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Presentazione di PowerPoint - ICS Aldo Moro

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Presentazione di PowerPoint - ICS Aldo Moro
GLI ARTROPODI
Animali il cui nome significa letteralmente “zampe articolate”;
i loro arti sono infatti costituiti da parti rigide articolate fra loro.
Tutti gli artropodi hanno in comune le seguenti caratteristiche:
- un esoscheletro, di consistenza rigida;
- il corpo suddiviso in segmenti;
- alcune zampe articolate;
- in essi si possono riconoscere:il capo,il torace,l’addome.
L’ esoscheletro è una corazza rigida che protegge l’ animale. Esso appena è
troppo piccolo l’animale lo abbandona e ne costruisce uno più grande,questo
processo prende il nome di muta; questo può compiersi tante volte. Essi
possono essere animali marini,altri terrestri ,altri ancora volano;quelli marini
respirano attraverso le branchie, quelli terrestri con le trachee.
Miriapodi:
Sono artropodi terrestri con il corpo suddiviso
in molti segmenti, ognuno fornito di uno o due
paia di zampe.
Vi appartengono i millepiedi e i centopiedi .
Aracnidi:
Animali terrestri, dotati di quattro paia di zampe.
Questa classe comprende i ragni, gli scorpioni e alcuni
parassiti (zecche e acari).
Essi non hanno antenne; il primo paio di appendici è
costituito dai cheliceri, pericolosi perché possono
servire a iniettare veleno.
Crostacei:
Sono animali marini, alcuni però vivono sulla
terraferma. I crostacei più conosciuti sono: il gambero,
l’aragosta, il paguro e il granchio. I crostacei hanno il
corpo diviso in due parti, cefalotorace e addome. Essi
possiedono più di sei zampe,alcuni delle quali hanno
pinze o chele. I crostacei respirano per mezzo delle
branchie.
Caratteri distintivi degli Insetti
Esa-poda ovvero In-secta oppure Eu-toma
Principale carattere distintivo rispetto al resto degli
Artropodi è il numero di zampe toraciche: 3 paia
Secondariamente la presenza delle ali
e la divisione del corpo in 3 grandi
regioni: capo, torace e addome.
Divisioni del corpo
Morfologia degli Insetti
Esoscheletro o tegumento
Cuticola
Caratteristiche: pluristratificato
Epidermide
Membrana basale
Strato inerte
Strato vivente
Proprietà e funzioni del tegumento
Protegge, isola e sostiene tessuti e organi.
Robustezza e spessore variabile
Capsula articolata fatta di scleriti,
suture e membrane
Elasticità: le membrane a minor
spessore sono molto
flessibili.
Decorazioni: rugosità, sculture a
maglie, spine, etc.
Le appendici del capo
occhi composti
antenna
antenna
appendici boccali
Le appendici boccali
La struttura più semplice è quella
dell' apparato boccale masticatore
Evoluzione dell’apparato boccale
Per effetto delle specializzazioni alimentari questo
organo subisce frequenti trasformazioni.
Gli adattamenti
Succhiatore - pungente
o perforante
Zanzare
Succhiatore non pungente
o lambente
Lepidotteri
Mosca domestica
Esempi di apparati perforanti
Culicidi
6 stiletti boccali pungenti in sezione
Esempi di apparati lambenti
Farfalle
Mosca domestica
Mosca domestica
Palpo mascellare
l. inferiore
labbro superiore
ipofaringe
canale alimentare
labello
Esempi di apparati lambenti
Ape
Modello di partenza
galea
Ligula (= glosse fuse)
Funzionamento dell’apparato lambente dell’ape
canale di suzione
galee
ligula
sbocco salivare
Antenne
Antenne flabellate
di maggiolino
Antenne bipettinate
di farfalla maschio
Sede di numerosi tipi di sensilli, soprattutto olfativi
Il torace e le sue appendici
Organizzazione per segmenti e aree
Le zampe
( coxa + trocantere + femore + tibia +tarso + pretarso )
pretarso
Adattamenti agli ambienti delle zampe:
cursorie – natatorie – prensili
raptatorie – saltatorie - fossorie
pidocchio
Le zampe
Zampa saltatoria di cavalletta
femore
coxa
trocantere
tibia
Zampa saltatoria di pulce
tarso
Le zampe
Zampa fossoria di grillotalpa
tibia
femore
coxa
trocantere
Le zampe
Zampa raptatoria di mantide
tibia
femore
trocantere
coxa
Le ali e loro differenti forme
Le ali sono ricche di nervature, denominate
rispetto alla posizione; conferiscono resistenza
alla lamina alare.
cimice
emielitra
cavalletta
coleottero
Elitra
A. membranosa
tegmine
Le ali e loro differenti forme
aleirodi
Ali ricoperte di cera
elitre
coleottero
piralide
Ali ricoperte di squame
mosche
1 paio di ali membranose
Le appendici addominali
cerci
pungiglione
ovopositore
Pungiglione dell’ape
seghettato
Le colorazioni
Colori fisici
Sono detti strutturali.
Effetto di giochi di
diffrazione o interferenza
negli strati cuticolari.
Detti colori metallici
o iridescenti. Sono permanenti.
Colori chimici
Presenza di sostanze
chimiche nella cuticola,
nell’epidermide o nella
cavità corporea
Detti colori pigmentari,
perduti con le mute e si
alterano dopo la morte.
Significato delle colorazioni
Gli insetti quali prede di animali superiori,
inseriti nelle reti alimentari, hanno sviluppato
meccanismi di difesa basati sulle colorazioni.
Esse possono servire per occultare o rendere
maggiormente visibili gli stessi insetti e così
aumentare le possibilità di sopravvivenza.
Nel secondo caso i colori vistosi sono abbinati
ad armi di offesa e/o difesa molto efficaci.
Colorazioni premonitrici
Dette anche vessillari o sematiche
Colori vistosi e pericolose
armi di difesa e/o offesa
Arctia
Calabrone
Colorazioni pseudosematiche
L’insetto indifeso (mimo) imita specie (modello)
dotate di armi di difesa molto efficaci.
Sirfide
Sesia
Colorazioni foberiche
L’insetto assume atteggiamenti terrifici o presenta
combinazioni di colori che ricordano occhi di animali
superiori.
Bruco di sfinge
Saturnia
Colorazioni mimetiche
Il mimetismo criptico = confondersi con il substrato
Biston betularius
Insetto foglia
Il melanismo industriale
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