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Ideali vie di fuga - Enrico Caracciolo
Svizzera/Valposchiavo Ideali vie di fuga Svizzera/Valposchiavo Spettacolari camminate nella valle dove le Alpi incontrano le essenze del Mediterraneo. Sentieri d’alta montagna e alpeggi, strade di fondovalle e treni d’alta quota, borghi che vivono nel segno della storia e di tradizioni ancora vive. L a Valposchiavo è una naturale via di collegamento tra i ghiacci, pinnacoli, rocce delle Alpi con le atmosfere mediterranee. Terra di incontri, passaggi, contaminazioni, dunque terra naturalmente ricca. Il semplice viaggio in treno attraverso la valle regala emozioni forti. Il Bernina Express è una delle ferrovie più spettacolari del mondo e arriva dove sembrerebbe impossibile viaggiare anche con la fantasia. Da ben 99 anni il treno rosso, tutti i giorni, anche d’inverno, viaggia da Tirano all’Engadina valicando i 2.253 metri del Passo Bernina: 60 km, 13 gallerie, 46 ponti. Non è certamente un caso se dal 7 luglio 2008 il Trenino Rosso è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Sarebbe però un grande errore considerare la Valposchiavo una terra di transito o di passaggio. Il viaggio sul Bernina Express è una delle vie più belle per avere un’idea della valle e se il treno riproduce la metafora di una vita imprevedibile e ricca di sorprese, ogni stazione è una tentazione alla quale non vale la pena opporre resistenza. Dal fondovalle alle alte quote si aprono infinite possibilità di entrare in contatto con la realtà di una valle alpina dove il tema sempre presente sembra appunto essere la contaminazione nel segno della natura, dell’uomo, dell’arte. Svizzera Valposchiavo di Enrico Caracciolo s42s Piccola capitale Poschiavo è la piccola capitale che, rispetto a tante cittadine alpine, esprime un’apertura insolita. Basta passeggiare nel quartiere dei Palazzi, per scoprire l’eleganza ottocentesca di abitazioni che testimoniano la ricchezza culturale derivata dal fenomeno dell’emigrazione, e successivo ritorno in patria, di valenti pasticcieri poschiavini che fecero fortuna in terra di Spagna. Poschiavo è una piccola, piccolissima capitale dal volto nobile e dall’anima laboriosa, che ha il suo cuore nei segreti e nel calore di Casa Tomé, uno degli edifici più antichi, dove tutto sembra raccontare la quotidianità dal XIV secolo agli albori del terzo millennio. Il recupero di questa splendida abitazione, situata in via dei Puntunai, i vecchi canali ormai scomparsi, racconta un’importante testi- ROSSO INTREPIDO Il Bernina Express, ardito treno che attraversa le montagne della Valposchiavo (sopra). Sosta a Lungacqua, località in Val da Camp (Nella pagina a fianco). monianza dell’architettura rurale locale. La cultura del turismo in Svizzera ha radici antiche e, a dispetto dei luoghi comuni, uomini e donne di montagna hanno sviluppato in questa terra una grande capacità di integrazione e di comunicazione. Questa consapevolezza ha portato la sensibilità di molti poschiavini a impegnarsi nel raccontare tradizioni e storie della loro cultura attraverso esperienze tanto semplici quanto dirette. Casa Tomé è solo una tappa del viaggio nella valle, dove è possibile scoprire e vivere un percorso che conduce “dal campo alla tavola”, attraverso le radici di tradizioni ancora vive: dall’esperienza sui campi, partecipando, secondo la stagione, alla semina, alla mietitura, all’essiccazione del grano, alla scoperta dei segreti della macinatura nel Mulino Aino, dove il chicco grezzo di grano saraceno diventa farina. La tavola ovviamente è quella di Casa Tomé, luogo ideale per gustare i pizzoccheri secondo tradizione. Ma non finisce qui, perché il complesso artigianale Aino è l’esempio vivente della perfetta integrazione tra le forze della natura, acqua e fuoco, e le mani dell’uomo. L’acqua è quella della Valposchiavo, il fuoco è quello della fucina dove le mani di Siffredo Vassella forgiano il ferro incandescente. Oltre a costituire il “motore” del mulino, l’acqua aziona tutti i meccanismi dell’of▲43▲ Svizzera/Valposchiavo ficina del fabbro e della vicina segheria. Giampietro Crameri, poschiavino doc, con parole e passione, in poco tempo, racconta tradizioni secolari: ascoltarlo e osservare in tempo reale le trasformazioni e le lavorazioni della materia, dal grano al ferro incandescente, significa entrare in contatto con la cultura di questi luoghi, senza alcuna artefazione. Poco distante da qui, nei pressi del lago di Poschiavo, Claudia Lazzarini conosce tutti segreti delle erbe aromatiche: l’azienda agricola Al Canton è un museo vivente a cielo aperto. «All’inizio la nostra produzione era destinata alla ditta Ricola», racconta Claudia, «fino a quando le nostre erbe diventarono troppo buone per finire in una buona caramella». E così oggi, in un variegato ventaglio di forme, colori, essenze naturali, la famiglia Lazzarini si è specializzata nella coltivazione di oltre trenta varietà di erbe per tisane. Svizzera/Valposchiavo Verso le alte quote Questo e altro accade nel cuore della Valposchiavo, ma per chi ama l’alta montagna non resta che affidarsi al Trenino Rosso, per raggiungere i luoghi eletti e camminare a due passi dal cielo. Gli itinerari descritti sono alla portata di tutti e vanno a esplorare luoghi che sembrano destinati a pochi. Prima fermata: Cavaglia. Stazione intermedia prima del grande salto verso Alp Grüm e il Passo del Bernina, luogo ideale per fermarsi uno, due, tre, molti giorni nel cuore verde dei Grigioni. Il Rifugio Cavaglia, ma soprattutto Laura e Maurizio, hanno una storia: la storia della fuga verso la meta sognata. «Dopo una vita trascorsa tra gli uomini, nella confusione, dove per sopravvivere devi correre sempre e per forza, abbiamo scelto questo luogo. Qui, in una dimensione più consona ai nostri sentimenti, viviamo tra gli uomini e tra gli alberi, in armonia. Gli uomini non sono una massa indifferenziata ma ACQUE PURE, ARIA TERSA Il Lago Viola, in Val da Camp (sotto). Claudia Lazzarini dell’azienda agricola Al Canton mostra il raccolto di monarda rosa, un fiore usato per le tisane. Nella pagina a fianco, dall’alto, Il fondovalle e la località San Carlo viste dal Bernina Express;. la cascata di “Puntalta” nei pressi del Giardino dei Ghiacciai, vicino a Cavaglia. i nostri ospiti, i tempi sono quelli della montagna e del cielo, del giorno e della notte». Poche parole e l’atmosfera del rifugio invitano a fermarsi e godere del senso autentico della vacanza, intesa nel suo significato radicale, dal latino vacans, participio presente di vacare: esser vacuo, sgombro, libero, senza occupazioni. Per chi ama camminare, il sentiero che dal Bernina scende a Cavaglia passando da Sassal Masone e Alp Grüm è un viaggio lento dal ghiaccio alle fioriture, dagli spazi aperti all’intimità del bosco. E Cavaglia è anche il luogo di uno dei musei naturali più belli delle Alpi: il Giardino dei Ghiacciai. Nient’altro che un complesso di sculture naturali note come le marmitte dei giganti, risultato di un’opera millenaria dovuta all’azione di massi e sabbie che, sotto la potente spinta delle acque glaciali, hanno scavato impressionanti cavità nella roccia. Rotte di contrabbando L’altra straordinaria camminata va a esplorare la perfezione della Val di Campo, dove montagne e foreste si specchiano nelle acque trasparenti dei laghi Saoseo e Viola. Anche la Val di Campo è il luogo dove si cammina sulla rotta di un equilibrio fatto di silenzi e grandi spazi e dove l’uomo è tenuto a camminare in punta di piedi. L’ultima tappa del viaggio poschiavino ci ha regalato sapori di chi sa ben interpretare le tradizioni gastronomiche della valle: pizzoccheri, malfatti e panzerotti, ma soprattutto la compagnia e i rac- s44s conti di Davide e Barbara. Loro “sono” l’agriturismo Miravalle, non distante dall’imperdibile viadotto elicoidale di Brusio. Buona cucina e un consiglio per le ultime due escursioni verso la solitudine e il panorama mozzafiato dell’alpe di San Romerio e verso Cavaione, ultimo paese annesso alla Confederazione Elvetica nel 1874: un pugno di case e ormai solo cinque abitanti. Tra questi Palmo Plozza, memoria storica del villaggio. I suoi ricordi e i suoi racconti sono storie di vita, di alpeggio e di contrabbando, una delle forme più efficaci di contaminazione e scambi che fino a qualche decennio fa, sebbene sulle rotte dell’illegalità, ha rappresentato per la gente della Valposchiavo «una forma di lavoro faticosa e rischiosa ma remunerativa, di cui era difficile cogliere le ragioni di illecito; non intesa come scelta di malavita ma quale necessità di una vita dura e terribile, senza respiro e prospettive, per intere generazioni di un’intera popolazione di montagna». Le vie del contrabbando sono ormai sentieri morti ma hanno contribuito, sebbene infrangendo bandi e leggi, a interrompere il secolare isolamento di montagne e villaggi “irraggiungibili”. E oggi camminare lontani dal mondo, verso Cavaione o Cavaglia, rompere gli schemi, andare contro le leggi dell’omologazione e i tempi disumani della vita tecnologica vuol dire essere un po’ contrabbandieri, attraverso ideali vie di fuga. ▲45▲ Svizzera/Valposchiavo ATMOSFERE D’ALTRI TEMPI Sopra, da sinistra in alto in senso orario: l’officina del fabbro Siffredo Vassella al Mulino Aino, in località San Carlo; la storica Casa Tomé, a Poschiavo; grano saraceno e farina appena molita al Molino Aino. In sella di fronte al Rifugio Cavaglia (sotto). Nella pagina a fianco, da sinistra in senso orario, i “crotti” in pietra, grezzi edifici adibiti a magazzino che venivano realizzati dai valligiani vicino alle loro case; i meccanismi interni in legno del Molino Aino; tessuti tradizionali in mostra nello spaccio della Tessitura Valposchiavo, fondazione che perpetua questa tradizione artigianale nella valle. s46s Svizzera/Valposchiavo Indirizzi giusti per gusti d’autore La Valposchiavo è ricca di produzioni tipiche, sia dal punto di vista delle materie prime che trasformate. Ecco alcuni suggerimenti su dove acquistarle. Ottime la pasticceria e la panificazione tradizionale con torta di noci, pane di pere, di fichi, di albicocche e di mele, presso le panetterie Bordoni di Poschiavo (loc. Spoltrio; tel. 081.8440861), Menghini-Gervasi di Le Prese (via Principale; tel. 081.8440727) e da Viva La Pasta a Poschiavo (Plazola, tel. 081.8346303). La pasta e i tipici pizzoccheri si trovano a Poschiavo al Molino e Pastificio (Strada Cantonale; tel. 081.8440228), da Viva La Pasta e a Casa Tomé (via di Puntunai; tel. 081.8441248, www.casa-tome.ch). Carni e salumi come la carne secca (fesa o sottofesa di manzo), il prosciutto crudo e la mortadella di Poschiavo si trovano da Zanetti Specialità a Poschiavo (via da Mez; tel. 081.8440908, www.zanetti specialita.ch), Macelleria Scalino a Li Curt (loc. Sant’Antonio; tel. 081.8440267, www.scalino.ch) e Sirpig a Brusio (via Principale; tel. 081.8465628, www.sirpig.ch). Tra i formaggi si segnalano un buon casera vaccino fresco o stagionato e un caprino di pasta semidura stagionato o di pasta fresca morbida e cremosa che si trovano al Caseificio Valposchiavo a San Carlo (via Principale; tel. 081. 8440189, www.caseificio.ch), a Poschiavo (via da Mez; tel. 081.8440273) e al Consorzio raggruppamento terreni fondovalle Brusio (tel. 081.8465461, www.crotti.ch). La produzione di frutta e succhi è tipica di Campascio: pere e mele, ma anche fragole, lamponi, ribes e more con relativi succhi naturali senza conservanti. Si trovano da Iseppi Frutta (via Principale; tel. 081.8392111, www. iseppi.ch) e Paganini Lino e Franco (via Principale; tel. 081.8465520). Di pregio le erbe aromatiche biologiche: timo, alchemilla, achillea, ortica, malva, piantaggine e melissa, ottime per infusi e tisane. Si acquistano all’Azienda Agricola Al Canton a Le Prese (Loc. Al Canton; tel. 081.8346312, www. al-canton.ch) e da Bioraselli a Le Prese (Cantone; tel. 081.8440814, www.bioraselli.ch). Da provare vini e grappe della valle. A Campascio: Casa Vinicola Triacca (Zalende; tel. 081.8465106, www.triacca.com), Casa Vinicola Pietro Triacca (tel. 081.8465112, www.pietrotriacca.ch). A Brusio: Plozza Vini (via Principale; tel. 081.6505050; www.plozza. com), Eredi Ermanno Misani (via Principale; tel. 081.8465181, www.eredimisani.ch). A Poschiavo: Casa vinicola La Torre (via di Curtin; tel. 081.8443434, www.la-torre.ch), Vini L. Bondolfi (vial da la Stazion; tel. 081.8440883, www.bondolfivini.ch), Arno Jochum SA (San Sisto; tel. 081.8346262, www.jochum.ch). ▲47▲ Svizzera/Valposchiavo Svizzera/Valposchiavo Itinerari ed escursioni P Lago Nero ALPI Passo del Bernina Ospizio Bernina V La Motta 2342 2253 p S Pontresina St. Moritz Lagh da Val Viola La Rosa Lungacqua 2065 a Lago Bianco m ALPI A. Camp ALPI Pizzo Palü V Bernina P Sassal Masone 2091 3906 ALPI Sfazù Lagh da SCaoseo Saoseo 1622 ALPI a a I Terzana d V Scima da Saoseo l a 3232 Alp Grüm l ALPI Primo itinerario: da Ospizio Bernina verso il Giardino dei Ghiacciai A 2091 Cavaglia 1693 p Giardino dei Ghiacciai Z Primo itinerario (in treno) Primo itinerario (a piedi) Secondo itinerario (in bus) Secondo itinerario (a piedi) Punto di partenza e arrivo o San Carlo Privilasco s Z i I Prima escursione (in auto) Prima escursione (a piedi) Seconda escursione (Iin auto) Seconda escursione (a piedi) c P 1014 Poschiavo L HOTE h E Le Prese Cantone a 966 o Albergo Miralago Campeggio Informazioni turistiche Brusio 749 A Museo Panorama Campolongo Rifugio N Stazione ferroviaria 2 chilometri s48s l 553 Ristorante 0 Va A Laghi della “Regina” e del “Mat” 2055 P Campascio l T 4 I t e l l Tirano i n Ad F. a da a ALPI Parcheggio Viano Cavaione Pescia Bassa P nt Pescia Sae Alta da Noleggio bici P Miravalle V i 1795 R Agriturismo L S. Romerio v Lago di Poschiavo HOTE FINESTRA SULL’ENGADINA In contemplazione sul Passo Bernina, lo storico valico, a quota 2.323 m, che mette in comunicazione la Valposchiavo con l’Engadina. Sullo sfondo la vetta del Piz Palü, vetta che raggiunge i 3.901 m. i Selva Li Curt Punto di partenza e arrivo: Poschiavo Distanza: 10 km circa a piedi, 30 km circa in treno Dislivello: 150 m in salita, 650 m in discesa (a piedi), 1.200 m in salita, 700 in discesa (in treno). Durata: 3 ore e mezza a piedi Difficoltà: escursionistico facile Note: l’itinerario richiede l’intera giornata; si consiglia di partire col treno delle 8,24 da Poschiavo. Per il ritorno da Cavaglia verso Poschia- Si parte dala stazione ferroviaria di Poschiavo per raggiungere in circa un’ora la stazione dell’Ospizio Bernina a due passi dall’omonimo valico. Il treno effettua uno spettacolare percorso che risale la Valposchiavo passando per l’altopiano di Cavaglia e l’Alp Grüm. Dalla stazione del Passo Bernina si inizia a camminare lungo la sterrata che costeggia il Lago Bianco in direzione Alp Grüm. Dopo circa 30-40 minuti di cammino, raggiunta la diga, si seguono le indicazioni per Sassal Masone imboccando il largo sentiero in evidente salita. In circa 45 minuti si arriva al Rifugio Sassal Masone, in magnifica posizione panoramica sull’Alp Grüm, la Valposchiavo e i ghiacciai del Piz Palü. Da questo spettacolare balcone naturale si scende lungo il sentiero che raggiunge in 40 minuti la stazione ferroviaria di Alp Grüm. Da qui si segue il sentiero in discesa alla volta di Cavaglia: in realtà, dopo un primo tratto di discesa nel bosco il sentiero si biforca: entrambi i percorsi giungono a Cavaglia (così come risulta da cartelli indicatori) ma si consiglia di ignorare quello che piega a destra e proseguire diritti. In alcuni trat- L 1458 Proponiamo due itineBerna rari, entrambi facili e SVIZZERA percorribili da chiunque. Valposchiavo In aggiunta segnaliamo due semplici escursioni per raggiungere uno splendido punto panoramico vicino a Poschiavo e i sentieri dei contrabbandieri a cavallo del confine con l’Italia. vo c’è un treno ogni ora (informarsi preventivamente sugli orari). ▲49▲ Svizzera/Valposchiavo ti il sentiero segue la ferrovia per poi scendere dolcemente sull’altipiano di Cavaglia, piccola frazione con un rifugio e la stazione ferroviaria. Il luogo è indicato per una sosta e per l’interessante e spettacolare visita al Giardino dei Ghiacciai, distante circa 10 minuti a piedi, caratterizzato dalle formazioni rocciose originatesi per il fenomeno dell’erosione note come le marmitte dei giganti. Da non perdere la vista delle cascate di Puntalta, sulla via del ritorno. Da Cavaglia si può tornare in treno verso di Poschiavo. Per chi volesse ancora camminare è possibile chiudere l’anello a piedi camminando per circa 2 ore e mezza fino al centro di Poschiavo. Secondo itinerario: Val da Camp Punto di partenza e arrivo: Sfazù Distanza: 11 km circa a piedi, 4 km in bus Dislivello: 400 m circa a piedi, 300 circa in bus Durata: 4 ore e mezza Difficoltà: escursionistico medio-facile Note: il punto di partenza si raggiunge facilmente in auto o in bus e si trova sulla strada del Pas- s50s Svizzera/Valposchiavo so del Bernina a circa 9 km da Poschiavo. Da Sfazù non è permesso l’accesso alla Val da Camp con auto propria ma è possibile raggiungere le località di Lungacqua e Alpe Campo con un servizio di bus che collega queste località con 4-5 corse giornaliere. In caso di maltempo o altra necessità è possibile anticipare il rientro in bus da Alpe Campo o Lungacqua verso Sfazù (informarsi sugli orari dell’AutoPostale). Lasciata l’auto a Sfazù o Poschiavo si procede in bus fino alla località di Lungacqua, il cui punto di riferimento è il Rifugio Saoseo (possibile punto ristoro). Da qui si inizia a camminare seguendo le indicazioni per il Lagh da Saoseo che si raggiunge dopo circa 15 minuti lungo un piacevole sentiero, immerso nel bosco di pini cembri e abeti. Il lago, situato in un ambiente naturale di grane pregio, invita a una sosta. L’itinerario prosegue indifferentemente lungo le sponde del lago (il sentiero sulla sponda sinistra è più battuto e facilmente percorribile) fino a una biforcazione dove si seguono le indicazioni per Lagh da Val Viola e Dügüral. Il tracciato prosegue in evidente salita tra i pini cembri fino a raggiungere un bellissimo VERDE INTENSO Il sentiero che da Cavaione si inoltra nella Val Saent (sopra). Nella pagina a fianco, dall’alto, una stella alpina; il sentiero verso il Lago Viola, in Val da Camp, in mezzo a rigogliose fioriture di rododendri. altopiano, caratterizzato solo da vegetazione alpina arbustiva. Quassù si incontrano la parte finale della Val da Camp, le severe pendici della Scima da Saoseo (3.264 m), della Punta da Dügüral (3.099 m), del Corno di Dosdè (3.232 m) e la Val Viola. Seguendo attentamente i segnali biancorossi sulle rocce si continua sul sentiero, che dopo poco comincia a digradare verso il Lagh da Val Viola, luogo di grande fascino che racchiude il meglio degli ambienti alpini. Il Lagh da Val Viola si raggiunge con un’ora e mezza di cammino dal Lagh da Saoseo. Da qui è possibile raggiungere in un’ora abbondante il Passo di Val Viola che segna il confine con l’Italia. L’itinerario si sviluppa intorno al lago fino ad un bivio dove si segue l’indicazione per Camp (Alpe Campo). Poco più avanti si trova la deviazione a sinistra per Lagh da Saoseo ma si prosegue dritti, verso Camp, per raggiungere l’Alpe Campo con l’omonimo rifugio (bike hotel), riferimento per escursionisti a piedi e in mountain bike: questo comprensorio infatti offre molte possibilità per gli amanti della bici da montagna. Dal Rifugio Alpe Campo si cammina verso il vicino Rifugio Saoseo in località Lungacqua, chiudendo così l’anello. Inizia qui la via del ritorno. Sfazù si può raggiungere camminando lungo la strada già percorsa in bus (un’ora circa) oppure seguendo la via leggermente più lunga che si sviluppa sulla sinistra orografica della Val da Camp, transitando per la frazione di Terzana. Prima escursione: Alpe di San Romerio, imperdibile belvedere È un luogo straordinario da cui si gode un superbo panorama sulla valle e sul lago di Poschiavo. Si raggiunge a piedi da Poschiavo (circa 3 ore) prima su strada, poi lungo il sentiero segnalato da cartelli direzionali che passa per l’alpeggio di Barghi, attraversando la Val da Terman. Oppure da Brusio si raggiunge in bus (o in auto) il borgo di Viano e poi a piedi (2 ore) a San Romerio. In auto si può arrivare al parcheggio di Piaz (dopo Viano, a mezz’ora da San Romerio). Sull’alpe consigliamo la visita alla chiesetta (XII sec.) e una sosta ristoro alla baita della famiglia Bongulielmi, dove si può anche dormire (vedi block notes). Seconda escursione: Val dal Saent, Cavaione e la valle dei contrabbandieri Si raggiunge la frazione di Cavaione con l’ardita strada che in 6,5 km sale da Campascio. Da Cavaione si può entrare in auto nel cuore della Val dal Saent fino a Pescia Bassa, dove si parcheggia. Da qui si prosegue alla volta di Pescia Alta (circa 50 minuti). Volendo si può proseguire fino ai laghi della Regina e del Mat, intorno ai 2.500 metri, non distanti dal confine con l’Italia e il Col d’Anzara, storico valico dei contrabbandieri. ▲51▲ Block notes Durata Prezzo Quando 3-7 giorni 300-700 e da giugno a ottobre C o m e a r r i va r e In auto: la Valposchiavo si raggiunge da Milano seguendo la strada per Lecco e Colico, dove si imbocca la Valtellina fino a Tirano, passando per Sondrio. A Campocologno (poco dopo Tirano) si passa la frontiera svizzera e si entra in Valposchiavo. In treno: linea diretta Milano-Tirano (circa 2h e 30’) e poi Bernina Express (www.rhb.ch). Periodo Dalla tarda primavera-inizio estate fino all’autunno, quando i boschi di larici cambiano colore. C o s a p o r ta r e Le zone interessate dagli itinerari si sviluppano a quote comprese tra i 1.100 e i 2.200 metri. È consigliabile portare uno zainetto con abbigliamento adeguato a repentini cambi atmosferici con un completo antipioggia e antivento. Lingua Nei Grigioni si parlano tre delle quattro lingue nazionali svizzere: tedesco, romancio e, nelle valli a sud delle Alpi, tra cui la Valposchiavo, italiano. Documenti Carta d’identità in corso di validità. Svizzera/Valposchiavo Agriturismo Miravalle; tel. 081.8465522, www.mira valle.ch (e 60-72 la doppia con colazione, e 86-100 la mezza pensione in doppia): cucina di qualità, camere con servizi e tv satellitare, buon rapporto qualità-prezzo. Cavaglia: Rifugio Cavaglia, (300 m dalla stazione); tel. 081.8440565, cell. 079.2364826, www.rifugiocavaglia.ch (e 23-33 a persona con colazione): ospitalità e cucina ottime, gestione familiare, sulla linea del Bernina Express in bella posizione. San Romerio: Alpe San Romerio; tel. 081.8465450 e 081.8465860, www. sanromerio.ch (camera doppia, mezza pensione per 70 e, dormitorio 45 e): un luogo magico per trascorrere la notte sull’alpe a 1.795 m. s.l.m. Per affittare case o appartamenti contattare l’Ente Turistico Valposchiavo. Val di Campo: Rifugio-ristorante Alpe Campo, loc. Campo; tel. 081.8440482, www.valdicampo.ch (e 40-53 a persona bed & breakfast, e 56-69 la mezza pensione): ottima cucina, posizione strategica per escursioni, assistenza e guide per gite a piedi e in mountain bike. Rifugio Saoseo, loc. Lungacqua (Val di Campo), tel. 081.8440766; www.sac-bernina.ch (e 16 pernottamento, e 37 per la mezza pensione): in splendida posizione, immerso nella natura; ambiente tipico da rifugio di montagna; ideale come base per escursioni in Val di Campo. V a l u ta Il franco svizzero (CHF) vale circa 0,660 e. L’euro è accettato ma talvolta il resto è dato in franchi. Campeggi Camping Cavresc, CH-7746 Le Prese; tel. 081.8440797, fax 081.8443230, www.campin gsertori.ch. Camping Boomerang, CH-7745 Li Curt; tel. 081.8440713, fax 081.8441575; www. camping-boomerang.ch. Dove dormire Poschiavo: Croce Bianca, tel. 081.8440144, fax 081.8441270; www.croce-bianca.ch (e 98-188 la doppia con breakfast): albergo familiare con sauna, bagno turco e solarium; cucina tradizionale e varie offerte turistiche (famiglie, escursionisti, mountain biker). Albrici à la Poste, tel. 081.8440173, fax 081.8440998; www.hotelalbri ci.ch (e 98-110 la doppia con colazione): casa patrizia del Seicento dall’atmosfera molto particolare; ambiente signorile e familiare. Brusio: Dove e cosa mangiare In Valposchiavo ci sono varie possibilità e i ristoranti offrono una cucina familiare, talvolta raffinata, a base di prodotti locali: tra le specialità segnaliamo i pizzoccheri, polenta di grano saraceno e mais, capunett (gnocchetti di farina e spinaci), brasciadela (pane di segale), insaccati e salumi aromatizzati, e formaggi. Per un pasto completo si spende mediamente da 28 a 38 e; oltre ai due alberghi segnalati consigliamo la Pensione Foppoli (Poschiavo, tel. 081.8440495) s52s per gli ottimi pizzoccheri, l’Hotel Suisse (Poschiavo, tel. 081.8440788, www.suisse-poschiavo. ch) per la cucina raffinata e l’Albrici (Poschiavo, tel. 081.8440173, www.hotelalbrici.ch) per la pasta e un ottimo risotto allo zafferano. Poi ancora: Pensione Capelli (fraz. Li Curt-Prada, tel. 081.8440192, www.pensione-capelli.ch). Agriturismo Miravalle (Brusio, tel. 081.8465522, www. miravalle.ch) per la qualità a conduzione familiare. Molto apprezzata la cucina de La Romantica (Le Prese, tel. 081.8440383, www.laromantica.ch). C o s a fa r e Molte le attività proposte dal locale Ente Turistico tra le quali segnaliamo la visita guidata del paese, la colazione del casaro sull’alpe di Somdoss (2.259 m) in luglio e agosto, il brunch dal casaro sull’alpe Palü, escursione al Giardino dei ghiacciai di Cavaglia (www.ghiacciai.info), escursione con la funicolare sotterranea a una centrale ecocompatibile (www.REpower.com) e la visita a un orto biologico con degustazione di prodotti freschi. Inoltre segnaliamo il mercatino in piazza a Poschiavo (luglio e agosto, il mercoledì, dalle 11). Cosa vedere Brusio: viadotto della ferrovia del Bernina. Poschiavo: Collegiata di San Vittore Mauro del 1497; ossario del XVIII sec.; la Chiesa di Santa Maria Assunta del 1692; il vecchio municipio del Seicento con Casa Torre del XII sec. dove ebbero luogo, fino al Settecento, i processi alle streghe. Palazzo Albrici del Seicento con la Sala delle Sibille; la via dei Palazzi; Vecchio Monastero (XVII sec.), centro spirituale per l’ecumenismo e la cultura; Cappella San Pietro, chiesa romanica del VIII sec. Musei Polo museale Valposchiavo (www.polomusea le.ch). Poschiavo: Museo Poschiavino (tel. 081. 8390322, www.museoposchiavino.ch): palazzo de Bassus-Mengotti, museo della valle, collezioni etnografiche, sezione dedicata all’emigrazione. Casa Tomé, edificio medievale contadino, straordinario esempio di architettura locale. Tessitura Valposchiavo, palazzo Mengotti, via da Spultri (tel. 081.8440503, www.tessitura.ch), lun-sab ore 9-11,30 e 14-17,30. Brusio: Casa Besta (tel. 081.8465518), edificio del Settecneto con collezioni sul contrabbando, coltivazione del tabacco, viticoltura e strumenti musicali antichi. San Car- lo: Complesso artigianale Aino (tel. 079.2469638, www.mulinoaino.ch), mer ore 16-18, altri giorni su prenotazione: mulino, segheria, fucina e il bellissimo percorso “Dal campo alla tavola”. Cosa comprare Belle le lavorazioni in pietra (collane in serpentino e giada di Poschiavo) dell’atelier-galleria Arte Ceia di Ceia Graziella Crameri e Michelangelo Boninchi (tel. 081.8441746), a Poschiavo. Assistenza bici Magnicicli, via da la Pesa 240, 7742 Poschiavo; tel. 081.8442244, www.magnicicli.com. A p p u n ta m e n t i Domenica 5 luglio, Lago di Poschiavo, StraMangiada 2009: passeggiata enogastronomica attorno al lago di 7 km, con soste per gustare piatti tradizionali, prodotti tipici e vini della Valtellina. Bibliografia Gli anni d’oro della Ferrovia del Bernina, G. CaprezP. Pfeiffer, Edizioni A.S.; Poschiavo, un Mondo di Valle, G. Masciani-P. Jaxa, ed. Libreria l’Idea. Cartografia Carta escursionistica Valposchiavo, 1:54.000, Swisstopo. Trekking guide-Bike guide, Alta Rezia (Valtellina, Valposchiavo, Engadina), 1:100.000, Apt Valtellina-Ente Turistico Valposchiavo. Indirizzi Utili Svizzera Turismo: numero verde 00800.10020030 per informazioni, prenotazioni alberghiere e richiesta materiale gratuito; www.svizzera.it. Rhätische Bahn-Ferrovia Retica: Tirano (tel. 0342.701353), Poschiavo (tel. 081.885454), www.rhb.ch. Ente Turistico Valposchiavo, Stazione, 7742 Poschiavo-Grigioni-Svizzera; tel. 0041.81.8440571, fax 0041.81.8441027; www.valposchiavo.ch: materiale informativo e offerte speciali (vacanze attive, mountain bike, natura, relax, famiglia). Prefissi Dall’Italia: 0041 + il numero senza lo 0. Dalla Svizzera all’Italia: 0039 + il numero compreso lo 0. Verso i cellulari invece lo 0 andrà omesso. ▲53▲