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Mad.Pozzo 3/Settembre/Dic

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Mad.Pozzo 3/Settembre/Dic
1
ORARIO SACRE FUNZIONI
Dicembre - Gennaio
Dicembre
ore 10.00
15,22
16
16-24
25
28
31
4
7
ore 18.30
ore 17.30
ore 18.30
Santo Natale
ore 17.00
ore 19.00
Gennaio
ore 17.00
ore 17.15
Festività dell’Immacolata.
S. Messa parrocchiale e pellegrinaggio a Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio all’Immacolata
Venerdì d’Avvento
Rosario, s. Messa e catechesi mariana
Inaugurazione della Mostra dei Presepi che rimarrà aperta fino a domenica 7 gennaio
Novena Santo Natale
Orario festivo
Presepio vivente
S. Messa e Te Deum di ringraziamento
Presepio vivente
Concerto di Natale della Cappella Musicale di S.
Maria in Via.
Celebrazioni dei giorni feriali
ore 7.30 - 11.00 e 19.00
ore 8.00
ore 18.30
ore 19.30
Ogni mercoledì, ore 19.30
Santa Messa
Lodi
Rosario
Vespri
Lectio Divina
Ogni sabato e prefestivi
ore 7.30 e 11.00
ore 8.00
ore 19.00 e 20.00
S. Messa nella Cappella della
Madonna del Pozzo
Lodi
S. Messa prefestiva
Celebrazioni nei giorni festivi
ore 10.00
ore 9.00
S. Messa parrocchiale, 11.00 - 12.00 - 19.00 - 20.00 e 21.00
Lodi
Parrocchia S. Maria in Via – Via del Mortaro 24, 00187 Roma
Tel. 06 - 6976741/2/3 Fax 06 - 69767436
Spedizione in Abbonamento postale. Art. 2, comma 20/c legge 662/96 Filiale di Roma
8
La Madonna del Pozzo
3/2006
ANNO CENTENARIO
Sommario
3 Editoriale
5 Pagina di riflessione mariana
9 Frati dei Servi a S. Maria in Via:
fra Emilio m. Gallini
12 Vita del santuario
Celebrazioni centenarie
- Celebrazioni religiose
- L’attività pastorale
- Restauri e innovazioni
- Iniziative culturali
22 Omaggio poetico
23 Grazie e favori
24 Orario delle sacre funzioni
CHIESA DI S. MARIA IN VIA
La Madonna del Pozzo
Pubblicazione quadrimestrale
del Santuario di S. Maria in Via,
Via del Mortaro 24, 00187 Roma
Anno XLIV, n° 3
Settembre-Dicembre
Spedizione in Abbonamento postale
Art. 2, comma 20/c, legge 662/96
Direttore responsabile
Dr. Benito Corradini
Le offerte si possono far pervenire al
Santuario tramite versamento su
c/c postale n° 29227006
Autorizzazione del Tribunale
di Roma n. 18337 del 17.12.1980
Con approvazione ecclesiastica
Finito di stampare nel mese di Dicembre 2006
dalla “Leberit srl”
Via Aurelia, 308 - 00165 Roma
Notizie storiche
Nel 995 è menzionata in una bolla di Agapito II.
Nel 1063 dà il nome alla regione circostante.
Nel 1256, nella notte del 26 settembre, le acque
del pozzo nelle stalle del card. Pietro Capocci
rigurgitano improvvisamente ed una immagine di
Maria vi galleggia sopra. Informato del prodigio,
Alessandro IV la fa esporre, partecipando alla processione che la trasporta; il porporato le erige una
cappella.
Nel 1491 viene restaurata; molti altri restauri
saranno eseguiti nel 1716, 1723, 1730, 1758,
1773, 1857, 1899, 1933, 1989-92.
Nel 1494 è già menzionata come parrocchia.
Nel 1513 Leone X la concede ai Servi di Maria
residenti allora a S. Nicola in Arcione.
Nel 1541 eredita altare maggiore, campane e
lapidi gentilizie della demolita chiesa di S. Andrea
“ad columnas”.
Nel 1551 Giulio III l’erige in titolo cardinalizio.
Nel 1646 il Capitolo vaticano incorona la
Madonna del Pozzo.
Nel 1729 Benedetto XIII riconsacra il tempio.
Il 20 febbraio 1994, Giovanni Paolo II ha fatto
visita alla nostra parrocchia.
Grazie e favori
Molti devoti della Madonna del Pozzo ci scrivono per chiedere una preghiera, per
ringraziare di un favore ricevuto, per renderci partecipi della loro sofferenza e speranza, per sostenere il nostro bollettino. Ogni sera, al termine della Santa Messa, ci
rechiamo processionalmente davanti all’immagine della Madonna cantando la
“Salve Regina”, e affidiamo alla materna protezione di Maria gli amici, i benefattori, tutti i sofferenti nell’anima e nel corpo che si sono rivolti alla sua potente intercessione presso Dio. In questi ultimi mesi ci hanno dimostrato la loro gratitudine:
Agnelli Elisabetta, Ladispoli (Roma), Allasia Costanza, Cuneo; Alpedone Amodeo
Angelica, Basicò (Messina); Angelini Enrica, Ostia (Roma); Anselmi Anna Maria, Roma;
Antonellini Ilde, Roma; Antonetti Augusta, Roma; Argilli Marcella, Tivoli Terme
(Roma); Attinà Salvatore, Messina; Audino Giuseppe Alessandro, Roma; Audisio
Giuseppina, Lauriano (Torino); Babbi Antonio, Rimini; Baldoni Pia, Roma; Barberi
Maurizio, Roma; Bica Linda, Trapani; Bovini Adina, Collemarino (Ancona); Borgia Tina,
Nettuno (Roma); Bracalente Carolina, Roma; Bruschi Giovanni, Brescia; Buono Nicola,
Milano; Cabeza Esperanza, Roma; Caltavituro-Santulli Salvatore, Roma; Carani Dr
Alessandro, L’Aquila; Carapacchi Savino, Rieti; Carrea Margherita, Bologna; Casadei
Decesari, Forlì; Cataldo Giuseppina, Roma; Certo Giovanni Maria, Termine Cassola
(Vicenza); Cocchi Luciana, Roma; Condemi Dal Monte Liliana, Roma; De Dominicis
Adele, Roma; De Jesus Libia, Viterbo; De Lieto Chiara, Napoli; Del Monero Eli, Roma;
De Nito Maria, San Vittorino (Roma); Di Battista Sandro, Firenze; Di Bello Lidia, Roma;
Di Pasquale Luca, Roma; Di Tommaso Antonio, Roma; Fanucchi Rovai Lina, Palaia
(Pisa); Faraoni Aldo, Roma; Fiasco Ciaffi Valeria, Roma; Fioritti M. Giulia, Roma;
Franceschi Fernanda, Roma; Gallegati Peroni Anna, Ravenna; Giannini Caterina, Roma;
Goracci Livia, Roma; Giorgio Guerrina, Montegrotto Terme (Padova); Guerrina Marisa,
Acqui Terme (Alessandria); Guidi Mario, Rovigo; Hoffpauir Paola, Catania; Iadanza M.
Letizia, Frosinone; Ingargiola Antonino, Palermo; Ippolito Dott. Maria Cristina, Roma;
Jacomini Elio, Roma; Latini Anna Lisa, Villa S. Giovanni in Tuscia (Viterbo);
Locorotondo Nicola, Palermo; Loli Luigi, Roma; Longo Antonella, Roma; Lutrario
Paolo, Roma; Maggiolini Edy, Roma; Mariani Manuela, Roma; Marino Mario, Roma;
Matranga Aurora, Roma; Maurizi Adriana e Italo, Roma; Mennella Raffaella,
Casamicciola (Napoli); Montanaro Luigi, Roma; Mastroianni Anna, Roma; Nicolini
Elena, Massa; Olivieri Francesco, Roma; Onesti Giovanna, Roma; Origlia Salvatore,
Palermo; Palmieri Nicolina, Roma; Paolicelli Nunzio Vincenzo, Matera; Papandrea
Carmela, San Giovanni di Gerace (Reggio Calabria); Perrone Fedele, Roma;
Pierdominici A., Roma; Pini Francesca Romana, Roma; Pioppi Guido e Gabriella,
Bologna; Poggio Romana, Roma; Pomian Liliane, Roma; Principe Rosario, Napoli;
Propoli Orlando, Roma; Ramaioli Concetta, Pesaro; Riccioni Caprio Gabriella, Roma;
Roberti De Cesare Giulio, Castelluccio Inferiore (Potenza); Romano Giovanni, Roma;
Romani Avv. Giuseppe, Roma; Romiti Anna Maria, Catanzaro; Russo Restivo Anna
Maria, Roma; Russo Michela, Napoli; Saccoccia Rosa, Roma; Sanna Anna, Sassari; Santi
Nello, Campodenno (Trento); Santini dr Rinaldo, Roma; Sciacca Maria Elvira, Patti
(Messina); Selleri Antonietta, Lecce; Solimini Ida, Molfetta (Bari); Sommacall Pina,
Roma; Stallone Edda, Salemi (Trapani); Tasselli Gianfranco, Rieti; Torresi Giuseppe,
Pedara (Catania); Vetrella Enza, Roma; Vitale Elia, Salerno; Zannotti Boni Milena,
Roma; Zappasodi Annibale, Roma; Zitelli Vincenzo, Lana (Bolzano); Zuccalà Claudio e
Nella, Avola (Siracusa).
Il Dott. Benito Corradini illustra la Mostra pittorica.
Omaggio in versi a La Madonna del Pozzo
Se passa tanto davanti a la chiesa
de Santa Maria 'n fonno ar Tritone:
co’ la facciata bianca che l'ha resa
attraente e invitante a le perzone.
Se riesci a fermatte quatto quatto
s'arimove quarcosa dentro ar petto:
'gni vorta che rivedi quer ritratto
te senti ritornà quasi angioletto.
Sarà pecché è 'n'immaggine sentita
ch'aricorda momenti d'emozzione:
come qualcosa de Roma sparita,
in fonno tè rida 'na sensazzione.
Faremmo mejo a rivedesse ‘ntorno
cercanno de sarvà le tradizzioni:
er progresso travorge er nostro giorno,
e ce leva, purtroppo, le emozzioni!
22
B.C.
Editoriale
I frutti delle celebrazioni centenarie
le; sono anch’essi una preghiera.
Migliaia di fedeli, nel corso di quest’anno, si sono inginocchiati nella cappella della Madonna, hanno bevuto l’acqua
del suo Pozzo, hanno compiuto prolungate soste di preghiera, contribuendo al prolungarsi nella storia plurisecolare di questo santuario di un pellegrinaggio di pietà
del quale le celebrazioni centenarie hanno
inteso rappresentare una statio, ossia una
sosta particolarmente solenne di partecipazione corale. La tradizionale processione compiuta nella festa del Miracolo è
stata un momento di straordinaria pietà e
commozione. Mai come quest’anno sono
stati tanti i fedeli che vi hanno partecipato,
e il nostro quartiere, quotidianamente
popolato di frettolosi turisti, si è come fermato per volgere lo sguardo all’immagine della Madonna del Pozzo che ne attraversava le strade e i vicoli. Era l’immagine che ha vegliato su di esso per settecentocinquant’anni; l’immagine testimone
delle vicende liete e soprattutto tristi di
questa città; l’immagine appesa alle pareti di tante case della nostra parrocchia e di
molti devoti non soltanto di Roma. E da
N
ella prima pagina dei due precedenti numeri della nostra rivista
di quest’anno abbiamo parlato del senso e
dello spirito delle celebrazioni centenarie.
In questo numero, la cui pubblicazione
coincide con la chiusura di queste indimenticabili celebrazioni sarà bene riflettere sui loro frutti. Frutti che non sono certamente mancati, se si considera la così
larga e sentita partecipazione ad esse dei
parrocchiani di Santa Maria in Via e dei
tanti devoti della Beata Vergine del Pozzo.
Il pensiero va innanzitutto ai frutti
visibili e, per certi aspetti, materiali, quali i
restauri compiuti nella cappella della
Madonna del Pozzo, particolarmente del
bellissimo quadro che raffigura il primo
miracolo, il rifacimento dell’altare maggiore, il nuovo ambone nel presbiterio e il
restauro dell’organo. Si tratta di opere che,
grazie al sostegno di tanti devoti, sono
testimonianza duratura della riconoscenza
dei fedeli verso la nostra Madre
Santissima. Sotto questo aspetto, perciò,
queste opere non sono soltanto frutti visibili e per così dire materiali, ma esprimono
e tramandano un loro linguaggio spiritua-
ai nostri abbonati e lettori
ai devoti della Madonna del Pozzo
alle loro famiglie e a tutti i loro cari
l ’Augurio di gioiose festività natalizie
e di un sereno Anno nuovo
3
non avessero raccolto un invito alla conversione del cuore, non avessero sentito di
poter sperare nell’assistenza materna di
Maria sui loro cari.
La celebrazione del Natale ci veda nuovamente uniti davanti all’immagine della
Madonna Santissima. Come a Cana di
Galilea, Ella rivolge a noi le toccanti parole:
“Fate quello che vi dirà” (Giovanni 2,5). Da
sempre la Madre di Gesù ci rivolge l’invito
ad ascoltare ed a seguire il Signore.
Sullo stipite della porta di accesso
all’altare della Madonna nella splendida
basilica gotica di Monserrat, in Spagna,
sono incise queste parole: “Ostende nobis
Christum, et sufficit” (Mostraci Cristo, e
questo ci basta). Anche nel presepio Maria
ci presenta Cristo. È questa la missione
della Vergine Santissima, e l’acqua che
sgorga dal suo “pozzo” è immagine dell’acqua di vita eterna di cui ci si disseta
seguendo Cristo.
quell’immagine – tutti se ne rendevano
conto – sgorgava come un invito alla
fiducia, un invito a non temere, ma a contare sulla sua protezione.
Intorno a questa immagine, nei giorni
più solenni delle nostre celebrazioni centenarie, si sono riuniti i membri delle associazioni parrocchiali, i bambini, le famiglie, i malati, i componenti della Famiglia
dei Servi di Maria, gli artisti che hanno
voluto affidare ad un quadro la loro pietà
e persino chi ha voluto cantare la
Madonna del Pozzo in versi.
Tutto questo è stato bello e rimarrà a
lungo nel nostro ricordo, ma i frutti più
belli sono certamente quelli spirituali, i
frutti maturati nell’anima. Il pellegrinaggio alla cappella della Madonna del Pozzo
non sarebbe continuato, né avrebbe visto
crescere il numero dei partecipanti, se
tante persone che si sono in essa inginocchiate non avessero ricevuto una grazia,
S. Maria in Via, Presepe Napoletano.
4
Iniziative culturali
L'Accademia internazionale La Sponda, presieduta dal Dott. Benito Corradini,
d'intesa con la Comunità dei Servi di Maria della Parrocchia di Santa Maria in
Via, ha organizzato, quali manifestazioni collaterali alle celebrazioni centenarie,
una Mostra d’arte e un Omaggio alla poesia romanesca.
Particolarmente significativa è stata la Mostra dei "Ritratti della
Madonna del Pozzo", rimasta aperta in coincidenza delle principali celebrazioni centenarie di settembre. I quadri erano opera degli Artisti romani
Maurizio Bartoli Avveduti, Enrica Bonanni, Gaetana De Gangis, Valan e molto
apprezzati dai visitatori. La Mostra è stata inserita nella Mostra Collettiva di
Arti Figurative "Autunno Romano", alla quale hanno partecipato importanti
Artisti italiani e stranieri, tra i quali: Khalil Akkari, Angela Cacciotti, Angelo
Camerino, Antonella Cavallaro, Vincenzo Di Biase, Antonio Farina, Orlando
Gonnella, Claudio Magagnini, Olga Minardo, Aldo Riso, Sandro Trotti, Val,
Valan, Gaetano Vari, Vladimiro Verdat.
La Mostra è stata allestita nella Sala delle riunioni, appositamente ristrutturata
per l'occasione, per rendere le opere ben visibili ed adeguatamente in tono con
le migliori esposizioni a Roma.
Al termine della manifestazione, durante una apposita cerimonia, gli Artisti
autori dei "Ritratti della Madonna del Pozzo" hanno donato le opere alla
Comunità dei Servi di Maria.
Un altro significativo appuntamento culturale è stata la manifestazione "Romanità", in omaggio alla Poesia romanesca, svoltasi al Teatro de
Servi, in data 25 settembre. Con ospite d'onore il prof. Giorgio Carpaneto, insigne poeta e scrittore in dialetto romanesco, la manifestazione ha visto la presenza di esponenti della poesia romanesca e la lettura di significativi brani di poesie.
Alla performance poetica ha fatto da contesto l'esibizione della cantante Franca
Sebastiani. La presenza degli Artisti alle manifestazioni dei festeggiamenti in
onore della Madonna del Pozzo ha offerto una ulteriore e significativa presenza culturale e sociale dell'attività della Comunità della Parrocchia.
È stato pubblicato il volumetto: La Madonna del Pozzo. Grazie e favori.
Testimonianze, che riunisce le testimonianze su grazie ottenute per intercessione della Madonna del Pozzo, inviate negli ultimi decenni e, in parte, già
pubblicate sulla nostra rivista. Il volumetto sarà distribuito a Natale. Per la
Pasqua del 2007, sarà pubblicato un altro libro che riporterà l’ampia e profonda riflessione del prof. Aristide M. Serra sulle radici bibliche del titolo
“Madonna del Pozzo”.
21
* Ricostruzione ex novo dell’altare maggiore e dell’ambone con elementi originali del XVIII secolo
Il nuovo altare e l’ambone sono stati costruiti rielaborando e utilizzando materiali ed elementi architettonico decorativi di epoca settecentesca resi disponibili
dalla parrocchia.
L’altare ha la dimensione e una collocazione più armoniosa nel complesso degli
altri elementi presenti nel presbiterio. Il restauro e l’illuminazione fanno sì che, dell’altare, risalti la centralità che gli pè riconosciuta nella celebrazione dell’Eucaristia.
L’ambone, da dove si proclamano le sacre Scritture, è riuscito dignitoso, significativo e adatto alla sua funzione.
Le opere sono state magistralmente eseguite dalla Ditta Restauri Lignei di Roberto Sugaroni,
Acquapendente (Viterbo), con la collaborazione di Roberta Sugaroni e Giuseppe Brenci. I
marmi sono tornati a splendere per l’intervento di Gavino Spanedda.
L’opera di ripristino e di restauro è stata possibile grazie al contributo della famiglia
del Dott. Victor Ugo Ciuffa.
Durante tutti gli interventi di restauro ha prestato la sua assidua e preziosa opera
l’Impresa Carlo Picchetta.
Il nuovo altare maggiore e l’ambone.
20
Pagina di riflessione mariana
“Madonna del Pozzo”.
Origine e senso di un titolo
MARIA “POZZO DI ACQUA VIVA”
di ARISTIDE
M. SERRA
N
elle due precedenti riflessioni il prof. Aristide M. Serra ha parlato del
“pozzo” come simbolo della Parola di Dio testimoniata dalle Sacre
Scritture del popolo di Israele e della Persona di Gesù come “vero pozzo” di acqua
viva, in quanto Egli ha rivelato pienamente la Parola Divina che viene dal Padre.
In questa terza e ultima riflessione parliamo di Maria, “Pozzo di acqua viva”.
Riportiamo soltanto in sintesi questa terza riflessione del Prof. Serra, che sarà pubblicata integralmente nel volume che uscirà in occasione della prossima Pasqua.
Abbiamo già visto l'importanza che
assumono i "pozzi" nelle tradizioni dell'Antico Testamento. A motivo dell'“acqua” che contengono, essi divennero facilmente uno dei simboli più diffusi della
“Parola di Dio”. Gesù, essendo il compimento perfetto di questa Parola, è presentato come “il vero pozzo di acqua viva”.
PROCLO DI COSTANTINOPOLI (+446)
In una omelia sull'Annunciazione,
afferma: "Costei [Maria] è la tenda della
testimonianza. Da lei, dopo il tempo dell'embrione, di nove mesi, è uscito Gesù, il
vero Dio ... Lei è il quinto pozzo del vero
giuramento, nel quale scaturì l'acqua dell'immortalità nella pienezza della quinta
alleanza, mediante la venuta del Signore
nella carne. Infatti la prima Alleanza fu
scritta al tempo di Adamo, la seconda al
tempo di Noè, la terza al tempo di
Abramo, la quarta al tempo di Mosè, la
quinta infine al tempo del Signore".
La tradizione cristiana ha visto anche
in Maria il pozzo di acqua viva. Il fondamento di tale linguaggio figurativo è chiaramente la sua divina maternità. Lei portò
in grembo Gesù, sorgente/pozzo dell'acqua che è la sua Parola, resa operante in
noi dallo Spirito Santo. Avendo accolto
nell'intimo della sua persona tanto Dono,
il grembo della Santa Madre del Signore
apparve allo sguardo contemplativo dei
credenti come un mistico pozzo, traboccante di acqua vivificante.
Riferendosi al “pozzo del giuramento”, Proclo allude ad un episodio narrato
nel libro della Genesi (21,22-32), cioè all’alleanza, sancita da un giuramento, tra
Abramo e Abimelech per risolvere un contenzioso attinente ad un pozzo.
Ci limitiamo a raccogliere alcune voci
di prestigiosi autori del V-VI secolo che
salutano e acclamano la Santa Vergine
come un pozzo spirituale.
Sapendo che già nella tarda tradizione
biblica dell'Antico Testamento l'Alleanza
del Signore era concepita come un “giura5
mento” (cf. Luca 1,72-73), Proclo passa in
rassegna le principali “Alleanze” stipulate
dal Signore. Con spiccata sensibilità ecumenica, egli scandisce in cinque tappe le
alleanze suddette. Esse rispondono ai
nomi di Adamo (Genesi 2-3), Noè (Genesi
9,8-17), Abramo (Genesi 17,1-14), Mosè
(Esodo 19-24), Gesù (Matteo 1,1-25; Luca
1,26-38). L'Alleanza definitiva è quella
segnata dalla venuta di Cristo nella nostra
carne. In questa economia, Maria appare
come il vero “pozzo del giuramento”. In
Cristo, infatti, da lei generato, abbiamo
l'acqua dell'immortalità. La fede in Gesù è
l'acqua che sazia la sete di ogni vivente e
dona la vita eterna (Giovanni 4,10-15;
6,35.40).
Natale, scioglie così il suo carisma poetico:
"Betlemme ha riaperto l'Eden, andiamo a
vedere. Vi troviamo le delizie di un luogo
nascosto. Andiamo a prendere i beni del
paradiso in una grotta. Ivi è apparsa la
radice non irrorata, che germinò il perdono. Ivi si è trovato il pozzo, non scavato, al
quale Davide desiderò bere. Ivi una
Vergine, mettendo alla luce un bambino,
estinse subito la sete di Adamo e di
Davide. Affrettiamoci, perciò, ad andare
dove è nato, nuovo Bambino, il Dio prima
dei secoli".
Nel brano qui sopra citato, Romano il
Melode accenna ad un episodio relativo al
re Davide, in lotta coi Filistei. Era il tempo
estivo della mietitura. Davide si trovava
nella fortezza di Adullàm, mentre un presidio dei Filistei era in Betlemme. Davide,
angustiato dall'arsura, espresse un deside-
CRISIPPO DI GERUSALEMME (+479)
In una omelia sull'annuncio dell'angelo a Maria, egli commenta: "“Rallegrati,
piena di grazia, il Signore è con te” (Luca
1,28) ... La voce dell'arcangelo Gabriele termina con queste parole il suo saluto. È conveniente che noi invece aggiungiamo una
lode più ampia a quel saluto, ispirandoci ai
profeti. Rallegrati, dunque, per sempre;
rallegrati, o piena di grazia ... Rallegrati,
perla che supera ogni valore. Rallegrati, o
vite carica di bei grappoli. Rallegrati, o
nube di quella pioggia che offre bevanda
alle anime dei santi. Rallegrati, pozzo dell'acqua sempre viva. Rallegrati, o arbusto
ardente di fuoco spirituale e che tuttavia
non si consuma mai ... ".
Fiorenzo M. Gobbo, 1960. Vetrata nella Cappella
della Madonna del Pozzo
Come si vede, fra i titoli mariani che
Crisippo moltiplica sulla scia del saluto di
Gabriele vi è quello di “pozzo dell'acqua
sempre viva”.
ROMANO IL MELODE (+560 circa)
Questo celebre poeta dell'antichità
orientale, in uno dei suoi celebri inni sul
6
tutta la decorazione in possesso della famiglia Bedini. La volta della Cappella,
restaurata e illuminata, favorisce ancor più la sosta in preghiera davanti all’Immagine della Madonna del Pozzo.
* Quadro del miracolo del Pozzo (artista caravaggesco, 1606 ca.)
La tela rappresenta il miracolo del pozzo. Oggi collocata sulla parete sinistra della
cappella-santuario, si trovava sulla controfacciata della chiesa, inserita in una nicchia oggi in parte coperta dalla grande bussola in legno necessaria nel sec. XVIII per
permettere il passaggio della macchina processionale dell'Addolorata. Il restauro ha
permesso invece di leggere bene le caratteristiche stilistiche dell'opera riconducibile
ad un artista caravaggesco di inizio Seicento. La data di realizzazione potrebbe essere il 1606, in occasione del 350° anniversario del miracolo. Nelle vesti del cardinale
Capocci è stato raffigurato il cardinale Roberto Bellarmino, titolare della chiesa di
Santa Maria in Via dal 1599 al 1621, per la quale promosse numerosi lavori di restauro.
Il restauro ha restituito i colori originali e ha permesso di leggere particolari
prima nascosti dalla polvere e dalle ripinture per precedenti restauri.
Restauratore: Fabio Piacentini con la collaborazione di Anna Botto, Ingrid Basile e Federica
Cecchetti. Alta sorveglianza della Soprintendenza PSAE del Lazio.
Il restauro è stato possibile grazie al contributo del dott. Luigi Catemario in memoria di donna Elena Tittoni Preziosi.
19
Attività pastorale
Tre soprattutto le iniziative pastorali che hanno contrassegnato i giorni più
solenni delle celebrazioni centenarie: la Giornata del malato, l’Incontro della Famiglia
dei Servi di Maria di Roma, l’Incontro con i poveri.
La Giornata del malato è stata dedicata soprattutto ai malati della parrocchia,
accompagnati dai loro familiari. Il momento di preghiera in chiesa si atteneva ad un
formulario preparato dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute e distribuito ai presenti. Sebbene non numerosi, i malati hanno vissuto un momento di vera
condivisione che si è concluso in grande serenità con il rinfresco loro offerto nel chiostro del convento.
L’Incontro della Famiglia dei Servi di Maria di Roma ha avuto luogo il pomeriggio di domenica 24 settembre. I frati Servi di Maria contano a Roma cinque comunità (La Curia generalizia a San Marcello, la Comunità di Formazione internazionale
e la Comunità di Studio della Pontifìcia Facoltà Teologica Marianum al Gianicolo, e
la Comunità dei 7 Santi Fondatori a piazza Salerno); numerose poi le comunità di
Suore Serve di Maria e le Fraternità dell’Ordine Secolare Servitano, Dopo il momento di preghiera, l’incontro fraterno si è concluso nel chiostro del convento dove è
stato offerto ai partecipanti un rinfresco.
L’Incontro con i poveri ha avuto luogo lunedì 25 settembre. Numerosi i partecipanti che, con grande dignità, hanno accettato di riunirsi per una breve preghiera,
cui ha fatto seguito il pranzo preparato per loro nel chiostro del convento. Hanno
servito alcune signore collaboratrici della parrocchia. A ciascun povero è stato anche
consegnato un ricordo della Madonna del Pozzo. È intento del Consiglio pastorale
della parrocchia far sì che questo incontro – peraltro preparato dalla settimanale
distribuzione ai poveri di un pacco viveri – possa essere seguito da altre iniziative
caritative di carattere comunitario.
Restauri e innovazioni in chiesa
* Restauro della Cappella della Madonna del Pozzo
La decorazione fu eseguita dal pittore Michelangelo Bedini nell'anno 1948 usando la tempera all'uovo per le parti figurative e la tempera a colla per la parte strettamente decorativa. Tutta la decorazione risultava ricoperta da uno spesso strato di
polvere nera e presentava molte macchie oscure causate da umidità. L’Incoronazione della Vergine risultava la più disastrata perché in parte ridipinta nel precedente restauro. Parte della decorazione era scolorita e in via di polverizzazione e gli ori
che ornano il perimetro delle cornici decorative dei riquadri erano quasi del tutto
spariti o anneriti.
Il prof. Attilio Bedini, figlio del pittore Michelangelo, ha eseguito il restauro con particolare cura e a regola d’arte, tenendo presente la documentazione fotografica di
18
rio: "Se qualcuno mi desse da bere l'acqua
del pozzo che è vicino alla porta di
Betlemme!". Tre dei suoi guerrieri più
validi compirono un'impresa coraggiosa.
Attraversarono il campo dei Filistei, attinsero l'acqua dal pozzo che era all'ingresso
di Betlemme e la portarono a Davide (2
Samuele 23, 13-16; 2 Cronache 11,15-18).
dal suolo (Genesi 2,7). Nel nuovo giardino
dell'Eden, che è la persona di Maria, Dio
(il Padre) crea l'umanità del Figlio suo
dalla carne di lei.
Maria, inoltre, è salutata come "fontana/pozzo di acque vive e ruscelli che
sgorgano dal Libano" (Cantica 4,15).
Insomma, Maria di Nazaret, in virtù dello
Spirito Santo, ha concepito e portato in
grembo il Verbo Divino, che era presso
Dio (Giovanni 1,1-2), nel cuore del Padre,
ed era la sorgente della vita (Giovanni 1,4).
A seguito di questo meraviglioso evento,
il grembo di Maria divenne quasi un pozzo
spirituale, che accolse le acque vive
dell'“eterna sapienza”. Infatti quando il
Verbo Divino prese carne in Maria, si
adempì in pienezza l'eterna sapienza,
ossia il progetto d'amore che Dio aveva
concepito fin dall'eternità, prima che il
Quel pozzo, nella rilettura poetica di
Romano il Melode, diventa figura profetica di Maria. Dal suo grembo, come da un
pozzo spirituale, un giorno, e proprio a
Betlemme, sarebbe apparso uomo fra gli
uomini il Figlio di Dio. Con Lui, Adamo
torna a danzare nell'Eden.
RUPERTO DI DEUTZ (+1130)
Ruperto di Deutz (1070/1075-1133)
nel Commento integrale al Cantico dei
Cantici, in relazione al nostro argomento,
riporta le parole in cui l'amato dice all'amata: "Giardino chiuso tu sei, sorella mia
sposa, giardino chiuso, fontana sigillata ...
che irrora i giardini, pozzo di acque vive e
ruscelli che sgorgano dal Libano" (Cantico
4,12.15). Ruperto converte queste parole
in altrettante lodi che Gesù, l'Amato,
rivolge a Maria sua madre, l'Amata. Ella è
" giardino" (v.12) e "pozzo/fontana di
acque vive" (v.15).
Fiorenzo M. Gobbo, 1960. Vetrata nella Cappella
della Madonna del Pozzo
In quanto "giardino", Maria è posta in
parallelo col giardino dell'Eden. Scrive
Ruperto: "Quello [cioè l'Eden] è il giardino antico, il giardino terrestre; questo
[cioè Maria] è il giardino nuovo, il giardino terrestre. Entrambi li ha piantati l'unico e medesimo Signore Dio. In quello, Dio
pose l'uomo che aveva formato (Genesi
2,8), in questo formò l'Uomo [Gesù] che in
principio era Dio presso di lui (Giovanni
1,1-2.14".
Nell'antico giardino dell'Eden, il
Signore Dio plasmò l'uomo con polvere
7
mondo fosse creato. A questo disegno rendevano testimonianza tutte “le Scritture
di verità”, cioè le pagine della Sacra
Scrittura, che sono come fiumi di acqua
viva. Nascendo da Maria, Gesù - pozzo
dell'eterna sapienza - con la dottrina del
suo Vangelo irrigò tutta la terra attraverso
la Chiesa, da lui edificata e fatta crescere
nel mondo intero.
E tale, per quanto possiamo ricavare
dall'insieme della documentazione in
nostro possesso, sembra essere stata l'origine del nostro Santuario, nella notte del
26-27 settembre 1256. Un'icona bizantina
della Vergine venne a galla sulle acque di
un pozzo situato nelle stalle del card.
Pietro Capocci. Da quella notte santa, per
il fluire ininterrotto di oltre sette secoli,
Maria offre il suo volto alla contemplazione e all'amore di quanti la invocano in
questa sua casa. Lo sguardo di “quegli
occhi suoi misericordiosi” intenerisce
mente e cuore. A tutti Ella ripete il consiglio che un giorno rivolse ai servi delle
nozze di Cana: "Quanto Egli vi dirà, fatelo" (Giovanni 2,5). Bevendo “l'acqua della
Madonna”, sentiremo ancor più la brama
di bere l'acqua che Gesù ci dona. Quando
accogliamo la Parola evangelica, sotto
l'impulso dello Spirito Santo, allora anche
la nostra persona si converte in un pozzo
spirituale. Lo ha promesso Gesù, quando
diceva alla samaritana: "Chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete.
Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in
lui sorgente di acqua che zampilla per la
vita eterna" (Giovanni 4,14).
Conclusione
Possiamo renderci conto delle ricchezze racchiuse nel titolo “Madonna del
Pozzo”. Esso rinvia all'Incarnazione, che è
il nucleo vitale della nostra fede. Il grembo
della Santa Vergine è il “pozzo” dal quale
sono rifluite sul mondo le acque salutari
che sgorgano dalla Persona di Gesù.
Si comprende, pertanto, come la pietà
dei fedeli abbia voluto onorare la
“Madonna del Pozzo” con fantasia creativa, educata dallo Spirito Santo. A volte si
erigeva, dedicandola alla Vergine, una
chiesa o una semplice edicola là dove sorgeva un pozzo o una sorgente d'acqua.
Oppure si appendeva un'immagine della
Madonna all'interno del pozzo stesso, o
nelle sue immediate vicinanze.
Fra Umberto M. Scalabrini
nuovo priore della comunità di S. Maria in Via
Nato a Carpineti (Reggio Emilia) nel 1940, ordinato sacerdote nel 1969, padre Umberto M.
Scalabrini, dopo un'esperienza di vita contemplativa (1973-1981) e di permanenza in una comunità
vocazionale, è stato per undici anni (1986-1997)
missionario in Acre (Amazzonia, Brasile), dove ha
ricoperto anche gli uffici di parroco e di maestro
formazione. Rientrato in Italia, è stato maestro di
formazione a Ronzano (2000-2003) e parroco a
Budrio (Bologna) nel triennio 2003-2006. A S.
Maria in Via ricopre l’ufficio di priore, di Vicario
parrocchiale e di Vice-Maestro di formazione.
8
incentrata sul tema biblico e liturgico dell'acqua. Nella omelia, S.E. il Vescovo
mette in luce il significato più profondo e teologico della devozione "alla Madonna
del pozzo", devozione che deve andare oltre quel segno miracoloso. Il vero significato e messaggio è racchiuso nell'essere di Maria Vergine, "fonte della salvezza".
Al termine della Santa Messa, inizia la processione attraverso le vie del centro circostanti la Parrocchia. È un susseguirsi vivacissimo di colori e di presenze: gli
stendardi delle confraternite, i personaggi in costume storico, la banda musicale e
tante tante persone di ogni età e di ogni ceto e razza.
Canti mariani intervallati dalla preghiera del santo Rosario e tante fiaccole accese
che, nella semioscurità della sera, ci accompagnano con la loro luce tenue e
discreta nei vicoli più solitari, quasi addormentati del quartiere e nel suggestivo,
affollatissimo scenario della piazza della fontana di Trevi. È certamente un'apparizione non comune quel corteo religioso introdotto dalla bellissima icona della
Madonna del Pozzo e seguito da una folla che, incurante del luogo notoriamente
più profano che sacro, canta con fede vigorosa: "Vergin Santa che accogli benigna
chi ti invoca con tenera fede, volgi lo sguardo dall'alta tua sede alle preci di un
popol fedel...".Deh! Proteggi tra tanti perigli i tuoi figli, o Regina del ciel.” “Di nostra
vita tu sei la stella...".
All'improvviso la gente che affolla i vari locali di ristoro e di divertimento attorno,
tace, osserva, si interroga, accenna un segno di croce, mormora una preghiera tra
le labbra, volge lo sguardo alla "Vergine, fonte della salvezza". Nel sottofondo si
ode solo lo scroscio potente dell'acqua della fontana di Trevi che si getta nella
grande vasca sottostante. Il pensiero corre al nostro Battesimo quando, purificati
dalla malizia del male originario, siamo entrati a far parte della famiglia dei figli di
Dio e di Maria, Madre di tutto il genere umano”.
IL NOSTRO GRAZIE A QUANTI HANNO CONTRIBUITO ALL’OPERA DEI RESTAURI
Riportiamo i nomi di quanti hanno voluto inviare nominativamente il loro contributo per
coprire le spese dei restauri. Ringraziamo anche quanti hanno preferito mantenere l’anonimato o hanno versato il loro contributo nell’apposita cassetta posta nella Cappella
della Madonna del Pozzo.
Banca Popolare di Lodi, Barchiesi Roberto, Benaglia Fabrizio, Benedetti Francesca, Borgia
Tina, Bottiglione Fiorenza, Bressi Nicola, Cabras Famiglia, Carani Alessandro, Catemario
Luigi, Cherubini Alberto e Angela, Ciavatta Agostini Maddalena, Cinelli Massimo, Ciuffa Victor
Ugo, Crescibeni Maria, Crudi Stefano, D'Antonio Antonietta, Dessì Roberto, Elisabetta,
Dragonetti Silvana, Fabiani Luigia, Faieta Antonietta, Fiasco Isabella, Fiasco Ciaffi Valeria,
Fiore Vincenzo, Fulvio Bruno, Gargano Murphy Gina, Greco Paola, Grifoni Patrizio, Israel ,
Lanzillotta Anna Maria, Lar Nova Esperança, Lauciello Carla, Loida San Miguel, Loss Ierta,
Marco e Andrea. Martini Luigi, Massone Velia, Mastroianni Anna, Moncayo Zarina, Monero
Elide, Moschetto Enza, Olivetti Laura, Olivieri Francesca, Passaro Rosa, Picchetta Carlo,
Pomian Liliane, Pomponi Fabrizio e Graziella, Procaccini Luciana, Ricasoli Enrico, Ricasoli
Silvia e Iolanda, Romeres Fedele, Ruggeri Andrea, Salva Carla, Santarpino Maria Rosaria,
Sganga Raffaella, Sinapi Famiglia, Solfanelli Annina, Spigaroli Roberto, Spigaroli Margherita,
Stallone Edda, Terafina Pasqua, Toscano Graziella e Salvatore, Travaglini Giovanni, Trovato
Gaetano e Maria, Valeriani Emanuela, Vizentin Delia, Zendroni Mariacarla, Zuccalà Claudio
e Nella.
17
ci costumi, sembravano incarnare la plurisecolare continuità della devozione dei
Romani alla Madonna del Pozzo. Canti e preghiere erano guidati dal parroco
padre Paolo M. Erthler. Attraversando piazza Fontana di Trevi i tanti turisti che si
trovavano sul posto hanno in silenzio e ammirazione seguito il passaggio della
processione.
Riportiamo parte della cronaca della celebrazione eucaristica e della processione
pubblicata da Sr Renata Fanti, delle Serve di Maria SS.ma Addolorata di Firenze
nella rivista del loro Istituto Nella Luce di Maria (settembre 2006).
“È mercoledì, gli impegni della scuola sono un po' più leggeri del solito per cui decidiamo Madre Angela, Suor Antonella, Suor Annalisa, Suor Bianca Nelly, Suor
Agnese e, la sottoscritta, Suor Renata, di rispondere affermativamente, con la
nostra presenza, all'invito che i nostri Padri della Comunità-parrocchia di S. Maria
in Via, in Largo Chigi, ci hanno rivolto per il 750° anniversario del primo miracolo
della "Madonna del Pozzo". Il pensiero va all’evento straordinario e miracoloso
avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 settembre dell'anno 1256. […] Il processo canonico comprovò il miracolo e il papa Alessandro IV fece collocare l’immagine della
Madonna in una cappella presso il pozzo da dove era riemersa. Da allora la
Madonna del Pozzo concede grazie e guarigioni anche per mezzo dell'acqua del
pozzo che viene bevuta con devozione e recata ai malati.
Nella chiesa stipatissima, illuminata a giorno, Mons. Mandara, Vescovo ausiliare
per il settore Centro della città di Roma, presiede la Celebrazione eucaristica, tutta
16
Frati dei Servi a S. Maria in Via
Fra Emilio M. Gallini
V. B.
N
on possiamo lasciar trascorrere le celebrazioni centenarie senza ricordare l’amatissimo fra Emilio M. Gallini, frate Servo di Maria che, per cinquant’anni (1950-2000), fu al servizio della chiesa e sempre presente nella
Cappella della Madonna del Pozzo. In occasione della visita del Santo Padre
Giovanni Paolo II alla nostra parrocchia e santuario, fra Emilio ebbe la gioia di
essere accanto al papa quando il Santo Padre bevve l’acqua del “Pozzo” della
Madonna. Quell’immagine, che qui riproduciamo, fu per lui motivo di grande e
commossa fierezza.
Più di un devoto della Madonna del
Pozzo non frequentatore abituale della
nostra chiesa perché residente lontano
da Roma, recatosi al “Pozzo” in occasione delle celebrazioni centenarie, non
sapendo della morte di fra Emilio avvenuta il 22 agosto dell’anno 2000, ha chiesto di lui. Per anni lo aveva visto in chiesa sostare in preghiera; anzi, entrare in
chiesa e incontrare fra Emilio, era un
Fra Emilio in occasione della visita di Giovanni Paolo II a S. Maria in Via (20.02.1994).
9
tutt’uno. Fra Emilio, per S. Maria in Via,
era una sorta di istituzione. Assegnato a
questa comunità nel 1950, vi rimase fino
alla vigilia della morte.
Montefano in provincia di Macerata),
fra Emilio era stato mandato a Santa
Maria in Via, quando Roma viveva il
Giubileo del “gran ritorno e del gran
perdono”, indetto da Pio XII. Nella
nostra comunità ebbe l’incarico di occuparsi di vigilare in chiesa, di preparare
le sacre funzioni, di essere a disposizione dei fedeli che frequentavano la
Cappella della Madonna del Pozzo.
Nato a Mirabello, in provincia di
Ferrara, nel 1919, era entrato nell’Ordine dei Servi di Maria come fratello non-chierico, o come si diceva allora,
come fratello converso: una categoria di
frati oggi in forte calo numerico, ma
sempre contrassegnata da figure straordinarie, raramente affidate alla memoria storica.
Frate umile, di carattere riservato,
silenziosamente operoso e molto premuroso nei confronti dei suoi confratelli, trascorreva l’intera giornata accanto
alla Madonna del Pozzo, servendo i
devoti a aiutando i bisognosi. I suoi confratelli non lo sentirono mai dire: “Sono
stanco!”.
Dopo essere stato di famiglia in
alcune comunità della sua Provincia
religiosa di appartenenza (Eremo di
Ronzano, alla periferia di Bologna,
Pesaro, Bologna, Ancona, Senigallia,
E. D’Andrea, S. Maria in Via nella ricostruzione grafica.
10
Momenti della solenne celebrazione eucaristica.
15
Celebrazioni religiose
Dei momenti religiosi più solenni, ricordiamo:
La Veglia di preghiera
È iniziata alle ore 21.00 del 26 settembre, con la celebrazione dell’Ave Maria secondo il testo preparato dall’insigne liturgista Servo di Maria fra Ignazio M. Calabuig
(+2005) e si è conclusa alle ore 24.00. Essa ha visto una considerevole partecipazione di fedeli. Alcune riflessioni condotte dal parroco p. Paolo M. Erthler sono state
intercalate da preghiere, quali le Litanie del pellegrino Servo di Maria, e la Supplica dei
Servi. Al termine della celebrazione eucaristica, presieduta da p. Francesco
Lampugnani, Sacramentino e Rettore di S. Claudio, i celebranti si sono recati processionalmente alla Cappella della Madonna con il canto della Salve Regina. La
Veglia è terminata con la recita di una bella Preghiera alla Madonna del Pozzo.
La solenne concelebrazione eucaristica
Nella chiesa affollatissima la concelebrazione eucaristica del 27 settembre è stata
presieduta dal Vescovo Ausiliare per il Centro storico di Roma Mons. Ernesto
Mandara, concelebranti il Priore provinciale dei Servi di Maria padre Cesare M.
Antonelli, il parroco padre Paolo M. Erthler, il priore padre Carlo M. Della
Tommasina e gli altri frati della comunità, assistiti dai membri delle associazioni
parrocchiali.
Nella sua sentita e profonda omelia, Mons. Mandara ha sottolineato soprattutto la
centralità della pietà mariana nella vita di ogni cristiano, non tralasciando di ricordare l’impegno dei Servi di Maria che, da cinquecento anni officiano questa parrocchia e santuario, nel tener viva la devozione alla Madonna del Pozzo.
Splendida l’esecuzione della Messa cantata da parte della Cappella Musicale di S.
Maria in Via.
La processione per le vie del quartiere Trevi
Secondo programma, il percorso della processione è stato più lungo di quello degli
scorsi anni ed ha compreso le seguenti vie della parrocchia: Via S. Maria in Via,
Muratte, Fontana di Trevi, Lavatore, Panetteria, Stamperia, Fontana di Trevi, San
Vincenzo, Umiltà, delle Vergini, S. Maria in Via. Preparata e accompagnata dal
complesso bandistico musicale “Compatrum” di Monte Compatri, la processione
è stata un momento di grande e commossa partecipazione popolare. I fedeli, con
fiaccole accese precedevano e seguivano l’immagine della Madonna, attorno alla
quale erano il Vescovo Mons. Mandara, i religiosi Servi di Maria, i sacerdoti, i religiosi e le religiose sia Servi di Maria sia di altri istituti presenti in parrocchia.
Particolarmente suggestiva la partecipazione dei “figuranti” che, con i loro classi14
Chi, entrando in chiesa, non lo vedeva, chiedeva sempre di lui. Anche quando la malattia lo colpì severamente fece
di tutto per non mancare alla sua presenza accanto alla cappella della
Madonna.
Nonostante l’insistenza della comunità, fra Emilio non volle mai prendersi
periodi di vacanze. Trovava anche il
tempo per aggiornarsi con la lettura di
libri e riviste su vari temi, così da sorprendere i fratelli quando rompeva il
suo attento ascolto con puntualizzazioni sagge e battute rispettosamente ironiche. Non parlava mai di sé, ma era
attentissimo alle necessità dei confratelli. Di molti poveri assidui della parrocchia conosceva la storia personale e
familiare e faceva di tutto per aiutarli.
Per questo lo cercavano, anche perché
nell’aiutarli sapeva farlo con semplicità
e serenità, senza mai umiliarli.
Costretto, negli ultimi tempi, alla
quasi immobilità, non si lamentò mai
della sua condizione. In qualsiasi situazione, sapeva di poter pregare, e questo
fece fino alla fine.
Le sue esequie, sebbene celebrate in
pieno agosto, videro la presenza di
numerosi confratelli e di moltissimi
fedeli.
I suoi resti mortali riposano nella
Cappella dei Servi di Maria del cimitero
monumentale del Verano di Roma.
In una delle pochissime circostanze
in cui riuscii a scambiare qualche parola
con lui, gli dissi che San Vincenzo
de Paoli, prima di morire, aveva raccomandato ai suoi figli spirituali di pregare sempre il Signore perché perdonasse
loro le umiliazioni inflitte ai poveri
nel prestar loro aiuto. Non mi rispose,
ma mi guardò come per dire: “Lo sapevo!”.
RITROVATE
Alle celebrazioni centenarie è mancata la sua presenza, ma lui, dal cielo, è
stato certamente accanto a noi, insieme
allo stuolo di fedeli e devoti della
Madonna del Pozzo che, per 750 anni
l’hanno pregata e onorata nella
Cappella che, per fra Emilio, fu davvero
la sua seconda casa.
E RICONSEGNATE
DUE PREGEVOLI STATUE DEL
PRESEPE
NAPOLETANO
Il 27 settembre 2006, i Carabinieri della Tutela del patrimonio
Culturale, Sezione Antiquariato, hanno restituito al parroco, p. Paolo M.
Erthler, due molto pregevoli statue del Presepe Napoletano, derubate
nel 1982 e ultimamente ritrovate. Le due statue, raffiguranti due figure
di donna, sono in buono stato di conservazione. La coincidenza del ritrovamento e della restituzione con la festa della Madonna del Pozzo è stata
motivo di particolare soddisfazione per i tanti ammiratori del nostro bellissimo Presepe Napoletano, esposto permanentemente nella nostra
chiesa.
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Vita del santuario
Celebrazioni centenarie
INDULGENZA PLENARIA
CONCESSA IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI CENTENARIE
Dal 23 al 29 settembre 2006, durante le celebrazioni del 750° anniversario del
primo miracolo della Madonna del Pozzo, il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso l’Indulgenza Plenaria a quanti visitassero la nostra chiesa, recitando il Padre
nostro e il Credo e, confessati e comunicati, una preghiera secondo le intenzioni del
Santo Padre. L’Indulgenza plenaria si poteva conseguire una volta al giorno con
possibilità di applicarla sia per i vivi sia in suffragio dei defunti. Riportiamo il testo
del Documento della Santa Sede tradotto in italiano.
PAENITENTIARIA APOSTOLICA
Prot. N. 374/06/1
BEATISSIMO PADRE
il P. Paolo M. Erthler, O. S. M., Parroco di S. Maria in Via in Roma, espone alla Santità
Vostra quanto segue:
II prossimo 26 settembre 2006 ricorre il 750° anniversario del miracolo che diede
origine alla cappella, detta della Madonna del Pozzo, nella chiesa parrocchiale di
S. Maria in Via. Nel corso dei secoli, per intercessione della Santa Vergine, il Signore
ha operato e continua ad operare abbondanti grazie spirituali e corporali, tra le quali,
veri miracoli - come attestano numerosi documenti antichi e recenti dell'archivio parrocchiale - in favore dei fedeli che devotamente venerano la Madonna in quella cappella e bevono dell'acqua di quell'antico pozzo, al quale attinse anche il Sommo
Pontefice Giovanni Paolo II di v. m. (20 febbraio 1994).
Per commemorare con spirito riconoscente il fatto storico, sono state organizzate
nella chiesa e nella parrocchia di S. Maria in Via, nei giorni dal 23 al 29 del prossimo
settembre, particolari celebrazioni liturgiche e altre iniziative di pietà e di carità,
secondo il seguente calendario:
23 settembre: Giornata dei malati.
12
24 settembre: Giornata della Famiglia dei Servi di Maria (ai quali da secoli è affidata
la cura pastorale della chiesa di S. Maria in Via), con la partecipazione dei Religiosi e Religiose e del loro Ordine Secolare.
25 settembre: Giornata dei bambini.
26 settembre: Giornata delle famiglie della parrocchia.
27 settembre: Giornata principale delle celebrazioni: numerose SS. Messe, e solenne
celebrazione eucaristica alle ore 19.00, seguita dalla processione per le
vie della parrocchia.
28 settembre: Incontri di preghiera e di studio delle Associazioni e dei Gruppi parrocchiali.
29 settembre: Preghiere e opere di carità, con offerta del pranzo per i poveri.
Per favorire gli scopi spirituali delle celebrazioni giubilari il Parroco chiede
umilmente alla Santità Vostra per i fedeli che devotamente vi parteciperanno il dono
dell'Indulgenza plenaria.
Che della grazia, ecc.
Il 22 Luglio 2006
LA PENITENZIERIA APOSTOLICA, su mandato del Sommo Pontefice, volentieri concede ai fedeli l’Indulgenza Plenaria da lucrare nei giorni suindicati alle solite condizioni (confessione sacramentale, Comunione eucaristica e orazione secondo
l’intenzione del Sommo Pontefice), con animo pienamente libero dal desiderio del
peccato, se nella suddetta chiesa o nell’ambito della medesima parrocchia prenderanno parte a qualche celebrazione o, almeno in privato, davanti all’immagine della
Beata Vergine Maria “del Pozzo”, reciteranno devotamente il Padre nostro, il Credo
e l’Ave Maria.
Per favorire una devota partecipazione alle sacre funzioni, è stato
distribuito, nel corso delle celebrazioni, un libretto di 50 pagine dal
titolo Preghiere del cristiano. In copertina reca l’immagine della
Madonna del Pozzo e, al suo interno, le Preghiere della tradizione cristiana, le Preghiere allo Spirito Santo, le Preghiere alla Vergine, i
Misteri del Rosario, la Corona dell’Addolorata e le Formule della
nostra fede.
13
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