Un Social Bond per chi soffre la fame “Insieme Doniamo”, la nuova
by user
Comments
Transcript
Un Social Bond per chi soffre la fame “Insieme Doniamo”, la nuova
CREVALMAGAZINE - APRILE 2016 68 PER GESTIRE TUTTI I TUOI CONTI NON DEVI FARTI IN DUE. Bancaperta, il nuovo internet banking del Gruppo Creval (Credito Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano), ti consente di gestire tutti i tuoi conti, sia privati sia aziendali, da un solo e unico accesso in totale sicurezza. Disponibile gratuitamente su Scarica l’App da Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative ai servizi pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato si rinvia ai fogli informativi “Operazioni e servizi accessori” e “Bancaperta - Servizi bancari via internet” disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. Servizio Clienti disponibile al numero verde 800 999 585 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il sabato dalle 8.00 alle 18.00. UN WEEK END A... Dalla Valtellina alla Città Santa nell’anno del Giubileo SEMPRE A PORTATA DI MANO Gruppo bancario Credito Valtellinese FACILE DA USARE UN UNICO ACCESSO DGT Media GESTISCI TUTTI I TUOI CONTI, PRIVATI E AZIENDALI N° 68 - Semestrale - Aprile 2016 PLEIADI Metti in conto la libertà SOLIDARIETÁ “Insieme Doniamo”, la nuova piattaforma di crowdfunding per le Associazioni Non Profit PRODOTTI E PROGETTI Un Social Bond per chi soffre la fame Metti in conto la libertà RISPARMI TEMPO ACCESSO RAPIDO ALLE OPERAZIONI SEMPRE A PORTATA DI MANO PER CAPIRE L’INTERNET BANKING NON SERVE STUDIARE FINO A TARDI Con Bancaperta, il nuovo internet banking del Gruppo Creval (Credito Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano), le operazioni più frequenti sono sempre a portata di mano: bonifici, ricariche telefoniche e il nuovissimo Zac, il servizio che consente di inviare denaro utilizzando i numeri in rubrica nel proprio smartphone. Disponibile gratuitamente su Disponibile gratuitamente su Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative ai servizi pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato si rinvia ai fogli informativi “Operazioni e servizi accessori” e “Bancaperta - Servizi bancari via internet” disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. Servizio Clienti disponibile al numero verde 800 999 585 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il sabato dalle 8.00 alle 18.00. SEMPRE A PORTATA DI MANO PER FARE VELOCEMENTE UN BONIFICO NON SERVE CORRERE Bancaperta, il nuovo internet banking del Gruppo Creval (Credito Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano), ha un menu semplice e intuitivo per trovare facilmente tutte le informazioni ed effettuare le operazioni. Per qualsiasi esigenza, il Servizio Clienti è disponibile al numero verde 800 999 585. Scarica l’App da GESTISCI TUTTI I TUOI CONTI Scarica l’App da Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative ai servizi pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato si rinvia ai fogli informativi “Operazioni e servizi accessori” e “Bancaperta - Servizi bancari via internet” disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. Servizio Clienti disponibile al numero verde 800 999 585 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il sabato dalle 8.00 alle 18.00. DGT Media GESTISCI LE PRINCIPALI OPERAZIONI FILO DIRETTO CON LA TUA FILIALE DGT Media MENU SEMPLICE E INTUITIVO Metti in conto la libertà EDITORIALE Ci aspettano scelte storiche di Giovanni De Censi Presidente Credito Valtellinese I Il numero di Pleiadi che ospita questo mio intervento va in stampa in un momento particolarmente delicato per la nostra banca, nell’imminenza di un’assemblea che, sulla carta, dovrebbe essere l’ultima a svolgersi con le regole statutarie della cooperativa. Un momento reso ancor più complesso dalla criticità dello scenario socio politico internazionale. La nuova dimensione europea della Vigilanza bancaria, le cui richieste si sono tradotte in una proliferazione di regole senza precedenti oltre che in un sensibile innalzamento dei requisiti patrimoniali, preludono all’avvio di un profondo cambiamento della geografia bancaria nazionale. Alla scadenza del triennio del mio mandato consiliare, colgo l’occasione di questo editoriale, non per “trarre bilanci”, quanto per esprimere il mio convincimento ed il mio auspicio per gli sviluppi futuri del Credito Valtellinese. E lo faccio sapendo di poter parlare dall’osservatorio privilegiato di chi ha praticato la banca, a vari livelli di responsabilità, per molti anni ed ha percorso un tratto della sua storia particolarmente denso di eventi. Infatti entrai in una banca con 13 sportelli dislocati nella sola Valtellina, 87 dipendenti e 2.800 soci, che è divenuta capogruppo quotata di un Gruppo bancario nazionale con oltre 500 sportelli, 4.000 dipendenti e 160.000 tra soci e azionisti ed è annoverata tra le prime dieci popolari italiane. Oggi, proprio in quanto tra le popolari “maggiori”, è direttamente interessata dalla riforma, tant’è che l’assemblea per la trasformazione in società per azioni è prevista per il prossimo mese di ottobre. 4 PLEIADI Il cambiamento che si prospetta è storico e probabilmente irreversibile. Da strenuo fautore del credito popolare, sono tuttavia convinto che quella cooperativa non sia una mera forma giuridica, bensì una caratteristica identitaria, che ha le sue radici dalla storia e nei valori fondanti della banca, e sono altrettanto convinto che tali valori - creare ricchezza nel medio lungo periodo per tutti i portatori di interesse ed instaurare un legame simbiotico con il territorio per la promozione dello sviluppo economico e sociale delle comunità restino tutt’oggi i migliori per favorire un’economia sostenibile, in quanto in grado di coniugare lo scopo economico con quello sociale. Esprimo pertanto l’auspicio che i medesimi principi possano continuare a sussistere nella nuova veste giuridica di società per azioni, e ciò anche eventualmente cogliendo le opportunità derivanti dall’introduzione del nostro ordinamento della nuova tipologia della “società benefit”, per tale intendendosi – secondo la definizione recepita nella Legge di Stabilità 2016 – la “società che nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti ed associazioni ed altri portatori di interesse”. Oggi più che mai, per generare sviluppo, la produzione di valore economico non può prescindere da quella di valore sociale ed in questo senso il ruolo delle banche diventa vieppiù cruciale per una ripresa dell’economia dei territori che sia concreta, duratura e condivisa. PLEIADI 5 N° 68 - Semestrale - Aprile 2016 UN WEEK END A... Dalla Valtellina alla Città Santa nell’anno del Giubileo SOMMARIO - N° 68, Aprile 2016 ECONOMIA CULTURA 8 68 SPECIALSOCIO Bilancio 2015: solidità e redditività 12 IL PUNTO Economia e mercati sull’ottovolante 18 IL PUNTO Innovazione e collaborazione, l’esperienza di Talent Garden 22 PRODOTTI E PROGETTI Un Social Bond per chi soffre la fame 26 PRODOTTI E PROGETTI Il finanziamento delle aziende innovative 30 PRODOTTI E PROGETTI Con Bancaperta e il tuo smartphone metti in conto la libertà! 34 38 IMPRESE E MERCATI Una Banca sempre più vicina alle imprese IMPRESE E MERCATI Creval Gestori Imprese Retail SPAZIO AMICO 42 L’AZIENDA RTL 102.5, una radio “very normal people” FAMIGLIA 48 52 56 INVESTIMENTI Mercati volatili: evitare il fai da te INVESTIMENTI Creval & Anima, un’alleanza che fa bene ai risparmiatori 74 LE MOSTRE Muybridge Recall, I libri Einaudi 1933-1983, Porta Bono, Attilio Alfieri, Museo della Satira e della Caricatura, Ettore Castiglioni, MuVir SOLIDARIETÁ “Insieme Doniamo”, la nuova piattaforma di crowdfunding per le Associazioni Non Profit Pleiadi Periodico semestrale. N° 68, aprile 2016 FORMAZIONE Alleanza scuola-lavoro, un’occasione da non perdere Editore Credito Valtellinese SOLIDARIETA’ 78 80 PROGETTI In-Presa, la cooperativa che combatte la dispersione scolastica PROGETTI “Insieme Doniamo” PROGETTI SOSTENUTI Il Filadelfia di Torino, un mito, una leggenda, una realtà 94 EVENTI SOSTENUTI Il Carnevale di Acireale torna anche a primavera 96 EVENTI SOSTENUTI Scialpinismo protagonista sulle pendici del Meriggio 98 Comitato di redazione Luciano Camagni, Umberto Colli, Tiziana Colombera, Enzo Rocca, Mauro Selvetti Coordinamento editoriale Christian Moretti Impaginazione e realizzazione editoriale Sulle orme dei pellegrini, dalla Valtellina alla Città Santa, nell’anno del Giubileo ATLETI CREVAL I nostri ambasciatori 90 Roberto Grazioli Un week end a... SPORT 84 58 Direttore responsabile Dmedia Group S.p.A. Hanno collaborato Marcello Abbiati, Paolo Baroli, Attilio Bertini, Giovanna Bevacqua, Simona Bonomelli, Tiziana Camozzi, Fabrizio Chiappini, Ugo Colombo, Carola Cornaggia, Paola Cottica, Cinzia Franchetti, Francesca Galimberti, Leo Guerra, Maria Teresa Giancola, Matteo Gianola Carini, Filippo Licata, Franco Parolo, Guido Pelizzatti Perego, Raffaella Premoli, Cristina Quadrio Curzio, Cristina Rizzi, Renato Saggioro, Matteo Solcia; Daniela Tortorella, Fabio Trombetta 18 Redazione Credito Valtellinese c/o Divisione Comunicazione e Promozione Territorio Piazza Quadrivio, 8 - 23100 Sondrio [email protected] Economia Intervista a Davide Dattoli, fondatore della piattaforma “Talent Garden” SEI MESI DI SPORT I principali eventi sponsorizzati dal Gruppo Creval negli ultimi mesi Fotografie AFP, Archivio Gruppo Creval, Simone Bracchi, Marco Brioschi, Cristiana Casotti, Foto Consoli, Fotolia, Getty Images, iNetweek, Phil Gale, Keystone/Hulton Archive, Vincenzo Pinto, Reporters Associati & Archivi/Mondadori Portfolio, Wellcome Library London Educational Project INVESTIMENTI PAC, per gestire i propri risparmi 22 TERRITORIO 58 UN WEEK END A... È l’Anno della Misericordia 42 L’Azienda Intervista al presidente di RTL 102.5 Lorenzo Suraci 6 PLEIADI PRODOTTI E PROGETTI Un Social Bond per chi soffre la fame 80 Solidarietà “Insieme Doniamo” la piattaforma di crowdfunding per aiutare le Associazioni Non Profit 68 Le mostre Muybridge Recall, I libri Einaudi 1933-1983, Porta Bono, Attilio Alfieri... Stampa Prodotti e Progetti Un Social Bond di 5 milioni a favore dell’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” CISCRA S.p.A. Via S. Michele, 36 - 45020 Villanova del Ghebbo (RO) Stampato in 100.000 copie Spedizione ap 70% - Sondrio Autorizzazione del Tribunale di Sondrio n. 167 del 15 gennaio 1985 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003 Credito Valtellinese S.c., Capogruppo del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8 - 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento e Responsabile del trattamento per le società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a: [email protected] Magazine completato l’11/4/2016. PLEIADI 7 ECONOMIA SPECIALSOCIO L Le fondamenta del bilancio 2015 del Credito Valtellinese poggiano su due pilastri: solidità e redditività. La robustezza della banca è data dal Common Equity Tier1 ratio, pari al 13,5%, tra i più elevati del sistema bancario italiano e ben al di sopra del livello minimo (9,8%) stabilito dall’Autorità di Vigilanza europea e dalla significativa consistenza del suo patrimonio che a fine anno ammontava a 2.183 milioni. La sua redditività, invece, si può misurare semplicemente dall’utile netto che è positivo per 118 milioni di euro, mentre il 2014 si era chiuso con una perdita netta di 325 milioni di euro. Ma non sono solo questi i numeri che caratterizzano favorevolmente il progetto di bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 8 febbraio e che sarà sottoposto il prossimo 23 aprile all’assemblea della banca insieme alla proposta di distribuire un dividendo unitario di 0,03 euro, corrispondente a un monte dividendi di 33,3 milioni di euro. Vanno evidenziati, innanzitutto, i 2,3 miliardi di euro di nuovi prestiti che hanno interessato famiglie e imprese: i nuovi mutui ai privati hanno raggiunto gli 821 milioni di euro e sono più che raddoppiati (+103%) rispetto all’anno precedente, con una percentuale di surroghe limitata al 15%, a fronte di una media di sistema del 32%; i nuovi finanziamenti alle imprese, invece, sono cresciuti del 70%, meglio della media di sistema (+13%). Il 50% delle nuove erogazioni è destinato alle imprese manifatturiere e commercio, e oltre il 56% delle erogazioni si colloca nelle prime fasce di rating. Questo significa che la ripresa in Italia si sta rafforzando e dovrebbe comunque acquisire vigore nel biennio 2016-2017, sostenuta principalmente dalla domanda interna, a fronte di un più graduale rafforzamento degli scambi con l’estero. All’espansione dei consumi dovrebbe contribuire l’aumento del reddito disponibile grazie al miglioramento dell’occupazione. VENT’ANNI FA LA PRIMA CERTIFICAZIONE DEL GRUPPO CREDITO VALTELLINESE Bilancio 2015: solidità e redditività I principali risultati del bilancio 2015: utile netto a 118 milioni di euro, un coefficiente di solidità patrimoniale pari al 13,5%, e 2,3 miliardi di nuovi prestiti erogati a famiglie e imprese 8 PLEIADI La nostra fu la prima banca in Italia ad ottenere la certificazione di un processo operativo, riferito alla erogazione e gestione del credito L’amministratore delegato del gruppo Creval, Miro Fiordi, e il senior manager certification di Rina Services, Beniamino Marinoni, si sono ritrovati presso il nostro Centro direzionale di via Feltre a Milano per ricordare il rilascio della prima Certificazione di Qualità ottenuta nel dicembre 1995 dalla nostra banca. Allora il Credito Valtellinese fu la prima banca in Italia ad ottenere la certificazione di un processo operativo, riferito alla erogazione e gestione del credito. Da quel primo importante risultato il progetto è proseguito negli anni arrivando a comprendere tutti i processi della capogruppo e delle banche e società appartenenti al Gruppo bancario. PLEIADI 9 SOTTOSCRITTO IL CONTRATTO DI CESSIONE DI UN PORTAFOGLIO DI CREDITI IN SOFFERENZA PER UN VALORE DI 314 MILIONI DI EURO Lo scorso 1 febbraio 2016 il Gruppo Creval ha sottoscritto con Credito Fondiario SpA il contratto di cessione di un portafoglio costituito da esposizioni in sofferenza secured e unsecured - c.d. portafoglio “Cerere” - per un valore lordo di libro di circa 314 milioni di euro. L’operazione rappresenta la prima importante cessione di crediti non performing (“NPL”), coerente con gli obiettivi strategici del Gruppo Creval per la gestione complessiva degli NPL, Gli investimenti potrebbero beneficiare di prospettive di domanda e condizioni di finanziamento più favorevoli. Al recupero del ciclo manifatturiero si affiancano segnali di espansione nei servizi e, dopo un lungo periodo di riduzione, di stabilizzazione nelle costruzioni. Insomma, si dovrebbe verificare 227+ 1 1 27 17 7 1 13 Dati di sintesi consolidati al 31/12/2015 Dati patrimoniali Crediti verso clientela Totale dell’attivo Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta da clientela 3 49 48+ 10 PLEIADI 2014 Var.% 479.162 -3,06% 904.185 -5,43% (558.946) -1,46% 345.239 -11,85% (325.086) n.s. 2015 19.049.750 26.901.681 21.694.956 12.092.772 2014 19.004.863 28.813.556 20.745.569 11.963.332 Var.% 0,24% -6,64% 4,58% 1,08% (in migliaia di euro) 1 133 Numero sportelli per banca X CREDITO VALTELLINESE 350 X CREDITO SICILIANO 136 X CARIFANO 40 GRUPPO CREVAL 526 2015 464.508 855.124 (550.810) 304.314 118.277 (in migliaia di euro) 37 26+ una serie di condizioni che consentono di guardare al futuro con un certo ottimismo e che fanno prefigurare anche una positiva evoluzione dell’attività della banca, principalmente orientata al supporto di famiglie e piccole e medie imprese. Questi segnali positivi si sono riverberati Dati di sintesi consolidati al 31/12/2015 Conto economico Margine di interesse Proventi operativi Oneri operativi Risultato netto della gestione operativa Utile (Perdita) dell’esercizio 11 228 nel contesto degli accordi in essere con Cerved Group preordinati a ridurre nel medio termine lo stock di sofferenze del Gruppo Creval. Il percorso di cessione di attivi problematici avviato con determinazione dal Gruppo Creval potrà altresì beneficiare del nuovo schema messo a punto dal Governo - denominato “Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze (GACS)” - con l’obiettivo di facilitare lo smaltimento dei crediti in sofferenza presenti nei bilanci bancari. I nuovi mutui ai privati hanno raggiunto gli 821 milioni di euro e sono più che raddoppiati (+103%) rispetto allo scorso anno, con una percentuale di surroghe limitata al 15%, a fronte di una media di sistema del 32%; i nuovi finanziamenti alle imprese, invece, sono cresciuti del 70%, meglio della media di sistema (+13%) AVVIATO IL FONDO “BERNINA SOCIAL HOUSING” PROMOSSO DA GRUPPO CREVAL E CDP INVESTIMENTI SGR L’iniziativa permetterà di trasformare in housing sociale complessi immobiliari incompiuti e/o invenduti. Selezionata Prelios SGR per la gestione Iniziative immobiliari collegate a finanziamenti deteriorati erogati dal Gruppo Creval potranno essere riconvertiti e riqualificati in ottica di “Social Housing”. Questo grazie al nuovo fondo “Bernina Social Housing” sottoscritto da CDP Investimenti SGR S.p.A. (CDPI SGR), attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), e il Gruppo Credito Valtellinese (Gruppo Creval). Bernina Social Housing è stato istituito da Prelios SGR, selezionata dal Gruppo Creval per la strutturazione e la gestione dell’iniziativa. Il Fondo sarà, appunto, dedicato in via esclusiva all’investimento in immobili – di proprietà di clienti del Gruppo Creval, ai quali sono stati erogati finanziamenti per lo sviluppo anche sulla qualità del credito. Infatti, nel bilancio 2015 risulta un sintomatico rallentamento dei nuovi flussi di credito deteriorato (538 milioni di euro lordi l’incremento nel 2015, rispetto a 950 milioni dell’esercizio precedente), per la gran parte provenienti dal settore immobiliare e costruzioni. Il segno “più” caratterizza pure la raccol- di progetti immobiliari, allo stato incompiuti e/o invenduti – da destinare a iniziative di edilizia residenziale a favore delle fasce dei cittadini più deboli nei territori di operatività di Creval. Il Fondo, la cui durata è prevista in 25 anni, è stato interamente sottoscritto per cassa dal FIA – che potrà arrivare sino all’80% delle quote in circolazione – e dal Gruppo Creval. E ha l’obiettivo di raccogliere 100 milioni di euro. La maggior parte degli immobili (almeno il 50%) sarà destinata alla locazione a canoni calmierati, mentre una parte residuale del portafoglio che verrà acquisito dal Fondo sarà destinata all’affitto con opzione di riscatto a 8/10 anni e solo in minima misura alla vendita convenzionata immediata. ta, sia diretta, che registra una consistenza di 21,7 miliardi di euro, in aumento del 4,6% su dicembre 2014, sia indiretta, che arriva a 12,1 miliardi (+1,1%). Da sottolineare, infine, soprattutto la crescita della raccolta netta nell’area del risparmio gestito che raggiunge i 490 milioni di euro e mette a segno un +73% rispetto all’anno precedente. CAMERA DEI DEPUTATI, MIRO FIORDI AL CONVEGNO “RIFORMA DELLE GARANZIE SULLE CARTOLARIZZAZIONI DELLE SOFFERENZE” Pochi giorni prima che la Camera approvasse il decreto banche che, oltre a riformare il sistema delle banche di credito cooperativo dispone la concessione della garanzia statale sulle cartolarizzazioni delle sofferenze delle banche e degli intermediari finanziari, proprio a Montecitorio si è svolto il convegno “Riforma delle garanzie sulle cartolarizzazioni delle sofferenze: proposte e scenari”. Tra i protagonisti dell’incontro alla Camera dei Deputati anche l’amministratore delegato del Gruppo Credito Valtellinese, Miro Fiordi, che è intervenuto su questo tema insieme ad alcuni deputati e ad altri colleghi ed esperti del settore PLEIADI 11 ECONOMIA IL PUNTO Economia e mercati sull’ottovolante di Umberto Colli Vice Direttore Generale Credito Valtellinese Tornano ad affacciarsi i timori sulla tenuta della crescita globale. Superata la Grande Recessione rimane l’incognita sullo sviluppo futuro. La ricerca di nuovi equilibri procede incerta e si riflette nella volatilità dei mercati 12 PLEIADI L Lo scorso autunno si era chiuso con toni positivi, seppur non entusiastici, sulla ripresa del quadro congiunturale, con i mercati finanziari intonati favorevolmente grazie anche all’attivismo delle Banche Centrali, che nel complesso non è mai venuto meno. Quest’ultima annotazione ci appare doverosa anche nel caso della FED (la banca centrale americana) che, nonostante abbia alzato i tassi dallo 0,25% allo 0,50%, mantiene ancora un’ampia impostazione espansiva, non avendo ridotto la liquidità immessa dai tempi della crisi finanziaria del 2008. In Europa la situazione congiunturale si presenta meno dinamica rispetto agli USA (PIL 2016 +1,7% contro +2,6%; Fonte Fondo Monetario Internazionale); crescita che nell’Euro Zona appare – oltreché inferiore - anche connotata da fattori intrinsechi di maggiore fragilità, primo fra tutti la bassissima inflazione (-0,1% a marzo) che continua ad alimentare il rischio di trasformarsi in deflazione di lungo termine. Purtroppo la dinamica di sviluppo delle economie avanzate e di quelle emergenti a fine 2015 si è rivelata più debole delle attese. Ancora una volta le previsioni hanno subito una revisione al ribasso, lasciando intravvedere che la ripresa sarà probabilmente più graduale di quanto si potesse pensare lo scorso autunno. L’economia USA ha subito un pronunciato rallentamento nel quarto trimestre del 2015, dopo la robusta espansione nel terzo. Anche quella giapponese ha perso vigore, tornando a contrarsi nell’ultimo trimestre dell’anno. In Europa, intesa in senso ampio, solo il Regno Unito sembra avere mantenuto la capacità di progredire in maniera soddisfacente anche nella seconda metà del 2015. Dobbiamo però usare il condizionale in questo caso poiché il Governo di Londra ha fissato per il 23 giugno 2016 il referendum per la permanenza o no del Regno Unito nella UE, referendum entrato come notizia in tutte le nostre case con la denominazione di Brexit. Un’incognita che va ad aggiungersi alla già difficile situazione europea e i cui risvolti politici ed economici rimangono molto aleatori, sia per l’UE sia per la Gran Bretagna. Per quanto riguarda le economie emergenti, il quadro è tornato a mostrare un’ulteriore perdita di slancio dopo quella verificatasi la scorsa estate. Una situazione che non coinvolge solo i Paesi dell’Asia, con in cima alle preoccupazioni di analisti e Governi la Cina e il suo processo di riequilibrio in corso, ma che si estende anche ai Paesi dell’America Latina che hanno rallentato il ritmo della loro crescita verso la fine del 2015, principalmente a causa della profonda recessione in Brasile, acuita da problemi politici interni. I fattori per spiegare l’attuale fase di debolezza non si fermano qui e tornano, ancora una volta, a puntare sul petrolio, sulle materie prime e sulle loro quotazioni estremamente basse che deprimono i tassi di inflazione; tutto questo è positivo per i Paesi con una bilancia energetica deficitaria come l’Italia, ma non induce le imprese minerarie a effettuare nuovi investimenti in esplorazione e macchinari, andando a colpire negativamente le imprese, per lo più dislocate nei Paesi sviluppati, che esportano prodotti ad alto valore aggiunto per l’intensità di tecnologia e di ricerca indispensabili per queste attività. Relativamente all’Area Euro prosegue la ripresa economica, anche se a ritmi inferiori a quelli attesi all’inizio dell’anno, sulla scia dell’indebolimento del contesto esterno. Nel quarto trimestre del 2015 la crescita del PIL è stata pari allo 0,3% rispetto al terzo trimestre, grazie allo sviluppo dalla domanda interna, limitato questa volta dalle esportazioni. Anche i dati delle indagini congiunturali più recenti indicano una dinamica della crescita più debole delle attese formulate a inizio 2016. Volgendo lo sguardo ai prossimi mesi, la ripresa economica nel complesso dovrebbe proseguire a un ritmo moderato, sostenuta dalle misure di politica monetaria della BCE e dal loro impatto favorevole sulle condizioni finanziarie, nonché dal costante incremento dell’occupazione derivante dalle riforme strutturali attuate gli scorsi anni. Come più volte ha sollecitato il PLEIADI 13 ECONOMIA IL PUNTO Presidente della BCE Draghi, a sostegno della crescita, oltre alle azioni della Banca Centrale, dovrebbe contribuire anche l’orientamento fiscale che si è fatto lievemente espansivo, non da ultimo grazie alle misure a sostegno dei profughi. La ripresa economica rimane però frenata dalla congiuntura economica vacillante nei Paesi emergenti, dalla volatilità nei mercati finanziari e dalla “troppo” lenta attuazione delle riforme strutturali. La BCE, pur con tutte le cautele del caso e sottolineando che i rischi di downside (ossia di rallentamento) provenienti dalle economie emergenti (Cina in primis) rimangono “chiaramente” visibili, conferma il miglioramento del quadro complessivo del Vecchio Continente, grazie a un PIL che nell’anno in corso dovrebbe espandersi dell’1,4%, quindi meno rispetto alla previsione del Fondo Monetario Internazionale, per accelerare all’1,7% nel 2017 e all’1,8% nel 2018. Azioni: partenza negativa con tanta volatilità L’incertezza sull’evoluzione della congiuntura economica mondiale si è riverberata sui mercati nei primi giorni dell’anno, con una tale intensità da bruciare i guadagni messi a segno nel corso del 2015. Piazza Affari chiudeva lo scorso anno con una performance decisamente lusinghiera, +12,7%, miglior performance delle borse europee e americane. Come si evince dal grafico a pagina 15, Piazza Affari ha concluso il quarto anno consecutivo con un risultato positivo, dopo i tracolli della crisi del debito sovrano (2011) e l’ancora più ampia débâcle registrata con il fallimento di Lehman Brothers (2008). Da fine 2015 alla data in cui questo articolo va in stampa (31 marzo) la performance dell’indice delle maggiori 40 società quotate al listino milanese segna invece una contrazione del 15,6%, che annulla i guadagni cumulati in tutto lo scorso anno. Un risultato che porta Piazza Affari all’ultima posizione della classifica delle principali borse mondiali. I timori relativi alla crescita globale non sono stati l’unico fattore a guidare i mercati in questa prima fase dell’anno; infatti, un contributo deter- (Fonte: Bloomberg) minante è giunto anche dalle quotazioni al ribasso del petrolio, tendenza che nell’ultimo mese si è parzialmente invertita. Oltre a queste motivazioni, anche la forte ULTIMI INTERVENTI DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA Le aspettative del mercato in merito alle azioni che la BCE avrebbe annunciato in occasione del meeting del 10 marzo 2016 erano a favore di moderati ritocchi da parte dell’Istituto guidato da Mario Draghi rispetto a quanto già fatto lo scorso dicembre. L’esito della riunione è però andato ben oltre le attese, poiché la BCE ha dimostrato, ancora una volta, che è disposta a fare “tutto il possibile, all’interno del suo mandato” per scongiurare la deflazione e di conseguenza riportare la crescita dell’economia europea su un sentiero virtuoso. Nella riunione del 10 marzo 2016 la BCE ha così deciso: ridurre di 5 punti base (0,05%) il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali portandolo allo 0,00% (ossia le banche che chiedono finanziamenti nelle aste BCE ottengono liquidità a tasso zero a fronte di adeguati titoli ceduti come garanzia); ridurre il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale dallo 0,30% allo 0,25% (le banche che • • • 14 PLEIADI • in chiusura di giornata hanno necessità di fondi ulteriori a quelli normalmente previsti da una corretta gestione di tesoreria pagheranno lo 0,25%); ridurre il tasso di interesse sui depositi che le banche commerciali restituiscono alla BCE nelle operazioni a 1 giorno (detto overnight) dal precedente -0.30% all’attuale -0,40% (questo provvedimento dovrebbe indurre le banche a trovare migliori opportunità d’investimento rispetto a depositare la propria liquidità presso la BCE dietro la penalizzazione di un interesse negativo da pagare; una manovra dettata anche dall’istanza della BCE di ristabilire la regolare funzionalità di un sistema interbancario europeo che è venuto meno con la crisi dei debiti sovrani del 2011); aumentare di 20 miliardi di euro al mese (quindi da 60 a 80 miliardi di euro) gli acquisti di attività finanziarie (in questo modo la BCE contribuisce a governare anche i tassi a lungo termine • • e al contempo vuole indurre il sistema bancario europeo a cercare migliori opportunità d’investimento rispetto ai rendimenti offerti dai titoli di Stato); ampliare le categorie dei titoli accettati a garanzia delle operazioni di rifinanziamento (che già prevede titoli di Stato, cartolarizzazioni, covered bond, emissioni di organismi sovranazionali e società “quasi private e pubbliche” indicate espressamente dalla BCE), ricomprendendovi anche le obbligazioni investment grade emesse da società non bancarie situate nell’area dell’euro; annunciare un nuovo programma - che avrà inizio a giugno 2016 - di quattro operazioni TLTRO2 mirate di rifinanziamento a più lungo termine delle banche, ciascuna con scadenza a quattro anni. Il meccanismo previsto per queste operazioni da parte della BCE mutua le regole che già disciplinano le precedenti operazioni TLTRO, ma questa nuova modalità permette alle banche che dimostreranno di incrementare, secondo specifici parametri, le erogazioni di prestiti da destinare all’economia reale, contrazione dei prezzi delle azioni cinesi e l’indebolimento in gennaio degli indicatori economici nell’area dell’euro e negli Stati Uniti hanno contribuito ad alimentare una nuova pesante di potersi finanziare a un tasso che potrà essere ridotto fino a raggiungere un livello pari a quello sui depositi presso la Banca Centrale, ossia al tasso negativo dello 0,4%. Grazie a questa misura, la BCE è quindi disposta a pagare un tasso alle banche che prendono liquidità a prestito presso di lei e la immettono nell’economia reale. Quest’ultimo punto è, a nostro giudizio, fondamentale, poiché dimostra in maniera inconfutabile la determinazione con cui opera la BCE a favore dell’Europa e del relativo sostegno alla crescita. PLEIADI 15 ECONOMIA IL PUNTO (Fonte: Bloomberg) (Fonte: Bloomberg) svalutazione delle attività finanziarie. Una boccata di ossigeno, con conseguente cauto ritorno degli investitori sull’azionario, è iniziata nella seconda metà di febbraio, congiuntamente alla ripresa dei corsi petroliferi e delle altre commodity industriali, (Fonte: Bollettino Economico BCE del marzo 2016) 16 PLEIADI oltre che dallo stabilizzarsi, su livelli migliori delle attese, degli indicatori economici statunitensi e dalle aspettative di un ulteriore stimolo da parte della politica monetaria della BCE. Nei primi tre mesi dell’anno, come ci aveva avvisato il Presidente Draghi lo scorso dicembre, ha dominato la scena la volatilità, indice dell’incertezza che si respira sia sull’evoluzione della congiuntura reale sia sulle dinamiche finanziarie internazionali indotte dal rialzo dei tassi d’interesse americani. Qui di seguito l’indice VDAX, che - analogamente all’americano VIX - misura la volatilità e quindi l’incertezza che il mercato (di Francoforte in questo caso) ha prezzato a partire dalla crisi finanziaria USA del 2007-2009. Questo indice viene anche chiamato “l’indice della paura”, poiché misura l’avversione al rischio degli investitori. Come si può osservare dal grafico, l’indicatore staziona da oltre un anno in un’area di valori compresi tra 20 e 30, che risultano più alti rispetto alla situazione di calma (area tra 10 e 20); peraltro, se volgiamo lo sguardo alle precedenti crisi, i livelli di “paura” del passato (segnatamente “Crisi finanziaria USA” e “Crisi del debito dell’Eurozona”) sono stati di gran lunga superiori a quelli sperimentati anche in questo travagliato inizio d’anno. A mitigare il clima di tensione recente, a nostro giudizio hanno soprattutto contribuito le misure straordinarie adottate dalla BCE. Obbligazioni: l’azione della BCE torna a comprimere i rendimenti I mercati obbligazionari – delusi dall’inerzia della BCE nel meeting di dicembre e colpiti dalla “tempesta” di inizio anno più volte richiamata in questo articolo – hanno visto i rendimenti spinti al rialzo, soprattutto quelli del debito dei Paesi più deboli (detti anche “periiferici”). Anche il nostro Paese ne è stato colpito, con lo spread Italia-Germania (BTP-Bund) balzato nuovamente da 100 a 150 punti base (1,50% di maggior costo annuale per il debito decennale italiano rispetto al pari durata tedesco). Con il meeting di marzo l’Istituto di Francoforte – come descritto nell’apposito box di pag. 14-15 – ha adottato una serie di misure che sono andate oltre le aspettative degli operatori di mercato, favorendo una nuova e generalizzata flessione dei tassi dei titoli governativi europei. In questo contesto il BTP italiano – similmente ai titoli statali di Spagna e Portogallo – ne ha beneficato in misura maggiore rispetto ai “più virtuosi” titoli tedeschi; di conseguenza, nono- stante il Bund sia scivolato quasi a zero (0,17% di rendimento a 10 anni!) la dinamica di discesa a noi più favorevole ha riportato lo spread Italia-Germania a stabilizzarsi poco sopra la soglia dei 100 bp. Materie prime: il ritorno del petrolio e delle altre materie prime industriali Nei primi mesi dell’anno il prezzo del petrolio è tornato a scendere, prendendo in contropiede, ancora una volta, i mercati, che avevano aspettative di valori più elevati. Le quotazioni del greggio WTI hanno infranto i minimi storici che risalivano alla fine del 2008 - 32,3 dollari al barile - per portarsi, dapprima, sino ai 26 dollari, per poi salire a quota 40 dollari, che per il momento funge da tetto a ulteriori rialzi. Questa dinamica, se confermata, dovrebbe scongiurare il pericolo che nei prossimi mesi l’inflazione possa tornare a essere negativa, allontanando i timori di deflazione che - nonostante ciò - restano nei radar della BCE. Bisogna però rilevare che l’offerta mondiale di greggio rimane ancora significativamente al di sopra della domanda globale e anche il livello delle scorte stoccate nei depositi e sulle petroliere è ai massimi storici. L’appuntamento per valutare una eventuale nuova direzionalità nei prezzi del greggio è atteso per metà aprile, quando i Paesi Opec e non-Opec si riuniranno a Doha nel Qatar per discutere di possibili limitazioni ai quantitativi estratti. L’Iran, che ha ottenuto recentemente la rimozione dell’embargo da parte dell’ONU, non sembra disposto a rinunciare per il momento agli introiti dell’export del suo greggio e pertanto ha già paventato che non intende limitare la sua produzione. Una situazione che rimane quindi incerta e dipendente non solo da aspetti “produttivi” ma anche da dinamiche geopolitiche, non certo secondarie. Per quanto riguarda i metalli industriali, come si può apprezzare dal seguente grafico, le quotazioni di rame, alluminio e ferro hanno trovato a fine 2015 una sorta di “pavimento” alla loro discesa, elemento che nei primi mesi del nuovo anno ha creato loro un valido supporto. Il caso del ferro è quello più vistoso, poiché si evidenzia una risalita significativa delle quotazioni (circa del 31% rispetto alla chiusura 2015) che trova fondamento da un lato nella riduzione dell’estrazione perpetratasi nel corso dell’ultimo biennio con chiusure di miniere con costi di produzione superiori a quelli di mercato, e dall’altro lato dalle aspettative, contrariamente a quanto visto sul listino azionario di Shanghai, che l’economia cinese possa mantenere la traiettoria di crescita prevista dal Governo di Pechino (nell’intorno del 6,5%) utilizzando anche leve fiscali, il che significa investimenti pubblici in infrastrutture per facilitare la transizione del Paese da una manifattura orientata principalmente all’esportazione a un’economia basata su servizi destinati alla domanda interna e alla tecnologia. Documento elaborato sulla base delle informazioni al 31/03/2016 (Fonte: Bloomberg) PLEIADI 17 ECONOMIA IL PUNTO L’INNOVAZIONE DIGITALE punta sulla collaborazione tra talenti: l’esperienza di Talent Garden 18 PLEIADI di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese Intervista a Davide Dattoli, 25enne di origini bresciane, fondatore di una piattaforma globale dove i talenti del digitale possono trovare tutti gli strumenti necessari alla propria crescita D Davide Dattoli inizia nel 2009 il suo percorso professionale come consulente per varie aziende occupandosi di strategie digitali con un focus particolare in social media marketing e mondo mobile. Nel 2010 approda in Conde Nast dove segue il marketing digitale del gruppo e nel 2012 fonda Talent Garden, la più grande piattaforma globale per talenti del digitale che comprende attualmente oltre 16 sedi in Europa e 1.200 membri ospitati nei vari campus. E’ mentor di Virgin Startup, l’acceleratore basato a Londra voluto da Richard Branson, e nel Consiglio di Amministrazione di Digital Magics (cliente del Credito Valtellinese) - il più grande Venture Incubator in Italia -, Digital Champions Association e ItaliaStartup. Dal 2012 segue per l’Italia StartupWeekend, una organizzazione non profit della fondazione Kaufmann che si occupa di stimolare la nascita di nuove imprese in giro per il mondo. Come da presentazione in Internet (rigorosamente e solo in inglese: www.davidedattoli. it), lavora «all’intersezione di tecnologia, Internet e media, studiando il suo impatto sociale e culturale» e «analizza i modelli sul funziona- mento delle cose negli ambienti digitali». In un tweet del 21 febbraio scrive: «L’economia si è spostata dal prodotto all’esperienza». Nell’incontrarlo ci colpisce in particolare una parola ripetuta spesso: contaminazione. Ha 25 anni ed è originario del Bresciano. Il tuo profilo Twitter (quasi 7.500 follower) ti indica come «strategista digitale, innovatore e imprenditore». In che senso? «Fare impresa oggi è diventato molto più semplice del passato: grazie al digitale si abbassano gli investimenti richiesti per aprire un proprio progetto. E’ una grande opportunità per i giovani d’oggi; io ho iniziato come consulente per imprese tradizionali portandole verso il digitale e oggi ho costruito una mia impresa che raccoglie i migliori professionisti che si occupano di questi temi, offrendo loro una piattaforma fisica in cui crescere e svilupparsi». Il tuo account Facebook riporta questa citazione come preferita: «Mettetevelo in testa: qui i ragazzi non vengono per trovare lavoro. Vengono per inventarsene uno» PLEIADI 19 ECONOMIA IL PUNTO (#thesocialnetwork). Come si inventa oggi un’occupazione? «Il lavoro oggi deve nascere dalle nostre passioni e le nostre passioni devono diventare lavoro. Seguendole, da un’idea in cui crediamo e dall’impegno e dalla motivazione che mettiamo nel portarla a termine può nascere un successo. Inventarsi un lavoro significa trovare il modo per realizzarle». Nel 2011 sei stato co-fondatore di Talent Garden (TAG), il cui pay-off recita «We grow the future». A chi si rivolge questo hub con riferimento alle aziende e ai privati, con quale mission e punti di forza? «Talent Garden è una piattaforma globale dove i talenti del digitale possono trovare tutti gli strumenti necessari alla propria crescita: spazi di coworking, formazione per accrescere le proprie competenze ed eventi per connettersi e ispirarsi. È un network molto verticale dedicato agli innovatori del digitale: liberi professionisti, piccole aziende e startup, ma anche centri di sviluppo dell’innovazione di grandi imprese. Per le aziende fare parte del nostro network significa essere all’interno di un ecosistema in cui assorbire innovazione e know-how, mentre per i privati rappresenta un’opportunità di migliorare la produttività e stimolare la creatività perché parte di una community internazionale di talenti». L’attività si articola anche mediante un vero e proprio campus, enfasi data alla formazione ed eventi. Vuoi parlarci di qualche storia particolare o di una collaborazione di successo? «In TAG sono nate decine di progetti e nuove startup, ma la cosa più interessante sono le piccole sinergie quotidiane che nascono spontaneamente ogni giorno. Fare impresa non è mai semplice, avere vicino altri che ci stanno provando aiuta a sorpassare le piccole difficoltà del quotidiano». Per te TAG è anche se non soprattutto coworking. “Ufficio del futuro”, in estrema sintesi? «Il mondo del lavoro sta cambiando molto rapidamente: secondo alcune stime in Europa nel 2020 il 40% della forza lavoro sarà formata da freelance. Il modello di coworking, ormai diffuso in ogni parte del mondo, si adatta perfettamente alle esigenze di questa categoria di lavoratori che cerca innovazione tecnologica, condivisione e connessioni, flessibilità e crescita professionale». Cosa ti attendi dall’apertura di TAG Milano Calabiana nel capoluogo lombardo? In che senso lo intendi come “acceleratore lineare” e contestualmente “spazio di relazione”? «A quasi 4 anni dalla nascita di Talent Garden, con TAG Milano Calabiana abbiamo portato l’Italia al pari degli altri Paesi europei proponendoci come un acceleratore di tutti i processi legati al mondo dell’innovazione nel Paese. È un progetto ambizioso e di sistema, lo definisco “spazio di relazione” perché è un aggregatore fisico dei migliori innovatori italiani che consente la loro connessione con l’Europa». Quante persone ospitate negli spazi di Milano e come si configurano gli ambienti a disposizione? «Lo spazio di Milano è composto da due campus, ospita più di 550 professionisti ed è dotato di tre spazi eventi con una capienza totale di oltre 1.000 persone». Talent Garden non è una realtà solo italiana… Dove siete presenti, oltre che nel nostro Paese? «Il network di Talent Garden è forte proprio perché è internazionale, oggi oltre che in 11 città italiane siamo presenti anche a Barcellona, Kaunas, Tirana e Bucarest. Il nostro obiettivo è esportare il modello in almeno 50 città entro il 2018». Con quali grandi aziende avete creato dei percorsi digitali? «Oggi lavoriamo con alcune delle maggiori imprese del nostro Paese tra cui IBM, Cisco, Poste Italiane e Mediolanum; ogni giorno vengono a contaminarsi con il mondo dell’innovazione che Talent Garden ospita. Un grande gruppo in particolare ha spostato la propria area di ricerca e sviluppo direttamente all’interno di TAG Milano, nella convinzione che oggi contaminare il proprio personale con gli innovatori digitali e disporre di un luogo aperto verso le nuove imprese è fondamentale per capire la direzione dell’innovazione nel proprio settore». Quale ritieni sia il valore aggiunto portato dalla generazione “digitale” di oggi? Quanto conta il tema della “contaminazione”? «Non credo che sia necessario distinguere tra le due tipologie di generazione: oggi stiamo tutti vivendo l’era dell’innovazione digitale, tema cardine anche dell’ultimo World Economic Forum di Davos sulla “Quarta Rivoluzione Industriale”. La vera sfida che ci troviamo di fronte è gestire questa rivoluzione, visto che ormai i suoi meccanismi e il suo impatto sono sotto 20 PLEIADI gli occhi di tutti. La contaminazione - elemento cardine del sistema Talent Garden - è un modo per evolvere, crescere, guardare al futuro e fare business facendo leva sugli strumenti digitali per creare valore». Il vice direttore generale del Creval Enzo Rocca incontra Davide Dattoli nella sede di Talent Garden. Più in generale, qual è la tua riflessione sul sistema scolastico italiano attuale? Quanto stimola la propensione all’innovazione, quali le leve principali della riforma necessaria? «Il sistema scolastico italiano fatica a stare al passo con i tempi, tarda a creare i professionisti richiesti dal mondo del lavoro. L’innovazione nasce spesso dall’iniziativa di realtà private, come la nostra TAG Innovation School, che dopo aver studiato approfonditamente il mercato lavorano su percorsi di formazione che rispondano alle sue esigenze. Negli Stati Uniti è diverso, pensiamo solo che Obama ha stanziato 4 miliardi di dollari in 3 anni per portare il coding (la programmazione) in tutte le scuole americane, per insegnarlo come lo spagnolo. Questo perché nel 2020 darà più di un milione di posti di lavoro». PLEIADI 21 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Un SOCIAL BOND per chi soffre la fame U Un Social Bond per garantire 90.000 pasti a chi ne ha bisogno. E’ quello emesso dal Gruppo Credito Valtellinese a favore dell’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus. Si tratta, appunto, di un prestito obbligazionario sociale per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro: all’associazione verrà devoluto a titolo di liberalità lo 0,50% del valore nominale per sostenere il progetto “Insieme per chi soffre la fame”. In particolare, le somme raccolte andranno a sostenere l’attività di “Siticibo” in Lombardia che nel 2015 ha distribuito sul territorio oltre 300.000 piatti pronti a persone Il Credito Valtellinese ha emesso un prestito obbligazionario sociale di 5 milioni di euro a favore dell’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus. Lo 0,50% del valore nominale verrà devoluto per sostenere l’attività di “Siticibo” in Lombardia che soffrono la fame. Con Siticibo, ogni giorno i volontari recuperano dalla ristorazione collettiva pasti non serviti: abbattuti termicamente e conservati a temperatura idonea, gli alimenti vengono prelevati con furgoni refrigerati e consegnati alle strutture caritative nelle vicinanze che, dopo averli riscaldati, li distribuiscono ai loro assistiti con i pasti preparati nelle mense dei poveri e nelle strutture residenziali. L’importo corrisposto da Credito Valtellinese grazie al collocamento dell’intero ammontare del Social Bond, ha contribuito alla distribuzione di 90.000 pasti. Le obbligazioni sono state emesse da Credito Valtellinese, la cui sottoscrizione, iniziata lo scorso 15 marzo, si è conclusa anticipatamente il 1° aprile in quanto sottoscritta integralmente. 22 PLEIADI CON IL PROGRAMMA SITICIBO SONO STATI DISTRIBUITI 383.693 PIATTI PRONTI Siticibo è la prima applicazione italiana della Legge 155/2003 (cosiddetta del Buon Samaritano) e ha lo scopo di recuperare il cibo cotto e fresco in eccedenza nella ristorazione organizzata (hotel, mense aziendali e ospedaliere, refettori scolastici, esercizi al dettaglio, etc.). Si tratta di un programma della Rete Banco Alimentare, nato appunto nel 2003 nella città di Milano, e che, dal 2009, è anche recupero di eccedenze alimentari dai punti vendita della Grande distribuzione organizzata (GDO). I prodotti raccolti sono ottimi e perfettamente integri, eppure di norma smaltiti al pari dei rifiuti per il solo fatto di essere invenduti a fine servizio, con gravi costi economici e sociali per la collettività intera: nel giro di poche ore vengono consegnati a mense per poveri, case famiglia, comunità residenziali per anziani, indigenti e malati cronici, centri di prima assistenza. Nel 2015 con Siticibo in tutta la Lombardia sono state assistite 22 mila persone al giorno, sono stati forniti 383.693 piatti pronti e ne hanno beneficiato 142 strutture caritative. PLEIADI 23 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI «Ancora una volta - afferma Miro Fiordi, amministratore delegato Credito Valtellinese - Creval in collaborazione con l’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus vuole dare un sostegno concreto alle persone in difficoltà. Sempre più spesso si parla di “nuove povertà”. La crisi economica, la disoccupazione, la precarizzazione delle situazioni di lavoro hanno esposto, infatti, sempre più individui ad una condizione di povertà. Creval attraverso la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese da oltre 10 anni sostiene i progetti del Banco Alimentare, e in particolare dal 2012 il progetto Ortomercato, finalizzato alla raccolta delle eccedenze di frutta e verdura fresche che, a seguito di un’operazione di selezione, vengono consegnate alle strutture caritative nella giornata stessa o all’indomani del ritiro. Quest’anno l’elargizione a favore dell’Associazione verrà raddoppiata». «La lunga collaborazione con Credito Valtellinese - dichiara Roberto Vassena, presidente dell’Associazione Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus - non ha soltanto permesso di incrementare la nostra missione principale (dare cibo ai bisognosi, tramite le strutture caritative che collaborano con noi): infatti il valore di questa azione, fondamentale nella risposta ad un bisogno primario, è molto diversificato: essa è una azione educativa (il cibo non si spreca), ha un effetto ecologico (il cibo recuperato andreb- i È possibile sostenere direttamente il progetto “Insieme per chi soffre la fame” effettuando una donazione mediante un bonifico bancario su conto corrente (Credito Valtellinese filiale di Paderno Dugnano IBAN: IT 89 A 05216 33520 000000001955 intestato a: Banco Alimentare Lombardia). 24 PLEIADI be smaltito), aumenta la coscienza sociale (le persone bisognose vivono accanto a noi e noi ne dobbiamo avere cura), educa alla gratuità come criterio di vita». L’emissione dei Creval Social Bond si inserisce tra le iniziative che il Gruppo bancario Credito Valtellinese già dedica al mondo del No Profit come le oltre 600 iniziative sostenute ogni anno e le particolari agevolazioni sui prodotti e i servizi offerti alle oltre 8.100 Onlus e Associazioni già clienti che operano nel campo dell’assistenza sanitaria, della promozione culturale, dello sport dilettantistico attraverso il Conto No Profit, conto corrente a canone zero con particolari agevolazioni per i bonifici e la totale gratuità delle spese di tenuta. Anche attraverso la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese viene sostenuto il mondo del volontariato e di enti e associazioni No Profit che operano sui territori di presenza con l’erogazione annua di oltre 1 milione di euro di contributi benefici. L’ad di Creval, Miro Fiordi, visita i magazzini del Banco Alimentare insieme al presidente dell’associazione “Danilo Fossati” Onlus, Roberto Vassena IL BANCO ALIMENTARE DELLA LOMBARDIA HA DISTRIBUITO NEL 2015 17MILA TONNELLATE DI PRODOTTI ALIMENTARI Il Banco Alimentare della Lombardia, parte della Rete Banco Alimentare, composta da 21 organizzazioni sul territorio nazionale e da Fondazione Banco Alimentare Onlus, conta 718 volontari e 18 dipendenti. La mission è il recupero delle eccedenze dalla filiera agro-alimentare per distribuirle gratuitamente alle strutture caritative impegnate nel sostegno delle persone in stato di necessità, poveri ed emarginati. Nel 2015 il Banco Alimentare della Lombardia ha aiutato, attraverso l’assistenza a 1.254 strutture caritative convenzionate, oltre 209.000 persone bisognose, distribuendo 17.043 tonnellate di prodotti alimentari provenienti dalle aziende, dalla grande distribuzione, dal mercato ortofrutticolo, dalle collette e dalla ristorazione organizzata attraverso il programma Siticibo diffuso capillarmente sul territorio lombardo. PLEIADI 25 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Il FINANZIAMENTO delle aziende innovative di Luciano Camagni – Condirettore Generale Credito Valtellinese € Il compito del nostro Istituto è quello di essere al fianco degli imprenditori del nostro territorio, per accompagnarli e guidarli nelle scelte più adeguate allo sviluppo della loro azienda, mettendo a disposizione strumenti e servizi sempre all’avanguardia, per rispondere alle richieste del mercato con rapidità e competenza L La ripresa italiana, ed anche quella europea nel suo complesso, nel secondo semestre 2015 ed in questo scorcio di inizio 2016 ha mostrato dei segnali di rallentamento, tanto che dopo gli annunci dei mesi scorsi, il 10 marzo la BCE ha mantenuto le aspettative di intervento, riducendo nuovamente i tassi e disponendo un ulteriore incremento del 33% del Quantitative Easing. Ma per riuscire a creare valore in modo stabile, è necessario che il tessuto produttivo italiano acquisisca la capacità di competere a 26 PLEIADI livello globale, sfruttando la qualità che contraddistingue i prodotti made in Italy, mantenendoli al passo con i tempi, perché è fuori di dubbio che se il confronto avviene sul terreno dell’economicità della produzione, non abbiamo i mezzi per confrontarci con economie che sono caratterizzate da un costo del lavoro nettamente inferiore al nostro. La chiave perciò sta nell’innovazione, ed è un argomento che va affrontato in tutti i settori, anche quelli che tradizionalmente si pensa ne siano preclusi, come l’agroalimentare o l’alta PLEIADI 27 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI moda, perché l’innovazione non necessariamente è da ritenersi sul prodotto, ma anche nella filiera produttiva o distributiva; quindi gli investimenti in ricerca e sviluppo, laddove siano ben indirizzati ed effettivamente destinati a far guadagnare un vantaggio competitivo all’azienda, non devono essere letti come un costo comprimibile, ma come un tassello fondamentale per lo sviluppo duraturo. Peraltro il sistema economico italiano, prevalentemente incentrato su imprese di dimensioni medio-piccole, potrebbe apparire come poco adeguato a sostenere questa linea di condotta, ma il rimedio è semplicemente nella capacità di “fare rete”, consorziandosi tra aziende in settori affini e sfruttando anche i distretti di eccellenza che ha il nostro Paese, e che guarda caso sono quelli che hanno risentito meno della congiuntura negativa dell’ultimo decennio. Per questa ragione il Decreto Legge 3/2015 (Investment Compact), convertito con modificazioni dalla Legge 33/2015, ha assegnato larga parte delle misure già previste a beneficio delle startup innovative a una platea di imprese potenzialmente molto più ampia: le PMI ESEMPI DI AZIENDE INNOVATIVE CHE HANNO AVUTO SUCCESSO Innumerevoli sono gli esempi di aziende innovative che si sono fatte strada, grazie talvolta ad una idea rivoluzionaria od ad una applicazione evoluta di un concetto semplice. Tra questi citiamo Cortilia, azienda nata nel 2010 dalla volontà di portare frutta e verdura fresca e di filiera corta ai cittadini, sfruttando una piattaforma internet ad alto valore tecnologico, ricevendo vari e successivi investimenti in Capital Venture. Oppure DoveConviene, realtà nata nel 2011 che ha sviluppato una app in grado di raccogliere le offerte promozionali ed i volantini delle grandi catene della GDO, rendendoli disponibili a portata di clic ai suoi utenti, e consentendo quindi ai negozianti notevoli risparmi sulle spese di marketing; anche in questo caso ben tre fondi di investimento si 28 PLEIADI sono interessati e sono intervenuti a supporto delle notevoli e ovvie spese di ricerca e sviluppo sostenute. Oppure ancora Cloud4wi, che invece ha già completato il suo sviluppo internazionale, tanto che ormai il suo principale mercato è negli Stati Uniti, attraverso un software in grado di gestire gli hotspot wifi in modo gratuito tramite l’inserimento di messaggi pubblicitari visualizzati dagli utenti, attirando le attenzioni anche di fondi statunitensi che hanno investito su questa idea. Citiamo infine anche Faceit, realtà del 2011 già diventata punto di riferimento mondiale all’interno della comunità degli appassionati di videogiochi, offrendo la possibilità di confrontarsi con campioni internazionali del joypad, e che ha anch’essa ricevuto investimenti sotto forma di Capital Venture. capitale di queste imprese, per consentire una maggiore patrimonializzazione e conseguentemente una struttura più adeguata a supporto degli investimenti in ricerca che sono necessari per la loro vitalità e capacità di sviluppo. In un contesto in così rapida evoluzione, il compito del nostro Istituto è come sempre quello di essere al fianco degli imprenditori del nostro territorio, per accompagnarli e guidarli nelle scelte più adeguate allo sviluppo della loro azienda, dimostrandoci capaci di innovare a nostra volta mettendo a disposizione strumenti e servizi sempre all’avanguardia, per rispondere alle richieste del mercato con rapidità e competenza, e dare così il nostro contributo alla crescita del Paese. innovative, vale a dire tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione, dall’oggetto sociale e dal livello di maturazione. Il suddetto Decreto, considerato come la fase 3 dell’iniziativa sulla crescita intrapresa nel 2012 dal Governo, fa perno su tre leve per raggiungere gli obiettivi prefissati: - Sgravi fiscali sugli investimenti in ricerca e sviluppo. - Incentivi all’impiego di personale altamente qualificato. - Facilitazioni per l’accesso al credito e ad altre forme di finanziamento. Su questo terzo punto il Decreto da un lato velocizza il processo di accesso al Fondo di Garanzia PMI, poiché per le imprese innovative non è necessario una valutazione del merito creditizio da parte del Fondo, ma è sufficiente quella attribuita dall’istituto bancario o dal Consorzio Fidi che veicola la richiesta al Fondo. D’altra parte il Decreto rende possibile l’Equity Crowdfunding per questa categoria di aziende, aprendo un canale completamente nuovo, cioè la possibilità di collocare anche on-line ed anche a soggetti non specializzati il PLEIADI 29 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI Con Bancaperta e il tuo metti in conto la libertà! smartphone C di Gian Luca Contis - Responsabile Direzione Banca Digitale Che bello poter pagare un bollettino postale o il bollo auto con lo smartphone. Oppure dividersi, senza pensare alle monetine, il pranzo di lavoro: io saldo il ristoratore con la carta di credito e il collega mi rende la sua quota con lo smartphone. Oppure ancora prendere un appuntamento in filiale per avere informazioni particolari su un prestito: sempre tramite smartphone. Non è un sogno o un progetto di là da venire. Tutto questo, e molto altro, oggi è possibile grazie all’offerta multicanale del Gruppo Creval. Il nuovo sistema di Internet e mobile banking di Bancaperta è partito lo scorso ottobre, ma in questi mesi è già significativamente cresciuto e ha messo a disposizione nuovi servizi apprezzati anche per la loro semplicità d’uso. Una scelta obbligata, visto che sono i nostri clienti a chiederlo e il mercato sta andando proprio in questa direzione: basti dire che ormai i due terzi degli italiani accedono a Internet usando dispositivi mobili. Ma una scelta anche molto apprezzata se, nell’arco dei primi quattro mesi di 30 PLEIADI PLEIADI 31 ECONOMIA PRODOTTI E PROGETTI attivazione del nuovo sistema, gli utenti mobile sono praticamente raddoppiati: mediamente entrano in Bancaperta quasi centomila clienti ogni giorno e, di questi, il 55% si collega attraverso uno smartphone o un tablet usando l’app Bancaperta. Motivo di questo straordinario successo, le numerose funzioni presenti, pensate per facilitare la vita di tutti i giorni dei clienti. Ad esempio, è possibile pagare con lo smartphone un bollettino postale o il bollo dell’auto e della moto: una funzione utilissima e a basso costo che ha visto migliaia di clienti utilizzarla immediatamente. Lo stesso vale per Zac, il nuovo servizio che permette di trasferire importi fino a 100 euro attraverso lo smartphone, come se fosse un semplice sms, alle persone che aderiscono a questo sistema, evitando i tempi e le spese di un bonifico. Oppure, ancora, gli avvisi per- TOUCH ID, ENTRA IN BANCA CON LA TUA IMPRONTA! Da oggi puoi accedere a Bancaperta dal tuo iPhone e iPad e disporre le operazioni in tutta sicurezza semplicemente posizionando il dito sul tasto Home, invece di inserire codice utente e password. Come fare? Una volta abilitata la funzione – puoi registrare fino a cinque dita –, un messaggio in Bancaperta ti segnalerà la possibilità di accedere tramite impronta. E se decidi di tornare all’autenticazione tradizionale con codice utente e password? Nessun problema. In qualunque momento puoi disabilitare la funzione dal menu Impostazioni di Bancaperta. QUATTRO SPOT PER PRESENTARE IL NUOVO BANCAPERTA! Per far conoscere a un pubblico sempre più ampio tutti i vantaggi del nuovo internet banking del Gruppo Creval sono stati realizzati quattro divertenti spot pubblicitari. Come protagonisti sono stati scelti Enrico Beruschi e Andrea Pellizzari, due personaggi che negli anni il pubblico ha imparato ad amare e apprezzare in varie trasmissioni televisive e non solo. Le quattro situazioni rappresentate negli spot raccontano con immediatezza e ironia tutti i vantaggi della nuova offerta Bancaperta, disponibile per qualsiasi dispositivo, ovunque e in qualsiasi momento della giornata. La chiave del racconto è sempre la novità e la comodità dei servizi offerti, che sorprende i protagonisti degli spot risolvendo un loro “problema” per accompagnarli in una nuova dimensione di “libertà”, proprio come recita lo slogan finale. sonalizzati al singolo cliente per ricordare, ad esempio, una scadenza o un appuntamento; o la rubrica multifunzione dove, ad esempio, salvare i beneficiari dei pagamenti. E l’indicazione, grazie alla geolocalizzazione, per trovare la filiale più vicina del Gruppo Creval nel caso in cui ce ne fosse la necessità. Senza dimenticare le numerose informazioni che si possono avere consultando la app di Bancaperta, la possibilità di chiamare il numero verde qualora restassero dei dubbi, fino alla facoltà di fissare un appuntamento in filiale. Perché siamo sì convinti che sia necessario sviluppare e mettere a disposizione dei nostri clienti le migliori tecnologie – e dall’app si può addirittura chattare con un operatore per risolvere un eventuale dubbio proprio mentre, magari, si sta eseguendo un bonifico – ma siamo altrettanto consapevoli di essere una banca di territorio: per questo a disposizione del cliente c’è sempre un consulente, che lo accoglie in filiale ed è pronto a formulare una risposta su misura delle sue esigenze. In sostanza, nel giro di pochi mesi i clienti, che avevano già un servizio completo, si sono ritrovati una nuova serie di funzioni, utilizzabili dallo smartphone, che ha reso la loro vita più facile. Bancaperta ha un monitoraggio delle transazioni online di elevata sicurezza e affidabilità: se, ad esempio, sono solito ricaricare la carta prepagata di mio figlio e lo faccio sempre allo stesso modo, dallo stesso computer, con lo stesso browser, le operazioni vengono fatte senza interruzioni; se, invece, una richiesta arrivasse da un IP diverso o da un altro browser, prima di completare l’operazione il sistema chiederà di indicare il codice di sicurezza “usa e getta” ricevuto via SMS, altrimenti non andrà avanti. E il tutto in modo molto semplice. Bancaperta: metti in conto la libertà! Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative ai servizi pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato si rinvia ai fogli informativi “Operazioni e servizi accessori” e “Bancaperta - Servizi bancari via internet” disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. Servizio Clienti disponibile al numero verde 800 900 585 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il sabato dalle 8.00 alle 18.00 REPORT FINANZA, UNA NEWSLETTER PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI Vuoi un’informazione puntuale e professionale riguardante i mercati finanziari italiani ed esteri? Con Bancaperta puoi ricevere comodamente sul tuo smartphone due newsletter finanziarie curate da BIT Market Services, società di Borsa Italiana – London Stock Exchange Group: “Morning View”, che ogni mattina passa in rassegna e analizza gli eventi del giorno prima, commenta i dati di preapertura dei principali listini e fornisce una panoramica delle notizie 32 PLEIADI più rilevanti; “Weekly InterMarket”, punto di riferimento settimanale per chi volesse approfondire i temi principali toccati nel corso dei giorni precedenti sui mercati azionari e obbligazionari, nel campo delle valute e delle materie prime e sulle variazioni dello scenario macroeconomico. Per riceverle gratuitamente, attiva il servizio nelle impostazioni del tuo Bancaperta. PLEIADI 33 ECONOMIA IMPRESE E MERCATI Banca imprese Una sempre più vicina alle di Roberto Tarricone - Responsabile Direzione Corporate Gruppo Creval Di fronte a una sempre più diffusa globalizzazione e a un’innovazione irrinunciabile, Creval predispone nuovi strumenti e modalità per aiutare le aziende a crescere, affrontare tutti i mercati e competere ad ogni livello. Il nuovo finanziamento Creval Motore Impresa 34 PLEIADI Q Quale ruolo possono assumere gli istituti di credito? Come possono essere di aiuto ad aziende, piccole e grandi, che magari hanno buone idee, ma non sempre sono in grado di predisporre un piano finanziario adeguato per portarle avanti, esportarle sui mercati esteri ed essere vincenti? Quali sono le aziende che hanno saputo affrontare meglio i mercati e si trovano pronte a competere anche in futuro? Sono domande legittime e persino necessarie di fronte a un mercato in continua evoluzione, dove le imprese faticano a stare al passo di una imperante globalizzazione e di una tecnologia che corre. Consideriamo, innanzitutto, che le imprese proiettate oltre i confini nazionali godono sicuramente di alcuni vantaggi, se non altro perché possono contare su un mercato potenziale molto più ampio. Ma questo non vale ad esempio per le aziende attive in certi settori (oil & gas) o esposte verso certi Paesi (Russia, Brasile). E’ pertanto più opportuna una risposta che guardi al profilo qualitativo dell’impresa. In questo senso il futuro è sempre dalla parte di quelle aziende che sono in grado di elaborare e implementare una strategia volta a differenziare il loro “buon prodotto/servizio” da quello dei PLEIADI 35 ECONOMIA IMPRESE E MERCATI competitor. In altre parole l’impresa vincente sviluppa il proprio business intorno a un’idea differenziante, individuando il proprio mercato target e comunicando con esso attraverso canali adeguati. Ciò le consente di conquistare un posizionamento rilevante e di mantenere margini remunerativi. La conoscenza finanziaria degli imprenditori e il ruolo delle banche In materia di cultura finanziaria va riconosciuto che in Italia c’è ancora molto da fare. Anche da parte nostra. Il sistema bancario può e deve fare di più. Innalzando, ad esempio, il livello di competenza delle proprie risorse di contatto, ne trarrebbe automaticamente beneficio anche il rapporto banca-impresa. Sotto questo profilo è doveroso evidenziare che Creval ha messo in onda un importante programma di formazione teorica e operativa per i gestori di relazione. Il rapporto banca-impresa è un tema sempre d’attualità e di grande importanza. In Italia i due principali motori di sviluppo sono infatti, da un lato, le PMI che costituiscono la spina dorsale del sistema produttivo nazionale, non solo numericamente ma anche in termini di occupazione e valore aggiunto e, dall’altro, le banche che svolgono un ruolo determinante 36 PLEIADI nel finanziamento del nostro sistema economico (i prestiti bancari coprono circa i 2/3 dei fabbisogni finanziari delle imprese). E’ di tutta evidenza, quindi, che la qualità della relazione tra banca e PMI è essenziale per entrambe le parti e più in generale per il sistema Italia. Nonostante ciò emergono ancora aspetti critici connessi al basso livello di disclosure e alla sostanziale inadeguatezza dell’informativa economico-finanziaria. Per accrescere la qualità di un rapporto essenziale per la nostra economia, le imprese devono quindi accogliere l’idea di una maggiore trasparenza e di un’apertura al confronto con l’”advisor” bancario, accrescendo la visibilità sui dati consuntivi e soprattutto sui piani di sviluppo. E’ irrealistico d’altronde pensare che le banche o i mercati siano disposti a sostenere iniziative opache o imprenditori che non trasmettano con fiducia tutti gli elementi necessari per la completa valutazione di un progetto. La banca può mettere a disposizione competenze, professionalità e strumenti per accompagnare l’imprenditore che ha un progetto valido e vuole affrontare un investimento significativo, ma non è in grado di metterlo “nero su bianco” in un documento organico che faciliti l’assunzione di decisioni consapevoli. Qui Creval può oggi fornire il proprio supporto consulenziale traducendo idee e iniziative in piani economico-finanziari al fine di valutarne la relativa congruità e sostenibilità. L’abbiamo già fatto con diversi imprenditori. E va sottolineato come sia di estrema importanza che gli operatori bancari visitino le aziende per condividere il lavoro e conoscere meglio le necessità dell’impresa. Anche oggi, nell’era della “digital experience”, la relazione personale tra gestore e imprenditore o management è basilare per instaurare una dialettica sana e ispirata a canoni di reciproca fiducia e autentico scambio. Solo pianificando periodici meeting in azienda sarà infatti possibile fornire delle soluzioni mirate alle imprese clienti e comporre un quadro fedele e completo del business aziendale che integri le tipiche informazioni quantitative con dati di natura strategico-qualitativa. In Creval, negli ultimi 12 mesi, abbiamo riprogettato questa attività di relazione verso target definiti di clientela e prospect. E stiamo raccogliendo ottimi frutti. Creval Motore Impresa Si tratta di uno strumento di finanziamento ideale per le aziende che hanno il “motore” in funzione e vogliono imprimere “un’accelerazione” al proprio business! Per queste aziende che credono nel loro futuro e sono pronte ad accrescere la loro capacità di competere, Creval ha stanziato un plafond importante: 450 milioni di euro complessivi da destinare per 300 milioni alle imprese del segmento “corporate” (ossia quelle aventi ricavi superiori a 2 milioni di euro) e per 150 milioni alle imprese del segmento “small business”. Creval Motore Impresa è stato concepito, avvalendosi di tutte le opportunità di “funding” e “risk-sharing” offerte da enti nazionali e sovranazionali, al fine di offrire alle nostre imprese clienti uno strumento di finanziamento davvero competitivo. A questo proposito, gli accordi con FEI e con SACE potranno aiutare le imprese ad avere un più facile accesso al credito. Il recente accordo sottoscritto col Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) così come quello in dirittura d’arrivo con SACE consentiranno, infatti, di migliorare l’offerta alle imprese clienti del Gruppo Credito Valtellinese, incentivando investimenti in innovazione da un lato o agevolando l’export e i processi di internazionalizzazione dall’altro. Certo non sono percorsi accessibili a tutte le imprese indistintamente: il nostro compito sarà quello di valutare e selezionare le aziende “eligible” che, grazie ai citati accordi, potranno quindi beneficiare di un livello di pricing agevolato. Stiamo, inoltre, lavorando con grande determinazione su un modello che comporterà per l’imprenditore avere un gestore corporate come hub di tutte le soluzioni che possono essere messe a disposizione del cliente (lending, leasing, factoring, risk management...): un modello che può creare condizioni favorevoli alla generazione di valore per entrambe le parti. E’ incentrato sulla relazione tra gestore e imprenditore/manager e consente di superare l’idea tradizionale della banca vista come mero fornitore di denaro. Già oggi Creval può dare risposte e proporre soluzioni, anche tramite i propri partner, su temi di grande rilevanza per l’impresa quali sono, ad esempio, il risk management, la protezione del patrimonio aziendale o ancora la tutela di alcuni asset fondamentali come i crediti commerciali. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative al prodotto pubblicizzato e per quanto non espressamente indicato si rinvia al foglio informativo “Creval Motore Impresa” e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione del finanziamento è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della Banca PLEIADI 37 FAMIGLIA Creval Gestori Impre se Retail al servizio di professionisti, artigiani e piccole imprese di Raffaella Cristini - Responsabile Direzione Retail del Gruppo Creval L La fiducia delle piccole e medie aziende nella ripresa economica incide positivamente nella domanda di prestiti. E’ quanto emerge dai rapporti ABI e dal barometro Crif a commento dei dati 2015 e dei segnali registrati nei primi mesi del 2016. L’andamento è confermato dall’incremento delle erogazioni di finanziamenti a imprese del segmento small e micro retail. Tuttavia il rapporto tra banche e imprese negli ultimi anni, complice il contesto di mercato caratterizzato da un incremento generalizzato degli indicatori di rischio, ha subito una profonda e radicale evoluzione. Gli istituti di credito, sotto la spinta della vigilanza, hanno adottato sistemi di valutazione del merito creditizio sempre più sofisticati al fine di concedere finanziamenti su basi il più possibile oggettive e fondate sull’introduzione dell’obbligo di effettuare “analisi del credito prospettiche”. Le banche sono chiamate, grazie anche all’impiego crescente di indicatori predittivi previsto a livello regolamentare, a una sempre maggiore selettività e accuratezza nell’istrut- 38 PLEIADI toria e nell’affidamento. A differenza delle imprese di maggiori dimensioni, che possiedono normalmente strutture in grado di rispondere alla crescente richiesta di trasparenza informativa e documentale per le valutazioni oggettive di merito creditizio richieste dagli organi di vigilanza (quali business plan o piani dettagliati dei flussi di cassa a servizio del debito, necessari per valutare l’equilibrio economico-finanziario d’azienda), per il segmento imprenditoriale small e micro retail, tali fattori diventano spesso ostacoli a un accesso al credito tempestivo e vitale per la crescita del proprio business. Per poter supportare in modo concreto le specifiche e nuove esigenze delle piccole e medie imprese, il servizio offerto dal nostro Gruppo è stato notevolmente potenziato e attraverso la specializzazione della propria rete commerciale - sono presenti in tutte le nostre filiali Gestori Imprese Retail, formati e dedicati alla consulenza e al supporto della clientela small e micro imprese. L’obiettivo è quello di rispondere tempestivamente ai nuovi bisogni di professionisti, PLEIADI 39 FAMIGLIA artigiani e imprese con un potenziamento della consulenza e con strumenti competitivi e adeguati al mutato e sempre più complesso contesto di mercato. I Gestori Imprese Retail e i Direttori delle nostre Agenzie sono a disposizione per assistere la clientela a 360°, rispondendo a esigenze di business, di finanziamento e di pagamento con le forme tecniche più adeguate allo specifico business. Cod. 88009/GB - Ed. 10/2014 Nuova struttura imprese retail Nel nuovo modello commerciale che dal 2015 caratterizza le banche del Gruppo, è stata posta attenzione nell’identificare in maniera adeguata una corretta segmentazione della clientela, che sia da un lato rispondente alle nuove esigenze delle imprese che ne fanno parte e dall’altro sia in grado di garantire una sostenibilità della relazione nel tempo. All’interno del macro segmento Imprese Retail, individuato attraverso indicatori dimensionali quali fatturato (inferiore ai 2 milioni di euro) ed esposizione debitoria nei confronti della banca (inferiore a 1 milione di euro), il Gruppo distingue infatti le Imprese Small e Micro Retail proprio per soddisfare in modo più adeguato le diverse esigenze di professionisti, artigiani e imprese. La rete Creval punta sullo sviluppo della relazione con cliente, in particolare investendo su: - miglioramento e investimento in formazione specialistica finalizzata alla consulenza delle figure di riferimento - gli oltre 350 Gestori Imprese Retail - attraverso l’applicazione del Progetto Cur.Va (Customer Relationship Value); - miglioramento e specializzazione delle filiere del credito, distinte per i diversi segmenti di clientela; - sviluppo dell’offerta di servizi e prodotti specia- www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione del finanziamento è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della Banca listici, anche attraverso consolidate collaborazioni con partner qualificati nel settore del leasing, recupero crediti, estero e assicurazione. La competenza del Gestore Imprese Retail, l’ampiezza del suo portafoglio clienti, la sua proattività e un maggiore controllo sulla finalizzazione del credito e sulla cura dell’attività andamentale, sono gli elementi di forte caratterizzazione del nostro nuovo modello di servizio. Creval Motore Impresa: la nuova offerta targata retail Il 2016 ha visto il lancio di un nuova tipologia di finanziamento, denominato Creval Motore Impresa Retail, dedicato alle imprese Small e Micro Retail, destinato a supportarne gli investimenti e caratterizzato da condizioni LEASING: DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SUPER AMMORTAMENTO (INCLUSO TARGATO) LEGGE STABILITÀ 2016 La Legge di Stabilità 2016 ha definito una serie di disposizioni finalizzate a incentivare gli investimenti, anche in locazione finanziaria, in beni materiali strumentali nuovi mediante una maggiorazione percentuale del costo fiscalmente riconosciuto prevedendo una maggiorazione del 40% del valore ammesso in deduzione dalla base imponibile IRES e IRPEF. 40 PLEIADI Per esempio, una srl acquista un macchinario per 60.000 €. Il valore sul quale determinare l’ammortamento deducibile, considerando la maggiorazione del 40%, sarà pari a 84.000 € (= 60.000 + (60.000×40%)). Ipotizzando un coefficiente d’ammortamento pari al 20%, si determina una diminuzione dell’imponibile di 4.800 € (= b. imponibile 12.000 € VS 16.800 €). di particolare favore, mediante l’utilizzo del funding T-LTRO (Targeted Long Term Refinancing Operation - operazione di rifinanziamento mirata a lungo termine). Grazie anche all’accordo sottoscritto dal Gruppo Creval con il Fondo Europeo per gli investimenti (FEI) per un plafond di 150 milioni di euro è possibile abbinare a Creval Motore Imprese Retail la garanzia InnovFin nella misura del 50% del capitale erogato. La garanzia InnovFin è destinata a tutte le imprese in possesso di un livello minimo di innovazione dimostrato, a titolo esemplificativo, dalla realizzazione di investimenti per la produzione di nuovi prodotti o servizi, dall’acquisto di nuovi macchinari o impianti, dalla registrazione di un brevetto, dalla presenza di spese in ricerca e sviluppo nell’ultimo bilancio. Il prodotto intende anche valorizzare ulteriormente le agevolazioni fiscali definite dalla Legge di Stabilità 2016 (“maxi-ammortamento”), finalizzate a incentivare gli investimenti in beni strumentali acquistati tra il 15/10/2015 e il 31/12/2016. In tali casi le aziende possono, infatti, ammortizzare fiscalmente il bene al 140%, in luogo del 100%, con conseguente variazione in diminuzione della base imponibile su cui calcolare le imposte. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative al prodotto pubblicizzato e per quanto non espressamente indicato si rinvia al foglio informativo “Creval Motore Impresa” e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet Leasing Creval, inoltre, in collaborazione con Albaleasing, propone alle PMI un pacchetto di prodotti leasing, che presentano una serie di vantaggi ormai noti: finanziamento integrale dell’investimento (IVA compresa), flessibilità del piano dei rimborsi in base alle esigenze dei clienti, copertura assicurativa del bene semplice e a costi ridotti, oltre che i vantaggi fiscali derivanti dal cosiddetto maxi ammortamento previsto dalla Legge Stabilità 2016 (vedi box). Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative al prodotto pubblicizzato e per quanto non espressamente indicato si rinvia ai fogli informativi dei prodotti Leasing e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. La concessione del finanziamento è subordinata alla sussistenza dei necessari requisiti in capo al richiedente nonché all’approvazione della Banca” Recupero crediti Dal 2014 sono inoltre attivi i servizi di recupero insoluti nati dalla collaborazione con società Creset. Servizi studiati per rispondere alle esigenze di tutte le imprese, gli artigiani, i liberi professionisti che cercano una soluzione professionale, personalizzata e trasparente per gestire il recupero di crediti commerciali insoluti: • Recuper@ Crediti: recupero stragiudiziale di crediti commerciali non incassati alla scadenza (fatture, RIBA, SDD, parcelle, bollette…); il creditore dovrà semplicemente inserire i dati delle fatture insolute nel portale web dedicato per richiedere l’attivazione immediata del processo di recupero degli importi che gli spettano. • Recuper@ End2End: attività di recupero crediti insoluti relativi a fatture presentate per l’anticipazione o effetti presentati al salvo buon fine o al dopo incasso presso le banche del Gruppo Creval; il servizio prevede la possibilità di attivare automaticamente, dopo soli 20 giorni dalla scadenza dei termini per il pagamento, il processo di recupero del credito. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Recuper@ è un prodotto di Creset Spa distribuito dalle banche del Gruppo Credito Valtellinese PLEIADI 41 L’AZIENDA RTL 102.5 RTL 102.5, una radio “very normal people” S Sarà, ma se si pensa alla vita di Lorenzo Suraci non sembra per niente una storia di “very normal people”. Conoscete qualcuno che a 36 anni acquista una radio locale e in poco tempo la trasforma in una delle poche radio nazionali fino a diventare, ormai da alcuni anni, l’emittente radiofonica più ascoltata in Italia? Però la “sua” radio, RTL 102.5, sicuramente lo è con gli oltre 6,8 milioni di italiani che l’ascoltano ogni giorno. Non per nulla, davanti agli studi di via Piemonte a Cologno Monzese, il giorno dell’intervista troviamo una folla di ragazzine “very normal people” che aspettano un big della canzone, ospite della trasmissione “The Flight” di Fabrizio Ferrari e La Zac. Ma veniamo a lui. Basta entrare nel suo studio: premi vari sulle librerie, dai Telegatti, di cui RTL 102.5 è stata anche radio ufficiale, alle Cuffie d’oro, compreso quello della scorsa edizione, miglior radio dell’anno; ma anche il Premio Speciale dell’Editore come Mezzo dell’anno agli NC Awards 2014 o il Premio Biagio Agnes 2015 ritirato a Capri. Sulle pareti numerosi dischi d’oro e di platino, di Ivana Spagna oltre che dei Pooh, di Nek, di Carmen Consoli, dei Police... Da emittente locale a leader degli ascolti a livello nazionale. La storia e il successo nell’intervista al fondatore e presidente Lorenzo Suraci 42 PLEIADI PLEIADI 43 L’AZIENDA RTL 102.5 E poi lui, il presidente e fondatore di RTL 102.5 che appena si siede comincia a raccontare e a ricordare. «Avevo 8-9 anni quando i miei genitori, per motivi di lavoro, si trasferirono dalla Calabria in provincia di Bergamo. Gli ultimi due anni delle scuole elementari e delle medie li ho fatti ad Alzano Lombardo». Poi il ritorno a Vibo Valentia, in Calabria, sempre al seguito del lavoro dei genitori. «Lì ho frequentato il liceo. Poi, però, papà voleva che mi laureassi in ingegneria. Tornai a Bergamo e mi iscrissi al Politecnico di Milano». Ma non durò molto. «Solo otto mesi e poi abbandonai. Non ero sufficientemente preparato: gli ultimi due anni di liceo avevo fatto più giorni di sciopero che di lezione. Mio padre si arrabbiò a tal punto che mi cacciò di casa». E dove andò? «Da uno zio, fratello di mia madre, Francesco Cappuccio: era single e abitava vicino allo stadio di Bergamo. Era dirigente dell’INPS, ma alla sera bazzicava con un collega i vari locali del territorio per ascoltare le orchestrine che si esibivano e si dilettava a essere il loro impresario. Fu lì che nacque la mia passione per la musica». I primati di RTL 102.5 La cacciata di casa fu, dunque, una svolta positiva. «Allora, non proprio. Anche perché mio papà mi convinse a fare un concorso per lavorare nelle Poste, e lo vinsi. Lavorai qualche mese nell’ufficio di Ponte San Pietro e, dato che ero piuttosto sveglio, il direttore decise di incaricarmi di aprire al mattino. Solo che io rientravo tardi la sera, perché continuavo a seguire lo zio: la mattina, quindi, non sempre arrivavo in orario. Alla fine ho rinunciato». R TL 102.5 è la radio più ascoltata d’Italia. Secondo l’indagine RadioMonitor, nel 2015 ha registrato ben 6.814.000 ascoltatori nel giorno medio. Una supremazia netta, visto che la seconda, RDS, ne ha oltre due milioni in meno. Ma sono tanti i record che RTL 102.5 può vantare dalla sua nascita. Ad esempio, è stata la prima radio privata a creare, nel 1991, una propria redazione giornalistica, strutturata oggi su due sedi, a Milano e Roma, diretta da Luigi Tornari e composta da 16 giornalisti professionisti e 40 corrispondenti dall’Italia e dall’estero che garantiscono 24 edizioni di Giornale Orario, una ogni ora. Ma è stata anche la prima radio ufficiale di Milan, Inter, Juve e Parma, del Giro d’Italia e dei Mondiali di ciclismo e di sci; la prima radio privata a trasmettere in diretta concerti storici (come quello degli U2 a Sarajevo) e le partite della Nazionale Italiana agli Europei di calcio (2004 e 2008) e al Mondiale di calcio in Sudafrica nel 2010 e di Brasile 2014. Chissà che tragedia! «In effetti...». Cosa fece, allora? «La svolta arrivò l’estate successiva. Mi accorsi che molte orchestrine restavano senza lavoro nei mesi estivi. Per cui cercai dei contatti in Calabria. Fu allora che conobbi un grande professionista del settore, Filippo Minnicelli. E’ lui che mi ha insegnato tutto. Per cinque anni, da aprile a settembre, giravo tutte le piazze della costa ionica organizzando spettacoli e concerti e lavorando con grandi artisti, dai Pooh a Mino Reitano». Il Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese, Mauro Selvetti, insieme al presidente di RTL 102.5, Lorenzo Suraci. Nella pagina a lato, lo studio di RTL 102.5 Come mai non ha continuato in quella attività? «Ho conosciuto una ragazza bergamasca, Silvana, che poi è diventata mia moglie. E ho messo radici in questa terra». I casi della vita, ma anche una bella fortuna. «Sì, perché proprio in quel periodo ho incontrato un vecchio compagno di scuola, Giancarlo Tebaldi, nel frattempo diventato architetto, e ci siamo raccontati le nostre storie. Mi parla di sua moglie che dirige una ditta di arredamento su misura e mi butta là: “Perché non apriamo una discoteca? Tu ci metti le tue conoscenze del settore, mia moglie i mobili...”». 44 PLEIADI Ed è nato il “Capriccio”, storica discoteca. «Quell’idea mi è entrata in testa e non mi ha più abbandonato. Ho coinvolto mio zio, che doveva darci le garanzie economiche, e come dei pazzi ci siamo messi alla ricerca di un cinema da trasformare in discoteca, perché in quel periodo il settore era in declino di spettatori; e l’abbiamo trovato ad Arcene. Le prime cambiali firmate, per dieci milioni di vecchie lire, servirono per asfaltare un’area e creare un parcheggio. Comunque, fu subito un successo». Da qui è arrivata la radio che, ha spesso ricordato, ha acquistato proprio per pub- PLEIADI 45 L’AZIENDA RTL 102.5 Gli studi di RTL 102.5 I programmi da non perdere Tra gli ultimi arrivati c’è Platinette, al secolo Mauro Coruzzi, che ha esordito lo scorso 13 ottobre in “W l’Italia”, condotto da Angelo Baiguini e Valeria Benatti. Ma sono tanti i programmi “cult” di RTL 102.5 così come i suoi conduttori. Ricordiamone almeno alcuni tra i più noti. Come “Chi c’è c’è, chi non c’è non parla”, un programma dedicato agli sfoghi degli ascoltatori di RTL 102.5 che possono intervenire telefonicamente per denunciare torti o truffe subite, oggi condotto da Barbara Foria e Gianni Simioli e che ha visto tra i suoi speaker personaggi come Pino Insegno, Max Laudadio, Pierluigi Diaco e Alessandro Greco. Quest’ultimo, mitico conduttore di “Furore”, uno dei programmi più amati della tv, oggi su RTL 102.5 conduce “No problem W l’Italia” insieme a Charlie Gnocchi. Diaco, invece, conduce insieme a Federica Gentile “Onorevole Dj”, il primo talk show della radiofonia nazionale che ha per protagonista il pubblico che interviene con telefonate e sms. Ma come non ricordare il programma del mattino “La famiglia giù al nord” con Fernando Proce, Jennifer Pressman, Carletto e Silvia Annichiarico, “Miseria e nobiltà” con Amadeus, Conte Galè e Paolo Cavallone, la storica trasmissione della domenica mattina “L’indignato speciale” con Fulvio Giuliani, Andrea Pamparana e Davide Giacalone, “Password” con una vera leggenda della radiofonica al femminile, Nicoletta Deponti, e con Gabriele Parpiglia e il contenitore di notizie e attualità “Non Stop News” in onda ogni giorno dalle 6 alle 9 con Fulvio Giuliani, Giusi Legrenzi (dal lunedì al giovedì) e con Max Viggiani e Barbara Sala nel week end. blicizzare l’attività della discoteca. «Ho rilevato RTL 102.5 (“Radio Trasmissioni Lombarde”) nel 1987, e poi è stata effettivamente un’escalation». Il salto di qualità avviene quando sperimentate l’idea dell’isofrequenza nazionale dopo che avevate esteso il segnale di RTL 102.5 praticamente in tutto il nord Italia. «La Rai aveva cominciato a fare Isoradio con una frequenza unica. E io mi sono detto: 46 PLEIADI Sembra che lo sviluppo della sua radio vada di pari passo con i progressi tecnologici. «Diciamo che siamo attenti a tutte le possibili forme di diffusione della musica. Tant’è vero che oggi è possibile ascoltare o vedere RTL 102.5 attraverso tutti i mezzi di comunicazione esistenti, dalla televisione al computer, dallo smartphone al tablet». Senza però dimenticare le tradizioni. In questo solco sembra rientrare l’acquisto di Radio Zeta? «Il fondatore di Radio Zeta, Angelo Zibetti, amico da sempre, ha voluto cedermela e io vorrei diventasse davvero la “radio delle famiglie”. In parte già è così: ha una grande diffusione ed è una radio popolare che ha un legame molto stretto con i suoi ascoltatori che partecipano attivamente ai programmi, con le telefonate in diretta, le dediche e, sempre di più, anche i social network. Poi valorizza la musica da ballo proposta dalle più grandi orchestre. E, viste le scuole di ballo che si diffondono sempre di più, è evidente come sia una radio che da questo punto di vista può solo crescere». Così come cresce il ruolo della sua famiglia in RTL 102.5. Adesso ci sono anche i suoi due figli a cui è riuscito a trasmettere la sua passione. «Sì, non posso nasconderlo: sono conten- to che i miei figli lavorino con me. Marta segue il settore marketing e Daniele cura la parte social e il web. D’altra parte sono cresciuti anche loro al ritmo della radio e d’estate erano sempre qui a “imparare il mestiere”». Un’ultima domanda: qual è il segreto del successo? «Credo abbiano influito tanti fattori. Oggi, ad esempio, in un periodo di difficoltà del nostro settore, siamo risultati vincenti e continuiamo a restare competitivi sul mercato perché ci siamo sempre affidati alla nostra concessionaria di pubblicità guidata da mio fratello Virgilio. Se così non fosse probabilmente avremmo dovuto cedere a pressioni che sicuramente non ci avrebbero permesso di raggiungere i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti». L’intervista finisce qui. Ma dopo averci salutato, mentre ci dirigiamo verso le scale, Suraci si rivolge alla sua segretaria: «Alüra?», le chiede in perfetto milanese. Dunque, anche lui è un po’ “very normal people”. perché noi no? Proviamoci! Allora avevamo tre frequenze e abbiamo deciso di puntare su 102.5». Altro balzo significativo con la tv, nel 2001. Praticamente avete creato la “radio che si guarda”. «Sicuramente, e da quel momento in molti locali pubblici le tv si sintonizzarono sul nostro canale. Questo ci ha permesso una diffusione ancora maggiore». PLEIADI 47 FAMIGLIA Mercati volatili: evitare affidandosi a professionisti il fai da te di Claudio Garzetti - Responsabile Direzione Creval Private I Il fai da te può essere pericoloso non solo quando si va in vacanza, ma anche addentrandosi nel delicato mondo della finanza: pericolo maggiormente avvertito in fasi di mercato particolarmente volatili e in situazioni di congiuntura economica ancora “a luci ed ombre”. Azzardare investimenti senza una dettagliata analisi dei rischi e delle caratteristiche degli strumenti finanziari da parte di un professionista può divenire un’opportunità di guadagno solamente per le società di intermediazione. La complessità dei mercati finanziari I mercati finanziari, dopo un inizio d’anno particolarmente difficile, hanno avuto in marzo un significativo recupero, innescato dal rimbalzo del prezzo del petrolio, da dati macro più incoraggianti e – soprattutto – dalle aspettative di una decisa reazione da parte delle principali banche centrali al deterioramento delle condizioni finanziarie globali. Il trend si è nuovamente invertito dopo la prima settimana di aprile, nonostante la Fed abbia escluso una nuova recessione americana, colpendo in particolare il settore bancario europeo che ha visto le banche italiane nel mirino dei ribassisti. Anche se le decisioni della BCE e le indicazioni della FED sono andate nella direzione auspicata dai mercati, il contesto di mercato continua a presentare elementi di incertezza: dalla temuta “Brexit” alla normalizzazione dei tassi negli Usa, fino alla complessa evoluzione del modello di crescita in Cina: ciò rende necessario attivare un atteggiamento di cautela, privilegiando strategie che consentano di minimizzare le conseguenze della volatilità senza tuttavia rinunciare alle opportunità che 48 PLEIADI un mercato con queste caratteristiche può comunque offrire. Cosa può offrire il Gruppo Creval Abbiamo un’offerta ampia, una serie di prodotti e 25 linee di gestione che possono soddisfare tutte le esigenze, anche quelle più sofisticate, con tre linee tailor made attivabili a partire da 1,5 milioni di euro, con 10 classi di investimento a scelta su un panel di 19 con ampia diversificazione geografica settoriale e valutaria. Possiamo proporre oltre 450 Oicr/ Sicav di vario genere, direzionali e flessibili, offerti dalle convenzioni che abbiano con sei società di gestione, tra le migliori in Italia. Global Assicurazioni, primario intermediario assicurativo che opera tramite mandato con le più solide compagnie di assicurazione, offre opportunità nelle gestioni separate vita. Questa partnership consente di avere a disposizione polizze di investimento collegate a gestioni separate di ramo primo piuttosto che multiramo, strumenti indispensabili per la previdenza complementare. Tali soluzioni consentono di consolidare i risultati sul capitale investito, anno su anno, con rendimenti particolarmente interessanti, difficilmente ottenibili, a parità di rischio, con gli investimenti finanziari tradizionali. Per poter proporre un corretto piano di investimento al cliente, i nostri consulenti partono innanzitutto dal profilo di rischio di quest’ultimo. Sono attualmente in corso i contatti con i clienti per il rifacimento dei questionari, seguendo le direttive imposte dalla normativa Mifid: entro agosto tutti i nostri clienti verranno ricontattati per raccogliere, attraverso domande puntuali, PLEIADI 49 FAMIGLIA La squadra dei consulenti Creval Private tutte le informazioni che consentono di definire dettagliatamente la propensione al rischio, le esigenze e lo scopo degli investimenti di chi si affida alla nostra banca. Il questionario di profilazione non dovrebbe essere influenzato dall’andamento dei mercati ma spesso non è così: un profilo di livello 6, cioè di massimo rischio, ottenuto da un cliente lo scorso anno, oggi probabilmente risulterebbe decisamente più conservativo. Considerata la difficoltà compilativa e l’importanza di un risultato puntuale e preciso, per i nostri consulenti sono stati organizzati appositi focus formativi finalizzati all’interpretazione e alla conseguente corretta compilazione del questionario. Fermo restando tale presupposto, è indispensabile partire dalle tre diverse tipologie di interlocutori: il “cliente al dettaglio” che di norma ha una conoscenza limitata e dovrebbe essere maggiormente tutelato, il “cliente istituzionale” che già opera di prassi con la tematica finanziaria e la “controparte qualificata” il cui core business è proprio la finanza. E il cliente che preferisce il fai da te? Avventurarsi da soli in questo mercato è davvero molto rischioso. Le domande del questionario richiedono risposte relative ai flussi di cassa, alla situazione familiare, al patrimonio immobiliare sia a reddito che non a reddito, al livello di sopportazione delle perdite: risposte che rendono ostica all’investitore la capacità di riuscire autono50 PLEIADI mamente a definire la propria propensione al rischio.Detto questo, il questionario Mifid può essere autocompilato anche on line tramite la nostra piattaforma di Bancaperta. Altro rischio legato ad un approccio “fai da te” è il timing di entrata. Tendenzialmente si vende in fase di ribasso a seguito di sconforto e si acquista in fase di rialzo per effetto di euforia quando il mercato spesso ha già percorso buona parte del corso rialzista. Solamente con il supporto di un consulente si possono sfruttare le fasi di ribasso o di rialzo che ogni giorno il mercato offre; ciò non elimina il rischio di perdita, ma quantomeno lo limita e lo governa, ottimizzando anche gli aspetti fiscali delle minus e plus valenze. Strategie di breve durata sono di norma sconsigliate in condizioni di mercato caratterizzate da elevata incertezza. Ogni allocazione patrimoniale dovrebbe essere effettuata con strategia di medio-lungo periodo supportati da professionisti esperti come i consulenti Creval Private. I consulenti Creval La nostra è una squadra di vera eccellenza, composta da 62 professionisti suddivisi su undici Direzioni territoriali coordinati da uno staff dirigenziale composto, oltre che dal sottoscritto, da quattro collaboratori basati su Milano e Sondrio. Tutti accuratamente selezionati e costantemente aggiornati con incontri mensili e focus puntuali di mercato e con momenti formativi sia tecnici che di finanza comportamentale. L’assenza di incentivazione sui prodotti a listino rende l’approccio consulenziale privo di conflitti di interesse. Attualmente siamo dedicati alla cura di circa 6.000 clienti con una massa globale di 8,8 miliardi di euro, suddivisi tra gestioni, fondi, depositi a custodia, assicurazioni vita e strumenti tradizionali in ambito amministrato. Tutti vorremmo ottenere dall’investimento la possibilità di immediato smobilizzo ed un rendimento allettante in assenza di rischio, ma tutte queste caratteristiche sono normalmente incompatibili fra loro: la capacità del consulente deve essere innanzitutto quella di saper ascoltare ed interpretare i desiderata dei clienti per fornire loro risposte adeguate e personalizzate nella consapevolezza che non esiste l’investimento migliore, ma quello più adatto al cliente di cui siamo chiamati a conoscere profondamente tutte le caratteristiche ed aspettative. Le competenze dei nostri professionisti si rivolgono anche all’ambito dei passaggi generazionali la cui gestione approfondita e specializzata è resa possibile anche grazie ai rapporti tra Creval e primari studi professionali esterni. L’attuale sistema successorio, in corso di rivisitazione da parte del Governo, rende necessario affrontare questa delicata tematica facendosi supportare da esperti di settore. I consulenti Creval Private collaborano costantemente con i colleghi di rete ed in particolare con i Gestori Corporate e Retail, poiché i clienti necessitano di risposte variegate che possono essere soddisfatte solamente con un servizio consulenziale a 360 gradi. Uno dei casi più frequenti è il cliente “imprenditore” che necessita anche di credito per la propria azienda e deve quindi essere servito nella sua duplice veste di imprenditore e di investitore. Conclusione Il mondo che abbiamo vissuto sino ad oggi sarà in futuro solo un piacevole ricordo. Avremo di fronte nuove sfide e numerose incognite che saremo in grado di affrontare solamente abbandonando l’alea di pessimismo che troppo spesso ci pervade, nella consapevolezza che l’Italia, in particolare, ha iniziato un percorso di risanamento che non potrà che dare buoni frutti, riportando il Bel Paese ad essere locomotiva trainante e non vagone di coda. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione dei prodotti assicurativi, dell’adesione agli investimenti, per le condizioni relative ai servizi e prodotti pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato si rinvia alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente disponibile presso le dipendenze delle banche del Gruppo Credito Valtellinese e sui siti internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza” e www.crevalprivate.it nelle sezioni relative ai prodotti offerti. Per maggiori informazioni rivolgersi a uno dei nostri Consulenti Creval Private presso le banche del Gruppo Bancario Credito Valtellinese Articolo predisposto in data 8 aprile 2016 PLEIADI 51 ECONOMIA FAMIGLIA CREVAL & ANIMA, un’alleanza che fa bene ai risparmiatori Intervista a Marco Carreri, amministratore delegato di Anima Holding e ANIMA, a poco più di tre anni dall’accordo stretto con l’istituto di credito valtellinese nel settore del risparmio gestito L «L’operazione ci consentirà di migliorare la nostra offerta, di entrare a far parte di un’alleanza significativa nel risparmio gestito e al tempo stesso di semplificare ulteriormente la nostra struttura». Erano queste le parole dell’amministratore delegato di Creval, Miro Fiordi, all’indomani dell’accordo per il risparmio gestito che la banca andava a stipulare con Anima SGR, operatore indipendente leader in Italia del settore. A poco più di tre anni da quell’accordo, facciamo il punto della situazione con Marco Carreri, amministratore delegato di Anima e Anima Holding. 52 PLEIADI Dal 31 dicembre 2012 Anima affianca il Gruppo Creval nelle attività di risparmio gestito. Qual è il bilancio di questa partnership? «Il bilancio è molto positivo; il Credito Valtellinese è per noi sin dal primo giorno un partner strategico oltre che azionista. Con il gruppo Creval abbiamo infatti sviluppato una relazione preferenziale di lungo periodo che si propone di servire al meglio i clienti e accompagnarli nella scelta di soluzioni di investimento sempre più in linea con i loro progetti di vita. La validità di questo accordo è da ricondurre alle specializzazioni delle PLEIADI 53 ECONOMIA FAMIGLIA Marco Carreri, ad di Anima Holding e Anima parti: Anima si occupa, attraverso un team di oltre 50 professionisti, di gestione dei mercati e dei portafogli finanziari e affianca il Creval con attività di formazione e supporto, e Creval si focalizza sulla gestione della relazione con i clienti finali, che conosce a fondo e da vicino. Un ulteriore elemento che sostiene e rafforza la partnership è la “giusta dimensione” di Anima: grande abbastanza per competere nell’industria del risparmio gestito e coprire efficacemente i mercati finanziari, ma anche snella e flessibile per essere sensibile alle esigenze di una banca territoriale come il Creval. Ne è un esempio l’offerta di soluzioni “su misura”, come le linee dedicate per le gestioni patrimoniali, pensate e costruite intorno ai bisogni concreti della clientela di Creval». Sono trascorsi poco più di tre anni, cosa è cambiato nelle esigenze degli investitori? «Come prima considerazione direi che rimane molto forte la ricerca di un consulente di fiducia a cui affidare i propri risparmi. L’ultimo osservatorio semestrale sulle abitudini di 54 PLEIADI risparmio delle famiglie italiane, condotto da Anima con GfK, società leader nelle ricerche di mercato, ha ribadito che gli investitori italiani riservano molto poco tempo all’informazione finanziaria e alla gestione dei propri risparmi. Il 53% degli investitori dichiara di non dedicarsi affatto a questa attività e solo il 20% dedica almeno qualche ora al mese. Di qui la propensione a un approccio prevalentemente “delegante”, cioè volto a ricorrere alla professionalità di un consulente per la gestione dei propri portafogli o almeno ad avere un confronto con lo stesso. Altro elemento che bisogna considerare è che in Italia, come nel resto dei Paesi sviluppati, l’invecchiamento della popolazione e l’accumulo della ricchezza viaggiano alla stessa velocità, ovvero la popolazione invecchia e al contempo la ricchezza si concentra proprio nelle classi di età più elevata. Con il passare dell’età l’obiettivo si sposta dall’accumulazione della ricchezza e dal desiderio di ottimizzare la performance del portafoglio alla fase di decumulo della ricchezza (rendita). Cambiano così anche gli elementi di attenzione, in particolare che il patrimonio scenda al di sotto del livello in grado di garantire la rendita desiderata o che la ricchezza si esaurisca troppo presto, a fronte di una speranza di vita che si allunga». Come sta rispondendo Anima a queste trasformazioni? «Sono cambiamenti che impongono lo sviluppo di nuove soluzioni di investimento e un ripensamento delle logiche di pianificazione finanziaria. Sul primo punto, che ci riguarda direttamente, in un quadro di medio-lungo termine caratterizzato da tassi bassi, abbiamo sviluppato e puntato molto su soluzioni multi-asset e/o flessibili, contraddistinte da un’ampia diversificazione e da un’esposizione variabile e dinamica ai mercati, nell’ottica di accompagnare le fasi di rialzo dei mercati e difendere il capitale in quelle di ribasso: siamo ben coscienti, infatti, che il primo interesse di ogni investitore è tutelare i propri risparmi. Come nostro partner Creval svolge un ruolo attivo nel processo di analisi dei bisogni della clientela e di innovazione di prodotto che Anima ha messo a punto negli ultimi anni. Lavoriamo poi molto sull’affiancamento dei professionisti del Creval, in termini di informazioni, strumenti di supporto alle decisioni, e ANIMA – Evoluzione degli Asset in gestione Asset under Management Miliardi di Euro, Dati a fine periodo Fonte: ANIMA Sgr 57,1 35,0 2011 40,7 2012 66,9 70,3 46,6 2013 2014 formazione su temi finanziari. Insomma, siamo al loro fianco per anticipare e gestire le nuove esigenze dei clienti». Su quali prodotti si è concentrata l’attenzione degli investitori del gruppo Creval? «Le soluzioni di Anima preferite anche dagli investitori di Creval si confermano essere i fondi bilanciati “Anima Sforzesco” e “Anima Visconteo” – il cui patrimonio complessivo nel 2015 ha superato i 7 miliardi, contando oltre 360mila sottoscrittori – con alle spalle più di trent’anni di storia e a cui, da febbraio, si affiancano anche i due nuovi fondi bilanciati nelle versioni “Plus”. La partnership tra Anima e Creval, infine, si estende anche alle gestioni patrimoniali, un servizio “a misura di cliente” che ha trovato ottimo riscontro nella clientela dell’istituto di credito valtellinese» 2015 2016 marzo Fonte: ANIMA sgr. Gestioni Patrimoniali Il servizio dedicato che fa la differenza Il Gruppo bancario Credito Valtellinese colloca le gestioni patrimoniali di Anima SGR. Per informazioni visita il nostro sito www.creval.it oppure rivolgiti ad una delle filiali del Gruppo bancario Credito Valtellinese Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima dell’investimento in gestioni patrimoniali leggere la documentazione contrattuale disponibile presso la sede della SGR e presso le dipendenze delle banche del Gruppo Credito Valtellinese, in qualità di soggetti incaricati del collocamento, al fine di prendere visione delle caratteristiche, dei rischi e delle condizioni delle singole linee di gestione. Il collocamento delle linee è sottoposto alla valutazione di adeguatezza prevista dalla normativa vigente. Prima dell’adesione a un fondo leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione non- ché il Prospetto pubblicato e disponibile presso la sede della società, i soggetti incaricati della distribuzione e sul sito internet www.animasgr.it. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. Per entrambe le tipologie di investimento, i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe non ricevere l’importo originariamente investito. PLEIADI 55 FAMIGLIA PAC, la soluzione per costruire il proprio risparmio a piccoli passi Tre buoni motivi per scegliere un Piano di Accumulo di Capitale Pratico Lo attivi con il primo versamento e i successivi sono automatici. In base alle tue esigenze puoi decidere di sospendere o ridurre i versamenti in qualsiasi momento e il capitale accumulato può essere rimborsato in tutto o in parte. Accessibile Puoi investire in uno o più prodotti dell’offerta Creval Multimanager anche con piccole somme. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima dell’adesione leggere attentamente le Informazioni Chiave per gli Investitori (KIID) e i prospetti - disponibili sul sito www.creval.it, nella sezione “Fondi comuni e Sicav”, e presso tutte le dipendenze delle banche del Gruppo Credito Valtellinese - al fine di conoscere in dettaglio le caratteristiche dei fondi, i relativi costi e rischi. finanziari in cui il Fondo investe. Il gestore si muove all’interno di un ampio universo di investimenti in cui le variazioni di prezzo possono essere più o meno accentuate a seconda della natura dello strumento e dipendono dalle caratteristiche dell’emittente e dall’andamento delle valute e/o dei mercati/settori di riferimento. Sono previsti oneri direttamente a carico del sottoscrittore (ad es. diritti fissi per ogni versamento, spese postali ed amministrative), nonché oneri che incidono indirettamente sul sottoscrittore in quanto addebitati automaticamente ai Fondi (riconducibili principalmente ai costi di gestione dei Fondi e degli investimenti sottostanti). Principali rischi e costi dell’investimento L’investimento in Fondi Comuni (sottoscritti anche mediante PAC) presenta principalmente rischi finanziari riconducibili alle oscillazioni di prezzo degli strumenti Costruito per te Sei tu a scegliere importo, durata e frequenza degli investimenti Telepass Family: da oggi puoi ritirarlo direttamente in filiale I VANTAGGI DI TELEPASS PARTONO DALLA TUA BANCA. Quando si vive un momento di forte oscillazione dei mercati, il Piano di Accumulo di Capitale (PAC) può rivelarsi la scelta vincente; consente infatti di investire somme di denaro, anche di importo limitato, al fine di costruire un capitale nel tempo senza preoccuparsi dell’andamento dei corsi di breve periodo. La scelta di un investimento periodico e costante facilita il contenimento dei rischi legati alle imprevedibili oscillazioni dei mercati distribuendoli su un orizzonte temporale più esteso. Prodotti diversificati, per ogni esigenza Il PAC coniuga inoltre obiettivi di risparmio e di investimento, attraverso una gestione affidata a professionisti. Attivando un PAC, infatti, il Cliente – con il supporto del proprio gestore di fiducia – seleziona i fondi comuni o i comparti di SICAV che più si adattano alle proprie esigenze, nonché il numero, la 56 PLEIADI periodicità e l’importo dei versamenti. In ogni momento è inoltre possibile, senza costi aggiuntivi, modificare le caratteristiche del Piano oppure interromperlo. Il capitale accumulato continuerà a essere gestito e il cliente avrà la facoltà di richiedere rimborsi oppure di riprendere i versamenti. Il PAC è dunque un ottimo strumento per: • costruire un capitale nel corso del tempo grazie a regolari accantonamenti, programmati nel tempo; • diversificare i propri investimenti rivolgendosi a mercati dinamici anche con piccoli importi; • mediare fasi positive e negative di mercato, evitando comportamenti irrazionali. Il Gruppo bancario Credito Valtellinese, attraverso l’offerta CrevalMultimanager, propone un’ampia scelta di prodotti diversificati per area geografica di riferimento, obiettivi, settori e stili di investimento. Nell’intento di migliorare i servizi riservati alla propria clientela il Gruppo Creval ha arricchito ulteriormente l’offerta relativa alla sottoscrizione del contratto Telepass Family. Dal 21 marzo infatti è possibile diventare cliente Telepass e ritirare immediatamente in filiale il dispositivo da collocare a bordo del veicolo che è attivo fin da subito. Telepass propone nuovi contenuti di servizio, in continua evoluzione, legati non solo all’autostrada, ma anche al contesto urbano, dando la possibilità di pagare comodamente anche: • accesso all’Area C di Milano; • sosta nei parcheggi convenzionati delle principali città italiane; • sosta sulle strisce blu tramite App o da mobile all’indirizzo m.pyng.telepass.it; • biglietto per il traghettamento sullo stretto di Messina. Il tutto senza biglietti né file alle casse: le spese saranno addebitate direttamente sul conto corrente. A completamento dell’ampia gamma di servizi, sono inoltre disponibili, in aggiunta al contratto base: • l’Opzione Premium: un pacchetto di agevolazioni e sconti per spostamenti in autostrada e in città, come il soccorso meccanico gratuito o il risparmio sul pedaggio. • Telepass Twin: per avere sullo stesso contratto un secondo dispositivo a metà prezzo abbinato già all’Opzione Premium. Per diffondere tutte le novità legate al servizio Telepass, è stata promossa una campagna promozionale, valida fino al 15 luglio 2016, che prevede l’esenzione del pagamento del canone mensile dell’apparato Telepass e/o del canone dell’Opzione Premium per 6 mesi dall’attivazione per i clienti che sottoscriveranno un nuovo contratto. CANONE GRATUITO PER I PRIMI 6 MESI*. Scopri la comodità di Telepass e i vantaggi Premium con il soccorso stradale ovunque e sconti esclusivi. Richiedi e ritira subito in filiale il tuo dispositivo Telepass. VISITA TELEPASS.IT Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Condizioni valide per chi richiede Telepass Family e/o l’opzione Premium direttamente presso le filiali del Gruppo Credito Valtellinese fino al 15 luglio 2016. *Al termine dei 6 mesi di gratuità il canone mensile del Telepass sarà pari a 1,26 euro (IVA inclusa) al mese, il canone mensile relativo all’opzione Premium sarà pari a 1,50 euro (IVA inclusa). Per le condizioni relative ai servizi pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato si rinvia al foglio informativo “Telepass Family” e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibile presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. Per maggiori informazioni sui servizi Telepass e sulle relative norme e condizioni visita telepass.it. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative al servizio pubblicizzato e per quanto non espressamente indicato si rinvia al foglio informativo «Telepass Family» e alla documentazione informativa prescritta dalla normativa vigente, disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. PLEIADI 57 TERRITORIO UN WEEK END A... È l’anno della MISERICORDIA Il Giubileo indetto da papa Francesco invita alla riflessione sul tema del perdono. E’ l’occasione, per i credenti, di riflettere sui propri errori, ottenere l’indulgenza plenaria, e vivere l’esperienza del pellegrinaggio C Come il «vecchierel canuto et bianco» del famoso sonetto del Petrarca dal «dolce loco» si muove per andare a Roma «a mirar la sembianza di Colui ch’amor lassù nel ciel vedere spera», così tutti i cattolici sono stati invitati da papa Francesco a incamminarsi in quel percorso di penitenza e perdono che è proprio del Giubileo straordinario che ha lanciato lo scorso anno. Che questo percorso porti a Roma, alla Città Santa, com’è nella tradizione dei pellegrinaggi medievali, oppure semplicemente in una chiesa giubilare più vicina a dove si vive, poco importa: fondamentale, per i credenti, è l’acquisto dell’indulgenza che l’Anno Santo consente. Il Giubileo straordinario della misericordia è stato annunciato da papa Francesco il 13 marzo 2015 nel corso di una funzione religiosa: «Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della 58 PLEIADI Misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio». L’apertura della Porta Santa Il Giubileo ha preso il via lo scorso 8 dicembre e si concluderà il prossimo 20 novembre. L’apertura della Porta Santa è forse il rito più conosciuto del Giubileo e ne ha segnato l’inizio. Si tratta di una porta che viene aperta solo durante l’Anno Santo, altrimenti resta murata. Oltre a San Pietro, hanno una porta santa le altre tre basiliche maggiori di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. L’attraversamento della Porta santa evoca il passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia attraverso Gesù che, nel Vangelo di Giovanni, ha detto: «Io sono la porta» per indicare che nes- PLEIADI 59 TERRITORIO UN WEEK END A... I GRANDI EVENTI UN LOGO SIMBOLICO Sopra, il logo del Giubileo della Misericordia. A destra, la cartina di Roma con, evidenziate, le quattro basiliche con la Porta Santa Il logo del Giubileo è opera del gesuita padre Ivo Marko Rupnik e propone il Figlio-Buon Pastore che si carica sulle spalle l’uomo smarrito: un’immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. La scena si colloca all’interno della mandorla, anch’essa figura cara all’iconografia antica e medievale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente suno può avere accesso al Padre se non per mezzo suo. Papa Francesco ha ricordato nella “Misericordiae Vultus” che: «attraversando la Porta Santa ci lasceremo abbracciare dalla misericordia di Dio e ci impegneremo ad essere misericordiosi con gli altri come il Padre lo è con noi». E in occasione di questo Giubileo straordinario in ogni Diocesi del mondo sono state individuate alcune basiliche o chiese principali ove è stata aperta una Porta Santa a disposizione dei fedeli (qui trovate l’elenco: www.iubilaeummisericordiae.va). Origini e storia del Giubileo Il Giubileo ha origine dalla tradizione ebraica che fissava, ogni 50 anni, un anno di riposo della terra, la restituzione delle terre confiscate e la liberazione degli schiavi. Nel libro del Levitico si legge, infatti: «Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nel Paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina, né mietitura di quanto i campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. Poiché è il giubileo, esso vi sarà sacro; potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. In quest’anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del suo». Il termine cristiano Giubileo deriva dal corno di ariete, in ebraico jobel, che si suonava 60 PLEIADI Durante il Giubileo sono previsti particolari momenti di incontro. Da qui alla chiusura dell’Anno Santo sono, tra gli altri, ancora in programma: • 23-25 aprile: Giubileo dei ragazzi dai 13 ai 16 anni • 27 maggio: Giubileo dei diaconi • 1 giugno: Giubileo dei sacerdoti • 10 giugno: Giubileo degli ammalati e delle persone disabili • dal 26 al 31 luglio: Giubileo dei giovani in occasione della Giornata mondiale della gioventù: a Cracovia • 2 settembre: Giubileo del volontariato • 4 settembre: Cerimonia di Canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta • 13 novembre: Chiusura delle Porte Sante nelle basiliche romane e nelle diocesi mondiali • 20 novembre: Chiusura della Porta Santa di San Pietro più chiaro verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l’uomo fuori dalla notte del peccato e della morte. D’altra parte, la profondità del colore più scuro suggerisce anche l’imperscrutabilità dell’amore del Padre che tutto perdona. Il motto è “Misericordiosi come il Padre”, tratto dal Vangelo di Luca, e si propone di vivere la misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura. all’inizio. Venne istituito da papa Bonifacio VIII con la Bolla “Antiquorum habet fida relatio” emanata il 22 febbraio 1300: si concedeva l’indulgenza plenaria a tutti coloro che avessero fatto visita trenta volte, se erano romani, e quindici se erano stranieri, alle basiliche di San Pietro e San Paolo fuori le mura, per tutta la durata dell’anno 1300. E dovette avere un enorme successo visto che, tra i pellegrini, vide la presenza di Cimabue, Giotto, Carlo di Valois, fratello del re di Francia, con sua moglie Caterina. Inoltre Dante, nel XVIII canto dell’Inferno, lo descrive così: «Come i Roman per l’essercito molto, / l’anno del giubileo, su per lo ponte / hanno a passar la gente modo colto, / che da l’un lato tutti hanno la fronte / verso ‘l castello e vanno a Santo Pietro, / da l’altra sponda vanno verso ‘l monte». L’indulgenza plenaria Il Giubileo, comunemente, viene detto “Anno Santo”, non solo perché inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita. Da sempre, infatti, il Giubileo è soprattutto l’anno della remissione dei peccati e delle pene per i peccati grazie all’indulgenza plenaria. L’indulgenza è la remissione della pena temporale per i peccati che sono già stati “perdonati” da Dio attraverso il sacramento della confessione. Secondo la Chiesa, quando un fedele commette un peccato genera una colpa che viene rimessa con il sacramento della Confessione; rimane, però, una pena temporale che si può estinguere attraverso l’indulgenza come quella (plenaria, cioè totale) del Giubileo. Si tratta di una grazia particolare che si ottiene innanzitutto accostandosi al sacramento della Penitenza. Si deve, quindi, compiere un pellegrinaggio, in una delle grandi basiliche giubilari, a Roma, in Terra Santa, o in una delle Chiese designate in ogni diocesi: in questa occasione il fedele, dopo aver attraversato la Porta Santa, deve partecipare alla Messa, oppure ad un’altra preghiera: Lodi, Vespri, Via Crucis, Rosario, Adorazione o preghiera personale concluse col “Padre Nostro”, la Professione di fede e una preghiera alla Madonna. La preghiera va recitata secondo le intenzioni del Papa, a testimonianza di comunione con tutta la Chiesa. Infine, il credente deve prendersi l’impegno di compiere un’opera di carità. PLEIADI 61 TERRITORIO UN WEEK END A... Sulle orme dei pell egrini Da Chiavenna a Roma, il percorso che facevano i fedeli nel Medioevo lungo la Via Francigena per recarsi nella Città Santa e che possiamo ripercorrere ancora oggi Papa Francesco, nella bolla “Misericordiae Vultus” dice che «il pellegrinaggio è un segno peculiare dell’Anno Santo perché icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata». E così è fin dal lontano Medioevo, quando i pellegrini si recavano nella Città Santa. Quelli che scendevano dal nord Europa seguivano la Via Regina, così chiamata in onore della regina Teodolinda, che dallo Spluga scendeva a Chiavenna e quindi lungo la sponda occidentale del lago di Como fino a raggiungere Milano. Da qui, poi, si collegava alla Via Francigena che arrivava dalla Francia e portava i pellegrini a Roma. Un percorso che si può ripetere anche oggi, a piedi, in bicicletta o, più comodamente, in auto. Sinteticamente lo ripercorriamo anche noi, citando le tappe principali. Si parte da Chiavenna, il primo centro di rilievo che i pellegrini incontravano dopo aver attraversato le Alpi. Qui, oltre a trovare un ospizio, i pellegrini avevano modo di pregare nella Collegiata di San Lorenzo costruita nell’XI secolo, ma poi Veroli Il Ponte coperto di Pavia 62 PLEIADI Chiavenna Como Milano Sotto, la Basilica di Sant’Ambrogio. In basso, panorama di Monteriggioni Piacenza Pavia Fidenza Berceto Sarzana Lucca San Gimignano Siena S. Quirico d’Orcia Bolsena Viterbo ROMA Il percorso compiuto dai pellegrini lungo la Via Francigena più volte rimaneggiata. Si raggiungeva il lago di Novate Mezzola, un tempo probabilmente ultima propaggine del lago di Como dov’è il prezioso tempietto di san Fedelino, costruito nel X secolo nel luogo dove si pensa fosse stato martirizzato san Fedele, uno dei primi esempi del romanico lombardo. Fiancheggiando la sponda occidentale del Lago di Como che offre scorci, uno più affascinante dell’altro, si incontra Gravedona, che offre rilevanti testimonianze del romanico lombardo, come Santa Maria del Tiglio, situata sulle sponde del lago, Ossuccio, con uno dei simboli del Lario, il campanile di Santa Maria Maddalena, singolare per la sua cella campanaria ogivale in terracotta costruita nel XIV secolo, e Como, principale tappa della Via Regina, con le tre basiliche romaniche di Sant’Abbondio, San Fedele e San Carpoforo, e il Duomo. Da Como ci si sposta a Cantù e da qui a Milano, dove il punto di riferimento dei primi pellegrini era Sant’Ambrogio. A questo punto è facile raggiungere la Via Francigena percorrendo i pochi km che separano il capoluogo lombardo da Pavia, uno dei centri più importanti del percorso che conserva tante testimonianze medievali: dalla chiesa di San Michele, fondata dai Longobardi nel 642 e dove furono incoronati diversi re e imperatori, tra cui Federico Barbarossa, alla chiesa di San Pietro PLEIADI 63 Ciociaria, terra di paesaggi religiosità e arte Panorama di San Gimignano in Ciel d’Oro che sembra essere stata costruita sul luogo dove venne martirizzato e sepolto Severino Boezio. Il fiume Po si attraversa a Corte Sant’Andrea, quindi si raggiungono Piacenza, che già nel XV secolo ospitava fino a 30 ospizi per viandanti, e Fidenza, con uno straordinario Duomo, magistrale opera romanica di Benedetto Antelami, per poi attraversare l’Appennino al passo della Cisa, passando da Fornovo, Berceto e Pontremoli, fiancheggiando il fiume Taro in salita e il fiume Magra in discesa. Si attraversa, quindi, la Lunigiana in direzione del mare, toccando bellissimi borghi come Aulla e Sarzana. Un po’ di Versilia ed eccoci a Lucca, una tra le città d’arte più note d’Italia con la celebre piazza dell’Anfiteatro e le sue tante e straordinarie chiese, come la basilica di San Frediano o la chiesa di San Michele in Foro con la originale pala Magrini di un giovane Filippino Lippi, e sicuramente la cattedrale di San Martino con l’incomparabile monumento funebre a Ilaria del Carretto realizzato da Jacopo Della Quercia nei primi anni del Quattrocento. Il tratto della Via Francigena che attraversa la Toscana è probabilmente tra i più affascinanti: per questo è facile incontrare pellegrini, a piedi o in bicicletta, in ogni stagione. Si incontrano la Badia di San Bartolomeo a Capannori, Altopascio, si toccano Fucecchio e San Miniato e si entra in Val d’Elsa attraversando Castelfiorenti64 PLEIADI no fino a San Gimignano, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, che conserva praticamente intatto il suo aspetto due-trecentesco e in particolare 16 delle 72 tra torri e case-torri, esistenti nel periodo d’oro del Comune, che le hanno valso il soprannome di Manhattan del Medioevo. Immersi tra coltivazioni di viti e ulivi, ai margini delle colline del Chianti, si attraversa Poggibonsi e si raggiungono successivamente Colle Val d’Elsa che diede i natali ad Arnolfo di Cambio, Monteriggioni che “di torri s’incorona”, com’è descritta nel XXXI canto dell’Inferno, e Siena, che non ha bisogno di presentazioni. Le tappe successive sono Monteroni d’Arbia e Buonconvento: a dare spettacolo qui è il paesaggio visto che siamo nel cuore delle Crete senesi. Si tocca poi San Quirico d’Orcia, che propone una straordinaria Collegiata, e la frazione di Bagno Vignoni: le acque che sgorgano in questo luogo vennero utilizzate fin dall’epoca romana a scopi termali. Si passa, quindi nel Lazio, toccando Bolsena, famosa per essere denominata “La città del miracolo eucaristico”, dalla quale la solennità del Corpus Domini si è estesa a tutta la Chiesa, Montefiascone e Viterbo, storicamente nota come la Città dei Papi, visto che nel XIII secolo fu sede pontificia e per circa 24 anni il Palazzo Papale ospitò o vi furono eletti vari Papi. Superata Sutri, che sorge su un imponente rilievo di tufo che domina la via Cassia, si è ormai in vista della Città Santa. Il Giubileo può essere anche l’occasione di andare alla scoperta di territori interessanti, ma che difficilmente attirano turisti da lontano non avendo un richiamo forte come possono suscitare le città d’arte. Così, per i pellegrini che visiteranno la Città Santa ecco l’opportunità di conoscere la terra di Ciociaria che, snodandosi tra abbazie e certose di cui è disseminato il territorio, li potrà riportare alle origini di quella religiosità richiamata dal tema giubilare della misericordia. Anagni e le origini del Giubileo E allora, ritornando alla nascita della tradizione giubilare, diventa d’obbligo recarsi ad Acuto e poi ad Anagni. Nel primo borgo si ritirò e morì Celestino V, il papa del “gran rifiuto”; il secondo diede i natali a Bonifacio VIII, che a seguito di quella rinuncia divenne pontefice e proclamò il primo Giubileo nel 1300, per dare un segno di potenza contro lo sviluppo delle monarchie nazionali rappresentate dalla Francia di Filippo il Bello che costituivano una seria minaccia per la teocrazia. Da qualunque parte si entri in questa cittadina tutta raccolta sul crinale di un colle che è uno degli ultimi speroni dei monti Ernici, si ha l’impressione di vivere in uno scrigno pieno di tesori, il più prezioso dei quali è sicuramente la cattedrale: e ancor più pregiata, al suo interno, oltre allo splendido pavimento cosmatesco, è la cripta. Gli affreschi di questa, che può essere considerata tra le chiese sotterranee più importanti d’Italia e d’Europa, costituiscono un libro di immagini che esprimono, nel momento della massima potenza della chiesa, la storia degli ideali cristiani. Non ha sbagliato chi l’ha definita “la Cappella Sistina del Medioevo”. Se Anagni è città severa e altera, chiusa Arpino a catenaccio come le porte inchiavardate dei suoi palazzi tanto da meritarsi il detto “Anagni si nun porti nun magni”, altrettanto orgogliosa, diffidente, elitaria fino alla presunzione è la gente ciociara. Eppure, ecco che, in contraddizione e a poca distanza, Ferentino ti accoglie come in un abbraccio, con le sue cinque porte aperte sotto le mura ciclopiche. A fianco di una di queste, quella denominata Maggiore, c’è un singolare monumento a confermare la generosità e la filantropia dei ferentinesi e, in un certo qual modo, di tutti i ciociari: una edicola romana, con frontone e pilastrini, scolpita nella roccia con una iscrizione che celebra il senatore Aulo Quintilio, e il suo testamento. Riscattati quattro fondi, costui li donava alla 65 TERRITORIO UN WEEK A... La lunga spiaggia di Copacabana a RioEND de Janeiro città stabilendo che le rendite venissero destinate, ogni cinque anni, nel giorno del suo compleanno, a distribuzioni di alimenti ai più indigenti. Il monachesimo in Ciociaria Sicuramente il monachesimo caratterizza questa terra. A cominciare da Subiaco, geograficamente parte di Roma ma idealmente della Ciociaria, dato che il monachesimo, come è stato, si sviluppò lungo una direttrice che partendo da qui ha trovato i suoi punti nodali nella certosa di Trisulti e nell’abbazia di Casamari e il suo termine nella pietra miliare dell’abbazia di Montecassino. La Certosa di Trisulti, fondata da un monaco benedettino, san Domenico da Foligno, si raggiunge attraverso una strada che serpeggia tra declivi di colline brulle e sassose e poi tra dense e antiche foreste. Prima di arrivarvi l’annunciano due grandi grotte, quella dei bambocci, più nota come Grotta di Regina Margherita dopo una sua visita, e il pozzo detto di Santullo o D’Antullo, non si sa perché. La Certosa di Trisulti è un aggregato di costruzioni funzionali, che vanno dal romanico CIOCIARIA, UNA TERRA RICCA DI GRANDI PERSONAGGI Da Giovenale a Cicerone, da Mastroianni a Manfredi fino a De Sica Ma la Ciociaria è anche terra del domani possibile che sarà diverso nella misura in cui saprà sfruttare l’eredità del passato anche riappropriandosi criticamente delle sue figure più rappresentative. Ed ecco che tra i ciociari più illustri, oltre a quelli già citati, trovi personaggi di ogni estrazione. A partire da Cicerone, il più facondo oratore tra i nipoti di Romolo, come ebbe a definirlo Catullo, che ebbe i natali ad Arpino. Alla severità ciceroniana, i ciociari più ironici e sarcastici non tralasceranno di contrapporre Giovenale, il padre della poesia satirica, nativo della non lontana Aquino. Non lontana è anche un’altra cittadina, Isola Liri precisamente, annunciata dallo scroscio di un’imponente cascata che con il lindore dei suoi palazzotti in stile liberty, sembra una scenografia di un set cinematografico. Luogo più appropriato di questo non poteva esserci per vedere venire alla luce uno dei maggiori attori italiani, Marcello Mastroianni. E per restare ancora nell’ambito teatrale, come non ricordare il disincanto di un attore come Nino 66 PLEIADI fino al neoclassico, perfettamente integrate tra loro in un corpo unico e utili a soddisfare ogni esigenza spirituale e materiale. L’abbazia di Casamari (edificata, sopra la casa di Mario, primo console romano non di nobile famiglia, leader del partito democratico e protagonista di quella guerra civile che segnerà inesorabilmente la fine della repubblica e l’avvento dell’impero) è uno dei più importanti complessi monastici di architettura gotico-cistercense. Insieme alla sua non lontana consorella di Fossanova, dove visse e morì un altro illustre figlio di questa terra, Tommaso d’Aquino. L’idea complessiva che la chiesa sa offrire è quella di una tensione mistica che comunque non riesce a staccarsi dal rapporto con la terra come accade per l’abbazia di Montecassino, tante volte distrutta e ogni volta ricostruita, che è la perfetta sintesi del benedettino “ora et labora”. Isola Liri Sotto, Vittorio De Sica con Sophia Loren dopo la prima proiezione del film “La Ciociara”. A destra, Nino Manfredi nel film “Operazione San Gennaro”. Sotto, a destra, Marcello Mastroianni e Anita Ekberg ne “La dolce vita” Manfredi di Castro dei Volsci, o l’ecletticità di Vittorio De Sica, nato a Sora, in Ciociaria, che con il suo neorealismo nel cinema ha vinto ben quattro premi Oscar. E ancora la famiglia dei fratelli Bragaglia di Frosinone impegnati nella regia di tanti film interpretati da Totò e antesignani di quel filone che si denominerà come commedia all’italiana, e soprattutto Anton Giulio, che per il suo sperimentalismo fotodinamico resta figura tra le più importanti nel movimento futurista marinettiano. PLEIADI 67 CULTURA MOSTRE La mostra, a carattere educativo, ideata e prodotta dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, non si limita a presentare un focus sulla storica produzione di Muybridge, ma ricostruirà, sfruttando i 500 metri quadrati della sala espositiva ex Refettorio delle Stelline, il set che egli usava per gli scatti in piano sequenza. Un set che si animerà con una performance, durante la serata inaugurale, nella quale attori e personaggi attraverseranno il ricostruito piano sequenza, generando degli scatti per un’attuale interpretazione “alla Muybridge”. Del percorso di visita faranno parte anche “L’assassino nudo” e un “film stenopeico”, docu-film originali realizzati da Paolo Gioli. I libri Einaudi 1933-1983 Collezione Claudio Pavese Muybridge Recall L Sopra, A cantering horse and rider, Eadweard Muybridge, 1887, 23 x 33,5 cm. Copyright Wellcome Library, London Educational Project La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese propone, come mostra-remake per il 2016, un tributo - il primo in Italia - a Eadweard Muybridge (1830-1904), il fotografo che “inventò” il movimento, influenzando con le sue immagini Degas e gli artisti del suo tempo e anticipando la nascita del cinema. Il primo approccio professionale con la fotografia, Muybridge, inglese emigrato negli States, lo ebbe documentando la potente bellezza del Parco Nazionale di Yosemite. Poi la curiosità di un uomo d’affari lo spinse a verificare l’ipotesi se, nel galoppo, tutte e quattro le zampe del cavallo risultino contemporaneamente alzate rispetto al suolo. Utilizzando 24 fotocamere collegate ad altrettanti fili lungo il percorso, Muybridge ottenne una sequenza di immagini che documentavano con assoluta precisione il movimento dei cavalli, confermando che per alcuni istanti effettivamente nel galoppo l’intero loro corpo risulta sollevato dal suolo, ma indicando anche che l’estensione delle zampe risultava del tutto diversa da quella rappresentata dagli artisti sino a quel momento. Paul Valéry riconobbe che «le fotografie di Muybridge rivelano chiaramente gli errori in cui 68 PLEIADI i Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese 19 maggio – 28 ottobre 2016 sono incorsi tutti gli scultori e i pittori quando hanno voluto rappresentare le diverse andature del cavallo». Queste immagini divennero celebri. Molti artisti, e tra loro Degas, capirono l’importanza della fotografia come fonte di documentazione oltre la capacità visiva. Divenne comune trasporre dalle foto non solo il movimento invisibile all’occhio umano ma anche altri aspetti della realtà, giungendo a dipingere direttamente sull’immagine fotografica. Dopo i cavalli, gli uccelli in volo e il movimento degli animali dello zoo di Philadelphia, il soggetto diventa l’uomo. Divennero presto celebri i suoi nudi in movimento, fotografati su uno sfondo con una griglia disegnata, mentre correvano, salivano le scale o portavano secchi d’acqua. Con la collaborazione dell’Università della Pennsylvania, Muybridge mette a punto lo Zoopraxiscopio, uno strumento simile allo Zoetropio, che consentiva di proiettare le immagini, rendendole così contemporaneamente visibili a un piccolo pubblico, come al cinema. La mostra allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese, dal 31 marzo al 23 aprile, in coincidenza con il Salone del Mobile (12-17 aprile) e l’apertura della XXI Triennale, ha presentato cinquant’anni di cultura del Novecento attraverso i libri pubblicati da Giulio Einaudi dal 1933 al 1983, dalla fondazione fino al passaggio alla Mondadori. È stato così ampiamente documentato il mezzo secolo in cui lo Struzzo - che stringe un chiodo nel becco con, sullo sfondo, un paesaggio con un castello e il motto “Spiritus durissima coquit” - è stato, per molti, indiscusso simbolo di qualità e di eccellenza culturale. i Milano, Galleria Gruppo Credito Valtellinese 31 marzo – 23 aprile 2016 I libri Einaudi 1933-1983 Galleria Gruppo Credito Valtellinese 31.03-23.04.2016 Milano L’invito alla mostra e la copertina di un libro delle collezioni Einaudi Ma anche riferimento ideologico e soprattutto intellettuale. Grazie al collezionista Claudio Pavese che, in oltre tremila volumi e documenti, ha ricostruito la più ampia e completa storia della casa editrice italiana più influente sul piano culturale e una delle principali su scala internazionale, è possibile rivedere in sintesi l’intero catalogo pubblicato: dalla ricostruzione del clima cultural-editoriale della Torino di Piero Gobetti e Carlo Frassinelli, ai libri in prima edizione, riviste, pubblicazioni, tutte le collane (ben 92, dai celebri “Coralli” ai “Gettoni” e a “Centopagine”, dalla precorritrice “Collana viola” a “Tantibambini”, solo per citarne alcune). Protagonisti della mostra sono poeti, scrittori, saggisti di tutto il mondo, ma anche le copertine di artisti di valore internazionale e l’apporto continuativo di grafici come Albe Steiner, Max Huber, Bruno Munari, che fanno dei libri Einaudi ancora oggi un modello di design italiano. Alla base di tutto, l’intramontabile amore per la carta stampata. La mostra ha il patrocinio della Fondazione Giulio Einaudi di Torino. PLEIADI 69 CULTURA MOSTRE i PORTA BONO Mostra site-specific Fano (PU), Galleria Carifano 15 giugno 29 ottobre 2016 i Acireale (CT), Galleria Credito Siciliano 27 maggio - 29 ottobre 2016 Il tema sotteso al progetto di mostra è quello delle “radici”, colto nella dialettica fra accoglienza e reclusione dei popoli migranti. La sua rappresentazione visiva sarà intesa in senso etno-antropologico come pure attraverso suggestioni minerali, giacché la mostra, di impianto esclusivamente installativo, si articolerà attraverso la disposizione di cumuli di materiali inerti quali sabbia basaltica, sabbia di arenaria, sale marino, torba, legname. Questi cumuli, di forma e volume variabile, occuperanno il 40% circa della superficie di pavimento del secondo piano della Galleria, riservando una sorpresa allo spettatore: all’interno sono Schizzi dell’installazione: un cumulo di sabbia, nella vista in sezione rivela il rifugio improvvisato celato al suo interno cavi e offrono un riparo “di fortuna” a presenze umane ignote e - forse - indesiderate. Attraverso una fenditura si potrà traguardare il loro spazio interno caratterizzato da centine in legno di sostegno e dall’atmosfera tipica di una grotta, di un bivacco o del collodiano “ventre della balena”, disseminato di oggetti sparsi che, come rifiuti di un giaciglio improvvisato, mettono in scena il dramma del rifugiato, del nomade, dell’occupante una terra straniera e sconosciuta. Il tema del “refugium/reclusorum” si potrà comprendere ancor meglio allorché tutti gli accessi alle sale espositive saranno tamponati con materiali edili quali tavole in legno, pannelli, mattoni in calcestruzzo legati a gesso, cataste di legname impilato. Ciò a significare l’inaccessibilità e la preclusione, quando non direttamente la reclusione, di chi avrebbe un diritto teorico all’attraversamento - di terre, continenti, aree geografiche “altre” - senza in realtà poterne fruire. Due opere di Attilio Alfieri: a fianco, Era glaciale - Africa, 1944; sotto, Mezza figura seduta - Fanciulla che sogna, 1933 ATTILIO ALFIERI Nasce a Loreto, in provincia di Ancona, il 16 febbraio 1904, da genitori analfabeti e in condizioni economiche modestissime. Ancora bambino deve aiutare il padre fruttivendolo, così frequenta le scuole elementari in ritardo e solo sino alla terza classe; questa mancata crescita scolastica alimenterà la sua fame di studio, quella voglia di “sapere” e di ricerca che lo accompagnerà per tutta la vita. Questa passione la si legge in tutta la sua opera artistica che spazia dalla pittura al collage, dalle sperimentazioni fotografiche alle pellicole lavorate su carta e cartoncino. I temi trattati includono nature morte, soggetti religiosi, ritratti, astrazioni e tentativi riusciti di non limitarsi ad un “genere”, ad un “soggetto”. Artista completo e complesso, viene raccontato in un’antologica con pezzi selezionati dall’Archivio Alfieri che racconteranno la sua vasta produzione a partire dal 1917 per arrivare al 1989. Un viaggio attraverso settant’anni di storia dell’Italia e di evoluzioni culturali e artistiche di un Paese che in quell’epoca ha attraversato due guerre. Il catalogo sarà accompagnato da un testo critico di Roberto Borghi. i Programmazione secondo semestre 2016 Galleria Gruppo Credito Valtellinese - Refettorio delle Stelline - Milano Giacinto Cerone novembre - dicembre Galleria Credito Valtellinese e MVSA Museo Valtellinese di Storia e Arte - Sondrio Barrique. La terza vita del legno 70 PLEIADI ottobre - dicembre Massimo Dolcini. Grafica di pubblica utilità Natale Galleria Credito Siciliano Acireale (CT) Sabo. Salvatore Bonura Una retrospettiva Natale Galleria Carifano - Fano (PU) Attilio Alfieri 15 giugno - 29 ottobre Rossella Leone - Storie di carta dicembre PLEIADI 71 CULTURA MOSTRE CULTURA FORMAZIONE Museo della Satira e della Caricatura A lato, il Forte Lorense, futura sede del Museo della Satira in Forte dei Marmi Dal 1973 la nota località balneare versiliese è famosa anche per il “Premio Forte dei Marmi per la Satira e la Caricatura”, le cui celebrazioni cadono durante le ferie agostane. Dal prossimo anno il “Premio” avrà una casa: i tre piani dello storico Fortino di Leopoldo I (sec. XVI) - che dà il nome alla località - ospiteranno infatti un allestimento permanente per l’esposizione e la conservazione di bozzetti, caricature, periodici, ciclostili, stampati di controcultura politica e satira in generale, databili dalla fine dell’800 ai giorni nostri. Inutile ripercorrerne le paternità autoriali: da Primo Sinopico a Molino, da Mosca del “Marc’Aurelio” a Majorana e Scarpelli del “Travaso”, fino agli Altan, Forattini, Giannelli e Vauro dell’attualità, a comporre una galleria di tratti e cifre interpretative unica in Europa. Il Servizio di Art Consulting del Gruppo è stato incaricato di delineare un progetto espositivo del Museo, fino alla definizione dei Calendimaggio. Ettore Castiglioni (1908-1944), rampollo di una famiglia dell’alta borghesia milanese, è stato uno dei pionieri della montagna d’anteguerra, ma, con l’avvento del fascismo e delle persecuzioni razziali, pose la sua esperienza al servizio dei perseguitati salvando molte vite fino all’ultimo viaggio, avvenuto 200 metri sotto il Passo del Forno, proprio nel territorio di Chiareggio in alta Valmalenco. La Sella del Forno in Alta Valmalenco con l’indicazione del luogo della morte di Ettore Castiglioni (Foto di Jacopo Merizzi) dettagli esecutivi per la realizzazione di display e teche espositive, del sistema di illuminazione e dell’identità visiva. La collaborazione col Museo della Satira e della Caricatura di Forte è nata in occasione della seconda tappa della mostra “Buzzi / Steinberg” dello scorso anno che, dopo la primogenitura sondriese (Palazzo Sertoli e MVSA), avviò in Versilia il proprio itinerario culminato nei mesi scorsi nelle prestigiose sale della Biblioteca Braidense di Milano. ETTORE CASTIGLIONI Un pioniere della montagna. Una tragica fine Ettore Castiglioni e un’immagine del suo funerale a Chiesa Valmalenco il 7 giugno 1944 72 PLEIADI MuVir i Sede CAI di Seveso (MB), maggio 2016 La mostra dedicata a Ettore Castiglioni, curata da Marco Albino Ferrari - direttore di “Meridiani Montagne” realizzata nell’estate 2015 per lo spazio espositivo La Truna di Chiareggio (Chiesa Valmalenco, SO), ha una sua seconda e significativa tappa presso la sede CAI di Seveso, ad opera dell’Associazione Senza Confini, in occasione della festa Il Gruppo Credito Valtellinese, componente originario del Gruppo Pilota ABI, ha contribuito in maniera attiva all’avvio del progetto Museo Virtuale delle banche italiane (MuVir), che è stato ufficialmente presentato al pubblico e alla stampa il 25 novembre 2015 presso la sede ABI di Palazzo Altieri a Roma. Il MuVir è un progetto in divenire, vista la grande mole di opere coinvolte nell’operazione, e aprirà le porte nella primavera del 2016 con la prima “ala digitale” del museo dedicata all’Ottocento e al Novecento; le sezioni del museo diventeranno via via più ampie grazie al coinvolgimento degli istituti bancari presenti in Italia che sono chiamati ad allestire le sale inserendo schede e fotografie delle opere di loro proprietà. Il Museo Virtuale è il risultato di una ricerca congiunta tra l’ABI e i curatori responsabili del patrimonio storico artistico di ventidue banche operanti in Italia, condotta insieme a Digilab - Università La Sapienza di Roma e a Cineca di Bologna - Consorzio interuniversitario, attraverso una serie di sperimentazioni su processi, metodologie e tecniche relative alla preservazione, comunicazione e divulgazione del patrimonio artistico e culturale. Il MuVir è un’infrastruttura tecnologica, che ha l’obiettivo di condividere con il pubblico italiano e internazionale il patrimonio artistico delle banche in Italia, piccole e grandi, attraverso la digitalizzazione e catalogazione delle opere, la creazione di un portale dove le opere saranno consultabili e corredate di informazioni storico-artistiche e la realizzazione di un museo tridimensionale virtuale entro cui il pubblico potrà muoversi, decidendo di volta in volta come realizzare la propria mostra personale da poter condividere con gli altri utenti della rete. Da Filippo Lippi al Perugino, da Caravaggio a Tintoretto, da Hayez a Canova e Boccioni, fino ad Andy Warhol e ai più giovani artisti del contemporaneo, con il primo Museo Virtuale delle banche operanti in Italia, oltre 300mila opere che il settore bancario italiano contribuisce a tutelare, conservare e valorizzare, saranno accessibili al pubblico con un semplice “clic”. Info: www.muvir.eu PLEIADI 73 CULTURA FORMAZIONE Un convegno organizzato dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese a Sondrio ha messo in evidenza gli aspetti positivi e le criticità della legge sulla Buona Scuola Alleanza scuola-lavoro, un’occasione da non perdere L «La scuola dovrebbe preparare i ragazzi ad essere soggetto attivo che può incidere sulla realtà in modo creativo, responsabile e ragionevole, e il mondo del lavoro dovrebbe accogliere gli studenti per far sì che possano sperimentare situazioni lavorative, necessarie al loro orientamento e alla loro formazione». Quello che per la Fondazione Credito Valtellinese era un augurio oggi è una realtà: difficile da concretizzare immediatamente, ma è un processo avviato e irreversibile. Con queste parole, infatti, si apriva un capitolo del libro “La formazione al lavoro”, scritto da Assunto Quadrio Aristarchi e da Cinzia Franchetti e voluto un paio di anni fa dalla Fondazione Credito Valtellinese al termine di un’intensa attività volta ad approfondire la condizione giovanile in provincia di Sondrio e ad evidenziare gli aspetti cruciali sui quali inne- 74 PLEIADI scare interventi formativi e di orientamento che potessero influenzare concretamente un cambiamento positivo. Un processo che ha trovato il culmine nel convegno “La collaborazione tra scuola e impresa. Una sfida a favore dei giovani” organizzato dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese lo scorso 12 febbraio a Sondrio dove, con la partecipazione dell’onorevole Flavia Piccoli Nardelli, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, si è parlato de “La Legge sulla Buona Scuola e la sfida educativa dell’alternanza scuola-lavoro”. Un tema che è stato oggetto di approfondimento anche grazie ai contributi di Giuseppe Colosio, già direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia, che ha evidenziato come si tratti di una grande opportunità per la scuola, e di Claudio Gentili, direttore Education di Confindustria, che ha parlato del ruolo delle imprese e della valenza formativa del lavoro, e dagli interventi di alcuni operatori del mondo imprenditoriale e della formazione valtellinesi coordinati dal presidente della Fondazione Credito Valtellinese Angelo Palma. Ne abbiamo parlato, innanzitutto, con l’onorevole Flavia Piccoli Nardelli che ha partecipato alla stesura della Buona Scuola. Con l’approvazione della legge 107/15, finalmente l’alternanza scuola-lavoro è entrata nella scuola: persino nei licei, tradizionalmente ritenuti inadatti a questo tema. Quanto era importante che si arrivasse a questo risultato? «Il nostro è un grande Paese, ma ultimamente è come se si fosse fermato l’ascensore sociale che è la molla per farlo crescere, quello che ci ha stimolato, ad esempio, nel dopoguerra o negli anni Sessanta. Noi abbiamo tra le migliori scuole del mondo, ma occorre anche dare un futuro e delle certezze lavorative ai nostri ragazzi perché sembrano venute meno certe possibilità. La legge della Buona Scuola ha proprio questo obiettivo». Certo siamo un po’ in ritardo, soprattutto rispetto ad altri Paesi europei. «Ci siamo riallineati al quadro europeo perché, effettivamente, eravamo rimasti indietro. Certo ora bisogna fare un grande lavoro di cambiamento di mentalità tra gli insegnanti sul tema alternanza scuola-lavoro. Il quadro di riferimento è in continua evoluzione e cambia ad altissime velocità: o i professori si adeguano o perdiamo la partita. E’ su di loro che ci giochiamo il cambiamento. Questa legge ci permetterà sia di ridurre la dispersione scolastica sia di dare ai nostri studenti competenze spendibili nel mondo del lavoro». Come sta andando? «E’ partita con fatica, ma sta già dando positivi risultati. La “Buona Scuola” prevede, infatti, l’obbligo di 400 ore di alternanza scuola-lavoro, nell’arco del triennio delle superiori, per gli istituti tecnici e professionali, e 200 ore per i licei. Davvero tante, se pensiamo che sono per tutti Relatori e organizzatori del convegno Il folto pubblico intervenuto all’incontro su “La collaborazione tra scuola e impresa. Una sfida a favore dei giovani” PLEIADI 75 CULTURA FORMAZIONE InnovazionEducation Pochi studenti nei percorsi professionalizzanti secondari… Vocational Education & Training (% studenti iscritti 2013 per tipologia di programma) 0 100% 90% 11,7 33,7 25,2 40,9 43,1 80% 59,7 16,6 16 OECD Stati EU 21 in OECD 46 26,5 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Austria Danimarca Francia Germania Italia Regno Unito Svizzera Cina G20 programmi professionalizzanti duali che combinano scuola e lavoro collegamento con la domanda delle imprese crea disoccupati». Adesso avrete una bella sfida: portare da 277mila a 1,5 milioni di studenti nelle imprese. «Effettivamente è un’invasione di immigrati-studenti alle spiagge-aziende. E non siamo preparati. Abbiamo messo a punto una task-force che sta valutando tutte le problematiche, dalla logistica alla sicurezza, dagli incentivi economico-giuridici per le imprese alla formazione dei tutor aziendali. Comunque siamo partiti con le classi terze e abbiamo tempo per definire anche gli altri percorsi. Nel frattempo speriamo che all’esame di maturità si possa prevedere una seconda prova che tenga conto dell’esperienza scuola-lavoro». La battuta finale la lasciamo a Giuseppe Colosio, che oggi insegna Metodi della ricerca educativa all’Università Cattolica di Milano. «L’alternanza scuola-lavoro è una grande opportunità: è lo strumento per ripristinare quella magia del dopoguerra che ha portato alle scuole promosse da imprenditori e associazioni di imprese che hanno formato migliaia di lavoratori. Comunque, l’obbligatorietà della legge non basta: occorre che nelle scuole si superi l’avversione verso il lavoro durante gli anni di studio e ci si torni a confrontare con le imprese, magari anche andando a visitarle per conoscerle. Insomma si deve mettere al centro le competenze dello studente e non solo le conoscenze: competenze che servono per il lavoro, ma anche per la vita personale, politica e sociale». Programmi vocazionali e professionalizzanti Programmi generici e accademici Fonte: Elaborazioni Confindustria su dati OECD - Education at a glance 2015 14 gli studenti, mentre sino ad oggi era limitato a circa l’8% degli studenti. Quest’anno abbiamo cominciato con le terze». Dal mondo delle imprese s’è alzata qualche voce critica: in particolare per quel che riguarda il costo sostenuto da loro. «Dobbiamo cercare di togliere questo alibi anche se giustificato; magari riconoscendo un credito di imposta come avviene in Germania. Comunque, credo sia importante che anche le aziende capiscano che si tratta di un investimento per il futuro del Paese». A proposito di imprese, la palla passa a Claudio Gentili, direttore Education di Confindustria. Perché le imprese dovrebbero ospitare gli studenti? «Perché il capitale umano è la risorsa più importante dell’economia moderna. Eppure noi teniamo i nostri giovani in panchina, a scuola, per ben 18 anni così arrivano in azienda anni e anni dopo i loro colleghi europei». Come invertire questa tendenza? «L’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro imposto dalla legge 107 è importante. Certo se 76 PLEIADI pensiamo che da noi studia e lavora solo il 3% degli studenti contro il 22% della Germania capiamo subito quanta sia la distanza da colmare. Se poi ragioniamo che il nostro 3% è formato soprattutto da studenti che vanno a fare i camerieri per arrotondare o raccogliere i soldi per lo studio, mentre di quel 22% la maggior parte sta facendo un lavoro legato a quello che sta studiando...». Differenze incolmabili? «Se la disoccupazione in Italia è data per un 60% da mancanza di lavoro e da un 40% di disallineamento tra domanda e offerta, nel senso che non si trovano le professionalità necessarie, qualche ragione ci sarà. In Italia abbiamo circa 50mila lavoratori che le imprese non trovano: cercano ingegneri e rispondono laureati in comunicazione che magari finiscono nei call center». Come se ne viene fuori? «Prima del ‘68 negli istituti tecnici c’erano gli imprenditori, partecipavano ai Cda, alla scelta formativa... poi si è arrivati alla scuola unica. Ma non basta l’espansione dell’istruzione: più offerta formativa senza specializzazione e senza Playing Youth: giochi sonori È tradizione ormai da diversi anni che nella stagione estiva la Valtellina si faccia teatro del Festival-Masterclass LeAltreNote. Il tema dell’edizione 2016, “Playing Youth: giochi sonori”, è un omaggio allo “stupore infantile”: la disponibilità di tutti i piccini (ma anche di qualche grande) a porsi in un rapporto di empatia con il mondo circostante, entusiasmandosi per le sue piccole e grandi meraviglie. Come sempre, il cartellone del Festival è ricco e variegato, presentando 32 eventi nell’arco di un mese e offrendo al pubblico occasioni uniche per poter incontrare personalità di prima grandezza del mondo artistico-culturale nazionale ed internazionale come Dimitri Ashkenazy, Andrea Bacchetti, Carlo Bellora, David Brutti, Carmine Calabrese, Alberto Cantù, Emanuele Cardi, Nicola Cattò, Patrizia Conti, Gloria D’Atri, Ivan Defabiani, Gabriele Del Santo e l’Orchestra da camera “Arrigo Pedrollo”, Bruno Giuffredi, Sophie Hallynck, I flauti di Toscanini, Akiko Kozato, Ann Lines, Walter Lupi, Grazia Marchianò, Valentina Messa, Franco Mezzena e il Quartetto Viotti, Pietro Mossa, l’Orchestra a fiati della Valtellina, Patrizia Patelmo, Francesco e Stefano Parrino, il Quartetto di musica antica “La selva”, il Quartetto Musagete, Andrea Raffanini, Giorgio Colombo Taccani, Massimo Viazzo. Anche quest’anno la parallela Masterclass consentirà a un gran numero di giovani musicisti (provenienti dall’Italia, dall’Europa e anche dalla lontana India) di lavorare con docenti rinomati e di esibirsi nel Festival come artisti a fianco dei grandi nomi. Per tutte le informazioni consultare il sito web ufficiale del Festival: www.lealtrenote.org. PLEIADI 77 SOLIDARIETÀ PROGETTI In-Presa, la cooperativa che combatte la dispersione scolastica Nata nel 1997 a Carate Brianza, è frequentata da circa 450 ragazzi, molti dei quali segnalati dai servizi sociali o dalle scuole del territorio I Il disagio giovanile è una ferita sempre più profonda nel corpo della nostra società e se ne possono cogliere le tracce anche attraverso la preoccupante crescita di fenomeni quali la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile. È proprio per offrire una risposta a questo disagio che a Carate Brianza è sorta nel 1997 Cooperativa In-Presa. Oggi Cooperativa In-Presa si occupa di formazione professionale, formazione in alternanza scuola-lavoro, inserimento lavorativo e aiuto allo studio. La frequentano circa 450 ragazzi, molti dei quali segnalati dai servizi sociali o dalle scuole del territorio. «Tanti di loro hanno alle spalle diverse bocciature – spiega l’amministratore delegato Davide Bartesaghi – e non vogliono avere più nulla a che fare con la scuola. A loro occorre offrire qualcosa di diverso, qualcosa costruito a misura della loro capacità e dei loro interessi. Altrimenti si rischia di perderli definitivamente e di vederli andare a ingrossare le fila dei Neet». Qual è allora la proposta di In-Presa per questi ragazzi? «Da oltre 10 anni abbiamo un corso in alternanza scuola-lavoro che può rappresentare per loro un punto di ripartenza diverso: si tratta, infatti, di un percorso formativo in cui l’esperienza 78 PLEIADI del lavoro offre da subito la possibilità di scoprire che il coinvolgimento con la realtà genera frutti inaspettati: ad esempio la scoperta che il tuo contributo nel mondo è unico, ed è essenziale. Un ragazzo, alcuni anni fa, aveva detto: “Ieri ho montato una lampada. Quella lampada prima non c’era, adesso c’è. L’ho fatta io”». Oggi tutti parlano di alternanza scuola-lavoro. «Noi siamo convinti che se fatta bene, e non è facile, si tratta di una soluzione efficace contro la dispersione scolastica e contro la disoccupazione giovanile, poiché crea un ponte tra scuola e lavoro che favorisce la comprensione delle reciproche esigenze e si traduce in successo occupazionale. Inoltre ad In-Presa abbiamo anche un servizio di inserimento lavorativo con cui accompagniamo passo passo i ragazzi più fragili all’ingresso nel mondo del lavoro». Da dove nasce questa vostra sensibilità al bisogno di tanti ragazzi? «Nasce dal cuore e dall’intelligenza della nostra fondatrice, Emilia Vergani, scomparsa in un incidente stradale nel 2000. Lei diceva: “Questi ragazzi meritano di più. C’è da fargli provare di più della bellezza della vita”. Ogni giorno assistiamo allo spettacolo di vedere ragazzi che si rimettono in moto quando scoprono che la vita può essere una possibilità positiva anche per loro». Come si sostiene una realtà come la vostra? «Da una parte siamo accreditati come Centro di Formazione Professionale presso la Regione Lombardia. Ma le risorse pubbliche sono in continua contrazione. In questi ultimi anni abbiamo cercato di coinvolgere il territo- rio e di coinvolgerci con il territorio. Abbiamo trovato tanti imprenditori, artigiani, aziende piccole e grandi con cui abbiamo costruito dei progetti condivisi che ci hanno permesso di avere nuovi aiuti». È in quest’ottica che si inserisce la collaborazione con Credito Valtellinese? «Esattamente. In Credito Valtellinese abbiamo trovato un’organizzazione e delle persone con una grande sensibilità rispetto alle tematiche sociali come quelle affrontate da In-Presa. Credo che insieme potremo fare tante cose interessanti e buone». Ad esempio? «Oltre al sostegno economico tramite la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, a pochi giorni dallo scorso Natale la filiale della banca a Milano, in Piazza Cordusio, ha ospi- tato un temporary shop di In-Presa per due giorni. In questo modo Credito Valtellinese ci ha offerto una straordinaria vetrina dove i nostri ragazzi hanno potuto presentare e vendere i prodotti della pasticceria didattica da loro realizzati. È stata un’esperienza molto utile che ha completato il loro percorso formativo e che a noi ha permesso di far conoscere In-Presa a un pubblico più ampio». Come aiutare In-Presa Società Cooperativa Sociale In-Presa. Per versamenti tramite bonifico bancario: Credito Valtellinese – Agenzia Verano Brianza IBAN IT90P0521634021000000001635 Intestato Soc. Cooperativa Sociale In-Presa, Via E. Vergani, 14 20841 Carate Brianza (MB) www.in-presa.it - facebook In-Presa. i Un giovedì da campioni alla Casa Circondariale di Sondrio L’inaugurazione della palestra della Casa Circondariale testimonia l’impegno dei cittadini, del volontariato e delle persone detenute di realizzare un luogo dove poter prendersi cura di sé e del proprio benessere. Creval ha sostenuto l’iniziativa e ha contribuito a contattare sportivi valtellinesi di fama internazionale per un momento di autentica partecipazione al di là delle barriere umane. Alice Gaggi, Giorgio Dell’Agostino e Giorgio Rocca, insieme al sindaco di Sondrio, Alcide Molteni, hanno aperto una serata accompagnata da musica jazz e dalla presenza di oltre cento sondriesi, molti dei quali rappresentanti delle associazioni sportive della città. «Lo sport – ha detto il direttore della Casa Circondariale valtellinese Stefania Mussio – insegna regole, incanala energie e riduce gli spazi di aggressività entro limiti prestabiliti e accettati: pone davanti a obiettivi precisi, alla fatica di conquistarli, alla responsabilità di gestirli. Lo “sport è di tutti”. È un ingrediente indispensabile per il reinserimento delle persone che hanno sbagliato: se vogliono, anche attraverso quei valori positivi, possono scegliere una nuova opportunità di vita». A rendere la serata ancora più speciale, l’impegno delle persone intervenute che concretamente e generosamente hanno offerto il loro contributo per il recupero della biblioteca. La serata infatti, oltre a celebrare lo sport e la nuova palestra, è divenuta l’occasione per raccogliere fondi per ridare luce ad un altro ambiente prezioso per l’istituto: la biblioteca. Ancora una volta Creval ha poi donato alcuni scaffali e grazie alla sensibilità di un architetto, sono stati forniti suggerimenti utili per rendere i locali confortevoli e luminosi. Un restyling completo molto colorato e apprezzato. Anche i detenuti hanno partecipato: hanno ridipinto la stanza, un vecchio armadio è stato restaurato per raccogliere i fumetti, e le nuove librerie sono state riportate ad un colore verde brillante. Ma l’aiuto dei cittadini e delle associazioni sondriesi è andato ancora più in alto: sono stati donati all’istituto oltre 1000 volumi e moltissimi fumetti che ci si augura possano essere presto catalogati per essere consultati, sfogliati, letti, amati da chi, nella propria intimità desidera viaggiare altrove. E certamente sarà ancora occasione per una nuova inaugurazione magari imitando il “caffè letterario”. PLEIADI 79 SOLIDARIETÀ PROGETTI di Roberto Grazioli - Responsabile Divisione Comunicazione e Promozione Territorio Il Credito Valtellinese ha lanciato insiemedoniamo.it, la piattaforma di crowdfunding che aiuterà le Associazioni Non Profit a finanziare i propri progetti La raccolta fondi per il Non Profit nell’era digitale 80 PLEIADI C Cosa significa crowdfunding? La parola è composta da crowd = pubblico e da funding = finanziamento, e sostanzialmente vuol dire raccolta di fondi, anche di piccola entità, da parte di un grande pubblico. In anni di grande crisi come quelli che stiamo attraversando anche le associazioni hanno sempre maggiore difficoltà nel reperire le risorse per realizzare i propri progetti. Venendo sempre meno le sponsorizzazioni di enti pubblici e aziende private, i metodi tradizionali per raccogliere soldi non sono più sufficienti. Ecco allora che, grazie alle nuove tecnologie e ai social network come Facebook, si sta sviluppando una nuova modalità di raccolta fondi che sfrutta le relazioni di amicizia tra le associazioni e coloro che le seguono. PLEIADI 81 La conferenza stampa di presentazione del portale con Grazia Vanni, Presidente Fidal Lombardia e Giuliana Gualteroni, Presidente CRI Sondrio Come funziona Nel modello che Creval ha disegnato il funzionamento è molto semplice. Le associazioni presentano i loro progetti sulla pagina Insiemedoniamo.it e chiedono ai loro amici di contribuire donando, anche solo 2€ (min 2€, max 500€), utilizzando la propria carta di credito o carta prepagata. Grande attenzione verrà data alla promozione dell’iniziativa, anche sui canali Social, affinché, con semplicità, sia data la possibilità a migliaia di persone di far parte di un progetto importante, senza fatica e senza costi, direttamente da casa. Se qualcuno lo desidererà, potrà comunque contribuire con un bonifico direttamente sul conto corrente dell’Associazione, dedicato al progetto. Insieme Doniamo è diverso dagli altri portali di crowdfunding? Decisamente sì. Analizzando gli altri portali esistenti abbiamo capito subito che potevamo migliorare diversi aspetti. Il “Progetto talento” 2016 Promosso InsIeme alla FederazIone ItalIana dI atletIca leggera Selezioniamo i progetti con molto rigore Dovranno avere un’importante utilità sociale e interessare un pubblico ampio; Creval selezionerà i progetti più interessanti, li pubblicherà sulla piattaforma e contribuirà subito con una prima donazione, fino al 5% dell’obiettivo economico del progetto. “Progetto Talento” è l’iniziativa promossa dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera per aiutare i giovani atleti con grande potenziale sportivo nelle spese che devono affrontare per gli allenamenti e le trasferte. Si vogliono raccogliere fino ad un massimo di 15 borse di studio da 3.000 euro che verranno assegnate ai ragazzi più meritevoli. Lo scorso 9 gennaio a Milano, presso l’Auditorium La garanzia a chi dona Tutti noi, quando ci troviamo davanti alla richiesta di una donazione, ci domandiamo che fine faranno i nostri soldi. Creval garantirà che ogni euro donato andrà alla realizzazione del progetto e ne monitorerà lo stato di avanzamento; inoltre le associazioni si impegneranno a integrare le donazioni pervenute qualora non si raggiunga l’importo obiettivo nei 120 giorni previsti per la campagna di raccolta fondi. Accompagniamo le associazioni Creval affianca l’associazione in tutte le fasi del progetto ed in particolare nella definizione della campagna pubblicitaria necessaria per far conoscere l’iniziativa a più potenziali donatori possibili. Rendicontiamo con precisione I donatori potranno in ogni momento consultare insiemedoniamo.it per verificare, attraLIFEPAK 15 ® MONITOR / DEFIBRILLATOR Il Progetto “monItor ambulanza” Promosso InsIeme alla crI, comItato locale dI sondrIo La Croce Rossa di Sondrio, accanto alla normale gestione dell’emergenza, effettua ogni anno circa 300 servizi di assistenza durante eventi e manifestazioni sul territorio della Provincia. L’obiettivo è acquistare 2 monitor multiparametrici con defibrillatore incorporato, dal costo unitario di 20.000€, da collocare all’interno delle ambulanze in grado di trasferire in tempo reale alla centrale operativa il quadro clinico del paziente. Si potrà così indirizzare l’ambulanza verso l’ospedale più idoneo a curarlo. 82 PLEIADI del Centro Servizi del Gruppo Creval, sono state assegnate alle promesse dell’atletica 12 borse di studio 2015 del valore di 1.500 euro. Nella fotografia, da sinistra, gli atleti Marco Bigoni, Giulio Anesa, Danilo Gritti, Chiara Bertuzzi, Marta Zenoni, Alessia Pavese, Sydney Giampietro, Federica Putti, Virginia Troiani, Lidia Barcella e Nicole Reina che saranno gli ambasciatori per la raccolta fondi Fidal. verso il contatore, come procede la raccolta fondi e gli eventuali step intermedi raggiunti. Facciamo tutto solo per la gioia di farlo Creval non percepisce alcun compenso. Aiuta le associazioni non profit perché fa parte dei suoi valori, del suo senso di responsabilità verso il territorio in cui opera. Tutte le somme raccolte vanno esclusivamente al progetto e Creval, oltre a versare un primo contributo, tiene a proprio carico anche i costi pubblicitari dell’iniziativa e delle transazioni on line. Allora non ci resta altro che provare ad aiutare così le associazioni che via via presenteranno i loro progetti sul nostro portale. Per seguirci e vedere tutte le iniziative basta fare “mi piace” alla nostra pagina Facebook “Insieme Doniamo” e visitare periodicamente www.insiemedoniamo.it. Abbiamo bisogno di tutti per cambiare. Tutti insieme per fare la differenza. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale PLEIADI 83 SPORT ATLETI CREVAL Il team del Credito Valtellinese: da sinistra, Andrea Rota (karate), Emmie Collinge (corsa), Michele Boscacci (sci alpinismo), Alice Gaggi (corsa), Giorgio Dell’Agostino (canoa) e Federica Creta (karate) I NOSTRI AMBASCI ATORI: il team Creval 84 PLEIADI PLEIADI 85 SPORT ATLETI CREVAL N Non è facile raggiungere risultati di alto livello negli sport minori: a volte l’impegno, la dedizione e persino la “classe” o “stoffa” che dir si voglia possono non bastare. Ne sanno qualcosa i tanti giovani che arrivano a buoni livelli e poi, visto che magari in qualche modo si devono pur mantenere, abbandonano. È anche per queste ragioni che il Creval, da anni, sostiene tanti giovani che hanno dimostrato sul campo il loro valore. E questo vale per Michele Boscacci (sci alpinismo), Emmie Collinge (corsa), Federica Creta (karate), Giorgio Dell’Agostino (canoa), Alice Gaggi (corsa) e Andrea Rota (karate). Atleti, peraltro, molto sensibili e vicini alle iniziative di solidarietà portate avanti dalla nostra banca: i giovani sportivi sponsorizzati Creval sono, infatti, i nostri ambasciatori. Ci aiuteranno a diffondere il progetto “Insieme Doniamo” (si veda l’articolo precedente), a spiegarlo e a raggiungere tanti amici che ci permetteranno di completare importanti progetti per il bene comune. Perché insieme si può! EMMIE COLLINGE Sì, è evidente: il suo nome e le sue origini non sono proprio valtellinesi. Ma si è talmente innamorata di questa terra che è diventata la sua patria adottiva. “Galeotta” fu l’edizione 2014 della Valtellina Wine Trail che la vide protagonista assoluta nell’Half Trail, lungo i 21 km partiti da Chiuro percorsi in 1h 37’ 06”. Lei è inglese, nata nel 1988, ma da circa un anno abita vicino a Sondrio insieme al fidanzato. Pratica l’atletica in modo quasi continuativo da quando aveva 10 anni, con buoni risultati nei diversi campi, strada, campestre e pista. È impegnata, comunque, non solo con le scarpette da corsa. Si è laureata in Lingue (tedesco e olandese) e ha lavorato a Berlino per un paio d’anni, e in Svezia per un anno come insegnante di inglese e tedesco; poi ha fatto un master in traduzione in Belgio. Ma veniamo ai suoi principali risultati. Ha vinto numerose gare a livello internazionale in Europa e solo in questo ultimo anno può annoverare nel suo palmares il primo posto al Valtellina Vertical Tube dello scorso aprile 2015, allo Snowdon Super Cup (con record) in Galles a luglio, al Trofeo Vanoni (sempre con record) a ottobre e di nuovo al Wine Trail Half Marathon di novembre. «Lo scorso settembre sono arrivata seconda al Campionato Mondiale di corsa in montagna – ci racconta – e ovviamente voglio riprovare a settembre in Bulgaria. I Campionati Europei sono ad Arco il prossimo luglio, e anche questa sarà una bellissima esperienza. Ma prima devo fare la gara di selezione in Inghilterra». E ci saluta manifestando il suo amore per la Valtellina: «Correre in montagna è una cosa incredibile, soprattutto sui sentieri della Valtellina – assicura Emmie. – Sono innamorata della zona del Sassella, dell’Alta Valtellina, dietro casa mia sull’Alpe Collina... Qui c’è un sacco di posti dove si può correre con panorami indimenticabili!». MICHELE BOSCACCI Vincendo il 3 aprile al Tour di Rutor s’è aggiudicato la sua prima Coppa del Mondo con una gara d’anticipo, esattamente 15 anni dopo papà Graziano. Ma Michele Boscacci i primi sci li ha messi che non andava ancora a scuola, insieme al nonno Umberto che gli ha insegnato i primi rudimenti. Insegnamenti, comunque, che hanno dato sicuramente dei buoni frutti, visti i futuri risultati... D’altronde, lo sport è quanto di più accomuna questa famiglia, visto che papà Graziano, come si accennava, ha letteralmente scritto la storia dello sci alpinismo italiano. L’amore per lo sci di Michele scoppia dopo le prime gare importanti nelle categorie giovanili, quando aveva 14 anni. Il debutto in maglia azzurra avviene da junior, nel 2008, a 18 anni. Sono di quell’anno alcune importanti affermazioni: nella categoria cadetti arriva secondo al campionato del mondo in Svizzera, e secondo nel circuito di Coppa Europa, mentre vince la prestigiosa Pierra Menta in coppia con il suo compagno Robert Antonioli. Da junior vince 2 Coppe del Mondo. Il titolo mondiale 86 PLEIADI FEDERICA CRETA arriva nel 2011, come under 23, mentre nel suo palmares sono annoverati diversi titoli italiani assoluti, e prestigiose gare come la svizzera Patrouilles Des Glaciers nel 2014 e il trofeo Mezzalama nel 2015, gara già vinta da papà Graziano nel 2001. In questa stagione è diventato anche campione Europeo assoluto. Quando si dice la precocità! Già, perché se parliamo di Federica Creta non si può prescindere: d’altra parte, se una vince il primo titolo italiano a 5 anni... Allora era cintura gialla, ma di strada nel frattempo ne ha fatta la giovane karateka, nata a Sondrio nel 1997. Una strada costellata interamente di vittorie e di titoli. Ma una strada anche impegnativa, soprattutto da quando milita nell’ASDK Mariano Comense: conciliare l’attività sportiva con la scuola (il liceo classico “PiazziPerpenti” di Sondrio) non è sempre facile, visto che tre volte alla settimana deve recarsi a Mariano per una intensa seduta di un paio d’ore con l’allenatrice della Nazionale Nadia Ferluga, maestro di 8° Dan. Un bell’impegno anche per mamma Patrizia che la deve accompagnare... I risultati, comunque, stanno ripagando l’impegnativo lavoro: non si contano più i titoli regionali, italiani ed europei nelle varie categorie. Il 2015 è stato sicuramente l’anno della sua consacrazione vista la conquista della medaglia d’oro al campionato del mondo IKU (International Karate Union) di Maribor, categoria Junior, e la vittoria nella Cuprum Cup, manifestazione della WKF (World Karate Federation), ottenuta a Legnica (Polonia) nella categoria senior. Nel frattempo, lo scorso ottobre, ha pure conseguito il diploma d’allenatore. PLEIADI 87 SPORT ATLETI CREVAL GIORGIO DELL’AGOSTINO Gli piacciono la bicicletta, lo sci e l’arrampicata, ma il meglio di sé lo dà con la canoa e la pagaia. Tra i flutti dei fiumi, infatti, ha ottenuto risultati importanti, nonostante la giovane età, visto che è nato a Sondrio il 4 febbraio 1995. Ai Mondiali di canoa Under 23 dello scorso agosto sul Nantahala River a Bryson City, in North Carolina, ha conquistato tre medaglie, un oro, un argento e un bronzo: il primo e il secondo con i suoi compagni nelle prove a squadre, il terzo da solo, nella prova Classica C1. Tra le vittorie precedenti si segnalano l’oro all’Europeo Junior di Solkan (Slo) nel 2012 e l’oro ai Mondiali Junior di Lofer (Aut) nel 2013. Nel 2014, nella categoria Senior, nei Mondiali sul fiume Adda a Boffetto (SO), ha ottenuto il 13° posto in gara lunga e l’11° posto nella gara sprint. E pensare che tutto era nato in una normalissima domenica al lago con la famiglia, quando suo padre lo mise su una canoa... Da allora è un impegno continuo, per tutta la famiglia: «La mia famiglia ha dovuto adeguarsi ai miei continui impegni, accompagnandomi e supportandomi (e sopportandomi) in tutto», assicura. Dall’inizio dell’anno fa parte del Gruppo sportivo del Corpo Forestale dello Stato con sede in Valstagna. L’obiettivo del 2016 sono gli Europei Under 23 in Austria e i Mondiali Senior in Bosnia. ALICE GAGGI Non è che capita a tutti di vincere il titolo mondiale individuale e a squadre e... compiere 26 anni lo stesso giorno. Ad Alice Gaggi, invece, è successo l’8 settembre 2013 a Krynica Zdroji, in Polonia, in occasione del Mondiale di corsa in montagna. «È stato inaspettato – ricorda – Mi ero allenata al meglio con il resto della nazionale in quota al Sestriere, però sulla linea di partenza c’erano atlete molto più quotate di me. Tuttavia, una volta partita, ho iniziato una gara in rimonta e credo che la mancanza di aspettative troppo elevate, mi abbia permesso di dare tutto senza essere troppo angosciata». La passione per la corsa ce l’ha nel sangue. Originaria di Faedo Valtellino, ha fatto della corsa la sua vita. Quasi come la piccola Heidi che andava su e giù per i pendii del Canton Grigioni, è cresciuta, come lei stessa 88 PLEIADI ANDREA ROTA Chissà se come nuotatore avrebbe ottenuto gli stessi risultati che da karateka? Una domanda a cui Andrea Rota non avrà mai risposta... Certo è che la scelta di dedicarsi al karate è stata sicuramente ripagata. Già, perché Andrea, nato a Lecco il 28 luglio 1997, da piccolo ha praticato diversi sport. Fino a sette anni ha alternato la passione dei motori, trasmessagli dal padre rallista, e quella del nuoto. Poi ha scoperto le arti marziali continuando, però, per alcuni anni, a praticare nuoto a livello agonistico. Infine, la scelta del karate che l’ha portato nella nazionale Fesik nel 2011. Attualmente è campione italiano della sua categoria e non perde una gara nazionale da circa 10 anni. Inoltre ha preso parte a molteplici competizioni e trasferte internazionali in cui ha sempre ottenuto importanti risultati riuscendo a salire quasi sempre sul podio. Tra le affermazioni più importanti meritano di essere ricordati i due argenti mondiali in Sicilia nel 2010, due ori mondiali in Brasile nel 2012 e un bronzo mondiale nel 2014. Alla fine dell’anno sportivo 2014 ha cambiato federazione ed è entrato a far parte della nazionale Wuka: è stato convocato per il prossimo Campionato mondiale che si terrà a giugno a Dublino. afferma, rincorrendo gli amici, ma anche lucertole e farfalle. La corsa, però, non è mai stata un assillo, ma un impegno cresciuto gradualmente, e dove papà Donato, compagno di allenamenti, ha giocato un ruolo fondamentale. A 18 anni è stata convocata ai raduni della nazionale di corsa in montagna e ha iniziato ad allenarsi più seriamente, seguita dall’allenatore Gianni Fransci. Nel 2006 ha vinto il primo titolo Italiano di corsa in montagna (cat. Junior) e ha vestito la maglia azzurra ai mondiali di Bursa (Turchia) dove si è classificata quarta. Tra Europei e Mondiali ha indossato per undici volte la maglia della nazionale. Nel 2015 ha allungato un po’ le distanze vincendo il titolo Italiano di lunghe distanze e quello di half trail. PLEIADI 89 SPORT PROGETTI SOSTENUTI Il Filadelfia di Torino, un mito, una leggenda, una realtà Sta per rinascere la “casa” della tifoseria granata. Grazie anche al finanziamento del Creval, è in fase di ricostruzione lo stadio che ha ospitato le imprese del Grande Torino e dove i granata hanno vinto sei dei loro sette scudetti A Ancora qualche mese e lo stadio Filadelfia tornerà ad essere la “casa” della tifoseria granata. Là dove è nato il mito del Grande Torino di Bacigalupo, Menti, Ossola e di Valentino Mazzola, e dove i granata vinsero sei dei loro sette scudetti i tifosi potranno tornare ad applaudire gli uomini oggi guidati da Giampiero Ventura. La storia L’idea di creare lo stadio Filadelfia venne al conte Enrico Marone di Cinzano, nel 1926 presidente della società granata del Torino Calcio. 90 PLEIADI Il conte creò la Società Civile Campo Torino, con quote versate a fondo perduto, e con il solo obiettivo di acquistare l’area e costruirvi uno stadio con annesso campo di allenamento. Dopo la richiesta di concessione fatta al Comune di Torino e la relativa accettazione, cominciarono i lavori di costruzione che durarono circa cinque mesi. L’inaugurazione dell’impianto avvenne il 17 ottobre 1926 e, per l’occasione, si svolse una partita amichevole tra il Torino e la Fortitudo Roma, a cui parteciparono i rappresentanti della casa reale. Originariamente lo stadio copriva un’area di 38mila metri quadrati cintati da un muro; era formato da due sole tribune e poteva contenere un massimo di quindicimila spettatori. Questo impianto ospitò le partite casalinghe del Torino fino al termine della stagione 1962-1963. Lo Stadio Filadelfia aveva delle gradinate in cemento, e una tribuna in legno e ghisa costruita in stile Liberty. Le poltroncine della tribuna erano in legno, e tutte numerate. La struttura portante dell’edificio era in cemento armato, mentre quella delle tribune era composta da pilastri che sostenevano una rete longitudinale di capriate trasversali in legno su cui erano sistemati pannelli di eternit. Il parterre era formato invece da setti trasversali in muratura. Il campo in erba misurava 110x70 metri ed era dotato di un sistema di drenaggio. Lo stadio subì diverse opere di ampliamento. Nel 1928 venne aggiunta la biglietteria, e nel 1932 la gradinata della tribuna venne ingrandita portando la capacità totale a 30mila persone. Lo stadio Filadelfia e il Grande Torino L’impianto è spesso ricordato per aver ospitato una delle più grandi squadre di calcio al mondo: il Grande Torino. Qui Valentino Mazzola e compagni hanno compiuto delle gesta davvero memorabili e battuto ogni record possibile. La squadra granata, in questo stadio, sempre sostenuta da migliaia di spettatori appassionati, è rimasta imbattuta per sei anni: non subì sconfitte per cento gare consecutive. Il 13 luglio 1943, nel mezzo della seconda guerra mondiale, anche il Filadelfia venne bombardato. Tra le parti danneggiate si trovava il campo (utilizzato dagli alleati per giocare a baseball) oltre alle gradinate di via Giordano Bruno. Divenne inagibile per molto tempo, e il campionato del 1943 venne disputato allo Stadio Motovelodromo Umberto I. In seguito il Torino si spostò allo Stadio Mussolini, futuro Stadio Comunale. Dopo la guerra i lavori di ristrutturazione vennero eseguiti dal nuovo presidente Ferruccio Novo. Il 4 maggio del 1949, l’aereo che riportava a casa il Torino da Lisbona, dove PLEIADI 91 SPORT PROGETTI SOSTENUTI aveva disputato una gara amichevole in onore del capitano lusitano Francisco Ferreira, si schiantò sulla Basilica di Superga mettendo fine alla storia del Grande Torino e lasciando un enorme vuoto nei cuori degli appassionati di calcio di tutto il mondo. Inaugurazione del “Filadelfia” con i rappresentanti della casa reale Dalla demolizione ai giorni nostri Dopo una serie di vicissitudini, tra le quali la chiusura al pubblico delle tribune anche durante le partite delle squadre giovanili, il Torino Calcio presenta nel luglio del 1986 un piano di recupero dello stadio. Il Comune di Torino accetta la richiesta della società il 22 maggio 1987, l’Ufficio tecnico dei Lavori pubblici dà il consenso alla ristrutturazione. Purtroppo, però, i lavori non vengono mai iniziati. Con il passaggio di proprietà della società granata da Roberto Goveani a Gianmarco Calleri, il 10 aprile 1998 lo stadio Filadelfia viene definitiva- mente demolito. Dopo vari tentativi di trovare una soluzione per la ricostruzione dello stadio, nel marzo del 2011 viene firmato l’atto costitutivo della Fondazione Stadio Filadelfia che ha come obiettivo primario quello di rimettere in piedi il glorioso impianto storico che ospitò le imprese del Grande Torino e le partite della squadra granata fino al 1963. Della Fondazione, presieduta da Cesare Salvadori, fanno parte il Comune di Torino, la Regione Piemonte, il Torino Football Club e sette associazioni: tifosi della curva Maratona, tifosi della curva Primavera, Centro coordinamento dei Toro Clubs, Associazione Memoria Storica Granata, Circolo Soci Torino F.C., Ex Calciatori granata, Angeli del Filadelfia e Comitato Dignità Granata. Uno dei primi passi della Fondazione è stato quello di bandire un concorso di idee per la ricostruzione dello stadio, a cui hanno partecipato ben trentaquattro progettisti che nei loro elaborati hanno saputo conciliare la storicità e la sacralità del vecchio stadio Filadelfia con le normative tecnologiche attuali. Durante la commissione consiliare tenuta il 28 maggio 2012 il sindaco di Torino Piero Fassino e l’assessore allo sport Stefano Gallo hanno confermato l’impegno della Città per la ricostruzione dell’impianto Filadelfia. «Lo straordinario successo e ritorno in serie A della squadra granata – ha ricordato Fassino – deve dare una spinta in più alla costruzione del Filadelfia come campo sportivo per gli al- LO STATO DEI LAVORI Proseguono i lavori al cantiere della ricostruzione del Filadelfia: dopo 150 giorni dalla posa della prima pietra, sono state gettate le fondamenta della tribuna e ora spuntano anche le prime strutture in muratura. Domenica 21 febbraio, nella mattinata prima della partita Torino-Carpi, una delegazione di oltre 30 Toro Club provenienti da tutta Italia ha visitato il cantiere del nuovo Fila. «I tempi per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia si stanno rispettando e lavoriamo per poter vedere il Filadelfia finito per il 17 ottobre», ha detto il presidente della Fondazione Filadelfia, Cesare Salvadori. E ha fornito ai presenti nuovi dettagli sui lavori: ad aprile dovrebbe essere posizionata la prima tribunetta, a metà maggio il resto del prefabbricato e quindi dei posti a sedere, inoltre nello stesso periodo verrà fatta la semina del campo. Quindi, entro la fine dell’estate, sarà posizionato l’intero guscio. «Grazie alle donazioni private - ha ricordato Salvadori - sono stati superati 200.000 euro. I tifosi che hanno già dato il loro sostegno alla rinascita del Fila hanno donato collegandosi al sito della piattaforma di crowdfunding www. insiemeperilfila.it, recandosi presso Casa Fila oppure effettuando un bonifico bancario a favore della Fondazione Stadio Filadelfia. Tra le tante opportunità per sostenere la rinascita del Fila una delle più affascinati è sicuramente la possibilità di avere il proprio nome sui seggiolini della Tribuna Centrale. Molte le personalità illustri che hanno già scelto questa opzione: Giovanni Malagò, presidente del Coni, il giornalista Mario Giordano, direttore del TG4, Giorgio Navone, figlio del vicepresidente del Torino dell’ultimo scudetto e il presidente del Torino FC Urbano Cairo». FIRMATO L’ATTO PER LA CONCESSIONE DEL MUTUO DI 3,5 MILIONI DI EURO L’11 aprile è stato posto un ulteriore tassello verso la ricostruzione dello Stadio Filadelfia. A Palazzo Civico, nell’ufficio del vicedirettore Giuseppe Ferrari, è stato firmato l’atto per la concessione del mutuo di 3 milioni e 500 mila euro garantito dal Credito Valtellinese alla Fondazione Filadelfia. Il collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia (che riunisce il Comune, la Regione, il Torino e le associazioni dei tifosi che hanno cooperato per la 92 PLEIADI rinascita del Fila), riunito nella Sala dell’Orologio, ha poi provveduto ad approvare il bilancio 2015, sotto la guida del presidente Gian Carlo Bonetto che ha introdotto i lavori sottolineando l’importanza della giornata che vedeva presenti il sindaco Piero Fassino e il presidente granata Urbano Cairo. lenamenti e per le attività del Torino. Il Filadelfia deve essere un investimento culturale, di memoria storica e sportiva tale da rappresentare quello che il Torino è stato ed è nella storia del calcio». A novembre del 2012 il sindaco, dopo aver incontrato il presidente Urbano Cairo, ha confermato l’impegno della Città a versare alla Fondazione tre milioni e mezzo di euro da destinare alla ricostruzione dello stadio. Anche la Regione Piemonte verserà nelle casse della Fondazione la stessa cifra, mentre il Torino Calcio, attraverso la Fondazione “Mamma Cairo”, stanzierà un milione di euro. La strada intrapresa è quella giusta e la Fondazione Filadelfia sta lavorando per ridare di nuovo a tutti gli appassionati una casa dove poter riaccogliere i propri beniamini e poterli sostenere mentre si allenano e preparano le partite domenicali nei due campi di calcio previsti. Accanto al nuovo stadio Filadelfia verrà allestita successivamente anche la nuova sede del Museo del Torino. Adesso l’obiettivo è quello di inaugurare il nuovo Filadelfia a ottobre 2016 in concomitanza con il giorno 17 che è anche il giorno dell’inaugurazione del 1926. PLEIADI 93 INIZIATIVE EVENTI SOSTENUTI Il Carnevale di Acireale torna anche a primavera riservato uno specifico concorso. E poi le tradizionali iniziative collaterali: il concorso Carri in miniatura, il concorso Bambini in maschera, il concorso Scuole in maschera a tema “Il cinema”, la rassegna dei gruppi musicali emergenti Rumori barocchi, la Mostra dei bozzetti dei Carri del Carnevale e del “Carnevale com’era” e il concorso di disegno su cartolina postale». Intervista al presidente della Fondazione del Carnevale di Acireale, Antonio Coniglio, che presenta le novità dell’edizione 2016: dal 23 al 25 aprile va in scena il “Carnevale dei Fiori” I Il carnevale di Acireale è senza dubbio il più bello della Sicilia, caratterizzato da una sfilata di carri allegorici e infiorati. Migliaia di lampadine e luci, movimenti meccanici e idraulici spettacolari e scenografie in continua evoluzione caratterizzano i carri allegorico-grotteschi in cartapesta, mentre quelli infiorati propongono soggetti creati interamente con fiori veri disposti uno a fianco all’altro. L’edizione 2016 ha proposto diverse novità. Ne abbiamo parlato con il presidente della Fondazione del Carnevale di Acireale, Antonio Coniglio. «Il carnevale quest’anno si è fatto letteralmente in tre. È partito con il Carnevale inver- 94 PLEIADI nale (dal 30 gennaio al 7 febbraio), che ha dato “l’arrivederci” alla grande novità dell’edizione 2016, il Carnevale dei Fiori, in scena dal 23 al 25 aprile. Si concluderà con la manifestazione estiva. Tra le novità di quest’anno la giornata del giovedì grasso dedicata interamente ai ragazzi, con le sfilate dei gruppi scolastici, gli artisti di strada e “Balla coi carri”, una grande festa in maschera in diversi punti del circuito cittadino, in cui i giganti di cartapesta si sono trasformati in discoteche a cielo aperto dove si sono esibite le scuole di danza acesi. Dopo molto tempo sono poi tornate da quest’anno le maschere singole realizzate da giovani artisti e aspiranti maestri della cartapesta, cui è stato Perché la scelta di spostare a fine aprile la tradizionale parata dei carri infiorati? «Il nostro obiettivo è quello di destagionalizzare il Carnevale e ampliare l’offerta turistica della città; da qui la scelta di rimodulare gli appuntamenti di uno dei più antichi carnevali italiani. Il nostro è un progetto ambizioso, ma vogliamo trasformare il Carnevale in un reale strumento di sviluppo dell’economia acese. In occasione del Carnevale dei Fiori, complice anche la stagione più mite, tutto il centro della città barocca sarà colorato e profumato da migliaia di fiori e le macchine infiorate, peculiarità del Carnevale di Acireale, daranno vita a uno spettacolo unico e raffinato». Ad Acireale, il Carnevale è anche sport. «Sì, lo sport è stato un ingrediente speciale dell’edizione invernale del Carnevale di Acireale 2016. Hanno fatto da corollario all’edizione invernale il “22° Grand Prix Regionale di Corsa Senior/Master - II Trofeo del Carnevale di Acireale”, in cui quasi 1.000 atleti (alcuni in maschera) hanno disputato la gara correndo lungo le strade del centro tra i carri allegorici in esposizione. Si è svolta poi la prima edizione della “Coppa Carnevale di Acireale”, una competizione calcistica riservata alla categoria Under 17, cui hanno preso parte le formazioni Allievi nazionali di Catania, Messina e Cosenza e la formazione Allievi regionali della Junior Calcio di Acireale». E la Cittadella della cartapesta? «Siamo attualmente impegnati nel rinnovamento della Cittadella che desideriamo trasformare in un sito di interesse culturale e turistico, dove le persone possano osservare il lavoro degli artisti. L’obiettivo è quello di realizzare una struttura idonea ad allocare botteghe artigianali e negozi adibiti principalmente alla produzione e alla vendita di oggetti in cartapesta. Sono previsti spazi espositivi atti ad accogliere una mostra permanente sul Carnevale e sulla lavorazione della cartapesta per mettere in rilievo il notevole percorso evolutivo di questa manifestazione, nonché l’ottimo livello raggiunto dai nostri maestri d’arte della cartapesta. Abbiamo messo al centro del nuovo progetto l’artigianato artistico presente in città perché vogliamo che sia messo nelle condizioni di creare sviluppo permanente». PLEIADI 95 SPORT EVENTI SOSTENUTI SCIALPINISMO protagonista sulle pendici del Meriggio Ad Albosaggia e a Caspoggio la seconda tappa del circuito ISMF World Cup 2016 L bosaggia: martedì 26 gennaio, serata con “Le montagne si incontrano: Nepal & Orobie, storie di uomini e di montagne” presentata dal pilota Maurizio Folini e da Massimo Murada; il giorno dopo l’incontro con Ueli Steck, “the Swiss Machine” o il re dell’Eiger, in pratica colui che ha alzato notevolmente l’asticella nell’alpinismo moderno; infine, giovedì, ancora un campionissimo, il tre volte vincitore della Coppa del Mondo di scialpinismo, il recordman del Kima Kilian Jornet Burgada. Ma veniamo alla gara. L’assalto di sabato al Monte Meriggio ha visto al via quasi 200 partecipanti, di cui 110 in lotta per la seconda tappa del circuito ISMF World Cup 2016: partenza e arrivo a piedi da località Campelli per la poca neve, i partecipanti si sono confrontati su un tracciato con 1.750 m di dislivello positivo, 5 salite e 5 discese con 11 cambi d’assetto. In testa per tre quarti di gara è rimasto il beniamino di casa Michele Boscacci, poi raggiunto dallo spagnolo Kilian Jornet Burgada: i due hanno tagliato insieme il traguardo dopo oltre tre ore di gara. Se tra le donne ha prevalso la francese Laetitia Roux, due trionfi italiani hanno caratterizzato le gare delle categorie juniores: Davide Magnini ha prevalso tra gli uomini (terzo Nicolò Canclini) e Giulia Compagnoni tra Sopra, la premiazione della gara con l’Amministratore Delegato del Creval Miro Fiordi. Sotto, alcune immagini della Valtellina Orobie con in primo piano l’atleta valtellinese beniamino di casa Michele Boscacci, giunto al traguardo insieme allo spagnolo Kilian Jornet Burgada. le donne (terza l’atleta di casa Giulia Murada). A Caspoggio, invece, nella gara sprint, dopo la squalifica dello svizzero Iwan Arnold che aveva tagliato per primo il traguardo, la vittoria è andata al tedesco Anton Palzer che ha preceduto il campione del mondo di specialità Robert Antonioli finito davanti al promettente Oriol Cardona Coll. Tra le donne ha prevalso la spagnola Clàudia Galicia Cotrina. Lo scialpinismo mondiale ha vissuto due giornate da ricordare negli annali. Le due gare del 30 e 31 gennaio della 30ª edizione della Valtellina Orobie valide per la Coppa del Mondo, sponsorizzate dal Gruppo Credito Valtellinese e organizzate in modo impeccabile dalla Pro Loco di Albosaggia nonostante la grande carenza di neve, hanno visto al via centinaia di partecipanti e migliaia di spettatori lungo le pendici del Monte Meriggio il sabato per la gara individuale e presso l’anfiteatro del centro della montagna Zenith a Caspoggio domenica per la gara sprint. Tanti spettatori anche in piazza Garibaldi a Sondrio dove, grazie al Creval, è stato allestito un maxi-schermo: un’iniziativa singolare per lo scialpinismo che ha permesso di sdoganare questo sport e farlo conoscere ad un pubblico sempre più vasto. Da sottolineare, però, anche gli eventi che hanno preceduto le gare. In particolare le tre serate svoltesi alla tensostruttura di Al- 96 PLEIADI PLEIADI 97 Sei mesi di sport dicembre 2015 - maggio 2016 Appuntamenti sponsorizzati dal Gruppo Bancario Credito Valtellinese Metti in conto la libertà 8a edizione Open Day - Lezioni di sci gratis X Lombardia, 13 dicembre 2015 Domenica 13 dicembre 2015 le scuole sci (alpino e nordico) e snowboard della Lombardia hanno aperto le porte ai bambini e agli adulti con lezioni gratuite per tutti. Durante l’intera giornata i professionisti della neve lombardi sono rimasti a disposizione per lezioni collettive gratuite di 2 ore nelle discipline dello sci alpino, dello sci nordico, dello con il patrocinio di snowboard e del telemark, anche per diversamente abili. Le Scuole aderenti all’iniziativa Open Day 2015 sono state 60. I maestri hanno indossato la nuova divisa regionale riportante il logo della Regione Lombardia, oltre al simbolo della rosa camuna e al logo del Credito Valtellinese. 59° Campaccio - Cross Country Iaaf Permit Meeting 19° Cross della Bosca X San Giorgio su Legnano (MI), 6 gennaio 2016 Il grande cross country è sbarcato ancora una volta in Italia grazie alla 59a edizione del Campaccio Cross Country che mercoledì 6 gennaio 2016 ha segnato la seconda tappa del circuito mondiale Iaaf Cross Country Permit. Ai nastri di partenza fin dal mattino ci sono stati gli Amatori e poi ragazze e ragazzi di tutte le età fino ai grandi campioni che hanno reso storica ed epica questa ennesima edizione della corsa sui prati di San Giorgio su Legnano. Organizzazione come sempre a cura dell’Unione Sportiva Sangiorgese sostenuta da Creval. X Morbegno (SO), 24 gennaio 2016 Successo a tutto tondo per il Cross della Bosca, gara regionale di corsa campestre. Un super Cross della Bosca, giunto alla 19ª edizione e ottimamente organizzato dal GS CSI Morbegno a Campovico, ha assegnato i titoli regionali giovanili di società di cross. Nella assoluta femminile, disputata su un percorso di 3 chilometri, l’azzurra di corsa in montagna Alice Gaggi non ha avuto rivali ed ha tagliato il traguardo a braccia alzate con il crono di 10’08’’8, prima della categoria seniores. NON SPRECHI CARTA RITROVI TUTTO IN POCHI SECONDI NON RISCHI DI PERDERE DOCUMENTI SEMPRE A PORTATA DI MANO X Sestriere (TO), 25-29 gennaio 2016 I Campionati Sciistici delle Truppe Alpine (Ca.STA) hanno lo scopo di verificare l’addestramento raggiunto dalle Unità e di rinsaldare, in un clima di sereno confronto, i vincoli di amicizia sportiva tra gli Eserciti di Paesi amici ed alleati nello spirito del Partnerariato per la Pace, nonché con gli appartenenti all’Associazione Nazionale Alpini. Molte le competizioni, che in un’intensa settimana hanno impegnato centinaia di soldati nel tentativo di aggiudicarsi i vari Trofei in palio ed i titoli di “Campione italiano dell’Esercito” nelle diverse discipline sportive. PER AVERE TUTTI I TUOI DOCUMENTI A DISPOSIZIONE NON DEVI PORTARLI SEMPRE CON TE Alpiniadi Invernali ANA X Valtellina, 25-28 febbraio 2016 Dal 25 al 28 febbraio 2016 la Valtellina ha ospitato la seconda edizione delle “Alpiniadi invernali”, valida per l’assegnazione dei titoli ANA di sci di fondo, sci alpino, sci alpinismo e duathlon invernale. Si è trattato di un appuntamento sportivo di sicuro valore che ha interessato i Comuni di Bormio, Valfurva, Valdisotto e Valdidentro che, per 3 giorni, sono stati al centro di gare sciistiche a cui hanno partecipato i migliori atleti delle associazioni nazionali e internazionali degli alpini. 98 PLEIADI Bancaperta, il nuovo internet banking del Gruppo Creval (Credito Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano), offre il servizio BastaCarta per conservare e archiviare tutti i documenti e le comunicazioni della banca in formato digitale. Così è sempre tutto a portata di mano, non si perde niente e la casa non si riempie di fogli! Disponibile su Scarica l’App da Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative ai servizi pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato si rinvia ai fogli informativi “Operazioni e servizi accessori” e “Bancaperta - Servizi bancari via internet” disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. Servizio Clienti disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il sabato dalle 8.00 alle 18.00. DGT Media 68a Edizione Ca.STA - Campionati Sciistici delle Truppe Alpine Metti in conto la libertà FACILE DA USARE UN UNICO ACCESSO SEMPRE A PORTATA DI MANO PER GESTIRE TUTTI I TUOI CONTI NON DEVI FARTI IN DUE Bancaperta, il nuovo internet banking del Gruppo Creval (Credito Valtellinese, Credito Siciliano, Carifano), ti consente di gestire tutti i tuoi conti, sia privati sia aziendali, da un solo e unico accesso in totale sicurezza. Disponibile su Scarica l’App da Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni relative ai servizi pubblicizzati e per quanto non espressamente indicato si rinvia ai fogli informativi “Operazioni e servizi accessori” e “Bancaperta - Servizi bancari via internet” disponibili presso tutte le dipendenze e sul sito internet www.creval.it nella sezione “Trasparenza”. Servizio Clienti disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il sabato dalle 8.00 alle 18.00. DGT Media GESTISCI TUTTI I TUOI CONTI, PRIVATI E AZIENDALI