
con gli sci da Madonna di Campiglio salendo lungo il tracciato delle piste di discesa, avendo cura di tenersi prudentemente ai margini delle stesse per non essere investiti dagli
sciatori.
Salita: dall’arrivo della cabinovia si scende al Rifugio Agostini con brevissima discesa. Dal
rifugio s’inizia a risalire il versante Est del Monte Zeledria, che appare come un’ampia pala
racchiusa tra la cresta Sud-Est a sinistra e la cresta Nord-Est di Ginevria a destra. Si sale inizialmente senza via obbligata, poi quando il pendio si fa più ripido ci si sposta a destra; se la neve
non è sicura conviene a questo punto raggiungere la cresta che, lasciati gli sci, si percorre non
sempre facilmente fino in vetta. Se invece la neve è sicura la cima può essere raggiunta con gli
sci superando l’ultimo ripido pendio con strette serpentine.
Discese: lungo l’itinerario di salita.
98
99
2678 m
Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette
ed il Malghetto Alto
BS
Monte Nambino
5 ore
E
1122
Cima di Lastè
Itinerari nel Gruppo della Presanella
33 Monte Nambino da nord-est
Partenza
piazzale del Ristorante Genzianella, pochi km dopo il Passo di
Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-Dimaro 1556 m
Dislivello
1122 m
Tempo
salita ore 3,30; discesa ore 1,30
Difficoltà BS
Esposizioneest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE itinerario molto bello, vario e non faticoso. Possibili valanghe
nel canalino terminale.
Salita: dal Ristorante Genzianella si sale verso ovest lungo una traccia di servizio degli impianti funiviari battuta dal gatto delle nevi. Si raggiunge così la piana di Monte Vigo dove sorgono
le stazioni a valle delle Seggiovie Genziana e Malghette 1850 m (ore 0,45). Dalla Seggiovia
Malghette si volge a destra e con un traverso ci si innalza sul pendio del Monte Vigo cercando
di individuare la traccia del sentiero estivo che è necessario percorrere almeno nell’ultimo
tratto orizzontale sino al Lago Malghette 1881 m (ore 0,30–1,15). Si attraversa tutto il lago in
direzione ovest, quindi si sale direttamente un pendio con rada vegetazione e si perviene alla
vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si procede per pendii ondulati e canalini raggiungendo il
Malghetto Alto 2059 m (ore 1,00–2,15). Si sale a destra al culmine della lunga dorsale che con
pendenza moderata, lasciando a destra i Tre Laghi, immette in un bel valloncello; lo si percorre
con ripida e uniforme salita ed al suo termine si piega a sinistra puntando a un ripido canale
che con alcune strette inversioni porta sulla cresta; da qui, girando a destra, in pochi minuti si
giunge sulla vetta del Monte Nambino 2678 m (ore 1,15–3,30).
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
100
101
34 Cima Lastè
2770 m
BSA
6 ore
E
1214
Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette
Cima Schulz
Itinerari nel Gruppo della Presanella
Cima Lastè
Partenza
piazzale del Ristorante Genzianella, pochi km dopo il Passo di
Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-Dimaro 1556 m
Dislivello
1214 m
Tempo
salita ore 4,00; discesa ore 2,00
Difficoltà BSA
Esposizioneest
Attrezzatura
piccozza e ramponi
VALUTAZIONE itinerario molto bello e vario che pemette di raggiungere la
Cima Lastè lungo la sua cresta Sud. Nella parte finale prevale
l’aspetto alpinistico.
Salita: dal Ristorante Genzianella ci si dirige verso ovest lungo una traccia di servizio degli impianti funiviari battuta dal gatto delle nevi. Si raggiunge così la piana di Malga Vigo ove sorgono
le stazioni delle Seggiovie Genziana e Malghette 1850 m (ore 0,45). Dalla stazione della Seggiovia Malghette si volge a destra e, con traccia trasversale, ci si innalza sul pendio del Monte Vigo
cercando di individuare la traccia del sentiero estivo che è necessario percorrere almeno nell’ul­
timo tratto orizzontale sino al Lago Malghette 1881 m (ore 0,30–1,15). Si attraversa tutto il lago
in direzione ovest, quindi si risale direttamente un pendio con rada vegetazione e si perviene
alla vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si procede per pendii ondulati e canalini raggiungendo
il Malghetto Alto 2059 m (ore 1,00–2,15). Si sale a destra al culmine della lunga dorsale che con
pendenza moderata, lasciando a destra i Tre Laghi, immette in un bel valloncello; lo si percorre
con ripida e uniforme salita ed al suo termine si attraversa in quota verso la Cima Lastè per un
centinaio di metri; quindi, risalendo il ripido pendio, ci si porta in cresta in corrispondenza di
alcuni evidenti massi. Lasciati gli sci, si risale la cresta non difficile, che richiede però una certa
attenzione, e si raggiunge la vetta della Cima Lastè 2770 m (ore 1,45–4,00).
Lago
Malghette
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
Seggiovie
102
103
35 Cima Schulz
2614 m
BSA
5,30 ore
E
1058
Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette
Cima Schulz
Itinerari nel Gruppo della Presanella
Cima Lastè
Partenza
piazzale del Ristorante Genzianella 1556 m, pochi km dopo il
Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-Dimaro
Dislivello
1058 m
Tempo
salita ore 4,00; discesa ore 1,30
Difficoltà BSA
Esposizione
prevalente est
Attrezzaturaramponi
VALUTAZIONE itinerario interessante, vario e non faticoso.
Salita: dal Ristorante Genzianella ci si dirige verso ovest lungo una traccia di servizio degli
impianti funiviari, battuta dal gatto delle nevi. Si raggiunge così la piana di Malga Vigo, dove
sorgono le stazioni a valle delle Seggiovie Genziana e Malghette 1850 m (ore 0,45). Dalla
stazione della Seggiovia Malghette si volge a destra e, con traccia trasversale, ci si innalza sul
pendio del Monte Vigo cercando di individuare la traccia del sentiero estivo che è necessario
percorrere almeno nell’ultimo tratto orizzontale sino al Lago Malghette 1881 m (ore 0,30–
1,15). Si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si sale direttamente un pendio con
rada vegetazione e si perviene alla vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si volge ora a destra
e si sale per pendii ondulati e valloncelli il crinale boscoso sino a raggiungere il Malghetto
Alto 2059 m (ore 1,00–2,15). Si risale a destra il pendio sovrastante sino a ritornare sul crinale;
quando questo si abbassa leggermente, anziché proseguire lungo lo stesso si traversa a destra
in leggera discesa sino a portarsi in un ampio vallone dove scorre l’emissario del lago; si risale
il vallone sino a raggiungere il primo dei Tre Laghi 2256 m. Si costeggia sulla destra il lago, si
raggiunge un secondo laghetto e, proseguendo brevemente verso nord, si arriva alla base
della cresta Est della Cima Schulz. Si volge ora a sinistra in direzione ovest risalendo i pendii
sotto la rocciosa cresta Est di Cima Schulz sino ad individuare una fascia obliqua verso destra,
non visibile inizialmente, che consente di raggiungere la cresta Est, che si risale sino all’anticima Sud. Da questa, superata una facile selletta nevosa, si arriva in breve alla vetta 2614 m (ore
1,45–4,00).
Lago
Malghette
Seggiovie
104
105
35 Cima Schulz
2614 m
BSA
5,30 ore
E
1058
Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette
Cima Schulz
Alternativa di salita: dal Lago Malghette si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si
sale direttamente un pendio con rada vegetazione e, tenendosi a destra, si perviene alla vasta
piana sotto i pendii della cresta che collega Cima Ometto al Passo dell’Ometto ed alla Cima
Schulz. Si sale ora a destra il ripido pendio Sud che con faticosa salita in un bosco rado e con
grossi massi ci porta ad una selletta allo sbocco dell’emissario del Lago Alto o dell’Omett 2158
m (ore 1,15–2,30). Si risale ora in direzione sud una caratteristica dorsale raggiungendo rapidamente l’ampia conca dei Tre Laghi 2256 m (ore 0,30–3,00). Si prosegue quindi con l’itinerario
sopra descritto.
Discesa: lungo l’itinerario di salita.
Nota: sulle carte Kompass la Cima Schulz è erroneamente indicata com cima Artuìch.
106
107
36 Da Campiglio alla Val di Tovel
BS
7 ore
O–E
1300
Fino all’Albergo Capriolo, attraverso il Passo di Pra’ Castron 2503 m
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE km 8,5 della S.S. 239 Campiglio-Dimaro 1360 m, a 6,5 km dal
Passo di Campo Carlo Magno
salita 1300 m; discesa 1678 m
salita ore 5,00; discesa ore 2,00
BS
salita ovest; discesa est
normale scialpinistica
itinerario selvaggio ed impegnativo da compiersi con neve
sicura.
Trasversate nel Gruppo di Brenta
Sasso Rosso
Passo
Pra’ Castron
)(
Salita: lungo l’itinerario 1.
Discese: dal Passo di Pra’ Castron, sovrastato a sinistra dal Sasso Rosso, si scende nell’ampia
Val Madris, dapprima verso sinistra, poi superando senza particolari problemi alcuni salti di
rocce, quindi di nuovo a sinistra sino sotto le verticali pareti della Cima dell’Uomo. Da qui si
scende direttamente lungo ripidi pendii in direzione sud sino alla fine della dorsale rocciosa;
si lascia ora la Val Madris piegando a sinistra lungo la traccia del sentiero estivo che porta alla
Malga Tuenno 1740 m. Si segue la strada forestale e con lunga discesa si giunge in Val di Tovel
all’Albergo Capriolo 825 m.
Malga Tuenno
108
109
MS
5 ore
Cima Roma
Attraverso la Sella Flavona 2500 m circa
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
salita 200 m; discesa 1700 m circa
Tempo
salita ore 1,30; discesa ore 3,30
Difficoltà MS
Esposizionenord
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE itinerario classico e molto frequentato; molto breve la salita,
lunga e divertente la discesa.
N
200
Passo Grosté
Trasversate nel Gruppo di Brenta
37 Da Campiglio al Lago di Tovel
)(
Malga Flavona
Salita: lungo l’itinerario 9 sino alla Sella Flavona.
Discesa: dalla Sella Flavona ci si immette nella Valle di Santa Maria Flavona (possibili piccole
valanghe all’inizio della discesa). Si scende con magnifica discesa, si costeggia sulla destra il
­Turrion Alto ed il Turrion Basso e si raggiunge dopo un ripido pendio all’inizio della vegetazione la Malga Flavona 1860 m (ore 1,00). Da qui si prosegue per un ripiano ondulato e, tenendosi
sulla destra, si infila un ripido valloncello che porta alla Malga Pozzol di Flavona 1636 m. Giunti
al crocefisso, posto all’estremità del ripiano, ci si immette sul tracciato della mulattiera che porta al Lago di Tovel 1178 m (ore 1,30–2,30). Si prosegue per la strada costeggiando il lago fino
al suo termine e poi si discende sul fianco orientale della valle e sul fondo fino a raggiungere il
Bar-Ristorante Capriolo 825 m (ore 1,00–3,30). Qui giungono normalmente gli automezzi.
Alternativa: si può scendere direttamente in Val di Tovel evitando l’uso delle pelli di foca.
Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté si raggiunge il punto più basso del Passo
del Grosté sotto lo Spigolo Sud della Pietra Grande. Si procede verso est in quota sino ad una
valletta, poi ci si abbassa tenendosi sulla sinistra della valletta, si supera un tratto più ripido
evitando alcuni salti rocciosi e ci si immette nel vallone ad Ovest del Turrion Alto. Si prosegue
nel vallone, si aggira lo spigolo del Turrion Basso sulla destra e si perviene alla Malga Flavona;
di qui si prosegue con l’itinerario sopra descritto.
110
Lago di Tovel
111
38 Da Campiglio al Lago di Tovel
BS
7,30 ore
varia
750
Attraverso la Sella del Montoz e la Bocchetta di Val Scura 2376 m
Trasversate nel Gruppo di Brenta
Bocc. Val Scura
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
salita 750 m circa; discesa 2200 m circa
Tempo
totale ore 7,30
Difficoltà BS
Esposizionevaria
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE bellissimo itinerario, che richiede capacità di valutazione e
senso di orientamento. La discesa per la Val Scura richiede
neve sicura.
Salita–Discesa: si giunge con l’itinerario 9 alla Sella Flavona 2500 m circa (ore 1,30). Da qui ci
si abbassa nel Vallone di Santa Maria Flavona obliquando verso destra sotto la parete del Crozzon dei Mandrini e, cercando di non perdere quota, si punta al Passo della Gaiarda 2242 m.
Si scende a sinistra sino ad un canale che con ripida discesa porta alla Malga Spora 1851 m
(ore 1,00–2,30). Si attraversa sulla sinistra in leggera salita (mettere le pelli) e per un piano
ondulato si perviene a sinistra alla Malga Cavedago e al Rifugio Cacciatori alla Spora 1850 m,
allo sbocco della Val dei Cavai. La si percorre sul fondovalle sino alla Sella del Montoz 2327 m.
Si scende per circa 100 m verso nord in una valletta sino a portarsi su un caratteristico dosso
inclinato che con pendenza uniforme consente di aggirare lo sperone del Cimon della Campa
e di raggiungere per dossi e valloncelli la Bocchetta di Val Scura 2376 m (ore 2,30–5,00). Dalla
bocchetta ci si abbassa con bellissima discesa e senza particolari problemi nel vallone omonimo evitando i salti più ripidi con spostamenti a destra o a sinistra; giunti ai piedi del vallone si
prosegue in direzione ovest attraversando un terrazzo a buche e macigni sino ad immettersi
nel bosco piuttosto fitto; il bosco degrada abbastanza dolcemente, lo si scende puntando ora
a sinistra sino a raggiungere il fondovalle in prossimità della Malga Pozzol di Flavona 1636 m.
Giunti al crocefisso, posto all’estremità del ripiano, ci si immette sul tracciato della mulattiera
che porta al Lago di Tovel 1178 m. Si prosegue per la strada costeggiando il lago fino al suo
termine e poi si discende sul fianco orientale della valle fino al Bar-Ristorante Capriolo 825 m
(ore 2,30–7,30).
Verso Malga Pozzol
112
113
39 Da Campiglio a Spormaggiore
BS
5,30 ore
E
200
Attraverso il Passo della Gaiarda 2440 m
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
salita 200 m circa; discesa 1900 m circa
Tempo
salita ore 1,30; discesa ore 4,00
Difficoltà BS
Esposizioneest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE gita facile con poca salita ed una lunga discesa.
Trasversate nel Gruppo di Brenta
Passo Gaiarda
)(
Salita: lungo l’itinerario 9 fino alla Sella Flavona 2550 m circa (ore 1,30).
Discesa: dalla Sella Flavona 2500 m circa ci si abbassa nel vallone di Santa Maria Flavona
obliquando verso destra sotto la parete del Crozzon dei Mandrini e, cercando di non perdere
quota, si punta al Passo della Gaiarda 2242 m. Si scende a sinistra sino ad un canale che con ripida discesa porta a Malga Spora 1851 m. Si risale sulla sinistra la contropendenza che sbarra a
valle la piana della malga, si prosegue su terreno ondulato sino all’ imbocco della Val dei Cavai,
lasciando sulla sinistra il Rifugio Cacciatori alla Spora. Si inizia la discesa obliquando leggermente a destra fino allo sbocco del canalone che scende da destra. Si volge ora decisamente
a sinistra cercando di individuare le tracce del sentiero estivo (cartelli indicatori) fino ad una
fascia di rocce; si scende tenendo le rocce a sinistra sino ad incontrare una mulattiera che si
segue con lunga discesa fino ad un bivio in località Selvapiana. Da qui a destra si prosegue per
Andalo, a sinistra invece lungo la valle dello Sporeggio si perviene alla località Le Seghe 600 m
circa (ore 1,30–5,30). Qui giungono le automobili.
114
Malga Spora
Rif. Cacciatori
115
40 Da Campiglio a Molveno
BS
5,30 ore
S
500
Attraverso il Passo Clamer 2164 m
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
salita 500 m circa; discesa 1330 m
Tempo
salita ore 3,30; discesa ore 2,00
Difficoltà BS
Esposizionesud
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE itinerario interessante e vario. La discesa dal Passo Clamer è
entusiasmante ma richiede nevi ben assestate.
Croz dell’Altissimo
Trasversate nel Gruppo di Brenta
Passo Clamer
)(
Salita: lungo l’itinerario 9 fino alla Sella Flavona 2550 m circa (ore 1,30).
Discesa: dalla Sella Flavona ci si abbassa nel vallone di Santa Maria Flavona obliquando verso
destra sotto la parete del Crozzon dei Mandrini e, cercando di non perdere quota, si raggiunge
il Passo della Gaiarda 2242 m. Si scende a sinistra lungo un canale che con ripida discesa porta
a Malga Spora 1851 m. Prima di giungere alla malga si devia verso destra e si punta in direzione Sud-Ovest ad una valletta, dapprima stretta poi più ampia, che con pendenza uniforme
porta direttamente al Passo Clamer 2164 m (ore 1,00–3,30). Dal passo ci si abbassa nel vallone
dapprima molto ripido e poi più ampio e con pendenza più moderata; dove questo accentua
la sua pendenza si scende dapprima sulla sinistra indi si traversa verso destra cercando di
immettersi in un canalone che consente di superare un salto di rocce ripide. Superato questo
salto si prosegue senza via obbligata tenendosi in corrispondenza del solco del fiume o poco
a destra o a sinistra dello stesso fino a raggiungere il Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m. Da qui
per strada forestale normalmente battuta dal mezzo del rifugio si giunge a Molveno 864 m
(ore 2,00–5,30).
116
Rif. Croz Altissimo
117
41 Da Campiglio a Molveno
BS
5,30 ore
E
400
Attraverso Cima Roma 2827 m
Trasversate nel Gruppo di Brenta
Busa dell’Acqua
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
salita 400 m circa; discesa 1963 m
Tempo
salita ore 2,30; discesa ore 3,00
Difficoltà BS
Esposizioneest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE bellissima traversata con poca salita e una lunga ed
entusiasmante discesa.
Salita: lungo l’itinerario 9 fino a Cima Roma (ore 2.30).
Discesa: dalla Cima Roma ci si abbassa lungo l’itinerario di salita e poco prima della Sella Flavona si scende a destra nel vallone che separa Cima Roma da Cima della Vallazza. Si supera un
restringimento del vallone e ci si affaccia su un ripido pendio largo ed uniforme. Ci si abbassa
sino ad un ripiano, la Busa dell’Acqua 2000 m circa, e da qui si imbocca un canalino che con
magnifica discesa porta al Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m. Da qui per strada forestale normalmente battuta dal mezzo del rifugio si giunge a Molveno 864 m (ore 2,30–5.30).
Nota: volendo si può scendere a Molveno senza raggiungere Cima Roma. Dalla Sella Flavona
2500 m, scendere in direzione est tenendosi circa sul crinale spartiacque che separa la Val
di Tovel dalla Busa dell’Acqua fino a raggiungere la Bocca della Vallazza 2453 m, larga sella
detritica che si trova tra un basso contrafforte a nord della Cima della Vallazza e la Cima della
Gaiarda. Da qui volgendo a sud si scende con entusiasmante discesa il ripido vallone ricollegandosi all’itinerario sopra descritto.
Rif. Croz Altissimo
verso Molveno
118
119
42 Da Campiglio a Molveno
OS
5,30 ore
E
450
Attraverso la Bocca di Tuckett 2656 m
Bocca di Tuckett
Trasversate nel Gruppo di Brenta
Cima Brenta
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
salita 450 m circa; discesa 1792 m
Tempo
salita ore 2,30; discesa ore 3,00
Difficoltà OS
Esposizioneest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE bellissima traversata in ambiente selvaggio. Possibili valanghe
nella parte alta sotto la Bocca di Tuckett.
Salita: lungo l’itinerario 14 fino alla Bocca di Tuckett (ore 2,30).
Discesa: dalla Bocca di Tuckett si scende nella Val Perse tenendosi al centro del vallone che,
dapprima largo, si restringe poi a canale sempre più ripido e stretto tra le pareti rocciose, sino
a sbucare nella Val delle Seghe. Si raggiunge così il Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m. Da qui
per strada forestale normalmente battuta dal mezzo del rifugio si giunge a Molveno 864 m
(ore 2,30–5,30).
Rif. Croz Altissimo
120
121
43 Da Campiglio a Molveno
OSA
10 ore
E
1581
Attraverso la Bocchetta Molveno 2729 m
Bocc. Molveno
Trasversate nel Gruppo di Brenta
Cima Brenta Alta
Partenza
stazione intermedia Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza)
1148 m
Dislivello
salita 1581 m; discesa 1886 m
Tempo
salita ore 6,00; discesa ore 4,00
Difficoltà OSA
Esposizioneest
Attrezzatura
piccozza e ramponi
VALUTAZIONE grande traversata faticosa ed impegnativa.
Salita: lungo l’itinerario 16 fino alla Bocchetta Molveno (ore 6,00).
Discesa: dalla Bocchetta Molveno 2729 m si scende con cautela a piedi il primo ripido tratto;
poi, calzati gli sci, si raggiunge con bella discesa la Busa del Castellaz. Si prosegue in direzione
sud-est verso l’estremità della Busa; ci si abbassa direttamente superando un salto roccioso,
quindi nuovamente verso destra su una fascia pianeggiante fino ad un grosso masso. Si piega
ora a sinistra e per un valloncello si arriva al Baito dei Massodi 1994 m, in prossimità della strapiombante parete del Castelletto dei Massodi. Si scende, cercando di mantenere la direttiva
del sentiero estivo, fino al Rifugio della Selvata 1630 m, e da qui, facendo attenzione a possibili
valanghe, si prosegue su un difficile tracciato sino al Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m, dove
la Val delle Seghe confluisce con la Val Perse. Da qui per strada forestale, normalmente battuta
dal mezzo del rifugio, si giunge a Molveno 864 m (ore 6,00–10.00).
Conca Massodi
Rif. Selvata
122
123
44 Da Campiglio a Molveno
OS
9 ore
E
1404
Attraverso la Bocca di Brenta 2552 m
Trasversate nel Gruppo di Brenta
Cima Brenta Alta
Bocca Brenta
Partenza
stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-­Campiglio (Plaza)
1148 m
Dislivello
salita 1404 m; discesa 1688 m
Tempo
salita ore 5,00; discesa ore 4,00
Difficoltà OS
Esposizioneest
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE traversata lunga ed impegnativa in ambiente grandioso.
Rif. Pedrotti
Salita: lungo l’itinerario 17 fino alla Bocca di Brenta (ore 5,00).
Discesa: dalla Bocca di Brenta 2552 m ci si abbassa con bella discesa nella conca della Val delle
Seghe e si raggiunge la piana del Laghetto dei Massodi 2165 m; da qui si prosegue sino alla
conca del Baito dei Massodi 1994 m, in prossimità della parete strapiombante del Castelletto
dei Massodi. Sotto questa si obliqua a destra superando un salto di rocce e, cercando di tenere
la direttiva del sentiero estivo, si perviene al Rifugio della Selvata 1630 m. Da qui verso sinistra
sino ad un canale slavinoso sotto il Campanile Bargossi; lo si scende e si raggiunge il fondovalle ed il Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m, dove la Val delle Seghe confluisce con la Val Perse.
Dal canale si può anche proseguire in diagonale lungo la traccia del sentiero (pericolo di valanghe) sino alla confluenza con la Val Perse e di qui al rifugio. Proseguendo per la strada forestale, normalmente battuta dal mezzo del rifugio, si giunge a Molveno 864 m (ore 5,00–9,00).
Rif. Selvata
Rif. Croz Altissimo
124
125
45 Da Campiglio a S. Lorenzo di Banale
BSA
9,30 ore
E
1701
Attraverso la Bocca d’Ambiez 2849 m
stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-­Campiglio (Plaza)
1148 m
Dislivello
salita 1701 m; discesa 2091 m
Tempo
salita ore 6,00; discesa ore 3,30
Difficoltà BSA
Esposizioneest
Attrezzatura
piccozza e ramponi
VALUTAZIONE bella traversata, lunga ed impegnativa.
Trasversate nel Gruppo di Brenta
Bocca d’Ambiez
Partenza
Rif. Agostini
Salita: si procede lungo l’itinerario 18 sino poco sotto la Bocca dei Camosci; prima di raggiungerla si piega a sinistra e si punta alla Bocca d’Ambiez, che si raggiunge con salita molto ripida,
sci in spalla (ore 6,00).
Discesa: dalla Bocca d’Ambiez ci si abbassa per alcuni metri con gli sci in spalla; calzati gli sci
si inizia la discesa lungo la Vedretta d’Ambiez sino al Rifugio Agostini 2410 m. Da qui si obliqua
con bella e ripida discesa verso sinistra onde evitare alcuni salti di roccia. Si raggiunge così il
Rifugio al Cacciatore, in prossimità della malga Prato di Sopra 1880 m. Seguendo il tracciato
della carrareccia si raggiunge Malga Prato di Sotto 1689 m, e proseguendo sempre per la strada si giunge, dopo aver superato una forra caratteristica, al Ponte di Brocca 1304 m, e quindi a
S. Lorenzo di Banale 758 m (ore 6,00–9,30).
Rif. Cacciatore
126
127
46 Da Campiglio a Mavignola
BS
4,30 ore
E–SE
925
Trasversate nel Gruppo della Presanella
Attraverso il Passo della Falculotta 2295 m
Monte Ritòrt
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE strada forestale che parte al km 21,4 della S.S. 239 PinzoloCampiglio, a 2,5 km da Campiglio; piazzola con panchine su
curva della statale, 1370 m circa
salita 925 m; discesa 1209 m
salita ore 3,00; discesa ore 1,30
BS
salita prevalentemente est, discesa sud e est
normale scialpinistica
itinerario non molto frequentato, ma vario ed interessante. La
discesa del ripido canale che scende dal Passo della Falculotta deve essere affrontata con nevi sicure. Il percorso sotto la
Malga Valchestria ha vegetazione fitta e pertanto richiede un
buon innevamento.
)(
Passo Falculotta
Malga Valchestria
Salita: con l’itinerario 27 fino al Passo della Falculotta 2295 m (ore 3,00).
Discesa: dal Passo ci si abbassa direttamente in direzione sud lungo un ripido canale, sovente
tormentato da valanghe, e si raggiunge velocemente il pianoro di Malga Valchestria 1888 m
(ore 0,30–3,30). Dalla malga si scende verso sud attraverso un vallone percorso da un affluente
di destra del Sarca di Campiglio, il quale dopo un breve tratto si restringe a forra impraticabile.
Allora, dopo essere scesi un poco nel vallone, si deve tagliare a destra e procedere in leggera
discesa diagonale sul fianco destro della valle in un bosco molto fitto dove risulta difficile
orientarsi, a meno che non si riesca ad individuare la traccia del sentiero estivo. Si sbuca così
d’improvviso nella radura di Claemp 1540 m (ore 0,30–4,00). Da qui si scende verso sinistra in
una fitta boscaglia di ontani per andare a riprendere il vallone, ora più aperto, che si era prima
abbandonato. Si scende sui facili pendii alla destra del torrentello raggiungendo così la S.S.
239 di Madonna di Campiglio al km 22,5 nei pressi del 1° tornante in località La Palù, un paio di
km a monte dell’abitato di S. Antonio di Mavignola 1286 m (ore 0,30-4,30).
Milegna
Radura Claemp
Alternativa: dalla Malga Valchestria si può scendere con discesa diagonale in un fitto bosco
verso località Milegna e di qui per strada raggiungere il punto di partenza. Consigliabile solo
se si riesce ad individuare e seguire il sentiero estivo.
128
129
47 Da Campiglio a Mavignola
BS
6 ore
S
826
Trasversate nel Gruppo della Presanella
Attraverso il Passo Nambrón 2460 m
Passo Nambrón
Partenza
Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile
da Campiglio per strada carrozzabile
Dislivello
salita 826 m; discesa 1374 m
Tempo
salita ore 3,30; discesa ore 2,30
Difficoltà BS
Esposizionesud
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE traversata molto interessante, semplice e non faticosa.
­Bellissima la parte alta della discesa.
)(
Salita: lungo l’itinerario 30 fino al Lago Serodoli 2368 m (ore 2,30). Da qui si attraversa in
direzione ovest prima il Lago Serodoli e poi il vicino Lago Gelato 2393 m, sormontato dalla
cuspide triangolare della Rocca di Nambrón, quindi volgendo a sinistra si affronta il breve ma
ripido pendio che porta al Passo Nambrón 2460 m (ore 1,00–3,30).
Discesa: dal Passo ci si abbassa con bella discesa nell’ampia Busa degli Spini 2086 m, e
proseguendo nel mezzo della valle ci si immette in una seconda conca che con facile discesa
conduce alla piana di Malga Vallina 1410 m. Si prosegue fino allo sbocco della piana, si attraversa il Sarca di Nambrón e, tenendosi preferibilmente sulla sinistra, si scende il sottostante
pendio incontrando qualche difficoltà per la vegetazione intricata ed i grossi massi. Si giunge
così al ponte della strada che porta in piano al Rifugio Nambrón 1355 m. Seguendo la strada si
perviene rapidamente al tornante n°4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio, poco sotto l’abitato di
S. Antonio di Mavignola 1086 m.
Rifugio Nambrón
130
131
48 Da Mavignola a Vermiglio
OSA
4,30/9,30 ore
N
1287/1185
Cima Presanella
Partenza
Dislivello
Tempo
Difficoltà Esposizione
Attrezzatura
VALUTAZIONE Trasversate nel Gruppo della Presanella
Attraverso la Cima Presanella 3558 m
Passo Cercen
tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo-­
Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola
salita 1287 m + 1185 m; discesa 2323 m
salita ore 4,30 + 5,30; discesa ore 4,00
OSA
prevalente nord
corda, piccozza e ramponi
grande traversata, lunga ed impegnativa, paesaggisticamente
straordinaria.
)(
Rif. Denza
Salita: lungo l’itinerario 23 fino a Cima Presanella (ore 10,00).
Discesa: dalla cima della Presanella ci si avvia in direzione ovest, mantenendosi costantemente vicini alla cresta che collega la Cima Presanella alla Cima Vermiglio, sino a raggiungere lo
stretto intaglio della Sella di Freshfield 3375 m, fra la Cima Vermiglio e la Cima Gabbiolo.
Ci si abbassa lungo la vedretta, facendo attenzione agli evidenti crepacci, e si punta all’ampia
sella del Passo Cercen 3022 m; senza raggiungerlo si prosegue ora con bella discesa sempre
sulla Vedretta Presanella in direzione nord-ovest, sotto le incombenti pareti della Cima Vermiglio. Giunti su un dosso a quota 2520 m circa ci si abbassa in direzione nord-nord ovest
sino a raggiungere il Rifugio Denza 2298 m. Dal rifugio si scende in direzione nord con un
lungo traverso su erti pendii sino a raggiungere la traccia del sentiero estivo che proviene dal
vecchio Forte Pozzi Alti. La si segue per un breve tratto per poi abbandonarla abbassandosi a
destra lungo la traccia del sentiero estivo che sale direttamente dal fondovalle, superando il
caratteristico roccione sul quale è scavato il sentiero (passaggio della “Scalazza”); si giunge così
ai Masi di Stavèl 1273 m e, proseguendo lungo il sentiero, a Stavèl 1235 m, dove arrivano le
automobili (ore 10,00–14,00).
132
133
48 Da Mavignola a Vermiglio
OSA
4,30/9,30 ore
N
1287/1185
Bocca Amola
Cima Presanella
Sella Freshfield
Passo
Cercen
Alternativa di discesa: consente di scendere evitando il passaggio della “Scalazza”. Dal dosso
a quota 2520 m circa, senza volgere a sinistra verso il Rifugio Denza, si punta in direzione
nord-est verso alcune evidenti pareti rocciose; si scende per un canalone percorso da grosse
valanghe e si raggiunge una conca nei pressi del Bivacco della Forestale 1883 m. Senza raggiungerlo si prosegue sulla destra del Rio Stavèl sino ad un pianoro, si entra nel bosco e ci si
ricongiunge al tracciato sopra descritto che porta ai Masi Stavèl ed a Stavèl.
Alternativa di traversata attraverso la Bocca d’Amola 3076 m: dal Rifugio Segantini, raggiungibile con l’itinerario 23, è possibile raggiungere Vermiglio attraverso la Bocca d’Amola
senza salire alla vetta della Cima Presanella, con una traversata grandiosa. Dal Rifugio Segantini 2373 m si obliqua leggermente a destra puntando ad un evidente pianoro al termine
del vallone che scende dalla Vedretta d’Amola. Si percorre senza via obbligata il vallone che
progressivamente aumenta la propria pendenza sino a raggiungere la Bocca d’Amola 3076 m
(ore 3,00). Da qui ci si abbassa sulla Vedretta Presanella verso sinistra sotto le impressionanti
pareti Nord della Cima Presanella e della Cima di Vermiglio; fare attenzione in questo tratto ai
numerosi e profondi crepacci che possono rendere insidiosa la discesa. Ci si ricollega così al
dosso di quota circa 2520 m dell’itinerario sopra descritto.
134
48
)(
48 altern.
135
Trasversate nel Gruppo della Presanella
Attraverso la Cima Presanella 3558 m
49 Da Mavignola a Ossana
BSA
9,30 ore
E–N
1531
Cima Ginèr
Trasversate nel Gruppo della Presanella
Attraverso il Passo Scarpacò 2617 m
Cima di Bon
Partenza
tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo-­
Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola
Dislivello
salita 1531 m; discesa 1612 m
Tempo
salita ore 6,30; discesa ore 3,00
Difficoltà BSA
Esposizione
salita est, discesa nord
Attrezzaturaramponi
VALUTAZIONE traversata molto consigliabile, di notevole sviluppo. La discesa è bellissima nella prima parte, mentre è un po’ accidentata
nella zona boschiva.
Salita: lungo l’itinerario 25 sino al Laghetto Scarpacò 2557 m (ore 6,00). Da qui si punta al
­sovrastante Passo Scarpacò 2617 m, che si può raggiungere con salita obliqua attraverso i
pendii di destra, oppure con salita diretta dalla conca lacustre (ore 0,30–6,30).
Discesa: dal Passo ci si abbassa con entusiasmante discesa lungo il ripidissimo vallone che
porta alla conca del Lago Venezia in Val di Bon 2046 m, e da qui si scende tenendosi al centro
della valle fino a raggiungere il ripido pendio boscoso dove si trova il diroccato Baito di Bon
1686 m. Scegliendo preferibilmente i pendii di sinistra si scende sul fondo pianeggiante della
valle e si raggiunge un nuovo ripido pendio boscoso che si percorre verso destra fino a portarsi sul fondo della Val Piana. Attraverso un rado bosco si costeggia il torrente Foce fino ai ripiani
ondulati di Malga Val Piana 1311 m. Seguendo la strada che percorre il fondo della Val Piana si
raggiunge l’abitato di Ossana 1005 m (ore 3,00).
136
137
50 Da Campiglio a Pellizzano
BS
6 ore
N
881
Cima Lastè
Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile
da Campiglio per strada carrozzabile
Dislivello
salita 881 m; discesa 1207 m
Tempo
salita ore 3,30; discesa ore 2,30
Difficoltà BS
Esposizionenord
Attrezzatura
normale sci alpinistica
VALUTAZIONE bella traversata, salita non eccessivamente faticosa, discesa
lunga e remunerativa.
Trasversate nel Gruppo della Presanella
Attraverso il Passo Valgelada 2515 m
Passo Valgelada
Partenza
)(
Salita: lungo l’itinerario 30 fino al Lago Serodoli 2368 m (ore 2,30). Da qui si attraversa il Lago
in direzione ovest, si raggiunge il Lago Gelato e puntando decisamente a nord si sale senza via
obbligata il pendio che porta al Passo Valgelada, che si apre tra la Cima Bellavista a destra e la
Cima di Valgelada a sinistra.
Discesa: dal Passo ci si abbassa con splendida discesa nel vallone sottostante; dove questo
diventa pianeggiante si punta leggermente a sinistra e si superano alcuni ripidi salti con grossi
massi di frane. Giunti alla confluenza dell’ampio vallone che scende dalla Sella d’Artuìch, ci
si porta sui pendii di destra su un terrazzo alberato e per un ripido pendio si raggiunge un
pianoro. Seguendo il percorso del torrente, attraverso piccole forre, si arriva alla vasta piana
paludosa del Lago di Stablò 1712 m. Allo sbocco della piana ci si porta a destra penetrando nel
fitto bosco e lungo una traccia di sentiero si scende fino a raggiungere la strada che proviene
dal Rifugio Artuìch; da qui con veloce discesa seguendo la strada si perviene alla Malga di
Sopra 1546 m. Sempre lungo la strada si raggiunge l’incrocio che porta al Lago dei Caprioli ed
a Malga Fazzón 1307 m, ove arrivano le automobili.
138
Lago Caprioli
139
51 Cima della Vallazza – Sella di Cima Grosté
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
800 m circa
Tempo
ore 6,00
Difficoltà BSA
Esposizionevaria
Attrezzatura
piccozza e ramponi
VALUTAZIONE concatenamento di grande interesse, che può essere effettuato anche in stagione molto avanzata, dal momento che si
svolge tutto oltre quota 2500 m.
Percorso: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté si segue l’itinerario 9 di Cima
Roma sino alla Sella Flavona 2500 m. Da qui ci si abbassa leggermente nel vallone tra Cima
della Vallazza e Cima Roma e lo si risale senza difficoltà fino a poco prima dell’intaglio che
separa le due cime. Si piega quindi decisamente a sinistra affrontando il ripido scivolo di Cima
della Vallazza; superato tra due rocce il punto più ripido, si prosegue a piedi sulle roccette
sommitali della punta di destra della Cima della Vallazza 2810 m. Si riscende per la via di salita
e dal vallone si risale il pendio Nord di Cima Roma superando alcune fasce rocciose con uno
spostamento verso destra che porta a raggiungere l’itinerario 9 e la vetta di Cima Roma. Si
scende dalla cima in direzione nord-ovest per un tratto con l’itinerario 9, quindi si traversa verso sinistra lungo delle cengie tra fasce rocciose puntando all’evidente ripido canale che scende
dalla Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Lo si risale sino alla bocchetta, si volge poi a
destra risalendo un altro ripido canalino e si raggiunge la Sella di Cima Grosté 2850 m. Da qui
con l’itinerario 11 si scende fino a raggiungere la stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté.
140
Cima Roma
Cima
Vallazza
6 ore
varia
800
Concatenamenti nel Gruppo di Brenta
Cima della Vallazza, 2810 m – Cima Roma, 2827 m –
Sella di Cima Grosté, 2850 m
BSA
Sella
Grosté
Cabinovia Grosté
141
52
Sella di Cima Grosté – Cima Sella
OSA
Sella di Cima Grosté da nord, 2850 m – Cima Sella da nord,
2917 m – Discesa in Val Brenta (Plaza)
Bocc. Campaniletto Camosci
Sella
Grosté
Partenza
stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m
Dislivello
800 m circa
Tempo
ore 6,30
Difficoltà OSA
Esposizionevaria
Attrezzatura
corda, piccozza e ramponi
VALUTAZIONE bellissimo concatenamento, vario ed impegnativo.
Percorso: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté si raggiunge la Sella di Cima
­Grosté con l’itinerario 11. Si scende sul versante sud lungo un ripido canalino fino alla
­Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Ci si cala per il ripidissimo canale con cautela ed al
suo termine ci si sposta a sinistra cercando di non perdere quota. Ci si collega qui all’itinerario
12 che ci porta dapprima alla Cima Sella e poi, con lunga discesa, a Plaza, alla stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio.
6,30 ore
varia
800
Cima Sella
Cabinovia Grosté
Rif. Tuckett
142
143
Monte Nambrón da nord, 2625 m – Monte Serodoli, 2708 m –
Monte Nambino da sud-est, 2678 m
MS
Monte Nambrón
Monte Serodoli
7 ore
varia
1500
Monte Nambino
Partenza
Malga Nambino (dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile
da Campiglio per strada carrozzabile
Dislivello
1500 m circa
Tempo
ore 7,00
Difficoltà MS
Esposizionevaria
Attrezzatura
normale scialpinistica
VALUTAZIONE interessante concatenamento che si svolge interamente nella
conca del Serodoli.
Percorso: con l’itinerario 29 si raggiunge Monte Nambrón. Dalla cima si scende lungo l’ultimo
pendio obliquando a sinistra e puntando al pendio Est del Monte Serodoli. Lo si risale con un
traverso verso destra sino a raggiungere lo spigolo Est, ricollegandoci qui all’itinerario 30 fino
in vetta. Si scende al Lago Serodoli e da qui si punta verso nord lungo alcuni dossi, collegandosi all’itinerario 31 che porta in vetta al Monte Nambino, e con lo stesso itinerario si scende a
valle alla Malga Nambino.
Lago
Nambino
La Zangola
144
145
Concatenamenti nel Gruppo della Presanella
53 Monte Nambrón – Monte Nambino
Monte Nambino da nord-est, 2678 m – Cima Lastè, 2770 m –
Cima Schulz, 2614 m
MSA
Monte
Nambino
Cima Lastè
8 ore
varia
1400
Concatenamenti nel Gruppo della Presanella
54 Monte Nambino – Cima Schulz
Cima Schulz
Partenza
piazzale del Ristorante Genzianella (1556 m), pochi km dopo
il Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-­
Dimaro
Dislivello
1400 m circa
Tempo
ore 8,00
Difficoltà MSA
Esposizionevaria
Attrezzatura
piccozza e ramponi
VALUTAZIONE bel concatenamento, lungo ed impegnativo.
Percorso: con l’itinerario 33 si raggiunge il Monte Nambino 2678 m. Si scende brevemente
lungo l’ultimo ripido canale e da qui si punta alla Cima Lastè 2770 m, che si raggiunge con
l’itinerario 34. Scesi dalla cima ci si ricollega all’itinerario 35 che porta in vetta alla Cima Schulz
2670 m e, con lo stesso itinerario in discesa, si scende a Malga Nambino.
Lago
Malghette
Seggiovie
146
147
Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena
Madonna di Campiglio, la vicina Pinzolo e la Val Rendena
sono un mosaico di bellezze naturalistiche che offre la possibilità di vivere l’esperienza della montagna a 360°: dallo sci
alpinismo alle escursioni a piedi o con le racchette da neve,
dallo sci allo snowboard, dallo sleddog all’arrampicata su
ghiaccio.
In questi luoghi il paesaggio alpino condensa il meglio di
sé: a est si trovano le Dolomiti di Brenta – Patrimonio
Unesco – con guglie e torrioni suggestivi da scoprire anche
sotto il manto invernale; a ovest si ammirano i ghiacciai
dell’Adamello e della Presanella, ideali per le escursioni
primaverili. Tutt’intorno fa da cornice il Parco Naturale
Adamello Brenta con la sua straordinaria ricchezza di flora
e fauna.
Importanti eventi internazionali di sci alpinismo come la
International Ski Alp Race Dolomiti di Brenta e la Skialp Val
Rendena richiamano ogni anno molti atleti, facendo scoprire
loro la bellezza e l’unicità di questo territorio.
148
Azienda per il Turismo
Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena
Tel. +39 0465 447501 –+39 0465 501007
www.campigliodolomiti.it [email protected]
149
Un nuovo inverno
Dicembre 2011: nasce la
nuova skiarea Campiglio
Val Rendena Val di Sole
Discese emozionanti e impianti di risalita
­h i-tech collegano Pinzolo, in Val Rendena, alla Val di Sole, con al centro
1 skipass
Madonna di Campiglio.
150 km di piste sci ai piedi
Rendena Val di Sole, che sciatori e
È la nuova skiarea Campiglio Val
snowboarder hanno a disposizione
5 snowpark
dall’inverno 2011/12.
95% innevamento
programmato
Disegnata nel cuore delle Dolomiti
62 impianti di risalita
con i suoi 150 km di piste per tutti i
95 piste
gusti, è la più grande del Trentino.
850–2500 metri altitudine
skiarea
piglio Express, la più panoramica
di Brenta Patrimonio dell’Umanità,
La nuova telecabina Pinzolo Camdi tutte, unisce Pinzolo a Madonna
di Campiglio, regalando spetta-
colari scenari sui paesaggi più belli del
Parco Naturale Adamello Brenta.
rifugio Giorgio Graffer
2261 m
Il rifugio è situato in posizione strategica in prossimità delle classiche cime del Brenta e punto di appoggio per i diversi attraversamenti del gruppo di Brenta. Tutti i letti sono muniti di piumino e il
rifugio come anche le stanze sono riscaldati. Il rifugio si trova direttamente lungo le piste del Grostè ed è quindi facilmente raggiungibile, mantenendo comunque una calorosa accoglienza alpinistica.
In estate è punto di partenza per innumerevoli vie ferrate facili e
medio/difficili attorno alle cime del Brenta e arrampicate classiche
sulle pareti e torrioni della Corna Rossa, Cima Grostè e la via
normale di Pietragrande. È una tappa ambita del circuito Dolomiti
di Brenta Bike e offre solarium e ristorante/self service con piatti
tipici trentini da gustare, nei mesi invernali, anche in terrazza.
Gestione: G. A. Roberto Manni, Grosté, Loc. Graffer
I-38086 Madonna di Campiglio, Dolomiti di Brenta
Tel. / Fax rifugio +39 0465 441358
Cell. +39 348 4105877
www.graffer.com, [email protected]
Inverno: da Natale a Pasqua,
55 posti in camere da 2-3-4-5 letti e una camerata da 12
Estate: da giugno a settembre, 78 posti totali
Mete scialpinistiche nelle vicinanze
2500 m
Il rifugio è situato in posizione centrale rispetto alle molteplici
escursioni scialpinistiche e attraversamenti del Gruppo di Brenta.
Facilmente raggiungibile anche con il bagaglio, perché situato direttamente alla stazione a monte della cabinovia del Grostè.
In estate è punto di partenza per innumerevoli vie ferrate e arrampicate sulle classiche cime del Brenta: sentiero Vidi, sentiero Benini,
Bocchette Alte, cima Grostè, cima Roma e Pietra Grande. Per coloro
che preferiscono facili camminate in ambiente dolomitico segnaliamo il sentiero per il rifugio Tuckett, quello per il lago Spinale o la
discesa per Vallesinella.
Offre solarium, ristorante e self service con piatti tipici trentini.
Gestione: Roberto Scalfi
Passo Grosté
Tel. / Fax rifugio +39 0465 440115
Cell. +39 335 6442690
www.groste.it, [email protected]
Inverno: da fine novembre al 25 aprile, 15 posti in camere da 2 e 3
letti con servizi in stanza e riscaldamento
Estate: dal 20 giugno al 20 settembre
Mete scialpinistiche nelle vicinanze
Cima Grostè (da est e da nord)
Rifugio Graffer ( per la malga Vagliana)
2261 m
ore 3,30
Rifugio Graffer (per la malga Vagliana)
2261 m
ore 3,30
Rifugio Graffer ( attraverso malga Fevri)
2261 m
ore 3,30
Rifugio Graffer (attraverso malga Fevri)
2261 m
ore 3,30
Cima Vagliana
2861 m
ore 4,30
Cima Vagliana
2861 m
ore 4,30
Bocchetta dei Tre Sassi
(lungo Val delle Giare)
2613 m
ore 3,30
Bocchetta dei Tre Sassi
(lungo Val delle Giare)
2613 m
ore 3,30
Cima Roma
2837 m
ore 4
Cima Roma
2837 m
ore 4
Sella di Cima Grostè da est
2850 m
ore 2,30
Cima Sella (diversi itinerari)
2917 m
ore 5,30–6
Cima Sella (diversi itinerari)
2917 m
ore 5,30–6
Bocca di Tuckett
2648 m
ore 4,30
Bocca di Tuckett
2648 m
ore 4,30
Da Campiglio alla Val di Tovel
2503 m
ore 7
Da Campiglio alla Val di Tovel
2503 m
ore 7
Da Campiglio al Lago di Tovel
(due diverse)
2376–
2500 m
ore 5–7,30
Da Campiglio al Lago di Tovel
(due diverse)
2376–
2500 m
ore 5–7,30
Da Campiglio a Spormaggiore
2440 m
ore 5,30
Da Campiglio a Spormaggiore
2440 m
ore 5,30
ore 5–5,30
Da Campiglio a Molveno
(due diverse)
2437 m
ore 5–5,30
Trasversate
Da Campiglio a Molveno
(due diverse)
152
rifugio Stoppani
Trasversate
2437 m
153
Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo
Gruppo Guide Alpine Madonna di Campiglio
IL TREKKING
Il Trekking è camminare per conoscere e vivere l’ambiente che
ci circonda in profonda armonia. È inoltre un’attività alla portata di tutti; si possono infatti scegliere bellissimi itinerari che
non presentano difficoltà e sono adatti a chiunque. Le guide
alpine organizzano trekking di varia difficoltà nel Gruppo di
Brenta e nel Gruppo Adamello/Presanella.
In Inverno
SCI ALPINISMO
Lo sci alpinismo è un’attività entusiasmante per chiunque
­voglia allontanarsi dall’affollamento delle piste e immergersi
in un ambiente silenzioso e incontaminato, gustando incantevoli paesaggi d’alta quota. Salite con pelli di foca e poi... giù
nella neve fresca del fuori pista! Con la guida potrete scendere
anche dalle cime più impegnative del Gruppo del Brenta,
dell’Adamello, della Presanella, dell’Ortles e del Cevedale.
ESCURSIONI CON RACCHETTE DA NEVE (Ciaspole)
A qualsiasi età e senza specifico allenamento si possono vivere
delle emozioni particolari percorrendo in inverno itinerari in
un candore da favola.La guida alpina esperta conoscitrice del
territorio e delle sue vicende vi accompagnerà in entusiasmanti
escursioni mattiniere, pomeridiane e notturne con cena in
rifugio.
FREE RIDE
La massima espressione sciistica in campo libero è lo sci
­f uoripista. È naturale riscontrare nello sciatore il desiderio
di sciare in libertà, in ambienti non delimitati, infatti tutta
l’esperienza sciistica precedentemente maturata trova in
questi ambienti e in questo modo di sciare ampi spazi di sperimentazione e di soddisfazione. La Guida Alpina vi insegna
le nuove tecniche con gli appositi sci da free ride per darvi la
possibilità di scoprire sensazioni uniche in neve fresca.
154
In Estate
LE VIE FERRATE
Il gruppo di Brenta possiede uno dei più completi e articolati
sistemi di vie ferrate delle Alpi, che copre tutto il massiccio
e permette anche ai non alpinisti di vivere la montagna in
modo completo ed entusiasmante. Non è comunque prudente
avventurarsi in un ambiente alpinistico senza un supporto
tecnico professionale; per questo le guide alpine organizzano
escursioni dove insegnano ad utilizzare l’attrezzatura adeguata offrendo indimenticabili emozioni in totale sicurezza.
CORSI DI ROCCIA E DI ARRAMPICATA
L’arrampicata è un’attività completa, che dà emozioni, richiede
concentrazione e fa fare movimento. Per affrontare in sicurezza la montagna proponiamo corsi di roccia di tre o sei giorni,
organizzati su due livelli: corso base e corso di perfezionamento. Per imparare i nodi, l’uso della corda,le caratteristiche dei
materiali e il loro corretto utilizzo. Minimo 4 persone.
Proponiamo inoltre lezioni individuali e collettive di arrampicata su palestra naturale e indoor per imparare le tecniche
di salita, l’analisi corretta della conformità della roccia e la
conoscenza dell’attrezzatura d’arrampicata.
LA MONTAGNA DEI RAGAZZI
Per i ragazzi che amano muoversi, giocare e stare insieme,
la montagna è un luogo stimolante. Per poterla conoscere in
modo facile e sicuro, le guide alpine organizzano molte attività
educative e divertenti: l’arrampicata,il tarzaning, il ponte
tibetano e le gite per scoprire e osservare gli animali.
ARRAMPICATA CLASSICA E SPORTIVA
Per chi desidera un rapporto con la montagna totale e profondo,
da condividere con il compagno di cordata, la guida alpina è il
partner tradizionale e “storico”. Sia per chi ama l’arrampicata
sportiva che per chi ama l’arrampicata classica, la guida diventa
con naturalezza l’amico ed il maestro, colui che dà tutta la sicurezza necessaria e soprattutto che insegna le tecniche migliori
per affrontare le difficoltà.
1911–2011
Centesimo Anniversario
Nell´autunno del 1911 a Madonna di Campiglio un
gruppo di uomini, guide alpine, unì le proprie forze
e le proprie competenze
nell´intento di offrire un
miglior servizio all´ospite e
al viaggiatore.
Il 24 ottobre 1911 l´I. R.
Luogotenenza di Innsbruck
concedeva il nulla osta per
la fondazione del sodalizio:
nasceva così il Gruppo
Guide Alpine di Madonna
di Campiglio, a tutt´oggi la
prima e più antica associazione della località trentina dedicata alla cura
dell´ospite, alla tutela del territorio e alla promozione
del paese.
In occasione del centesimo anniversario della fondazione della “Società Soccorso tra le guide alpine
e portatori” Madonna di Campiglio ricorda i suoi
pionieri, che con coraggio e lungimiranza posero le
basi della moderna promozione turistica.
Inoltre: corsi di ghiaccio, arrampicate su cascate e ghiaccio,
escursioni naturalistiche.
Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo
Gruppo Guide Alpine Madonna di Campiglio
Via Pradalago 17 Tel./Fax +39 0465 442634
www.guidealpinecampiglio.it, [email protected]
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controllo in ogni situazione
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La tecnologia sMart-antenna analizza l’antenna
trasmittente sintonizzandosi sulla migliore posizione.
risultato: incremento di Portata di oltre il
43% dalla peggiore posizione e senza distinzione
di localizzatori a.r.t.va.
PriMo localizzatore a.r.t.va. con ricezione
a 3 antenne con indicazione della distanza e della
posizione relativa dei travolti segnalati.
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Noleggio sci
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Piazza Righi 15
I-38086 Madonna di Campiglio (TN)
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Avvertenza
la presente opera è stata realizzata con la massima cura. Ciò
nonostante tutte le informazioni e i dati in essa contenuti
sono da considerarsi meramente indicative: l’Autore e
l’Editore pertanto non si assumono alcuna responsabilità
per eventuali danni o svantaggi derivanti da un loro eventuale utilizzo.
© 2011 by Tappeiner S.p.A., Lana (BZ), Italia
© 2011 Cierre Edizioni per l’edizione italiana,
Alto Adige escluso
Tutti i diritti riservati.
Quest’opera è protetta in ogni sua parte da copyright. Al di
fuori delle norme sui diritti d’autore, salvo espresso autorizzazione dell’Editore, è vietata e penalmente perseguibile
ogni sua utilizzazione totale o parziale, come la riproduzione, la traduzione e l’adattamento, con qualsiasi mezzo,
in particolare microfilm e copie fotostatiche, così come la
memorizzazione e l’elaborazione in sistemi elettronici.
Referenze fotografiche:
Airphoto Tappeiner, Roberto Bazzi
Foto di copertina: Marcello Andreolli
Inserzioni: Tappeiner S.p.A., Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, Parco Naturale
Adamello Brenta, Funivie Pinzolo, Trentino Spa, Foto Delio
Picciani e altre foto di proprietà privata degli inserzionisti
Coordinamento generale: Tappeiner S.p.A., Lana (BZ)
www.tappeiner.it
Printed in Italy
ISBN 978-88-7073-601-4
www.tappeiner.it
160
Altre guide sullo Scialpinismo
Scialpinismo a Madonna di Campiglio
Volume 2
Scialpinismo in Alto Adige
Alpi Venoste, Gruppo
dell’Ortles, Alpi Breonie e
Monti Sarentini
Alpi Aurine, Dolomiti
e Lagorai
140 pagine
ISBN 978-88-7073-523-9
144 pagine
ISBN 978-88-7073-450-8
Volume 3
Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS
Scialpinismo
nel Trentino
Lagorai
Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda
Alessandro Beber
Ulrich Kössler
Volume 1
Scialpinismo in Alto Adige
Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei dintorni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta
e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna
di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraversano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto
di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti
dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di
salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche
e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediatamente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una
evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento.
Scialpinismo d’avventura
Lagorai
Scialpinismo d’avventura
Adamello, Presanella,
Brenta, Ortles, Dolomiti,
Lagorai, alto Garda
I migliori itinerari ad
anello e in traversata
144 pagine
ISBN 978-88-7073-559-8
196 pagine
ISBN 978-88-7073-563-5
Marcello Andreolli
Roberto Bazzi
Jacques Casiraghi
Scialpinismo a
Madonna di Campiglio
Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella
Marcello Andreolli
Roberto Bazzi
Jacques Casiraghi
nato a Tione di Trento
il 12/10/1937
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1974
nato a Varese
il 05/04/1942
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1979
nato a Monza
il 09/12/1939
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1977
Autori
I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica
e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella,
Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta.
Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli
Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide
Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presanella.
I migliori itinerari ad anello e in traversata
Vol. 3
Scialpinismo in Trentino
Scialpinismo a Madonna di Campiglio
54 itinerari
www.tappeiner.it
Altre guide sullo Scialpinismo
Scialpinismo a Madonna di Campiglio
Volume 2
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Alpi Venoste, Gruppo
dell’Ortles, Alpi Breonie e
Monti Sarentini
Alpi Aurine, Dolomiti
e Lagorai
140 pagine
ISBN 978-88-7073-523-9
144 pagine
ISBN 978-88-7073-450-8
Volume 3
Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS
Scialpinismo
nel Trentino
Lagorai
Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda
Alessandro Beber
Ulrich Kössler
Volume 1
Scialpinismo in Alto Adige
Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei dintorni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta
e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna
di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraversano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto
di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti
dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di
salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche
e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediatamente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una
evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento.
Scialpinismo d’avventura
Lagorai
Scialpinismo d’avventura
Adamello, Presanella,
Brenta, Ortles, Dolomiti,
Lagorai, alto Garda
I migliori itinerari ad
anello e in traversata
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ISBN 978-88-7073-559-8
196 pagine
ISBN 978-88-7073-563-5
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Roberto Bazzi
Jacques Casiraghi
Scialpinismo a
Madonna di Campiglio
Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella
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Roberto Bazzi
Jacques Casiraghi
nato a Tione di Trento
il 12/10/1937
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1974
nato a Varese
il 05/04/1942
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1979
nato a Monza
il 09/12/1939
Istruttore Nazionale
di Scialpinismo (INSA)
dal 1977
Autori
I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica
e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella,
Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta.
Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli
Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide
Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presanella.
I migliori itinerari ad anello e in traversata
Vol. 3
Scialpinismo in Trentino
Scialpinismo a Madonna di Campiglio
54 itinerari
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