Osservazioni generali di psicotecnica sulla selezione dei piloti di
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Osservazioni generali di psicotecnica sulla selezione dei piloti di
Osservazioni generali di psicotecnica sulla selezione dei piloti di aviazione l') DI AGOSTINO GEMELL I O. ~'. M. RIASSUNTO: L'A. in questa rassegna critica tende a mostrare come llc11a dl'tcl'miwlzioue dci mczzi eli selozione dei piloti di 3.\'iazione 11011 si. 80110 futti, dopo la guerra, grandi Ilrogressi e come ciò ~ d()yuto al fatto che gli Jlsicologi hauno qua!:'!) totalmente e bi tutti i pucsi tr:l8('UI'[\ to questo problema, ovvero non fu fono nei ,'ari paesi clliamnti a far p:\1'le delle commissioni detcrm.inatriei dei criteri dn a-dottarsi nella. selezione dei piloti. Per ùimostrare ciò e per iuclicare qua,1i criteri debbono presiedere alla scelt..'l Ilei teRtl di selezione elei piloti, l'A. mette in luce il punto di vista della ricerca p~irotlleniea e qutlli sono i problemi ehe In psicotecnica J nel capitolo della selezione dei piloti, deve proporsi. Infine l'A. L1. un'llceurnta e minutn cl'itie.a. elei criteri di selezione adottati in Hnlin con il R. Decreto 11 gennaio U)25 N. 356 e col R. Decreto 23 gennaio l!J27, N. 325 e dimostro como tali criteri debbono cssere riveduti 8ullo base dei risultati della moderna psicologia. j Dopo la guerra lo studio psicofisiologico dei piloti di .viazione è stato quasi completamente lasciato da parte o, almeno, è ben scarso il valore delle pocbe ricerche delle quali si è data notizia . vesl'o. siziono ,'ritica dei dati raccolti sino al 1920, pressocbè completa, dataci da Piéron (I), Dockeray e lsaac (2), Henary (3). mostra quanto mntC'riRlc prezioso si era raccolto in occasione della guerra; successivamente non si è fatto quasi che dare sistemazione ai dati raccolti (4) poco aggiungendo di nuovo eli qualche importanza. Il 1'1'0- C·) Comunicazione presenta ta al Cangl'esso dell' «( Associazione Ttnliltnn. di Aerotecnica », Torino, Sftt. ] 928. (Il Année psychologique, voI. XX!, 1920. (2) Jonrnal of comparative Psychology, volo I, n. 2. (3) Schriften ZUl' Psych . del' Berufseignung, H. 8 . 1919; H . ]2, 1920. (4) Ricordo, tra gli altri, il volnme di Hv.Rf.rrzKA, Fisiologia ed aviaz-ione, Bologna, quello di CA8ARlNr, La scelta (lei piloti pel' la ,/o ll'[la:ione neJ'ea, Roma, ] 925, llOPEWELr. BADER, i lvifltioll medicine, Baltimorc, 078 " L'Aerotecnica" - Giorntile ed Att. blema però è tutt'altro che clliuso e di recente M. Flack (che già nel passato ad eSRO ha apportato notevoli contributi) è ritornato snll 'argomento (1), impugnando alcune delle conclusione che in generale sembrano accettate dalla maggioranza degli studiosi. Soprattutto non PIIÒ essere riteuuto risolto il problema dai cultori di psicologia; noi vediamo trattato il problema deUa selezione dei piloti di aviazione quasi esclusivamente da fisiologi o anche da clinici, il che vuoI dire in modo iusoddisfacente. Iufatti costoro so""i'i"o - preoccupati, e giustamente, di esaminare i piloti dal punto di vista delle condizioni organiche j ma poi non solo non SODO al COl'rr.nte de1la ricchissima esperienza psicotecnica, ma soprattutto non possono, per ragione rlelPorientazione della loro coltura, rendersi conto del comc si pone il problema deUa selezione psicologica ; cos~ Don deve far meraviglia se fisiologi e clinici sono arrivati a CODclnsioni che sono, per gli psicologi, inaccettabili, ovvero se trascurano di applicare quei metocli che la moderna psicotecnica ci ha dimost.rato di grande valore (2). 1926, oltre ad un infinito numaN di pubblicazioni minori di vnlore inegun.le. I lavori compiuti dai tedeschi vedansi riassunti in; BENARY, Kno~· F&J.U, STERN, SELZ: U nt6rsl/cluwgell. iihe1' die PS.llc1lische Eigmw[1 e1UIl }'l11!1ditl/st, in: Scbriften zur Psychologie del' Berllfseignung, H. 8; BNNAlty, Ku,r~er B61'if.lht uehel" A,'bette,. z" EigPlllngprilfllllgeltfa,' Fliege,., ibid, H. 12. I lavori compiuti dagli inglesi vedausi riassunti in : Th6 medico l PI'Obleln 01 Flyiny, MedicaI Research Counoil, Spacial Report, Sel'ies n. 13. I lavori compiuti dagli americf\lli, oltre che ileI sopnwit,nto volume di BAUEll, vedansi riassunti in; Air service Medica l (Air Service Divisioo or Military Ael'.JIHlUt,ics), W,~shiugtou D, C., Per i lavori francesi, oltre alla sopracitatn. rassegna. del PIERON, si vegga: Comptes rendues de la Société <1e Biologie, Tomo 32, f. 18, 19. (1) Jlan and tlte Maohi1l6, Lectnre to the Royal Ael'onautical Society, lO Mareh 1927. (2) Sool'l'endo 1110 letteri\tura. si possono Taccogliel'o copiose prove di questa. stra.na. situazione di cose, per la quale alcuni fisiologi prendono a. risolvere problemi di psicologia, Questo fa. pal'e rilevare Piél'l)o oelll\ sun. 8opl'acitata. rassegna. critica (Aonée psychologiqu e, voI. XXI, 1920). II Piéron già ilei 1919 in una discussione tenuta alla Societé de Biologie aveva ft"tto rilevare la necessità dell' impostaz ione del problema dal dell'Associazione Italiana di Aerotecnica 579 Ora i due plUlti di vista dai quali i piloti di aviazione debbono esaminati c i due punti di vi:sta dai quali i criterI e i metodi di selezione debbono essere applicati, l'esame deU'organismo e l'esame dell'attività psichica, sono ambedue importanti, anzi si completano e si integrano così che trascurare l'uno di essi vuoI dire esporsi a gravi insuccessi. lo mi propongo qui di mostrare la importanza e il significato del punto di vista psicologico, limitandomi a esaminare il problema da un punto di vista generale. Ulteriori conh-ibuti allo studio dei singoli metodi di esame e alla discussionc del valore dei loro risultati saranno oggetto di uJ teriori note (1 ). eSSf!l'~ puoto di vistn. psicologico (Comptes rendnos de la. Societé de Biologie, T. 82, n. 19, p. 676 • Rgg .). Per ciò che l'iguanll\ JI Ita.lia potl'6bb~l'o essere citati, n. conforto di qt1A.oto 110 affermato, htvod di fisiologi cbe, non avendo una esatta cUlIoscenz;a del punto di vista psicologico, contengono affel'll1Rzioni che non possono non suscitare sorpresa. nei cultori di psicologia. BaAti citare un solo esempio: un fisiolo~o ~tl un plttologo, uomini peraltro eminenti, si sono applicati a. delermin;ue il tempo minimo di percezione, trascura.ndo da. un canto gli studi lIumerosissiulÌ sui cosidetti tempi di reRziano 6 dall' altro canto quelli 8ui tempi di discriminazione pel'cett.iva1 Mrivando cosi n. risultati numerici inammissibili. Basta poi scorrer~ i dne sopracitnti volumi, quello deill Herlitzka, e più ancoln. quello del Cnsadlli, per constatare come questa. inadeguata. ed incompleta conoscenza dei mctodi, della letteratm'a, dei risultati dell'indugine psicologka pesi gravemente su ciò che vien detto. Come cOllseguenzR gl'ave di tale inadeguato m. ,do di procedere sono le insufficienze dello « PJleuco delle impt!lfezioni ed infennità che sono caU8a di 11labilità (tI pilotayyin"1 annesso al R. Decreto Il gennaio 1925 1 n. 316 pelo la llfivigazione aerea. E si capisce: che io sappia. non un solo psicologo fn interpellato per In. compilazione di tale elenco. Ma. di ciò più avanti. (I) Sono in corso di stampa i segnenti lavori : Il l'al(}J"e p8lcotecnico dei. tempi di. reaeiune, Archivio di scienze biologiche, volume ill onore di F. Bottazzi; NuoL'e "jce)"che sulla perce~ione dello spostam.euto di p08izione del pl'lp/'iu corpo iI~ ordi'ltl {tUtz IIviazioue in: Jonrnal de psycho logie normale et patl.lOlogique. In più di uno scritto IDi sono occupat.o della. selezione dei piloti di aviazione. Ricordo i seguenti: 580 " L' Aerotecnica " - Giornale ed Atti Per comprendere il valore e il significato dell 'esame p8icologico rlei piloti di aviazione e per determinare quali compiti ci dobbiamo pl'uporre con esso, conviene premettere un 'osservazione generale. Se traRcnriamo di considerare quelle anomalie, imperfezioni. o malattie, in una T'arola tutti quei fatti patologici che sono constatabili con i mezzi usati dalla clinica medica, ovvero daUa chirurgia generale o speciale e che possono senz'alh'o rendere inabile un pilota d'aviazione al suo compito, possiamo riassumere i compiti che ci si propone nel! 'esame di idoneità del pilota ai seguenti: Dal punto di vista fisiologico deve essere esaminato il normale funzionamento: a) degli organi di senso; b) del sistema nervoso; cl deU 'apparecchio l'espiratorio; ,z) deU 'apparecchio cardiovascolare. Dal punto di vista psicologico dehbono essere esamiJlati: a) i processi di percezione j b) i processi di coordinazione psicofisica delle rcu7.ionÌ eli movi mento; c) le reazioni emotive. Da questa scheletrica enumerazione appare evidente che m('· diante l'e~:ìatne psicologico !:li compie una selezione positiva, ll1entl'(' eon l'esame fisiologico f'li compie Ulla selezione negativa; e cioè, mell· Sull' applica,eione dei metodi psicojisici all' eSaUt6 dei ca1làidot-i alla aviazione militare, ill Rivista di Psicologia : agosto ]917. IJes lI/éthorlclJ psychophY8iqlteB et t'e,ramen dfB caJldidats à l' nviation 1nilitaire, in: A 1'chi ves italiennes de biologie, t. LXVII, fase. II. Sulla composizione del sangue degli aviatOl';, in Bollettino Istituto Siel'otcl'apico milnnclfl'. 00 vembl'e 1917, Le sang des aviateu1's1 in Archives itR!iennes de biologie, t. LXVII: fasc. II. l ,'eattivi psicologici pe')' la scelta del pel"so,wle IILil itaTe navigante, in Rivista di psicologia anno XIV, n, 5-6. r.a percecezione della posizioue del nostro corpo e dei Blioi Bpostamenti. Oonh'ibutn alla. psicoflsiologia degli (wiato)'i, in Al'cllivio it,.liallo di psicologia anno I, fasc, 1-2, E,cerclle sulZ' attenzione, nota l'l'ima, ibid, RiM81wlo di alclwe indagini SUU(L psico.!isiologùr. degli aviat01'i cOIILpi"te "eI LafJoratorio di psicofisiologia del Oomando Sup'remo del R. E., Giornale di Medicina militare A. 67, fasc. J. del!' Associazione ItaUana di Aerotecnica 681 tre nell 'esame dell 'organismo si tratta di eliminare dal pilotaggio gli individui che non presentano un minimun di buona conformazione e <li regolare funzione di quei sistemi e di quegli apparecchi il giuoco dei quali è in modo speciale richiesto nel volo, invece con I ','same psicologico si tratta di individuare quei soggetti che hauno quella somma di attitudini e di disposizioni psichiche al giuoco coordinato delle quali è affidata l 'esecuzione di quelle particolari e compiesse attività che si richiedono nella guida di un aeroplano. Il che flppunto si idcutifica con uno dei due compiti della psicotecnica (1), ossia la selezione, con la quale precisamente ci si propone di fare la scelta degli individui adatti per determinati compiti o lavori o carl'io'" (2), ossia fornire i dati di fatto per la scelta dci soggetti migliori. Questa tic]ezionc importa due ordini di indagini: 1) In primo luogo mediante l'analisi di una determ.inata ,,>:0fossone o di UllO speciale compito si ùeve detcrminal'l~ quali sono le attitudini richieste per I 'psprcizio di quella determinata profCl:)sione o di quello speciale compito; 2) In secondo luogo !:ii deve determina l'e quali sono i metodi che lHlrmettono di diagnosticare se in un l:ioggetto vi 1;0llO queste qualità. Da tutto ciò appare evidente che il compito che ci .i prvi'one nella !:ielczione è p<?sitivo. Ora tutto que&to, trasportato nel C8mpc della selezione dei piloti di aviazione, vuol dire che, mentre il fisiologo e il clinlc-o lleU 'esame del pilota hanno un compito negativo, ossia debbono stabilire se la struttura e la funzione di un determinato organo o di no aparecchio o di un sistema è contenuta nei limiti normali, od anche I:.'C vi ~ un margine sufficientemente largo l'Cl' ritenere che l'organismo P(J~~à rispondere in moùo adeguato agli sforzi eccezionali ai quali può (l) Psicot.ecnica è P applicazione sperimentnle della. psicologia. a.llo studio dulie questioni indl1stril\li e prof~8siona.1i. Vcdasi per la defini. 7.ione della psicotecnioa: CI,APARÈOE, L' (wienla,tio,f, llJ"ofeRsionelle ; pago 16 j LIPMaNN, Der Bet1'ieb. p. 7 c specialmente: GIES.!!;, 7'lte01·ie dt:r Psyehotechnik . Braunschweig, 1925, V1EBElt, Praktische Psycltologie, Lcipzig 1927, MYERS, Industrial Psyclwtogy, London ] 926 1 (2) Quesh\ ò la definizioufI (ado ttata dalla ConferenZA internazionale di psicotecnica di Barcellona del 1921) della parola, convenzionalmente adottata, Sele,ione (Seléotion, Allsl6se). 582 " L'Aerotecnica" - GiornaJ,e ed Atti .s.el'e sottoposto in speciali circostanze, il compito dello psicologo è invece positivo j egli deve ricercare quegli individui che presentano determin~te e specifiche attitudini (1). Praticamente dunque, compiuto l'esame anatomo·fisiologico dei candidati al pilotaggio d'aviazione ed eliminati quelli che presentano alterazioni o insufficienze o disarmonie anatomiche o fisiologiche al di là di certi linllti ben determinati, bisogna scegliere fra tutti cOHtoro quelli che presentano in modo positivo le attitudini che uno studio preliminare ha determinato essere indispensabili pcr bene pilotare un apparecchio, .. . Tre ordini di problemi si pongono alla psicotccnjca eli aviazione, cioè: 1) fare l'analisi psicologica dei compiti ebe il pilota di aviazione deve svolgere, e ciò pcr determinare quali attitudini sono indispensabili e caratteristi cb e per la guida di un aeroplano. 2) Diagnosticare la esistenza di tali attitndini mediante alcuni testi che permettono di rilevare rapidamente la esistenza di tali attitudini in un soggett,·, e di determinare in quale grado egli possiede tali attitudini. (3) Deterrllinare se codeste diverse attitudini sono educabili e se si possono conservare. Poiehè la soluzione del secondo e del terzo problema dipende (1) Sono nozioni elementari queste per i cultori di psicotecnica, ma è necessario ricor,larle, sia. perchè non scrh-o solo per psicologi, S'A per cbè odIa lettnTa di pubblicazioni jlnlialle e atl'all iel'e sulla selezione dei piloti di aviazione si rileva. cbe codesti punti di vista e i l'Ìsult.a.ti eompiuti riei vari campi di essa sono ignorati. Tl'a tutte le innulll ere\'oli pubblicazioni di psicotecnica., ne iudit'o due le quali, sopra tutte le altre, hanno il merito di chinr.Hnente esporre questi concetti fondillUel1t::11i : L, WAI.TBER, i ,a, te~/tlloplJychologje (lu tl'Clvail industriel, Neuc1dltf'I, 1926 j FR, GJESE1 Thool'ie del' Psycltl/t('cll7l1k, Brnuuscllweig-, l !l25. J1 lettore italiano potrà leggere con molto fl'utto gli sCl'Ìtti, ('ome di consueto, lucidi e di grande va.lore. per le idee ~enernli eRJlI'eSElevi, eli S, DI~ ISANCTIS: Psicoloyia dellit ,'o/'azione, Ri vista di psicologil'l, 1919 ; Id. Orientamento professiollale, in: La difesa sociale, settembl''' 1922. dell'Associazione Italiana di Aerotecnica 583 dalla soluz:ione del primo, e perchè non si può proprio dire che fra gli autori vi sia accordo nella 811alisi dei compiti del pilota d 'avia~ zione, così ne segue che manca l'accordo nella soluzione degli altri due problemi. E anche' qui i) ritengo che la causa del mancato accordo sia da ascriversi al fai o{) che gli psicologi di professione, se si fa eccezione per gli Stati Dn: j di America (1 ) e un poco pcr la Ger- (1) Nell'apri le rlel Hl17, Con lachinnmtn. in guaITa degli Stati Uniti, gli Americani Ilon mobilitaroD" solo gli uomini. ma nuche tutte le forze clelia. scienza. Tra l'altro fu formato nn «Plt.'lc],ology Comiltee» fHcente p".rI6 del The Nnlio"al ReS6lf,rch Oouncil, ella ebbe il compito di fltudial'6 i vari problemi psicolngi<:i che la guerra. n~eva suscitato. Unn. cOlllpleta l't'la,ione del lavoro compinto dagli psicologi ò dat.o dal Re}101·t oj PsgelioloyU O{}mittee or NotiOl/lIl Ilt'se/l)'c/t Umlllf'it. Snll' organizzazione del sorvizio psicolngico tli gLlljlT:l. dI'gli Stllti Uniti d'America, veggnsi nnche: YtmKli:S, PS!Jcllolo!IY tllid Natiol/ul Serl'icf', Pay. ho\. Bn]J. val. XIV, n. 7. p. 389 e ss. ; S, L\NGFEf.n, Re/,o,'t 0/ file Secre/n)'.'! ol tTte .A me";cnn Psychol"y;cal .dssociatio,,,, ihitl. l'o!. XVI, n. 2, [J. 33, NclJn. Commis~ione si fl'OVArono insieme: Yil:ltK":I!'. CAT1' Jo;r,L, STANLf.;Y HALL, THOltNI>IKE, DIJGDE, FRANZ, \VIPPl.fo;, SEABRORE, WATSON ecc. Anche gli psicologi tedeschi hanno mosso le stesse lagnanze cùe !:li [>u8s0no fl1re per l' Itn I111 , 1I~ Francia e il Belgio, ma qmt!cuuo fl'a i migliori psicologi tedeschi ha potuto collabornl'e alla selezione del persodi guerra.. Veggasi il volume; Beitl'(iye zur Psycllolo(Jie des K,·iege,.s con cODtributi di PLAUT, LUDWIG, ScnicHE (Beihefte d. Zeits('hl'ift f. Psy('hologie, voI. XXI; PLAUT, ZIO' PS.'lchologie dea K,·;'egefs (n"} val. XX, fase. 3-4clelia. Zeitsc"rifl J. anyeI/J. Psyclwlogie), Nel voI. XIV: f.lSC. 8-4 e val. XV!, f;tsc. 36 della RtetSfL rivista sono rnccolti scritti di BENAH.Y, KIfON .F1'..f.U, STEZN, Sto;LZ, sulle 1I1'plitllzioni della. psicologia. nlh~ selezione degli R.vh~tol"i. Idl'6 dil'cttiv~ gent'1'Il1i 6 osservazioni sulla applicflzinue ci eli a. psiC'ologia in guerra ijj vegganu in! F. STEHN, Gedanke" und lleen:soJ'yUI.is/llioli nuf A ,.'}f'it8w i RseIlRc1u~ftliche Grill/d/age, Bel'I in, ] 917 . Unl\ ricca bibliogntfJ;l dei la\'ol'i pubblicati dlt psicolo/:i ~mlla Rtliez;une del personale cli gnerra è raccolto nell;\ l'i visttt: Psycholo(Jicnl Bu.lZeLin, voI. 16, fHSC. 2 j \' 01. J 5, fase. 5 e 6; nei P"oceedill(Ja ol 'hl' XXII ,Lj·nn. i.lfeetill.'l ..dll/el'. J>S!lclt . AssOcoCttion, ]()18 ti in LIPMANN, Rekl'lItiU1tn!J a1tf paychuf0!l;Rche Gl'lwdlcf{/e lZeitschrift f. flngt:w . Psyt:lI0Iogie, "te VoI. XX, fase. 3-4). 584 " L'Aerotecnica" - G10rnale ed Atti mania, non sono stati chiamati a dare il loro contributo allo studio dei problemi di aviazione. Valga a dimostrare questa affermazione una considerazione. Ho parlato di attitudini; questa espressione è assunta dai cultori di psicotecnica nel senso di disposizione naturale od acquisita a compiere un certo atto, a eseguire un Cfll"to compito, a sentire o :1 t'Nlgiri' in un determinato modo. Un 'attitudine è quindi ogni carattere fisico o psichico considerato sotto l'angolo visivo del renùimento. Le attitudini, secondo la nota classificazione di Claparède, (1) si possouo distribuire nelle seguenti categorie: l} J1ttitltdini sensoriali (ad esempio, l'attitudine a riconoscere un colore, la finezza deli 'udito, ecc., la capacità di attenzione seu80riale) j 2) attit1tdvni molrici (ad es., l'abilità o precisione a compiere un dederminato movimento) i 3) alli/udini intellettuali (ad es., la capacità di risolvere detenni- nati complessi compiti, l'attenzione intellettuale); 4) attitudini affettive (ad es., la capacità di inibizione dell'influenza emotiva sull'attività volitiva). Da questo quadro appare che, se si fa esclusione della maggio,·allza delle attitudini della prima categoria, nella quale troviamo quasi csclusivamente attitudini psico-fisiologiche, la maggior parte delle nttitudini delle altre categorie SOllO psichiehe. E , poichè sin qui gli stuùiosl di psicofisiologia applieata all 'aviazione si sono limitati allo studio di attitudini della prima categoria, non deve recare meraviglia se, scorrendo le operf' sopl'acitate ~lllla psico:fisiolo~ia deU 'aviazione, si è colpiti dalla povertà di osservazioni di analisi psico- logicil dri compiti del pilota. Passiamo ora ali 'esame dei dlle primi problemi sopra accennati. L 'esame del terzo problema rimando ad altro mio lavoro. Il primo problema suona così: Che COi::ia ci dice l '(ulalisi dell 'attiVI" Ìl del pilota durante il volo a riguardo delle attitudini chc il pilota ùi 8\ iazione deve avere' (I) Op. cit., pago 41. dell'Associazione Italiana di Aerotecnica 585 Richiamandomi ai miei precedenti lavori, parmi che le attitudini che si richiedono in un pilota si riferiscano ai seguenti campi eli attività psichica: l) percezione della posizione del ])roprio corpo e dell'apparecchio j 2) percezione del campo di volo e soprattutto attitudine a conservare e a rilevare i dati del monùo percetti vo ; 3) distribuzione dell'attenzione sopra i vari compiti; 4) coordinazione dei movimenti eel esattezza di realizzazione di essi j 5) adeguata re.istenza agli stimoli emotivi. Che queste siano le essenziali a.ttitudini elel pilota ci appare evi- dente se si considera che il compito del pilota consiste: l) nel manh'nere l'apparecchio nella linea e nella direzione di volo correggendo continu8numte quelle deviazioni che aH'apparecchio imprimono i vari fattori che agiscono su di e~o j 2) nel coordinare i vari disposi. tivi dell 'apparecchio per giungere a coordinal'e l'azione dei vari diHpositivi ai dati fornitigli sia dalla percezione del mondo esterno sia indicazioni fornitegli dagli strumenti di hordo. L'azione quindi d,'J pilota, tradotta in linguaggio psicologico, consiste llel l'accogliere (~a ll (· l,· pel'ce"ioni delle variazioni del mondo estemo o degli indici degli istrumenti di barela e nella determinazione c coordinazione di deter· lllifiati movimenti ai dati foruiti da tali percezioni Passiamo ora a11 'esame delle singole funzioni sopral'icortlate: l) Sono note le discussioni intorno ai dati sensoriali che entrano in giuoco nel controllo della percezione del proprio corpo e dell'apparecchio. Ed ò nota la soverchia importanza data da alcuni studiosi ai dati sensoriali forniti dal labirinto. Con ricerche accurate (' molteplici da me r csc di pubblica ragione sino dal 1920, ho dimostrato quanta poca importanza abbiano codesti dati forniti dal lahil'i!lto. (l) il Flack di recente ha confermato tali ri.ultati. (2) I (L) La lJerccziol.e della PQsiziolle tlf.ll nostro cfwpn e dei .'uwi sp,'sl/lllle-ntì, Archivio Ita.lil\nu di Psicologia, \"01. I, fusco 1. Piit recenti ed lllter ori ricerche SODO in corso di pubblicazione nel: JOlIl'DaI de psychologitj normale et pathologiq ne. (2) A(a1J lmd the .J!ltcliine , Royal Aeronautical Societ.y, lO IDm'w 1927. {)86 " L'Aerotecnica .. - Giornale ed Atti dati sensoriali che entrano come elementi costituitivi deUa posizione d~l proprio corpo e dell'apparecchio sono soprattutto i dati visivi, Pl:r l'iconoscendo l'importanza delle varie sensazioni cutanee e dei dati dell'l sensibilità muscolare, articolare e di quella che va sotto il nome di sensibilità profonda_ Oerto i dati forniti sia dalla sensibilità fiUscolarp" che dalla sensibilità. articolare, hanno »enza dubbio, nella rappresentazione della posizione del proprio corpo e deU'apparecchio che il pilota ha, un'importanza più grande di quella che esse hanno nella rappresentazione C'18 della posizione del proprio corpo ha l'uomo nella posizione normale (ritto, seduto, nel camminare); gli s~ostameDti, infatti, (' quindi le stimolazioni di questi campi sensoriali, sono più grandi, più numerosi e soprattutto differenti da quelli della posizione normalc j perciò tali dati vengono ad inserirsi nei complessi pCl'cettivi, e~('rcitando una particolare influenza direttiva sulle percezioni del pilo!:l. :Ilia, ripeto, il dato fondamentale è dato da sensazioni visive. Infatti basta navigare alclm poco in mezzo a nuvole di sufficiente densità o ~n strati fitti di nebbia per uscirne con l'apparecchio non in posizione normale e senza c}~':' il pilota se ne sia avveduto. L'esperienza può eSS"ro ripetuta in n'')do più dimostrativo, come io stesso ho più volte ~~tto, con apparecchi biposti e con doppio comando e bendando accuratamente gli occhi ad uno dei due piloti. Tolto il controllo dei dati \'i~ivi, è quasi annullata la percezione della posizione del proprio corpo. La prima indagine adunque deve essere rivolta all'esame delle attitudini pel'cettive, tra le quali il primo luogo è da dar"i ali 'attitudine pereettiva visiva. (1) 2) Alle varie Rtimolazioni sensoriali e ai complessi percettivi che si formano grazie ad essi, il pilota de\'e rispondere con adeguati (l) E bene fnr rilevare cile nell' elenco delle pt'ove nlle qu ,tli si sottopongono i piloti in Italia, in Francia, in Inghilterra. Bi parla sempre di tlSI~me degli organi di senso e della 10l'O funzione s6nsorinle; mai si parla dell' esame delle attitudini pel'cetti\'ej ad essa invece si fA. larga p",rtfl, come è giusto, in Germfmia e negli Stati Uniti d'America. Anche qni vediamo l' inflnenza della non adegmtht. CQllOSCeOza dei dati psicologicij il fisiologo non conosce che o l'gan i òi f;lenf;lO e l' RRpetto fisiologico della sensazione, nu\ ignora l' "SpllLLV p::Ilcologico e ltl lt:ggi psicologiche, sopra.ttutto quelle della percezione. dell'Associazione Italiana di Aerotecnica 587 lI10vimenti agendo sui vari comandi a sua disposizione. Traducendo tutto questo in lillg11aggio psicologico, possiamo dire che il pilota formula lIn giudizio di apprezzamento dei dati forniti (lalle stimolazioni sCllsol'iali e delibera C'd eseguisce diversi movimenti. rrutto q uesto però accade nel pilota nel periodo di addestramento, perchè ben presto si formano dei meccanismi automatici, grazie ai quali le reazioni di movimento sono assicurate, si fanno più pronte, più uni~ formi, più precise grazie ali 'entrare in giuoco dei 110ti meccanismi degli automatismi motori. Non già che questi movimenti automatici motori si facciano incoscienti, come tal uno ha di recente scritto pro~ prio a proposito deU 'istruzione dei piloti; ma avviene che i mDvi· menti, con] 'esercizio, si eseguiscono senza il C011corso cosciente delle rappresentazioni motrici; la coscienza si limita a constatare (e lo fa. in un Illodo superficiale) le sensazioni cenestesiche che riswtano dai llwvimenti compiuti, constata la successione e il ritmo <li queste sensazioni, e così riesce a controllare l'esecuzione dell 'atto e il suo adattamento allo scopo. La coscienza avverte quando qualcosa di anormale si verifica ed allora si fa vigile ed interviene correggendo. Normalmente tale coscienza clell 'esecuzione dei movimenti è così superficiale che di !:)iffatti movimenti si perde inunediatamente il ricordo tosto che sono stati eseguiti. Questo controllo assai superficiale della cOGcienza permette di rendersi ragione del fatto che non infrequcntementE' sono lat:iciati passare inavvertiti degli errori ovvero sono RV,"crtiti troppo in ritardo. Lo studio di questo meccanismo è stato fatto assai belle soprattutto nel! 'esame psicotecnico dei gnidatori di automobili, di locomotive, ecc. (1); è però ancora da fare per ciò che riguarda l'aviazione. Così avviene che, grazie alI 'esercizio, il pilota può eseguire i (l) Il KT.EMM ha fatto di recente eseguire ad \111 suo allievo li analisi accut"atl'\ di questo processo. Si vegga. del KU:MU, Die Bedeutllng cler pU80nlichM Gleichung fUr dI'm .Lenkerbel·uf, in: Proeeedings of VIII Congress of Psychology, pago 190 e BeitriiY6 filr I.JMkef·beru!, Psychot. Zeitschrift, \01. I, F. 6. Si vegga ancl1c, n. questo proposito, HALT.SAUER, Hist(}I·isch·kritiscll Bel'l"IIchtIW.'1 .c'IW}. F(~Merpl"ilflll1,g. ibid, voI. l, fase. 6, voI. II, fase. l; 8HEL1.0\V 11. M.c CAU.'I'RTt, Wo la a Good Motormau, ThE\ Persoooe1 Jourual, Volo VI, D. 5, 1928. 588 " L'Aerotecnica" - GiornlÙe ed Atti movimenti automatici che servono alla guidfl del suo apparecchio senza elle la coscienza apparentt"lllente entri in giuoco; solo le seDsc..zioni ccnesteslche servono ad avvertire elel come il movimento vienc eReguito e questo basta al controllo dell 'apparcccilio nelle condizioni normali di volo. Tutto ciò ha un grancle vantaggio; codesti movimenti, in apparenza automatici, vengono compiuti, come bene ha dimostrato il Treves nelle sue ben notc ricerche sullo sforzo muscolare, assai più facilmente c senza necessità di dispendio grande di energia. Dal sin qui detto risulta adunque che nella selezione psicotecnica dei piloti si deve, oltre ali 'esame cieli e attitudini pcrcettive (nel campo \'lsivo, tattilc. cenestesico). studiare come si i'ivo lgono questi automatismi motori e il grado di prontezza con cui vengono realizzati. 3) Di quale attenzione cleve "",cre fornito il pilota! Parlo di llttenzionc scnsoriale ed int('l1(~ttuale. Evidentf'lllf"nte i compiti dp} pilota a questo riguardo sono vari: egli deve distribuil'e la sua attenzione su vari compiti; soprattutto deve controllare la posizione èc:11 'apparecchio, eventualmente la rotta, il funzionamento del motore j deve distribuire la sua attenzione sui vari istrumenti di bordo e cleve continuamente correggere i movimenti clpi quali deve controllare i risultati· Di qui segue che egli deve essere fomito ,li una buona atr.'nzione distributiva olh·e che di un sufficiente gl'ado di resistenza attentiva. 'fale tensione dell 'attenzione deve durare per un tempo abbastanza lungo e in certi voli di hmga dnrata per ore. 4) La direzione del volo è il risultato di una serie ,li giudiZI e di apprezzamenti che il pilota deve compiere nell 'os.o:;ervare e nel rilevare il terreno sul quale vola; capacità di osservare le particolarità del terreno (fiumi, canali, villaggi, strade, elevazioni, ecc. ecc.), riconosciuti i quali, egli può dirigere il volo nella giusta direzione. Traducendo tutto questo in linguaggio psicologico, il soggetto deve essere fornito di capacità di osservazione (la Me,.kfiihiykeit degli psicologi tedeschi). 5) Infine è necessario nel Roggetto tlOa adeguata resistenza agh stimoli emotivi dell'Associazione Itolwna di Aerotecnica .. 689 . Non intendo, per le ragioni dianzi esposte, dare qui un esame par- ticolareggiato dei metodi che si debbono impiegare per l'esame di queste varie attitudini. Voglio !imitarmi a esporre alcuni criteri generali per la scelta dei testi che servono all'esame di alcnne attività fondamentali. Non sono infatti i testi che mancano; ve ne ha di ogni sorta; che anzi lIDO dei pericoli dena psicotecnica, tuttora in sviluppo, è dato dal fatto che troppi autori creano e descrivono testi nuovi creando anche confusione in nn campo nel quale è indispensabile avere unicità di criteri e di direttive; infatti i testi DOll sono che delle misure j importa quindi scegliere delle misure che possono essere accettate universaI mente; importa adunque scegliere, tra i molti testi in uso quelli che hanno efficacia di svelal'e con maggior grado di sicurezza nei sog- getti es~m.inati le attitudini richieste per l'esercizio eli determinati compiti. importa quindi stabilire in base a quali criteri deve essere fatta questa scelta dei testi. E l noto che i testi possono essere di due categorie : testi professionali e testi psicologici. Testi professionali sono le prove cbe hanno per pnnto di partenza la strnttura o il meccanismo della professione . Testi psicologici hanno per punto di partenza la struttura o il meccauismo psicologico dell'individuo. Lasciamo da un canto i testi psicologici propriamente detti (testi di intelligenza generale e testi di attitudine speciale) che qui non ci interessano. Occupiamoci dei testi professionali Quattro forme o modi di testi professionali vi hanno: (1) a) Testi sintetici bruti : con questi testi si riproduce esattamente in tntta la sua realtà complessa. e con i medesimi espedienti tecnici, l'atto stesso da compiere nella professione. I psicotecnici tedeschi hanno una spiccata preferenza per questo genere di (1) VedRsi: GIESE, Psychotechnisches Praktiktnn, Balle 1923 e BAUMDia BerufseigmmgsprUflmqen, Miinchen 1928 . Il Giese 1m, poi pubblicato i1 suo Handbuch ller Psyclwtltechnisches ]j)ign'lmgspr-iijutigim, Ralle, 1927 in cui i vari testi sono particoln.rmente ed ampiamente illuatrati. GARTNER, 690 " L'Aerotecnica" - Giornale ed Atti testi e, per limita l'ci alla selezione tli conduttori di veicoli, possiamo dire che i tedeschi li usano per esalllin,lre i conduttori di trams e di locomotive; essi hanno anche ideati teHti di questo genere per l'aviaziolle. (1) b) Testi sintetici analoghi. Questi testi sono fondati "ullo stesso principio sul quale sono fondati i testi sintetici bruti, ma, invece di riprodurre con il te.'5to, in modo esatto, l'operazione pl'ofes· sionale, questa viene imitata soltanto in un certo grado. Pure questo metodo è tL,ato con preferenza dagli psicotecnici tedeschi. Ad esempio da Schulte e da ICletum nella selezione di guidatori di veicoli veloci. c) Testi analitici . Qnesti testi sono stati costrutti decomponendo la professioni nelle sup operazioni elementari; i testi con i quali si deve diagnosticare l'attitudine dei soggetti nel compiere queste operazioni elementari pos!'wno essere O riproduzione esatta di una di queste operazioni elemcntal'i ovvero operazioni analoghe. Questi metodi sono preferiti dagli psicotecnici inglesi e francesio d) rresti empirici. Codesti testi Rono creati senza tener conto deli 'aualif'i dell'operazione che si intende esaminare. 1Jo spicologo crea questi testi poggiato sul suo intuito o su dati empirici. Poichè naturalmente Hon bilsta creare il testo, ma bisogna saggiarlo, ossia stabilire se (~ei soggetti (dei quali già si sa che sono buoni e che danno buoni risultati nella realtà) presentano, all'esame con questi testi, un 'alta correlazione fra il testo c la p!"ote:ssione O il mestiere per il quale si vogliono selezionare i soggetti, senza preoccuparsi di sapere quali relazioni psicologiche ,,-i ha esattamente tra queRti testi e la tale o tal 'altra abitudine, così questi testi empirici una volta ideati debbono essere esaminati nel loro valore di applicazione. Sono dunque testi empiricamente trovati e perciò scientificamente coutI·oUati. Questa via è preferita da molti psicotecnici nord-americani ed inglesi, per le difficoltà di fare lIna esatta analisi dei compiti del lavoro .. TJ<l. mia esperienza mi ha fatto mettere da parte ben presto i te- (1) Unters/to/mllg8tt 11ebBI' ilie pS.l/dtische Eif/llnuy ZUIlt Flugdiellsl, (BI~ Ils!)/·". de,. Benljseiyllt,,,!f), NAltl', KRONFgLD, STI<:RN", S~LZ) (Sc/'I'{ften fIli' H . 8, H. )2). • " L'Aerotecnica" - Giornale ed Atti 691 sti sintetici bruti ed analoghi, ai quali ho fatto ricorso specie durante la guerra i e ritengo che il meglio sia adoperare testi analitici, non escludendo che talora l'esperimento possa far trovare, anche a caso, qnalche buon testo empirico, del valore del quale è possibile poi rendersi conto anche controllando i risliltati con quelli ottenuti mediante l'analisi dei compiti dell'aviatore· Però non bisogna assolutamente fidarsi dell'uno o dell'altro testo. E' invece opportuno usare più di un testo in modo da controllare l'uno con l'altro e da eliminare la cause di errori. Fra queste deve annoverarsi un infinito numero di cause accidentali che è difficile scoprire; ad es. il soggetto non ha compreso bene il compito che gli è stato assegnato; il soggetto non eseguisce con cura il compito i non mancano nemmeno le cause volontarie quando il soggetto si preoccupa o spera di poter ottenere un risultato che corrisponda ai suoi desideri. Di qui la necessità di mezzi di controllo vari. Raccolti i risultati con i singoli testi, è necessario determinare un buon metodo di elaborazione dei risultati ottenuti. Per fare questo si deve anzitutto avere una norma obbiettiva che serva in modo costante per la selezione e questa nOrma si ottiene esaminando con quel testo soggetti di riconosciuta bontà e capacità in guisa tale che essi presentino un 'alta correlazione tra la classificazione psicotecnica mediante quel testo e il valore professionale. Sulla base di questa norma obbiettiva vi possono valutare i risultati ottenuti applicando il testo ali 'esame del soggetto. Poscia i singoli dati così raccolti debbono essere riuniti perchè il risultato ottenuto con l 'applicazione di un solo testo non può avere alcun significato. TI buon pilota non è quello cbe ha questa o qnella attitudine in grado elevato, ma quegli ehe ha in tutte quelle attitu(lini che si ritengono essenziali un grado minimo di capacHh. TI modo migliore per OI'dinar~ questi dati, come io già da tempo ho suggerito, (l) è quello di ol'dinarli costmendo profili psicologici secondo il metodo di Rossolimo. (2) Si pongono cioè sulle ascisse i singoli testi e sulle ordinate i risultati di ciascun testo. E ' bene calco- (1) Vedi: Riasmnto di alc/l.,ae ind"gini Bulla psico./isiologia degli lIviatnri, Giornnle di Medicina Militare, A. 67, 1921. (2) Die P8ychQl. Pro/il., KIinik f. psyeh . und nervo Krankh., voI. VI, 1921, Deutsche Psychologie, Bd. IV, H. 8, 1926. " L'Aerotecnica" - Giornale ed Atti 592 lare i dati con i metodi dei perceutili. (l) Poscia si costruiscono con i percentili i profili così come ha suggerito C1aparède (2); e si ottiene una grafica, dali 'esame della quale si può immediatamente giudicare deU 'attitudine generale di un soggetto. Sono queste in fondo conclusioni ovvie per lo psicotecnico, ma chi scorre la letteratura della psicotecnica dell'aviazione, nota come tutto questo lavoro sistematico e metodico non sia stato fatto . Che valore possono avere dei testi se nOll si dà la dimostrazione: l) dell'alta correlazione tra classificazione psieotecnica e attitudine professionale 1 2) se i dati non vengono eleborati in modo sistematico e metodico e uniforme' Quello che è stato fatto, e assai bene, per altri campi (3), qni deve ancora e.sere completamente fatto. Esposti questi criteri generali, passiamo a esaminare quali testi è utile adottare. il profilo psicologico del pilota d'aviazione dovrebbe riuscire costitnito dai seguenti dati: l) testi riferentesi alla percezione; 2) testi l'iferentesi ali 'attività motrice; 3) testi riferentesi all'attenzione; 4) testi riferentesi all 'emotività. I. - Per ciò che si riferisce alla percezione, i testi dovrebbero dimostrare le attitudini del pilota a riguardo delle seguenti funzioni: (4) CLAPARÈDI~: Testes d'apf'iludes, AreI!. de psyeh. 1920, voI. XVII Pl'ofcssiolre1l6, pflg. 60. (2) Profils psychologiqltca, ecc. Arch . de Psycho1., Vo1. XVI. (3) Un esempio ottimo sotto ogni aspetto ci ha dato di recente il LAFlY: ha a6lcctiQ,. psychophysiolQgiquc des tTtlVailltmra: conilucteuys dca tram· lcays et d'autoblts, Paria 1927. Nello stesso moùo si dovrebbe procedere pelo i piloti di aviazione. (4:) Natul'nlmente io mi limito ad accennare i dati tlell' eSRme psico· tecnico, perciò non accenno a quegli esami che sono di competenza. del medico o del fisiologo . (1) e: L' oTie,~tatioll dell'Associazione Italiana di Aerotecnica 593 A. - Normalità degli organi della visione, con speciale attenr.ione alle seguenti anomalie: a) vizi ,li rifrazione. li pilota deve per lungo tempo osservare il fnnzionamento e le indicazioni degli organi di controllo del motore e dei vari strumenti che ha a bordo; perciò giustamente il Flack ha fatto osserv"'e nella succitata recente memoria (1) come vizi di rifrazione sono da questo punto eli vista assai dannosi; h) anomalie nella percezione dei colori debbono esscre motivo di eliminazione anche se in grado lieve e pa'rziale; c) anomalie nella visione stereoscopica debbono essere. pure causa di eliminazione, perchè possono essere fonti di gravi pericoli, specie nell'atterraggio. AI quale proposito è ntile richiamare l'atten · zione sui recenti studi di Langfeld (2) sulla acuità della visione binoculare, dai quali risulta come tale esame deve essere compiuto in c(\udizioni varie in relazione con l'influenza di queste suU 'acuità della "isione binoculare. B. - Esame della percezione nella luce diminuita o nell 'OSCUritA, al quale proposito è da osservarsi che non entrano qui in giuoco ~oltllnto i vizi di conformazione o le alterazioni deli 'apparecchio vili 0, 1lI8 fattori psicologici vari che condizionano quel processo che è stato chiamato. trasformazione» (Jaensch) della forma degli oggetti Il clei colori nel1e variazioni di intensità luminosa. Il prnblema np.lla sua "pplicazione all'aviazione è già stato oggetto di ricercbe da parte dcdi psicologi (3) ma non si può dire che esso è stato pienamente risolto; nuove ricerche sono necessarie in questo campo. C. - Capacità di rile\'are i dati percettivi (Mehrfiihigkeit degli psicologi tedeschi). Infatti i compiti del !pilota sQno sopratutto subordinati ai dati forniti dalla percezione visiva, in quanto la direzione o la orientazione è in funzione dei giudizi e degli apprezzamenti che il pilota deve formulare continuamente, dopo di aver rilev;lto i particolari dell 'ambiente in cui vola. (1) Mal~ (wd the Maohi"8, pago S. (2) Experiments 0" Binocular Visitlll. T,ans. of het Optica Society, VoI. XXVIII, n. 2, 1927. (S) PAIWY W. COBB, Da,I'k-Arlaption 10illt E.tpeciaL N~f6rence to tlte ProblenJ,s 01 Nightftyil.g, Psyclw1. Review, voI. 26, n. 6. M4 " L'Aerotecnica" - Giornale ed Atti D. - Capacltà di apprezzare la ·:;,tanza e la veh'itù ,legli oggchi mobili. Questo campo è stato oggetto di vaste ricercbe recenti, le quali (!iruo~f l'ano hH1~nzitutto quanto grandi siano le variazioni individ ..lali, (1) ma sopratutto come siamo di froute ad un processo percettivo in \!ìil i dati sensoriali vengono integrati grazie ad un processo di trasformazione. (2) E. - Percezione uditiva (sopl'atutto nell'apprezzamento di ritmi, come quelli del motore). F . - Percezione degli spostamenti del corpo (questa ricerca non è da fondarsi sull'esame del labirinto, quanto piuttosto sull'esame dei dati visivi, tattiIi, cinestesici). G. - Processi di riconoscimento visivo ed acustico. II. - Testi riferentisi all'attività motrice: 1) esallltildella faticabiIità (mediante l'analisi della curva ergografica) ; 2) suggestibilità motrice (mediante la quale è possibile avere un 'idea adeguata della capacità inibitrice del soggetto. Molti errori o manovre false sono precisamente dovuti a insufficiente inibizione); 3) tempi di reazione motrice (di questo farò ceuno più avanti) ; 4) preCISIOne nell'esecuzione dei movimenti (pure di questo deiibO fare cenno più avanti). III. - Testi riferentisi all'attenzione (e.>ame dell'attenzione di:ftusa sensoriale con stimoli acustici e visivi solo o variamente combinati). IV. - Testi riferenti..i a11 'emotività. Con questi dati deve esse!'e eosh'uito il profilo psicologico. Per poterlo costruire è naturale che prima debbono es"ere raecolili dati (1) Vedi le belle ricerche compiute sulle funzioni della. velocità degli automobili da.: PONZO, Vm·ia.eioni individuali e interindividuali negli apprezzamellti di velocità, Arch. Italiano di psicologia., \'01. VI, fase. II. (2) BROWN, Ueber gesehell6 Gescluoindigkeittw l Psych. FOl'BCh. voI. X, f. 1 e D&I\ILI'rZ, Beitrii!J6 zftr e:cpel'imentellen Unfersllcl!lwge" der Bewegungswaln'/lefuUltng, Indnstr. Psych. A, 5, f. 4 6 KUNZE, Die Wahrneh?nung von GeschloiudigkeitliindtH'uIIg, ibid. f. 3. del!'.A.sociazionB Italiana di Aerotecnica 595 che permettollo di determinare il valore dei singoli testi e si possa fare tra essi la scelta di quelli più adatti al bisogno, ossia che presentino il più alto grado di correlazione e la maggiore costanza con i dati forniti dali 'esame di piloti riconosciuti realmente idonei. Sarebbe troppo lungo e inutile un esame particolare dei testi per l'esame delle singole funzioni j intorno al valore di ciascuno di essi e alla opportunità di fare cadere la scelta su l 'nno o su l'altro abbiamo tutta una letteratura che a ciascuno è facile consultarc. E non è l'esame di questi testi che qui mi propongo di fare. lo penso inoltre che si debba arrivare ad una unificazione internazionale dei vari testi j ma, per arrivare a questo, occorre prima che psicotecnici di valore abbiano da assoggettare i vari testi proposti dai vari studiosi ad un esame accurato e preciso, grazie al quale si possa fare quello che Claparède ha giustamente chiamato « texte,. le.. textes ». E questo non può essere compito di un singolo individuo nè di un singolo laboratorio e nemmeno compito di ciascuna nazione. TI carattere internazionale dei servizi di aviazione richiede un 'intesa internazionale. (1) Alcune o8servazioni è opportuno fare a riguardo dei testi dell'abilità motrice e della coordinazione dei movimenti, prendendo come punto di partenza le recenti osservazioni di M. Flack. (2) Questo è senza dubbio il punto più delicato e auche al tempo stesso II punto più importante dell 'esame dei piloti. M. Flack è contrario all 'applicazione dei tempi di reazione. Egli ammette che i tempi di reazione possono avere valore solo pel'chè la loro costanza indica la « stabilità del controllo nervoso », mentrè le risposte «erratic» ne indicherebbero la «instabilità ». Evidentemente qui c'è 1m errore di valutazione del significato dei tempi di (1) Non [losso non osservare che alcune nazioni tengono segreti i metodi di selezione usati per impiego milit,ll'O, ~i trntt·a. però di segretezza. molto relativa e di UDR. efficacia. assai discutibile, (2) Ma .. anà Machine, l. CO, p. 5. 596 Il L'Aerotecnica " ~ Giornale ed Atti reazione, nei quali il Flack vede dei «semplici riflessi », concezione erronea, perchè è ben noto che i tem pi di reazione !:iono in funzione, non solo delle condizioni anatomiche e fisiologiche del sistema nervoso, ma anche di altre condizioni, ossia di quelle psichiche. (l~ Potrà quindi darsi che talora la non costanza dei tempi di reazione sia da attribuirsi ad « instabilità del controllo nervoSo », ma ciò non è possibile determinare in modo univoco. Un esame dei riflessi deve essere fatto con altri metodi. Ma poi il F lack aggiunge: «I think you agree with me that the first fundamental obiection is tbat it one thing to make a simple movement sucb as depressing or raising a finger in response to a stimulus, anothel' tbing to perform dclicately coordinated movements of tl1e limbs in response to sucb a stimulus. 'fhat is actually fOlU,d to be the case in practice. Five men, for ""ampIe, wiU quickly dcpress a ltey in approximately the same tme (20j lOOilis of a second) in response to a visnal stimulus, but il asked to perform a definite combined arm and leg movement in response to such stimulns they wiU give times varying as widely as from, say, two to five secouds. In other words, the metbod I bave shown you rails because while testing perception it does not adequately test performance. Experience also sbows other (1) Innanzi tutto è da ricordare, per ciò che riguarda il significato dei tempi di reazione, che il Piéron ba dimostrato nei suoi studi Rul tempo di latenza, e ciò contro Woodrow, che il tempo di reazione è una fu.nzione del ritardo dell' eccit.'l.zione del primo neUl"ooe recettivo. Quindi in questo fatto si deve cercare il fondamento llelln. differellza individuale, non come vorrebbe Sberrington nella siuapsi CtwtI·lIle. Per ciò che riguarda poi 13 influenza. dei fa.ttori pRicologici sopra i tempi di reazione debbono essere sopratutto ricordati, tra molti altri più o meno l'écenti lavod, quelli di Wells e dei suoi collaboratori, i quali, dallo studio doli A io · finanza delle vn..rie qualità dello stimolo e del Illodo nel quale 6SS0 è applicato, sono st.4.ti condotti a determinare la costanza. (Ielln. reazione individuale, da essi giustamente ritenuta come caratteristica indiviùnnle. PIÉRON, JOUI'fI. de Psych. 1920, 17; C. H. Soc. Biol., 1919, p. 1106, 1162; 1928, p. 687,736 e Auuée psychologique, 22; WOOUROW, P8ych. Mon . 1914, 17, Psych. Rev. 1915, 22; WELLS, Psych. Hev. 1914:, 21; Poych. Mon. 1923, 15, 5 i Journ. of Poych. 1921, 4. • dell'Associa"wne Italiana di Aerotecnica 597 drawbaeks. For instanee, the highly -strung individuaI who may give vel'y quiek l'esponses is the type '.1'110 is most 'likely to develop « nervmess» lIDder strain . .A gain, the method makes no allowance and afords no real indieation oi impl'ovability by pl'actice. By ilis I meaB that although the good pilot may possess quick perception, hG undoubtely clevelops increased <[uickness of perception as he acquires experience, just as a batsruan or a golfer develops « eye » by practice. The results show that the Bl'itish wel'e right adhering to the view fuat a hist<lry oi all--round .ptitnde for SpOl'ts and games was of more importance in selecting a pupil ior flying than was testing his psychomotor responses on one occasion ouly, and that oiten a llervetl'ying one. It is onc tbing to pnt up a good performance at such a test when much depends upon it, as, for e.,"{ample, admission to a commission, and another to do well when one is not in the positioJl of examinee. And in thi~ eonnection it must be remembered that t lt~ ;J i • i . generally speaking, tbe master of his fare in a machine. Although the above method was not so helpful as was at one time statecl, it is obvious that a ruethod in which performance of tbe movements of flying in responses to certain stimuli might prove of valua in picking out the subjcct '.l'ho was likely to manifest aptitude nom those who would not, when due allowance was made for improvability by practice ». Ho riportato intiero il brano del Flack per poter mostrare l'inconsistenza della sua affermazione. Innanzitutto il valore clei tempi di reazione sta appunto in ciò; mediante essi noi mettiamo in luce un elemento che è fondamentale dell 'attività motrice umana, ossia il suo carattere, la sua forma. (1) I tempi di reazione, come ho potuto dimo- (1 ) Ritengo di avere per primo, ossia fino dal 1916) indicato quale posto deve avere li esltlne dei tempi di reazione nella selezione degli R\' iatol'i (Sm' l' lIpplication cles 1nét7lorles ]lsycho·physiqlles (1 l'examen des candidata à. l' aviation Inilitaire; A1'eh. it.al. de Biologie, 1926,72 e Rias8IU,tO di alcune imdagini Bulla psicofisiolnflia derlli av;atol'ì compiute nel Labol'ctlol';o di Psiooflsiologia del Uomal/do Supl'emo. Rivista di Medicina Militare, A. 67, f. I, e in collabornzione con Gradenigo. l reattivi psicolo[lici per la scelta. del personale ual!;!J'WLle. Rivista di p'lycologia A. XIV, n. 5-6. Il Ch\pal'ède, che evidentelllentu conOSctl solo il brtlve riassunto conoonuto nel secondo di qutlsti miei la.vori, e che evidentemente Don 598 " L'Aerotecnica" - Giornale ed Atti stral'e in altro recente scritto, al quale rimando il lettore, (1) sono un dato cosÌ costante e così individuale che essi costituiscono il mezzo più sicnro per svelare l'attitudine psicomotrice del soggetto· Le obbiezioni che si sono mosse da vari autori contro l'impiego dei tempi di reazione allo scopo psicotecnico mostrano solo con quanto rigore tecnico questi tempi di reazione debbono essere presi perchè i risultati abbiano un valore e dimostrano anche che non ci si può fidare solo su di un elemento, ad esempio sulla rapidità, ma che si deve fondare il giudizio sulla attitudine motrice del soggetto in esame servendoci di un complesso di altri elementi (2) forniti dagli stessi tempi di reazione. Nelle mie ricerche sui tempi di reazione dianzi ricordate e compiute precisamente per determinare se e quale deve conoscere bene la. lingua itnliana., mi a.ttribuisce 1'opinione che 11 attitudine degli aviatori è indicata dalla brevit.à. dei tempi di reazione! lo non mi filono mai sognato di scrivere questa assurdità e questo errore. Una più approfondita. lettura dei Ia.vori che si cita.no sarebbe desiderabile. DeHa. questione si occupò, io Italia, GRADENlGO (Giornale di Medicina. Militare, 1919, p. 31) SAFFIOTTI, (ibid pago 180 j ROMAGNA MANOJA (ibid. p. 180); Azzl, (ibid, p. 210)j in Francia, CAMUS e NEPPEU, (Bullo lnotitut gén. poycb. 1927, 17, p. II) • Pario lt1édical); negli Stnti Uniti d'America, DUNr.AP, HEMMON, STRATTON, YErtKES ecc .. (Vednai l'ottimo ria.ssunto elaborato <la DOCKERAY e ISAAcs, Psyclwlogicl.l Resem'ch in Aviation, Journal of Compal'ative Psycbology, 2 aprilo J921, l) e JOHNSON (Applications to the 8election 01 PersollneZ, Psych. BuB, 20 n . 10). Il PlfRON (Année Psychologique, 1920, 21) ha fatto alcune ginste critiche al come furono presi i tempi di reazione nell' esame dei piloti, ma. le sue critiche non sono dirette all' applicazione in sb del metodo, (1) Archivio di scienze biologiche, VoI. XII, 1928, (2) Al qua.le proposito è da. rioordare che, cootl'n,1'Ìamente alle critiche di ta.luno, l'impiego dei tempi di l'CaZiOlle ha. avuto io questi ultimi tempi una ripresa d i applicaziilue. Sono da ricurdarsi a questo proposito gli studi 8ulla. selez'one dei conduttori di tramways e di autobus di La.IJY, di Corberi e Fa.vioi, di Ml1rris Viteles, che, fra i molti che 8i OCCup..'\oo di questo argomento, banno dato largo posto, nella valuta1.ione della :ttti· tmline, all' esame dei tempi di reazione. Il che vure ha. fatto nt-I campo delle attitudilli "Ilo ~port lo Schulte. Il Claparède di recente esaminando le ricerche di due suoi allievi, scrb' e che si deve ritenere cbe i tempi di reaziolle rappre8entano una. caratteristica. individuale e che sono uti· dell'Associazione Italicma di Aerotecnica 599 valore c"i possono avere per la selezione del personale (1), ho raccolto oprando su alcune migliaia di soggetti, i seguenti elementi: Con i quali due elementi avevo una a) la media aritmetica 'I valutazione della rapidità e degli scarb) la variazione media ti da essa delle reazioni di tempo . V. M. LDO ( d uf c) la variazione relativa media M. questo ato era" - i ficiente per valutare la regolarità della reazione). d) il «modo» di reagire (valore più frequcnte e dominante); questo dato è di valore pratico assai discutibile e l'ho in seguito sostituito con il metodo dcI «percentilage» secondo la indicazione di Claparède. e) il semi interquartile ( ~ ) ,dal quale ricavavo un dato sufficiente a giudicare della omogeneità ciella reazione. /) per ciascun soggetto costruivo l'ogiva di GaLton e la curva di Gauss. Dalla raccolta <li questi dati mi era dato modo di determinare i seguenti risultati: 1) La rapidità di reazione (tempo medio della reazione compiuta). 2) La variazione media pura di tale rapidità). 3) La regolarità di reazione (variazione media per cento). 4) La omogeneità di reazione (semi-interquartiLe) dedotta dalla ogiva di Galton. 5) La variazione media delle variazioni delle singole sedute. Grazie a questi dati ricavati daIL 'esallle di migliaia di soggetti, ho rilevato innanzitutto la costanza di nn individuo nel modo di reagire. Soggetti esaminati a distanza di tempo presentano lo stesso modo Iissimi elementi di selezione. Vedasi: LAHY, La séleclion psychophysiologiques de8 travailleto"s cQ"ducteuys et Il' autobus, PaTig, 1927 ; CORBERI e FAVINI, Rivista. di psicollgia, 1923,60 i MORRIS VJTEI.ES, Jultl'n. 0/ Per.onnel Re.eal'ch, 1925, 4 i SCRULTE Eignullys und LeisluAgBP'"ii{1t11geu .. n 8pO)·t, Leipzig, 1922; Cr. APARÈOE, Arch. de psychologie, 1925, 19. (1) Archivio di scienze biologiche (voI. in onore di F. Boltazzi) val. XII, 1928, pagg. 700 e segg, 600 " L'Aerotecnica" - Giornale ed Atti di reagire. Dico modo Del senso che non bisogna prendere come caratteristica l'uno o l'altro dei dati; bensì il loro complesso. Come non è senza significato la rapidità, così essa si presenta variamente com- binata nei vari soggetti con la regoliu·ità e con la omogeneità di reazione. Ritengo inutile in un lavoro come il presente di carattere generale riportare dei dati tabellari riassuntivi.. T,e cifre banno un valore solo se documentat~ riferendo i singoli dati parziali. Il che, occupando WlO spazio enorme, qui USD è possibile fare. Un dato as,olutamente nuovo che dai risultati delle mie esperienze rislùta dimostrato si è che noi soggetti abbiamo vari tipi di reazioni che pos 1iamo brevemente caratterizzare. Per fare questo io bo classificato i miei soggetti, attribuendo a ciascuno di essi, per ciascuno dei dati sopradetti, fil dato nmnerico che esprime il valore delle singole prove e distribuendo i soggetti in gruppi (i decili). Così per ciascun elemento ricavato dan 'esame noi abbiamo un numero di valori che ci permettono di comparare non soltauto gli indiyi,lui per quel dato elemento, ma anche questi individui nei vari elementi j ho cioè costrut·,o. in analogia a qlmnto ha fatto il Rossolino COI1 suoi profili psicologici, il l" ofilo della reazione di tempo di ciascun soggctto, di guisa ta'e che all'esame di esso si ba immediatamente la possibilità di classificare il soggetto secondo un determinato tipo. Salvo rare eccezioni aberranti che sono il frutto di qualche causa perturbatrice, i soggetti ]lossono eS"ere classificati nel segnente modo; Innanzitutto ho constatato la esistenza di due tipi e,tremi, relativamenìe rari, neli 'uno dei quali alla rapidità si associa grande omogeneità e regolarità di reazione, mentre neli 'altro uguali caratteristiche sono associate ad unà lentezza tipica di reazione. In secondo luogo vi sono soggetti nei quali la regolarità e la omogeneità non sono grandi, e che non rientrano nè nella categoria dei soggetti molto rapidi nè in quella dei soggetti molto lenti. In terzo luogo vi sono soggetti nei quali, confrontando le reazioui dei singoli gruppi successivi di reazioni. si nota una crescente irrego- larità ed omogeneità, il che vale a dire che ci troviamo di fronte a soggetti facilmente faticabili. lnfiae vi sono dei soggetti sui quali non è possibile l'iCavil ...·,; dati uniformi e costanti. Sono que~ti quei soggetti che nell'ogi\'E\ di Gulton l'l"I'"c'ltano dati che si dis',:':lm.:!JJo110 intorr:o a dne e più valori, così che la curva, anzichè essere fatta a campana, presenta diverse som- mità. dell'Associazione Italiana di Aerotecnica 601 A riguardo di queste clue ultime categorie, è però da procedere cautamente nel ritenere che si tratti cli soggetti nei quali sia una cattiva disposizione psicofisiologica. Innanzitutto a volte bisogna esercitare a lungo i soggetti prima di far loro intendere che cosa si richieda da essi i vi sono sog~etti tarnivi a comprendere ciò che si vuole da essi j per i quali, una volta che banno compreso ciò che si vuole da essi, i dati divengono regolari j in secondo luogo agiscono talora sui soggetti " per un periodo di tempo più O meno lungo, fattori esterni che disturbano la raccolta dei risultati. Fra questi fattori senza dubbio il prineipale è quello dell'attenzione. Per studiare l'influenza dell'attenzione sul comportamento dei soggetti, li ho sottoposti a serie più o meno lunghe, con stimolazioni sensoriali date ritmicamente o no; ma i risultati (li queste esperienze saranno (oggetto di altra nota j quj im porta notare solamente un fatto di singolare importanza, che l'inùice di correlazione tra il grado di capacità di concentrazione e il grado di costanza dei tempi di reazione e la loro omogeneitA e regolarità è as...:;ai piccolo per quanto sempre positivo j e ciò contrariamente a ciò che si poteva attenilerf'. Soggetti, cioè, che pre~ sentano regolarità ed omogzlleità di reazione più o meno rapida non sono ~er questo soggetti capaci di concentrare e di mantere costante l'attenzione, il che vuoI dire che ci troviamo di fronte a due processi profondamente diversi; la disposizione psicofisiologica alla reazione di tempo è quajcosa di diverso dalla capacità di attenzione e di concentrazione den 'attenzione. Ritengo che l'essere arrivati a questi dati, ossia a poter isolare il contegno clella reazione di tempo dai fattori che sopra di essa possono agire, e J'esser riuscito a far questo in modo più evjdente di quanto non era stato fatto sin qui, sia dovuto soprattutto al fatto di aver sostituito al modo consueto di reagire (movimento convenzionale del dito) un modo di reagh"e più conforme ai movimenti spontanei e aver sostituito un movimento biologicamente importante ad Ulla reazione convenzionale. I dati e le conclusioui qui esposte dimostrano che per cndesta via è possibile eliminare o almeno attenuare grandemente quelle influenze disturbatrici che hanno da un canto reso scettici molti studiosi sul valore della reazione di tempo per la difficoltà di raggiungere dati costanti e ùall 'altro hanno fatto ritenere possibile per mezzo cli essa determinare il tipo di reagire del soggetto esaminato_ .Al contrario questo è dalle mie esperienze in modo siffatto 602 " L'Aerotecnica" - Giornale ed Atti stabilito che la reazione di tempo mi si presenta come il metodo ideale per la selezione dei soggetti nei quali si richiede precisione ed omo~ geneità di rea:zioni motrici. TI che appare ancor meglio da esperienze su reazioni di tempo continuate e da altre sulla esattezza dei movimenti volontari che sono tuttora in corso di elaborazione. Interessante sarebbe ora esaminare sn larga scala i piloti di aviazione, calcola:1do, mediante la formela cl i Pearsoll, la correlazione tra il gl'ado di abilità dei piloti e i singoli dati soprariferiti. (1) A me manc:> oggi la possibilità e il tempo di fare queste indagini, che debbono essere fatte su molti soggetti per fornire dati di valore; naturalmente questa ricerca avrebbe valore solo con Wl& tecnica assolutamente costante anche nei più minuti particolari. E sarebbe desiderabile che una tale ricerca fOSlJe fatta (2). Posso però aggiungere che, sia nelle ricerche compiute nel Laboratorio di psicofisiologia del Comando Supremo durante la guerra, da me diretto, sia in altre compiute più recentemente su alcnni ottimi piloti, ho veduto che (1) A questo riguardo è bene ricordare che Elernm 1m costrutto per l'esame dei conduttori di veicoli ~eloci uo apparecchio che ricorda gli istrumenti per le ricerche di complicazione di Wundt; con questo apparecchio è possibile esamiuare con ql1ale errore di ritarelo un soggetto percepisce uno stimolo acustico, in rapporto alla percezione visiva dello spo:!tamento di un indice. L'istrl1mento del Klerum realizza quindi una condizione nella quale si trova il guida.tore di un veiculo veloce nell' apprezzare la c(.incidenza tra la velocità del proprio veicolo e quella deg1i ostncoli che egli può incontrare. Il Klemm ha trovato un fatto interessante, ossia. che vi è una relativamente elevata correlazione tra il tempo di reazione (che egli giustnmente ritiene esprl'ssione cM'atterist,ica individuale) e il ritardo di tempo propriamente detto: «Zeitver· schiebung) determinato da questo istrumento. Quindi il Klemm terminava la sua dotta relazione al Congresso di Groningen, in forma dubitativa. Evidelltemente si richiedono esperienze di controllo, dopo di che l'istrumento del Klemm potrebbe essere largamente upato. Vedi: Beitriige zur Eiglluugsp"iLlltngen zU)' der Lenke't.'beru[, Psychotechnische Zeitsc11l'ift, A. 2. H. 6 e Proceedings of VIII Exp. Congress, Groningen, p. 160 sgg. (2) Di molte ricerche compinte nei LI~b Iratol'i di Psicofisivlogia. con i tempi di reazione Pl1l'tt)liPU uuu si vuò L~UC1' conto perchè compiute con teonica. difettosa. deU' AssociiItione Italiana di Aerotecnica 603 l'indice di correlazione tra le variazioni medie per 100 e il semi interquartile da una parte e il grado di sicurezza nel volo del pilota dall'altro lato è assai elevato. Ma, ripeto ancora, sono necessarie ricerche compiute su larga scala da chi ne ha il tempo e la possibilità, cosa che ancora non fu falta da alcuno (1). Ad ogni modo i dati fin qui raccolti permettono di concludere cbe, ad onta deUe critiche del Flaek, i tempi di reazione sono un prezioso elemento per la selezione dei piloti. Mediante i tempi di reazione si possono escludere tutti quei soggetti che hanno una reazione o lenia o irregolare o noli costante. Non basta però; occorre determinare se i soggetti in esame hanno un minimum di abilità motrice e coordinatrice dei movimenti . .A questo proposito è bene ricordare che le ricerche di Museio (2), di Perrin (3), e di PenI' (4) dimostrano chiaramente che non vi è nè un« motor type » nè una « manual dexterity » come effetto di una qualità generale, della quale si possa stabifu'e l'esistenza per mezzo di un testo analitico di carattere generale, che valga a determinare l'abilità del soggetto per un C!orupito cOlllplesso j al contrario, come scriveva già per primo Muscio (5), «every occupation wich consists mainly of a l'autine performance of specific movemcnt will require specific VQcational tests »; e cioè «motor (vocational) tests for a given motor occupation must be tests of just those motor capacities that funetion in that occupation ». Escludo aneh 'io pcr queste ragioni che vi sia 1m testo che abbia il valore 'di indicare nel soggetto Ulla capacità motrice generale; conviene mettersi alla ricerca di un testo specifico. (1) DocKlmA Y ed ISAAC hanno compiuto queste ricerche su un nuIllero limitl\to di piloti (un centinaio) ed a.nch' eSBi Bono giunH ad un risultato uguale al mio (ved i: Psyc/wlogical Research -in Aviation: Journal of Comparative P.t:Iycllology. val. I, n. 2, 1921). (2) Molor capacity with special relereuce to vocational G1tiilance, Britisb Journal of Psychology, Otto 1922. (3) Au Ex-pin-im6I1tal Shtdy oJ Motol' Ability~ Joul"oal of exper. Psychology, 1921. (4) lo collaborazione con LANGDON e YA'I'ES; T/IO Nature 01 Manual .Dexterity in; Natnre, 12 maggio 1926. (5) Loc. cito t pago 184: vedllsi anche la. discussione tra ERSCHOW1TZ e KElLLNER in; Psychoteelmische Zeitschrift, A. 2, f. 6, A. 3, f. ]. 604 " L'Aerotecnica" - Giornale ed Atti Il Flack ha di recente presentato un apparecchio costrutto dal Luogotcnente aviatore Reid che avrebbe questi tre scopi: «l) Test the potential aptitude far controlliog the contrai column by delicate coordinated movements of tbe arm; 2) Test also the aptitude far workil1g the rudder bar in SiOOlar fashion; and, more important stilI; 3) Test the aptitude to perform the cambio ed movements of arm and leg necessary far the various movcmcnts of f1ying ». (l) Inoltre l'apparecchio avrebbe lo scopo di permettere agli allievi di acquistare presto, con l 'esercizio, l'uso del comando. Un giudizio sn questo strumento non è possibile, perchè nella sua memoria il Flack non d_à gli elementi necessari al giudizio; egli offre solo alcnne grafiche, daUe quali si dovrebbe ricavare la differenza dei risultati dei buoni e dei cattivi piloti. Ma un giudizio, senza un'idea precisa intorno allo strtImento e al suo funzionamento, non è possibile dare. (2) lo ho costrutto un apparecchio, l 'idea fondamentale del quale è cavata dai vari c pursuimeter » già costrutti da alcuni autori. Questi apparecchi hanno lo scopo di determinare in quale modo, con quale precisione, con quale rapidità un soggetto realizza un determinato compito manuale, coordinando i propri movimenti ad uno stimolo visibile variabile. Il pursuimeter è cioè un istrumento diretto a determinare l ' ~bi1ità motrice e la capacità coordinatrice. (3) Quello del Mil.s ed altri hanno però un grave difetto: il movimento da compiere è assai limitato, onde non si ha un 'adeguata analisi del movimento stesso; occorreva sostituire un movimento che ri- chieda un certo impiego di forza. L'apparecchio da me costruito è costituito da 1m volante comandato dall'esperimentatore, il quale compie vart spostamenti, che debbono essere corretti dal soggetto mediante un secondo volante, collegato con il primo e con un indice che permette al soggetto di seguire visualmeute gli spostamenti e le correzioni. I movimenti dello speri- mentatore e del soggetto vengono raccolti graficamente. (I) Loc. mI., pago 7. (2) È veramente utile questa segt'etezza' Vi è luogo f\ dubitarne. (3) Il migliore è quello di MILI1:S, l'he pu,'sltimeltll', Jonrnal or Experimenlul Psychology, voI. IV, u. 2. dell'Associazione ltaUana di Aerotecnica 605 L'analisi delle curvc permette un esame dei modi di reagire del soggetto. Il nUo apparecchio, costrutto con altri intenti p.icotecnici, serve solo per i movimenti delle braccia; ma potrebbe, con lievi modifica· ZiOlli, essere applicato anche ai movimenti del piede, coordinati, o meno, con quelli delle braccia. Istrumenti di questo tipo non è difficile nè ideare nè costruire. L'essenziale è, tI"ovato un tipo che corrisponda agli scopi, esaminarlo con piloti buoni e poscia applicarlo largamente e sistematicamente, ossia tarare il testo e l'apparecchio. I dati raccolti in qnesta gnisa illustrano il tipo di reazione motrice e possono essere, coordinati con i tempi di reazione, elementi preziosi e risolutivi eli giudizio sulla capacità del pilota. Molti altri problemi sarebbe interessante esaminare: ad esempio, se e quale valore hanno i metodi di esame della emotività; se le attitudini rilevate dal] 'esame psicotecnico si conservano o no j se le attitudini più caratteristiche possono essere educate o no; se a riguardo di esse l'esercizio ha una influenza o no; ma questi sono problemi generali di psicotecnica, ovvero per la loro soluzione si richiedono speciali esperienze. Ad esempio ne bo in corso alcune sull 'apprendimento delle manovre di pilotaggio. Qui ho voluto stndiare soltanti i criteri speciali da adottarsi nella selezione dei piloti. Da questo particolare punto di vista è opportuno prendere in esame i metodi oggi in uso in Italia. E' noto che con il R. D. 11 geunaio 1925, n. 356 e il R. D. 23 gennaio 1927, n. 325 vengono stabilite alcune norme per l'esame psicofisiologico dei piloti. L'articolo 237 stabilisce: « Chiunque intenda conseguire un brevetto che conferisca l'abilitazione al pilotaggio di aeromobili o di ufficiale di rotta e chiwlque intende esercitare le funzioni di meccanico (motorista, radiotelegrafista) a bordo di aeromobili adibiti ai pubblici trasporti deve, preventivamente ed a proprie spese, sottoporsi alle prescritte visite mediche presso uno degli Istituti medico-legali per l'aeronautica esistenti nel Regno. Le modalità per tali visite sono fissate negli articoli seguenti •. Ali 'art. 239 viene stabilito: «La persistenza dei reqnisiti psieo- 606 " L'Aerotecnica" - Giornale ed Afti fisiologici necessari al disimpegno delle mansioni aeronautiche indicate nei precedenti articoli, deve essere controllata: a) ogni sei mesi per i piloti. per gli ufficiali di rotta dei velivoli e dei dirigibili j b) ogni anno per i piloti di aero"tato e per i meccanici (motoristi e radiotelegrafisti). Tali visite di accertamento periodico devono essere eseguite esclusivamente presso uno degli Istituti medico-legali per l'aeronautica esistenti nel Regno •. L'art. 240 poi determina: «Le visite mediche, tanto per gli accertamenti iniziati, quanto per la revisione periodica, devono constatare i reqnisiti di attitudine mentale e fisica del personale navigante >. Codesti requisiti di attitudine devono, dice lo stesso decreto, « va- gliarsi secondo i criteri contenuti nell'Elenco delle imperfezioni ed infer",ità che sono causa di inabilità al pilotaggio e limiti fra idoneità ed inabilità pe,. i caratte,.i psicofisiologici ». La tahella 23 annessa al Regolamento contiene tale Elenco. In tale tabella, alla Classe XI, sono indicate le deficienze psichiche. Parmi opportuno l'esame dei dati contenuti in codesta « Classe • . Da un punto di vista generale è facile osservare che la lettura dei dati contenuti in essa e sopratutto nelle «Notizie» aggiunte rivela in chi ha compilato questo testo l'assenza di una adeguata conoscenza dei problemi psicologici. Questo stesso giudizio si deve pronunciare passando ad esaminare i singoli punti. Mi limito ad accennare i principali rilievi. l. - Comincio dan 'osservare che il titolo della rubrica 2, che dice: Deficienze psichiche e fisiologiche, (l) può essere fonte di erro- (1) Ripeto, per intelligenza. ileI lettore elle non 1Ia. sott' occbio il Decreto, l'elenco di tali «deficienze»: 66. Irregola.rità deZ 8en80 'lnuBcolm'(J 67. Emotività eccessiva. 68. Defidenze nel 86'180 statico (E,'rori neU' apP"8uamento della 1'0l1iz-iotl., del COlpO, superiori (Il 30 'Uella p08i~io"e Il O·, di 50 "ella tI/dina ~i01&8 a 2()O j e nell' appre~eamento della verlicalità 8upe·riore a 50). 69. Dlmgheua tcc6ssivIl dei tempi di rea:ione semplice (visiva BuperiO)'., a 0.030). dell'Associazione Ìtaiiana di Aerotecnica 607 nee interpretazioni. mnanzitutto nell'elenco ehe segne al titolo sono enumerate solo 4: deficienze» psichiche e non vi ha punto cenno di « deficienze» fisiologiche. L 'osservazione non ha un puro valore formale; sappiamo bene che i fisiologi che hanno compilato questo elenco concepiscono come attività fisiologiche quelle degli organi di senso ilHlicate al N. 66 e al N. 68, ma questo non pnò essere senz'altro ammesso. Sta belle cioè, ad esempio, l'esame dei dati fisiologici di una sensazione, ma la valutazione deUa attitudine sensoriale e percettiva non può essere che psicologica. La espressionc « deficienze» psichiche poi indica l'erroneo punto di vista dal qualc i compilatori dell'elenco si sono posti. Rimando a quanto sopra ho detto a riguardo dei compiti della psicotecuica; da esso rislIlta dimostrato che la selezione deve essere fondata sulla ricerca di attitudini «positive., non snlla eliminazione degli individui aventi « deficienze» j si tratta di cercare gli individui aventi capacità t'attitudini particolari, non di eliminare gli individui inadatti; i risultati degli esami fatti da questi due punti di vista non possono coincidere, come è ben noto a chi ha pratica di psicotecnica. 2. - .Al N. 66 è indicato come « deficienza» la « irregolarità del senso muscolare., e nelle « Notizie », allegate è detto: «Si determina con l'apparecchio di Galeotti; usando un peso di l chilogrammo e spostandolo regolarmente con un ritmo di lO sec. per escursione doppia. Le curve che ne risultano devono essere regolari, possibilmente orizzontali e senza sbalzi notevoli ». Ma per questo testo, e per alcuni altri dei quali ~ detto più avanti, è deplorevole ed è fonte di errori la imprecisione che lascia alla valutazione soggettiva dello sperimentatore il giudizio. Ai testi debbono accompagnarsi dei limiti massimi e minimi ben precisamente sta M biliti entro i quali solo può pronunciarsi il giudizio di idoneità, limiti, per quanto è possibile espressi in formule matematiche e quindi in cifre. 70. LungheHHa eccu8iva dei tempi di ,.ea..ione di8Ct'iminativR o di .celta (media superioJ'" a 0.5. Deviazione "onnale 8uperiore a 0.60 " numero degli errori nella di.crimi"a.zione 8uperiore a 5°/.). 71. Atte.';.ne defici.nte. 72. Deftcimua di percuione per rapidità ed e.tensione. s 6C8 " L'Aero/ecnica" - Giornale ed Atti Questo dal lato formale; dal lato sostanziale è da osservarsi che l'apparecchio di Galeotti non misura punto il senso muscolare. La~ sciando da un canto ]a questione se esista o no un « senso muscolare» (il Kraflsillit di alcuni studiosi tedeschi, come il Frey, e le SchwcrcrlnpjilHl1lnucll di Golclscheidel' (1», ma non può non essere riconosciuto che nelle cosidette sensazioni eli sforzo, O senso muscolare, entrano in biuoco vari fattori ed elementi forniti da vari campi sensol'iali e fnsi in un tutto perccttivo, dominato da alcuni elementi che h.TUlO carattere direttivo. (2) L 'apparecchio del Galeotti (l'uso del quale è prescritto dalle « Notizil' ;) sopral'iconlatr). come d'altro cauto più o TUcno :;rli apparecchi idt'ftti per studiare il «senso Itlw;colal'e », HOll ci dUllno l'analhìj del « senso muscolare », ma scrvono a detcrm.inare la legge della pcrcezione dei movimenti j perciò cbi osserva le curve ottenute con qne!:.ito apparecchio del Galeotti scorge come esso è in fondo nOli altro che un El'ldello (mf'diocre pC'rò) di 4: pursnimetel' », i cui risultati nOli son confrontabili COli quelli ottenuti con alh'i lIloùplli più sopra l'iC'ol'dati. CIle, se anche si vHol HlIl1llcttCI'l' che l 'nppluccchjo del Galf"Otti serve Dllo .copo per il ,[uale fn iUllicalo (il che non è) (3), I" illdi - (l) Oltre, gli nntichi lavori di SCnU!ltANN {' Miil.1.lm, di JA CO BY, Blo~ NUSSI, ecc. vedilsi: li'R~'y, Zeitschr. f. Biol. 63, p. 129, 68,301,69,322 (> Sitz. Ber' d . k. bn.v(·I', Ak. d. \V., l\Inth. ph'y~. 1\1., 1918. pa;.r. 99; GOLDSCJ-lEID~It, Pfliigcr'R Arth. 166,375, ZeilRthl'. f. Klill. Med. Vnl' XV i G":l't1Ef,LI, Il metodo degli equivillenti, li'il'ellza 1914-, appendice: Ar.r,t-:us "lUI BOLtAX , Wien. mcd. Woch., 70 n. 26 i BORAK. pp.~'c1J. FOl'sch. 1. 374; J(ATZ, Zeitschr. f. angew. PSj'ch. 85, 89. SpE'tialmente vcc1nsi: lloFF~lANN, Methoderl $Ilr Unfn'sltchtlllfl cles Kwtftshmcs, Hantlb. d. bio!. J\leth., A. V, T. 7, II . 4. (2) Ql1esto è Rta.to <li l'ecente bao dimostl'flto, sia. dalle ricel'che degli scolari di KtHtT Ll<:WIN (Psychol. Forschuug, yol. 9 , 1 e 2; '>(ll. X, f.lsc. 2-4) sia da. un allievo di Kn:uGl!:({, LIl~P"~Rl' (vedi: Nene Psychol. 8tutlicD, Bd. IV, f. lo) ai quali ù riustilu prov:\lc che la.« forma.» dci movimenti à l'elemento domi!lftllte e caratteristico di codeste percezioni di movimenti. (3) Recente1u c ntc il Pal'odi Ila il(\scl'itto un S110 «Micrestesiometl'o» (Arcb . di fi siologia, V, XXV I l . ] ) il quale in realt.:\ è assai migliore dell' appareccldo del Galeotli. AnelLO questo apparecchio nOIl sel've Viù 1\ den' Associazione Italiana di Acrotccnica 600 cazioni date nelle «Notizie» sono, come fu detto sopra, vaghe c la valutazione è lasciata tutta ad un giudizio personale dello sperimelltntOl'C. 3. - A riguardo dell 'elltOtività (l'emotività eccessiva al n. 67 come cc1cfici(>IlZ8») os~crvo che i 111'OCessi (li espres~ion(' aff~t tivA cardio-vascolari SOllO così pronti ed è tale le sensibilità dei nostri ordegnl psicologici, che non vi è punto bisog-110 per csarninal'li, di r icolTcl'e a stimoli violenti come qne11i indicati nelle « Notizie»: «un improvviso suono di sirena, (li petardo o ili l'azzo>>. Stimoli di coùesto genero provocano reazioni BOVCl'Cmamentc complesse, che è impossibile analizzare sulle C\1I'\'(, cardiovascolari, troppo numerosi fattori le t. indicata <'i('tpl'minano. AnchE..' qui è pur !;ingolal'e ciò chr dicono le «Notizie»: «~a· ritenuti inabili coloro ('he dimosh'l'rUl1110 unA n'azione ('cccs· S'i'N!, tenendo sp<'ciuh' (,Ollto dr} comportamento del polso (l (h., i vn~ so motori l1Ol1chè (h'll 'arr('sto del l'e8piro ». Qne~ti 110n ~OllO crit('!'j psi~ cologici, bensì prevale l'arbitrio e il giudizio personale dell 'CH))('rimcntatore; mentre una norma oggettiva sarebbe stata. facile t1'o\'81'1.' l-mila base dei dati di correlazione, sf>Tyendosi delle misure elle in «m'· sti ultimi auni gli psicologi hanno proposto per lo studio d('lla curva del respiro, del polso, dcI pletismogl'ummuo E poichè studiosi italiani, come Ponza, Beuussi e lo scrivente banno apportato notevoli contributi in questo campo, non sarebbe stato difficile conoscerE' questi criteri (> questi metodi di yalutazione delle gl'i"lncllPo Inoltre è da os~ernlrsi che giustamente t.~ (li recellte Parodi propOSl~ COUle criterio di ('some la capacità inibitl'ice del so~~ptto in ra111l0 misumrc il 8e.n!;() ll11t"cn]:u°l', benF.Ì p".rcezioni tlfl.sai piil CfllIlp!NHW di prs,o, nelle quali entra.uo fattori ('01116 I~L percezione della resistenza, (lei IIlHvimcnto, l' npploezza.mento dalla !)osizione <1elle p:uoU del pl'0l)rio COl'pO, ccc, Queslo apparecchio <1el Pnrodj ha il vantnggio Fon qndlo de) f:a.leotti di tll\ro risultati yn.hlll\hili IlIllllcricn.nH'nte, Non si è però ancol'a. proc,~ doto n « t-cxfel'» questo testo, e quindi nullo. ~nppiarno della cOI"1"(·lnziono t,oa rislllt..'lti ottenuti con esso e la qnnlit.à del pilota. Hipeto l'icì cllll dissi più sopra,; non sono i testi che IIlnncn.no; anzi ossi sono nndo troppo nnmcrn~i; ciò cho impolota. è la. « ta.rn.turn. ~> esa,tta di essi. 610 " L'Aerotecnica" - GiornlÙe ed Atti esame di fronte allo stimolo emotivo (1). L'osservazione è giustissima. Si tratta di selezionare, non coloro che hanno una minore eccitabilità emotiva, bensì coloro che llaUDO una sufficiente capacità inibitrice dei disordini, specie motori, che gli stati emozionali provocano. Se non che il metodo che il Parodi propone non è sufficientemente studiato e soprattutto non sono da lui offerti criteri oggettivi. 4. - L'elenco indica al Il. 68 le «deficienze» del senso statico; ossia gli errori nelI'apprezzamento della posizione del corpo, superiori a 2' nella posizione a O', di 5° nella inclinazione a 20' o nell 'apprezzamento deUa verticalità superiore a 5'. NeUe c Notizie» si danno le istruzioni, dalle qnali risulta che i compilatori di esse presmnono di poter misurare la capacità. spnsoriale c statica .del soggetto. Ora gli studI più recenti hanno dimostrato: l) che nella percezione della posizione del llosh"o corpo i dati visivi si confondono srrfattamente con i dati forniti da altri organi di SeJ1RO ed esercitano un 'influenza dominatrice e direttiva tale che il soggetto non può mai prescindere da essi (2); 2) in scconrlo luogo, mentre le sensazioni cenestesiche, di pressione, tatti1i hanno tUla certa influenza sul giudizio deUa posizione del corpo, non ne hanno alcrum le cosidette sensazioni fornite dal labirinto, o almeno non banno l'importanza sin qui attribnita ad esse. Le sensazioni visive sono, cioè, il ricettacolo nel quale si fondono tutte le altre sensazioni, e ciò in conformità a una ben nota legge generale (3). Questi fatti sono stati confermati di recente e la loro significazione è stata estesa da G. Bramm, il qnale, continuando le ricerche di Miles (4), Fering (5) ed altri sull 'equilibrio, è riuscito a dimostrare (6) quali influenze hanno i dati visivi nell 'apprendimento della posizione (1) Rivista di aeronautica., A. II, D. 11. (2) GEMELLI TESBIER e GALLI, La pet·ueione della posizione del nostro corpo, in Archivio ItaI. di Psycologia., Val. I. (8) Cfr. GEMELLI, IIItrod1lotion a l' tftllcle de la peroeption, in: Journal de P.ychologie, febbraio 1928. (4) Jonrnal of lnd. Hygiene, 1922, III. (5) Jou\"Ual or comparative P.ych .• 1924, IV. (6) The Statio Eq-uilibri«:m 01 Airplane Pilots, in: Joufnal oi comp. P.ych. Vol. 5, n. 5. dell'Associazione ItlÙi4na di Aerotecnica 611 del proprio corpo, ma sopratutto ha dimostrato che la correlazione tra capacità di volo e le attitudini a valutare la posizione del proprio corpo senza la vista è negativa. Il che corrisponde a quanto ho già rilevato essere stato osservato da M. Flack. (1) Quindi questo testo può essere senz'altro lasciato da parte. 5.. Veniamo ai tempi di reazione. Nell'elenco al N. 69 si dice, «Lunghezza eccessiva dei tempi di reazione semplice (visiva superiore a 0"200, e acustica superiore a 0"170, o deviazione normale superiore a 0"030)>>. E al n. 70 si aggiunge «Lunghezza eccessiva dei tempi di reazione discriminativa e di scelta (media superiore a 0"5). Deviazione normale superiore a 0"60 e numero degli errori nela discriminazione superiore a 5 %. I tempi di reazione discriminativa, come è stato ben dimostrato, e da tempo, non haullo alcull valore specifico dal punto di vista psicotecnico; il loro significato dipende da quello dei tempi di reazione semplice e perciò ueSSun psicotecnico mantiene l'opinione che un tempo si aveva della loro importanza. Nei tempi di reazione semplice noi abbiamo il clato fOlldamentale, sufficiente per il nostro giudizio. Per i tempi di reazione semplice nen 'Elenco si dà soverchia importanza alla lunghezza della reazione e llon si dà importanza ad altri fattori che debbono entrare nel giudizio. Ma per questo punto rimando a quanto più sopra ho scritto a pago 595 e seguenti. 6. - Riporto integralmente il N. 71 e le «Notizie. che lo accOlnpagnauo: « Attpl1zione dcficiente ». « Si farà canc('lIare un segno per tutte le cinque serie cii segni della tavola Saffiotti scegliendo a tale scopo i segni di maggiore frequenza , notando il tempo impiegato, il numerO degli errori (omissioni o conlusione dei segni), gli errori di confusione tra una serie e l'altra: tempo massimo 5 minuti, errore massimo 5 nella prima e seconda serie, 12 nella terza, quarta e quinta serie. N el caso che esista confusione tra le singole serie, la prova si ripeterl:Ì. ». Noto l 'espressione impropria eù equivoca: «attenzione deficiente ». Di quale attenzione si parla ' e a quale riguardo «deficiente»' ambito dell'attenzione! spauna di essa! labilità ! o che altro! Sono (1) Ma" anà Machi"., pago 6. n L'Aerotecnica" - Giornale ed Atti til\! indicazioni che è pur necessario dare per non creare errori ed equivoci . Le tavole del Saffiotti, prescritte nel soprariportato brano delle « Notizie », S0110 una mediocre imitazione dci ben noti testi di rronlou •• e Piéroll; mentre o nel Manuale di Wipple (1) o nella recente ottima esposizione dei metodi di eHallle clen 'attenzione fatta dallo Heuning (2) era facile trovare quel «compleBSo» di testi (noli uno solo) da usarsi per l'esame dei vari tipi e dei varÌ modi dell'attenzione. 7. - Al N. 72 dell 'Elenco tra le « deficienze> è indicato: «Deficienze di appercezione per rapidità ed estensione ». Nelle « Notizie» non è data alcuna indicazione llè di metoòj ùa usare, nè di criteri da ~eguire. E poichè, lo ripeto a ~azietà, siamo Jlel campo dene misure, una indagine simile senza alcuna Jll'ccbi8zione dimostra ulla volta di più che i comjJilatol'i dell 'Elenco e tlelle «Notizie» non hanno un J a _ deguata conoscenza dei problellli della psicologia e della psicotecmca. Concludendo: l'elenco delle « deficienze psichic/w e fisiologiche» (Classe . .Y:I) dev<-" a no~tro giudizio, ('~scre l'iformato; ad (>!-)~o deve essere so~tituito un elenco dei lI1etodi psicotecnici di selezione, eh-neo redatto da mùtol'i di psicotecnicCl, con la indicazione prechi3 elei mctodi da applicRl'C secondo i criteri e con manualità esattamente determinate; i dati raccolti sono da elaborarsi lnatematicamente in modo costante c debbono essere controllati su dati positivi di correlazionE' 8t;solntamcnte idonei. E' da augurarsi inoltre, che nella detcl'lJIillaZlonc di codt:'sti testi e di codp~ti criteri, !-)i tenga conto I.li ciò che viene fatto nell 'aviazione di altri paesi per preparare il terreno ad accordi internazionali. Le pagine ('he precedono esprimono le mie v('clnte penronali sui Ulodi di compilazione di tale elcllco e slIlIa scclta di tali mcto,li c sulla loro elaboraziolle cd applic.:"lzione, affinchè la selezione dei piloti sia una selezione realmente positiva ed efficace. (1) .1/f/./Iwl al .1feu/nl mI/l Phvs;cal Test, 19' .... (2) Di/! Ulltcl'suclmlly (7lJl' ...:lIf!'1nn·ksalltk6if, Ah. IV, T. B, H. O, lIandbuch. tI. binl. Arbeit.