E` UNO SPORT VIOLENTO? Il karate non può essere considerato
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E` UNO SPORT VIOLENTO? Il karate non può essere considerato
E’ UNO SPORT VIOLENTO? Il karate non può essere considerato uno sport violento. Da arte marziale quale era alle origini è stato infatti trasformato in disciplina sportiva completa e praticabile da chiunque e ad ogni età. COME E’ AVVENUTA QUESTA TRASFORMAZIONE? Per il karate si è avuta un’evoluzione molto simile a quella verificatasi per la scherma. Anche questa era un’arte marziale praticata per ferire o comunque mettere fuori combattimento l’avversario. Con l’avvento e la diffusione delle armi da fuoco, questa funzione è progressivamente venuta meno fino a scomparire del tutto; la scherma è divenuta così una disciplina a scopo eminentemente formativo ed educativo per lo sviluppo di abilità e destrezza. Stessa cosa è avvenuta per il karate. Oggi infatti nel karate tutto è stato spostato dal piano reale a quello simbolico. L’intenzione non è più quella di nuocere, bensì sviluppare, attraverso tecniche di difesa e di attacco, tutte quelle capacità ed abilità tipiche della codificazione di questo sport di combattimento, che consentono di confrontarsi con il partner-avversario nell’ambito del combattimento simbolico-rituale, favorendo in tal modo la crescita dell’autostima. Il cambiamento dello scopo ha imposto una revisione complessiva di questa disciplina e si è così arrivati ad uno sport completo, che usa sia gli arti superiori che quelli inferiori, che ha una gestualità molto varia e soprattutto che può essere praticato in tutta sicurezza e nel rispetto dell’altro. E’ POSSIBILE FARE UN PARALLELO CON IL JUDO, OPPURE SI TRATTA DI DUE REALTA’ COMPLETAMENTE DIVERSE? Karate e Judo sono discipline completamente differenti. Il judo è una disciplina sportiva imperniata prevalentemente sul combattimento a corta distanza. Si basa su prese, immobilizzazioni, leve, etc. Il contatto è quindi il presupposto di ogni tipo di azione. Questa, di conseguenza, si estrinseca sempre, come accade per la lotta, con movimenti di corpo a corpo. Nel Karate invece il combattimento si svolge prevalentemente a lunga distanza utilizzando tecniche di braccia e gambe in modo controllato per evitare danni all’avversario. Quindi nel Karate il contatto non è la premessa dell’azione. Non vi è quindi nessuna analogia tra judo e karate. AFFRONTANDO IL DISCORSO BAMBINI, COME NASCE L’IDEA DI INTERESSARE ANCHE I PIU’ PICCOLI A QUESTA ATTIVITA’? QUALI SONO I BENEFICI PER UN BAMBINO CHE SCEGLIE QUESTA DISCIPLINA? La federazione e di conseguenza la nostra società ASD SHORIN KARATE- DO SEGRATE, nell’operare con i preagonisti (ci riferiamo a bambini e pre-adolescenti dai 5 anni ai 12 anni), tiene presente le direttive fondamentali del C.O.N.I.. Privilegia cioè il momento educativo e formativo e subordina l’apprendimento degli aspetti tecnici della disciplina sportiva a questo obiettivo primario. D’altra parte, in termini auxologici, a questa età l’organismo del bambino subisce grandi mutamenti. Occorre quindi mirare ad una crescita armonica favorendo lo sviluppo di tutta una serie di capacità, di coordinazione e cognitive, sollecitando il corpo prevalentemente in termini ludici e con esercizi perfettamente tollerabili. E’ per questo che la lezione per i bambini si svolge in un clima in cui tutte le opportunità di apprendimento sono inserite in un contesto di gioco e di divertimento. Il bambino in tal modo non è forzato ad acquisire comportamenti che non siano quelli propri della sua età, per cui l’apprendimento è gioioso e solo in minima parte indirizzato ad un fine strettamente specifico; lo specifico della disciplina rappresenta circa il 20% del tempo utilizzato. Il bambino che pratica il karate percepisce gli aspetti esteriori, gioca, sostanzialmente non si pone particolari obiettivi; così noi utilizziamo il karate come mezzo per fargli acquisire una perfetta padronanza del corpo, sviluppando la propriocezione, le capacità coordinative etc., ma soprattutto è importante favorire il rapporto con gli altri e lo sviluppo delle capacità di socializzazione. Ai bambini viene insegnata la corretta postura del tronco, che previene e cura processi di deformazione della colonna vertebrale; non vengono forzate oltremisura le articolazioni e nonostante l’acquisizione di un’ottima elasticità non vi è mai prevalenza di alcuni gruppi muscolari sugli altri, premessa indispensabile per una crescita fisica-armonica. Dal momento che le capacità di coordinazione e la rapidità si formano tra i 6 e 12 anni, è di fondamentale importanza, poiché è stato dimostrato che un bambino ben coordinato ha un rapporto con l’ambiente molto più sereno ed equilibrato ed una sicurezza e fiducia in se stesso che l’accompagneranno per tutta la vita. Il bambino che pratica il karate, avendo ricevuto una formazione completa e multilaterale, potrà, con la pratica costante, migliorare quelle capacità e qualità che oltre ad essere indispensabili per il proseguimento del karate, consentono di avvicinarsi con successo a qualsiasi altra disciplina sportiva. Per concludere, il karate, per la completezza della preparazione fisica che fornisce (sviluppo delle capacità motorie coordinative e condizionali, in particolare mobilità articolare, forza rapida e resistenza mista) e per l’attivazione di entrambi i tipi di processi mentali, è a tutti gli effetti uno sport completo. Direttore tecnico nonché maestro di karate presso la nostra associazione è: M° VITTORIO CAPPELLINI - MAESTRO CINTURA NERA 6° DAN FIJLKAM. ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO DELLA DIFESA PERSONALE MGA 3° LIVELLO (FIJLKAM) - CORSO DI FORMAZIONE PER EDUCATORI SOCIALI IN ARTI MARZIALI, DISCIPLINE DA COMBATTIMENTO, DISCIPLINE ORIENTALI, PROGETTO “LA REGIONE LOMBARDIA INSIEME AI MAESTRI” - TECNICO SPECIALIZZATO IN AMBITO SPORTIVO INDIRIZZO ARTI MARZIALI PROGETTO ITALIA - TECNICO SPECIALIZZATO METODOLOGIE E TECNICHE MOTORIO-SPORTIVE A.S.C. CONFCOMMERCIO COME SI SVOLGE UNA LEZIONE DI KARATE PER PRINCIPIANTI? Nel programmare una corretta lezione teniamo ovviamente conto della tipologia del gruppo al quale ci rivolgiamo (principianti, agonisti, amatori, adulti o bambini) al fine di adottare una metodologia adeguata alle esigenze del medesimo. Una lezione di karate per principianti inizia con una fase di riscaldamento, comune a tutte le specialità, che predispone il corpo allo sforzo fisico. Segue poi una fase che si prefigge di incrementare capacità individuali (per esempio mobilità articolare, coordinazione motoria, forza, resistenza, rapidità, flessibilità, etc.) attraverso esercizi ginnici tesi ad una preparazione fisica completa. La fase successiva è finalizzata all’apprendimento della tecnica e della tattica; questo obiettivo si consegue sia lavorando prevalentemente a coppie, in combinazioni simili al combattimento di gara, sia mediante la pratica del kata o forma, un combattimento immaginario composto da tecniche di parate e attacco collocate tra loro in una successiva logica. Vi è infine una fase conclusiva in cui l’individuo riacquista uno stato di calma, mediante una serie di esercizi volti ad abbassare la frequenza cardiaca e a riportare l’organismo in uno stato di quiete. KIMONO PER TUTTI Il Karate una disciplina adatta anche ai più piccoli IL PARERE DEI MEDICI. A giudizio dei medici il karate rappresenta una disciplina sportiva completa, sia per i giovani che per gli adulti, oltre che un validissimo metodo di difesa personale. La pratica costante del karate favorisce la coordinazione dei movimenti sviluppando i riflessi, migliora il tono muscolare e l’efficienza dell’apparato cardio-respiratorio grazie anche alla necessaria ginnastica preparatoria al gesto tecnico. Per i bambini in età evolutiva, rappresenta un utilissimo aiuto per favorire una crescita armonica al riparo da difetti posturali che la vita sedentaria comporta. Per l’adulto, non solo è una ginnastica completa, un aiuto a mantenere negli anni una buona efficienza neuromuscolare, ma anche un allenamento alla concentrazione ed uno stimolo alla salute mentale.