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proprieta` dei materiali
PROPRIETA’ DEI MATERIALI Tutti i materiali sono caratterizzati da caratteristiche o proprietà particolari che ne influenzano l’uso. La conoscenza di queste proprietà, permette di utilizzare il materiale più idoneo per raggiungere lo scopo e l’impiego voluto. Quindi, si può affermare, che la scelta di un materiale dipende dalle sue proprietà, che si possono distinguere nelle seguenti: • • • • PROPRIETA’ CHIMICHE PROPRIETA’ FISICHE PROPRIETA’ MECCANICHE PROPRIETA’ TECNOLOGICHE PROPRIETA’ CHIMICHE Le proprietà chimiche riguardano la composizione chimica dei metalli e della loro struttura interna (distribuzione atomica, struttura cristallina,) ed il comportamento a contatto con gli acidi, con l’aria, con l’acqua ecc. PROPRIETA’ FISICHE Le proprieta fisiche di un materiale si riferiscono alle sue caratteristiche generali, in relazione agli agenti esterni, quali il calore, la gravità, l’elettricità, ecc. PROPRIETA’ MECCANICHE Le proprietà meccaniche riguardano la capacità dei materiali di resistere all’azione di forze o sollecitazioni esterne (pressione, urti, trazioni, ecc.) PROPRIETA’ TECNOLOGICHE Le proprietà tecnologiche mostranol’attitudine dei materiali a subire varie lavorazioni con cui vengono prodotti pezzi meccanici. Le proprietà di un materiale possono essere scomposte in altre sottoproprietà che vanno a caratterizzare il comportamento dello stesso materiale in base all’uso che ne viene fatto. La tabella che segue riassume tutte le proprietà e sottoproprietà di un materiale e la loro importanza al fine dell’uso quotidiano. PhD ing. Gino Lopardo Pagina 1 TAB BELLA A PROP PRIETA A’ DEI MATER M RIALI ANALIISI DI AL LCUNI ASPETT TI DELL LE DIVERSE P PROPRIETA’ Proprietà chimich he A. ressistenza allla corrosioone: è la caapacità chee ha un maateriale a nnon dar luoogo a reaziioni chim miche a conntatto con gli g elementi presenti neell’ambientee. La corrossione dei meetalli compoorta la disgregazion d ne della loro o struttura cristallina c a causa di prrocessi chim mici. Traa i metodi più diffussi di protezione dallaa corrosionne ricordiam mo la zinccatura, sia per imm mersione a caldo c che ellettrolitica, la verniciattura ed i rivestimenti coon materialee plastico B. Tosssicità : dippende dalla possibilità p c esso ha di formare prodotti noocivi quando che o reagisce ccon l’arria o con l’aacqua. Il piombo p ad eesempio è paarticolarmente pericolooso per la saalute, infattii gli ossidi di d piombo, se s inggeriti, possonno provocarre gravi dan nni. Le pentole in rame, a con ntatto con glli acidi della frutta o coon l’aceto foormano il verderame, che c ossico. è to Proprietà fisiche : Ai fini delllo studio deella Scienze e Tecnologgie Applicatte, le più im mportanti sonno: - Massa voolumica - Dilatazione termica PhD ing. Gino Lopardo o Pagin na 2 - Calore specifico - Conducibilità termica - Conducibilità elettrica - Punto di fusione Massa volumica: E’ il rapporto tra la massa di un corpo omogeneo ed il suo volume: ρ= M / V [kg/m3] Dilatazione termica: esprime le variazioni di volume di un corpo solido, non soggetto a sollecitazioni meccaniche sensibili, per effetto di variazioni di temperatura. La dilatazione può essere: - lineare (una dimensione prevalente come nei fili e nelle barre) - superficiale (due dimensioni prevalenti come nelle lamiere) - volumetrica (tre dimensioni prevalenti come nei solidi in genere) Prendendo in considerazione solo il caso della dilatazione lineare, un corpo metallico rettilineo di lunghezza L0, in seguito ad un aumento di temperatura ΔT, subisce un allungamento ΔL dato da: ΔL = αl · L0 · ΔT [m] dove αl rappresenta il coefficiente di dilatazione termica lineare (si ricava sperimentalmente). Il coefficiente di dilatazione termica lineare indica l’allungamento subito da un solido lungo 1 metro per effetto dell’aumento di temperatura di 1 grado centigrado (o di 1 Kelvin). Di questo fenomeno bisogna tener conto in tutti gli accoppiamenti dove entrano in gioco elevate temperature Calore specifico: è la quantità di calore che occorre fornire ad 1 kg di materiale, per aumentare la temperatura di 1 °C. Q = Cm · ΔT · M [J] dove Cm misurato in [J / (kg · K)] rappresentail “calore specifico”, Q la quantità di calore fornita al materiale, ΔT l’aumento di temperatura ed M la massa. Conducibilità termica : indica l’attitudine di un materiale a trasmettere il calore. Ciò si verifica all’interno di un corpo tra punti a diversa temperatura. Attraverso una lastra di Superficie S e di spessore s, tra le cui facce esiste una differenza di temperatura ΔT, nel tempo t passa una quantità di calore Q dato dalla relazione: Q = (kt · S · ΔT · t) / s [J] dove kt misurato in [(J / m · °C) · s] é il coefficiente di conducibilità termica. PhD ing. Gino Lopardo Pagina 3 Conducibiilità elettricca: esprimee l’attitudinee di un mateeriale a trasm mettere la ccorrente eletttrica. La resisten nza che un cconduttore oppone o al paassaggio deella correntee elettrica è direttamentte proporzion nale alla lun nghezza L del conduttorre stesso ed d inversamen nte proporzzionale alla sua sezionee trasversalee S: R = ρ · L/S [Ω] dove ρ = R · S/L è la resistività, r c la resisstenza offerrta da un coonduttore aavente sezion cioè ne e lunghezza unitaria L’inverso della d resisteenza esprim me la conduccibilità elettrrica del matteriale: Ce = 1/R R Punto di fusione: f è laa temperatu ura alla quale un materiale cominciia a passare dallo stato solido allo stato liquid do. Nei metallii puri e in alcune a leghee la fusione (e la solidifficazione) avvengono a a temperaturra costante. Proprietà meccan niche Per proprieetà meccaniica si intend de l’attitudin ne dei materriali a resisttere a solleccitazioni esterne che tendon no a deformaarli. Per detterminarle si s ricorre a pprove di lab boratorio, tuutte effettuatte con procedimen nti unificatii dalla norm mativa europ pea EN UNII. Le principaali sono: a) resisten nza meccan nica b) durezzaa c) resilienzza d) usura La resisten nza meccan nica è la cap pacità di un n materiale di d sopportarre sollecitazzioni esternee che tendon no a romperlo o o deformarrlo. Si possono o avere solleecitazioni sttatiche o din namiche, quuelle statiche, sono appplicate gradu ualmente neel tempo men ntre quelle dinamiche d s sono applicaate in un tem mpo molto breve. b Per le solleecitazioni sttatiche possiamo dare la l seguente suddivision ne: • resiistenza a traazione o coompression ne • resiistenza a fleessione • resiistenza al taaglio • resiistenza a torsione • pro ova di durezzza (Brinelll, Vickers, Rockwell) R PhD ing. Gino Lopardo o Pagin na 4 Trazione o compressione Il corpo subisce uno sforzo di trazione e/o compressione quando le forze esterne applicate sono parallele alle fibre assiali. C’è trazione quando le forze tendono ad allungare le fibre, viceversa se c’è compressione. Flessione Si ha invece sforzo di flessione quando le forze esterne agenti ridotte ad una coppia di forze. Con coppia indichiamo due forze uguali ed opposte agenti su rette d’azione diverse e parallele, distanti fra loro da una grandezza detta braccio. Taglio Il provino si taglia quando le forze applicate, opposte tra loro si riducono ad un'unica risultante, il tutto in una sezione trasversale passante per il baricentro del pezzo. Torsione Il provino è sollecitato a sforzo di torsione se le sezioni trasversali rispetto l’asse saranno soggette a rotazione Durezza La durezza rappresenta la capacità di un materiale di resistere alla penetrazione da parte di un altro materiale più duro. PhD ing. Gino Lopardo Pagina 5 Le misure di durezza più usate in campo tecnologico si ottengono con le prove di: Durezza Brinell (penetratore sferico); Durezza Vickers (penetratore a piramide); Durezza Rockwell (penetratore a sfera o cono) Quando il materiale è sottoposto a sollecitazioni dinamiche abbiamo le seguenti prove: Resilienza È la resistenza che un materiale oppone ad una sollecitazione impulsiva, come un urto. Usura Possiamo definirla una forma di logoramento da parte del materiale, cioè la perdita di materiale per distacco di particelle, che si manifesta quando organi meccanici in movimento sono a contatto tra loro. Quando un componente meccanico è sottoposto ad una serie di sollecitazioni dinamiche si ha una forma di usura causata da una sollecitazione a fatica. Le sollecitazioni periodiche affaticano il materiale fino a portarlo alla rottura. Per esempio se si flette in continuazione un filo di acciaio sempre con le stesse forze dopo un arco di tempo il filo si rompe. Il limite di resistenza a fatica di un materiale è più piccolo del limite di resistenza dinamica che a sua volta è più piccolo del limite di resistenza statica. Possiamo scrivere: Rsollecitazione a fatica < Rsollecitazione dinamica < Rsollecitazione statica Il simbolo” < “equivale a dire “minore” PhD ing. Gino Lopardo Pagina 6 Proprietà tecnologgiche Le propriettà tecnologiiche definisscono l’attitu udine dei materiali a deeterminate lavorazioni,, di cui le principali sono: s a) Colabiliità b) duttilitàà (trafilabiliità) c) malleab bilità d) estrudib bilità e) piegabillità f) imbutib bilità g) saldabillità h) tempraabilità i) truciolab bilità ecc. PhD ing. Gino Lopardo o Pagin na 7 Colabilità : è l’attituddine di un metallo m allo stato s liquido o, a riempirre bene la foorma in cui è versato, producendo prodotti pprivi di difettti. Materiali colabili: c - gh hisa, zinco, piombo, brronzo. Materiali non n colabilii: - acciai ( rimangono r t a di fusione) allo stato pastoso alla temperatura Duttilità : è l’attitudinne di un maateriale a lassciarsi trasfoormare in fiili sottili. Materiali duttili: d - accciai con carb bonio a perccentuale miinore del 0,3 3%; metallii nobili, ram me, ottone, alluminio, piombo. Materiali non n duttili: - ghisa PhD ing. Gino Lopardo o Pagin na 8 Malleabiliità : è l’attittudine di un n materiale a lasciarsi trrasformare in i lamine soottili. Materiali malleabili: m - acciai a baasso tenore di carbonioo, metalli no obili, stagnoo, leghe legg gere. Materiali non n malleab bili: - piomb bo Estrudibillità : è l’atttitudine di un materiaale ad assu umere una determinata d a geometriaa della seziione quando siaa spinto attraaverso un fo oro opportu unamente saagomato di una u matricee. Materiali estrudibili: e - acciai a basso tenore di carbonioo, leghe legg gere. Materiali non n estrudiibili: - ghisaa. Piegabilitàà : è l’attitudine di un materiale m a lasciarsi l pieegare senza difficoltà. Materiali pieghevoli: p - acciai a baasso tenore di carbonio o, leghe legg gere. Materiali non n pieghevvoli: - ghisaa, acciai tem mprati. PhD ing. Gino Lopardo o Pagin na 9 Imbutibiliità : è l’attittudine di un n materiale già g prodotto o in lamieraa, a lasciarsi formare a freddo f per ottenere co orpi cavi, coome recipien nti. Materiali im mbutibili: - acciai con n basso teno ore di carbonnio, acciai inox, rame, ottone, allu uminio, piombo. n imbutib bili: - ghisaa Materiali non Saldabilitàà : è l’attitu udine di un materiale m ad d unirsi con un altro di uguale o diiverso materriale, mediaante fusione. s - acciai a , legh he metallich he. Materiali saldabili: Materiali poco p saldab bili: - ghisa,, bronzo. PhD ing. Gino Lopardo o Paginaa 10 Temprabiilità : è la caapacità che hanno i meetalli e le leg ghe metallicche di cambbiare la prop pria strutturaa interna a seeguito di risscaldamento o seguito daa raffreddam mento. Materiali temprabili: t - metalli no obili, rame, ottone, allu uminio, piom mbo. Materiali non n tempraabili: - acciaai con carbo onio< 0,3%;; Truciolabilità : è l’atttitudine di un u materialee a subire laavorazione con c asportaazione di tru uciolo, mediante utensili u da taaglio. : - acciai al piombo,ghiise grigie, bbronzi e legh Materiali truciolabili t he leggere. Materiali non n truciolaabili: - ghissa bianca, accciai tempraati. PhD ing. Gino Lopardo o Paginaa 11