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protocollo di accoglienza per gli alunni diversamente abili

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protocollo di accoglienza per gli alunni diversamente abili
ALUNNI BES 1
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
PER GLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
L’essenziale è invisibile agli occhi
Da “Il piccolo principe” di Antoine de Sant-Exupéry
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 1
LA POLITICA DI ACCOGLIENZA DELLA SCUOLA
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Legge 104 /92- Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità (4 agosto
2009)
La scuola deve essere scuola per tutti, scuola su misura dei singoli alunni, anche e soprattutto
di quelli diversamente abili, poiché ciascuno va riconosciuto e valorizzato nella propria
“diversità”, nella irripetibile, unica personalità che costituisce il valore di persona umana.
Pertanto l’accoglienza non può essere intesa come benevolenza, generosità, ma come
riconoscimento del valore della persona del disabile che, come tutti gli altri bambini, va
accolto per le sue possibilità, per i potenziali valori umani di cui è portatore.
In tale prospettiva, l’accoglienza si configura come impegno forte di conoscenza e di
valorizzazione della realtà personale, umana, sociale, familiare di ogni alunno, quindi anche del
diversamente abile. Ma ciò non basta: l’accoglienza è anche impegno di promozione della
formazione degli alunni.
Essa non si esaurisce nei saluti, nelle strette di mano, negli abbracci.
L’accoglienza autentica è quella che si estrinseca nell’impegno di promozione dello sviluppo,
della formazione, dell’educazione e dell’istruzione degli allievi.
L’integrazione effettiva degli alunni diversamente abili può essere realizzata solo in una scuola
che si fa a misura di tutti gli alunni, perché tutti, non solo i disabili, sono diversi.
La diversità è caratteristica peculiare dell’uomo.
La scuola, perciò, non può offrire stimoli formativi uguali a tutti gli alunni, in quanto ciascun
alunno ha le sue specifiche esigenze formative, i suoi ritmi ed i suoi stili di apprendimento.
La scuola è accogliente quando si organizza a misura dei singoli alunni.
La promozione della formazione avviene attraverso la realizzazione di un’organizzazione
educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi che nei percorsi formativi.
L’accoglienza si realizza solo quando le persone si sentono davvero accolte, prese in
considerazione, valorizzate.
E gli esseri umani si sentono valorizzati nella misura in cui avvertono di poter realizzare le
loro potenzialità. Ogni persona aspira alla propria autorealizzazione.
I bambini con lieve ritardo mentale o con deficit di attenzione e iperattività potrebbero
essere dei validi “tutor” degli alunni stranieri, dei facilitatori di apprendimento nei confronti
di coetanei che non padroneggiano ancora la lingua italiana (specialmente nella Scuola
Primaria).
Sentirsi utile per gli altri aumenta inevitabilmente il senso di fiducia nelle proprie capacità, la
motivazione e l’interesse verso le attività scolastiche e il livello di autostima, solitamente
molto basso in bambini consapevoli dei loro limiti e problemi.
Perché l’integrazione sia davvero efficace, però, non bisogna dimenticare di far acquisire ai
compagni “normali” il concetto di DIVERSITA’.
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 2
Attraverso conversazioni, domande e letture guidate, i bambini scoprono di avere tutti delle
abilità differenti e di dover rispettare quelle degli altri. (c’è chi porta gli occhiali, chi ha le
orecchie a sventola…)
E’ importante far conoscere meglio al gruppo il loro compagno dai” bisogni speciali”.
Se i bambini capiscono che devono accettarsi con i propri limiti, pregi e difetti, sono meglio
disposti ad affrontare la loro esperienza di accoglienza e integrazione.
Si perde la compassione per il bimbo “malato” e si fa strada la capacità di saper riconoscere le
differenze e valorizzare le potenzialità.
La conoscenza e la valorizzazione della persona sono alla base dell’accoglienza.
Il coinvolgimento di tutti gli alunni, quindi, è una componente importante dell’integrazione
scolastica come è importante l’apporto degli insegnanti che possono rinforzare o
disconfermare con il loro atteggiamento l’inclusione del compagno diversamente abile. Per
accogliere e accettare, ci vuole assunzione di responsabilità da parte di tutti.
INDIVIDUAZIONE DELL’ALUNNO COME PERSONA DIVERSAMENTE ABILE
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap (art.
13 L. 104/92) sottoscritto il 15/04/05
L’individuazione tempestiva del bambino “problematico” è di fondamentale importanza per
attivare un intervento precoce.
I docenti della scuola dell’Infanzia o successivamente della scuola Primaria e Secondaria di I
grado, di fronte a un alunno con particolari difficoltà (motorie, linguistiche, cognitive o
comportamentali), dopo un periodo di osservazione e dopo aver utilizzato le proprie risorse
per superare i problemi, informa la famiglia.
Essa, adeguatamente preparata e motivata, in possesso del MODELLO “R” redatto dagli
insegnanti di classe e firmato dal Dirigente Scolastico (Allegato 1) contatta il Servizio
specialistico preposto, al fine di una prima valutazione, da parte degli specialisti, delle
difficoltà riscontrate in ambito scolastico.
La valutazione clinica da parte degli operatori sanitari può determinare la formulazione di una
diagnosi clinico-funzionale specifica ; gli specialisti, quindi invitano la famiglia a presentarsi
alla Commissione per l’accertamento della situazione di handicap e, se necessario, richiedono
un intervento assistenziale da parte dell’Ente locale competente (MODELLO AS- Allegato 2).
Solo se la famiglia accetta di richiedere i suddetti servizi, l’iter per la certificazione e
l’assegnazione del sostegno didattico viene portato a termine. Infine la famiglia provvederà a
consegnare tutta la documentazione al Dirigente Scolastico.
Il MODELLO AS dove essere presentato anche negli anni successivi, al termine dell’anno
scolastico per quello seguente, con allegata la DICHIARAZIONE DI ASSENSO DELLA
FAMIGLIA (allegato 3). Per gli alunni in uscita la richiesta deve essere effettuata dalla
scuola che dimette.
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 3
Se durante l’iter scolastico l’alunno dovesse mostrare un peggioramento delle patologie
rilevate e quindi conseguenti ricadute negative nelle aree affettivo - relazionali e/o
dell’apprendimento, in accordo con la famiglia, i docenti possono richiedere l’aggravamento
attraverso il MODELLO “R” ( Allegato 1) da presentare agli specialisti, tramite i genitori,
per ottenere una rivalutazione della diagnosi e in seguito un maggior numero di ore di sostegno
in deroga .
Al fine di ottenere le ore in deroga, per tutti gli alunni aventi diritto, gli insegnanti utilizzano
il MODELLO “D” ( Allegato 4) da inviare all’UST di Pavia entro le date indicate dalla circolare
emanata da quest’ultimo annualmente. Per gli alunni in uscita la richiesta deve essere
effettuata dalla scuola che dimette.
Alla scadenza del Verbale d’accertamento ASL ( data indicata sul medesimo) i genitori, su
indicazione della scuola, con il MODELLO “R” ( Allegato 1), si rivolgono al Servizio
Specialistico, che effettua una nuova valutazione clinica dell’alunno e, qualora riscontri il
permanere della situazione di handicap, rinnova la Diagnosi Clinico- Funzionale, da presentarsi
nuovamente alla Commissione per l’accertamento della situazione di handicap.
Nota bene: qualora la data di scadenza vada oltre il termine dell’ordine di scuola o del ciclo
d’istruzione, è bene ricordare alla famiglia di consegnare all’atto dell’iscrizione il verbale
d’accertamento in essere alla segreteria della scuola dell’ordine superiore dove il proprio
figlio è stato iscritto, affinché questa si attivi immediatamente per la richiesta del sostegno
per l’anno scolastico successivo.
DOCUMENTI ELABORATI DALLA SCUOLA
Il Profilo Dinamico- Funzionale (Allegato 5) atto successivo alla Diagnosi ClinicoFunzionale, consiste in una descrizione del prevedibile livello di sviluppo dell’alunno
diversamente abile in un periodo di tempo definito.
Costituisce una guida per il Piano Educativo Individualizzato, individuando bisogni e risorse,
prefigurando obiettivi e strategie di intervento.
Il P.D.F. viene costruito, dopo un primo periodo di inserimento scolastico e con la
collaborazione della famiglia, sulla base dei dati riportati nella Diagnosi Funzionale e degli
elementi desunti dall’osservazione diretta dell’alunno da parte degli insegnanti.
Questo documento viene elaborato, verificato e aggiornato, con la collaborazione della
famiglia, dagli operatori sanitari e scolastici (insegnanti curricolari e di sostegno) competenti
sul caso, a conclusione di un incontro interprofessionale.
Gli incontri interprofessionali Scuola- AO si svolgono preferibilmente presso le sedi di
Neuropsichiatria Infantile in orari concordati e, per gli operatori scolastici, al di fuori
dell’orario di lezione.
Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), ( Allegato 6) atto successivo alla Diagnosi
Funzionale, è il documento nel quale viene descritto il progetto globale d’intervento per
l’alunno diversamente abile, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione e
all’integrazione scolastica
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 4
Il P.E.I. viene elaborato e verificato annualmente, con la collaborazione della famiglia, dagli
operatori scolastici, sanitari e sociali impegnati sul caso, a conclusione di incontri
interprofessionali.
Per alunni trasferiti da scuole di altra provincia, o individuati in situazione di handicap nel
corso dell’anno scolastico, il P.E.I. viene redatto entro un mese dalla compilazione del profilo
Dinamico Funzionale.
Per un proficuo intervento educativo- didattico, si devono predisporre alcuni importanti
momenti di incontro tra ordini di scuole, scuola- famiglia, scuola- ASL.
Ci possono essere vari casi:
1) Alunni già segnalati nell’ordine di scuola precedente
 Passaggio di informazioni tra insegnanti di sostegno e referenti, dopo le iscrizioni, per
conoscere la tipologia della disabilità, predisporre il nuovo contesto scolastico.
 Eventuale predisposizione progetto di accompagnamento per le prime settimane del
successivo anno scolastico solamente a seconda dei casi
 Incontro con la famiglia prima delle iscrizioni per il rinnovo della documentazione
 Conoscenza diretta tra famiglia e referente attraverso un colloquio “morbido”, senza
griglia prefissata, per una migliore accoglienza
 Lettura , documentazione e conoscenza del caso da parte dei docenti coinvolti
 Contattare nei primi mesi di scuola gli specialisti dell’ASL, subito dopo una prima
conoscenza diretta del bambino
 Favorire la conoscenza del
autorizzazione della famiglia
bambino
disabile
all’interno
della
classe
previa
2) Alunni di nuova segnalazione
 Raccolta di informazioni sull’alunno da parte degli insegnanti della sezione/classe
 Approfondimento delle problematiche rilevate attraverso un colloquio “morbido”, senza
griglia prefissata, tra famiglia e docenti
 Contattare gli specialisti delle NPI da parte della famiglia
LA VALUTAZIONE
La valutazione degli alunni diversamente abili deve essere effettuata nel rispetto di quanto
previsto dal D.P.R. 122/2009 art. 4 e 9 e in base a quanto contenuto nelle Linee Guida per
l’integrazione degli alunni con disabilità del 04 Agosto 2009 par. 2.4 ovvero:
“ La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I. che costituisce il punto di riferimento per le
attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Si rammenta inoltre che la valutazione in
questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come
valutazione della performance”.
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 5
Bisogna ricordare che l’alunno in difficoltà non è solo l’alunno dell’insegnante di sostegno.
Permane
ancora,
in
alcuni
contesti
scolastici,
l’ottica
distorta
della
DERESPONSABILIZZAZIONE, che vede nell’insegnante di sostegno il guardiano dell’alunno
diverso.
Il suo intervento diretto è solo una delle possibilità di intervento.
I problemi dell’allievo diversamente abile non sono solo dell’insegnante di sostegno, ma di
tutti i docenti di cui è alunno.
Il docente di sostegno non è un insegnante speciale, ma semplicemente un DIVERSO
INSEGNANTE.
Egli viene assegnato alla CLASSE in cui è presente un alunno in situazione di handicap e ne
diventa CONTITOLARE, a tutti gli effetti, con i colleghi curricolari.
L’insegnante di sostegno dovrebbe essere LO SPECIALISTA DELL’INTEGRAZIONE; nel
contempo egli si mostra come una presenza di natura preventiva rispetto a situazioni di
difficoltà anche di alunni non certificati, ma semplicemente portatori di disagio o di
difficoltà.
Deve, quindi, connotarsi come un arricchimento delle potenzialità per circoscrivere problemi,
per progettare ipotesi di soluzione degli stessi e per migliorare il tessuto relazionale del
sistema.
L’insegnante si potrà porre come KEY WORKER, cioè un OPERATORE DI SERVIZIO.
Il suo ruolo non è una posizione di supremazia, ma di servizio, di guida, di promozione e
coordinamento finalizzato all’integrazione scolastica degli alunni disabili.
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 6
GLI “ATTORI” E I COMPITI DEL PROCESSO DI
INTEGRAZIONE/INCLUSIONE DELL’ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE
RUOLI
Famiglia




COMPITI
contribuisce al percorso di conoscenza del bambino
e alla individuazione delle risorse che incontrano i
suoi bisogni speciali
collabora costantemente con l’istituzione scolastica
si attiva autonomamente o su richiesta dei docenti
per intraprendere percorsi diagnostici e riabilitativi
collabora alla stesura del PDF e del PEI
Dirigente Scolastico
 ha compiti consultivi
 stabilisce criteri per la formazione delle classi con
alunni disabili
 assegna i docenti di sostegno agli alunni
 mantiene i rapporti con le amministrazioni locali
(Comune, Provincia…)
Docente Funzione Strumentale
o
Referente
 crea accordi e collaborazioni con le diverse realtà
(enti territoriali, enti di formazione, cooperative,
scuole, Asl, Ufficio Scolastico, strutture riabilitative
private)
 fornisce la documentazione e le informazioni
necessarie per iniziare l’iter diagnostico
 coordina i docenti di sostegno
Docente di sostegno
 predispone una programmazione individualizzata o
semplifica/riduce quella della classe
 cura gli aspetti metodologici e didattici della
programmazione
 svolge il ruolo di mediatore dei contenuti
programmatici, relazionali dell’intervento
 tiene rapporti con la famiglia,esperti ASL, operatori
comunali
 fa parte del Gruppo di lavoro per l’integrazione degli
alunni diversamente abili, con il quale coopera per un
miglioramento costante del servizio
 contatta il referente H della scuola che accoglie
l’alunno
Docenti di classe
 accolgono l’alunno nel gruppo classe, favorendone
l’inclusione
 partecipano alla programmazione e alla valutazione
individualizzata
 collaborano alla formulazione del PDF e del PEI
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 7
Personale socio educativo
assistenziale
 collabora con i docenti per la partecipazione
dell’alunno a tutte le attività scolastiche e formative
 si attiva per il potenziamento dell’autonomia, della
comunicazione e della relazione dell’alunno
 collabora alla formulazione del PDF e del PEI
Collaboratori scolastici
 aiutano l’alunno diversamente abile negli spostamenti
interni, nei servizi igienici e in mensa
PASSAGGIO GUIDATO DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
AL SUCCESSIVO ORDINE DI SCUOLA
L'alunno diversamente abile, proprio in quanto "pone alla scuola una domanda più
complessa di aiuto educativo e di sostegno didattico" necessita più di ogni altro di una
particolare attenzione per realizzare un progetto individualizzato unitario che, pur
nella differenziazione dei tre ordini di scuola – infanzia, primaria, secondaria primo
grado - consenta un'esperienza scolastica di ampio respiro, priva di fratture e sempre
coerente con gli individuali bisogni e i ritmi di apprendimento.
Per corrispondere all'esigenza di continuità tra i tre ordini di scuola, l’Istituto
Comprensivo di Casteggio promuove forme di continuità educativa nel passaggio degli
alunni diversamente abili al successivo ordine scolastico,
Si parla di “ultimo anno di frequenza in un ordine di scuola” quando l’azione avviene
ad opera della scuola che dimette.
Si parla di “anno scolastico precedente al passaggio di ordine” quando l’azione
avviene ad opera della scuola che accoglie.
 Dopo le iscrizioni al nuovo ordine di scuola
Incontro tra docenti di classe e/o di sostegno della scuola che dimette e referente
della scuola che accoglie al fine di avviare una prima conoscenza dell’alunno in ingresso
attraverso la visione e l’esperienza dei colleghi, per la predisposizione organizzativa di
materiali, spazi, attrezzature, tempi, risorse umane, progetti alternativi.
 In qualunque periodo nel caso di trasferimento dell’alunno ad altra scuola
del medesimo ordine
Incontro tra docenti di classe e/o di sostegno della scuola che dimette e referente
della scuola che accoglie al fine di avviare una prima conoscenza dell’alunno in ingresso.
In situazioni particolari, l’incontro diretto potrà essere sostituito con un colloquio
telefonico, in tal caso è opportuna la stesura di un minuzioso verbale del colloquio ad
opera della scuola che accoglie.
 Entro la fine di giugno dell’ultimo anno di frequenza in un ordine di scuola
Consegna all’ Ufficio Amministrativo di tutta la documentazione riguardante l’alunno:
Diagnosi clinico funzionale, eventuali relazioni sanitario-terapeutiche, Profilo Dinamico
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 8
Funzionale, Piano Educativo Individualizzato, relazione finale dell’insegnante di
sostegno, eventuali modelli di richiesta di assistenza ad personam.
 Dopo l’assegnazione dell’alunno alla classe
Incontro tra docenti di classe e/o di sostegno e la famiglia al fine di gettare le basi
per una stretta collaborazione futura, basata sul confronto, la messa a fuoco delle
problematiche e delle esigenze del bambino per poi trovare, insieme, valide soluzioni e
risposte.
Presa visione da parte di tutto il team di classe della documentazione riguardante
l’alunno al fine di prendere atto delle caratteristiche, delle difficoltà e delle
potenzialità del loro alunno e rapportarsi a lui in modo adeguato, soprattutto nella
fase molto delicata dell’avvio.
TEMPISTICA
 In qualunque periodo dell’anno se ne rilevi la necessità
Nuova segnalazione: invio della famiglia al Servizio di Neuropsichiatria Infantile per
un approfondimento delle difficoltà che la scuola ha rilevato nel figlio.
 Ottobre dell’ultimo anno di frequenza in un ordine di scuola
Ripresa dei contatti da parte delle famiglie con il servizio di Neuropsichiatria
Infantile per il rinnovo del sostegno per l’anno successivo. In questa occasione i
docenti possono fornire il modello R.
 Fine Novembre inizio Dicembre
Stesura del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato,
condivisione degli atti con l’eventuale Assistente ad personam, presentazione dei
documenti alla famiglia, alla Neuropsichiatria Infantile, ASL e/o eventuali terapisti
della riabilitazione.
 Entro 15 Dicembre
Stesura definitiva e consegna PDF
-il primo anno in cui un bambino viene segnalato
-in I e V primaria
-in I e III secondaria di primo grado
Stesura definitiva e consegna annuale del PEI
 Durante il corso dell’anno scolastico
Incontri tra team docenti e terapisti della riabilitazione.
Incontri del gruppo H. e degli insegnanti di classe interessati per le verifiche in
itinere.
 Entro la fine di maggio
Consegna della dichiarazione di assenso da parte della famiglia e del Modello AS.
 Alla fine di ogni anno scolastico
Stesura della relazione finale.
Nelle pagine successive sono pubblicati i documenti citati nel testo dell’Allegato al
POF – BES 1
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 9
MOD. R
 Ai Genitori dell’alunna/o
 Cl. /Sez.
 Scuola dell’Infanzia/Prim./ Secondaria di I Grado
OGGETTO: Nota informativa
In vista della consultazione con il servizio specialistico si rilascia la presente relazione sulle
difficoltà rilevate nell’alunno/a
AUTONOMIA
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 10
LINGUAGGIO E APPRENDIMENTO
COMPORTAMENTO E RELAZIONI
OSSERVAZIONI
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
__________________________
I docenti di sezione/classe
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________
FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
...................................................................................
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 11
AL COMUNE DI_________________________
RICHIESTA DI PERSONALE DI ASSISTENZA PER ALUNNI DISABILI
ANNO SCOLASTICO_______________________________
Visto l’accordo di programma per l’integrazione scolastica degli alunni disabili, a norma della legge n°
104/1992 si richiede l’assegnazione di personale addetto all’assistenza per:
ALUNNO
NATO A
IL
RESIDENTE A
SCUOLA DI FREQUENZA
CLASSE
SEZIONE
N. ALUNNI
TEMPO DI FREQUENZA SETTIMANALE DELLA CLASSE: N°
ORE
TEMPO DI FREQUENZA SETTIMANALE DELL’ALUNNO: N°
ORE
(di cui n°
al mattino e
al pomeriggio)
NUMERO DI ORE DI ASSISTENZA SETTIMANALI RITENUTE NECESSARIE :
USUFRUISCE NELL’ANNO SCOLASTICO IN CORSO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA
SCOLASTICA
si
no
PER UN TOTALE DI ORE
SETTIMANALI
DESCRIZIONE SINTETICA DELLA SITUAZIONE DI GRAVITA’ DELL’ALUNNO:
DATA
LE INSEGNANTI
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Pagina 12
DICHIARAZIONE DI ASSENSO DELLA FAMIGLIA
Il/La sottocritt__ ______________________________________________________
nat__ a ________________________________________ il ___/___/______, genitore
dell’alunn__
_____________________________________________________________
frequentante nell’anno scolastico _________ la classe _______ sez. _______ della Scuola
____________ di______________ dell’ ISTITUTO COMPRENSIVO di CASTEGGIO con la presente, ai sensi della vigente normativa
CONCEDE
al suddetto Istituto per l’anno scolastico ____________

il proprio assenso alla richiesta dell’Educatore in ambito scolastico per __l__
propri__ figli__

il proprio assenso alla trasmissione della documentazione necessaria al competente
ufficio del Comune di residenza dell’alunn__
Firma del Genitore
____________________________________
Casteggio, ____________________
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 13
MODELLO D
( richiesta potenziamento sostegno )
L'istituzione scolastica ………………………………………………………………………
richiede, per l’anno scolastico __________ , il potenziamento del sostegno per l’alunno ____ ____
( indicare le prime due lettere del cognome e del nome ), nato il ____/____/_____ ,
che frequenta nell’anno scolastico in corso il plesso …………………………….
ELEMENTI DI GRAVITA’ CHE INCIDONO SULL’AZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA
EVIDENZIATI NEL P.E.I.
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 14
CARATTERISTICHE DEL GRUPPO CLASSE ED ELEMENTI DI COMPLESSITA'
Data ……………..
GLI INSEGNANTI
….………………………..
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
.…………………………..
…………………………………
……………………………
.…………………………..
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 15
DENOMINAZIONE DELLA SCUOLA
A.S.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
ALUNNO/A XX.XX
CLASSE
SEZ.
DOCENTE DI SOSTEGNO Ins:/Prof. ________________________
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 16
Dati relativi all’alunno/a
Nome
Cognome
Luogo e Data di nascita
Indirizzo
tel:
Scolarità pregressa
Denominazione
*indicare se regolare(R) o irregolare(IR),
________________
ripetenze(RI)
**indicare Si o No e il monte ore
assegnato
Note particolari:
_____________________
ASILO NIDO Si No
*Frequenza
**Sostegno didattico
______________ ________________
SCUOLA DELL’INFANZIA Si No
Denominazione
Frequenza
Sostegno didattico
________________
______________
______ore______
Denominazione
________________
SCUOLA ELEMENTARE
Frequenza
Sostegno didattico
______________ ______ore______
Denominazione
________________
SCUOLA MEDIA
Frequenza
Sostegno didattico
______________ ______ore______
Denominazione
________________
SCUOLA SUPERIORE
Frequenza
Sostegno didattico
______________ ______ore______
_____________________
Aspetti clinico-medici
Diagnosi clinica o codice
datata al _____
Dott:
_______________
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 17
Aspetti familiari e sociali
Quadro funzionale
Livelli di competenza raggiunti nelle aree fondamentali dello sviluppo
(Punti di forza, Deficit, Relazioni di influenza )

Motricità e Percezione

Autonomia personale e sociale

Abilità di comunicazione e linguaggi

Abilità interpersonali e sociali

Aspetti psicologici, emotivi e comportamentali
(immagine di sé come persona che apprende, autostima, emotività, motivazione, comportamenti
problema)

Abilità cognitive
 Attenzione
 Memoria
 Discriminazione e generalizzazione
 Problem solving e planning

Abilità metacognitive e stili di apprendimento

Gioco e abilità espressive

Area degli apprendimenti
(livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi della classe)
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 18
QUADRO SINTETICO
Obiettivi a lungo termine nelle Aree fondamentali dello sviluppo
Firma dei docenti del Consiglio di classe
Unità Multidisciplinare A.O.
___________________________ _______________________________________
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
Firma del genitore
_____________________________
Per presa visione
Firma del Dirigente Scolastico
__________________________
Data,
Il trattamento e la segretezza dei dati e delle informazioni qui registrate sono tutelati da quanto disposto dal decr. Leg.vo 196/2003
recante disposizioni in materia di "Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali"
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 19
Denominazione della Scuola
A.S.
PIANO
EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
1. DATI DELL’ALUNNO
2. CONTESTO SCOLASTICO ATTUALE
3. AREE DI INTERVENTO E OBIETTIVI A BREVE e MEDIO TERMINE
4. MODALITA’ DI INTERVENTO
5. VERIFICA E VALUTAZIONE
ALUNNO/A XX.XX
CLASSE
SEZ.
DOCENTE DI SOSTEGNO Prof. ________________________
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 20
1. DATI DELL’ALUNNO
Nome
Cognome
Luogo e Data di nascita
Indirizzo
tel:
Diagnosi clinica o codice
datata al _____
Dott:
_______________
2. CONTESTO SCOLASTICO ATTUALE
(tipologia della classe come luogo di socializzazione e apprendimento)
Classe__________
Numero alunni_______
Ore di sostegno:____
3. AREE DI INTERVENTO
Obiettivi a breve e medio termine
(desunti dal Quadro Sintetico degli Obiettivi a lungo termine del PDF)
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 21
Area degli Apprendimenti
(Programmazione Disciplinare Individualizzata divisa per Ambiti o Discipline)
Attività o interventi extracurricolari o sociali
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
4. MODALITA’ DI INTERVENTO
(tempi, luoghi, attività, strategie, metodologie, sussidi, materiali, ….)
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 22
5. MODALITA’ DI VERIFICA e DI VALUTAZIONE
Data:____________________
Firma del doc. di sostegno
Firma dei doc. curricolari
o del coordinatore di classe
______________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
Firma del genitore
_____________________
Per presa visione
Unità Multidisciplinare A.O.
____________________________
Firma del Dirigente Scolastico
____________________________
Il trattamento e la segretezza dei dati e delle informazioni qui registrate sono tutelati da quanto disposto dal decr. Leg.vo 196/2003
recante disposizioni in materia di "Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali
IC Casteggio –Allegato al POF – BES 1
Pagina 23
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