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i ceri guardano sempre avanti

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i ceri guardano sempre avanti
Ti a
Gubbio oggi - Mensile - Anno XXV - n. 04 - Sped. A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Perugia - € 3,90
GIUGNO 2015
i ceri guardano
sempre avanti
All'interno:
• Il ricordo di Carlinga
• Un turista racconta i “suoi” Ceri
su Facebook
• Le istantanee del 15 maggio 2015
Da staccare:
"I Misteri di Gubbio"
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CONTENUTI
Mensile indipendente di informazione della città di Gubbio
GIUGNO 2015
Cosa resta del 15 maggio 4
Dopo i Ceri
Una Festa sempre uguale ma sempre diversa 6
Lungo gli stradoni della vita 8
Adiòs, Carlinga! 10
Basta il rispetto... 12
15 maggio 14
Il concerto in onore di S. Ubaldo 16
Racconto fotografico 18
Attualità
Gubbio vola a Expo 2015 24
Tempo di assunzioni a palazzo Pretorio 26
Nuovi alloggi per gli anziani 27
Alla scoperta degli Antichi Umbri 28
"JointGubbio" per rilanciare l'economia locale 29
Sport
Trial: a Gubbio splende il Tricolore 30
Fontanelle Branca: che favola! 32
Tennis Tavolo Gubbio, "double" storico 34
Gubbio oggi più
Rubriche36
I fatti del mese 38
La Satira 41
Gubbio Ieri 42
03
Giugno 2015
Foto di Daniel Carnevale
Mensile indipendente di informazione della città di Gubbio
Mensile indipendente di
informazione cittadina Aut.
Trib. PG N. 37/91 del 28-11-1991
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Chiuso in redazione il 22.05. 2015
Cosa resta del 15 maggio
Sarebbe stato scontato il tema da affrontare in questo numero post Ceri, ma abbiamo scelto volutamente
di non parlarne.
I mezzi di comunicazione hanno una potenza a volte incontrollabile, soprattutto i social network e
rischiano se usati male di trasfigurare la realtà, le percezioni, e di spostare l’asse della verità, che è sempre
più difficile tenere diritto.
Quindi non ce la sentiamo di interpretare il pensiero degli eugubini o di dare la nostra versione dei fatti,
che sarebbe comunque parziale e che servirebbe a poco a questo punto, che siamo oramai fuori dal tempo e
dallo spazio in cui la festa si compie,
si è compiuta e si compirà. Lì deve
restare. I Ceri non debbono far
notizia. L’accanimento cronachistico
non serve, i Ceri si raccontano
dentro a una taverna, attorno a una
tavola, per strada, e soprattutto si
vivono.
Dunque per noi resta anche
quest’anno una splendida giornata
di Festa e di Vita, di Fede e di
Appartenenza, di Unione e di
Speranza. I Ceri guardano
sempre avanti.
Il resto della pagina lo lasciamo
vuoto per appuntare le vostre
sensazioni e i vostri ricordi di
questo 15 maggio 2015
Giugno 2015
04
DOPO I CERI
Di Martina Cancellotti
Una Festa sempre uguale
ma sempre diversa
Epilogo in basilica a sorpresa per questa edizione della Corsa.
Il sottosegretario Buitoni: «Questa è l'Italia da valorizzare»
I
riti sono gli stessi da secoli,
però il fascino dei Ceri resta immutabile e sempre in crescendo
l'emozione che si respira in ogni
angolo della città, che viene vissuta da ogni visitatore coinvolto
in un fiume fatto di fede, devozione, sonorità, e ancora di canti,
colori e profumi, tutte componenti di quello spirito liberatorio che
da sempre rappresenta un tratto
autentico della Corsa. Festa sempre uguale ma sempre diversa,
con questa edizione che sarà ricordata per l’epilogo nel chiostro
della basilica con tutti e tre i Ceri
insieme per omaggiare il Santo
Patrono. Ed è proprio il concetto
di coralità che il vescovo Mario
Ceccobelli, nel corso del pontificale in onore di Sant’Ubaldo, ha
ribadito più volte. «La Corsa – ha
affermato - non è una competizione sportiva ma una processione. È una festa speciale quella di quest’anno. Tutto avviene
insieme, segno di devozione unica verso Sant’Ubaldo. Insieme i
Ceri attendono la Corsa, insieme
corrono, corsa sugli stradoni che
sembra quasi un volo verso la
basilica». Infine, i ringraziamen-
ti: «Grazie a chi presiede la Festa,
finalmente una Festa di tutti». Se
non si considera il 2014, quando
la decisione fu - se così vogliamo
dire -“imposta”, l’ultimo anno che
si verificò la presenza dei tre Ceri
nel chiostro senza “scavijamento”
è il 2001 quando il capodieci di
San Giorgio fu Piero Angelo Radicchi (detto “Zanzi”), primo capitano in questa edizione della
Festa. LE ISTITUZIONI PRESENTI
«E’ la prima volta per me e sono
entusiasta. Una delle feste più
straordinarie a cui abbia mai assistito che avviene in una cornice
DOPO I CERI
Foto: Marco Montedori
Le istituzioni presenti
dalla grande folla presente, affettuosa anche verso di me», ha
dichiarato Stirati che, per la prima
volta, partecipa alla Corsa nella
carica istituzionale che ricopre.
Non è un “battesimo”, invece,
per il presidente della Regione
uscente, Catiuscia Marini. «Siamo
orgogliosi e fieri che la Festa sia
il simbolo dell'Umbria. Come Regione, abbiamo voluto tutelare la
Corsa con una legge che ne salvaguardi l'autenticità e ne riconosca
ufficialmente il carattere storicoidentitario», ha dichiarato il presidente. Tra le altre istituzioni, pre-
senti anche gli assessori regionali
Silvano Rometti e Fabrizio Felice
Bracco, il prefetto di Perugia Antonella De Miro, il sindaco del capoluogo umbro Andrea Romizi, il
primo cittadino di Gualdo Tadino
Massimiliano Presciutti, il rettore
dell'università di Perugia, Franco
Moriconi, e quello dell'università
per Stranieri, Giovanni Paciullo.
Tra le rappresentanze religiose, il
cardinale Lorenzo Baldisseri. Palcoscenico anche internazionale
per la Festa dei Ceri con la visita
delle delegazioni di Jesup, Thann
e Col di Lana.
07
Giugno 2015
unica e meravigliosa come Gubbio. La Corsa fa parte di quell'Italia che dobbiamo promuovere,
quell'Italia che non ha competitori al mondo». Ha esordito così
il sottosegretario ai Beni culturali,
Ilaria Borletti Buitoni, per la prima volta in città per i Ceri. Un’emozione unica per lei come per
il sindaco Filippo Mario Stirati.
Poco dopo l'Alzata non nasconde
la commozione il primo cittadino,
da sempre ceraiolo di fede sangiorgiara con una carriera sotto
il Cero ventennale. «Una sfilata
bellissima. Sono rimasto colpito
[email protected]
DOPO I CERI
Di Simone Zaccagni
Lungo gli stradoni della vita
Un cero un po' sgangherato ma prezioso, che accompagna, di generazione
in generazione, tanti bambini di Gubbio
Una
Giugno 2015
08
volta i ceri piccoli non
si svolgevano puntualmente il giorno
della festa della Repubblica, ma in
un’imprecisata domenica di giugno,
spesso quella dopo il Corpus Domini.
E così accadeva che si facessero anche
a mese inoltrato, a scuola terminata.
Quell’anno fu così, ero in quarta elementare e come premio per la buona
pagella che avevo ottenuto chiesi di
avere un cero, uno di quelli piccoli che
molti artigiani eugubini sanno costruire con perizia. Iniziammo a cercare
qualcosa che facesse al caso nostro,
ma i prezzi erano improponibili. Certo,
i ceretti che avevamo ammirato erano
proprio perfetti, del tutto simili a quelli che qualche giorno dopo sarebbero
sbucati dal portone del Palazzo dei
Consoli. Quindi, a malincuore, mi ero
rassegnato. Finché una sera, durante
una veglia di vicinato, cioè una decina
di persone sedute a cerchio dopo cena
(il facebook di una volta), mia madre
seppe che a Semonte c’era un falegname autodidatta che fabbricava dei ceretti non proprio uguali all’originale,
ma che smerciava a prezzo ribassato.
Un po’ quello che oggi fanno i Cinesi con borse ed orologi… Lo andammo a vedere il giorno dopo: in effetti
presentava differenze nel colore, non
aveva la classica forma bombata del
www.gubbiooggi.it
Di generazione...
...in generazione...
mio Cero, né i pregevoli disegni, i due
elementi erano invertiti, nel senso che
quello più grande era sopra ed il più
piccolo sotto, le manicchie non erano
comunicanti, ma incollate, e così non
scorrevano, il santo in pratica era un
pezzo di legno, dalla vaga forma antropomorfa, con una mantellina gialla.
Ma va bene, me ne innamorai subito. Il
prezzo ovviamente era molto più basso
di quanto ci eravamo sentiti dire finora,
ma pur sempre una bella cifra. Tanto
che dovetti promettere che né per il
compleanno né per Natale avrei preteso nulla. Avevo stipulato con i miei
genitori una specie di contratto, per il
quale ottenevo subito il capitale, ma mi
ripromettevo di ripagarlo ratealmente
per il resto della mia vita. Qualche lustro dopo avrei fatto la stessa cosa con
una banca, ma in quel caso si chiamava
mutuo… Caricammo subito il ceretto
nel retro della Mehari (ve la ricordate?
Era quella specie di fuoristrada della
Citroën tutta aperta, con carrozzeria
di plastica) ed io dietro che lo tenevo
fermo, sperando che all’arrivo a casa
ci fossero i miei amici sulla piazzetta,
così da fare un’entrata tipo Pontefice
sulla papamobile. Da quel giorno il ceretto fu il nostro unico gioco, e tutti noi
bambini, anche quelli più grandi che
facevano le medie, ci dedicavamo solo
a lui. Il numero minimo era quattro, poi
si poteva iniziare. E questo per anni ed
anni: lo usavamo per andare in giro a
raccogliere qualche soldo (certo, altri
gruppi di bambini avevano ceri molto
più belli, ma quando facevamo i tre inchini il padrone di casa non aveva nulla
da eccepire) o per correre semplicemente attorno all’edificio scolastico,
DOPO I CERI
E nel futuro...
na cui era affidato: insomma, il mio cero
non è più tornato da me, ma ne sono
sempre stato felice, come un genitore
che vede il proprio figlio allontanarsi
dalla famiglia per percorrere la propria
strada. Un po’ di nostalgia, quella sì,
ma soddisfazione per il perpetuarsi di
una tradizione. Un giorno uno di quegli amici con cui ho condiviso l’intera
vita ceraiola mi dice che lui è il nuovo
“usufruttuario” del ceretto (io ne ho
la nuda proprietà). Tanto che lo vado a
trovare (il ceretto, non lui…), e mentre
gustiamo un gelato, osserviamo felici i
suoi figli (ha tre maschi, il più è fatto…)
ed i loro amici correre spensierati. Un
anno dopo circa, un 15 maggio, in via
Menghini, piazzetta nel quartiere di
san Pietro, ho visto spuntare il mio ceretto, misteriosamente ma non troppo,
di fronte a quello vero che stava girando per la mostra. È stato quasi un tuffo,
dolce, nel passato, un riabbracciare un
vecchio amico che non si vedeva da
anni, come spesso succede a maggio
a Gubbio, un incontrarsi di due entità
distanti nel tempo e nelle dimensioni
ma, personalmente, uguali nell’intima
essenza. E voglio così bene a quel ceretto che lo preferisco sapere in giro
con qualche bambino, che magari potrebbe rovinarlo, ma lo rende vivo e
vitale, piuttosto che al sicuro, ma preda
della polvere, nel mio garage. E spero
che un giorno possa guidare pure mio
nipote Federico lungo gli stradoni della
vita. Anzi, dal momento che il legno
resiste alla carne, mi piacerebbe che,
passando di bambino in bambino, non
si fermasse mai, anche quando io non
ci sarò più, rallegrando le loro giornate,
introducendoli, giocosamente, a questa nostra, meravigliosa storia.
09
Giugno 2015
nostro quartier generale, finendo la
nostra giornata presso il
Mausoleo dei
Quaranta Martiri, con silenziosi omaggi
e riverenti inchini, come vedevamo fare ai
ceraioli durante
la mostra. Il fatto di abitare da quelle
parti, rendeva noi bambini i depositari
di questo dovere. Il massimo era quando si festeggiava qualche compleanno
in primavera, ed allora ci organizzavamo, perché fra gli invitati c’era sempre qualcuno che portava un altro cero,
magari riuscivamo ad averli tutti e tre.
Allora era felicità totale: avevamo un
numero cospicuo di ceraioli e i tre ceretti. Abbandonate presto patatine e
pizzette, si correva in strada, in una festa molto fedele all’originale, con tanto
di alzata e girate. La mamma di turno
ci richiamava per la formalità delle
candeline e poi di nuovo
in strada. Allora ai compleanni non c’era bisogno di
I due ceri si
clown od animatori vari…
incontrano...
Poi il tempo è passato, noi
siamo cresciuti, il mio ceretto è stato accantonato in garage ricoperto da
un sacco nero di plastica,
tristissima ma necessaria misura contro la polvere. Finché un giorno
ho visto i due figli di un
mio caro amico correre
per i vicoli di San Pietro con una barella che
avrei potuto costruire
anche io, tanto era sbilenca. Allora andai dal
loro padre e gli proposi di affidargli il mio
ceretto. Non vi dico la
gioia dei due bambini, uno dei quali, anni
dopo (giochi del destino), avrebbe fatto parte della mia
muta, mentre all’altro gli avrei dato il cambio
proprio io. Ogni tanto, con piacere, nelle tiepide giornate di primavera, rivedevo spuntare per le strade della città
il mio ceretto, sostenuto dai due fratelli
e dai loro amici, spensierati, come eravamo noi anni prima. Per me era una
gioia sapere che il mio ceretto rendeva felici altri piccoli ceraioli. Poi anche
loro due sono cresciuti, ma il cero è
passato di mano in mano, pardon di
spalla in spalla, in una virtuale, infinita corsa dove al posto delle mute si
susseguono generazioni. Ad ogni “passaggio di proprietà” venivo avvisato,
tanto perché sapessi chi fosse la perso-
[email protected]
DOPO I CERI
Di Simone Zaccagni
Adiós, Carlinga
Quando rivedevi Giancarlo a Gubbio, capivi che l'inverno era passato e che
il periodo tanto atteso era arrivato...
C
ampo Florido, Cuba, agosto 1998.
Il corpo di Che Guevara, ritrovato
in Bolivia, è da poco tornato nella
sua patria adottiva; fra qualche settimana arriverà nell’isola, per una storica tappa del suo viaggio infinito, Papa
Giovanni Paolo II. A questo intervallo
di tempo risale la mia visita in quello
che è uno dei Paesi più genuini ed originali del mondo. Appena apro la porta
dell’abitazione che sarebbe stata la mia
dimora per 15 giorni, mi sembra di non
essere mai partito da casa: alle pareti
immagini di Gubbio, soprattutto foto
dei Ceri. Sui mobili vari simboli della
nostra città, come brocche e balestre.
Tutto ciò ai Caraibi… E sì, perché la casa
in questione è di Giancarlo Bellucci, per
tutti Carlinga, omone dall’aspetto burbero ma dal cuore d’oro e dalla simpatia infinita. Carlinga, che da tempo si
era sistemato nell’isola tropicale, spesso ospitava quanti amici chiedessero
Giugno 2015
10
www.gubbiooggi.it
di visitare Cuba. Cosicché il paesino di
Campo Florido, a pochi km da L’Avana,
era una specie di enclave eugubina in
America Latina. Questo, tutto sommato,
a Gubbio lo sanno in tanti. Quello che
non sanno è quanto Carlinga fosse importante per quella gente, da anni messa in difficoltà da un embargo assurdo.
A Campo Florido, era considerato una
specie di incrocio fra un sindaco ed un
santo patrono. Per tutti era Juan Carlos
e se qualcuno aveva difficoltà andava
da lui ed otteneva quello che gli serviva, perlopiù medicine che nell’isola
erano di difficile reperimento. A coloro
che lo andavano a trovare chiedeva, se
possibile, di portare dall’Italia qualche
vestito smesso, qualche giocattolo, un
paio di scarpe, o qualsiasi cosa che è
inutile nel nostro mondo consumistico, ma diventa utilissima in un Paese
dove anche trovare una saponetta era
difficile. Io, oltre a una valigia di abi-
ti che da tempo non mettevo, portai
uno scatolone pieno di penne, matite, gomme, pastelli (anzi ne approfitto
adesso, con imperdonabile ritardo, per
ringraziare le cartolibrerie eugubine
che mi consegnarono tanto materiale
scolastico), che distribuii in giorni distinti, alle tre scuole di Campo Florido. Ogni volta era una festa, con tanto
di discorso del preside, inno nazionale cantato dai bambini in uniforme e
medaglia di riconoscimento del sovrinEdicola ambulante...
DOPO I CERI
tendente scolastico. Loro in giacca e
cravatta, io con bermuda e ciabatte…
Ho voluto far conoscere anche questo
aspetto estero di Giancarlo, perché il
Carlinga eugubino lo conoscono tutti
in città. I suoi capelli lunghi, la barba
folta, gli davano la fisionomia del rivoluzionario o dell’artista. Ma forse Giancarlo riassumeva entrambi gli aspetti:
impegnato nel sociale e appassionato
di scrittura, disponibile con tutti e per
tutto, gioviale, scanzonato, bravissimo
nel suo lavoro (mio nonno, nei suoi vari
ricoveri, esigeva sempre Carlinga per
iniezioni o medicazioni varie), divertente e dissacrante. E i Ceri non potevano non essere una sua passione: per
anni anima di “Via Ch’Eccoli”, insieme al
suo inseparabile amico Tito Mazzacrelli, vero e proprio alter ego di Giancarlo.
Furono loro due che, nel 1983, decisero di allargare il giornale, che allora
era sostanzialmente una pubblicazione santantoniara, anche agli altri due
ceri, rendendo quella rivista annuale
uno dei punti di riferimento per tutti
gli Eugubini. Era ormai un’abitudine vederlo in via Baldassini la prima domenica di maggio, dopo che i ceri erano
tornati in città, intento a distribuire il
“suo” periodico. Con Tito condivideva
anche la militanza santubaldara: appartenevano entrambi alla manicchia delle
Case Popolari e sono stati protagonisti
per anni della celebre muta de "la ficara". Carlinga, lo sanno tutti, è venuto a
mancare proprio qualche giorno prima
della festa dei ceri. Ho letto una frase
che gli hanno dedicato gli amici, che
credo lo descriva in modo impeccabile:
Con l'inseparabile Tito
“Carlo era come un bicchiere di vino di
grande marca, non era pensabile berlo
tutto d’un fiato, ma era doveroso farlo a piccoli sorsi per poterlo gustare e
soprattutto apprezzare fino all’ultima
goccia”. Rientrava tutti gli anni, attratto
da quel magnete inequivocabile che
è la nostra festa. Quest’anno è tornato, purtroppo, solo il suo corpo, non la
sua anima. Così non ha potuto vedere il
suo collega Andrea Marcheggiani tirare
quella brocca che lui, un 15 maggio,
consegnò ad un suo amico capodieci
(e una foto del momento troneggiava
nel salotto della sua casa caraibica). E,
scherzi del destino, proprio con Andrea e l’allora sua fidanzata Roberta
mi incontrai quell’anno a Cuba a casa
di Giancarlo, che era così grande ed accogliente come il suo cuore.
11
Giugno 2015
Carlinga con Gianni Pauselli a braccere. Il capodieci è l'indimenticato Cioppa
[email protected]
DOPO I CERI
dalla pagina Facebook di Giacomo Casartelli
Basta il rispetto...
Un Milanese alle prese con la nostra festa, a dimostrazione che gli Eugubini
non sono chiusi, se presi per il verso giusto...
N
on vorrei sbagliare, ma mi pare di
ricordare che c’è un detto eugubino che recita “ampicci più de
un turista al giorno dei Ceri”, un modo
come un altro - sempre se non sbaglio - per appellare un “disturbatore”,
uno che si trova nel posto sbagliato…
al momento sbagliato!
Certamente avrò commesso degli errori ortografici dialettali, ma gli amici eugubini sono certo me lo perdoneranno.
Il punto, però, è un altro… il concetto
che esprime, lo stereotipo che alimenta. Ho avuto la fortuna, per la seconda
volta nella mia vita, di trovarmi (recarmi) a Gubbio il 15 maggio... un giorno
speciale per gli eugubini, un giorno
in cui si svolge una festa che ritengo
vada vista almeno una volta nella vita.
Gli abitanti di Gubbio non sono affatto
“ostili” con i turisti.
Tutt’altro, nel momento in cui entri in
punta di piedi nella loro vita, nelle loro
tradizioni (soprattutto il 15 maggio)…
stando al proprio posto e senza esprimere giudizi basati sul nulla… beh, ti
accolgono ancor meglio dei più rinomati (e da me amati) romagnoli.
Ovunque in Italia il senso è solo uno:
c’è chi si apre subito, c’è chi ha bisogno di più tempo. Ma quello è un senso “temporale”, il senso assoluto è un
altro: se rispetti, sarai rispettato.
Certamente sono tosti e riservati, forse talvolta anche un po’ diffidenti, ma
forse sono anche quelle montagne
che te lo impongono. Io, nonostante
fossi fieramente vestito - se pur parzialmente - da “San Giorgiaro”, ho vissuto la giornata con un unico scopo,
ovvero quello di calarmi timidamente
in quell’atmosfera così speciale senza arrecare disturbo a nessuno, senza
mancare minimamente di rispetto agli
eugubini festanti, anzi facendomi sempre da parte per favorire la loro corsa,
piuttosto che la loro prospettiva al passaggio dei Ceri.
Ma nessuno, e ribadisco nessuno, mi ha
in alcun modo dimostrato ostilità, anzi,
direi che è andata proprio al contrario.
Si evinceva, nonostante non emettessi
appositamente suoni meneghini (tipo:
“Uè, figa, allora, te ste ben? Va che figata ‘sti Ceri qua!) per evitare imbarazzi
ai miei fratelli eugubini, che non fossi
propriamente del luogo, ma ho trascorso la giornata all’insegna della gioia,
della convivialità e dell’ospitalità… ho
anche corso dietro ai Ceri, incurante
del fatto che non sono eugubino, ma
correvo ugualmente… perché volevo
essere parte, sempre umilmente, di
quella corsa… accanto al mio fratellino, accanto a tutti gli eugubini.
Sono anche stato accolto e rifocillato da una storica famiglia di Ceraioli
Sangiorgiari, che non ha esitato a salutarmi, ad abbracciarmi… e a ringraziar-
Giugno 2015
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Vieni a scoprire il rivoluzionario
pneumatico Estivo con
Omologazione Invernale
PAGAMENTI
RATEALI
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Martiri Gomme
Gubbio Via Benedetto Croce
Gubbio Zona Ind.le Padule
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DOPO I CERI
mi, pensa un po’, per aver presenziato
ed applaudito durante il tributo del
Cero di San Giorgio prima, di quello di
Sant’Ubaldo poi.
Questo non intende essere uno spot
pro turismo eugubino, tutt’altro (anche perché Gubbio non ha certo bisogno di un milanese), il senso è quello
di abbattere tutta una serie di inutili
stereotipi che fanno solo male a Gubbio, Milano, Roma, Bolzano, Palermo…
e mille altre città… potrei andare avanti
per ore. Abbattere gli stereotipi significa comprendere, voler comprendere il perché di un detto - per esempio
- con oggettività, apertura ed onestà
intellettuale. Se questo detto esiste
ci sarà un perché… ho visto decine di
turisti sporgersi pericolosamente al
passaggio fulminante dei Ceri lungo
il Corso, alcuni intenti a far fotografie
a 30 centimetri dal cambio della muta
di un Cero… ecco, io sinceramente non
lo avrei mai fatto, ma solo poiché non
ci vuole un genio a comprendere che
“ampicci”…che rischi di farti male e di
far male. E il fatto che sia stato già in
passato erudito dai miei amici poco
conta, chi ha un briciolo di testa… beh,
osserva e se la gode, ma a debita distanza. Non c’è cosa peggiore che volere partecipare a feste di questo tipo,
senza sapere minimamente di cosa si
tratti… è lì che il turista “ampiccia”.
Di certo era… è… e deve rimanere una
festa eugubina… è la loro festa e noi
siamo solo spettatori privilegiati, ma
se c’è una cosa che posso affermare
è che se ogni turista stesse al proprio
posto, rispettando l’anno di attesa che
separa una festa dall’altra, rispettando
modi, tempi, luoghi, tradizioni e stati
d’animo eugubini… beh, non farà altro
che godersela senza che nessun eugu-
13
Giugno 2015
Foto di Daniel Carnevale
bino ti dica che “ampicci”.
Rispetto, tutto qui. Tornando agli eugubini è doveroso ammettere che, essendo il mio fratellino di Gubbio, forse
sono stato accolto con minor riserve,
ma nemmeno troppo…ho vissuto la
sana goliardia della serata nel vicolo,
sinonimo di bicchieri di vino, panini
e torte offerte a chiunque passasse,
senza certo chiedere il certificato di
residenza…e, soprattutto, con quello
spirito che ho amato sin da subito…
tutti insieme, senza badare ai colori di
quale Cero vesti.
Inimmaginabile l’aria che si respirava in
quel vicolo, i canti, le risate, l’amicizia, i
panini con la porchetta, quel benedetto bicchiere che mi ritrovavo sempre
pieno, quelle pacche sulle spalle, i bimbi che correvano sotto l’attento sguardo dei propri genitori oppure dei mille
zii acquisiti… per terminare la serata
ballando tutti in cerchio a San Pietro.
Mi tolgo il cappello dinnanzi a Sant’Ubaldo, San Giorgio e San Antonio (in
rigoroso ordine, come da tradizione)…
dinnanzi alla Festa dei Ceri… dinnanzi
a Gubbio… dinnanzi agli Eugubini.
Grazie a tutti gli amici eugubini, ceraioli e non, che mi hanno fatto sentire
a casa, in famiglia, nonostante mi trovassi a quasi 500 Km da Milano. Ennesimo ricordo speciale, grazie a gente
speciale. Vi abbraccio.
[email protected]
DOPO I CERI
15 Maggio!
Abbiamo ricevuto in redazione alcune lettere che pubblichiamo volentieri
P
er i turisti che vogliono passare
a Gubbio, il quindici maggio è
una giornata di primavera in cui
si può assistere all’antica tradizionale
corsa dei ceri; per noi eugubini invece
significa essere ceraioli dentro e fuori
e rivivere, ogni anno, un’intima magia.
È una giornata di canti, di spensieratezza in cui si ha voglia di uscire di casa,
confondersi con la gente nelle strade
medioevali per sentire l’aria frizzantina
che sa di ginestra e mescolarsi tra tanta
gente festante e colorata in onore del
proprio Patrono… in attesa però, sin dal
mattino, del momento in cui si compirà, come da secoli, il rito della grande,
terribile, meravigliosa corsa. Il tempo si
compie alle 18: è il momento atteso da
un anno in cui, tu, ceraiolo, sai che in un
punto preciso della città e del monte
dovrai dare il cambio ad un “amico che
non conosci” che insieme ad altri, porta correndo il grande peso sulle spalle
del tuo cero e sai bene che lui conta
Giugno 2015
14
www.gubbiooggi.it
su di te e
tu non puoi sbagliare. Lo vedrai arrivare stravolto, sotto la stanga, fra un
nuvolo di gambe, di gente che corre,
che scappa, applaude, grida, si spaventa e tu avrai un solo istante per entrare
in quel groviglio che ti sembra travol-
gerti, prendere
con determinazione il suo peso, stringere forte la stanga contro il collo mentre con l’altro braccio spingerai fuori
l’amico stanco gridando “scappa!” e lo
stesso braccio proteso ti sarà preso dal
Eccoti qui Festa dei
Ceri!
ri!
Eccoti qui Festa dei Ce
Tu diverti, Tu corri,
Tu stanchi, Tu rallegri,
di gioia.
Tu fai ridere e piangere
Per te
amo,
Noi esultiamo, Noi salti
iamo,
Noi sudiamo, Noi grid
o intero.
Noi corriamo un giorn
ri!
Eccoti qui, Festa dei Ce
(A domani...)
maggio 2015
Classe III Scorcello 14
15
Giugno 2015
tuo bracciere che lo girerà attorno al suo collo e tu potrai scaricare su di lui parte del massacrante peso che ti schiaccia mentre
la stanga martella contro l’orecchio e la spalla e poi… correrai
con tutta l’energia che hai in corpo, perché, più avanti, come mai
nella vita, un altro amico che non conosci e che non ti chiederà
chi sei, ti toglierà lo stesso peso e se lo prenderà a proprio carico.
Il tuo sforzo si unirà a quello degli altri, della tua “muta”, che,
con te, portano il tuo cero di corsa in una atmosfera di travolgente e magica follia. Quel peso immane che dividi con loro sa
di olio cotto, di sudore e di vino e senti nel fondo del cuore la
gioia della condivisione con altri ceraioli che non vantano titoli
o differenti livelli sociali ma con totale solidarietà, come non
mai nella vita di tutti i giorni, si offro- no nello sforzo comune.
Quando il tuo sacrificio sarà esaurito
Foto di Daniel Carne
ti troverai fuori dal cero perché un
vale
altro ceraiolo ti ha dato il cambio ed
esausto sentirai l’abbraccio carico di
soddisfazione e di solida amicizia che
scambierai, in un groviglio di braccia,
con gli altri amici della muta mentre
il tuo cero, su altre spalle… è già lontano. Il cuore pulserà forte carico di
intima gioia. Aspetterai poi ancora
un anno perché questa meravigliosa e magica pazzia si possa ripetere
e possa ridarti ancora un momento
di profondo altruistico sentimento
di amicizia, di uguaglianza e solidarietà che ti accompagnerà per altri
dodici mesi. A Guido (per il futuro)
Alla mia muta, quella del “Birbino”
(Lamberto Rossi) per il passato.
Giuliano Panfili
Foto di Daniel Carnevale
DOPO I CERI
[email protected]
DOPO I CERI
A cura di Francesco Riccardini
Il concerto in onore
di S. Ubaldo
Banda Comunale di Gubbio - Direttore M. Nolito Bambini
Foto gentilmente concesse da Gianfranco Gavirati.
Il
Giugno 2015
16
16 maggio 2015, alle ore
18,00 presso la Chiesa di San
Pietro, la Banda Comunale di
Gubbio, come vuole la Tradizione,
ha eseguito il Concerto in onore
del Patrono. Questa potrebbe essere una notizia di routine. Ormai
è scontato che la Banda Comunale il 16 maggio esegua questo
concerto, lo sanno tutti. Avremmo
dovuto suonare in Piazza S. Pietro ma l’inclemenza del tempo ci
ha costretto al chiuso. Potremmo
spendere diverse righe di questo
pezzo per ribadire il solito “successo di critica e di pubblico” , retorica frase inflazionata in ogni
commento, potremmo citare la
soddisfazione del M° direttore
che, finalmente, dopo tre anni,
si è complimentato con noi “per
aver prodotto in alcuni momenti,
Musica nel senso assoluto della
parola”, ma il punto non è questo.
Il fatto che ci ha commosso e quasi sconvolto è che MAI avremmo
potuto immaginare una chiesa
stracolma di gente che era lì per
ascoltare non “UN” concerto, ma
“IL” Concerto in onore di S. Ubal-
do. Ci siamo resi conto che se la
chiesa fosse stata grande il doppio, le panche, le sedie, gli altari, i
confessionali e tutta la superficie
utile sarebbero stati ugualmente gremiti di persone che amano
questo evento, come amano la
nostra Città, i Ceri, il Campanone.
Quando in testa ai cortei apriamo le sfilate dei Ceri percepiamo
sempre l’apprezzamento di chi ci
ascolta, ma quelli sono momenti
di entusiasmo collettivo, di una
festa che va vissuta “ilariter”
come prescritto da Papa Celestino III. Il Concerto di S. Ubaldo è
invece il coronamento della Festa, è la riflessione, è il compenso
finale che si riceve dopo la fatica.
E’ il ristoro dell’anima.
Nel programma, molto vario e
vivace, sono state eseguite musiche di Schubert, Rossini, Bizet,
SCADENZE giugnO-luglio 2015
www.gubbiooggi.it
16 GIU
IVA MENSILE
Irpef dipendenti e lavoro autonomo
IMU/TASI pagamento dell’acconto
dell’imposta dovuta per il 2015
CCIAA versamento del diritto camerale
anno 2015
INPS dipendenti
16 LUG
IVA versamento mensile
IRPEF DIPEN. E LAVORO AUTONOMO
INPS DIP.
DOPO I CERI
17
Giugno 2015
Levy, De Haan, Jobim, Sousa, De Palma, Sparke,
Wilson.
La performance è stata allietata da tre formidabili solisti eugubini: Vincenzo Pierotti - tromba;
Andrea Angeloni - trombone; Giordano Palazzari
- trombone.
Sotto il patrocinio del Comune di Gubbio e in
collaborazione con l'Associazione Quartiere di S.
Pietro, la manifestazione è stata condivisa dall’AELC - Associazione Eugubina per la Lotta contro il
Cancro alla quale sono state devolute le offerte
raccolte all’ingresso.
[email protected]
Racconto
fotografico
A cura della Redazione
Le fotografie che vedete in queste due pagine e molte delle
immagini che abbiamo inserito a corollario dei vari articoli di
questo numero sono di Daniel Carnevale, fotografo riminese, autore
di diversi reportage in giro per l'Italia. Daniel quest'anno ha deciso
di immortalare la Festa dei ceri, osservandoli da un punto di vista
originale e diverso dal solito a cui siamo abituati.
Foto di Daniel Carnevale
www.danielcarnevale.it
RACCONTO
FOTOGRAFICO
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RACCONTO
FOTOGRAFICO
Giugno 2015
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www.gubbiooggi.it
RACCONTO
FOTOGRAFICO
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21
[email protected]
Via dell’Arboreto
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ATTUALITÀ
di Martina Cancellotti
Gubbio vola a Expo 2015
La città sarà presente a
Milano in occasione della fiera
internazionale che si concluderà
il prossimo ottobre
N
on è voluta mancare la città di
Gubbio ad Expo 2015, la fiera
internazionale di Milano che si
concluderà il prossimo ottobre. L'Amministrazione Stirati ha fatto il possibile per prendere parte alla manifestazione che proietta l'Italia a livello
internazionale. “Pur in presenza di
grandi difficoltà, puntiamo ad un’immagine vincente, affiancando messaggi riferiti alle Tavole Eugubine e
alla moderna accoglienza e ai prodotti agro-alimentari. - ha specificato il
sindaco Filippo Mario Stirati – Gubbio
sarà una delle realtà più significative
dell’Umbria, con immagini del Palazzo
dei Consoli riprese nei giorni scorsi
anche da un drone. Parlare di cibo, di
prodotti e gusti che fanno parte della nostra storia secolare, sarà anche
l’occasione per trattare delle qualità
e delle eccellenze che offre il territo-
Giugno 2015
24
www.gubbiooggi.it
rio combinando gusto e tradizione».
La città sarà presente nell’ambito
degli spazi messi a disposizione da
Anci presso il mercatino di Cascina
Triulza dall’8 al 15 giugno presso l’Area mercato e il 22 giugno nell’area
eventi. «Abbiamo partecipato ad un
bando dell’Anci – ha precisato l’assessore al Turismo, Lorenzo Rughi – e in
questo modo la città avrà una grande
opportunità e un’occasione di promozione e valorizzazione dei prodotti
tipici e artigianali del territorio, per
proporre Gubbio quale destinazione
turistica di grande fascino, dove poter vivere uno stile di vita sano. Un
ringraziamento al Gal che ha sostenuto l’iniziativa e al gruppo di lavoro
che si occupa in città di promozione
che nei prossimi giorni tornerà a riunirsi nell’ambito della Consulta del
Turismo». Lo stand espositivo è di
circa 16 mq ed è allestito con un tavolo di 4 metri, tavolini laterali, maxischermo, espositori. L’Area Eventi
della Cascina Triulza comprende un
auditorium da 200 posti, un’area destinata a workshop e laboratori e uno
spazio aperto a corte di 1.700 metri
quadri, utilizzabile per attività educative e ricreative ed eventi artistici
e culturali. La finalità sarà quella di
presentare a fini promozionali e di valorizzazione la città e il territorio, con
le sue attrattive turistiche legate ai
valori delle tradizioni alimentati (prodotti tipici, storia, tradizioni, ricette,
mangiare rituale, ecc.). Lo spazio può
essere usato per strategie plurime e
dunque anche per degustazione e
vendita di prodotti tipici. Sulla base
di queste scelte di fondo, il Comune
intende realizzare una serie di interventi determinati a predisporre i con-
ATTUALITÀ
Nella comunicazione, Gubbio vuole
proporsi non solo come destinazione
turistica di grande fascino, ma anche
come modello di successo nell’affrontare, attraverso lo strumento dell’alimentazione, una delle emergenze sanitarie più rilevanti a livello mondiale:
la problematica tiroidea determinata
da carenza di Iodio. Alla base di questa
linea sanitaria e culturale, si pone la
consapevolezza della qualità della dieta mediterranea, dichiarata patrimonio
immateriale dell'Umanità. Per questo
l’immagine simbolo con cui Gubbio si
presenta all’Expo è la “Piramide del
Ben…essere!!”. Proprio l’adozione di
questo modello e la pluriennale collaborazione con l’Ateneo di Perugia
hanno permesso alla città di ottenere
il prestigioso patrocinio di Expo riservato alle Università. Inoltre, la promozione è affidata anche a due video, uno
già realizzato per la Comunità Montana
Alta Umbria per la promozione del territorio in diversi contesti, fiere, mostre,
convegni, social media, web; un altro
originale basato su immagini aeree
della città realizzate con il drone, in
grado di far vedere immediatamente
la città nella sua interezza e nella sua
architettura caratterizzante.
25
Giugno 2015
tenuti e i media di comunicazione da
utilizzare in occasione di Expo. I contenuti della comunicazione si incentrano su diversi temi: valori culturali, con
il richiamo alle descrizioni di cibi e di
rituali in cui venivano utilizzabili, contenute nelle Tavole Eugubine ed alla
evoluzione/continuità con il modo di
mangiare di oggi; valori alimentari e
scientifici legati all’alimentazione e
gastronomia di Gubbio con il collegamento alla dieta mediterranea (Piramide del Ben…Essere) e alla strategia di
contrasto sperimentata con successo
nel territorio rispetto ai problemi tiroidei determinati dalla scarsità di iodo.
[email protected]
ATTUALITÀ - Lavoro
di Martina Cancellotti
Tempo di assunzioni
a palazzo Pretorio
Approvata dalla Giunta la programmazione triennale
per la riorganizzazione della macchina comunale
G
UBBIO - Approvato dalla Giunta
Stirati il nuovo piano assunzioni 2015 e il fabbisogno triennale di personale. Per assicurare funzionalità e ottimizzazione delle risorse,
oltre che per migliorare il funzionamento dei servizi in relazione alle
disponibilità finanziarie e di bilancio,
gli Enti sono tenuti a redigere questa
programmazione che interessa il periodo dal 2015 fino al 2017, secondo
quanto previsto dal Tuel (Testo unico
Enti locali). La delibera, approvata con
voto unanime, prevede alcune modifiche all'attuale dotazione organica
del Comune datata 2011 e anche al
Piano triennale delle azioni positive
2013/2016 predisposto dal Cug (Comitato unico di garanzia), adottato
dal commissario straordinario Maria
Luisa D'Alessandro. Confermate in
parte le previsioni contenute negli
atti con la riorganizzazione che pre-
Giugno 2015
26
www.gubbiooggi.it
dispone la soppressione di un posto
vacante come "insegnante di scuola
materna" con l'istituzione di un "tecnico dell'accoglienza" e la soppressione sempre di un posto vacante di
"insegnante alla scuola materna" per
uno di "istruttore amministrativocontabile" da destinare prioritariamente alla sede del Giudice di pace.
Viene approvato, inoltre, il calcolo
della spesa sostenibile per assunzioni a tempo indeterminato nel 2015.
Secondo la tabella allegata nella
delibera, le cessazioni dal servizio
nel periodo compreso dalla fine del
2014 al termine del 2015 interessano
sette dipendenti. Questo determina
per l'anno in corso un totale di risorse assunzionali pari a circa 190mila
euro. Il reclutamento di personale a
tempo indeterminato previsto entro
il 2015 interessa i settori "Sviluppo
sociale, economico, turistico e cul-
turale", "Finanziario" e "Affari Generali". Sono definiti anche rapporti di
lavoro a tempo determinato in varie
aree: previste 16 unità selezionate dal
centro per l'Impiego territorialmente
competente o attraverso la graduatoria del Comune e di altri Enti. Questo
scenario è conseguente alla «carenza di organico commisurata in circa
il 20% di unità in meno e quindi un
organico di 180 unità di ruolo rispetto
alle 226 previste, situazione ulteriormente aggravatasi nel corso del 2014
per effetto di numerosi collocamenti a riposo». Il piano ha ottenuto la
valutazione positiva del collegio dei
Revisori e dei dirigenti competenti.
La spesa necessaria per le assunzioni
troverà imputazione negli interventi
di bilancio 2015 relativi alla spesa di
pertinenza ed ai futuri bilanci per la
restante parte.
ATTUALITÀ - Sociale
di Martina Cancellotti
Nuovi alloggi per gli anziani
A breve saranno assegnati nove appartamenti. Prevista anche
la realizzazione della struttura residenziale
zia residenziale pubblica con finalità
di prevenzione e tutela sociale». Non
è, però, l’unica azione messa in atto
dall’Amministrazione. Saranno assegnati il prima possibile, infatti, nove
appartamenti del territorio su undici
strutture pubbliche individuate dal
Comune a sostegno al diritto alla casa
per anziani. Questo progetto è reso
possibile grazie ai lavori di ristrutturazione messi in campo dalla Regione
con il recupero di locali di proprietà dell’Ater (Azienda territoriale per
l’edilizia residenziale), da destinare
al canone sociale. Gli appartamenti che saranno assegnati ai soggetti in
graduatoria del Comune di Gubbio tra
le famiglie che risultano aventi diritto - sono collocati tra via Gobetti e
via Tifernate con un impegno di spesa
di 140mila euro, uno è situato in via
Pellico per 22mila e 500 euro e un
altro si trova a Semonte per una cifra
di 33mila e 500 euro. La ristrutturazione è stata finanziata con 198mila
euro e rientra nel piano previsto dalla
Regione per la sistemazione di alloggi dichiarati inagibili che necessitano
di manutenzione. L’Amministrazione
ha individuato questo intervento tra
le priorità programmatiche tanto da
sottolinearne la valenza.
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È
ancora in corso di realizzazione la struttura residenziale per
anziani in via Madonna dei Perugini, anche se «sarà ultimata a
breve». Lo assicurano il sindaco Filippo Mario Stirati e l’assessore alle
Politiche sociali Rita Cecchetti, che
hanno sottolineato come il progetto
potrebbe trovare conclusione entro
la fine dell’anno. «L’edificio - hanno
dichiarato - è completato al 90% e si
stanno ultimando le 26 abitazioni per
coppie autosufficienti sopra i 65 anni,
con gli adeguamenti richiesti dalle
ultime normative». Dopo la conclusione dei lavori si dovrebbe passare
all’assegnazione degli appartamenti
mediante bando. «Il progetto - hanno
specificato sindaco e assessore - aveva subito varie battute d’arresto ma
ora lo riteniamo centrale per la tipologia innovativa e le caratteristiche
strutturali, come intervento di edili-
[email protected]
ATTUALITÀ - Cultura
di Martina Cancellotti
Alla scoperta degli Antichi Umbri
In cantiere una mostra sulle Tavole Eugubine nei locali di via Lucarelli
" Non chiamate lo museo". Ne
è co nv i n t o
l'assessore
alla Cultura Augusto
Ancillot t i:
non sarà
un semplice
luogo espositivo quello
dedicato alle Taaugusto ancillotti
vole Eugubine, bensì
uno spazio interattivo, multimediale,
emozionale. Un vero e proprio viaggio sensoriale – suggerisce Ancillotti
- fatto di musiche e di immagini che
porteranno alla riscoperta della civiltà degli Antichi Umbri di cui la città
custodisce il patrimonio identitario.
L'operazione, che è ora in fase di progettazione, è pensata su ispirazione
del centro sulla Festa dei Ceri caratterizzato da due sedi: una nel complesso monumentale di San Pietro destinata alla raccolta, alla catalogazione
e alla consultazione di materiale do-
Giugno 2015
28
www.gubbiooggi.it
cumentario relativo alla Corsa; l'altra
in via Baldassini per «la promozione
turistico-culturale», già inaugurata
agli inizi di maggio. E' proprio dalla
volontà di promuovere la civiltà degli
antichi umbri che nasce l'idea di un
luogo dedicato esclusivamente alla
storia, alle informazioni e alle suggestioni con immagini e suoni legate alle
Tavole Eugubine, che rimarranno comunque esposte al palazzo dei Consoli. I locali pensati per ospitare questa esperienza emotiva sono quelli
dell'archivio storico in via Lucarelli;
archivio che sarebbe trasferito alla
biblioteca Sperelliana. Per ora l'unico ostacolo, come
conferma Ancillotti, è quello di
riuscire a reperire
i fondi necessari
per la realizzazione. Ma quello del
centro, non è l'unico progetto per le
sette lastre bronzee che saranno
protagoniste anche ad Expo 2015.
«Nelle Tavole Eugubine - sottolinea
Ancillotti - si parla di alimenti, ad
esempio della crescia, con richiami
anche alle descrizioni di cibi e rituali. La parola sevakne ("senza difetti"),
presente per specificare la qualità dei
cibi offerti agli dei, fa pensare ad un'alimentazione gradevole e sana». Ampio respiro internazionale così all'esposizione internazionale presente a
Milano fino al 31 ottobre. E in questo
contesto avranno spazio anche gli
Antichi Umbri in una veste del tutto
nuova, ovvero legata ai prodotti tipici
e artigianali del territorio.
tavole eugubine
ATTUALITÀ - Economia
di Martina Cancellotti
"JointGubbio" per rilanciare
l'economia locale
Il Comune pensa a un nuovo strumento: l'acceleratore
d'impresa per trasformare un'idea in un'azienda
V
uole essere un punto di riferimento per chiunque abbia intenzione di avviare un business
legato ai settori sia tradizionali che
innovativi. Fare rete e creare un collettivo di pianificazione sono i motivi
che hanno portato all'istituzionalizzazione di "JointGubbio - acceleratore
d'impresa", che nasce con la finalità
di connettere varie realtà del territorio e trasformare una qualsiasi idea
in azienda. E il termine inglese preso in prestito ("joint") rappresenta al
meglio lo spirito di questo strumento, promosso dal Comune e approvato
all'unanimità dal Consiglio lo scorso
dicembre. "JointGubbio", che ha luogo
nei locali del centro servizi Santo Spirito, mette a sistema le risorse locali
per supportare l'esigenza di business
e rivitalizzare il tessuto imprenditoriale eugubino. Prima del lancio, il
progetto è stato ultimato da un gruppo di lavoro composto da vari attori
con competenze trasversali, coordinato dall'assessorato allo Sviluppo
economico. Ma come funziona l'acceleratore? I servizi di assistenza per
la creazione di un'azienda vengono
svolti da un comitato promotore che
segue varie attività come pianificazione, stesura business plan, strumenti
di finanza, lancio di mercato e formazione. Tra le responsabilità, anche
quella di analizzare l'idea proposta
con la collaborazione di varie realtà
come banche, associazioni, startupper, scuole, professionisti o istituzioni. A queste componenti si aggiunge
l'Università di Perugia con la quale il
Comune firmerà un protocollo a breve
per il coinvolgimento al progetto. Una
sinergia che permette così di fornire
risposte su vari aspetti in tempi rapidi
e di avviare varie attività. Quello di
assistenza e valutazione, però, non è
l’unico obiettivo di "JointGubbio": la
volontà è anche quella di trattenere
potenziali idee che rischiano di emigrare per trasformare il territorio in
un acceleratore di impresa diffuso, un
moltiplicatore e un attrattore di opportunità per fare business e esportarlo in Italia e all'estero.
Giugno 2015
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SPORT
di Giacomo Branco
Trial: a Gubbio
splende il Tricolore
Moto e insegna del Motoclub eugubino
Che spettacolo per la tappa eugubina del campionato italiano di Trial,
superbamente organizzato dal Motoclub "Trial Gas e Frizione"
S
pettacolo ed emozioni a go go per
l'apertura della 41° edizione del
campionato italiano di Trial svoltosi a Gubbio. Un vero e proprio evento, considerando che per la seconda
volta negli ultimi vent’anni il campionato italiano di Trial approda in Umbria, che mai ne aveva ospitato la gara
inaugurale. La Federazione Motociclistica Italiana ha voluto così premiare
l’appassionata e professionale intraprendenza del Motoclub "Trial Gas e
Frizione”, il sodalizio eugubino capeggiato dal presidente Fabrizio Moscetti
che tanto ha contribuito a diffondere
questa affascinante e spettacolare disciplina motociclistica nel Centro Italia
attraverso l’impeccabile organizzazione di gare di richiamo anche interna-
Giugno 2015
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zionale, impegnandosi celermente per
preparare le 10 ardue e scenografiche
zone del percorso di gara. Anche grazie
alla disponibilità dell’Amministrazione
comunale, la centralissima Piazza 40
Martiri ha accolto i Tir della segreteria
della FMI e delle squadre ufficiali, la
partenza, l’arrivo, il podio della gara,
nonché una delle zone con ostacoli artificiali allestite in prossimità del
centro storico, incomparabile preludio
alle zone con ostacoli naturali della
Gola del Bottaccione, della Madonna
del Sasso e del bivio tra Sant’Ubaldo
e Coppo. Circa un centinaio i piloti che
hanno partecipato alla tappa eugubina
compresi un drappello di piloti stranieri della categoria Internazionale,
così da garantire la partecipazione di
una ventina di trialisti del Campionato Mondiale ad una prova di altissimo
livello tecnico ed agonistico, tanto che
l'evento è stato poi trasmesso su canali televisivi che riguardano da vicino il mondo dei motori e con contatti
in tutto il mondo come Automoto TV,
Telenord, Federmoto TV. Per quanto
concerne i risultati, come da copione la
vittoria nella categoria Internazionale
viene conquistata dal lecchese Matteo
Grattarola che polverizza le velleità dei
suoi avversari di puntare la gradino più
alto del podio nella categoria dei big:
il pilota del “Gas Gas” aggiunge così
alle sette vittorie assolute dello scorso
anni la prima del 2015 amplificando il
numero consecutivo di successi in Italia giunto a otto. Grattarola commette
SPORT
particolari dello scenario di
Piazza 40 Martiri della tappa
eugubina del campionato
italiano
Foto di Gruppo del Motoclub
Trial Gas e Frizione
Lorenzo Gandola che terminano appaiati con 51 penalità, con la
discriminante dei passaggi a zero che
premia in seconda piazza Bertolotti.
La classifica finale della TR3 è invece
appannaggio di Alessandro Nucifora
su Michele Andreoli e Manuel Copetti. Nella femminile brilla Martina Balducchi davanti a Elisa Peretti e Giulia
Kaserman. Ventotto i concorrenti della
TR4 che ha visto il pilota locale Luca
Menichelli del Motoclub Gualdo Tadino
davanti a tutti e a fargli compagnia sul
podio sono saliti Maurizio Bogliolo e
Roberto Prina. Infine successo nella categoria TR3 Over 35 di Marco Andreoli
che relega in volata Giovanni Pizzini e
Ivan Giovacchini. Grande soddisfazione ovviamente da parte del Motoclub
eugubino: “ Una vetrina
prestigiosa per la nostra
città e per la nostra società e per noi
è stato un grande impegno allestire gli
scenari appositi per la manifestazione
– commenta il presidente Fabizio Moscetti – ma alla fine tali sacrifici sono
stati ripagati da uno spettacolo eccellente e da un’ottima partecipazione di
piloti ed appassionati. E’ la passione
per le due ruote e per un incredibile
sport come il Trial a portare avanti nonostante i tempi difficili il nostro lavoro
e a permetterci di essere un punto di
riferimento dal punto di vista regionale
sino ad arrivare alla ribalta nazionale.
Speriamo di poter in futuro ospitare
altre manifestazioni di così alta caratura al fine di accrescere sia il valore
di questa disciplina che di Gubbio.” .
31
Giugno 2015
solo due errori in tutta la gara lasciando
gli avversari lontani, il secondo posto è
per lo spagnolo Francesc Moret con un
totale di 31 penalty mentre Francesco
Iolitta chiude in terza piazza davanti
al positivo Francesco Cabrini. Anche
nella categoria TR2 la vittoria è targata
Lecco grazie alla performance di Luca
Petrella, capace già nel corso del primo
giro a mettere in chiaro le ambizioni
di cominciare nel migliore dei modi
la stagione, chiudendo con appena
sedici errori complessivi. Riscossa di
Davide Zaccagnini al secondo posto
che ha la meglio sull'umbro nativo di
Norcia Pietro Petrangeli, Umbro, condizionato da un dolore alla gamba ma
comunque sul podio. Nella TR/125 sorprende con merito Marco Pedrinazzi,
vincitore davanti a Stefano Bertolotti e
SPORT
di Luca Tosti
Fontanelle Branca:
che favola!
Logo Fontanelle Branca
Cavalcata pazzesca e storica per il Fontanelle Branca, capace di vincere
il campionato di Prima Categoria approdando così in Promozione
C
Giugno 2015
32
he le favole non esistono, ora,
spiegatelo al Fontanelle-Branca
se ci riuscite, o quantomeno se
trovate le giuste motivazioni. Il consiglio, però, è quello di non provarci
nemmeno perché il risultato sportivo
raggiunto nella stagione agonistica
appena lasciata alle spalle, basta e
avanza di per se a smontare qualsiasi tesi disfattista che riguardi una favola. A distanza di sei anni dall’ultima
volta ( allora a compiere l’impresa fu
il Padule), un’altra squadra eugubina
torna a riaffacciarsi in un campionato
prestigioso come quello di Promozione, e questa volta il nome è quello de
Fontanelle-Branca vincitrice del Girone A di Prima Categoria. Un trionfo arrivato al termine di un torneo affascinante e incerto fino agli ultimi novanta
minuti finali che hanno però sorriso ai
biancazzurri allenati dall’ex rossoblù
Bartolomeo Di Renzo, vincitori in casa
della Grifo Cannara per 3-2 e primi di
diritto visto il concomitante pareggio
della diretta concorrente Nuova Fulginium, incapace di superare il Viole
nella partita terminata 1-1. Festa grande dunque per una delle più belle realtà calcistiche del territorio e che da
sempre ha posto come fulcro il settore giovanile: quasi tutti i gruppi infatti competono in campionati regionali
senza dimenticare poi l’accordo storico
di collaborazione tecnica raggiunto lo
scorso novembre con l’Udinese Calcio,
ma soprattutto una grande organizzazione societaria e di staff tecnico per
quanto concerne la prima squadra . E’
la vittoria di un gruppo e soprattutto
il raggiungimento di un obiettivo che
pone le sue basi da lontano, prima con
un progetto fondato sull’integrazione
di giocatori provenienti dal settore giovanile, partito con l’ex tecnico Alvaro
Passeri, che aveva portato al raggiungimento in tre anni di una salvezza, un
sesto posto e una finale di Coppa Umbra persa al cospetto dello Sporting
Attigliano, fino al piazzamento nei play
off, poi persi, dello scorso anno. La crescita vistosa di questi ultimi anni però
ha trovato terreno fertile nel gruppo
allestito questa estate, un gruppo che
ha beneficiato di innesti importanti e
di categoria superiore ( Panetta, Urbani, Gaggiotti, Bei, Benedetti, Radicchi)
che si sono aggiunti ad una rosa già
con un tasso qualitativo non indifferente che poteva peraltro disporre di
un trio d’attacco “galacticos”, formato
da Lisarelli, Passeri e Ghirelli. Proprio
il “trio delle meraviglie” (ben 42 gol la
somma totale delle reti messe a segno)
hanno firmato l’ultimo successo con un
gol a testa permettendo così al club eugubino di entrare di diritto nella storia
con il primo accesso alla Promozione.
“E’ una gioia immensa, a volte penso
che non sia successo davvero” spiega
il presidente Fausto Fioroni “Noi per
primi in questi anni abbiamo profuso
sforzi enormi per cercare ai ragazzi
di non fargli mancare nulla, standogli vicino in tutte le maniere, facendo
sentire sempre presente la società in
tutte le sue componenti. Il risultato di
quest’anno ripaga tutti gli sforzi fatti
anche se ora verrà il bello: sbirciando
un po’ i nomi delle squadre con cui probabilmente capiteremo nel girone ci
sono piazze blasonatissime che fino ad
un paio di anni fa guardavamo davvero
con un distacco anche di tre categorie. Basti pensare a Nocera, Umbertide, Casa del Diavolo, Pietralunghese,
San Giustino. Ora però ci godiamo un
altro po’ questa vittoria, poi inizieremo subito a lavorare per allestire una
squadra che possa riuscire a mantene-
SPORT
Il Ds Tittarelli con la
maglia celebrativa
della Promozione
re la categoria”. La felicità,
e non poteva essere diversamente, si
legge però anche sugli occhi del tecnico “Meo” Di Renzo, felice di aver trascinato al successo una squadra che
lui stesso aveva profondamente contribuito a costruire in estate assieme
al direttore sportivo Riccardo Tittarelli:
“Non è il mio successo, è quello di un
gruppo eccezionale che non ha mollato di un centimetro nel corso di un’intera stagione, devo dire solo grazie a
tutti i miei giocatori che hanno sempre portato avanti l’impegno con una
professionalità eccelsa. Il momento più
difficile? Forse nel periodo di febbraio
abbiamo incontrato qualche problema
come il derby perso con il Carbonesca
e quello pareggiato con il Real Padule,
nel mese di marzo invece c’è stato un
pareggio all’ultimo tuffo nello scontro
diretto con la Fulginium e la successiva sconfitta in casa della Vis Foligno
che avrebbe potuto di fatto tagliarci
le gambe. Proprio allora ho detto ai ragazzi di continuare a lavorare a testa
bassa e di mettercela tutta”. Festeggiamenti ad oltranza fino a tarda serata il
26 aprile, una data che tutta la società
non potrà dimenticare. E nel corso dei
festeggiamenti non poteva mancare
una “chicca” particolare: la maglia celebrativa della vittoria, disegnata da un
altro dirigente, Francesco Bazzucchi,
dedicata proprio agli avversari: “Sulla
maglia sono ritratte le foto di due nostre dirette concorrenti per la vittoria,
che nei mesi precedenti, addirittura
intorno alle festività natalizie, si davano già per vincenti postando foto
su Facebook in cui auguravano buone
feste firmandosi “la capolista”. L’idea
della scritta sulla maglietta (“dovreste avere più selfie-control” e sul retro
"Solo il campo decreta i veri campioni")
è partita dai ragazzi e io l’ho messa in
pratica” ci spiega il designer eugubino,
rimarcando un po’ quel caro vecchio
concetto a cui tanto teneva il Trapattoni nazionale, ovvero “non dire gatto
se non ce l’hai nel sacco”. E il Fontanelle Branca il sacco c’è l’ ha avuto largo
abbastanza da contenere un risultato
sportivo storico e indimenticabile per
la realtà biancoazzurra, da far dimenticare momentaneamente quello che
ha rappresentato la delusione della
Gubbio Calcio quest’anno, con i primi
Festeggiamenti a Cannara per vittoria campionato
storici play out da quando i rossoblù
militano nei professionisti. Per un Gubbio che (rim)piange, c’è una parte di
Gubbio che sorride e fa festa grande,
e chissà che per una volta non siano
proprio i professionisti ad imparare da
quelli che la Figc definisce “Dilettanti” Asd Fontanelle Branca 2014-2015
Staff Tecnico e societario: Fausto Fioroni (presidente), Giorgio Saldi (presidente onorario), Moriconi Carlo (dirigente),
Riccardo Tittarelli (direttore sportivo),
Simone Codignoni (dirigente), Bellucci Claudio (massaggiatore), Michele
Barilari (preparatore atletico), Monacelli Massimo (dirigente), Bartolomeo
Di Renzo (allenatore) Squadra: Alessio
Lapazio, Marchi Riccardo, Alessio Paradisi, Alessandro Urbani, Mattia Urbani,
Roberto Francioni, Matteo Belardi, Matteo Tittarelli, Tognoloni Mirko, Attadia
Giordano, Minelli Gianluca, Baldinelli
Marco, Benedetti Giacomo, Cerbella
Daniele, Tognoloni Luca, Cacciamani
Giorgio, Panetta Riccardo, Radicchi
Francesco, Fugnanesi Davide, Gaggiotti Alessandro, Bei Alessandro, Genghini
Gianluca, Lisarelli Andrea, Passeri Marco, Ghirelli Cristian .
33
Giugno 2015
Rosa 2014-2015 Fontanelle Branca
SPORT
di Giacomo Branco
TennisTavolo Gubbio,
"double" storico
Doppio successo per il Tennis Tavolo Gubbio: l'Ikuvium promosso in D1,
il Gubbio TT approda in C2 guidato da un super Santillo
T
raguardo storico per il Tennistavolo Gubbio: la società eugubina
festeggia difatti la promozione
delle due squadre, entrambe classificatesi seconde nei rispettivi campionati di D2 e D1 e quindi promosse di
diritto alle serie superiori per la prossima stagione. Un risultato eccezionale ed una doppia grande soddisfazione resa ancor più suggestiva perchè
arrivata praticamente in simultanea.
La prima a festeggiare è stata difatti L'Ikuvium, che milita in serie D” in
D2, nel match giocato a Perugia contro
Venaria Reale: basta una vittoria, che
arriva per 5-3, ed il secondo posto è
confermato con una giornata di anticipo, grazie allo scontro diretto a favore,
vinto contro la terza in classifica un
Giugno 2015
34
paio di mesi prima. Da ricordare che la
partita di tennistavolo in campionato
si svolge con lo schieramento di tre
atleti per squadra, che si affrontano
per un totale di nove match di singolare. La promozione per l’Ikuvium era
l’obiettivo principale, ma dopo alcune
sconfitte inattese nel girone d' andata
il sogno di salire al piano di sopra sembrava sfumare piano piano. Decisiva
è stata l'inesorabile cavalcata nella
seconda parte della stagione per gli
eugubini, e sfruttando due sconfitte
di fila dell'avversario diretto Montegrillo, ecco che si arriva allo scontro
diretto nel quale l’Ikuvium travolge i
contendenti per 5-1 sino al la vittoria con Venaria Reale che certifica per
l’Ikuvium la promozione in D1 nella
stagione 2015/2016. Memorabile anche l'ascesa dell’altra squadra eugubina, Il Gubbio TT, che ha intrapreso un
superbo duello contro la compagine
che ha legiferato a lungo in classifica,
ovvero il Tifernum di Città di Castello
nel match decisivo, società che vanta
alcuni tra i giovani più promettenti in
Umbria ed una maturata tradizione in
questa disciplina sportiva. Il finale è
stato davvero hollywoodiano per la
truppa eugubina: La contendente al
secondo posto, l’Endas Perugia, conquista l'ultima partita stagionale ma
il Gubbio TT ha comunque lo scontro
diretto a favore contro i perugini. Rimaneva arduo però solo immaginare
ad una vittoria con il Tifernum, considerando che in rosa la squadra schie-
SPORT
ra Marco Marinelli, capace negli ultimi due anni in D1 ha perso solo una
partita su trentadue, Roberto Lisini
(media vittorie vicina all’80%) oltre
ad un altro atleta esperto come Mario Aldinucci, senza dimenticare che
la compagine tifernate vanta ben tre
vittore in altrettanti match ufficiali
con il Gubbio TT rendendo ancor più
clamorosa l’impresa. A stupire è l’atleta che in questi anni ha ottenuto è
cresciuto maggiormente, ovvero Giacomo Santillo: nel primo match con
Lisini centra una rimonta clamorosa
dopo essere andato sotto di due set e
Squadra Tennis Tavolo Gubbio
vince l’incontro per 3 set a 2, poi vince il secondo match contro Aldinucci
per 3 set a 0. Epilogo al cospetto del
(quasi) imbattibile Marinelli: L’atleta di
Città di Castello si aggiudica il primo
set, ma il secondo set è da capogiro
con una straordinaria rimonta di Santillo e vittoria per 16-14, poi con scioltezza l’atleta di Gubbio vince il terzo
e il quarto set. Impresa avvenuta ed il
sogno diviene realtà per Il Gubbio TT,
che vince 5- 3 la partita e viene promossa in C2 per la prossima stagione.
Ovviamente non è la Champion's League ma per chi la mattina va a scuola
e studia o va a lavorare, spesso anche
fuori città, o per chi è già in pensione,
questi attimi di sport dilettantistico
sono motivo di vera soddisfazione e
di orgoglio, degni di essere celebrati
con gioia. Allora, con un’ultima nota
di merito, di seguito gli atleti, che nella prossima stagione cercheranno di
farsi valere nelle categorie superiori: Ikuvium - Mauro Bolletta, Simone
Cerbella, Matteo Picciolini, Enzo Curzi,
Federico Solazzi, Lorenzo Fioriti. Gubbio TT - Francesco Ghiandoni, Adriano
Illuminati, Giacomo Santillo, Francesco Vitali.
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Giugno 2015
Incontro del TT Gubbio
GUBBIO OGGI PIÙ - Rubriche
A cura della dott.ssa Ilaria Corazzi
Conflitti e opportunità: il binomio possibile
“Il conflitto è componente integrante della vita umana, si trova dentro di noi e intorno a noi.” Sun Tzu
La parola conflitto deriva dal latino cum
(insieme) fligere (percuotere) e significa letteralmente “urtare una cosa con un’altra”.
Già l’etimologia, dunque, indica la natura
duale di un termine che viene spesso utilizzato con significati esclusivamente negativi.
I conflitti interpersonali spaventano e infastidiscono. Se possibile, tendiamo ad
evitarli. Essi, tuttavia, non solo crescono
rigogliosi praticamente ovunque – al lavoro, in famiglia, con gli amici - ma sono
fisiologicamente ineliminabili. Infatti non
rappresentano altro che la manifestazione
palese della nostra diversità, del fatto, cioè,
che ognuno di noi è ( per fortuna!) inevitabilmente diverso da tutti gli altri. Il contrario di conflitto, infatti, non è affatto pace
sociale, ma indifferenza.
Per questo motivo, quello che va veramente
temuto all’interno di una relazione interpersonale non è il conflitto in sé, ma, semmai, la sua totale assenza. Detto questo, è
assolutamente vero che le emozioni
legate ai conflitti non siano affatto
piacevoli.
Ansia, frustrazione, rabbia, paura accompagnano spesso le nostre
esperienze in questo senso.
Affrontiamo infatti tali situazioni con una
predisposizione di fondo che recita “mors
tua, vita mea” ovvero la convinzione di
trovarci di fronte ad un “nemico” con l’
obiettivo di lottare per accaparrarci la fetta più grande della torta in gioco. Le cose
cambierebbero, sostengono gli esperti, se
cominciassimo a pensare, invece, che la
vera causa del conflitto non sia la persona
che abbiamo davanti (per la quale, tra l’altro, siamo noi il problema, in un rimando
continuo di specchi senza soluzione) ma la
scarsità delle risorse in campo.
La condizione fondamentale per la nascita
di un conflitto è infatti – sempre- la presenza di una risorsa scarsa. Nessuno è avido di
sabbia nel deserto. Il vero “nemico” di cui
dobbiamo occuparci non è mai l’altro, ma
la risorsa che in quel momento sta scarseggiando. Questo ci permette di modificare la
nostra visione del problema e di suggerirci,
spesso, soluzioni di cui non immaginavamo
nemmeno l’esistenza. Affrontare in maniera costruttiva i conflitti e trasformarli in
opportunità è senz’altro la grande sfida del
nostro tempo, sia che si tratti di liti condominiali, sia di equilibri internazionali.
La cultura della negoziazione, ovvero della
gestione positiva del conflitto, sta diventando sempre di più una competenza relazionale fondamentale in un mondo a conflittualità in continua crescita come quello in
cui stiamo vivendo.
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LIBRI IN CARTOLIBRERIA
Titolo: La piuma
Giugno 2015
36
Autore: Giorgio Faletti
Editore: Baldini & Castoldi
Genere: letteratura italiana
Titolo:
La giostra degli scambi
Autore: Andrea Camilleri
Editore: Sellerio
Genere: Gialli
www.gubbiooggi.it
A cura di: Pierini Cartolibreria
Via Reposati, 53 - Tel. 075 9274294
Via L. da Vinci, 2 Tel. 075 9274784
Giorgio Faletti si accomiata dai suoi lettori con la sua opera più bella, originale
e dolente. Una favola morale, che accompagna il lettore attraverso le piccole,
meschine, ignoranti bassezze degli uomini, sino a comprendere, attraverso il più
innocente e semplice degli sguardi, il senso profondo delle cose. Del loro ruolo. E
della fine. Seguiamo una piuma mentre traccia il suo invisibile sanscrito nel cielo, la
vediamo posarsi sul tavolo dove il Re e il Generale tracciano i piani per la battaglia
per la conquista di Mezzo Mondo, noncuranti di chi poi dovrà combatterla;
ascoltiamo insieme a lei i tentativi del Curato di intercedere a favore dei contadini
con il Cardinale privo di fede; attratti da una dissonante melodia volteggiamo dentro al
Teatro, per assistere allo spettacolo meraviglioso e crudele della Ballerina dal cuore spezzato...
Una ragazza è stata aggredita in una strada solitaria, narcotizzata e
rilasciata illesa.
La cosa si ripete dopo qualche giorno; questa volta la vittima è la
nipote del proprietario della migliore trattoria di Vigàta. Ancora un
terzo sequestro lampo e ancora una volta una ragazza. Il commissario
Montalbano indaga, e grazie alla sua logica stringente, al suo agire fuori
dagli schemi e alla sua capacità di comprendere moventi e sentimenti,
supera la soluzione a portata di mano e giunge alla verità.
GUBBIO OGGI PIÙ - Rubriche
A cura della Dott.ssa Elena Arestia
Ansia “Tecniche di integrazione mente corpo…
qualcosa in più del semplice rilassamento”
“Pensavo di aver risolto tutto curando il broncospasmo, ma il problema era nella testa:dovrò parlarne con il
mio psicologo” Federica Pellegrini
“Non è una cosa che nascondo. Il Panico è cominciato dopo la morte di mio padre.” Alessandro Gasman
Un paio di settimane fa sono andata in discoteca a Milano ma mi ha preso un attacco di
claustrofobia, tutto ad un tratto non respiravo più e sono dovuta uscire dal locale” Belen
Rodriguez.
di stomaco, debolezza sono alcuni dei
sintomi fisici che ci ricordano che c’è
qualcosa che non va. Senza contare quella
brutta sensazione di non poter più gestire
la propria vita,le relazioni,in attesa di un
pericolo imminente. La buona notizia è che
la “centralina” può essere “riprogrammata”:
corpo e mente possono evitare di
“consumarsi troppo” e ritrovare l’adeguato
equilibrio necessario per il benessere.
La parola chiave diventa “apprendere
a regolare gli stati emotivi intensi” e le
discipline che più di altre sembrano venirci
in soccorso sono le tecniche di integrazione
mente corpo. Correre, fare sport, rilassarsi
sono tutti ottimi modi per lenire l’ansia
ma le neuroscienze confermano che non
basta semplicemente “scaricare stress” per
guadagnare salute, quanto occorre poi
“caricare nuova energia e saper ridefinire
un nuovo senso di sé”. Le tecniche
lacasacfc.weebly.com
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di integrazione mente corpo come la
mindfulness o la bioenergetica lavorano
proprio in questa direzione: tutti possono
praticarle sia per ritrovare benessere sia a
scopo preventivo. Le sessioni a cadenza
settimanali si basano su:
• stimolazione del respiro profondo per
“calmare e regolare” la centralina,
• riappropriazione di movimenti lenti per
ritrovare una dimensione più naturale,
• approfondita consapevolezza di sé e al
modo personale di funzionare, per rivedere
certi atteggiamenti e promuovere resilienza.
Tra corpo e mente si apre un nuovo dialogo che ci insegna che è possibile “attraversare” anche i momenti più difficili affidandoci a professionisti seri e qualificati e alle
risorse naturali. Il fardello può tornare ad
essere un dono solo se, rendendoci conto
del suo reale peso, impariamo a “lasciarlo
cadere dalle nostre spalle”.
Numeri Utili
Emergenza sanitaria
Centralino Ospedale
Pronto Soccorso Ospedale
Guardia Medica (fest./nott)
118
075 9270801
075 9270744
075 9239468
A.C.I. (Soccorso Stradale)
075 9274162
Acquedotto
075 5009474
Ass. Maggio Eugubino
075 9273912
Azienda Prom. Turistica
075 9220693
Biblioteca Sperelliana
075 9237632
Cimitero
075 9237690
075 9237637-638-639
Comunità M. Alta Umbria
075 9274604
Curia Vescovile
Difensore civico Funivia Colle Eletto
Guardia Finanza
Gubbio Oggi
Municipio (Centralino)
Piscina Comunale
Polisportivo S. Biagio
Pretura
Servizio Forestale Compr
TAXI
Teatro Comunale
Tele Radio Gubbio (Centralino)
075 9273980
075 9237628
075 9273881
075 9273789
075 9297553
075 92371
075 9276887
075 9275452
075 9272148
075 9273946
075 9273800
075 9275551
075 9235011
37
Giugno 2015
Parole, uscite dalla bocca dei VIP: l’ansia
non risparmia proprio nessuno! Sportivi,
Attori Showgirl e “comuni mortali”.
L’ansia, secondo gli psicologi evoluzionisti
è “un dono” di sopravvivenza ricevuto dai
nostri antenati preistorici.
L’ansia, quando ben funziona, si attiva,
come una centralina d’allarme, davanti
al pericolo, consentendoci di uscirne nel
migliore dei modi. Ai tempi d’oggi, sempre
più spesso, il “dono” ricevuto dall’ uomo
di Neanderthal si trasforma in un pesante
fardello: si stima che almeno il 17% delle
persone abbia avuto nel corso della vita
una manifestazione di ansia e che il 5%
della popolazione mondiale soffra d’ansia
patologica. Gli stimoli eccessivi della vita
quotidiana e le situazioni d’incertezza
e precarietà a cui siamo oggi sottoposti
“infiammano la centralina”: sudorazione
intensa e improvvisa, vertigini, mal
Centro Formativo e Clinico
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GUBBIO OGGI PIÙ - I Fatti del Mese
MINIERA AI VERTICI
Dalla Redazione
Il Responsible Jewellery Council (RJC) ha annunciato
che Goldlake Group, attraverso le attività honduregne
di Eurocantera, ha ottenuto la certificazione del “Code
of Practices” (COP), ovvero delle pratiche etiche, sociali
e ambientali adottate dalle miniere del gruppo Goldlake che entra così tra le “Big 5”, essendo solo cinque al
mondo le imprese minerarie ad oggi insignite di questo
riconoscimento.
GUBBIO GEMELLAGGI
Arriva a Gubbio l’Associazione Gubbio Gemellaggi. Nasce dalla volontà di alcuni cittadini di dare forza a tutte
quelle iniziative legate al mondo dei gemellaggi che già
il Comune di Gubbio e le scuole del territorio svolgono
da anni. Thann, Salon de Provence, Huntingdon, Godmanchester , Wertheim, Jessup e Col di Lana; queste le città
gemellate con Gubbio con le quali l’associazione intende
mantenere contatti costanti, promuovendo il coinvolgimento degli istituti scolastici, le associazioni, gli enti
pubblici e privati. A breve si terrà un’assemblea pubblica
nella quale l’associazione illustrerà alcuni dei progetti
che intende promuovere. Sarà l’occasione per la cittadinanza di potersi iscrivere ed iniziare a dare il proprio
contributo. Per tutte le informazioni www.facebook.com/
associazionegemellaggigubbio .
GDS IN NORD EUROPA
Giugno 2015
38
Due eventi internazionali per continuare a crescere nei
mercati del Centro Europa. Con questa strategia Gds,
società leader nell’innovazione del settore dei sistemi
di tubazioni in materie plastiche, opera per guadagnare
sempre più spazio in aree come la Svizzera e il Benelux.
E proprio in questi territori, precisamente in Olanda e
Svizzera, si svolgono nel corso dell’estate due importanti
occasioni di visibilità e affermazione per la società. Fino
al 30 settembre nei Paesi Bassi, Beelden in Gees, Alberto
Timossi, artista che realizza sculture con i prodotti Gds,
sarà in mostra con una delle sue opere più significative.
A Bad Ragaz, una delle manifestazioni europee più apprezzate e seguite per l’arte contemporanea, in mostra
sempre le sue opere realizzate con tubi Gds.
www.gubbiooggi.it
FONDAZIONE PER GUBBIO
Ultimo anno di mandato a presidente della Fondazione
Cassa Risparmio di Perugia per Carlo Colaiacovo. Tante
le risorse giunte a Gubbio in questi anni e il 2015 non fa
eccezione: 1 milione e 864 mila euro a cui vanno aggiunti i finanziamenti degli anni scorsi ancora non del tutto
esauriti. Di questi parte derivano dal bando annuale,
parte dai fondi del Cda, con cui ad esempio si interviene per iniziative collaterali alla Festa dei Ceri. 700 mila
euro sono andati al settore sanità, 28 mila per altri beni
culturali, 63 mila per il territorio, 175 mila per il volontariato, 70 mila per lo sviluppo economico e 14 mila per
il pianeta anziani, cui vanno aggiunti 125 mila euro per
la Casa di Riposo Mosca.
GUBBIO OGGI PIÙ - I Fatti del Mese
É stata disputata il 16/17 maggio a Monsano una 2 giorni di braccio di Ferro
Il 16 maggio si è svolta la gara di braccio sinistro: l’eugubino Mirko Pierotti è arrivato 2° nella categoria Senior 70kg e Chiara Acciaio è arrivata 2° nella categoria
femminile senior 50kg. Il 17 maggio si sono svolte le
competizioni del braccio destro e l’eugubina Chiara
Acciaio è arrivata prima classificata nella categoria femminile senior 50kg
Arbitro di eccezione un'altra eugubina, Cristina Toteri…
Fanno parete del team Marche in quanto a Gubbio
non esiste questa disciplina: si allenano presso la
palestra Body Line.
CANTAMAGGIO DEI PICCOLI CANTORI
DELLA SCUOLA DI SCORCELLO
Si è puntualmente riproposto come ogni anno l’esibizione del Cantamaggio dei piccoli cantori della Scuola
dell’Infanzia di Scorcello.
I bambini, accompagnati dalle insegnanti Valentina Boriosi Lucia Nuti, Maria Luisa Occhiucci, Sabina Olivetti,
Enrica Uccellani, si sono esibiti presso l’Astenotrofio”
Mosca”, allietando con canti suoni e balli la mattinata
degli ospiti dell’istituto,molti dei quali hanno risposto
all’invito dei piccoli cantori ad esibirsi insieme a loro.
Una performance allegra e piena di colore: gli alunni vestiti con abiti campagnoli suonavano strumenti diversi:.
Maracas, piatti, triangolo, trombette, fischietti, tamburello; un’esecuzione perfetta, armoniosa accompagnata
dal suono della fisarmonica abilmente suonata dall’ex
alunno Cristian Fatica.
I bambini, dopo essersi esibiti, hanno donato agli anziani un mazzolino di fiori preparato insieme alle collaboratrici Isabella Carletti e Giovanna Vinciarelli, per
ringraziare dell’ospitalità ed accoglienza ricevute.
Sono ormai diversi anni che la Scuola dell’Infanzia di
Scorcello porta avanti questa iniziativa che risponde
pienamente ad obbiettivi didattici, culturali, sociali e
relazionali, gli stessi familiari dei bambini possono valutare ed apprezzare la valenza di questo progetto dal
momento che sempre le insegnanti prevedono più tappe presso diverse zone della circoscrizione( quest’anno è toccato alle famiglie Bagagli Cristiano e Goracci
Francesco)
Insomma un esibizione di tutto rispetto che, volendo,
potrebbe diventare una specie di rassegna di piccoli
cori di più scuole locali che aderiscono a questa importante iniziativa.
Le insegnanti della scuola dell’infanzia di scorcello
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Giugno 2015
BRACCIO DI FERRO PARLA
EUGUBINO
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Giugno 2015
40
GUBBIO OGGI PIÙ - La Satira
Giugno 2015
41
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Scuola di Danza Città
di Gubbio, giugno 1983
Presso l'emozionante scenario del Teatro Romano, le giovani
danzatrici eugubine si esibiscono per il saggio di fine anno
A terra da sinistra: Susanna Picciolini, Lucia Ambrogi, Annalisa Lelli, Maria Stella Magi, Barbara Raffi. In piedi
da sinistra: Sabina (?), Gabriella Bregolisse, Stefania Cardoni, Silvia Menichetti, Luigina Mascolini, Veronica
Spogli, Patrizia Antolini.
Giugno 2015
42
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