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Proc. 6 ESECUZIONE RACHICENTESI
ESECUZIONE RACHICENTESI DEFINIZIONE La rachicentesi (puntura lombare) è una pratica medico-chirurgica che consiste nella raccolta di un campione di liquido cerebrospinale mediante l'introduzione di un ago tra le vertebre L3-L4 o L4-L5. OBIETTIVI DELLA RACHICENTESI • Finalità diagnostiche della rachicentesi: accertamento di infezioni cerebrali (es. meningite), patologie demielinizzanti (es. sclerosi multipla), neoplasie, epilessia. • Finalità terapeutiche della rachicentesi: riduzione della pressione intracranica e somministrazione di medicinali (es. chemioterapici/anestesia spinale) MATERIALE OCCORRENTE Set rachicentesi: • Telino sterile con adesivo • Telino sterile senza adesivo • Telino azzurro non sterile • Garze 5 x 5 sterili • Lidocaina fiala • Siringa 10 ml • Siringa 5 ml • Ago rachicentesi 20g • Provette sterili • Modulo di verifica conformità • Dispositivi di protezione individuale non sterili (guanti monouso non sterili, mascherina con visiera, camice non sterile in TNT) • Guanti sterili di varie misure • Cerotti medicati anallergici • Cerotti vari • Arcelle monouso • Contenitore per esame chimico-fisici (provetta sterile tappo azzurro) PROCEDURA ESECUZIONE 1. Collabora durante la raccolta del consenso informato per rachicentesi 2. Riceve la prescrizione farmaco endorachide rachicentesi terapeutica 3. Provvede all' approvvigionamento del farmaco ed invio presso U.O. tramite servizio di Coordinamento 4. Controllo incrociato farmaco paziente 5. Spiegare al paziente il tipo di manovra alla quale verrà sottoposto, quali sono i benefici che ne potrà ricevere, quali sono le complicanze, quali sono i vari momenti della procedura ed infine controllare che abbia firmato il consenso informato 6. Invitare il paziente ad urinare in quanto per due ore successive dovrà evitare di alzarsi dal letto 7. Controllare i parametri vitali e annotarli in cartella 8. Effettuare lavaggio antisettico delle mani 9. Apertura del “set rachicentesi” 10. Posizionamento in decubito laterale facendo assumere la posizione fetale ed applicando un cuscino tra le ginocchia e i gomiti Far piegare la testa in avanti affinché si aprano gli spazi intervertebrali oppure Far assumere la posizione seduta al bordo del letto flettendo il tronco affinché l’addome sia posto contro le cosce Invitare il paziente ad avvicinare la schiena il più possibile al bordo del letto facilitando la manovra di reperimento del punto di inserzione dell’ago da parte del medico 11. Scoprire il paziente il minimo indispensabile 12. Disporre un telino non sterile affinché gli indumenti del paziente ed il letto non rimangano imbrattati di disinfettante 13. Individuazione del punto di introduzione dell’ago (la zona di elezione è solitamente tra L3L4 o L4-L5 ove il Midollo Spinale non è più presente) 14. Indossare dispositivi di protezione individuale non sterili (guanti monouso non sterili, mascherina FFP3, occhiali, camice non sterile in TNT 15. Effettuare disinfezione dell’area da pungere con soluzione a base di iodiopovidone 16. Collaborare durante la somministrazione dell’anestesia locale 17. Fornire al medico guanti sterili 18. Consegnare al medico telino sterile adesivo che sarà posizionato poco sotto il punto previsto per l’inserzione dell’ago 19. Consegnare al medico garze sterili TNT 10 x 10 ed ago da rachicentesi 20. In caso di rachicentesi terapeutica preparare la siringa con i farmaci antiblastici rimuovendo l’eventuale aria dalla siringa ed evitando spandimento in ambiente del contenuto. 21. Puntura del paziente 22. Durante il momento di inserimento dell’ago da parte del medico preparare le due provette apposite per la raccolta del liquor (eventuale misurazione della pressione del liquor con il manometro di Claude 23. Alla fuoriuscita del liquor riempire le due provette senza contaminare il raccordo dell’ago e successivamente 24. In caso di rachicentesi terapeutica: • Preparare la siringa con i farmaci antiblastici rimuovendo l’eventuale aria dalla siringa ed evitando spandimento in ambiente del contenuto • Consegnare al medico la siringa con il farmaco antiblastico (oppure in accordo con il medico, raccordarla direttamente all’ago da rachicentesi) • Somministrazione del farmaco antiblastico endorachide • Alla termine dell’infusione del farmaco proseguire, qualora sia prescritto, con la somministrazione di cortisone che viene somministrato sempre successivamente al farmaco antiblastico 25. Collaborare con il medico nella rimozione dell’ago e nello smaltimento del materiale utilizzato. 26. Applicare medicazione sterile a piatto rimuovendo il disinfettante in esubero utilizzato per il campo sterile. 27. Informare il paziente che dovrà mantenere la posizione sdraiata per 2 ore e che la prima mobilizzazione dovrà essere effettuata in presenza di personale infermieristico. Ricordare inoltre che per tutta la giornata dovrà eseguire il passaggio dalla posizione sdraiata ad eretta molto gradualmente e di contattare immediatamente il personale infermieristico alla comparsa di cefalea. Se non ci sono controindicazioni invitare il paziente a bere abbondantemente e consegnare il campanello di chiamata 28. Riordinare e smaltire il materiale utilizzato 29. Effettuare lavaggio sociale delle mani 30. Effettuare monitoraggio di parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca) e\o comparsa di dolore o di sintomatologia riconducibile a: • Cefalea da ipotensione liquorale • Contaminazione meningea • Emorragia subaracnoidea ed ematoma intrarachideo 31. che dovrà essere tempestivamente segnalata al personale medico che ha eseguito la procedura. 32. Consegna modulo conformità al coordinatore infermieristico 33. Registrazione in documentazione clinica e infermieristica 34. organizzare il trasporto dei campioni prelevati 35. Predisporre il ripristino del kit e compilazione modulo conformità NOTE Le procedure sono prodotte ad uso didattico per le attività del Laboratorio professionale 2. TESTI CONSULTATI Barbara K. Timby: Fondamenti di assistenza infermieristica-concetti e abilità cliniche di base. Milano, McGraw-Hill Companies, srl Publisching Group Italia 1° Edizione italiana 2011. Bruner – Suddarth “Infermieristica in area medico-chirurgica” IV ° Edizione italiana a cura di Giorgio Nebuloni Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2010