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Morso di Vipera e morso di animali

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Morso di Vipera e morso di animali
La vipera è un serpente lungo meno di un
metro (generalmente 40- 80 cm), di colore
grigio-marrone, talora rossastro o giallastro,
con una striscia a zig-zag sul dorso. La testa è
triangolare
Il quadro clinico varia in base alla:
1 sede del morso
2
tempo trascorso dal morso
3
temperatura ambientale (il caldo, per la
vasodilatazione, facilita il passaggio in circolo del
veleno)
4
attività svolta dalla vittima dopo il morso
(se la vittima inizia a correre aumenta il passaggio
in circolo del veleno)
5
età del rettile (le vipere giovani hanno un
veleno meno pericoloso).
EFFETTI CLINICI:
LOCALI:
Entro pochi minuti dal morso compaiono dolore
urente e bruciore severi, seguiti da edema duro
ingravescente prossimale, eritema, petecchie,
ecchimosi e bolle emorragiche che tendono ad
estendersi lungo l’arto colpito.
Entro 12 ore possono
linfangite, adenopatia.
comparire
flittene,
EFFETTI SISTEMICI:
Le turbe emodinamiche: comparsa di ipotensione e
shock;
Le turbe digestive: vomito, diarrea, nausea e crampi
addominali.
Le alterazioni della coagulazione: fibrinolisi ,
trombocitopenia, emolisi, fino ad una coagulazione
intravascolare disseminata.
Le turbe renali sono per lo più la conseguenza
dell'ipovolemia acuta.
Le turbe neurologiche (tardive) comprendono
fascicolazioni, convulsioni, paresi, ptosi palpebrale e
diplopia.
In caso di morso occorre:
  1
attivare immediatamente i soccorsi (118)
  2 tenere a riposo la vittima e tranquillizzarla
  3 sfilare anelli e bracciali
  4 detergere e disinfettare la lesione
  5 immobilizzare la parte colpita ( ad esempio
un arto) mediante un bendaggio steccato non
compressivo
Morso arti inferiori
- BENDAGGIO LINFOSTATICO: applicare una
benda a valle e a monte del punto di morsicatura
per escludere il flusso linfatico e il flusso venoso
superficiale
-  IMMOBILIZZAZIONE con una stecca o usare un
triangolo per sostenere l’arto
Supporto psicologico in attesa del trasporto in
ospedale
Morso arti superiori
E’ importante rimuovere orologi ed anelli.
Bendare dalla punta delle dita sino al gomito o se
è il caso sino alla spalla, quindi immobilizzare con
una stecca, bloccando il braccio al gomito.
Supporto psicologico in attesa del trasporto in
ospedale
Morso al tronco, al collo, alla testa
Anche in questo caso cercare di ritardare la
diffusione del veleno:
applicare un tampone rigido sulla sede del
morso e fissare, se possibile con cerotto adesivo
•  mantenere il paziente supino
•  supporto psicologico in attesa del trasporto in
ospedale
Cosa non fare:
  1
- non agitarsi: il paziente ha bisogno di
essere calmato e rassicurato
  2
- evitare per quanto possibile che il
paziente cammini, perché l’attività muscolare
favorisce la diffusione del veleno.
  3
- evitare di rimuovere il veleno dalla sede
di inoculo, attraverso l'incisione, la
spremitura, la suzione o l'applicazione di
dispositivi a pressione negativa, in quanto il
veleno entra in circolo per via linfatica e solo
in piccolissima parte per via ematica.
  4
- evitare l'applicazione del ghiaccio
che espone a rischio di ustioni o lesioni da
freddo
  5
- evitare l’applicazione del laccio
emostatico che può causare ischemia ed
una brusca immissione del veleno in
circolo, al momento della decompressione
  6
- Somministrare il siero antivipera
solo in caso di necessità (si stima che in
Europa muoiano più persone per la
scorretta somministrazione del siero che
per il morso di vipera!
Cane, gatto, topo, criceto, porcellino d’india,
scoiattoli possono essere responsabili di morsi
all’uomo.
Oltre alle ferite possono essere responsabili
di severe infezioni quali rabbia o tetano o
altre malattie virali.
PRIMO SOCCORSO
La cura immediata di una morsicatura o di un
graffio deve essere la pulizia della ferita.
La parte lesionata deve essere lavata con acqua,
insaponata più volte, sciacquata abbondantemente
e disinfettata con acqua ossigenata o basi di
ammonio quaternario.
Va protetta con una medicazione sterile.
Ospedalizzare se le lesioni sono vaste e profonde.
Antitetanica o antirabbica (a giudizio medico)
Zecca a digiuno
Zecca sazia
Eritema migrante a “occhio di toro” (eyebull)
 
Utilizzare una pinzetta
 
Afferrare la testa della zecca il più
vicino possibile alla pelle
 
Tirare verso l’alto senza
oscillazioni della pinzetta
 
Se rimane la testa bisogna
rimuoverla con ago sterile o con le
pinzette
 
Disinfettare la pelle con alcool
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