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STEFANO SAVASTANO L`avvocato Venezuela Forse bisogna

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STEFANO SAVASTANO L`avvocato Venezuela Forse bisogna
STEFANO SAVASTANO
L’avvocato Venezuela
Forse bisogna solo smettere di pensare per capirlo: esercizio numero 1, provare a smettere di pensare per 5
minuti. 1 minuto è passato, il secondo pure il terzo, il quarto, il quinto. Wow, non è poi così difficile.
Proviamo a farlo ancora per un po’, non ci riesce perché ci sta già pensando, cioè il non pensare è diventata
un’attività che per essere fatta richiede di essere pensata. Qual è il nocciolo della questione? Per non
pensare bisogna fare qualcosa di nuovo.
L’ultima telefonata con D è stata soddisfacente, perché se è stata così acida vuol dire che pesa anche a lei
essersi lasciati.
Si ha la sensazione che le donne non capiscano alcune cose:
1) Che cosa devono capire?
2) Perché devono capirlo per forza?
3) Che beneficio ne trarrebbero gli uomini se le donne capissero quello che gli uomini credono dovrebbero
capire?
Risposte:
1) Non c’è molto che devono capire, perché loro più degli uomini pensano all’amore e non alla
comprensione, alla disponibilità, all’assistenza e non al controllo delle cose.
2) Non c’è alcuna ragione per cui debbano capire perché se anche lo capissero poi gli uomini
diventerebbero delle donne, perché sarebbero compresi da loro.
3) La risposta è già nella seconda risposta.
Risulta più saggio coprirsi di noia fino a scoppiare, piuttosto che intraprendere una strada fatta su misura
per la disperazione. A un certo punto l’avvocato Venezuela si rese conto che era meglio lasciar perdere certe
sue miracolose ma pericolose tendenze, e che fosse meglio concentrarsi sui soldi che aveva ricevuto in
eredità. Perché l’avvocato si era trovato al cospetto del notaio che gli aveva detto: “Intaschi i soldi di zio
Vincenzo, ma sparisci dalla faccia della terra. Il che voleva dire di non farsi più vedere a Stresa.”
Equivaleva a dissolversi nel nulla, sparendo dai suoi amici, dai suoi cari, dalle sue fidanzate e soprattutto da
D, che amava ancora, anche se lei non lo voleva. Questo sentimento non corrisposto gli dava una certa forza
perché non aveva nessun obbligo, neanche verso di lei.
L’avvocato Venezuela ne aveva le palle piene di fuggire. Voleva dimostrare al mondo intero che lui ce la
poteva fare. Era arrivato al postodromo alle 16, per poi accomiatarsi da tutti alle 12 del giorno successivo
senza proferire parola. Avevano addirittura cercato di ucciderlo, ma lui se l’era cavata.
Quanto in profondità può scavarti un’emozione? Quando una sensazione smette di essere un’emozione?
Quando viene sopraffatta dal potere del pensiero. Artificiale e prepotente.
Per l’avvocato Venezuela ci sarà sempre una possibilità di riscatto fino a quando ci si renderà impermeabili
alle artificiali rigenerazioni del pensiero che tutto vuole fagocitare e codificare secondo la logica del gusto e
del senso comuni. Dannati.
L’avvocato Venezuela cerca verità. Perché nessuno ha voluto dirgli di zio Vincenzo? Perché nessuno ha
voluto parlargli di quei soldi? Perché tutti vogliono mettere le mani sulla sua identità. Gli si imputa di
cercare eccessivo senso di libertà.
L’avvocato Venezuela non ci tiene a farsi pubblicità, soprattutto quando si parla di soldi. Quello che non
interessa all’avvocato sono le costrizioni. Perché deve sempre piegarsi al volere degli altri? In questo caso,
un notaio sta chiedendogli di lasciare la città, e se lui lascia Stresa questo significa che domani qualcun altro
potrà chiedergli una cosa e lui dovrà farla solo per compiacerlo.
La sua sensazione è quella di doversi fermare a Stresa e adattarsi. Alle otto bisogna liberare la stanza
d’hotel. È stata una follia. Ogni tanto all’avvocato Venezuela piace prendersi una stanza in affitto nella città
in cui vive per liberarsi un po’ la testa. Sara l’ha invitato a cena con altri amici. Gente di Milano che ha la
seconda casa al lago. Ne può approfittare per fare la sua solita tournée di egocentrismo puro, coi milanesi
puzza sotto al naso. Dopo aver liberato la stanza del Des Iles Borromées ci vuole una bella doccia calda a
casa, un vestito di lino chiaro, un profumo di classe, musica soffusa per entrare nel personaggio interessante
che ha qualcosa da dire.
Gli amici milanesi sono abbastanza simpatici, ce n’è uno che fa il notaio e gli piace molto divertirsi colle
ragazze. L’avvocato Venezuela non tollera l’esibizionismo verbale altrui. Si è bevuto tutti qualche bicchiere di
troppo e l’atmosfera è divertente. Il milanese notaio dice che a Napoli si lavora molto bene, ma all’avvocato
Venezuela non gliene frega un cazzo di parlare di lavoro. Comunque, anche lui si lascia andare a qualche
luogo comune del tipo che in provincia si vive bene perché è tutto a portata di mano.
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