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baldi rompe l`incantesimo - Federazione Italiana Tennis

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baldi rompe l`incantesimo - Federazione Italiana Tennis
Anno IX - Numero 7-8 Luglio/Agosto 2012 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art.1 Comma1 - LO/MI
BALDI ROMPE
L’INCANTESIMO
Valanga ROSA
www.federtennis.it
www.supertennis.tv
il fondo
Volti nuovi e bile vecchia
DI
GIANCARLO BACCINI
N
Nel giro di poco più di un mese, i due Grandi Slam europei
hanno confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che
il tennis mondiale ha due facce contrapposte. Al di là di
episodi rarissimi e perciò estemporanei quali la precoce
eliminazione di Nadal sull’erba inglese, abbiamo ancora
una volta dovuto prendere atto che in campo maschile la
situazione è ormai cristallizzata, mentre in campo femminile c’è molta effervescenza.
Tra gli uomini, voglio dire, alle fasi decisive dei tornei arrivano sempre gli stessi quattro. Una volta tocca a Djokovic,
l’altra a Nadal, l’altra ancora addirittura a un Federer troppo frettolosamente dato per morto (l’unico cui non tocca
mai è Murray…). E intanto i giovani presunti emergenti
continuano ad avere un grande futuro dietro alle spalle.
Una bella noia, tutto sommato.
A parte il sinusoidale rendimento delle due più forti – Serena Williams e Maria Sharapova - fra le donne non solo c’è
un vertiginoso turnover al vertice, ma dalle seconde linee
sbucano in continuazione nuove sfidanti al potere costituito. E ci si diverte, perché lo sport è bello solo quando lo
spettatore non sa prima come andrà a finire.
Secondo l’imperante P.U.O. (Pensiero Unico Obbligatorio)
questo duplice fenomeno avrebbe una motivazione molto
semplice: il tennis maschile è una cosa seria e quello femminile no. A coltivare simile tesi sono soprattutto i cosiddetti “opinionisti” italiani, ai quali - occupati come sono a
rimirarsi nello specchio con autocompiacimento tanto immutabile quanto immotivato – non resta tempo per riflettere. Oltre che figlia di una cultura talmente maschilista da
risultare quasi talebana, la tesi “uomini = tennis”, “donne
= pizza&fichi” è infatti contraddetta proprio dai fatti che
secondo loro la dimostrerebbero.
E’ evidente che se una disciplina sportiva viene troppo
facilmente e troppo a lungo dominata dagli stessi campioni ciò dipende dal fatto che non è in grado di evolversi e
di proporre qualcosa di nuovo. Dunque che essa avrebbe
margini di miglioramento ma che i tecnici e gli atleti non
riescono ad esplorarli, per pigrizia e/o incapacità. Il Mark
Spitz che a Monaco 1972 vince 7 medaglie d’oro sulle 13
disponibili è un fenomeno, certo, ma anche un vedente in
terra di ciechi. Se una Valentina Vezzali domina ininterrottamente per 10 anni, nel frattempo facendo pure un figlio,
è chiaro sia che è un’atleta straordinaria sia che si giova
di una situazione nella quale l’intero resto del mondo non
riesce a metterle di fronte avversarie valide.
Nel nostro caso, dunque, pur ammettendo che Federer
e Nadal occupano un posto nell’Olimpo degli Immortali grazie all’unicità dei rispettivi talenti, al fatto che da un
Super 3 Tennis
quinquennio non trovino opposizione se non dagli stessi
due comuni mortali, Djokovic e Murray, non c’è che una
spiegazione: il tennis maschile s’è avvitato su se stesso e
non progredisce. A dimostrarlo, d’altronde, ci sono pure
i ripetuti fallimenti dei pochissimi ventenni affacciatisi alla
ribalta nelle ultime stagioni.
Il tennis femminile, al contrario, è tutto un fiorire di volti e
di proposte nuove, con una grande varietà di approccio
alle tematiche del Gioco, a dimostrazione che nel settore
c’è impegno e c’è ricerca. I talebani non lo dicono (magari
perché non lo sanno), ma le audience televisive dei tornei
WTA sono spesso pari o addirittura superiori a quelle dei
tornei ATP, e comunque crescono con costanza mentre la
curva degli ascolti degli uomini sono piatte (e quando non
giocano i Fab Four scendono). Ecco perché equiparare i
montepremi di uomini e donne nei Grandi Slam è stato
non solo eticamente giusto ma anche la presa d’atto di
una realtà, per così dire, “industriale”. I nuovi mercati, a
cominciare dalla Cina, li stanno aprendo le donne, non gli
uomini.
Fra le new entry nel tennis femminile di vertice ci sono fra
l’altro due ragazze italiane, Sara Errani e Camila Giorgi. E’
questo – temo – uno dei motivi che hanno spinto i cosiddetti “opinionisti” di cui sopra a ripetere con più forza la
loro litania antifemminista. Abituati a considerare se stessi
come l’unica espressione “nobile” del tennis italiano, i ripetuti successi delle nostre atlete gli devono proprio provocare un prurito bestiale. Solo che, trattandosi di successi
così clamorosi, ripetuti e apprezzati dal grande pubblico,
non possono più liquidarli soltanto con l’equazione “donne = pizza&fichi”. Per cui, fra Parigi e Wimbledon, è scattata una nuova controffensiva corale, tendente a negare
l’italianità del bagaglio tennistico delle nostre formidabili
ragazze col ricorso, quando non bastano le forzature, addirittura alle menzogne (un esempio per tutti: la Giorgi, che
in realtà riceve contributi federali dal 2008 e ha avuto una
wild card per gli Internazionali quando ancora non aveva
compiuto 17 anni, sarebbe stata “scoperta” dalla FIT soltanto a Wimbledon). Come se il tennis, al pari di tutti gli
altri sport, non fosse ormai una comunità globale, dove
le esperienze si mescolano senza più tenere troppo conto
delle frontiere.
Qualcuno s’è persino spinto ad affermare che “non esiste una scuola tennistica italiana” proprio nell’anno in cui,
dopo mezzo secolo, i nostri maschietti under 16 hanno vinto sia il Trofeo Bonfiglio che il Trofeo dell’Avvenire. Poveracci! Pensate a quanta bile gli starà devastando le viscere
e il cervello per spingerli a scrivere simili bassezze.
MARIO BELARDINELLI SSD Arl
CENTRI ESTIVI FIT
Federazione Italiana Tennis
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SU QUESTO NUMERO
ANDATO IN STAMPA IL 6 GIUGNO 2012
Le rubriche
6 Primo Piano
17 LARGO AI GIOVANI
La saga azzurra continua
Edoardo Eremin:
il giovane Holden
10 Primo Piano
Da Parigi a Londra... roba da Re e Regine
Dustin Hoffman: un Oscar a Wimbledon
14 Focus
SuperTennis TV: la crescita non si ferma più
20 Vita da circolo
Si fa presto a dire... prendi il campo
22 L’angolo tecnico
28 Panorama
Torneo Avvenire: Baldi rompe l’incantesimo
Dove si gioca ad agosto e settembre - News
Giudici di gara - Paddle
32 La voce delle Regioni
41 Beach Tennis
Internazionali d’Italia: tanto di cappello
I soliti noti sbancano Alghero
COMITATO DI DIREZIONE
Giancarlo Baccini, Angelo
Binaghi, Giovanni Milan, Nicola
Pietrangeli, Gianni Romeo,
Felicetta Rossitto
DIRETTORE RESPONSABILE
Giancarlo Baccini
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPERTENNIS TEAM
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Antonio Costantini (foto editor)
Amanda Lanari
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FOTO
Archivio FIT,
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HANNO COLLABORATO
PROGETTO GRAFICO REALIZZAZIONE
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A QUESTO NUMERO:
Roberto Bonigolo, Massimiliano
Brocchi, Dario Castaldo, Roberto
Commentucci, Lazzaro Cadelano,
Massimo Caputi, Maria Grazia Ciotola,
Ferdinando De Fenza, Demetrio De
Gaetano, Giovanni Di Natale, Marcello
Giordani, Rosaria Ionà, Marianna La
Forgia, Michael John Lazzari, Ettore
Marte, Andrea Nizzero, Francesca
Paoletti, Roberto Perrone, Nicola
Pietrangeli, Sergio Pioppi, Marco Preti,
Enrico Roscitano, Federico Rossi, Ida
Santilli, Roberto Senigalliesi, Fausto
Serafini, Fabio Tedesco, Tiziana
Tricarico, Piero Valesio, Ugo Veglia
A CURA DI
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Epicondilite
e epitrocleite
24 MAESTRI
L’importanza
della programmazione
27 COME ERAVAMO
Top ten d’talia
45 AGOSTO
Il segreto è dentro la corda
43 Tennis in Carrozzina
DIRETTORE
Angelo Binaghi
19 IL DOTTOR
PARRA RISPONDE
12 Io e il Tennis
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Super 5 Tennis
E SETTEMBRE
2012 SU
SUPERTENNIS TV
46 LA POSTA
DI NICOLA
Pietrangeli risponde
alle vostre domande
46 PROMOSSI
& BOCCIATI
Le pagelle
di Giancarlo Baccini
Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004
dell’ 8 gennaio 2004
La rivista non è in vendita in edicola
e viene spedita in abbonamento
postale.
Abbonamento annuale (10 numeri):
30,00 euro
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Comunicazione, Stadio Olimpico,
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Banca Nazionale del Lavoro Ag. CONI IBAN
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Manoscritti e fotografie, anche se
non pubblicati, non si restituiscono.
primo piano
La saga
azzurra
continua
Mentre ci sono nazioni che si affannano nel tentativo
di avere un futuro tennistico nel settore femminile, si
pensi agli Stati Uniti dopo le Williams, l’Italia del tennis
trasmette al mondo la certezza di sapersi rinnovarsi di
stagione in stagione. C’è Roberta Vinci che potremmo
in qualche modo identificare come il trait d’union fra le
“senatrici” e le più giovani. C’è Sara Errani che di questa
nuova andata azzurra è la leader e c’è Camila Giorgi
che rappresenta il portale verso il futuro
L'esultanza di Sara Erani, a sinistra: la
romagnola e Roberta Vinci con la coppa
vinta al Roland Garros nel torneo di doppio
DI
PIERO VALESIO
L
LE BELLE storie si riconoscono per lo più dal
finale aperto. Uno di quelli che ti fanno venire voglia di aspettare la puntata successiva,
se mai ce ne sarà una, o che provocano rimpianto se ti accorgi che quella storia è finita.
Il tennis femminile italiano è certamente una
bellissima storia. Aguzzate la vista e guardate da vicino gli ultimi anni: si ha la sensazione, per non dire la certezza, che la storia sia
di quelle strutturate per durare, durare e poi
durare ancora. Con personaggi sempre diversi, che si susseguono l’un l’altro e che pur
proponendo soluzioni narrative nuove sempre si rifanno al punto iniziale. A quel fatto, o
a quei fatti. In cui tutto ebbe inizio.
Super
Tennis
Una veduta del Foro Italico
durante il torneo
ANALISI - Tale analisi letteraria del tennis
femminile azzurro si è resa doverosa, ca
va sans dire affermerebbero i nostro cugini transalpini, alla luce di quanto successo quest’anno. E in modo particolare sul
bilancio che possiamo stilare dopo i due
Slam centrali della stagione. Roland Garros
e Wimbledon. Prima Sara Errani ha stupito
il mondo conquistando la finale di Parigi e
portando i colori azzurri per la terza volta di
fila all’atto conclusivo del torneo parigino.
Poi Camila Giorgi ha ristupito tutti conquistando gli ottavi dei Championship, entrando con grande autorità fra le prime cento
giocatrici del pianeta e aprendo un nuovo
capitolo della storia sopra annunciata. Guardatela dall’alto, questa storia. Se dovessimo
Camila Giorgi tra il pubbico a Wimbledon
Super 7 Tennis
primo piano
fissare un punto, del tutto soggettivo, di
partenza voi quale scegliereste? Si potrebbe
azzardare il successo di Francesca Schiavone su Amelie Mauresmo contro la Francia
a Nancy. Era il 2006, Amelie era la numero
uno al mondo, forte del suo tennis completo e ricamato che ancora oggi non ha eredi.
Da allora la storia si è dipanata con colpi di
scena a ripetizione, per lo più seguendo la
falsariga delle avventure della Schiavone e
della Pennetta. Ma cosa differisce un grande scrittore di thriller da uno mediocre? Ad
esempio dal fatto che lo scrittore bravo capisce quando è il caso di integrare il cast delle
sue storie con nuovi personaggi. Che non
soppiantino certo quelli “di prima” che molto hanno da dire, ancora, ma si propongano
come forze nuove. Ed è esattamente cosa è
successo, da maggio ad oggi.
CHARLIE’S ANGELS - Vogliamo chiamarle
le tre “nuove” Charlie’s Angels del tennis
azzurro? Potrebbe essere un’idea. C’è Roberta Vinci che potremmo in qualche modo
identificare come il trait d’union fra le “senatrici” e le più giovani; c’è Sara Errani che di
questa nuova andata azzurra è la leader; e
c’è la Giorgi che rappresenta il portale verso
il futuro. Un futuro dove tra l’altro si affollano
altri nomi e garanzia del fatto che la saga, la
“Millenium” del tennis azzurro (prendendo
in prestito il titolo dalla buonanima di Stieg
Larsson) è destinata a protrarsi parecchio nel
tempo. E quale può essere la chiave di lettura di questa saga?
Che quando il talento c’è, la volontà anche
e soprattutto la grandezza prende a serpeggiare fra le componenti di un gruppo o di
una squadra i colpi di scena possono succedersi ad una velocità imprevista.
INATTESO - Prendete, ad esempio, cosa ha
combinato Sara Errani al Roland Garros. Certo c’era arrivata forte di tre successi sulla terra: e già questo rappresentava un biglietto
da visita niente male. Ma quando tutti aspettavano legittimamente, peraltro, un potente
ruggito della Schiavone, reduce da una prima parte di stagione tutt’altro che entusiasmante, l’ignoto scrittore della storia azzurra
ha pensato bene di rimescolare le carte. Ed
ecco la piccola Sara dagli occhi chiari, ascendere lei al ruolo di leonessa, anzi, tanto per
cambiare un po’, di tigrotta. Eccola infilare
nell’ordine Dell’Acqua, Oudin, Ivanovic,
Kuznetsova, Kerber e Stosur per poi arrendersi in finale ad una Sharapova in versione
maschile, ma con molto onore. Come colpo
di scena non c’è male no? Eccola vincere il
doppio con Roberta Vinci, eccola fra le pri-
Camila Giorgi
in azione a
Wimbledon
Super 8 Tennis
me dieci giocatrici del mondo guardare alla
concreta possibilità di chiudere la stagione
con un posto nel Masters. Chissà chi è questo scrittore misterioso, questo anonimo disegnatore di trame: perché questa, di storia,
l’ha pensata proprio bene.
AFFANNO - Mentre ci sono nazioni che si
affannano nel tentativo quasi disperato di
avere un futuro tennistico nel
settore femminile (pensate
agli Stati Uniti dopo le Williams: con tutto il rispetto per
la Oudin e la Vandeweghe)
l’Italia del tennis azzurro trasmette al mondo la certezza
di essere una saga che sa rinnovarsi di stagione in stagione: e che si picca pure di essere così italica nella propria
originalità da saper proporre
ad ogni cambio di capitolo un
coup de theatre di prim’ordine. Sarita che occupa nel
giro di una manciata di mesi
il posto mediaticamente assai
illuminato che è stato di Francesca Schiavone e Flavia Pennetta: chi l’avrebbe mai detto.
E tra l’altro tenete d’occhio la
stagione sul cemento americano: perché come tutti i
personaggi romanzeschi che
si rispettino chi per un certo
periodo finisce in un piccolo
cono d’ombra in fondo non
sta facendo altro che disegnare una nuova strategia per
riapparire sul palcoscenico
con rinnovata energia. E conoscendo Flavia&Francesca si
può nutrire il fondato sospetto che qualcosa del genere
avverrà nel prossimo futuro.
ATTENZIONE - Ma il misterioso sceneggiatore di cui
sopra ha deciso di sprecarsi,
quest’anno. E dopo Roland
Garros ha spostato la sua
attenzione su Wimbledon,
quest’anno sede di due tornei (i Championship e quello olimpico) nel giro di una
manciata di settimane. Anche
in questo caso ha studiato,
questo Shakespeare appassionato dei gesti
bianchi, il modo di catturare l’attenzione dei
più e di concentrarla sulla sua storia. Sara
Errani non ama l’erba, si sa e si sapeva: per
primeggiarci sopra (e comunque due match
li ha vinti) avrebbe bisogno di una lunga
preparazione specifica che probabilmente diventerà una delle sue occupazioni nel
prossimo futuro. Diciamo che questo non
era l’anno giusto. E allora l’ignoto narratore ha pensato bene prima di rendere Sara
(involontaria) protagonista di una sconfitta a
sua modo epica visto che contro la Shvedo-
In alto Sara Errani durante la premiazione
al termine della finale del Roland Garros,
sotto con Maria Sharapova durante
la premiazione dello Slam parigino
Super 9 Tennis
va ha rimediato una sconfitta di quelle che
alla storia ci passano comunque visto che
per tutto il primo set non ha raggranellato
nemmeno un quindici. Non sottovalutate un
record del genere: è pure questo sintomo di
grandezza. Perché significa che la mediocrità a Saretta non s’addice. E comunque ecco
che contro ogni pronostico e smentendo
dunque chiunque avesse pensato che dietro
la generazioni delle leonesse non
ci fosse granché, ecco il sipario
londinese aprirsi su una leggiadra
bellezza italica, Camila Giorgi,
con quel nome di battesimo privo
della doppia “l” che oltre a evocare una celebre conduttrice televisiva divenuta celebre parlando
di sesso, tennisticamente diversa
da colei che l’hanno preceduta,
ventenne e piena di belle e fondate speranze; capace prima di
conquistare il tabellone principale
e poi di sbarcare addirittura agli
ottavi battendo tra le altre la Pennetta e la Petrova (colei che un
giorno nemmeno troppo lontano
fu tra le top five) arrendendosi
con molto onore alla futura finalista Agnieszka Radwanska. Eccolo
il colpo di scena che nessuno si
aspettava: dal movimento delle
ragazze azzurre esce un nome
nuovo che ha tutto, ma proprio
tutto, per diventare una stella. Sul
campo e fuori. E questa improvvisa emersione arrivata nel torneo
più importante e forse nel momento meno atteso è soprattutto
una porta aperta verso il futuro.
TITOLO - La stagione è ancora
molto lunga e dato che ci abbiamo fatto l’abitudine è difficile reprimere la sensazione e il desiderio che questa storia non solo non
si arresti che che diventi una sorta
di super feuilleton destinato ad
accompagnarci nei prossimi anni.
C’è pure un titolo a ben vedere.
Dato che il best seller dell’anno è
il molto sviscerato “50 sfumature
di grigio” poi declinato anche
nelle nuances di nero e di rosso, si
dica dunque a chiare lettere che il
realtà il vero best seller dell’anno
è quello del tennis femminile italico. Il titolo? Quasi doveroso: “50 sfumature
d’azzurro”. E alla fine, come ogni romanzone che si rispetti non può che esserci una
sola parola: continua.
primo piano
Da Parigi a Londra...
C’è un filo che unisce
il Roland Garros e
Wimbledon: il rispetto dei
valori. Se il successo di
Nadal in terra francese, il
settimo, non ha sorpreso
nessuno, il trionfo della
Sharapova ha riportato
tutti i riflettori sulla
stella siberiana. Sui prati
di Church Road sono
cambiati superficie e
colori, ma anche qui è
stato il trionfo delle icone,
con Serena Williams
e Federer che hanno
riscritto i libri di storia:
cinque titoli per lei, sette
per lui, 14 slam lei, 17
lui. Se tanto mi dà tanto,
allora viva i trentenni
O
DALL’INVIATA
Serena Williams e Roger
Federer al tradizionale
ballo in onore dei vincitori
di Wimbledon
FRANCESCA PAOLETTI
LONDRA - Oltre i risultati. Oltre il carisma.
Oltre il talento. Oltre la sfortuna. Oltre l’avvenenza. Usciamo per un momento dal
rettangolo del tennis, lasciamoci alle spalle i
suoi confini e rivolgiamoci a chi non conosce
profondamente questo sport né i suoi personaggi. Beh, nessuno faticherà ad individuare in Serena Williams e Maria Sharapova,
in Roger Federer e Rafael Nadal le quattro
icone assolute del tennis.
Non ce ne vogliano Djokovic o Azarenka, ma
Maria Sharapova regina di Parigi, Rafa Nadal con il trofeo conquistato al Roland Garros
per un motivo o per l’altro solo questi quattro hanno saputo varcare il confine. Oltre i
risultati, appunto. Oltre il carisma. Oltre il
talento. Oltre la sfortuna. Oltre l’avvenenza.
C’è un filo che unisce Parigi e Londra, il Roland Garros e Wimbledon… chiamiamolo
“ristabilire i ruoli”. Chiamiamolo “rispetto
dei valori”. Chiamiamolo “normalità”.
Se il successo di Rafael Nadal a Parigi - il
Super 10 Tennis
settimo - non ha sorpreso nessuno, ma ha
solo costretto gli addetti ai lavori a riscrivere
il libro dei record e a “cancellare” Borg, il
trionfo di Maria Sharapova ha riportato tutti i
riflettori sulla stella siberiana. Non che sponsor e obiettivi l’avessero mai snobbata per
carità. E il fatto che il successo sia arrivato
sulla nostra Sara Errani ha reso più amaro
(ai nostri occhi) l’acuto di Masha... ma dopo
roba da Re e Regine
Sopra Roger Federer dopo il settimo trionfo a
Wimbledon, sotto Mirka Federer con le gemelle
in tribuna durante la finale di Wimbledon
vinta dal campione svizzero
Serena Williams festeggia
dopo la vittoria del quinto
titolo ai Championships
anni di sofferenze, operazioni devastanti alla
spalla, timori di ritiro e sconfitte cocenti contro avversarie che una volta avrebbe divorato, hanno dato più valore alla sua emozionata esultanza al centro del Philippe Chatrier.
Dopo Wimbledon 2004, US Open 2006 e
Australian Open 2008 Masha ha così chiuso
il cerchio con l’unico Slam che mancava al
suo palmares: lo sguardo glaciale e quella
fame di successi mai celata, neanche quando piccolissima, esile e spaurita si affacciò
per la prima volta sugli immensi campi della
Bollettieri Academy di Bradenton, in Florida,
hanno lasciato spazio alle emozioni e ad uno
sguardo per una volta tenero e sollevato.
Attraversiamo la Manica, sbarchiamo sui
prati di Church Road. Sono cambiati clima e
scenario, superficie e colori ma anche qui è
Super 11 Tennis
“roba da icone”. Qui la storia è, se possibile, anche più toccante: Federer e la Williams
erano stati declassati dalla lista dei favoriti.
L’età, la troppa concorrenza, la precaria
condizione atletica, la mancanza di stimoli e
“appetito”... tutto cancellato a colpi di genio. A colpi di emozioni.
Serena e Roger hanno riscritto i libri di storia... cinque Wimbledon lei, sette lui... 14
slam lei... 17 lui... insomma, se tanto mi dà
tanto, viva i trentenni, viva la troppa concorrenza, viva la precaria condizione atletica,
viva la mancanza di stimoli e “appetito”.
Reduce da un pessimo Roland Garros (sconfitta per la prima volta in carriera nel primo
turno di uno slam), Serena ha faticato, ha
stretto i denti, ha avuto bisogno di un paio
di maratone prima di potersi specchiare con
intensità nel piatto dei Championships: nella premiazione più emozionante
della sua carriera, condita di abbracci, dediche e parole strozzate dalle lacrime, ha ricordato la
malattia e il ricovero in ospedale
che avevano fatto temere per la
sua vita. Forse la classifica non le
restituirà mai più la prima posizione del ranking... forse la bacheca
di casa Williams non si arricchirà
ulteriormente, ma mai come questa volta i numeri non contano...
le avversarie - all’unanimità - sanno che dovranno fare i conti sempre e solo con lei.
A chiudere questo poker leggendario è arrivato l’ennesimo
successo a Church Road del fuoriclasse svizzero. “Federer tre su
cinque quei tre non li batte più”,
diceva qualcuno. “Federer non
tornerà mai più numero uno del
mondo”, diceva qualcun altro.
Federer invece ha battuto Djokovic prima e Murray poi, ha cancellato Pete Sampras ed è tornato numero
uno... riprendendosi quel trono e quel ruolo
che nessuno oramai gli potrà mai più togliere. Uno sguardo tenero ed emozionato rivolto alle gemelline, un abbraccio ad un Murray
scosso e appesantito dalle attese di un’intera nazione, l’ennesimo bacio alla coppa più
ambita... poi solo gloria.
Il Re sono tornati. Viva i Re.
io e il tennis
Dustin Hoffman ne
Il laureato, uno dei
suoi film di maggior
successo
DUSTIN
HOFFMAN
Un oscar a
Wimbledon
Super 12 Tennis
Nella terrazza dell’All England Club non è raro
fare incontri importanti: il più famoso Royal
Box del tennis mondiale in fondo è di strada.
Il celebra attore nato a Los Angeles, che l’8
agosto compirà 75 anni (lo stesso giorno
del compleanno di un certo Federer), tra una
fetta di salmone ed un sorso di birra,
ci ha raccontato delle sue grandi passioni
DALL’INVIATA
FRANCESCA PAOLETTI
S
LONDRA - Settantacinque anni portati alla
grande, tanta allegria, disponibilità e gentilezza. Nella terrazza dell’All England Club
non è raro fare incontri importanti… il più
famoso Royal Box del tennis mondiale in
fondo è di strada. Ma chi se lo sarebbe mai
aspettato di chiacchierare amabilmente con
un attore premio Oscar, una star consacrata
del cinema: un Dustin Hoffman inedito che,
tra una fetta di salmone ed un sorso di birra,
ci ha raccontato delle sue grandi passioni.
Dustin Hoffman è anche un appassionato
di tennis?
Si si, lo è. Lo seguo da molti anni e mi sono
innamorato di molti… moltissimi… suoi
campioni.
Ce ne dica qualcuno?
Beh, intanto Martina Navratilova perché
ha cambiato il gioco, ha cambiato il tennis
femminile. Credo sia stata la prima a fare il
serve & volley. Poi Bjorn Borg perché credo
sia stato il primo ad utilizzare il top spin. E
poi Jimmy Connors perché credo sia stato il
primo a fare il dito medio all’arbitro… e poi
perché aveva questa caratteristica di giocare
ogni palla come se fosse l’ultima della sua
vita. Siamo amici… quando lo siamo diventati tu non eri neanche nata!
Lei gioca a tennis? Che tipo di tennista è?
Mi sono fatto male ad una spalla, alla cuffia
dei rotatori, quindi non ho potuto giocare
per molti anni. Ma ero uno che andava spesso a rete… in doppio, ovviamente!
loro invece servono a 120 miglia
all’ora…. ecco quanto è cambiato il
gioco. Nel tennis il numero 500 del
mondo può battere il numero 1 in
ogni maledetto momento. Questo
è l’unico sport in cui puoi fare meno
punti del tuo avversario riuscendo
comunque a vincere la partita. E’
questo che mi affascina, gira tutto
in quattro o cinque punti…. In quei
pochi punti si decide tutto.
Sta lavorando a qualche nuovo
film? Quando potremo vederla di
nuovo all’opera?
A fine anno uscirà nelle sale un film
che si intitola “Quartet”. Abbiamo
appena terminato le riprese e ne
sono anche regista.
Lei ha lavorato a tanti capolavori…
ma c’è un film che lei ha amato più
di altri?
No, non ce n’è uno che preferisco. Me lo
hanno chiesto spesso ma non ho mai dato
una risposta… semplicemente perché non
ne ho mai amato uno più di altri. Volete sapere qual è la cosa più bella che ho fatto?
Ho iniziato a studiare recitazione a 18 anni.
Ero un pessimo studente in tutte le altre materie… diciamo che non avevo la testa adatta allo studio. Ho incontrato un insegnante
di recitazione che ho sempre rispettato e un
giorno mi disse ‘tu hai talento…. ma dovrai
aspettare 12 anni prima che qualcuno si ac-
Se dovesse preparare un film sul tennis,
quale tennista le piacerebbe interpretare?
Quale storia sceglierebbe di raccontare?
Serena e la sorella…. Quando Jimmy Connors serviva lo faceva a 85 miglia orarie,
Super 17 Tennis
corgerà di te’. Mi ripeteva sempre ‘dovrai
aspettare fino a 30 anni’… e ha avuto ragione. Lui ha creduto in me… e io ho saputo
aspettare.
Qual è il suo rapporto con l’Italia, il nostro
cinema, i nostri registi?
Il cinema è la forma d’arte più giovane che
conosciamo… si parla di 100 anni appena.
Se parliamo di sonoro, poi, dobbiamo andare addirittura agli anni ’30. Beh, per me
la cosa più emozionante dell’intera storia
del cinema è stato proprio quello che sono
riusciti a fare i registi italiani nel secondo
dopoguerra. Quando non c’erano mezzi,
non c’erano studi, nessuna attrezzatura né
attori… beh, sono riusciti a creare film come
‘Ladri di Biciclette’ o ‘Sciuscià’. Capolavori
veri, ricchi di energia che ci hanno dato un
grande insegnamento: ‘se c’è la volontà di
fare… non c’è bisogno di altro’. Ancora oggi
li considero tra i film più belli dell’intera storia del cinema.
focus
SUPERTENNIS TV
la crescita
non si ferma più
A poco più di
tre anni dalla sua
nascita il canale tv
della FIT continua
a conquistare fette
di pubblico sempre
più ampie grazie ad
un’offerta televisiva
che progressivamente
aumenta le sue
ambizioni e soddisfa
le aspettative degli
spettatori. Gli ascolti
televisivi hanno fatto
segnare, rispetto
al 2011, un +62%
nell’ascolto medio
giornaliero, con un
incremento del 377%
sui risultati ottenuti nel
primo anno di vita
DI
MARTINA CIPRIANI
L
La crescita continua inarrestabile polverizzando costantemente ogni record di spettatori
e accrescendo le piattaforme ed i canali di
trasmissione. SuperTennis Tv, il canale monotematico della FIT nato nel novembre 2008
con l’obiettivo di trasmettere gratuitamente
il tennis attraverso la piattaforma free di Sky
(il canale è tuttora visibile sul canale 224), è
ad oggi visibile in modalità free anche sul
canale 64 del digitale terrestre, oltre che in
Super 14 Tennis
streaming sul sito internet www.supertennis.
tv e, attraverso i-phone ed i-pad, scaricando
l’applicazione in modalità gratuita.
Inoltre, a partire dal primo maggio di questo
2012, il canale della FIT trasmette la sua programmazione, solo attraverso la piattaforma
satellitare, in alta definizione (HD), fornendo
immagini dalla qualità del segnale in linea
con le grandi trasmissioni sportive mondiali,
ed offrendo, sempre grazie all’alta definizione, un’attenzione per il dettaglio in linea con
i maggiori network. Progresso tecnologico,
diffusione del bacino di trasmissione, una
programmazione sempre in crescita, tutto
a vantaggio esclusivo del pubblico, sempre
più coccolato. Approfondimenti settimanali
in diretta sul tennis giocato, i format tatticotecnici, le tre edizioni giornaliere dedicate
all’informazione, il salotto di discussione condotto da Massimo Caputi (con ospiti illustri
del palcoscenico tennistico), il programma
(denominato “Circolando”) che percorre l’Italia alla scoperta dei circoli sportivi più in voga
e più storici, le “one-to-one” esclusive con i
campioni del tennis mondiale, solo per citare
alcuni dei programmi trasmessi.
Ma il vero fiore all’occhiello sono le innumerevoli ore di diretta, sempre di più, dei tornei
del circuito internazionale, oltre che di quello italiano. Dalla sua nascita, nel novembre
del 2008, SuperTennis Tv ha incrementato
costantemente la sua offerta televisiva, regalando al proprio pubblico, nell’ambito questa
stagione (come in quella passata) le dirette
esclusive del girone del World Group della
Coppa Davis e della Fed Cup, degli Internazionali femminili BNL d’Italia (di cui SuperTennis Tv è Host Broadcaster già dall’edizione
del 2009), della Hopman Cup (il torneo di esibizione per squadre coadiuvato dalla Federazione Internazionale), di tutti i tornei della
categoria degli ATP 500, dei numerosi tornei
ATP 250, di moltissimi dei tornei del Circuito
femminile di categoria “International” e del
“Tournament of Champions” femminile di
fine stagione, oltre alla diretta delle finali della Serie A1 italiana, e di moltissimi Tornei ATP
Challenger ed ITF, per andare alla scoperta di
giovani promesse del tennis che verrà.
A tutto ciò si aggiunge poi la presenza costante di SuperTennis nei tornei del Grande
Slam della stagione, grazie ad approfondimenti, macchie, pillole divertenti e interviste
esclusive con i protagonisti del tennis italia-
no e di quello mondiale, con inviati pronti a
raccontarci, direttamente on-site, risultati ed
emozioni. E le sorprese, legate ad un’offerta
televisiva sempre in crescita, sembrano non
arrestarsi più. Tutto questo non poteva non
portare al canale, nel tempo, un incremento
importante degli ascolti televisivi, che hanno
fatto segnare, solo rispetto allo scorso anno,
un +62% nell’ascolto medio giornaliero,
con un incremento del 377% rispetto ai risultati ottenuti, sempre in termini di ascolti
televisivi, rispetto al primo anno di vita del canale televisivo. Dati alla mano, si tratta di una
crescita importante, paradigma di un consenso e di un seguito di chi, con SuperTennis, ha
riscoperto il tennis in tv, in modalità gratuita,
costantemente, 24 ore su 24.
Gettando uno sguardo più attento ai numeri, non solo quelli dell’audience certificati
Super
SSu
uper 17 Te
TTennis
ennnnis
is
dall’Auditel (che è il termometro del consenso che ciascuna televisione ottiene nell’ambito del panorama televisivo) ma anche a quelli
dei costi sostenuti dal canale nel corso della
sua giovane ma fiorente vita, i risultati sono
sbalorditivi. Al cospetto infatti di un’offerta televisiva che lo abbiamo detto va ad
arricchirsi di anno in anno con una programmazione sempre più “live”, i costi sostenuti
da SuperTennis Tv in questo 2012 sono aumentati solo dell’11% rispetto allo scorso
anno, e solo del 34% rispetto al suo primo
anno di vita. Costi che – va sottolineato per
lo più si riferiscono, inevitabilmente, all’acquisto dei diritti televisivi. Confrontando le
spese sostenute con il trand costantemente
in crescita dell’ascolto televisivo, i numeri ci
rivelano che, in riferimento al 2011, rispetto
a cui gli indici di ascolto sono cresciuti del
62%, il costo medio giornaliero di un minuto
di trasmissione del canale per ogni spettatore
è diminuito del 31%. E, numeri ancora alla
mano, in riferimento al 2009 (rispetto a cui l’ascolto televisivo ha fatto segnare un +377%)
il costo medio giornaliero di un minuto di
trasmissione per ogni spettatore è diminuito
addirittura del 72%.
Provando a tradurre queste cifre in risultati,
ciò che emerge è una realtà quella di SuperTennis Tv - saldamente radicata nel panorama del tennis, di quello giocato, grazie alla
continua proposta di contenuti, di immagini,
di idee ed emozioni, quella vissute dal suo
pubblico. Un pubblico che cresce, un pubblico che si entusiasma, un pubblico che,
oramai, di SuperTennis TV non può più fare
a meno.
Servizi vincenti
per il tuo circolo.
Prenotazioni
campi online.
1968
PER IL TENNIS
1971
1973
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1985
SI PASSA ALLA GRAFITE
2005
2012
PRENOTABILE ONLINE
2012
SU
WWW.TENNISITALIANO.IT
C lub
largo ai giovani
DI
ROBERTO COMMENTUCCI
EDOARDO EREMIN
Il giovane Holden
Classe ’93, piemontese di Alessandria, da sempre allenato dal papà Igor, ex tennista di origine russa
da anni trapiantato nel nostro paese. Un servizio impressionante per un diciottenne, quasi sempre
oltre i 200 km/h, ottima propensione al gioco al volo, buon tocco e due solidi fondamentali
N
Nel variegato panorama delle discipline sportive, il tennis
è forse quella dove l’aspetto
mentale ha la maggiore importanza. Si è là, da soli, in mezzo
al campo, e bisogna tirarsi fuori
dai guai con le proprie forze. La
concentrazione, la tenuta nervosa, la capacità di trovare e
mantenere, anche nei punti importanti, quel sottilissimo equilibrio fra scioltezza e controllo,
che consente di non contrarsi e
di far scorrere la palla, colpendola forte ma tenendola dentro
le righe, fanno a tutti i livelli la
differenza fra la vittoria e la
sconfitta. Più della qualità tecnica dei colpi, più della tattica, più
delle qualità fisiche. Nei giovani,
poi, capita spesso che l’inesperienza, le pulsioni tipiche dell’adolescenza, l’ancora incompiuta
costruzione della personalità
finiscano davvero per relegare
l’aspetto tecnico in secondo
piano, complicando enormemente tutte le valutazioni.
State a sentire cosa è successo
poche settimane fa al Torneo
di Monza, uno dei meglio organizzati del circuito challenger
italiano, che a dispetto della crisi economica resta ricco di appuntamenti. Uno dei favoriti, il
solido spagnolo Daniel Gimeno
Traver, un best ranking di tutto
rispetto, 52 Atp, ha un facile
match di primo turno contro una
sconosciuta wild card italiana,
un tale dallo strano nome russo,
fuori dai primi 500 del ranking.
Ma il campo, come spesso capita, racconta una storia diversa. L’inesperto italiano, capelli
castani e faccia da bimbo, è un
robusto ragazzone che a dispetto dei soli 18 anni scaglia missili
tonanti e tiene botta con gran
Edoardo Eremin
disinvoltura. Inattaccabile al
servizio, davvero potentissimo,
il nostro mostra anche grande
penetrazione nei colpi da fondo
campo, tiene costantemente l’iniziativa degli scambi e si porta
avanti di un set, tra la sorpresa
generale. Grande equilibrio anche nella seconda partita: ritmo
altissimo, ma è sempre l’italiano
a comandare. L’azzurro, sul 5
pari, gioca un magnifico punto e va avanti 15-30 sul servizio dell’avversario, a un passo
dall’affermazione di prestigio.
E là, fatalmente, la mente lo
tradisce. Troppi pensieri, troppa
tensione, troppe idee in testa:
“ora tiro una botta”… no, meglio non rischiare, faccio giocare
lui”… “adesso rispondo e vado
a rete”… e il braccio diventa di
piombo, la luce si spegne. Due
errori banali, un vincente dello
spagnolo. L’attimo fuggente è
svanito nel nulla, tra adolescenziali rimpianti e recriminazioni.
Chi conosce il gioco, sa che l’ac-
caduto è una classica tappa nel
percorso di crescita. L’incapacità
di esprimere un livello alto per
tutto il match è uno dei principali limiti dei giovani. Restano
impressi, però, lo scintillante
repertorio tecnico e la potenza
belluina mostrati per quasi due
ore da Edoardo Eremin, classe
’93, piemontese di Alessandria,
da sempre allenato dal papà
Igor, ex tennista di origine russa
(ai tempi fra le prime 5 racchette
dell’ex URSS) da anni trapiantato nel nostro paese.
E bisogna dire che sul piano
tecnico il maestro Igor ha fatto un ottimo lavoro con il suo
ragazzone. Un servizio impressionante per un 18enne, quasi
sempre oltre i 200 km/h, ottima
propensione al gioco al volo,
buon tocco e due fondamentali
molto equilibrati, eseguiti con
aperture compatte: un rovescio bimane fluido e naturale e
un diritto un po’ più costruito,
ma comunque pesantissimo.
Super 17 Tennis
A parte forse un filo di rapidità
negli spostamenti laterali, non
manca proprio nulla.
Dopo il titolo italiano under
16 e una breve esperienza nel
centro tecnico di Tirrenia, Edoardo e suo padre sono sbarcati
a Bra, provincia di Cuneo, dai
fratelli Massimo e Zino Puci,
che gestiscono uno dei migliori team agonistici italiani. Il
gruppo di lavoro dei Puci, che
comprende anche il maestro
Marco Gualdi e il preparatore
fisico Damiano Fiorucci, segue
il forte kazako Andrei Golubev
e vari altri giovani azzurri, quali
Viktor Galovic, classe ’90, grande talento ancora inespresso, e
il promettente diciassettenne
Matteo Donati. “A Edoardo
sul piano tecnico e fisico non
manca nulla per affermarsi a livello professionistico” riassume
l’esperto Massimo Puci. “In allenamento, esprime già da parecchio tempo lo stesso livello
di Andrei (Golubev, ndr) e gioca
un tennis notevole. Deve solo
maturare mentalmente, conoscere meglio se stesso, prendere coscienza delle sue qualità.
Presto una partita come quella
di Monza Edoardo la porterà a
casa”. Non per niente il nostro,
già intorno al n. 500 Atp, è fra
i migliori al mondo nella sua
classe di età, preceduto com’è
solo da un pugno di atleti. Insomma, siamo di fronte al tipico problema della maturazione
adolescenziale, mirabilmente
descritto nel bellissimo “Il giovane Holden”, l’indimenticato
romanzo di Salinger. Ma siamo
certi che presto il nostro Holden russo-piemontese riuscirà
fare il suo ingresso nel mondo
degli adulti.
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MEDICINA A BORDO CAMPO
Epicondilite e epitrocleite
E
gregio Dott. Parra, sono un giocatore di tennis agonista,
da un’ pò di tempo sto riscontrando dei lievi sintomi di
epitrocleite; ho effettuato una cura di antinfiammatori e riposo ottenendo il risultato ma dopo un’ po’ di settimane questi
lievi sintomi sono ricomparsi. Puntualizzo che riesco a giocare
e a impugnare la racchetta è solo un dolore fastidioso, ma
temo possa diventare cronico, visto che in questo periodo
sono impegnato
nelle
competizioni.
Cosa mi consiglia? (G. A. - Torino)
Gentile
Lettore,
l’epitrocleite è una
patologia molto
fastidiosa e difficile da eliminare.
Ritengo che prima
di procedere si debba fare un’ attenta valutazione dello stato del suo
gomito tramite una risonanza magnetica per scongiurare la presenza
di edema a livello osseo inserzionale. Poi un’ associazione di terapie
tra le quali la laserterapia di potenza, la magnetoterapia nel caso
di positività di interessamento osseo e, nel caso di calcificazioni, di
onde d’urto potrebbe arrivare ad
un risultato positivo.
Nel caso contrario l’ultima valutazione è di tipo chirurgico.
C
aro Dottore, sono tennista affetto da epicondilite complicata dalla comparsa
dolorosa infiammatoria della
spalla omo-laterale. Cosa pos-
so fare? (G.R. - Roma)
Caro lettore, credo che la laser terapia di potenza possa esserle di aiuto per risolvere il suo problema. Le consiglio di
contattare quanto prima uno specialista per una valutazione,
in quanto la patologia a carico del tendine del sovraspinato è
molto invalidante per l’attività tennistica.
C
aro Dottore, ho 55 anni e da circa 30 pratico il tennis agonistico. Nel mese di Gennaio a seguito di dolori al polso
dx, che utilizzo per giocare ca. 4 volte a settimana, ho effettuato una ecografia che rileva lesione della RUD con lacerazione del legamento triangolare e sublussazione della testa
dell’ulna , consigliano intervento chirurgico per via artroscopica. Le chiedo cosa posso fare per tornare a giocare a tennis.
Grazie per il tempo che vorrà dedicarmi. (V. L. Napoli)
Caro Lettore, le consiglio di eseguire una risonanza magnetica, che permette di avere un’indagine ancor più accurata
e precisa. In base ai risultati di quest’ultima sarà possibile
programmare l’iter terapeutico più appropriato ove la terapia
laser di potenza potrebbe essere un ottimo strumento per il
suo problema.
E
gregio Dottore, gioco a tennis da diversi anni e purtroppo da un mese mi è stata diagnosticata rottura del menisco posteriore e mi consigliano intervento in artroscopia.
Ma avendo sentito parlare della terapia laser ad alta potenza
volevo sapere se può aiutare la chirurgia per una più veloce
riabilitazione visti i lunghi tempi di recupero (G. B - Palermo)
Caro Lettore, non solo la terapia laser ad alta potenza può
aiutare, ma può evitare l’intervento chirurgico in quanto le
meniscopatie posteriori, cioè quelle che colpiscono la fibrocartilagine meniscale posteriore, possono essere trattate con
questo metodo, anziché con la chirurgia tradizionale.
Super 19 Tennis
vita da circolo
Si fa presto
a dire…
prendi il campo
“N
Capita troppo spesso di dover discutere per l’atto più
semplice: fissare un’ora di gioco. Nel 2012 sono ancora
molti i circoli che si affidano al tabellone/quadro
dove apporre le tessere sociali per prenotare il
campo oppure segnare a penna il nome dei Soci che
giocheranno. E’ però in atto un cambio tecnologico
attraverso il telefono o, addirittura, via internet
Super 20 Tennis
DI
DANILO MANGANARO
“No mi scusi, ma c’ero io”. “Ma questa
tessera è lì da stamattina, va tolta”. “Ma il
signor Rossi non è sul campo 4, non si può
usare la tessera di un socio assente”. “Non
è ancora suonata la campanella, non può
spostarle”.
Sono solamente quattro frasi prese da milioni di espressioni sentite e ripetute davanti
al tabellone. Non quello del torneo di Wimbledon o del campionato sociale; il quadro
è quello delle prenotazioni dei campi, uno
degli arredi più tipici di un tennis club. Una
delle parti del circolo alla quale si resta legati nella memoria perché segna la storia
del club, vive diverse epoche, gestionali e/o
storiche. E insieme con la campanella o la
sirena (proprio come quella della scuola) rievoca ricordi.
Oggi come oggi non sono più così diffuse le
tesserine sociali o il quadro dei campi. Per
fortuna o purtroppo? Il dibattito è aperto
e probabilmente anche infinito, senza una
conclusione che metta d’accordo tutti.
Di fatto nell’era di Internet, dei pc ma ancora
di più degli smartphone e dei tablet molti circoli di tennis si
stanno adeguando ai
tempi provando ad
ammodernare il sistema di prenotazione
dei campi.
COM’ERA – In un circolo privato di solito,
la questione riguarda i
campi outdoor, in stagione estiva. Quando
cioè non è previsto
costo supplementare
per giocare (riscaldamento e luci, necessari
almeno nelle zone d’Italia più fredde).
Sembra una questione
facile e immediata, ma
la prenotazione campi ha sempre causato
disguidi più o meno
spiacevoli tra soci, tra i
soci e la segreteria e quant’altro. Come detto, in giro per i circoli d’Italia capita spesso di
trovare ancora il quadro dei campi. Indicati
in alto il numero del campo, la disponibilità
(all’ora o alla mezz’ora per esempio) e poi
si viaggia per righe o colonne, con quattro
spazi a disposizione (quelli massimi necessari per un’ora di doppio). In prima fila (o
colonna) i giocatori che in quel momento si
trovano in campo, sotto (o a destra) quelli
che entreranno alla successiva, e in terza e
poi eventualmente quarta etc. etc. gli altri.
In queste casistiche la segreteria del circolo
è completamente scaricata di qualsiasi compito; tutto affidato al buonsenso dei soci,
alla loro educazione e al rispetto delle regole sociali. Quali? Ognuno ha le sue.
Ma alcune hanno sempre creato problemi:
non si può mettere la tessera di chi non è
presente al club (e magari “fa il furbo” la-
sciandola il giorno prima); con una sola
tessera il campo non è prenotato definitivamente, ci si può aggiungere; per una lezione
con il maestro occorre aspettare dunque lo
scadere dell’ora e - a campo vuoto – si può
prenotare l’ora anche da soli; i giocatori che
stanno entrando in campo devono spostare,
avanzandole sul tabellone (di fila o colonna)
le tessere, portando le loro ai giocatori in
campo. E via dicendo.
COM’E’ – Dall’avvento del pc e ancora di
più dal diffondersi di Internet e della possibilità di navigare a portata di mano con
smartphone o tablet pc (più recentemente)
alcuni Club dei più evoluti hanno tentato la
svolta storica.
Era stata aggiunta da alcuni la possibilità
della prenotazione telefonica, coinvolgendo
segretarie o custodi, limitando a pochi campi la possibilità (ed escludendo quei campi
dal quadro). Mossa ineccepibile per offrire
pari opportunità anche a chi per motivi di lavoro arriva sempre “tirato” (come orario) al
circolo. La scelta delicata è su quanti campi
riservare a questa modalità, cercando di capire chi e quanti soci ne hanno bisogno. Altri
club hanno malinconicamente eliminato il
tabellone preparando dei più moderni fogli
excel (o simili) a disposizione dei computer
della segreteria. Tutti i Soci devono passare
da lì per domandare la disponibilità dei campi e lasciare i nomi dei compagni di gioco.
Da disciplinare orari e modalità (perché la
Super 21 Tennis
segreteria non può essere sempre aperta);
e nel momento di partenza possono verificarsi code “scomode” e potenzialmente
problematiche. Per esempio se la prenotazione è possibile solo mezz’ora prima, per
giocare alle 12 già alle 11.15 le segretarie
dovrebbero staccarsi dalle loro mansioni, e
così per tutta la giornata senza pause. Viene
in mente il numerino che si deve prendere
entrando dal panettiere o in macelleria o al
banco salumeria dei supermarket.
In queste situazioni poi si può fare una scelta
di trasparenza e rendere visibile il prospetto
dei campi, magari con un moderno monitor
lcd da 52 pollici
all’ingresso; oppure lasciarlo a
disposizione solo
delle segretarie
per evitare contestazioni e polemiche su manutenzioni, ospiti, inviti,
lezioni o manifestazioni sponsor…
COME POTREBBE ESSERE – Ci
sono già alcune
società che offrono la gestione e
servizi di prenotazione on-line dei
campi da tennis.
D’altronde esistono già numerose
attività (simili) gestite da sistemi
interamente
in
Rete. E molti circoli, in fase più o meno sperimentale lo stanno facendo. Lo fanno persino allo storico e
tradizionalissimo Queen’s Club di Londra,
quindi…
Basta fornire un codice personale e una
password e anche dal proprio smartphone
è possibile prenotarsi per il pomeriggio o
la mattina seguente. Vanno solo stabilite
le regole del “gioco”: quante ore si possono prenotare, entro quando bisogna farlo,
entro quando disdire. Un’idea potrebbe
essere quella di stabilire settimanalmente
un momento “zero” (nel week-end meglio) in cui si pubblica online il prospetto
dei campi vuoto, disponibile alle prenotazioni dei Soci. Di certo oramai su internet
si prenota tutto, dal cinema al teatro, al
concerto, fino al treno, all’aereo o a un’intera vacanza. Forse è giunta definitivamente l’ora…dell’ora di tennis
l’angolo tecnico
Il segreto è
Prima del “come è fatta” c’è il “di che cosa”. Monofili, multifili
e avvolgimenti vari sono costruiti in modo diverso ma la resa sul campo
di gioco va spesso imputata al materiale che compone la corda: resistente,
rigido o altro. Dal budello al kevlar le possibilità sono molteplici
C
DI
MAURO SIMONCINI
Ciò di cui è costituita una corda da tennis è più “decisivo” per il gioco di come
questa viene assemblata. Oltre a distinguere tra monofilamenti, avvolgimenti
o multifili occorre dunque prestare attenzione al materiale con cui è costruita
ogni corda, elemento che influisce soprattutto sulla rigidità della stessa (mentre la costruzione incide sulla resistenza
all’usura). La grande maggioranza delle
corde è realizzata utilizzando uno (o più)
tra questi quattro tipi di materiale: budello naturale, nylon, aramide e poliestere.
Il budello è l’unica corda composta da materiale “naturale”. E’ fatta con gli intestini
di mucca (nello specifico una parte di essi
chiamata “serosa”). E’ una tipologia di filamento tra le più utilizzate sui circuiti professionistici Atp e Wta; e va considerato
- per sottolineare la qualità - che la mag-
Super 22 Tennis
gior parte dei giocatori paga per usarlo,
quando potrebbe facilmente disporre di
quantità smisurate di altre corde (venendo
pagati addirittura come testimonial).
Ma come mai allora il budello rappresenta
più o meno solo l’1% delle corde vendute? E’ un errore credere che il budello si
rompa troppo in fretta; se trattato a dovere
può durare almeno quanto la maggior parte delle corde sintetiche (dello stesso calibro). Il budello tende a usurarsi, sfilaccian-
dentro la corda
dosi; alcune delle sottili fibre si rompono
in fretta, ma deve spezzarsi più della metà
del totale perché si rompa la corda. Proprio come avviene con i multifili sintetici,
che sono in realtà “aiutati” dai rivestimenti
di ultima generazione. Comfort (la tensione al momento dell’impatto sale meno)
specialmente per i “malati del gomito”,
elasticità e potenza sono i grandi vantaggi.
Il costo (2-3 volte i sintetici) e il fatto che
teme l’umidità, i potenziali punti a sfavore.
Il nylon è il materiale più largamente usato al giorno d’oggi. Il termine synthetic
gut si riferisce proprio a una corda fatta di
nylon, che può essere assemblato in molti
modi diversi a seconda dell’obiettivo che
si vuole ottenere per il campo di gioco. E’
molto più economico, non soffre umidità
o altri fattori atmosferici ed è più morbido e confortevole di altre corde sintetiche
(monofili). Sta proprio nel mezzo, quindi è
meno delicato del budello e meno duraturo di poliestere e fibre aramidiche, di cui
qui di seguito.
Tanto per capirsi l’aramide è materiale
presente nei giubbotti antiproiettile. E’
ovvio: è quasi indistruttibile. In commercio
da anni nel tennis, è molto popolare fra i
giocatori che rompono le corde frequentemente e hanno necessità di aumentare
la durata, anche per motivi economici.
Dunque specialmente chi fa uso (anche
eccessivo) di spin, per i quali con questo
materiale ci si può spingere anche verso
calibri sottili (1,20 mm) vista la resistenza
all’usura. Offre anche un buon controllo.
Attenzione però che sull’altro piatto della
bilancia ci sono durezza e rigidità: più di
ogni altro materiale nel momento dell’impatto si alza la tensione delle fibre aramidiche; per questo si può opportunamente
inserirlo dapprima in un montaggio ibrido.
Il kevlar (fibra aramidica) è la corda più
durevole presente sul mercato. E’ molto
rigido e crea un’incordatura molto tesa.
Per questo motivo è di solito unito al nylon
per ridurre la rigidità del piatto corde. Ciò
nonostante, gli ibridi di kevlar sono le corde meno potenti e meno confortevoli disponibili al momento, non adatte a giocatori principianti o con problemi al braccio.
Qui sopra, filamenti di budello animale in
essicazione. Sotto e a sinistra, corde sintetiche
di diverso materiale e colorazione
Super 21 Tennis
Andre Agassi montava kevlar a 30 kg di
tensione: scelta buona per lui, sconsigliata
ai più. Per capirsi, a parità di peso, il kevlar
è circa 5 volte più resistente dell’acciaio…
Oggi nel tennis è un materiale meno diffuso; circa dieci tipi di corde “al kevlar” sono
uscite di produzione negli ultimi 2-3 anni.
Il poliestere è invece il materiale per corde da tennis cresciuto più velocemente
negli ultimi anni. Specialmente professionisti europei e sudamericani, gli amanti
del gioco da fondo campo su terra battuta, quelli che rompono più spesso, si affidano da tempo al poliestere di prima e
seconda generazione in quanto materiale
(a bassa o alta densità) assolutamente
durevole e non così traumatico come gli
ultimi di cui sopra. Secondo solo all’aramide in quanto a durata, è più morbido
e confortevole; poco costoso offre anche
discreto controllo. Resta meno confortevole del nylon e perde tensione ed elasticità in fretta. Si presta a pochi tipi di costruzione (nella maggior parte lo si trova
in monofilamenti).
Insomma dentro alla corda ci può essere
un po’ di tutto, dalla mucca al giubbotto
antiproiettile. A voi la scelta.
maestri
SCUOLE TENNIS
L’importanza della programmazione
Siamo in piena estate ma per noi insegnanti è tempo di strutturare ed organizzare l’attività invernale.
Ecco quali possono essere gli obiettivi generali delle singole fasi del percorso metodologico
dell’addestramento: proviamo a condividerle con le famiglie che ci affidano i loro figli
DI
MICHELANGELO DELL’EDERA - DIRETTORE DELL’ISF “ROBERTO LOMBARDI”
S
Siamo a luglio in piene vacanze,
ma per gli insegnanti di tennis
è ormai ora di programmare
e promuovere la scuola tennis
2012-2013. Quando parliamo di
programmazione non parliamo
solo di date da definire, come
ad esempio l’inizio di un corso
gratuito solitamente inserito
nelle ultime due settimane di
settembre o l’inizio della scuola
tennis che coincide con il primo
lunedì del mese di ottobre, ma
porsi degli obiettivi generali per
tutti i corsi che a loro volta ne
avranno di specifici in base all’unità didattica costruita dal maestro per l’intero anno tennistico.
Vediamo quali possono essere
gli obiettivi generali delle singole fasi del percorso
metodologico
e
proviamo a condividerli con le famiglie che ci affidano
i loro figli, con i ragazzi che devono
essere consapevoli
delle mete da raggiungere e con lo
staff tecnico della
scuola tennis che
deve avere un’unicità di intenti.
Nei numeri precedenti della rivista
abbiamo analizzato
le fasi del percorso
metodologico che
partono dal minitennis per bambini
dai 4-5 ai 9 anni
compiuti, dove l’obiettivo primario è
“imparare giocando”. Dando molto
spazio
all’attività
motoria di base: all’avviamento
al tennis per bambini con più
di 10 anni, che si avvicinano a
uno sport considerato tra i più
educativi e divertenti: al preperfezionamento e perfezionamento che permette i primi
approcci agonistici a livello
provinciale per proseguire nella
specializzazione con confronti
sempre più ampi a livello regionale e nazionale. L’ultima fase,
la più emozionante, ci proietta
nell’allenamento con un’attività
di confronto su scala internazionale.
Per le singole fasi del percorso
questi potrebbero essere gli
obiettivi generali:
Super 24 Tennis
MINITENNIS
deve essere interpretato come
un punto di arrivo, ma come
l’inizio di un’attività sportiva nazionale ed internazionale che un
domani potrebbe divenire professionistica.
“INSEGNARE DIVERTENDO”
E “IMPARARE GIOCANDO”
Sono gli obiettivi principali da
raggiungere, sia per i maestri
che per gli allievi e che contraddistinguono il corso del minitennis. Pertanto, si propone il gioco
del tennis in forme talmente
facilitanti da consentire a tutti
di praticare questo meraviglioso
sport considerato dai più famosi
studiosi quali pedagogisti, sociologi, psicologi e antropologi,
come altamente educativo sia
sotto l’aspetto mentale che fisico. Gli attrezzi a dimensione da
bambino (racchette-palle-retespazi), le regole facilitanti, le
esercitazioni divertenti con proposte multilaterali, mettono nelle condizioni ideali i bambini per
sviluppare attraverso il gioco le
quattro aree fondamentali di un
processo educativo strettamente collegate alla personalità.
L’ALLENAMENTO
L’allenamento deve sviluppare
l’arduo compito di migliorare le
tecniche e far diventare l’allievo
un vero atleta. Le conoscenze e
le attitudini dei giocatori devono crescere in modo stimolante.
I segreti per raggiungere grandi traguardi sono da ricercare
soprattutto tra gli allenatori.
Infatti, ad atleti talentuosi è necessario affiancare allenatori
di qualità. Per questa ragione,
se gli obiettivi per gli atleti che
entrano in questa delicata ma
meravigliosa fase del percorso
metodologico sono sempre più
individuali, gli allenatori invece
dovranno essere super e saper:
Organizzare e programmare;
Indirizzare, guidare e stimolare;
Monitorare e valutare;
Comunicare e motivare;
Stabilire chiari scopi e obiettivi;
Sacrificarsi e lavorare duro;
Porre l’allievo prima di tutto;
Perfezionare le conoscenze;
Fare gioco di squadra ed avere
rispetto per i colleghi;
Amare questo sport e meraviglioso lavoro.
AVVIAMENTO
“APPRENDERE
RAGIONANDO”
Le numerose tecniche tennistiche rendono ancora più affascinante il gioco del tennis poiché
permettono di risolvere gli innumerevoli problemi di carattere
tattico che fanno associare il
tennis allo sport degli scacchi. Pertanto, oltre agli aspetti
educativi, vengono esaltati in
questo corsi quelli del confronto, delle abilità motorie, delle
capacità di attenzione, di quelle
creative nonché di quelle motivazionali.
PERFEZIONAMENTO
Perfezionare le tecniche tennistiche vuol dire anche e soprattutto migliorare la propria
condizione fisica in considerazione del fatto che rincorrere
una palla che i campioni fanno
viaggiare con il servizio ad una
velocità di 244 km orari non è
assolutamente facile. In questa
fase del percorso formativo si
inizia il vero passaggio dal gioco
allo sport del tennis. Pertanto
questo sta a significare ancor
più impegno e costanza, ma
senza alcun dubbio ancor più
divertimento.
SPECIALIZZAZIONE
Con il corso di specializzazione
ci si pone degli degli obiettivi
agonistici importanti a livello
regionale e nazionale. Pertanto
impegno, sacrificio, perseveranza nel raggiungimento degli
obiettivi, consapevolezza delle
proprie decisioni, diventano
presupposti importanti non solo
nella vita sportiva ma in quella
sociale.
La partecipazione in questo
settore non prevede una fascia
di età ben precisa, ma sicuramente delle buone attitudini da
sviluppare per poter passare al
centro di allenamento che non
Super 25 Tennis
come eravamo
DI
VIVIANO VESPIGNANI
ERRANI LA NEW ENTRY
Top ten d’Italia
Nelle classifiche mondiali di tutti i tempi compaiono 7 italiani e 4 italiane. I ranking attuali risalgono agli
anni Settanta: in precedenza facevano testo le liste compilate da diversi addetti ai lavori, con criteri
talvolta alquanto soggettivi. Il primo a stilarle fu il giornalista inglese Lange Tingay negli anni ‘50
N
Nelle classifiche mondiali di tutti
i tempi compaiono sette italiani
e quattro italiane. Al proposito
va premesso che le classifiche
attuali risalgono agli anni “settanta” (nacquero il 23 agosto
1973 quelle maschili redatte
dall’ATP e oltre due anni dopo
quelle femminili WTA) e che in
precedenza facevano testo le
liste, maschili dal 1914 e femminili dal 1925, limitate ai top ten,
compilate da diversi addetti
ai lavori, con criteri talvolta alquanto soggettivi.
In questo capitolo troviamo in
primo piano Nicola Pietrangeli che nelle classifiche redatte
da Lange Tingay, giornalista e
storico del tennis inglese, fu numero tre del mondo nel 1959 e
1960, nonché piazzato tra i top
ten altre cinque volte tra il 1958
ed il 1964. Alle sue spalle, sulla
base però dei record personali
diventati sempre più elemento
distintivo, stanno due italiani
che hanno messo a frutto la vittoria riportata a Parigi. Si tratta
di Adriano Panatta, numero 4
del mondo il 24 agosto 1976,
e Francesca Schiavone che raggiunse lo stesso traguardo il 31
gennaio 2011.
Tornando alle classifiche ante
era open, si leggono tre presenze top ten per Uberto De
Morpurgo. Fu il primo giocatore italiano a calcare con successo la scena internazionale e
quindi, nel 1930, il primo della
lista azzurra col numero otto attribuitogli da Wallis Myers, altro
giornalista inglese. Lo seguì nel
Francesca Schiavone, Sara Errani e sotto Nicola Pietrangeli
1934 Giorgio De Stefani, poi
dirigente di primissimo piano
come presidente della FIT e, per
tre mandati, delle Federazione
internazionale, lui pure numero
otto del mondo. Annelies Ullstein Bossi Bellani, austriaca diventata italiana per matrimonio,
venne considerata numero 8 nel
1949 e 9 nel 1950, mentre costituisce un caso a parte quello di
Martin Mulligan. Australiano di
nascita, fu numero 10 nel 1968
dopo aver optato per i nostri
colori, ma in precedenza era stato classificato quattro volte tra i
primi dieci e numero 4 nel 1967.
Le ultime citazioni spettano a
Corrado Barazzutti, settimo nel
mondo il 21 agosto 1978, ed a
Flavia Pennetta, prima italiana
ad entrare, col numero dieci,
nell’Olimpo mondiale il 17 agosto 2009 ed a Sara Errani, che
l’’11 giugno 2012, in virtù della
clamorosa finale conquistata a
Parigi, ha compiuto un eccezionale balzo di 14 posizioni, con
ciò diventando la numero 10 del
ranking Wta.
Super 27 Tennis
TORNEO AVVENIRE
Baldi rompe l’incantesimo
Dopo il trionfo di Gianluigi Quinzi al Trofeo Bonfiglio, ancora un prestigioso successo di un altro
sedicenne. Il giovane pavese ha scritto il proprio nome nell’albo d’oro 43 anni dopo Ettore Fontana.
Il suo modello è l’argentino Del Potro, vincitore in passato al TC Ambrosiano
A
DI
TIZIANA TRICARICO
Ancora un prestigioso successo
per il tennis: dopo 43 anni, infatti, un italiano ha iscritto lo scorso
16 giugno il suo nome nell’albo
d’oro del Torneo Internazionale
Avvenire under 16 disputato al
Tennis Club Ambrosiano di Milano. Si tratta di Filippo Baldi,
sedicenne pavese, residente a
Vigevano dove si allena con il maestro Stefano Dolce, ammesso
in tabellone con la testa di serie
numero 15.
In finale ha superato per 76 (7) 60
il pari età argentino di Buenos Aires Lautaro Pane, testa di serie n.
9, che lungo tutto il torneo aveva
disposto dei suoi avversari con
estrema facilità. L’incantesimo
quindi è rotto; quello che fino a
oggi era stato l’unico successo
italiano in campo maschile, cioè
LA SCHEDA
Filippo è nato il 10 gennaio del
1996 a Vigevano (Pavia), dove vive e si allena tutt’oggi. Il suo coach è Stefano Dolce. E’ destrorso, gioca il rovescio a due mani e
i suoi colpi migliori sono il servizio e il diritto. E’ considerato una
grande speranza del tennis italiano, insieme all’amico, coetaneo
e rivale Gianluigi Quinzi.
Il titolo conquistato all’Avvenire
è il risultato più importante della sua carriera, ma ha raggiunto
anche la finale degli European
Junior Championships Under
14, dove è stato battuto proprio
da Quinzi. Vanta un’altra affermazione importante a livello internazionale, quella conquistata
a settembre dello scorso anno
all’”Autolang Bodensee Junior
Open 2011”, torneo di categoria
Grade 5 sui campi in terra rossa
di Kreuzlingen, in Svizzera.
Super 28 Tennis
DOVE SI GIOCA AD AGOSTO
CHALLENGER
SAN MARINO (6 agosto)
Il consueto appuntamento ai piedi
del Monte Titano giunge alla sua
25esima edizione. Il “San Marino
Cepu Open” offrirà un montepremi
da 85.000 euro, per uno dei tornei
challenger più prestigiosi dell’estate. Il campione in carica è Potito
Starace, che lo scorso anno ha vinto
il titolo per la terza volta.
CORDENONS (13 agosto)
Anche quest’anno la cittadina friulana di Cordenons ospiterà l’ormai
consueto appuntamento con il
circuito challenger. Dal 13 agosto
prenderà il via la “Friuladria Tennis
Cup – Internazionali del Friuli Venezia Giulia”, con un montepremi da
30.000 euro. Lo scorso anno vinse
lo spagnolo Munoz-De la Nava.
COMO (27 agosto)
In un appuntamento che si rinnova
dal 2006, Como fa da palcoscenico
ad un torneo challenger. Il “Trofeo
Città di Como” offre 30.000 di
montepremi Lo scorso anno vinse
lo spagnolo Carreno Busta. Il miglior italiano fu Paolo Lorenzi, fermatosi in semifinale.
ITF MASCHILI
ITALIA F22 – APPIANO (13 agosto)
La cittadina di Appiano, in provincia
di Bolzano, fa da palcoscenico alla
22esima tappa del circuito Future
sul territorio italiano. Il montepremi sarà di 15.000 dollari. Lo scorso
anno vinse l’argentino Andres Molteni in finale sull’italiano Alessandro
Giannessi.
ITALIA F23 – ESTE (20 agosto)
Il Tennis Club Este ospita nuovamente un torneo Future da 15.000
dollari di montepremi. Lo scorso
anno l’appuntamento veneto andò
all’australiano James Duckworth,
che sconfisse in finale Daniele Gior-
gini.
ITALIA F24 – PIOMBINO (27 agosto)
Il tennis professionistico fa tappa a
Piombino, che ospita un torneo ITF
da 15.000 dollari di montepremi.
La scorsa edizione andò all’italiano
Luca Vanni, che sconfisse in finale il
francese Ouanna.
teroni ospita un torneo da 25.000
dollari di montepremi, che lo scorso
anno fu vinto da Nastassja Burnett
su Anna-Giulia Remondina.
LOCRI (13 agosto)
Il Garden Tennis di Locri, in provincia di Reggio Calabria, fa da palcoscenico a un torneo ITF femminile
da 10.000 dollari. L’edizione del
2011 fu vinta da Agnese Zucchini.
ITF FEMMINILI
GARDONE VAL TROMPIA (30
luglio)
La cittadina bresciana anche
quest’anno ospita una tappa del
circuito femminile ITF, con montepremi da 10.000 dollari. La scorsa
edizione fu vinta dalla tedesca
Anne Schaefer sull’italiana Martina
Caregaro.
MONTERONI D’ARBIA (6 agosto)
Il consueto appuntamento con il
tennis femminile torna nella cittadina senese. Il Match Ball di Mon-
TODI (20 agosto)
Il Tennis Club di Todi ospiterà la
3a edizione degli Internazionali
Femminili di Tennis dell’Umbria.
Nel 2011 il torneo si concluse con
il trionfo di Alice Moroni su Alice
Balducci.
BAGNATICA (27 agosto)
Il piccolo paese di Bagnatica ospita anche quest’anno un torneo ITF
da 10.000 dollari di montepremi.
Lo scorso anno vinse la norvegese
Ulrikke Eikeri.
DOVE SI GIOCA A SETTEMBRE
CHALLENGER
GENOVA (3 settembre)
Si rinnova l’appuntamento con
il Challenger di Genova, che
quest’anno giunge alla sua decima
edizione. L’”AON Open Challenger
– Memorial Sergio Messina” offrirà un ricco montepremi da 85.000
euro, e avrà come palcoscenico il
bello stadio intitolato a Beppe Croce, che ha ospitato anche la sfida
di Coppa Davis del 2009 contro la
svizzera di Roger Federer. Lo scorso anno vinse lo slovacco Martin
Klizan.
TODI (10 settembre)
Gli “Internazionali dell’Umbria”
tornano a Todi a partire dal 10 settembre, sui campi del Tennis Club
todi. Il torneo del circuito ATP Challenger offrirà un montepremi di
30.000 euro. Le ultime due edizioni
sono andate all’argentino Carlos
Berlocq, che lo scorso anno battè
quello di Ettore Fontana nel lontanissimo 1969, è soltanto uno
sbiadito ricordo. L’exploit di Baldi
fa seguito a quello al Trofeo Bonfiglio under 18 di un altro sedicenne, Gianluigi Quinzi, fraterno
amico di Filippo, a dimostrazione
della grande salute del tennis azzurro giovanile.
“E’ una vittoria importante - af-
in finale Filippo Volandri.
PALERMO (17 settembre)
Quarta edizione del torneo Challenger di Palermo, che si svolgerà
nella splendida città sicula per il
quarto anno consecutivo. Il montepremi sarà di 42.500 euro. Lo scorso anno trionfò Carlos Berlocq.
POSILLIPO - NAPOLI (24 settembre)
Il Green Park Posillipo ospiterà
quest’anno la sesta edizione del
secondo Challenger di Napoli. Il
montepremi sarà di 42.500 euro. Lo
scorso anno fu l’argentino Leonardo Mayer a trionfare, in finale su un
ottimo Alessandro Giannessi.
ITF MASCHILI
ITALIA F25 – TRIESTE (3 settembre)
Sui campi in terra rossa del Tennis
Club Triestino andrà in scena l’or-
ferma con sicurezza Baldi - che
conferma i progressi di questi
mesi. Ci tenevo a questo torneo,
volevo vincerlo dopo la finale di
un anno fa. Un successo importante per il mio futuro”. Un traguardo raggiunto, con personalità e freddezza, visti anche i due
set point annullati nel primo set in
finale all’argentino Pane. “Rispet-
mai consueto torneo Future della
città friulana, con montepremi da
10.000 dollari. Lo scorso anno vinse
Matteo Marrai in finale su Riccardo
Sinicropi.
ITALIA F26 – SIENA (10 settembre)
Il Circolo Tennis Siena ospita anche
quest’anno la 26esima tappa del
circuito Future in Italia. Il torneo
“Città di Siena” offrirà un montepremi da 10.000 dollari. Lo scorso
anno, in una finale tutta italiana, si
affermò Riccardo Bellotti su Matteo
Viola.
ITALIA F27 – BIELLA (17 settembre)
Il Future di Biella, con montepremi
da 10.000 dollari, trova quest’anno
una collocazione anticipata di quasi
un mese rispetto a quella dell’edizione dello scorso anno, svoltasi in
ottobre. Trionfò Andrea Arnaboldi.
to ad un anno fa sono cresciuto
molto sotto l’aspetto tecnico, ma
abbiamo lavorato (con il coach
Stefano Dolce, ndr) anche sulla
parte mentale. E in questo torneo
mi sono accorto di quanto sia stato importante il lavoro fatto. Ora,
però, non devo fermarmi, ma
ripartire subito. Ho traguardi ambiziosi che spero di raggiungere”.
Super 29 Tennis
ITALIA F28 – POZZUOLI (24 settembre)
Pozzuoli ospita per la seconda volta
quest’anno un appuntamento con il
circuito Future, sostituendo quello
che si svolgeva nella vicina Napoli
fino allo scorso anno (fu vinto da
Crugnola). Montepremi da 10.000
dollari.
ITF FEMMINILI
MESTRE (3 settembre)
I campi in terra battuta del Tennis
Club Mestre ospiteranno un’importante tappa del circuito ITF, con un
ricco montepremi da 50.000 dollari. Lo scorso anno vinse la giovane
stellina tedesca Mona Barthel.
TRIESTE (3 settembre)
In contemporanea all’evento maschile, Trieste ospita anche l’ITF
femminile, in una sorta di torneo
combined. Il montepremi sarà di
10.000 dollari.
Non li svela Filippo, li tiene nel
cassetto dei sogni. Consapevole
di avere talento e determinazione. “Tra i tanti campioni che hanno vinto l’Avvenire mi piacerebbe
assomigliare a Juan Martin Del
Potro. Un giocatore che mi piace
moltissimo. Se proprio dovessi
scegliere un campione da emulare, la scelta ricadrebbe su di lui”.
NEWS
MASTER CIRCUITO GIOVANILE
FIT by LOTTO 2012
Si gioca al Centro Estivo FIT
di Castel di Sangro
dal 26 al 29 agosto
I
l Master del Circuito giovanile FIT by Lotto sarà disputato nei giorni 26, 27, 28 e 29
agosto presso il Centro Federale Estivo di Castel di Sangro
(sign-in obbligatorio il 25 agosto). Le date sono leggermente modificate per agevolare la
partecipazione dei giocatori ai
Campionati Italiani giovanili individuali ed a squadre.
Parteciperanno i primi 5 classificati di ciascuna categoria per
ogni Macroarea, per un totale
di n.200 ragazzi (100 maschi e
100 femmine), purchè abbiano
disputato le qualificazioni regionali ai Campionati Italiani,
esclusi gli esonerati. In caso
di parità in classifica verranno
considerati in prima istanza i
punti ottenuti nei tornei osservati ed in caso di ulteriore parità la classifica federale.
I giocatori classificati dal 6° al
10° posto in classifica di ogni
macroarea potranno fare domanda di partecipazione al
Master in qualità di riserva.
I giocatori aventi diritto dovranno confermare la propria
partecipazione entro l’8 agosto con l’apposito modulo
pubblicato sul sito federale:
http://www.federtennis.it/CircuitoNazionaleGiovanile.asp
I giocatori partecipanti al Master avranno l’ospitalità gratuita, consistente in vitto e alloggio presso il Centro dal giorno
precedente l’inizio del torneo
fino al giorno dell’eliminazione
compreso. Eventuali accompagnatori potranno alloggiare (a loro carico) nello stesso
albergo dei giocatori, salvo
disponibilità dei posti ( Hotel
Sport Village - Località Piana
San Liberata, Castel di Sangro
Tel. +39 0864 84.72.80 - Fax
+39 0864 84.70.95 - info@
sportvillagehotel.it
http://
www.sportvillagehotel.it/it/hotel.html).
La FIT erogherà un contributo
per tutti i partecipanti al Master finale di Castel di Sangro (per le spese di viaggio)
di euro 80,00 per i tesserati
fuori dalla Regione Abruzzo
(escluse isole), euro 200,00 per
i tesserati di Sicilia e Sardegna.
Tale contributo dovrà essere richiesto con l’apposito modulo
presente sul sito http://www.
federtennis.it/CircuitoNazionaleGiovanile.asp.
NUOVA CONVENZIONE
Stipulato un accordo tra FIT e
Alleanza Sportiva Italiana (ASI)
L
a Federazione Italiana Tennis
comunica di aver stipulato
una convenzione con l’Alleanza Sportiva Italiana (ASI). L’accordo è stato siglato dopo un
incontro tra il Presidente della
FIT Angelo Binaghi e l’Onorevole Claudio Barbaro, Presidente dell’ASI. L’associazione, che
ha sede a Roma, promuove e
organizza attività sportive multidisciplinari con finalità formative, ricreative e competitive,
curando anche il reclutamento,
la formazione e l’aggiornamento degli operatori preposti. E’
riconosciuta, ai fini sportivi, dal
Consiglio Nazionale del CONI,
dal Ministero degli Interni, dal
Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio.
La convenzione con l’ASI segue
quelle già stipulate negli scor-
si mesi dalla Federtennis con
l’Associazione Italiana Cultura
Sport (AICS), con il Movimento
Sportivo Popolare Italia (MSP)
e con l’Associazione Internazionale PTR (Professional Tennis
Registry, la più grande associazione internazionale di insegnanti di tennis). Tutti accordi
volti a promuovere una capillare ed efficace diffusione del
tennis e della sua pratica sia a
livello amatoriale che agonistico. La FIT e l’ASI si impegnano
infatti, attraverso le rispettive
strutture territoriali, a svolgere
tutte le iniziative necessarie:
- per sviluppare, con le Istituzioni, gli Enti locali e le Scuole,
una comune azione per una più
razionale utilizzazione degli impianti sportivi pubblici;
- per favorire la promozione
dell’attività sportiva nella Scuola e la piena utilizzazione degli
impianti sportivi scolastici;
- per promuovere lo studio, la
conoscenza, la divulgazione,
la pratica dell’attività sportiva
e degli aspetti culturali della
disciplina sportiva del tennis,
del beach tennis e del paddle
attraverso dibattiti, seminari,
corsi e manifestazioni.
GIUDICI DI GARA
TEMPO DI RIPOSO ESTIVO E RIFLESSIONE
DI
MASSIMO DAMBRUOSO (COMITATO CENTRALE UFFICIALI DI GARA)
A cavallo fra marzo e giugno si sono svolte tutte le varie fasi dei campionati degli
affiliati di serie A2, B e C (oltre ai campionati per categorie di età….) con tutti gli
organi designanti degli Ufficiali di Gara costantemente impegnati a coordinare ed
organizzare le designazioni atte a coprire la direzione arbitrale di tutti gli incontri,
impresa non sempre facile e talvolta stressante soprattutto nelle aree geografiche
ad alta concentrazione di incontri in contemporanea.
Da parte del CCUG va quindi un primo forte ringraziamento a tutti i vari
FUR,DSR,ARA e FUP che bene hanno curato la logistica ed il coordinamento delle
varie designazioni.
Il secondo ringraziamento di uguale portata va a tutti gli Ufficiali di Gara che hanno
fornito la loro disponibilità (da non dare sempre per scontata) per le varie direzioni
arbitrali domenicali e festive, cercando di onorare al meglio il ruolo di imparzialità
e professionalità che deve caratterizzare la figura del Giudice Arbitro e dell’Arbitro
di Sedia.
Il titolo dell’articolo ovviamente è parzialmente retorico, in quanto gli Ufficiali di
Gara sono sempre in attività e mai in vacanza, ma un attimo di rilassamento dopo
le “alte temperature” delle fasi “più calde” dei campionati a squadre, accresciute
anche dall’effetto dell’anticiclone sahariano “Scipione”, è quanto meno fisiologico.
E sicuramente il calo di frenesia deve suggerire anche un momento di riflessione,
per cercare di migliorare sia la macchina logistico-organizzativa che l’immagine
dell’Ufficiale di Gara.
Sotto il primo aspetto il portale in corso di realizzazione per gli Ufficiali di Gara prevederà anche una funzione per la creazione e la gestione delle designazioni arbitrali,
provvedendo ad importare in automatico od in forma facilitata più dati possibili,
limitando le perdite di tempo delle operazioni burocratiche e di segreteria.
Per quanto riguarda il secondo punto il CCUG ovviamente non può che
difendere,tutelare ed apprezzare l’operato dei propri Ufficiali di Gara (quando conforme alle norme) ma nel contempo è pronto ad accettare le critiche degli altri
addetti ai lavori del mondo tennis, quando le stesse ovviamente siano costruttive,
non pretestuose e comunque rispettose del ruolo degli UDG.
La formazione e la crescita costante degli Ufficiali di Gara e l’uniformità di applicazione delle regole sul territorio nazionale attraverso un continuo confronto ed
aggiornamento sono degli obiettivi basilari sui quali si focalizzerà sempre più l’attenzione del CCUG.
In chiusura si manda un doveroso abbraccio a tutti gli Ufficiali di Gara d’Italia col
sincero augurio che l’estate possa regalare ad ognuno di essi quel periodo tecnicamente definito come “ristoro di energie psico-fisiche” sicuramente sempre
necessario e gradito.
Super 30 Tennis
PADDLE
“Città di Bologna”
da incorniciare
Dal 6 all’8 luglio si è disputata a Bologna la XVI edizione del trofeo con la partecipazione di campioni di calibro
mondiale grazie all’assegnazione di punti validi anche per la classifica internazionale. Ha vinto la coppia formata
dall’argentino di origini liguri Jeronimo Canas Cavagnaro e dallo spagnolo Alvaro Pérez Benitez
DI
MARTINA CIPRIANI
E
Era grande l’attesa per una tappa che è da sempre, per gli appassionati, una classica, Il “Città
di Bologna”, che si è disputato
dal 6 all’8 luglio a Bologna, al
Circolo Tennis Aereoporto. Un
altissimo livello di gioco ed una
grande partecipazione di campioni, anche di fama mondiale,
per un evento che è stato patrocinato dal Comune e dalla
Provincia di Bologna, ma anche
dalla Regione Emilia Romagna, e
che prevedeva l’assegnazione di
punti validi alla classifica italiana,
ma anche a quella internazionale. Nessuno poteva mancare
ad un evento di tale prestigio,
soprattutto quale vetrina per i
prossimi Campionati Mondiali a
squadre, in programma dal 26
novembre al 2 dicembre in Messico. Il titolo se l’è aggiudicato la
coppia formata da Jeronimo Canas Cavagnaro (ligure di origini,
argentino di nascita ma residen-
I vincitori Jeronimo Canas Cavagnaro e Alvaro Pérez Benitez
con i finalisti Isidoro Spanò e Stefano Pupillo
te a Granada) e da Alvaro Pérez
Benitez, spagnolo di Almerìa.
I due campioni hanno vinto
disputando un’edizione quasi
perfetta, dando prova di grandissimo affiatamento ma soprattutto di un altissimo livello
di gioco, con il quale, nel corso
della finale che è risultata spettacolare, hanno superato il romano Isidoro Spanò “sempre
più numero uno della classifica
italiana” in coppia con Stefano
Pupillo. La finale è terminata in
Super 31 Tennis
due set con il punteggio di 64
64, nonostante il tentativo di rimonta dei due azzurri, che non
si sono mai arresi. La medaglia
di bronzo se la sono conquistata con merito Alberto Albertini
e Michele Tassinari, che nella
finale valida per l’assegnazione
del terzo posto hanno superato la coppia formata dai bolognesi Reina - Mingardi. E’ stata
nel complesso un’edizione che
non ha disatteso le aspettative,
grazie ad una partecipazione
illustre di giocatori provenienti
anche dal palcoscenico internazionale, e grazie ad una cornice
– quella bolognese del Circolo
Tennis Aereoporto – degna di
un grandissimo evento sportivo.
Il Circuito del paddle si ferma
solo per poco, pronto a ripartire
a settembre con i prossimi due
appuntamenti, quello di Milano
presso il C.S. Crespi, e quello romano del C.C. Aniene.
la voce delle REGIONI
ABRUZZO
Poker vincente
d
di Ferdinando De Fenza
C
he l’Abruzzo non fosse più una cenerentola nel panorama tennistico italiano si era percepito già negli ultimi anni. L’ascesa era
iniziata nel 2008, e dopo le storiche promozioni in A2 del CT Pescara
(femminile) e del CT L’Aquila (maschile) nel 2011, quest’anno è stato
raggiunto un altro traguardo storico: anche il CT Mosciano ed il CT
Lanciano hanno ottenuto la promozione in A2 maschile!
NORD
CENTRO
SUD
veva già conquistata in riva al lago di Garda nella partita d’andata,
grazie al 4 a 2 che ha consentito di avere due risultati a disposizione
nel ritorno. A determinare il destino della formazione capitanata dal
maestro Lello Di Loreto sono stati ancora una volta i singolari. I primi
due punti li hanno portati a casa i due lancianesi doc, Fabio Sgrignoli
e Lorenzo Di Giovanni, che davanti al pubblico di casa hanno offerto
due prestazioni tutta grinta e cuore.
Nel 2013, quindi, l’Abruzzo piazza 4 squadre in serie A2 con CT L’Aquila, CT Mosciano e CT Lanciano nel maschile e CT Pescara nel femminile, un risultato prestigioso per una piccola regione diventata grande!
CALABRIA
Voglia di crescita
d
di Rosaria Ionà
I
ZIl CT Lanciano con Salomone, Di Giovanni, Cremonini, Brighella, Di Loreto,
Viola, Sgrignoli
ZIl CT Mosiano con Diomedi, Palpacelli, Di Florio, Giussani, Petrini, Rodriguez, Celestini, Di Sabatino
Grandissima l’impresa del Circolo Tennis Mosciano che ha recuperato
lo svantaggio della partita decisiva d’andata contro il più blasonato
Circolo Tennis Nino Bixio 1883 di Piacenza. I moscianesi, che partivano
da una situazione di 2-4, sono riusciti, passo dopo passo, a disegnare
un’impresa epica vincendo 5-1 e conquistando una promozione in A2
assolutamente al di fuori di ogni previsione fino a qualche anno fa. La
dirigenza del CT Mosciano, già molto impegnata per le numerose problematiche legate ad un campionato nazionale impegnativo come la
serie B, spera ora che questa promozione sia il volano giusto per poter
crescere sotto tutti gli aspetti e che il suo grande pubblico, composto
anche da tanti giovanissimi, possa costituire la linfa vitale nelle sue attività, agonistiche e non.
Impresa anche dal CT Lanciano che una gran fetta di promozione l’a-
giovanissimi calabresi portano a casa un sesto e un ottavo posto al
termine del master Macroarea del Sud, disputatosi presso il Club
Med Napitia nel mese di giugno. Il sesto posto lo conquista la squadra cosentina. Ai ragazzi di Reggio Calabria tocca, invece, l’ottava
postazione. Nel tabellone, insieme alle
calabresi, le squadre di Lecce, Palermo,
Bari, Brindisi, Messina, seconda classificata, e Catania giunta sul primo gradino
del podio.
E’ Paolo Girella, tecnico federale originario della città di Reggio Calabria,
a tracciare una panoramica sull’importante manifestazione che si è svolta nei
giorni scorsi. Qual è lo spirito con cui i
giovanissimi atleti selezionati prendono
parte alla manifestazione?
“Ormai c’è un’attività che coinvolge i
bambini già dai 6, 7 anni d’età. La Coppa delle Province è un momento molto
importante, prevede che a scendere in
Z Paolo Girella
campo siano gli atleti rientranti nella fascia di età che va dagli 8 ai 15 anni. Si
tratta di una fascia delicata perché comprende i giovani che transitano
dall’under 10 alla normale attività. Purtroppo, oggi non tutti percepiscono l’importanza di una convocazione.”.
Come giudica il tennis calabrese?
“Negli ultimi sei anni il livello medio, sia individuale che a squadre, si è
un po’ abbassato. Questo dipende anche dalla crescita esponenziale
delle altre regioni. Si è ridotta anche la qualità del lavoro delle scuole
tennis, con qualche maestro che ha deciso di chiudersi nel proprio orticello senza prefissarsi particolari obiettivi”.
Secondo lei, i giovanissimi che si ritrovano a iniziare la loro avventura tennistica sui campi della Calabria, possono coltivare sogni di vero
successo?
“Oggi la Calabria ha un centro periferico di riferimento. La Federazione ha investito su di noi e parecchi circoli stanno cominciando a
inserirsi e a collaborare. Mi sento di dire che ci sono le condizioni per
consentire a un giovane calabrese di diventare un giocatore di tennis
senza allontanarsi da casa”.
Super 32 Tennis
EMILIA ROMAGNA
Giovanili: ecco i vincitori
d
di Michael John Lazzari
F
inali campionati a squadre giovanili regionali under 10 e under 12 al
Ct Reggio Emilia, tutti i vincitori
Nello splendido scenario del C.T. Reggio Emilia, alla presenza del Presidente FIT Emilia Romagna Carlo Cesari e del consigliere Raffaele
Pallweber, si sono svolti sotto la direzione del Giudice Arbitro Graziano
Ferrari gli ultimi atti delle finali regionali a squadre del campionato misto
under 10 e dei due campionati under 12 femminile e maschile. Nella
competizione under 10 mista vittoria del C.T. Bologna del maestro Postorino che batte all’ultimo e decisivo doppio con Modesti-Sintini il T.C.
Riccione della maestra Cerri. Nella finale under 12 successo per 2 a 0
della compagine di casa guidata dal maestro Roberto Cattini che con
i successi di Ottavia Iotti prima e di Camilla Medioli (figlia del maestro
del club Renato) poi, ha la meglio sul Tennis Club Zavaglia di Ravenna. Nell’atto conclusivo under 12 maschile vittoria decisiva al doppio di
spareggio della coppia Taddia-Barbieri per il Tennis Modena del maestro Serra Zanetti che piega per 2 a 1 il Tennis Siro Bologna guidato dal
maestro Tendi. Nelle finali per il 3° e 4° posto, negli under 12 maschili
successo del C.T. Cesena sul C.T. Albinea mentre nelle under 12 femmi-
d
Z La Premiazione finale campionato a squadre under 10 misto aL CT Reggio Emilia
Z Sopra: premiazioni campionato regionale a squadre under 12 femminile al
CT Reggio Emilia. Sotto: le finaliste dell’Apple Bowl a Casalecchio
nili successo del T.C. Riccione sul C.T.
Albinea. Le premiazioni finali si sono
svolte sotto la guida del direttore del
C.T. Reggio Francesco Gambetti ed
alla presenza del Presidente FITCRER
dott. Carlo Cesari , del consigliere regionale FITCRER dott. Ugo Bellentani
e del presidente del C.T. Reggio dott.
Rodolfo Bellentani.
RISULTATI FINALI
CAMPIONATO UNDER 10 MISTO
C.T. Bologna b. T.C. Riccione 2-1
Spimi Nicolas (R) b. Truffelli Ludovico
6/2 6/3
Modesti M.Vittoria (B) b. Migani Letizia 6/0 6/0
Modesti-Sintini Matteo (B) b. Spimi-Serafini Marcello 6/2 6/3
CAMPIONATO UNDER 12 FEMMINILE
C.T. Reggio b. Zavaglia Ravenna 2-0
Iotti Ottavia (R) b. Rivalta M.Chiara 6/1 6/0
Medioli Camilla (R) b. Ciani Camilla 6/0 6/4
CAMPIONATO UNDER 12 MASCHILE
Tennis Modena b. T.C. Siro Bologna 2-1
Taddia Leonardo (M) b. Martignani Raffaele 6/2 6/4
Ghelli Matteo (S) b. Barbieri Nicolò 6/3 6/3
Taddia-Barbieri (M) b. Ghelli-Martignani 6/1 6/2
Apple Bowl
Grande successo al Ct Casalecchio per il primo Apple Bowl che dall’edizione
2013 diventerà di spessore internazionale. In campo maschile ha vinto il giovane
giocatore di Treviso Angelo Rossi che con grande grinta ha avuto la meglio su
Mattia Camporesi di Ravenna con il punteggio di 6-3 6-0. In campo femminile
vince la piccolissima Alice Gubertini (TC Pavullo) su Alessia Morgotti (TC Reggio)
con il punteggio di 6-2 6-4.
d
FRIULI VENEZIA GIULIA
Camerin alla grande
di Fausto Serafini
ZPremiazione campionato regionale under 12 maschile a squadre al CT
Reggio Emilia
S
e la Grado balneare espone con orgoglio la bandiera blu del suo
bel mare, la Grado tennistica espone con altrettanto orgoglio la
bandiera tricolore che nobilita la quindicesima edizione dell’ ITF da
Super 33 Tennis
la voce delle REGIONI
25.000 dollari. Ci voleva la 30enne Maria-Elena Camerin (ex 41 del
mondo e prodotto tennistico tutto made in Italy) per interrompere
l’egemonia straniera che perdurava da oltre due lustri. Partita con il
ranking da 214 dimostrava fin dai primi match di meritare una classifica
ben superiore in fatto di tecnica, freschezza e lucidità tattica. Stato
di forma riversato nei duelli sostenuti e tutti chiusi in due rapidi set.
Sintomatico il match di
semifinale con un’inondazione di vincenti nei
confronti di Margalita
Chakhnashvili, giocatrice
abbarbicata su di un solitario game dopo aver
subito un tornado di 11
giochi consecutivi.
Nella parte bassa del
tabellone si è fatta largo la seconda del seeding, l’austriaca Yvonne
Meusburger,
esperta
atleta già al numero 60
al mondo. Nello scontro
decisivo la Camerin non
cambiava spartito, con
il suo gioco aggressivo.
Sudandosi ogni quindici
metteva al sicuro titolo
e fiducia per una risaliZ Maria Elena Camerin
ta verso un ranking più
consono al suo talento.
Uno sguardo al tabellone per constatare la veloce dipartita della prima testa di serie, la giapponese Erika Sema (n. 133), per osservare il
secondo turno della ventenne Martina Spigarelli, emersa dalle quali e
per annotare la sfortunata spedizione di Nastassja Burnett, fermata nei
quarti da un insopportabile mal di schiena. Una segnalazione merita la
17enne montenegrina Danka Kovinic, doppista junior osannata negli
ultimi Australian Open e giocatrice dal sicuro avvenire. Nella gara di
doppio, la coppia Giovine/Grimalska veniva bloccata ad un passo dal
trionfo dal duo Gorgodze/Chakhnashvili. Premiazioni introdotte dal
presidente del Tc Grado Cesare Mesce che ringraziava gli sponsor e
il gruppo degli indispensabili collaboratori, guidato dal direttore del
torneo Stefano Picech.
XV Torneo Internazionale Città di Grado
Singolare. Semifinali: Camerin b. Chakhnashvili 6-0 6-1; Meusburger
b. Buzarnescu 7-5 6-2.
Finale : Camerin b. Meusburger 6-2 6-3.
Finale Doppio: Gorgodze/Chakhnashvili b. Giovine/Grimalska 7-6 7-6.
LAZIO
Tappa al TC Nascosa
d
di Marcello Giordani
C
ontinua come da tradizione la lunga kermesse di questa edizione
del Circuito Nazionale “Golfo della Riviera d’Ulisse 2012”. L’ap-
NORD
CENTRO
SUD
puntamento con la manifestazione della riviera pontina continua a non
tradire le aspettative.
Buono il livello tecnico espresso durante tutta la settimana da interessanti atleti nelle varie categorie. La buona riuscita di questa Tappa la si
deve soprattutto all’esemplare organizzazione del T.C. Nascosa e alla
capace opera del Giudice Arbitro Enzo Di Cesare.
Il Circuito organizzato dalla FIT e dal T.C. Ponzanello, da sempre sotto
la Direzione Tecnica ed Organizzativa del Maestro Maffei, gode del
patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione
Lazio ed è inoltre supportato da Sponsor di fama internazionale.
Il T.C. Fondi prima, il Capanno di Latina, il T.C. Tre L e il T.C. Nascosa
poi, hanno ospitato con notevole successo, le prime quattro Tappe
di questa edizione. La quinta Tappa, è in corso di svolgimento al C.T.
Master’s Club di Sabaudia curata e seguita dal Maestro Dionisio Magnanti.
Il Circuito come vuole la tradizione, si concluderà con un Master Finale
dal 20 al 25 agosto a Formia al T.C. Ponzanello e sarà riservato ai primi
quattro giocatori di ogni categoria. Per i primi quattro classificati di
ogni categoria (ad eccezione degli under 8 e under 10), sarà inoltre
riservato un premio speciale il “ Premio Mario Belardinelli “ che consiste in un Raduno Tecnico a Formia presso la Tennis Academy del
T.C. Ponzanello lunedì 27 agosto sotto la guida del Maestro Nazionale
della FIT Eraldo Maffei e del suo Staff Tecnico.
La Premiazione, a cui interverranno le massime autorità sportive e politiche, è in programma sabato 25 agosto 2012 a Formia alle ore 18
presso il T.C. Ponzanello.
LIGURIA
d
Pegli e TC Genova campioni di C
di Marco Preti
T
C Pegli e TC Genova si sono aggiudicati i titoli femminile e maschile della serie C
regionale ligure 2012.
Le ragazze di Pegli si
sono aggiudicate il raggruppamento
disputato sui campi di casa
senza conoscere sconfitta nei sei singolari
giocati. Una prova di
forza del team guidato
dal maestro Libbi, che
ha confermato le ambizioni di partenza.
Le due semifinali non
hanno offerto troppe
emozioni. Soprattutto
il TC Pegli, opposto al
TC Genova, ha mostrato tutta la sua qualità.
E’ finita 3-0 anche per
l’Armesi sul CUS.
Z La squadra del TC Pegli
Nella finale il match più
Super 34 Tennis
atteso, quello delle numero 1, ha visto Giulia Bruzzone battere Martina Reggi dopo una bella sfida (5-7 6-3 6-3), mentre le due Calvi si
imponevano in due set: Roberta 6-4 6-4 su Alice Reggi, Giulia 6-4
6-3 contro la Lanteri.
Per la C maschile ricordiamo che nei quarti di finale il TC Genova
era uscito vincitore dal derby col CUS. In semifinale si affrontavano,
sui campi del Solaro, Armesi-TC Genova e Solaro-Toirano.
Mordiglia, Sambuchi e Ravano (battendo Amoretti, Bellomi e Viale)
portavano in vantaggio i biancorossi genovesi, che cedevano soltanto il singolare di Michelis, superato dall’ottimo Luisi in due set.
Decisivi, quindi, Michelis e Barilari che giocavano un doppio impeccabile e regolavano per 7-6 6-2 gli armesi Viale e Luisi.
Finale tutta targata TC Genova, che si aggiudicava tre singolari e
poi un doppio a tavolino, concedendo al Toirano il previsto punto
ottenuto da Daniele Musa (su Michelis) e niente più. Molto importante il successo di Pietro Mordiglia al terzo con Vicini, più nette
le vittorie di Stefano Sambuchi contro Santonocito e di Edoardo
Ravano contro Caligaris. Titolo quindi al TC Genova, mentre nella
gara che valeva il terzo posto, utile per l’accesso al tabellone nazionale, il Solaro, ancora una volta sorretto dai suoi ottimi doppi
(Lavazza/Berton e Metreveli/Grammatica) batteva per 4-2 l’Armesi
nel derby di Ponente.
MARCHE
Z il CT Ottrano di Filottrano
d d
rati 6-3 6-3, Camilla Cecchini b. Vagnozzi 6-1 6-1.
Guzzini Recanati b. CT Montecchio 2-0 (Cenci b. Mazza 6-2 6-3, Paggi
b. Landini 6-0 6-0).
MOLISE
Promozione per Ottrano e Senigallia
Di Sarra trionfa a Campobasso
di Roberto Senigalliesi
di Ida Santilli
l TC Ottrano ed il Tennis Team Senigallia si sono aggiudicati il campionato a squadre di serie D1 e sono promosse nella serie C del
prossimo anno. Tante formazioni al via, così come nella D2 e D3 i cui
tabelloni finali si concluderanno a luglio inoltrato, a testimonianza della
vitalità di un movimento che non conosce crisi di tesserati.
In campo maschile il TC Ottrano del presidente Giovanni Mercuri ha
fatto un vero e proprio percorso netto, aggiudicandosi tutte le gare
disputate, sia nelle qualificazioni (dove ha battuto AT Ancona, Corridonia, AT Giuseppucci Macerata, Guzzini Recanati e AT Tolentino sempre
per 4 a 1), che nel tabellone finale (nell’ordine 4 a 0 al Camerano, 3 a
1 al CT Grottammare e 4 a 1 ancora all’AT Macerata nella finalissima).
La squadra era composta da Valerio Moretti e Ludovico Cardinali, 2-8;
dal capitano Michele Giambartolomei, 3-1;Mattia Magnoni, 3-2 e Severo Stocola 4-2. Nella finale contro Macerata Moretti b. Leonardi 6-0
6-1, Cardinali b. Compagnucci 6-0 6-3, Magnoni b. Capponi 6-1 6-3).
In semifinale Ottrano b. CT Beretti Grottammare 3-1 (Moretti b. Vilone
6-3 6-2, Grazioli b. Cardinali 7-5 0-6 6-4, Giambartolomei b. Giorgini
6-36-3, Magnoni b. Cacchiò 6-2 6-1);AT Giuseppucci Macerata b. San
Severino 3-1 (Leonardi b. Serafini M. 6-2 2-6 6-3, Ciacci b. Fraternale
6-4 6-2, Stulzini b. Capponi 3-6 6-3 6-3, Compagnucci b. Serafini D.
6-0 6-2).
Nei quarti di finale si sono piazzate TC Camerano, CT Montecchio,
Morelli Ascoli e CT Marzocca.
In campo femminile il Tennis Team Senigallia ha battuto in finale il Guzzini Recanati per 2 a 0, grazie ai successi di Francesca Giuliani su Federica Paggi per 6-4 6-3 e di Claudia Oliva su Eleonora Cenci per 6-3 6-3.
In semifinale TT Senigallia b. TC San Severino 3-0 (Giuliani b. Innamo-
opo un digiuno lungo due anni, la ventiduenne Federica Di Sarra, pontina di Fondi, classe 1990, ha ricominciato da qui il suo
percorso tennistico, dal campo centrale di Villa de Capoa a Campobasso. Inanellando cinque vittorie consecutive, la tennista laziale ha
preso coraggio e si è presentata al cospetto della testa di serie n.2
del tabellone del Torneo Internazionale “Regione Molise”, l’armena
Ani Amiraghyan, con quel bagaglio di grinta e determinazione che
negli ultimi tempi aveva lasciato a casa. E’ stata più incisiva da fondo
campo, anche quando l’avversaria le ha variato il gioco con smorzate
imprendibili e cambi di ritmo. Il primo set se lo è aggiudicato sul filo di
lana per 7 giochi a 5 dopo un tira e molla di ben nove break e contro
break. Il secondo è scivolato via con più facilità vista la buona dose di
coraggio accumulata nella prima parte del match. Il trionfo le vale un
avanzamento soddisfacente nel ranking (attualmente occupa la posizione 483). A conferma del buon momento di forma, qualche giorno
prima aveva alzato anche il trofeo di doppio, in coppia con Giulia Pairone. Il direttore del torneo, Vincenzo D’angelo, ha espresso soddisfazione: “Nonostante il montepremi sia sceso a 10.000 dollari, non sono
mancate atlete di valore nel roster delle partecipanti. Una cosa in particolare ci ha resi felici: l’età delle partecipanti, giovanissime, ma che
già mostrano agonismo e voglia di fare bene. Senza dimenticare che
siamo riusciti a mantenere la competizione internazionale, grazie alla
partecipazione di tenniste provenienti oltre che dall’Europa, anche da
oltre oceano. Stiamo già lavorando, conclude D’angelo, al prossimo
anno, sperando di poter far risalire il montepremi con il conseguente
aumento del livello della competizione, che potrebbe non essere la
sola del prossimo anno, promossa dall’AT Campobasso”.
I
D
Super 35 Tennis
la voce delle REGIONI
PIEMONTE
d
Affiliati, nuovi successi piemontesi
di Ugo Veglia
E
’ un’annata di grandi soddifazioni. La squadra della Canottieri Casale torna in serie A1 maschile. La squadra del UST Beinasco approda alla A1 femminile. I team del TC Alba, Tennis Pro Vercelli e de Le
Pleiadi approdano alla serie B maschile. Nel campionato di serie A2, i
giocatori del Presidente Bagnera, terminano al primo posto il girone 1
con 3 vittorie e tre pareggi e nella gara di ritorno della sfida decisiva,
travolgono gli avversari del CT Massalombarda.
Bella, Ianni, Alcaide, Eremin, Chadaja e Bernardi, capitanati dal M.stro
Massola, costituiscono l’ossatura su cui costruire la squadra per il prossimo campionato. Nel settore femminile l’UST Beinasco, predisposto
dal Presidente Testa e dal DS Frigerio, vince il girone e si impone sulle
“cugine” del Circolo della Stampa Sporting, guadagnandosi l’Olimpo
della serie A1. Ottima la formazione, proposta con ragazze motivate: Garcia Vidagani, Pioppo, Pairone, Fislova e Biollo, capitanate dal
M.stro Taragni. In serie C il TC Alba continua l’avanzata per riprendersi
il posto nel massimo campionato: out il CT Firenze ed il TC ITALIA di
Z La squadra dell’UST Beinasco
Z Le squadra della Canottieri Casale
d
NORD
CENTRO
SUD
Lucca e promozione in B; Le Pleiadi vincono la scommessa di inizio
stagione e superano i sardi del Torres Tennis. Anche il Pro Vercelli in B,
sconfiggendo i palermitani del TC Kalaja per 5 a 1.
Tra promozioni e conferme, il Piemonte potrà contare su ben 12 formazioni ai nastri di partenza dei campionati di A e B del prossimo
anno, risultato che conferma i successi del recente passato, frutto, a
nostro modo di vedere, dell’eccellente attività svolta dal movimento
tennistico nella nostra Regione.
PUGLIA
d
Soddisfazioni dalle gare a squadre
di Marianna La Forgia
«G
iornata storica per la Puglia tennistica: il Simmen Barletta promosso in A1 a spese del Ct Maglie, la S.G.Angiulli ha perso
l’accesso all’A1 solo al doppio di spareggio dopo una incredibile rimonta, il Ct Bari ha vinto lo spareggio per la permanenza in A2, Ct
Galatina e Ct Brindisi promosse in B maschile, la Sg Angiulli femminile
promossa in B. Che volere di più. Un plauso ai dirigenti ai tecnici ai
giocatori ai tifosi: siete il mio orgoglio, vorrei coinvolgere tutti in un
grande abbraccio, siete splendidi. Grazie, grazie, grazie dal vostro presidente Tifoso». Con queste entusiastiche parole il presidente della Fit
Puglia Donato Calabrese ha espresso pubblicamente e sul più seguito
network del momento la sua gioia per le belle imprese tennistiche
della regione.
Il Barletta vola in A1 maschile a squadre e rilancia nella massima serie
un momento storico per il tennis pugliese. Dopo il 3-3 dell’andata sui
campi barlettani è stato replicato lo stesso risultato nel Salento tra Ct
Maglie e Simmen Barletta: la promozione è stata decisa nel doppio di
spareggio dopo il 2-0 dei magliesi con le vittorie di Luddi su Faggella
(62 26 63) e Piccari su Roscioli (60; 76). I singoli si chiudono in parità
con la rimonta del Barletta con Tenconi vittorioso su Portaluri (61; 60)
e Satral su Crepaldi (63;63). Per il Barletta si tratta di una autentica
scalata al successo e alla storia, in un torneo chiuso al terzo posto nel
proprio girone. La sfida fratricida ha quindi dato il suo responso, e se la
duplice promozione non era possibile, adesso il tennis pugliese potrà
comunque festeggiare e sperare l’anno prossimo in un rafforzamento
in numero delle società ai vertici del tennis nazionale.
SARDEGNA
Campionati dolci e amari
d
di Lazzaro Cadelano
La fase nazionale dei campionati a squadre ha visto due successi per le
squadre sarde. Uno tutto rosa, un miracolo: la promozione del Tc Cagliari dalla serie B alla serie A2 femminile. E sempre in serie A2, l’anno
prossimo ci sarà la Torres che si è salvata nel campionato maschile..
Il miracolo porta le firme di Martina Natali, Elisa Salis, Carlotta
Lehner, Francesca Piu e Elisa Idini. Le ragazze hanno dominato il girone senza perdere una partita, arrivando davanti a tutte le altre
squadre del raggruppamento numero Tre grazie a tre vittorie e tre
Super 36 Tennis
Z Il Team Torrescampione della Serie C 2012
pareggi. Poi nella fase finale il successo più bello, in casa, al doppio di spareggio. Dopo il pareggio strappato sul Tennis Rozzano,
sulla terra rossa di Monte Urpinu è arrivato ancora un pareggio e
quindi il trionfo e la promozione al doppio decisivo e al terzo set.
Per la Torres è stato un campionato difficile, ma alla fine l’obiettivo
è stato centrato. Salvezza doveva essere e salvezza è stata. Evitato
l’ultimo posto del girone, i sassaresi, che si sono affidati a Diez Monge
e addirittura a Hrbaty, più i tennisti di casa Gino Asara, Marco Pinna e Franco Maddau, con l’adottato Mariano Delfino, italo argentino ormai accasato in viale Adua, sono riusciti a restare in serie A2.
Al turno finale ma con più rimpianti si è fermato il Margine Rosso, I vice campioni sardi di serie C erano riusciti nell’impresa di strappare il successo al doppio di spareggio in trasferta ad Avezzano, ma poi sono “caduti” in casa sempre per 4-2.
E a proposito di rimpianti, ci sono quelli di chi in serie B maschile c’era già, ma che non è riuscito a salvarsi: il Tc Cagliari precipita
in serie C dove già mette in pentola un campionato sardo tutto da vivere. Anche se in via Gemelli avrebbero preferito vedere i ragazzi della seconda squadra in campionato nazionale ma
dopo il 3 a 3 di garauno, il Tc Cagliari ha perso 4-2 a Palermo.
SICILIA
Terrasini che successo
d
di Fabio Tedesco
G
rande entusiasmo per l’apertura, per il secondo anno consecutivo, del Centro Estivo della Fit a Città del Mare Terrasini
che alla fine di giugno ha spalancato le porte ad un vero e proprio
esercito di giovani tennisti. Alla cerimonia di apertura del centro,
diretto dal maestro Paolo Girella, hanno preso parte il Presidente
del Comitato Regionale, Gabriele Palpacelli, e il consigliere Giorgio
Giordano. Ottimi i riscontri che parlano di un accresciuto numero
di partecipanti per quello che è atteso da tanti ragazzi siciliani ma
anche di diverse regioni del sud come un vero e proprio evento al
quale non mancare. Oltretutto quest’anno Città del Mare ospiterà il
master finale del circuito Kinder+Sport. “Siamo davvero soddisfatti
– dice il massimo dirigente regionale della Fit Gabriele Palpacelli –
della risposta entusiastica da parte dei ragazzi e dei loro genitori.
Non possiamo che essere grati alla Federazione per aver creduto
insieme a noi in questo progetto che oggi possiamo affermare, senza tema di smentita, essere stato vincente. Dopo la prima edizione
eravamo convinti di poter fare ancora meglio e i risultati lo stanno
a testimoniare.”.
Si è intanto conclusa in maniera più che positiva la stagione per le
squadre siciliane di A2 e B. Anche nella prossima stagione in A2
saranno tre le rappresentative isolane grazie ai ragazzi del Match
Ball Siracusa che dopo appena un solo anno di assenza, e con una
squadra fatta tutta in casa, hanno centrato una magnifica promozione. Sempre in B missione compiuta sia per le ragazze che per gli
uomini del Ct Palermo che hanno ottenuto la salvezza. Di contro
hanno centrato la promozione il Tc Palermo 3 e il Tc Siracusa
Si è intanto svolta la prova di qualificazione ai campionati italiani
per le categorie under 11 e under 12 ospitata dal Circoletto Dei
Laghi. Di seguito tutti i nominativi dei tennisti che hanno ottenuto
la qualificazione per partecipare ai Campionati Italiani.
Under 11
Andaloro Fabrizio - Polsip. Rescifina, Macca Giovanni - Federtennis
Scoglitti, Velardo Mauro - Polisp. Rescifina, Truden Alessia - TC Palermo 3, Liga Giuliana - Country Time Club
Under 12
La Vela Giuseppe - Kalta TC, Proietti Scorzoni Christian - Proietti
Tennis Team, Potenza Luca - TC Sant’Angelo di Licata, Licitra Alessandro - CT Ragusa, Magaddino Gabriele - CT Trapani, Vassallo Danilo - Proietti Tennis Team, Bruno Sofia - CT Brolo, Viglianisi Alice
- Sicilia Tennis Academy, Raia Debora - Polisp. Orbalac, Di Peri Giuliana - TC Kalaja, Di Mauro Sofia - Sicilia Tennis Academy, Salerno
Lidia - CT Agrigento.
TOSCANA
Siena e Bisenzio in evidenza
d
di Enrico Roscitano
U
na stagione, quella appena chiusa, che ha dato non poche soddisfazioni ai colori toscani relativamente ai campionati nazionali
di maggiore spessore. La Toscana è certamente una delle regioni più
accreditate nei vari tornei e la presenza di proprie squadre si fa sentire
con risultati più che lusinghieri. Ottime notizie sono arrivate dalla serie
B femminile per merito di Circolo Tennis Siena e Tennis Club Bisenzio, capaci di stroncare le ambizioni rispettivamente del CT Spezia e
del Cesano Maderno garantendosi un posto nella serie maggiore per
l’anno 2013.
In campo maschile hanno provato a fare lo stesso ancora il Tennis Club
Bisenzio ed il Circolo Tennis Etruria ma, in entrambi i casi il doppio
di spareggio ha premiato le squadre avversarie lasciando l’amaro in
bocca ai circoli toscani. Per quanto riguarda il Bisenzio ha perduto dal
Tennis Club Comune di Bolzano, mentre l’Etruria si è arreso alla Ca-
Super 37 Tennis
la voce delle REGIONI
NORD
CENTRO
SUD
di soli 2 metri (19,77) rispetto a quello intero, a tenere banco infatti è
stata nuovamente la sfida tra i piccoli atleti del Levico e quelli dell’Ata. A spuntarla questa volta sono stati gli atini, Sveva Bernardi Sveva,
Matteo Brunello e Matteo Fondriest, seguiti dall’istruttore federale
Emanuele Volpe, che dopo il confronto tutto in famiglia tra la “A” e
la “B” in semifinale, hanno prevalso per 2-0 nella finalissima con i rivali
dell’ At Levico, Tommaso Piva e Tommaso Saia, impostisi con lo stesso
punteggio sul Rovereto, salito ancora sul gradino più basso del podio.
Z La squadra del CT Siena
nottieri Roma.
Folta la presenza toscana nella serie B del prossimo anno. Circolo Tennis Arezzo, Sporting Club Montecatini-Madras e Cooperativa Livorno,
vincendo i rispettivi incontri di Play Out contro Circolo Tennis Viterbo,
Tennis Club Treviglio e Circolo Tennis Palermo, si sono assicurati la presenza nello stesso campionato anche per la stagione successiva. Al
femminile, invece, toccherà solamente al Circolo Tennis Arezzo difendere le sorti toscane.
Il Circolo Tennis Scandicci, guidato da Antonio Bandettini, rimane in
A2 dopo essersi arreso solo al settimo incontro nei confronti del Circolo Tennis Barletta. Nel 2013 sarà ancora A2 in compagnia del Tc Prato
che ha perso il proprio match di Play Off contro il Massalombarda. Da
questo campionato retrocede in serie B il Tennis Club Sinalunga che ha
perduto gli incontri di Play Out con l’Aquila ed Eurotennis. Nella serie
A2 femminile la presenza toscana si chiama Circolo Tennis Firenze che
non ce l’ha fatta a scalare la serie superiore.
TRENTINO
Andalo accoglie i PIA
d
di Luca Avancini
G
rande festa sui campi di Andalo, nel cuore delle Dolomiti di Brenta, dove è andata in scena la giornata PIA, il campionato riservato
agli under 8, aperto alla partecipazione di tutte le scuole tennis trentine. Due le categorie previste che hanno visto darsi battaglia i mini
tennisti di ben 18 formazioni, in rappresentanza di otto scuole, Ata,
Calisio, Levico, Ledro, Mori, Pergine, Rovereto, Trento. Nella prima,
dove i ragazzini si sono misurati in campetti lunghi 15,77 m. (come il
promo azzurro) e sfidati contemporaneamente anche nelle prove fisiche, si è imposta con pieno merito la formazione dell’At Levico, composta da Andrea Spagolla e Tommaso Viero, entrambi classe 2004.
Dopo aver vinto il girone eliminatorio i piccoli tennisti seguiti dai tecnici Antoan Gerginov e Deyan Stankov, si sono aggiudicati il mini derby
con i compagni della B, Carlotta Occofer, Niccolò Dalmaso e Filiippo
dell’Anna, quindi hanno scavalcato con sicurezza gli ostacoli rappresentati dalle due grintose squadre dell’Ata, formate da Gaia Conci,
Alessia Marinelli, Alessio Zamboni ed Eleonora Zanlucchi. In finale il
Levico ha avuto ragione per 14 a 11 della formazione “B” dell’Ata,
vittoriosa in precedenza sul Rovereto. Diverso il campo e la categoria,
ma non i protagonisti. Sul rettangolo di gioco più grande, accorciato
Z La giornata PIA ad Andalo
VALLE D’AOSTA
d
Toniolo e Ollari vincono gli Assoluti
di Demetrio De Gaetano
I
l Tennis Club Aosta ha ospitato dal 25 maggio al 10 giugno l’edizione 2012 dei Campionati Valdostani. Un ricco programma ha visto
scendere in campo 49 tennisti nelle categorie senior e 31 in quelle
giovanili, che per due settimane hanno animato i campi in sintetico di
Corso Lancieri.
Il campionato assoluto maschile ha visto i partecipanti suddivisi in un
tabellone a quattro sezioni.
La conclusione dellla terza sezione ha decretato il vincitore del titolo
di 4° cat. che è andato a Giuseppe Canonico (T.C. Aosta) su Davide
Torasso (T.C. Aosta). In questo tabellone ci sono da segnalare gli exploit del giovane Tommaso Rossin (T.C. Aosta) giunto in semifinale
dopo aver superato nei quarti la testa di serie n. 2 Gianluca Ferro (T.C.
Chatillon/Saint Vincent) e di Davide Torasso che ha iniziato la sua avventura in questo campionato nella prima sezione. Nel tabellone finale
la vittoria è andata al favorito Saul Toniolo (Sporting Borgaro) che ha
superato Luca Granito (T.C. Aosta) approdato in finale superando la
Super 38 Tennis
Testa di serie n. 2 Davide Zorzi (T.C. Chatillon/Saint Vincent). Il titolo
assoluto femminile (tabellone unico) è andato alla giovane Giulia Ollari
(T.C. Aosta) che superando in finale Enrica Cortese (T.C. Aosta) bissa il
successo appena conquistato nell’Under 14. Nei campionati giovanili
non ci sono state sorprese poiché tutti i titoli in palio sono stati conquistati dai favoriti. L’Under 10 maschile è andato a Laurent Grange (C.T.
Courmayeur) su Aessandro Laniece (T.C. Aosta), mentre nell’Under
12 si è assistito alla sfida in famiglia tra i cugini Canonico (T.C. Aosta)
con la vittoria del favorito Filippo su Edoardo. Nell’Under 14 nessun
problema per Tommaso Rossin che si aggiudica il titolo superando in
finale Pietro Razzi (T.C. Aosta). In Campo femminile Alessia Dellea (T.C.
Chatillon/Saint Vincent) si aggiudica il titolo Under 12 superando in
finale Corinne Cornaz (T.C. Aosta). Giulia Ollari si impone tra le Under
14 battendo in finale Sara Fristachi (T.C. Aosta).
VENETO
Final Four di serie C
d
Z Formazione del TC Ca’ del Moro campione regionale di Serie C maschile
di Roberto Bonigolo
D
oppio appuntamento in terra veneta per la tradizionale assegnazione degli scudetti regionali a squadre di Serie “C” e per la qualificazione alla successiva fase nazionale (quattro i pass sia in campo
maschile che in quello femminile). Si tratta di una manifestazione che
raccoglie un grande seguito sia da parte dei circoli che degli atleti interessati ma anche e soprattutto di tutti gli appassionati. Il primo appuntamento, per la final four maschile sotto la direzione del giudice arbitro
Domenico Ciervo, ha avuto luogo nella splendida cornice lidense del
T.C. Ca’ del Moro in un week end capriccioso tra sole, nuvole e qualche goccia di pioggia. Si sono affrontate sui campi in terra rossa del
club presieduto da Luigi De Col le formazioni dello stesso T.C. Ca’ del
Moro, T.C. Lido, SSD ’98 Vicenza e del T.C. San Paolo di provenienza
patavina. A conclusione delle rituali tre giornate di gara si sono ritrovate ad affrontarsi per la conquista del titolo le formazioni dello stesso
T.C. Ca’ del Moro e del T.C. San Paolo con un netto successo finale
dal parte della formazione lidense capitanata dai maestri Morucchio e
Panada (3/1 dopo i singoli e 4/2 a conclusione dei doppi) che poteva
contare sul 2.1 Garcia, 2.2 Vico, 2.3 Lago e 3.1 De Paolis (nei singolari)
e sulle coppie Lago/Donaggio e Garcia/Agazzi. Sul terzo gradino la
formazione vicentina della SSD ’98 ed infine sull’ultima piazza, quella
Z Il team CT Scaligero con gli scudetti regionali di Serie C femminile
del T.C. Lido, peraltro falcidiata da infortuni e assenze.
A Bussolengo, in terra veronese, dove si sono affrontate nella final four
le formazioni del Circolo Tennis Bussolengo, A.T. Verona, Circolo Tennis Scaligero e New Tennis La Rotonda c’è stato bisogno di una ulteriore appendice per l’assegnazione dello scudetto regionale femminile
in quanto – a conclusione della rituale tre giorni – il C.T. Scaligero e il
C.T. Bussolengo si sono ritrovati appaiati in piena parità anche dopo
lo scontro diretto (mentre New Tennis La Rotonda e A.T. Verona si
sono dovute accontentare delle posizioni di rincalzo). Come da regolamento nuovo match il giorno seguente, sempre sotto la direzione
del giudice arbitro Stefano Variati, tra le due pretendenti al titolo e
successo finale questa volta da parte della formazione del team del
C.T. Scaligero sullo stesso C.T. Bussolengo per 3/1, legittimato dai vittoriosi singolari di Angelica Moratelli e Carlotta Sartori (su Jelena Simic
e Giulia Bruschi) e dal doppio delle stesse Moratelli/Sartori su Simic/
Marusic, con il punto della bandiera conquistato dal C.T. Bussolengo
per mano di Caterina Marusic su Michelle Cillo.
Super 39 Tennis
beach tennis
INTERNAZIONALI D’ITALIA
Tanto di cappello
A Terracina c’erano tutti i migliori della disciplina accolti da una cornice di pubblico degna delle grandi
occasioni. In campo maschile hanno vinto Carli-Cappelletti in finale su Maldini-Cramarossa.
Tra le donne titolo alla coppia Bacchetta-Spazzoli che ha superato Curzi-Gadoni
“A
“Avevamo pensato che l’idea
di un Torneo internazionale
sotto l’egida della FIT fosse il
passo giusto per spingere ed
alimentare la passione e l’interesse verso questa disciplina,
ma non immaginavamo che la
risposta degli atleti e del pubblico fosse così appassionata”,
queste le prime impressioni
di Giancarlo De Risi della rDt
Eventi .
E sì perché le 92 coppie dei
tabelloni finali la dicono lunga
sull’attenzione che i nuovi eroi
degli sport sulla sabbia hanno
dato a quest’appuntamento,
programmando la propria preparazione per essere al top negli
ultimi due week end di giugno.
A Terracina c’erano davvero tutti, o quasi, poche coppie straniere determinate dallo strapotere Italico, e qualche assente
non giustificato, non hanno per
nulla pregiudicato lo spettacolo, vista la qualità del gioco e la
struttura composta da tre Centrali da 1500 posti e 5 campi
secondari.
Nella tre giorni di gare non sono
mancate le sorprese, in campo
femminile dai quarti di finale la
Bonadonna/D’Elia uscivano ancora sconfitte come ai mondiali
di giugno in Bulgaria, mentre
Bacchetta-Spazzoli dopo la
sconfitta nella finale mondiale
in semifinale avevano la meglio
sulle neo iridate Olivieri/Briganti. Nella finale che le vedeva opposte alla sorpresa piacevolissima della coppia Curzi/Gadoni le
iridate 2009 passeggiavano con
un doppio 62.
In campo maschile il sorteggio delle teste di serie vedeva
Marianna Lauro
Sopra i vincitori Carli-Cappelletti, sotto le vincitrici Bacchetta-Spazzoli
Super 41 Tennis
una semifinale da brivido tra i
campioni del mondo Tazzari/
Garavini e Carli/Cappelletti,
che da quest’appuntamento
cercavano risposte. Alla fine di
un match appassionate Carli/
Cappelletti vincevano 46 64 76
(5) recuperando nel tie break
del terzo set da 5-2.
La vittoria in semifinale dava
loro uno fiducia tale che la finale, contro Maldini/Cramarossa
protagonisti a loro volta di un
torneo di grande sostanza, si
è risolta quasi in una formalità:
63 64 con il match sempre nelle
loro mani.
Il grande Beach Tennis vivrà nel
corso della stagione altri importanti appuntamenti, con un
occhio alla prossima edizione
degli INTERNAZIONALI D’ITALIA 2013, che riserveranno
ancora nuove sorprese.
tennis in carrozzina
XXII CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI
I soliti noti sbancano Alghero
Fabian Mazzei, Marianna Lauro e Antonio Raffaele hanno dominato, ognuno nella propria categoria, la
ventiduesima edizione della rassegna nazionale. Organizzazione impeccabile e un grande successo di pubblico
con la presenza delle scolaresche. Appuntamento al 15 settembre con il torneo “Riviera del Corallo”
DI
FEDERICO ROSSI
C
Che Alghero, e in particolare il
Circolo Tennis Alghero e l’Associazione ASDC Sardinia Open
di Alberto Corradi e Giovanna
Scanu, sia diventata una delle
sedi più accessibili e apprezzate del mondo è cosa nota, ed il
premio come miglior torneo del
mondo è li a testimoniarlo. Ma
per la prima volta quest’anno il
binomio sopracitato, non pago
dell’enorme lavoro che si sobbarca nell’organizzazione del
torneo internazionale “Riviera
del Corallo”, ha raddoppiato e
ha ospitato anche la ventiduesima edizione dei campionati
assoluti.
Un’edizione che ha “usufruito”
dunque di un’organizzazione
impeccabilmente rodata e che
ha messo i nostri giocatori italiani nella condizione ideale di
competere per un titolo che
anno dopo anno diventa sempre più prestigioso oltre che
importante per il suo alto valore
promozionale.
Si perché durante tutte le giornate di gara è stato stimato che
circa 1500 appassionati hanno
assistito alle partite tra cui in
particolare la visita di numerose
scolaresche provenienti da Alghero, Stintino, Portotorres, Ittiri, Nulvi, Chiaramonti e Sassari
che si sono anche intrattenuti, in
un dibattito informativo, con i
giocatori italiani di tennis in carrozzina confrontandosi sulle problematiche che affronta un disabile nella vita, sull›abbattimento
delle barriere architettoniche e
mentali e sull›inserimento sociale. Alcuni atleti si sono poi
confrontati sui campi da gioco
con gli studenti in modo tale
Marianna Lauro ad Alghero
da avere un confronto diretto
con le persone disabili anche
nell›ambito sportivo.
E poi in maniera particolare si
sono riavvicinati al tennis alcuni
ragazzi e ragazze che a causa
di gravi infortuni si erano allontanati dallo sport, con un corso
di avviamento al tennis di 2 giornate.
Infine nel corso della manifestazione è stato svolto un torneo
sperimentale partendo, dai
quarti di finale, di doppio misto con un atleta disabile e una
allieva under 14 del tennis club
riscuotendo un grande successo
oltre che dalle giocatrici anche
dai genitori che hanno partecipato con interesse al torneo.
Come si vede le iniziative sono
state numerose e importanti,
ma non hanno messo in secondo piano il risultato sportivo
che, come si evince dal titolo, ha
visto i soliti noti (Fabian Mazzei
in categoria maschile, Marianna
Lauro e Antonio Raffaele) dominare, ognuno nella propria
Mazzei e Zola
vincitori del doppio
categoria, questa ventiduesima
edizione.
Fabian mazzei con il titolo conquistato ad Alghero raggiunge
quota 13 consecutivi.
Dal lontano 2000 Fabian è imbattuto in campo nazionale il
che rende di diritto il bolognese
Super 43 Tennis
il miglior giocatore italiano di
tutti i tempi.
Assenti sia Luca Spano che Ivan
Lion il posto d’onore va a Paolo
Cia mentre segnaliamo l’ottima
semifinale raggiunta da Antonio
Cippo e la vittoria in doppio, in
coppia con Mazzei, per Francesco Zola.
Marianna Lauro ad Alghero è di
casa.
Per lei non ci sono più segreti al
circolo “Maria Pia” e in questa
edizione “casalinga” Marianna ha raggiunto quota 8 titoli
consecutivi emulando Mazzei in
campo femminile.
Alla piazza d’onore Silvia Morotti che in semifinale ha sconfitto la
testa di serie numero 2
del tabellone Monica
Quassinti che però si
è parzialmente rifatta
vincendo il tabellone
di doppio insieme alla
Lauro.
Infine in categoria
Quad del trio azzurro, che tante gioie
ha regalato al tennis
in carrozzina italiano,
era presente il solo
Antonio Raffaele che
da favorito ha vinto il
torneo senza perdere
un set.
Al secondo posto si è
classificato il milanese
Alfredo di Cosmo mentre il romano Giovagnoli conquista la
terza posizione.
Per tutti l’appuntamento è per
il 25 settembre quando al circolo algherese andrà in scena la
tredicesima edizione del torneo
“Riviera del Corallo”.
dal 1973
Maestri nel campo
FORNITORE UFFICIALE
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Via Pila Cipolla, 6 - 40026 IMOLA (Bo)
Tel 0542.666381
Fax 0542.665074
in tv
Un’estate più ricca che mai
L’estate non ferma SuperTennis e la voglia di diretta. Il
palinsesto del canale, quest’anno ad agosto e settembre, sarà più ricco. Oltre ai tradizionali tornei Atp e Wta
le telecamere di SuperTennis saranno in campo anche per
i challenger e ovviamente per la Coppa Davis. In più, durante gli US Open, doppio approfondimento nelle News,
per raccontare e commentare insieme lo Slam americano.
I primi live di agosto scatteranno giovedì 2, quando a Washington andranno in scena gli ottavi di finale dell’Atp500.
Sarà questo uno degli
eventi di preparazione
Fabio Fognini
ai Masters1000 e agli Us
azzurro
Open, e SuperTennis vi
di Coppa Davis
accompagnerà fino alla
finale del 5 agosto.
La settimana successiva,
niente pause, si torna sulla terra rossa. Il challenger
di San Marino per la prima volta sul canale della
FIT. Quarti, semifinali e
finali, in diretta dal 10 al
Radek Stepanek
12 agosto. Un appuntavincitore nel 2011 a
mento che abitualmente
Washington
vede al via i migliori tennisti azzurri e tutti gli specialisti del rosso.
A settembre, invece, sarà
il challenger di Genova,
altro ricco torneo nel calendario del circuito minore Atp, a fare compagnia all’estate degli appassionati. Quattro giorni di grandi match
(6-9 settembre), un buon antipasto in vista del week-end
di Coppa Davis, che vivremo in diretta ed in esclusiva la
settimana successiva.
Da Napoli, per lo spareggio play-off Italia-Cile, ci saranno
ogni giorno spazio di approfondimento che scandiranno il
conto alla rovescia fino ai primi match, che come tradizioni si giocheranno il venerdì (14 settembre). Ma non sarà
solo tennis azzurro. Come sempre SuperTennis mostrerà
le immagini anche del World Group, visto che simultaneamente si giocheranno le semifinali. Un appuntamento,
dunque, da non perdere.
Dopo aver sostenuto l’Italia, si torna ad osservare i circuiti
Atp e Wta. Dal 21 settembre saranno l’Atp250 di San Pietroburgo e il Wta cinese di Guangzhou a monopolizzare il
palinsesto di SuperTennis. Tornei negli ultimi anni hanno
visto gli italiani tra i protagonisti.
Dirette che si chiuderanno con l’Atp250 di Kuala Lumpur.
Il torneo della Malesia, dotato di un buon montepremi e
di un entry list di qualità, sarà trasmesso a partire dal 28
settembre. Di fatto è il primo appuntamento della stagione “orientale”.
SuperTennis l’estate non si ferma.
Giovanni Di Natale
AGOSTO
E SETTEMBRE SU
Giovedì 2 agosto
ž 2012 LIVE ATP 500 Washington
Venerdì 14 settembre
ž 2012 LIVE Coppa Davis
Semifinale
Venerdì 3 agosto
ž 2012 LIVE ATP 500 Washington
QF
Sabato 15 settembre
ž 2012 LIVE Coppa Davis Italia
vs Cile
Sabato 4 agosto
ž 2012 LIVE ATP 500 Washington
SF
5 agosto
ž 2012 LIVE ATP 500 Washington
Finale
Sabato 15 settembre
ž 2012 LIVE Coppa Davis
Semifinale
Domenica 16 settembre
2012 LIVE Coppa Davis Italia vs
ž Cile
Venerdì 10 Agosto
ž 2012 LIVE Challenger San
Marino QF
Domenica 16 settembre
ž 2012 LIVE Coppa Davis
Semifinale
Sabato 11 Agosto
ž 2012 LIVE Challenger San
Marino SF
Venerdì 21 settembre
ž 2012 LIVE ATP 250 St
Pietroburgo QF
Domenica12 Agosto
ž 2012 LIVE Challenger San
Marino Finale
Giovedì 6 settembre
ž 2012 LIVE Challenger Genova
Venerdì 21 settembre
ž 2012 LIVE WTA Guangzhou SF
Sabato 22 settembre
ž 2012 LIVE WTA Guangzhou
Finale
Sabato 22 settembre
7 settembre
ž 2012 LIVE Challenger Genova
QF
Sabato 8 settembre
ž 2012 LIVE Challenger Genova
ž 2012 LIVE ATP 250 St
Pietroburgo SF
Domenica 23 settembre
ž 2012 LIVE ATP 250 St
Pietroburgo Finale
SF
Domenica 9 settembre
ž 2012 LIVE Challenger Genova
Finale
Venerdì 14 settembre
ž 2012 LIVE Coppa Davis Italia
vs Cile
Venerdì 28 settembre
ž 2012 LIVE ATP 250 Kuala
Lumpur
Sabato 29 settembre
ž 2012 LIVE ATP 250 Kuala
Lumpur
Domenica 30 settembre
2012 LIVE ATP 250 Kuala Lumpur
Note: * gli orari possono subire variazioni
Super 45 Tennis
la posta di Nicola
Il tennis, come ogni sport, cambia
Caro Nicola,
seguendo in tv il torneo di
Wimbledon che si è appena
concluso e osservando con
attenzione l’erba del Centre Court ho notato come
quell’immagine fotografi esattamente il cambiamento registrato dal tennis negli ultimi
venti anni. Prima il prato appariva usurato a fondo campo e
nelle vicinanze della rete. Ora
l’erba è consumata ed ingiallita dal calpestio solo in prossimità della riga di fondo campo, visto che a rete i giocatori
attuali, anche i big, ci vanno
pochissimo. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa un grande
campione come te
GIOVANNI MERINI (GORIZIA)
Caro Giovanni,
ti ringrazio innanzitutto per i
complimenti. Quello che tu
dici è vero: l’immagine di cui
parli risalta certamente all’occhio e fa capire come si sia
evoluto il tennis negli ultimi
anni: sempre più scambi da
fondo campo, una sorta di
braccio di ferro, sempre meno
discese a rete. Magari, anche
per questioni anagrafiche, io
preferisco ancora il tennis di
un tempo, quello dei Laver,
dei Rosewall, per intenderci,
avversari che ho avuto la fortuna di affrontare in campo e
qualche volta, modestia a parte, anche di battere.
Questo però non vuol dire che
il tennis dei nostri giorni sia migliore o peggiore di una volta:
è semplicemente l’evoluzione
che si registra in ogni disciplina
sportiva e anche il tennis non
può essere esente. Forse, se
un appunto si può fare, è che
a Wimbledon qualche anno fa
i match erano più spettacolari,
ma è anche questione di gusti.
Tieni presente, poi, con le
racchette di oggi, non quelle
di legno dei miei tempi, tutti
rispondono meglio, quindi è
molto più complicato giocare
il serve and volley. Anche per
tennisti di talento smisurato come Federer, giusto per fare un
esempio. Il rischio di scendere
a rete è molto più elevato, ecco
perché durante i match si vedono meno scambi a rete.
PROMOSSI
DI
&
GIANCARLO BACCINI
BOCCIATI
10
a ROGER FEDERER – Più che per il leggendario settimo
trionfo a Wimbledon, merita il massimo dei voti per l’aplomb con il quale lo ha festeggiato. Una lezione di incomparabile stile a tutto il mondo dello sport, dove ogni vittoria, anche
quelle più insignificanti, viene ormai celebrata col ricorso alla sguaiatezza e alla cafonaggine.
9
8
7
6
5
a SARA ERRANI – Ha incantato Parigi col suo modo d’essere
allo stesso tempo semplice e complessa, piccola e grande, serena e feroce senza mai contraddirsi. Un esempio per tutti noi.
a DUSTIN HOFFMANN – Con tanti presunti guru a sparare
frescacce, le cose più intelligenti sul tennis le ha dette lui all’inviata di “SuperTennis” a Wimbledon.
a CAMILA GIORGI – Troppo timida fuori dal campo rispetto
alla belva in cui si trasforma dentro per meritarsi un voto più
alto.
ad ANDREAS SEPPI – A Parigi ha messo alle corde l’allora numero 1 del mondo Djokovic, senza però riuscire ad assestargli
il colpo di grazia.
ai DOPPI AZZURRI – Grandissimi sulla terra, solo grandi
sull’erba. Risultati che un tempo ci avrebbero esaltati stavolta li abbiamo vissuti quasi come delusioni. Il loro vero
torto è di averci viziati.
4
3
2
1
0
ad ANDY MURRAY – Tabellone-autostrada, parzialità a suo
favore, pubblico scatenato nel sostenerlo. Un britannico a
Wimbedon non può sprecare un’occasione così… Si riscatta
un pochino cedendo al magone durante la premiazione.
a GIANLUIGI QUINZI – Coi suoi risultati e il suo dichiararsi
italiano rischia di lasciare vedove molte mogli di giornalisti.
alla LAVAZZA – Nespresso, suo competitor anche in ambito
tennistico, fa promozione utilizzando l’immagine di George
Clooney. Per comunicare che a Wimbledon bevono il suo caffè, il colosso italiano gli contrappone quella di Adriano Panatta.
a “LA STAMPA” – Parigi. Dichiarazione della Errani dopo una delle sue
vittorie: “Sono e mi sento italiana al 100 per cento. In Spagna ho imparato molto”. Titolo sul quotidiano torinese: “Errani: Grazie Spagna!”.
a PAOLO BERTOLUCCI – Poche idee ma confuse. 1) Talk show
serale negli studi milanesi di SKY Sport. Al conduttore che gli
chiede perché le tenniste italiane sono più brave dei colleghi maschi risponde: “Perché si allenano all’estero”. 2) Telecronaca del quarto
di finale di Wimbledon fra Kerber e Lisicki. Telecronista: “Però, ‘sti tedeschi!... Bravi, no?”. Bertolucci: “Beh, loro sì che hanno una grande scuola!”. La Kerber fa un punto molto bello e urla: “Cm’on!”. Telecronista:
“Ma come, esulta in inglese?”. Bertolucci: “Per forza, sono sette anni che
si allena in America…”.
Super 46 Tennis
ASICS nasce come acronimo del motto latino “Anima Sana In Corpore Sano”
SONO IL PROSSIMO PUNTO.
NON L’ULTIMO.
FILIPPO VOLANDRI
IO SONO LO SPORT E TU?
ASICS.IT
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canale
in tutta Italia
64
in alta definizione
in streaming su www.supertennis.tv
224
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