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Non possiamo dirigere il vento, Non possiamo
ISTITUTO COMPRENSIVO “GRAZIE TAVERNELLE” Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2010/2014 Mario Giacomelli Felicità raggiunta, si cammina Felicità raggiunta, si cammina per te sul fil di lama. Agli occhi sei barlume che vacilla, al piede, teso ghiaccio che s'incrina; e dunque non ti tocchi chi più t'ama. Se giungi sulle anime invase di tristezza e le schiari,il tuo mattino e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase. Ma nulla paga il pianto del bambino a cui fugge il pallone tra le case. Eugenio Montale, Ossi di seppia Articolazione del Piano dell’offerta formativa Dopo aver cercato di definire l’identità dell’Istituto attraverso l’analisi della realtà territoriale e l’individuazione delle scelte culturali e valoriali, il POF si articola nella declinazione e nell’esplicitazione delle scelte educative, didattiche e organizzative. Sembra doveroso sottolineare comunque che si tratta di tre ambiti tra loro strettamente correlati da rapporti indisgiungibili che, solo per dovere metodologico, analizzeremo separatamente. I rapporti tra l’ambito educativo, quello didattico e quello organizzativo infatti, non sono di tipo lineare e unidirezionale, ma di natura sistemica: le scelte educative orientano necessariamente quelle didattiche e metodologiche e si traducono in un modus operandi che, a sua volta, influenza la struttura organizzativa. In una logica di ricorsività poi, la struttura organizzativa condiziona l’agire didattico e quindi il clima educativo. Che cos’è il POF La maggior parte dei POF elaborati dalle Istituzioni scolastiche, si apre con un interrogativo: che cos’è un POF? La domanda in realtà, tutt’altro che retorica, è assolutamente legittima dal momento che la Scuola utilizza spesso un linguaggio, accessibile agli “addetti ai lavori”, attraverso il ricorso frequente ad acronimi specifici e comprensibili solo ai tecnici. Il chiarimento, dunque, è d’obbligo affinché non solo si possa comprendere il significato letterale, ma soprattutto affinché il Piano possa entrare in una logica diffusa di condivisione di senso e non rimanga relegato alla cultura del mero adempimento formale. Innanzi tutto POF sta per Piano dell’Offerta Formativa e la sua redazione è stata stabilita dal DPR N. 257, 8/03/1999 CAPO II art.3 in cui si afferma: “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il POF”. Il POF deve quindi rappresentare il documento di sintesi delle scelte educative dell’Istituto, in grado di restituire al più vasto pubblico le linee di indirizzo ed i valori comuni assunti a riferimento dell’agire educativo. Il Piano dell’Offerta Formativa e’ un progetto che media le esigenze del territorio (socioeconomiche e culturali), con le finalità educative e gli obiettivi generali proposti dalle Istituzioni alla scuola di cui il P.O.F. è espressione. Esso si basa su principi condivisi, la sua redazione avviene all’insegna della collegialità e, per quanto attiene all’impianto generale, alle finalità ed ai valori, non può che avere un respiro pluriennale. Gli aggiornamenti annuali riguarderanno pertanto la dimensione organizzativa delle attività e tutto quanto si possa rendere necessario alla luce delle verifiche e valutazioni periodiche previste. QUALI PRINCIPI? • • • • • • • della Carta Costituzionale della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia della Carta dei Valori, della Cittadinanza e dell’Integrazione dei Testi Programmatici Istituzionali del regolamento dell’Autonomia Scolastica (DPR 275/99) dello Statuto delle studentesse e degli studenti dell’identità culturale e pedagogica dell’Istituto QUALI SONO I SOGGETTI CHE DEVONO GARANTIRLI? • Famiglia, come prima istituzione responsabile del bambino/a - ragazzo/a • • Scuola come istituzione responsabile di formare la persona e il cittadino Istituzioni (Stato, Regione, Comune) responsabili di fornire risorse umane e materiali (operatori, spazi, tempi, strumenti) per garantire un servizio adeguato, sicuro, efficiente. La Complessità Il quadro storico-culturale caratterizzato da complessità, instabilità, incertezza, come quello in cui oggi viviamo, impone cambiamenti anche al mondo dell’educazione, al nostro “fare scuola”. Questo contesto, molto spesso vissuto come destabilizzante, non può essere pensato come aprioristicamente negativo, ma al contrario, è indispensabile rifondare valori e punti di riferimento, aprirsi a nuove opportunità di vita individuale e nuovi scenari culturali, distruggere fastidiosi e ingombranti stereotipi, creare nuove possibilità, nuovi modelli, nuovi orizzonti d’incontro, di scelta e di libertà. D’altra parte sappiamo tutti bene che ogni situazione di cambiamento, anche se desiderata e vissuta come migliorativa, comporta sempre qualche elemento di crisi, un sentimento ambivalente di resistenza e di rimpianto. Nei momenti storici e nei contesti culturali in cui gli appartenenti ad una comunità condividevano credenze e “verità”, i progetti e le pratiche di educazione avevano a disposizione un corpus di idee, conoscenze e competenze sulla base delle quali plasmare le identità dei soggetti in formazione. Nell’attuale periodo storico è necessario invece mettere al centro del proprio progetto educativo l’identità e la soggettività degli educandi nella misura in cui non esiste più possibilità di generalizzare o anche solo gerarchizzare modelli epistemologici, credenze, conoscenze e competenze, ma occorre che ciascuno dei soggetti in formazione riceva opportunità e strumenti per costruire se stesso e il proprio sapere in nome del valore della complessità e della differenza. Il contesto territoriale L’Istituto gravita sul territorio della 3° Circoscr izione e, in misura limitata, della 2° Circoscrizione, un’area territoriale poco estesa, ma tra le più densamente popolate del Comune di Ancona. I nuclei familiari sono costituiti per lo più da coppie con uno o due figli o da famiglie mononucleari. Gli uomini, in genere, hanno un livello di istruzione inferiore rispetto alle donne. Le professioni alte sono esercitate da pochi, mentre l’occupazione prevalente è di tipo impiegatizio, operaio ed ausiliario. Le attività economiche sono soprattutto di tipo commerciale, con la presenza di poche attività artigianali. Non emergono situazioni di pesante disagio economico, anche se diverse persone non svolgono un’attività lavorativa in modo stabile e continuativo. Nel quartiere, inoltre, si registra, ogni anno, un progressivo aumento della presenza di lavoratori e residenti extracomunitari. I servizi, in particolare quelli socio-culturali, sono piuttosto carenti: gli abitanti trascorrono il tempo libero nei circoli o nei centri sociali del quartiere, oppure prendono parte alle attività della parrocchia. I modelli socio-culturali dominanti sono quelli tipici della società attuale: • la nuclearizzazione provoca un accentuato investimento emotivo-affettivo dei genitori sui propri figli con la conseguenza dell’instaurarsi di una condizione che pregiudica una crescita equilibrata e non favorisce lo sviluppo di una progressiva e indispensabile conquista dell’autonomia; • la varietà delle tipologie, o meglio, delle convivenze familiari, molto diverse da quelle tradizionali, fanno sì che la famiglia, oggi, non sia più un qualcosa di immutabile e uguale per tutti. Ne consegue una tendenza verso forme di individualismo; • i nuovi ruoli sociali assunti soprattutto dalla donna e le sue migliori possibilità di realizzazione sul piano personale e sociale da una parte, e il fatto che entrambi i genitori lavorino dall’altra, fanno sì che il bambino trascorra gran parte del tempo da solo; • la comunicazione genitori/figli, specialmente là dove esistono problemi, è difficile e diventa poco praticabile, se non addirittura assente, man mano che i problemi si fanno più gravi e si configurano come espressione di vero e proprio disagio. Il coesistere di situazioni così diversificate e contrastanti, a fronte di una richiesta delle famiglie che privilegia: • la preparazione scolastica come fattore di successo per il prosieguo degli studi; • un tempo scuola che sappia tener conto delle esigenze degli orari di lavoro del nucleo familiare; • carichi di lavoro scolastico (i compiti a casa!) non troppo pesanti per gli alunni, ma anche per le famiglie; • impegna la scuola a svolgere un ruolo di presenza attiva nel territorio affinché trovi espressione, affermazione e realizzazione una cultura che, ispirandosi a principi di uguaglianza, libertà e solidarietà, aiuti il bambino prima, il giovane poi alla costruzione della propria identità personale, nella sua apertura alla partecipazione solidale alla vita sociale, nella sua capacità di vivere progettualmente, vale a dire a porre un certo insieme di valori come orientamento della sua avventura esistenziale e a riavviare una comunicazione esistenzialmente significativa tra adulti e giovani. In questo contesto socio-culturale in un clima di forte tensione verso una corresponsabilità educativa con le famiglie, ricordiamo un’altra caratteristica di questo istituto relativamente all’integrazione degli alunni stranieri. Nel corso degli anni, la presenza di studenti con cittadinanza non italiana nelle nostre scuole è andata costantemente crescendo fino a raggiungere oggi il 12% della popolazione scolastica. L’esperienza fin qui condotta, ci ha spinto alla condivisione e alla realizzazione di un modello di scuola dell’integrazione fondato sull’inserimento dei ragazzi da subito nelle classi comuni e la contemporanea offerta dei dispositivi di sostegno, per l’apprendimento linguistico e per l’aiuto allo studio, adeguati e specifici. In questi piani e progetti, gli studenti non italofani apprendono l’italiano seconda lingua grazie a moduli “dedicati” e intensivi, realizzati anche prima dell’inizio delle lezioni (ad esempio, durante i primi 15 giorni di settembre) e che continuano poi nel primo e secondo quadrimestre. Attualmente, maggiori attenzioni e risorse, qualificate e continuative, si stanno investendo verso progetti di educazione alla cittadinanza e alla convivenza democratica. Grande impegno viene profuso anche verso le famiglie immigrate, affinché l’integrazione dei bambini e dei ragazzi non si fermi solamente all’interno delle mura scolastiche, ma sia anche di natura sociale. Alcuni dati del territorio POPOLAZIONE STRANIERA POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31/05/08 650 10.000 600 8.000 6.000 POPOLAZION E RESIDENTE AL 31/05/08 MASCHI FEMMINE 7.423 8.128 550 POPOLAZION E STRANIERA MASCHI FEMMINE 645 599 POPOLAZIONE DIVISA PER CLASSI D’ETÀ 250 200 150 100 50 0 Albanes Bengale Peruvia Marocch Altre Rumena Tunisina Filippina Polacca Ucraina Cinese e se na ina nazionali MASCHI 114 65 92 71 28 15 9 17 14 13 207 FEMMINE 87 102 38 32 33 38 44 29 15 14 167 POPOLAZIONE STRANIERA DIVISA PER CLASSI D’ETÀ 600 400 200 0 0 - 2 anni 3 - 5 anni 6 - 10 anni 11 - 13 anni 14 - 18 anni 19 - 64 anni 65 anni e MASCHI 42 20 25 24 19 504 11 FEMMINE 27 14 29 18 18 473 20 POPOLAZIONE SCUOLA DELL'INFANZIA 200 100 0 Scuola Scuola Scuola Scuola MASCHI 37 87 21 29 FEMMINE 36 99 18 21 TOTALE 73 186 39 50 POPOLAZIONE SCUOLA PRIMARIA 400 200 0 Scuola primaria Scuola primaria MASCHI 157 174 FEMMINE 170 170 TOTALE 327 344 POPOLAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 400 200 0 Scuola secondaria di primo grado Marconi MASCHI 179 FEMMINE 123 TOTALE 302 Dati alunni con cittadinanza non italiana POPOLAZIONE SCUOLA DELL'INFANZIA POPOLAZIONE SCUOLA PRIMARIA 40 30 60 20 40 10 20 0 0 Scuola Scuola Scuola Scuola dell'infan dell'infan dell'infan dell'infan Scuola primaria Scuola primaria MASCHI 4 22 3 1 MASCHI 17 19 FEMMINE 5 10 0 1 FEMMINE 15 24 TOTALE 9 32 3 2 TOTALE 32 43 POPOLAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 50 0 Scuola secondaria di primo grado Marconi MASCHI 22 FEMMINE 21 TOTALE 43 Rapporto alunni autoctoni/alunni con cittadinanza non italiana Scuole dell'infanzia Autoctoni Alunni con cittadinanza non italiana 13% 87% Scuola dell'infanzia Fantasia Autoctoni 12% 88% Alunni con cittadinanza non italiana Scuola dell'infanzia Sabin Autoctoni Alunni con cittadinanza non italiana 17% 83% Scuola dell'infanzia di Varano Autoctoni Alunni con cittadinanza non italiana 8% 92% Scuola dell'infanzia Verbena Autoctoni Alunni con cittadinanza non italiana 4% 96% Scuole primarie Autoctoni Alunni con cittadinanza non italiana 11% 89% Scuola primaria Maggini Autoctoni Alunni con cittadinanza non italiana 10% 90% Scuola Savio Autoctoni Alunni con cittadinanza non italiana 13% 87% Le nostre scelte L’Etica è l’asse centrale intorno a cui ruotano i contenuti educativi e formativi del nostro Istituto. Etica intesa come condivisione e rispetto dei valori fondanti la relazione educativa. Tutte le scuole, con la professionalità dei docenti e dello staff educativo, sono impegnate nella creazione di un ambiente sicuro e accogliente. Le scelte di fondo irrinunciabili e comuni a tutto l’Istituto Comprensivo si declinano in base all’età dei ragazzi e alla specificità dell’ordine di scuola frequentato, dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria di primo grado. CENTRALITA’ DELLA PERSONA: considerare la singolarità e la complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. MISSIONE DELLA SCUOLA: offrire “saperi” utili alla conoscenza di sé, alla conoscenza del mondo per stare bene con sé stessi e con gli altri. SAPERI: promuovere i saperi propri di una cittadinanza del futuro per vivere in un ambiente naturale e culturale sostenibile. L’attenzione è rivolta alla cultura, alle discipline e agli ambiti disciplinari e contemporaneamente al benessere personale e relazionale degli alunni e degli adulti che vivono la scuola. I principi valoriali di riferimento Educazione alla cittadinanza e prevenzione del “bullismo” Attraverso l’educazione alla cittadinanza la scuola vuole condurre i ragazzi all’acquisizione di strumenti relativi all’assunzione di responsabilità nella vita sociale e civica. Ha quindi come obiettivo la formazione del cittadino, individuo e soggetto attivo nell’ambito della vita collettiva (politica, sociale, economica). Nelle “Indicazioni per il Curricolo” si afferma che “La scuola è…in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria… Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale”. Deve perciò “ porsi il compito più ampio di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente”. Inoltre “Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo” (dalle “Indicazioni per il Curricolo”). Non ultima conseguenza di questo fatto è il dilagare del fenomeno del “bullismo”, sia nelle sue forme più evidenti, quali la prevaricazione, le aggressioni e le umiliazioni fisiche, sia nelle sue forme più sottili e meno visibili, quali l’isolamento sociale e la derisione costante. L’educazione alla cittadinanza si sviluppa attraverso più nuclei di base . Educazione alla cittadinanza come identità La scuola crea le condizioni che favoriscono comportamenti di cittadinanza attiva all’interno dell’istituto e nel territorio e quindi attiva a tale scopo delle iniziative. Appartenenza all’Istituto • Viene sollecitata la collaborazione nella formulazione delle regole e delle misure sanzionatorie (come da DPR 249/98 – Statuto delle studentesse e degli studenti) • Si sottoscrive il Patto Formativo • Viene promossa la conoscenza dei ruoli e delle competenze delle diverse componenti dell’istituto • Si favorisce la partecipazione al Consiglio degli studenti Appartenenza al territorio • • • Viene favorita la conoscenza, da parte degli alunni, del territorio in cui vivono nei suoi aspetti economici, sociali, politici; La scuola partecipa alle iniziative territoriali e sollecita Enti, Istituzioni e le altre agenzie educative alla collaborazione; Vengono attivati percorsi di educazione ambientale collegati al proprio territorio. Educazione alla cittadinanza attiva La scuola promuove anche l’acquisizione di alcuni obiettivi formativi che sono alla base del vivere comune. Educazione alla convivenza e alla solidarietà sociale • • • • • • Essere sensibili alle esigenze della vita sociale comunitaria, così come sono sancite dalla Costituzione Acquisire la consapevolezza della pari dignità sociale e dell’eguaglianza di tutti i cittadini. Acquisire consapevolezza e competenza pratica nel campo della solidarietà Affinare la sensibilità alle diversità e alle differenze Acquisire e consolidare atteggiamenti di confronto costruttivo con persone, popoli e altre culture Sentire il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società Educazione alla legalità e alla pace • • • • Saper essere cittadini nel confronto costruttivo e nel rispetto verso se stessi e gli altri. Essere consapevoli di essere titolari di diritti e di doveri. Comprendere il significato delle regole per la convivenza nella società e della necessità di rispettarle. Educare alla pace e a pensare alla pace come condizione essenziale per la promozione e il rispetto dei diritti umani di tutti. Per raggiungere queste finalità la scuola adotta le seguenti strategie: • inserisce specifici obiettivi di apprendimento rivolti allo sviluppo del senso di cittadinanza nei diversi curricoli; • promuove nell’ambito di tutte le attività di apprendimento competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva; • prevede la realizzazione di percorsi interdisciplinari di formazione alla cittadinanza; • introduce forme di apprendimento collaborativo; • promuove esperienze significative che favoriscano forme di cooperazione e solidarietà; • permette a tutti la più ampia partecipazione nel rispetto delle molteplici diversità. L’educazione alla cittadinanza è sviluppata nell’ottica della continuità e della trasversalità in quanto coinvolge i vari ambiti educativi della scuola dell’infanzia e le diverse discipline delle scuole primaria e secondaria. Educazione ambientale e scientifica Nell'attuale situazione del pianeta, in cui la questione ambientale è essenziale e prioritaria per la stessa vita della comunità dei viventi, è più che mai opportuno ribadire la necessità e l'urgenza dell'Educazione Ambientale. Questa Educazione richiede un profondo cambiamento culturale soprattutto nei modi di pensare e di vivere della civiltà occidentale, in quanto si tratta di trasformare una mentalità e di riproporre un'etica di valori e di comportamenti oggi non comunemente condivisi. Per quanto riguarda la mentalità ci si riferisce ad un necessario superamento dell'antropocentrismo (l'uomo dominatore e possessore della natura, o della terra) che ha caratterizzato la concezione del rapporto uomo-ambiente, per una visione biocentrica nella quale l'uomo si riconosca parte di essa e ad essa appartenente. Ne nasce, quindi, un'etica rivolta al riconoscimento di tutto ciò che esiste e al rispetto della sua diversità. In un progetto di Educazione Ambientale finalità essenziale è il proporsi una società solidale che affronti i problemi dello sviluppo tenendo conto della sostenibilità con l'ambiente e dei diritti delle popolazioni più povere oltre che di quelli delle generazioni future. L'approfondimento del significato dell'educazione all'ambiente, (con la creazione di conoscenze ed azioni per l'ambiente e nell'ambiente) è possibile se si ridiscutono alcuni aspetti della relazione uomo-mondo, riappropriandosi di una visione di rapporto profondo con lo spazio territoriale e gli eventi che lo caratterizzano, individuando le trasformazioni presenti nell'ambiente e le informazioni che ne derivano, collocando conoscenze ed azioni in una dimensione spazio-temporale rinnovata del paesaggio e nella riprogettazione di una cultura scolastica aperta all'ambiente . Tale riprogettazione privilegia il contatto della scuola con l'ambiente, promuovendo percorsi educativi di sperimentazione del territorio e del contesto ambientale, secondo le modalità operative fondate sul trasferimento dei procedimenti della ricerca scientifica nella didattica. Con l'educazione ambientale non si vuole creare una nuova disciplina specialistica. L'approccio più corretto consiste nel programmare le relazioni tra le varie discipline: i vari linguaggi possono concorrere all'acquisizione di un sapere unitario. Fare educazione ambientale non significa soltanto sviluppare la conoscenza di una determinata questione ambientale. Significa anche promuovere atteggiamenti, comportamenti consapevoli, più responsabili e motivati nei confronti delle risorse naturali. L'educazione ambientale favorisce la progettazione di esperienze didattiche in cui si adottano metodi scientifici e stili di lavoro innovativi, in grado di coinvolgere e motivare gli alunni. Le esperienze di questi anni ci hanno insegnato quanto sia importante offrire agli studenti strumenti cognitivi, prima ancora che informazioni. Il nostro Istituto Comprensivo continua a promuovere, attraverso i suoi progetti, attività di educazione ambientale rivolte alle scuole di Ancona, poiché crede che stabilire un rapporto corretto con l’ambiente naturale sia un fattore indispensabile per una formazione equilibrata della persona umana. “L’esplorazione e la conoscenza della natura, condotte con l’intento di stabilire rapporti e atteggiamenti positivi, sono di primaria importanza nella vita della persona, ed in primo luogo del bambino”, poiché consentono non solo atteggiamenti di rispetto, ma anche un affinamento del gusto e del senso estetico e l’ingresso in un mondo misterioso carico di interrogativi e di fascino inesauribile. (Montuschi 2004). Conoscere e scoprire la natura come fonte inesauribile di ricchezze, sarà la motivazione che spingerà le giovani generazioni a proteggerla e conservarla. A tal fine il nostro Istituto ha attivato negli anni dal ’99 al 2007 i seguenti laboratori: orto biologico, serra, laboratorio di archeologia delle piante da frutto stagno, energie rinnovabili, ceramica, museo di scienze naturali. Ogni laboratorio scientifico continua la sua attività didattica di osservazione all’interno della classe con: • Terrari, semina in classe, condominio delle lumache, lombricaio, esperimenti nei laboratori scientifici sul terreno (prove di sedimentazione per la conoscenza dei vari strati e dei costituenti minerali, misurazione del ph del suolo, prove di germinazione dei semi, esperimenti sulla fotosintesi clorofilliana) • Stazione metereologica; • Riproduzione dell’ecosistema stagno in piccoli acquari, analisi delle acque dello stagno per il riconoscimento della microflora e della microfauna acquatiche; • Studio del risparmio energetico; Studio degli ecosistemi terrestri: bosco, campagna, acque dolci, mare. Il benessere La scuola è il luogo dove si affinano abilità, si sviluppano competenze, si acquisiscono conoscenze e saperi; essa inoltre rappresenta un luogo dove bambini e ragazzi passano gran parte del loro tempo. Il doversi attenere ad orari, spazi, attività richiede loro un notevole sforzo di adattamento. Anche i rapporti interpersonali, con i compagni e soprattutto con gli adulti, rappresentano una quotidianità a cui non ci si può sottrarre ed a volte può risultare faticoso sul piano emotivo. Infine la scuola è il luogo dove ogni discente viene continuamente valutato, a volte in maniera discreta e sfumata, altre volte in modo più evidente, attraverso giudizi di cui non è sempre facile sopportare il peso. Tutto questo rende comprensibile il fatto che molte difficoltà emergano proprio a scuola. Alcune sono direttamente collegate agli apprendimenti, altre, non meno gravi, si manifestano sul piano dei comportamenti. Sempre più spesso gli alunni presentano instabilità caratteriale, fragilità nelle frustrazioni, timidezza ed ansia eccessive, depressione, ossessività verso la perfezione, competitività negativa, fino a qualche caso di bullismo. Queste manifestazioni sono sintomi di un disagio evolutivo che si accentua nella situazione scolastica ma le cui cause vanno spesso cercate altrove. In alcuni casi tale disagio compare sotto l'aspetto psicosomatica, con mal di testa, mal di stomaco, depressioni e stanchezze non riconducibili a specifici problemi di salute. Di fronte a queste situazioni è sempre necessaria un’analisi pedagogica che chiarisca le condizioni educative in cui sono cresciuti i bambini ed i ragazzi. Talvolta è sufficiente modificare alcuni atteggiamenti messi in atto dai genitori o dagli insegnanti perché le manifestazioni più evidenti si riducano o scompaiano. Più spesso è necessario operare per una più positiva rappresentazione delle proprie capacità e dei rapporti che il ragazzo vive a casa e a scuola, liberando risorse emotive ed intellettuali "bloccate" da una scarsa stima di sé oppure da aspettative mal poste o improprie. All'interno di queste difficoltà appare quantomai appropriato un approccio di tipo pedagogico, finalizzato cioè non tanto alla diagnosi clinica di un eventuale disturbo quanto al cambiamento delle condizioni che provocano il problema, siano esse interne o esterne, educative o di altra natura. Per tutti, la strada non può essere che quella di promuovere lo "star bene" dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti attraverso la buona gestione delle risorse proprie e dei mondi vitali in cui crescono. "Troppo spesso nella scuola si è portati a trascurare gli aspetti emotivi del processo di sviluppo dell'allievo. A tutto vantaggio di quelli puramente cognitivi, dimenticando che l'individuo è totalità integrata ed organizzata e nella sua totalità va educato. Senza contare che, in ogni situazione di apprendimento, c'è un'osmosi tra sfera affettiva e conoscitiva. Gli atteggiamenti, le aspettative più o meno esplicite, le comunicazioni verbali e non verbali dell'adulto influiscono sul bambino unitamente alle sue motivazioni personali, facilitando o ostacolando qualsiasi acquisizione conoscitiva. Così come è altrettanto vero che la conquista di nuove abilità cognitive rafforza nel fanciullo la stima di sé, soddisfa il bisogno di sicurezza, favorisce l'accettazione del bambino da parte di insegnanti e genitori … Importanza fondamentale ha quindi nella scuola l'educazione affettiva che, avviando l'individuo ad avere una positiva e realistica immagine di sé’ e facilitando l'instaurarsi di gratificanti rapporti con gli altri, costituisce un efficace mezzo di formazione di individui psichicamente sani e, conseguentemente, diventa strumento di prevenzione della malattia mentale e della devianza". (Da Donata Francescato, Anna Putton, Simona Cudini, Star bene insieme a scuola Strategie per un'educazione socio-affettiva dalla materna alla media inferiore, pag.14 e 15, NIS La Nuova Italia Scientifica, Roma 1986.) Il benessere è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell'essere umano: fisico, emotivo, mentale, sociale e spirituale; esso consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società. Consapevole dell'importanza fondamentale di tale aspetto in fasce di età particolarmente sensibili e recettive impegnate in un percorso di costruzione dell'identità, l'Istituto Comprensivo attua iniziative volte a promuovere il benessere scolastico e ad attenuare eventuali forme di disagio presenti nei vari plessi : • • • • favorendo lo sviluppo della personalità di ciascun allievo, sostenendolo all'interno della realtà apprenditiva in cui è inserito, creando un clima scolastico positivo ed accogliente, rendendo partecipi tutti i soggetti del processo formativo (personale della scuola, famiglie, studenti e territorio). Far stare bene i ragazzi a scuola significa operare verso la rimozione degli ostacoli di ordine psicologico, sociale, relazionale e culturale che rendono difficoltoso il processo di insegnamento-apprendimento e creare motivazione e agio, elementi indispensabili al raggiungimerto dell'obiettivo-guida di quest'area che consiste nel catturare l’attenzione e l’interesse dei bambini/ragazzi e costruire un ambiente capace di far accendere la scintilla della motivazione all’apprendimento in un clima di serenità personale, relazionale e sociale. L'Istituto Comprensivo realizza ogni anno un percorso di promozione dell'agio scolastico e di attenuazione del disagio, sperimentato, arricchito e rivisitato nel corso degli anni in base alle esigenze sorte in itinere e alle considerazioni raccolte da membri del gruppo Benessere, insegnanti, genitori e ragazzi. Generalmente il percorso si sviluppa attraverso le seguenti tappe: • Rilevazione delle situazioni di disagio presenti all’ interno dell’Istituto Comprensivo per una prima mappatura del fenomeno e per l’avvio delle iniziative specifiche atte all’attenuazione del fenomeno. • Realizzazione, quando possibile, di interventi di un esperto (psicologo, pedagogista, counsellour o altro esperto di aspetti psicopedagogici) per avviare un percorso di attenuazione dei comportamenti di disturbo attraverso situazioni/gioco e discussioni volte all’analisi delle emozioni e dei sentimenti. • Realizzazione, quando possibile, di uno sportello di ascolto rivolto ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti interessati ad una consulenza psicopedagogica; • Formazione del gruppo di lavoro sul benessere attraverso la partecipazione ad incontri e corsi riguardanti l’agio-disagio al fine di pervenire alla configurazione di un gruppo esperto con funzioni di supporto per gli altri docenti e per le attività con i genitori, gruppo referente per l'intero Istituto sui temi del disagio e del successo scolastico. • Proposte di incontri-dibattito rivolte a genitori ed insegnanti su tematiche riguardanti i bambini, i ragazzi, la scuola e la famiglia. • Proposte e incentivazione di iniziative di ricerca, studio, lavoro e confronto sulle buone pratiche educative che sostengono il benessere scolastico e la motivazione allo studio. • Proposte di momenti di unità, di accoglienza, di aggregazione e di festa atte a favorire il benessere in un percorso di sviluppo di capacità sociali e individuali e di condivisione del concetto di appartenenza al gruppo attraverso il coinvolgimento attivo di bambini, ragazzi e adulti in un clima relazionale positivo, ludiforme e stimolante. • Verifica finale di quanto attuato e formulazione di ipotesi di percorso per gli anni scolastici successivi. L’Intercultura Nel prospetto organizzativo del nostro Istituto, tra le priorità è naturalmente prevista l’integrazione degli alunni stranieri, priorità strutturale, per l’attuale società multiculturale in cui viviamo e per il significativo quadro di riferimento normativo a cui l’Italia può far riferimento. La scuola non deve fare una scelta possibile, deve invece riconoscere la rilevanza collettiva del fenomeno e la responsabilità istituzionale pubblica e deve rispondere ad una concreta e generalizzata esigenza formativa, che si identifica con una fondamentale e diffusa educazione interculturale e con una cultura pluralista: il più diffuso e potente antidoto contro ogni forma di intransigenza sociale. La scuola rappresenta, sotto questo profilo, il banco di prova per una comunità che sappia realmente divenire capace di aprirsi alla diversità, per trarre dal confronto motivo di arricchimento e stimolo alla crescita di tutte le sue componenti. L’azione didattica propria della scuola risulta, per questo tramite, facilitata e arricchita, in quanto solo in un contesto inclusivo e capace di valorizzare le specificità di ciascun soggetto, lo studente straniero può sviluppare un percorso scolastico ed educativo coerente, capace di centrare gli obiettivi di apprendimento. Ricadute positive si hanno inevitabilmente anche sul complesso degli studenti, che si abituano ad aprirsi al confronto e al dialogo interculturale, sviluppando il proprio senso di responsabilità verso i compagni. Nel nostro intento, dall’accoglienza di culture diverse, si intende procedere verso la loro interazione (confronto, dialogo, attenzione, curiosità) per fare della multiculturalità un’ opportunità di crescita civile e culturale. Ripensare la scuola nella prospettiva dell’intercultura comporta quindi: 1. passare dalla mera socializzazione delle differenze, al confronto di identità forti e consapevoli attraverso la conoscenza della propria e delle altrui culture 2. non dar vita ad un semplice “condominio” di diverse culture tra loro non comunicanti, o alla omologazione e all’integrazione adattiva, ma favorire la valorizzazione delle differenze, delle lingue e delle culture di origine. Il programma per l’educazione interculturale prevede: • • • • • la realizzazione di un percorso di accoglienza e orientamento destinato agli studenti stranieri un segmento specifico per l’apprendimento della lingua italiana favorire forme di aggregazione giovanile extrascolastica miste iniziative di formazione dei docenti sui temi dell’integrazione, dell’intercultura, dell’insegnamento dell’italiano come L2 offrire opportunità di formazione continua La presenza dei minori stranieri ci costringe a mettere a fuoco principi, decisioni e azioni, evitando, quanto più possibile, fissità di schemi: è un discorso da considerare sempre aperto, flessibile e dinamico,evidenziatore di sfide che comunque la scuola dovrebbe affrontare, anche in assenza di stranieri. La continuità educativa e l’orientamento La scuola, che diviene servizio culturale del territorio, è soggetto attivo di memoria collettiva e progettualità allo stesso tempo e luogo di "orientamento", pertanto si propone di costruire percorsi formativi affinché ciascuno alunno possa trovare e ri trovare se stesso attraverso la conoscenza e l'accettazione "dell'Altro", inteso come persona e come soggetto culturale diverso dal sé, in una disponibilità reciproca all'incontro. L’orientarsi è una dimensione fondamentale del comportamento umano: si orienta un bambino, un giovane, un adulto, un anziano; giorno per giorno, nei momenti cruciali dell’esistenza e in quelli quotidiani, nelle varie attività. Ci si orienta quando si affronta un viaggio, quando si fa una scelta politica, quando si fa la spesa, quando si cerca un lavoro, quando si scelgono gli amici, quando si affronta una malattia... L’orientarsi emerge abitualmente in ogni situazione esplorativa, problematica e soprattutto nelle situazioni di emergenza, decisive e a volte drammatiche della vita. L’orientarsi è l’elemento essenziale durante tutto l’arco dell’esperienza formativa e professionale della persona: è un processo continuo. E’ diretto a favorire la produzione di saperi ed esperienze indispensabili per realizzare in modo autonomo e consapevole un apprendimento continuo, rispettoso delle potenzialità personali e dei vincoli del contesto sociale. Le attività di orientamento svolgono un ruolo centrale nell’azione formativa scolastica, sia per il recupero di situazioni negative, sia per la valorizzazione e la promozione di diversi tipi di attitudini e interessi, attraverso un uso adeguato e aggiornato dei contenuti delle diverse discipline. L'orientamento deve essere inteso come accertamento delle attitudini individuali e come preparazione dell’alunno ad una scelta consapevole di percorsi formativi a breve, medio, lungo termine. L'orientamento si identifica con l'educazione al cambiamento sociale, culturale e professionale. Essendo consapevole del diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che possa favorire il passaggio tra diversi ordini di scuola e prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, il nostro Istituto Comprensivo pone al centro della propria proposta formativa l’organizzazione di un itinerario scolastico che, rispettando i ritmi naturali di apprendimento dell’alunno, crei “continuità” nello sviluppo delle competenze che l’alunno può acquisire dall’ingresso nella scuola fino ad orientarlo consapevolmente nelle scelte future ( continuità verticale); eviti che ci siano fratture tra vita scolastica ed extra-scolastica, facendo sì che la scuola, attenta alle problematiche ed ai bisogni formativi del territorio, si ponga come perno di un sistema scolastico allargato ed integrato in continuità con l’ambiente familiare e sociale (continuità orizzontale). Il "valore" della continuità nasce dall'esigenza fondamentale di garantire il diritto dell'alunno ad un percorso formativo organico e completo, che tende a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale della persona, la quale, pur nei cambiamenti della crescita e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua identità. Una buona azione educativa richiede un progetto formativo continuo, che si proponga anche di prevenire le difficoltà che si riscontrano specialmente nei passaggi tra i diversi ordini di scuola. Continuità comunque non vuol dire mancanza di cambiamento, ma piuttosto capacità di valorizzare le competenze già acquisite dall'alunno nel rispetto dell'azione educativa di ciascuna scuola pur nella diversità di ruoli e funzioni. Con le attività inerenti la Continuità Educativa ci si propone di migliorare e ampliare l’offerta formativa attraverso percorsi specifici, in particolare per gli alunni degli anni ponte (ma non solo) in merito ad aspetti trasversali e attraverso l’utilizzo dei laboratori in qualità di luoghi che favoriscono il benessere, la valorizzazione delle competenze acquisite, il riconoscimento delle specificità e, soprattutto, la possibilità di individuarsi sempre meglio per saper scegliere ed entrare sicuri nella vita. A tal fine abbiamo già proposto con successo letture ad alta voce da parte di insegnanti ed attori, tecniche espressive e creative, cineforum ed incontri con esperti, questionari rivolti ai ragazzi interessati, conferenze-dibattito con genitori ed insegnanti. L’organigramma dell’istituto Il Piano dell’Offerta Formativa viene gestito attraverso l’assunzione di responsabilità diretta degli operatori scolastici, mediante una progettualità condivisa e una leadership diffusa. Il Dirigente, il Direttore dei Servizi Amministrativi, i Collaboratori, i Coordinatori di plesso e le Funzioni strumentali formano lo Staff di Direzione con il ruolo di coordinamento delle attività d’Istituto e formulazione delle ipotesi organizzative e gestionali da presentare al Collegio Docenti e al Consiglio d’Istituto. L’organigramma/funzionigramma evidenzia incarichi affidati a singoli o gruppi in base a competenze gestionali o di coordinamento. Decreto Legislativo 6 marzo 1998, n. 59 "25-bis (Dirigenti delle istituzioni scolastiche) Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali Dirigente Scolastico Elisabetta Micciarelli Nell'esercizio delle competenze (…) il dirigente scolastico promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologico-didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni Nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al dirigente l'adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti (…) Il dirigente presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica 1. Cura la gestione del personale ATA 2. Sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione Direttore S.G.A. Gianni Antonio Crocetti 3. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna 4. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis D. L.vo 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni, il Direttore coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative 5. Fa parte dello staff di dirigenza 1. Sostituisce il Dirigente in sua assenza assumendo ruolo e responsabilità connesse 2. Collabora alla gestione ordinaria ed organizzativa dell'Istituto 3. Segue l’iter comunicativo tra dirigenza/segreteria e personale docente e A.T.A. I° collaboratore Grazia Piracci 4. Attiva modalità di comunicazione interna ed esterna 5. Segue i rapporti tra scuola e genitori e loro rappresentanze 6. Collabora al controllo del rispetto delle regole di comportamento dell’Istituto 7. Collabora al funzionamento degli organi collegiali 8. Assicura il raccordo con Istituzioni (Regione, Provincia, Comune, altre scuole), agenzie di formazione, associazioni,cooperative sociali, consorzi, Università 1. Sostituisce il Dirigente in sua assenza assumendo ruolo e responsabilità connesse 2. Collabora alla gestione ordinaria ed organizzativa dell'Istituto Ii° collaboratore Stefania Rossi 3. Svolge la funzione di Segretario del Collegio Docenti 4. Tiene i rapporti con il responsabile esterno RSPP 5. Coordina la Commissione Sicurezza 6. Collabora con il RLS interno per la rilevazione di problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro 7. Coordina le attività di formazione del personale e degli alunni in materia di sicurezza Scuola dell’infanzia Fantasia Lucia Mengarelli Sabin Donatella Capodacqua Patrizia Gorgolini Varano Paola Cinti 1. Sono responsabili della comunicazione tra plesso, dirigenza e amministrazione 2. Curano l’archiviazione/diffusione delle circolari trasmesse dalla Dirigente 3. Elaborano le circolari interne al plesso, provvedendo alla loro numerazione progressiva Verbena 4. Curano il controllo quotidiano della posta elettronica, adottando ogni utile strategia di diffusione Manuela Cianforlini 5. Conservano il registro contenente la modulistica Scuola primaria 6. Curano la elaborazione dell’orario e dell’organizzazione/fruizione degli spazi Maggini Roberta Bastianelli Giovanna Tartaglini 7. Provvedono alla elaborazione dei planning: DOCENTI: presenze, sostituzioni, gite/uscite, neoassunti, tirocinanti. ALUNNI: assenze, infortuni, sanzioni disciplinari. Savio Fiorisa Favi Scuola secondaria di i Grado 8. Curano l’aggiornamento del Piano Annuale delle Attività 9. Partecipano alle riunioni periodiche indette dalla Referente dei Coordinatori di Istituto 10. Fanno parte dello Staff di dirigenza Marconi Patrizia Nataloni Funzione strumentale AMBIENTE-SCIENZA Liliana Tangherlini • Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e le scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del gruppo di lavoro; • Riportare ad unitarietà le diverse realtà presenti all’interno dell’Istituto Comprensivo da intendersi come aule verdi all’interno di un comune progetto curriculare di educazione scientifica; • Valorizzare il patrimonio dell’Istituto Comprensivo già esistente attraverso la diffusione delle iniziative all’interno dell’Istituto stesso e negli altri Istituti del territorio; • Confronto tra i docenti coinvolti sull’idea di sostenibilità ambientale e prime ipotesi di un curricolo scientifico alla luce delle nuove Indicazioni. Funzione strumentale Intercultura Tiziana Sargolini Funzione strumentale Cittadinanza Alessandra Armenise M. Lisa Ciambrignoni Funzione strumentale Benessere Daniela Battaglia Marisa Melonaro • Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e le scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del gruppo di lavoro; • Monitorare le presenze degli alunni stranieri soprattutto per quanto attiene ad eventuali difficoltà relative sia agli apprendimenti che alla vita sociale scolastica ed extrascolastica; • Redigere il protocollo di accoglienza, valutare i materiali disponibili e socializzarli all’interno dei diversi plessi; • Iniziare a confrontarsi con i docenti sui curricoli e le discipline per la predisposizione di programmi mirati e la stesura di curricoli interculturali. • Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e le scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del gruppo di lavoro; • Condividere all’interno della commissione un’idea di cittadinanza comune; • Coinvolgere il maggior numero di docenti nella realizzazione di attività che pongono al centro il principio dei diritti e dei doveri; • Coinvolgere i genitori nell’elaborazione di un patto sociale di corresponsabilità inteso come prodotto finale di un confronto sulle aspettative e gli impegni da assumere nei confronti della vita scolastica. • Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e le scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del gruppo di lavoro; • Facilitare il passaggio dei bambini tra ordini diversi di scuola; • Permettere il senso della continuità di esperienze trovando proprie tracce; • Promuovere durante l’anno scolastico momenti di attività comune tra gli alunni degli anni ponte; • Accompagnare i genitori nei passaggi tra i diversi ordini offrendo un’immagine unitaria del percorso educativo all’interno dell’I.C.; • Promozione dell’attività laboratoriale come momento integrato nell’attività curricolare; • Contribuire ala diffusione della consapevolezza tra gli adulti dell’importanza della dimensione emotiva-affettiva. • Coordinare con la commissione di riferimento l’intervento e le scelte, convocare le riunioni e redigere le presenze del gruppo di lavoro; • Individuare e redigere la mappa delle situazioni di disagio all’interno delle scuole dell’Istituto Comprensivo; • Individuare i diversi aspetti del disagio e le origini delle criticità presenti nell’I.C. • Monitorare e riconoscere l’efficacia dei diversi tipi di intervento (compensazione, recupero…) • Raccordare l’intervento della psicologa all’interno dell’I.C. • Promuovere momenti di ascolto-confronto con i genitori e i Funzione strumentale Orientamento Simone Frontini • • • • • • • • • • • • • docenti. Coordina le task force di plesso per l’accoglienza Coordina il progetto OPEN DAY di Istituto Coordina le attività di continuità educativa e didattica Coordina le attività di formazione delle classi Esercita il controllo delle proposte di adozione dei libri di testo Esercita il controllo della organizzazione dell’esame di stato Fa parte dello staff di dirigenza 1. Coordina le task force di plesso per l’accoglienza 2. Coordina il progetto OPEN DAY di Istituto 3. Coordina le attività di continuità educativa e didattica 4. Coordina le attività di formazione delle classi 5. Esercita il controllo delle proposte di adozione dei libri di testo 6. Esercita il controllo della organizzazione dell’esame di stato 7. Fa parte dello staff di dirigenza Consiglio di intersezione Scuola dell’infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato Il Consiglio di intersezione ha il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti Consiglio di interclasse Scuola primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato Consigli di classe Coordinatori di classe Il Consiglio di interclasse ha il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti 1. Presiedono, per delega del Dirigente Scolastico, i Consigli di classe organizzandone il lavoro 2. Possono proporre la convocazione del Consiglio di classe in seduta straordinaria, previa consultazione con gli altri docenti della classe 3. Coordinano la programmazione di classe sia per quanto riguarda le attività curricolari, sia per quanto riguarda le attività progettuali e di ricerca, sperimentazione ed innovazione 4. Armonizzano fra di loro le esigenze delle tre componenti del Consiglio (docenti – studenti – genitori) 5. Controllano la regolare frequenza degli alunni (giustificazioni assenze, ritardi, ed uscite anticipate); in caso di anomalie ne danno tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico Tutor docenti Neoassunti Scuola Infanzia Scuola Primaria Curano l’accompagnamento didattico dell’anno di prova Scuola Secondaria di I grado Tutor di tirocino Scuola Infanzia Scuola Primaria Curano l’accompagnamento didattico del tirocinio Scuola Secondaria di I grado Comitato di Valutazione Giampieri Marinella Melonaro Marisa Corsini Anna Il comitato è formato, oltre che dal dirigente scolastico, che ne è il presidente, da 4 docenti quali membri effettivi e da 2 docenti quali membri supplenti. I membri del comitato sono eletti dal collegio dei docenti al suo interno. Il comitato dura in carica un anno scolastico. La valutazione del servizio ha luogo su richiesta dell'interessato previa relazione del dirigente scolastico. Musciano Mauro Mengarelli Lucia Commissione sicurezza Componenti: Addetti Il comitato di valutazione del servizio esercita altresì le competenze in materia di anno di formazione del personale docente del circolo di riabilitazione del personale docente. La Commissione sicurezza, costituita dai responsabili di plesso, è coordinata dal responsabile della sicurezza nominato dal Dirigente che cura le attività di gestione della sicurezza in SPP applicazione alla L. 626/2002 e successive integrazioni. Barbara Cerni Nello specifico: Maria Conti Valeria Conti - Aggiornare il documento di valutazione dei rischi per le scuole dell’IC Matteo Giostra - Aggiornare il piano emergenza di ciascun plesso Lesli Lausdei - Predisporre un pro-memoria per il personale e per i genitori Cinzia Magi - Registrare l’andamento delle prove di evacuazione in tutti i plessi Maria Gissi RSPP Davide Vitali Gruppo h di istituto Buzzo Marco genitore Moschini Massimo genitore - Aggiornare la segnaletica di plesso - Organizzare e gestire la formazione del personale, nell’ambito della sicurezza. a)Analizza la situazione complessiva nell'ambito dei plessi di competenza (numero degli alunni in situazione di handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte) b) Analizza le risorse dell'istituto scolastico, sia umane che materiali Forgione Michele genitore Ruggeri Roberto genitore Servadio Rita insegnante Giampieri Marinella insegnante Ciambrignoni Maria Lisa insegnante Armenise Alessandra insegnante Burattini Eleonora insegnante Lombardo Francesca insegnante Mainardi Silvia insegnante c) Predispone una proposta di calendario per gli incontri dei Gruppi h operativi che durante l’anno si occupano della progettazione specifica per ogni alunno in situazione di handicap d) Definisce i criteri generali per la redazione dei PEI e dei PDF e) Formula proposte al dirigente scolastico, al Collegio dei Docenti o al Consiglio d’Istituto su questioni attinenti agli alunni in situazione di handicap; f) Propone al DSGA o al Consiglio d’Istituto l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni o ai docenti che se ne occupano; g) Formalizza la richiesta di ore di sostegno e di progetti specifici Perini Rosanna insegnante secondo le necessità emerse durante il lavoro specifico nei Gruppi h operativi; Alocchi Anna Lisa insegnante h) Formula proposte per la formazione e l'aggiornamento, anche nell'ottica di prevedere corsi di aggiornamento “comuni” per il personale delle scuole e degli enti socio-sanitari, impegnati in piani educativi e di recupero individualizzati; Tumillo M. Antonietta insegnante Caprari Fabiola – insegnante i) Produce una documentazione relativa alle attività svolte, predispone l’archiviazione e ne definisce l’accessibilità. Marseguerra M.Antonina collaboratrice scolastica Referenti viaggi d’istruzione Coordinare tutte le attività connesse alla programmazione di gite scolastiche, viaggi di istruzione e visite guidate Fedecostante Daniela Referente CIR Coordinare tutte le attività relative al consiglio dei ragazzi Nataloni Patrizia Compilazione orario Paolantonio Paola Curare la compilazione dell’orario provvisorio e definitivo della scuola Media Zacchini Raffaella Referenti Biblioteca Cipolla Lucia Ferraro Maria Patentino scolastico • • • • Catalogazione del materiale librario esistente; Definizione delle modalità di fruizione della biblioteca; Gestione del prestito e della consultazione; Formulazione proposte di acquisto. Coordinare gli interventi didattici necessari a sostenere gli esami per il patentino del ciclomotore Perini Rosanna Referente integrazione Coordinare gli interventi per favorire l’integrazione degli alunni in situazione di handicap Gasperat Monica Personale ATA DIDATTICA Gestione alunni 1. Gestione alunni: iscrizioni, documenti e fascicoli, richiesta o trasmissione documenti, corrispondenza con le famiglie, monitoraggi, rilevazioni integrative, statistiche, pagelle, diplomi, tabelloni scrutini ed esami, procedure per sussidi, certificazioni e tenuta registri, esoneri educazione fisica, libri di testo primaria e secondaria, pratiche portatori di handicap, contributi scolastici, accertamento obbligo scolastico Carla Giovagnoni Marina Mancinelli 2. Chiamata supplenti per conferimento nomine 3. Rapporti con l’amministrazione comunale per servizi mensa, trasporti, lavori di manutenzione, ecc 4. Elezioni OO.CC. RSU ENAM 1. Amministrazione del personale: tenuta fascicoli personali,richiesta e trasmissione documenti, emissione contratti di lavoro, preparazione documenti periodo di prova, controllo documenti di rito all’atto dell’assunzione, ricostruzioni di carriera, , ricongiunzione e riconoscimento servizi, fascicolo elettronico 2. Rapporti DPT e Ragioneria Prov.le 3. Registro decreti, anagrafe personale, autorizzazione libere professioni, pratiche cause di servizio, pratiche pensioni 4. Gestione organici personale docente e ATA AMMINISTRATIVA 5. Infortunistica Gestione personale Maria Martone Mirando Ricciuti Silvana Varano 6. Consiglio di Istituto 7. Chiamata supplenti per conferimento nomine 8. Registrazione assenze e stipula contratti supplenti temporanei, visite fiscali, certificati di servizio e registro certificati di servizio 9. Compilazione e spedizione decreti alla Ragioneria dello Stato e alla DPT 10. Gestione assenze e presenze del personale con emissione decreti congedi ed aspettative, gestione ferie del personale 11. Compilazione graduatorie soprannumerari docenti e ATA 12. Compilazione graduatorie supplenze 13. Comunicazione dati Centro per l’impiego 1. Gestione circolari interne, tenuta registro protocollo, archiviazione e distribuzione posta, pubblicazioni all’Albo di Istituto, distribuzione modulistica al personale e inoltro posta via telematica Archivio e protocollo Patrimonio Anna Nicoletti 2. Viaggi di istruzione 3. Privacy 4. Rapporti con i Rappresentanti Sindacali Unitari (RSU) 5. Inventario, tenuta dei registri di magazzino, carico e scarico del materiale 6. Sicurezza nella scuola L. 626/94 1. Liquidazione competenze fondamentali ed accessorie personale supplente ATA e Docenti, liquidazione compensi missioni, compensi esami. 2. Comunicazioni ed invii telematici all’INPS e all’INPDAP relativamente ai dati retributivi mensili Gestione finanziaria e servizi contabili Anna Maria Cesarini 3. Tenuta libri paga, versamenti contributi ass.li e previdenziali, registro conto individuale fiscale, tenuta registro c/c postale 4. Elaborazione CUD, Mod. 770 dichiarazione IRAP ed invio telematico ed invio telematico, 5. Rapporti con l’istituto tesoriere, rapporti con il Collegio dei Revisori 6. Mandati di pagamento e reversali di incasso 7. Pratiche TFR I curricoli A partire dal 2004/2005 la programmazione delle attività didattiche ed educative tiene conto novità introdotte dalla Legge di Riforma della scuola: i programmi finora in vigore vengono infatti sostituiti dalle “Indicazioni Nazionali” che definiscono alcuni obiettivi obbligatori lasciando però ampio margine alle scuole nella concreta attuazione delle attività formative e didattiche. Il modello di programmazione finora utilizzato è stato perciò corretto e migliorato alla luce delle innovazioni introdotte con la Legge n. 53 e in particolare con il Decreto n. 59. In particolare si è dato un maggior spazio alla didattica laboratoriale attraverso la quale è possibile coniugare sapere e saper fare in un’esperienza di apprendimento consapevole. Il laboratorio è un momento significativo di relazione interpersonale e di collaborazione costruttiva. Nell’organizzazione dei laboratori si propongono attività che sono pienamente inserite nella programmazione educativa e didattica della classe e concorrono quindi al raggiungimento degli obiettivi. La programmazione delle attività prevede: l’analisi della situazione iniziale; la definizione di obiettivi generali e disciplinari; la selezione dei contenuti, tenendo presenti le conoscenze, le competenze e gli interessi già posseduti da ciascuno; la selezione delle metodologie e strategie; la massa a punto di procedure di verifica e valutazione iniziale, in itinere e finale. Il Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente, infine, alle Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni. Scuola dell’infanzia “La scuola dell’infanzia, non obbligatoria e di durata triennale, concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini promovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, e ad assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative; nel rispetto delle primaria responsabilità educativa dei genitori, contribuisce alla formazione integrale delle bambine dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza il profilo educativo e la continuità educativa con il complesso dei servizi all’infanzia e con la scuola primaria.” (D.L. 19/2004 n° 59, capo I art. 1). La scuola dell’infanzia è la scuola che favorisce il processo di crescita del bambino secondo percorsi formativi, facilitandone l’espressione attraverso la predisposizione di attività che esercitano tutte le potenzialità del bambino, da quelle fisiche a quelle psicologiche. È principalmente con il gioco e l’esperienza nei laboratori che si favoriscono i diversi linguaggi: ludico-corporeo, affettivo sociale, cognitivo-informatico, musicale, graficopitorico-manipolativo. Per la scuola dell’infanzia non è possibile né opportuno quantificare le quote orarie dei singoli ambiti che indichiamo di seguito. ◊ ◊ ◊ ◊ Il sé e l’altro Corpo, movimento e salute Fruizione e produzione di messaggi Esplorare, conoscere e progettare. Scuola primaria “La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali …. promuove lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione della lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile.” (D.L. 19/2004 n° 59, capo III art. 5). Alle attività curricolari si aggiungono le attività facoltative opzionali (fino ad un massimo di 6 ore), che sono pienamente inserite nella programmazione didattica ed educativa, e che ogni anno vengono decise sulla base di apposite analisi dei bisogni formativi. MATERIE Tempo pieno Tempo modulare Attività curricolari Cl 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Cl 1^ 2^ 4^ 5^ 3^ Italiano 8 7 7 8 7 7 Matematica 6 6 6 6 6 6 Antropologica 4 4 4 3/4 3/4 3/4 Immagine 2 1 1 2/1 1 1 Musica 2 2 2 1 1 1 Scienze 2 2 2 1 2 2 Tecnologia e informatica 1 1 1 1 1 1 Motoria 2 2 2 2 2 2 Inglese 1 2 2 1 2 2 Religione/Attività alternative 2 2 7 2 2 2 30 30 30 27 27 27 Scuola secondaria di primo grado “La scuola secondaria di primo grado attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazione degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e formazione; introduce allo studio di una seconda lingua dell’Unione Europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.” (D.L. 19/2004 n° 59, capo IV art. 9) DISCIPLINE Classe 1^ Classe 2^ Classe 3^ Italiano 6 6 6 Storia/ Educazione civica 2 2 2 Geografia 1 1 2 Inglese 2 2 3 Francese 2 2 3** Matematica/scienze 6 6 6 Educazione tecnica 1 1 3 Educazione artistica 2 2 2 Educazione musicale 2 2 2 Educazione fisica 2 2 2 Religione/Att. alternativa 1 1 1 27 33 27 ** SEZ. A e B, SEZ. C e D a richiesta Nell’anno scolastico 2005/’06 nelle classi prime e seconde, alle attività curricolari si aggiungono le attività facoltative opzionali (fino ad un massimo di 6 ore) , che sono pienamente inserite nella programmazione didattica ed educativa, e che ogni anno vengono decise sulla base di apposite analisi dei bisogni formativi. Competenze cognitive trasversali CAPACITÀ DI ATTENZIONE E DI ASCOLTO SCUOLA DELL’INFANZIA COMPRENSIONE • Ha una buona capacità di ascolto SCUOLA PRIMARIA • Presta attenzione in situazioni comunicative diverse, tra cui le situazioni formali, in contesti sia abituali sia inusuali SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Adotta, secondo la situazione comunicativa, opportune strategie di attenzione e comprensione COMPRENSIONE GLOBALE E ANALITICA DI MESSAGGI DI VARIA NATURA • Comprende semplici storie e racconti • Comprende consegne verbali • Ordina in sequenza le immagini di una storia • Riconosce colori, forme, grandezze, voci suoni rumori, ritmi semplici individuando somiglianze e differenze • Legge e comprende semplici testi di varia natura cogliendone le informazioni principali implicite ed esplicite • Legge e comprende dati e informazioni rappresentati in vario modo • Riconosce in un messaggio scritto, orale o grafico le informazioni esplicite ed opera inferenze ELABORAZIONE PERSONALE SCUOLA COMPRENSIONE DELL’INFANZIA • Individua relazioni in un insieme e confronta insiemi diversi • Riconosce segni diversamente orientati nello spazio • Classifica in base ad un unico criterio • Conta in modo ordinale e cardinale SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Individua in una situazione e tra situazioni diverse relazioni esplicite (causa/effetto, prima/dopo, analogie/differ enze permanenze/m utamenti, variazioni nel tempo e nello spazio) ed opera semplici inferenze • Seleziona le informazioni più • Individua in una situazione e tra situazioni diverse rapporti espliciti ed impliciti (causa/effetto, prima/dopo, analogie/differenze permanenze/mutamenti, variazioni nel tempo e nello spazio) • Collega nuovi apprendimenti con altri già acquisiti • Elabora personalmente i contenuti appresi giungendo anche ad astrazioni, generalizzazioni, forme diverse di sintesi • Si orienta nello spazio e nel tempo • Conosce ed usa i criteri per misurare, ordinare, classificare • Elabora progetti di risoluzione di problemi • Legge la realtà impiegando forma diverse (verbali, iconiche, simboliche) • Esprime valutazioni personali argomentandole significative e le organizza in sintesi • Si orienta adeguatament e nello spazio e nel tempo • Misura, ordina, classifica, confronta fatti e fenomeni della realtà • Risolve semplici problemi di ordine pratico o attinenti alle varie discipline ELABORAZIONE PERSONALE SCUOLA • Si esprime con proprietà e ricchezza di vocaboli • Si esprime con frasi strutturate • Sa raccontare storie ed eventi • Ripete a memoria filastrocche poesie, canti • Sa riprodurre dei grafemi alfanumerici • Disegna con particolari • Rappresenta una breve storia a livello mimicogestuale, graficopittorico, musicale • Rappresenta graficamente un’esperienza • Riproduce segni grafici, voci, suoni, rumori, ritmi semplici DI LAVORO METODO COMUNICAZIONE E PRODUZIONE DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Produce testi orali, scritti, grafici coesi e coerenti, in forme adeguate allo scopo e al destinatario • Usa adeguatament e i vari tipi di linguaggi verbale, iconico, logico, musicale • Rappresenta una situazione attraverso disegni, grafici, tabelle, schemi • Produce testi orali, scritti, grafici .. di varia natura, usando correttamente i vari codici, linguaggi specifici, tecniche • Descrive e rappresenta fenomeni e processi in molteplici modi: disegni, lingua, simboli, grafici, tabelle, strumenti informatici • Progetta e realizza oggetti fisici, grafici, virtuali seguendo una definita metodologia RISPETTO DI TEMPI E MODI NELL’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Aumenta i tempi di attenzione e concentrazione eseguendo le attività proposte • Si organizza e rispetta, nei tempi e nei modi, le consegne • Organizza e usa adeguatamente i materiali necessari allo svolgimento di un lavoro USO DI STRUMENTI, TECNICHE, PROCEDURE NELLO SVOLGIMENTO DEL LAVORO SCUOLA DELL’INFANZIA • Ha acquisito la manualità, e sa usare correttamente semplici strumenti di lavoro • Padroneggia le diverse tecniche apprese SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Utilizza tutti i canali della comunicazione • Utilizza le procedure e le tecniche apprese • Sa usare gli strumenti di consultazione • Utilizza tecniche di supporto alla comprensione • Usa le metodologie di indagine e gli strumenti propri di ogni disciplina • Usa tecniche differenziate di lettura • Utilizza conoscenze, tecniche, strategie apprese per affrontare situazioni nuove OSSERVAZIONE, FORMULAZIONE DI IPOTESI, VERIFICA • Sa, guidato, osservare, formulare semplici ipotesi e proporre soluzioni • Sa, guidato, osservare, formulare ipotesi, verificare • Ricerca e propone soluzioni di problemi • Organizza, guidato, una attività di studio e di lavoro • Si pone in atteggiamento problematico di fronte alle situazioni • Organizza, guidato, una ricerca usando il metodo scientifico • Organizza autonomamente una attività di studio e di lavoro ELABORAZIONE PERSONALE SCUOLA QUISIZIONE DI CONOSCENZE DELL’INFANZIA • Conosce le parti del corpo • Conosce e denomina forme, colori, suoni, odori, sapori, sensazioni tattili • Conosce i giorni della settimana, i mesi, le stagioni • Conosce la propria realtà sociale e territoriale nei suoi elementi essenziali SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Conosce la tipologia e le regole di base dei linguaggi verbale, iconico, logico, musicale • Conosce i fenomeni fondamentali del mondo umano, naturalistico, fisico, biologico, tecnologico anche nelle principali fasi della loro evoluzione storica • Possiede un ricco e vario vocabolario attivo e passivo • Conosce gli elementi caratterizzanti dei linguaggi verbale, iconico, logico, musicale • Conosce i fenomeni del mondo umano, naturalistico, fisico, biologico, tecnologico nelle loro molteplici sfaccettature e nella loro evoluzione storica • Conosce le regole della vita civile e politica, le istituzioni, il loro ruolo e funzionamento • Conosce i caratteri essenziali del sistema sociale ed istituzionale • Conosce le principali regole della vita associata Competenze formative trasversali CONSAPEVOLEZZA E PADRONANZA DEL CORPO IDENTITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA • Interiorizza un buon schema corporeo • Riconosce le parti del corpo su di sé e sugli altri • Controlla globalmente gli schemi dinamici di base e gli schemi posturali • Riesce ad essere coordinato avendo acquisito un buon equilibrio staticodinamico • Esegue percorsi motori con un’adeguata coordinazione oculo-manuale • Si avvia all’ acquisizione della lateralità SCUOLA PRIMARIA • Ha acquisito coscienza e padronanza del proprio corpo SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Conosce il proprio corpo ed il suo funzionamento • Padroneggia le conoscenze ed abilità che consentono un equilibrato ed armonico sviluppo della propria persona • Utilizza consapevolme nte il linguaggio gestuale e motorio individualment ee collettivament e CONSAPEVOLEZZA DI SÉ E DELLE PROPRIE EMOZIONI • Si avvia ad un controllo delle emozioni accettando anche le frustrazioni • Partecipa a • È consapevole di sé, delle proprie capacità, interessi, cambiamenti personali nel tempo • È consapevole dei propri processi mentali • È consapevole delle proprie attitudini, competenze, bisogni, possibilità giochi simbolici assumendo ruoli AUTOSTIMA • Interiorizza una positiva immagine di sé • Potenzia una positiva immagine di sé • Si avvia ad una valutazione del proprio rendimento scolastico • Ha sviluppato l’autostima • Sa valutare il proprio rendimento scolastico CURA E RESPONSABILITÀ DEL MATERIALE SCUOLA SCUOLA PRIMARIA DELL’INFANZIA • Ha cura ed è responsabile del materiale • Ha cura ed è responsabile dei propri materiali di lavoro SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Ha cura ed è responsabile dei propri materiali di lavoro ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ IN RELAZIONE A COMPITI E IMPEGNI AUTONOMIA • Assume piccole responsabilità • Porta a termine puntualmente un compito assunto • È responsabile nell’assumere compiti e impegni • Segue le indicazioni per acquisire un metodo personale di lavoro e di studio • • • Porta a termine puntualmente un compito assunto È responsabile nell’assumere compiti e impegni Ha acquisito un metodo personale di lavoro e di studio CAPACITÀ DI OPERARE SCELTE • Risolve piccoli problemi pratici • Sa muoversi autonomament e in uno spazio conosciuto • Guidato, opera scelte • Prende iniziative, decisioni sapendo operare scelte in modo autonomo • Progetta e sceglie in modo efficace il proprio futuro • Adotta comportamenti sani e corretti RELAZIONE CON GLI ALTRI INTERAZIONE POSITIVA CON GLI ALTRI SCUOLA DELL’INFANZIA • Si riconosce come appartenente ad un gruppo • Dimostra fiducia e disponibilità nei confronti dei compagni SCUOLA PRIMARIA • Attiva atteggiamenti di ascolto e di relazione positiva nei confronti degli altri • Attiva modalità SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO • Sa interagire con coetanei e con adulti • Riconosce e rispetta l’altrui diversità • È aperto ai diversi punti di vista • È disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri relazionali positive con i compagni e con gli adulti, anche tenendo conto delle loro caratteristiche sessuali COMPRENSIONE E RISPETTO DELLE REGOLE DI VITA SOCIALE • Comprende le regole del gruppo condividendo giochi, libri, oggetti, spazi • Rispetta le persone e le cose • Riflette sull’importanza di darsi regole e rispettarle • Sviluppa forma e modalità di comunicazione e comportamento improntate ai principi della democrazia e della solidarietà La formazione L'aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità del servizio scolastico. Esso ha come obiettivi il miglioramento e la crescita professionale. I contenuti che vengono privilegiati sono quelli volti a: − creare e sviluppare competenze professionali comuni che consentano a tutto il Collegio di adottare strategie comuni; − migliorare la consapevolezza educativa e la competenza metodologica; − migliorare la capacità relazionale e comunicativa con gli alunni, con i colleghi, con le famiglie; − fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l'innovazione didattiche; − fornire a tutto il personale più ampi margini di autonomia operativa anche in relazione alla diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Il Collegio dei Docenti annualmente delibera l’attività di formazione collegiale, individua le tematiche e le modalità di svolgimento. L’informazione e la comunicazione L’Istituto promuove una rete di informazione esterna e di comunicazione interna. Attraverso una adeguata rete di comunicazione interna l'istituzione scolastica fa in modo che tutti gli operatori siano pienamente consapevoli del progetto comune e lo condividano. Ciò è possibile : • documentando l’attività didattica svolta nel corso del tempo, rendendola visibile a tutti gli operatori; • favorendo la circolazione delle informazioni all’interno delle scuole dell’Istituto e il passaggio di informazioni. Vengono predisposti anche strumenti di comunicazione con l'esterno per descrivere correttamente caratteristiche e modalità di funzionamento del servizio che viene offerto e proposto dalla scuola. Ciò viene attuato attraverso: • occasioni di incontro con le famiglie (vedi “Rapporti scuola famiglia); • comunicazioni alle famiglie; • un sito WEB rivolto agli utenti e agli operatori scolastici con le seguenti funzioni: − informare i visitatori sulle attività dell’Istituto, − animare il dibattito culturale sui problemi complessivi della scuola , − favorire la documentazione e lo scambio di esperienze didattiche. Le risorse e le scelte finanziarie I fondi che il Ministero dell’Istruzione assegna all’Istituto, oggetto di contrattazione integrativa di Istituto, vengono utilizzati con la massima tempestività possibile per: • • • per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi; per garantire il normale funzionamento amministrativo generale; per garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell’Istituto. L'istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a: • • • Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative e progetti che coinvolgono scuole di diversi Comuni; Enti sovracomunali (Provincia e Regione) per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale; soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti. Ulteriori risorse possono essere reperite mediante la stipula di appositi accordi e/o convenzioni con soggetti pubblici e privati che prevedono l'erogazione di servizi da parte dell'istituzione scolastica: in tal caso l'accordo/convenzione può prevedere che parte dei finanziamenti siano utilizzati per compensare prestazioni del personale docente ed amministrativo che eccedano i normali obblighi di servizio. Le famiglie degli alunni possono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del Piano dell'offerta formativa, in particolare per quanto attiene a: • • • • • • viaggi di istruzione e visite didattiche trasporti attività sportive attività teatrali altre attività di arricchimento del curricolo (concerti, film, ecc…) attività progettuali che richiedano un consistente impiego di risorse finanziarie In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie devono essere di importo modesto e non devono costituire motivo di esclusione dalle attività programmate. Scuola dell’infanzia FANTASIA Via Fermo Tel e fax: 071/897800 codice meccanografico: ANAA820039 La scuola, inaugurata nel 1985, è caratterizzata da ampi spazi esterni, attrezzati con giochi tra il verde, ed interni, suddivisi in angoli e laboratori per le attività libere o guidate Orario di funzionamento: Entrata: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00 dalle ore 8.00 alle ore 9.00 Uscita: - prima uscita dalle ore 12.00 alle ore 12.10 (senza mensa) - seconda uscita dalle ore 13.45 alle ore 14.30 - terza uscita dalle ore 15.30 alle ore 16.00 Sezioni : Servizi a pagamento: 3 A/B/C trasporto, mensa Laboratori e aule speciali: - Spazio attrezzato per animazione teatrale Ampia area verde attrezzata Laboratorio grafico-pittorico Orto biologico Palestra Scuola dell’infanzia SABIN Via Camerano Tel e fax: 071/891910 codice meccanografico: ANAA8200 La scuola, inaugurata nell’anno scolastico 1976/77, offre ai bambini che la frequentano esperienze laboratoriali che favoriscono la costruzione dell’identità, affinché ognuno si riconosca nella quotidianità e nelle situazioni eccezionali. Negli anni si è caratterizzata per mostre, spettacoli, progetti multimediali dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 15.45 Orario di funzionamento: Entrata: IL SABATO A PAGAMENTO DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 13.00 dalle ore 7.45 alle ore 9.00 Uscita: - prima uscita dalle ore 12.00 alle ore 12.15 (senza mensa) - seconda uscita dalle ore 14.00 alle ore 14.15 - terza uscita dalle ore 15.30 alle 15.45 Sezioni : 7A/B/C/D/E/F/G Servizi a pagamento: trasporto, mensa, SABATO MATTINA Laboratori e aule speciali: - Laboratorio di informatica Aula psicomotricità Biblioteca Orto biologico Palestra Scuola dell’infanzia VARANO Frazione Varano Tel e fax: 071/2862326 codice meccanografico: ANAA82004A La scuola si caratterizza per essere stata la prima scuola di Ancona ad aver realizzato l’orto biologico e una casa in legno (tipo baita) che produce energia pulita (pannello solare fotovoltaico, pale per energia eolica, ecc.) Tutta la struttura fa parte del CEA (Centro di Esperienza Ambientale). dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00 Orario di funzionamento: Entrata: dalle ore 8.00 alle ore 9.00 Uscita: Sezioni : 2 A/B Servizi a pagamento: trasporto, mensa Laboratori e aule speciali: - - prima uscita dalle ore 12.00 alle ore 12.15 (senza mensa) - seconda uscita dalle ore 13.30 alle ore 14.00 - terza uscita dalle ore 15.45 alle ore 16.00 Spazio attrezzato per animazione teatrale Salone polifunzionale Orto biologico Biblioteca, aula audiovisivi, laboratorio di informatica - C.e.a: centro di esperienza ambientale Scuola dell’infanzia VERBENA Via Petrarca Tel e fax : 071/2810292 codice meccanografico: ANEE82001 La scuola è strutturata in laboratori di ricerca in cui gli apprendimenti vengono acquisiti dai bambini attraverso la sperimentazione diretta con le cose, ed in cui l’espressività e la comunicazione possono avvalersi di tutti i linguaggi verbali e non. Particolare rilievo viene assegnato alla Pratica Psicomotoria Educativa. dal lunedì al venerdì dalle ore 7.45 alle ore 15.50 Orario di funzionamento: Entrata: dalle ore 7.45 alle ore 9.00 Uscita: Sezioni : 2 A/B Servizi a pagamento: trasporto, mensa Laboratori e aule speciali: - - prima uscita dalle ore 12.00 alle ore 12.15 (senza mensa) - seconda uscita dalle ore 13.45 alle ore 14.15 - terza uscita dalle ore 15.20 alle ore 15.50 Laboratorio grafico-pittorico-manipolativo Aula di psicomotricità Salone per drammatizzazione e audiovisivi Orto biologico Scuola primaria MAGGINI Via B. Croce, 2 Tel e fax: 071/891853 codice meccanografico: ANEE82001 La scuola, articolata in organizzazione modulare e tempo pieno, è dotata di aule-laboratorio che permettono di svolgere attività differenziate e utilizzare locali e ambienti differenti dall’aula scolastica. La scuola si caratterizza per la presenza del laboratorio espressivocreativo “Fare dal nulla”, ispirato al metodo di Bruno Munari e alla “grammatica della fantasia “ di Gianni Rodari. È dotata, inoltre, di un ampio e recintato spazio esterno costituito da un giardino alberato, un campetto da calcio e un orto biologico coltivato dagli stessi bambini. TEMPO PIENO Classi: 1 sez. per ogni classe (sez. C) TEMPO MODULARE Classi: 2 sez. per ogni classe (sez. A – B) Orario di funzionamento Orario di funzionamento dal lunedì al sabato: 8,20-12.50 dal lunedì al venerdì: 8,20-16.20 Le classi rientrano il mercoledì dalle 15.00 alle 18.00 Servizi opzionali a pagamento: Servizi opzionali a pagamento: - servizio prescuola dalle 7.20 alle 8.20; - trasporto alunni con mezzi comunali - servizio prescuola dalle 7.20 alle 8.20 - servizio tempo prolungato dalle 12.50 alle 14.30 con servizio mensa; - trasporto alunni con mezzi comunali Laboratori e aule speciali: - Laboratorio di informatica Laboratorio di manipolazione Laboratorio di inglese Laboratorio di scienze Orto biologico - Biblioteca per ragazzi Aula di musica Palestra Salone polifunzionale Scuola primaria SAVIO Via Torresi, 48 Tel e fax: 071/2802311 codice meccanografico: ANAA82003E La scuola pone al centro della sua riflessione educativa l’identità, che si esplica attraverso l’identità dell’io, dell’ambiente, la narrazione individuale e collettiva e l’ascolto, secondo un approccio autobiografico. A conseguenza di ciò si è ridefinito sia il contesto relazionale che le modalità di apprendimento dando vita ad attività, laboratori e progetti che tendono a facilitare il conseguimento di tale obiettivo. La scuola è sede del Museo di Scienze Naturali del Centro di Educazione Ambientale ”Il Pettirosso”. Presenta due sezioni, una dedicata ai reperti fossili ed una naturalistica, che offrono numerose opportunità educative. Orario di funzionamento: Totale classi: 3 cicli completi dal lunedì al sabato: 8.15- 13.15 (sez. A-B-C) Servizi opzionali a pagamento: - trasporto alunni con mezzi comunali - tempo lungo dalle 12.45 alle 14.30 - prescuola Laboratori e aule speciali - Laboratorio di informatica - Laboratorio di inglese - Laboratorio di scienze - Laboratorio di intercultura - Biblioteca - Aula di psicomotricità - Palestra - Salone polifunzionale - Orto biologico - Museo delle scienze naturali Scuola secondaria di 1° grado MARCONI Via Verga, 2 Tel : 071/895208 – Fax: 071/894019 codice meccanografico: ANMM82001B La scuola è l’unica secondaria dell’Istituto. Dall’anno scolastico 2002/’03 è sede della Dirigenza e degli uffici di segreteria. Nel corso degli anni si è adoperata per offrire una diversificazione di attività che possano concorrere alla formazione completa degli alunni. Ecco perché è stata curata la costituzione di spazi interni adeguati ai bisogni e allestiti con attrezzature e sussidi anche multimediali. È dotata inoltre di un’ampia area verde adibita a laboratorio di educazione ambientale con zone per le varie attività che si avvicendano nel corso degli anni: orto biologico, stagno, ecc. La scuola, aperta per molti pomeriggi alla settimana, consente ai ragazzi la partecipazione volontaria ad attività come corsi di educazione stradale per il conseguimento del patentino, corsi di latino, sportello di matematica, attività sportive, corsi di recupero, rappresentando un luogo di aggregazione e di ritrovo. Orario di funzionamento: Totale classi: 4 corsi completi dal lunedì al sabato: 8,10-13.10 (sez. A–B–C-D)+ una prima sezione E Le classi rientrano il martedì dalle 15.00 alle 18.00 Servizi opzionali a pagamento: Trasporto alunni con mezzi comunali Laboratori e aule speciali: - Laboratorio di informatica Laboratorio linguistico Laboratorio di scienze Laboratorio tecnologico Aula di artistica Salone polifunzionale - Aula di musica Aula di psicomotricità Biblioteca Palestra Aula verde