Comments
Description
Transcript
B - Idraulica Fluviale
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Foggia Workshop L'uso della modellistica idraulica nella difesa del suolo III - Richiami di Idrologia Tecnica e di Idraulica Fluviale Patrocinio Confindustria Foggia Foggia 21/11/2006 Relatore: Ing. Dario Tricoli 3 - La modellistica idraulica nella progettazione delle sistemazione idrauliche VERIFICHE IDRAULICHE NECESSITANO DI : 1 - CONOSCERE LE PORTATE ATTESE CON I VARI TEMPI DI RITORNO Idrologia Tecnica DATI: caratteristiche bacino (superficie, morfologia, forma, uso del suolo, geologia, litologia), caratteristiche pluviometriche RISULTATI: caratteristiche delle piene attese con diversi tempi di ritorno (Qmax, Tmax, Volume totale idrogramma di piena, ecc.) 2 - VALUTARE I LIVELLI IDRICI NEI VARI PUNTI DEL RETICOLO IDROGRAFICO Idraulica Fluviale DATI: caratteristiche delle piene (Qmax, Tmax, Volume totale idrogramma di piena, ecc.), caratteristiche geometriche aste fluviali RISULTATI: livelli idrici (profili di corrente, valori puntuali di altezze idrometriche e velocità) 2 - La modellistica idraulica nella progettazione delle sistemazione idrauliche A - Idrologia Tecnica A.1 – Metodi per la trasformazione afflussi-deflussi A.2 - Metodi a parametri concentrati per la modellazione idrologica A.3 - Metodi a parametri distribuiti per la modellazione idrologica A.4 - Modellazione idrologica continua di un bacino idrografico B - Idraulica Fluviale B.1 - Schema di moto monodimensionale, bidimensionale e quasi bidimensionale B.2 - Regime di moto uniforme, permanente e vario B.3 - Trasporto solido A - Richiami di Idrologia Tecnica A.1 – Metodi per la trasformazione afflussi-deflussi A.2 - Metodi a parametri concentrati per la modellazione idrologica A.3 - Metodi a parametri distribuiti per la modellazione idrologica A.4 - Modellazione idrologica continua di un bacino idrografico A.1 – Metodi per la trasformazione afflussi-deflussi Schematizzazione A.1 – Metodi per la trasformazione afflussi-deflussi formule empiriche => PORTATA MAX – TEMPO DI PICCO quando le portate massime vengono calcolate sulla base di semplici relazioni tarate sulla base di dati sperimentali (es: formule di Gherardelli-Marchetti, Mongiardini, Forti, De Marchi e Pagliaro). statistici => PORTATA MAX – TEMPO DI PICCO - VOLUME quando si fa unicamente un'analisi statistica dei deflussi e quindi le portate di piena del bacino idrografico vengono valutate sulla base di equazioni matematiche che possono dipendere anche da caratteristiche morfologiche del bacino stesso (es. : metodi di regionalizzazione delle piene del VaPi); concettuali => CARATTERISTICHE COMPLETE DELLA PIENA quando il fenomeno viene schematizzato nel dettaglio e scomposto nelle sue varie componenti per ciascuna delle quali si adotta un modello matematico che simula quanto avviene nella componente stessa (es: metodo dell'idrogramma unitario o il metodo cinematico); A.1.2 – Formule empiriche formule empiriche => PORTATA MAX – TEMPO DI PICCO DATI: alcune caratteristiche bacino (superficie, pendenza, lunghezza asta principale, ecc.) Forti Mongiardini Viparelli De marchi A.1.2 – Metodi statistici statistici => PORTATA MAX – TEMPO DI PICCO - VOLUME DATI: alcune caratteristiche bacino (superficie, pendenza, altezza media, lunghezza asta principale, forma, posizione, ecc.) Analisi statistica di serie storiche di portata Analisi regionale a diversi livelli (VaPi) A.1.3 – Metodi concettuali concettuali => CARATTERISTICHE COMPLETE DELLA PIENA DATI: caratteristiche bacino (superficie, morfologia, forma, uso del suolo, geologia, litologia), caratteristiche pluviometriche Fasi della trasformazione afflussi-deflussi - separazione delle piogge - formazione della piena - propagazione della piena - deflusso di base Metodi a parametri concentrati Metodi a parametri distribuiti A.1.3 – Metodi concettuali Schematizzazione A.2 - Metodi a parametri concentrati per la modellazione idrologica A.2.1 - Metodo razionale o della corrivazione tempo di corrivazione coefficiente di deflusso coefficiente di punta A.2.2 - Metodo dell'invaso volume invasi... A.2.3 -Metodo dell'idrogramma unitario Teoria di Sherman Formulazione di Clark Formulazione di Nash Formulazione del Soil Conservation Service A.2.1 - Metodo razionale o della corrivazione PRINCIPALI DATI DA UTILIZZARE tempo di corrivazione coefficiente di deflusso coefficiente di punta A.2.2 - Metodo dell'invaso PRINCIPALI DATI DA UTILIZZARE volume invasi A.2.3 -Metodo dell'idrogramma unitario Teoria di Sherman Formulazione di Clark Formulazione di Nash ( GIUH) Formulazione del Soil Conservation Service A.3 - Metodi a parametri distribuiti per la modellazione idrologica A.3.1 – Distribuzione completa dei parametri (Muskingum-Cunge, ..) A.3.2 – Distribuzione parziale dei parametri (Clark modificato ... ) A.4 - Modellazione idrologica continua di un bacino idrografico A.4.1 – Utilità - bilancio idrologico su base almeno annuale (conoscenza della risorsa idrica) - necessità di conoscere le condizioni di saturazione del suolo prima di un evento (applicazioni in previsione delle piene in tempo reale) A.4 - Modellazione idrologica continua di un bacino idrografico A.4.2 – Schematizzazione utilizzata B - Richiami di Idraulica Fluviale B.1 - Schema di moto (rif. spaziale) Schematizzazione utilizzata Campo di utilizzo B.1.1 – Monodimensionale B.1.2 – Bidimensionale B.1.3 - Quasi bidimensionale B.2 - Regime di moto uniforme, permanente e vario (rif. temporale) Schematizzazione utilizzata Campo di utilizzo B.2.1 – Uniforme B.2.2 – Permanente B.2.3 – Vario B.3 - Trasporto solido Schematizzazione utilizzata Campo di utilizzo B.1 - Schema di moto Schematizzazione utilizzata Campo di utilizzo Monodimensionale: deflusso secondo una direzione prevalente Bidimensionale: deflusso senza una direzione prevalente Quasi bidimensionale: deflusso secondo una direzione prevalente con fuoriuscite di acqua in zone esterne che si comportano come serbatoi Tipologie di deflusso SEZIONE COMPATTA SEZIONE COMPOSTA SEZIONE CON ARGINI SEZIONE CON ARGINI CON FUORIUSCITA ACQUA B.1.1 – Monodimensionale SEZIONE COMPATTA SEZIONE CON ARGINI SEZIONE COMPOSTA B.1.2 – Bidimensionale SEZIONE COMPOSTA SENZA UNA DIREZIONE PREVALENTE DI DEFLUSSO B.1.3 - Quasi bidimensionale SEZIONE CON ARGINI CON FUORIUSCITA ACQUA CELLE D'ACCUMULO B.2 – Regime di moto Schematizzazione utilizzata Campo di utilizzo – Uniforme: alveo cilindrico e portata costante nel tempo – Permanente: sezioni gradualmente variate e portata costante nel tempo - Vario: sezioni gradualmente variate e portata variabile nel tempo B.2.1 – Moto Uniforme INPUT PORTATA (Q) CARATTERISTICHE GEOMETRICHE SEZIONE PENDENZA TRONCO (i) OUTPUT CARATTERISTICHE IDRAULICHE SEZIONE (h, v, ...) Moto Uniforme - Esempio MATTINATA (FG) - CANALE RIVESTITO B.2.2 – Moto Permanente INPUT PORTATA (Q) CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DI TUTTE LE SEZIONI OUTPUT CARATTERISTICHE IDRAULICHE DI OGNI SEZIONE (h, v, ...) PORTATA ENTRANTE (Qe) = PORTATA USCENTE (Qu) Moto Permanente - Esempio Fiume ESARO – CROTONE – tratto arginato B.2.3 - Moto Vario INPUT IDROGRAMMA ENRANTE (Qe(t)) CARATTERISTICHE GEOMETRICHE DI TUTTE LE SEZIONI OUTPUT CARATTERISTICHE IDRAULICHE DI OGNI SEZIONE (h, v, ...) IDROGRAMMA USCENTE (Qu(t)) IDROGRAMMA ENTRANTE (Qe(t)) <> IDROGRAMMA USCENTE (Qu/t)) Moto Vario - Esempio FOCE OFANTO B.3 - Trasporto solido Schematizzazione utilizzata Campo di utilizzo - fondo mobile - erosione in corrispondenza di un ponte - calcolo del profilo d'equilibrio di un corso d'acqua - valutazione della capacità di trasporto di una corrente - fondo fisso FIUME MAGRA – MASSA CARRARA