Internet e istituzioni_ quante sono le leggi in Italia_ Meglio chiederlo
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Internet e istituzioni_ quante sono le leggi in Italia_ Meglio chiederlo
24/12/2015 Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva Il Fatto Quotidiano Temi del Giorno BRUNO CACCIA • ELEZIONI SPAGNA • GIUSEPPE SALA • ISIS • LEGGE DI STABILITÀ • SONDAGGI IlFattoQuotidiano.it / BLOG / di Guido Scorza •ULTIMA ORA• SEZIONI BLOG FATTO TV ABBONATI FQ× SHOP FQ RADIO Accedi | Abbonamenti MEDIA & REGIME Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva di Guido Scorza | 28 agosto 2014 COMMENTI (103) Condividi 233 Tweet 9 Più informazioni su: Diritto, Google, Leggi, Riforme, Siti Web, Stato Guido Scorza Annunci casa.it 700mila immobili sul portale n 1 in Italia. Trova subito la casa giusta per te! Cosa pensereste di un Paese nel quale non c’è nessuno in grado di dire con certezza quante siano le Leggi, i Decreti e gli altri provvedimenti aventi forza di legge in vigore? Cosa pensereste di Facebook uno Stato nel quale vige una regola secondo la quale l’ignoranza di una legge non ne giustifica la violazione da parte di cittadini ed imprenditori ma che, al tempo stesso, non pone questi ultimi nella condizione di conoscerla per davvero? Twitter Qualsiasi cosa pensereste, iniziate a pensarla del nostro Paese. Docente, avvocato e giornalista Post | Articoli Annunci Immobiliari Su Immobiliare.it trovi oltre 900.000 annunci di case in vendita e in affitto. Cerca ora! In Italia, infatti, non c’è Istituzione – Presidenza della Repubblica, Parlamento e Governo inclusi – che sia in grado di dire con certezza quanti atti aventi forza di legge – e destinati, dunque, ad incidere sulla vita dei cittadini e dello Stato medesimo – sono in vigore in questo momento. × Secondo Normattiva, un progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato e della Camera dei Deputati – in collaborazione con la Corte Suprema di Cassazione, l’Agenzia per ACRONELLE VASOBRAIN PLUS 24 l’Italia Digitale e l’Istituto poligrafico della Zecca dello Stato – che integratore CAPSULE € 18,17 € 15,92 ha, proprio, l’obiettivo di classificare e rendere accessibile al Acquista Acquista cittadino la normativa vigente, nel 2009, in Italia, il corpus normativo statale dei provvedimenti numerati (leggi, DALLA HOMEPAGE Il vero ministro Guidi è il padre Guidalberto Quella volta che decise le nomine sul treno Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza decreti legge, decreti legislativi, altri atti numerati), dalla nascita cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy dello Stato unitario poteva essere valutato in “circa 75.000″ unità. Pubblicità Un numero immenso – anche se successivamente al 2009 sforbiciato da una serie di provvedimenti di semplificazione che hanno abrogato decine di migliaia di vecchie leggi, decreti e regi decreti – solo “stimabile” ma non http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/28/riformeilpaesesoffocainunlabirintodileggi/1101193/ Palazzi & Potere EMILIA ROMAGNA Parma, i vigili portano via le coperte ai senzatetto. Comune: “Questione di decoro urbano. Erano abbandonate” ECONOMIA & LOBBY Carichieti, per il cliente milionario 1/10 24/12/2015 Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva Il Fatto Quotidiano solo “stimabile” ma non definibile con certezza al Carichieti, per il cliente milionario Anas non aveva problemi di conti quale, peraltro, per avere un quadro di tutte le norme che regolano la vita di un cittadino e di un’impresa, occorrerebbe aggiungere quelle di matrice regionale, i provvedimenti comunali oltre ai regolamenti di un’interminabile sequenza di enti ed Autorità di regolamentazione. E non esiste – nel senso che non ne dispone la Presidenza della Repubblica, né il Governo, né il Parlamento – una banca dati, né un altro qualsiasi strumento di ricerca che consenta ad un cittadino o ad un’impresa di conoscere quanti e quali sono gli atti – non importa di che livello – dei quali si debba tener conto prima di porre in essere una qualsiasi condotta o avviare una qualsiasi attività. VAI ALLA HOMEPAGE VIDEO CONSIGLIATI Sponsor Ecco il casting sul matrimonio da sogno che sta facendo il giro del web Milano, poliziotti e rom si dividevano i soldi dei furti in stazione: due… (unapropostadasogno.it) I grandi editori giuridici privati e, forse, persino Google, sono, probabilmente, la fonte più attendibile per chi cerchi una risposta ad una domanda di questo genere. Pubblicità Lo stesso progetto Normattiva – che è pure un mirabile esempio di informatica applicata al diritto o di “informatica giuridica” come si chiamava una volta questa scienza nella quale l’Università italiana ha, a lungo, rappresentato un’eccellenza universalmente riconosciuta – non ha neppure l’ambizione di risolvere il problema giacché il suo perimetro è “limitato” alla classificazione e gestione del corpo normativo nazionale. L’accesso, ad esempio, alla disciplina regionale è garantito attraverso semplici link ad un numero di database pari al numero delle regioni italiane, tutti caratterizzati – ovviamente – da interfacce di ricerca diverse l’una dall’altra. Non esiste, invece, proprio nessun modo attraverso il quale un cittadino o un’impresa possa accedere a tutte le regole vigenti in una determinata materia salvo, ovviamente, rassegnarsi ad un “porta a porta” normativo, attraverso i siti web – quando ci sono e quando sono aggiornati – La sfida: niente alcol e zuccheri per un mese. Ecco gli effetti sul corpo… Banca Etruria, Travaglio a Servizio Pubblico: “Boschi? Un caso di… Raccomandato da PIÙ COMMENTATI Riforma Rai, Mentana: “Così la tv di Stato ritorna a dipendere dall’esecutivo” Riforma Rai, ok alla legge: la politica resta dentro la tv pubblica. “Super ad” e cda deciso da Parlamento e governo Corriere della Sera, da gennaio l’online sarà parzialmente a pagamento. Attesi 4 milioni di ricavi al 2018 Immigrazione, tanto ‘rumore’ giornalistico e poca informazione VAI A MEDIA & REGIME della miriade di enti di regolamentazione che producono norme e regolamenti nel nostro Paese. Le leggi sono le fondamenta della vita di qualsiasi società ed a guardare alla nostra da questa caotica prospettiva, vien da chiedersi come possa lo Stato reggersi ancora in piedi e vien voglia di gridare DIRETTORE TESTATA ONLINE: PETER GOMEZ SEGUI ILFATTOQUOTIDIANO.IT al miracolo etico, morale e culturale italiano. E’ solo il fatto – al contrario di ciò che normalmente si pensa – che, tutto sommato, siamo, nella media, brava gente che consente al Paese di non essersi già da tempo accartocciato su stesso o di non essere imploso, vittima delle sue stesse regole. Ma è fuor di dubbio che una tanto caotica situazione regolamentare è all’origine della più parte delle disfunzioni della macchina democratica giacché la conoscenza delle regole costituisce un privilegio straordinario del quale, pochi, approfittano in danno di http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/28/riformeilpaesesoffocainunlabirintodileggi/1101193/ 2/10 24/12/2015 Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva Il Fatto Quotidiano privilegio straordinario del quale, pochi, approfittano in danno di molti. La riforma dello Stato, quella della quale sempre più stesso si sente parlare, dovrebbe, forse, cominciare proprio da qui: offrire al cittadino una porta di accesso unica, semplice, intuitiva, esaustiva e democratica a tutte le regole che ne regolano la vita nello Stato. Ma a guardare agli ultimi dati pubblicati da Senato e Camera dei Deputati sul fenomeno della normazione – e parliamo solo di quella statale – viene il sospetto che anziché iniziare a preoccuparci sul serio di “mettere ordine” si continui a produrre disordine. Prendiamo la XVII legislatura del nostro Parlamento nel corso della quale, Deputati e Senatori, in carica solo dal 15 marzo 2013, hanno già presentato 3877 tra disegni e progetti di legge che se sommati a quelli presentati ad iniziativa dei Governi che si sono succeduti alla guida del Paese, delle Regioni, dei cittadini e, persino, del Cnel, arrivano alla cifra di 4094 disegni di legge in meno di un anno e mezzo. Ma, probabilmente, il dato più significativo è quello relativo al numero di disegni di legge, tra le migliaia presentati, che, nello stesso periodo, è diventato legge: appena 62. Numeri che danno la sensazione di un Parlamento che “gira in tondo” o, forse, più correttamente di un Parlamento ormai esautorato del primato della funzione legislativa che la Costituzione gli assegna. Una sensazione ancora più preoccupante della precedente che, purtroppo, affonda le sue radici nei numeri: dei 62 disegni di legge approvati nel corso della legislatura, infatti, ben 52 sono stati ad iniziativa Governativa. Un numero di per sé significativo cui deve aggiungersi quello non meno rilevante dei 45 decreti legge complessivamente presentati in Parlamento per la conversione, dei quali 39 già convertiti. Dati che portano ad una sola inequivocabile conclusione che, peraltro, non rappresenta certamente una “scoperta”, ma solo la conferma aritmetica di una percezione diffusa: la potestà normativa è ormai appannaggio pressoché esclusivo del Governo – e non si tratta di quello attuale o di quello precedente ma della totalità dei Governi che si succedono, da anni, alla guida del Paese – che, in realtà, la Costituzione vorrebbe la esercitasse solo in via eccezionale rispetto al Parlamento. E la fotografia non sarebbe diversa se si disponesse dei dati relativi alla produzione normativa regionale ed a quella dei diversi Enti ed Autorità che, ormai – all’insegna della delegificazione da un lato e del federalismo dall’altro – esercitano, in modo ogni giorno crescente, poteri che competerebbero al Parlamento o, meglio ancora, che non competerebbero a nessuno giacché, in molti casi, educazione, cultura, buon senso ed etica sarebbero sufficienti a governare fenomeni che ci si ostina, invece, a voler normare. E’ una situazione democraticamente insostenibile. Il Paese rischia di morire prigioniero di un labirinto regolamentare nel quale cittadini ed imprese non riescono ad orientarsi. Forse la riforma dello Stato dovrebbe cominciare proprio da qui. http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/28/riformeilpaesesoffocainunlabirintodileggi/1101193/ 3/10 24/12/2015 Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva Il Fatto Quotidiano Su Subito è semplice: trovi gli oggetti che desideri e contatti il proprietario Mercatini di Natale 2015 in Italia e all'estero. Scopri di piú. L’Outlet di QVC ti aspetta con tantissime occasioni a prezzi speciali. Sponsorizzato da di Guido Scorza | 28 agosto 2014 COMMENTI (103) Condividi 233 9 Tweet TI CONSIGLIAMO Supermercati Famila Trova il punto vendita più vicino, registrati e scopri le offerte di Famila Sesso anale e orale vietati in 12 stati americani. Ecco cosa si può fare (e cosa... Vatileaks 2, rinviato ancora il processo. Tra i testimoni anche il cardinale Par... Sponsorizzato da CONTENUTI SPONSORIZZATI Il ritorno della canapa è possibile? 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La Redazione × I commenti per questa discussione sono attualmente chiusi. 103 Commenti Il Fatto Quotidiano ⤤ Condividi Consiglia 1 Entra Ordina dal più recente Mario • un anno fa Totalmente d'accordo: forse proprio da qui dovrebbe avere inizio la riforma dello stato! △ ▽ • Condividi › Andrea Bruni • un anno fa tutto qui ? il bomba nazionale risolverà il tutto tra le 10,00 e le 10 e 07 di domani....ah no forse dirà che ci vogliono 36 mesi... 1 △ ▽ • Condividi › elisabetta callegaro • un anno fa relativamente poche regole, chiare e precise, immediatamente accessibili innalzerebbero moltissimo il nostro livello di informazione, consapevolezza, libertà: cioè di democrazia. questo tema merita una grande campagna di sensibilizzazione, perché riguarda il quadro d'insieme della società e la sua capacità di guardare lontano dal punto di vista della qualità della vita e del suo mantenimento. 2 △ ▽ • Condividi › vaffanculofq • un anno fa mi bastano solo pochi mesi △ ▽ • Condividi › Paolo C • un anno fa il malcostume italiano di emettere provvedimenti che modificano articoli e/o paragrafi di numerosi altri disposti (spesso nemmeno collegati logicamente) è una delle cause responsabili della confusione legislativa che ci affligge. Altro fattore negativo: le abrogazioni che a tutti gli effetti non sono categoriche e definitive. Frequentemente si fa riferimento alla norma vigente al momento del fatto (complice la lunghezza esasperante dei processi) oppure si è nell'assurdo di vacanza normativa abrogazione senza sostituzione. E poi l'ignoranza degli organi legislativi che emettono continuamente norme senza preventivamente informarsi se esistono altri disposti precedenti sullo stesso tema, ingenerando confusione, difficoltà applicative (e scappatoie legalizzate). Ci vorrebbe un ferrato team di esperti (non solo legali, ma anche tecnici) che "ripulissero" finalmente il corpus legislativo conglobando in testi unici tutte le leggi, leggine, decreti cui dobbiamo riferirci. E poi, il legislatore deve essere "educato" a non stravolgere a ripetizione i testi unici (per esempio, vedere quello sulla sicurezza sul lavoro, che fu emenato nel 2008 e ad oggi del testo originale rimane una percentuale ridotta ..) Ce la faremo? 1 △ ▽ • Condividi › A&G • un anno fa Forse il problema è proprio lo stato... 4 △ ▽ • Condividi › napoleone20002000 > A&G • un anno fa senza forse 2 △ ▽ • Condividi › Remo • un anno fa Il problema è che non servono assurde banche dati inutilizzabili di leggi, ma una razionalizzazione delle leggi, forse servirebbero anche meno enti con potere normativo per evitare appunto questa inflazione regolamentatoria. △ ▽ • Condividi › http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/28/riformeilpaesesoffocainunlabirintodileggi/1101193/ 5/10 24/12/2015 Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva Il Fatto Quotidiano Andrea Bruni > Remo • un anno fa scusa remo senza alcuna provocazione...ma come fai a razionalizzare le leggi se non sai quante e quali sono ? △ ▽ • Condividi › Remo > Andrea Bruni • un anno fa Le banche dati servono per il cittadino, i ministeri e le istituzioni sanno già comunque quali sono le leggi, altrimenti secondo te come farebbero a modificarle con i richiami. △ ▽ • Condividi › Bastian • un anno fa Caro Guido, un Paese di cui le leggi promulgate vengono cambiate da chi dovrebbe applicarle ti fa capire perchè il tuo vicedirettore abbia ancora titolo a scrivere. Una legge, decine di "criteri orientatori". La NOSTRA storia non la scrive il potere legislativo ma il potere giudiziario. 3 △ ▽ • Condividi › Vincenzo Giancristofaro • un anno fa Un Paese dove vi sono un numero abnorme di leggi, significa che non ha leggi, la legge ha valenza, quando ogni singolo cittadino di questo Stato ne ha piena contezza, diversamente è la giungla! 1 △ ▽ • Condividi › Michele B > Vincenzo Giancristofaro • un anno fa Si, una giungla di norme in cui solo gli addetti ai lavori, e a fatica, riescono a districarsi. 1 △ ▽ • Condividi › Vincenzo Giancristofaro > Michele B • un anno fa Ma forse neanche loro.. △ ▽ • Condividi › Marco • un anno fa Il problema delle leggi è che (appunto) sono scritte in legalese: un linguaggio solo apparentemente chiaro, ma che in realtà è volutamente ambiguo e atto ad interpretazioni. Invece le leggi dovrebbero essere scritte in un linguaggio il più possibile simile a quello matematico: univoco, inequivocabile, sintetico. 8 △ ▽ • Condividi › Guest • un anno fa ma il bello è che la legge non ammette ignoranza... 3 △ ▽ • Condividi › Luca Tutino • un anno fa ...inoltre anche con l'aiuto della pregevolissima Normattiva, per cercare di capire veramente lo stato di norme elementari ma di grande importanza nella vita pratica per del singolo, ci vogliono quasi sempre un computer, almeno due schermi, un paio di blocchi per appunti e qualche ora a disposizione per incrociare l'assurda ragnatela di rimandi creata dalle norme. Per poi giungere spesso alla conclusione che la situazione è così labirintica da essere sostanzialmente indecidibile (e quindi a disposizione del più forte). 5 △ ▽ • Condividi › frattale • un anno fa Un esempio? "Nei 2.159 giorni trascorsi dal 29 aprile 2008 al 28 marzo del 2014 sono state approvate attraverso 41 diversi provvedimenti qualcosa come 629 norme fiscali: fra queste, 72 di semplificazione ma ben 389 di complicazione ulteriore." (Sergio Rizzo corriere della sera 11/06/2014) 2 △ ▽ • Condividi › mida98 • un anno fa Basta richiamare Calderoli che con un bel falò brucia decine di cartoni vuoti e tutto si aggiusta..... vero renzi???? 2 △ ▽ • Condividi › Pizer • un anno fa Cosa pensereste di un Paese nel quale vige una regola secondo la quale l’ignoranza di una legge non ne giustifica la violazione ma che, al tempo stesso, non pone http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/28/riformeilpaesesoffocainunlabirintodileggi/1101193/ 6/10 24/12/2015 Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva Il Fatto Quotidiano legge non ne giustifica la violazione ma che, al tempo stesso, non pone questi ultimi nella condizione di conoscerla per davvero? ... Cosa penso? Semplice, quello che penso da decenni. Che in quello Stato non vi sono cittadini ma sudditi. Soggetti esposti all'arbitrio di chiunque indossi una divisa o rivesta una qualche funzione pubblica. Ma. quel che è peggio, complice una sciatteria civica imperante, il fenomeno in Italia è connotato da elementi di masochismo. Ci piace essere sommersi di leggi. Se un cane morde un passante spunta immediatamente qualche imbecille che parla di "vuoto normativo", mentre l'unica cosa vuota è la sua testa. Come se una legge (un pezzo di carta) potesse modificare alcunché. Quel che è grave, l'ipertrofia normativa si accompagnia all'ipotrofia amministrativa. Siamo pieni di legislatori ma ci manca chi MATERIALMENTE si occupi della manutenzione delle strade ... Ma, gli imbecilli di cui sopra, cianciano di "produttività del Parlamento", ovverossia lamentano che quello che c'è produca poche leggi. Ma si può ssere più schizofrenici??? 5 △ ▽ • Condividi › Francesco • un anno fa Più che il numero delle leggi, il problema del legiferare italico è la lunghezza abnome di molte norme, da far invidia a Guerra e Pace, il periodare contorto , incomprensibile e spesso contraddittorio, lo stile pedestre, giuridicamente e sintatticamente, il fatto che le cambino da un giorno all'altro. Eravamo i maestri del diritto, dagli anni 80 in poi in questo campo sembriamo i dilettanti allo sbaraglio. Abbiamo abbandonato la lezione carrariana delle norme generali ed astratte, che lasciano i giusti spazi all'interpretazione dei pratici, per tentare di imitare (male) i modelli anglosassoni delle leggi minuziose che pretendono di coprire ogni possibile aspetto della fattispecie normata e facendo così lasciano al contrario buchi enormi. E poi ce la prendiamo con giudici (oggi c'è una giurisprudenza schizofrenica, al pari della legislazione) e con i burocrati, i quali però non hanno colpe se il legislatore gli apparecchia leggi del genere, che loro dovrebbero applicare. 4 △ ▽ • Condividi › Remo > Francesco • un anno fa Basta vedere lo stile semplice e lineare in cui era scritta la prima Costituzione e quello contorno delle attuali parti che hanno modificato. △ ▽ • Condividi › Francesco Galesso • un anno fa Sono migliaia i dipendenti pubblici che si occupano di queste cose prendono fior fiori di stipendi e i dirigenti si danno pure il premio produzione ma tutto il giorno cosa fanno costoro mi domando? Non solo si riempiono di soldi pubblici moltitudini di consulenti esterni perché i dipendenti non c'arrivano ma anche qui sorge la domanda questi di che sono esperti? Il bello che i nostri governanti ogni sei mesi dicono che adesso semplificheranno ma succede regolarmente l'esatto opposto mettono nuovi inghippi burocratici che rende indispensabile l'aiuto dell'azzeccagarbugli per districarsi in mezzo ai cavilli e alle virgole sapere giuridico ormai diventato il dominus delle competenze in Italia. Lasciando il nostro futuro nelle mani degli azzeccagarbugli la vedo però dura per il nostro Paese uscire dal coma. 2 △ ▽ • Condividi › Francesco > Francesco Galesso • un anno fa Se lei si riferisce ai dipendenti di Camera e Senato o di Palazzo Chigi visto che parla di fior di stipendi e tenuto conto che gli altri dipendenti pubblici nulla hanno a che vedere con la redazione delle leggi dubito fortemente che siano loro a scriverle . E' un lavoro che fanno, a mio avviso, i portaborse dei deputati, sulla scia delle direttive cervellotiche dei loro datori di lavoro. △ ▽ • Condividi › Francesco Galesso > Francesco • un anno fa Più che i portaborse le leggi con le virgole al punto giusto credo le scrivano gli "amici" lobbisti leggi che in Italia sono anche ad personam cioè soggettive (e non solo per il Burlesca ma anche per loro stessi per i mandarini di Stato). Si mi riferisco a quei dipendenti che per stenografare, spolverare i soprammobili o fare i buttafuori ci costano un patrimonio. △ ▽ • Condividi › http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/28/riformeilpaesesoffocainunlabirintodileggi/1101193/ 7/10 24/12/2015 Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva Il Fatto Quotidiano Leopoldo • un anno fa sono veramente tante, troppe. conseguenza di una politica fatta di piccoli favori a ogni categoria, a ogni gruppuscolo di interesse. De Mita, Craxi, Andreotti, ecc... hanno aiutato tutti parcellizzando l'italia in campanili e sub campanili. ciò produce una totale mancanza di certezza del diritto. ci vogliono super esperti per muoversi nel dedalo di leggi e leggine con il rischio di sbagliare e di dover pagare . tutto questo pesa : sull'economia, sulla vita, sulla depressione degli italiani figli di un dio minore. 2 △ ▽ • Condividi › NoVat • un anno fa Ma Calderoli non aveva innalzato un muro di carta alto 16 metri, 32 metri cubi, circa 150 scatoloni di carta, 28 tonnellate e 585 chili per 4.754.642 pagine, mandando al rogo 375 mila atti normativi inutili? Quanti ce ne sono ancora? 1 △ ▽ • Condividi › z f k > NoVat • un anno fa 375mila, a una al giorno, compresi i festivi, fanno circa 10 secoli, ossia un millennio. CYA △ ▽ • Condividi › Remo > NoVat • un anno fa Calderoli di fratto non ha semplificato un bel nulla, perché non semplifichi nulla ad abolire leggi che di fatto sono già cadute perché sostituite da altre. Solo l'organo che emana leggi le può riordinare, pensa te che il nostro codice penale ha 80 anni: in pratica usiamo ancora il codice penale che era in vigore nel Fasciamo. △ ▽ • Condividi › NoVat > Remo • un anno fa Non solo, pensa te che abbiamo al governo i fascisti dell'ultima ora come Alemanno e La Russa, tanto per citarne qualcuno △ ▽ • Condividi › Guest > NoVat • un anno fa 75.000 solo statali. △ ▽ • Condividi › Peter Hammer • un anno fa io sono un asino ma la voce degli asini non arriva al cielo, ho sempre ragliato cercando di esprimere il seguente concetto: in italia c'è bisogno di ridurre e decimare il numero di leggi, addiritura bisogna rifare tutto da capo e portarle se non ai 10 comandamenti ad almeno suddividerle per argomenti stagni. sennò nemmeno una lince, nota per lòa sua acutezza riesce chiaramente a vedere se è lei stessa legale, immaginiamoci l'asino come me che invece ha bassa acutezza e completo disinteresse verso i cavilli 1 △ ▽ • Condividi › Respf • un anno fa Sarebbe tutto a costo zero. Per "ripulire" le leggi, aggiornarle e non avere rimandi legislativi ad altre leggi, basterebbe che i parlamentari "lavorassero" anche il Lunedì e il Venerdì come previsto. 3 △ ▽ • Condividi › ExNihiloQuodLibet • un anno fa Guardate che neanche nei mitologici Stati Uniti sanno quante leggi hanno, sebbene si sappia che esistono circa 23.000 pagine di leggi federali. Nota bene: pagine, non leggi. Infatti il numero di leggi, come unità di misura, è molto approssimativa: si potrebbe avere 1 legge di 200 pagine o 200 leggi da 1 pagina. A monte, credo che l'ipertrofia legislativa (tantissime leggi) sia dovuta al fatto che 1) di fatto molte leggi sono applicate solo in casi particolari 2) a nessuno, tranne chi subisce un torto o crede di subirlo, frega un c***o 3) in genere, solo i potenti possono permettersi avvocati competenti ed informati, quindi 4) gli avvocati sono i primi a NON volere una semplificazione, perché se diventasse tutto troppo facile perderebbero lavoro e infine 5) perché sintetizzare molte leggi è tutt'altro che facile (sebbene possibile)..il metodo Calderoli (taglia tutto, anzi brucia tutto) è populisticamente perfetto, ottima propaganda, peccato che poi nel calderone finiscano anche leggi ancora utili (ad es la Consob fu di fatto abolita da quell'intervento, poi credo ritoccato per salvarla..che poi la Consob sia in revolving door, è un'altra questione). 3 △ ▽ • Condividi › http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/28/riformeilpaesesoffocainunlabirintodileggi/1101193/ 8/10 24/12/2015 Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva Il Fatto Quotidiano Andrea Cappelletti > ExNihiloQuodLibet • un anno fa Ti invito a farti una cultura sulle differenze tra diritto anglosassone e diritto romano prima di parlare di Stati Uniti, cordialità. △ ▽ • Condividi › Diesira3 • un anno fa Questa è l'ennesima conferma che siamo dei cialtroni. 2 △ ▽ • Condividi › Parlapoco • un anno fa Se si elimina l' efficientissimo ufficio " impicciamento pratiche semplici " tutti i MAGNA A SBAFO che fanno tutto il giorno ? 6 △ ▽ • Condividi › Andrea Bruni > Parlapoco • un anno fa da noi si chiama U.C.A.S. ufficio complicazione affari semplici :) △ ▽ • Condividi › flaccido • un anno fa defono fare le leggi a scadenza... una normativa dopo 40 50 anni non vale più e ramen! 1 △ ▽ • Condividi › uppercut > flaccido • un anno fa Non mi sembra una proposta molto funzionale. Ci sono leggi che vanno benissimo per sempre. 4 △ ▽ • Condividi › flaccido > uppercut • un anno fa basta rinnovarle e confermarle... mentre quelle stupide scadono da sole... a me sembra un ottimo sistema △ ▽ • Condividi › Luca Lindholm > uppercut • un anno fa Concordo: la legge sull'istituzione e la definizione delle competenze dei bagnini pare risalga, se non erro, addirittura ai tempi di Vittorio Emanuele II/Umberto I (anno 1880 circa) e non è che sia tutto questo disastro ... △ ▽ • Condividi › StriderWhite > flaccido • un anno fa ramen? stasera giapponese per tutti!! 1 △ ▽ • Condividi › aldobaldoidd • un anno fa ma meno male che sono passati solo 62 provvedimenti su 4000! al Parlamento dovrebbe essere PROIBITO di fare nuove leggi, e dovrebbe essere invece riorganizzato in seduta permanente per razionalizzare e sforbiciare le leggi esistenti, che dovrebbero essere massimo 10000, accessibili gratuitamente a tutti in forma ipertestuale, scritte in italiano giornalistico e con esempi di applicazione. In quanto alle normative regionali provinciali eccetera dovrebbero semplicemente sparire. Finché non succederà saremo nella dittatura del caos. 13 △ ▽ • Condividi › uppercut > aldobaldoidd • un anno fa La classe politica italiana non accettera mai una legge semplice da applicare e interpretare. Altrimenti non potrebbero piegarla ai loro bisogni quando si trovano dall'altra parte del banco degli imputati... △ ▽ • Condividi › oi17425 • un anno fa se diventa tutto più semplice, dopo, che si fa di tutti gli avvocati che abbiamo? è un principio fisicopolitico. più una cosa è complicata più occupati richiede. 8 △ ▽ • Condividi › Andrea Cappelletti > oi17425 • un anno fa Non solo, una legge semplice e poco interpretabile non lascia spazio di manovra ai ricchi che potendo permettersi studi legali "esperti" riescono a dilungare e/o deragliare il treno della giustizia cavandosela. 1 △ ▽ • Condividi › http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/28/riformeilpaesesoffocainunlabirintodileggi/1101193/ 9/10 24/12/2015 Internet e istituzioni: quante sono le leggi in Italia? Meglio chiederlo a Google che a Normattiva Il Fatto Quotidiano Angelo N > oi17425 • un anno fa Per lo stesso principio saremo anche sempre una nazione da terzo mondo. 3 △ ▽ • Condividi › terpri > oi17425 • un anno fa Ecco perché nella sola Roma ci sono più avvocati che in tutta la Francia. 4 △ ▽ • Condividi › Ale • un anno fa "vien da chiedersi come possa lo Stato reggersi ancora in piedi" basta applicare le leggi in modo discrezionale, in perfetto stile MonarcaAssolutoVsSudditi 3 △ ▽ • Condividi › Carica altri commenti CHE COS'È QUESTO? ANCHE SU IL FATTO QUOTIDIANO Quarto, la camorra infiltra anche il M5s: “Consigliere grillino ricattava il sindaco” Carichieti, per il correntista milionario Anas la banca salvata dal governo non … 1385 commenti • 13 ore fa 15 commenti • 3 ore fa Riccardo Revilant — Nel mucchio purtroppo Heron — La risposta burocratica fornita la le mele marce ci sono sempre, inutile sperare che il M5S ne rimanesse immune, … dice lunga su questi 'alti profili curriculari', incapaci di rammentare che prima di … M5s, Casaleggio: “A Roma vogliamo vincere. Per gli italiani ormai siamo una … 71 commenti • un'ora fa Re Artù — Se dimostrano di saper governare Unioni civili, anche la Grecia ci supera 21 commenti • 2 ore fa conterosso — Nel baratro, quello dell'ignoranza, ci sei già tu! bene Roma, per voi alle politiche la strada si fa in salita. E' quello il messaggio che ha … ✉ Iscriviti d Aggiungi Disqus al tuo sito web Aggiungi Disqus Aggiungi ὑ Privacy Il Fatto Quotidiano SCARICA L'APP de ilfattoquotidiano Editoriale il Fatto S.p.A. C.F. e P.IVA 10460121006 © 20092015 Il Fatto Quotidiano | Privacy | Fai pubblicità con FQ | Termini e condizioni d'uso | Scrivi alla Redazione | RSS | Aiuto | Ufficio abbonamenti | Archivi http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/28/riformeilpaesesoffocainunlabirintodileggi/1101193/ 10/10