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Le tasche piene di mondo - Servizio Civile in Legacoop

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Le tasche piene di mondo - Servizio Civile in Legacoop
Servizio Civile
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
LEGA NAZIONALE DELLE COOPERATIVE E MUTUE
Via A. Guattani, 9 – 00161 Roma
Tel. 06/84439386-327 / Fax 06/84439387
e.mail: [email protected]
sito: www.legacoop.coop
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Legacoop Piemonte
Via Livorno, 49 Torino
10144 Torino
Tel. 011/5187169 - Fax 011/5188251
e-mail: [email protected]
sito internet: www.legaqcoop-piemonte.coop
Resp.le progetto: Dott.ssa Cristina Gertosio
NZ00662
2) Codice accredito
Nazionale
3)Albo e classe di iscrizione:
1 classe
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Le tasche piene di mondo
5) Settore ed area di intervento del progetto
A 012 Settore: Assistenza
Area: Disagio Adulto
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività
previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale,
nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1.) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi:
AZIONE 1: Formazione e conoscenza del contesto (Dal primo al terzo mese)
Durante il primo mese dall’avvio del progetto viene organizzata la formazione generale dei volontari nelle
modalità specificate nel punto 32.
Durante il primo mese, alla formazione generale si accompagna un ciclo di incontri presso il servizio in
cui verranno svolte le attività di volontariato allo scopo di favorire la conoscenza e l’iniziale inserimento.
Tali incontri saranno bisettimanali e avranno la durata di 5 ore l’uno secondo il seguente calendario:
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Servizio Civile
- Incontro 1: incontro con l’OLP e il responsabile di struttura: presentazione del progetto di psichiatria
dell’ASL e della struttura, con descrizione dell’equipe di lavoro, delle caratteristiche degli utenti e delle
modalità di lavoro.
- Incontro 2: incontro con l’OLP, il responsabile di struttura e l’equipe di lavoro: presentazione del
progetto di servizio civile, delle fasi di attuazione, del personale coinvolto e delle attività svolte;
presentazione del volontario e del ruolo rivestito all’interno della struttura. Alla riunione di equipe seguirà
un incontro tra il volontario, l’OLP e il responsabile di struttura per una restituzione dell’incontro.
- Incontri 3 e 4: incontro con il responsabile di struttura e gli educatori professionali per la
presentazione dei casi degli ospiti presenti in struttura.
- Incontro 5 e 6: incontro con l’OLP e il responsabile di struttura per due giornate di osservazione
generale dello svolgimento delle attività all’interno della struttura.
- Incontro 7, 8 e 9: incontro con l’OLP per due giornate di visita dei servizi afferenti alla struttura in cui
si svolgerà il progetto: i servizi psichiatrici coinvolti nel progetto, il Centro di Salute Mentale, la
Cooperativa Orso Blu. Le modalità saranno le seguenti: dopo un iniziale incontro con il responsabile di
struttura presso la sede dell’attuazione del progetto in cui vengono presentati al volontario i servizi
coinvolti nel progetto, il volontario e l’OLP si recheranno in visita ai servizi per una durata complessiva di
1,5 ore ciascuno, incontreranno i responsabili dei servizi per la presentazione del volontario; al termine
della visita torneranno presso la struttura di riferimento dove verrà effettuata una restituzione con il
responsabile di struttura.
AZIONE 2: Formazione specifica e aggiuntiva (Dal quarto al nono mese)
Formazione Specifica: svolta in proprio presso l’ente, si caratterizza per fornire conoscenze e potenziare
capacità legate in modo specifico al contesto all’interno del quale il volontario andrà ad operare. Si
prevede quindi che nel secondo e terzo mese dall’avvio del progetto venga erogata una formazione con
tematiche inerenti il mondo del paziente psichiatrico: patologie, risorse e potenzialità, i centri di
accoglienza, residenziali, semiresidenziali, domiciliari, ecc. come specificato nel punto 40 del progetto.
Durante tutto il percorso di permanenza del volontario in struttura sono previsti momenti formativi a
cadenza mensile di almeno 3 ore l’uno organizzati ad hoc rispetto alle specifiche esigenze del volontario:
di volta in volta verranno approfondite alcune tematiche quali ad es. la promozione e il recupero
dell’autonomia, la gestione dell’aggressività e degli scompensi, ecc.
Formazione aggiuntiva: sarà possibile organizzare esperienze formative per i volontari anche al di fuori
del contesto operativo quotidiano dell’ambito psichiatrico. E’ inoltre prevista l’erogazione della
formazione obbligatoria sulle seguenti tematiche: formazione di base sicurezza sul lavoro D. Lgs. 81/08.
Formazione facoltativa: primo soccorso della durata di 12 ore, gestione dell’emergenza e prevenzione
incendi ad medio rischio della durata di 8 ore.
AZIONE 3: Costituzione gruppo di lavoro e affiancamento (Dal secondo al terzo mese)
A partire dal secondo mese, al fine favorire un inserimento graduale e consapevole della realtà di
riferimento, si prospetta e organizza per il volontario un periodo di accostamento graduale alla realtà
della struttura e del territorio preceduto da un incontro di 2 ore con il responsabile di servizio volto alla
stesura del “Patto di Servizio”. In questa fase ogni operatore della struttura (Educatori Professionali e
Operatori Socio Sanitari) effettuano un affiancamento a turno con il volontario nei diversi turni diurni, in
modo da presentare nel dettaglio le attività e le mansioni svolte. In particolare i turni saranno i seguenti:
dalle 7 alle 11; dalle 11 alle 15; dalle 15 alle 19. Al termine di ogni settimana verrà organizzato un
incontro della durata di 2 ore circa con l’OLP e il Responsabile di struttura al fine di effettuare una
restituzione delle attività di osservazione svolte.
Riteniamo importante sottolineare che l‘avvio e l’affiancamento del volontario nelle attività concrete
avverrà proprio tramite la guida dell’operatore locale di progetto, che lo aiuterà nella conoscenza dello
specifico progetto del servizio, dei suoi obiettivi e della modalità di lavoro adottata, guidandolo
nell’individuazione e nello svolgimento dei suoi compiti specifici. Lo affiancherà quindi nella conoscenza
della rete del servizio e dei vari soggetti con cui dovrà in seguito interagire.
AZIONE 4: Attività con gli utenti (dal Quarto al Dodicesimo mese)
Le attività con gli utenti si svolgeranno nelle sedi elencate al punto 16.
³ Come dettagliato al punto 6, abbiamo effettuato un raggruppamento delle sedi, individuando 2
categorie principali:
³ la struttura semiresidenziale (il Centro Diurno Biella, str. Campagnè 7/a) che, in quanto
“semiresidenziale”, accoglie utenti caratterizzati da livelli maggiori di autonomia e propone
attività di ri-socializzazione e riabilitazione.
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Servizio Civile
³ le strutture residenziali (Casa Gibì – via GB Costanzo 22 Biella, Casa Pratoverde - via Dante
Alighieri 41, Vigliano Biellese, e Villa Aglietta – via Oropa 605 Biella) caratterizzate da
un’omogeneità di problematiche che interessano gli utenti ed un’omogeneità di attività proposte.
Inoltre essendo strutture di tipo residenziale le attiità proposte riguardano tutta la sfera legata
alla quotidianità della persona.
L’orario del volontario sarà indicativamente dalle 09.00 alle 15.30 offrendo la possibilità di pranzare in
struttura con gli altri operatori.
La medesima differenziazione è stata operata anche nel diagramma di Gantt allegato al progetto, il quale
risulta composto di 2 fogli:
1) “Strutture residenziali”
2) “Struttura semiresidenziale”
Riportiamo ora il dettaglio delle attività che verranno effettuate con gli utenti differenziate per tipologia di
sede.
SEDE ATTUAZIONE PROGETTO: Centro Diurno Biella
Obiettivo
Attività
1) Potenziare la promozione alla
partecipazione ad attività presenti
sul territorio e incentivare la
costruzione e la ricostruzione di
relazioni e reti amicali, famigliari e
sociali
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1.1) supporto per l’accesso ad attività culturali, educative,
socializzanti, ricreative, sportive, specificamente organizzate o svolte
nei contesti e nei luoghi di vita delle persone.
In questa area un volontario, affiancato dagli operatori, coopera allo
sviluppo del settore sportivo e del tempo libero, ricercando
opportunità presenti sul territorio.
In particolare, si prevede di effettuare accompagnamenti degli utenti
per facilitare lo svolgimento di attività sportive (calcio, basket, nuoto,
tennis, palestra), per frequentare la sala giochi, per andare al bar e al
cinema.
Un’importante collaborazione è stata attivata con il “Centro Sportivo
Pralino”, nostro partner nel progetto che ha dato la sua disponibilità
a partecipare al progetto nel seguente modo:
Fornitura di n. 1 istruttore per l’erogazione di un corso di
nuoto per n. 7 utenti per n. 30 ore ciascuno
Fornitura di n. 7 ingressi ridotti in piscina a settimana per la
durata di un anno
1.2) potenziamento delle collaborazioni con associazioni di
volontariato del territorio con cui sono stati già attivati momenti di
confronto e condivisione, come ad esempio: Comitato Se Non Ora
Quando di Biella, Telefono Azzurro Biella. Nello specifico queste
collaborazioni avranno l’intento di organizzare eventi rivolti alla
popolazione come banchetti per la raccolta fondi o attività di
sensibilizzazione (nel febbraio 2014 gli utenti e gli operatori hanno
partecipato all’evento internazionale One Billion Rising organizzato a
Biella da diverse associazioni di volontariato del territorio).
1.3) Organizzazione di iniziative in collaborazione con il Rifugio
degli Asinelli.
Il progetto nasce da una conoscenza e collaborazione ormai
consolidata tra Anteo Cooperativa Sociale e il Rifugio degli Asinelli.
Tale collaborazione è finalizzata alla realizzazione di:
- incontri settimanali della durata di due ore ciascuno presso il Rifugio
degli Asinelli dove gli utenti potranno prendersi cura di 3 asinelli
precedentemente addestrati. Gli asinelli verranno quindi spazzolati e
puliti dagli utenti con la supervisione degli operatori del rifugio degli
asinelli.
- passeggiata ogni due settimane con gli asinelli. La passeggiata
durerà circa 2.5 ore e si svolgerà all’esterno del Rifugio con la
supervisione degli operatori.
- incontri mensili, della durata di due ore, dove si proporranno diverse
tematiche legate al mondo della natura e al mondo dell’ecologia.
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Servizio Civile
Questi incontri si terranno direttamente in struttura e vedranno
coinvolti gli operatori del Rifugio degli Asinelli
- per gli utenti che dimostrano maggiore autonomia. avvio di percorsi
di inserimento lavorativo e attività di tipo pre-lavorativo per utenti in
carico al Centro Diurno
1.4) Organizzazione di 1 soggiorno in località esterna alla struttura
della durata di 1 settimana a scelta tra :
1 Soggiorno marino o 1 soggiorno montano in località
frequentate annualmente dagli utenti, nelle quali si sono creati
rapporti di conoscenza, amicizia e collaborazione reciproca con gli
abitanti
Soggiorno in città d’arte, scelta annualmente in accordo con
gli utenti, per approfondire la conoscenza della storia e degli aspetti
artistico- culturali di un territorio diverso dal proprio abituale.
1.5) Attivazione di attività strutturate e non all’esterno del Centro
Diurno, come ad esempio gite e uscite oppure corsi e progetti
specifici.
Attivazione del progetto “Camminata” che prevede l’uscita sul
territorio una volta a settimana per recarsi nelle zone montuose
limitrofe e svolgere attività di camminata all’aria aperta.
1.6) Uscite serali in particolare in occasione di eventi culturali come
spettacoli teatrali e concerti.
2) Favorire il riavvicinamento della
famiglia al proprio membro in
situazione di disagio e al suo
ambiente di vita
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1.7) Progetto esterno al Centro Diurno in collaborazione con l’
Associazione “Ti aiuto io”
2.1) In collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL
12 di Biella e l’Ordine degli Psicologi di Torino verrà organizzato un
ciclo di incontri su tematiche relative alla salute degli utenti e in
generale della cittadinanza.
L’organizzazione del ciclo di incontri prevede 3 fasi di attuazione:
• incontro che coinvolgerà il responsabile di area della
psichiatria, i responsabili di servizio, i volontari del Servizio
Civile e l’equipe di lavoro per un confronto relativo alle
tematiche da trattare tra le seguenti: il funzionamento del
corpo umano sia a livello fisiologico che patologico, le
modalità di accesso alle strutture sanitarie e relativa
organizzazione.
• incontro per la presentazione del progetto, di presentazione
dei volontari del servizio civile ai docenti esperti, e
l’affidamento dell’incarico nelle tematiche sopra riportate: ci
si avvarrà in questo caso di infermieri professionali
qualificati, assistenti sociali, psicologi, psichiatri e
psicoterapeuti con esperienza nei settori relativi alle
tematiche trattate
• incontro organizzativo tra i responsabili di servizio e i
volontari del servizio civile per definire il calendario degli
incontri, le risorse, le modalità di coinvolgimento degli
ospiti, delle famiglie e della popolazione;
E’ prevista l’effettuazione di circa 8 incontri della durata di 3 ore circa
1 volta al mese in ogni struttura che partecipa al progetto in cui vi
sarà la trattazione del tema da un punto di vista teorico da parte
dell’esperto a cui seguiranno confronti in plenaria e di gruppo.
Parteciperanno agli incontri gli utenti, le famiglie degli utenti e la
popolazione interessata alle tematiche.
Risulta particolarmente significativa la partecipazione insieme di
utenti, famiglie di utenti e cittadinanza ad incontri interattivi quali
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3)Potenziare le attività di
sostegno all’inserimento
lavorativo per restituire
competenze e contrattualità alla
persona.
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quello proposto nel presente progetto, proprio in risposta alle criticità
riportate nel punto 6 del presente progetto, relative al rischio di
emarginazione e stigmatizzazione della malattia mentale: l’obiettivo
del progetto è proprio quello di creare e implementare la rete
territoriale in cui è inserita la struttura, creare relazioni e “demitizzare”
la psichiatria per sperimentare direttamente che è possibile un
confronto.
2.2) Il famigliare e l’utente vengono coinvolti nella stesura,
nell’attivazione e nella valutazione del progetto individualizzato
dell’utente. Partecipano agli eventi promossi dal Centro Diurno e può
effettuare una visita guidata delle strutture per prendere
consapevolezza della rete di servizi a disposizione della riabilitazione
psichiatrica.
2.3)Progetto “UFE” (utenti e famigliari esperti). Questo progetto si
propone di attivare l’utente e i famigliari nella gestione di alcune
attività all’interno del circuito riabilitativo psichiatrico (come ad
esempio attività di sportello di accoglienza e di informazione sui
servizi della rete).
Questa tipologia di interventi viene strutturata per garantire agli utenti
da tempo inseriti nel circuito di mettere a disposizione degli altri le
proprie risorse e le proprie conoscenze ponendosi come intermediari
e riuscendo a comprendere le paure e le insicurezze dell’altro sulla
base dell’esperienza già vissuta.
Proposta di ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI”:
Si caratterizzano per essere attività “pre-lavorative”, in gran parte
gestite da educatori professionali, grazie alle quali è possibile per gli
utenti sviluppare e recuperare abilità legate al “fare”, sperimentarsi in
un contesto protetto e acquisire i requisiti base per accedere al
mondo del lavoro.
Le attività che si intendono organizzare sono principalmente
suddivise in “laboratori” e grazie alla collaborazione con il DSM
dell’ASL 12 le attività sotto riportate sono “incentivate”, nel senso che
l’utente avrà la possibilità di ricevere un compenso per l’attività
svolta.
3.1) Laboratorio di lavanderia:
Lavaggio e stiratura di indumenti provenienti da clienti esterni (case
di riposo, utenti ospiti di strutture residenziali, operatori del
Dipartimento di Salute Mentale di Biella, privati). L’attività, svolta dagli
utenti in collaborazione con un educatore che monitora l’attività, è
prevista su due livelli:
riservata a utenti che hanno necessità di imparare a gestire
lavaggio e stiro di capi d’abbigliamento, ad esempio in previsione del
trasferimento in situazioni abitative autonome. E’ previsto un rapporto
individuale operatore-utente al fine di attuare un supporto efficace.
attività incentivata riservata a utenti che già possiedono
abilità e che necessitano di un perfezionamento della tecnica.
3.2) Laboratorio di cucito:
Attività pratico-manuale ed espressiva, finalizzata all’ideazione e alla
realizzazione di manufatti, utilizzando tecniche di “riuso creativo” con
prodotti di recupero. Con tali “prodotti” prevediamo di partecipare
mensilmente al mercatino degli hobbisti organizzato a Biella e ad altri
mercatini “tematici” (es. in occasione di Natale). Il laboratorio potrà
effettuare anche riparazioni e modifiche di capi già confezionati.
L’attività è svolta dagli utenti in collaborazione con un educatore e di
un volontario esperto.
3.3) Laboratorio pasticceria:
Il laboratorio, gestito da una cuoca supportata da un’educatrice
professionale, prevede la preparazione, il confezionamento e la
vendita di prodotti di pasticceria quali pasticcini, torte, cioccolatini,
salatini, prodotti legati a ricorrenze. È prevista anche la vendita
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all’esterno tramite diversi canali, tra cui un servizio catering e un bar.
3.4) Laboratorio digitale:
Il laboratorio prevede due principali attività: la scansione di fotografie
cartacee, diapositive e negativi e riversamento in formato digitale (CD
o DVD), e il riversamento di filmati in formato VHS in formato digitale
su commissione di Enti esterni e privati. L’attività è svolta dagli utenti
in collaborazione con un educatore esperto nel settore.
3.5) Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale
Orso Blu e la Cooperativa Gran Menù, verranno inoltre organizzati
affiancamenti lavorativi ai soci lavoratori. In particolare,
settimanalmente gli utenti delle strutture psichiatriche, accompagnati
dal volontario di servizio civile, avranno la possibilità a turno di
affiancare un lavoratore delle cooperative partner per osservarne
l’attività lavorativa e provare a cimentarsi in tale attività. A questo
proposito, come indicato nel punto 6, per ogni utente partecipante
verrà elaborato un progetto riabilitativo specifico che dettagli gli
obiettivi e il tipo di attività svolte.
4)Avviare una campagna di
sensibilizzazione rivolta alla lotta
allo stigma in ambito lavorativo e
a favorire le pratiche di
inserimento lavorativo in aziende
del territorio
5) Incoraggiamento
dell’integrazione del paziente
psichiatrico nel territorio
6) Potenziamento delle risorse del
territorio rendendo attivi e
partecipi gli Enti e le Associazioni
4.1) Realizzazione di un convegno e di giornate di formazione rivolte
alle associazioni di categoria e alle aziende profit del territorio per
incrementare le possibilità di inserimento lavorativo
5.1) Progetti ad personam di interfaccia con i servizi presenti sul
territorio attraverso l’affiancamento dell’operatore nella gestione di
pratiche legate alla malattia e all’inserimento sociale.
6.1) Coinvolgere Enti no-profit nel progetto:
³ Organizzazione di attività con gli animali, in collaborazione
con la Cooperativa I Giganti dell’Andriana che gestisce il
Canile Consortile di Cossato (obiettivo 1 – attività 2)
³ Organizzazione di attività di affiancamento lavorativo ai soci
lavoratori, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Orso
Blu e la Cooperativa Gran Menù (obiettivo 3 – attività 7)
³ Organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative
alla salute degli utenti e in generale della cittadinanza in
collaborazione con l’Ordine degli Psicologi di Torino
(obiettivo 2 – attività 1)
6.2) Coinvolgere Enti profit nel progetto:
Facilitazioni all’utilizzo della piscina, in collaborazione con il “Centro
Sportivo Pralino” (obiettivo 1 – attività 1)
6.3) Coinvolgere Enti pubblici nel progetto:
Organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla salute
degli utenti e in generale della cittadinanza, in collaborazione con
l’ASL di Biella
SEDE ATTUAZIONE PROGETTO STRUTTURE RESIDENZIALI Casa Gibì – via GB Costanzo 22 Biella,
Casa Pratoverde - via Dante Alighieri 41, Vigliano Biellese, e Villa Aglietta – via Oropa 605 Biella
OBIETTIVO
ATTIVITA'
Proposta di ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO”
1.1) supporto per l’accesso ad attività culturali, educative, socializzanti,
1) Incentivazione della
partecipazione ad attività presenti ricreative, sportive, specificamente organizzate o svolte nei contesti e nei
luoghi di vita delle persone.
sul territorio e promozione della
In questa area un volontario, affiancato dagli operatori, coopera allo
costruzione e la ricostruzione di
relazioni e reti amicali, familiari e sviluppo del settore sportivo e del tempo libero, ricercando opportunità
presenti sul territorio.
sociali
In particolare, si prevede di effettuare accompagnamenti degli utenti per
facilitare lo svolgimento di attività sportive (calcio, basket, nuoto, tennis,
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Servizio Civile
palestra), per frequentare la sala giochi, per andare al bar e al cinema.
1.2) Organizzazione di iniziative in collaborazione con la Cooperativa I
Giganti dell’Andriana che gestisce il Canile Consortile di Cossato.
Si prevede di organizzare una serie di attività coinvolgendo gli addestratori
della cooperativa esperti in pet-therapy con alcuni animali custoditi nel
canile che per caratteristiche fisiche e caratteriali si prestano allo
svolgimento di attività con i pazienti psichiatrici.
La collaborazione prevede 3 fasi di attuazione:
A) In una prima fase viene organizzato un ogni struttura un incontro della
durata di 2 ore circa che coinvolgerà il responsabile del servizio, i volontari
del Servizio Civile e un addestratore esperto della Cooperativa I Giganti
dell’Andriana. Scopo dell’incontro è effettuare uno scambio tra le
associazioni: da una parte il responsabile di servizio presenta
all’addestratore le caratteristiche della struttura e degli utenti; dall’altra
l’addestratore presenta le attività svolte dalla cooperativa e dagli
addestratori, fornisce le necessarie indicazioni sulla gestione del rapporto
con il cane, presenta le attività pratiche che verranno svolte e si accorda
sulle modalità specifiche di realizzazione degli incontri.
B) Una volta a settimana la cooperativa I Giganti dell’Andriana organizza in
collaborazione con il volontario di servizio civile il trasporto di 2 cani in
struttura per lo svolgimento delle attività con gli utenti della durata di 3 ore
circa. Durante i primi 4 incontri gli incontri vengono svolti dall’addestratore
esperto della cooperativa e il volontario partecipa a tali attività in
affiancamento; per gli incontri successivi le attività sono interamente gestite
dal volontario di servizio civile. I primi esercizi svolti saranno i seguenti:
- Conoscenza: dopo aver assegnato ad ogni paziente un cane sarà
distribuito un sacchetto con una dose di crocchette e verrà
insegnato come utilizzarlo;
- Contatto: ad ogni paziente sarà consegnata una spazzolina e verrà
insegnato come utilizzarla in sicurezza, in modo che entrambi
possano acquisire fiducia l’uno verso l’altro;
- Passeggiata: dopo il percorso di conoscenza ed acquisizione di
fiducia ognuno potrà far passeggiare il cane con cui ha affinato la
conoscenza.
Si tratta di esercizi base, indispensabili per i primi incontri, utili ai
pazienti coinvolti e agli animali ; man mano che aumenta la
confidenza sarà possibile passare ad esercizi maggiormente
impegnativi, con la possibilità di considerare insieme all’operatore
di riferimento rappresentato dal Volontario di Servizio Civile, le
varie opportunità.
OBIETTIVO
C) Contemporaneamente alle attività svolte presso la sede del servizio, una
volta a settimana, un utente e un volontario si recano presso la sede del
canile per effettuare percorsi naturalistici con alcuni cani presi in
affidamento temporaneo dal canile
1.4) Organizzazione di 1 soggiorno in località esterna alla struttura della
durata di 1 settimana a scelta tra :
1 Soggiorno marino o 1 soggiorno montano in località frequentate
annualmente dagli utenti, nelle quali si sono creati rapporti di conoscenza,
amicizia e collaborazione reciproca con gli abitanti
Soggiorno in città d’arte, scelta annualmente in accordo con gli
utenti, per approfondire la conoscenza della storia e degli aspetti artisticoculturali di un territorio diverso dal proprio abituale.
ATTIVITA'
2) Riavvicinamento della famiglia Proposta di ATTIVITA’ “SOCIALI E DI CONFRONTO”
al proprio membro in situazione di 2.1) In collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL 12 di
disagio e al suo ambiente di vita Biella e l’Ordine degli Psicologi di Torino verrà organizzato un ciclo di
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Servizio Civile
OBIETTIVO
3) Incoraggiamento
dell’integrazione del paziente
psichiatrico nel territorio
Legacoop Progetti SCN 2014
incontri su tematiche relative alla salute degli utenti e in generale della
cittadinanza.
L’organizzazione del ciclo di incontri prevede 3 fasi di attuazione:
• incontro che coinvolgerà il responsabile di area della psichiatria, i
responsabili di servizio, i volontari del Servizio Civile e l’equipe di
lavoro per un confronto relativo alle tematiche da trattare tra le
seguenti: le diverse patologie psichiatriche e la psico-farmacologia,
il tabagismo, le malattie sessualmente trasmissibili e l’importanza
della prevenzione e dei controlli, le dipendenze, l’alimentazione, lo
stile di vita sano e patologico, il funzionamento del corpo umano sia
a livello fisiologico che patologico, le modalità di accesso alle
strutture sanitarie e relativa organizzazione, i concetti di
“cambiamento” e di “resilienza” con attenzione al come affrontare
una fase di “crisi”.
• incontro per la presentazione del progetto, di presentazione dei
volontari del servizio civile ai docenti esperti, e l’affidamento
dell’incarico nelle tematiche sopra riportate: ci si avvarrà in questo
caso di infermieri professionali qualificati, assistenti sociali,
psicologi, psichiatri e psicoterapeuti con esperienza nei settori
relativi alle tematiche trattate; incontro organizzativo tra i
responsabili di servizio e i volontari del servizio civile per definire il
calendario degli incontri, le risorse, le modalità di coinvolgimento
degli ospiti, delle famiglie e della popolazione;
• effettuazione di circa 6 incontri della durata di 3 ore circa 1 volta al
mese in cui vi sarà la trattazione del tema da un punto di vista
teorico da parte dell’esperto a cui seguiranno confronti in plenaria e
di gruppo. Parteciperanno agli incontri gli utenti, le famiglie degli
utenti e la popolazione interessata alle tematiche.
Risulta particolarmente significativa la partecipazione insieme di utenti,
famiglie di utenti e cittadinanza ad incontri interattivi quali quello proposto
nel presente progetto, proprio in risposta alle criticità riportate nel punto 6
del presente progetto, relative al rischio di emarginazione e
stigmatizzazione della malattia mentale: l’obiettivo del progetto è proprio
quello di creare e implementare la rete territoriale in cui è inserita la
struttura, creare relazioni e “demitizzare” la psichiatria per sperimentare
direttamente che è possibile un confronto.
2.2) Per facilitare la partecipazione degli utenti e dei famigliari, e per
coinvolgere la cittadinanza rispetto al tema della malattia mentale, durante
gli incontri che si terranno in struttura si prevede di proiettare un video
rappresentativo di ogni tematica trattata, realizzato dagli utenti stessi
all’interno e all’esterno della struttura di cui sono ospiti.
2.3) Il famigliare e l’utente vengono coinvolti nella stesura, nell’attivazione e
nella valutazione del progetto individualizzato dell’utente. Partecipano agli
eventi promossi dalla struttura e ad attività legate alla quotidianità della
struttura e può effettuare una visita guidata delle strutture per prendere
consapevolezza della rete di servizi a disposizione della riabilitazione
psichiatrica.
ATTIVITA'
Proposta di ATTIVITA’ “QUOTIDIANE”
La cura della propria persona passa anche attraverso all’attenzione per la
salute fisica. In questa area l’attività è incentrata al favorire il percorso di
autonomia dei pazienti negli aspetti quotidiani della vita.
3.1) Quotidianamente vengono quindi organizzati accompagnamenti dei
pazienti per effettuare il disbrigo delle normali attività giornaliere di un
individuo spostandosi il più possibile con l’ausilio di mezzi pubblici per
favorire percorsi di autonomia:
- visite ai familiari e agli amici
- accompagnamenti alle visite mediche specialistiche e nel disbrigo di
attività burocratiche in Comune, alle Poste, ecc. e per raccogliere
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Servizio Civile
informazioni circa servizi (es. orari di pullman e treni)
- uscite per la cura della propria persona (es. andare dall’estetista in
autonomia scegliendo la sede preferita)
- acquisti personali presso negozi
- partecipazione a funzioni religiose
- ricerca di un lavoro
Sottolineiamo che il fine di tali attività è permettere ai pazienti di riprendere
gradualmente contatto con gli aspetti quotidiani della vita “esterna” alla
struttura, che per gli utenti spesso rappresentano un problema, in modo da
poter raggiungere una migliore autonomia e un sensibile miglioramento
della qualità della vita.
4.1) Coinvolgere Enti no-profit nel progetto:
³ Organizzazione di attività con gli animali, in collaborazione con la
Cooperativa I Giganti dell’Andriana che gestisce il Canile Consortile
di Cossato (obiettivo 1 – attività 2)
³ Organizzazione di attività di affiancamento lavorativo ai soci
lavoratori, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Orso Blu e
4) Potenziamento delle risorse del
la Cooperativa Gran Menù (obiettivo 3 – attività 7)
territorio rendendo attivi e partecipi
³ Organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla
gli Enti e le Associazioni
salute degli utenti e in generale della cittadinanza in collaborazione
con l’Ordine degli Psicologi di Torino (obiettivo 2 – attività 1)
4.2) Coinvolgere Enti pubblici nel progetto:
³ Organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative alla
salute degli utenti e in generale della cittadinanza, in collaborazione
con l’ASL di Biella (obiettivo 2 – attività 1)
OBIETTIVO
ATTIVITA'
Proposta di ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI”:
3.1) Grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale Orso Blu e la
Cooperativa Gran Menù, verranno inoltre organizzati affiancamenti lavorativi
5) Sostenimento dell’inserimento ai soci lavoratori. In particolare, settimanalmente gli utenti delle strutture
lavorativo per restituire
psichiatriche, accompagnati dal volontario di servizio civile, avranno la
competenze e contrattualità alla possibilità a turno di affiancare un lavoratore delle cooperative partner per
persona
osservarne l’attività lavorativa e provare a cimentarsi in tale attività. A
questo proposito, come indicato nel punto 6, per ogni utente partecipante
verrà elaborato un progetto riabilitativo specifico che dettagli gli obiettivi e il
tipo di attività svolte.
AZIONE 5: Verifica in itinere (Quinto, Ottavo, Undicesimo mese)
La quinta fase, trasversale alle precedenti, sarà finalizzata alla verifica e valutazione dell’esperienza di
servizio civile tramite incontri tra il tutor, l’OLP e i volontari/e durante i quali verrà monitorato l’andamento del
servizio. In questo modo sarà possibile far emergere eventuali difficoltà o dubbi da parte dei volontari. Il
monitoraggio consiste in un momento di valutazione in itinere da parte del responsabile in struttura e di autovalutazione del volontario tramite strumenti specifici di rilevazione. Lo scopo è quello di promuovere un
confronto e una riflessione relativa all’andamento del progetto, lavorando su aspettative, dati di realtà
dell’esperienza del volontario, margini di cambiamento. Al termine del progetto è prevista una valutazione
generale circa il perseguimento degli obiettivi del progetto, allo scopo di effettuare un bilancio complessivo
dell’esperienza vissuta dal volontario. Per la verifica finale sono previsti un incontro individuale con il
responsabile e un incontro d’equipe con tutti gli operatori al fine di promuovere un’ultima occasione di
confronto.
AZIONE 6: Rielaborazione e restituzione dell’esperienza (Dodicesimo mese)
Nella seconda quindicina dell’ultimo mese si provvederà a “tirare le somme” degli interventi svolti ed a
valutare, con l’aiuto di tutto lo staff già previsto nelle sedi di verifica, l’impatto complessivo del progetto, con
la valutazione congiunta degli esiti del questionario di soddisfazione dell’esperienza svolta dal volontario.
Legacoop Progetti SCN 2014
9
Servizio Civile
Progetto “LE TASCHE PIENE DI MONDO” -DIAGRAMMA DEL PIANO DI ATTUAZIONE
N°
1
AZIONI / Attività
1° Mese
2° Mese
3° Mese
4° Mese
5° Mese
6° Mese
7° Mese
8° Mese
9° Mese
10° Mese
11° Mese
12 Mese
ACCOGLIENZA
Accoglienza dei volontari presso la sede della Cooperativa
Presentazione delle figure di riferimento (OLP, operatori,
referenti delle strutture)
Presentazione del progetto e confronto con i volontari sul
progetto medesimo
Visita dei servizi
2
FORMAZIONE
FORMAZIONE GENERALE
FORMAZIONE SPECIFICA
Formazione aggiuntiva: esperienze formative per i volontari
anche al di fuori del contesto operativo quotidiano dell’ambito
psichiatrico.
3
ORIENTAMENTO E OSSERVAZIONE
Creazione gruppo di lavoro e affiancamento
accostamento graduale alla realtà della struttura e del territori
Fase 1: familiarizzazione
Fase 2: attività in supervisione
Fase 3: incontri per proposte e suggerimenti
4
OPERATIVITA’
1.1 Supporto per l’accesso ad attività culturali, educative,
socializzanti, ricreative, sportive
1.2 Organizzazione di iniziative con gli animali
1.3 Realizzazione evento sportivo
Legacoop Progetti SCN 2014
10
Servizio Civile
1.4 Organizzazione di 1 soggiorni in località marina, montana
e città d’arte
2.1 organizzazione di un ciclo di incontri su tematiche relative
alla salute
2.2 Progetto utente e famigliare esperto.
3.1 Laboratorio di lavanderia
3.2 Laboratorio di cucito
3.3 Laboratorio pasticceria
3.4 Laboratorio digitale
3.5 Laboratorio “Pollicino”
3.6 affiancamenti lavorativi di utenti psichiatrici ai soci
lavoratori
4.1 organizzazione quotidiana di accompagnamenti dei
pazienti
5.1 Coinvolgimento di Enti no-profit nel progetto
5.2 Coinvolgimento di Enti profit nel progetto
5.3 Coinvolgimento di Enti pubblici nel progetto
5
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Verifica in itinere
Rielaborazione e restituzione dell’esperienza
Legacoop Progetti SCN 2014
11
8.2) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività
previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con
le predette attività
Sede di attuazione del progetto: STRUTTURE SEMIRESIDENZIALI Centro Diurno Biella,
str. Campagnè 7/a
ATTIVITA' DEL
PROGETTO
RISORSE UMANE
Professionalità
Competenza/
Ruolo nell’attività
N°
ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO”
1.1/1.2 supporto
per l’accesso ad
attività culturali,
educative,
socializzanti,
ricreative,
sportive…
Psicologo Responsabile
della struttura
Educatori Professionali
Operatori Socio Sanitari
Istruttore della Società
Sportiva “Pralino”
Psicologo Responsabile
della struttura
1.3 iniziative con
gli animali
Educatori Professionali
Operatori Socio Sanitari
Psicologo Responsabile
1.4 organizzazione della struttura
di 1 soggiorno in
località marina,
montana e città
Educatori Professionali
d’arte
Operatori Socio Sanitari
Infermiere Professionale
Supervisione dell’attività; monitoraggio dell’attività svolta
dai volontari. Tali attività verranno svolte tramite incontri
settimanali di confronto, come specificato in tutte le
azioni dei punti 8.1 e 8.3
Organizzazione dell’attività e coordinamento del
volontario, definizione di tempistiche e area di azione del
volontario.
Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i
pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio.
l’erogazione di un corso di nuoto per n. 7 utenti per n. 30
ore ciascuno
Supervisione dell’attività; monitoraggio dell’attività svolta
dai volontari.
Organizzazione dell’attività e coordinamento del
volontario, attivazione e mantenimento dei contatti con i
Servizi del territorio
Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i
pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio.
Organizzazione dell’attività, Supervisione dell’attività dei
volontari
Organizzazione dell’attività e coordinamento dei
volontari, definizione delle tempistiche, organizzatore di
riunioni con gli utenti per l’individuazione della meta e
per lo studio della destinazione, mediatore nei contatti
con le sedi ospitanti. Organizzatore di attività per il
tempo libero
Facilitatore e mediatore nei rapporti del volontario con i
pazienti psichiatrici; assistenza e cura degli utenti
durante la permanenza nei soggiorni
assistenza e cura degli utenti durante la permanenza nei
soggiorni
1
4
1
1
1
4
1
1
4
1
2
ATTIVITA’ “SOCIALI E DI CONFRONTO”
Psicologo Responsabile
della struttura
2.1 Progetto
Utente Famigliare Educatori Professionali
Esperto
Operatori Socio Sanitari
ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI”
Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con le
strutture, formazione degli utenti.
Formazione degli utenti, organizzazione dell’attività e
coordinamento del volontario, definizione di tempistiche
attraverso il coordinamento della partecipazione alle
attività di sportello e accompagnamento degli utenti.
Predisposizione di momenti di confronto con il volontario
per valutare l’andamento del progetto.
Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i
pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio;
1
4
1
Supervisione dell’attività, supervisione dell’attività dei
volontari, contatti con l’ASL per l’erogazione
dell’incentivo ai partecipanti, coordinamento di riunioni
organizzative per definire le attività di laboratorio
Organizzazione dell’attività e coordinamento del
volontario, definizione di tempistiche dei laboratori,
partecipazione alle riunioni organizzative per definire le
attività di laboratorio, elaborazione dell’elenco del
materiale necessario per lo svolgimento dei laboratori,
mediatore relazionale tra il volontario, l’utente e il
consulente
Facilitatore dei rapporti tra volontario e l’utente,
preparazione del luogo in cui si tiene il laboratorio,
pulizia e riordino dei locali a conclusione delle attività
Organizzazione delle attività, supervisione delle attività
degli utenti, facilitatore della comunicazione tra
volontario e utente, collaborazione con educatori e il
Consulente laboratorio di
responsabile nella definizione delle attività di laboratorio,
lavanderia
stesura del diario delle attività in cui si riportano le
attività effettuate, mediatore rispetto alle richieste di enti
esterni o privati dei servizi erogati dal laboratorio
Organizzazione delle attività, supervisione delle attività
degli utenti, facilitatore della comunicazione tra
volontario e utente, collaborazione con educatori e il
Consulente laboratorio di
responsabile nella definizione delle attività di laboratorio,
cucito
stesura del diario delle attività in cui si riportano le
attività effettuate, mediatore rispetto alle richieste di enti
esterni o privati dei servizi erogati dal laboratorio
Organizzazione delle attività, supervisione delle attività
degli utenti, facilitatore della comunicazione tra
volontario e utente, collaborazione con educatori e il
Consulente laboratorio
responsabile nella definizione delle attività di laboratorio,
pasticceria
stesura del diario delle attività in cui si riportano le
attività effettuate, mediatore rispetto alle richieste di enti
esterni o privati dei servizi erogati dal laboratorio
Organizzazione delle attività, supervisione delle attività
degli utenti, facilitatore della comunicazione tra
volontario e utente, collaborazione con educatori e il
Consulente laboratorio
responsabile nella definizione delle attività di laboratorio,
digitale
stesura del diario delle attività in cui si riportano le
attività effettuate, mediatore rispetto alle richieste di enti
esterni o privati dei servizi erogati dal laboratorio
Psicologo Responsabile
Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti
della struttura
esterni alle strutture
Organizzazione dell’attività e coordinamento del
volontario, definizione di tempistiche, mediatore nel
Educatori Professionali
contatto con i responsabili della cooperativa dell’Orso
Blu
Responsabili cooperativa
Organizzazione delle attività lavorative degli operatori e
Orso Blu
supervisione
Operatori della Cooperativa Svolgimento del lavoro e formazione agli utenti rispetto
Orso Blu
al corretto svolgimento dell’attività lavorativa
Psicologo Responsabile
Attività di
della struttura
laboratorio: per
tutte le attività di
laboratorio sono
previste alcune
figure professionali
che svolgono il
Educatori Professionali
medesimo ruolo; in
seguito
evidenziamo la
differenziazione
per ogni laboratorio Operatori Socio Sanitari
3.1 laboratorio di
lavanderia
3.2 laboratorio di
cucito
3.3 laboratorio
pasticceria
3.4 laboratorio
digitale
3.5 affiancamenti
ai lavoratori
1
4
1
1
1
1
1
1
4
5
30
ATTIVITA’ “QUOTIDIANE”
4.1
Psicologo Responsabile
accompagnamenti della struttura
Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti
esterni alle strutture
13
1
dei pazienti nel
disbrigo delle
attività quotidiane Educatori Professionali
Operatori Socio Sanitari
Organizzazione dell’attività e coordinamento del
volontario, definizione di tempistiche, accompagnatore
degli utenti per le attività esterne, facilitatore nei rapporti
del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del
servizio
Accompagnatore degli utenti per le attività esterne,
facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti
psichiatrici che fruiscono del servizio
4
1
ATTIVITA’ “DI COINVOLGIMENTO”
5.1 coinvolgimento Psicologo Responsabile
di Enti no-profit
della struttura
5.2 coinvolgimento
di Enti no-profit
5.3 Coinvolgimento Educatori Professionali
di Enti Pubblici
Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti
esterni alle strutture
1
facilitatore e mediatore nei contatti con Enti esterni alle
strutture
4
Sede di attuazione del progetto: STRUTTURE RESIDENZIALI Casa Gibì – via GB Costanzo 22
Biella, Casa Pratoverde - via Dante Alighieri 41, Vigliano Biellese, e Villa Aglietta – via Oropa
605 Biella
RISORSE UMANE
ATTIVITA' DEL
Competenza/
PROGETTO
Professionalità
Ruolo nell’attività
N°
ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO”
Psicologo Responsabile
della struttura
1.1 supporto per
l’accesso ad
attività culturali,
educative,
Educatori Professionali
socializzanti,
ricreative, sportive
Operatori Socio Sanitari
Psicologo Responsabile
della struttura
1.2 iniziative con
gli animali
Educatori Professionali
Operatori Socio Sanitari
Supervisione dell’attività; monitoraggio dell’attività svolta
dai volontari. Tali attività verranno svolte tramite incontri
settimanali di confronto, come specificato in tutte le
azioni dei punti 8.1 e 8.3
Organizzazione dell’attività e coordinamento del
volontario, definizione di tempistiche e area di azione del
volontario.
Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i
pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio.
Supervisione dell’attività; monitoraggio dell’attività svolta
dai volontari.
Organizzazione dell’attività e coordinamento del
volontario, attivazione e mantenimento dei contatti con i
Servizi del territorio
Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i
pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio.
3
10
14
3
10
14
ATTIVITA’ SOCIALI E DI CONFRONTO
Psicologo Responsabile
della struttura
2.1 ciclo di incontri
sulla salute degli Educatori Professionali
utenti psichiatrici
Operatori Socio Sanitari
Organizzazione dell’attività, partecipazione a riunioni
organizzative, facilitatore nei contatti con Enti esterni
alle strutture, orientatore e moderatore durante ogni
incontro organizzato in struttura.
Organizzazione dell’attività e coordinamento dei
volontari, facilitatore nei contatti con i famigliari e la
cittadinanza.
Ruolo di facilitatore e mediazione nei rapporti del
volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del
servizio. Organizzatore e referente rispetto alla sede in
cui si svolgeranno gli incontri
14
3
10
14
Infermiere Professionale
Psicologo Responsabile
della struttura
2.2 Progetto
Utente Esperto
(UTES)
Educatori Professionali
Operatori Socio Sanitari
Formatore di utenti e cittadini rispetto ai temi relativi alla
cura e alla salute della persona affetta da malattia
mentale; orientatore nella fruizione dei servizi sul
territorio
Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con le
strutture, formazione degli utenti.
Formazione degli utenti, organizzazione dell’attività e
coordinamento del volontario, definizione di tempistiche
attraverso il coordinamento della partecipazione alle
attività di sportello e accompagnamento degli utenti.
Predisposizione di momenti di confronto con il volontario
per valutare l’andamento del progetto.
Ruolo di facilitatore nei rapporti del volontario con i
pazienti psichiatrici che fruiscono del servizio;
6
3
10
14
ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI”
Psicologo Responsabile
della struttura
3.1 affiancamenti
ai lavoratori
Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti
esterni alle strutture
Organizzazione dell’attività e coordinamento del
volontario, definizione di tempistiche, mediatore nel
Educatori Professionali
contatto con i responsabili della cooperativa dell’Orso
Blu
Responsabili cooperativa
Organizzazione delle attività lavorative degli operatori e
Orso Blu
supervisione
Operatori della Cooperativa Svolgimento del lavoro e formazione agli utenti rispetto
Orso Blu
al corretto svolgimento dell’attività lavorativa
3
10
5
30
ATTIVITA’ “QUOTIDIANE”
Psicologo Responsabile
della struttura
4.1
accompagnamenti
Educatori Professionali
dei pazienti nel
disbrigo delle
attività quotidiane
Operatori Socio Sanitari
Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti
esterni alle strutture
Organizzazione dell’attività e coordinamento del
volontario, definizione di tempistiche, accompagnatore
degli utenti per le attività esterne, facilitatore nei rapporti
del volontario con i pazienti psichiatrici che fruiscono del
servizio
Accompagnatore degli utenti per le attività esterne,
facilitatore nei rapporti del volontario con i pazienti
psichiatrici che fruiscono del servizio
3
10
14
ATTIVITA’ “DI COINVOLGIMENTO”
Psicologo Responsabile
5.1 coinvolgimento della struttura
di Enti no-profit
Educatori Professionali
Psicologo Responsabile
5.2 Coinvolgimento della struttura
di Enti Pubblici
Educatori Professionali
Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti
esterni alle strutture
facilitatore e mediatore nei contatti con Enti esterni alle
strutture
Supervisione dell’attività, facilitatore nei contatti con Enti
esterni alle strutture
facilitatore e mediatore nei contatti con Enti esterni alle
strutture
Tutti gli operatori delle sedi in cui si svolgerà il progetto di Servizio Civile sono coinvolti nel
progetto, in quanto nella maggior parte dei casi la loro prestazione lavorativa viene strutturata in
turni. Di conseguenza, il volontario di Servizio Civile avrà come punti di riferimenti
principalmente i 4 psicologi responsabili di struttura, ma anche le altre figure professionali che si
alternano nel servizio, e che svolgeranno nei suoi confronti e nei confronti degli utenti un ruolo
di costante mediazione e confronto per le attività svolte nell’ambito del progetto.
15
3
10
3
10
8.3) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.
Dal punto di vista del volontario, il progetto si propone di offrire:
• occasioni di confronto con il personale della cooperativa e tra volontari, al fine di
valorizzare l’esperienza rendendola un’occasione formative e di crescita personale.
• possibilità di sviluppare capacità di ascolto
• possibilità di costruire relazioni significative e incrementare le capacità comunicative e
di ascolto attraverso il coinvolgimento in attività lavorative e di svago con i pazienti;
• opportunità di sperimentarsi direttamente, pur all’interno di contesti tutelati e protetti,
nella relazione con persone in difficoltà;
• possibilità di valorizzazione dell’esperienza compiuta per successive scelte
professionali, attraverso il riconoscimento delle competenze acquisite da parte delle
realtà che già operano nei territori di riferimento (cooperative sociali, scuole…).
• Inoltre come definito nell’articolo 1 della legge 64/2011:
• favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale;
• promuovere la solidarietà e la cooperazione con particolare riguardo alla tutela dei diritti
sociali, ai servizi alla persona;
Vengono descritte di seguito le azioni che prevedono un coinvolgimento diretto e attivo del
volontario.
AZIONE 3
Attività previste
Costituzione del gruppo di lavoro e affiancamento.
All’inizio di questa fase sarà organizzato l’incontro con il responsabile di servizio mirato alla
stesura del Patto di Servizio a cui si è fatto riferimento nella fase 3 del punto 8.1. Il Patto di
Servizio indicherà in dettaglio, nell’ambito degli obiettivi specifici del progetto, le singole attività
da svolgere, mansioni, orario, calendario e quant’altro sarà ritenuto indispensabile ai fini della
verifica del servizio svolto.
Si pensa a questa modalità come ad uno strumento per favorire il coinvolgimento e la
partecipazione attiva del giovane volontario nella costruzione di una “idea-progetto”, in cui far
emergere la propria soggettività, un percorso di autonomia e di assunzione (in prima persona)
di responsabilità e impegni precisi.
L’attività svolta dal volontario nella fase di affiancamento sarà suddivisa in tre fasi:
Fase 1
I. familiarizzazione con la struttura, ed in particolare con spazi e locali in cui si svolgono le
attività
II. apprendimento degli scopi e del funzionamento della struttura
III. sperimentazione graduale con il supporto del tutor, nelle relazioni con i pazienti e con
gli operatori prendendo visione delle loro mansioni specifiche
Fase 2
I. svolgimento di attività con la supervisione costante dell’operatore a cui di volta in volta
viene affiancato
II. approfondimento delle relazioni all’interno del Servizio
Fase 3
I. proposta di suggerimenti nelle attività che svolgeranno al fine di migliorare il servizio
Nello specifico, durante questa fase al volontario verrà richiesto di effettuare inizialmente
un’attività di osservazione mirata mediante apposite check-list il funzionamento della struttura e
il lavoro svolto dall’operatore.
Tali osservazioni saranno utili da una parte al volontario, per focalizzare l’attenzione sugli
aspetti salienti del lavoro e ricavarne informazioni utili rispetto ai propri margini di intervento;
dall’altra saranno utili alla struttura, perché dal volontario possa apportare una visione critica del
lavoro svolto, che individui criticità e possibilità di miglioramento. Tali osservazioni saranno
16
quindi oggetto di discussione e confronto con il responsabile e tutti gli operatori nell’ambito delle
riunioni organizzative e di equipe.
AZIONE 4
Attività previste
In seguito alla fase di affiancamento e orientamento avverrà l’inserimento pieno del volontario
dal terzo mese al dodicesimo mese, tramite un costante supporto da parte del responsabile del
progetto, dell’OLP, degli operatori e dei formatori, i volontari si sperimenteranno nelle attività
proposte dal presente progetto.
Questa quarta fase si prolungherà fino alla fine del progetto e consentirà quindi di acquisire le
competenze pratiche, derivanti dalla sperimentazione sul campo delle nozioni teoriche apprese
durante la formazione, completando quindi il percorso di crescita personale e professionale
avviato nelle fasi precedenti.
In particolare, le attività svolte dai volontari saranno le seguenti:
Sede di attuazione del progetto: STRUTTURE RESIDENZIALI Coop. Soc. ANTEO Casa Gibì –
via GB Costanzo 22 Biella, Casa Pratoverde - via Dante Alighieri 41, Vigliano Biellese, e Villa
Aglietta – via Oropa 605 Biella
ATTIVITA' DEL PROGETTO
ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO”
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
In questa area un volontario, affiancato dagli
operatori, coopera allo sviluppo del settore
sportivo e del tempo libero, ricercando
opportunità presenti sul territorio. Il volontario
1.1) Supporto per l’accesso ad attività culturali,
rivestirà un ruolo di stimolatore e
educative, socializzanti, ricreative, sportive,
accompagnatore, pianificando con l’utente e in
specificamente organizzate o svolte nei contesti
collaborazione con gli educatori, le attività di
e nei luoghi di vita delle persone.
tempo libero a cui piacerebbe partecipare e
accompagnandolo con brevi uscite della durata
massima di 2 ore ciascuna nello svolgimento di
tali attività.
Nelle attività svolte in collaborazione con il
Rifugio degli Asinelli il volontario riceverà
l’affiancamento e il supporto di personale
esperto propedeutici allo svolgimento delle
attività proposte nel progetto. Compito del
volontario sarà la stesura, insieme agli
operatori, degli obiettivi personalizzati previsti
per ciascun utente all’interno dell’attività e
1.2) Organizzazione di iniziative con gli animali
l’accompagnamento del soggetto nel percorso.
in collaborazione con il Rifugio degli Asinelli sito
Sarà suo compito inoltre tenere i contatti con i
in Sala Biellese
responsabili degli Enti, partecipare agli incontri
organizzativi e occuparsi dell’organizzazione
pratica delle attività e cioè:
³ individuazione degli spazi,
³ programmazione degli interventi,
³ coinvolgimento degli utenti,
³ gestione degli esercizi,
³ reperimento del materiale.
ATTIVITA' DEL PROGETTO
ATTIVITA’ “SOCIALI E DI CONFRONTO”
2.1) organizzazione di un ciclo di incontri su
tematiche relative alla salute degli utenti e in
generale della cittadinanza, in collaborazione
con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
In questa attività risulta particolarmente
significativo il ruolo del volontario come
organizzatore e detentore di legami. Sarà suo
compito infatti stimolare gli utenti alla
17
12 di Biella e l’Ordine degli Psicologi di Torino
partecipazione agli incontri organizzando
preventivamente un lavoro preparatorio di
confronto sulle conoscenze relative al tema
oggetto di trattazione. Sarà sua cura inoltre
occuparsi della predisposizione degli spazi e di
pubblicizzazione delle iniziative, elaborando
con gli utenti degli inviti creativi.
Il volontario parteciperà alla fase di formazione
degli utenti esperti. In un secondo momento
2.2) Progetto Utente Esperto. Questo progetto verrà coinvolto nelle attività di sportello e di
prevede il coinvolgimento di utenti del circuito accompagnamento degli utenti. Le attività di
riabilitativo psichiatrico che, in seguito al
sportello prevedono l’erogazione ad utenti e
percorso svolto, sono in grado di mettere a
famigliari di informazioni circa i servizi della rete
disposizione il loro sapere esperienziale al fine riabilitativa (“Come si accede al servizio di
di favorire un adeguato inserimento di nuovi
Riabilitazione Lavorativa?”; “Come posso
utenti e accompagnare gli utenti in difficoltà nel prendere appuntamento con l’A.S. del CSM?”).
loro percorso riabilitativo.
Lo sportello sarà gestito dagli utenti esperti a
seguito di apposito corso di formazione.
ATTIVITA' DEL PROGETTO
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI”
Il volontario avrà il ruolo di aiutare e supportare
l’utente nel prendere i contatti con i responsabili
della cooperativa e con i lavoratori che dovrà
affiancare, e nello svolgimento delle attività
lavorative, esercitando con domande e
osservazioni la capacità di ragionamento degli
3.1) affiancamenti lavorativi di utenti psichiatrici
utenti. Le attività si svolgeranno
ai soci lavoratori
prevalentemente presso la sede del servizio:
sono previste uscite settimanali della durata di
4 ore circa ciascuna per l’attività di
affiancamento lavorativo preceduta e seguita
da un incontro in struttura con l’educatore di
riferimento dell’utente.
ATTIVITA' DEL PROGETTO
ATTIVITA’ “QUOTIDIANE”
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
Il volontario, sotto la supervisione degli
operatori e degli infermieri della Comunità, si
occupa dell’accompagnamento dei pazienti
nello svolgimento delle attività giornaliere quali
quelle elencate nel punto 8.1ovvero: attività di
4.1) organizzazione quotidiana di
tempo libero, attività sociali e di confronto,
accompagnamenti dei pazienti per effettuare il
attività quotidiane, attività occupazionali. Il suo
disbrigo delle normali attività giornaliere di un
ruolo non sarà tanto quello di sostituirsi
individuo
all’utente, ma di stimolare in lui l’esercizio delle
abilità cognitive favorendone altresì l’autonomia
tramite domande, osservazioni critiche e
l’elaborazione di resoconti da riportare agli
operatori esperti.
18
ATTIVITA' DEL PROGETTO
5.1) Coinvolgimento di Enti no-profit nel
progetto
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
Il ruolo del volontario in questo caso è di
attivazione e mantenimento dei legami,
ponendosi come un “ponte” tra i bisogni degli
5.2) Coinvolgimento di Enti pubblici nel progetto utenti della struttura e le disponibilità e risorse
degli Enti.
Sede di attuazione del progetto: STRUTTURE SEMIRESIDENZIALI Centro Diurno
Biella, str. Campagnè 7/a
ATTIVITA' DEL PROGETTO
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
ATTIVITA’ “DI TEMPO LIBERO”
In questa area un volontario, affiancato dagli
operatori, coopera allo sviluppo del settore
sportivo e del tempo libero, ricercando
opportunità presenti sul territorio. Il volontario
1.1) Supporto per l’accesso ad attività culturali,
rivestirà un ruolo di stimolatore e
educative, socializzanti, ricreative, sportive,
accompagnatore, pianificando con l’utente e in
specificamente organizzate o svolte nei contesti
collaborazione con gli educatori, le attività di
e nei luoghi di vita delle persone.
tempo libero a cui piacerebbe partecipare e
accompagnandolo con brevi uscite della durata
massima di 2 ore ciascuna nello svolgimento di
tali attività.
Nelle attività svolte in collaborazione con il
Rifugio il volontario riceverà l’affiancamento e il
supporto di personale esperto propedeutici allo
svolgimento delle attività proposte nel progetto.
Compito del volontario sarà la stesura, insieme
agli operatori, degli obiettivi personalizzati
previsti per ciascun utente all’interno dell’attività
e l’accompagnamento del soggetto nel
1.2) Organizzazione di iniziative con gli animali
percorso.
in collaborazione con il Rifugio degli Asinelli sito
Sarà suo compito inoltre tenere i contatti con i
in Sala Biellese
responsabili degli Enti, partecipare agli incontri
organizzativi e occuparsi dell’organizzazione
pratica delle attività e cioè:
³ individuazione degli spazi,
³ programmazione degli interventi,
³ coinvolgimento degli utenti,
³ gestione degli esercizi,
³ reperimento del materiale.
Nell’ambito dell’allestimento delle mostre e
successiva apertura al pubblico, il ruolo dei
volontari sarà principalmente di tipo
organizzativo.
1.3) Allestimento di 2 mostre aperte alla
Avranno infatti il compito di coordinarsi con gli
cittadinanza.
operatori per il reperimento del materiale e
³ Mostra “Paesaggio Sonoro”
l’allestimento effettivo della mostra.
³ Mostra in ricordo di Ermanno Triverio
In seguito collaboreranno con la loro presenza
illustrando obiettivi e materiale agli interessati,
attività questa svolta in compresenza con un
utente del servizio psichiatrico.
1.4) Organizzazione di n. 3 soggiorni in località L’attività prevede un attivo coinvolgimento del
esterne alla struttura della durata di 1 settimana volontario in fase di:
l’uno:
³ Organizzazione dei soggiorni, con il
³ 1 Soggiorno marino e 1 soggiorno
rinnovo e il mantenimento dei contatti
montano
con gli Enti disponibili ad accogliere gli
³ 1 Soggiorno in città d’arte
utenti
19
³ Collaborazione con gli operatori
nell’individuazione della sede del
soggiorno nella città d’arte e nella
preparazione “storico- culturale” degli
utenti, facendo con loro ricerche
bibliografiche e in internet
³ Preparazione alla partenza,
collaborando gli operatori ad accertarsi
che gli utenti portino tutto il materiale
necessario
³ Supporto agli operatori
nell’organizzazione di attività di svago
durante il soggiorno e supporto agli
utenti per la loro realizzazione
ATTIVITA' DEL PROGETTO
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
ATTIVITA’ “SOCIALI E DI CONFRONTO”
2.1) organizzazione di un ciclo di incontri su
tematiche relative alla salute degli utenti e in
generale della cittadinanza, in collaborazione
con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL
12 di Biella e l’Ordine degli Psicologi di Torino
2.2) proiezione di un video rappresentativo di
ogni tematica trattata, realizzato dagli utenti
stessi all’interno e all’esterno della struttura di
cui sono ospiti.
ATTIVITA' DEL PROGETTO
In questa attività risulta particolarmente
significativo il ruolo del volontario come
organizzatore e detentore di legami. Sarà suo
compito infatti stimolare gli utenti alla
partecipazione agli incontri organizzando
preventivamente un lavoro preparatorio di
confronto sulle conoscenze relative al tema
oggetto di trattazione. Sarà sua cura inoltre
occuparsi della predisposizione degli spazi e di
pubblicizzazione delle iniziative, elaborando
con gli utenti degli inviti creativi.
Il volontario parteciperà a stretto contatto alle
fasi di ideazione e realizzazione dei video,
collaborando con il consulente e gli educatori
con il ruolo di stimolatore e facilitatore della
partecipazione e della relazione
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
ATTIVITA’ “OCCUPAZIONALI”
3.1) Laboratorio di lavanderia
3.2) Laboratorio di cucito
3.3) Laboratorio pasticceria
3.4) Laboratorio di falegnameria
3.5) Laboratorio digitale
3.6) Laboratorio “Pollicino”
Il volontario lavorerà con la supervisione
costante dell’operatore esperto (educatore e
operatore socio-sanitario) seguendo i gruppi dei
laboratori, affiancando alcuni utenti
nell’affrontare quelle che possono essere
vissute come difficoltà nella progettazione e
realizzazione degli oggetti.
Il volontario avrà il ruolo di aiutare e supportare
l’utente nel prendere i contatti con i responsabili
della cooperativa e con i lavoratori che dovrà
affiancare, e nello svolgimento delle attività
lavorative, esercitando con domande e
osservazioni la capacità di ragionamento degli
3.7) affiancamenti lavorativi di utenti psichiatrici
utenti. Le attività si svolgeranno
ai soci lavoratori
prevalentemente presso la sede del servizio:
sono previste uscite settimanali della durata di
4 ore circa ciascuna per l’attività di
affiancamento lavorativo preceduta e seguita
da un incontro in struttura con l’educatore di
riferimento dell’utente.
20
ATTIVITA' DEL PROGETTO
ATTIVITA’ “QUOTIDIANE”
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
Il volontario, sotto la supervisione degli
operatori e degli infermieri della Comunità, si
occupa dell’accompagnamento dei pazienti
nello svolgimento delle attività giornaliere quali
quelle elencate nel punto 8.1. ovvero: attività di
4.1) organizzazione quotidiana di
tempo libero, attività sociali e di confronto,
accompagnamenti dei pazienti per effettuare il
attività quotidiane, attività occupazionali. Il suo
disbrigo delle normali attività giornaliere di un
ruolo non sarà tanto quello di sostituirsi
individuo
all’utente, ma di stimolare in lui l’esercizio delle
abilità cognitive favorendone altresì l’autonomia
tramite domande, osservazioni critiche e
l’elaborazione di resoconti da riportare agli
operatori esperti.
ATTIVITA' DEL PROGETTO
ATTIVITA’ DEL VOLONTARIO
5.1) Coinvolgimento di Enti no-profit nel
progetto
Il ruolo del volontario in questo caso è di
attivazione e mantenimento dei legami,
5.2) Coinvolgimento di Enti profit nel progetto ponendosi come un “ponte” tra i bisogni degli
utenti della struttura e le disponibilità e risorse
5.3) Coinvolgimento di Enti pubblici nel progetto degli Enti.
Il volontario sarà partecipe condividerà le attività quotidiane con gli utenti e per questo motivo è
previsto che tutti i volontari pranzino in struttura.
Il momento del pasto rappresenta un momento informale di scambio reciproco e di confronto
che non prevede la presenza di ruoli o etichette e tutti i partecipanti si sentono sullo stesso
piano. Non si riduce quindi nel semplice consumo di un pasto ma mira alla creazione di un
momento conviviale e di condivisione.
Riteniamo importante sottolineare che, essendo il progetto e soprattutto le attività proposte
innovative rispetto alle attività normalmente svolte all’interno delle strutture, un ruolo di
fondamentale rilevanza verrà svolto proprio dal Volontario di Servizio Civile che sarà coinvolto
attivamente nei processi operativi, accogliendo nuove proposte per coinvolgere maggiormente il
territorio favorendo così il processo di integrazione e reinserimento sociale degli utenti.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
0
0
5
1400
6
21
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
- Assolvimento alla legge sulla privacy, ovvero al mantenimento del segreto professionale,
alla stregua del personale in servizio
- Rispetto del regolamento esistente presso ogni struttura, obbligo di fare riferimento
rispetto al proprio intervento al Responsabile individuato
- Capacità di instaurare una sana relazione e una positiva comunicazione con gli
utenti/ospiti inseriti presso le strutture
Il volontario deve essere inoltre disponibile rispetto ai seguenti punti:
• Adattamento alla flessibilità dell’orario d’impiego
• Rispetto degli orari e dei turni di servizio
• Obbligo di frequenza a tutte le attività di formazione proposte
• Disponibilità al lavoro di gruppo e di équipe
• Presenza decorosa, responsabile e puntuale
• Obbligo di indossare il tesserino di riconoscimento
• Disponibilità allo spostamento temporaneo della sede di servizio (per gite e soggiorni
marini)
I volontari dovranno dimostrare buone capacità relazionali, poiché gran parte del servizio
verrà svolto a favore di utenti con notevoli problematiche.
La formazione è obbligatoria, quindi, nelle giornate di formazione non è possibile usufruire
dei giorni di permesso
22
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:
SEDE DOVE INDIRIZZARE LE DOMANDE: Legacoop Piemonte Via Livorno 49 cap 10144 città Torino
Tel 0115187169 Fax 0115188251 - Personale di riferimento: Valentina Consiglio e.mail: [email protected]
Sede di
Cod.
attuazion
N.
Comune Indirizzo ident.
e del
sede
progetto
1
CASA
GIBI’
CASA
2 PRATOVER
DE
3
4
VILLA
AGLIETT
A
CENTRO
DIURNO
BIELLA
Biella
Vigliano
Biellese
Biella
Biella
VIA G.B.
COSTANZ 17170
O 22
VIA
DANTE
54938
ALIGHIER
I 41
VIA
OROPA
17172
605
STRADA
CAMPAG 108729
NE’ 7/a
N.
vol. per Telef. sede Fax sede
sede
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cognome e
Nome
Data
di nascita
Gasparri
Laura
30/10/1977
1
015/8408360
015/8408360
1
015/513142
015/8121768
1
015/43130
015/43130
Camaschella
Emanuela
2
015/8407910
/
Leone
Mariavittoria
Cod. Fisc.
Nominativi dei Responsabili Locali di
Ente Accreditati
Cognome e
nome
Data
di nascita
Cod. Fisc.
Tipologia
servizi
volontari
(V- vitto; VAvitto alloggio;
SVA – senza
servizi)
GSPLRA77R71E
514R
V
RSSNDR75H11A
859E
V
11/10/1973
CMSMLM73R51
D332E
V
15/05/1976
LNEMVT76E55A
859G
V
Rossi Andrea
11/06/1975
23
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Sono ritenuti necessari all’espletamento del servizio i seguenti requisiti:
• Diploma di scuola media superiore
• interesse esplicito per il contesto del progetto (per garantire un alto
grado di motivazione ed evitare situazioni di delusione, mancanza di
entusiasmo, crisi personale, spiacevoli e dannosi sia per gli utenti che
per i volontari stessi…)
Requisiti preferenziali ma non esclusivi:
• precedenti esperienze di gestione/conduzione gruppi;
• conoscenza di tecniche di animazione;
• uso computer;
• precedenti esperienze di volontariato.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
A seguito della delibera del Consiglio di Facoltà di Scienze della Formazione
dell’Università degli Studi di Torino del 12 maggio 2004 vengono riconosciuti crediti
formativi per chi segue il Corso di Laurea in scienze dell’Educazione con il nuovo
ordinamento, ove ci siano le finalità del progetto coerenti con quelle del percorso di
studi
27) Eventuali tirocini riconosciuti:
La delibera della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di
Torino, del Dams e del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione stabilisce che
siano previsti esoneri totali o parziali ad alcuni tirocini ove le finalità siano
esaurienti e coerenti con il percorso di studi, per il corso triennale e per il corso
quadriennale (vedasi allegato).
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del
servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
La Cooperativa Anteo, sulla base del monitoraggio e dell’affiancamento previsti, consegnerà ai
volontari che concluderanno il percorso un attestato relativo alle attività svolte e alle
competenze acquisite, sottoscritto dal Rappresentante legale. Il certificato sarà relativo
all’esperienza realizzata che conterrà una dettagliata descrizione delle competenze maturate e
concretamente dimostrate.
Gli ambiti di competenza possono essere distinti nelle tre principali categorie del SAPERE,
SAPER FARE, SAPER ESSERE:
SAPERE
-
SAPER FARE
-
Organizzazione dei servizi psichiatrici
Ruoli dei diversi Enti e dei diversi operatori nel
lavoro di equipe e di rete
Osservare e descrivere comportamenti e situazioni
utilizzare tecniche specifiche di comunicazione con
il paziente psichiatrico (ascolto ed espressione)
24
-
SAPER ESSERE
-
predisporre e utilizzare schede per la rilevazione e
raccolta di dati relativi a servizi
produrre report o relazioni
lavorare in équipe multiprofessionali
gestire la relazione con persone con disagio sociale
comunicare e relazionarsi in generale
L’acquisizione di professionalità maturata durante il servizio sarà utile come curriculum vitae.
Legacoop rilascia un attestato valido a tal fine e l’Agenzia FORCOOP certificherà con
dichiarazione apposita le capacità e le competenze maturate durante il servizio (vedi lettera
allegata al progetto per il punto 28):
Durante l’espletamento del servizio, i volontari potranno acquisire le seguenti competenze
trasversali e tecnico professionali:
capacità di costruire relazioni significative
capacità di gestire situazioni relazionali complesse e conflittuali
capacità di lavoro in gruppo e in rete
flessibilità nella gestione di diverse attività a seconda del tipologia di servizio in cui si
opera
o
capacità organizzative di eventi e manifestazioni
o
capacità nella gestione dell’associazionismo
o
capacità di svolgere compiti e funzioni in autonomia
o
conoscenza di protocolli e procedure (HACCP, legge 626.)
o
capacità di organizzare campagne di sensibilizzazione
o
capacità di pianificare e organizzare sistemi di comunicazione con i mass media
o
capacità di svolgere attività di documentazione
La certificazione delle competenze acquisite sarà realizzata attraverso la metodologia della
“Reconnaissance des Acquis” (Vedi lettera allegata)
o
o
o
o
Formazione generale dei volontari
33) Contenuti della formazione:
25
1. Valori e identità del Servizio Civile
1.1: L’identità del gruppo in formazione e patto formativo:
• Accoglienza, Illustrazione del percorso formativo e degli obiettivi, definizione del
Patto formativo. Presentazione e conoscenza dei partecipanti
• Motivazioni, Aspettative, paure e diario di bordo
• Analisi delle competenze in entrata del singolo e del gruppo
• Definizione del profilo del volontario
1.2: Dall’obiezione di coscienza al Servizio civile
• Evoluzione storica dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale a
partire dalla legge n. 772/72, passando per la legge di riforma n. 230/98, fino ad
arrivare alla sua attuale configurazione così come delineata dal legislatore nel
2001
1.3: Il dovere di difesa della Patria – Difesa civile non armata e non violenta
• Il concetto di difesa della patria attraverso i temi dell'etica, dei principi, dei valori
dello Stato democratico. Pace e diritti umani alla luce della Costituzione Italiana,
delle sentenze della Corte Costituzionale, della Corte Europea e degli
ordinamenti delle Nazioni Unite
• Gestione e trasformazione non violenta dei conflitti, prevenzione della guerra,
concetti di peacekeeping, peace-enforcing e peacebuilding.
1. 4. La normativa vigente e la carta d’impegno etico
• Le norme legislative che regolano il sistema del servizio civile, nonché quelle di
applicazione riguardanti l’ordinamento e le attività del servizio civile nazionale
• La carta di impegno etico
2: La cittadinanza attiva
2.1: La formazione Civica
• Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e della Carta Costituzionale
(regole, diritti e doveri, ecc…). Funzione e ruolo degli organi costituzionali,
organizzazione delle camere e iter di formazione delle leggi.
2.2: Le forme di cittadinanza
• Forme di Partecipazione civile: il volontariato, la Cooperazione Sociale,
l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, la partecipazione
democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati
2.3: La Protezione Civile
• Protezione civile e difesa dell'ambiente e del territorio. Prevenzione tutela
ambientale e legalità. Norme di comportamento nella gestione delle emergenze
2.4.: La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile
• Elezioni dei rappresentati regionali e Nazionali del
Partecipazione di ex volontari e/o rappresentanti in carica.
Servizio
Civile.
3: “ Il giovane volontario nel Sistema del Servizio Civile”
3.1.: Presentazione dell’Ente
• La Legacoop (storia, valori, codice etico, ecc…)
• Breve percorso storico dell’esperienza e della struttura di gestione del servizio
civile nazionale all’interno della
Legacoop – struttura organizzativa
• La cooperazione sociale
26
• Lavorare nel sociale, Ambiente e Cultura
• La cooperativa come strumento di autoimprenditorialità
3.2.: Il lavoro per Progetti
• Il progetto di servizio civile nazionale: analisi e lettura esemplificata di un
progetto, focalizzazione sul linguaggio, sugli aspetti critici delle competenze,
delle mansioni richieste
3.3. : L’organizzazione del Servizio Civile e le sue figure
• Presentazione delle figure che operano all’interno del Progetto di Servizio Civile
(OLP, RLEA, altri volontari) e all’interno dell’Ente.
3.4.: Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile
• Prontuario disciplina dei rapporti tra enti e volontario (DPCM 4 febbraio 2009 e
successive modifiche)
3.5.: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
• La comunicazione: il contesto, l'emittente, il messaggio, il canale comunicativo,
il destinatario e la ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo
• Elementi sulla non violenza e sulla mediazione dei conflitti
4:
“Rielaborazione dei contenuti della formazione generale in funzione
dell’esperienza vissuta”
•
1° Incontro di rielaborazione dei contenuti del percorso formativo alla luce
dell’esperienza nello svolgimento del Servizio in relazione ai punti precedenti ed
in particolare sui moduli ““Il dovere di difesa della Patria, difesa civile non armata
e nonviolenta” e “La cittadinanza attiva. Da svolgersi entro il 7° mese di servizio.
•
2° Incontro di rielaborazione dei contenuti del percorso formativo alla luce
dell’esperienza nello svolgimento del Servizio in relazione ai punti precedenti,
nonché sul bilancio di competenze e raffronto con le competenze in entrata sia
individuali che di gruppo valutate all’inizio del percorso. Da svolgersi entro il 9°
mese di servizio.
34) Durata:
La durata della Formazione Generale è di 41 ore
x 100% delle ore entro 180 gg (6 mesi)
Oppure
• 80% delle ore (33 h) entro e non oltre 180 gg (6 mesi) e restante 20% delle
ore (8 h) a partire dal 210° (7 mesi) giorno dall’avvio del progetto ed entro
e non oltre il 270° giorno (9 mesi)
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
40) Contenuti della formazione:
MODULO N. 1
CONTENUTI DEL MODULO: Accoglienza descrizione del progetto di servizio
(mission, attività, destinatari, personale). Il ruolo del volontario all’interno del
progetto di Servizio Civile Naz.le. Il “gruppo” di Servizio Civile (compiti, ruoli e
responsabilità). Conoscenza degli OLP ed eventuale ulteriore referente. Visita del
27
servizio
DURATA DEL MODULO 15 ore
FORMATORE DI RIFERIMENTO Cristina Gertosio
MODULO N. 2
CONTENUTI DEL MODULO: Sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs 81/2008,
così come riportato dal Decreto n. 160 del 19 luglio 2013.
L’obiettivo di questo modulo è quello di fornire ai volontari in scn tutti gli elementi
fondamentali e necessari per realizzare le attività previste nel progetto di servizio
civile nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza
nei luoghi di lavoro.
Nello specifico l’obiettivo principale è la conoscenza di base della sicurezza nei
luoghi di lavoro, dei principali rischi legati all’attività svolta dai volontari, della
modalità di valutazione dei rischi, della figura dell’addetto alla sicurezza in azienda,
nonché dell’addetto alla lotta antincendio e al primo soccorso.
Più nel dettaglio saranno trattati i seguenti contenuti:
Contenuti di sistema: formazione/informazione su principi generali d.lgs. 81/08 concetti di rischio – danno – prevenzione – protezione – organizzazione della
prevenzione aziendale – diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali, organi
di vigilanza, controllo e assistenza.
Contenuti specifici: si procederà quindi a trattare i temi relativi ai rischi connessi
all’impiego di volontari di servizio civile nelle sedi di attuazione progetto riguardo al
settore e all’area di intervento del progetto (punti 5 e 8.3 del formulario).
D. Lgs. 81/08 “sicurezza nei luoghi di lavoro” (sedi di attuazione progetto):
• Le figure preposte all’emergenza
• Il sistema di prevenzione e protezione
• La segnaletica di sicurezza
• La gestione delle emergenze
• Previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili
• Agenti estinguenti e loro utilizzo
• Piano prevenzione incendi e presa visione degli estintori portatili e modalità
di utilizzo
• Procedure di evacuazione (in base al piano di evacuazione)
Assistenza
• Normativa di riferimento
• Documento di valutazione dei rischi redatto dall’azienda
• Fattori di rischio connessi all’attività svolta ed al target di riferimento del
progetto (giovani, minori, anziani, disagio adulto e giovanile,
esclusione/devianze sociali, profughi, immigrati, diversamente abili,
tossicodipendenti/etilisti, detenuti ed ex detenuti, minoranze)
•
Riconoscere un’emergenza sanitaria
• Previsione dei pericoli evidenti e di quelli probabili
• tecniche di auto protezione specifiche ed esercitazione
• movimentazione manuale dei carichi (se previsto), contatti con l’utenza
• tecniche di comunicazione con il sistema emergenza
• riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso: crisi asmatica, reazioni
allergiche, crisi convulsive, emorragie esterne post-traumatiche, shock, ecc..
tecniche di primo soccorso in casi di esposizione accidentale ad agenti chimici
biologici
DURATA DEL MODULO 8 ore
FORMATORE DI RIFERIMENTO Grazia Mancini
28
MODULO N. 3
CONTENUTI DEL MODULO:
L’utente psichiatrico:
Ø La patologia psichiatrica
Ø Criticità di approccio all’utenza psichiatrica, filosofie d’intervento,
modelli metodologici ed operativi
Ø La relazione di aiuto nell’intervento sociale: modalità di approccio
comunicazionale, pattern relazionali, stereotipie
Interventi di prevenzione e la risocializzazione
DURATA DEL MODULO 30 ore
FORMATORE DI RIFERIMENTO Patrizia Martiner, Emanuela Camaschella
MODULO N. 4
CONTENUTI DEL MODULO:
La rete:
Ø Presentazione del ruolo e del funzionamento della rete di strutture
adibite al trattamento della malattia mentale
Ø Come contattare nuove associazioni e reperire nuove collaborazioni
La rete locale per l’integrazione dei soggetti disagiati: Enti, soggetti pubblici e
privati, strategie di integrazione con l’operato dei servizi sociali e le ASL
DURATA DEL MODULO 16 ore
FORMATORE DI RIFERIMENTO Mariavittoria Leone
MODULO N.5
CONTENUTI DEL MODULO:
Ø Verifica degli apprendimenti e dei risultati ottenuti, attraverso il raffronto
con quanto pianificato all’inizio del percorso (compiti, ruoli, competenze
acquisite);
Condivisione e confronto delle conoscenze professionali ed educative acquisite
DURATA DEL MODULO 10 ore
FORMATORE DI RIFERIMENTO Cristina Gertosio
41) Durata:
La durata della formazione specifica è: 79
Barrare l’opzione scelta (una sola risposta):
• 100% delle ore entro 90 gg (3 mesi)
Oppure
x70% delle ore entro 90 gg (3 mesi) ed il restante 30% delle ore entro e non
oltre i 270° giorni (9 mesi) dall’avvio del progetto
29
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