Capitale sociale e reti comunitarie - Teorie e metodi di analisi delle
by user
Comments
Transcript
Capitale sociale e reti comunitarie - Teorie e metodi di analisi delle
Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 1 La rilevanza delle reti comunitarie: Dalla sua prima apparizione, il termine capitale sociale è stato saldamente legato alla dimensione più strettamente comunitaria della vita sociale: Hanifan (1916; 1920): La vita degli individui (soprattutto quella di tutti i giorni) può essere agevolata e migliorata qualitativamente dai legami sociali. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 2 Hanifan (1916, 130): «L’individuo, se lasciato a se stesso, è socialmente indifeso. (…) Se viene a contatto con i suoi vicini e questi con altri vicini, si accumulerà capitale sociale che può soddisfare immediatamente i suoi bisogni sociali e mostrare una potenzialità sociale sufficiente al miglioramento sostanziale delle condizioni di vita dell’intera comunità». Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 3 Il capitale sociale è quindi strettamente collegato alla dimensione comunitaria dei legami sociali. Woolcock e Narayan (2000, 226): «L’idea di fondo del capitale sociale è che la famiglia, gli amici e i colleghi di una persona costituiscono un’importante risorsa (…) Inoltre, questo vale non solo per gli individui, ma anche per i gruppi». Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 4 Verso una concezione reticolare del capitale sociale Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 5 Paradigma conoscitivo utilizzato: Interazionismo strutturale (Degenne e Forsé, 1994; 2004). Principi generali del paradigma: 1) 2) 3) 4) la struttura delle relazioni pesa sull’azione secondo un determinismo debole; la struttura delle relazioni influenza la percezione che gli individui hanno dei loro interessi; l’individuo è capace di razionalità e di ragionevolezza (è capace, in altri termini, di compiere azioni altruistiche e di scegliere di perseguire un interesse collettivo – Forsé e Parodi 2004); la struttura è l’effetto emergente delle interazioni. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 6 La concezione interazionista strutturale del capitale sociale: La quasi totalità delle definizioni di capitale sociale utilizza il concetto di reticolo sociale (social network). Adottare un paradigma interazionista e strutturale per lo studio del capitale sociale significa partire dalla intrinseca costituzione relazionale del concetto di capitale sociale e far tesoro delle enormi potenzialità mostrate dalla network analysis nell’affrontare il tema del rapporto micro-macro. La network analysis consente infatti di studiare la realtà sociale a entrambi questi livelli senza mutare le categorie analitiche da utilizzare (Chiesi 1999). Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 7 Gli autori di riferimento per il concetto di capitale sociale – 1: N. Lin (1999; 2001): è interessato alla posizione occupata dal soggetto all’interno della struttura sociale. N. Lin definisce il capitale sociale come quelle risorse embedded in una struttura sociale che sono reperite e/o mobilitate dall’individuo in azioni dotate di fini. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 8 Secondo Lin, è operando in maniera precisa sui concetti di risorsa (embedded resource) e di relazione (intesa come network location) che si può arrivare a formulare strategie di ricerca efficaci sul capitale sociale. Per embedded resource si intendono la ricchezza, il potere e lo status propri degli individui con i quali il soggetto di cui ci interessa studiare il capitale sociale è in interazione; per network location si intende invece la posizione occupata dal soggetto all’interno della sua rete di relazioni. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 9 Gli autori di riferimento per il concetto di capitale sociale – 2: R.S. Burt (1992; 1997; 2000; 2005): Approfondisce il tema della network location. Secondo la metafora del capitale sociale, le persone che ottengono dei risultati migliori, nello svolgimento delle proprie attività, sono quelle meglio connesse. Il capitale sociale rappresenta un complemento contestuale nei confronti dei capitali economico e culturale. Vi sono due modi di affrontare, in maniera diversa il tema della “migliore connessione”: Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 10 1) Da una parte c’è l’argument della network closure, per il quale i reticoli altamente densi dotano coloro che li formano di un alto livello di capitale sociale, poiché garantiscono un immediato e rapido accesso alle informazioni e facilitano l’efficacia delle sanzioni, favorendo la propensione a concedere fiducia interpersonale; 2) Dall’altra, c’è l’argument degli structural holes (o buchi strutturali, che designano l’assenza di legami tra contatti non ridondanti), che porta a considerare il capitale sociale in funzione delle opportunità che si hanno, all’interno di una struttura sociale, di esercitare la funzione di broker. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 11 La definizione operativa del capitale sociale: la centralità del contenuto e della forma delle relazioni di sostegno In sintesi: «il capitale sociale, che giace sulle relazioni personali di un individuo, dipende dalla struttura della sua rete e corrisponde alle possibilità di accesso a ciò che quest’ultima trasporta» (Forsé 1997, 145). Il capitale sociale non è, quindi, una relazione (né tanto meno una risorsa che passa attraverso le relazioni) ma è una qualità delle relazioni. Una definizione operativa del concetto di capitale sociale compatibile con un paradigma conoscitivo di tipo interazionista strutturale, dovrebbe consentire di ottenere informazioni sul tipo di risorse veicolate o potenzialmente veicolabili dalle relazioni (Van der Gaag e Snijders 2004) e informazioni sulla morfologia dei reticoli, capaci di render conto, per ciascun soggetto, dei suoi livelli di costrizione all’interno della struttura e di interposizione tra porzioni del network reciprocamente isolate. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 12 I contesti relazionali del capitale sociale: Secondo Donati (2003), è possibile distinguere tra diverse forme di CS, a partire dai contesti relazionali che lo producono: (1) capitale sociale primario: è caratteristico delle relazioni che valorizzano i beni relazionali primari e che operano con criteri prevalentemente informali; (2) capitale sociale secondario: è caratteristico delle relazioni che valorizzano i beni relazionali secondari, di cultura civica o civile, che operano con criteri prevalentemente formali. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 13 Dopo aver operato questo passaggio, si può ipotizzare un’ulteriore specificazione degli ambiti relazionali per il capitale sociale. Il capitale sociale primario si può distinguere in: (1) capitale sociale familiare: proprio dell’ambito interattivo familiare e di parentela; (2) capitale sociale comunitario: proprio delle cerchie sociali di “mondo vicino”: amici, vicini di casa, colleghi di lavoro, etc.; Il capitale sociale secondario può essere invece distinto in: (3) capitale sociale associativo: caratteristico degli ambiti interattivi di terzo settore; (4) capitale sociale generalizzato: proprio della relazione di ciascun soggetto con l’altro generalizzato e con le istituzioni. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 14 Le dimensioni del capitale sociale comunitario: Il capitale sociale è una caratteristica che assumono le relazioni sociali quando divengono utili per il raggiungimento di uno scopo (Coleman 1988; 1990) ed è divisibile nelle seguenti dimensioni (Lin 2001; Flap 1999; 2002): 1. Quantità degli alter da cui ego può ricevere sostegno per il raggiungimento di una finalità; 2. Quantità delle risorse alle quali ego può avere accesso attraverso le sue relazioni (resource generator di Van der Gaag e Snijders 2004; 2005). 3. Modi, o “forme” della struttura sociale, attraverso cui le risorse possono essere rese disponibili per ego. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso 15 di ricerca Le reti comunitarie come capitale sociale: alcune informazioni sulla popolazione italiana Ricerca Prin-CoFin 2005: Indagine sul tema “Terzo settore, mondi vitali e capitale sociale in Italia”. Unità di ricerca coinvolte: Università di Bologna, di Padova e di Verona. Modalità di rilevazione dei dati: Intervista strutturata somministrata attraverso il sistema CATI (Computer Aided Telephone Interview) dalla società di ricerca SWG s.r.l. Campione: Campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana, stratificato per: Sesso, Età (18-65 anni), Zona geografica (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole) e Dimensioni del comune di residenza. Numerosità del campione: 2002 casi. Periodo di somministrazione dei questionari: ottobre 2006. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 16 La numerosità della rete di sostegno: “Quante sono le persone (non parenti) sulle quali può contare in caso di bisogno (sostegno emotivo, aiuti per i figli, prestiti di oggetti e denaro, ecc.)?” Quantità media: 4,8; (Deviazione standard: 8,414) Valore Modale: 0 = 28,3% (N=1965) Fra coloro che hanno almeno una persona affidabile: Quantità media: 6,7; (Deviazione standard: 9,278) Valore Modale: 2 = 19,6% (N=1408) Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 17 Le caratteristiche principali: 1)Da cosa dipende questa dimensione del capitale sociale comunitario? 2)Da chi è composta la rete comunitaria di sostegno? Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 18 (1) Da cosa dipende il size del CS comunitario? Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 19 Sesso ed Età: Variabili/modalità Sesso* Maschio Femmina Età* 18-24 25-34 35-44 45-54 55-65 *: p<0,001. Media N Dev. Std. 5,91 3,72 974 991 10,103 7,68 5,25 5,08 4,02 3,12 228 447 485 403 403 12,490 Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 6,145 7,830 9,090 7,496 5,049 20 Zone di residenza: Variabili/modalità Media N Dev. Std. Nord-Ovest 4,00 525 5,420 Nord-Est 4,96 368 5,684 Centro 5,27 377 9,535 Sud 4,82 472 10,367 Isole 5,59 224 10,900 Centro urbano 4,73 597 6,736 Periferia urbana 4,60 644 9,125 Paese 4,78 618 8,555 Case sparse 6,99 98 11,432 Zona geografica: Zona urbana: Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 21 Titolo di studio: Variabile/modalità Titolo di studio* Nessuno o licenza elementare Licenza media o di avviamento Diploma di maturità DU/Laurea/Post-laurea Media N Dev. Std. 2,74 383 4,365 5,12 693 10,790 5,25 6,19 709 180 7,192 8,316 *: p<0,001. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 22 Condizione rispetto al lavoro: Variabile/modalità Media N Dev. Std. 3,12 3,01 7,15 4,53 5,43 5,48 5,48 3,52 237 362 185 110 529 301 209 32 5,382 Cond. lavoro* Pensionato o ritirato dal lavoro Casalinga Studente Altro non attivo Dipendente nel privato Dipendente nel pubblico Lavoratore in proprio Lavoratore atipico *: p<0,001. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 6,937 8,432 7,654 9,739 9,999 7,422 3,878 23 Contesti relazionali: (i) numerosità del nucleo familiare Variabile/modalità Media N Dev. Std. Una 3,07 74 5,196 Due 3,90 321 5,436 Tre Quattro 5,04 5,01 525 729 9,051 Più di quattro 5,41 300 8,717 Quantità di persone Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 9,157 24 Contesti relazionali: (ii) quantità di associazioni a cui si è iscritti Variabile/modalità Media N Dev. Std. Nessuna 4,10 1440 7,954 Una 6,16 322 9,738 Più di una 7,62 203 8,511 Quantità di associazioni* *: p<0,001. Quanto conta la forma associativa più frequentata?..... Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 25 Forma associativa a cui si dedica la maggiore quantità di tempo: Variabile/modalità Media N Dev. Std. 5,44 8,23 6,65 12 107 198 5,308 Forma associativa più frequentata Cooperativa sociale Organizzazione di volontariato Associazione (sociale, familiare, sportiva, etc.) Organizzazione non governativa 8,02 Sindacato 4,55 Movimento sociale (o culturale) 8,60 Movimento a carattere religioso 7,68 Partito politico 4,77 Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 12 85 45 34 16 12,586 8,064 7,501 7,311 10,655 10,489 4,955 26 Contesti relazionali: (iii) frequenza dei riti religiosi Variabile/modalità Media N Dev. Std. Più volte alla settimana 8,63 120 16,384 Una volta alla settimana 4,95 466 10,086 Una o due volte in un mese 4,09 3,62 329 288 6,224 4,67 4,87 4,38 156 309 99 5,537 Tipo di frequenza* Più volte nell’anno Solo nelle solennità Solo in occasioni speciali Mai *: p<0,001. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 5,599 7,255 5,620 27 (2) Da chi è composta la rete comunitaria di sostegno (size ≠ 0)? Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 28 Da chi è composta la rete comunitaria di sostegno? Reti comunitarie Media N Dev. Std. Amici 4,12 71,13 1,14 19,86 1,06 16,75 1406 1406 1407 1407 1336 1336 4,587 Incidenza della rete amicale (%) Vicini di casa Incidenza della rete di vicinato (%) Colleghi di lavoro Incid. della rete dei colleghi (%) Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 33,253 2,338 31,410 2,921 28,377 29 L’omofilia nello studio del capitale sociale comunitario (Maisonneuve e Lamy 1993; Forsé e Chauvel 1995; Degenne e Forsé 2004): Tipo di omofilia Media N Dev. Std. 53,91 25,18 20,68 1373 1389 1378 39,903 31,498 35,16 1318 25,374 Omofilia rispetto al titolo di studio Stesso titolo di studio (%) Titolo di studio più elevato (%) Titolo di studio più basso (%) 32,948 Omofilia rispetto allo status Status socioeconomico simile (%) Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 30 Omofilia rispetto al titolo di studio per titolo di studio (%): Titolo di studio* Media N Dev. Std. Nessuno o licenza elementare Licenza media o di avviamento 44,57 166 43,338 52,25 480 40,422 Diploma di maturità 58,03 580 38,382 DU/Laurea/Post-laurea 53,61 147 38,245 *: p<0,01. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 31 Omofilia rispetto allo status socioeconomico per status socioeconomico (%): Status socioeconomico* Media N Dev. Std. Basso Medio-basso Medio-alto Alto 33,14 34,34 38,70 37,77 308 648 233 128 25,052 25,180 26,623 24,223 *: p<0,05. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 32 I problemi aperti per lo studio del capitale sociale (su grandi campioni d’individui): 1)Il problema della forma delle reti di relazioni e della sua rilevanza per la misurazione del capitale sociale; 2)Il problema del contenuto delle relazioni che sono per gli individui capitale sociale. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 33 Il problema della forma: Una rassegna dettagliata delle misure di capitale sociale utilizzabili per analisi di tipo strutturale è fornita da Borgatti, Jones e Everett (1998). Gli Autori sottolineano l’importanza di analizzare, oltre al passaggio di risorse da un attore all’altro, anche la posizione degli attori all’interno delle strutture reticolari (che determinano le opportunità e i vincoli per i soggetti) in termini di capitale sociale. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 34 Secondo Borgatti, Jones e Everett, occorre innanzitutto chiarire rispetto a quale tipologia di attore s’intende misurare il capitale sociale e se il focus della nostra attenzione è rivolto all’interno o all’esterno dell’attore stesso. Gli attori possono essere individuali o collettivi (gruppi, organizzazioni, etc.). Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 35 Queste due distinzioni (focus interno/esterno, attore individuale/collettivo) possono essere incrociate dando vita ad una tipologia di capitali sociali. Il primo tipo è ottenuto dalla combinazione delle modalità “attore individuale”/“focus interno”. Questo tipo di capitale sociale è ritenuto problematico, poiché l’individuo resta per la sociologia un atomo indivisibile. È estremamente interessante la considerazione degli altri tre tipi di capitale sociale: Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 36 In sintesi: (1) Attore individuale-Focus esterno: •misure ego-network standard (Size/degree, Heterogeneity, etc.); •indici di centralità globale (Closeness, Betweenness); •misure relative ai buchi strutturali (Effective Size, Aggregate Constraint). Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 37 (2) Attore collettivo-Focus interno: • misure di network cohesion (densità, centralizzazione, etc.); (3) Attore collettivo-Focus esterno: • misure che trattano gli attori collettivi alla stregua di attori individuali; • misure di centralità di gruppo (Group Degree, Group Betweenness, etc.); • misure da applicare a matrici two-mode (2-mode Closeness, 2-mode Betweenness). Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 38 Il problema del contenuto: Durkheim (1900), riferendosi a Simmel, polemizza con la concezione formale della sociologia: «Durkheim fa quindi una critica funzionalista alla sociologia formale: distingue tra struttura e funzione, attribuisce la prima alla sfera di indagine morfologica e la seconda alla sfera di spiegazione dinamica dei fenomeni sociali (fisiologia sociale). Tenere separati questi due aspetti è per Durkheim un errore gravissimo: non si può capire la struttura senza indagarne le funzioni» (Chiesi 1980, 299). È necessario, quindi, proporre una concezione maggiormente “contenutistica” del capitale sociale. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 39 Quali possono essere i contenuti delle relazioni che mostrano di essere capitale sociale? È possibile ipotizzare una tipologia di contenuti sufficientemente generale: “Che tipo di aiuto può giungerle dagli individui sui quali ha detto di poter fare affidamento in caso di bisogno?” Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 40 (1)Aiuti in termini di risorse (denaro, beni, tempo, informazioni, etc.) – (A) (2)Aiuti in termini di reputazione e credenziali sociali (il fatto che ego conosca alter ha aumentato o può aumentare la stima o la considerazione di cui gode da parte degli altri e quindi la possibilità di raggiungere i suoi obiettivi) – (G) Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 41 (3) Aiuti in termini di contatti e conoscenze interpersonali (alter ha presentato o può presentare ad ego persone in grado di aiutarlo) – (I) (4) Aiuti in termini di trasmissione delle strategie più adeguate per raggiungere degli obiettivi (consigli, sostegno morale o psicologico, rassicurazioni, possibilità di sfogarsi, etc.) – (L) Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 42 Descrivere la forma e il contenuto del capitale sociale: una strategia di ricerca È possibile tentare di raccogliere informazioni su questi contenuti del capitale sociale, rispetto alle relazioni che un campione di ego (rappresentativo di ampie popolazioni di individui) ha con gli alter che costituiscono i reticoli sociali di sostegno. Allo stesso tempo, è possibile tentare anche uno studio della morfologia degli stessi reticoli. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 43 (I) Il campione: Si possono adottare tecniche di campionamento probabilistiche, che consentono di rendere compatibili le comuni tecniche d’indagine con l’analisi dei reticoli sociali. Attraverso queste forme di campionamento è possibile lo studio di reticoli egocentrati, formati da un attore focale (quello inserito nel campione), chiamato ego, da un insieme di soggetti chiamati alter e dai legami che li collegano. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 44 (II) La rilevazione di reti cognitive: Si chiede all’intervistato di riferire i nomi delle persone da cui può ricevere aiuto e sostegno in caso di bisogno e di dire se, secondo lui, queste persone hanno quello stesso tipo di legame tra loro. Si può ottenere in questo modo una stima dei legami percepiti tra un insieme di alter significativi per ego. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 45 (III) Reticoli comunitari di sostegno su cui raccogliere informazioni: È opportuno favorire la suddivisione tra i diversi ambiti relazionali degli alter che costituiscono il reticolo di sostegno di ciascun ego (Marsden 2005): • Reticolo dei parenti; • Reticolo degli amici; • Reticolo dei vicini di casa; • Reticolo dei colleghi di lavoro; • Reticolo degli individui frequentati nei contesti associativi e parrocchiali. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 46 (IV) Informazioni da raccogliere con lo strumento del name interpreter: (1)Attributi individuali di ciascun alter (sesso, età, titolo di studio, etc); (2)Frequenza dei contatti tra ego e gli alter (ad es. nel corso di una settimana); (3)Informazioni sui diversi contenuti delle relazioni di aiuto (a livello dicotomico o metrico); (4)Informazioni sulle eventuali sovrapposizioni tra i diversi reticoli comunitari; Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 47 (5) Informazioni sintetiche sulla presenza di relazioni di aiuto e di sostegno tra tutti gli alter. L’affidabilità dei name interpreters è piuttosto elevata se li si utilizza per lo studio di reticoli comunitari (Marsden 2005). Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 48 L’esperienza di ricerca in corso: Ricerca Prin-CoFin 2005: Università di Verona Indagine sul tema “Capitale sociale e reti comunitarie”. Indagine su un campione rappresentativo della popolazione residente nel comune di Verona. Il campione è probabilistico e stratificato rispetto al SESSO e all’ETÀ (18-65 anni) dei rispondenti. Numerosità del campione: 300 casi. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 49 L’organizzazione dei dati: È prevista la creazione di tre diversi tipi di database: (1) Un database generale, in cui sono archiviati i dati individuali relativi ai 300 soggetti intervistati; Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 50 (2) 300 database (uno per caso) contenenti: (i) sulle righe: gli n alter menzionati da ciascun ego; (ii) sulle colonne: le variabili occorse alla registrazione delle caratteristiche individuali degli alter, della loro posizione nella rete comunitaria di ego e dei contenuti delle relazioni di sostegno alterego. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 51 (3) 300 matrici di adiacenza (una per caso) costruite per la registrazione delle relazioni dirette di sostegno tra tutti i componenti di ciascuno dei reticoli egocentrati. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 52 L’elaborazione dei dati: È di fondamentale importanza analizzare i dati contenuti nei 300 database e nelle 300 matrici di adiacenza: I “contenuti” del capitale sociale (1) I 300 database forniscono informazioni utili sulla dimensione delle reti comunitarie di sostegno, sul profilo socioeconomico di coloro che le formano e sui contenuti prevalentemente mobilitati dagli intervistati una volta sintetizzate, queste informazioni saranno riportate all’interno del database generale. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 53 L’elaborazione dei dati: La “forma” del capitale sociale (2) Le 300 matrici di adiacenza consentono invece di descrivere le caratteristiche morfologiche dei reticoli comunitari ed egocentrati di sostegno. Ogni reticolo può inoltre essere suddiviso ed analizzato sulla base dei diversi criteri d’individuazione del network di sostegno utilizzati: reticolo amicale, di vicinato, etc. Le caratteristiche morfologiche dei reticoli di ciascun ego saranno aggiunte al database generale. Capitale sociale e reti comunitarie: un percorso di ricerca 54