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PROBLEMA CANI MORSICATORI 4.500.000 morsi medica

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PROBLEMA CANI MORSICATORI 4.500.000 morsi medica
07/05/2014
PROBLEMA CANI MORSICATORI
• USA: 53.000.000 cani, 4.500.000 morsi
all’anno, solo il 17% sottoposta a visita
all’anno,
medica (400.000 morsi/anno)
morsi/anno) (AVMA, 2001)
• ITALIA: 70.000 morsicati all’anno,
circa 1 morsicato/1000 persone
(Lasagna e
Mantovani, 1999)
DIMENSIONE ECONOMICA PROBLEMA
• servizi ospedalieri di pronto soccorso,costi
•
•
•
•
assicurativi, costi ausiliari (abiti strappati etc.)
normativa antirabbica tuttora vigente
(RPV: DPR 320/54, Artt.83Artt.83-92)
Complicanze traumatiche
Infezione locale (5% dei casi) e generale
Trauma psicologico (bambini), zoofobia
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ETA’ MORSICATO
• Rischio di morso denunciato ai bambini
(spt età compresa tra 5 e 9 anni): 22-3 volte
maggiore rispetto ad altre fasce di età
(Overall, 2001)
• 45% di bambini di età compresa tra 4 e 18
anni è stata morsicata (Overall, 2001)
Le caratteristiche dei morsicati
Bambini maschi sotto 10 anni (48,2-48,9 % tra i 5
e 9 anni.)
in casa (difesa del territorio) o in visita da amici o
vicini, mentre ci stanno giocando, lo colpiscono o lo
svegliano, con culmine nel pomeriggio (tardo pomeriggio–
inizio serata con assenza assoluta notte ) nei week–end del
periodo estivo
Trattamento in
ospedale
Bambini sotto i 4 anni e anziani oltre i 76
Esposizione doppia rispetto agli adulti.
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ETA’ MORSICATO
• Altra fascia di età a rischio maggiore di morso
denunciato: anziani di età superiore ai 70 anni
(AVMA, 2001)
• Indagine telefonica: vittima più frequente dei
morsi di cane è un adulto, ma il morso al
bambino è sottoposto alle cure ospedaliere con
maggiore probabilità (Gershman et al., 1994)
cani di proprietà tendono a mordere alla testa
ed alla faccia
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Molto comuni le morsicature alle estremità del corpo
Randagi le preferiscono, specialmente le dita
TIPO E SEDE DELLA LESIONE
• Cane: mammifero eterodonte
• Lesione da morso: ferite da punta (canini) e
taglio con ferite da lacerazione, graffio,
trascinamento (Kneafsey et al., 1995)
• Fattori fisici che influiscono sull’entità del
danno: dimensioni aggressore, età, struttura
mandibola e struttura fisica (Overall, 2001)
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I cani morsicatori
LA RAZZA NON E’ UNA DISCRIMINANTE VALIDA
I danni da un attacco “saltato”
verso il volto o il collo maggiori
rispetto attacco a terra
Potenza morso cane “medio”: 60 kg/cm2
Labrador: >70 kg/cm2 Mastiff, Rott: 140 kg/cm2
Cane
P.T.
ROTT.
Uomo
PIT
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Forme di aggressività implicate nelle morsicature
(ordine decrescente)
1)da paura 2) da dominanza
3)da possesso 4) da protezione
5) intraspecifica 6) da irritazione (punizione e dolore)
7) da predazione
(A.V.M.A.)
Il cane di casa è responsabile nel 25 % al 33 % dei casi.
Dominanza è diretta generalmente verso la famiglia
Se liberi : più aggressivi di quelli randagi se avvicinati, in
particolare in prossimità della abitazione.
Il randagio è solitamente impaurito ed è raramente
aggressivo se non infastidito.
“Malattia professionale” per:
Postini, impiegati letture contatori, ecc.
Accalappiacani
Veterinari e loro assistenti
Inservienti dei canili
Caratteristiche dei cani coinvolti in attacchi letali per l’uomo
Negli USA: pit bull e suoi meticci 41.6% delle 101 morti. Dal ’79 al
’88 la % di morti per attacco da pit bull è salita dal 20 al 62%
Frequenza delle razze:
1. Pit bull (e suoi meticci)
2.Rottweiler
3.Cane da Pastore Tedesco *
(Sacks)
* Lupoidi : confusi con il Cane da Pastore Tedesco!
La maggior parte degli attacchi letali, coinvolge solitamente cani
di proprietà e
cani di grande taglia,
spesso addestrati
per guardia
o difesa personale
(Harris, 1974)
Negli attacchi mortali verso gli esseri umani sono
coinvolti due o più cani in circa il 50% dei casi
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MINISTERO DELLA SALUTE
ORDINANZA 6 agosto 2013
Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela
dell'incolumita' pubblica dall'aggressione dei cani.
Il proprietario di un cane e' sempre responsabile del
benessere, del controllo e della conduzione dell'animale e
risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o
lesioni a persone, animali o cose provocati dall'animale
stesso.
2. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane
non di sua proprieta' ne assume la responsabilita' per il
relativo periodo.
Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali
o cose il proprietario e il detentore di un cane adottano le seguenti
misure:
a) utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a
mt 1,50 durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei
luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate
dai comuni;
b) portare con se' una museruola, rigida o morbida, da applicare
al cane in caso di rischio per l'incolumita' di persone o animali o
su richiesta delle autorita' competenti;
c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
d) acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue
caratteristiche fisiche ed etologiche nonche' sulle norme in vigore;
e) assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle
specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al
contesto in cui vive.
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Sono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani, in
conformita' al decreto ministeriale 26 novembre 2009, con rilascio di
un attestato di partecipazione denominato patentino. I percorsi
formativi sono organizzati dai comuni congiuntamente ai servizi
veterinari delle aziende sanitarie locali, i quali possono avvalersi
della collaborazione dei seguenti soggetti: ordini professionali dei
medici veterinari, facolta' di medicina veterinaria, associazioni
veterinarie e associazioni di protezione animale. Il comune, su
indicazione del servizio veterinario ufficiale, individua il
responsabile scientifico del percorso formativo tra i medici
veterinari esperti in comportamento animale o appositamente formati
dal Centro di referenza nazionale per la formazione in sanita'
pubblica veterinaria, istituito presso l'Istituto zooprofilattico
Il medico veterinario libero professionista
informa i proprietari di cani in merito alla
disponibilita' di percorsi formativi e,
nell'interesse della salute pubblica, segnala
ai servizi veterinari dell'azienda sanitaria
locale la presenza, tra i suoi assistiti, di cani
che
richiedono
una
valutazione
comportamentale in quanto impegnativi per
la corretta gestione ai fini della tutela
dell'incolumita' pubblica.
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A seguito di episodi di morsicatura, di
aggressione o sulla base di altri criteri di
rischio i comuni, su indicazione dei servizi
veterinari, decidono, nell'ambito del loro
compito di tutela dell'incolumita' pubblica,
quali proprietari di cani hanno l'obbligo
di svolgere i percorsi formativi. Le spese per i
percorsi formativi sono a carico del
proprietario del cane.
I servizi veterinari, in caso di rilevazione di rischio
elevato, stabiliscono le misure di prevenzione e la
necessita' di una valutazione comportamentale e di un
eventuale intervento terapeutico da parte di medici
veterinari esperti in comportamento animale.
I servizi veterinari detengono un registro aggiornato
dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressivita’
I proprietari dei cani inseriti nel registro stipulano una
polizza di assicurazione di responsabilita' civile per
danni contro terzi causati dal proprio cane e applicano
sempre al cane, quando si trova in aree urbane e nei
luoghi aperti al pubblico, sia guinzaglio sia museruola
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LEGGE REGIONALE 17 febbraio 2005, n. 5
NORME A TUTELA DEL BENESSERE
ANIMALE
Art. 4 - Norme tecniche di attuazione
b) i criteri per la classificazione del rischio
provocato da cani con aggressività non
controllata ed i parametri per la sua
rilevazione, nonché i percorsi di controllo e
rieducazione dell'animale ai fini della
prevenzione delle morsicature di cani di
proprietà
Delibera regionale n. 647/2007647/2007- Indicazioni tecniche in
attuazione alla L. R. 5/2005 relativa alla tutela del
benessere animale". ( cani con aggressività non controllata,
circhi e manifestazioni popolari con equidi)
Cane con aggressività non controllata
Per cane con aggressività non controllata si intende
l’animale che, non provocato, lede o minaccia di ledere
l’integrità fisica di una persona o d'altri animali
attraverso un comportamento aggressivo non controllato
dal proprietario o detentore dell’animale.
I Comuni ed i Servizi Veterinari delle Aziende USL vigilano
per individuare la presenza di cani con aggressività non
controllata.
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Il veterinario AUSL a seguito di denuncia
morsicatura o richiesta di sopralluogo, si
reca presso il luogo di detenzione del
cane aggressivo ed esegue una
valutazione del rischio avvalendosi di
apposite tabelle.
Il rischio viene classificato secondo gradi di
pericolosità.
Grado O
•
Esito del sopralluogo favorevole, il cane
non viene considerato pericoloso
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Grado 1
• Obbligo di condurre il cane sempre con la museruola e il
guinzaglio nelle aree pubbliche o aperte al pubblico
• Obbligo di non lasciare il cane incustodito alla presenza
•
•
•
d’estranei
Obbligo di non lasciare il cane incustodito alla presenza
di bambini
Obbligo di applicare eventuali specifiche prescrizioni per
la messa in sicurezza di giardini o recinti dove è
detenuto l’animale
Eventuali ulteriori specifiche prescrizioni identificate dal
Veterinario Ufficiale
Grado 2
In base alla gravità del rischio rilevato e la grado di
disponibilità e di collaborazione del proprietario la
procedura di recupero comportamentale può
prevedere:
• Corso di rieducazione del cane presso un addestratore
riconosciuto condotto in stretta collaborazione con un
Medico veterinario esperto in medicina comportamentale
• Allontanamento temporaneo del cane, in accordo con il
proprietario, presso una struttura che garantisca una
detenzione e una terapia comportamentale adeguata
• Il Veterinario ufficiale ha il compito di effettuare al termine
del percorso una valutazione finale dei risultati per
verificare la capacità del proprietario nella corretta gestione
dell’animale
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Grado 3
Qualora il recupero comportamentale non dia esito
positivo e comunque per tutti i casi di comprovata
pericolosità il veterinario ufficiale può decidere la
soppressione eutanasica.
eutanasica.
Può avvalersi per la valutazione del caso di una
commissione di esperti composta dal Sindaco del
comune di residenza del proprietario, dal responsabile
del Serv.
Serv. Vet AUSL, da un veterinario indicato dalle Ass.
Animaliste nominato dal Comitato provinciale per la
tutela degli animali d’affezione.
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