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Mad.Pozzo 3/Settembre/Dic
1 ORARIO SACRE FUNZIONI Dicembre - Gennaio Dicembre ore 10.00 15,22 16 16-24 25 28 31 4 7 ore 18.30 ore 17.30 ore 18.30 Santo Natale ore 17.00 ore 19.00 Gennaio ore 17.00 ore 17.15 Festività dell’Immacolata. S. Messa parrocchiale e pellegrinaggio a Piazza di Spagna per il tradizionale omaggio all’Immacolata Venerdì d’Avvento Rosario, s. Messa e catechesi mariana Inaugurazione della Mostra dei Presepi che rimarrà aperta fino a domenica 7 gennaio Novena Santo Natale Orario festivo Presepio vivente S. Messa e Te Deum di ringraziamento Presepio vivente Concerto di Natale della Cappella Musicale di S. Maria in Via. Celebrazioni dei giorni feriali ore 7.30 - 11.00 e 19.00 ore 8.00 ore 18.30 ore 19.30 Ogni mercoledì, ore 19.30 Santa Messa Lodi Rosario Vespri Lectio Divina Ogni sabato e prefestivi ore 7.30 e 11.00 ore 8.00 ore 19.00 e 20.00 S. Messa nella Cappella della Madonna del Pozzo Lodi S. Messa prefestiva Celebrazioni nei giorni festivi ore 10.00 ore 9.00 S. Messa parrocchiale, 11.00 - 12.00 - 19.00 - 20.00 e 21.00 Lodi Parrocchia S. Maria in Via – Via del Mortaro 24, 00187 Roma Tel. 06 - 6976741/2/3 Fax 06 - 69767436 Spedizione in Abbonamento postale. Art. 2, comma 20/c legge 662/96 Filiale di Roma 8 La Madonna del Pozzo 3/2006 ANNO CENTENARIO Sommario 3 Editoriale 5 Pagina di riflessione mariana 9 Frati dei Servi a S. Maria in Via: fra Emilio m. Gallini 12 Vita del santuario Celebrazioni centenarie - Celebrazioni religiose - L’attività pastorale - Restauri e innovazioni - Iniziative culturali 22 Omaggio poetico 23 Grazie e favori 24 Orario delle sacre funzioni CHIESA DI S. MARIA IN VIA La Madonna del Pozzo Pubblicazione quadrimestrale del Santuario di S. Maria in Via, Via del Mortaro 24, 00187 Roma Anno XLIV, n° 3 Settembre-Dicembre Spedizione in Abbonamento postale Art. 2, comma 20/c, legge 662/96 Direttore responsabile Dr. Benito Corradini Le offerte si possono far pervenire al Santuario tramite versamento su c/c postale n° 29227006 Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 18337 del 17.12.1980 Con approvazione ecclesiastica Finito di stampare nel mese di Dicembre 2006 dalla “Leberit srl” Via Aurelia, 308 - 00165 Roma Notizie storiche Nel 995 è menzionata in una bolla di Agapito II. Nel 1063 dà il nome alla regione circostante. Nel 1256, nella notte del 26 settembre, le acque del pozzo nelle stalle del card. Pietro Capocci rigurgitano improvvisamente ed una immagine di Maria vi galleggia sopra. Informato del prodigio, Alessandro IV la fa esporre, partecipando alla processione che la trasporta; il porporato le erige una cappella. Nel 1491 viene restaurata; molti altri restauri saranno eseguiti nel 1716, 1723, 1730, 1758, 1773, 1857, 1899, 1933, 1989-92. Nel 1494 è già menzionata come parrocchia. Nel 1513 Leone X la concede ai Servi di Maria residenti allora a S. Nicola in Arcione. Nel 1541 eredita altare maggiore, campane e lapidi gentilizie della demolita chiesa di S. Andrea “ad columnas”. Nel 1551 Giulio III l’erige in titolo cardinalizio. Nel 1646 il Capitolo vaticano incorona la Madonna del Pozzo. Nel 1729 Benedetto XIII riconsacra il tempio. Il 20 febbraio 1994, Giovanni Paolo II ha fatto visita alla nostra parrocchia. Grazie e favori Molti devoti della Madonna del Pozzo ci scrivono per chiedere una preghiera, per ringraziare di un favore ricevuto, per renderci partecipi della loro sofferenza e speranza, per sostenere il nostro bollettino. Ogni sera, al termine della Santa Messa, ci rechiamo processionalmente davanti all’immagine della Madonna cantando la “Salve Regina”, e affidiamo alla materna protezione di Maria gli amici, i benefattori, tutti i sofferenti nell’anima e nel corpo che si sono rivolti alla sua potente intercessione presso Dio. In questi ultimi mesi ci hanno dimostrato la loro gratitudine: Agnelli Elisabetta, Ladispoli (Roma), Allasia Costanza, Cuneo; Alpedone Amodeo Angelica, Basicò (Messina); Angelini Enrica, Ostia (Roma); Anselmi Anna Maria, Roma; Antonellini Ilde, Roma; Antonetti Augusta, Roma; Argilli Marcella, Tivoli Terme (Roma); Attinà Salvatore, Messina; Audino Giuseppe Alessandro, Roma; Audisio Giuseppina, Lauriano (Torino); Babbi Antonio, Rimini; Baldoni Pia, Roma; Barberi Maurizio, Roma; Bica Linda, Trapani; Bovini Adina, Collemarino (Ancona); Borgia Tina, Nettuno (Roma); Bracalente Carolina, Roma; Bruschi Giovanni, Brescia; Buono Nicola, Milano; Cabeza Esperanza, Roma; Caltavituro-Santulli Salvatore, Roma; Carani Dr Alessandro, L’Aquila; Carapacchi Savino, Rieti; Carrea Margherita, Bologna; Casadei Decesari, Forlì; Cataldo Giuseppina, Roma; Certo Giovanni Maria, Termine Cassola (Vicenza); Cocchi Luciana, Roma; Condemi Dal Monte Liliana, Roma; De Dominicis Adele, Roma; De Jesus Libia, Viterbo; De Lieto Chiara, Napoli; Del Monero Eli, Roma; De Nito Maria, San Vittorino (Roma); Di Battista Sandro, Firenze; Di Bello Lidia, Roma; Di Pasquale Luca, Roma; Di Tommaso Antonio, Roma; Fanucchi Rovai Lina, Palaia (Pisa); Faraoni Aldo, Roma; Fiasco Ciaffi Valeria, Roma; Fioritti M. Giulia, Roma; Franceschi Fernanda, Roma; Gallegati Peroni Anna, Ravenna; Giannini Caterina, Roma; Goracci Livia, Roma; Giorgio Guerrina, Montegrotto Terme (Padova); Guerrina Marisa, Acqui Terme (Alessandria); Guidi Mario, Rovigo; Hoffpauir Paola, Catania; Iadanza M. Letizia, Frosinone; Ingargiola Antonino, Palermo; Ippolito Dott. Maria Cristina, Roma; Jacomini Elio, Roma; Latini Anna Lisa, Villa S. Giovanni in Tuscia (Viterbo); Locorotondo Nicola, Palermo; Loli Luigi, Roma; Longo Antonella, Roma; Lutrario Paolo, Roma; Maggiolini Edy, Roma; Mariani Manuela, Roma; Marino Mario, Roma; Matranga Aurora, Roma; Maurizi Adriana e Italo, Roma; Mennella Raffaella, Casamicciola (Napoli); Montanaro Luigi, Roma; Mastroianni Anna, Roma; Nicolini Elena, Massa; Olivieri Francesco, Roma; Onesti Giovanna, Roma; Origlia Salvatore, Palermo; Palmieri Nicolina, Roma; Paolicelli Nunzio Vincenzo, Matera; Papandrea Carmela, San Giovanni di Gerace (Reggio Calabria); Perrone Fedele, Roma; Pierdominici A., Roma; Pini Francesca Romana, Roma; Pioppi Guido e Gabriella, Bologna; Poggio Romana, Roma; Pomian Liliane, Roma; Principe Rosario, Napoli; Propoli Orlando, Roma; Ramaioli Concetta, Pesaro; Riccioni Caprio Gabriella, Roma; Roberti De Cesare Giulio, Castelluccio Inferiore (Potenza); Romano Giovanni, Roma; Romani Avv. Giuseppe, Roma; Romiti Anna Maria, Catanzaro; Russo Restivo Anna Maria, Roma; Russo Michela, Napoli; Saccoccia Rosa, Roma; Sanna Anna, Sassari; Santi Nello, Campodenno (Trento); Santini dr Rinaldo, Roma; Sciacca Maria Elvira, Patti (Messina); Selleri Antonietta, Lecce; Solimini Ida, Molfetta (Bari); Sommacall Pina, Roma; Stallone Edda, Salemi (Trapani); Tasselli Gianfranco, Rieti; Torresi Giuseppe, Pedara (Catania); Vetrella Enza, Roma; Vitale Elia, Salerno; Zannotti Boni Milena, Roma; Zappasodi Annibale, Roma; Zitelli Vincenzo, Lana (Bolzano); Zuccalà Claudio e Nella, Avola (Siracusa). Il Dott. Benito Corradini illustra la Mostra pittorica. Omaggio in versi a La Madonna del Pozzo Se passa tanto davanti a la chiesa de Santa Maria 'n fonno ar Tritone: co’ la facciata bianca che l'ha resa attraente e invitante a le perzone. Se riesci a fermatte quatto quatto s'arimove quarcosa dentro ar petto: 'gni vorta che rivedi quer ritratto te senti ritornà quasi angioletto. Sarà pecché è 'n'immaggine sentita ch'aricorda momenti d'emozzione: come qualcosa de Roma sparita, in fonno tè rida 'na sensazzione. Faremmo mejo a rivedesse ‘ntorno cercanno de sarvà le tradizzioni: er progresso travorge er nostro giorno, e ce leva, purtroppo, le emozzioni! 22 B.C. Editoriale I frutti delle celebrazioni centenarie le; sono anch’essi una preghiera. Migliaia di fedeli, nel corso di quest’anno, si sono inginocchiati nella cappella della Madonna, hanno bevuto l’acqua del suo Pozzo, hanno compiuto prolungate soste di preghiera, contribuendo al prolungarsi nella storia plurisecolare di questo santuario di un pellegrinaggio di pietà del quale le celebrazioni centenarie hanno inteso rappresentare una statio, ossia una sosta particolarmente solenne di partecipazione corale. La tradizionale processione compiuta nella festa del Miracolo è stata un momento di straordinaria pietà e commozione. Mai come quest’anno sono stati tanti i fedeli che vi hanno partecipato, e il nostro quartiere, quotidianamente popolato di frettolosi turisti, si è come fermato per volgere lo sguardo all’immagine della Madonna del Pozzo che ne attraversava le strade e i vicoli. Era l’immagine che ha vegliato su di esso per settecentocinquant’anni; l’immagine testimone delle vicende liete e soprattutto tristi di questa città; l’immagine appesa alle pareti di tante case della nostra parrocchia e di molti devoti non soltanto di Roma. E da N ella prima pagina dei due precedenti numeri della nostra rivista di quest’anno abbiamo parlato del senso e dello spirito delle celebrazioni centenarie. In questo numero, la cui pubblicazione coincide con la chiusura di queste indimenticabili celebrazioni sarà bene riflettere sui loro frutti. Frutti che non sono certamente mancati, se si considera la così larga e sentita partecipazione ad esse dei parrocchiani di Santa Maria in Via e dei tanti devoti della Beata Vergine del Pozzo. Il pensiero va innanzitutto ai frutti visibili e, per certi aspetti, materiali, quali i restauri compiuti nella cappella della Madonna del Pozzo, particolarmente del bellissimo quadro che raffigura il primo miracolo, il rifacimento dell’altare maggiore, il nuovo ambone nel presbiterio e il restauro dell’organo. Si tratta di opere che, grazie al sostegno di tanti devoti, sono testimonianza duratura della riconoscenza dei fedeli verso la nostra Madre Santissima. Sotto questo aspetto, perciò, queste opere non sono soltanto frutti visibili e per così dire materiali, ma esprimono e tramandano un loro linguaggio spiritua- ai nostri abbonati e lettori ai devoti della Madonna del Pozzo alle loro famiglie e a tutti i loro cari l ’Augurio di gioiose festività natalizie e di un sereno Anno nuovo 3 non avessero raccolto un invito alla conversione del cuore, non avessero sentito di poter sperare nell’assistenza materna di Maria sui loro cari. La celebrazione del Natale ci veda nuovamente uniti davanti all’immagine della Madonna Santissima. Come a Cana di Galilea, Ella rivolge a noi le toccanti parole: “Fate quello che vi dirà” (Giovanni 2,5). Da sempre la Madre di Gesù ci rivolge l’invito ad ascoltare ed a seguire il Signore. Sullo stipite della porta di accesso all’altare della Madonna nella splendida basilica gotica di Monserrat, in Spagna, sono incise queste parole: “Ostende nobis Christum, et sufficit” (Mostraci Cristo, e questo ci basta). Anche nel presepio Maria ci presenta Cristo. È questa la missione della Vergine Santissima, e l’acqua che sgorga dal suo “pozzo” è immagine dell’acqua di vita eterna di cui ci si disseta seguendo Cristo. quell’immagine – tutti se ne rendevano conto – sgorgava come un invito alla fiducia, un invito a non temere, ma a contare sulla sua protezione. Intorno a questa immagine, nei giorni più solenni delle nostre celebrazioni centenarie, si sono riuniti i membri delle associazioni parrocchiali, i bambini, le famiglie, i malati, i componenti della Famiglia dei Servi di Maria, gli artisti che hanno voluto affidare ad un quadro la loro pietà e persino chi ha voluto cantare la Madonna del Pozzo in versi. Tutto questo è stato bello e rimarrà a lungo nel nostro ricordo, ma i frutti più belli sono certamente quelli spirituali, i frutti maturati nell’anima. Il pellegrinaggio alla cappella della Madonna del Pozzo non sarebbe continuato, né avrebbe visto crescere il numero dei partecipanti, se tante persone che si sono in essa inginocchiate non avessero ricevuto una grazia, S. Maria in Via, Presepe Napoletano. 4 Iniziative culturali L'Accademia internazionale La Sponda, presieduta dal Dott. Benito Corradini, d'intesa con la Comunità dei Servi di Maria della Parrocchia di Santa Maria in Via, ha organizzato, quali manifestazioni collaterali alle celebrazioni centenarie, una Mostra d’arte e un Omaggio alla poesia romanesca. Particolarmente significativa è stata la Mostra dei "Ritratti della Madonna del Pozzo", rimasta aperta in coincidenza delle principali celebrazioni centenarie di settembre. I quadri erano opera degli Artisti romani Maurizio Bartoli Avveduti, Enrica Bonanni, Gaetana De Gangis, Valan e molto apprezzati dai visitatori. La Mostra è stata inserita nella Mostra Collettiva di Arti Figurative "Autunno Romano", alla quale hanno partecipato importanti Artisti italiani e stranieri, tra i quali: Khalil Akkari, Angela Cacciotti, Angelo Camerino, Antonella Cavallaro, Vincenzo Di Biase, Antonio Farina, Orlando Gonnella, Claudio Magagnini, Olga Minardo, Aldo Riso, Sandro Trotti, Val, Valan, Gaetano Vari, Vladimiro Verdat. La Mostra è stata allestita nella Sala delle riunioni, appositamente ristrutturata per l'occasione, per rendere le opere ben visibili ed adeguatamente in tono con le migliori esposizioni a Roma. Al termine della manifestazione, durante una apposita cerimonia, gli Artisti autori dei "Ritratti della Madonna del Pozzo" hanno donato le opere alla Comunità dei Servi di Maria. Un altro significativo appuntamento culturale è stata la manifestazione "Romanità", in omaggio alla Poesia romanesca, svoltasi al Teatro de Servi, in data 25 settembre. Con ospite d'onore il prof. Giorgio Carpaneto, insigne poeta e scrittore in dialetto romanesco, la manifestazione ha visto la presenza di esponenti della poesia romanesca e la lettura di significativi brani di poesie. Alla performance poetica ha fatto da contesto l'esibizione della cantante Franca Sebastiani. La presenza degli Artisti alle manifestazioni dei festeggiamenti in onore della Madonna del Pozzo ha offerto una ulteriore e significativa presenza culturale e sociale dell'attività della Comunità della Parrocchia. È stato pubblicato il volumetto: La Madonna del Pozzo. Grazie e favori. Testimonianze, che riunisce le testimonianze su grazie ottenute per intercessione della Madonna del Pozzo, inviate negli ultimi decenni e, in parte, già pubblicate sulla nostra rivista. Il volumetto sarà distribuito a Natale. Per la Pasqua del 2007, sarà pubblicato un altro libro che riporterà l’ampia e profonda riflessione del prof. Aristide M. Serra sulle radici bibliche del titolo “Madonna del Pozzo”. 21 * Ricostruzione ex novo dell’altare maggiore e dell’ambone con elementi originali del XVIII secolo Il nuovo altare e l’ambone sono stati costruiti rielaborando e utilizzando materiali ed elementi architettonico decorativi di epoca settecentesca resi disponibili dalla parrocchia. L’altare ha la dimensione e una collocazione più armoniosa nel complesso degli altri elementi presenti nel presbiterio. Il restauro e l’illuminazione fanno sì che, dell’altare, risalti la centralità che gli pè riconosciuta nella celebrazione dell’Eucaristia. L’ambone, da dove si proclamano le sacre Scritture, è riuscito dignitoso, significativo e adatto alla sua funzione. Le opere sono state magistralmente eseguite dalla Ditta Restauri Lignei di Roberto Sugaroni, Acquapendente (Viterbo), con la collaborazione di Roberta Sugaroni e Giuseppe Brenci. I marmi sono tornati a splendere per l’intervento di Gavino Spanedda. L’opera di ripristino e di restauro è stata possibile grazie al contributo della famiglia del Dott. Victor Ugo Ciuffa. Durante tutti gli interventi di restauro ha prestato la sua assidua e preziosa opera l’Impresa Carlo Picchetta. Il nuovo altare maggiore e l’ambone. 20 Pagina di riflessione mariana “Madonna del Pozzo”. Origine e senso di un titolo MARIA “POZZO DI ACQUA VIVA” di ARISTIDE M. SERRA N elle due precedenti riflessioni il prof. Aristide M. Serra ha parlato del “pozzo” come simbolo della Parola di Dio testimoniata dalle Sacre Scritture del popolo di Israele e della Persona di Gesù come “vero pozzo” di acqua viva, in quanto Egli ha rivelato pienamente la Parola Divina che viene dal Padre. In questa terza e ultima riflessione parliamo di Maria, “Pozzo di acqua viva”. Riportiamo soltanto in sintesi questa terza riflessione del Prof. Serra, che sarà pubblicata integralmente nel volume che uscirà in occasione della prossima Pasqua. Abbiamo già visto l'importanza che assumono i "pozzi" nelle tradizioni dell'Antico Testamento. A motivo dell'“acqua” che contengono, essi divennero facilmente uno dei simboli più diffusi della “Parola di Dio”. Gesù, essendo il compimento perfetto di questa Parola, è presentato come “il vero pozzo di acqua viva”. PROCLO DI COSTANTINOPOLI (+446) In una omelia sull'Annunciazione, afferma: "Costei [Maria] è la tenda della testimonianza. Da lei, dopo il tempo dell'embrione, di nove mesi, è uscito Gesù, il vero Dio ... Lei è il quinto pozzo del vero giuramento, nel quale scaturì l'acqua dell'immortalità nella pienezza della quinta alleanza, mediante la venuta del Signore nella carne. Infatti la prima Alleanza fu scritta al tempo di Adamo, la seconda al tempo di Noè, la terza al tempo di Abramo, la quarta al tempo di Mosè, la quinta infine al tempo del Signore". La tradizione cristiana ha visto anche in Maria il pozzo di acqua viva. Il fondamento di tale linguaggio figurativo è chiaramente la sua divina maternità. Lei portò in grembo Gesù, sorgente/pozzo dell'acqua che è la sua Parola, resa operante in noi dallo Spirito Santo. Avendo accolto nell'intimo della sua persona tanto Dono, il grembo della Santa Madre del Signore apparve allo sguardo contemplativo dei credenti come un mistico pozzo, traboccante di acqua vivificante. Riferendosi al “pozzo del giuramento”, Proclo allude ad un episodio narrato nel libro della Genesi (21,22-32), cioè all’alleanza, sancita da un giuramento, tra Abramo e Abimelech per risolvere un contenzioso attinente ad un pozzo. Ci limitiamo a raccogliere alcune voci di prestigiosi autori del V-VI secolo che salutano e acclamano la Santa Vergine come un pozzo spirituale. Sapendo che già nella tarda tradizione biblica dell'Antico Testamento l'Alleanza del Signore era concepita come un “giura5 mento” (cf. Luca 1,72-73), Proclo passa in rassegna le principali “Alleanze” stipulate dal Signore. Con spiccata sensibilità ecumenica, egli scandisce in cinque tappe le alleanze suddette. Esse rispondono ai nomi di Adamo (Genesi 2-3), Noè (Genesi 9,8-17), Abramo (Genesi 17,1-14), Mosè (Esodo 19-24), Gesù (Matteo 1,1-25; Luca 1,26-38). L'Alleanza definitiva è quella segnata dalla venuta di Cristo nella nostra carne. In questa economia, Maria appare come il vero “pozzo del giuramento”. In Cristo, infatti, da lei generato, abbiamo l'acqua dell'immortalità. La fede in Gesù è l'acqua che sazia la sete di ogni vivente e dona la vita eterna (Giovanni 4,10-15; 6,35.40). Natale, scioglie così il suo carisma poetico: "Betlemme ha riaperto l'Eden, andiamo a vedere. Vi troviamo le delizie di un luogo nascosto. Andiamo a prendere i beni del paradiso in una grotta. Ivi è apparsa la radice non irrorata, che germinò il perdono. Ivi si è trovato il pozzo, non scavato, al quale Davide desiderò bere. Ivi una Vergine, mettendo alla luce un bambino, estinse subito la sete di Adamo e di Davide. Affrettiamoci, perciò, ad andare dove è nato, nuovo Bambino, il Dio prima dei secoli". Nel brano qui sopra citato, Romano il Melode accenna ad un episodio relativo al re Davide, in lotta coi Filistei. Era il tempo estivo della mietitura. Davide si trovava nella fortezza di Adullàm, mentre un presidio dei Filistei era in Betlemme. Davide, angustiato dall'arsura, espresse un deside- CRISIPPO DI GERUSALEMME (+479) In una omelia sull'annuncio dell'angelo a Maria, egli commenta: "“Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te” (Luca 1,28) ... La voce dell'arcangelo Gabriele termina con queste parole il suo saluto. È conveniente che noi invece aggiungiamo una lode più ampia a quel saluto, ispirandoci ai profeti. Rallegrati, dunque, per sempre; rallegrati, o piena di grazia ... Rallegrati, perla che supera ogni valore. Rallegrati, o vite carica di bei grappoli. Rallegrati, o nube di quella pioggia che offre bevanda alle anime dei santi. Rallegrati, pozzo dell'acqua sempre viva. Rallegrati, o arbusto ardente di fuoco spirituale e che tuttavia non si consuma mai ... ". Fiorenzo M. Gobbo, 1960. Vetrata nella Cappella della Madonna del Pozzo Come si vede, fra i titoli mariani che Crisippo moltiplica sulla scia del saluto di Gabriele vi è quello di “pozzo dell'acqua sempre viva”. ROMANO IL MELODE (+560 circa) Questo celebre poeta dell'antichità orientale, in uno dei suoi celebri inni sul 6 tutta la decorazione in possesso della famiglia Bedini. La volta della Cappella, restaurata e illuminata, favorisce ancor più la sosta in preghiera davanti all’Immagine della Madonna del Pozzo. * Quadro del miracolo del Pozzo (artista caravaggesco, 1606 ca.) La tela rappresenta il miracolo del pozzo. Oggi collocata sulla parete sinistra della cappella-santuario, si trovava sulla controfacciata della chiesa, inserita in una nicchia oggi in parte coperta dalla grande bussola in legno necessaria nel sec. XVIII per permettere il passaggio della macchina processionale dell'Addolorata. Il restauro ha permesso invece di leggere bene le caratteristiche stilistiche dell'opera riconducibile ad un artista caravaggesco di inizio Seicento. La data di realizzazione potrebbe essere il 1606, in occasione del 350° anniversario del miracolo. Nelle vesti del cardinale Capocci è stato raffigurato il cardinale Roberto Bellarmino, titolare della chiesa di Santa Maria in Via dal 1599 al 1621, per la quale promosse numerosi lavori di restauro. Il restauro ha restituito i colori originali e ha permesso di leggere particolari prima nascosti dalla polvere e dalle ripinture per precedenti restauri. Restauratore: Fabio Piacentini con la collaborazione di Anna Botto, Ingrid Basile e Federica Cecchetti. Alta sorveglianza della Soprintendenza PSAE del Lazio. Il restauro è stato possibile grazie al contributo del dott. Luigi Catemario in memoria di donna Elena Tittoni Preziosi. 19 Attività pastorale Tre soprattutto le iniziative pastorali che hanno contrassegnato i giorni più solenni delle celebrazioni centenarie: la Giornata del malato, l’Incontro della Famiglia dei Servi di Maria di Roma, l’Incontro con i poveri. La Giornata del malato è stata dedicata soprattutto ai malati della parrocchia, accompagnati dai loro familiari. Il momento di preghiera in chiesa si atteneva ad un formulario preparato dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute e distribuito ai presenti. Sebbene non numerosi, i malati hanno vissuto un momento di vera condivisione che si è concluso in grande serenità con il rinfresco loro offerto nel chiostro del convento. L’Incontro della Famiglia dei Servi di Maria di Roma ha avuto luogo il pomeriggio di domenica 24 settembre. I frati Servi di Maria contano a Roma cinque comunità (La Curia generalizia a San Marcello, la Comunità di Formazione internazionale e la Comunità di Studio della Pontifìcia Facoltà Teologica Marianum al Gianicolo, e la Comunità dei 7 Santi Fondatori a piazza Salerno); numerose poi le comunità di Suore Serve di Maria e le Fraternità dell’Ordine Secolare Servitano, Dopo il momento di preghiera, l’incontro fraterno si è concluso nel chiostro del convento dove è stato offerto ai partecipanti un rinfresco. L’Incontro con i poveri ha avuto luogo lunedì 25 settembre. Numerosi i partecipanti che, con grande dignità, hanno accettato di riunirsi per una breve preghiera, cui ha fatto seguito il pranzo preparato per loro nel chiostro del convento. Hanno servito alcune signore collaboratrici della parrocchia. A ciascun povero è stato anche consegnato un ricordo della Madonna del Pozzo. È intento del Consiglio pastorale della parrocchia far sì che questo incontro – peraltro preparato dalla settimanale distribuzione ai poveri di un pacco viveri – possa essere seguito da altre iniziative caritative di carattere comunitario. Restauri e innovazioni in chiesa * Restauro della Cappella della Madonna del Pozzo La decorazione fu eseguita dal pittore Michelangelo Bedini nell'anno 1948 usando la tempera all'uovo per le parti figurative e la tempera a colla per la parte strettamente decorativa. Tutta la decorazione risultava ricoperta da uno spesso strato di polvere nera e presentava molte macchie oscure causate da umidità. L’Incoronazione della Vergine risultava la più disastrata perché in parte ridipinta nel precedente restauro. Parte della decorazione era scolorita e in via di polverizzazione e gli ori che ornano il perimetro delle cornici decorative dei riquadri erano quasi del tutto spariti o anneriti. Il prof. Attilio Bedini, figlio del pittore Michelangelo, ha eseguito il restauro con particolare cura e a regola d’arte, tenendo presente la documentazione fotografica di 18 rio: "Se qualcuno mi desse da bere l'acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!". Tre dei suoi guerrieri più validi compirono un'impresa coraggiosa. Attraversarono il campo dei Filistei, attinsero l'acqua dal pozzo che era all'ingresso di Betlemme e la portarono a Davide (2 Samuele 23, 13-16; 2 Cronache 11,15-18). dal suolo (Genesi 2,7). Nel nuovo giardino dell'Eden, che è la persona di Maria, Dio (il Padre) crea l'umanità del Figlio suo dalla carne di lei. Maria, inoltre, è salutata come "fontana/pozzo di acque vive e ruscelli che sgorgano dal Libano" (Cantica 4,15). Insomma, Maria di Nazaret, in virtù dello Spirito Santo, ha concepito e portato in grembo il Verbo Divino, che era presso Dio (Giovanni 1,1-2), nel cuore del Padre, ed era la sorgente della vita (Giovanni 1,4). A seguito di questo meraviglioso evento, il grembo di Maria divenne quasi un pozzo spirituale, che accolse le acque vive dell'“eterna sapienza”. Infatti quando il Verbo Divino prese carne in Maria, si adempì in pienezza l'eterna sapienza, ossia il progetto d'amore che Dio aveva concepito fin dall'eternità, prima che il Quel pozzo, nella rilettura poetica di Romano il Melode, diventa figura profetica di Maria. Dal suo grembo, come da un pozzo spirituale, un giorno, e proprio a Betlemme, sarebbe apparso uomo fra gli uomini il Figlio di Dio. Con Lui, Adamo torna a danzare nell'Eden. RUPERTO DI DEUTZ (+1130) Ruperto di Deutz (1070/1075-1133) nel Commento integrale al Cantico dei Cantici, in relazione al nostro argomento, riporta le parole in cui l'amato dice all'amata: "Giardino chiuso tu sei, sorella mia sposa, giardino chiuso, fontana sigillata ... che irrora i giardini, pozzo di acque vive e ruscelli che sgorgano dal Libano" (Cantico 4,12.15). Ruperto converte queste parole in altrettante lodi che Gesù, l'Amato, rivolge a Maria sua madre, l'Amata. Ella è " giardino" (v.12) e "pozzo/fontana di acque vive" (v.15). Fiorenzo M. Gobbo, 1960. Vetrata nella Cappella della Madonna del Pozzo In quanto "giardino", Maria è posta in parallelo col giardino dell'Eden. Scrive Ruperto: "Quello [cioè l'Eden] è il giardino antico, il giardino terrestre; questo [cioè Maria] è il giardino nuovo, il giardino terrestre. Entrambi li ha piantati l'unico e medesimo Signore Dio. In quello, Dio pose l'uomo che aveva formato (Genesi 2,8), in questo formò l'Uomo [Gesù] che in principio era Dio presso di lui (Giovanni 1,1-2.14". Nell'antico giardino dell'Eden, il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere 7 mondo fosse creato. A questo disegno rendevano testimonianza tutte “le Scritture di verità”, cioè le pagine della Sacra Scrittura, che sono come fiumi di acqua viva. Nascendo da Maria, Gesù - pozzo dell'eterna sapienza - con la dottrina del suo Vangelo irrigò tutta la terra attraverso la Chiesa, da lui edificata e fatta crescere nel mondo intero. E tale, per quanto possiamo ricavare dall'insieme della documentazione in nostro possesso, sembra essere stata l'origine del nostro Santuario, nella notte del 26-27 settembre 1256. Un'icona bizantina della Vergine venne a galla sulle acque di un pozzo situato nelle stalle del card. Pietro Capocci. Da quella notte santa, per il fluire ininterrotto di oltre sette secoli, Maria offre il suo volto alla contemplazione e all'amore di quanti la invocano in questa sua casa. Lo sguardo di “quegli occhi suoi misericordiosi” intenerisce mente e cuore. A tutti Ella ripete il consiglio che un giorno rivolse ai servi delle nozze di Cana: "Quanto Egli vi dirà, fatelo" (Giovanni 2,5). Bevendo “l'acqua della Madonna”, sentiremo ancor più la brama di bere l'acqua che Gesù ci dona. Quando accogliamo la Parola evangelica, sotto l'impulso dello Spirito Santo, allora anche la nostra persona si converte in un pozzo spirituale. Lo ha promesso Gesù, quando diceva alla samaritana: "Chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna" (Giovanni 4,14). Conclusione Possiamo renderci conto delle ricchezze racchiuse nel titolo “Madonna del Pozzo”. Esso rinvia all'Incarnazione, che è il nucleo vitale della nostra fede. Il grembo della Santa Vergine è il “pozzo” dal quale sono rifluite sul mondo le acque salutari che sgorgano dalla Persona di Gesù. Si comprende, pertanto, come la pietà dei fedeli abbia voluto onorare la “Madonna del Pozzo” con fantasia creativa, educata dallo Spirito Santo. A volte si erigeva, dedicandola alla Vergine, una chiesa o una semplice edicola là dove sorgeva un pozzo o una sorgente d'acqua. Oppure si appendeva un'immagine della Madonna all'interno del pozzo stesso, o nelle sue immediate vicinanze. Fra Umberto M. Scalabrini nuovo priore della comunità di S. Maria in Via Nato a Carpineti (Reggio Emilia) nel 1940, ordinato sacerdote nel 1969, padre Umberto M. Scalabrini, dopo un'esperienza di vita contemplativa (1973-1981) e di permanenza in una comunità vocazionale, è stato per undici anni (1986-1997) missionario in Acre (Amazzonia, Brasile), dove ha ricoperto anche gli uffici di parroco e di maestro formazione. Rientrato in Italia, è stato maestro di formazione a Ronzano (2000-2003) e parroco a Budrio (Bologna) nel triennio 2003-2006. A S. Maria in Via ricopre l’ufficio di priore, di Vicario parrocchiale e di Vice-Maestro di formazione. 8 incentrata sul tema biblico e liturgico dell'acqua. Nella omelia, S.E. il Vescovo mette in luce il significato più profondo e teologico della devozione "alla Madonna del pozzo", devozione che deve andare oltre quel segno miracoloso. Il vero significato e messaggio è racchiuso nell'essere di Maria Vergine, "fonte della salvezza". Al termine della Santa Messa, inizia la processione attraverso le vie del centro circostanti la Parrocchia. È un susseguirsi vivacissimo di colori e di presenze: gli stendardi delle confraternite, i personaggi in costume storico, la banda musicale e tante tante persone di ogni età e di ogni ceto e razza. Canti mariani intervallati dalla preghiera del santo Rosario e tante fiaccole accese che, nella semioscurità della sera, ci accompagnano con la loro luce tenue e discreta nei vicoli più solitari, quasi addormentati del quartiere e nel suggestivo, affollatissimo scenario della piazza della fontana di Trevi. È certamente un'apparizione non comune quel corteo religioso introdotto dalla bellissima icona della Madonna del Pozzo e seguito da una folla che, incurante del luogo notoriamente più profano che sacro, canta con fede vigorosa: "Vergin Santa che accogli benigna chi ti invoca con tenera fede, volgi lo sguardo dall'alta tua sede alle preci di un popol fedel...".Deh! Proteggi tra tanti perigli i tuoi figli, o Regina del ciel.” “Di nostra vita tu sei la stella...". All'improvviso la gente che affolla i vari locali di ristoro e di divertimento attorno, tace, osserva, si interroga, accenna un segno di croce, mormora una preghiera tra le labbra, volge lo sguardo alla "Vergine, fonte della salvezza". Nel sottofondo si ode solo lo scroscio potente dell'acqua della fontana di Trevi che si getta nella grande vasca sottostante. Il pensiero corre al nostro Battesimo quando, purificati dalla malizia del male originario, siamo entrati a far parte della famiglia dei figli di Dio e di Maria, Madre di tutto il genere umano”. IL NOSTRO GRAZIE A QUANTI HANNO CONTRIBUITO ALL’OPERA DEI RESTAURI Riportiamo i nomi di quanti hanno voluto inviare nominativamente il loro contributo per coprire le spese dei restauri. Ringraziamo anche quanti hanno preferito mantenere l’anonimato o hanno versato il loro contributo nell’apposita cassetta posta nella Cappella della Madonna del Pozzo. Banca Popolare di Lodi, Barchiesi Roberto, Benaglia Fabrizio, Benedetti Francesca, Borgia Tina, Bottiglione Fiorenza, Bressi Nicola, Cabras Famiglia, Carani Alessandro, Catemario Luigi, Cherubini Alberto e Angela, Ciavatta Agostini Maddalena, Cinelli Massimo, Ciuffa Victor Ugo, Crescibeni Maria, Crudi Stefano, D'Antonio Antonietta, Dessì Roberto, Elisabetta, Dragonetti Silvana, Fabiani Luigia, Faieta Antonietta, Fiasco Isabella, Fiasco Ciaffi Valeria, Fiore Vincenzo, Fulvio Bruno, Gargano Murphy Gina, Greco Paola, Grifoni Patrizio, Israel , Lanzillotta Anna Maria, Lar Nova Esperança, Lauciello Carla, Loida San Miguel, Loss Ierta, Marco e Andrea. Martini Luigi, Massone Velia, Mastroianni Anna, Moncayo Zarina, Monero Elide, Moschetto Enza, Olivetti Laura, Olivieri Francesca, Passaro Rosa, Picchetta Carlo, Pomian Liliane, Pomponi Fabrizio e Graziella, Procaccini Luciana, Ricasoli Enrico, Ricasoli Silvia e Iolanda, Romeres Fedele, Ruggeri Andrea, Salva Carla, Santarpino Maria Rosaria, Sganga Raffaella, Sinapi Famiglia, Solfanelli Annina, Spigaroli Roberto, Spigaroli Margherita, Stallone Edda, Terafina Pasqua, Toscano Graziella e Salvatore, Travaglini Giovanni, Trovato Gaetano e Maria, Valeriani Emanuela, Vizentin Delia, Zendroni Mariacarla, Zuccalà Claudio e Nella. 17 ci costumi, sembravano incarnare la plurisecolare continuità della devozione dei Romani alla Madonna del Pozzo. Canti e preghiere erano guidati dal parroco padre Paolo M. Erthler. Attraversando piazza Fontana di Trevi i tanti turisti che si trovavano sul posto hanno in silenzio e ammirazione seguito il passaggio della processione. Riportiamo parte della cronaca della celebrazione eucaristica e della processione pubblicata da Sr Renata Fanti, delle Serve di Maria SS.ma Addolorata di Firenze nella rivista del loro Istituto Nella Luce di Maria (settembre 2006). “È mercoledì, gli impegni della scuola sono un po' più leggeri del solito per cui decidiamo Madre Angela, Suor Antonella, Suor Annalisa, Suor Bianca Nelly, Suor Agnese e, la sottoscritta, Suor Renata, di rispondere affermativamente, con la nostra presenza, all'invito che i nostri Padri della Comunità-parrocchia di S. Maria in Via, in Largo Chigi, ci hanno rivolto per il 750° anniversario del primo miracolo della "Madonna del Pozzo". Il pensiero va all’evento straordinario e miracoloso avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 settembre dell'anno 1256. […] Il processo canonico comprovò il miracolo e il papa Alessandro IV fece collocare l’immagine della Madonna in una cappella presso il pozzo da dove era riemersa. Da allora la Madonna del Pozzo concede grazie e guarigioni anche per mezzo dell'acqua del pozzo che viene bevuta con devozione e recata ai malati. Nella chiesa stipatissima, illuminata a giorno, Mons. Mandara, Vescovo ausiliare per il settore Centro della città di Roma, presiede la Celebrazione eucaristica, tutta 16 Frati dei Servi a S. Maria in Via Fra Emilio M. Gallini V. B. N on possiamo lasciar trascorrere le celebrazioni centenarie senza ricordare l’amatissimo fra Emilio M. Gallini, frate Servo di Maria che, per cinquant’anni (1950-2000), fu al servizio della chiesa e sempre presente nella Cappella della Madonna del Pozzo. In occasione della visita del Santo Padre Giovanni Paolo II alla nostra parrocchia e santuario, fra Emilio ebbe la gioia di essere accanto al papa quando il Santo Padre bevve l’acqua del “Pozzo” della Madonna. Quell’immagine, che qui riproduciamo, fu per lui motivo di grande e commossa fierezza. Più di un devoto della Madonna del Pozzo non frequentatore abituale della nostra chiesa perché residente lontano da Roma, recatosi al “Pozzo” in occasione delle celebrazioni centenarie, non sapendo della morte di fra Emilio avvenuta il 22 agosto dell’anno 2000, ha chiesto di lui. Per anni lo aveva visto in chiesa sostare in preghiera; anzi, entrare in chiesa e incontrare fra Emilio, era un Fra Emilio in occasione della visita di Giovanni Paolo II a S. Maria in Via (20.02.1994). 9 tutt’uno. Fra Emilio, per S. Maria in Via, era una sorta di istituzione. Assegnato a questa comunità nel 1950, vi rimase fino alla vigilia della morte. Montefano in provincia di Macerata), fra Emilio era stato mandato a Santa Maria in Via, quando Roma viveva il Giubileo del “gran ritorno e del gran perdono”, indetto da Pio XII. Nella nostra comunità ebbe l’incarico di occuparsi di vigilare in chiesa, di preparare le sacre funzioni, di essere a disposizione dei fedeli che frequentavano la Cappella della Madonna del Pozzo. Nato a Mirabello, in provincia di Ferrara, nel 1919, era entrato nell’Ordine dei Servi di Maria come fratello non-chierico, o come si diceva allora, come fratello converso: una categoria di frati oggi in forte calo numerico, ma sempre contrassegnata da figure straordinarie, raramente affidate alla memoria storica. Frate umile, di carattere riservato, silenziosamente operoso e molto premuroso nei confronti dei suoi confratelli, trascorreva l’intera giornata accanto alla Madonna del Pozzo, servendo i devoti a aiutando i bisognosi. I suoi confratelli non lo sentirono mai dire: “Sono stanco!”. Dopo essere stato di famiglia in alcune comunità della sua Provincia religiosa di appartenenza (Eremo di Ronzano, alla periferia di Bologna, Pesaro, Bologna, Ancona, Senigallia, E. D’Andrea, S. Maria in Via nella ricostruzione grafica. 10 Momenti della solenne celebrazione eucaristica. 15 Celebrazioni religiose Dei momenti religiosi più solenni, ricordiamo: La Veglia di preghiera È iniziata alle ore 21.00 del 26 settembre, con la celebrazione dell’Ave Maria secondo il testo preparato dall’insigne liturgista Servo di Maria fra Ignazio M. Calabuig (+2005) e si è conclusa alle ore 24.00. Essa ha visto una considerevole partecipazione di fedeli. Alcune riflessioni condotte dal parroco p. Paolo M. Erthler sono state intercalate da preghiere, quali le Litanie del pellegrino Servo di Maria, e la Supplica dei Servi. Al termine della celebrazione eucaristica, presieduta da p. Francesco Lampugnani, Sacramentino e Rettore di S. Claudio, i celebranti si sono recati processionalmente alla Cappella della Madonna con il canto della Salve Regina. La Veglia è terminata con la recita di una bella Preghiera alla Madonna del Pozzo. La solenne concelebrazione eucaristica Nella chiesa affollatissima la concelebrazione eucaristica del 27 settembre è stata presieduta dal Vescovo Ausiliare per il Centro storico di Roma Mons. Ernesto Mandara, concelebranti il Priore provinciale dei Servi di Maria padre Cesare M. Antonelli, il parroco padre Paolo M. Erthler, il priore padre Carlo M. Della Tommasina e gli altri frati della comunità, assistiti dai membri delle associazioni parrocchiali. Nella sua sentita e profonda omelia, Mons. Mandara ha sottolineato soprattutto la centralità della pietà mariana nella vita di ogni cristiano, non tralasciando di ricordare l’impegno dei Servi di Maria che, da cinquecento anni officiano questa parrocchia e santuario, nel tener viva la devozione alla Madonna del Pozzo. Splendida l’esecuzione della Messa cantata da parte della Cappella Musicale di S. Maria in Via. La processione per le vie del quartiere Trevi Secondo programma, il percorso della processione è stato più lungo di quello degli scorsi anni ed ha compreso le seguenti vie della parrocchia: Via S. Maria in Via, Muratte, Fontana di Trevi, Lavatore, Panetteria, Stamperia, Fontana di Trevi, San Vincenzo, Umiltà, delle Vergini, S. Maria in Via. Preparata e accompagnata dal complesso bandistico musicale “Compatrum” di Monte Compatri, la processione è stata un momento di grande e commossa partecipazione popolare. I fedeli, con fiaccole accese precedevano e seguivano l’immagine della Madonna, attorno alla quale erano il Vescovo Mons. Mandara, i religiosi Servi di Maria, i sacerdoti, i religiosi e le religiose sia Servi di Maria sia di altri istituti presenti in parrocchia. Particolarmente suggestiva la partecipazione dei “figuranti” che, con i loro classi14 Chi, entrando in chiesa, non lo vedeva, chiedeva sempre di lui. Anche quando la malattia lo colpì severamente fece di tutto per non mancare alla sua presenza accanto alla cappella della Madonna. Nonostante l’insistenza della comunità, fra Emilio non volle mai prendersi periodi di vacanze. Trovava anche il tempo per aggiornarsi con la lettura di libri e riviste su vari temi, così da sorprendere i fratelli quando rompeva il suo attento ascolto con puntualizzazioni sagge e battute rispettosamente ironiche. Non parlava mai di sé, ma era attentissimo alle necessità dei confratelli. Di molti poveri assidui della parrocchia conosceva la storia personale e familiare e faceva di tutto per aiutarli. Per questo lo cercavano, anche perché nell’aiutarli sapeva farlo con semplicità e serenità, senza mai umiliarli. Costretto, negli ultimi tempi, alla quasi immobilità, non si lamentò mai della sua condizione. In qualsiasi situazione, sapeva di poter pregare, e questo fece fino alla fine. Le sue esequie, sebbene celebrate in pieno agosto, videro la presenza di numerosi confratelli e di moltissimi fedeli. I suoi resti mortali riposano nella Cappella dei Servi di Maria del cimitero monumentale del Verano di Roma. In una delle pochissime circostanze in cui riuscii a scambiare qualche parola con lui, gli dissi che San Vincenzo de Paoli, prima di morire, aveva raccomandato ai suoi figli spirituali di pregare sempre il Signore perché perdonasse loro le umiliazioni inflitte ai poveri nel prestar loro aiuto. Non mi rispose, ma mi guardò come per dire: “Lo sapevo!”. RITROVATE Alle celebrazioni centenarie è mancata la sua presenza, ma lui, dal cielo, è stato certamente accanto a noi, insieme allo stuolo di fedeli e devoti della Madonna del Pozzo che, per 750 anni l’hanno pregata e onorata nella Cappella che, per fra Emilio, fu davvero la sua seconda casa. E RICONSEGNATE DUE PREGEVOLI STATUE DEL PRESEPE NAPOLETANO Il 27 settembre 2006, i Carabinieri della Tutela del patrimonio Culturale, Sezione Antiquariato, hanno restituito al parroco, p. Paolo M. Erthler, due molto pregevoli statue del Presepe Napoletano, derubate nel 1982 e ultimamente ritrovate. Le due statue, raffiguranti due figure di donna, sono in buono stato di conservazione. La coincidenza del ritrovamento e della restituzione con la festa della Madonna del Pozzo è stata motivo di particolare soddisfazione per i tanti ammiratori del nostro bellissimo Presepe Napoletano, esposto permanentemente nella nostra chiesa. 11 Vita del santuario Celebrazioni centenarie INDULGENZA PLENARIA CONCESSA IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI CENTENARIE Dal 23 al 29 settembre 2006, durante le celebrazioni del 750° anniversario del primo miracolo della Madonna del Pozzo, il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso l’Indulgenza Plenaria a quanti visitassero la nostra chiesa, recitando il Padre nostro e il Credo e, confessati e comunicati, una preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre. L’Indulgenza plenaria si poteva conseguire una volta al giorno con possibilità di applicarla sia per i vivi sia in suffragio dei defunti. Riportiamo il testo del Documento della Santa Sede tradotto in italiano. PAENITENTIARIA APOSTOLICA Prot. N. 374/06/1 BEATISSIMO PADRE il P. Paolo M. Erthler, O. S. M., Parroco di S. Maria in Via in Roma, espone alla Santità Vostra quanto segue: II prossimo 26 settembre 2006 ricorre il 750° anniversario del miracolo che diede origine alla cappella, detta della Madonna del Pozzo, nella chiesa parrocchiale di S. Maria in Via. Nel corso dei secoli, per intercessione della Santa Vergine, il Signore ha operato e continua ad operare abbondanti grazie spirituali e corporali, tra le quali, veri miracoli - come attestano numerosi documenti antichi e recenti dell'archivio parrocchiale - in favore dei fedeli che devotamente venerano la Madonna in quella cappella e bevono dell'acqua di quell'antico pozzo, al quale attinse anche il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II di v. m. (20 febbraio 1994). Per commemorare con spirito riconoscente il fatto storico, sono state organizzate nella chiesa e nella parrocchia di S. Maria in Via, nei giorni dal 23 al 29 del prossimo settembre, particolari celebrazioni liturgiche e altre iniziative di pietà e di carità, secondo il seguente calendario: 23 settembre: Giornata dei malati. 12 24 settembre: Giornata della Famiglia dei Servi di Maria (ai quali da secoli è affidata la cura pastorale della chiesa di S. Maria in Via), con la partecipazione dei Religiosi e Religiose e del loro Ordine Secolare. 25 settembre: Giornata dei bambini. 26 settembre: Giornata delle famiglie della parrocchia. 27 settembre: Giornata principale delle celebrazioni: numerose SS. Messe, e solenne celebrazione eucaristica alle ore 19.00, seguita dalla processione per le vie della parrocchia. 28 settembre: Incontri di preghiera e di studio delle Associazioni e dei Gruppi parrocchiali. 29 settembre: Preghiere e opere di carità, con offerta del pranzo per i poveri. Per favorire gli scopi spirituali delle celebrazioni giubilari il Parroco chiede umilmente alla Santità Vostra per i fedeli che devotamente vi parteciperanno il dono dell'Indulgenza plenaria. Che della grazia, ecc. Il 22 Luglio 2006 LA PENITENZIERIA APOSTOLICA, su mandato del Sommo Pontefice, volentieri concede ai fedeli l’Indulgenza Plenaria da lucrare nei giorni suindicati alle solite condizioni (confessione sacramentale, Comunione eucaristica e orazione secondo l’intenzione del Sommo Pontefice), con animo pienamente libero dal desiderio del peccato, se nella suddetta chiesa o nell’ambito della medesima parrocchia prenderanno parte a qualche celebrazione o, almeno in privato, davanti all’immagine della Beata Vergine Maria “del Pozzo”, reciteranno devotamente il Padre nostro, il Credo e l’Ave Maria. Per favorire una devota partecipazione alle sacre funzioni, è stato distribuito, nel corso delle celebrazioni, un libretto di 50 pagine dal titolo Preghiere del cristiano. In copertina reca l’immagine della Madonna del Pozzo e, al suo interno, le Preghiere della tradizione cristiana, le Preghiere allo Spirito Santo, le Preghiere alla Vergine, i Misteri del Rosario, la Corona dell’Addolorata e le Formule della nostra fede. 13