Le tasche piene di mondo - Servizio Civile in Legacoop
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Le tasche piene di mondo - Servizio Civile in Legacoop
Servizio Civile SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: LEGA NAZIONALE DELLE COOPERATIVE E MUTUE Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma Tel. 06/84439386-327 / Fax 06/84439387 e.mail: [email protected] sito: www.legacoop.coop °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Legacoop Piemonte Via Livorno, 49 Torino 10144 Torino Tel. 011/5187169 - Fax 011/5188251 e-mail: [email protected] sito internet: www.legaqcoop-piemonte.coop Resp.le progetto: Dott.ssa Cristina Gertosio NZ00662 2) Codice accredito Nazionale 3)Albo e classe di iscrizione: 1 classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Le tasche piene di mondo 5) Settore ed area di intervento del progetto A 012 Settore: Assistenza Area: Disagio Adulto 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1.) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi: AZIONE 1: Formazione e conoscenza del contesto (Dal primo al terzo mese) Durante il primo mese dall’avvio del progetto viene organizzata la formazione generale dei volontari nelle modalità specificate nel punto 32. Durante il primo mese, alla formazione generale si accompagna un ciclo di incontri presso il servizio in cui verranno svolte le attività di volontariato allo scopo di favorire la conoscenza e l’iniziale inserimento. Tali incontri saranno bisettimanali e avranno la durata di 5 ore l’uno secondo il seguente calendario: Legacoop Progetti SCN 2014 1 Servizio Civile - Incontro 1: incontro con l’OLP e il responsabile di struttura: presentazione del progetto di psichiatria dell’ASL e della struttura, con descrizione dell’equipe di lavoro, delle caratteristiche degli utenti e delle modalità di lavoro. - Incontro 2: incontro con l’OLP, il responsabile di struttura e l’equipe di lavoro: presentazione del progetto di servizio civile, delle fasi di attuazione, del personale coinvolto e delle attività svolte; presentazione del volontario e del ruolo rivestito all’interno della struttura. Alla riunione di equipe seguirà un incontro tra il volontario, l’OLP e il responsabile di struttura per una restituzione dell’incontro. - Incontri 3 e 4: incontro con il responsabile di struttura e gli educatori professionali per la presentazione dei casi degli ospiti presenti in struttura. - Incontro 5 e 6: incontro con l’OLP e il responsabile di struttura per due giornate di osservazione generale dello svolgimento delle attività all’interno della struttura. - Incontro 7, 8 e 9: incontro con l’OLP per due giornate di visita dei servizi afferenti alla struttura in cui si svolgerà il progetto: i servizi psichiatrici coinvolti nel progetto, il Centro di Salute Mentale, la Cooperativa Orso Blu. Le modalità saranno le seguenti: dopo un iniziale incontro con il responsabile di struttura presso la sede dell’attuazione del progetto in cui vengono presentati al volontario i servizi coinvolti nel progetto, il volontario e l’OLP si recheranno in visita ai servizi per una durata complessiva di 1,5 ore ciascuno, incontreranno i responsabili dei servizi per la presentazione del volontario; al termine della visita torneranno presso la struttura di riferimento dove verrà effettuata una restituzione con il responsabile di struttura. AZIONE 2: Formazione specifica e aggiuntiva (Dal quarto al nono mese) Formazione Specifica: svolta in proprio presso l’ente, si caratterizza per fornire conoscenze e potenziare capacità legate in modo specifico al contesto all’interno del quale il volontario andrà ad operare. Si prevede quindi che nel secondo e terzo mese dall’avvio del progetto venga erogata una formazione con tematiche inerenti il mondo del paziente psichiatrico: patologie, risorse e potenzialità, i centri di accoglienza, residenziali, semiresidenziali, domiciliari, ecc. come specificato nel punto 40 del progetto. Durante tutto il percorso di permanenza del volontario in struttura sono previsti momenti formativi a cadenza mensile di almeno 3 ore l’uno organizzati ad hoc rispetto alle specifiche esigenze del volontario: di volta in volta verranno approfondite alcune tematiche quali ad es. la promozione e il recupero dell’autonomia, la gestione dell’aggressività e degli scompensi, ecc. Formazione aggiuntiva: sarà possibile organizzare esperienze formative per i volontari anche al di fuori del contesto operativo quotidiano dell’ambito psichiatrico. E’ inoltre prevista l’erogazione della formazione obbligatoria sulle seguenti tematiche: formazione di base sicurezza sul lavoro D. Lgs. 81/08. Formazione facoltativa: primo soccorso della durata di 12 ore, gestione dell’emergenza e prevenzione incendi ad medio rischio della durata di 8 ore. AZIONE 3: Costituzione gruppo di lavoro e affiancamento (Dal secondo al terzo mese) A partire dal secondo mese, al fine favorire un inserimento graduale e consapevole della realtà di riferimento, si prospetta e organizza per il volontario un periodo di accostamento graduale alla realtà della struttura e del territorio preceduto da un incontro di 2 ore con il responsabile di servizio volto alla stesura del “Patto di Servizio”. In questa fase ogni operatore della struttura (Educatori Professionali e Operatori Socio Sanitari) effettuano un affiancamento a turno con il volontario nei diversi turni diurni, in modo da presentare nel dettaglio le attività e le mansioni svolte. In particolare i turni saranno i seguenti: dalle 7 alle 11; dalle 11 alle 15; dalle 15 alle 19. Al termine di ogni settimana verrà organizzato un incontro della durata di 2 ore circa con l’OLP e il Responsabile di struttura al fine di effettuare una restituzione delle attività di osservazione svolte. Riteniamo importante sottolineare che l‘avvio e l’affiancamento del volontario nelle attività concrete avverrà proprio tramite la guida dell’operatore locale di progetto, che lo aiuterà nella conoscenza dello specifico progetto del servizio, dei suoi obiettivi e della modalità di lavoro adottata, guidandolo nell’individuazione e nello svolgimento dei suoi compiti specifici. Lo affiancherà quindi nella conoscenza della rete del servizio e dei vari soggetti con cui dovrà in seguito interagire. AZIONE 4: Attività con gli utenti (dal Quarto al Dodicesimo mese) Le attività con gli utenti si svolgeranno nelle sedi elencate al punto 16. ³ Come dettagliato al punto 6, abbiamo effettuato un raggruppamento delle sedi, individuando 2 categorie principali: ³ la struttura semiresidenziale (il Centro Diurno Biella, str. Campagnè 7/a) che, in quanto “semiresidenziale”, accoglie utenti caratterizzati da livelli maggiori di autonomia e propone attività di ri-socializzazione e riabilitazione. Legacoop Progetti SCN 2014 2 Servizio Civile ³ le strutture residenziali (Casa Gibì – via GB Costanzo 22 Biella, Casa Pratoverde - via Dante Alighieri 41, Vigliano Biellese, e Villa Aglietta – via Oropa 605 Biella) caratterizzate da un’omogeneità di problematiche che interessano gli utenti ed un’omogeneità di attività proposte. Inoltre essendo strutture di tipo residenziale le attiità proposte riguardano tutta la sfera legata alla quotidianità della persona. L’orario del volontario sarà indicativamente dalle 09.00 alle 15.30 offrendo la possibilità di pranzare in struttura con gli altri operatori. La medesima differenziazione è stata operata anche nel diagramma di Gantt allegato al progetto, il quale risulta composto di 2 fogli: 1) “Strutture residenziali” 2) “Struttura semiresidenziale” Riportiamo ora il dettaglio delle attività che verranno effettuate con gli utenti differenziate per tipologia di sede. SEDE ATTUAZIONE PROGETTO: Centro Diurno Biella Obiettivo Attività 1) Potenziare la promozione alla partecipazione ad attività presenti sul territorio e incentivare la costruzione e la ricostruzione di relazioni e reti amicali, famigliari e sociali Legacoop Progetti SCN 2014 1.1) supporto per l’accesso ad attività culturali, educative, socializzanti, ricreative, sportive, specificamente organizzate o svolte nei contesti e nei luoghi di vita delle persone. In questa area un volontario, affiancato dagli operatori, coopera allo sviluppo del settore sportivo e del tempo libero, ricercando opportunità presenti sul territorio. In particolare, si prevede di effettuare accompagnamenti degli utenti per facilitare lo svolgimento di attività sportive (calcio, basket, nuoto, tennis, palestra), per frequentare la sala giochi, per andare al bar e al cinema. Un’importante collaborazione è stata attivata con il “Centro Sportivo Pralino”, nostro partner nel progetto che ha dato la sua disponibilità a partecipare al progetto nel seguente modo: Fornitura di n. 1 istruttore per l’erogazione di un corso di nuoto per n. 7 utenti per n. 30 ore ciascuno Fornitura di n. 7 ingressi ridotti in piscina a settimana per la durata di un anno 1.2) potenziamento delle collaborazioni con associazioni di volontariato del territorio con cui sono stati già attivati momenti di confronto e condivisione, come ad esempio: Comitato Se Non Ora Quando di Biella, Telefono Azzurro Biella. Nello specifico queste collaborazioni avranno l’intento di organizzare eventi rivolti alla popolazione come banchetti per la raccolta fondi o attività di sensibilizzazione (nel febbraio 2014 gli utenti e gli operatori hanno partecipato all’evento internazionale One Billion Rising organizzato a Biella da diverse associazioni di volontariato del territorio). 1.3) Organizzazione di iniziative in collaborazione con il Rifugio degli Asinelli. Il progetto nasce da una conoscenza e collaborazione ormai consolidata tra Anteo Cooperativa Sociale e il Rifugio degli Asinelli. Tale collaborazione è finalizzata alla realizzazione di: - incontri settimanali della durata di due ore ciascuno presso il Rifugio degli Asinelli dove gli utenti potranno prendersi cura di 3 asinelli precedentemente addestrati. Gli asinelli verranno quindi spazzolati e puliti dagli utenti con la supervisione degli operatori del rifugio degli asinelli. - passeggiata ogni due settimane con gli asinelli. La passeggiata durerà circa 2.5 ore e si svolgerà all’esterno del Rifugio con la supervisione degli operatori. - incontri mensili, della durata di due ore, dove si proporranno diverse tematiche legate al mondo della natura e al mondo dell’ecologia. 3 Servizio Civile Questi incontri si terranno direttamente in struttura e vedranno coinvolti gli operatori del Rifugio degli Asinelli - per gli utenti che dimostrano maggiore autonomia. avvio di percorsi di inserimento lavorativo e attività di tipo pre-lavorativo per utenti in carico al Centro Diurno 1.4) Organizzazione di 1 soggiorno in località esterna alla struttura della durata di 1 settimana a scelta tra : 1 Soggiorno marino o 1 soggiorno montano in località frequentate annualmente dagli utenti, nelle quali si sono creati rapporti di conoscenza, amicizia e collaborazione reciproca con gli abitanti Soggiorno in città d’arte, scelta annualmente in accordo con gli utenti, per approfondire la conoscenza della storia e degli aspetti artistico- culturali di un territorio diverso dal proprio abituale. 1.5) Attivazione di attività strutturate e non all’esterno del Centro Diurno, come ad esempio gite e uscite oppure corsi e progetti specifici. Attivazione del progetto “Camminata” che prevede l’uscita sul territorio una volta a settimana per recarsi nelle zone montuose limitrofe e svolgere attività di camminata all’aria aperta. 1.6) Uscite serali in particolare in occasione di eventi culturali come spettacoli teatrali e concerti. 2) Favorire il riavvicinamento della famiglia al proprio membro in situazione di disagio e al suo ambiente di vita Legacoop Progetti SCN 2014 1.7) Progetto esterno al Centro Diurno in collaborazione con l’ Associazione “Ti aiuto io” 2.1) In collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL 12 di Biella e l’Ordine degli Psicologi di Torino verrà organizzato un ciclo di incontri su tematiche relative alla salute degli utenti e in generale della cittadinanza. L’organizzazione del ciclo di incontri prevede 3 fasi di attuazione: • incontro che coinvolgerà il responsabile di area della psichiatria, i responsabili di servizio, i volontari del Servizio Civile e l’equipe di lavoro per un confronto relativo alle tematiche da trattare tra le seguenti: il funzionamento del corpo umano sia a livello fisiologico che patologico, le modalità di accesso alle strutture sanitarie e relativa organizzazione. • incontro per la presentazione del progetto, di presentazione dei volontari del servizio civile ai docenti esperti, e l’affidamento dell’incarico nelle tematiche sopra riportate: ci si avvarrà in questo caso di infermieri professionali qualificati, assistenti sociali, psicologi, psichiatri e psicoterapeuti con esperienza nei settori relativi alle tematiche trattate • incontro organizzativo tra i responsabili di servizio e i volontari del servizio civile per definire il calendario degli incontri, le risorse, le modalità di coinvolgimento degli ospiti, delle famiglie e della popolazione; E’ prevista l’effettuazione di circa 8 incontri della durata di 3 ore circa 1 volta al mese in ogni struttura che partecipa al progetto in cui vi sarà la trattazione del tema da un punto di vista teorico da parte dell’esperto a cui seguiranno confronti in plenaria e di gruppo. Parteciperanno agli incontri gli utenti, le famiglie degli utenti e la popolazione interessata alle tematiche. Risulta particolarmente significativa la partecipazione insieme di utenti, famiglie di utenti e cittadinanza ad incontri interattivi quali 4 Servizio Civile 3)Potenziare le attività di sostegno all’inserimento lavorativo per restituire competenze e contrattualità alla persona. Legacoop Progetti SCN 2014 quello proposto nel presente progetto, proprio in risposta alle criticità riportate nel punto 6 del presente progetto, relative al rischio di emarginazione e stigmatizzazione della malattia mentale: l’obiettivo del progetto è proprio quello di creare e implementare la rete territoriale in cui è inserita la struttura, creare relazioni e “demitizzare” la psichiatria per sperimentare direttamente che è possibile un confronto. 2.2) Il famigliare e l’utente vengono coinvolti nella stesura, nell’attivazione e nella valutazione del progetto individualizzato dell’utente. Partecipano agli eventi promossi dal Centro Diurno e può effettuare una visita guidata delle strutture per prendere consapevolezza della rete di servizi a disposizione della riabilitazione psichiatrica. 2.3)Progetto “UFE” (utenti e famigliari esperti). Questo progetto si propone di attivare l’utente e i famigliari nella gestione di alcune attività all’interno del circuito riabilitativo psichiatrico (come ad esempio attività di sportello di accoglienza e di informazione sui servizi della rete). Questa tipologia di interventi viene strutturata per garantire agli utenti da tempo inseriti nel circuito di mettere a disposizione degli altri le proprie risorse e le proprie conoscenze ponendosi come intermediari e riuscendo a comprendere le paure e le insicurezze dell’altro sulla base dell’esperienza già vissuta. Proposta di ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI”: Si caratterizzano per essere attività “pre-lavorative”, in gran parte gestite da educatori professionali, grazie alle quali è possibile per gli utenti sviluppare e recuperare abilità legate al “fare”, sperimentarsi in un contesto protetto e acquisire i requisiti base per accedere al mondo del lavoro. Le attività che si intendono organizzare sono principalmente suddivise in “laboratori” e grazie alla collaborazione con il DSM dell’ASL 12 le attività sotto riportate sono “incentivate”, nel senso che l’utente avrà la possibilità di ricevere un compenso per l’attività svolta. 3.1) Laboratorio di lavanderia: Lavaggio e stiratura di indumenti provenienti da clienti esterni (case di riposo, utenti ospiti di strutture residenziali, operatori del Dipartimento di Salute Mentale di Biella, privati). L’attività, svolta dagli utenti in collaborazione con un educatore che monitora l’attività, è prevista su due livelli: riservata a utenti che hanno necessità di imparare a gestire lavaggio e stiro di capi d’abbigliamento, ad esempio in previsione del trasferimento in situazioni abitative autonome. E’ previsto un rapporto individuale operatore-utente al fine di attuare un supporto efficace. attività incentivata riservata a utenti che già possiedono abilità e che necessitano di un perfezionamento della tecnica. 3.2) Laboratorio di cucito: Attività pratico-manuale ed espressiva, finalizzata all’ideazione e alla realizzazione di manufatti, utilizzando tecniche di “riuso creativo” con prodotti di recupero. Con tali “prodotti” prevediamo di partecipare mensilmente al mercatino degli hobbisti organizzato a Biella e ad altri mercatini “tematici” (es. in occasione di Natale). Il laboratorio potrà effettuare anche riparazioni e modifiche di capi già confezionati. L’attività è svolta dagli utenti in collaborazione con un educatore e di un volontario esperto. 3.3) Laboratorio pasticceria: Il laboratorio, gestito da una cuoca supportata da un’educatrice professionale, prevede la preparazione, il confezionamento e la vendita di prodotti di pasticceria quali pasticcini, torte, cioccolatini, salatini, prodotti legati a ricorrenze. È prevista anche la vendita 5 Servizio Civile all’esterno tramite diversi canali, tra cui un servizio catering e un bar. 3.4) Laboratorio digitale: Il laboratorio prevede due principali attività: la scansione di fotografie cartacee, diapositive e negativi e riversamento in formato digitale (CD o DVD), e il riversamento di filmati in formato VHS in formato digitale su commissione di Enti esterni e privati. L’attività è svolta dagli utenti in collaborazione con un educatore esperto nel settore. 3.5) Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale Orso Blu e la Cooperativa Gran Menù, verranno inoltre organizzati affiancamenti lavorativi ai soci lavoratori. In particolare, settimanalmente gli utenti delle strutture psichiatriche, accompagnati dal volontario di servizio civile, avranno la possibilità a turno di affiancare un lavoratore delle cooperative partner per osservarne l’attività lavorativa e provare a cimentarsi in tale attività. A questo proposito, come indicato nel punto 6, per ogni utente partecipante verrà elaborato un progetto riabilitativo specifico che dettagli gli obiettivi e il tipo di attività svolte. 4)Avviare una campagna di sensibilizzazione rivolta alla lotta allo stigma in ambito lavorativo e a favorire le pratiche di inserimento lavorativo in aziende del territorio 5) Incoraggiamento dell’integrazione del paziente psichiatrico nel territorio 6) Potenziamento delle risorse del territorio rendendo attivi e partecipi gli Enti e le Associazioni 4.1) Realizzazione di un convegno e di giornate di formazione rivolte alle associazioni di categoria e alle aziende profit del territorio per incrementare le possibilità di inserimento lavorativo 5.1) Progetti ad personam di interfaccia con i servizi presenti sul territorio attraverso l’affiancamento dell’operatore nella gestione di pratiche legate alla malattia e all’inserimento sociale. 6.1) Coinvolgere Enti no-profit nel progetto: ³ Organizzazione di attività con gli animali, in collaborazione con la Cooperativa I Giganti dell’Andriana che gestisce il Canile Consortile di Cossato (obiettivo 1 – attività 2) ³ Organizzazione di attività di affiancamento lavorativo ai soci lavoratori, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Orso Blu e la Cooperativa Gran Menù (obiettivo 3 – attività 7) ³ Organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla salute degli utenti e in generale della cittadinanza in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi di Torino (obiettivo 2 – attività 1) 6.2) Coinvolgere Enti profit nel progetto: Facilitazioni all’utilizzo della piscina, in collaborazione con il “Centro Sportivo Pralino” (obiettivo 1 – attività 1) 6.3) Coinvolgere Enti pubblici nel progetto: Organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla salute degli utenti e in generale della cittadinanza, in collaborazione con l’ASL di Biella SEDE ATTUAZIONE PROGETTO STRUTTURE RESIDENZIALI Casa Gibì – via GB Costanzo 22 Biella, Casa Pratoverde - via Dante Alighieri 41, Vigliano Biellese, e Villa Aglietta – via Oropa 605 Biella OBIETTIVO ATTIVITA' Proposta di ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO” 1.1) supporto per l’accesso ad attività culturali, educative, socializzanti, 1) Incentivazione della partecipazione ad attività presenti ricreative, sportive, specificamente organizzate o svolte nei contesti e nei luoghi di vita delle persone. sul territorio e promozione della In questa area un volontario, affiancato dagli operatori, coopera allo costruzione e la ricostruzione di relazioni e reti amicali, familiari e sviluppo del settore sportivo e del tempo libero, ricercando opportunità presenti sul territorio. sociali In particolare, si prevede di effettuare accompagnamenti degli utenti per facilitare lo svolgimento di attività sportive (calcio, basket, nuoto, tennis, Legacoop Progetti SCN 2014 6 Servizio Civile palestra), per frequentare la sala giochi, per andare al bar e al cinema. 1.2) Organizzazione di iniziative in collaborazione con la Cooperativa I Giganti dell’Andriana che gestisce il Canile Consortile di Cossato. Si prevede di organizzare una serie di attività coinvolgendo gli addestratori della cooperativa esperti in pet-therapy con alcuni animali custoditi nel canile che per caratteristiche fisiche e caratteriali si prestano allo svolgimento di attività con i pazienti psichiatrici. La collaborazione prevede 3 fasi di attuazione: A) In una prima fase viene organizzato un ogni struttura un incontro della durata di 2 ore circa che coinvolgerà il responsabile del servizio, i volontari del Servizio Civile e un addestratore esperto della Cooperativa I Giganti dell’Andriana. Scopo dell’incontro è effettuare uno scambio tra le associazioni: da una parte il responsabile di servizio presenta all’addestratore le caratteristiche della struttura e degli utenti; dall’altra l’addestratore presenta le attività svolte dalla cooperativa e dagli addestratori, fornisce le necessarie indicazioni sulla gestione del rapporto con il cane, presenta le attività pratiche che verranno svolte e si accorda sulle modalità specifiche di realizzazione degli incontri. B) Una volta a settimana la cooperativa I Giganti dell’Andriana organizza in collaborazione con il volontario di servizio civile il trasporto di 2 cani in struttura per lo svolgimento delle attività con gli utenti della durata di 3 ore circa. Durante i primi 4 incontri gli incontri vengono svolti dall’addestratore esperto della cooperativa e il volontario partecipa a tali attività in affiancamento; per gli incontri successivi le attività sono interamente gestite dal volontario di servizio civile. I primi esercizi svolti saranno i seguenti: - Conoscenza: dopo aver assegnato ad ogni paziente un cane sarà distribuito un sacchetto con una dose di crocchette e verrà insegnato come utilizzarlo; - Contatto: ad ogni paziente sarà consegnata una spazzolina e verrà insegnato come utilizzarla in sicurezza, in modo che entrambi possano acquisire fiducia l’uno verso l’altro; - Passeggiata: dopo il percorso di conoscenza ed acquisizione di fiducia ognuno potrà far passeggiare il cane con cui ha affinato la conoscenza. Si tratta di esercizi base, indispensabili per i primi incontri, utili ai pazienti coinvolti e agli animali ; man mano che aumenta la confidenza sarà possibile passare ad esercizi maggiormente impegnativi, con la possibilità di considerare insieme all’operatore di riferimento rappresentato dal Volontario di Servizio Civile, le varie opportunità. OBIETTIVO C) Contemporaneamente alle attività svolte presso la sede del servizio, una volta a settimana, un utente e un volontario si recano presso la sede del canile per effettuare percorsi naturalistici con alcuni cani presi in affidamento temporaneo dal canile 1.4) Organizzazione di 1 soggiorno in località esterna alla struttura della durata di 1 settimana a scelta tra : 1 Soggiorno marino o 1 soggiorno montano in località frequentate annualmente dagli utenti, nelle quali si sono creati rapporti di conoscenza, amicizia e collaborazione reciproca con gli abitanti Soggiorno in città d’arte, scelta annualmente in accordo con gli utenti, per approfondire la conoscenza della storia e degli aspetti artisticoculturali di un territorio diverso dal proprio abituale. ATTIVITA' 2) Riavvicinamento della famiglia Proposta di ATTIVITA’ “SOCIALI E DI CONFRONTO” al proprio membro in situazione di 2.1) In collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL 12 di disagio e al suo ambiente di vita Biella e l’Ordine degli Psicologi di Torino verrà organizzato un ciclo di Legacoop Progetti SCN 2014 7 Servizio Civile OBIETTIVO 3) Incoraggiamento dell’integrazione del paziente psichiatrico nel territorio Legacoop Progetti SCN 2014 incontri su tematiche relative alla salute degli utenti e in generale della cittadinanza. L’organizzazione del ciclo di incontri prevede 3 fasi di attuazione: • incontro che coinvolgerà il responsabile di area della psichiatria, i responsabili di servizio, i volontari del Servizio Civile e l’equipe di lavoro per un confronto relativo alle tematiche da trattare tra le seguenti: le diverse patologie psichiatriche e la psico-farmacologia, il tabagismo, le malattie sessualmente trasmissibili e l’importanza della prevenzione e dei controlli, le dipendenze, l’alimentazione, lo stile di vita sano e patologico, il funzionamento del corpo umano sia a livello fisiologico che patologico, le modalità di accesso alle strutture sanitarie e relativa organizzazione, i concetti di “cambiamento” e di “resilienza” con attenzione al come affrontare una fase di “crisi”. • incontro per la presentazione del progetto, di presentazione dei volontari del servizio civile ai docenti esperti, e l’affidamento dell’incarico nelle tematiche sopra riportate: ci si avvarrà in questo caso di infermieri professionali qualificati, assistenti sociali, psicologi, psichiatri e psicoterapeuti con esperienza nei settori relativi alle tematiche trattate; incontro organizzativo tra i responsabili di servizio e i volontari del servizio civile per definire il calendario degli incontri, le risorse, le modalità di coinvolgimento degli ospiti, delle famiglie e della popolazione; • effettuazione di circa 6 incontri della durata di 3 ore circa 1 volta al mese in cui vi sarà la trattazione del tema da un punto di vista teorico da parte dell’esperto a cui seguiranno confronti in plenaria e di gruppo. Parteciperanno agli incontri gli utenti, le famiglie degli utenti e la popolazione interessata alle tematiche. Risulta particolarmente significativa la partecipazione insieme di utenti, famiglie di utenti e cittadinanza ad incontri interattivi quali quello proposto nel presente progetto, proprio in risposta alle criticità riportate nel punto 6 del presente progetto, relative al rischio di emarginazione e stigmatizzazione della malattia mentale: l’obiettivo del progetto è proprio quello di creare e implementare la rete territoriale in cui è inserita la struttura, creare relazioni e “demitizzare” la psichiatria per sperimentare direttamente che è possibile un confronto. 2.2) Per facilitare la partecipazione degli utenti e dei famigliari, e per coinvolgere la cittadinanza rispetto al tema della malattia mentale, durante gli incontri che si terranno in struttura si prevede di proiettare un video rappresentativo di ogni tematica trattata, realizzato dagli utenti stessi all’interno e all’esterno della struttura di cui sono ospiti. 2.3) Il famigliare e l’utente vengono coinvolti nella stesura, nell’attivazione e nella valutazione del progetto individualizzato dell’utente. Partecipano agli eventi promossi dalla struttura e ad attività legate alla quotidianità della struttura e può effettuare una visita guidata delle strutture per prendere consapevolezza della rete di servizi a disposizione della riabilitazione psichiatrica. ATTIVITA' Proposta di ATTIVITA’ “QUOTIDIANE” La cura della propria persona passa anche attraverso all’attenzione per la salute fisica. In questa area l’attività è incentrata al favorire il percorso di autonomia dei pazienti negli aspetti quotidiani della vita. 3.1) Quotidianamente vengono quindi organizzati accompagnamenti dei pazienti per effettuare il disbrigo delle normali attività giornaliere di un individuo spostandosi il più possibile con l’ausilio di mezzi pubblici per favorire percorsi di autonomia: - visite ai familiari e agli amici - accompagnamenti alle visite mediche specialistiche e nel disbrigo di attività burocratiche in Comune, alle Poste, ecc. e per raccogliere 8 Servizio Civile informazioni circa servizi (es. orari di pullman e treni) - uscite per la cura della propria persona (es. andare dall’estetista in autonomia scegliendo la sede preferita) - acquisti personali presso negozi - partecipazione a funzioni religiose - ricerca di un lavoro Sottolineiamo che il fine di tali attività è permettere ai pazienti di riprendere gradualmente contatto con gli aspetti quotidiani della vita “esterna” alla struttura, che per gli utenti spesso rappresentano un problema, in modo da poter raggiungere una migliore autonomia e un sensibile miglioramento della qualità della vita. 4.1) Coinvolgere Enti no-profit nel progetto: ³ Organizzazione di attività con gli animali, in collaborazione con la Cooperativa I Giganti dell’Andriana che gestisce il Canile Consortile di Cossato (obiettivo 1 – attività 2) ³ Organizzazione di attività di affiancamento lavorativo ai soci lavoratori, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Orso Blu e 4) Potenziamento delle risorse del la Cooperativa Gran Menù (obiettivo 3 – attività 7) territorio rendendo attivi e partecipi ³ Organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla gli Enti e le Associazioni salute degli utenti e in generale della cittadinanza in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi di Torino (obiettivo 2 – attività 1) 4.2) Coinvolgere Enti pubblici nel progetto: ³ Organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla salute degli utenti e in generale della cittadinanza, in collaborazione con l’ASL di Biella (obiettivo 2 – attività 1) OBIETTIVO ATTIVITA' Proposta di ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI”: 3.1) Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale Orso Blu e la Cooperativa Gran Menù, verranno inoltre organizzati affiancamenti lavorativi 5) Sostenimento dell’inserimento ai soci lavoratori. In particolare, settimanalmente gli utenti delle strutture lavorativo per restituire psichiatriche, accompagnati dal volontario di servizio civile, avranno la competenze e contrattualità alla possibilità a turno di affiancare un lavoratore delle cooperative partner per persona osservarne l’attività lavorativa e provare a cimentarsi in tale attività. A questo proposito, come indicato nel punto 6, per ogni utente partecipante verrà elaborato un progetto riabilitativo specifico che dettagli gli obiettivi e il tipo di attività svolte. AZIONE 5: Verifica in itinere (Quinto, Ottavo, Undicesimo mese) La quinta fase, trasversale alle precedenti, sarà finalizzata alla verifica e valutazione dell’esperienza di servizio civile tramite incontri tra il tutor, l’OLP e i volontari/e durante i quali verrà monitorato l’andamento del servizio. In questo modo sarà possibile far emergere eventuali difficoltà o dubbi da parte dei volontari. Il monitoraggio consiste in un momento di valutazione in itinere da parte del responsabile in struttura e di autovalutazione del volontario tramite strumenti specifici di rilevazione. Lo scopo è quello di promuovere un confronto e una riflessione relativa all’andamento del progetto, lavorando su aspettative, dati di realtà dell’esperienza del volontario, margini di cambiamento. Al termine del progetto è prevista una valutazione generale circa il perseguimento degli obiettivi del progetto, allo scopo di effettuare un bilancio complessivo dell’esperienza vissuta dal volontario. Per la verifica finale sono previsti un incontro individuale con il responsabile e un incontro d’equipe con tutti gli operatori al fine di promuovere un’ultima occasione di confronto. AZIONE 6: Rielaborazione e restituzione dell’esperienza (Dodicesimo mese) Nella seconda quindicina dell’ultimo mese si provvederà a “tirare le somme” degli interventi svolti ed a valutare, con l’aiuto di tutto lo staff già previsto nelle sedi di verifica, l’impatto complessivo del progetto, con la valutazione congiunta degli esiti del questionario di soddisfazione dell’esperienza svolta dal volontario. Legacoop Progetti SCN 2014 9 Servizio Civile Progetto “LE TASCHE PIENE DI MONDO” -DIAGRAMMA DEL PIANO DI ATTUAZIONE N° 1 AZIONI / Attività 1° Mese 2° Mese 3° Mese 4° Mese 5° Mese 6° Mese 7° Mese 8° Mese 9° Mese 10° Mese 11° Mese 12 Mese ACCOGLIENZA Accoglienza dei volontari presso la sede della Cooperativa Presentazione delle figure di riferimento (OLP, operatori, referenti delle strutture) Presentazione del progetto e confronto con i volontari sul progetto medesimo Visita dei servizi 2 FORMAZIONE FORMAZIONE GENERALE FORMAZIONE SPECIFICA Formazione aggiuntiva: esperienze formative per i volontari anche al di fuori del contesto operativo quotidiano dell’ambito psichiatrico. 3 ORIENTAMENTO E OSSERVAZIONE Creazione gruppo di lavoro e affiancamento accostamento graduale alla realtà della struttura e del territori Fase 1: familiarizzazione Fase 2: attività in supervisione Fase 3: incontri per proposte e suggerimenti 4 OPERATIVITA’ 1.1 Supporto per l’accesso ad attività culturali, educative, socializzanti, ricreative, sportive 1.2 Organizzazione di iniziative con gli animali 1.3 Realizzazione evento sportivo Legacoop Progetti SCN 2014 10 Servizio Civile 1.4 Organizzazione di 1 soggiorni in località marina, montana e città d’arte 2.1 organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla salute 2.2 Progetto utente e famigliare esperto. 3.1 Laboratorio di lavanderia 3.2 Laboratorio di cucito 3.3 Laboratorio pasticceria 3.4 Laboratorio digitale 3.5 Laboratorio “Pollicino” 3.6 affiancamenti lavorativi di utenti psichiatrici ai soci lavoratori 4.1 organizzazione quotidiana di accompagnamenti dei pazienti 5.1 Coinvolgimento di Enti no-profit nel progetto 5.2 Coinvolgimento di Enti profit nel progetto 5.3 Coinvolgimento di Enti pubblici nel progetto 5 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Verifica in itinere Rielaborazione e restituzione dell’esperienza Legacoop Progetti SCN 2014 11 8.2) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Sede di attuazione del progetto: STRUTTURE SEMIRESIDENZIALI Centro Diurno Biella, str. Campagnè 7/a ATTIVITA' DEL PROGETTO RISORSE UMANE Professionalità Competenza/ Ruolo nell’attività N° ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO” 1.1/1.2 supporto per l’accesso ad attività culturali, educative, socializzanti, ricreative, sportive… Psicologo Responsabile della struttura Educatori Professionali Operatori Socio Sanitari Istruttore della Società Sportiva “Pralino” Psicologo Responsabile della struttura 1.3 iniziative con gli animali Educatori Professionali Operatori Socio Sanitari Psicologo Responsabile 1.4 organizzazione della struttura di 1 soggiorno in località marina, montana e città Educatori Professionali d’arte Operatori Socio Sanitari Infermiere Professionale Supervisione dell’attività; monitoraggio dell’attività svolta dai volontari. Tali attività verranno svolte tramite incontri settimanali di confronto, come specificato in tutte le azioni dei punti 8.1 e 8.3 Organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, definizione di tempistiche e area di azione del volontario. Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio. l’erogazione di un corso di nuoto per n. 7 utenti per n. 30 ore ciascuno Supervisione dell’attività; monitoraggio dell’attività svolta dai volontari. Organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, attivazione e mantenimento dei contatti con i Servizi del territorio Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio. Organizzazione dell’attività, Supervisione dell’attività dei volontari Organizzazione dell’attività e coordinamento dei volontari, definizione delle tempistiche, organizzatore di riunioni con gli utenti per l’individuazione della meta e per lo studio della destinazione, mediatore nei contatti con le sedi ospitanti. Organizzatore di attività per il tempo libero Facilitatore e mediatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici; assistenza e cura degli utenti durante la permanenza nei soggiorni assistenza e cura degli utenti durante la permanenza nei soggiorni 1 4 1 1 1 4 1 1 4 1 2 ATTIVITA’ “SOCIALI E DI CONFRONTO” Psicologo Responsabile della struttura 2.1 Progetto Utente Famigliare Educatori Professionali Esperto Operatori Socio Sanitari ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI” Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con le strutture, formazione degli utenti. Formazione degli utenti, organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, definizione di tempistiche attraverso il coordinamento della partecipazione alle attività di sportello e accompagnamento degli utenti. Predisposizione di momenti di confronto con il volontario per valutare l’andamento del progetto. Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio; 1 4 1 Supervisione dell’attività, supervisione dell’attività dei volontari, contatti con l’ASL per l’erogazione dell’incentivo ai partecipanti, coordinamento di riunioni organizzative per definire le attività di laboratorio Organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, definizione di tempistiche dei laboratori, partecipazione alle riunioni organizzative per definire le attività di laboratorio, elaborazione dell’elenco del materiale necessario per lo svolgimento dei laboratori, mediatore relazionale tra il volontario, l’utente e il consulente Facilitatore dei rapporti tra volontario e l’utente, preparazione del luogo in cui si tiene il laboratorio, pulizia e riordino dei locali a conclusione delle attività Organizzazione delle attività, supervisione delle attività degli utenti, facilitatore della comunicazione tra volontario e utente, collaborazione con educatori e il Consulente laboratorio di responsabile nella definizione delle attività di laboratorio, lavanderia stesura del diario delle attività in cui si riportano le attività effettuate, mediatore rispetto alle richieste di enti esterni o privati dei servizi erogati dal laboratorio Organizzazione delle attività, supervisione delle attività degli utenti, facilitatore della comunicazione tra volontario e utente, collaborazione con educatori e il Consulente laboratorio di responsabile nella definizione delle attività di laboratorio, cucito stesura del diario delle attività in cui si riportano le attività effettuate, mediatore rispetto alle richieste di enti esterni o privati dei servizi erogati dal laboratorio Organizzazione delle attività, supervisione delle attività degli utenti, facilitatore della comunicazione tra volontario e utente, collaborazione con educatori e il Consulente laboratorio responsabile nella definizione delle attività di laboratorio, pasticceria stesura del diario delle attività in cui si riportano le attività effettuate, mediatore rispetto alle richieste di enti esterni o privati dei servizi erogati dal laboratorio Organizzazione delle attività, supervisione delle attività degli utenti, facilitatore della comunicazione tra volontario e utente, collaborazione con educatori e il Consulente laboratorio responsabile nella definizione delle attività di laboratorio, digitale stesura del diario delle attività in cui si riportano le attività effettuate, mediatore rispetto alle richieste di enti esterni o privati dei servizi erogati dal laboratorio Psicologo Responsabile Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti della struttura esterni alle strutture Organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, definizione di tempistiche, mediatore nel Educatori Professionali contatto con i responsabili della cooperativa dell’Orso Blu Responsabili cooperativa Organizzazione delle attività lavorative degli operatori e Orso Blu supervisione Operatori della Cooperativa Svolgimento del lavoro e formazione agli utenti rispetto Orso Blu al corretto svolgimento dell’attività lavorativa Psicologo Responsabile Attività di della struttura laboratorio: per tutte le attività di laboratorio sono previste alcune figure professionali che svolgono il Educatori Professionali medesimo ruolo; in seguito evidenziamo la differenziazione per ogni laboratorio Operatori Socio Sanitari 3.1 laboratorio di lavanderia 3.2 laboratorio di cucito 3.3 laboratorio pasticceria 3.4 laboratorio digitale 3.5 affiancamenti ai lavoratori 1 4 1 1 1 1 1 1 4 5 30 ATTIVITA’ “QUOTIDIANE” 4.1 Psicologo Responsabile accompagnamenti della struttura Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti esterni alle strutture 13 1 dei pazienti nel disbrigo delle attività quotidiane Educatori Professionali Operatori Socio Sanitari Organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, definizione di tempistiche, accompagnatore degli utenti per le attività esterne, facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio Accompagnatore degli utenti per le attività esterne, facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio 4 1 ATTIVITA’ “DI COINVOLGIMENTO” 5.1 coinvolgimento Psicologo Responsabile di Enti no-profit della struttura 5.2 coinvolgimento di Enti no-profit 5.3 Coinvolgimento Educatori Professionali di Enti Pubblici Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti esterni alle strutture 1 facilitatore e mediatore nei contatti con Enti esterni alle strutture 4 Sede di attuazione del progetto: STRUTTURE RESIDENZIALI Casa Gibì – via GB Costanzo 22 Biella, Casa Pratoverde - via Dante Alighieri 41, Vigliano Biellese, e Villa Aglietta – via Oropa 605 Biella RISORSE UMANE ATTIVITA' DEL Competenza/ PROGETTO Professionalità Ruolo nell’attività N° ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO” Psicologo Responsabile della struttura 1.1 supporto per l’accesso ad attività culturali, educative, Educatori Professionali socializzanti, ricreative, sportive Operatori Socio Sanitari Psicologo Responsabile della struttura 1.2 iniziative con gli animali Educatori Professionali Operatori Socio Sanitari Supervisione dell’attività; monitoraggio dell’attività svolta dai volontari. Tali attività verranno svolte tramite incontri settimanali di confronto, come specificato in tutte le azioni dei punti 8.1 e 8.3 Organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, definizione di tempistiche e area di azione del volontario. Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio. Supervisione dell’attività; monitoraggio dell’attività svolta dai volontari. Organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, attivazione e mantenimento dei contatti con i Servizi del territorio Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio. 3 10 14 3 10 14 ATTIVITA’ SOCIALI E DI CONFRONTO Psicologo Responsabile della struttura 2.1 ciclo di incontri sulla salute degli Educatori Professionali utenti psichiatrici Operatori Socio Sanitari Organizzazione dell’attività, partecipazione a riunioni organizzative, facilitatore nei contatti con Enti esterni alle strutture, orientatore e moderatore durante ogni incontro organizzato in struttura. Organizzazione dell’attività e coordinamento dei volontari, facilitatore nei contatti con i famigliari e la cittadinanza. Ruolo di facilitatore e mediazione nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio. Organizzatore e referente rispetto alla sede in cui si svolgeranno gli incontri 14 3 10 14 Infermiere Professionale Psicologo Responsabile della struttura 2.2 Progetto Utente Esperto (UTES) Educatori Professionali Operatori Socio Sanitari Formatore di utenti e cittadini rispetto ai temi relativi alla cura e alla salute della persona affetta da malattia mentale; orientatore nella fruizione dei servizi sul territorio Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con le strutture, formazione degli utenti. Formazione degli utenti, organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, definizione di tempistiche attraverso il coordinamento della partecipazione alle attività di sportello e accompagnamento degli utenti. Predisposizione di momenti di confronto con il volontario per valutare l’andamento del progetto. Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio; 6 3 10 14 ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI” Psicologo Responsabile della struttura 3.1 affiancamenti ai lavoratori Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti esterni alle strutture Organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, definizione di tempistiche, mediatore nel Educatori Professionali contatto con i responsabili della cooperativa dell’Orso Blu Responsabili cooperativa Organizzazione delle attività lavorative degli operatori e Orso Blu supervisione Operatori della Cooperativa Svolgimento del lavoro e formazione agli utenti rispetto Orso Blu al corretto svolgimento dell’attività lavorativa 3 10 5 30 ATTIVITA’ “QUOTIDIANE” Psicologo Responsabile della struttura 4.1 accompagnamenti Educatori Professionali dei pazienti nel disbrigo delle attività quotidiane Operatori Socio Sanitari Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti esterni alle strutture Organizzazione dell’attività e coordinamento del volontario, definizione di tempistiche, accompagnatore degli utenti per le attività esterne, facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio Accompagnatore degli utenti per le attività esterne, facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio 3 10 14 ATTIVITA’ “DI COINVOLGIMENTO” Psicologo Responsabile 5.1 coinvolgimento della struttura di Enti no-profit Educatori Professionali Psicologo Responsabile 5.2 Coinvolgimento della struttura di Enti Pubblici Educatori Professionali Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti esterni alle strutture facilitatore e mediatore nei contatti con Enti esterni alle strutture Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti esterni alle strutture facilitatore e mediatore nei contatti con Enti esterni alle strutture Tutti gli operatori delle sedi in cui si svolgerà il progetto di Servizio Civile sono coinvolti nel progetto, in quanto nella maggior parte dei casi la loro prestazione lavorativa viene strutturata in turni. Di conseguenza, il volontario di Servizio Civile avrà come punti di riferimenti principalmente i 4 psicologi responsabili di struttura, ma anche le altre figure professionali che si alternano nel servizio, e che svolgeranno nei suoi confronti e nei confronti degli utenti un ruolo di costante mediazione e confronto per le attività svolte nell’ambito del progetto. 15 3 10 3 10 8.3) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Dal punto di vista del volontario, il progetto si propone di offrire: • occasioni di confronto con il personale della cooperativa e tra volontari, al fine di valorizzare l’esperienza rendendola un’occasione formative e di crescita personale. • possibilità di sviluppare capacità di ascolto • possibilità di costruire relazioni significative e incrementare le capacità comunicative e di ascolto attraverso il coinvolgimento in attività lavorative e di svago con i pazienti; • opportunità di sperimentarsi direttamente, pur all’interno di contesti tutelati e protetti, nella relazione con persone in difficoltà; • possibilità di valorizzazione dell’esperienza compiuta per successive scelte professionali, attraverso il riconoscimento delle competenze acquisite da parte delle realtà che già operano nei territori di riferimento (cooperative sociali, scuole…). • Inoltre come definito nell’articolo 1 della legge 64/2011: • favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; • promuovere la solidarietà e la cooperazione con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona; Vengono descritte di seguito le azioni che prevedono un coinvolgimento diretto e attivo del volontario. AZIONE 3 Attività previste Costituzione del gruppo di lavoro e affiancamento. All’inizio di questa fase sarà organizzato l’incontro con il responsabile di servizio mirato alla stesura del Patto di Servizio a cui si è fatto riferimento nella fase 3 del punto 8.1. Il Patto di Servizio indicherà in dettaglio, nell’ambito degli obiettivi specifici del progetto, le singole attività da svolgere, mansioni, orario, calendario e quant’altro sarà ritenuto indispensabile ai fini della verifica del servizio svolto. Si pensa a questa modalità come ad uno strumento per favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva del giovane volontario nella costruzione di una “idea-progetto”, in cui far emergere la propria soggettività, un percorso di autonomia e di assunzione (in prima persona) di responsabilità e impegni precisi. L’attività svolta dal volontario nella fase di affiancamento sarà suddivisa in tre fasi: Fase 1 I. familiarizzazione con la struttura, ed in particolare con spazi e locali in cui si svolgono le attività II. apprendimento degli scopi e del funzionamento della struttura III. sperimentazione graduale con il supporto del tutor, nelle relazioni con i pazienti e con gli operatori prendendo visione delle loro mansioni specifiche Fase 2 I. svolgimento di attività con la supervisione costante dell’operatore a cui di volta in volta viene affiancato II. approfondimento delle relazioni all’interno del Servizio Fase 3 I. proposta di suggerimenti nelle attività che svolgeranno al fine di migliorare il servizio Nello specifico, durante questa fase al volontario verrà richiesto di effettuare inizialmente un’attività di osservazione mirata mediante apposite check-list il funzionamento della struttura e il lavoro svolto dall’operatore. Tali osservazioni saranno utili da una parte al volontario, per focalizzare l’attenzione sugli aspetti salienti del lavoro e ricavarne informazioni utili rispetto ai propri margini di intervento; dall’altra saranno utili alla struttura, perché dal volontario possa apportare una visione critica del lavoro svolto, che individui criticità e possibilità di miglioramento. Tali osservazioni saranno 16 quindi oggetto di discussione e confronto con il responsabile e tutti gli operatori nell’ambito delle riunioni organizzative e di equipe. AZIONE 4 Attività previste In seguito alla fase di affiancamento e orientamento avverrà l’inserimento pieno del volontario dal terzo mese al dodicesimo mese, tramite un costante supporto da parte del responsabile del progetto, dell’OLP, degli operatori e dei formatori, i volontari si sperimenteranno nelle attività proposte dal presente progetto. Questa quarta fase si prolungherà fino alla fine del progetto e consentirà quindi di acquisire le competenze pratiche, derivanti dalla sperimentazione sul campo delle nozioni teoriche apprese durante la formazione, completando quindi il percorso di crescita personale e professionale avviato nelle fasi precedenti. In particolare, le attività svolte dai volontari saranno le seguenti: Sede di attuazione del progetto: STRUTTURE RESIDENZIALI Coop. Soc. ANTEO Casa Gibì – via GB Costanzo 22 Biella, Casa Pratoverde - via Dante Alighieri 41, Vigliano Biellese, e Villa Aglietta – via Oropa 605 Biella ATTIVITA' DEL PROGETTO ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO” ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO In questa area un volontario, affiancato dagli operatori, coopera allo sviluppo del settore sportivo e del tempo libero, ricercando opportunità presenti sul territorio. Il volontario 1.1) Supporto per l’accesso ad attività culturali, rivestirà un ruolo di stimolatore e educative, socializzanti, ricreative, sportive, accompagnatore, pianificando con l’utente e in specificamente organizzate o svolte nei contesti collaborazione con gli educatori, le attività di e nei luoghi di vita delle persone. tempo libero a cui piacerebbe partecipare e accompagnandolo con brevi uscite della durata massima di 2 ore ciascuna nello svolgimento di tali attività. Nelle attività svolte in collaborazione con il Rifugio degli Asinelli il volontario riceverà l’affiancamento e il supporto di personale esperto propedeutici allo svolgimento delle attività proposte nel progetto. Compito del volontario sarà la stesura, insieme agli operatori, degli obiettivi personalizzati previsti per ciascun utente all’interno dell’attività e 1.2) Organizzazione di iniziative con gli animali l’accompagnamento del soggetto nel percorso. in collaborazione con il Rifugio degli Asinelli sito Sarà suo compito inoltre tenere i contatti con i in Sala Biellese responsabili degli Enti, partecipare agli incontri organizzativi e occuparsi dell’organizzazione pratica delle attività e cioè: ³ individuazione degli spazi, ³ programmazione degli interventi, ³ coinvolgimento degli utenti, ³ gestione degli esercizi, ³ reperimento del materiale. ATTIVITA' DEL PROGETTO ATTIVITA’ “SOCIALI E DI CONFRONTO” 2.1) organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla salute degli utenti e in generale della cittadinanza, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO In questa attività risulta particolarmente significativo il ruolo del volontario come organizzatore e detentore di legami. Sarà suo compito infatti stimolare gli utenti alla 17 12 di Biella e l’Ordine degli Psicologi di Torino partecipazione agli incontri organizzando preventivamente un lavoro preparatorio di confronto sulle conoscenze relative al tema oggetto di trattazione. Sarà sua cura inoltre occuparsi della predisposizione degli spazi e di pubblicizzazione delle iniziative, elaborando con gli utenti degli inviti creativi. Il volontario parteciperà alla fase di formazione degli utenti esperti. In un secondo momento 2.2) Progetto Utente Esperto. Questo progetto verrà coinvolto nelle attività di sportello e di prevede il coinvolgimento di utenti del circuito accompagnamento degli utenti. Le attività di riabilitativo psichiatrico che, in seguito al sportello prevedono l’erogazione ad utenti e percorso svolto, sono in grado di mettere a famigliari di informazioni circa i servizi della rete disposizione il loro sapere esperienziale al fine riabilitativa (“Come si accede al servizio di di favorire un adeguato inserimento di nuovi Riabilitazione Lavorativa?”; “Come posso utenti e accompagnare gli utenti in difficoltà nel prendere appuntamento con l’A.S. del CSM?”). loro percorso riabilitativo. Lo sportello sarà gestito dagli utenti esperti a seguito di apposito corso di formazione. ATTIVITA' DEL PROGETTO ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI” Il volontario avrà il ruolo di aiutare e supportare l’utente nel prendere i contatti con i responsabili della cooperativa e con i lavoratori che dovrà affiancare, e nello svolgimento delle attività lavorative, esercitando con domande e osservazioni la capacità di ragionamento degli 3.1) affiancamenti lavorativi di utenti psichiatrici utenti. Le attività si svolgeranno ai soci lavoratori prevalentemente presso la sede del servizio: sono previste uscite settimanali della durata di 4 ore circa ciascuna per l’attività di affiancamento lavorativo preceduta e seguita da un incontro in struttura con l’educatore di riferimento dell’utente. ATTIVITA' DEL PROGETTO ATTIVITA’ “QUOTIDIANE” ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO Il volontario, sotto la supervisione degli operatori e degli infermieri della Comunità, si occupa dell’accompagnamento dei pazienti nello svolgimento delle attività giornaliere quali quelle elencate nel punto 8.1ovvero: attività di 4.1) organizzazione quotidiana di tempo libero, attività sociali e di confronto, accompagnamenti dei pazienti per effettuare il attività quotidiane, attività occupazionali. Il suo disbrigo delle normali attività giornaliere di un ruolo non sarà tanto quello di sostituirsi individuo all’utente, ma di stimolare in lui l’esercizio delle abilità cognitive favorendone altresì l’autonomia tramite domande, osservazioni critiche e l’elaborazione di resoconti da riportare agli operatori esperti. 18 ATTIVITA' DEL PROGETTO 5.1) Coinvolgimento di Enti no-profit nel progetto ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO Il ruolo del volontario in questo caso è di attivazione e mantenimento dei legami, ponendosi come un “ponte” tra i bisogni degli 5.2) Coinvolgimento di Enti pubblici nel progetto utenti della struttura e le disponibilità e risorse degli Enti. Sede di attuazione del progetto: STRUTTURE SEMIRESIDENZIALI Centro Diurno Biella, str. Campagnè 7/a ATTIVITA' DEL PROGETTO ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO” In questa area un volontario, affiancato dagli operatori, coopera allo sviluppo del settore sportivo e del tempo libero, ricercando opportunità presenti sul territorio. Il volontario 1.1) Supporto per l’accesso ad attività culturali, rivestirà un ruolo di stimolatore e educative, socializzanti, ricreative, sportive, accompagnatore, pianificando con l’utente e in specificamente organizzate o svolte nei contesti collaborazione con gli educatori, le attività di e nei luoghi di vita delle persone. tempo libero a cui piacerebbe partecipare e accompagnandolo con brevi uscite della durata massima di 2 ore ciascuna nello svolgimento di tali attività. Nelle attività svolte in collaborazione con il Rifugio il volontario riceverà l’affiancamento e il supporto di personale esperto propedeutici allo svolgimento delle attività proposte nel progetto. Compito del volontario sarà la stesura, insieme agli operatori, degli obiettivi personalizzati previsti per ciascun utente all’interno dell’attività e l’accompagnamento del soggetto nel 1.2) Organizzazione di iniziative con gli animali percorso. in collaborazione con il Rifugio degli Asinelli sito Sarà suo compito inoltre tenere i contatti con i in Sala Biellese responsabili degli Enti, partecipare agli incontri organizzativi e occuparsi dell’organizzazione pratica delle attività e cioè: ³ individuazione degli spazi, ³ programmazione degli interventi, ³ coinvolgimento degli utenti, ³ gestione degli esercizi, ³ reperimento del materiale. Nell’ambito dell’allestimento delle mostre e successiva apertura al pubblico, il ruolo dei volontari sarà principalmente di tipo organizzativo. 1.3) Allestimento di 2 mostre aperte alla Avranno infatti il compito di coordinarsi con gli cittadinanza. operatori per il reperimento del materiale e ³ Mostra “Paesaggio Sonoro” l’allestimento effettivo della mostra. ³ Mostra in ricordo di Ermanno Triverio In seguito collaboreranno con la loro presenza illustrando obiettivi e materiale agli interessati, attività questa svolta in compresenza con un utente del servizio psichiatrico. 1.4) Organizzazione di n. 3 soggiorni in località L’attività prevede un attivo coinvolgimento del esterne alla struttura della durata di 1 settimana volontario in fase di: l’uno: ³ Organizzazione dei soggiorni, con il ³ 1 Soggiorno marino e 1 soggiorno rinnovo e il mantenimento dei contatti montano con gli Enti disponibili ad accogliere gli ³ 1 Soggiorno in città d’arte utenti 19 ³ Collaborazione con gli operatori nell’individuazione della sede del soggiorno nella città d’arte e nella preparazione “storico- culturale” degli utenti, facendo con loro ricerche bibliografiche e in internet ³ Preparazione alla partenza, collaborando gli operatori ad accertarsi che gli utenti portino tutto il materiale necessario ³ Supporto agli operatori nell’organizzazione di attività di svago durante il soggiorno e supporto agli utenti per la loro realizzazione ATTIVITA' DEL PROGETTO ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO ATTIVITA’ “SOCIALI E DI CONFRONTO” 2.1) organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla salute degli utenti e in generale della cittadinanza, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL 12 di Biella e l’Ordine degli Psicologi di Torino 2.2) proiezione di un video rappresentativo di ogni tematica trattata, realizzato dagli utenti stessi all’interno e all’esterno della struttura di cui sono ospiti. ATTIVITA' DEL PROGETTO In questa attività risulta particolarmente significativo il ruolo del volontario come organizzatore e detentore di legami. Sarà suo compito infatti stimolare gli utenti alla partecipazione agli incontri organizzando preventivamente un lavoro preparatorio di confronto sulle conoscenze relative al tema oggetto di trattazione. Sarà sua cura inoltre occuparsi della predisposizione degli spazi e di pubblicizzazione delle iniziative, elaborando con gli utenti degli inviti creativi. Il volontario parteciperà a stretto contatto alle fasi di ideazione e realizzazione dei video, collaborando con il consulente e gli educatori con il ruolo di stimolatore e facilitatore della partecipazione e della relazione ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI” 3.1) Laboratorio di lavanderia 3.2) Laboratorio di cucito 3.3) Laboratorio pasticceria 3.4) Laboratorio di falegnameria 3.5) Laboratorio digitale 3.6) Laboratorio “Pollicino” Il volontario lavorerà con la supervisione costante dell’operatore esperto (educatore e operatore socio-sanitario) seguendo i gruppi dei laboratori, affiancando alcuni utenti nell’affrontare quelle che possono essere vissute come difficoltà nella progettazione e realizzazione degli oggetti. Il volontario avrà il ruolo di aiutare e supportare l’utente nel prendere i contatti con i responsabili della cooperativa e con i lavoratori che dovrà affiancare, e nello svolgimento delle attività lavorative, esercitando con domande e osservazioni la capacità di ragionamento degli 3.7) affiancamenti lavorativi di utenti psichiatrici utenti. Le attività si svolgeranno ai soci lavoratori prevalentemente presso la sede del servizio: sono previste uscite settimanali della durata di 4 ore circa ciascuna per l’attività di affiancamento lavorativo preceduta e seguita da un incontro in struttura con l’educatore di riferimento dell’utente. 20 ATTIVITA' DEL PROGETTO ATTIVITA’ “QUOTIDIANE” ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO Il volontario, sotto la supervisione degli operatori e degli infermieri della Comunità, si occupa dell’accompagnamento dei pazienti nello svolgimento delle attività giornaliere quali quelle elencate nel punto 8.1. ovvero: attività di 4.1) organizzazione quotidiana di tempo libero, attività sociali e di confronto, accompagnamenti dei pazienti per effettuare il attività quotidiane, attività occupazionali. Il suo disbrigo delle normali attività giornaliere di un ruolo non sarà tanto quello di sostituirsi individuo all’utente, ma di stimolare in lui l’esercizio delle abilità cognitive favorendone altresì l’autonomia tramite domande, osservazioni critiche e l’elaborazione di resoconti da riportare agli operatori esperti. ATTIVITA' DEL PROGETTO ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO 5.1) Coinvolgimento di Enti no-profit nel progetto Il ruolo del volontario in questo caso è di attivazione e mantenimento dei legami, 5.2) Coinvolgimento di Enti profit nel progetto ponendosi come un “ponte” tra i bisogni degli utenti della struttura e le disponibilità e risorse 5.3) Coinvolgimento di Enti pubblici nel progetto degli Enti. Il volontario sarà partecipe condividerà le attività quotidiane con gli utenti e per questo motivo è previsto che tutti i volontari pranzino in struttura. Il momento del pasto rappresenta un momento informale di scambio reciproco e di confronto che non prevede la presenza di ruoli o etichette e tutti i partecipanti si sentono sullo stesso piano. Non si riduce quindi nel semplice consumo di un pasto ma mira alla creazione di un momento conviviale e di condivisione. Riteniamo importante sottolineare che, essendo il progetto e soprattutto le attività proposte innovative rispetto alle attività normalmente svolte all’interno delle strutture, un ruolo di fondamentale rilevanza verrà svolto proprio dal Volontario di Servizio Civile che sarà coinvolto attivamente nei processi operativi, accogliendo nuove proposte per coinvolgere maggiormente il territorio favorendo così il processo di integrazione e reinserimento sociale degli utenti. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto: 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 0 0 5 1400 6 21 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: - Assolvimento alla legge sulla privacy, ovvero al mantenimento del segreto professionale, alla stregua del personale in servizio - Rispetto del regolamento esistente presso ogni struttura, obbligo di fare riferimento rispetto al proprio intervento al Responsabile individuato - Capacità di instaurare una sana relazione e una positiva comunicazione con gli utenti/ospiti inseriti presso le strutture Il volontario deve essere inoltre disponibile rispetto ai seguenti punti: • Adattamento alla flessibilità dell’orario d’impiego • Rispetto degli orari e dei turni di servizio • Obbligo di frequenza a tutte le attività di formazione proposte • Disponibilità al lavoro di gruppo e di équipe • Presenza decorosa, responsabile e puntuale • Obbligo di indossare il tesserino di riconoscimento • Disponibilità allo spostamento temporaneo della sede di servizio (per gite e soggiorni marini) I volontari dovranno dimostrare buone capacità relazionali, poiché gran parte del servizio verrà svolto a favore di utenti con notevoli problematiche. La formazione è obbligatoria, quindi, nelle giornate di formazione non è possibile usufruire dei giorni di permesso 22 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: SEDE DOVE INDIRIZZARE LE DOMANDE: Legacoop Piemonte Via Livorno 49 cap 10144 città Torino Tel 0115187169 Fax 0115188251 - Personale di riferimento: Valentina Consiglio e.mail: [email protected] Sede di Cod. attuazion N. Comune Indirizzo ident. e del sede progetto 1 CASA GIBI’ CASA 2 PRATOVER DE 3 4 VILLA AGLIETT A CENTRO DIURNO BIELLA Biella Vigliano Biellese Biella Biella VIA G.B. COSTANZ 17170 O 22 VIA DANTE 54938 ALIGHIER I 41 VIA OROPA 17172 605 STRADA CAMPAG 108729 NE’ 7/a N. vol. per Telef. sede Fax sede sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e Nome Data di nascita Gasparri Laura 30/10/1977 1 015/8408360 015/8408360 1 015/513142 015/8121768 1 015/43130 015/43130 Camaschella Emanuela 2 015/8407910 / Leone Mariavittoria Cod. Fisc. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditati Cognome e nome Data di nascita Cod. Fisc. Tipologia servizi volontari (V- vitto; VAvitto alloggio; SVA – senza servizi) GSPLRA77R71E 514R V RSSNDR75H11A 859E V 11/10/1973 CMSMLM73R51 D332E V 15/05/1976 LNEMVT76E55A 859G V Rossi Andrea 11/06/1975 23 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Sono ritenuti necessari all’espletamento del servizio i seguenti requisiti: • Diploma di scuola media superiore • interesse esplicito per il contesto del progetto (per garantire un alto grado di motivazione ed evitare situazioni di delusione, mancanza di entusiasmo, crisi personale, spiacevoli e dannosi sia per gli utenti che per i volontari stessi…) Requisiti preferenziali ma non esclusivi: • precedenti esperienze di gestione/conduzione gruppi; • conoscenza di tecniche di animazione; • uso computer; • precedenti esperienze di volontariato. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: A seguito della delibera del Consiglio di Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino del 12 maggio 2004 vengono riconosciuti crediti formativi per chi segue il Corso di Laurea in scienze dell’Educazione con il nuovo ordinamento, ove ci siano le finalità del progetto coerenti con quelle del percorso di studi 27) Eventuali tirocini riconosciuti: La delibera della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino, del Dams e del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione stabilisce che siano previsti esoneri totali o parziali ad alcuni tirocini ove le finalità siano esaurienti e coerenti con il percorso di studi, per il corso triennale e per il corso quadriennale (vedasi allegato). 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: La Cooperativa Anteo, sulla base del monitoraggio e dell’affiancamento previsti, consegnerà ai volontari che concluderanno il percorso un attestato relativo alle attività svolte e alle competenze acquisite, sottoscritto dal Rappresentante legale. Il certificato sarà relativo all’esperienza realizzata che conterrà una dettagliata descrizione delle competenze maturate e concretamente dimostrate. Gli ambiti di competenza possono essere distinti nelle tre principali categorie del SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE: SAPERE - SAPER FARE - Organizzazione dei servizi psichiatrici Ruoli dei diversi Enti e dei diversi operatori nel lavoro di equipe e di rete Osservare e descrivere comportamenti e situazioni utilizzare tecniche specifiche di comunicazione con il paziente psichiatrico (ascolto ed espressione) 24 - SAPER ESSERE - predisporre e utilizzare schede per la rilevazione e raccolta di dati relativi a servizi produrre report o relazioni lavorare in équipe multiprofessionali gestire la relazione con persone con disagio sociale comunicare e relazionarsi in generale L’acquisizione di professionalità maturata durante il servizio sarà utile come curriculum vitae. Legacoop rilascia un attestato valido a tal fine e l’Agenzia FORCOOP certificherà con dichiarazione apposita le capacità e le competenze maturate durante il servizio (vedi lettera allegata al progetto per il punto 28): Durante l’espletamento del servizio, i volontari potranno acquisire le seguenti competenze trasversali e tecnico professionali: capacità di costruire relazioni significative capacità di gestire situazioni relazionali complesse e conflittuali capacità di lavoro in gruppo e in rete flessibilità nella gestione di diverse attività a seconda del tipologia di servizio in cui si opera o capacità organizzative di eventi e manifestazioni o capacità nella gestione dell’associazionismo o capacità di svolgere compiti e funzioni in autonomia o conoscenza di protocolli e procedure (HACCP, legge 626.) o capacità di organizzare campagne di sensibilizzazione o capacità di pianificare e organizzare sistemi di comunicazione con i mass media o capacità di svolgere attività di documentazione La certificazione delle competenze acquisite sarà realizzata attraverso la metodologia della “Reconnaissance des Acquis” (Vedi lettera allegata) o o o o Formazione generale dei volontari 33) Contenuti della formazione: 25 1. Valori e identità del Servizio Civile 1.1: L’identità del gruppo in formazione e patto formativo: • Accoglienza, Illustrazione del percorso formativo e degli obiettivi, definizione del Patto formativo. Presentazione e conoscenza dei partecipanti • Motivazioni, Aspettative, paure e diario di bordo • Analisi delle competenze in entrata del singolo e del gruppo • Definizione del profilo del volontario 1.2: Dall’obiezione di coscienza al Servizio civile • Evoluzione storica dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale a partire dalla legge n. 772/72, passando per la legge di riforma n. 230/98, fino ad arrivare alla sua attuale configurazione così come delineata dal legislatore nel 2001 1.3: Il dovere di difesa della Patria – Difesa civile non armata e non violenta • Il concetto di difesa della patria attraverso i temi dell'etica, dei principi, dei valori dello Stato democratico. Pace e diritti umani alla luce della Costituzione Italiana, delle sentenze della Corte Costituzionale, della Corte Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite • Gestione e trasformazione non violenta dei conflitti, prevenzione della guerra, concetti di peacekeeping, peace-enforcing e peacebuilding. 1. 4. La normativa vigente e la carta d’impegno etico • Le norme legislative che regolano il sistema del servizio civile, nonché quelle di applicazione riguardanti l’ordinamento e le attività del servizio civile nazionale • La carta di impegno etico 2: La cittadinanza attiva 2.1: La formazione Civica • Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e della Carta Costituzionale (regole, diritti e doveri, ecc…). Funzione e ruolo degli organi costituzionali, organizzazione delle camere e iter di formazione delle leggi. 2.2: Le forme di cittadinanza • Forme di Partecipazione civile: il volontariato, la Cooperazione Sociale, l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, la partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati 2.3: La Protezione Civile • Protezione civile e difesa dell'ambiente e del territorio. Prevenzione tutela ambientale e legalità. Norme di comportamento nella gestione delle emergenze 2.4.: La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile • Elezioni dei rappresentati regionali e Nazionali del Partecipazione di ex volontari e/o rappresentanti in carica. Servizio Civile. 3: “ Il giovane volontario nel Sistema del Servizio Civile” 3.1.: Presentazione dell’Ente • La Legacoop (storia, valori, codice etico, ecc…) • Breve percorso storico dell’esperienza e della struttura di gestione del servizio civile nazionale all’interno della Legacoop – struttura organizzativa • La cooperazione sociale 26 • Lavorare nel sociale, Ambiente e Cultura • La cooperativa come strumento di autoimprenditorialità 3.2.: Il lavoro per Progetti • Il progetto di servizio civile nazionale: analisi e lettura esemplificata di un progetto, focalizzazione sul linguaggio, sugli aspetti critici delle competenze, delle mansioni richieste 3.3. : L’organizzazione del Servizio Civile e le sue figure • Presentazione delle figure che operano all’interno del Progetto di Servizio Civile (OLP, RLEA, altri volontari) e all’interno dell’Ente. 3.4.: Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile • Prontuario disciplina dei rapporti tra enti e volontario (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche) 3.5.: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti • La comunicazione: il contesto, l'emittente, il messaggio, il canale comunicativo, il destinatario e la ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo • Elementi sulla non violenza e sulla mediazione dei conflitti 4: “Rielaborazione dei contenuti della formazione generale in funzione dell’esperienza vissuta” • 1° Incontro di rielaborazione dei contenuti del percorso formativo alla luce dell’esperienza nello svolgimento del Servizio in relazione ai punti precedenti ed in particolare sui moduli ““Il dovere di difesa della Patria, difesa civile non armata e nonviolenta” e “La cittadinanza attiva. Da svolgersi entro il 7° mese di servizio. • 2° Incontro di rielaborazione dei contenuti del percorso formativo alla luce dell’esperienza nello svolgimento del Servizio in relazione ai punti precedenti, nonché sul bilancio di competenze e raffronto con le competenze in entrata sia individuali che di gruppo valutate all’inizio del percorso. Da svolgersi entro il 9° mese di servizio. 34) Durata: La durata della Formazione Generale è di 41 ore x 100% delle ore entro 180 gg (6 mesi) Oppure • 80% delle ore (33 h) entro e non oltre 180 gg (6 mesi) e restante 20% delle ore (8 h) a partire dal 210° (7 mesi) giorno dall’avvio del progetto ed entro e non oltre il 270° giorno (9 mesi) Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 40) Contenuti della formazione: MODULO N. 1 CONTENUTI DEL MODULO: Accoglienza descrizione del progetto di servizio (mission, attività, destinatari, personale). Il ruolo del volontario all’interno del progetto di Servizio Civile Naz.le. Il “gruppo” di Servizio Civile (compiti, ruoli e responsabilità). Conoscenza degli OLP ed eventuale ulteriore referente. Visita del 27 servizio DURATA DEL MODULO 15 ore FORMATORE DI RIFERIMENTO Cristina Gertosio MODULO N. 2 CONTENUTI DEL MODULO: Sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008, così come riportato dal Decreto n. 160 del 19 luglio 2013. L’obiettivo di questo modulo è quello di fornire ai volontari in scn tutti gli elementi fondamentali e necessari per realizzare le attività previste nel progetto di servizio civile nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nello specifico l’obiettivo principale è la conoscenza di base della sicurezza nei luoghi di lavoro, dei principali rischi legati all’attività svolta dai volontari, della modalità di valutazione dei rischi, della figura dell’addetto alla sicurezza in azienda, nonché dell’addetto alla lotta antincendio e al primo soccorso. Più nel dettaglio saranno trattati i seguenti contenuti: Contenuti di sistema: formazione/informazione su principi generali d.lgs. 81/08 concetti di rischio – danno – prevenzione – protezione – organizzazione della prevenzione aziendale – diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo e assistenza. Contenuti specifici: si procederà quindi a trattare i temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari di servizio civile nelle sedi di attuazione progetto riguardo al settore e all’area di intervento del progetto (punti 5 e 8.3 del formulario). D. Lgs. 81/08 “sicurezza nei luoghi di lavoro” (sedi di attuazione progetto): • Le figure preposte all’emergenza • Il sistema di prevenzione e protezione • La segnaletica di sicurezza • La gestione delle emergenze • Previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili • Agenti estinguenti e loro utilizzo • Piano prevenzione incendi e presa visione degli estintori portatili e modalità di utilizzo • Procedure di evacuazione (in base al piano di evacuazione) Assistenza • Normativa di riferimento • Documento di valutazione dei rischi redatto dall’azienda • Fattori di rischio connessi all’attività svolta ed al target di riferimento del progetto (giovani, minori, anziani, disagio adulto e giovanile, esclusione/devianze sociali, profughi, immigrati, diversamente abili, tossicodipendenti/etilisti, detenuti ed ex detenuti, minoranze) • Riconoscere un’emergenza sanitaria • Previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili • tecniche di auto protezione specifiche ed esercitazione • movimentazione manuale dei carichi (se previsto), contatti con l’utenza • tecniche di comunicazione con il sistema emergenza • riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso: crisi asmatica, reazioni allergiche, crisi convulsive, emorragie esterne post-traumatiche, shock, ecc.. tecniche di primo soccorso in casi di esposizione accidentale ad agenti chimici biologici DURATA DEL MODULO 8 ore FORMATORE DI RIFERIMENTO Grazia Mancini 28 MODULO N. 3 CONTENUTI DEL MODULO: L’utente psichiatrico: Ø La patologia psichiatrica Ø Criticità di approccio all’utenza psichiatrica, filosofie d’intervento, modelli metodologici ed operativi Ø La relazione di aiuto nell’intervento sociale: modalità di approccio comunicazionale, pattern relazionali, stereotipie Interventi di prevenzione e la risocializzazione DURATA DEL MODULO 30 ore FORMATORE DI RIFERIMENTO Patrizia Martiner, Emanuela Camaschella MODULO N. 4 CONTENUTI DEL MODULO: La rete: Ø Presentazione del ruolo e del funzionamento della rete di strutture adibite al trattamento della malattia mentale Ø Come contattare nuove associazioni e reperire nuove collaborazioni La rete locale per l’integrazione dei soggetti disagiati: Enti, soggetti pubblici e privati, strategie di integrazione con l’operato dei servizi sociali e le ASL DURATA DEL MODULO 16 ore FORMATORE DI RIFERIMENTO Mariavittoria Leone MODULO N.5 CONTENUTI DEL MODULO: Ø Verifica degli apprendimenti e dei risultati ottenuti, attraverso il raffronto con quanto pianificato all’inizio del percorso (compiti, ruoli, competenze acquisite); Condivisione e confronto delle conoscenze professionali ed educative acquisite DURATA DEL MODULO 10 ore FORMATORE DI RIFERIMENTO Cristina Gertosio 41) Durata: La durata della formazione specifica è: 79 Barrare l’opzione scelta (una sola risposta): • 100% delle ore entro 90 gg (3 mesi) Oppure x70% delle ore entro 90 gg (3 mesi) ed il restante 30% delle ore entro e non oltre i 270° giorni (9 mesi) dall’avvio del progetto 29