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Ideali vie di fuga - Enrico Caracciolo

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Ideali vie di fuga - Enrico Caracciolo
Svizzera/Valposchiavo
Ideali vie di fuga
Svizzera/Valposchiavo
Spettacolari camminate nella valle dove le Alpi incontrano le
essenze del Mediterraneo. Sentieri d’alta montagna e alpeggi,
strade di fondovalle e treni d’alta quota, borghi che vivono nel
segno della storia e di tradizioni ancora vive.
L
a Valposchiavo è una naturale via di collegamento tra i ghiacci, pinnacoli, rocce delle
Alpi con le atmosfere mediterranee. Terra di incontri, passaggi, contaminazioni, dunque terra
naturalmente ricca. Il semplice viaggio in treno
attraverso la valle regala emozioni forti. Il Bernina
Express è una delle ferrovie più spettacolari del
mondo e arriva dove sembrerebbe impossibile
viaggiare anche con la fantasia. Da ben 99 anni il
treno rosso, tutti i giorni, anche d’inverno, viaggia
da Tirano all’Engadina valicando i 2.253 metri del
Passo Bernina: 60 km, 13 gallerie, 46 ponti. Non è
certamente un caso se dal 7 luglio 2008 il Trenino
Rosso è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio
Mondiale dell’Umanità.
Sarebbe però un grande errore considerare la
Valposchiavo una terra di transito o di passaggio. Il viaggio sul Bernina Express è una delle vie
più belle per avere un’idea della valle e se il treno
riproduce la metafora di una vita imprevedibile e
ricca di sorprese, ogni stazione è una tentazione alla quale non vale la pena opporre resistenza. Dal fondovalle alle alte quote si aprono infinite possibilità di entrare in contatto con la realtà
di una valle alpina dove il tema sempre presente sembra appunto essere la contaminazione nel
segno della natura, dell’uomo, dell’arte.
Svizzera
Valposchiavo
di Enrico Caracciolo
s42s
Piccola capitale
Poschiavo è la piccola capitale che, rispetto a
tante cittadine alpine, esprime un’apertura insolita. Basta passeggiare nel quartiere dei Palazzi,
per scoprire l’eleganza ottocentesca di abitazioni che testimoniano la ricchezza culturale derivata dal fenomeno dell’emigrazione, e successivo
ritorno in patria, di valenti pasticcieri poschiavini
che fecero fortuna in terra di Spagna. Poschiavo è una piccola, piccolissima capitale dal volto
nobile e dall’anima laboriosa, che ha il suo cuore
nei segreti e nel calore di Casa Tomé, uno degli
edifici più antichi, dove tutto sembra raccontare
la quotidianità dal XIV secolo agli albori del terzo
millennio. Il recupero di questa splendida abitazione, situata in via dei Puntunai, i vecchi canali
ormai scomparsi, racconta un’importante testi-
ROSSO INTREPIDO Il Bernina Express, ardito treno che
attraversa le montagne della Valposchiavo (sopra). Sosta a
Lungacqua, località in Val da Camp (Nella pagina a fianco).
monianza dell’architettura rurale locale.
La cultura del turismo in Svizzera ha radici antiche e, a dispetto dei luoghi comuni, uomini e
donne di montagna hanno sviluppato in questa terra una grande capacità di integrazione e
di comunicazione. Questa consapevolezza ha
portato la sensibilità di molti poschiavini a impegnarsi nel raccontare tradizioni e storie della
loro cultura attraverso esperienze tanto semplici
quanto dirette. Casa Tomé è solo una tappa del
viaggio nella valle, dove è possibile scoprire e
vivere un percorso che conduce “dal campo alla tavola”, attraverso le radici di tradizioni ancora vive: dall’esperienza sui campi, partecipando,
secondo la stagione, alla semina, alla mietitura,
all’essiccazione del grano, alla scoperta dei segreti della macinatura nel Mulino Aino, dove il
chicco grezzo di grano saraceno diventa farina.
La tavola ovviamente è quella di Casa Tomé, luogo ideale per gustare i pizzoccheri secondo tradizione. Ma non finisce qui, perché il complesso
artigianale Aino è l’esempio vivente della perfetta integrazione tra le forze della natura, acqua
e fuoco, e le mani dell’uomo. L’acqua è quella
della Valposchiavo, il fuoco è quello della fucina
dove le mani di Siffredo Vassella forgiano il ferro
incandescente. Oltre a costituire il “motore” del
mulino, l’acqua aziona tutti i meccanismi dell’of▲43▲
Svizzera/Valposchiavo
ficina del fabbro e della vicina
segheria. Giampietro Crameri, poschiavino doc, con parole e passione, in poco tempo,
racconta tradizioni secolari:
ascoltarlo e osservare in tempo reale le trasformazioni e le
lavorazioni della materia, dal
grano al ferro incandescente,
significa entrare in contatto
con la cultura di questi luoghi,
senza alcuna artefazione. Poco distante da qui, nei pressi
del lago di Poschiavo, Claudia
Lazzarini conosce tutti segreti
delle erbe aromatiche: l’azienda agricola Al Canton è un
museo vivente a cielo aperto. «All’inizio la nostra
produzione era destinata alla ditta Ricola», racconta Claudia, «fino a quando le nostre erbe diventarono troppo buone per finire in una buona
caramella». E così oggi, in un variegato ventaglio
di forme, colori, essenze naturali, la famiglia Lazzarini si è specializzata nella coltivazione di oltre
trenta varietà di erbe per tisane.
Svizzera/Valposchiavo
Verso le alte quote
Questo e altro accade nel cuore
della Valposchiavo, ma per chi
ama l’alta montagna non resta
che affidarsi al Trenino Rosso,
per raggiungere i luoghi eletti e
camminare a due passi dal cielo. Gli itinerari descritti sono alla
portata di tutti e vanno a esplorare luoghi che sembrano destinati a pochi. Prima fermata: Cavaglia. Stazione intermedia prima del grande salto verso Alp
Grüm e il Passo del Bernina,
luogo ideale per fermarsi uno,
due, tre, molti giorni nel cuore
verde dei Grigioni. Il Rifugio Cavaglia, ma soprattutto Laura e Maurizio, hanno una
storia: la storia della fuga verso la meta sognata.
«Dopo una vita trascorsa tra gli uomini, nella confusione, dove per sopravvivere devi correre sempre e per forza, abbiamo scelto questo luogo. Qui,
in una dimensione più consona ai nostri sentimenti, viviamo tra gli uomini e tra gli alberi, in armonia.
Gli uomini non sono una massa indifferenziata ma
ACQUE PURE, ARIA TERSA Il Lago Viola, in Val da Camp (sotto). Claudia Lazzarini dell’azienda agricola Al Canton mostra il
raccolto di monarda rosa, un fiore usato per le tisane. Nella pagina a fianco, dall’alto, Il fondovalle e la località San Carlo viste
dal Bernina Express;. la cascata di “Puntalta” nei pressi del Giardino dei Ghiacciai, vicino a Cavaglia.
i nostri ospiti, i tempi sono quelli della montagna
e del cielo, del giorno e della notte». Poche parole e l’atmosfera del rifugio invitano a fermarsi e
godere del senso autentico della vacanza, intesa
nel suo significato radicale, dal latino vacans, participio presente di vacare: esser vacuo, sgombro,
libero, senza occupazioni. Per chi ama camminare,
il sentiero che dal Bernina scende a Cavaglia passando da Sassal Masone e Alp Grüm è un viaggio
lento dal ghiaccio alle fioriture, dagli spazi aperti
all’intimità del bosco. E Cavaglia è anche il luogo
di uno dei musei naturali più belli delle Alpi: il Giardino dei Ghiacciai. Nient’altro che
un complesso di sculture naturali
note come le marmitte dei giganti,
risultato di un’opera millenaria dovuta all’azione di massi e sabbie
che, sotto la potente spinta delle
acque glaciali, hanno scavato impressionanti cavità nella roccia.
Rotte di contrabbando
L’altra straordinaria camminata
va a esplorare la perfezione della
Val di Campo, dove montagne e
foreste si specchiano nelle acque
trasparenti dei laghi Saoseo e Viola. Anche la Val
di Campo è il luogo dove si cammina sulla rotta
di un equilibrio fatto di silenzi e grandi spazi e dove l’uomo è tenuto a camminare in punta di piedi.
L’ultima tappa del viaggio poschiavino ci ha regalato sapori di chi sa ben interpretare le tradizioni
gastronomiche della valle: pizzoccheri, malfatti e
panzerotti, ma soprattutto la compagnia e i rac-
s44s
conti di Davide e Barbara. Loro “sono” l’agriturismo Miravalle, non distante dall’imperdibile viadotto elicoidale di Brusio.
Buona cucina e un consiglio per le ultime due
escursioni verso la solitudine e il panorama mozzafiato dell’alpe di San Romerio e verso Cavaione, ultimo paese annesso alla Confederazione
Elvetica nel 1874: un pugno di case e ormai solo
cinque abitanti. Tra questi Palmo Plozza, memoria
storica del villaggio. I suoi ricordi e i suoi racconti
sono storie di vita, di alpeggio e di contrabbando,
una delle forme più efficaci di contaminazione e
scambi che fino a qualche decennio fa, sebbene sulle rotte
dell’illegalità, ha rappresentato
per la gente della Valposchiavo
«una forma di lavoro faticosa e
rischiosa ma remunerativa, di cui
era difficile cogliere le ragioni di
illecito; non intesa come scelta
di malavita ma quale necessità
di una vita dura e terribile, senza
respiro e prospettive, per intere
generazioni di un’intera popolazione di montagna». Le vie del
contrabbando sono ormai sentieri morti ma hanno contribuito, sebbene infrangendo bandi e leggi, a interrompere il secolare
isolamento di montagne e villaggi “irraggiungibili”. E oggi camminare lontani dal mondo, verso
Cavaione o Cavaglia, rompere gli schemi, andare
contro le leggi dell’omologazione e i tempi disumani della vita tecnologica vuol dire essere un po’
contrabbandieri, attraverso ideali vie di fuga.
▲45▲
Svizzera/Valposchiavo
ATMOSFERE D’ALTRI TEMPI Sopra, da sinistra in alto in senso orario: l’officina del fabbro Siffredo Vassella al Mulino
Aino, in località San Carlo; la storica Casa Tomé, a Poschiavo; grano saraceno e farina appena molita al Molino Aino. In sella di
fronte al Rifugio Cavaglia (sotto). Nella pagina a fianco, da sinistra in senso orario, i “crotti” in pietra, grezzi edifici adibiti a
magazzino che venivano realizzati dai valligiani vicino alle loro case; i meccanismi interni in legno del Molino Aino; tessuti tradizionali in mostra nello spaccio della Tessitura Valposchiavo, fondazione che perpetua questa tradizione artigianale nella valle.
s46s
Svizzera/Valposchiavo
Indirizzi giusti per gusti d’autore
La Valposchiavo è ricca di produzioni tipiche, sia dal punto di vista delle materie prime che trasformate. Ecco alcuni suggerimenti su dove acquistarle. Ottime la pasticceria e la panificazione tradizionale con torta di noci, pane di pere, di fichi, di albicocche e di mele, presso le panetterie Bordoni di Poschiavo (loc. Spoltrio; tel. 081.8440861), Menghini-Gervasi di Le Prese (via Principale;
tel. 081.8440727) e da Viva La Pasta a Poschiavo (Plazola, tel. 081.8346303). La pasta e i tipici
pizzoccheri si trovano a Poschiavo al Molino e Pastificio (Strada Cantonale; tel. 081.8440228),
da Viva La Pasta e a Casa Tomé (via di Puntunai; tel. 081.8441248, www.casa-tome.ch). Carni e
salumi come la carne secca (fesa o sottofesa di manzo), il prosciutto crudo e la mortadella di Poschiavo si trovano da Zanetti Specialità a Poschiavo (via da Mez; tel. 081.8440908, www.zanetti
specialita.ch), Macelleria Scalino a Li Curt (loc. Sant’Antonio; tel. 081.8440267, www.scalino.ch)
e Sirpig a Brusio (via Principale; tel. 081.8465628, www.sirpig.ch). Tra i formaggi si segnalano un
buon casera vaccino fresco o stagionato e un caprino di pasta semidura stagionato o di pasta fresca
morbida e cremosa che si trovano al Caseificio Valposchiavo a San Carlo (via Principale; tel. 081.
8440189, www.caseificio.ch), a Poschiavo (via da Mez; tel. 081.8440273) e al Consorzio raggruppamento terreni fondovalle Brusio (tel. 081.8465461, www.crotti.ch). La produzione di frutta e
succhi è tipica di Campascio: pere e mele, ma anche fragole, lamponi, ribes e more con relativi succhi naturali senza conservanti. Si trovano da Iseppi Frutta (via Principale; tel. 081.8392111, www.
iseppi.ch) e Paganini Lino e Franco (via Principale; tel. 081.8465520). Di pregio le erbe aromatiche
biologiche: timo, alchemilla, achillea, ortica, malva, piantaggine e melissa, ottime per infusi e tisane.
Si acquistano all’Azienda Agricola Al Canton a Le Prese (Loc. Al Canton; tel. 081.8346312, www.
al-canton.ch) e da Bioraselli a Le Prese (Cantone; tel. 081.8440814, www.bioraselli.ch). Da provare
vini e grappe della valle. A Campascio: Casa Vinicola Triacca
(Zalende; tel. 081.8465106, www.triacca.com), Casa Vinicola
Pietro Triacca (tel. 081.8465112, www.pietrotriacca.ch). A Brusio: Plozza Vini (via Principale; tel. 081.6505050; www.plozza.
com), Eredi Ermanno Misani (via Principale; tel. 081.8465181,
www.eredimisani.ch). A Poschiavo: Casa vinicola La Torre (via
di Curtin; tel. 081.8443434, www.la-torre.ch), Vini L. Bondolfi
(vial da la Stazion; tel. 081.8440883, www.bondolfivini.ch), Arno
Jochum SA (San Sisto; tel. 081.8346262, www.jochum.ch).
▲47▲
Svizzera/Valposchiavo
Svizzera/Valposchiavo
Itinerari ed escursioni
P
Lago Nero
ALPI
Passo del
Bernina
Ospizio Bernina
V
La Motta
2342
2253
p
S
Pontresina
St. Moritz
Lagh da Val Viola
La Rosa
Lungacqua
2065
a
Lago Bianco
m
ALPI
A. Camp
ALPI
Pizzo Palü
V
Bernina
P
Sassal Masone
2091
3906
ALPI
Sfazù
Lagh da SCaoseo
Saoseo
1622
ALPI
a
a
I
Terzana d
V
Scima da
Saoseo
l
a
3232
Alp Grüm
l
ALPI
Primo itinerario: da Ospizio Bernina
verso il Giardino dei Ghiacciai
A
2091
Cavaglia
1693
p
Giardino dei
Ghiacciai
Z
Primo itinerario
(in treno)
Primo itinerario
(a piedi)
Secondo itinerario
(in bus)
Secondo itinerario
(a piedi)
Punto di
partenza
e arrivo
o
San Carlo
Privilasco
s
Z
i
I
Prima escursione
(in auto)
Prima escursione
(a piedi)
Seconda escursione
(Iin auto)
Seconda escursione
(a piedi)
c
P
1014
Poschiavo
L
HOTE
h
E
Le Prese
Cantone
a
966
o
Albergo
Miralago
Campeggio
Informazioni turistiche
Brusio
749
A
Museo
Panorama
Campolongo
Rifugio
N
Stazione ferroviaria
2
chilometri
s48s
l
553
Ristorante
0
Va
A
Laghi della
“Regina” e del “Mat” 2055
P
Campascio
l
T
4
I
t
e
l
l
Tirano
i
n
Ad
F.
a
da
a
ALPI
Parcheggio
Viano
Cavaione
Pescia Bassa P
nt
Pescia
Sae
Alta
da
Noleggio bici
P
Miravalle
V
i
1795
R
Agriturismo
L
S. Romerio
v
Lago di
Poschiavo
HOTE
FINESTRA SULL’ENGADINA In contemplazione sul Passo Bernina, lo storico valico, a quota 2.323 m, che mette in comunicazione la Valposchiavo con l’Engadina. Sullo sfondo la vetta del Piz Palü, vetta che raggiunge i 3.901 m.
i
Selva
Li Curt
Punto di partenza e arrivo: Poschiavo
Distanza: 10 km circa a piedi, 30 km circa in treno
Dislivello: 150 m in salita, 650 m in discesa (a
piedi), 1.200 m in salita, 700 in discesa (in treno).
Durata: 3 ore e mezza a piedi
Difficoltà: escursionistico facile
Note: l’itinerario richiede l’intera giornata; si
consiglia di partire col treno delle 8,24 da Poschiavo. Per il ritorno da Cavaglia verso Poschia-
Si parte dala stazione ferroviaria di Poschiavo per
raggiungere in circa un’ora la stazione dell’Ospizio Bernina a due passi dall’omonimo valico. Il
treno effettua uno spettacolare percorso che risale la Valposchiavo passando per l’altopiano di
Cavaglia e l’Alp Grüm. Dalla stazione del Passo Bernina si inizia a camminare lungo la sterrata che costeggia il Lago Bianco in direzione Alp
Grüm. Dopo circa 30-40 minuti di cammino, raggiunta la diga, si seguono le indicazioni per Sassal Masone imboccando il largo sentiero in evidente salita. In circa 45 minuti si arriva al Rifugio
Sassal Masone, in magnifica posizione panoramica sull’Alp Grüm, la Valposchiavo e i ghiacciai
del Piz Palü. Da questo spettacolare balcone naturale si scende lungo il sentiero che raggiunge in
40 minuti la stazione ferroviaria di Alp Grüm.
Da qui si segue il sentiero in discesa alla volta di
Cavaglia: in realtà, dopo un primo tratto di discesa
nel bosco il sentiero si biforca: entrambi i percorsi
giungono a Cavaglia (così come risulta da cartelli indicatori) ma si consiglia di ignorare quello che
piega a destra e proseguire diritti. In alcuni trat-
L
1458
Proponiamo due itineBerna
rari, entrambi facili e
SVIZZERA
percorribili da chiunque.
Valposchiavo
In aggiunta segnaliamo
due semplici escursioni per raggiungere uno splendido punto panoramico vicino a Poschiavo e i sentieri dei contrabbandieri a cavallo del confine con l’Italia.
vo c’è un treno ogni ora (informarsi preventivamente sugli orari).
▲49▲
Svizzera/Valposchiavo
ti il sentiero segue la ferrovia
per poi scendere dolcemente
sull’altipiano di Cavaglia, piccola frazione con un rifugio e
la stazione ferroviaria. Il luogo
è indicato per una sosta e per
l’interessante e spettacolare visita al Giardino dei Ghiacciai,
distante circa 10 minuti a piedi,
caratterizzato dalle formazioni rocciose originatesi per il fenomeno dell’erosione note come le marmitte dei giganti. Da non perdere la vista delle cascate di Puntalta, sulla via del ritorno. Da Cavaglia si può tornare in treno verso di Poschiavo. Per
chi volesse ancora camminare è possibile chiudere l’anello a piedi camminando per circa 2 ore e
mezza fino al centro di Poschiavo.
Secondo itinerario: Val da Camp
Punto di partenza e arrivo: Sfazù
Distanza: 11 km circa a piedi, 4 km in bus
Dislivello: 400 m circa a piedi, 300 circa in bus
Durata: 4 ore e mezza
Difficoltà: escursionistico medio-facile
Note: il punto di partenza si raggiunge facilmente in auto o in bus e si trova sulla strada del Pas-
s50s
Svizzera/Valposchiavo
so del Bernina a circa 9 km
da Poschiavo. Da Sfazù non è
permesso l’accesso alla Val da
Camp con auto propria ma è
possibile raggiungere le località di Lungacqua e Alpe Campo con un servizio di bus che
collega queste località con 4-5
corse giornaliere. In caso di
maltempo o altra necessità è possibile anticipare
il rientro in bus da Alpe Campo o Lungacqua verso Sfazù (informarsi sugli orari dell’AutoPostale).
Lasciata l’auto a Sfazù o Poschiavo si procede
in bus fino alla località di Lungacqua, il cui punto
di riferimento è il Rifugio Saoseo (possibile punto ristoro). Da qui si inizia a camminare seguendo
le indicazioni per il Lagh da Saoseo che si raggiunge dopo circa 15 minuti lungo un piacevole sentiero, immerso nel bosco di pini cembri e
abeti. Il lago, situato in un ambiente naturale di
grane pregio, invita a una sosta. L’itinerario prosegue indifferentemente lungo le sponde del lago
(il sentiero sulla sponda sinistra è più battuto e facilmente percorribile) fino a una biforcazione dove si seguono le indicazioni per Lagh da Val Viola
e Dügüral. Il tracciato prosegue in evidente salita
tra i pini cembri fino a raggiungere un bellissimo
VERDE INTENSO Il sentiero che da Cavaione si inoltra nella Val Saent (sopra). Nella pagina a fianco, dall’alto, una stella
alpina; il sentiero verso il Lago Viola, in Val da Camp, in mezzo a rigogliose fioriture di rododendri.
altopiano, caratterizzato solo da vegetazione alpina arbustiva. Quassù si incontrano la parte finale della Val da Camp, le severe pendici della Scima da Saoseo (3.264 m), della Punta da Dügüral
(3.099 m), del Corno di Dosdè (3.232 m) e la Val
Viola. Seguendo attentamente i segnali biancorossi sulle rocce si continua sul sentiero, che dopo poco comincia a digradare verso il Lagh da
Val Viola, luogo di grande fascino che racchiude il
meglio degli ambienti alpini.
Il Lagh da Val Viola si raggiunge con un’ora e
mezza di cammino dal Lagh da Saoseo. Da qui
è possibile raggiungere in un’ora abbondante il
Passo di Val Viola che segna il confine con l’Italia. L’itinerario si sviluppa intorno al lago fino ad
un bivio dove si segue l’indicazione per Camp (Alpe Campo). Poco più avanti si trova la deviazione a sinistra per Lagh da Saoseo ma si prosegue
dritti, verso Camp, per raggiungere l’Alpe Campo con l’omonimo rifugio (bike hotel), riferimento
per escursionisti a piedi e in mountain bike: questo comprensorio infatti offre molte possibilità
per gli amanti della bici da montagna. Dal Rifugio Alpe Campo si cammina verso il vicino Rifugio Saoseo in località Lungacqua, chiudendo
così l’anello. Inizia qui la via del ritorno. Sfazù si
può raggiungere camminando lungo la strada già
percorsa in bus (un’ora circa) oppure seguendo
la via leggermente più lunga che si sviluppa sulla
sinistra orografica della Val da Camp, transitando
per la frazione di Terzana.
Prima escursione: Alpe di San Romerio,
imperdibile belvedere
È un luogo straordinario da cui si gode un superbo panorama sulla valle e sul lago di Poschiavo.
Si raggiunge a piedi da Poschiavo (circa 3 ore)
prima su strada, poi lungo il sentiero segnalato
da cartelli direzionali che passa per l’alpeggio di
Barghi, attraversando la Val da Terman. Oppure
da Brusio si raggiunge in bus (o in auto) il borgo
di Viano e poi a piedi (2 ore) a San Romerio.
In auto si può arrivare al parcheggio di Piaz (dopo Viano, a mezz’ora da San Romerio). Sull’alpe
consigliamo la visita alla chiesetta (XII sec.) e una
sosta ristoro alla baita della famiglia Bongulielmi,
dove si può anche dormire (vedi block notes).
Seconda escursione: Val dal Saent,
Cavaione e la valle dei contrabbandieri
Si raggiunge la frazione di Cavaione con l’ardita
strada che in 6,5 km sale da Campascio. Da Cavaione si può entrare in auto nel cuore della Val dal
Saent fino a Pescia Bassa, dove si parcheggia.
Da qui si prosegue alla volta di Pescia Alta (circa 50 minuti). Volendo si può proseguire fino ai laghi della Regina e del Mat, intorno ai 2.500 metri,
non distanti dal confine con l’Italia e il Col d’Anzara, storico valico dei contrabbandieri.
▲51▲
Block notes
Durata
Prezzo
Quando
3-7 giorni
300-700 e
da giugno a ottobre
C o m e a r r i va r e
In auto: la Valposchiavo si raggiunge da Milano
seguendo la strada per Lecco e Colico, dove si
imbocca la Valtellina fino a Tirano, passando per
Sondrio. A Campocologno (poco dopo Tirano)
si passa la frontiera svizzera e si entra in Valposchiavo. In treno: linea diretta Milano-Tirano (circa 2h e 30’) e poi Bernina Express (www.rhb.ch).
Periodo
Dalla tarda primavera-inizio estate fino all’autunno, quando i boschi di larici cambiano colore.
C o s a p o r ta r e
Le zone interessate dagli itinerari si sviluppano a
quote comprese tra i 1.100 e i 2.200 metri. È consigliabile portare uno zainetto con abbigliamento
adeguato a repentini cambi atmosferici con un
completo antipioggia e antivento.
Lingua
Nei Grigioni si parlano tre delle quattro lingue nazionali svizzere: tedesco, romancio e, nelle valli
a sud delle Alpi, tra cui la Valposchiavo, italiano.
Documenti
Carta d’identità in corso di validità.
Svizzera/Valposchiavo
Agriturismo Miravalle; tel.
081.8465522,
www.mira
valle.ch (e 60-72 la doppia
con colazione, e 86-100 la
mezza pensione in doppia):
cucina di qualità, camere
con servizi e tv satellitare,
buon rapporto qualità-prezzo. Cavaglia: Rifugio Cavaglia, (300 m dalla stazione); tel. 081.8440565, cell.
079.2364826, www.rifugiocavaglia.ch (e 23-33 a
persona con colazione): ospitalità e cucina ottime, gestione familiare, sulla linea del Bernina Express in bella posizione. San Romerio: Alpe San
Romerio; tel. 081.8465450 e 081.8465860, www.
sanromerio.ch (camera doppia, mezza pensione
per 70 e, dormitorio 45 e): un luogo magico per
trascorrere la notte sull’alpe a 1.795 m. s.l.m. Per
affittare case o appartamenti contattare l’Ente Turistico Valposchiavo. Val di Campo: Rifugio-ristorante Alpe Campo, loc. Campo; tel. 081.8440482,
www.valdicampo.ch (e 40-53 a persona bed &
breakfast, e 56-69 la mezza pensione): ottima
cucina, posizione strategica per escursioni, assistenza e guide per gite a piedi e in mountain bike. Rifugio Saoseo, loc. Lungacqua (Val di Campo), tel. 081.8440766; www.sac-bernina.ch (e 16
pernottamento, e 37 per la mezza pensione): in
splendida posizione, immerso nella natura; ambiente tipico da rifugio di montagna; ideale come
base per escursioni in Val di Campo.
V a l u ta
Il franco svizzero (CHF) vale circa 0,660 e. L’euro
è accettato ma talvolta il resto è dato in franchi.
Campeggi
Camping Cavresc, CH-7746 Le Prese; tel.
081.8440797, fax 081.8443230, www.campin
gsertori.ch. Camping Boomerang, CH-7745 Li
Curt; tel. 081.8440713, fax 081.8441575; www.
camping-boomerang.ch.
Dove dormire
Poschiavo: Croce Bianca, tel. 081.8440144, fax
081.8441270; www.croce-bianca.ch (e 98-188
la doppia con breakfast): albergo familiare con
sauna, bagno turco e solarium; cucina tradizionale e varie offerte turistiche (famiglie, escursionisti, mountain biker). Albrici à la Poste, tel.
081.8440173, fax 081.8440998; www.hotelalbri
ci.ch (e 98-110 la doppia con colazione): casa
patrizia del Seicento dall’atmosfera molto particolare; ambiente signorile e familiare. Brusio:
Dove e cosa mangiare
In Valposchiavo ci sono varie possibilità e i ristoranti offrono una cucina familiare, talvolta raffinata, a base di prodotti locali: tra le specialità
segnaliamo i pizzoccheri, polenta di grano saraceno e mais, capunett (gnocchetti di farina e
spinaci), brasciadela (pane di segale), insaccati e salumi aromatizzati, e formaggi. Per un pasto completo si spende mediamente da 28 a 38
e; oltre ai due alberghi segnalati consigliamo la
Pensione Foppoli (Poschiavo, tel. 081.8440495)
s52s
per gli ottimi pizzoccheri, l’Hotel Suisse (Poschiavo, tel. 081.8440788, www.suisse-poschiavo.
ch) per la cucina raffinata e l’Albrici (Poschiavo, tel. 081.8440173, www.hotelalbrici.ch) per la
pasta e un ottimo risotto allo zafferano. Poi ancora: Pensione Capelli (fraz. Li Curt-Prada, tel.
081.8440192, www.pensione-capelli.ch). Agriturismo Miravalle (Brusio, tel. 081.8465522, www.
miravalle.ch) per la qualità a conduzione familiare.
Molto apprezzata la cucina de La Romantica (Le
Prese, tel. 081.8440383, www.laromantica.ch).
C o s a fa r e
Molte le attività proposte dal locale Ente Turistico
tra le quali segnaliamo la visita guidata del paese, la colazione del casaro sull’alpe di Somdoss
(2.259 m) in luglio e agosto, il brunch dal casaro
sull’alpe Palü, escursione al Giardino dei ghiacciai di Cavaglia (www.ghiacciai.info), escursione
con la funicolare sotterranea a una centrale ecocompatibile (www.REpower.com) e la visita a un
orto biologico con degustazione di prodotti freschi. Inoltre segnaliamo il mercatino in piazza a
Poschiavo (luglio e agosto, il mercoledì, dalle 11).
Cosa vedere
Brusio: viadotto della ferrovia del Bernina. Poschiavo: Collegiata di San Vittore Mauro del 1497;
ossario del XVIII sec.; la Chiesa di Santa Maria Assunta del 1692; il vecchio municipio del Seicento
con Casa Torre del XII sec. dove ebbero luogo, fino al Settecento, i processi alle streghe. Palazzo
Albrici del Seicento con la Sala delle Sibille; la via
dei Palazzi; Vecchio Monastero (XVII sec.), centro
spirituale per l’ecumenismo e la cultura; Cappella
San Pietro, chiesa romanica del VIII sec.
Musei
Polo museale Valposchiavo (www.polomusea
le.ch). Poschiavo: Museo Poschiavino (tel. 081.
8390322, www.museoposchiavino.ch): palazzo
de Bassus-Mengotti, museo della valle, collezioni etnografiche, sezione dedicata all’emigrazione.
Casa Tomé, edificio medievale contadino, straordinario esempio di architettura locale. Tessitura Valposchiavo, palazzo Mengotti, via da Spultri (tel. 081.8440503, www.tessitura.ch), lun-sab
ore 9-11,30 e 14-17,30. Brusio: Casa Besta (tel.
081.8465518), edificio del Settecneto con collezioni sul contrabbando, coltivazione del tabacco,
viticoltura e strumenti musicali antichi. San Car-
lo: Complesso artigianale Aino (tel. 079.2469638,
www.mulinoaino.ch), mer ore 16-18, altri giorni su
prenotazione: mulino, segheria, fucina e il bellissimo percorso “Dal campo alla tavola”.
Cosa comprare
Belle le lavorazioni in pietra (collane in serpentino
e giada di Poschiavo) dell’atelier-galleria Arte Ceia
di Ceia Graziella Crameri e
Michelangelo Boninchi (tel.
081.8441746), a Poschiavo.
Assistenza bici
Magnicicli, via da la Pesa 240, 7742 Poschiavo;
tel. 081.8442244, www.magnicicli.com.
A p p u n ta m e n t i
Domenica 5 luglio, Lago di Poschiavo, StraMangiada 2009: passeggiata enogastronomica attorno al lago di 7 km, con soste per gustare piatti
tradizionali, prodotti tipici e vini della Valtellina.
Bibliografia
Gli anni d’oro della Ferrovia del Bernina, G. CaprezP. Pfeiffer, Edizioni A.S.; Poschiavo, un Mondo di
Valle, G. Masciani-P. Jaxa, ed. Libreria l’Idea.
Cartografia
Carta escursionistica Valposchiavo, 1:54.000,
Swisstopo. Trekking guide-Bike guide, Alta Rezia
(Valtellina, Valposchiavo, Engadina), 1:100.000,
Apt Valtellina-Ente Turistico Valposchiavo.
Indirizzi Utili
Svizzera Turismo: numero verde 00800.10020030
per informazioni, prenotazioni alberghiere e richiesta materiale gratuito; www.svizzera.it. Rhätische
Bahn-Ferrovia Retica: Tirano (tel. 0342.701353),
Poschiavo (tel. 081.885454), www.rhb.ch. Ente Turistico Valposchiavo, Stazione, 7742 Poschiavo-Grigioni-Svizzera; tel. 0041.81.8440571,
fax 0041.81.8441027; www.valposchiavo.ch: materiale informativo e offerte speciali (vacanze attive, mountain bike, natura, relax, famiglia).
Prefissi
Dall’Italia: 0041 + il numero senza lo 0. Dalla
Svizzera all’Italia: 0039 + il numero compreso lo
0. Verso i cellulari invece lo 0 andrà omesso.
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